ODCEC BDO BARI FEBBRAIO 2016 DOTT

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ODCEC BDO BARI FEBBRAIO 2016 DOTT
ODCEC Bari
DIRETTIVA 34/UE/2013: Le novità sui bilanci introdotte
dalla nuova direttiva contabile:
I Principi Italiani di Valutazione
Dott. Stefano Variano
Bari 24 febbraio 2016
INDICE ARGOMENTI
Novità dei PIV
•
•
•
•
•
Origini
Come I principi possono cambiare le valutazioni
I contenuti dei piv
Il conceptual framework e la struttura dei piv
Le finalità dei piv
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I PIV SONO PARTE DI UN DISEGNO PIÙ VASTO
Accounting standard setters
Valuation standard
setters
Prospettiva Globale
IVSC
MOU
IVS/ IPS
Prospettiva Domestica
OIV
Bozza PIV
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IASB
IAS/IFRS
Gruppo consultivo
OIC
ITA GAAP
AGENDA OIV
180 giorni
Discussion paper su valutazioni a fini fiscali; IPO e valutazione di aziende in
crisi
1.01. 2016
Adozione Principi
+
Esempi Illustrativi
4
90 giorni per il pubblico commento
1.06.2016
Emanazione
Discussion Paper
120 giorni per Bozza aggiornament
o PIV
1.10. 2016
Raccolta lettere di commento
1.02. 2017
1.10. 2017
Emissione Emissione Bozza
Primo
Aggiornamento Aggiornamento
PIV
PIV
Come i principi possono cambiare le
valutazioni?
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COME I PRINCIPI POSSONO CAMBIARE LE
VALUTAZIONI?
Il dibattito sterile:
•La valutazione è arte o
scienza?
La valutazione è una
PROFESSIONE
….ma una professione SENZA REGOLE è Far West:
• non si definisce la configurazione di valore
• non si definisce l’unità di valutazione
• non si definisce il tipo di incarico
……e porta a SITUAZIONI
LIMITE:
• non conosco la società
• non ho visto il piano
• non mi pronuncio sul
valore
• ho solo svolto un calcolo
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COME I PRINCIPI POSSONO CAMBIARE LE
VALUTAZIONI?
senza principi
non ci puo’ essere fiducia da parte
dell’utilizzatore finale
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WIN – WIN, A PATTO DI CAMBIARE
CON I PRINCIPI MAGGIORE ACCOUNTABILITY ……
Accountability
dell’esperto
di
valutazione = Fiducia dell’utilizzatore
finale della valutazione
Fiducia
dell’utilizzatore finale
della valutazione =
…….E LA PROFESSIONE E’ PIU’ TUTELATA
Maggiore
tutela dell’esperto
…….MA OCCORRE MOLTA PIU’ PREPARAZIONE
Senza preparazione i
principi espongono a
maggiori rischi
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ELIMINANDO RISULTATI IRRAGIONEVOLI ……
CON
PRINCIPI
Possibili esiti della valutazione di una stessa attività da parte di esperti diversi
Risultati Irragionevoli
Risultati Irragionevoli
I principi
prescrivono cosa
fare (What to do)
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…. E CONCORRENDO A ELIMINARE IL VALUER BIAS
CON
PRINCIPI,
CODICE
ETICO,
EDUCATION,
BEST
PRACTICE
Possibili esiti della valutazione di una stessa attività da parte di esperti diversi
Codice etico, Education e Best Practices definiscono come fare (How to do)
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A CHI SERVONO I PRINCIPI DI VALUTAZIONE ?
