rassegna stampa - Associazione Agenti Allianz
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23 Settembre 2013 23 Settembre 2013 RASSEGNA STAMPA 26 GIUGNO 2015 Sede Milano – Corso Italia 22 Sede Trieste – Via Fabio Filzi 21/1 DAL MERCATO ASSICURATIVO DAL RAPIMENTO ALIENO ALLA CAUSA DI DIVORZIO C’È IL PREMIO PER TUTTO Tra le tante stranezze, almeno cinque tipi di assicurazione meritano un’attenzione particolare: dal funerale alla paternità non voluta Altro che noioso e banale, il mondo delle assicurazioni è tra i campi in cui la fantasia può farla da padrona. Se pensate che a essere messi al riparo da brutti scherzi del destino possano essere auto, moto, casa e poco altro, siete fuori strada. Per farvi ricredere, ecco la nostra classifica della creatività assicurativa. Le prime cinque. IL MATRIMONIO MANCATO Quinta classificata: Polizza Dimmidisi. Il giorno delle nozze è spesso il risultato di un intenso, e assai oneroso, lavoro di preparazione. Nel caso di rinvio o annullamento, un cuore infranto sarà difficilmente ripagabile, ma le spese sostenute possono essere recuperate: ad esempio con la polizza offerta dal Gruppo Filo diretto. Quarta classificata: Polizza WedLock, ovvero quella che copre il rischio divorzio. Perche si, certo, l’amore. Ma quando finisce? La risposta arriva da un finanziere inglese che dopo aver vissuto in prima persona le traversie di un divorzio, ha sviluppato con la SafeGuard Guaranty Corporation questo prodotto. La teoria è semplice: per quanto piatti rotti e lacrime siano difficilmente risarcibili, sicuramente non doversi preoccupare della parcella dell’avvocato può alleggerire l’ animo – e favorire la voglia di rivalsa – di chi si appresta a dare battaglia al quasi ex coniuge. Terza classificata: Polizza Sonno Eterno. Prevedere e prepararsi al futuro è importante. E se avete ben presente come debba essere anche il vostro ultimo saluto, la cosa migliore è assicurarlo. Cosi facendo l’impresa funebre beneficiaria della vostra polizza, come con quella offerta ad esempio da Ina Assitalia, sarà obbligata a seguire alla lettera le vostre volontà. Seconda classificata: Polizza Paternità. Probabilmente un caso unico quello rappresentato da David Lee Roth, frontman dei Van Halen, che onde evitare di pagare assegni per bambini figli di una notte di passione, ma non volendo scontentare le sue numerose groupie, nei primi anni 80 assicuro con i Lloyd’s di Londra il suo sperma: in caso di gravidanza indesiderata, l’assicurazione avrebbe coperto i costi. Ma ecco il primo posto di questa strana classifica: Polizza Ufo. L’assicurazione che copre eventuali rapimenti da parte degli alieni è stata stipulata da una compagnia della Florida, la St. Laurence Agency, e prevede un massimale di 10 milioni di dollari per spese mediche dovute ai postumi di un rapimento alieno. Massimale che pero raggiunge i 20 milioni di euro nel caso di gravidanza aliena. IL CAMPIONARIO VIP Una menzione speciale per le “assicurazione vip”. Rockstar, sportivi e attrici sono ben consapevoli di che cosa abbia fatto la propria fortuna e come sia necessario difenderlo. Cosi dal classico lato B di Jennifer Lopez, assicurato per 27 milioni di dollari, si passa alle gambe di Taylor Swift (40 milioni), fino al sorriso di Julia Roberts (22). Tra gli sportivi troviamo invece Cristiano Ronaldo e le sue gambe (144 milioni di dollari). Eccetto qualche sportivo, come Valentino Rossi (6 milioni di euro per i suoi polsi), i vip italiani sembrano invece più cauti nello stipulare assicurazioni di questo tipo. Ma le società di brokeraggio assicurativo si sono portate avanti: cosi il seno di Monica Bellucci varrebbe 6 milioni di euro, stessa cifra per il sorriso di Vanessa Incontrada. Dieci milioni era valutata qualche anno fa la voce di Fiorello. E 6 milioni di euro per le anche dello storico molleggiato, Adriano Celentano. Ilo Messaggero NUOVO SLANCIO AL SETTORE