Riscoprire la civiltà rurale e l`opera di Sartore

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Riscoprire la civiltà rurale e l`opera di Sartore
L’Accademia
Olimpica
1
tre
2016
TORNATA ESTERNA - A Marano, domenica 11 settembre, un seguìto convegno in occasione della ristampa, a quarant’anni
dalla prima e ormai introvabile edizione, del volume Civiltà rurale di una valle veneta. La Val Leogra, che ebbe l’accademico,
scomparso dieci anni fa, come coordinatore di un folto gruppo di autori. All’incontro, emersi numerosi spunti di riflessione
Riscoprire la civiltà rurale
e l’opera di Sartore
A quarant’anni dalla pubblicazione del volume Civiltà
rurale di una valle veneta.
La Val Leogra e a dieci dalla
scomparsa del suo autore,
Terenzio Sartore, l’Accademia Olimpica - che nel 1976
editò l’opera ed aveva l’insigne studioso tra i propri soci
- ha voluto ridare alle stampe
quella significativa ricerca e
dedicare alla materia da essa
trattata un convegno aperto
al pubblico, svoltosi domenica 11 settembre nella sala
auditorium di Marano Vicentino. Realizzata con il patrocinio del Comune, la mattinata
di studi ha offerto l’occasione per confrontarsi – come
sottolineato dal titolo – sul
tema Identità e prospettive di
una civiltà. Ripensando Terenzio Sartore.
Anno XVIII - n. 3 - Ottobre 2016
Aderente all’USPI
Unione Stampa
Periodica Italiana
L’ Accademia Olimpica, Largo Goethe 3 - 36100 Vicenza
- tel. 0444 324376 - Periodico - Osvaldo Petrella, Direttore Responsabile - Autorizzazione Tribunale di Vicenza
n. 1268 del 16/04/2012 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione
in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27.02.04 n. 46) art 1,
comma 2, DCB Vicenza - Stampa ESCA Vicenza
Dopo gli indirizzi di saluto
del sindaco di Marano Piera
Moro e, a nome dell’Accademia, del vicepresidente
vicario Cesare Galla, il convegno è stato animato da tre
interventi volti ad approfondire altrettanti punti di vista
in materia. Di agricoltura e
della sua “sostenibilità” tra
passato e futuro ha parlato
l’accademico olimpico Giustino Mezzalira, tra i massimi
esperti dell’ambiente veneto
e del rapporto esistente fra il
territorio e il settore primario.
Appena prima del Nordest. Rileggere la civiltà rurale veneta
per pensare il tempo della crisi
è stato invece l’argomento
attorno al quale si è concentrata l’analisi proposta da
Andrea Pase, dell’Università
di Padova - Dipartimento di
Scienze storiche geografiche
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L’Accademia Olimpica
continua da pagina 1
e dell’antichità, mentre con
l’antropologo Annibale Salsa, già docente dell’Università di Genova nonché presidente nazionale del CAI, si
sono analizzati Il paesaggio
culturale e il suo valore identitario per il territorio.
Nel corso dell’appuntamento sono state presentate la ristampa del già citato volume
di Terenzio Sartore dedicato
alla Val Leogra, testo di riferimento per tutti gli studi in
questo ambito, e la pubblicazione, sempre per edizione dell’Accademia, de Il mio
Paradiso. Antologia di scritti
inediti di Terenzio Sartore.
Il programma è proseguito
nel pomeriggio nella chiesa
parrocchiale di S. Maria Annunziata, con Canti nell’attesa e Salmi di p. David M.
Turoldo nella s. messa, a cura
del coro I Crodaioli di Bepi
De Marzi.
La ristampa dell’opera
«La riproposizione dell’opera
di Sartore - ha dichiarato il
vicepresidente Cesare Galla
in occasione dell’appuntamento di Marano - offre lo
spunto per una riflessione
che, partendo da un microcosmo come quello della
Val Leogra, può allargarsi a
orizzonti ben più ampi. A
qualificare una civiltà non
sono solo prodotti, tecniche
di produzione o sistemi di distribuzione; a definirla sono,
piuttosto, la concezione di
vita che essa incarna, i valori attorno ai quali si forma e
che mette in pratica, il livello
di benessere che raggiunge
per il singolo e per la comunità. In questo senso, in
tempi inquieti come quelli in
cui viviamo, la “civiltà rurale”
può avere ancora un’eredità
da affidarci? Una domanda
complessa, con la quale dovremmo confrontarci come
individui e come collettività.
Da qui la scelta dell’Accademia di ristampare l’opera di
Sartore, prezioso strumento
di conoscenza, e la proposta
dell’incontro a Marano, territorio nel quale tradizione e
modernità convivono».
«La ristampa del volume dedicato alla Val Leogra - ha
proseguito Mariano Nardello, segretario dell’Accademia
Da sinistra, Giustino Mezzalira, Andrea Pase, Cesare Galla, Piera Moro, Annibale Salsa e Antonio Ranzolin.
Su YouTube
i canti allegati
nel 1976
e le relazioni
del convegno
Il volume dal titolo Civiltà rurale di una valle
veneta. La Val Leogra
può essere richiesto direttamente all’Accademia, che ha provveduto
alla sua ristampa a quarant’anni dalla prima
edizione, esaurita da
tempo.
Nel canale YouTube
dell’Accademia
sono
invece disponibili due
contenuti.
Il primo è la registrazione del convegno di cui
parliamo in queste pagine, svoltosi a Marano
Vicentino l’11 settembre scorso.
L’altro è la possibilità
di ascoltare i ventinove
canti popolari che nel
1976 furono raccolti in
un’audiocassetta, allegata alla prima edizione del volume.
