C on V - Rivista idea

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C on V - Rivista idea
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Sommario
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Ilmancatoconferimentodidatiaggiuntivi
oaggiornati,nonchélarichiesta
dicancellazionesarannoprivi
diconseguenzepregiudizievoli.
anno XXVI
á 7 luglio 2011
fatti
10-11
UN MONREGALESE ALLA GUIDA
CONFINDUSTRIA CUNEO
Gliimprenditoriscelgono
SimoneGhiazza
12-15 L’ECONOMIA DELLA GRANDA AI RAGGI X
L’occupazioneèdarecord.
Ilrestounpochinomeno
á L’ECONOMIA (FORTE) DEI CUNEESI
16-17 RAPPORTO 2010 DELLA BANCA D’ITALIA
Ferruccio Dardanello (foto)
IlPiemontesirisolleva(piano)
e Giuseppe Tardivo, presidente
18-19 “BIANCO” SPA DI ALBA
della Camera di commercio di Cuneo
Doveilfuturoèdicasaognigiorno
e di Unioncamere nazionale
20-23 “SHOPPING SOTTO LE STELLE”
e coordinatore della sede cuneese
della Facoltà di economia, iniziano
Icommerciantisonoinprimafila
a illustrare su “IDEA” i dati del rapporto
peranimareillugliocuneese
sull’andamento economico della Granda
32-33 I 237 ANNI DELLA GUARDIA DI FINANZA
Inunannorecuperati60milioni
dieuroditasseevaseinprovincia
34
GRADITISSIMI OSPITI A GUARENE
62-63 IL DEBUTTO DE “L’UOMO CHE SUONAVA
SgarbielaSiciliaalla“Madernassa”
(W) LA GENTE”
35
BILANCIO POSITIVO
“Movie&trailer”hasfornatounaltro
Ilprimomesedell’Ufficioturistico
cortometraggio
attivatoaPollenzo
38
PREMIO POETICO “INTER-ALPES”
Riconoscimenticonsegnatia“’LCaprissi”
40-45 NEWS DAL PIEMONTE
Notizieedeventidellasettimana
6
L’EDITORIALE
48
IMPEGNO CHE MERITA UN PLAUSO
L’artedirigirarelafrittata
SanGiovanni,piccologioielloadAlba
8
IL FICCANASO
Saidchesognalalibertà
54
UN FIGLIO, CHE AVVENTURA
Chissàperchélapanciabis
nonispiragentilezza
55
CI VUOL FEGATO...
Sentirsiinvisibileagliocchi
delmondo
56
CARA ZIA GIUGI
PoveroStrauss-Kahn!
Maoraèuomolibero?
57
MODA
á «DOBBIAMO FAR CAPIRE AGLI ELETTORI
Tempidisaldi,approfittiamone!
IL NOSTRO LAVORO DI OPPOSIZIONE»
77
TORINO & DINTORNI
Il consigliere regionale del Pd Mino
Il“Traffic”inpiazzaSanCarlo
Taricco (foto) sottolinea come anche
80
APPUNTAMENTO IN PIAZZA DUOMO
in Granda sia tempo di “far cambiare
Tradizionemediterranearielaborata
il vento” e si sofferma sulla necessità di
82
ARTE
una classe politica preparata, che sappia
rispondere alle reali esigenze di cittadini
TabussoalcastellodiRoddi
DEI GIOVANI DI
12
rubriche
30
á
Questo numero di “IDEA” è stato chiuso in redazione lunedì 4 luglio alle 13,50
á COLLEGATI SUBITO! A lato il codice QR del nostro sito internet,
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persone
24-25
26-27
28-29
30-31
36-37
46-47
58-59
GUIDO CROSETTO A GIULIO TREMONTI
«Facciamo finalmente
qualcosa di centro-destra!»
MARIANO RABINO
«Luca Cordero di Montezemolo farà
la vera rivoluzione liberale»
MASSIMO CORRADO
«La partecipazione deve essere
di nuovo reale»
MINO TARICCO
«All’opera per far cambiare il vento
anche in Granda»
GIANFRANCO SINEO
Intervista al primo cittadino
di Salmour
JURY CHECHI
Il campione olimpico lancia
i camp “Kinder + Sport” ad Alba
CHIARA PRATO
Da Alba alla redazione del Tg2
eventi
50-53
60
64-65
66-67
70-71
á “CHEESE”: LA VETRINA
DELLE FORME DEL LATTE
Presentata l’edizione 2011
di “Cheese”, in programma
a Bra a metà settembre,
la rassegna internazionale
diventata ormai il primo
riferimento per il settore
lattiero-caseario. L’evento
biennale promosso da Slow
Food (nella foto: il suo
fondatore, Carlo Petrini)
nel 2009 ha richiamato
sotto la Zizzola oltre
150.000 visitatori
á Questa settimana trovate
Parola ai nostri lettori da pag.
Il quotidiano on-line
che ti offre in tempo reale
notizie, interviste,
avvenimenti e tutto
lo sport della provincia
di Cuneo
68-69
64
lettere
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78
72-73
72-73
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UNA TERRA RICCA DI RICHIAMI
In Piemonte c’è l’imbarazzo della scelta
CINEMA D’ESTATE
Tante proposte per ogni gusto dall’animazione al documentario
“CHEESE” 2011-LE FORME DEL LATTE
La rassegna delle diversità che fanno la differenza
NEL PALAZZO DELLE MOSTRE E DEI CONGRESSI DI ALBA
Imperdibile salto nel passato con la splendida mostra
“Le Langhe di Camillo Cavour-Dai Feudi all’Italia unita”
“ASTIMUSICA” PROPONE LE SUE STAR
La sedicesima edizione sarà al via venerdì 8 luglio
TANTI GLI EVENTI IN PROGRAMMA PER SAVIGLIANO
Presentato il cartellone estivo 2011
PICCOLI FRUTTI PROTAGONISTI
Martiniana Po celebra mirtilli, more e altre prelibatezze
“MONFORTEINJAZZ”, VERA ARENA DI RAFFINATEZZA
Si inizia con Jean Tiersen e chiuderà Stefano Bollani
IL TRIONFO DELLA CLASSICITÀ
Bene Vagienna va in... “Ferie di Augusto”
á RICEVI IDEA
A CASA TUA!
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L’editoriale
L’ARTE DI RIGIRARE LA FRITTATA
Claudio Puppione
P
MICHELE SANTORO
PRETENDE DI FARE
TUTTO CIÒ
CHE VUOLE
E DI NON PAGARE
PER EVENTUALI
ERRORI. NON
CI RIESCE E URLA
SUBITO ALLA BIECA
CENSURA DI REGIME
n TAV E SENZA VERGOGNA
Su quanto accaduto domenica
in Valle di Susa credo sia inutile
aggiungere parole di esecrazione
per i banditi-teppisti-paramilitari
che si sono esibiti nell’assalto alle
Forze dell’ordine, purtroppo senza
riportare troppi danni. Non sono
riusciti a ottenere il morto come
volevano, per santificarlo alla stregua
di quanto fecero per Carlo Giuliani.
Sento invece il dovere di esternare
sconcerto per l’uso (perché questo
è) dei bambini nei cortei pacifici
che, sia chiaro non avevano nulla
a che fare con i delinquenti. Mettere
di mezzo l’infanzia è sempre
un’infamia (e pure una prova
di debolezza), qualsiasi
sia la causa per la quale si lotta.
6
á 7 luglio 2011
rendete l’ultimo “exploit” del principe dei tribuni del popolo, Michele
Santoro, uno che ha dedicato l’esistenza alla difesa dei deboli e, com’è giusto, per questo sforzo sovrumano percepiva dalla Rai 700 mila euro all’anno (più i 2 milioni di “liquidazione” concordati, più, chissà, le centinaia di
migliaia di euro che riuscirà a scucire alla tv di Stato per la prossima stagione, sempre
che non mantenga fede alla promessa di fare “Annozero” in cambio di un euro): rotte
la trattative con La7, ha accusato la rete di essere succube di Berlusconi e se l’è presa
pure con Enrico Mentana, il quale ha avuto il torto di rivelare i veri motivi della rottura. In pratica, come faceva con la tv di Stato, pretendeva di fare tutto ciò che voleva
e che le eventuali ingenti spese legali causate da eventuali svarioni (anche i geni sbagliano qualche volta, quando creano dei mostri ad arte) fossero a carico di altri.