ASSICURATIVO GLOBALE DALLA FORTE CRESCITA NEI MERCATI AVANZATI La Cina avanza ed è sul podio con il più alto incremento annuale roma 25 giugno - Il settore assicurativo globale è nettamente cresciuto nel 2014, anche se il contesto economico è migliorato solo marginalmente, secondo l'ultimo studio sigma di Swiss Re. Il totale dei premi è aumentato del 3, 7% a 4.778 miliardi di dollari, dopo il ristagno dello scorso anno. Il segmento vita ha registrato un + 4,3% dopo il calo dell'1,8% nel 2013 e una crescita dei premi dei rami danni passata dal 2,7% al 2,9%. Una componente importante di questo nuovo slancio che attraversa il settore assicurativo è stata una performance significativamente più forte nei mercati avanzati. Nel ramo vita, la crescita dei premi è stata molto variabile a seconda della regione. Ad esempio, è stata molto forte in Oceania, ha registrato solidi risultati in Europa occidentale e Giappone ha più che compensato un altro anno di contrazione dei premi in Nord America. Nei mercati emergenti, i premi vita sono cresciuti del 6,9% rispetto al 3,6% nel 2013. La crescita è stata trainata principalmente dalla Cina, soprattutto con i nuovi c anali di distribuzione come la vendita on-line e il nuovo sviluppo di bancassicurazione, mentre in altre regioni emergenti, la crescita dei premi è generalmente rallentata o addirittura diminuita. Nella graduatoria mondiale la Cina per ora è solo quarta con 328 miliardi di dollari di premi. E’ preceduta dal Regno Unito con $351 mld. Al secondo posto il Giappone con $489 mld. In testa gli Stati Uniti con premi per $1280 mld. Ma per incremento annuale è nettamente in testa la Cina con +15,2%, segue a notevole distanza il Giappone con +2,7%. Regno Unito segna appena un +0,9% e Stati Uniti +0,4%. E’ quindi probabile che la Cina passi presto ad occupare il terzo posto, superando cosi il Regno Unito. I premi vita nei mercati sviluppati sono aumentati del 3,8% nel 2014, proseguendo una traiettoria instabile alternando crescita e contrazione dal 2010. "Nonostante l'accelerazione del 2014, i premi di assicurazione sulla vita nei mercati avanzati sono a circa allo stesso livello di prima del crollo dei volumi nel 2008 ", ha detto Kurt Karl, Chief Economist i Swiss Re." L'aumento dei premi nel 2014 ha superato la crescita economica, aumentando il tasso di penetrazione di assicurazione nei mercati sviluppati, ma i premi nel periodo dopo la crisi hanno avuto la tendenza a crescere molto più lentamente rispetto a prima della crisi finanziaria. " La crescita dei premi danni è gradualmente migliorata dal 2009, ma i loro mezzi sono ancora inferiori a quelli degli anni precedenti la crisi. Nel settore non-vita, anche, l'aumento dei premi in tutto il mondo nel 2014 è stata trainata da una performance molto forte nei mercati avanzati. In Nord America, i premi sono aumentati del 2,6% rispetto allo scorso anno e in Europa occidentale sono tornati a una crescita positiva (+ 0,6%), dopo diversi anni di declino e di stagnazione CRESCE ANCORA L’ASSICURAZIONE SANITARIA La raccolta premi nell’assicurazione sanitaria privata è stata una nota positiva, in quanto continua a crescere fortemente in tutta Europa. Al contrario, la crescita dei premi nei paesi periferici dell'Europa meridionale, in particolare, è stata molto bassa dall'inizio della crisi finanziaria, e il ramo, la RC (in particolare automotive) è diminuito drasticamente. “ Il contesto economico, anche se ancora fragile, dovrebbe continuare a migliorare e quando la disoccupazione si ridurrà, i premi danni, tra cui automotive, aumenteranno ", secondo Daniel Staib, co-autore del rapporto. Nei mercati emergenti, i premi danni hanno registrato una robusta crescita dell’8 % nel 2014. Una crescita sostenuta principalmente da forti guadagni in Cina, soprattutto nel settori automobilistico, di credito e garanzia e agricolo e in India, dove il miglioramento del clima