15 luglio, lunedì Chiesa di Sant`Agostino In occasione del terzo

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15 luglio, lunedì Chiesa di Sant`Agostino In occasione del terzo
15 luglio, lunedì
Chiesa di Sant’Agostino
In occasione del terzo centenario della morte di Arcangelo Corelli e del decimo
anniversario della morte di Luciano Berio
FRANCESCO D’ORAZIO violino
Nicola Fiorino violoncello
Corelli Sonata in do magg. op. 5 n. 3 per violino e basso continuo / Berio Sequenza XIV
per violoncello (2002); 6 duetti nella trascrizione per violino e violoncello; Sequenza VIII per violino (1976)
Corelli Sonata in re min. op. 5 n. 12 “La Follia” per violino e basso continuo
Dopo l’omaggio a Verdi e a Wagner, in questo 2013 così ricco di ricorrenze non potevano mancare
nella Settimana Musicale Senese i ricordi di Arcangelo Corelli e di Luciano Berio: due nomi che in
epoche così lontane tra loro hanno dominato la scena musicale italiana.
Di Corelli, il compositore romagnolo del quale si celebra il terzo centenario della sua morte a
Roma, il violinista Francesco D’Orazio, coadiuvato dal violoncellista Nicola Fiorino, proporrà due
Sonate tratte dall’op. 5, la celebre raccolta di Sonate per violino e basso continuo assunta a
modello per tutta la letteratura per questo strumento della prima metà del Settecento.
Gli stessi artisti eseguiranno anche tre pagine di Berio in occasione del decimo anniversario della
sua morte. Berio ha un legame speciale con Siena, che lo celebra con un doppio appuntamento:
come a corollario diquesto concerto, seguirà, martedì 16 agosto a Palazzo Chigi Saracini, la
proiezione del film sulle lezioni tenute dal Maestro nell’ambito dei corsi di perfezionamento
musicale.
“Violinista brillante e versatile, ha messo le sue qualità tecniche e musicali al servizio di
un’eccezionale poliedricità, imponendosi come punto di riferimento nella musica contemporanea,
nella collaborazione con compositori come Luciano Berio, Ivan Fedele e numerosi altri (con molte
prime assolute), non meno che in repertori del tutto diversi, in particolare in quello barocco, come
solista e violinista dell’Ensemble Astrée di Torino”. Con questa motivazione, nel 2010, Francesco
D'Orazio è stato insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana quale “Miglior
Solista”, primo violinista italiano a ricevere questo prestigioso riconoscimento dopo Salvatore
Accardo nel 1985.
Nato a Bari, si è diplomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi con Carlo
Chiarappa e Cristiano Rossi e successivamente con Denes Zsigmondy presso il Mozarteum di
Salisburgo e Yair Kless presso l'Accademia Rubin di Tel Aviv. Si è laureato in Lettere con una tesi
sul compositore Virgilio Mortari.
Il suo vasto repertorio spazia dalla musica antica eseguita con strumenti originali (è il violinista
dell’ensemble L’Astrée di Torino) alla musica classica, romantica e contemporanea. Numerosi
compositori hanno scritto per lui lavori per violino e orchestra: Ivan Fedele (Mosaique e Orizzonte
di Elettra per violino elettrico 5 corde), Terry Riley (Zephir), Marco Betta, Michele dall'Ongaro
(Hauptstimme), Michael Nyman (Concerto n. 2 e 2a), Raffaele Bellafronte, Lorenzo Ferrero,
Gilberto Bosco, Fabian Panisello, Flavio Emilio Scogna, Nicola Campogrande. Luis De Pablo gli ha
dedicato il suo ultimo brano violinistico Per Violino. Di particolare rilievo è stata la sua lunga
collaborazione con Luciano Berio, del quale ha eseguito Divertimento per trio d'archi in prima
mondiale al Festival di Strasburgo, e inoltre Sequenza VIII al Festival di Salisburgo e Corale per
violino e orchestra alla Cité de la Musique a Parigi e all'Auditorium Nacional de Musica di Madrid
diretto dall'autore. Ha tenuto le prime esecuzioni italiane di opere di John Adams, Unsuk Chin,
Kaija Saariaho, Aaron Jay Kernis, Michael Daugherty, Luis De Pablo e Michael Nyman.
