rassegna stampa - Associazione Agenti Allianz

Transcript

rassegna stampa - Associazione Agenti Allianz
23 Settembre 2013
23 Settembre 2013
RASSEGNA STAMPA
26 GIUGNO 2015
Sede Milano – Corso Italia 22
Sede Trieste – Via Fabio Filzi 21/1
DAL MERCATO ASSICURATIVO
DAL RAPIMENTO ALIENO ALLA CAUSA DI DIVORZIO C’È IL PREMIO PER
TUTTO
Tra le tante stranezze, almeno cinque tipi di assicurazione meritano
un’attenzione particolare: dal funerale alla paternità non voluta
Altro che noioso e banale, il mondo delle assicurazioni è tra i campi in
cui la fantasia può farla da padrona. Se pensate che a essere messi al
riparo da brutti scherzi del destino possano essere auto, moto, casa e
poco altro, siete fuori strada. Per farvi ricredere, ecco la nostra
classifica della creatività assicurativa. Le prime cinque.
IL MATRIMONIO MANCATO
Quinta classificata: Polizza Dimmidisi. Il giorno delle nozze è spesso il
risultato di un intenso, e assai oneroso, lavoro di preparazione. Nel caso
di rinvio o annullamento, un cuore infranto sarà difficilmente
ripagabile, ma le spese sostenute possono essere recuperate: ad
esempio con la polizza offerta dal Gruppo Filo diretto. Quarta
classificata: Polizza WedLock, ovvero quella che copre il rischio divorzio.
Perche si, certo, l’amore. Ma quando finisce? La risposta arriva da un
finanziere inglese che dopo aver vissuto in prima persona le traversie di
un divorzio, ha sviluppato con la SafeGuard Guaranty Corporation
questo prodotto. La teoria è semplice: per quanto piatti rotti e lacrime
siano difficilmente risarcibili, sicuramente non doversi preoccupare
della parcella dell’avvocato può alleggerire l’ animo – e favorire la
voglia di rivalsa – di chi si appresta a dare battaglia al quasi ex coniuge.
Terza classificata: Polizza Sonno Eterno. Prevedere e prepararsi al
futuro è importante. E se avete ben presente come debba essere anche
il vostro ultimo saluto, la cosa migliore è assicurarlo. Cosi facendo
l’impresa funebre beneficiaria della vostra polizza, come con quella
offerta ad esempio da Ina Assitalia, sarà obbligata a seguire alla lettera
le vostre volontà. Seconda classificata: Polizza Paternità. Probabilmente
un caso unico quello rappresentato da David Lee Roth, frontman dei
Van Halen, che onde evitare di pagare assegni per bambini figli di una
notte di passione, ma non volendo scontentare le sue numerose
groupie, nei primi anni 80 assicuro con i Lloyd’s di Londra il suo
sperma: in caso di gravidanza indesiderata, l’assicurazione avrebbe
coperto i costi.
Ma ecco il primo posto di questa strana classifica: Polizza Ufo.
L’assicurazione che copre eventuali rapimenti da parte degli alieni è
stata stipulata da una compagnia della Florida, la St. Laurence Agency,
e prevede un massimale di 10 milioni di dollari per spese mediche
dovute ai postumi di un rapimento alieno. Massimale che pero
raggiunge i 20 milioni di euro nel caso di gravidanza aliena.
IL CAMPIONARIO VIP
Una menzione speciale per le “assicurazione vip”. Rockstar, sportivi e
attrici sono ben consapevoli di che cosa abbia fatto la propria fortuna e
come sia necessario difenderlo. Cosi dal classico lato B di Jennifer
Lopez, assicurato per 27 milioni di dollari, si passa alle gambe di Taylor
Swift (40 milioni), fino al sorriso di Julia Roberts (22). Tra gli sportivi
troviamo invece Cristiano Ronaldo e le sue gambe (144 milioni di
dollari). Eccetto qualche sportivo, come Valentino Rossi (6 milioni di
euro per i suoi polsi), i vip italiani sembrano invece più cauti nello
stipulare assicurazioni di questo tipo. Ma le società di brokeraggio
assicurativo si sono portate avanti: cosi il seno di Monica Bellucci
varrebbe 6 milioni di euro, stessa cifra per il sorriso di Vanessa
Incontrada. Dieci milioni era valutata qualche anno fa la voce di
Fiorello. E 6 milioni di euro per le anche dello storico molleggiato,
Adriano Celentano.
