Contratto di solidarietà difensivo di tipo B

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Contratto di solidarietà difensivo di tipo B
Contratto di solidarietà
difensivo di tipo B
Cenni essenziali normativa di legge.
Bozza luglio 2011
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1
Definizione.
Ve n go n o de fin it i "c o n tratti di s o lid arie tà" gl i ac co r di c o lle ttivi az ie n dali,pre vis ti d agli
artic o li 1 e 2 de l D .L. 3 0 o tto bre 19 8 4 , n . 72 6 , s tipu lati c o n i s in d a cati m agg io r m e n te
rappre s e n tativi s u l p ian o n a zi o n ale , a ve n ti a d o gge tto u n a di m in u zi o n e de ll'o r ari o d i
lavo ro fin ali zz ata:
-
ad a ffr o n tare le s itu azi o n i di ridu zio n e di pe rs o n ale in cas o d i c ris i a zie n dale , e d
e vitare in tu tto o in pa rte la r idu z io n e o la di ch i ara zio n e di e s u be ran za de l pe rs o n a le
( co n tratti di s o li dar ie tà in te rn a o di fe n s ivi) ;
-
a favo rire n u o ve as s u n z io n i ( c o n tratti di s o li dar ie tà e s te rn a o e s pan s ivi) ; ( *)
•
Le du e fattis pe c ie c o n trattu ali pre s e n tan o d iffe re n ze , s ia pe r le fin al ità pe rs e gu ite ,
ch e pe r gli e ffe tti s u l p ian o co n tribu tivo - pre vi de n zi ale :
•
La s tipu la di u n c o n tratto di s o li dar ie tà di fe n s ivo co m p o rta pe r i l avo rato r i l a
co n ce s s io n e de l tr attam e n to di in te graz io n e s a lar iale pe r c o m pe n s a re la p arte di
re tribu zio n e pe rs a a s e gu ito de lla r idu z io n e de ll'o rar io di la vo r o ; pe r i d ato r i d i
lavo ro u n a ri du zi o n e de i c o n tribu ti pre vide n zi al i e d as s is te n zial i.
•
( *) trattia m o a p arte .
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Contratto di solidarietà difensivo.
• I soggetti collettivi stipulanti i contratti di
solidarietà sono individuati, nell’articolo 1,
comma 1, della legge n. 863/1984 nei
«sindacati aderenti alle confederazioni
maggiormente rappresentative sul piano
nazionale».
• I contratti di solidarietà si applicano a
operai, impiegati, quadri.
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Caus ale de ll’inte rve nto .
• Il c o ntratto di s o lidarie tà di tipo B è s tato
intro do tto c o n la le g g e n. 236/93 (art. 5
c o mmi 5, 7 e 8), c irc o lare Minis te ro Lavo ro n.
20 de l 25 mag g io 2004.
• A differenza della CIGS che deve essere
richiesta per una delle specifiche causali (crisi,
ristrutturazione, ecc.) il contratto di solidarietà
interviene in presenza di dichiarate eccedenze
occupazionali, al fine di evitare in tutto o in parte
la riduzione di personale.
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Campo di applic azio ne .
• I contratti di solidarietà di tipo B, si possono applicare
alle imprese che non rientrano nel regime di cassa
integrazione straordinaria (Legge n. 236/93 art. 5 commi
5 e 8), ovvero alle imprese di tutti i nostri settori purché
abbiano occupato me diame nte più di 15 lavo rato ri ne l
s e me s tre pre c e de nte la data di presentazione
dell’istanza del trattamento di integrazione salariale. Nel
computo dei dipendenti, si calcolano anche gli
apprendisti.
• I 15 dipe nde nti s o no rife riti all’azie nda e non alla
singola unità produttiva o punto vendita o filiale, quindi
vanno computati tutti i dipendenti dell’azienda occupati
anche in più cantieri, appalti, ecc.
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5
Procedura.
• L’azienda è tenuta ad aprire la procedura
di licenziamento collettivo previste dall’art.
