Da Varese a Lourdes, il Canyon du Verdon e le Gorges du Tarn

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Da Varese a Lourdes, il Canyon du Verdon e le Gorges du Tarn
da Varese a Lourdes
attraverso il Grand Canyon du Verdon e le Gorges du Tarn
Gianna e Duilio
Vacanze '99. Ancora verso la Francia che, nonostante
qualche voce discorde, consideriamo un ottimo luogo dove
scorrazzare con la caravan a rimorchio. C'è chi sostiene che
anche in Francia molti impianti stanno accogliendo uno
stanzialismo eccessivo. Noi non lo possiamo contestare, cerchiamo semmai di evitarli il più possibile e anche quest'anno
ci siamo riusciti senza il minimo problema.
Questa volta abbiamo potuto dedicare al viaggio solo un paio
di settimane, ecco il motivo di un percorso piuttosto "corto".
Partiti da Varese l'11 luglio siamo andati a Castellane. Per
la verità siamo già stati altre volte in questa cittadina della
Provenza, situata sul tratto della "strada Napoleonica" che
congiunge Grasse a Digne e in ottima posizione per la
visita alle “Gorges du Verdon”. Abbiamo sostato un paio di
notti al Camping “La Ferme” alle porte di Castellane (provenendo da Grasse). Una stradina di circa 1 chilometro e
mezzo, piuttosto stretta e non asfaltata, collega il campeggio
alla strada nazionale. I servizi sono spartani e in linea con
un’area naturale di campeggio.
Abbiamo già descritto questi luoghi in un nostro precedente
racconto e quindi ci limitiamo ad una sommaria citazione.
Da vedere, assolutamente, il Grand Canyon du Verdon. E’
una profonda gola scavata dal fiume Verdon, affluente della
Durance, fra Castellane e il Lac de Ste-Croix, che in alcuni
punti supera i 600 metri di profondità. Esiste un percorso che
compie l’intero giro del Canyon, sconsigliato alle roulottes e
da percorrere con cautela soprattutto dai camper più grandi.
A metà del giro si trova l’antica cittadina si Mou-stiers-SteMarie conosciuta per le ceramiche e per la presenza di una
bella chiesa gotico-romanica. Abbiamo lasciato Castellane
il giorno 13 in direzione nord seguendo la sponda orientale
del Lac de Castillon, un bacino artificiale subito sopra Castellane. Abbiamo così evitato le forti pendenze della strada
Napoleonica fra Castellane e Barreme. Abbiamo superato
Digne-Les-Bains e ci siamo diretti verso l’autostrada A51
che abbiamo imboccato a Les Mées. Qui non può sfuggire
un’occhiata alle Rochers des Mées, curiose formazioni
rocciose che somigliano ad una processione di pellegrini,
visibilissime dalla strada. A questo punto abbiamo cominciato con il nostro solito “orientamento a naso”. Avevamo già
deciso che il limite occidentale del nostro viaggio sarebbe
stato Lourdes, abbiamo quindi individuato una zona posta
a circa metà strada.
I
F
SOUBES
BAGNERES
DE BIGORRE
CASTELLANE
VIDAUBAN
E
Solito sistema: un accurato studio della carta stradale e
ricerca dei posti più promettenti.
La nostra attenzione è stata attratta dalla zona posta a nord
ovest di Montpellier, peraltro raggiungibile con grande
facilità. Abbiamo imboccato la A 75 in direzione Millau l’autostrada non è ancora completa ma il percorso è comunque ottimo. Usciti a Lodeve abbiamo “annusato” un primo
campeggio, ma via. Poco più a nord abbiamo trovato, nella
cittadina di Soubès, un grazioso campeggio, di recentissima
costruzione, ben fatto e ben gestito: il Camping des Sources.
Sistemata qui la nostra roulotte abbiamo cominciato a visitare la zona che si è rivelata veramente interessante.
La Cattedrale gotica di Lodeve
Innanzi tutto Lodève. Città che conserva alcuni monumenti
importanti quali la Cattedrale Gotica, il Palazzo episcopale, oggi trasformato in municipio, St-Fulcran (XIII sec.) e
musei abbastanza interessanti. Un'intera strada, nel cuore
della città, è dedicata a botteghe di artigiani che presentano
interessanti lavori. Noi siamo stati molto fortunati perché in
occasione del nostro soggiorno si è svolta la "Cavalcata":
una sfilata di carri fioriti e di bande musicali, con scenette
divertenti e tanta allegria.
Ma subito a nord di Lodève si trova il Larzac Meridionale
che vanta quattro siti eccezionali: Le Caylar, con il suo
castello ed il sentiero botanico, Le Grotte de La beil e le
Cirque de Navicelles, un luogo molto originale
VARESE
che si vede prima dall'alto, poi si scende per ripidi
tornanti e si entra in quello che era l'antichissimo
letto di un fiume che, piano piano, si è scavato una
nuova via. Da visitare anche La Couvertoirade,
antica città templare sulle cui stradine si affacciano
botteghe artigiane che ripropongono il fascino dei
tempi passati.