Nell’ottobre 2007 ha inaugurato la 51a Biennale Musica di Venezia con le prime assolute del
Secondo Concerto per violino e orchestra e della Suite The Libertine per soprano, violino e
orchestra di Michael Nyman con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Ha tenuto concerti in tutta Europa, Nord e Sud America, Messico, Cina e Giappone ed effettuato
registrazioni discografiche per Decca, Opus 111, Hyperion, Stradivarius, AVI e Amadeus.
È stato ospite di prestigiose istituzioni musicali quali l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la
Philharmonie a Berlino, New York University, Cadogan Hall a Londra, Cambridge Society for Early
Music di Boston, Centre de Musique Baroque de Versailles, British Columbia University di
Vancouver, Compagnia per la Musica in Roma, South Bank Centre di Londra, Frick Collection di
New York e i Festivals Cervantino in Messico, Breckenridge in Colorado, MiTo, Aix-en-Provence,
Lufthansa Festival of Baroque Music in London, Ravello, Istanbul, Martina Franca, Montpellier,
Ravenna, Urbino, Postdam, Salisburgo, Strasburgo, Stresa e Tanglewood.
Tra i molti complessi con i quali si è esibito, si citano l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI,
l’Orchestra Sinfonica Nazionale d’Ile de France, i Berliner Symphoniker, l’Orchestra Regionale
Toscana, l’Orchestra Filarmonica di Shanghai, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Academia
Montis Regalis, l'Accademia Bizantina, i Solisti Aquilani.
Suona il violino “Comte de Cabriac” di Giuseppe Guarneri costruito a Cremona nel 1711.
Nicola Fiorino è nato ad Altamura ed ha intrapreso lo studio del violoncello con Gianlorenzo
Sarno. È stato invitato in seguito da Rocco Filippini a studiare nella sua classe presso il
Conservatorio "G. Verdi " di Milano, dove si è diplomato.
Ha poi frequentato l'Accademia Stauffer a Cremona e i corsi di Antonio Janigro e Mario Brunello a
Brescia, oltre a numerosi altri corsi di perfezionamento
All'estero ha proseguito gli studi sotto la guida di Marzio Carneiro presso la Musikhochschule di
Detmold e con Johannes Goritzki alla Musikhochschule di Düsseldorf.
Gli anni trascorsi in Germania sono stati caratterizzati da una intensa attività musicale decisiva per
l'evoluzione dei suoi approfondimenti stilistici grazie al contatto con la tradizione musicale
mitteleuropea e alla collaborazione con straordinari musicisti provenienti da ogni parte del mondo.
Queste esperienze gli hanno inoltre permesso sul piano didattico di maturare un approccio
pedagogico volto a collegare le metodologie e gli approcci stilistici di celebri scuole violoncellistiche
internazionali.
Insegna violoncello presso il Conservatorio "N.Piccinni" di Bari. Nel 2005 ha ottenuto il Premio
Abbiati come componente dell’ensemble I Solisti Dauni.
Ha riscosso ampio successo in Italia, Germania, Francia, Svizzera e Russia tanto nel repertorio da
camera quanto come solista con orchestra. Ha ricevuto entusiastici consensi collaborando con
prestigiosi compositori contemporanei del calibro di Kaija Saariaho, Fabio Vacchi, Marco Stroppa,
Alessandro Solbiati e Michele Dall’Ongaro per l’esecuzione di loro opere per violoncello solo e con
Ivan Fedele e Toshio Hosokawa per la musica da camera.