aziendale e la crescita economica ha dato un impulso alla raccolta. Nei mercati avanzati e nei mercati emergenti, il tasso medio di crescita dei premi negli anni post-crisi è sceso al di sotto del tasso di crescita che ha prevalso prima della crisi. Bassi tassi di interesse continueranno ad influenzare la redditività. La redditività nel settore delle assicurazioni sulla vita è leggermente aumentata nel 2014, sotto l'influenza di particolari mercati finanziari. I risultati tecnici nella non-vita sono stati positivi, ma leggermente inferiori a quelli del 2013. Entrambi i settori, vita e non-vita, hanno continuato a risentire dei bassi tassi di interesse e la redditività complessiva del settore è ancora registrata a livelli inferiori rispetto a prima della crisi. La crescita dei premi vita dovrebbe rimanere abbastanza forte nelle regioni avanzate nel 2015 e di aumentare nei mercati emergenti dell'Europa dell'Est e della Cina, in particolare centrale e orientale. Il mercato assicurativo vita negli Stati Uniti migliorerà con ogni probabilità, in parallelo con il rafforzamento dell'economia e del mercato del lavoro, ma in Europa occidentale, la crescita dei premi rallenterà dopo un forte 2014. Le prospettive nei rami danni nei mercati avanzati sono più moderate. I tassi di premio rimangono bassi e, nonostante il miglioramento della crescita economica, l'attività è ancora stagnante. La crescita dei premi danni nei mercati emergenti, al contrario, dovrebbe rimanere robusta. Indipendentemente dal positivo sviluppo dei premi, la redditività complessiva del settore nel 2015 dovrebbe restare ancor a una volta sotto i livelli pre-crisi. Il rendimento degli investimenti - una componente chiave della redditività nel ramo vita - resteranno sotto pressione nel contesto dei tassi di interesse bassi. E’ improbabile che la redditività degli assicuratori sulla vita possa migliorare in modo significativo nel breve termine, in quanto i rendimenti bassi persistono e il cambiamento normativo continua. La stessa situazione prevale nella non-vita, in cui i risultati deboli di sottoscrizione pesano sugli utili. ADS SICUREZZA ALIMENTARE, IL RUOLO DELLE ASSICURAZIONI NELLA GESTIONE DEI RISCHI Presentato a EXPO 2015 lo studio dei Lloyd’s Food System Shock roma 25 giugno - Si è svolto presso EXPO 2015 il convegno “Le implicazioni assicurative relative alla sicurezza dell’alimentazione” organizzato da Lloyd’s ed Aon Italia. Nel corso dell'evento, parte del programma ufficiale di Expo 2015 Milano, sono state affrontate- informa un comunicato- le problematiche food a livello globale e il ruolo dell’assicurazione rispetto alla gestione dei rischi connessi alla sicurezza e alla garanzia della qualità del cibo, un tema chiave per le aziende e le compagnie assicurative. L'evento ha permesso ai partecipanti di conoscere alcuni dei rischi principali, oggi, per le imprese del settore agroalimentare tra cui il cambio climatico globale, la crescita della popolazione e la globalizzazione delle filiere produttive. Durante la manifestazione è stato presentato il Food System Shock report, ricerca condotta dai Lloyds con l'obiettivo di identificare i rischi e i possibili impatti per le assicurazioni in materia di sicurezza alimentare”. Il contenuto del report è stato anticipato da ads agenzia di stampa giovedi scorso. “Uno degli aspetti spesso ignorati in quest'ambito riguarda la vulnerabilità del sistema alimentare globale a shock improvvisi, come eventi climatici catastrofali o pandemie vegetali - situazioni che possono essere aggravate dal cambiamento climatico in atto. Nonostante un disastro ambientale in una delle aree geografiche chiav e a livello globale potrebbe avere ripercussioni devastanti sulle imprese e le comunità di tutto il mondo, la sicurezza alimentare continua a essere poco considerata nel mondo economico/assicurativo. A conferma di questo, i modelli utilizzati