24 della legge n. 223/91.
• La legge n. 33/09 ha modificato il comma
5 dell’art. 5 Legge n. 236/93 introducendo
una ulteriore frase “o al fine d i e vitare
lic e nz iam enti p lurim i indiv id uali p e r
g ius tific ato m o tivo og g e ttiv o”.
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Contratto di solidarietà difensivo.
Sono esclusi:
- i dirigenti, gli apprendisti, i lavoratori a domicilio.
- i lavoratori con rapporto di lavoro a tempo determinato,
instaurato al fine di soddisfare le esigenze di attività
produttive soggette a fenomeni di natura stagionale.
• Il CDS può riguardare anche i lavoratori part – time a
condizione che sia dimostrabile il carattere strutturale del
part- time medesimo nella preesistente organizzazione
del lavoro.
• Il CDS vincola anche i lavoratori dissenzienti e i non
aderenti ai sindacati stipulanti (Cass. 24 febbraio 1990 n.
1403).
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I c o nte nuti de ll’ac c o rdo s indac ale .
• Il contratto di solidarietà deve contenere i
seguenti elementi:
• - dichiarazione e quantificazione degli esuberi
da parte dell’azienda e ritiro della procedura;
• - individuazione delle cause che hanno
determinato gli esuberi, il numero delle ore da
abbattere.
• È possibile prevedere modalità di eventuali
deroghe (nel senso di una minor riduzione di
orario) in presenza di temporanee esigenze di
lavoro.
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Co nte nuto d el c o ntratto .1
Il contratto deve indicare:
• data di stipula (che deve essere precedente alla data di inizio del
regime di solidarietà);
• data di apertura della procedura di mobilità (tale elemento,
ovviamente, non deve essere indicato per le imprese con meno di
sedici dipendenti alle quali non si applica la normativa in materia di
procedura di licenziamento collettivo);
• individuazione delle parti stipulanti (riportando, accanto alla firma,
nome,cognome e cariche dei rappresentanti delle OO.SS.
competenti alla stipula e dei rappresentanti dell’impresa) ;
• CCNL applicato;
• orario di lavoro ordinario applicato ai dipendenti e la sua
articolazione;
• quantificazione dell'esubero e motivi che l'hanno determinato;
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Co nte nuto d el c o ntratto .2
• numero di lavoratori interessati alla riduzione di orario,
decorrenza del regime di solidarietà e durata;
• percentuale e articolazione della riduzione dell'orario
eventuali deroghe allo stesso;
• eventuale devoluzione ai lavoratori della quota spettante
all'impresa;
• eventuali deroghe all’orario concordato;
• le modalità attraverso le quali l’impresa può, qualora sia
necessario soddisfare temporanee esigenze di maggior
lavoro, modificare in aumento, nei limiti del normale
orario contrattuale, l’orario ridotto.
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Precisazioni.
• Qualo ra il c o ntratto di s o lidarie tà inte re s s i più unità pro duttive o più impre s e
de l me de s imo Gruppo / Azie nda, i dati s o praindic ati de vo no e s s e re e s plic itati pe r
c ias c una de lle unità pro duttive o impre s e inte re s s ate .
•
Qualo ra il c o ntratto di s o lidarie tà inte re s s i più unità pro duttive o più impre s e
de l me de s imo , l’e le nc o de i lavo rato ri de ve e s s e re s o tto s c ritto dai
rappre s e ntanti de lle OO.S S . e dall’impre s a.
• Al c o ntratto di s o lidarie tà de ve e s s e re alle g ato , c o s titue ndo ne parte inte g rante ,
l’e le nc o no minativo de i lavo rato ri inte re s s ati dall’applic azio ne de l re g ime di
s o lidarie tà c o n la s pe c ific azio ne de lla qualific a e de lla data di as s unzio ne .