Ilo Messaggero
NUOVO SLANCIO AL SETTORE ASSICURATIVO GLOBALE DALLA FORTE
CRESCITA NEI MERCATI AVANZATI
La Cina avanza ed è sul podio con il più alto incremento annuale roma
25 giugno - Il settore assicurativo globale è nettamente cresciuto nel
2014, anche se il contesto economico è migliorato solo marginalmente,
secondo l'ultimo studio sigma di Swiss Re. Il totale dei premi è
aumentato del 3, 7% a 4.778 miliardi di dollari, dopo il ristagno dello
scorso anno. Il segmento vita ha registrato un + 4,3% dopo il calo
dell'1,8% nel 2013 e una crescita dei premi dei rami danni passata dal
2,7% al 2,9%. Una componente importante di questo nuovo slancio che
attraversa il settore assicurativo è stata una performance
significativamente più forte nei mercati avanzati. Nel ramo vita, la
crescita dei premi è stata molto variabile a seconda della regione. Ad
esempio, è stata molto forte in Oceania, ha registrato solidi risultati in
Europa occidentale e Giappone ha più che compensato un altro anno di
contrazione dei premi in Nord America. Nei mercati emergenti, i premi
vita sono cresciuti del 6,9% rispetto al 3,6% nel 2013. La crescita è stata
trainata principalmente dalla Cina, soprattutto con i nuovi c anali di
distribuzione come la vendita on-line e il nuovo sviluppo di
bancassicurazione, mentre in altre regioni emergenti, la crescita dei
premi è generalmente rallentata o addirittura diminuita. Nella
graduatoria mondiale la Cina per ora è solo quarta con 328 miliardi di
dollari di premi. E’ preceduta dal Regno Unito con $351 mld. Al secondo
posto il Giappone con $489 mld. In testa gli Stati Uniti con premi per
$1280 mld. Ma per incremento annuale è nettamente in testa la Cina
con +15,2%, segue a notevole distanza il Giappone con +2,7%. Regno
Unito segna appena un +0,9% e Stati Uniti +0,4%. E’ quindi probabile
che la Cina passi presto ad occupare il terzo posto, superando cosi il
Regno Unito. I premi vita nei mercati sviluppati sono aumentati del
3,8% nel 2014, proseguendo una traiettoria instabile alternando
crescita e contrazione dal 2010. "Nonostante l'accelerazione del 2014, i
premi di assicurazione sulla vita nei mercati avanzati sono a circa allo
stesso livello di prima del crollo dei volumi nel 2008 ", ha detto Kurt
Karl, Chief Economist i Swiss Re." L'aumento dei premi nel 2014 ha
superato la crescita economica, aumentando il tasso di penetrazione di
assicurazione nei mercati sviluppati, ma i premi nel periodo dopo la
crisi hanno avuto la tendenza a crescere molto più lentamente rispetto
a prima della crisi finanziaria. "
La crescita dei premi danni è gradualmente migliorata dal 2009, ma i
loro mezzi sono ancora inferiori a quelli degli anni precedenti la crisi.
Nel settore non-vita, anche, l'aumento dei premi in tutto il mondo nel
2014 è stata trainata da una performance molto forte nei mercati
avanzati. In Nord America, i premi sono aumentati del 2,6% rispetto allo
scorso anno e in Europa occidentale sono tornati a una crescita positiva
(+ 0,6%), dopo diversi anni di declino e di stagnazione
CRESCE ANCORA L’ASSICURAZIONE SANITARIA
La raccolta premi nell’assicurazione sanitaria privata è stata una nota
positiva, in quanto continua a crescere fortemente in tutta Europa. Al
contrario, la crescita dei premi nei paesi periferici dell'Europa
meridionale, in particolare, è stata molto bassa dall'inizio della crisi
finanziaria, e il ramo, la RC (in particolare automotive) è diminuito
drasticamente. “ Il contesto economico, anche se ancora fragile,
dovrebbe continuare a migliorare e quando la disoccupazione si ridurrà,
i premi danni, tra cui automotive, aumenteranno ", secondo Daniel
Staib, co-autore del rapporto. Nei mercati emergenti, i premi danni
hanno registrato una robusta crescita dell’8 % nel 2014. Una crescita
sostenuta principalmente da forti guadagni in Cina, soprattutto nel
settori automobilistico, di credito e garanzia e agricolo e in India, dove
il miglioramento del clima aziendale e la crescita economica ha dato un
impulso alla raccolta. Nei mercati avanzati e nei mercati emergenti, il
tasso medio di crescita dei premi negli anni post-crisi è sceso al di sotto
del tasso di crescita che ha prevalso prima della crisi. Bassi tassi di
interesse continueranno ad influenzare la redditività.