dagli assicuratori per valutare la loro solvibilità in caso di eventi catastrofali si sono sempre focalizzati esclusivamente sugli impatti diretti e sulle immediate perdite finanziarie. Lo scenario presentato nel Food System Shock report vuole superare questo approccio, identificando le possibili conseguenze economiche e umanitarie che si potrebbero innescare. Queste sono le implicazioni per gli assicuratori evidenziate dal rapporto : • Uno shock rilevante per la sicurezza alimentare globale potrebbe scatenare richieste di risarcimento in più ambiti assicurativi (terrorismo, rischio politico, interruzione di attività, agricoltura, responsabilità ambientale ecc.). • Queste perdite potrebbero essere aggravate dal potenziale di un evento catastrofale di generare danni che si estendono per più anni. • Più in generale, il settore assicurativo sarebbe anche colpito da ripercussioni sui redditi da capitale e sul quadro normativo e di business globale. Una possibile soluzione proposta dal mercato assicurativo agli scenari delineati dal report dei Lloyd’s è rappresentata dalle Coperture Parametriche o Weather Insurance, che permettono di tutelare il patrimonio degli assicurati da eventi naturali, definendo una soglia - il parametro - superata la quale scatta la copertura. Tale soglia può essere espressa, per esempio, in mm di pioggia, percentuale di umidità, giorni di siccità e così via. Il beneficio dell’assicurato sta nel fatto che, verificato il superamento del parametro, l’indennizzo è praticamente immediato, accorciando notevolmente i tempi di risarcimento di una copertura tradizionale. Riccardo Parretti, Chief Broking Officer Aon, commenta: “Le coperture parametriche potrebbero essere una soluzione molto interessante per quei clienti particolarmente esposti all’approvvigionamento di materie prime, il cui prezzo/costo può variare sensibilmente a seguito di eventi naturali.” In conclusione, il settore assicurativo è in grado di contribuire notevolmente al miglioramento della capacità di recupero e della sostenibilità del sistema alimentare globale. Il ruolo delle compagnie assicurative deve essere quello di assistere le imprese nel valutare la loro esposizione al rischio in tutta la filiera alimentare e fornire prodotti innovativi di trasferimento del rischio per migliorare la resistenza globale a eventuali shock del sistema. Inoltre gli assicuratori devono lavorare con i ricercatori per sviluppare modelli in grado di stimare non solo l'impatto fisico di eventuali eventi catastrofali, ma anche le ripercussioni economiche e sociali” ADS RISPARMIO GESTITO FIDEURAM RAFFORZA CAPITALE Quattro ricapitalizzazioni per portare Banca Fideuram a un capitale di 300 milioni di euro e realizzare così l'integrazione con Intesa Private Banking (Intesa Pb) dalla quale nascerà, dal prossimo 1° luglio, la prima private bank italiana. La complessa operazione di accorpamento al termine della quale sarà operativa la nuova Fideuram Intesa Private Banking, in breve Fideuram spa, è dettagliata nel verbale dell'assemblea straordinaria dello scorso 22 giugno di Banca Fideuram, ancora presieduta dal presidente uscente, Enrico Salza. Le ricapitalizzazioni sono tre mediante conferimento di rami d'azienda da parte della controllante Intesa Sanpaolo e l'ultima a titolo gratuito. Nel dettaglio la prima è di nominali 30.777 euro, con un sovrapprezzo di 169.322 euro per realizzare il conferimento del ramo governance di Intesa Pb, la seconda è di nominali 71,2 milioni con un sovrapprezzo di 186,4 milioni per realizzare il conferimento della stessa Intesa Pb (e della controllataIntesa Pb Suisse) e la terza è di nominali 3,3 milioni con un sovrapprezzo di 10,3 milioni per realizzare il conferimento della fiduciaria Sirefid. L'ultimo aumento di capitale, invece, è avvenuto a titolo gratuito per un valore nominale di 39,1 milioni imputando a capitale un corrispondente