Riscoprire la civiltà rurale e l`opera di Sartore
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Riscoprire la civiltà rurale e l`opera di Sartore
L’Accademia Olimpica 1 tre 2016 TORNATA ESTERNA - A Marano, domenica 11 settembre, un seguìto convegno in occasione della ristampa, a quarant’anni dalla prima e ormai introvabile edizione, del volume Civiltà rurale di una valle veneta. La Val Leogra, che ebbe l’accademico, scomparso dieci anni fa, come coordinatore di un folto gruppo di autori. All’incontro, emersi numerosi spunti di riflessione Riscoprire la civiltà rurale e l’opera di Sartore A quarant’anni dalla pubblicazione del volume Civiltà rurale di una valle veneta. La Val Leogra e a dieci dalla scomparsa del suo autore, Terenzio Sartore, l’Accademia Olimpica - che nel 1976 editò l’opera ed aveva l’insigne studioso tra i propri soci - ha voluto ridare alle stampe quella significativa ricerca e dedicare alla materia da essa trattata un convegno aperto al pubblico, svoltosi domenica 11 settembre nella sala auditorium di Marano Vicentino. Realizzata con il patrocinio del Comune, la mattinata di studi ha offerto l’occasione per confrontarsi – come sottolineato dal titolo – sul tema Identità e prospettive di una civiltà. Ripensando Terenzio Sartore. Anno XVIII - n. 3 - Ottobre 2016 Aderente all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana L’ Accademia Olimpica, Largo Goethe 3 - 36100 Vicenza - tel. 0444 324376 - Periodico - Osvaldo Petrella, Direttore Responsabile - Autorizzazione Tribunale di Vicenza n. 1268 del 16/04/2012 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27.02.04 n. 46) art 1, comma 2, DCB Vicenza - Stampa ESCA Vicenza Dopo gli indirizzi di saluto del sindaco di Marano Piera Moro e, a nome dell’Accademia, del vicepresidente vicario Cesare Galla, il convegno è stato animato da tre interventi volti ad approfondire altrettanti punti di vista in materia. Di agricoltura e della sua “sostenibilità” tra passato e futuro ha parlato l’accademico olimpico Giustino Mezzalira, tra i massimi esperti dell’ambiente veneto e del rapporto esistente fra il territorio e il settore primario. Appena prima del Nordest. Rileggere la civiltà rurale veneta per pensare il tempo della crisi è stato invece l’argomento attorno al quale si è concentrata l’analisi proposta da Andrea Pase, dell’Università di Padova - Dipartimento di Scienze storiche geografiche continua a pagina 2 2 L’Accademia Olimpica continua da pagina 1 e dell’antichità, mentre con l’antropologo Annibale Salsa, già docente dell’Università di Genova nonché presidente nazionale del CAI, si sono analizzati Il paesaggio culturale e il suo valore identitario per il territorio. Nel corso dell’appuntamento sono state presentate la ristampa del già citato volume di Terenzio Sartore dedicato alla Val Leogra, testo di riferimento per tutti gli studi in questo ambito, e la pubblicazione, sempre per edizione dell’Accademia, de Il mio Paradiso. Antologia di scritti inediti di Terenzio Sartore. Il programma è proseguito nel pomeriggio nella chiesa parrocchiale di S. Maria Annunziata, con Canti nell’attesa e Salmi di p. David M. Turoldo nella s. messa, a cura del coro I Crodaioli di Bepi De Marzi. La ristampa dell’opera «La riproposizione dell’opera di Sartore - ha dichiarato il vicepresidente Cesare Galla in occasione dell’appuntamento di Marano - offre lo spunto per una riflessione che, partendo da un microcosmo come quello della Val Leogra, può allargarsi a orizzonti ben più ampi. A qualificare una civiltà non sono solo prodotti, tecniche di produzione o sistemi di distribuzione; a definirla sono, piuttosto, la concezione di vita che essa incarna, i valori attorno ai quali si forma e che mette in pratica, il livello di benessere che raggiunge per il singolo e per la comunità. In questo senso, in tempi inquieti come quelli in cui viviamo, la “civiltà rurale” può avere ancora un’eredità da affidarci? Una domanda complessa, con la quale dovremmo confrontarci come individui e come collettività. Da qui la scelta dell’Accademia di ristampare l’opera di Sartore, prezioso strumento di conoscenza, e la proposta dell’incontro a Marano, territorio nel quale tradizione e modernità convivono». «La ristampa del volume dedicato alla Val Leogra - ha proseguito Mariano Nardello, segretario dell’Accademia Da sinistra, Giustino Mezzalira, Andrea Pase, Cesare Galla, Piera Moro, Annibale Salsa e Antonio Ranzolin. Su YouTube i canti allegati nel 1976 e le relazioni del convegno Il volume dal titolo Civiltà rurale di una valle veneta. La Val Leogra può essere richiesto direttamente all’Accademia, che ha