Sempre dalla nostra base di Soubès siamo andati
a visitare la città di Milleau. Situata alle porte
delle gole formate dal fiume Tarn è una piacevole
cittadina, famosa per la lavorazione delle pelli e
la produzione di guanti, e luogo ideale per interessanti escursioni.
Non perdetevi il Museo di Milleau, eccezionale raccolta
regionale di geologia con il primo plesiosauro completo
scoperto in Francia e vissuto 180 milioni di anni fa. Questo museo contiene una sezione dedicata alla lavorazione
delle pelli. Nella stessa giornata abbiamo proseguito per le
gole del Tarn. Certo che dopo aver conosciuto il Canyon
del Verdon i confronti penalizzano un po’ gli altri luoghi.
Comunque anche il Tarn offre eccezionali occasioni agli
amanti della canoa e del rafting. Attenti quando percorrete la
strada che costeggia il fiume, piuttosto stretta, ai numerosi
furgoni che, rimorchiando speciali carrelli, fanno la spola
per riportare a monte le canoe ...il più in fretta possibile!
In tutto siamo rimasti a Soubès per 7 notti (spesa totale per
roulotte, 2 adulti, vettura e corrente elettrica: 685 FF).
Il 20 luglio siamo partiti per Lourdes. O meglio, noi cerchiamo sempre di evitare di puntare direttamente sui luoghi
troppo frequentati pensando di trovare campeggi affollati o
comunque situazioni meno confortevoli; abbiamo così preferito dirigerci verso Bagnères de Bigorre, una cittadina ad
una ventina di chilometri da Lourdes. Qui abbiamo trovato
un gran numero di cartelli indicanti campeggi. Facilitati dal
fatto che, arrivando in città, si scende per lunghi tornanti
e quindi si dispone di una visuale completa dei luoghi,
abbiamo potuto "dare fondo alle ancore" al campeggio Les
Fruitiers, situato a soli 500 metri dal centro di Bagnères.
Questa è una città termale ai piedi dei Pirenei. Il campeggio
è completamente pianeggiante e ben curato. Per tre notti,
tutto compreso, abbiamo pagato 222,60 FF.
L'indomani, naturalmente, dedichiamo la giornata a Lourdes. E' anche questa una delle méte obbligate per chi pratica
il turismo itinerante ...e non solo. La fama del luogo si deve
alle apparizioni della Madonna a Bernadette Soubirous, a
partire dall'11 febbraio 1858, nella grotta di Massabielle.
Dopo la “visita” all’Ufficio del Turismo per la consueta raccolta di documentazione, subito a vedere la famosa Basilica.
Dal centro della città si seguono le frecce che indicano
“la grotta” e si supera il fiume Gave attraverso il Pont St.
Michel o il Pont Vieux. Si arriva cosi alla grande piazza
della Basilica. Una visita alla Basilica inferiore del Rosario e, attraverso una delle due grandi scalinate laterali, una
visita alla Basilica Superiore neogotica. Sotto la basilica si
trova la grotta delle apparizioni dalle quali sgorga l’acqua
miracolosa. Dovrebbe essere questo un momento di raccoglimento e di riflessione ma, a essere sinceri, quello che si
vede tutto intorno non è proprio edificante. Un commercio
incredibile è fiorito tutto intorno. In una miriade di negozi
viene proposto di tutto, e fin qui, pazienza. Pazienza anche
per le immagini sacre condite e rigirate in tutti i modi. Ma
la cosa che ci ha turbati di più è stata la famosa acqua.
Confezionata in tutti i modi, in canestri in plastica di tutte le
misure e in tutte le forme, è presentata in cataste, in mucchi,
in cestoni. Avremmo preferito veder dedicare a quest’acqua
almeno la cura che nei supermercati viene riservata all’acqua
demineralizzata.
Lourdes: Panorama
Per visitare la città si può utilizzare un comodo trenino
gommato che in sei tappe tocca tutti i punti più interessanti.
Si può scendere dal trenino, visitare, prendere il trenino
successivo. Si può così vedere il Museo della Piccola Lourdes: il villaggio come si presentava nel 1858 riproposto in
miniatura. Il museo Grévin che, con oltre 100 personaggi
in cera di grandezza naturale, descrive la passione di Cristo
e la vita di Bernadette. Il museo di Lourdes che vi consente
di scoprire la vita nel villaggio ai tempi di Bernadette. La
funicolare del Picco Di Jer che vi porta a 948 m da dove
si gode un bel panorama. La Roccaforte di Lourdes, residenza dei Conti di Bigorre, che, dotata di torre del '300 e
di ponte levatoio, ospita il Museo dei Pirenei con oggetti
della vita quotidiana nel secolo delle Apparizioni. Il Museo
della Natività che, in una scenografia antica, vi porta alla
scoperta del Mondo di Gesù: la nascita, l'infanzia, la vita.