• Dato re di lavo ro e rappre s e ntanze s indac ali po s s o no s c e g lie re c o n g rande
fle s s ibilità tra diffe re nti mo dalità di dis tribuzio ne de l mino re o rario , ma s o lo fino al
mo me nto de lla s tipulazio ne de l c o ntratto : una vo lta rag g iunto l’ac c o rdo
s indac ale è inammis s ibile qualunque mo dific a de lla riduzio ne pro g rammata.
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Idoneità del CDS.1
• La riduzio ne di o rario può e s s e re diffe re nziata pe r i
lavo rato ri inte re s s ati e può rig uardare anc he
s o ltanto una parte de i dipe nde nti de ll’impre s a o de i
s ing o li re parti.
• In partic o lare , i co ntratti s tipulati dal 6 no ve mbre
2003 de vo no inte re s s are un nume ro di lavo rato ri
s upe rio re a que llo de i dipe nde nti rite nuti in e s ube ro .
• La riduzio ne de ll’o rario di lavo ro può e s s e re s tabilita
s u bas e g io rnalie ra, s ettimanale o me ns ile (art. 4,
c o mma 3 D.M. 20 ago s to 2002, n. 31445).
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Idoneità del CDS.2
• Il c o ntratto di s o lidarie tà è c o ns ide rato idone o a
pe rs e g uire il s uo s c opo
quando la pe rc e ntuale di riduzio ne d’o rario c o nco rdata
tra le parti, parame trata s u
bas e s ettimanale , è tale c he il to tale de l nume ro de lle
o re no n lavo rate dalla
c o mple s s iva plate a de i lavo rato ri inte re s s ati al
c o ntratto me de s imo , ris ulti
s upe rio re ne lla mis ura de l 30%, o vve ro infe rio re ne lla
s te s s a mis ura pe rc e ntuale ,
al nume ro de lle o re c he s arebbe ro s tate e ffe ttuate dai
lavo rato ri dic hiarati in
e s ube ro (princ ipio di c o ng ruità).
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Lavoratori destinatari.
•
•
•
Possono utilizzare il contratto di solidarietà tutti i dipendenti che
abbiano un rapporto di lavoro subordinato purchè costituito in data
antecedente all’apertura della procedura di mobilità. Sono esclusi i
lavoratori con qualifiche dirigenziali.
Lavoratori con contratti a termine, apprendisti, contratti
d’inserimento: anche a queste tipologie d’impiego si può applicare il
contratto di solidarietà e, in ogni caso, non oltre il termine di
scadenza del contratto a termine, del contratto d’inserimento o
dell’apprendistato, purché la riduzione di orari concordata non
impedisca il raggiungimento degli obiettivi formativi.
Lavoratori a part-time: possono beneficiare del contratto di
solidarietà in quanto lavoratori dipendenti, qualora sia dimostrato il
carattere strutturale del part-time nella preesistente organizzazione
del lavoro (criterio questo non precisato nella circolare ma riteniamo
che per analogia con il contratto di tipo A - art. 3, c.2 D.M. 20
agosto, n. 31445 -, si debba applicare).
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Riduzione di orario.
•
•
La riduzione dell’orario di lavoro può essere stabilita sia
orizzontalmente che verticalmente ovvero, su base giornaliera,
settimanale o mensile. La circolare n. 20 non precisa eventuali limiti
in ordine alla riduzione dell’orario di lavoro ma riteniamo che si
debbano applicare per analogia i criteri individuati per l’utilizzo del
contratto di solidarietà di tipo A, che prevede:
Il contratto di solidarietà è considerato idoneo a perseguire il suo
scopo quando la percentuale di riduzione d’orario concordata tra le
parti è tale che il totale del numero delle ore non lavorate dalla
complessiva platea dei lavoratori interessati al contratto medesimo,
risulti superiore nella misura del 30%, ovvero inferiore nella stessa
misura percentuale, al numero delle ore che sarebbero state
effettuate dai lavoratori dichiarati in esubero.
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Esempio riduzione di orario.
Il parametro di riferimento costante è costituito dall’orario di lavoro su
base settimanale (circolare Ministero lavoro n. 8/2003 D.M. n. 31145
del 20/08/02).