La redditività nel settore delle assicurazioni sulla vita è leggermente
aumentata nel 2014, sotto l'influenza di particolari mercati finanziari. I
risultati tecnici nella non-vita sono stati positivi, ma leggermente
inferiori a quelli del 2013. Entrambi i settori, vita e non-vita, hanno
continuato a risentire dei bassi tassi di interesse e la redditività
complessiva del settore è ancora registrata a livelli inferiori rispetto a
prima della crisi. La crescita dei premi vita dovrebbe rimanere
abbastanza forte nelle regioni avanzate nel 2015 e di aumentare nei
mercati emergenti dell'Europa dell'Est e della Cina, in particolare
centrale e orientale. Il mercato assicurativo vita negli Stati Uniti
migliorerà con ogni probabilità, in parallelo con il rafforzamento
dell'economia e del mercato del lavoro, ma in Europa occidentale, la
crescita dei premi rallenterà dopo un forte 2014. Le prospettive nei
rami danni nei mercati avanzati sono più moderate. I tassi di premio
rimangono bassi e, nonostante il miglioramento della crescita
economica, l'attività è ancora stagnante. La crescita dei premi danni nei
mercati emergenti, al contrario, dovrebbe rimanere robusta.
Indipendentemente dal positivo sviluppo dei premi, la redditività
complessiva del settore nel 2015 dovrebbe restare ancor a una volta
sotto i livelli pre-crisi. Il rendimento degli investimenti - una
componente chiave della redditività nel ramo vita - resteranno sotto
pressione nel contesto dei tassi di interesse bassi. E’ improbabile che la
redditività degli assicuratori sulla vita possa migliorare in modo
significativo nel breve termine, in quanto i rendimenti bassi persistono
e il cambiamento normativo continua. La stessa situazione prevale nella
non-vita, in cui i risultati deboli di sottoscrizione pesano sugli utili.
ADS
SICUREZZA ALIMENTARE, IL RUOLO DELLE ASSICURAZIONI NELLA
GESTIONE DEI RISCHI
Presentato a EXPO 2015 lo studio dei Lloyd’s Food System Shock roma
25 giugno - Si è svolto presso EXPO 2015 il convegno “Le implicazioni
assicurative relative alla sicurezza dell’alimentazione” organizzato da
Lloyd’s ed Aon Italia. Nel corso dell'evento, parte del programma
ufficiale di Expo 2015 Milano, sono state affrontate- informa un
comunicato- le problematiche food a livello globale e il ruolo
dell’assicurazione rispetto alla gestione dei rischi connessi alla sicurezza
e alla garanzia della qualità del cibo, un tema chiave per le aziende e le
compagnie assicurative.
L'evento ha permesso ai partecipanti di conoscere alcuni dei rischi
principali, oggi, per le imprese del settore agroalimentare tra cui il
cambio climatico globale, la crescita della popolazione e la
globalizzazione delle filiere produttive. Durante la manifestazione è
stato presentato il Food System Shock report, ricerca condotta dai
Lloyds con l'obiettivo di identificare i rischi e i possibili impatti per le
assicurazioni in materia di sicurezza alimentare”. Il contenuto del report
è stato anticipato da ads agenzia di stampa giovedi scorso.
“Uno degli aspetti spesso ignorati in quest'ambito riguarda la
vulnerabilità del sistema alimentare globale a shock improvvisi, come
eventi climatici catastrofali o pandemie vegetali - situazioni che
possono essere aggravate dal cambiamento climatico in atto.
