Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta

Transcript

Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta
Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta contro un giornalista inglese
Scritto da Sir Psycho Sexy
Domenica 05 Giugno 2016 18:41 - Ultimo aggiornamento Domenica 05 Giugno 2016 19:11
traduzione integrale e in esclusiva per Venicequeen.it dell'articolo apparso sul sito team
rock.com
a cura di Daniela Canzonieri
Perché Flea dei Red Hot Chili Peppers mi tirò in testa una bottiglia d'acqua Tom Bryant
rievoca il momento in cui Flea perse la pazienza e le cose divennero molto velocemente
imbarazzanti
"Chiudi quella cazzo di bocca, vaffanculo!"
Qualche volta quando stai intervistando un musicista, può essere difficile sapere quanto bene
stia andando l'intervista.
1/9
Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta contro un giornalista inglese
Scritto da Sir Psycho Sexy
Domenica 05 Giugno 2016 18:41 - Ultimo aggiornamento Domenica 05 Giugno 2016 19:11
"Mi stai facendo incazzare!"
Potresti scoprire che non gli piaci da un'oscuro e sarcastico Twitter poche ore dopo.
"Questa è una stronzata del cazzo e voi popolo Inglese fate sempre queste stronzate del
cazzo"
Di tato in tanto l'addetto stampa della band vi sussurrerà gentilmente che una o due delle
domande non sono andate giù molto bene.
"Chiudi quella cazzo di bocca. Vaffanculo!"
O noterai anni dopo che non hai più di nuovo intervistato una determinata persona e in te
lentamente nascerà una percezione.
"SMASH!"
E di tanto in tanto Flea dei Red Hot Chili Peppers ti scaglierà una bottiglia in testa che si
frantumerà sul muro dietro te e riceverai un più immediato feedback.
"Succhiacazzi! Sono stanco di te, figlio di puttana. Ogni cazzo di volta! Puoi succhiare il mio
fottuto cazzo, troia inglese."
E' stato poco più di 10 anni fa, ero seduto al Claridge's, il luxury hotel di Londra che è il luogo
preferito dai Red Hot per le interviste. La band aveva appena lanciato il loro esteso doppio
album Stadium Arcadium e prima che potesse essere pronunciata una qualsiasi domanda,
riuscivo a percepire che c'era un clima [strano].
[foto]
I Red Hot Chili Peppers sono sempre stati una band turbolenta e queste tensioni sono
precipitate durante la produzione del loro album del 2002, By The Way. Il chitarrista John
Frusciante aveva all'apparenza dominato il processo di produzione e sembrava che ciò avesse
fatto storcere il naso a Flea. Il bassista inoltre aveva del rancore con Anthony Kiedis perché nel
suo libro Scar Tissue il cantante aveva ammesso di aver dormito con la sorella di Flea.
La sensazione di attrito era palpabile, per cui sarebbe stata un'inadempienza del proprio dovere
non chiedere a Flea quale fosse il problema.
Abbiamo incominciato a parlare di By The Way. Flea disse che non aveva ascoltato di nuovo
l'album perché rappresentava un periodo difficile tra lui e Frusciante. I bassista rimarcò che,
nonostante un netto miglioramento nella loro relazione con il tempo che avrebbe permesso il
successivo album Stadium Arcadium, fu "deciso a lasciare" la band intorno al 2004. Bene, non
puoi proprio ignorare ciò. Così la conversazione prese una rotta negativa ancora una volta.
Poi con un tono di voce in aumento e con una crescente rabbia, Flea cominciò a parlare molto
2/9
Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta contro un giornalista inglese
Scritto da Sir Psycho Sexy
Domenica 05 Giugno 2016 18:41 - Ultimo aggiornamento Domenica 05 Giugno 2016 19:11
velocemente: "La linea di fondo è che [Frusciante] pensava che la sua opinione fosse più
importante della mia. La sua opinione non è mai stata più importante della mia, non è più
importante della mia e benché pensasse che fosse più importante della mia, lui sbagliava ogni
volta..."
Si interruppe. Poi scattò.
"Se vuoi davvero fottutamente arrivare a ciò, penso che tu sia stupido e mi stai facendo
incazzare. Questa è una stronzata del cazzo e voi popolo Inglese fate sempre queste stronzate
del cazzo. Chiudi quella cazzo di bocca! Vaffanculo."