provveduto alla sua ristampa a quarant’anni dalla prima edizione, esaurita da tempo. Nel canale YouTube dell’Accademia sono invece disponibili due contenuti. Il primo è la registrazione del convegno di cui parliamo in queste pagine, svoltosi a Marano Vicentino l’11 settembre scorso. L’altro è la possibilità di ascoltare i ventinove canti popolari che nel 1976 furono raccolti in un’audiocassetta, allegata alla prima edizione del volume. Un momento dell’esecuzione corale pomeridiana. In alto, i Crodaioli. e tra gli autori del volume nel 1976 - non è solo un “atto editoriale” dovuto ad un testo che, oggi esaurito dopo essere stato diffuso in oltre 20mila copie, meritava una riproposta, vista la continua richiesta proveniente da lettori e ricercatori; ma piace pensarla più ancora quale “atto culturale” di particolare significato e rilevanza, perché espressione di una visione della ricerca e dello studio (oltre che della vita stessa, come può comprendere chi ha conosciuto il prof. Sartore) caratterizzata sì da una straordinaria passione individuale, ma sempre e comunque calata in un’ottica di piena condivisione, nel sen- tirsi parte di un gruppo di lavoro nel quale ognuno veniva chiamato a dare il proprio essenziale contributo, senza egoismi o protagonismi. Su questa base – sentendosi autore tra gli autori, ricercatore tra i ricercatori – Terenzio Sartore ha condotto la propria esperienza di studioso, lasciandola come preziosa eredità alla nostra Accademia e agli altri sodalizi con i quali ha collaborato (come la Deputazione di storia patria per le Venezie e l’Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa), primo fra tutti quel “Gruppo di ricerca sulla civiltà rurale” che lo ebbe come fondatore e appassionato testimone». 3 L’Accademia Olimpica Appuntamento sabato 22 ottobre all’Olimpico. La cerimonia vedrà un intervento dell’accademico su Romeo and Juliet di Shakespeare, nel 400° anniversario della morte del grande drammaturgo inglese Per l’apertura delle attività prolusione di Sergio Perosa In programma anche la presentazione dei nuovi accademici eletti a fine 2015 e la consegna dei premi ai vincitori del concorso «Hoc opus» Sarà affidata a Sergio Perosa la prolusione in occasione dell’apertura, sabato 22 ottobre alle 17.30 al Teatro Olimpico, del nuovo anno di attività dell’Accademia. L’inaugurazione avviene in concomitanza con la Giornata nazionale del teatro, istituita dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. Ed è proprio ad uno dei grandi capolavori della drammaturgia, Romeo and Juliet di William Shakespeare, nel 400° anniversario della morte dell’autore inglese, che l’accademico Perosa (recentemente autore di una traduzione in versi dell’opera) dedicherà la propria riflessione, soffermandosi sulle realtà e le ambivalenze che emergono dal testo. Alcuni brani saranno letti dagli attori Anna Zago e Antonino Varvarà. La presentazione dei nuovi accademici Il tradizionale appuntamento all’Olimpico fornirà anche l’occasione per celebrare l’ingresso in Accademia dei soci eletti dall’Ordine accademico nell’Adunanza ordinaria del 13 dicembre 2015. Per la Classe di Lettere e arti, Paolo Pozzato, Nico Stringa e Paolo Vidali, oltre a Teodolinda Barolini e Carlo Ossola come corrispondenti. Per la Classe di Scienze e tecnica, Luciano Giacomelli, Domenico Patas- sini e Andrea Augusto Pilastro, oltre a Cesare Ravazzi come corrispondente. Per la Classe di Diritto, economia e amministrazione, Adriano Benedetti e Giorgio Roverato. Come accademici onorari, infine, sono stati eletti Antonio Foscari Widmann Rezzonico, Cleto Munari e Pietro Parolin. Sergio Perosa Accademico ordinario dal 1988, dal 1976 come corrispondente. È docente emerito dell’Università di Venezia - Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati. Si è occupato di narrativa, poesia e drammaturgia. Hoc opus 2015: la premiazione Un altro momento clou dell’appuntamento al teatro Olimpico sarà, come tradizione, la consegna dei premi ai giovani distintisi per le loro tesi di laurea, nell’ambito, quest’anno, della quattordicesima edizione del premio «Hoc opus», riservato dall’Accademia ad autori di tesi di laurea specialistica che riguardino, sotto qualsiasi profilo, particolarmente o prevalentemente Vicenza e i territori che facciano o che abbiano fatto parte della sua provincia o della sua diocesi. Il premio maggiore, pari a 2.500 euro, è andato alla dott. Anna Garbuio (Filologia moderna - Università di Padova), per la tesi dal titolo Il petrarchismo di Luigi da Porto: lingua e stile delle “Rime”. I due premi minori messi in palio dall’Accademia, del valore di 1.250 euro