•
Utenti/fruitori finali delle
valutazioni
 Valutazioni meno disperse
•
Esperti di valutazione
 Premiata la competenza
•
Auditors
 Verifica di rispondenza
•
Committenti
 Maggiore trasparenza
•
Regulators
 Riferimento per normative
•
Contribuente/Agenzia delle
entrate
 Base comune di dialogo
•
Legislatore
•
Magistrati
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 Riferimento per leggi
 Safe Harbour
I PIV RAPPRESENTANO UNA NETTA DISCONTINUITÀ
Data Emanazione PIV
Data
Entrata in vigore PIV
PRE – PIV
POST – PIV
I principi riflettono
le migliori
conoscenze e prassi
correnti
Applicazione anticipata su Base Volontaria
I principi NON possono
essere applicati retrospettivamente
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I contenuti dei principi e principali take
aways
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IL CONCEPTUAL FRAMEWORK
La valutazione è un
giudizio ragionato e
motivato che si fonda
su stime ; non è mai il
risultato di un mero
calcolo matematico.
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La valutazione
richiede l’utilizzo del
giudizio.
I PIV rappresentano
sia dei valuation
standards che
performance
standards.
Si ispirano a 4 principi
generali
Completezza
neutralità
prudenza
trasparenza
BASI CONCETTUALI
Contesto e Struttura
Basi concettuali:
• La valutazione richiede una stima, non
è un mero esercizio
matematico
• Specific point in time
• Prospettica di natura
• Il mercato detta i tassi di rendimento
• Influenzata da altri fattori: liquidità, etc.
Contesto (Ruolo dell’esperto, scopo della valutazione, tipologia di
incarico):
• Perché si valuta
• Cosa si valuta
• Come si valuta
• Per chi si valuta
Struttura (come i RICS e gli USPAP):
• Principi (numerati e in grassetto)
• Premesse
• Commenti
• Appendici
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PIV (PRINCIPI ITALIANI DI VALUTAZIONE)
IVS (International Valuation Standards)
PIV:
Principi: 85 pagine
Premesse, Commenti, Appendici: 200 pg
Glossario: 25 pagine
Parti: 4 - Framework
L’attività dell’esperto
Principi per specifiche
attività
Applicazioni particolari
VS
IVS:
Principi: 110 pagine
Premesse, Commenti, Appendici: 0 pg
Glossario: 2 pagine
Parti: 4 - Framework
General Standards
Asset Standards
Valuation Applications
Stessa rete concettuale di base, ma: IVS = high‐level standards
PIV = principi di maggior dettaglio
Dichiarare di aderire ai PIV significa aderire alla maggiore analiticità dei principi domestici in favore di una maggiore tutela del destinatario finale della valutazione
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I PRINCIPI GENERALI CHE ISPIRANO I PIV
•
I PIV si ispirano a quattro principi generali :
– Completezza (= ovvero, valutazioni fondate su una
adeguata base informativa)
– Neutralità (= ovvero valutazioni che non sopra/sottovalutino il
risultato)
– (e nel caso di valutazioni legali) Prudenza (= che esercitino la
necessaria cautela nell’affrontare gli elementi di incertezza e
quindi dare evidenza di un giudizio ragionato ed autonomo);
– Trasparenza (= ovvero valutazioni ripercorribili nelle diverse
scelre che
conducono al giudizio finale di valore.
•
I PIV sono principi «esigenti» in quanto sono anche performance
standards e quindi:
– chiariscono il processo che l’esperto deve seguire;
– definiscono ciò che l’esperto non può trascurare;
– danno obbligo di trasparenza informativa.
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I RISCHI PER L’ESPERTO
I rischi per l’esperto sono:
– non essere in grado di riempire di contenuti e di analisi
adeguate il processo valutativo, per due diversi tipi di ragioni:
1. limiti informativi in questo caso non può rilasciare
una valutazione, ma solo un parere valutativo o nei
casi di limiti gravi non accettare l’incarico;
2. limiti di competenza
in questo caso l’esperto non
deve accettare l’incarico
– applicare solo formalmente i PIV (senza adeguata/approfondita
conoscenza dei principi).
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PERCHÉ ABBIAMO BISOGNO DEI PRINCIPI DI
VALUTAZIONE ?