E mi poi lanciò una bottiglia in testa, prese a calci un tavolo di legno molto pesante e una tazza
da caffè con i suoi piedi nudi, e si precipitò fuori dalla stanza. Grazie a Dio io non gli ho chiesto
riguardo a quando Kiedis scopò sua sorella.
Per i successivi 10 minuti o giù di lì, si poteva sentire Flea far irruzione su e giù per i corridoi del
Claridge's urlando: "Fottiti. Puoi succhiare il mio fottuto cazzo, troia inglese!"
E' rimasta l'unica volta che sono stato chiamato troia inglese.
[foto]
Il suo addetto stampa entrò e chiese, terrificata, cosa fosse successo, ma è stata poi richiamata
fuori da Flea. "Troia inglese!» le gridò, puntando il pollice verso di me e scusandosi con lei:
"Non tu, quella troia inglese lì."
A un certo punto, uno degli ospiti più ricchi e molto tradizionalisti dell'hotel passò di fianco.
Sembrava ed era vestito come il Maggiore di Fawlty Towers. Alla vista di un bassista molto
arrabbiato che gridava "troia inglese!" il suo monocolo spuntò fuori.
E poi, all'improvviso, Flea si fermò. Tornò dentro la stanza e con calma disse: "Se fossi risentito
con John, te lo direi."
Spiegò perché era arrabbiato: "A volte tutta questa stampa mi rende molto diffidente nei
confronti di tutti, sai. Mi rende molto diffidente nei confronti della sincerità delle persone e della
loro onestà con quello che dicono. Mi sento come che fossi sempre completamente onesto con
tutti su tutto, ma poi ti giri e rimani frainteso. Succede in Inghilterra, è così strano, non so
perché."
3/9
Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta contro un giornalista inglese
Scritto da Sir Psycho Sexy
Domenica 05 Giugno 2016 18:41 - Ultimo aggiornamento Domenica 05 Giugno 2016 19:11
Gli ho detto che forse era perché la stampa inglese non è mai stata indulgente con le band
come a volte la stampa americana è stata. "Ma se tu senti cattiveria, lo scriverai, non importa
quello che dico", ha sottolineato.
Bene, gli ho detto che quello che stavo per scrivere è che mi ha tirato una bottiglia in testa.
"Non mi interessa! L'ho fatto! L'ho fatto! Sono diventato un vero pazzo del cazzo, l'ho lanciata e
mi sono precipitato fuori dalla stanza. Poi sono andato da mia moglie e le ho detto: 'Ho appena
fatto una cosa che non ho mai fatto. Mi sono arrabbiato, ho lanciato qualcosa e mi sono
precipitato fuori dalla stanza mentre stavo facendo un'intervista'."
E' stata la prima volta per entrambi, in realtà. Nessuno mi aveva mai gettato una bottiglia in
testa durante un'intervista. "Forse dovremmo stringerci la mano," ho suggerito.
"Va bene!", Ha detto, e lo abbiamo fatto. "Se hai intenzione di scrivere qualcosa su di me, va
bene."
Abbiamo parlato di jazz per pochi minuti e per un po' di funk. Nel frattempo, non si è riusciti a
nascondere l'elefante nella stanza. Si è rotto per primo.
"Mi dispiace, ti ho spaventato quando mi sono arrabbiato? Pensavi che stessi per picchiarti o
qualcosa del genere?" ha detto.
Lo avresti fatto? Ho chiesto.
"No, assolutamente no. Non avrei mai colpito nessuno."
Beh, non c'era alcun motivo per avere paura allora.
Penso che tu sia probabilmente più tosto di me, ho aggiunto.
"43 anni e non ho mai preso parte ad una rissa."
[foto]
4/9
Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta contro un giornalista inglese
Scritto da Sir Psycho Sexy
Domenica 05 Giugno 2016 18:41 - Ultimo aggiornamento Domenica 05 Giugno 2016 19:11
Pochi istanti dopo, l'intervista finì ed entrambi eravamo in un ascensore per percorrere i pochi
piani fino al servizio fotografico. Mi mise un braccio intorno alla spalla, si scusò di nuovo e mi
abbracciò forte. L'ho abbracciato pure io. Sembrava la cosa giusta da fare.