Narra la leggenda che il grande giornalista abbia detto alla tv di Telecom che esigeva
un contratto uguale a quello che gli fece Mediaset. A parte che così possiamo rammentare che l’incorruttibile è stato al soldo (tanti soldi) del male assoluto, abbiamo un
altro esempio della magica capacità degli uomini (e delle donne) di sinistra di capovolgere la frittata all’insegna dell’ipocrisia. In questi giorni la cronaca ce ne ha offerti
molti, a iniziare dal Sindaco di Napoli e dalla grana dei rifiuti, per arrivare a quella
militante del Pd che, come Giovane democratica indignatissima, scriveva ai giornali
per denunciare lo scandalo del bunga-bunga e nel frattempo girava film porno.
Ancora una volta ci soccorre un commento “antropologico” di Marcello Veneziani:
«Ettore Scola, premiato alla “Milanesiana”, va sul podio e alludendo alla vittoria della
sinistra, dice: “Ho notato a Milano un’aria diversa”. Che miracolo. Pisapia, tutto il
male porta via. Sarebbe facile replicare che la sua è una sensazione fondata sul nulla,
pura fuffa psicologica e ideologica. Ma quell’impressione diventa favola metropolitana ed è la spia di un’attitudine: la sinistra ha il monopolio del racconto. Cosa significa? Che la sinistra diffusa detiene la rappresentazione del Paese, indica il clima, le
metafore, gli eroi e gli infami, la storia e la critica, i codici di linguaggio, i giudizi e i
pregiudizi. Non credo che sia frutto di un disegno prestabilito ordito da chissà quale
Bottega Oscura, ma di una sintonia che passa dalla politica e dalla cultura, dai giornali alla tv, da attori e autori a registi e comici, a volte giudici. È una macchina del fango
e dell’incenso che fabbrica miti e demoni, accredita o discredita personaggi e opere,
veicola dogmi e paradigmi. Un tempo il monopolio del racconto si chiamava supremazia ideologica, o egemonia. Oggi si chiama, con Vendola, narrazione. Certo, coi
racconti non si governa un Paese, non si affronta la realtà, ma la si inscena. Si sostituisce ai fatti l’impressione, alla realtà la fiaba o il film. Viceversa, il centro-destra non
sa raccontare la realtà e se stesso, oscilla tra la cruda realtà e l’evasione. Per dirla in
metafora, oscilla fra Tremonti e Signorini, eccellenti nei loro rispettivi campi. A volte insegue con affanno il racconto avverso, lo contrasta, tenta di smontarlo, ma non
ne produce uno suo, gioca in difesa; anche perché l’industria del racconto gli è ostile.
Berlusconi ha l’hardware della comunicazione, non il software, ne controlla la proprietà e il commercio, non i messaggi e la cultura. È la sinistra a raccontare l’Italia, a
narrare il Bordello o la P4, a rappresentare gli italiani, ieri degradati e oggi rinati, solo
grazie a un esito elettorale. Tremonti conta, la sinistra racconta. Questa disparità
fotografa una sinistra inabile ad affrontare la realtà e a governarla, ma abile a raccontarla e a trasfigurarla». Un’analisi perfetta, secondo il sottoscritto.
Il ficcanaso
SAID CHE SOGNA LA LIBERTÀ
Antonio Barillà
LA RIBELLIONE DI UN
BAMBINO SOLLEVA
ANCHE NEL CIECO
OCCIDENTE IL CASO
DELLA MAURITANIA,
DOVE LE LEGGI
RESTANO NEI CODICI
E LA SCHIAVITÙ
È QUOTIDIANITÀ
8
á 7 luglio 2011
L
a libertà? Stare con la mamma e non prendere le botte. Nelle parole di Ouitha, bambina dagli occhi grandi e impauriti, è racchiusa l’ingiustizia di un
Paese dov’è ancora possibile nascere schiavi. Lei, quella normalità confusa
con libertà, l’ha appena assaporata, complice un movimento politico-rivoluzionario che sta scardinando gli assiomi, sedimentati da secoli di rassegnazione, della
Mauritania, uno degli ultimi lembi di mondo in cui è tollerata la schiavitù.
L’hanno abolita, a dire il vero, vent’anni fa (già troppo tardi), e nel 2007 hanno inasprito le pene per i padroni, ma scrivere una legge non significa bruciare nel contempo una tradizione degradante. Così ecco frotte di uomini, donne e bambini accudire
le faccende domestiche o spaccarsi la schiena nelle campagne del maître, senza diritti
e senza sogni, se non quello inculcato da piccini per cui accettare docilmente il proprio destino significa meritarsi il paradiso. Una convinzione tramandata di padre in
figlio, che frena spesso i tentativi di emancipazione, i rigurgiti di rivendicazione, l’anelito a conquiste minime, come essere pagati per lavorare: capita che le madri esortino i figli a tacere e a sottomettersi, difendendo i padroni, sicure nella loro povera
cultura che siano, anzi, dei benefattori.
La Mauritania e la sua ostinazione a non scrollarsi di dosso una pratica umiliante
sono tornate d’attualità grazie al coraggio di un bambino di 13 anni: Said figlio di
Salka, abituato a badare a cammelli e capre, analfabeta, plagiato dal racconto di una
maledizione ineluttabile che i neri devono sopportare in cambio di un premio dopo
la morte, consapevole di non poter chiedere nulla e di dover chiedere però persino il
permesso di sposarsi, costretto a vivere in locali appartati e miseri, a convivere con il
timore d’essere venduto, affittato, punito. Said, un giorno, ha detto basta.
Ed è fuggito insieme al fratellino Yarg di appena 8 anni, lui, ancora più piccolo, impiegato a pulire scale e latrine, a lavare piatti e pentolame.
Una fuga fino a Lemden che diventa simbolo e denuncia internazionale: le autorità
locali insabbiano, le organizzazioni per la libertà si ribellano, trovano seguito in tante
persone che considerano persone tutti gli altri e non ammettono catene né fisiche né
morali, scoppiano moti, i padroni vengono inchiodati alle proprie responsabilità, poi
però liberati in pochi giorni e mandati a casa, come se nulla fosse accaduto, a riallacciare i fili di un malcostume e d’una vergogna ritenuti normali, sopportati nonostante
le leggi così come gli schiavi del Duemila sopportano il loro destino. Al punto che
mamma Salka difende il padrone: lui non fa nulla di male, anzi è buono e protettivo,
è Said che è un ragazzino difficile.
Non ha colpe, povera donna, è solo ignorante e incapace di immaginare una società
diversa da quella in cui ha vissuto.
Così, sorgono nuovi moti. Si apre un processo che può cambiare tutto. E anche nell’occidente sordo e cieco, che a volte nemmeno s’accorge degli schiavi moderni sotto
casa (prostitute o accattoni rapiti all’est e sfruttati) arriva l’eco di un’ingiustizia profonda, di un lembo di mondo a cui fa comodo rimanere nel passato, dove schiavi non
si diventa, ma si nasce. E non date retta alle parole, alle giustificazioni, ai depistaggi:
come dice Biram, ex schiavo e presidente dell’Ira (Iniziativa per la rinascita del movimento abolizionista, anti-schiavitù), un bambino che non va a scuola, che è costretto
a lavorare e che non possiede nulla, nemmeno un vestito, è un bambino schiavo.
I giovani imprenditori
scelgono Simone Ghiazza
MONREGALESE, HA 30 ANNI E... LE IDEE CHIARE
FILIPPO MONGE GUIDERÀ ANCORA L’ANCE DI CUNEO
E gli “junior” edili hanno chiamato Gianluca Malacrino a sostituire Elena
Lovera. Le aziende costruttrici: «Una “class action” per essere pagati»
Filippo Monge (foto qui accanto),
43 anni, docente universitario, amministratore dell’impresa di costruzioni “Farm” sas di Rabbone & C.,
è stato confermato, all’unanimità,
alla presidenza dei costruttori edili
(Ance) di Confindustria Cuneo per il
prossimo triennio. Monge, già direttore del Centro studi di Ance
Piemonte e membro di Giunta di
Confindustria Cuneo, mantiene anche la carica di vicepresidente di
Confindustria Cuneo.
Anche i giovani imprenditori edili di
Ance Cuneo hanno rinnovato i vertici: Gianluca Malacrino (foto qui
accanto), 36 anni, titolare della
“Cauda strade” srl di Montà, succede alla saluzzese Elena Lovera.
Monge ha annunciato: «Metteremo
in atto una decisa “class action”
nei confronti della pubblica Amministrazione, per
conseguire al più presto il recupero dei crediti che
le imprese vantano nei confronti degli enti pubblici
territoriali. Inoltre lavoreremo per allentare il patto
di stabilità che blocca i pagamenti alle aziende.
10
Infine avremo un occhio di riguardo
per l’innovazione e la ricerca, promuovendo la “green economy”».
