ministero della giustizia - Corte di Appello di Catania

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MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
Direzione Casa Circondariale Siracusa
Via Monasteri n°20 C.C.P.n.12356960 - C.F.n.93028350895
Tel.0931/717206 - fax 0931/717145
Siracusa, 14.10.2013
Prot. N.
Alla Presidenza della Corte di Appello
di Catania
OGGETTO: Relazione annuale sull’andamento della Giustizia nel distretto
(01.07.2012 – 30.06.2013)
In esito alla richiesta avanzata da Codesto Ufficio con nota prot. N. 12759/U/1.1.3
del 18.07.2013 si riferisce quanto segue:
Le difficili condizioni di vivibilità legate al sovraffollamento ed alla crescente carenza
di risorse continuano a rappresentare un ostacolo al raggiungimento di un “clima”
favorevole all’azione rieducativa: la convivenza in cella di un numero elevato di
persone, con abitudini e caratteristiche diverse, la pesante carenza di fondi che
spesso mortifica diritti fondamentali, come quello ad un’adeguata assistenza
sanitaria, le condizioni di indigenza di buona parte dei detenuti ed il mancato
soddisfacimento di esigenze primarie (riscaldamento, acqua calda, prodotti per
l’igiene della persona e per la pulizia dei locali), determinano malessere e pongono
gli operatori in una situazione di estrema difficoltà. Questi ultimi, infatti, diventano il
bersaglio di rivendicazioni legittime alle quali occorre rispondere con interventi di
contenimento, di difficile accettazione e comprensione.
L’esigenza di impiegare il tempo e di uscire dallo spazio angusto della cella,
inducono, tuttavia, un buon numero di detenuti a partecipare alle opportunità
trattamentali offerte dall’Istituto che, per carenza di fondi, sono sempre più affidate
alla collaborazione del privato sociale e del volontariato.
Sono attivi due corsi di Scuola Media Inferiore, rivolti ai detenuti Media Sicurezza,
“comuni” e “protetti”, il Corso di scuola media superiore “Alberghiero per i servizi
turistici e della ristorazione”, nei reparti media (comuni e protetti) e alta sicurezza,
un corso di alfabetizzazione per stranieri, tenuto da volontari.
Il lavoro continua ad essere l’attività più richiesta in assoluto. La presenza di
importanti progetti di inserimento lavorativo, gestiti dalla Cooperativa Sociale
L’Arcolaio, il biscottificio e la gestione della cucina detenuti, nel corso dell’anno ha
consentito a 27 detenuti, assunti con contratti a termine e a tempo indeterminato,
di effettuare un’esperienza lavorativa gratificante e di alto valore
professionalizzante. L’inserimento in tali attività è oggetto di numerose richieste e,
attraverso il meccanismo della rotazione, si cerca di estendere tale opportunità ad
un numero sempre maggiore di detenuti.
Altri importanti progetti, finanziati da Cassa Ammende, sono quelli della “Raccolta
differenziata di istituto” e della “tessitoria”.
Tuttavia, si tratta di esperienze che andrebbero potenziate, in quanto
assolutamente insufficienti rispetto alla domanda.
Le attività di gruppo, sia a carattere terapeutico che culturale, condotte
prevalentemente da volontariato qualificato, si sono confermate occasioni di
osservazione privilegiate ed hanno consentito di coinvolgere un numero
considerevole di detenuti.
La scelta mirata delle tematiche, calibrate sui bisogni e sugli interessi emersi, e le
peculiarità del setting di gruppo, hanno reso tali esperienze vere opportunità di
crescita e di cambiamento.
Si segnala la recente collaborazione della Fondazione “Siracusa è Giustizia” che ha
offerto generi di abbigliamento per i detenuti indigenti e finanziato un nuovo
percorso di gruppo rivolto ai detenuti “pedofili”. Già da cinque anni, infatti, presso
questo Istituto è in corso tale esperienza di trattamento che ha coinvolto, ad oggi,
circa 100 detenuti.
La crescente carenza di personale di Pol.Pen. incide sui livelli di sicurezza e
rappresenta anche un ostacolo all’espletamento delle attività trattamentali.
Al 30.06.2013 erano presenti 479 detenuti, di cui 227 definitivi e 252 tra giudicabili,
appellanti e ricorrenti; 65 tossicodipendenti.
Le patologie prevalenti sono quelle legate ai disturbi psichiatrici e quelle
internistiche quali cardiopatie, diabete, malattie dell’apparato respiratorio, epatiche
e dell’apparato muscolo – scheletrico. La carenza di risorse umane e materiali ha
inciso oltre che sul servizio di accompagnamento dei detenuti alle udienze, anche
sull’espletamento delle visite ospedaliere.
Sotto l’aspetto strutturale, le problematiche legate a copiose infiltrazioni di acqua
piovana sono state in parte risolte.
Nel periodo in esame è stato stipulato il contratto per la realizzazione di un nuovo
padiglione detentivo con una capienza pari a 200 posti, all’interno della stessa cinta
muraria.
Il Direttore
(Dott. A. Tiralongo)