ciascuno, sono invece andati alla dott. Giorgia Cestaro (Storia delle arti e conservazione dei beni artistici - Università di Venezia) per la tesi intitolata Oratori di villa nella diocesi di Vicenza. Contributo al censimento per i secoli XVII e XVIII e al dott. Guido Emanuele Morsolin (Filologia moderna - Università di Padova) per la tesi dedicata al tema Dal Risorgimento al Rinascimento: la storiografia trissiniana di Bernardo Morsolin attraverso i carteggi. Tessere dell’”Italia liberata dai Goti”. L’undicesima edizione si è svolta in questi giorni, collegata all’annuale incontro di Rete Critica, con i giornalisti della “rete” Laboratorio Olimpico: tema di quest’anno «Diagnosis - la rappresentazione del dolore» Doppio appuntamento per l’edizione 2016 di Laboratorio Olimpico, l’undicesima dell’evento diretto da Roberto Cuppone, nato da un’idea di Cesare Galla e firmato da Accademia e Comune di Vicenza, con Rete Critica, INIT (International Network of Italian Theatre), Classici Contro e Liceo «Pigafetta» di Vicenza come partner. Ad aprire i lavori è stato infatti l’annuale incontro di Rete Critica, svoltosi sabato 1 e domenica 2 ottobre e dedicato in questa occasione a una riflessione sul ruolo e sull’attualità dei festival. Venerdì 14 e sabato 15 ot- Laboratorio Olimpico richiama sempre un pubblico attento. tobre, invece, tradizionale convegno internazionale di studi promosso dal Laboratorio e dedicato, in questa edizione, al tema Diagnosis – La rappresentazione del dolore. Tra gli ospiti, il regista e drammaturgo Gabriele Vacis e l’artista verbigeratore Giorgio Fabbris. Nel prossimo numero, un servizio dedicato all’evento. 4 L’Accademia Olimpica AD MEMORIAM Franco BARBIERI Studioso acuto e comunicatore Foto Pino Guidotti Emilio PIANEZZOLA Un latinista tra i più insigni Il 28 luglio scorso si è spento il prof. Franco Barbieri, decano dell’Accademia. Corrispondente nel 1959, ordinario dal 1962, era stato presidente della Classe di Lettere e arti dal 1978 al 1994. Immediato e ampio il cordoglio suscitato dalla scomparsa del prof. Barbieri, rispettato e stimato sia come critico d’arte acuto e coltissimo, sia come uomo di grande simpatia e ironia. Particolarmente caratterizzante, nella sua attività di storico dell’arte, è stata la curiosità con la quale ha saputo individuare e percorrere sentieri non battuti, persino controcorrente, che proprio attraverso la sua opera si sono aperti a scoperte e approfondimenti. Si pensi alla Vicenza gotica e medievale, prima di lui pressoché dimenticata rispetto a quella rinascimentale; ma anche alla Vicenza liberty, della quale si è perduta buona parte delle testimonianze ma della quale, proprio grazie a lui, si conserva la memoria. E si pensi, ancora, al suo straordinario lavoro su Vincenzo Scamozzi, del quale egli seppe rivalutare la personalità, altrimenti soffocata dall’interesse concentrato su Andrea Palladio. A breve, tra l’altro, sarà pubblicato un volume di studi internazionali per il quarto centenario della morte di Scamozzi, con Barbieri tra i curatori. Grande comunicatore, capace di affascinare ascoltatori di ogni età, nel settembre 2015 l’accademico aveva inaugurato l’anno di attività con una conversazione che spaziava tra Goethe, Palladio e Scamozzi; nel febbraio di quest’anno, poi, aveva espresso il proprio pensiero, lucido e graffiante, alla tavola rotonda promossa dall’Accademia sull’uso del Teatro Olimpico: un teatro unico, la cui voce - aveva ricordato - sarà sempre più alta di quella di qualsiasi regista. Profondo cordoglio dell’Accademia per la scomparsa, l’1 settembre scorso, del prof. Emilio Pianezzola, insigne latinista e socio dal 1996. Dopo alcuni anni come docente alle Facoltà di Magistero a Padova e Verona, dal 1972 al 1974 aveva insegnato Letteratura latina all’Università di Torino, per passare definitivamente, nel 1975, all’ateneo patavino. Studioso di grande rigore e raffinato cultore delle lingue e delle letterature classiche, il prof. Pianezzola ha condotto le sue ricerche in un orizzonte ampio che, dalla storia della lingua e dalla filologia, si è aperto anche all’analisi dei testi e alla critica letteraria, producendo pubblicazioni di grande rilievo e di vera originalità. Il suo terreno privilegiato è stato l’età augustea, con esemplari edizioni di opere di Ovidio; ma egli ha frequentato anche il periodo repubblicano, e, in particolare, Cicerone, e non è rifuggito da aperture sul latino “moderno”, dedicandosi anche al “nostro” Giovanni Pascoli. Alla severità del suo studio si è congiunta la passione per la didattica, esercitata non solo all’Università di Padova, dove ha rinverdito la