«Ringrazio Elena Lovera per la lungimiranza, la grinta, il talento, le
mille attività svolte in due mandati», ha dichiarato Malacrino, che è
anche vicepresidente del Gruppo
giovani edili di Ance Piemonte.
Mentre il Direttivo dell’Ance si formerà solo dopo che i due Comitati
esecutivi avranno nominato i loro
rappresentanti, il Consiglio direttivo
dei giovani imprenditori edili è così
composto: Pierelisa Balaclava (“Balaclava” srl), Nicola Degioanni (“Alpi
costruzioni” srl), Simona Gallo
(“Gallo Giovanni & C” sas), Enrico
Lovera (“Costrade” srl), Cristina
Massucco (“Massucco costruzioni”
srl), Roberto Occello (“Maes” srl),
Giorgia Olivero (“Somoter” srl), Alberto Pairotti
(“Selghis calcestruzzi” spa), Giovanna Pairotti
(“Selghis calcestruzzi” spa), Gianluca Preve
(“Preve costruzioni” spa) e Matteo Preve (“Preve
costruzioni” spa).
á 7 luglio 2011 á nel mondo dell’imprenditoria
Lorenzo Vallese
S
imone Ghiazza è il
nuovo presidente del
Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Cuneo. L’elezione è avvenuta presso il “San Giovanni resort” di Saluzzo, nel corso dell’assemblea privata che ha preceduto il convegno “Should i stay
or should i go-Riflessioni dei giovani imprenditori di Cuneo su
un Paese che sembra dimenticarsi delle nuove generazioni” (il
titolo è mutuato dall’omonima
canzone degli anni Ottanta dei
“Clash”, che in italiano suona:
“Devo restare o devo andare”),
durante il quale sono intervenuti
i presidenti delle compagini giovanili delle altre associazioni di
categoria attive in provincia, con
Giovanni Quaglia, Marco Testa e
don Bernardino Giordano.
Sono state d’effetto le conclusio-
“MIROGLIO”: CICCHETTI RESPONSABILE DEL MARKETING
Il manager, 48enne, ha lavorato per “Henkel”, “Iveco” e “Piaggio group”.
L’azienda albese nel 2010 ha fatturato quasi 1.000 milioni di euro
Il gruppo “Miroglio” ha annunciato la nomina di Alessandro
Cicchetti (foto) a chief marketing officer. Cicchetti, 48 anni,
arriva al gruppo “Miroglio”
dopo un significativo percorso
manageriale svolto in realtà
prestigiose quali “Henkel”, “Iveco” e “Piaggio group”.
«Mi congratulo con Alessandro
Cicchetti per l’assunzione di
questa nuova responsabilità», ha affermato
Giuseppe Miroglio, amministratore delegato del
gruppo “Miroglio”. «Con grande piacere affidiamo una funzione centrale nel gruppo a un manager di così elevata esperienza internazionale,
a cui auguro grandi successi e soddisfazioni
ni della presidente uscente, Elena Lovera, e del past-president,
Alessandro Battaglia, i quali hanno dialogato tra loro, sullo stile di
Fazio-Saviano in “Vieni via con
me”, elencando, in modo provocatorio, le ragioni per andar via e
quelle per restare a fare gli
imprenditori in Granda.
Citiamo, a caso, uno dei “Vado
via” alternati ad altrettanti “Resto”: «Perché il 31 dicembre
2012 l’Italia restituirà all’Unione europea 40 miliardi di euro
che non è stata capace di usare in
sette anni e poi non ha la possibilità di finanziare le energie rinnovabili e la scuola».
Simone Ghiazza, 30 anni, monregalese, responsabile commerciale della “Sgm utensilerie”, fa
parte del gruppo dal 2002 e ne è
vicepresidente dal 2008. Già
membro di Giunta di Confindustria Cuneo e del Direttivo
della Sezione meccanica, con
l’elezione a presidente dei giovani imprenditori di diritto entra
nel Consiglio direttivo di Confindustria Cuneo, di cui diventa
anche uno dei vicepresidenti.
Il Direttivo che guiderà il sodalizio per il prossimo triennio risulta così composto: Cristina Trucco
(“Laboratorio Pasteur”, Cuneo),
professionali».
Con un fatturato consolidato
2010 di 997,1 milioni di euro e
oltre 12.000 dipendenti, il
gruppo “Miroglio”, fondato nel
1947, è leader nel settore
tessile-abbigliamento, attivo
in Italia e nel mondo con 58
società in 36 Paesi e oltre
2.000 negozi monomarca. Nel
settore della moda femminile
crea, produce e distribuisce le collezioni di
undici marchi. Nel settore tessile, con cinque
stabilimenti produttivi, il gruppo “Miroglio” propone sviluppi di prodotti sofisticati, strutturati
principalmente sulle linee merceologiche: tessuti, filo e filati, carta transfer e film tecnici.
Giorgio Rolfo (“Rolfo”, Bra),
Fabrizio Castello (“Castello Mario”, Revello), Alessandro Gino
(“Gruppo Gino”, Cuneo), Alberto
Ribezzo (“La monfortina”, Monforte d’Alba), Roberto Tomatis
(“Kelyan”, Cuneo), Gianluca Malacrino (“Cauda strade”, Montà
d’Alba) e Alessia Bertolotto
(“Marcopolo”, Cuneo).
«Nell’assumere l’incarico», ha
dichiarato Simone Ghiazza, «non
posso non ringraziare chi mi ha
preceduto. Siamo consapevoli
del percorso da fare e per farlo
scegliamo di “restare”, per essere
protagonisti nella nostra provincia contando sulla collaborazione
delle altre associazioni di categoria del territorio. In qualità di giovani e di imprenditori riteniamo
sia nostro dovere assumere un
ruolo sempre più attivo, per
affrontare con grinta e determinazione il futuro, oltre gli interessi immediati».
I lavori del convegno si sono
aperti con la relazione tenuta da
Elena Lovera, la quale ha indicato con grinta e determinazione le
caratteristiche peculiari del gruppo e ha introdotto il tema della
tavola rotonda, sollecitando un
confronto dialettico su un Paese,
e una provincia, in cui alle nuove
Dopo
l’elezione
Elena
Lovera e
Alessandro
Battaglia
hanno
elencato
i motivi
per cui
restare o
andarsene
dall’Italia.
Ottima
riuscita
del relativo
convegno
generazioni sembra non venga
dato più spazio.
Dario Perucca (Coldiretti), Stefania Bongiovanni (Confartigianato) e Lino Mollo (Confcommercio) si sono detti conUn
vinti di voler comunmotivo per non
que “restare”, ma
andare all’estero? «Resto
con uno sguardo,
qui perché la mia azienda e i
inevitabile, a ciò
miei collaboratori sono la mia
che avviene alfamiglia, sono andata ai loro
l’estero.
matrimoni, vedo le foto dei loro
figli sulle scrivanie e non
Giovanni Quaglia
riesco a pensare di
(presidente dell’aulasciare tutto».
tostrada “Verdemare
Torino-Savona e vicepresidente della fondazione “Crt”,
nonché presidente di lungo corso della Provincia di Cuneo), il
teologo morale don Bernardino
Giordano e Marco Testa (presidente dell’agenzia “Armando
Testa), hanno indicato gli ingredienti della loro ricetta per vincere le sfide di domani. Essi sono
così riassumibili: senso del lavoro, fantasia e passione.
«Fare qualcosa per i nostri giovani vuol dire farlo per il futuro del
nostro Paese», ha commentato il
monregalese Alessandro Battaglia. «Occorre dare nuove opportunità a una generazione che
oggi si trova in difficoltà, ma che
ha tanta voglia di fare».
Sopra al titolo: il nuovo
presidente del Gruppo
giovani imprenditori
di Confindustria Cuneo,
Simone Ghiazza,
e il Direttivo appena
insediato. Ne fanno parte:
Cristina Trucco, Giorgio
Rolfo, Fabrizio Castello,
Alessandro Gino,
Alberto Ribezzo, Roberto
Tomatis, Gianluca Malacrino
e Alessia Bertolotto
7 luglio 2011 Ü
11
Nelle foto a destra,
in basso: il presidente
della Camera
di commercio di Cuneo
e di Unioncamere
nazionale, Ferruccio
Dardanello, e il professor
Giuseppe Tardivo,
docente alla Facoltà
di economia di Torino,
coordinatore della sede
universitaria del
capoluogo della Granda.
Sono i curatori
del rapporto annuale
sull’economia della
Granda che, come
nel 2010, sarà illustrato
a puntate da “IDEA”
Ferruccio Dardanello
Giuseppe Tardivo
Il “Rapporto
Cuneo 2011”,
relativo ai dati
economici
dell’anno
scorso,
conferma che
la ripresa si è
avviata, ma...