Un momento dell’esecuzione corale pomeridiana. In alto, i Crodaioli.
e tra gli autori del volume
nel 1976 - non è solo un “atto
editoriale” dovuto ad un testo che, oggi esaurito dopo
essere stato diffuso in oltre
20mila copie, meritava una
riproposta, vista la continua
richiesta proveniente da lettori e ricercatori; ma piace
pensarla più ancora quale
“atto culturale” di particolare significato e rilevanza,
perché espressione di una
visione della ricerca e dello
studio (oltre che della vita
stessa, come può comprendere chi ha conosciuto il prof.
Sartore) caratterizzata sì da
una straordinaria passione
individuale, ma sempre e comunque calata in un’ottica di
piena condivisione, nel sen-
tirsi parte di un gruppo di lavoro nel quale ognuno veniva chiamato a dare il proprio
essenziale contributo, senza
egoismi o protagonismi. Su
questa base – sentendosi autore tra gli autori, ricercatore
tra i ricercatori – Terenzio
Sartore ha condotto la propria esperienza di studioso,
lasciandola come preziosa
eredità alla nostra Accademia e agli altri sodalizi con i
quali ha collaborato (come la
Deputazione di storia patria
per le Venezie e l’Istituto per
le ricerche di storia sociale e
religiosa), primo fra tutti quel
“Gruppo di ricerca sulla civiltà rurale” che lo ebbe come
fondatore e appassionato
testimone».
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L’Accademia Olimpica
Appuntamento sabato 22 ottobre all’Olimpico. La cerimonia vedrà
un intervento dell’accademico su Romeo and Juliet di Shakespeare,
nel 400° anniversario della morte del grande drammaturgo inglese
Per l’apertura delle attività
prolusione di Sergio Perosa
In programma anche la presentazione dei nuovi accademici eletti a
fine 2015 e la consegna dei premi ai vincitori del concorso «Hoc opus»
Sarà affidata a Sergio Perosa la prolusione in occasione dell’apertura, sabato 22
ottobre alle 17.30 al Teatro
Olimpico, del nuovo anno di
attività dell’Accademia.
L’inaugurazione avviene in
concomitanza con la Giornata nazionale del teatro,
istituita dal ministro dei Beni
e delle attività culturali e del
turismo Dario Franceschini.
Ed è proprio ad uno
dei grandi
capolavori
della drammaturgia,
Romeo and
Juliet di William Shakespeare, nel
400° anniversario della morte dell’autore inglese, che l’accademico Perosa (recentemente
autore di una traduzione in
versi dell’opera) dedicherà
la propria riflessione, soffermandosi sulle realtà e le ambivalenze che emergono dal
testo. Alcuni brani saranno
letti dagli attori Anna Zago e
Antonino Varvarà.
La presentazione
dei nuovi accademici
Il tradizionale appuntamento all’Olimpico fornirà anche
l’occasione per celebrare l’ingresso in Accademia dei soci
eletti dall’Ordine accademico nell’Adunanza ordinaria
del 13 dicembre 2015. Per la
Classe di Lettere e arti, Paolo
Pozzato, Nico Stringa e Paolo Vidali, oltre a Teodolinda
Barolini e Carlo Ossola come
corrispondenti. Per la Classe
di Scienze e tecnica, Luciano
Giacomelli, Domenico Patas-
sini e Andrea Augusto Pilastro, oltre a Cesare Ravazzi
come corrispondente. Per la
Classe di Diritto, economia
e amministrazione, Adriano
Benedetti e Giorgio Roverato. Come accademici onorari, infine, sono stati eletti
Antonio Foscari Widmann
Rezzonico, Cleto Munari e
Pietro Parolin.
Sergio Perosa
Accademico ordinario dal 1988, dal 1976
come corrispondente. È docente emerito
dell’Università di
Venezia - Dipartimento di Studi linguistici
e culturali comparati.
Si è occupato di
narrativa, poesia e
drammaturgia.
Hoc opus 2015:
la premiazione
Un altro momento clou
dell’appuntamento al teatro
Olimpico sarà, come tradizione, la consegna dei premi ai giovani distintisi per le
loro tesi di laurea, nell’ambito, quest’anno, della quattordicesima edizione del
premio «Hoc opus», riservato dall’Accademia ad autori
di tesi di laurea specialistica
che riguardino, sotto qualsiasi profilo, particolarmente
o prevalentemente Vicenza e
i territori che facciano o che
abbiano fatto parte della sua
provincia o della sua diocesi.
Il premio maggiore, pari a
2.500 euro, è andato alla
dott. Anna Garbuio (Filologia moderna - Università di
Padova), per la tesi dal titolo
Il petrarchismo di Luigi da Porto: lingua e stile delle “Rime”.
I due premi minori messi in
palio dall’Accademia, del valore di 1.250 euro ciascuno,
sono invece andati alla dott.
Giorgia Cestaro (Storia delle arti e conservazione dei
beni artistici - Università di
Venezia) per la tesi intitolata
Oratori di villa nella diocesi di
Vicenza. Contributo al censimento per i secoli XVII e XVIII
e al dott. Guido Emanuele
Morsolin (Filologia moderna
- Università di Padova) per la
tesi dedicata al tema Dal Risorgimento al Rinascimento:
la storiografia trissiniana di
Bernardo Morsolin attraverso
i carteggi. Tessere dell’”Italia
liberata dai Goti”.