importo tratto dalle riserve. Le valutazioni dei tre asset sono state fatte da Ernst & Young Financial Business Advisors in qualità di esperto indipendente, che ha stimato per il ramo governance una valutazione di 4 milioni, Intesa Pb 527,8 milioni e Sirefid 21,7 milioni, tutti valori ampiamente superiori ai corrispondenti aumenti di capitale. Le motivazioni dell'operazione sono spiegate da Salza ai consiglieri: con l'integrazione «si rafforza il gruppo Intesa sui segmenti private e high net worth individuals, incrementando la dimensione, la quota di mercato e la redditività», inoltre «si migliora e allarga il portafoglio prodotti e si incrementa il livello di servizio offerto ai clienti». La nuova banca private è stata autorizzata da Banca d'Italia e dalla Bce dopo, con una lettera del 17 giugno scorso firmata dal numero uno dell'Eurotower Mario Draghi. Il presidente di Fideuram spa sarà Matteo Colafrancesco, fino a ieri amministratore delegato e direttore generale di Banca Fideuram, e l'amministratore delegato sarà Paolo Molesini, fino a ieri ad di Intesa Private Banking MF CRESCE IL TEAM PRIVATE DI B. GENERALI Cresce il team di Donato Borgonovo in Banca Generali Private Banking che ha attirato nel giro di sei mesi oltre una decina di professionisti d'esperienza. L'ex ad di Az Investimenti Sim, uscito alla fine dello scorso anno insieme al manager Augusto Cazzaniga dopo sette anni nel gruppo guidato da Pietro Giuliani, sta inserendo nell'area di Milano e Brianza figure di primo piano nelle reti private sensibili ai nuovi servizi offerti da Banca Generali Private. Tra i nomi in evidenza emergono da Azimut WM Angelo Casiraghi, Alberto Galli e Fabio Fumagalli con portafogli di oltre 100 milioni. Per fine anno Borgonovo punta all'allargamento del gruppo ad altri 10 professionisti per arrivare a oltre 500 milioni di masse amministrate. MF I MINI-TASSI DANNO SPRINT AI FONDI Ci troviamo di fronte a un cambiamento epocale. Stanno nascendo nuovi tipi di investimento per accompagnare le imprese e supportarle di fronte a un sistema bancario non più in grado di assolvere a questo compito, date le esigenze di patrimonializzazione imposte dalle nuove regole di supervisione europee che stanno determinando un significativo razionamento del credito», a dirlo è stato Ennio Doris, fondatore di Mediolanum, durante la presentazione del saggio edito da Guerini Next «La fine dei BTp è la rinascita dell’Italia», presentato ieri dagli autori Massimo Figna, fondatore di Tenax Capital e da Alberto Cordara, insieme al giornalista economico Riccardo Sabbatini. E sarà proprio la scomparsa della diffusione dei titoli di Stato a incentivare questo fenomeno in quanto si libereranno nuovi capitali. Per anni il BTp è stato il re dell’investimento per famiglie e operatori finanziari, il bene rifugio per eccellenza dei risparmiatori italiani. Ora i bassi rendimenti fanno perdere lo scettro ai titoli di Stato. La rivoluzione, nell’auspicio degli autori, avrà i suoi effetti imponenti anche sull’industria finanziaria. La riallocazione degli investimenti, dai titoli di Stato verso altre destinazioni (azioni, obbligazioni, fondi d'investimento), contribuirà all’ammodernamento e allo sviluppo dei mercati finanziari. Una vera rivoluzione copernicana per un Paese abituato a fare affidamento sulle banche per finanziare l’economia. Questo fenomeno ovviamente ha anche delle implicazioni per gli investitori privati. «Oltre che dei BTp i risparmiatori sono rimasti orfani anche dell'investimento immobiliare naturale investimento alternativo degli italiani, anch’esso in crisi anche per via della fiscalità - , ha spiegato anche Piermario Motta, ad di Banca Generali – questo gap verrà colmato dalla consulenza. Questo nuovo trasferimento di flussi va infatti guidato: la raccolta dei fondi ora è trainata sostanzialmente da prodotti molto orientati ai bond, che, con i rendimenti in discesa