Cardine e Decumano massimi a Parma

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Cardine e Decumano massimi a Parma
Cardine e Decumano massimi a Parma
Ricostruzione di Parma romana con, in evidenza, il cardine e il decumano massimi.
Disegno di S. Catarsi Merlo, tratto da Dall’Aglio, Parma e il suo territorio in età romana, Centro Studi Val Baganza.
Cardine e decumano
massimi
Il
lustrazione 1: Segovia - Acquedotto romano.
Fonte: http://www.raian.it
Illustrazione 2: Fontana Ellenica - Gallipoli.
Fonte: http://www.ilcomuneinforma.it
Locazione:
Parma centro. Precisamente le via Farini e Cavour sorgono
sul cardo massimo e le vie Repubblica, Mazzini e D’Azeglio
sul decumano massimo.
Data di costruzione
183 a.C.
Forma
Il cardo maximus era una strada disposta da nord a sud. Il
decumanus maximus si disponeva in direzione est-ovest. Le
due arterie erano tracciate ortogonalmente e al loro incrocio
si collocava il forum.
Utilizzo
Vie di comunicazione che costituivano anche la base della
divisione del territorio in centuriae. cioè in lotti di terreno
quadrati delimitati da linee ortogonali distanti 710 metri e
parallele al cardine e decumano massimi. Sulle linee
principali (limites) venivano costruite le strade. Ogni
quadrato era detto centuria, perchè formato da cento parcelle
(sortes) di due iugeri ognuna (superficie assegnata a una
famiglia di coloni; uno iugero corrisponde a un’area di circa
2500 m2). Anche l’accampamento militare era suddiviso
nello stesso modo.
Materiali di
costruzione
Dimensioni
Pietra da taglio.
Tecniche di
costruzione
La base della strada romana era costituita da più strati di
pietre di diverse dimensioni. In superficie, si disponevano
grosse pietre poligonali in basalto. Nei centri abitati si sono
ritrovati anche marciapiedi e strisce pedonali formate da
grossi massi di pietra distanziati, per permettere il passaggio
dei carri.
Il cardine massimo era largo da 7 a 8 m., mentre il decumano
massimo da 11 a 15 m.
Di Alberto Marchi e Gjyrsyme Saraci