L’undicesima edizione si è svolta in questi giorni, collegata
all’annuale incontro di Rete Critica, con i giornalisti della “rete”
Laboratorio Olimpico: tema di quest’anno
«Diagnosis - la rappresentazione del dolore»
Doppio appuntamento per
l’edizione 2016 di Laboratorio Olimpico, l’undicesima
dell’evento diretto da Roberto Cuppone, nato da un’idea
di Cesare Galla e firmato da
Accademia e Comune di Vicenza, con Rete Critica, INIT
(International Network of Italian Theatre), Classici Contro
e Liceo «Pigafetta» di Vicenza
come partner.
Ad aprire i lavori è stato infatti
l’annuale incontro di Rete Critica, svoltosi sabato 1 e domenica 2 ottobre e dedicato in
questa occasione a una riflessione sul ruolo e sull’attualità
dei festival.
Venerdì 14 e sabato 15 ot-
Laboratorio Olimpico richiama sempre un pubblico attento.
tobre, invece, tradizionale
convegno internazionale di
studi promosso dal Laboratorio e dedicato, in questa edizione, al tema Diagnosis – La
rappresentazione del dolore.
Tra gli ospiti, il regista e
drammaturgo Gabriele Vacis
e l’artista verbigeratore Giorgio Fabbris.
Nel prossimo numero, un
servizio dedicato all’evento.
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L’Accademia Olimpica
AD MEMORIAM
Franco
BARBIERI
Studioso acuto
e comunicatore
Foto Pino Guidotti
Emilio
PIANEZZOLA
Un latinista
tra i più insigni
Il 28 luglio scorso si è spento il
prof. Franco Barbieri, decano
dell’Accademia. Corrispondente nel 1959, ordinario dal
1962, era stato presidente
della Classe di Lettere e arti
dal 1978 al 1994.
Immediato e ampio il cordoglio suscitato dalla scomparsa
del prof. Barbieri, rispettato e
stimato sia come critico d’arte
acuto e coltissimo, sia come
uomo di grande simpatia e
ironia. Particolarmente caratterizzante, nella sua attività
di storico dell’arte, è stata la
curiosità con la quale ha saputo individuare e percorrere
sentieri non battuti, persino
controcorrente, che proprio
attraverso la sua opera si sono
aperti a scoperte e approfondimenti. Si pensi alla Vicenza
gotica e medievale, prima
di lui pressoché dimenticata
rispetto a quella rinascimentale; ma anche alla Vicenza
liberty, della quale si è perduta buona parte delle testimonianze ma della quale, proprio grazie a lui, si conserva
la memoria. E si pensi, ancora,
al suo straordinario lavoro su
Vincenzo Scamozzi, del quale
egli seppe rivalutare la personalità, altrimenti soffocata
dall’interesse concentrato su
Andrea Palladio.
A breve, tra l’altro, sarà pubblicato un volume di studi
internazionali per il quarto
centenario della morte di
Scamozzi, con Barbieri tra i
curatori.
Grande comunicatore, capace di affascinare ascoltatori di
ogni età, nel settembre 2015
l’accademico aveva inaugurato l’anno di attività con una
conversazione che spaziava
tra Goethe, Palladio e Scamozzi; nel febbraio di quest’anno,
poi, aveva espresso il proprio
pensiero, lucido e graffiante,
alla tavola rotonda promossa
dall’Accademia sull’uso del
Teatro Olimpico: un teatro
unico, la cui voce - aveva ricordato - sarà sempre più alta
di quella di qualsiasi regista.
Profondo cordoglio dell’Accademia per la scomparsa,
l’1 settembre scorso, del prof.
Emilio Pianezzola, insigne latinista e socio dal 1996. Dopo
alcuni anni come docente alle
Facoltà di Magistero a Padova e Verona, dal 1972 al 1974
aveva insegnato Letteratura
latina all’Università di Torino,
per passare definitivamente,
nel 1975, all’ateneo patavino.
Studioso di grande rigore e
raffinato cultore delle lingue
e delle letterature classiche, il
prof. Pianezzola ha condotto
le sue ricerche in un orizzonte
ampio che, dalla storia della
lingua e dalla filologia, si è
aperto anche all’analisi dei
testi e alla critica letteraria,
producendo pubblicazioni di
grande rilievo e di vera originalità. Il suo terreno privilegiato è stato l’età augustea,
con esemplari edizioni di
opere di Ovidio; ma egli ha
frequentato anche il periodo
repubblicano, e, in particolare,
Cicerone, e non è rifuggito da
aperture sul latino “moderno”,
dedicandosi anche al “nostro”
Giovanni Pascoli. Alla severità
del suo studio si è congiunta
la passione per la didattica,
esercitata non solo all’Università di Padova, dove ha rinverdito la tradizione dei grandi
maestri quali Marchesi, Traina
e Ferrarino, ma anche nell’ap-
prontamento di strumenti di
lavoro che, per chiarezza ed
efficacia, hanno avuto massima diffusione negli Istituti
scolastici e nelle Università
d’Italia: basti ricordare tra gli
altri la Storia della letteratura
latina (1988) e l’innovativo
Dizionario della lingua latina
(2000), entrambi composti
con Gian Biagio Conte.
Nella vita dell’Accademia ha
espresso doti di equilibrio
e di sapienza, collaborando
sempre con una pudica riservatezza e con una sorridente
umiltà che lo portavano a
considerarsi immeritevole del
prestigio di cui unanimemente godeva.
PROSSIMAMENTE
ATTIVITÀ ACCADEMICA
Al «Palladio Museum»
il busto canoviano
in mostra dal 3 dicembre
Sarà aperta dal 3 dicembre al 4 giugno prossimi la
mostra Palladio. Il mistero del
volto, organizzata al Palladio Museum di Vicenza (a
palazzo Barbaran da Porto)
dopo l’acquisizione da parte
del Cisa-Centro di studi di
architettura «Andrea Palladio», grazie alla generosità
di donatori privati, del busto
di Andrea Palladio commissionato da Antonio Canova
per il Pantheon di Roma. A
eseguire l’opera fu, nel 1813,
l’allievo di Canova Leandro
Biglioschi.
