Social4school

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PROGETTO PRIVACY PER LE SCUOLE
SOCIAL4SCHOOL
Supporto al miglioramento della percezione e della consapevolezza della propria privacy
nelle reti sociali online
PROPONENTE: R. G. Pensa, PhD Dept. of Computer Science University of Torino
REFERENTE SCOLASTICO: Antonella Torasso
DESTINATARI: classi quarte e quinte dei Plessi di Scuola Primaria
Una recentissima indagine condotta dall’istituto IPSOS per Save the Children ha evidenziato
come, in Piemonte, i giovanissimi dai 12 ai 17 anni siano sempre connessi: usano Facebook
(70%), WhatsApp (54%), Instagram (32%) e Twitter (26%), conoscono abbastanza bene le
regole che governano la privacy in Rete (48%), ma non se ne preoccupano più di tanto (62%).
Vivono relazioni virtuali nei gruppi di conversazione sulle applicazioni di messaggistica dei loro
smartphone, spesso anche con persone che non conoscono direttamente (66%), quasi uno su
cinque (18%) invia messaggi, video o foto con riferimenti sessuali a gruppi dove non conosce
tutti i partecipanti e uno su tre (31%) si dà appuntamento con qualcuno conosciuto solo
attraverso questi gruppi. Recenti fatti di cronaca del torinese hanno evidenziato i risvolti
raccapriccianti che tali comportamenti possono avere. Il problema principale appare quindi
la scarsa percezione che i giovanissimi hanno della propria privacy online e la conseguente
scarsa consapevolezza del grado di diffusione che i propri pensieri, fatti e azioni possono
raggiungere quando si è interconnessi con il mondo.
Questi numeri sono favoriti dalla diffusione sempre più capillare, quanto inarrestabile, degli
smartphone tra i giovanissimi. Gli adolescenti italiani sono precoci utilizzatori di dispositivi
mobili: l’età media nella quale ricevono il primo smartphone è 12 anni e mezzo e imparano
ad utilizzarlo soprattutto da soli (58%). Il 42%, al contrario, impara perché aiutato da qualcun
altro, in particolare un adulto. Lo stesso rapporto IPSOS evidenzia come tali strumenti digitali
potrebbero essere utilizzati attivamente anche per l’apprendimento in aula. Tuttavia, l’uso
dello smartphone in aula è in larga parte vietato: solo il 2% dei ragazzi intervistati ha ammesso
di averlo utilizzato nell’ambito di una lezione.
Per sensibilizzare la popolazione scolastica circa l’importanza della corretta percezione della
propria privacy e della consapevolezza di ciò che si condivide e a chi si condivide, il progetto
prevede la messa a punto, sotto forma di applicazione mobile/gioco interattivo, di una
simulazione ludica di diversi scenari di condivisione e socializzazione online, basata sui modelli
studiati nel corso di un progetto di ricerca dell’Università di Torino. Tale applicazione
permetterà agli studenti, sotto la guida degli insegnanti, di avvicinarsi al problema della
privacy, di conoscere i rischi di una divulgazione incontrollata dei propri pensieri, fatti e azioni
sui social network e, infine, di apprendere l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dai
social media per proteggersi da tali effetti indesiderati.
FINALITÀ
Promuovere la cittadinanza attiva favorendo la consapevolezza dei processi nell'uso dei media.
Sviluppare l'autotutela dei minori e la capacità di lettura e decodifica dei modelli proposti dai media
DESTINATARI
Classi quarte e quinte dell’Istituto
REFERENTE: Antonella Torasso
OBIETTIVI GENERALI
 Promuovere l’acquisizione di un bagaglio esperienziale per costruire con gli allievi riflessioni critiche
volte a far maturare in loro la consapevolezza di un uso più “ragionato” di computer cellulari,
dispositivi mobili e videogiochi.
 Acquisire la coscienza dell’importanza del rispetto delle regole, delle norme e dei canoni
comportamentali della comunità digitale.
METODOLOGIA Saranno utilizzati tutti gli elementi metodologici consolidati in campo educativo quali:
Brainstorming, ricerca – azione, cooperative learning, learning by doing, peer education, giochi di
ruolo e di simulazione, visione di video, giochi on line
Le modalità di realizzazione si snodano secondo le seguenti azioni
Attività didattiche svolte in classe/sezione
Analisi e sperimentazione del prototipo
Verifica alla fine dell'anno scolastico dopo la sperimentazione
Documentazione delle attività svolte