• Orario di lavoro su base settimanale = 40 ore
• Lavoratori dichiarati in esubero = n. 20
• Lavoratori coinvolti dal contratto di solidarietà = n. 40
• In tal caso, la riduzione dell’orario di lavoro dovrà essere pari al
50%, infatti:
• ore 40 x n. 20 lavoratori = n. 800 ore che sarebbero state lavorate
dai lavoratori in esubero; ore 20 x n. 40 lavoratori = n. 800 ore che
sono complessivamente non lavorate dai lavoratori interessati al
contratto di solidarietà. Affinché nell’esempio sia rispettato il
principio di congruità, il totale delle ore complessivamente non
lavorate dai lavoratori coinvolti dal contratto di solidarietà può
essere pari a: 1.040 ore ( 800 + 30% di 800); oppure – 560 ore (800
– 30% di 800). N.b.: parzialm e nte m odificato Minlavoro.
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Condizioni idoneità CDS.
•
•
•
Condizioni. Non sono ritenuti idonei i contratti di solidarietà che
prevedono una riduzione oraria superiore al 50% qualora tale
riduzione interessi più della metà dell’organico (D.M. 16 settembre
2003).
Può accadere che vi sia una ripresa (anche se non in modo
generalizzato), del lavoro e si renda quindi necessario ridurre il
numero di ore del contratto di solidarietà. In questo caso l’accordo
sindacale, per soddisfare temporanee esigenze di maggior lavoro lo
deve prevedere esplicitamente. L’azienda dovrà di conseguenza,
comunicare l’avvenuta variazione di orario al competente ufficio del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Qualora vi sia la necessità di procedere con un’ulteriore riduzione
d’orario (ad es. l’accordo prevedeva una riduzione settimanale pari
a 5 ore per lavoratore che deve essere portato ad es. a 8), è
obbligatoria la stipula di un ulteriore accordo sindacale e la
presentazione quindi di una nuova domanda.
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Integrazione salariale.
•
•
•
•
La legge prevede un’integrazione salariale pari al:
- 25% della retribuzione persa corrisposta al lavoratore
- 25% in egual misura all’azienda.
Esempio riduzione d’orario pari a 10 ore settimanali di
cui 5 senza alcuna retribuzione, 2,5 ore retribuite al
lavoratore e altrettante all’azienda.
• L’integrazione salariale è corrisposta/anticipata dal
datore di lavoro che la pone a conguaglio con le somme
dovute all’INPS.
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Contratto di solidarietà difensivo
• L'ammontare del trattamento di
integrazione salariale, determinato dalla
legge nella misura del 50% del trattamento
retributivo perso a seguito della riduzione
di orario, è attualmente, ai sensi dell'art. 6,
comma 3, della legge 608/96, pari al 60%
del medesimo trattamento retributivo
perso a seguito della riduzione di orario.
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Natura integrazione salariale.
• I lavoratori beneficiano della metà del contributo
pubblico corrisposto alle imprese.
• Il contributo non ha natura di retribuzione ai fini
degli istituti contrattuali e di legge, compresi gli
obblighi contributivi previdenziali e assistenziali.
• Ai soli fini pensionistici si tiene conto, per il
periodo della riduzione, dell’intera retribuzione di
riferimento ( art. 5, comma 5 dl 148/93 conv. in
L. 236/93, art. 19 comma 14 Decreto Legge 29
novembre 2008, n. 185.)
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Durata.
• Durata de l c o ntratto di s o lidarie tà
• Durata massima 24 mesi, ovvero 36 mesi
in cinque anni (circ. n. 20/04)
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Co ntributi ai fini pe ns io nis tic i e rifle s s i s ug li
is tituti c o ntrattuali.
• L’integrazione salariale non ha natura di
retribuzione ai fini degli istituti contrattuali e di
legge, ivi compresi gli obblighi contributivi
previdenziali ed assistenziali.