Giovedì 10 novembre
si presenta Scamozzi
teorico europeo
Sarà presentato giovedì
10 novembre a Vicenza, in
sede da definire il nuovo
volume, edito dall’Accademia, dedicato
ad una rilettura di
Vincenzo Scamozzi
quale teorico di
respiro europeo.
Tre i relatori:
gli accademici
Howard
Burns, Antonio
Foscari Widmann Rezzonico e Fernando
Rigon.
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L’Accademia Olimpica
No, non è stata solamente
insipienza o leggerezza. È
stata, piuttosto, avidità. Non
ci si spiega altrimenti come
una tragedia “annunciata” si
sia puntualmente realizzata
come un’ecatombe spaventosa. È questa la convinzione
che abbiamo maturato durante la visita alla diga del
Vajont, che, grazie all’iniziativa della Classe di Scienze e
tecnica, abbiamo effettuato il
9 giugno.
A differenza di altre volte, in
questa circostanza il nostro
andare non è stato festoso:
più che una gita, abbiamo
vissuto un pellegrinaggio, e,
per alcuni, l’emozione è diventata commozione. Certamente tutti ci siamo sentiti
compresi di quella pietas che
supera ogni sentimento e
ogni parola.
La particolareggiata e chiarissima esposizione di Giuliano Bellieni ci aveva fatto capire che cosa avremmo visto,
ci aveva fornito le dimensioni
e, soprattutto, le responsabilità della catastrofe. Nella
sala consiliare di Longarone
L’11 e il 12 novembre
convegno sulle grandi
migrazioni dal XIX secolo
I veneti in Brasile e la storia
delle migrazioni internazionali (secoli XIX-XXI) è il
titolo del convegno di studi
organizzato dall’Accademia
per venerdì 11 e sabato 12
novembre, tra Vicenza e
Marostica. Ricco il programma, che punta ad offrire una
visione quanto più possibile ampia sull’argomento,
letto da un punto di vista
storico, economico, sociologico, guardando al passato,
analizzando il presente e
tentando alcune proiezioni
sul futuro.
Come appariva la valle del Piave la mattina del 10 ottobre 1963. Accanto, la targa che ricorda l’inizio del disastro.
Vajont: nei luoghi
di una tragedia
da non dimenticare
Nel giugno scorso una visita organizzata dalla
Classe di Scienze e tecnica ha assunto il valore
di un pellegrinaggio, stimolando la riflessione
le spiegazioni sue e quelle
del giovane sindaco Roberto
Padrin ci avevano introdotti
nell’atmosfera di attonimento che già avevamo percepito
dentro di noi. Ma a renderci
pienamente coscienti della
tragedia è stata la visita alla
diga. A partire dalle bandierine riportanti i nomi dei bambini, fino alla visione dell’orrida forra su cui si erge l’ardita
costruzione e al tratto di camminamento che è percorribile
sulla sua sommità e che porta
i monconi delle putrelle divelte dalla furia delle acque… è
stato un crescendo di amaro
stupore. Ci siamo stupiti che
la diga abbia resistito a una
violenza gigantesca e abbiamo dunque ammirato l’alta
opera di ingegneria; ma ci
siamo anche stupiti o, meglio,
inorriditi che gli allarmi sulla
cedevolezza della parete del
monte Toc siano stati inascoltati o siano stati ascoltati solo
tardivamente, quando più
nulla si poteva fare per evitare
la frana e, con essa, la morte
collettiva. Le immagini, poi,
della valle scorticata e dilavata dalle acque, del paese di
Longarone letteralmente cancellato, della dolorosa ricerca e composizione dei corpi
delle vittime -tutte immagini
che scandiscono le sale del
Museo- si sono infisse nel nostro animo con crudezza, con
partecipazione e, quasi, con
vergogna. Soltanto la pace
del cimitero di Fortogna ci ha
riconciliati, almeno in parte,
con noi stessi.
Sì, ancora una volta la Classe
di Scienze e tecnica ci ha aiutati a crescere in umanità!
marinard
STRUMENTI
Rinnovato
il sito web
Nuova forma ma anche nuova
sostanza per il sito dell’Accademia, disponibile all’indirizzo www.
accademiaolimpica.it.
Completamente rinnovata l’impostazione grafica, che offre ampio spazio alle immagini e rende più
facilmente fruibili i contenuti del sito, distribuiti in una
serie di categorie che guardano sia all’attualità sia al materiale archivistico.
Dopo l’apertura di una pagina Facebook e di un canale
YouTube, con il taglio del nastro del nuovo sito web - realizzato con la supervisione del vicepresidente vicario Cesare Galla, giornalista di lunga esperienza - l’Accademia
compie un altro significativo passo volto a migliorare la
propria visibilità e la comunicazione interna ed esterna.
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L’Accademia Olimpica
BIBLIOTECA
Pubblicazioni pervenute nel secondo semestre 2014
Dalla Regione Veneto:
A. Baratella, Foscara: 1423,
Venezia 2014. - La singolare
dottrina: 1598, Domenico
Romoli soprannominato Panunto, cur. F. Foscari, Venezia
2008;
in dono o per scambio
da Accademie, Enti
e altre Istituzioni:
Anonimo Colognese, Le
epifanie colognesi: Cologna
minacciata da alcuni Comuni
in rivolta (stanze eroicomiche) (estr. da: Settembre
Colognese, 1997). - Associazione Dimore Storiche
Italiane, 12 portali, Torino
2013. - Attraverso l’Italia del
Rinascimento: lettere di Alessandro Gonzaga ai marchesi
Ludovico e Barbara (14581466), cur. M. Marocchi, P.