Nonostante un disastro ambientale in una delle aree geografiche chiav e
a livello globale potrebbe avere ripercussioni devastanti sulle imprese e
le comunità di tutto il mondo, la sicurezza alimentare continua a essere
poco considerata nel mondo economico/assicurativo. A conferma di
questo, i modelli utilizzati dagli assicuratori per valutare la loro
solvibilità in caso di eventi catastrofali si sono sempre focalizzati
esclusivamente sugli impatti diretti e sulle immediate perdite
finanziarie. Lo scenario presentato nel Food System Shock report vuole
superare questo approccio, identificando le possibili conseguenze
economiche e umanitarie che si potrebbero innescare. Queste sono le
implicazioni per gli assicuratori evidenziate dal rapporto : • Uno shock
rilevante per la sicurezza alimentare globale potrebbe scatenare
richieste di risarcimento in più ambiti assicurativi (terrorismo, rischio
politico, interruzione di attività, agricoltura, responsabilità ambientale
ecc.). • Queste perdite potrebbero essere aggravate dal potenziale di
un evento catastrofale di generare danni che si estendono per più anni.
• Più in generale, il settore assicurativo sarebbe anche colpito da
ripercussioni sui redditi da capitale e sul quadro normativo e di
business globale. Una possibile soluzione proposta dal mercato
assicurativo agli scenari delineati dal report dei Lloyd’s è rappresentata
dalle Coperture Parametriche o Weather Insurance, che permettono di
tutelare il patrimonio degli assicurati da eventi naturali, definendo una
soglia - il parametro - superata la quale scatta la copertura. Tale soglia
può essere espressa, per esempio, in mm di pioggia, percentuale di
umidità, giorni di siccità e così via. Il beneficio dell’assicurato sta nel
fatto che, verificato il superamento del parametro, l’indennizzo è
praticamente immediato, accorciando notevolmente i tempi di
risarcimento di una copertura tradizionale. Riccardo Parretti, Chief
Broking Officer Aon, commenta: “Le coperture parametriche potrebbero
essere una soluzione molto interessante per quei clienti particolarmente
esposti all’approvvigionamento di materie prime, il cui prezzo/costo può
variare sensibilmente a seguito di eventi naturali.” In conclusione, il
settore assicurativo è in grado di contribuire notevolmente al
miglioramento della capacità di recupero e della sostenibilità del
sistema alimentare globale. Il ruolo delle compagnie assicurative deve
essere quello di assistere le imprese nel valutare la loro esposizione al
rischio in tutta la filiera alimentare e fornire prodotti innovativi di
trasferimento del rischio per migliorare la resistenza globale a eventuali
shock del sistema. Inoltre gli assicuratori devono lavorare con i
ricercatori per sviluppare modelli in grado di stimare non solo l'impatto
fisico di eventuali eventi catastrofali, ma anche le ripercussioni
economiche e sociali”
ADS
RISPARMIO GESTITO
FIDEURAM RAFFORZA CAPITALE
Quattro ricapitalizzazioni per portare Banca Fideuram a un capitale di 300
milioni di euro e realizzare così l'integrazione con Intesa Private Banking
(Intesa Pb) dalla quale nascerà, dal prossimo 1° luglio, la prima private
bank italiana. La complessa operazione di accorpamento al termine della
quale sarà operativa la nuova Fideuram Intesa Private Banking, in breve
Fideuram spa, è dettagliata nel verbale dell'assemblea straordinaria dello
scorso 22 giugno di Banca Fideuram, ancora presieduta dal presidente
uscente, Enrico Salza.
Le ricapitalizzazioni sono tre mediante conferimento di rami d'azienda da
parte della controllante Intesa Sanpaolo e l'ultima a titolo gratuito.
Nel dettaglio la prima è di nominali 30.777 euro, con un sovrapprezzo di
169.322 euro per realizzare il conferimento del ramo governance
di Intesa Pb, la seconda è di nominali 71,2 milioni con un sovrapprezzo di
186,4 milioni per realizzare il conferimento della stessa Intesa Pb (e della
controllataIntesa Pb Suisse) e la terza è di nominali 3,3 milioni con un
sovrapprezzo di 10,3 milioni per realizzare il conferimento della fiduciaria
Sirefid. L'ultimo aumento di capitale, invece, è avvenuto a titolo gratuito
per un valore nominale di 39,1 milioni imputando a capitale un
corrispondente importo tratto dalle riserve. Le valutazioni dei tre asset
sono state fatte da Ernst & Young Financial Business Advisors in qualità di
esperto indipendente, che ha stimato per il ramo governance una
valutazione di 4 milioni, Intesa Pb 527,8 milioni e Sirefid 21,7 milioni, tutti
valori ampiamente superiori ai corrispondenti aumenti di capitale. Le
motivazioni dell'operazione sono spiegate da Salza ai consiglieri: con
l'integrazione «si rafforza il gruppo Intesa sui segmenti private e high net
worth individuals, incrementando la dimensione, la quota di mercato e la
redditività», inoltre «si migliora e allarga il portafoglio prodotti e si
incrementa il livello di servizio offerto ai clienti».
