sistemi di produzione - itis galileo galilei conegliano

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sistemi di produzione - itis galileo galilei conegliano
Classe 2^ - STA - UdA n° 5: Sistemi di produzione e qualità delle lavorazioni - Sistemi di produzione
SISTEMI DI PRODUZIONE
Il numero dei pezzi da produrre definisce, insieme alle caratteristiche del prodotto, anche il
sistema di produzione. In sintesi:
In serie illimitata (grande e media serie)
- Lavorazione in linea o a catena
- Produzione a magazzino
Produzione
In serie limitata (media e piccola serie o singoli pezzi)
- Lavorazione a reparto o per centri
- Produzione su ordinazione
1) Lavorazione in serie illimitata
Si ha questo genere di lavorazione quando si debbano costruire un numero molto grande di
pezzi in un tempo ristretto o fisso (es.: 100 automobili al giorno).
Queste lavorazioni sono realizzate a flusso continuo e sono caratterizzate da una cadenza di
produzione notevole, cioè da una quantità di prodotti che sono fabbricati con ritmo costante che si
protrae per un tempo abbastanza lungo.
Si utilizzano macchine studiate apposta per costruire un determinato pezzo nel tempo
indispensabile dettato dal ritmo della produzione.
Anche l’operatore esegue sempre lo stesso lavoro, ripetendo continuamente gli stessi
movimenti.
Utilizzano questo tipo di lavorazione le industrie chimiche, quelle tessili, le alimentari, le
industrie meccaniche per la produzione di oggetti di larga diffusione come automobili, apparecchi
domestici ecc.
Tali industrie organizzano la loro lavorazione in catene di produzione e di montaggio.
- Lavorazioni in linea (o a catena)
Per “catena” si intende l’insieme delle macchine e dei mezzi di trasferimento necessarie a
produrre un particolare organo o pezzo, messe una vicino all’altra, nell’ordine in cui si svolgono le
fasi successive della lavorazione di quel particolare.
Non è il pezzo che si adatta alla macchina ma è la macchina che si adatta al pezzo, fino ad
aversi macchine costruite appositamente per fare il dato pezzo o la data operazione.
Le “catene di fabbricazione” dei particolari sono disposte generalmente parallele e vicine tra
loro. Al termine di ciascuna di esse vi è un posto di collaudo per il particolare costruito in quella
catena.
Al termine delle catene di fabbricazione, ed in genere disposta in senso ortogonale ala locale, vi
è la “catena di montaggio” del complessivo, costituita da una serie di piani mobili, collegati tra
loro e scorrevoli lentamente, sui quali i montatori dispongono e montano i particolari che arrivano
dalle catene di fabbricazione.
Uno schema di disposizione di un’officina per motori a scoppio che lavori in grande serie
potrebbe essere il seguente. In esso si è particolareggiata la catena di fabbricazione della biella per
motocicletta.
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- Produzione a magazzino
La produzione in serie è detta così in quanto, quando si producono oggetti di largo consumo
come frigoriferi, TV, automobili ecc. non si conosce il nome dei futuri acquirenti.
I prodotti finiti, in questi casi, dalla spedizione della casa, vengono inviati ai magazzini di
concessionari, grossisti, rivenditori, che si procurano i singoli compratori.
2) Lavorazione in serie limitata
Si ha quando si deve costruire un numero limitato di pezzi o di macchine. Si distingue:
-
Media serie, quando i livelli quantitativi sono limitati (es.: 100 macchine utensili)
Piccola serie, quando deve essere prodotto un piccolo numero di pezzi (es.: 5 macchine
utensili speciali)
Singoli pezzi, quando occorra costruire un solo esemplare, semplice o complesso (es.:
attrezzatura)
Le industrie che svolgono lavorazioni in serie limitata producono su “commessa” e sono
organizzate “a reparto”.
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- Produzione su commessa
La produzione è detta “su commessa” o “su ordinazione” perché quando viene avviata la
produzione stessa è già noto il nome dell’acquirente col quale è stato stipulato un contratto di
vendita.
Ogni serie di lavori costituisce una commessa di lavoro.
In un’azienda possono trovarsi contemporaneamente in lavorazione commesse diverse,
contraddistinte da un codice.
La maggior parte delle aziende italiane lavora con tale sistema, dai colossali cantieri navali alle
più piccole imprese artigianali.
In queste aziende le macchine utensili sono generalmente quelle tradizionali e sono raggruppate
“per centri”.
- Lavorazioni a reparto
Nelle lavorazioni “a reparto” o “per centri” le macchine e gli impianti sono materialmente
divisi e dislocati in base alla loro tipologia: in un reparto sono dislocati i torni, in un altro reparto
sono dislocate le fresatrici, altrove sono svolti i controlli, in un altro locale sono effettuati i
trattamenti termici …
Essendo svincolata la dislocazione delle macchine dal tipo di prodotto in lavorazione, il
complesso produttivo è molto elastico potendosi adattare a varie lavorazioni: è il pezzo che si adatta
alla macchina (per esempio con l’ausilio di attrezzature). Il limite di tale tipo di organizzazione è
dato dai trasporti interni. Poiché gli impianti sono fissi, i pezzi in lavorazione devono essere
continuamente trasportati da un reparto all’altro seguendo il ciclo di lavorazione.
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