RELAZIONE FINALE 1° ANNO DI ATTIVITA` NELL`AMBITO DELL
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RELAZIONE FINALE 1° ANNO DI ATTIVITA` NELL`AMBITO DELL
RELAZIONE FINALE 1° ANNO DI ATTIVITA’ NELL’AMBITO DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO MATTIA TIEZZI MARTINA MENCHETTI TUTOR: RICCARDO AZZARA A.S. 2015/2016 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Con la legge 107/2015 il percorso di alternanza scuola-lavoro è divenuto un momento formativo strutturale. Nel triennio finale saranno previste 200 ore per i Licei e 400 per gli Istituti Tecnici. Tali momenti lavorativi sono rivolti alle imprese, ma anche a Enti Pubblici o Musei. In quest’ottica l’Osservatorio Sismologico è stato contattato dal Liceo Classico e Musicale “Francesco Petrarca” di Arezzo per accogliere alcuni studenti nel percorso di alternanza scuola-lavoro. Villa Severi, sede dell’Osservatorio Sismologico di Arezzo Logo dell'Osservatorio SismologiCo di ARezzo INGV OSSERVATORIO SISMOLOGICO AREZZO L’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) è un Ente Pubblico di Ricerca che, tra le sue attività, si occupa dello studio di eventi sismici. L’INGV non solo collabora con molte università in progetti ad indirizzo scientifico e geofisico, ma si occupa di monitorare l’attività sismica del territorio nazionale attraverso una rete sismica costituita da più di 300 stazioni distribuite in tutta Italia. L’Osservatorio SismologiCo di Arezzo(OSCAR), situato presso Villa Severi, è uno dei tanti centri di ricerca INGV. Esso gestisce numerose stazioni sismiche nel territorio di Arezzo, sviluppa progetti scientifici per lo studio della sismicità dell’Appennino Centro-Settentrionale e si occupa di divulgazione e informazione scientifica. All’interno della città sono installate tre stazioni di monitoraggio: negli scantinati del Palazzo della Provincia, all’interno della succursale del Liceo Classico di Arezzo e all’interno di Villa Severi. Proprio all’interno dell’OSCAR, ma non solo, si è svolto il nostro lavoro da “sismologi”. PRIMA SETTIMANA La prima settimana si è svolta dal 1 all’ 8 Febbraio. I primi giorni sono stati dedicati ad un’introduzione alla fisica dei terremoti e all’approccio alla strumentazione sismometrica. FISICA DEI TERREMOTI Il movimento prodotto da un terremoto è l’effetto della propagazione in superficie delle onde sismiche prodotte dalla rottura della crosta terrestre all’ipocentro. Le onde si dividono in onde P e in onde S. Le onde P (primarie) sono onde di tipo longitudinale che danno luogo a scuotimenti di tipo verticale. Le onde S (secondarie) sono trasversali e producono movimenti orizzontali perpendicolari alla direzione di propagazione dell’onda. Esse non possono propagarsi nei fluidi. Questo aspetto è stato storicamente utile per poter descrivere la struttura interna della Terra, in particolare quella del nucleo esterno fluido all’interno del quale le onde S non si propagano. Questa foto è stata scattata dopo il terremoto di San Francisco del 1906. Essa è un esempio dell'effetto in superficie della deformazione permanente prodotta da un forte terremoto. SISMOMETRI E STAZIONI SISMICHE Sin dal primo giorno all’interno dell’osservatorio è stato necessario prendere confidenza con gli strumenti che vengono installati in una stazione sismica per il rilevamento dei terremoti. Un stazione sismica è composta da: - un SISMOMETRO, lo strumento che rileva i movimenti del suolo scomponendoli su una terna cartesiana avente l'asse Z verticale alla superficie e le due direzioni orizzontali lungo gli assi geografici (Nord-Sud ed Est-Ovest) - un sistema di acquisizione degli eventi costituito da due parti: un convertitore analogico/digitale che trasforma il segnale proveniente dal sismometro in un segnale numerico e un disco rigido (HARD DISK) dove vengono conservati i dati rilevati. La stazione sismica può inviare i dati tramite un collegamento di rete o funzionare in modalità locale (standalone). In questo secondo caso il disco deve essere ciclicamente rimosso e sostituito per analizzarne i dati - un RICEVITORE GPS, necessario per assicurare la sincronizzazione dei dati registrati e per la determinazione esatta del punto geografico in cui è installata la stazione sismica. Dati essenziali per localizzare i terremoti nel tempo e nello spazio - un sistema di alimentazione che può essere costituito da una BATTERIA collegata a un alimentatore quando è disponibile la corrente elettrica di rete o, in caso contrario, connessa a un sistema fotovoltaico. - nel caso in cui ci sia l'intenzione di registrare eventuali movimenti associati a forti terremoti, il sismometro puo' essere affiancato da un ACCELEROMETRO, che misura le accelerazioni del moto del suolo. Tali strumenti ci sono stati presentati in laboratorio all'interno dell'Osservatorio. Il loro funzionamento è stato osservato visitando alcune delle stazioni sismiche gestite dall'Osservatorio: quella installata negli scantinati della Provincia, dove il nostro “Tutor” Riccardo ci ha fatto vedere come estrarre i dati dall’hard-disk tramite computer, in modo da poter poi analizzare i sismogrammi