tradizione dei grandi maestri quali Marchesi, Traina e Ferrarino, ma anche nell’ap- prontamento di strumenti di lavoro che, per chiarezza ed efficacia, hanno avuto massima diffusione negli Istituti scolastici e nelle Università d’Italia: basti ricordare tra gli altri la Storia della letteratura latina (1988) e l’innovativo Dizionario della lingua latina (2000), entrambi composti con Gian Biagio Conte. Nella vita dell’Accademia ha espresso doti di equilibrio e di sapienza, collaborando sempre con una pudica riservatezza e con una sorridente umiltà che lo portavano a considerarsi immeritevole del prestigio di cui unanimemente godeva. PROSSIMAMENTE ATTIVITÀ ACCADEMICA Al «Palladio Museum» il busto canoviano in mostra dal 3 dicembre Sarà aperta dal 3 dicembre al 4 giugno prossimi la mostra Palladio. Il mistero del volto, organizzata al Palladio Museum di Vicenza (a palazzo Barbaran da Porto) dopo l’acquisizione da parte del Cisa-Centro di studi di architettura «Andrea Palladio», grazie alla generosità di donatori privati, del busto di Andrea Palladio commissionato da Antonio Canova per il Pantheon di Roma. A eseguire l’opera fu, nel 1813, l’allievo di Canova Leandro Biglioschi. Giovedì 10 novembre si presenta Scamozzi teorico europeo Sarà presentato giovedì 10 novembre a Vicenza, in sede da definire il nuovo volume, edito dall’Accademia, dedicato ad una rilettura di Vincenzo Scamozzi quale teorico di respiro europeo. Tre i relatori: gli accademici Howard Burns, Antonio Foscari Widmann Rezzonico e Fernando Rigon. 5 L’Accademia Olimpica No, non è stata solamente insipienza o leggerezza. È stata, piuttosto, avidità. Non ci si spiega altrimenti come una tragedia “annunciata” si sia puntualmente realizzata come un’ecatombe spaventosa. È questa la convinzione che abbiamo maturato durante la visita alla diga del Vajont, che, grazie all’iniziativa della Classe di Scienze e tecnica, abbiamo effettuato il 9 giugno. A differenza di altre volte, in questa circostanza il nostro andare non è stato festoso: più che una gita, abbiamo vissuto un pellegrinaggio, e, per alcuni, l’emozione è diventata commozione. Certamente tutti ci siamo sentiti compresi di quella pietas che supera ogni sentimento e ogni parola. La particolareggiata e chiarissima esposizione di Giuliano Bellieni ci aveva fatto capire che cosa avremmo visto, ci aveva fornito le dimensioni e, soprattutto, le responsabilità della catastrofe. Nella sala consiliare di Longarone L’11 e il 12 novembre convegno sulle grandi migrazioni dal XIX secolo I veneti in Brasile e la storia delle migrazioni internazionali (secoli XIX-XXI) è il titolo del convegno di studi organizzato dall’Accademia per venerdì 11 e sabato 12 novembre, tra Vicenza e Marostica. Ricco il programma, che punta ad offrire una visione quanto più possibile ampia sull’argomento, letto da un punto di vista storico, economico, sociologico, guardando al passato, analizzando il presente e tentando alcune proiezioni sul futuro. Come appariva la valle del Piave la mattina del 10 ottobre 1963. Accanto, la targa che ricorda l’inizio del disastro. Vajont: nei luoghi di una tragedia da non dimenticare Nel giugno scorso una visita organizzata dalla Classe di Scienze e tecnica ha assunto il valore di un pellegrinaggio, stimolando la riflessione le spiegazioni sue e quelle del giovane sindaco Roberto Padrin ci avevano introdotti nell’atmosfera di attonimento che già avevamo percepito dentro di noi. Ma a renderci pienamente coscienti della tragedia è stata la visita alla diga. A partire dalle bandierine riportanti i nomi dei bambini, fino alla visione dell’orrida forra su cui si erge l’ardita costruzione e al tratto di camminamento che è percorribile sulla sua sommità e che porta i monconi delle putrelle divelte dalla furia delle acque… è stato un crescendo di amaro stupore. Ci siamo stupiti che la diga abbia resistito a una violenza gigantesca e abbiamo dunque ammirato l’alta opera di ingegneria; ma ci siamo anche stupiti o, meglio, inorriditi che gli allarmi sulla cedevolezza della parete del monte Toc siano stati inascoltati o siano stati ascoltati solo tardivamente, quando più nulla si poteva fare per evitare la frana e, con essa, la morte collettiva. Le immagini, poi, della valle scorticata e dilavata dalle acque, del paese di Longarone letteralmente cancellato, della dolorosa ricerca e composizione dei corpi delle vittime -tutte immagini che scandiscono le sale del Museo- si sono infisse nel nostro animo con crudezza, con partecipazione e, quasi, con vergogna. Soltanto la pace del cimitero di Fortogna ci ha riconciliati, almeno in parte, con noi