La nuova banca private è stata autorizzata da Banca d'Italia e dalla Bce
dopo, con una lettera del 17 giugno scorso firmata dal numero uno
dell'Eurotower Mario Draghi. Il presidente di Fideuram spa sarà Matteo
Colafrancesco, fino a ieri amministratore delegato e direttore generale di
Banca Fideuram, e l'amministratore delegato sarà Paolo Molesini, fino a
ieri ad di Intesa Private Banking
MF
CRESCE IL TEAM PRIVATE DI B. GENERALI
Cresce il team di Donato Borgonovo in Banca Generali Private Banking che
ha attirato nel giro di sei mesi oltre una decina di professionisti
d'esperienza. L'ex ad di Az Investimenti Sim, uscito alla fine dello scorso
anno insieme al manager Augusto Cazzaniga dopo sette anni nel gruppo
guidato da Pietro Giuliani, sta inserendo nell'area di Milano e Brianza
figure di primo piano nelle reti private sensibili ai nuovi servizi offerti da
Banca Generali Private.
Tra i nomi in evidenza emergono da Azimut WM Angelo Casiraghi, Alberto
Galli e Fabio Fumagalli con portafogli di oltre 100 milioni. Per fine anno
Borgonovo punta all'allargamento del gruppo ad altri 10 professionisti per
arrivare a oltre 500 milioni di masse amministrate.
MF
I MINI-TASSI DANNO SPRINT AI FONDI
Ci troviamo di fronte a un cambiamento epocale. Stanno nascendo nuovi
tipi di investimento per accompagnare le imprese e supportarle di fronte a
un sistema bancario non più in grado di assolvere a questo compito, date
le esigenze di patrimonializzazione imposte dalle nuove regole di
supervisione europee che stanno determinando un significativo
razionamento del credito», a dirlo è stato Ennio Doris, fondatore di
Mediolanum, durante la presentazione del saggio edito da Guerini Next
«La fine dei BTp è la rinascita dell’Italia», presentato ieri dagli autori
Massimo Figna, fondatore di Tenax Capital e da Alberto Cordara, insieme
al giornalista economico Riccardo Sabbatini. E sarà proprio la scomparsa
della diffusione dei titoli di Stato a incentivare questo fenomeno in quanto
si libereranno nuovi capitali. Per anni il BTp è stato il re dell’investimento
per famiglie e operatori finanziari, il bene rifugio per eccellenza dei
risparmiatori italiani. Ora i bassi rendimenti fanno perdere lo scettro ai
titoli di Stato. La rivoluzione, nell’auspicio degli autori, avrà i suoi effetti
imponenti anche sull’industria finanziaria. La riallocazione degli
investimenti, dai titoli di Stato verso altre destinazioni (azioni,
obbligazioni, fondi d'investimento), contribuirà all’ammodernamento e allo
sviluppo
dei
mercati
finanziari.
Una vera rivoluzione copernicana per un Paese abituato a fare affidamento
sulle banche per finanziare l’economia. Questo fenomeno ovviamente ha
anche delle implicazioni per gli investitori privati. «Oltre che dei BTp i
risparmiatori sono rimasti orfani anche dell'investimento immobiliare
naturale investimento alternativo degli italiani, anch’esso in crisi anche per
via della fiscalità - , ha spiegato anche Piermario Motta, ad di Banca
Generali – questo gap verrà colmato dalla consulenza. Questo nuovo
trasferimento di flussi va infatti guidato: la raccolta dei fondi ora è trainata
sostanzialmente da prodotti molto orientati ai bond, che, con i rendimenti
in discesa potrebbero rivelarsi in futuro prodotti in perdita».