Rossi, Mantova 2014. - C. Boscagin, Gli ospedali di Legnago: vicende storiche, Cologna
Veneta 1982. - Il Colognese:
guida turistico-culturale
di sette Comuni, Cologna
Veneta 2009. - Dal Leone
all’Aquila. Comunità, territori
e cambi di regime nell’età di
Massimiliano I. Atti del conv.,
Rovereto, 14-15 maggio
2010, cur. M. Bonazza, S.
Seidel Menchi, Rovereto
2012. - Documentare Vicenza: strategie di salvaguardia
durante la seconda guerra
mondiale e la ricostruzione,
cur. F. Barbieri, G. Gaudini,
M. Vecchiato, Roma 2014. Educazione sentimentale a
Chioggia nella prima metà
dell’Ottocento, cur. G. Duse,
Sottomarina 2014. - Fammi
memoria! La Grande Guerra
dei bergamaschi dagli archivi
di famiglia, cur. M. Mencaroni Zoppetti, N. Invernizzi
Acerbis, L. Bruni Colombi,
Bergamo 2014. - La fiera di
Cologna Veneta: studi storici
per il centenario 1895-1995,
Cologna Veneta 1995. - La
fotografia come fonte di
storia, cur. G.P. Brunetta, C.A.
Zotti Minici, Venezia 2014.
- G. Gerola, Dino Campana,
Rovereto 2013. - Giuseppe
Mazzariol e l’idea di Venezia:
etica, creatività, città, cur.
G. Busetto, Venezia-Milano
2014. - Impronte veneziane
Orario della biblioteca:
martedì e mercoledì
dalle 8.30 alle 13.00
e dalle 14.00 alle 17.30.
nel Colognese: mostra di
immagini e di documenti. Museo Lapidario della
Rocca, 8 - 30 settembre 2005,
Cologna Veneta 2005. - G.
Maccagnan, Clarisse a Verona, Novaglie di Quinto 2000.
- Id., Cologna e il suo territorio alla fine della Serenissima: per il bicentenario della
caduta di Venezia e della fine
della Podesteria colognese,
1797-1997, Cologna Veneta
1998. - Id., I frutti avvelenati
dell’odio: un dramma in tre
atti e gran finale, avvenne
alla fine della seconda guerra
mondiale tra Imola e Cologna Veneta, l’amara conclusione. Né vincitori né vinti,
ma vittime umane, la sacralità della Resistenza e il dovere
di perseguire la verità e la
pace attraverso la cultura,
Cologna Veneta 2013. - Id.,
La Madonna dello Spasimo
di Cologna Veneta: storia
documentata di una devozione popolare, Cologna Veneta
1995. - Id., Ottavia Fontana:
maestra e sindaco di Veronella: nel 60° anniversario della
morte (1949-2009), Veronella
2010. - Id., Pietro Tavani: cesellatore e scultore, Cremona
2010. - Id., Storia di Veronella: Cavalpone-S. Donato,
Cologna Veneta 1984. - Id.,
Storia di Veronella: le chiese,
presentaz. P. Nonis, Cologna
Veneta 1990. - Id., Storia di
Veronella: le origini, Cologna
Veneta 1981. - G. Macca-
gnan, G. Storari, G. Battaglia, A. Corain, Vento sulla
pianura: fatti e personaggi
della Resistenza tra AlponeAdige-Guà, Cologna Veneta
1987. - Montagne e alpinisti
a Bergamo, 1873-2013, cur. S.
Morosini, Vilminore di Scalve 2014. - Monte Grappa:
l’epopea di un anno, cur. P.
Pozzato, M. Passarin, Vicenza
2014. - Nel terzo centenario
della nascita di Francesco
Algarotti (1712-1764), cur. M.
Pastore Stocchi, G. Pizzamiglio, Venezia 2014. - L’opera
di Giovanni Bordiga nel
risveglio culturale di Venezia
tra fine Ottocento e inizio
Novecento: atti della Giornata di studi, Venezia, Ateneo
Veneto, 16 novembre 2012,
cur. G. Zucconi, Venezia
2014. - B. Pisanelli, Trattato
della natura de’ cibi et del
bere, Vicenza 2014. - S. Ravagnan, Chioggia e il cinema,
Sottomarina 2014. - Russia e
oltre. Energia equilibri politici
opportunità imprenditoriali,
cur. S. Beretta, P.C. Pissavino,
Soveria Mannelli 2013. - L.
Salzani, La necropoli di Baldaria, Cologna Veneta 1989.
- A. Savio, L. Trevisan, Vittorio
Lombardi: mecenate illuminato e tesoriere della conquista italiana del K2, Sommacampagna 2014. - G. Scotti,
Dalmazia: regione europea,
Venezia 2014. - Sentieri
culturali in Val Leogra, Schio
2011-14. - Società, cultura,
economia: studi per Mario
Vaini, Mantova 2013. - Tra le
mani il cielo: l’arte del Novecento incontra Monte Berico:
santuario di Monte Berico, 6
settembre - 5 ottobre 2014,
Noventa Vicentina 2014. - A.