stessi. Sì, ancora una volta la Classe di Scienze e tecnica ci ha aiutati a crescere in umanità! marinard STRUMENTI Rinnovato il sito web Nuova forma ma anche nuova sostanza per il sito dell’Accademia, disponibile all’indirizzo www. accademiaolimpica.it. Completamente rinnovata l’impostazione grafica, che offre ampio spazio alle immagini e rende più facilmente fruibili i contenuti del sito, distribuiti in una serie di categorie che guardano sia all’attualità sia al materiale archivistico. Dopo l’apertura di una pagina Facebook e di un canale YouTube, con il taglio del nastro del nuovo sito web - realizzato con la supervisione del vicepresidente vicario Cesare Galla, giornalista di lunga esperienza - l’Accademia compie un altro significativo passo volto a migliorare la propria visibilità e la comunicazione interna ed esterna. 6 L’Accademia Olimpica BIBLIOTECA Pubblicazioni pervenute nel secondo semestre 2014 Dalla Regione Veneto: A. Baratella, Foscara: 1423, Venezia 2014. - La singolare dottrina: 1598, Domenico Romoli soprannominato Panunto, cur. F. Foscari, Venezia 2008; in dono o per scambio da Accademie, Enti e altre Istituzioni: Anonimo Colognese, Le epifanie colognesi: Cologna minacciata da alcuni Comuni in rivolta (stanze eroicomiche) (estr. da: Settembre Colognese, 1997). - Associazione Dimore Storiche Italiane, 12 portali, Torino 2013. - Attraverso l’Italia del Rinascimento: lettere di Alessandro Gonzaga ai marchesi Ludovico e Barbara (14581466), cur. M. Marocchi, P. Rossi, Mantova 2014. - C. Boscagin, Gli ospedali di Legnago: vicende storiche, Cologna Veneta 1982. - Il Colognese: guida turistico-culturale di sette Comuni, Cologna Veneta 2009. - Dal Leone all’Aquila. Comunità, territori e cambi di regime nell’età di Massimiliano I. Atti del conv., Rovereto, 14-15 maggio 2010, cur. M. Bonazza, S. Seidel Menchi, Rovereto 2012. - Documentare Vicenza: strategie di salvaguardia durante la seconda guerra mondiale e la ricostruzione, cur. F. Barbieri, G. Gaudini, M. Vecchiato, Roma 2014. Educazione sentimentale a Chioggia nella prima metà dell’Ottocento, cur. G. Duse, Sottomarina 2014. - Fammi memoria! La Grande Guerra dei bergamaschi dagli archivi di famiglia, cur. M. Mencaroni Zoppetti, N. Invernizzi Acerbis, L. Bruni Colombi, Bergamo 2014. - La fiera di Cologna Veneta: studi storici per il centenario 1895-1995, Cologna Veneta 1995. - La fotografia come fonte di storia, cur. G.P. Brunetta, C.A. Zotti Minici, Venezia 2014. - G. Gerola, Dino Campana, Rovereto 2013. - Giuseppe Mazzariol e l’idea di Venezia: etica, creatività, città, cur. G. Busetto, Venezia-Milano 2014. - Impronte veneziane Orario della biblioteca: martedì e mercoledì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30. nel Colognese: mostra di immagini e di documenti. Museo Lapidario della Rocca, 8 - 30 settembre 2005, Cologna Veneta 2005. - G. Maccagnan, Clarisse a Verona, Novaglie di Quinto 2000. - Id., Cologna e il suo territorio alla fine della Serenissima: per il bicentenario della caduta di Venezia e della fine della Podesteria colognese, 1797-1997, Cologna Veneta 1998. - Id., I frutti avvelenati dell’odio: un dramma in tre atti e gran finale, avvenne alla fine della seconda guerra mondiale tra Imola e Cologna Veneta, l’amara conclusione. Né vincitori né vinti, ma vittime umane, la sacralità della Resistenza e il dovere di perseguire la verità e la pace attraverso la cultura, Cologna Veneta 2013. - Id., La Madonna dello Spasimo di Cologna Veneta: storia documentata di una devozione popolare, Cologna Veneta 1995. - Id., Ottavia Fontana: maestra e sindaco di Veronella: nel 60° anniversario della morte (1949-2009), Veronella 2010. - Id., Pietro Tavani: cesellatore e scultore, Cremona 2010. - Id., Storia di Veronella: Cavalpone-S. Donato, Cologna Veneta 1984. - Id., Storia di Veronella: le chiese, presentaz. P. Nonis, Cologna Veneta 1990. - Id., Storia di Veronella: le origini, Cologna Veneta 1981. - G. Macca- gnan, G. Storari, G. Battaglia, A. Corain, Vento sulla pianura: fatti e personaggi della Resistenza tra AlponeAdige-Guà, Cologna Veneta 1987. - Montagne e alpinisti a Bergamo, 1873-2013, cur. S. Morosini, Vilminore di Scalve 2014. - Monte Grappa: l’epopea di un anno, cur. P. Pozzato, M. Passarin, Vicenza 2014. - Nel terzo centenario della nascita di Francesco Algarotti (1712-1764), cur. M. Pastore Stocchi, G. Pizzamiglio, Venezia 2014. - L’opera di Giovanni Bordiga nel risveglio culturale di Venezia tra fine Ottocento e inizio Novecento: atti della Giornata di studi, Venezia, Ateneo Veneto, 16 novembre 2012, cur. G. Zucconi, Venezia 2014. - B. Pisanelli, Trattato della natura de’ cibi et del bere, Vicenza 2014. - S. Ravagnan, Chioggia e il cinema, Sottomarina 2014. - Russia e oltre. Energia equilibri politici opportunità imprenditoriali, cur. S. Beretta, P.C. Pissavino, Soveria Mannelli 2013. - L. Salzani, La necropoli di Baldaria, Cologna Veneta 1989. - A. Savio, L. Trevisan, Vittorio Lombardi: mecenate illuminato e tesoriere della conquista italiana del K2, Sommacampagna 2014. - G. Scotti, Dalmazia: regione europea, Venezia 2014. - Sentieri culturali in Val Leogra, Schio 2011-14. - Società, cultura, economia: studi per Mario Vaini, Mantova 2013. - Tra le mani il cielo: l’arte del Novecento incontra Monte Berico: santuario di Monte Berico, 6 settembre - 5 ottobre 2014, Noventa Vicentina 2014. - A. Traina, P. Paradisi, Due lettere pascoliane di Giuseppe Morabito (estr. da: Rivista pascoliana, 23/2011). - Trento e Trieste. Percorsi degli italiani d’Austria dal ‘48 all’annessione. Atti del conv. Rovereto 1, 2, 3 dicembre 2011: in onore di Livio Caffieri, cur. F. Rasera, Rovereto 2014; da privati: A. Busulini, C. Beschin e G. Tessier, A re-evaluation of extinct european crabs referre to the genus Calappilia A. Milne Edwards in Bouillé, 1873 (Brachyura, Calappidae) (estr. da: Scripta geologica, 147/2014). - R. Cavalluzzi, Scritture e immagini: interventi tra letteratura e cinema, Bari 2013. - G. De Vicari, Montecchio Precalcino: cento anni fa nasceva la Latteria sociale Vittorio Emanuele III poi Caseificio sociale cooperativo “Centro”, Fara Vicentino 2014. - P. Goudard, Le cirque entre l’élan et la chute: une esthétique du risque, Saint-Gély-du-Fesc 2010. Horatius Antonius Bologna, Mutinenses in optimi viri funere lacrimas mittunt (estr. da: II libello commenta- 7 L’Accademia Olimpica riorum qui latinitas inscribuntur, 2003). - In memoria di mons. Pietro Giacomo Nonis: a trenta giorni dalla morte, Cattedrale di Vicenza, 16 agosto 2014, Vicenza 2014. - B. Luiselli, Aspetti di problematica religiosa nella poesia italiana di Alfonso Traina (estr. da: Memorie scientifiche, giuridiche, letterarie dell’Accademia nazionale di Scienze lettere e arti di Modena, 14/2011). P. Martello, Sette volte bosco sette volte prato: bagliori di magia tra leggende, piante, animali e lingua cimbra, Pergine Valsugana 2014. - S. Mazzocchin, Vicenza. Traffici commerciali in epoca romana: i dati delle anfore, Trieste 2013. - Minerali del Veneto: alla scoperta dei tesori della nostra regione, cur. F. Zorzi, M. Boscardin, Sommacampagna-Montebelluna 2014. - G. Nava, P. Paradisi, Ricordo di Guido Capovilla; Bibliografia pascoliana di Guido Capovilla (estr. da: Rivista pascoliana, 26/2014). - I. Paccagnella, Tramature: questioni di lingua nel Rinascimento fra Veneto e Toscana, Padova 2013. - P. 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La lezione di Seneca (estr. da: Italianistica, 3/2007). - Id., Due madri, Bologna 2009. - Id., Emilio Pianezzola, Percorsi di studio. Dalla Filologia alla storia [recensione] (estr. da: Rivista pascoliana, 22/2010). - Id., Giovanni Pascoli a Taranto: per l’ispirazione del “Senex Corycius” (estr. da: Alba pratalia, 23/2013). - Id., Giovanni Pascoli, Crepereia Tryphaena [recensione] (estr. da: Rivista pascoliana, 22/2010). - Id., Nino Nava, 1908-2004 (estr. da: Atti dell’Accademia nazionale di Scienze lettere e arti di Modena, 7/2005). - Id., Omaggio a Forti: una sensazione doppia. Appunti di lettura fra Manzoni e Pascoli (estr. da: Un maestro magnanimo: l’opera critica di Fiorenzo Forti, 2008). - Id., Pascoli e la poesia neolatina del Novecento (estr. da: Pascoli e la cultura del Novecento, 2007). - Id., Principi di pedagogia illuminata: Cicerone, Seneca, Quintiliano, Plutarco (estr. da: Memorie scientifiche, giuridiche, letterarie, 13/2010). - Id., Ricordo di Claudio Marabini (estr. da: Rivista pascoliana, 22/2010). - Id., Severino Ferrari e il sogno della poesia: [recensione] (estr. da: Archivi del nuovo, 4-5/1999). - Id., Tommaso Sorbelli: profilo di un neo-umanista modenese (estr. da: Atti e memorie dell’Accademia nazionale di Scienze lettere e arti di Modena, 4/2000-01). - Id., Tradizioni, leggende e figure dell’Alto Appennino nella poesia di Giovanni Pascoli (estr. da: Rassegna frignanese, 36/2006). - Id., Per la storia del saggio sul latino del Pascoli di Alfonso Traina (estr. da: Rivista pascoliana, 21/2009). - G. Pascoli, Giugurta; Il ritorno di Augusto, [s.l.] 2009. - Piccolo mondo antico: il film di Mario Soldati dalla sceneggiatura allo schermo, cur. A. Buscaglia, T. Piras, Cermenate 2014. - M. Pisini, Nichilismo poetico e altri aspetti di modernità nei versi latini di Alfonso Traina La Rubrica di Paolo