Poche ore dopo era sul suo blog - Fleamail - e ha scritto su me. Questo è stato modificato, ma
suona qualcosa di simile:
"Oggi ho parlato con quest'uomo e lui continuava a chiedermi riguardo...la tensione tra John e
me durante l'ultimo album. E non voleva smettere di parlare di ciò.
"Gli ho detto che mi stavo arrabbiando, che non stava ottenendo nulla e che era strano perché
non mi arrabbio mai durante le interviste.
"Ho incontrato molti giornalisti ridicoli nella mia vita, lui in realtà sembrava un bravo ragazzo.
Non so se è perché sono in jet lag...ma comunque ho cominciato ad arrabbiarmi e dopo ho
iniziato ad urlare e a non vederci più, hotirato la mia bottiglia contro il muro e ho lanciato insulti
contro di lui e mi sono precipitato fuori dalla stanza.
"Il piccolo Flea ha avuto un attacco isterico.
"Oh bene. Spero solo che non abbia fatto star male il giornalista. Qualunque cosa scriverà su di
me, non mi piace per far sentire male le persone. Anche se mi fanno incazzare, semplicemente
non mi aiuta. "
E' bello sapere che non sono il giornalista più ridicolo al mondo. E che, anche quando sto
facendo incazzare qualcuno, sembro un bravo ragazzo. Ma 10 anni dopo sto ancora portando
fuori questa storia per cui, no Flea, non mi hai fatto sentire affatto male. Direi che mi sono
divertito. E dispiace anche a me. Mi dispiace di essermi concentrato troppo sugli aspetti
negativi.
Post Scriptum: cinque anni dopo, ero in un'altra stanza del Claridge's di nuovo con Kiedis e
Smith, questa volta per l'album del 2011 I'm With You. Flea era a Milano per fare stampa lì. Alla
fine del colloquio con il suo cantante e batterista, ho timidamente ammesso chi ero. La coppia
esplose in una lunga e forte risata, era passata molta acqua sotto il ponte.
"Oh! Sei tu! Sei tu il tipo!" urlò Smith. "Solo per Flea, potrei lanciartene un'altra di nuovo."
5/9
Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta contro un giornalista inglese
Scritto da Sir Psycho Sexy
Domenica 05 Giugno 2016 18:41 - Ultimo aggiornamento Domenica 05 Giugno 2016 19:11
"L'hai presa molto bene, sei stato molto comprensivo", disse Kiedis. "Penso che abbia avuto un
brutto momento."
Poi Smith aggiunse: "Bene, sono contento che tu sia ancora qui."
Gli ho detto che ero semplicemente contento che non mi avessero lanciato un'altra bottiglia.
Perché Flea dei Red Hot Chili Peppers mi tirò in testa una bottiglia d'acqua
Tom Bryant rievoca il momento in cui Flea perse la pazienza e le cose divennero molto
velocemente imbarazzanti
«Chiudi quella cazzo di bocca, vaffanculo!»
Qualche volta quando stai intervistando un musicista, può essere difficile sapere quanto bene
stia andando l'intervista. «Mi stai facendo incazzare!» Potresti scoprire che non gli piaci da
un oscuro e sarcastico Twitter poche ore dopo.
«Questa è una stronzata del cazzo e voi popolo Inglese fate sempre queste stronzate del
cazzo»
Di tanto in tanto l'addetto stampa della band vi sussurrerà gentilmente che una o due delle
domande non sono andate giù molto bene.
«Chiudi quella cazzo di bocca. Vaffanculo!»
O noterai anni dopo che non hai più di nuovo intervistato una determinata persona e in te
lentamente nascerà una percezione.
SMASH!
E di tanto in tanto Flea dei Red Hot Chili Peppers ti scaglierà una bottiglia in testa che si
frantumerà sul muro dietro te e riceverai un più immediato feedback. «Succhiacazzi! Sono
stanco di te, figlio di puttana. Ogni cazzo di volta! Puoi succhiare il mio fottuto cazzo, troia
inglese.»