Traina, P. Paradisi, Due lettere
pascoliane di Giuseppe Morabito (estr. da: Rivista pascoliana, 23/2011). - Trento e
Trieste. Percorsi degli italiani
d’Austria dal ‘48 all’annessione. Atti del conv. Rovereto 1,
2, 3 dicembre 2011: in onore
di Livio Caffieri, cur. F. Rasera,
Rovereto 2014;
da privati:
A. Busulini, C. Beschin e G.
Tessier, A re-evaluation of
extinct european crabs referre to the genus Calappilia
A. Milne Edwards in Bouillé,
1873 (Brachyura, Calappidae)
(estr. da: Scripta geologica,
147/2014). - R. Cavalluzzi,
Scritture e immagini: interventi tra letteratura e cinema,
Bari 2013. - G. De Vicari,
Montecchio Precalcino: cento
anni fa nasceva la Latteria
sociale Vittorio Emanuele III
poi Caseificio sociale cooperativo “Centro”, Fara Vicentino 2014. - P. Goudard, Le
cirque entre l’élan et la chute:
une esthétique du risque,
Saint-Gély-du-Fesc 2010. Horatius Antonius Bologna,
Mutinenses in optimi viri
funere lacrimas mittunt (estr.
da: II libello commenta-
7
L’Accademia Olimpica
riorum qui latinitas inscribuntur, 2003). - In memoria
di mons. Pietro Giacomo
Nonis: a trenta giorni dalla
morte, Cattedrale di Vicenza,
16 agosto 2014, Vicenza
2014. - B. Luiselli, Aspetti di
problematica religiosa nella
poesia italiana di Alfonso
Traina (estr. da: Memorie
scientifiche, giuridiche,
letterarie dell’Accademia
nazionale di Scienze lettere
e arti di Modena, 14/2011). P. Martello, Sette volte bosco
sette volte prato: bagliori di
magia tra leggende, piante,
animali e lingua cimbra,
Pergine Valsugana 2014. - S.
Mazzocchin, Vicenza. Traffici
commerciali in epoca romana: i dati delle anfore, Trieste
2013. - Minerali del Veneto:
alla scoperta dei tesori della
nostra regione, cur. F. Zorzi,
M. Boscardin, Sommacampagna-Montebelluna 2014.
- G. Nava, P. Paradisi, Ricordo
di Guido Capovilla; Bibliografia pascoliana di Guido
Capovilla (estr. da: Rivista
pascoliana, 26/2014). - I.
Paccagnella, Tramature: questioni di lingua nel Rinascimento fra Veneto e Toscana,
Padova 2013. - P. Paradisi,
Anno Santo della patria 1911:
i nomi di Roma e dell’Italia
negli inni bilingui di Giovanni
Pascoli (estr. da: Il nome nel
testo, rivista internazionale
di onomastica letteraria,
14/2012). - Id., L’arte di
intendere gli antichi scrittori:
le prolusioni universitarie
di Giovanni Pascoli (estr.
da: Rivista pascoliana, n.
24-25/2012-13). - Id., Aurelio
Roncaglia e il Liceo Muratori
(estr. da: La filologia romanza oggi, 2004). - Id., Da
Socrate al sindaco Orden, ovvero la morte del saggio nel
Novecento (estr. da: Aufidus:
Rivista di scienza e didattica della cultura classica,
75/2011). - Id., La De rerum
concordia atque incrementis
di Niccolò Tommaseo (estr.
da: Atti e memorie dell’Accademia nazionale di scienze
lettere e arti di Modena,
2/1998-99). - Id., Di nomi
orribile mistura: onomastica
e nomenclatura dell’incesto
nelle tragedie alfieriane della
Saga tebana. La lezione di
Seneca (estr. da: Italianistica,
3/2007). - Id., Due madri,
Bologna 2009. - Id., Emilio
Pianezzola, Percorsi di studio.
Dalla Filologia alla storia
[recensione] (estr. da: Rivista
pascoliana, 22/2010). - Id.,
Giovanni Pascoli a Taranto:
per l’ispirazione del “Senex
Corycius” (estr. da: Alba pratalia, 23/2013). - Id., Giovanni Pascoli, Crepereia Tryphaena [recensione] (estr. da:
Rivista pascoliana, 22/2010).
- Id., Nino Nava, 1908-2004
(estr. da: Atti dell’Accademia
nazionale di Scienze lettere
e arti di Modena, 7/2005).
- Id., Omaggio a Forti: una
sensazione doppia. Appunti di lettura fra Manzoni e
Pascoli (estr. da: Un maestro
magnanimo: l’opera critica
di Fiorenzo Forti, 2008). - Id.,
Pascoli e la poesia neolatina
del Novecento (estr. da: Pascoli e la cultura del Novecento, 2007). - Id., Principi
di pedagogia illuminata:
Cicerone, Seneca, Quintiliano,
Plutarco (estr. da: Memorie
scientifiche, giuridiche,
letterarie, 13/2010). - Id.,
Ricordo di Claudio Marabini
(estr. da: Rivista pascoliana,
22/2010). - Id., Severino
Ferrari e il sogno della poesia:
[recensione] (estr. da: Archivi
del nuovo, 4-5/1999). - Id.,
Tommaso Sorbelli: profilo di
un neo-umanista modenese
(estr. da: Atti e memorie
dell’Accademia nazionale
di Scienze lettere e arti di
Modena, 4/2000-01). - Id.,
Tradizioni, leggende e figure
dell’Alto Appennino nella
poesia di Giovanni Pascoli
(estr. da: Rassegna frignanese, 36/2006). - Id., Per la
storia del saggio sul latino
del Pascoli di Alfonso Traina
(estr. da: Rivista pascoliana,
21/2009). - G. Pascoli, Giugurta; Il ritorno di Augusto,
[s.l.] 2009. - Piccolo mondo
antico: il film di Mario Soldati dalla sceneggiatura allo
schermo, cur. A. Buscaglia, T.
Piras, Cermenate 2014. - M.