Lanaro Nuova prova editoriale per l’accademico Paolo Lanaro, poeta e scrittore. La Rubrica degli inverni, edita da Marcos y Marcos nella collana Le ali, diretta da Fabio Pusterla, raccoglie una cinquantina di poesie e un poemetto diviso in quattordici capitoli. Soffusa di leggera malinconia, quella di Lanaro è definita da Fabio Pusterla, nella prefazione all’antologia, «una poesia che sa essere affabile e sperimentale, mossa e ilare anche nella disperazione»; ancora, una poesia che «acuisce la nostra vista, e ci propone, illuminate da un raggio struggente e desolato, una miriade di scene della vita, colte come istantanee nell’oggi o richiamate da un passato distante, in arguto dialogo con grandi modelli poetici». Nell’opera di Lanaro - continua Pusterla nella prefazione - «ogni fotogramma è nitido, quasi palpabile; e insieme inquietante, se invita a indagare l’oscuro retroscena di tutto questo». L’accademico, nato a Schio nel 1948, ha pubblicato, prima di questa, altre sei opere poetiche: L’anno del secco (Ed. Savelli, 1981), Il lavoro della malinconia (La Locusta, 1989), Luce del pomeriggio e altre poesie (Scheiwiller, 1997), Giorni abitati (Ripostes, 2002), Diario con la lampada accesa (Edizioni del Bradipo, 2005) e Poesie dalla scala C (L’Obliquo, Brescia, 2011), con la quale è arrivato in finale ai premi «Viareggio 2011» e «Diego Valeri» 2012, conquistando in quello stesso anno il premio «Contini Bonacossi» 2012. Tra le opere più recenti di Paolo Lanaro sono da ricordare anche il romanzo breve Una tazza di polvere e il volume di racconti-ritratti sugli scrittori vicentini del ‘900 La città delle parole, entrambi per Cierre Edizioni. (estr. da: Memorie scientifiche, giuridiche, letterarie dell’Accademia nazionale di Scienze lettere e arti di Modena, 14/2011). - P. Sanvito, Il Teatro Olimpico di Vicenza: la genesi di un’impresa architettonica e l’Accademia sua fondatrice, Napoli 2012. - R. Schiavo, Le alterne vicende del teatro di Campo Marzo (estr. da: Vicenza economica, 11/1974). - Id., Come vorrei che la Duse... (estr. da: Vicenza economica, 5-6/1974). Id., La meravigliosa avventura del teatro italiano. Giselle o lo spirito della danza (estr. da: Vicenza economica, 9/1974). - A. Schopenhauer, L’arte di capire le donne, intr. e traduz. G.C. Giani, Roma 2014. - Id., L’arte di ottenere rispetto, intr. G.C. Giani. Roma 2014. - F. Taddei, Fausto Battini, 1931-2002 (estr. da: Atti dell’Accademia nazionale di Scienze lettere e arti di Modena, 6/2004). A tribute to Pal Muller: his life, career and scientific output (Estr. da: Scripta geologica, 147/2014). da Accademici: M. BAGNARA (donat.): 50 più dieci: 60° anniversario della Delegazione di Vicenza, Bassano del Grappa 2014. - G. BONATO (donat.): Spatium: coenobium vocale Julius Bercontinua a pagina 8 8 L’Accademia Olimpica BIBLIOTECA continua da pagina 7 ger, Hyun-Jung Berger, Maria Dal Bianco, Casalserugo (PD) 2012. - M. BREGANZE (aut.): Pianificazione paesaggistica in itinere: l’esperienza del Veneto (estr. da: Rivista giuridica di urbanistica, 2/2014); Riflessioni sulla semplificazione amministrativa (estr. da: Rivista amministrativa della Regione Veneto, 1-4/2013); Ruolo delle banche e rapporti economici (estr. da: Mediterraneo: confine o ponte?, Vicenza 2014). - A. CACCIAVILLAN (aut.): L’Emmanuele, Dio con noi, Città del Vaticano 2012. - G.A. CISOTTO (aut.): Solo uomini di buona volontà: il Partito d’Azione veneto, 1942-1947, Roma 2014. - A. DANIELE (curat.): La nascita del vocabolario. Conv. di studio per i quattrocento anni del vocabolario della Crusca, Udine, 12-13 marzo 2013, Padova 2014. - G. FAGGIN (trad.): Melopee: siet poets neerlandes, Udine 2014. - G. FRACASSO (coaut.): Uccelli dei Colli Berici, [s.l.], 2014. - E. FRANZINA (donat.): Dì bän so: migrazioni e migranti nella storia. Articoli, saggi e studi di e su Emilio Franzina che va in pensione, cur. M. Sanfilippo, Viterbo 2014. - F. GALANTE (donat.): G. Goldoni, Le baruffe chiozzotte: commedia in tre atti in prosa, Venezia 1909; Id., La bottega del caffè: commedia di tre atti in prosa. Rappresentata per la prima volta in Mantova la primavera dell’anno 1750, Venezia 1909; Id., Il bugiardo: commedia di tre atti in prosa. Rappresentata per la prima volta in Mantova la primavera dell’anno 1750, Venezia 1909; Id., La buona madre: commedia veneziana di tre atti in prosa. Rappresentata per la prima volta in Venezia nel carnovale dell’anno 1761, Venezia 1909; Id., Il burbero benefico: commedia di tre atti, Venezia 1909; Id., El campielo: commedia di cinque atti in versi, Venezia 1909; Id., La casa nova: commedia di tre atti in prosa, Venezia 