•
•
•
•
•
Il soggetto da tutelare è l’utilizzatore finale del risultato della
valutazione (che non necessariamente è il committente);
La valutazione non è un’industria, ma una professione che per
sua natura riveste un interesse pubblico;
L’esperto è chiamato a svolgere il proprio compito rispettando
una generale obbligazione di professionalità nei confronti del
pubblico come terza parte beneficiaria del proprio lavoro.
La valutazione deve seguire un processo razionalmente
spiegato che conduca ad un giudizio informato di valore in
forma chiara, motivata, non ambigua ed esente da distorsioni.
La valutazione deve essere replicabile.
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LA STRUTTURA DEI PIV
Conceptual framework
Take aways:
• Il tipo di incarico definisce la completezza/estensione del processo
• Le diverse configurazioni di valore possono portare a stime molto diverse
fra loro, ma comunque, in linea di principio, riconciliabili;
• Nella valutazione di singoli asset reali è importante definire il livello di
aggregazione e le eventuali attività complementari;
• E’ introdotto il valore fondamentale (che in mercati efficienti in senso
fondamentale dovrebbe corrispondere ad un prezzo)
• Vanno chiarite le Hypotethical assumptions (ad esempio valutazioni Premoney)
• Non
è
responsabilità
dell’esperto
definire
la
«continuità
aziendale/prospettiva di azienda in funzionamento»;
• Il costo del capitale si applica a flussi medi attesi (che spesso non
coincidono con i flussi più probabili.
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LA STRUTTURA DEI PIV
L’attività dell’esperto
Take aways:
• L’incarico deve definire la tipologia di valutazione, lo scopo, l’unità di
valutazione, la data di riferimento e la configurazione di valore ;
• La relazione deve identificare i limiti di informativa e le eventuali riserve;
• La relazione deve esplicitare i rischi della valutazione;
• La relazione deve esplicitare il razionale del valore o del range identificato
(no semplici medie aritmetiche di una pluralità di metodi molto dispersi
fra loro)
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L’ESPERTO
i requisiti I.3
L’esperto deve disporre di competenza tecnica, esperienza professionale,
conoscenza adeguata di oggetto e finalità della valutazione e deve essere nelle
condizioni di esprimere il giudizio.
Deve rispettare principi etici e di indipendenza (appendice 2 ai PIV).
Deve essere obiettivo nell’acquisizione degli elementi, nell’elaborazione e nella
trasmissione dei dati.
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I vantaggi per l’esperto
•
•
I PIV valorizzano gli esperti competenti (la valutazione non è
una commodity).
I PIV riqualificano la valutazione, attraverso:
– la difesa da richieste «impossibili» del committente, quali:
valutazioni in tempi irrealistici, valutazioni con carenza di
informazioni,
valutazioni sulla base di metodologie
imposte.
– l’offerta di un menu di livelli di servizio:
» Valutazione;
» Parere valutativo;
» Fairness opinion;
» Calcolo valutativo;
» Revisione di una valutazione;
– un pricing adeguato al livello di servizio reso.
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Cosa cambia con i PIV ?
•
•
•
•
I PIV richiedono maggiore competenza in capo all’esperto (la
valutazione è una professione a sé stante)
I committenti avranno più chiaro il contenuto del servizio
richiesto;
Gli utilizzatori finali delle valutazioni potranno essere
maggiormente
protetti attraverso l’endorsement dei
principi. I regulators potranno richiedere l’applicazione dei
PIV. Il legislatore potrà fare riferimento ai PIV;
Le valutazioni non PIV compliant non potranno prescindere dal
giudizio «pass or fail» delle valutazioni PIV compliant (es.
valutazioni legali).
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Le valutazioni saranno tutte eguali ?
No, ma le valutazioni adotteranno metodi comuni e per questo
saranno meglio «leggibili» e «confrontabili».