Pisini, Nichilismo poetico e
altri aspetti di modernità nei
versi latini di Alfonso Traina
La Rubrica di Paolo Lanaro
Nuova prova editoriale per
l’accademico Paolo Lanaro,
poeta e scrittore. La Rubrica
degli inverni, edita da Marcos y Marcos nella collana Le
ali, diretta da Fabio Pusterla,
raccoglie una cinquantina di
poesie e un poemetto diviso
in quattordici capitoli. Soffusa di leggera malinconia,
quella di Lanaro è definita
da Fabio Pusterla, nella prefazione all’antologia, «una
poesia che sa essere affabile e sperimentale, mossa
e ilare anche nella disperazione»; ancora, una poesia
che «acuisce la nostra vista, e ci propone, illuminate da un raggio struggente e desolato, una
miriade di scene della vita, colte come istantanee nell’oggi
o richiamate da un passato distante, in arguto dialogo con
grandi modelli poetici». Nell’opera di Lanaro - continua Pusterla nella prefazione - «ogni fotogramma è nitido, quasi
palpabile; e insieme inquietante, se invita a indagare l’oscuro
retroscena di tutto questo».
L’accademico, nato a Schio nel 1948, ha pubblicato, prima di
questa, altre sei opere poetiche: L’anno del secco (Ed. Savelli,
1981), Il lavoro della malinconia (La Locusta, 1989), Luce del
pomeriggio e altre poesie (Scheiwiller, 1997), Giorni abitati (Ripostes, 2002), Diario con la lampada accesa (Edizioni del Bradipo, 2005) e Poesie dalla scala C (L’Obliquo, Brescia, 2011),
con la quale è arrivato in finale ai premi «Viareggio 2011» e
«Diego Valeri» 2012, conquistando in quello stesso anno il
premio «Contini Bonacossi» 2012.
Tra le opere più recenti di Paolo Lanaro sono da ricordare
anche il romanzo breve Una tazza di polvere e il volume di
racconti-ritratti sugli scrittori vicentini del ‘900 La città delle
parole, entrambi per Cierre Edizioni.
(estr. da: Memorie scientifiche, giuridiche, letterarie
dell’Accademia nazionale di
Scienze lettere e arti di Modena, 14/2011). - P. Sanvito,
Il Teatro Olimpico di Vicenza:
la genesi di un’impresa architettonica e l’Accademia sua
fondatrice, Napoli 2012. - R.
Schiavo, Le alterne vicende
del teatro di Campo Marzo
(estr. da: Vicenza economica,
11/1974). - Id., Come vorrei
che la Duse... (estr. da: Vicenza economica, 5-6/1974). Id., La meravigliosa avventura del teatro italiano. Giselle
o lo spirito della danza (estr.
da: Vicenza economica,
9/1974). - A. Schopenhauer,
L’arte di capire le donne, intr.
e traduz. G.C. Giani, Roma
2014. - Id., L’arte di ottenere
rispetto, intr. G.C. Giani.
Roma 2014. - F. Taddei,
Fausto Battini, 1931-2002
(estr. da: Atti dell’Accademia
nazionale di Scienze lettere
e arti di Modena, 6/2004). A tribute to Pal Muller: his life,
career and scientific output
(Estr. da: Scripta geologica,
147/2014).
da Accademici:
M. BAGNARA (donat.): 50 più
dieci: 60° anniversario della
Delegazione di Vicenza, Bassano del Grappa 2014. - G.
BONATO (donat.): Spatium:
coenobium vocale Julius Bercontinua a pagina 8
8
L’Accademia Olimpica
BIBLIOTECA
continua da pagina 7
ger, Hyun-Jung Berger, Maria
Dal Bianco, Casalserugo (PD)
2012. - M. BREGANZE (aut.):
Pianificazione paesaggistica
in itinere: l’esperienza del
Veneto (estr. da: Rivista giuridica di urbanistica, 2/2014);
Riflessioni sulla semplificazione amministrativa (estr. da:
Rivista amministrativa della
Regione Veneto, 1-4/2013);
Ruolo delle banche e rapporti
economici (estr. da: Mediterraneo: confine o ponte?, Vicenza 2014). - A. CACCIAVILLAN (aut.): L’Emmanuele, Dio
con noi, Città del Vaticano
2012. - G.A. CISOTTO (aut.):
Solo uomini di buona volontà: il Partito d’Azione veneto,
1942-1947, Roma 2014. - A.
DANIELE (curat.): La nascita
del vocabolario. Conv. di studio per i quattrocento anni
del vocabolario della Crusca,
Udine, 12-13 marzo 2013,
Padova 2014. - G. FAGGIN
(trad.): Melopee: siet poets
neerlandes, Udine 2014. - G.
FRACASSO (coaut.): Uccelli
dei Colli Berici, [s.l.], 2014. - E.
FRANZINA (donat.): Dì bän
so: migrazioni e migranti
nella storia. Articoli, saggi e
studi di e su Emilio Franzina
che va in pensione, cur. M.
Sanfilippo, Viterbo 2014. - F.
GALANTE (donat.): G. Goldoni, Le baruffe chiozzotte:
commedia in tre atti in prosa,
Venezia 1909; Id., La bottega
del caffè: commedia di tre atti
in prosa. Rappresentata per
la prima volta in Mantova la
primavera dell’anno 1750,
Venezia 1909; Id., Il bugiardo: commedia di tre atti in
prosa. Rappresentata per la
prima volta in Mantova la
primavera dell’anno 1750,
Venezia 1909; Id., La buona
madre: commedia veneziana
di tre atti in prosa. Rappresentata per la prima volta in
Venezia nel carnovale dell’anno 1761, Venezia 1909; Id., Il
burbero benefico: commedia
di tre atti, Venezia 1909; Id.,
El campielo: commedia di
cinque atti in versi, Venezia 1909; Id., La casa nova:
commedia di tre atti in prosa,
Venezia 1909; Id., Il cavaliere
e la dama: commedia di tre
atti in prosa. Rappresentata
Disponibile
l’inventario
delle «carte»
di Bandini
Può essere consultato e scaricato attraverso il sito www.
accademiaolimpica.it o richiedendolo alla Segreteria
dell’Accademia l’inventario
delle «carte» di Fernando
Bandini, curato dagli accademici Vittorio Bolcato e
Giovanni Pellizzari, con la
collaborazione della dott.