E' stato poco più di 10 anni fa, ero seduto al Claridge's, il luxury hotel di Londra che è il luogo
preferito dai Red Hot per le interviste. La band aveva appena lanciato il loro esteso doppio
album Stadium Arcadium e prima che potesse essere pronunciata una qualsiasi domanda,
riuscivo a percepire che c'era un clima. I Red Hot Chili Peppers sono sempre stati una band
turbolenta e queste tensioni sono precipitate durante la produzione del loro album del 2002, By
The Way. Il chitarrista John Frusciante aveva all'apparenza dominato il processo di produzione
e sembrava che ciò avesse fatto storcere il naso a Flea. Il bassista inoltre aveva del rancore
con Anthony Kiedis perché nel suo libro Scar Tissue il cantante aveva ammesso di aver dormito
6/9
Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta contro un giornalista inglese
Scritto da Sir Psycho Sexy
Domenica 05 Giugno 2016 18:41 - Ultimo aggiornamento Domenica 05 Giugno 2016 19:11
con la sorella di Flea.
La sensazione di attrito era
palpabile, per cui sarebbe stata un'inadempienza del proprio dovere non chiedere a Flea quale
fosse il problema.
Abbiamo
incominciato a parlare di By The Way. Flea disse che non aveva ascoltato di nuovo l'album
perché rappresentava un periodo difficile tra lui e Frusciante. I bassista rimarcò che, nonostante
un netto miglioramento nella loro relazione con il tempo che avrebbe permesso il successivo
album Stadium Arcadium, fu "deciso a lasciare" la band intorno al 2004. Bene, non puoi proprio
ignorare ciò. Così la conversazione prese una rotta negativa ancora una volta.
Poi con un tono di voce in aumento e con una crescente rabbia, Flea cominciò a parlare molto
velocemente: «La linea di fondo è che [Frusciante] pensava che la sua opinione fosse più
importante della mia. La sua opinione non è mai stata più importante della mia, non è più
importante della mia e benché pensasse che fosse più importante della mia, lui sbagliava ogni
volta...»
Si interruppe. Poi scattò. «Se vuoi davvero fottutamente arrivare a ciò,
penso che tu sia stupido e mi stai facendo incazzare. Questa è una stronzata del cazzo e voi
popolo Inglese fate sempre queste stronzate del cazzo. Chiudi quella cazzo di bocca!
Vaffanculo.»
E mi poi lanciò una bottiglia in
testa, prese a calci un tavolo di legno molto pesante e una tazza da caffè con i suoi piedi nudi, e
si precipitò fuori dalla stanza. Grazie a Dio io non gli ho chiesto riguardo a quando Kiedis scopò
sua sorella.
Per i successivi 10 minuti o giù di lì, si poteva sentire Flea far irruzione su e giù per i corridoi
del Claridge's urlando: «Fottiti. Puoi succhiare il mio fottuto cazzo, troia inglese!» E' rimasta
l'unica volta che sono stato chiamato troia inglese.
Il suo addetto stampa entrò e chiese, terrificata, cosa fosse successo, ma è stata poi richiamata
fuori da Flea.
«Troia inglese!»
le gridò, puntando il pollice verso di me e scusandosi con lei:
«Non tu, quella troia inglese lì.»
A un certo punto, uno degli ospiti più ricchi e molto tradizionalisti dell'hotel passò di fianco.
Sembrava ed era vestito come il Maggiore di Fawlty Towers. Alla vista di un bassista molto
arrabbiato che gridava "troia inglese!" il suo monocolo spuntò fuori.
E poi, all'improvviso, Flea si fermò. Tornò dentro la stanza e con calma disse: «Se fossi
risentito con John, te lo direi.»
Spiegò perché era arrabbiato:
«A volte tutta questa stampa mi rende molto diffidente nei confronti di tutti, sai. Mi rende molto
diffidente nei confronti della sincerità delle persone e della loro onestà con quello che dicono. Mi
sento come che fossi sempre completamente onesto con tutti su tutto, ma poi ti giri e rimani
frainteso. Succede in Inghilterra, è così strano, non so perché.»
Gli ho detto che forse era perché la stampa inglese non è mai stata indulgente con le band
come a volte la stampa americana è stata. «Ma se tu senti cattiveria, lo scriverai, non importa
7/9
Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta contro un giornalista inglese
Scritto da Sir Psycho Sexy
Domenica 05 Giugno 2016 18:41 - Ultimo aggiornamento Domenica 05 Giugno 2016 19:11
quello che dico»
, ha sottolineato. Bene, gli ho
detto che quello che stavo per scrivere è che mi ha tirato una bottiglia in testa.