potrebbero rivelarsi in futuro prodotti in perdita». La parola chiave è ancora una volta diversificazione con gruppi del risparmio gestito, come Mediolanum e Banca Generali e Azimut in grande vantaggio da questo punto di vista. Sul fronte della raccolta Ennio Doris ha fatto anche presente che «i dati di raccolta del secondo semestre 2015 sono ancora molto buoni in linea con il primo trimetre». mf PREVIDENZA E DINTORNI OGNI 100 OCCUPATI I PENSIONATI SONO 72 Nello stesso giorno in cui dalla Corte dei conti arriva l’ennesimo rilievo sulla «forte rigidità» della spesa pensionistica che cresce a un ritmo sostenibile ma anche «continuo ed elevato», come ha detto Enrica Laterza nella relazione per il giudizio sul rendiconto dello Stato, Inps e Istat sfornano il consueto report sui trattamenti previdenziali (sull’anno 2013) che mette a fuoco la distribuzione di quella spesa. Essa oscilla attorno al 16,8% del Pil, media nazionale tra il 20-21% di Sud e Isole e il 15% del Nord. Con quella spesa due anni fa son state erogate 23,3 milioni di prestazioni a 16,4 milioni di pensionati con le donne in lieve maggioranza sugli uomini (52,9% pari a 8,7 milioni). Nel Nord-ovest risiede oltre un quarto dei pensionati(circa il 28%) e prevalgono gli assegni di anzianità e vecchiaia mentre i record di pensioni di invalidità sono al Sud (7-8% contro il 3% del Nord). Fin qui una fotografia piuttosto nota, come è noto il fatto che gli assegni delle donne sono in media molto più bassi di quelli dei maschi, protagonisti di carriere lavorative e contributive meno idiscontinue. Nel 2013, in particolare, oltre la metà delle donne (50,5%) ha ricevuto meno di mille euro al mese, contro un terzo (31%) degli uomini. Ma attenzione alle fasce più ricche: il numero di uomini (178 mila) con un reddito pensionistico mensile pari o superiore a 5mila euro è stato di cinque volte superiore a quello delle donne (35 mila). Le cifre che più colpiscono del focus Inps-Istat girano però attorno al cosiddetto “rapporto di dipendenza”, ovvero il rapporto tra il numero dei pensionati e quello degli occupati: siamo al 71,9% . Anche qui lo svantaggio delle donne è maggiore: 91 pensionate ogni 100 lavoratrici, a fronte di 58,2 uomini ogni 100 lavoratori. Sono cifre quasi in linea con quelle di dieci anni prima, per prendere un anno di riferimento (nel 2003 erano 72 i pensionati ogni 100 occupati mentre nel 1997 erano 78). È anche a causa di questa quasi-invarianza, generata da vari fattori, che la spesa pensionistica come dice la Corte continua a crescere. Con quali costi? Dietro quel 16% sul Pil c’è una spesa pensionistica equivalente a 12.224 euro annui per occupato (media nazionale) con picchi fino a 15.674 euro in regioni come la Liguria. Con un sistema contributivo finanziato con il criterio della ripartizione, meglio sarebbero tassi di occupazione più elevati e conseguenti rapporti di dipendenza più bassi. IL SOLE 24 ORE FONDO PENSIONI AGENTI AL FONDO PENSIONE AGENTI SI INSEDIA IL COMMISSARIO Al Fondo Pensione Agenti (Fonage) è arrivato il commissario Ermanno Martinetto, secondo quanto previsto dal Decreto del 27 maggio 2015, con cui il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha sciolto il Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale del Fondo Pensione Agenti. A sua volta la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP), con propria delibera del 16 giugno 2015, ha proceduto a nominare gli Organi di Amministrazione Straordinaria. Oltre al Commissario straordinario Ermanno Martinetto, sono stati chiamati a comporre il Comitato di Sorveglianza, Antonio Longo, Fabrizio Marino e Claudio Tomassini. L'insediamento del Commissario straordinario e dei componenti del Comitato di sorveglianza - ai sensi dell'art. 73, comma 1, del D.Lgs. 385/1993 - è avvenuto il 24 giugno 2015. Infine, Fabrizio Marino è stato nominato presidente del Comitato di Sorveglianza.