Laura Miceli, nipote del poeta. Il materiale donato dagli
eredi del letterato e conservato nella Biblioteca dell’Accademia ha dunque ora una
“mappa” utile agli studiosi
per orientarsi tra i documenti
di Bandini, da quelli di carattere più strettamente professionale a quelli che aprono
emozionanti visioni sulla sua
personalità, la vita familiare
e le relazioni d’amicizia.
Notevole l’interesse suscitato
dalle «carte» donate all’Accademia, anche in vista delle
nuove edizioni delle poesie
di Bandini attualmente in
corso di preparazione.
per la prima volta in Venezia
nell’estate dell’anno 1749,
Venezia 1909; Id., Le donne
curiose: commedia di tre atti
in prosa, Venezia 1909; Id.,
Gl’innamorati: commedia
di tre atti in prosa, Venezia
1909; Id., La locandiera:
commedia in tre atti, Venezia
1909; Id., La moglie saggia:
commedia in tre atti in prosa,
Venezia 1909; Id., Le morbinose: commedia di cinque
atti in versi. Rappresentata
per la prima volta in Venezia
nell’autunno dell’anno 1758,
Venezia 1909; Id., Pamela
maritata: commedia di tre
atti in prosa. Rappresentata
per la prima volta in Roma
nel teatro Capranica nel
carnovale del 1760, Venezia
1909; Id., Pamela nubile:
commedia di tre atti in prosa.
Rappresentata per la prima
volta in Mantova la primavera dell’anno 1750, Venezia
1909; Id., La putta onorata:
commedia di tre atti in prosa,
Venezia 1909; Id., I rusteghi
commedia veneziana in tre
atti in prosa, Venezia 1908;
Id., Il ventaglio: commedia
di tre atti in prosa, Venezia
1909; Un secolo di attività
assistenziale delle suore di
S. Dorotea nell’ospedale
civile di Vicenza, Vicenza
[19..]. – G. GUDERZO (aut.):
Storia di Lei, Pavia 2014. - M.
KNAPTON (aut.): Ambasciata straordinaria al Sultano
d’Egitto (1489-1490), a cura
di Franco Rossi: [recensione]
(estr. da: Studi veneziani,
20/1990); Caroline Callard,
Le prince et la république:
histoire, pouvoir et société
dans la Florence des Médicis
au XVII siècle: [recensione]
(estr. da: Società e storia,
121/2008); Claudio Povolo,
Il romanziere e l’archivista:
da un processo veneziano del
‘600 all’anonimo manoscritto
dei Promessi Sposi: [recensione] (estr. da: Archivio
veneto, 144/1995); Giovanni
Pellizzari, Variae humanitatis
silva: pagine sparse di storia
veneta e filologia quattrocentesca: [recensione] (estr. da:
Archivio veneto, 175/2010);
James S. Grubb, Provincial
families of the Renaissance:
private and public life in the
Veneto: [recensione] (estr. da:
Studi veneziani, 35/1998);
Margaret L. King, Venetian
humanism in an Age of Patrician Dominance: [recensione] (estr. da: Rivista storica
italiana, 3/1988); Per il quinto
centenario del Monte di Pietà
di Brescia (1489-1989), a
cura di Daniele Montanari:
[recensione] (estr. da: Studi
veneziani, 20/1990); Per una
storia del Trevigiano in età
moderna. Guida agli archivi,
a cura di Danilo Gasparini
e Lucio Puttin: [recensione]
(estr. da: Studi veneziani,
13/1987). - A. MARCHETTO
(coaut.): La libertà religiosa
tra Stato e Chiesa, Chieti
2014. - A. MINELLI (aut.):
Alfred Russell Wallace: l’altro
padre della teoria dell’evoluzione (estr. da: Ligabue
magazine, 64/2014); Naturalistic perspectives in cognitive sciences: evolution and
development (estr. da: Reti,
saperi, linguaggi, Bologna
2014). - ID. (coaut.): Chilokey,
an interactive identification
tool for the geophilomorph
centipedes of Europe (Chilopoda, Geophilomorpha)
(estr. da: Zookey, 443/2014);
Evolution makes more sense
in the light of development
(estr. da: The America biology teacher, 8/2014); Italian
natural history museums on
the verge of collapse? (estr.
da: Zookeys, 456/2014); Model organisms in evo-devo:
promises and pitfalls of the
comparative approach (estr.
da: History and philosophy
of the life sciences, 2014). –
M. NARDELLO (donat.): Gli
anni che vissi al Liceo Zanella
di Schio, cur. M. Ercole, M.
Pietrobelli, Vicenza 2014. - F.
TODESCAN (aut.): Lex, natura, beatitudo: il problema
della legge nella scolastica
spagnola del sec. XVI, Padova
2014; Le radici teologiche del
giusnaturalismo laico: il problema della secolarizzazione
nel pensiero giuridico del
sec. XVII, Padova 2014. - ID.
(collab.): G. Maglio, La coscienza giuridica medievale:
diritto naturale e giustizia nel
Medioevo, Assago-Padova
2014.