«Non mi interessa! L'ho fatto! L'ho fatto! Sono diventato un vero pazzo del cazzo, l'ho lanciata e
mi sono precipitato fuori dalla stanza. Poi sono andato da mia moglie e le ho detto: Ho appena
fatto una cosa che non ho mai fatto. Mi sono arrabbiato, ho lanciato qualcosa e mi sono
precipitato fuori dalla stanza mentre stavo facendo un'intervista'.»
E' stata la prima volta per entrambi, in realtà. Nessuno mi aveva mai gettato una bottiglia in
testa durante un'intervista. "Forse dovremmo stringerci la mano," ho suggerito. «Va bene!»,
Ha detto, e lo abbiamo fatto.
«Se hai intenzione di scrivere qualcosa su di me, va bene.»
Abbiamo parlato di jazz per pochi minuti e per un po' di funk. Nel frattempo, non si è riusciti a
nascondere l'elefante nella stanza. Si è rotto per primo. «Mi dispiace, ti ho spaventato quando
mi sono arrabbiato? Pensavi che stessi per picchiarti o qualcosa del genere?»
ha detto.
Lo avresti fatto? Ho chiesto.
«No, assolutamente no. Non avrei mai colpito nessuno.»
Beh, non c'era alcun motivo per avere paura allora.
Penso che tu sia probabilmente più tosto di me, ho aggiunto.
«Ho 43 anni e non ho mai preso parte ad una rissa.»
Pochi istanti dopo, l'intervista finì ed entrambi eravamo in un ascensore per percorrere i pochi
piani fino al servizio fotografico. Mi mise un braccio intorno alla spalla, si scusò di nuovo e mi
abbracciò forte. L'ho abbracciato pure io. Sembrava la cosa giusta da fare.
Poche ore dopo era sul suo blog - Fleamail - e ha scritto su me. Questo è stato modificato, ma
suona qualcosa di simile:
Oggi ho parlato con quest'uomo e lui continuava a chiedermi riguardo...la tensione tra John e
me durante l'ultimo album. E non voleva smettere di parlare di ciò.
Gli ho detto che mi stavo arrabbiando, che non stava ottenendo nulla e che era strano perché
non mi arrabbio mai durante le interviste.
Ho incontrato molti giornalisti ridicoli nella mia vita, lui in realtà sembrava un bravo ragazzo.
Non so se è perché sono in jet lag...ma comunque ho cominciato ad arrabbiarmi e dopo ho
iniziato ad urlare e a non vederci più, hotirato la mia bottiglia contro il muro e ho lanciato insulti
contro di lui e mi sono precipitato fuori dalla stanza.
8/9
Flea: quella volta che nel 2006 tirò una bottiglietta contro un giornalista inglese
Scritto da Sir Psycho Sexy
Domenica 05 Giugno 2016 18:41 - Ultimo aggiornamento Domenica 05 Giugno 2016 19:11
Il piccolo Flea ha avuto un attacco isterico.
Oh bene. Spero solo che non abbia fatto star male il giornalista. Qualunque cosa scriverà su di
me, non mi piace per far sentire male le persone. Anche se mi fanno incazzare, semplicemente
non mi aiuta.
E' bello sapere che non sono il giornalista più ridicolo al mondo. E che, anche quando sto
facendo incazzare qualcuno, sembro un bravo ragazzo. Ma 10 anni dopo sto ancora portando
fuori questa storia per cui, no Flea, non mi hai fatto sentire affatto male. Direi che mi sono
divertito. E dispiace anche a me. Mi dispiace di essermi concentrato troppo sugli aspetti
negativi.
Post Scriptum: cinque anni dopo, ero in un'altra stanza del Claridge's di nuovo con Kiedis e
Smith, questa volta per l'album del 2011 I'm With You. Flea era a Milano per fare una
conferenza stampa lì. Alla fine del colloquio con il suo cantante e batterista, ho timidamente
ammesso chi ero. La coppia esplose in una lunga e forte risata, era passata molta acqua sotto il
ponte.
«Oh! Sei tu! Sei tu il tipo!» urlò Smith. «Solo per Flea, potrei lanciartene un'altra di nuovo.» «
L'hai presa molto bene, sei stato molto comprensivo»
, disse Kiedis.
«Penso che abbia avuto un brutto momento.»
Poi Smith aggiunse:
«Bene, sono contento che tu sia ancora qui.»
Gli ho detto che ero semplicemente contento che non mi avessero lanciato un'altra bottiglia.
9/9