I PIV faranno emergere con maggiore chiarezza le valutazioni di
buona e di cattiva qualità.
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I PIV IDENTIFICANO CINQUE TIPOLOGIE DI
LAVORO/INCARICO
1. Valutazione (presuppone completezza di informazione e
svolgimento completo del processo valutativo)
2. Parere valutativo (informazione incompleta o processo
incompleto)
3. Parere di congruità (giudizio su una decisione già assunta)
4. Calcolo valutativo (applicazione di formule predefinite)
5. Revisione del lavoro di altro esperto (la revisione può
riguardare qualunque tipo di lavoro precedente)
Tutte le valutazioni legali devono essere valutazioni.
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LE QUATTRO FASI DEL PROCESSO VALUTATIVO
Il Processo valutativo si compone di quattro fasi ben definite:
1.Ambientazione della valutazione. In questa fase vengono definiti tutti gli elementi
che caratterizzano la valutazione e che permettono poi di riconciliare la
valutazione con altre svolte in tempi o con finalità differenti. Si tratta di :
a. Unità di valutazione (cosa si valuta) PIV I.9;
b. Configurazione di valore (valore per chi ?) PIV I.6;
c. Scopo del lavoro (perché si valuta) PIV I.10;
d. Tipo di incarico (come si valuta) PIV II.2;
e. Data di valutazione (a quando si riferisce la valutazione) PIV I.8;
f. Presupposti della valutazione (azienda in funzionamento o in
liquidazione) PIV III.1;
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LE QUATTRO FASI DEL PROCESSO VALUTATIVO
2.Architettura dell’impianto valutativo. In questa fase viene disegnato lo
schema complessivo della valutazione che permette di comprendere la
completezza ed il respiro del lavoro compiuto. Si tratta delle scelte
relative a:
a. Base informativa (proiezioni, piani approvati, etc.) PIV I.5 e
PIV III.1.23;
b. Assumptions (natura e limiti) PIV I.5.6;
c. Metodiche di valutazione (criteri principali e secondari) PIV
I.14;
d. Fattori di rischio (trattamento del rischio) PIV I.21 e PIV I.22;
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LE QUATTRO FASI DEL PROCESSO VALUTATIVO
3.Applicazione delle tecniche di valutazione. In questa fase vengono
applicati i criteri di valutazione, gli eventuali aggiustamenti ai valori
stimati e l’allocazione del valore ai singoli strumenti (ad esempio azioni
ordinarie e di risparmio):
a. Criteri fondati sui risultati attesi (reddituali, finanziari e che
esplicitano la creazione di valore) PIV III.1.31 e PIV III.1.33 e
PIV.III.1.35;
b. Costo del capitale PIV III.1.43;
c. Multipli PIV III.1.38;
d. Criteri patrimoniali PIV III.1.28;
e. Aggiustamenti (Premi e sconti) PIV III.4;
f. Allocazione del valore a differenti strumenti PIV III.8.2.
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LE QUATTRO FASI DEL PROCESSO VALUTATIVO
4. Formulazione della sintesi valutativa. In questa fase si formula
l’opinione di valore attraverso:
a. Supporti e verifiche di ragionevolezza PIV III.1.
b. Il giudizio finale
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PARERE VALUTATIVO
expert opinion; valuation opinion; expert report
Comportano lo svolgimento controllato di una parte soltanto del processo
finalizzato alla valutazione alla quale l’esperto limita la propria
responsabilità professionale
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PARERE VALUTATIVO
Parere di congruità
Comporta un giudizio su un risultato già comunicato all’esperto, generalmente
costituito da un prezzo o da un rapporto di cambio.
Può derivare da una valutazione o da un parere valutativo.
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PARERE VALUTATIVO
Calcolo valutativo
Non comporta un stima di valore ma solo il calcolo dello stesso sulla base di
formule e/o input predefiniti.
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ANY QUESTIONS?