‰ L’annuale studio sulla situazione
economica provinciale è stato presentato a Cuneo, in Camera di commercio, in occasione della nona Giornata
dell’economia.
Il “Rapporto Cuneo 2011”, realizzato dall’Ente camerale presieduto da
Ferruccio Dardanello, è stato commentato da Giuseppe Tardivo, docente alla Facoltà di economia di Torino,
coordinatore della sede universitaria
del capoluogo della Granda.
La versione completa, così come un esauriente compendio, sono pubblicati
sul sito www.cn.camcom.it/rapportocuneo. Da questa settimana il settimanale “IDEA” ospita una sintesi dei dati contenuti nel Rapporto, suddivisi
per comparto economico.
12
L’OCCUPAZIONE
È DA RECORD.
IL RESTO MENO
I
l recupero della competitività del sistema impresaterritorio fa emergere vecchie e nuove sfide e la necessità di cogliere piccole e grandi opportunità offerte dai processi di globalizzazione, dalla diversificazione degli ambiti produttivi, dalla capacità di fare networking, dall’eccellenza dei prodotti
agroalimentari, enologici e artigianali, dal turismo, dall’innovatività, dal capitale umano qualificato... Questi elementi hanno
permesso all’economia italiana, e
in particolar modo a quella della
Granda, di attutire gli effetti della
crisi e consentiranno, se si saprà
attuare una progettazione che valorizzi le specificità territoriali, di
rilanciare il territorio e di vincere
la sfida originata dal nuovo ambiente competitivo.
La crisi, esplosa alla fine del
á 7 luglio 2011 á ci sono luci, ma anche ombre
2008, ha continuato ad esplicare
i suoi effetti anche nel 2010, pur
in un quadro apparentemente
meno critico per la parziale ripresa delle attività imprenditoriali
dopo il tracollo del 2009.
Gli effetti della crisi in Piemonte
(ne parliamo anche nell’articolo
pubblicato nelle pagine successive, relativo al rapporto diramato
dalla sede torinese della Banca
d’Italia, ndr) si fanno ancora sentire su un settore fondamentale
della vita: il mercato del lavoro.
I dati piemontesi registrano 14
mila disoccupati in più.
Ma i dati dei primi mesi del
2011 sulle ore autorizzate dalla
cassa integrazione, in forte flessione su base annua, offrono un
piccolo segnale di come si possa
parlare dell’inizio di una ripresa
anche per l’occupazione.
Il 2010 è stato comunque l’anno
della ripresa, anche se con ritmi
diversi a seconda delle aree territoriali. La Granda, grazie alle sue
caratteristiche, in primis il tessuto imprenditoriale locale, ha la
possibilità di ripartire prima di altre aree della regione.
Nella lettura e nell’interpretazione dei dati è utile ricordare che la
geomorfologia ha influito, più
ancora di altri territori piemontesi, sull’estrema varietà delle specificità locali, sulla creazione di
un tessuto imprenditoriale basato sul radicamento nel territorio
e sul positivo interscambio tra
imprenditore e famiglia.
Le piccole e medie imprese, in
particolare quelle familiari, grazie al capitale umano, si sono infatti configurate come locomotive trainanti dell’uscita dalla crisi.
Al sistema territoriale e alle sue
istituzioni è tuttavia richiesto di
supportare l’imprenditoria locale
attraverso il ripensamento delle
politiche di governance.
Si può affermare che, per mantenere “operativo” il complesso e
variegato tessuto imprenditoriale
che costituisce il cuore pulsante
dell’economia internazionale, è
necessario rafforzare, attraverso
mirate politiche di governance, il
sistema impresa-territorio, potenziando le risorse uniche, insite nel
“Dna dell’imprenditoria locale”,
evitando il rischio che rimangano
inespresse.
Ma quali sono le attività su cui
può puntare la Granda? Quali
sono le nuove/vecchie forze innovative per competere sui mercati? Analizziamone alcune.
Le infrastrutture
L’analisi non può che avere inizio da un punto di vista spaziale.
In termini di collocamento geografico, la provincia di Cuneo è
un’area di cerniera tra il nord
Italia, la Francia e la costa ligure.
Anche per il 2010 si registra il
ritardo nello sviluppo della rete
infrastrutturale, la quale potrebbe in futuro beneficiare del rafforzamento delle grandi direttrici, auspicato con i progetti del potenziamento del tunnel del Tenda, della realizzazione del traforo
del Mercantour, dell’alta capacità
e alta velocità Torino-Lione, del
retroporto di Genova nell’alessandrino, del corridoio del “Ponte dei due mari” (asse ferroviario
Lione/Genova-Basilea-DuisburgRotterdam/Anversa).
Sul fronte dei trasporti aerei,
nonostante il 2010 sia stato un
anno difficile per il settore segnato dalla crisi economica e dai
disagi causati dalla nube vulcanica originatasi in Islanda, lo scalo
di Levaldigi ha fatto registrare
ottime performance con un incremento del 120,7% di movimenti di aviazione commerciale
(linea e charter) e un aumento di
passeggeri del 41,2% su base annua (180.667 in totale).
A favorire la crescita del traffico
dell’aeroporto di Cuneo è stata la
decisione di “puntare” verso destinazioni su cui l’offerta di posti
fosse ancora inferiore alla domanda, ossia sui voli low cost (Caglia-
Per dare
stabilità
all’uscita
dalla crisi
servono
misure
strutturali,
come il calo
delle tasse
e una
minore
oppressività
degli iter
burocratici.
Insomma,
tocca alla
politica...
TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI PER GENERE IN PIEMONTE - ANNO 2010
maschi
80
63,7
70
totale
63,8
61,7
68,5
65,2
64,9
femmine
65,4
63,8
56,9
63,5
60
50
40
30
20
10
0
AL
AT
BI
ri, Trapani), sull’incoming turistico, e citiamo Londra (con le formule “Ski-route”), Palma di
Maiorca e Hurghada (mar Rosso),
sul traffico etnico (Bucarest, Cluj
Napoca e Bacau in Romania; Tirana in Albania) e su Casablanca,
capitale economica del Marocco,
che da luglio raggiungerà i quattro
voli settimanali.
L’attenzione
ai cambiamenti sociali
Al 31 dicembre 2010 nella
Granda risiedevano 592 mila
153 abitanti, con un aumento
del +0,4% rispetto al 2009.
Tale andamento è in realtà dovuto al forte incremento di stranieri
(+6,4%), a fronte di una lieve
diminuzione dei cittadini italiani. Si tratta di un incremento
generalizzato. Secondo quanto
riportato nel ventesimo rapporto
“Caritas/Migrantes”, dal 1990 al
2010 l’immigrazione è cresciuta
di dieci volte in Italia, arrivando a
quasi cinque milioni di presenze
regolari (l’analisi è riferita al
periodo antecedente le forti tensioni migratorie dal nord Africa
registrate dall’inizio del 2011).
Lo scenario politico-economico
internazionale genera le premesse per un rinnovato intensificarsi
dei flussi di ingresso che inevitabilmente finiranno per generare
una pressione più significativa su
alcune zone del territorio nazio-
14
CN
NO
nale, tra le quali figurano il Piemonte e in particolare la Granda.
È utile ricordare che si tratta di
una difficile sfida che va affrontata su due piani: a) la necessità di ingresso regolamentato; b)
l’investimento in politiche di
integrazione.
La struttura demografica della
popolazione (in sede locale, così
come a livello nazionale e regionale) è interessata da un intenso
processo di: bassa natalità, spopolamento montano, invecchiamento della popolazione (160
anziani su 100 giovani cuneesi,
TO
VCO
contro i 107 a livello nazionale),
riduzione del peso della popolazione attiva (età 15-64 anni) sul
totale, e da un livello di scolarizzazione non adeguato alle sfide
di un’economia sempre più basata sulla conoscenza.
I principali
aggregati economici
Nel 2010 la provincia di Cuneo
si colloca al primo posto delle
province piemontesi con un prodotto interno lordo pro capite pari a 30.412 euro (+1,5% su base
annua). L’ottima valutazione è
VC
1,3%
Italia
confermata anche dal tasso di
occupazione che fa registrare il
quarto posto a livello italiano,
preceduto solo dalle province di
Bolzano, Bologna e Ravenna.
I problemi della crisi, tuttavia,
permangono e possono in parte
essere desunti dall’analisi dei
dati raccolti dall’Osservatorio
delle povertà e delle risorse della
Caritas diocesana di Cuneo.