• Al lavoratore spettano i contributi figurativi da
accreditarsi d’ufficio ai fini pensionistici nella
misura corrispondente all’intera retribuzione
persa.
• Il lavoratore ha quindi la copertura per tutto il
periodo, come se avesse lavorato.
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As s unzio ni a termine .
• Le aziende in contratto di solidarietà, in
deroga a quanto previsto dall’art. 3 comma
1 del D.lgs n. 368/01, possono assumere
lavoratori con contratti a termine, così
come previsto dalla legge n. 172/02 art. 3
bis.
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Lavoro straordinario.
• in g e ne rale no n s o no amme s s e
pre s tazio ni di lavo ro s trao rdinario pe r i
lavo rato ri po s ti in s o lidarie tà, o ltre
l’o rario di lavo ro a te mpo pie no
pre vis to dal c o ntratto c o lle ttivo
nazio nale di c ate g o ria.
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Giurisprudenza essenziale.
• S tante le finalità de l c o ntratto di s o lidarie tà, vo lto a s upe rare mo me nti
te mpo rane i di c ris i, è da rite ne re ille g ittimo il lic e nziame nto de i lavo rato ri durante
la vig e nza de l me de s imo ; in tal s e ns o è o rie ntata la do ttrina e la g iuris prude nza
pre vale nte (Pre t. Milano 10.7.1989, Pre t. Fro s io no ne 11.5.1987).
• Più in g e ne rale il c o ntratto di s o lidarie tà no n può e s s e re inte s o c o me un
no rmale ammo rtizzato re s o c iale , utile pe r ritardare i lic e nziame nti.
• La g iuris prude nza ha altre s ì rite nuto c he la s tipula di c o ntratti di s o lidarie tà
po s s a le g ittimare , in de ro g a all’artic o lo 2103 c .c . l’adibizio ne de i lavo rato ri a
mans io ni infe rio ri, in quanto dire tta al rias s o rbime nto (Pre t. Milano 12 g iug no
1992.)
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Retribuzione di riferimento.
•
La re tribuzio ne di rife rime nto pe r il c alc o lo de ll’inte g razio ne è c o s tituita dai
c o mpe ns i c he il lavo rato re avre bbe pe rc e pito pe r le o re no n lavo rato re in bas e al
CDS.
•
Ne lla bas e di c o mputo no n s i può te ne r c o nto de g li aume nti re tributivi pre vis ti
da c o ntratti c o lle ttivi azie ndali ne l pe rio do de i 6 me s i ante c e de nti la s tipula de l
c o ntratto di s o lidarie tà.
•
So no e s c lus i anc he g li aume nti de i c o ntratti aziendali pre c e de nti i 6 me s i dalla s tipula, ma
c o n e ffe tti pro prio ne i 6 me s i di inte rdizio ne .
•
La re tribuzio ne di rife rime nto deve e s s e re ric alc o lata me s e pe r me s e te ne ndo
c o nto de lle variazio ni de rivanti da is tituti c o ntrattuali (s c atti di anzianità) e de i
s uc c e s s ivi aume nti s tabiliti dalla c o ntrattazio ne c o lle ttiva azie ndale .
•
Ne i pe rio di di o rario rido tto maturano due quo te di me ns ilità ag g iuntive : la
prima c o rris po nde alle o re e ffe ttivame nte pre s tate e que lle di as s e nza tute lata
(malattia, info rtunio , e c c .); la s e c o nda, rife rita alle o re no n lavo rate pe r e ffe tto
de lla riduzio ne d’o rario , be ne fic ia de lla parziale inte g razio ne s alariale .
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Modalità di corresponsione.
• Prima quo ta. Valg o no le o rdinarie s c ade nza
annuali.
• S e c o nda quo ta. E’ in fac o ltà de l dato re di
lavo ro ac c anto nate la parte di inte g razio ne
s alariale rife rita alle me ns ilità ag g iuntive pe r
c o rris po nde rla al lavo rato re in unic a
s o luzio ne ins ie me alla prima quo ta, o ppure
pag are me ns ilme nte la s udde tta parte in
ag g iunta all’inte g razio ne INPS .