1909; Id., Il cavaliere e la dama: commedia di tre atti in prosa. Rappresentata Disponibile l’inventario delle «carte» di Bandini Può essere consultato e scaricato attraverso il sito www. accademiaolimpica.it o richiedendolo alla Segreteria dell’Accademia l’inventario delle «carte» di Fernando Bandini, curato dagli accademici Vittorio Bolcato e Giovanni Pellizzari, con la collaborazione della dott. Laura Miceli, nipote del poeta. Il materiale donato dagli eredi del letterato e conservato nella Biblioteca dell’Accademia ha dunque ora una “mappa” utile agli studiosi per orientarsi tra i documenti di Bandini, da quelli di carattere più strettamente professionale a quelli che aprono emozionanti visioni sulla sua personalità, la vita familiare e le relazioni d’amicizia. Notevole l’interesse suscitato dalle «carte» donate all’Accademia, anche in vista delle nuove edizioni delle poesie di Bandini attualmente in corso di preparazione. per la prima volta in Venezia nell’estate dell’anno 1749, Venezia 1909; Id., Le donne curiose: commedia di tre atti in prosa, Venezia 1909; Id., Gl’innamorati: commedia di tre atti in prosa, Venezia 1909; Id., La locandiera: commedia in tre atti, Venezia 1909; Id., La moglie saggia: commedia in tre atti in prosa, Venezia 1909; Id., Le morbinose: commedia di cinque atti in versi. Rappresentata per la prima volta in Venezia nell’autunno dell’anno 1758, Venezia 1909; Id., Pamela maritata: commedia di tre atti in prosa. Rappresentata per la prima volta in Roma nel teatro Capranica nel carnovale del 1760, Venezia 1909; Id., Pamela nubile: commedia di tre atti in prosa. Rappresentata per la prima volta in Mantova la primavera dell’anno 1750, Venezia 1909; Id., La putta onorata: commedia di tre atti in prosa, Venezia 1909; Id., I rusteghi commedia veneziana in tre atti in prosa, Venezia 1908; Id., Il ventaglio: commedia di tre atti in prosa, Venezia 1909; Un secolo di attività assistenziale delle suore di S. Dorotea nell’ospedale civile di Vicenza, Vicenza [19..]. – G. GUDERZO (aut.): Storia di Lei, Pavia 2014. - M. KNAPTON (aut.): Ambasciata straordinaria al Sultano d’Egitto (1489-1490), a cura di Franco Rossi: [recensione] (estr. da: Studi veneziani, 20/1990); Caroline Callard, Le prince et la république: histoire, pouvoir et société dans la Florence des Médicis au XVII siècle: [recensione] (estr. da: Società e storia, 121/2008); Claudio Povolo, Il romanziere e l’archivista: da un processo veneziano del ‘600 all’anonimo manoscritto dei Promessi Sposi: [recensione] (estr. da: Archivio veneto, 144/1995); Giovanni Pellizzari, Variae humanitatis silva: pagine sparse di storia veneta e filologia quattrocentesca: [recensione] (estr. da: Archivio veneto, 175/2010); James S. Grubb, Provincial families of the Renaissance: private and public life in the Veneto: [recensione] (estr. da: Studi veneziani, 35/1998); Margaret L. King, Venetian humanism in an Age of Patrician Dominance: [recensione] (estr. da: Rivista storica italiana, 3/1988); Per il quinto centenario del Monte di Pietà di Brescia (1489-1989), a cura di Daniele Montanari: [recensione] (estr. da: Studi veneziani, 20/1990); Per una storia del Trevigiano in età moderna. Guida agli archivi, a cura di Danilo Gasparini e Lucio Puttin: [recensione] (estr. da: Studi veneziani, 13/1987). - A. MARCHETTO (coaut.): La libertà religiosa tra Stato e Chiesa, Chieti 2014. - A. MINELLI (aut.): Alfred Russell Wallace: l’altro padre della teoria dell’evoluzione (estr. da: Ligabue magazine, 64/2014); Naturalistic perspectives in cognitive sciences: evolution and development (estr. da: Reti, saperi, linguaggi, Bologna 2014). - ID. (coaut.): Chilokey, an interactive identification tool for the geophilomorph centipedes of Europe (Chilopoda, Geophilomorpha) (estr. da: Zookey, 443/2014); Evolution makes more sense in the light of development (estr. da: The America biology teacher, 8/2014); Italian natural history museums on the verge of collapse? (estr. da: Zookeys, 456/2014); Model organisms in evo-devo: promises and pitfalls of the comparative approach (estr. da: History and philosophy of the life sciences, 2014). – M. NARDELLO (donat.): Gli anni che vissi al Liceo Zanella di Schio, cur. M. Ercole, M. Pietrobelli, Vicenza 2014. - F. TODESCAN (aut.): Lex, natura, beatitudo: il problema della legge nella scolastica spagnola del sec. XVI, Padova 2014; Le radici teologiche del giusnaturalismo laico: il problema della secolarizzazione nel pensiero giuridico del sec. XVII, Padova 2014. - ID. (collab.): G. Maglio, La coscienza giuridica medievale: diritto naturale e giustizia nel Medioevo, Assago-Padova 2014.