Nel 2010 il numero di persone
che si sono rivolte al Centro di
ascolto diocesano sono state
282, inferiori rispetto al 2009
(352), ma superiori al 2008
I BISOGNI EVIDENZIATI DAI BENEFICIARI
DEGLI INTERVENTI DEL CENTRO DI ASCOLTO
DIOCESANO (CARITAS DI CUNEO) NEL 2010
0,4%
Piemonte
Problematiche abitative
Altri problemi
Problemi di salute
5,8%
1%
2,1%
Povertà/problemi
economici
1,5%
17,8%
Problemi di occupazione/
lavoro
Problemi di istruzione
1,9%
31,3%
Bisogni in migrazione
immigrazione
1%
Handicap disabilità
Problemi familiari
35,8%
á 7 luglio 2011 á ci sono luci, ma anche ombre
Dipendenze
Detenzione e giustizia
(219). Per quanto riguarda la cittadinanza degli individui richiedendi aiuto, la seconda parte del
2010 ha registrato un aumento
degli italiani, passati dal 29% del
primo semestre al 32%.
Nel complesso dei bisogni esposti, al primo posto le persone
hanno lamentato difficoltà economiche (+35,8%, contro il
33% dell’anno precedente), seguite da disagi occupazionali
(31%, contro il 29% del 2009).
Sale al 18% il problema abitativo, conseguenza dell’aumento
degli sfratti per morosità.
Al 31 dicembre 2010 le sedi di
impresa registrate ammontavano
a 74.354, con una sostanziale
stabilità rispetto all’anno precedente. A livello settoriale è indubbia la vocazione agricola della
Granda, caratterizzata da una
forte presenza di imprese nel
comparto (31,15%). Seguono le
ditte di commercio all’ingrosso e
al dettaglio e le imprese di riparazione di autoveicoli e motocicli
(insieme sono il 18,72%), le aziende di servizi (16,65%) e le
imprese di costruzioni (14,95%).
È meno marcata la presenza negli altri settori economici, ma pur
sempre significativa, con l’industria al 9,13%, le attività di servizi di alloggio e ristorazione al
4,97% e il comparto trasporti e
comunicazione al 2,01%.
In definitiva si può affermare che
il 2010 sia stato l’anno in cui
tutti i settori economici della
Granda hanno riscontrato ancora
delle difficoltà.
Due sono i settori dove si sono
registrati i migliori virtuosismi.
Il settore agricolo si è dimostranto più resistente di altri comparti.
Tale tenuta è in parte imputabile
alla presenza di eccellenze agroalimentari, conosciute e apprezzate in tutto il mondo, che
rappresentano un notevole richiamo turistico. Citiamo, tra gli
altri, i prestigiosi vini (37 Doc e
7 Docg), le colture di pregio, gli
allevamenti di grande qualità (sul
fronte delle razze bovine vanno
ricordate la piemontese e i suoi
meticci), gli eccellenti prodotti
della terra riconosciuti a livello
comunitario (8 Dop e 3 Igp).
Il turismo a sua volta evidenzia
una buona crescita nel 2010,
con 523 mila arrivi (+5% rispetto al 2009) e 1,5 milioni di presenze (+4% rispetto al 2009).
Da questa analisi è possibile
immaginare che la ripresa economica sia “coadiuvata” da concreti
interventi della politica, delle
banche, delle associazioni di
categoria, mirati a fornire ai sistemi impresa-territorio le risorse
necessarie per creare l’auspicata
“ragnatela del valore”.
Si tratta di realizzare un complicato intreccio di creazione di
valore tra i vari protagonisti della
rete (clienti, dipendenti, fornitori, attori istituzionali, settori economici, residenti), finalizzato ad
assicurare la sopravvivenza e la
profittabilità dell’impresa e del
territorio di riferimento nel medio-lungo periodo.
Numerosi sono gli interventi attivabili. Tre sono, tuttavia, le azioni di primaria importanza che
occorre evidenziare:
• gli interventi che rendano più
agevoli e vantaggiosi per l’impresa i processi di innovazione e di
aggregazione tra aziende (reti e
filiere);
• la riduzione della pressione
fiscale, la quale limita la propensione a investire;
• la diminuzione degli oneri burocratici.
La sfida è avvincente e, anche
guardando ai dati del 2010, dà
adito alla speranza, ma occorre
giocarla da protagonisti e non limitarsi a subirla.
Lorenzo Vallese
La Camera
di commercio
di Cuneo
ha ospitato la
presentazione
dell’indagine
sull’andamento
dell’economia
regionale
L
a Camera di commercio
di Cuneo ha ospitato la
presentazione del rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia del Piemonte. Dopo i discorsi introduttivi di Ferruccio Dardanello, presidente dell’Ente camerale e di Unioncamere nazionale, e di Marcello Callari, direttore della sede di
Torino della Banca d’Italia, lo studio è stato illustrato da Roberto
Cullino, responsabile della Divisione analisi e ricerca economica
territoriale della sede torinese
piemontesi presenta, come a livello nazionale, un differenziale negativo rispetto alla domanda internazionale, ampliatosi dalla seconda
metà del 2009. Il divario riflette i
limiti strutturali delle esportazioni
regionali, fra cui una bassa specializzazione nei settori a più alta tecnologia, una scarsa presenza nei
mercati emergenti e la perdita di
competitività accumulata dall’inizio del decennio.
Dopo due anni di calo, il fatturato
delle imprese è cresciuto, rimanendo però su livelli inferiori a quelli
crescere a ritmi contenuti.
Il commercio ha risentito della debolezza della spesa per consumi
delle famiglie, frenata dalla negatività nel mercato del lavoro e dalla
debole dinamica del reddito disponibile. Il trasporto delle merci è aumentato, riflettendo la ripresa
dell’attività produttiva. Anche il
flusso di passeggeri negli aeroporti
della regione è cresciuto.
Il movimento turistico si è ampliato: tra il 2001 e il 2008 la quota
del Piemonte sugli introiti turistici
mondiali, pur modesta, ha avuto
Il Piemonte
si risolleva (piano)
I DATI DEL RAPPORTO 2010 DELLA BANCA D’ITALIA
Ferruccio Dardanello,
presidente della Camera
di commercio di Cuneo
e di Unioncamere
nazionale, fra Marcello
Callari (a sinistra)
e Roberto Cullino,
rispettivamente direttore
e responsabile della
Divisione analisi e ricerca
economica territoriale
della sede di Torino
della Banca d’Italia
16
della Banca centrale.
Riportiamo i dati principali contenuti nel rapporto.
Nel 2010 il Pil del Piemonte è aumentato dell’1,3%, recuperando
solo in parte il calo del 7,6% registrato nel biennio precedente.
Anche la ripresa delle esportazioni
e del fatturato industriale è ancora
inferiore alla caduta registrata nel
periodo acuto della crisi.
Nell’industria l’espansione dell’attività è stata trainata dall’aumento
delle esportazioni, tuttavia inferiore a quello del commercio mondiale. Le analisi della Banca d’Italia
mostrano che il trend di crescita di
lungo periodo delle esportazioni
á 7 luglio 2011 á ci sono luci, ma anche ombre
precedenti alla recessione, e la redditività aziendale è migliorata. Ma
l’attività di investimento è rimasta
debole, frenata dagli ampi margini
di capacità produttiva inutilizzati e
dall’incertezza sul futuro.
Nel settore delle costruzioni l’attività si è ulteriormente ridotta, a
causa della debolezza della domanda pubblica e privata. Nel mercato immobiliare le transazioni sono in modesta ripresa, mantenendosi però ben al di sotto dei livelli
massimi raggiunti nel 2006. Vi si è
associata una dinamica dei prezzi
lievemente positiva.
Nei servizi il valore aggiunto, in base alle stime disponibili, è tornato a
un andamento migliore della media nazionale e nel decennio la domanda di servizi turistici, estera e
domestica, è cresciuta in modo significativo, in presenza di un’offerta ricettiva aumentata più che proporzionalmente e in miglioramento dal punto di vista qualitativo.
Nel mercato del lavoro nella media
del 2010 gli occupati e il tasso di
occupazione sono ancora calati.
L’incidenza della disoccupazione è
salita al 7,6%, il valore più elevato
al nord. Il miglioramento della congiuntura si è riflesso in un rallentamento del ricorso alla cassa integrazione e in una modesta ripresa
delle assunzioni, dovuta solo ai
contratti a termine. Dall’ultimo trimestre dell’anno sono emersi segnali di lieve recupero dei livelli
occupazionali. La crisi ha colpito
soprattutto i giovani, per i quali
l’occupazione ha continuato a calare in misura intensa.