Il trenino parte e ritorna di fianco alla Basilica.
Trovandovi a Bagnère de Bigorre potete approfittare per
visitare alcuni siti interessanti. Innanzi tutto l'osservatorio
del Pic du Midi (2877 m). La cascata d'Arizes e la cascata
du Garet (per quest'ultima munirsi di scarpe adatte). Se avete
già buone scarpe potete andare al Plateau du Chiroulet,
base di partenza per superbe passeggiate fra le quali, la più
conosciuta, la salita al Lago Blu (1968 m).
Avendo ancora un giorno a disposizione siamo andati a PAU.
La città si presenta con uno slogan curioso: Pau offre la più
bella vista della terra come Napoli offre la più bella vista del
mare. Stazione climatica estiva e invernale si è sviluppata
intorno al castello di caccia dei conti del Béarn, che hanno
dato il nome alla regione della quale Pau è capoluogo. Il
castello è un'imponente costruzione che merita di essere
visitata. Da qui parte il Boulevard des Pyrénées che, con
una lunghezza di due chilometri, porta al Parc Beaumont e
dal quale si gode, effettivamente, una bellissima vista dei
Pirenei.
Il 23 luglio abbiamo iniziato il viaggio di ritorno. Non abbiamo incontrato problemi anche se, proprio quel giorno, il
meridione della Francia era afflitto da grandi incendi e da
traffico intenso. Noi abbiamo "tagliato" le colonne di auto
che erano, soprattutto, in direzione Nord-Sud. Per quanto
riguarda gli incendi ne abbiamo "sfiorato" uno molto grande
attaccato da un grande numero di aerei ed elicotteri antincendio. Ma siamo passati in tempo, sopportando solo un po'
di puzzo di fumo, prima che venisse sospesa la circolazione
nella zona.
Abbiamo deciso di interrompere il viaggio per la notte in
una zona che fosse abbastanza avanti ma non troppo a ridosso della Costa Azzurra. Siamo così usciti dall'autostrada
A8, nei pressi di le Cannet-des-Maures, dove interseca la
N7. Abbiamo deciso di seguire questa Nazionale certi di
incontrare un campeggio dove sostare per la notte, e poi
rientrare più avanti nella parallela autostrada.
Anche in questa occasione abbiamo verificato quanto sia
bello andare in giro con buon naso ...e buona fortuna.
A noi sarebbe andato bene un campeggio qualsiasi. I primi
due cartelli che abbiamo incontrato, però, erano messi piuttosto male e quando li abbiamo visti era troppo tardi per
manovrare. Allora avanti: se non troviamo altro torniamo
indietro. Ecco che arriviamo a Vidauban. Una cittadina
modesta afflitta dall'attraversamento della strada Nazionale
che, in una angusta strettoia proprio in centro paese, soffre
di non pochi problemi.
A trecento metri dal centro troviamo il campeggio municipale: ampio, buoni servizi, solo 48 FF per notte. Sistemata
la roulotte in pochi minuti decidiamo di andare in paese a
piedi. E cosa troviamo? una grande piazza, che avevamo
appena intravisto arrivando, tutta piena di seggiole (almeno
2000), circondata da bar e ristoranti, e, con in fondo, un
grande palco.
Una rapida ricognizione e scopriamo che proprio quella
sera era in programma un grandioso spettacolo. Dietro front
immediato e corsa in roulotte a recuperare la videocamera.
Cena in piazza e spettacolo veramente bello. Una compagnia
eccezionale con splendide ballerine e bravi attori, magistrale
la scenografia e ...tutto gratis.
Per fortuna non avevo più molto nastro da registrare perché
difficilmente avrei resistito alla tentazione di riprendere
l’intero spettacolo.
Con questa “ciliegina” del tutto inattesa si è concluso il
nostro soggiorno ‘99 in Francia.
Ancora una volta dobbiamo rallegrarci della scelta sia per i
luoghi visitati che per le occasioni piacevoli incontrate. Ma
soprattutto per il nostro modo di girare: roulotte per dormire
e auto per visitare.
Questo viaggio è stato pubblicato sul Notiziario del Campeggio Club Varese
n. 4 - anno XXIV Trimestre: Novembre-dicembre 1999 - Gennaio 2000
I Soci del Campeggio Club Varese, e i lettori del Notiziario, sono invitati a mandare i loro racconti
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All’interno del Campeggio Club Varese opera il gruppo “Camper insieme” per l’organizzazione di
viaggi in compagnia.
Il Campeggio Club Varese è membro della Confedercampeggiatori.