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Trattamento di fine rapporto TFR.
•
Le quo te di TFR, ne lla mis ura de ll’inte ra re tribuzio ne pe rs a, s o no ac c anto nate
c o n adde bito a c aric o de ll’INPS (art. 1 c o mma 5 DL 726/84 c o nv. In L. 863/84,
art. 8, c . 2-bis , Dl 86/88 c o nv. In L. 160/88, Circ o lare INPS n. 212 13 lug lio 1994).
•
Il dato re di lavo ro c alc o la il TFR di pro pria s pe ttanza divide ndo pe r 13, 5 la
re tribuzio ne re lativa alle o re di pre s tazio ne s tabilite dal CDS e a que lle di
as s e nza tute lata.
Pe r la quo ta di TFR re lativa alle o re no n pre s tate a c aus a de l CDS , il dato re di
lavo ro do vrà de te rminare l’impo rto c o ns ide rando l’inte ra re tribuzio ne c he
s are bbe s pe ttata pe r le o re s udde tte in c as o di no rmale pre s tazio ne e no n c o n
rife rime nto al valo re de ll’inte g razio ne s alariale .
Il dato re di lavo ro de ve c o munic are all’INPS , alla s c ade nza de l CDS , i
no minativi de i lavo rato ri inte re s s ati, c o n l’indic azio ne de lle quo te di
re tribuzio ne pe rs e as s unte a bas e di c alc o lo de ll’inte g razio ne s alariale .
Al mo me nto de lla ris o luzio ne de l rappo rto di lavo ro de l s ing o lo dipe nde nte , il
dato re di lavo ro c o rris po nde rà l’inte ro TFR maturato re c upe rando dall’INPS le
quo te ac c anto nate , c o mpre ns ive de lla rivalutazio ne .
•
•
•
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Rifle s s i s ul rapp o rto d i lav o ro .
Fe rie e pe rme s s i
Le fe rie maturano in pro po rzione all’e ffe ttivo o rario di lav oro s v olto dai dipe nde nti c ui s i applic a il c o ntratto di
s olidarie tà. Poic hé la c ontrattazio ne c olle ttiva dis pone di norma la maturazione de l rate o me ns ile di fe rie
pe r pre s tazio ni alme no pari a 15 giorni, ne l c as o de l c ontratto di s o lidarie tà oc c orre ve rific are la mis ura
de lle fe rie s pe ttanti e le mo dalità de lla re tribuzio ne in bas e alle tipo lo gie di riduzio ne d’o rario .
Ne ll’ipo te s i più fre que nte la dis tribuzione de lla riduzione d’orario avvie ne s u bas e giornalie ra, il nume ro di
gio rni di fe rie c he maturano è pari a que llo normale e la re lativa re tribuzio ne è c ompo s ta da due quote : la
prima, rife rita alla parte di orario c ons ide rata lav orativa dal c ontratto di s o lidarie tà a c aric o de l dato re di
lav oro; la s e c onda, c o rris ponde nte alla parte di orario no n lavorativ a, è c ope rta parzialme nte
dall’inte g razione s alariale .
In c as o di pe riodi s e ttimanali di attività lav orativa ad orario pie no alte rnati a pe riodi s e ttimanali di inattiv ità, i
rate i maturano s o ltanto ne i me s i c aratte rizzati da alme no due s e ttimane di a ttività lavo rativ a d orario
pie no e la fruizione de lle fe rie , naturalme nte ne lle s e ttimane c o ns ide rate lav orativ e dal c ontratto di
s olidarie tà, c omporta la c orre s pons io ne de ll’inte ra re tribuzio ne g io rnalie ra a c aric o del datore di lavo ro .