L’incidenza di quelli che non
hanno un’occupazione né stanno
svolgendo un’attività di studio o
formazione è salita in modo significativo. Il tasso di occupazione fem-
Secondo
le previsioni delle
imprese a marzo e aprile la
domanda continuerà a crescere
nell’anno in corso, ma a ritmi
inferiori a quelli del 2010. Resta
l’incertezza sulla solidità della
fase espansiva, per cui gli
investimenti saranno
deboli.
minile,
bruscamente
calato nel 2009, è rimasto pressoché invariato. Un approfondimento sulla partecipazione delle donne
al mercato del lavoro mostra che
tra il 2004 e il 2010 il divario di
genere nei tassi di occupazione si è
ridotto, benché il valore di tale indicatore per le donne rimanga
distante dagli obiettivi europei.
Con la crisi sono aumentati anche
i nuclei familiari in cui nessun
componente lavora.
La capacità competitiva del Piemonte dipende da molti fattori, tra
cui la specializzazione produttiva
e l’intensità dell’attività innovativa. Un’analisi comparata con le regioni europee simili evidenzia la
perdurante presenza di significativi ritardi del Piemonte nella dotazione di capitale umano, nella diffusione delle attività di formazione e nell’innovazione.
Nel 2000-2007 l’andamento economico della regione è stato peggiore di quello del gruppo europeo
di confronto, soprattutto a causa
della dinamica negativa della produttività media del lavoro.
Anche durante il biennio successivo il Piemonte ha fatto registrare
performance peggiori in termini di
valore aggiunto e di esportazioni.
La recessione del biennio 20082009 ha accelerato l’adozione di
strategie innovative da parte delle
imprese piemontesi: poco meno
del 40% delle aziende manifatturiere ha tratto impulso dalla crisi
per l’introduzione di innovazioni
nei processi produttivi, nella gamma di prodotti o nei sistemi organizzativi e gestionali. Solo una
quota residuale, inferiore alla media nazionale, ha rallentato l’attivi-
tà innovativa a causa della crisi.
Nel mercato del credito lo scorso
anno è terminata la fase di rallentamento dei prestiti iniziata nell’estate 2008. I mutui per l’acquisto di abitazioni hanno lievemente
accelerato, favoriti dai tassi di interesse bassi. La dinamica del credito
alle imprese, calato in misura significativa nel 2009, è migliorata,
ritornando positiva nei primi mesi
del 2011.
L’andamento del credito alle famiglie e alle imprese è riconducibile
soprattutto a fattori di domanda,
mentre l’orientamento dell’offerta
resta improntato alla cautela, specie nei rapporti con le imprese.
Anche le caratteristiche dei rapporti banca-impresa instaurati prima
della crisi hanno influenzato la capacità delle imprese di mantenere i
finanziamenti già contratti o di
ottenerne di nuovi: la riduzione
del credito ha riguardato le aziende
che avevano frazionato l’indebitamento presso una pluralità di banche, mentre quelle affidate ad un
solo istituto hanno incontrato minori difficoltà a finanziarsi.
La qualità del credito, deterioratasi
nel 2009, ha mostrato segnali di
miglioramento, ma rimane peggiore del biennio precedente la crisi.
La mobilità della qualità del credito, che è una misura del grado d’incertezza fronteggiato dalle banche,
è aumentata nel periodo della crisi,
mantenendosi comunque su livelli
più bassi della media nazionale.
Si è indebolita nel 2010 la dinamica della raccolta bancaria presso
famiglie e imprese, sia nella componente dei depositi bancari, calati
lievemente rispetto al 2009, sia in
quella delle obbligazioni, in sensibile rallentamento.
Bianco spa:
il futuro
è di casa
ogni giorno
La divisione
“Engineering”
dell’azienda albese
propone una gamma
di formatrici
di scatole basate
sull’innovazione,
i costi contenuti e
la perfetta efficienza
Carlo Bottero
ianco spa, storica azienda albese leader nel
proprio settore (in origine quello delle macchine tessili, che continua a dare
grandi soddisfazioni nel mondo
intero, affiancato da altri signifiGrazie
cative e soddisfacenti coma un valido team di
parti), continua l’espancollaboratori competenti,
sione del processo proBianco è in grado di offrire
duttivo all’insegna deluna gamma di prodotti progettati
l’innovazione.
e realizzati al proprio interno.
La divisione “EngineeLe attrezzature impiegate
consentono all’azienda
ring”, che si sta muosoluzioni sia standard
vendo in quest’ottica, preche custom.
senta sul mercato la nuova
interessante gamma di formatri-
B
18
ci di scatole, una serie che si pone come soluzione ideale (e personalizzata) per le diverse esigenze produttive.
“IDEA” ne ha parlato con
Giuseppe Bernocco, presidente
della società albese.
«Occorre, a vantaggio dei lettori
non esperti dell’argomento, una
premessa: le formatrici di scatole
sono macchine che, partendo da
un cartoncino fustellato debitamente sagomato, provvedono a
realizzare gli imballi mediante
incollaggio, incastro, ganci, ecc.
Con entusiasmo, in Bianco abbiamo messo a punto la “piccola”
á 7 luglio 2011 á ip á la forza dell’intelligenza e delle buone idee
della famiglia. Piccola, ma non
per questo meno efficiente: è economica, ma in grado di soddisfare precise richieste produttive
di ridotta e media entità pur mantenendo, come nello standard di
ogni nostra macchina, un’ottima
qualità del lavorato. Una “piccola
fuoriserie” che può formare scatole di diverse tipologie: dai semplici vassoietti ai complicati espositori o ad accattivanti scatole regalo con coperchio battente.
Completamente automatica, rispetta le direttive Ce riguardanti
la sicurezza sul lavoro. L’ottimo
rapporto qualità-prezzo ne fa l’in-
Le macchine per il packaging sono caratterizzate,
oltre che dall’elevata produttività e dalla massima
sicurezza, dalla grande versatilità
vestimento ideale per chi vuole
iniziare ad automatizzare le proprie linee di confezionamento».
E per chi, invece, ha esigenze
più imponenti?
«Beh, in questo caso possiamo
consigliare la “grande” della famiglia. Una macchina che racchiude le più moderne tecnologie
per la gestione delle lavorazioni:
assi elettrici controllati da PLC
che permettono un rapido adattamento al prodotto da lavorare.
Punti di forza di questa macchina
sono le elevate velocità produttive
raggiungibili e, soprattutto, la
grande gamma di scatole lavorabili. Anche l’estrema accessibilità
per le regolazioni e per gli interventi di manutenzione, eseguibili
in estrema sicurezza, la rende ideale per l’inserimento in una linea di confezionamento automatica».
Il guardare oltre, la voglia continua di progresso e di innovazione, porta la Bianco a presentare un’altra grande novità...
«Si tratta dell’ultima nata in casa
Bianco spa. Dotata anch’essa
delle più moderne tecnologie per
la gestione delle lavorazioni, è
perfetta per la formatura di scatole con particolari sagome in
cui è richiesta un’estrema precisione di formatura. È un modello
in grado di unire la precisione di
formatura alle elevate velocità
produttive. Inoltre, su richiesta
del cliente, questa innovativa
macchina può eseguire la lavorazione di una scatola completa,
formata da due parti (fondo e
coperchio diversi) in contemporanea».
Lavorare pensando al futuro
ormai è del tutto naturale per la
Bianco spa, vero presidente
Bernocco?
«Credo sia la base stessa del
nostro operare. Del resto i punti di
forza della Bianco spa divisione
“Engineering” sono evidenti: un
team professionale e attento che
non si pone limiti nel proporre
nuove soluzioni, personalizzate e
no, nell’ambito del confezionamento e nella manipolazione dei prodotti».
E SUL MERCATO ARRIVA “BIANCO ECOTEST”
Desta fortissimo interesse l’innovativo impianto ideato per
il recupero di gas metano su auto, bus, furgoni e mezzi pesanti
La divisione “Automation” della Bianco Engineering ha presentato sul mercato “Bianco
Ecotest”, macchina per il recupero del gas metano su autovetture, bus, furgoni e mezzi
pesanti, esponendola a Bologna (“Autopromotec” 2011) e Berlino (“Ngv” 2011).
In entrambe le occasioni espositive “Bianco Ecotest” ha riscosso un ampio successo e
sono stati allacciati importanti contatti con i mercati francese, svedese, tedesco e sudamericano.
Le aziende interessate operano soprattutto nell’ambito dei trasporti
locali. “Bianco Ecotest” si dimostra infatti la soluzione ideale per
risolvere problemi di sicurezza durante la manutenzione degli impianti installati sui veicoli alimentati a metano. La macchina permette
inoltre il collaudo delle valvole delle bombole e delle linee di collegamento, garantendo semplicità di utilizzo, risparmio, sicurezza e
rispetto per l’ambiente evitando le dispersioni di gas nell’atmosfera.
