Il suono del didjeridoo e la cultura australiana approdano

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Il suono del didjeridoo e la cultura australiana approdano
Il suono del didjeridoo e la cultura australiana
approdano a Forlimpopoli con Didjin’OZ
Dal 13 al 15 luglio, nella corte della Rocca, si terrà la 5a edizione di Didjin’OZ, il
Festival Internazionale di Arte, Cultura e Musica dall’Australia – Sarà
un’edizione speciale con la presenza di grandi artisti provenienti da Australia,
Nuova Zelanda, Stati Uniti, Svezia e Italia – Fra gli appuntamenti in
programma laboratori dedicati all’apprendimento del didjeridoo (sabato 14 e
domenica 15) e grandi concerti (venerdì 13 e sabato 14)
Torna a soffiare il vento d’Australia sul cielo di Forlimpopoli. Dal 13 al 15 luglio in città
approderà la 5a edizione di “Didjin ‘Oz” l’unico festival dedicato alla musica e alla cultura
australiane in Italia. Il protagonista indiscusso sarà lui: il didjeridoo, l’antico strumento
suonato originariamente dagli Aborigeni d’Australia durante le cerimonie sacre. A fare da
palcoscenico all’evento patrocinato da Comune di Forlimpopoli, Provincia di Forlì-Cesena,
Regione Emilia Romagna e Ambasciata Australiana la bella corte della Rocca (in piazza
Fratti). Per tre giorni un imperdibile mix di laboratori dedicati all’apprendimento del
didjeridoo (sabato 14 e domenica 15) e grandi concerti (venerdì 13 e sabato 14). “Didjin
‘Oz” è un evento di rilievo internazionale ed è collegato ai principali festival europei del
settore fra cui lo “Swizzeridoo” in Svizzera, “La Reve de l’aborigène” in Francia, il “Tribales
Festival” in Spagna e il “Dreamtime Festival” in Germania.
L’edizione di quest’anno promette, più che mai, di farsi ricordare. Sarà un’edizione
speciale grazie alla presenza di un folto numero di artisti da Australia, Nuova Zelanda,
Stati Uniti, Svezia e Italia. Musica, spettacoli e video proporranno la musica australiana
tradizionale, le sue contaminazioni e rielaborazioni, nonché le nuove sperimentazioni. Sul
palco si alterneranno i grandi del didjeridoo. Gli artisti aborigeni australiani che
parteciperanno quest’anno sono Jeremy Donovan (proveniente da Sydney, da tempo in
tournée in Europa e America col suo spettacolo di musica e danza); Alan Dargin,
originario del Northen Territory, un gradito ritorno sul palco del festival a cinque anni di
distanza accompagnato dal danzatore Nigel Burley; Stott Wilson e Kenny Feather;
Mark Atkins, autentico maestro e virtuoso del didjeridoo si esibisce quest’anno in duo con
Matt Goodwin straordinario batterista dal New South Wales-Australia. E ancora Jeremy
Cloake, neozelandese, esperto suonatore dell’antico strumento, che da anni vive presso
una comunità aborigena nel Northern Territory; l’americano Stephen Kent, uno dei primi
interpreti a portare il suono del didjeridoo fuori dai confini dell’Australia e Lars Wallin dalla
Svezia. Ci saranno poi alcuni tra i più illustri esponenti del panorama italiano: Fiorino
Fiorini & Sea of Cortez e Paride Russo con gli Shatadoo. Nel corso della tre giorni, oltre
a lasciarsi trasportare dalla magia dei concerti in programma si potrà provare a suonare
questi
affascinanti
strumenti
e
seguire
dei
veri
e
propri
laboratori
dedicati
all’apprendimento del didjeridoo (sabato 14 e domenica 15).
Si potrà assistere alla proiezione di documentari e prendere parte ai seminari di didjeridoo
tenuti dagli stessi musicisti. Jeremy Cloake parlerà della sua esperienza di vita in una
comunità aborigena d’Australia. Nella corte della Rocca ci sarà un’area dedicata agli stand
di didjeridoo, arte indigena australiana, libri, prodotti del commercio equo e solidale, una
zona riservata alle associazioni umanitarie. I concerti avranno inizio alle 21. In caso di mal
tempo l’evento si svolgerà nel Teatro Verdi (sempre in piazza Fratti). “Didjin ‘Oz” è
organizzato da Fiorino Fiorini, Francesca Casadei (Overlanddidjeridooes) e Alessio
Poggiolini (Kallimachus Soc. Coop., Associazione Officina Idee). In collaborazione con la
Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli e l’Associazione Musicale Bruno Maderna.
Per informazioni: www.didjinoz.com