Qualo ra la dis tribuzio ne de lla riduzione ve nga re alizzata me diante pe rio di me ns ili di lavo ro pie no alte rnati a
pe rio di me ns ili s e nza alc una pre s tazione lavorativ a, i rate i di fe rie maturano s olo pe r i pe riodi e ffe ttiv a
pre s tazio ne la re tribuzione c orris po nde nte è inte rame nte a c aric o de l dato re di lav o ro .
Pe r quanto attie ne al re g ime de lle fe s tività, de lle e x fe s tiv ità e de i ripo s i pe r riduzio ne d’o rario s tabiliti dai
c ontratti c o lle ttivi, v algono gli s te s s i c rite ri s o pra e s po s ti.
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29
Rifle s s i s ul rapp o rto d i lav o ro .2
Malattia
•
•
•
•
Il trattame nto s trao rdinario di inte g razione s alariale in favo re de i lavo rato ri di s o lidarie tà è
c umulabile c o n la pre s tazio ne e c o no mic a di malattia c he re s ta rife rita all’e ffe ttiva
re tribuzio ne pe rc e pita dai lavo rato ri, pe r e ffe tto de l nuovo o rario di lavo ro c o ntrattualme nte
s tabilito (INPS c irc . n. 38/1987).
L’inde nnità di malattia a c aric o de ll’INPS s pe tta in mis ura inte ra, tuttavia è de te rminata
ave ndo rig uardo alla s o la re tribuzio ne pe rc e pita ne l pe rio do quadris e tttimanale o me ns ile
s c aduto e d imme diatame nte pre c e de nte l’eve nto (anc he s e infe rio re a que lla ris ultante
dall’applic azio ne de i minimali di re tribuzio ne ), c on e s c lus io ne de lle s o mme c o rris po s te a
tito lo di trattame nto di c as s a inte g razio ne .
I lavo rato ri in c o ntratto di s o lidarie tà inte re s s ati all’inte rve nto de lla CIG devo no
c o ns ide rars i ad o rario rido tto g io rnalie ro ; pe rtanto eve ntuali e dive rs e modalità di
e s ple tame nto de ll’attività lavo rativa ne ll’arc o de lla s e ttimana de vo no intende rs i ininflue nti
ai fini de l c alc o lo de lla re tribuzio ne me dia g io rnalie ra.
Que s ta s i de te rmina divide ndo la re tribuzio ne e ffe ttivame nte pe rc e pita ne l pe rio do di
inte re s s a pe r il nume ro de lle g io rnate lavo rate , o c o munque re tribuite (ripro po rzio nate , in
c as a di s e ttimana c o rta, c o n il c o e ffic ie nte 0,20), inte nde ndo s i quindi c o me re tribuite anc he
le g io rnate ne lle quali, a s e g uito de lla partic o lare dis truzio ne de ll’o rario rido tto s e ttimanale ,
no n s ia s tata pre s tata di fatto attività (INPS c irc o lare n. 9/1986).
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Rifle s s i s ul rap po rto d i lav o ro .3
• In caso di riduzione dell’orario di lavoro di tipo verticale spetta la sola
indennità di malattia, se gli eventi di malattia, o parte di essi, si verificano nel
corso di un periodo di piena occupazione.
• Qualora invece gli eventi medesimi cadono in periodi sospensione totale dal
lavoro,spetta soltanto il trattamento di integrazione salariale.
Indennità di maternità.
Alle lavoratrici aventi diritto spettano le prestazioni economiche di maternità a
carico dell’INPS, secondo le consuete modalità.
Nel caso in cui la riduzione dell’orario di lavoro sia attuata con alternanza tra
periodi di sospensione totale dal lavoro e periodi i lavoro pieno, l’indennità per
astensione facoltativa spetta solo periodi di prevista attività, mentre, per i
rimanenti periodi, è corrisposto il trattamento di integrazione salariale (INPS
circ. n. 212/1994).
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Rifle s s i s ul rap po rto d i lav o ro .4
Info rtuni s ul lavo ro
De ve e s s e re o pe rata una dis tinzio ne tra info rtunio ve rific ato prima de ll’attuazio ne de l c o ntratto
di s o lidarie tà o do po l’applic azio ne di que s t’ultimo .