La commercializzazione avverrà a partire dal prossimo settembre.
7 luglio 2011 Ü
19
IL PRESIDENTE
DELLA BIANCO SPA
DI ALBA È GIUSEPPE
BERNOCCO (FOTO
SOTTO), IMPRENDITORE
CON ALL’ATTIVO,
NONOSTANTE
LA GIOVANE ETÀ, ALTRI
IMPORTANTI SUCCESSI
CON LE AZIENDE
DA LUI CREATE
E GUIDATE
Simona Borsalino
Nelle foto, da sinistra:
Luigi Isoardi, Pino Origlia,
rispettivamente presidente
e direttore dell’Ascom
di Cuneo (Isoardi è anche
vicepresidente vicario
della Confcommercio
provinciale). Nelle pagine
successive pubblichiamo
il programma completo
di “Shopping sotto le stelle”
“S
hopping sotto le
stelle” è il titolo
di una serie di
eventi d’animazione con apertura serale dei
negozi che caratterizzeranno i giovedì e venerdì di luglio, promossa
dalla Confcommercio di Cuneo e
da “Il Porticone”.
Le iniziative, che senza dubbio
rappresentano un forte momento
attrattivo per il capoluogo, offrendogli un respiro turistico più
ampio, poggiano su una selezione
di spettacoli ed eventi collaterali
in grado di accontentare gusti e
desideri differenti. Le ragioni dell’iniziativa, il cui stimolo principale è il desiderio di “corteggiare” i
clienti dei tanti negozi cittadini, le
spiegano a “IDEA” il vicepresidente vicario della Confcommercio provinciale, nonché presidente dell’Associazione cuneese,
Luigi Isoardi, e il direttore di quest’ultima, Pino Origlia.
«Siamo una solida realtà», sottolinea Isoardi. «I numeri, in questi
ultimi anni ci hanno premiato, se
è vero come è vero che nel
2010 abbiamo contato 1.550
soci.
Si tratta di attività molto motivate e che hanno dato nuovo vigore
anche agli storici sette comitati di
quartiere che dal 2001 sono
coordinati da “Il Porticone”,
un’unica grande insegna che si
occupa anche di promozionare
gli eventi e le diverse iniziative
atte a valorizzare Cuneo e il suo
commercio».
A CUNEO
LO SHOPPING
È UN PIACERE
LA PAROLA AI PORTAVOCE DEI SEI COMITATI
CLAUDIO MERLINO
Presidente “Il Porticone”
«L
o scopo del
“Porticone”, di
cui sono presidente per il secondo mandato», sottolinea Claudio Merlino, «è sempre stato essenzialmente quello di mantenere
20
livelli alti di relazione con
l’Amministrazione comunale,
ma soprattutto rendere viva la
città, attraverso manifestazioni organizzate in prima persona o indirettamente. Con soddisfazione annunciamo l’impegno e l’attivazione della rete
internet gratuita wi-fi e il progetto “Proximity marketing”.
È un progetto che consente
alla cittadinanza di usufruire
dell’accesso pubblico gratuito
al wi-fi. Cuneo ha studiato una
copertura integrale del centro
della città offrendo connettività e facile accesso. Da oggi
navigare sulla rete con il laptop o con il cellulare è semplice come non lo è mai stato: è
sufficiente registrarsi direttamente su www.ilporticonewifi.com o recarsi presso uno
dei bar aderenti all’iniziativa».
ROBERTO RICCHIARDI
ELENA GIRAUDO
Vicepresidente comitato
“Còni Veja”
«Come centro storico abbiamo
da sempre creduto in iniziative
come questa, proponendone anche, con successo. Questi appuntamenti di luglio non possono
che testimoniare un’ulteriore
sensibilità e disponibilità verso i
clienti, invogliati alle uscite
serali, anche sull’onda dei saldi.
Negli ultimi anni, sul fronte
dell’intrattenimento, abbiamo
intrapreso una collaborazione
con “Zooart”, spostando alcune
di queste creazioni in via Roma
e in contrada Mondovì».
Presidente comitato
“Piazza Galimberti”
«Da circa un anno sono diventata la coordinatrice di questo
Comitato e non nascondo che
le iniziative di luglio mi fanno
molto piacere, perché rappresentano un segno tangibile di
vivacità in grado di attirare un
pubblico sempre più numeroso, non solo cuneese. L’idea
vincente è catturare un bacino
variegato di pubblico che sceglie il nostro capoluogo per trascorrere una serata all’insegna
dello shopping e del divertimento».
á 7 luglio 2011 á a luglio moltissime le occasioni offerte dai commercianti
In questo caso davvero l’unione
fa la forza!
«Beh, fa piacere constatare che,
nonostante i venti di recessione,
ci sia la volontà di sfidare la crisi,
attraverso iniziative volte a far
capire ai cittadini e ai tanti visitatori del capoluogo della Granda
che la nostra città è bella, aperta e
disponibile al confronto, e perché no?, anche allo shopping in
orari serali».
Ragionando dal suo osservatorio privilegiato, come giudica
l’evoluzione del commercio in
questi ultimi anni?
«Il settore ha subìto, come tutte
le altre realtà, un’accelerazione
soprattutto nell’ambito tecnologico e informatico, ma anche nel
modo di approcciarsi alla clientela. Non a caso abbiamo messo a
punto il wi-fi e il marketing di
prossimità (di cui parliamo nel
box a parte, ndr) che rappresentano un mezzo di comunicazione
ottimale con i clienti finali.
Quindi tanta innovazione, senza
dimenticare, però, la consolidata
tradizione che vede nel mercato
cittadino del martedì una crescente affluenza di pubblico
anche internazionale attratto da
Cuneo e dalle sue splendide vallate, sempre più frequentate in
ogni stagione dell’anno».
Per concludere, presidente Isoardi: qual è il suo sogno nel
cassetto? Quale idea innovativa
ha tenuto sopita in attesa di
tempi migliori?
«Niente di rivoluzionario. Di solito all’inizio sono salti nel buio.
Preferisco una politica che si
muove per piccoli passi, anche
perché nella mia ormai quarantennale esperienza nel commercio ho
assistito a umori altalenanti, con
sempre positivi momenti di recupero, crescita e sviluppo. Il mio
sogno nel cassetto, che non ho
mai realizzato, già anni fa sarebbe
stato quello di allestire un mercatino di Natale in stile Alto Adige. È
rimasto un desiderio, anche perché ormai lo fanno un po’ tutti».
Dottor Origlia, in qualità di
direttore della Confcommercio
di Cuneo, illustra ai lettori di
“IDEA” quali sono i servizi più
richiesti dai vostri soci?
«La Confcommercio Cuneo
opera in ambiti paralleli: prioritaria è l’assistenza e la tutela sindacale delle categorie da noi rappresentate, in aggiunta ad un’offerta
di molteplici servizi in grado di
soddisfare totalmente ogni esigenza del singolo operatore e per far sì
che venga sempre più valorizzato
il commercio, motore indispensabile per la sopravvivenza dei
paesi. Lo stesso rapporto del
Distretto: “La porta delle Alpi” è
proprio rivolto a questa finalità: la
valorizzazione urbanistica commerciale dei piccoli centri. Di
recente abbiamo, a tal proposito,
approntato uno studio, presentato alla Giunta comunale cuneese,
nel quale abbiamo fotografato lo
stato attuale degli spazi urbani. Il
progetto, nato dalla collaborazione con valenti studi professionali
e denominato “Cuneo città dello
shopping”, ci ha consentito di
effettuare e presentare un vero e
proprio “Piano strategico del commercio”, nel quale si è evidenziato per tutte le zone della città
peculiarità, caratteristiche negative e positive con riguardo agli
aspetti urbanistico-commerciali.
È un metodo di lavoro propositivo
che mira a creare una continua e
arricchente strategia di coordinamento tra l’Amministrazione
comunale e la fattibilità di certe
opere pubbliche che devono sempre tener conto, a nostro avviso,
anche e soprattutto dell’aspetto
commerciale».
ATTIVI NEL CAPOLUOGO DELLA GRANDA
ALBERTO PRANDONI
GIUSEPPE MIGLIORE
Presidente comitato
“Nizza Centro”
«L’obiettivo comune, attraverso
proprio questi eventi è rendere
Cuneo viva ed effervescente come molte altre realtà della provincia. Nell’edizione 2011 ci
siamo posti un traguardo ambizioso, tentando di elevare il livello degli eventi e cercando di
generare momenti di svago belli
e di qualità. Avremo intrattenimenti musicali, vetrine viventi,
serate alla scoperta dell’arte e,
per la prima volta, il decollo e
l’atterraggio di una mongolfiera
in piazza Duccio Galimberti».