in laboratorio. Oltre al controllo dei dati, ci siamo occupati del controllo del funzionamento GPS, osservando l’ora (espressa in UTC, universal time code) e la data (espressa in giorni del calendario giuliano). La nostra attività si è poi svolta in una delle stazioni sismiche installate in Casentino, all'interno della sede dell'Unione dei Comini del Casentino. In tale occasione siamo stati noi ad occuparci del controllo del corretto funzionamento della stazione sismica e della conservazione dei dati che abbiamo poi analizzato in Osservatorio. LA STAZIONE SISMICA DEL LICEO CLASSICO Dopo le spiegazioni di fisica dei terremoti e di funzionamento degli apparecchi, ci siamo occupati di installare una stazione sismica all'interno della succursale del Liceo Classico. La stazione comprende un sismometro, una batteria, un convertitore analogico digitale e un disco di acquisizione, il quale viene rimosso e sostituito periodicamente. Purtroppo è momentaneamente priva di localizzatore GPS, pertanto il segnale orario può risultare talvolta impreciso. Il sito è controllato ogni 15 giorni da noi sotto la guida del tutor. Il nostro incarico è quello di prelevare dati dall’hard disk tramite un computer portatile e di analizzare in seguito i sismogrammi in osservatorio. 08:11 13:15 Le immagini precedenti mostrano il movimento del terreno registrato dalla stazione sismica installata all'interno degli scantinati della succursale del Liceo Classico in Via Garibaldi. Ogni blocco di sismogrammi è relativo a una diversa componente del moto (rispettivamente Verticale, Nord-Sud, Est-Ovest). Ogni riga rappresenta una registrazione continua di un giorno. Le prime quattro linee di ogni figura sono relative a giorni feriali, l'ultima è stata effettuata di domenica (15 Maggio 2016). Le linee azzurre sul grafico relativo al moto verticale traguardano l'ora di entrata a scuola (alle 8:10 circa), i “cambi dell'ora” e l'uscita da scuola (circa le 13:15). Come è chiaramente visibile dalla componente verticale, nei giorni feriali la stazione rileva un aumento di rumore, che comincia in concomitanza con l'entrata a scuola, ha il suo culmine intorno alle 11:10, e cioè nel periodo di ricreazione e diminuisce drasticamente all'uscita da scuola. Nell'ultima linea, quella corrispondente alla domenica, invece, non solo non si nota lo stesso andamento del rumore registrato, ma non è neppure visibile alcuna variazione o segnale particolare: questo accade perché non vi sono persone all’interno della scuola. SECONDA SETTIMANA Il lavoro nella seconda settimana si è svolto dal 7 al 10 di Giugno. Abbiamo iniziato a studiare i sismogrammi al computer. Il nostro tutor ci ha introdotto all’uso dei sistemi operativi “UNIX” e LINUX. Il nostro compito è consistito nel riconoscere la presenza di sismogrammi associabili ad eventi sismici all'interno della registrazione della stazione sismica del Liceo Classico. Abbiamo potuto rilevare eventi di tipo locale (a distanza epicentrale fino a circa 100 km), regionale (a distanza epicentrale fino a 600 km) e telesismico (a distanza maggiore di 600 km). L'analisi dei dati ha richiesto l'uso di filtri di tipo passa-alto e passa-basso e una introduzione all'analisi spettrale. I filtri si utilizzano per evidenziare la parte di segnale a bassa e ad alta frequenza e consentono di riconoscere i sismogrammi di eventi sismici anche in condizioni particolarmente rumorose come quella della stazione sismica del Liceo. I filtri sono gli stessi usati nello studio delle tecnologie musicali. La stazione del Liceo Classico ha iniziato a registrare dati dal giorno 27/04/2016 (giorno giuliano 118), abbiamo riconosciuto numerosi eventi sismici, dei quali presentiamo alcuni esempi di sismogrammi: CONCLUSIONI Fin dal primo giorno abbiamo constatato che la sismologia non si occupa soltanto di terremoti ma è un importante supporto ad altre discipline scientifiche (come ad esempio visto nel caso del contributo dato al progetto VIRGO, l'interferometro per la detezione delle onde gravitazionali). L'attività svolta ci ha aiutato a fissare alcuni concetti di base della fisica (abbiamo avuto modo di utilizzare formule studiate durante l’anno scolastico). La sismologia è strettamente legata a studi di tipo geologico e ingegneristico, è fondamentale la conoscenza delle rocce e del terreno e sono importanti i contributi che lo studio della propagazione delle onde possono dare all'ingegneria sismica per prevenire gli effetti del terremoto. Abbiamo compreso che alla frequente domanda “Si possono prevedere i terremoti?” probabilmente non saremo in grado di rispondere, ma, grazie alla sismologia, è possibile individuare le aree sismiche e soprattutto dare indicazioni per prevenire danni alle strutture e conseguenze per gli individui. Possiamo quindi ritenerci soddisfatti dell’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro e affermare con certezza che proseguiremo il nostro lavoro da “sismologi” anche nei prossimi due anni. Le prospettive sono quelle di continuare a controllare i dati della nostra e di altre stazioni, riuscendo ad aggiornare magari la lista stessa dei terremoti INGV.