Ne l primo c as o il lavo rato re ha diritto all’inde nnità re lativa pre vis ta dalla le g g e , anc he s e
l’info rtunio s i protrae ne l pe rio do di ado zione de l CDS.
Ne l s e c o ndo c as o la de te rminazio ne de lla re tribuzio ne me dia g io rnalie ra avve rrà c o n
rife rime nto all’o rario e ffe ttivame nte pre s tato (c io è rido tto ), c o s ì c o me s tabilito dal CDS.
Il trattame nto e c o no mic o re lativo all’info rtunio s ul lavo ro vie ne c o rris po s to in bas e alle
pe rc e ntuali fis s ate dall’INAIL e c o n l’inte g razio ne da parte de l dato re di lavo ro qualo ra il
c o ntratto c o lle ttivo lo pre veda. Oltre a c iò , l’info rtunato c o ntinua a pe rc e pire il trattame nto
e c o no mic o s tabilito dal CDS.
As s e g no pe r il nuc le o familiare
Il dato re di lavo ro deve ro g are ai lavo rato ri c o n c o ntratto di s o lidarie tà g li as s e g ni familiari, s ia
pe r le g io rnate di lavo ro e ffe ttivame nte pre s tate c he pe r que lle di inte g razio ne .
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ADEMPIMENTI.
Il dato re di lavo ro deve tras me tte re c o n c ade nza trime s trale all’INPS l’e le nc o no minativo de i
lavo rato ri c ui è s tato antic ipato il trattame nto , s pe c ific ando pe r c ias c uno di e s s i:
-
•
le o re pre vis te dal c o ntratto di lavo ro ;
il nume ro de lle o re e ffe ttivame nte pre s tate ne l trime s tre ;
il nume ro de lle o re pe rdute in applic azio ne de l CDS.;
l’ammo ntare de lla re tribuzio ne o raria;
la re tribuzio ne no n dovuta;
l’impo rto lo rdo de ll’integ razio ne ;
l’impo rto al ne tto de lla quo ta a c aric o de l lavo rato re ; le rite nute e rariali;
le tratte nute s ulle pe ns ioni;
la quo ta TFR;
g li e s tre mi de lle de nunc e de l mo d. DM10 c o n le quali è s tato o pe rato il co ng uag lio de g li
impo rti e s po s ti.
L’elenco deve essere controfirmato dai lavoratori interessati che attestano
l’avvenuto pagamento e dichiarano l’assenza di situazioni di incompatibilità
o incumulabilità.
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Art.5 comma 5 del D.L. 20 maggio 1993 n. 145, convertito
in legge dalla legge n. 236 del 1993.
•
Alle imprese non rientranti nel campo di applicazione dell'articolo 1 del
decreto-legge 30 ottobre 1984, n. 726, convertito, con modificazioni, dalla
legge 19 dicembre 1984, n.863, che, al fine di evitare o ridurre le eccedenze
di personale nel corso della procedura di cui all'articolo 24 della legge 23
luglio 1991, n. 223, ((o al fine d i e v itare lic e nz iam e nti plurim i ind iv id uali
pe r g ius tific ato m otiv o og g e ttiv o,)) stipulano contratti di solidarieta', viene
corrisposto, per un periodo massimo di due anni, un contributo pari alla
meta' del monte retributivo da esse non dovuto a seguito della riduzione di
orario. Il predetto contributo viene erogato in rate trimestrali e ripartito in
parti uguali tra l'impresa e i lavoratori interessati. Per questi ultimi il
contributo non ha natura di retribuzione ai fini degli istituti contrattuali e di
legge, ivi compresi gli obblighi contributivi previdenziali ed assistenziali. Ai
soli fini pensionistici si terra' conto, per il periodo della riduzione, dell'intera
retribuzione di riferimento. La presente disposizione non trova applicazione
in riferimento ai periodi successivi al 31 dicembre 1995.
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