La parola chiave è ancora una volta diversificazione con gruppi del
risparmio gestito, come Mediolanum e Banca Generali e Azimut in grande
vantaggio da questo punto di vista. Sul fronte della raccolta Ennio Doris
ha fatto anche presente che «i dati di raccolta del secondo semestre 2015
sono ancora molto buoni in linea con il primo trimetre».
mf
PREVIDENZA E DINTORNI
OGNI 100 OCCUPATI I PENSIONATI SONO 72
Nello stesso giorno in cui dalla Corte dei conti arriva l’ennesimo rilievo
sulla «forte rigidità» della spesa pensionistica che cresce a un ritmo
sostenibile ma anche «continuo ed elevato», come ha detto Enrica Laterza
nella relazione per il giudizio sul rendiconto dello Stato, Inps e Istat
sfornano il consueto report sui trattamenti previdenziali (sull’anno 2013)
che mette a fuoco la distribuzione di quella spesa. Essa oscilla attorno al
16,8% del Pil, media nazionale tra il 20-21% di Sud e Isole e il 15% del
Nord.
Con quella spesa due anni fa son state erogate 23,3 milioni di prestazioni
a 16,4 milioni di pensionati con le donne in lieve maggioranza sugli uomini
(52,9% pari a 8,7 milioni). Nel Nord-ovest risiede oltre un quarto dei
pensionati(circa il 28%) e prevalgono gli assegni di anzianità e vecchiaia
mentre i record di pensioni di invalidità sono al Sud (7-8% contro il 3%
del
Nord).
Fin qui una fotografia piuttosto nota, come è noto il fatto che gli assegni
delle donne sono in media molto più bassi di quelli dei maschi,
protagonisti di carriere lavorative e contributive meno idiscontinue. Nel
2013, in particolare, oltre la metà delle donne (50,5%) ha ricevuto meno
di mille euro al mese, contro un terzo (31%) degli uomini. Ma attenzione
alle fasce più ricche: il numero di uomini (178 mila) con un reddito
pensionistico mensile pari o superiore a 5mila euro è stato di cinque volte
superiore
a
quello
delle
donne
(35
mila).
Le cifre che più colpiscono del focus Inps-Istat girano però attorno al
cosiddetto “rapporto di dipendenza”, ovvero il rapporto tra il numero dei
pensionati e quello degli occupati: siamo al 71,9% . Anche qui lo
svantaggio delle donne è maggiore: 91 pensionate ogni 100 lavoratrici, a
fronte di 58,2 uomini ogni 100 lavoratori. Sono cifre quasi in linea con
quelle di dieci anni prima, per prendere un anno di riferimento (nel 2003
erano 72 i pensionati ogni 100 occupati mentre nel 1997 erano 78). È
anche a causa di questa quasi-invarianza, generata da vari fattori, che la
spesa pensionistica come dice la Corte continua a crescere. Con quali
costi? Dietro quel 16% sul Pil c’è una spesa pensionistica equivalente a
12.224 euro annui per occupato (media nazionale) con picchi fino a
15.674 euro in regioni come la Liguria. Con un sistema contributivo
finanziato con il criterio della ripartizione, meglio sarebbero tassi di
occupazione più elevati e conseguenti rapporti di dipendenza più bassi.
IL SOLE 24 ORE
FONDO PENSIONI AGENTI
AL FONDO PENSIONE AGENTI SI INSEDIA IL COMMISSARIO
Al Fondo Pensione Agenti (Fonage) è arrivato il commissario Ermanno
Martinetto, secondo quanto previsto dal Decreto del 27 maggio 2015, con
cui il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha sciolto il Consiglio di
amministrazione e il Collegio sindacale del Fondo Pensione Agenti.
A sua volta la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP), con
propria delibera del 16 giugno 2015, ha proceduto a nominare gli Organi
di Amministrazione Straordinaria. Oltre al Commissario straordinario
Ermanno Martinetto, sono stati chiamati a comporre il Comitato di
Sorveglianza, Antonio Longo, Fabrizio Marino e Claudio Tomassini.
L'insediamento del Commissario straordinario e dei componenti del
Comitato di sorveglianza - ai sensi dell'art. 73, comma 1, del D.Lgs.
385/1993 - è avvenuto il 24 giugno 2015. Infine, Fabrizio Marino è stato
nominato presidente del Comitato di Sorveglianza.