Presidente comitato
Presidente comitato
“Giolittinsieme”
“Cuneo Futura”
«”Fatti stregare dalle magiche «I festeggiamenti che coinvolproposte dei negozianti di via gono il nostro Comitato sono
Felice Cavallotti” è il tema dei programmati per giovedì 7
giovedì di luglio delle manife- luglio. A partire dalle 20,30 si
stazioni organizzate per le svolgerà il secondo “Old ameriaperture serali sull’isola pedo- can engines and music party”
nale di questa via che si accinge con raduno di auto e moto amea diventare, attraverso momen- ricane d’epoca e non solo... Ci
ti di festa corali e aggregativi, saranno la musica live del grupun ulteriore, piacevole salotto, po “Crazy strings” e la premiada vivere ogni giorno. In paral- zione auto e moto vecchie e
lelo è un’occasione per guarda- caratteristiche. Insomma, rocre le vetrine e, perché no?, per kabilly, blues, country e... per
fare acquisti in questa via, a tutti birra, gelati, crêpe e tanto
altro all’insegna dell’allegria».
due passi da corso Nizza».
MAURO MANFREDI
DESIRÉ SALVI LUBATTI
Presidente comitato
“Cuneo Nuova ’82”
«Per noi “Shopping sotto le stelle” è il naturale prosieguo di “Cuneo by night”, un’iniziativa
indetta per oltre 16 anni. Da
piazza Europa a piazza d’Armi,
tutti i venerdì di luglio, la nostra
zona diventerà un catalizzatore
di eventi, con una grande novità:
un divertente e colorato trenino
elettrico, fruibile gratuitamente
da tutti. L’articolazione degli eventi è variegata, ma tiene conto
dei 150 anni dell’unità d’Italia
celebrati con un concerto di musiche risorgimentali».
7 luglio 2011 Ü
21
Claudio Puppione
C
ome ex responsabile
economico di Forza
Italia, più volte relatore della legge finanziaria a Montecitorio, Guido Crosetto ha i titoli per intervenire a
proposito della manovra di bilancio predisposta dal ministro delle
finanze, Giulio Tremonti, per conto del Governo. E l’ha fatto, con
toni ben diversi da quelli ovattati a
cui i politici spesso ricorrono per
dissimulare divergenze che poi
trovano sfogo nelle segrete stanze,
dove volano coltelli (non sempre
soltanto metaforici).
Il Sottosegretario alla difesa la
scorsa settimana ha terremotato la
compagine governativa con una
serie di dichiarazioni assai poco elogiative verso Tremonti.
Lo ha fatto, spiega a “IDEA”, perché, ad esempio, non ne può più di
rappresentare uno Stato che, quan-
DIVERGENZE PROFONDISSIME CON GIULIO
Duro attacco «alle regole di oppressione fiscale uniche
al mondo che hanno distrutto lo statuto del contribuente»
Un’articolata dichiarazione all’Ansa, diramata il 26 giugno, ha portato l’ex
Sindaco di Marene al centro dell’attenzione dei commentatori politici.
Guido Crosetto è sbottato di fronte alle bozze della manovra finanziaria del
Governo, a proposito delle quali ha detto, senza giri di parole, come gli è
solito: «Più che connotate dal punto di vista economico, finanziario e di
bilancio, andrebbero analizzate da uno psichiatra».
Il Sottosegretario alla difesa si è detto «stufo di sentire pontificare una persona che predica benissimo e razzola malissimo». Il riferimento è al fatto
che «l’unico Ministero a non aver subìto tagli alla spesa corrente, ma anzi
do deve pagare, ormai «lo fa a 400
giorni, mentre se il cittadino, privato o azienda che sia, sgarra di un
giorno viene trattato alla stregua di
un delinquente».
Forte della considerazione che «il
confronto delle idee, anche se
polemico, è l’unico modo per crescere insieme», Crosetto vede
qualche segnale positivo nel testo
definitivo della manovra, ma resta
GUIDO CROSETTO
NON LE MANDA
A DIRE A TREMONTI
La manovra abbozzata dal Ministro
dell’economia ha fatto arrabbiare
il Sottosegretario: «Facciamo finalmente
qualcosa che sia di centro-destra!»
Il presidente del Consiglio
dei ministri, Silvio Berlusconi, accanto
al ministro delle finanze, Giulio
Tremonti. Se quasi tutti riconoscono
a quest’ultimo il merito della tenuta
dell’Italia a fronte delle difficoltà in
cui si agitano non solo la Grecia, ma
Paesi ben più importanti dal punto
di vista economico, come la Spagna,
il giudizio sul suo contributo
alla ripresa invece è controverso
24
á 7 luglio 2011
insoddisfatto: «Dobbiamo fare
qualcosa che sia di centro-destra e
continuiamo a non farlo. Certo, ci
vuole coraggio, sapendo che ci si fa
dei nemici, ma noi siamo stati eletti per questo. Da anni sostengo che
lo Stato deve vendere l’Eni, la Rai,
la Finmeccanica, le Poste, le Ferrovie e tutte le aziende di cui è
azionista. Di lì possono arrivare i
fondi per rilanciare l’economia e
alleggerire una pressione fiscale
insostenibile. Nei grandi Paesi dell’occidente non è molto normale
che lo Stato gestisca imprese e servizi, i quali, se affidati ai privati nell’ambito di regole chiare e fatte
rispettare con severità, non cessano di essere pubblici».
Il pensiero dell’esponente del
Governo va soprattutto alle piccole
imprese: «È un patrimonio di
5.400.000 aziende, la vera spina
dorsale del Paese, che è ormai
sull’orlo del collasso per il carico
fiscale insostenibile e per le traversie burocratiche a cui è sottoposta.
Fra queste ultime metto al primo
posto l’atteggiamento del Fisco,
l’ha aumentata, è il suo». Il giudizio complessivo è pesante: «Tremonti in
questi tre anni ha fatto di tutto per tenere in vita il malato Paese, ma l’ha
fatto mantenendolo in coma farmacologico. Ha dimostrato di non volere
andare nel dettaglio della spesa pubblica, ma di preferire tagli senza razionalità. Non ha capito che l’economia reale andava aiutata e, anzi, l’ha
bloccata con regole di oppressione fiscale uniche al mondo che hanno
distrutto lo statuto del contribuente». Nei giorni successivi Crosetto ha rilasciato varie interviste e ha dovuto precisare una frase che era stata male
interpretata dai giornalisti: «Ad “Un giorno da pecora”, alla domanda: “A
cibo paragona Tremonti, ai pizzoccheri?”, ho risposto: “No a un cibo più
nobile. Da piemontese, un brasato o un bollito”». Molti i titoli hanno riportato: “Crosetto, Tremonti è bollito!”. Comunque il Sottosegretario si è detto
dispiaciuto per i toni usati nella polemica e ha stretto la mano a Tremonti,
scusandosi. Ma non si è certo rimangiato i giudizi politici espressi. Anzi.
caratterizzato spesso da un sistema inquisitorio iniquo che dà per
scontata la dolosità di eventuali
inadempienze che, invece, possono essere frutto della confusione
normativa e regolamentare. Le
scelte coraggiose che peroro sono
le uniche che, dandole il carburante necessario, possono davvero far
ripartire la locomotiva-Paese
trainata dalle Pmi».
Nel comunicato che tanto risalto
ha avuto sui mass media Crosetto
ha lanciato precise accuse a
Tremonti: «Ha promesso un aiuto
alla piccola e media impresa, ma in
realtà ha flirtato con le grandi banche e i grandi gruppi. Visto che è
una persona di cultura e intelligenza non comune, lo dimostri proponendo un progetto serio per il
Paese al Consiglio dei ministri e
alle Camere. Ma sia aperto ai miglioramenti, perché lui non è il depositario del Verbo e non sono più
i tempi nei quali il Governo potrà
permettersi di approvare in Consiglio dei ministri una cartellina vuota
Berlusconi
durante il Consiglio
nazionale del Pdl, con una
falsa gaffe, ha fatto riferimento
alla polemica Crosetto-Tremonti,
anche se alcuni giornalisti, come
quello di “Libero”, non l’hanno
capito: parlando del Ministro,
l’ha chiamato... Guido. Poi
si è corretto.
da riempire in seguito in via XX settembre (sede del Ministero delle finanze, ndr), da un
uomo solo e dai suoi
pretoriani». E a Radio
24, intervistato da Giuseppe Cruciani a “La zanzara”,
ha aggiunto: «Tremonti è uno dei
migliori, se dialogasse e ragionasse, perché lui non gioca in squadra.
Deve capire che, se il Governo fallisce, il giudizio è collettivo. È una
persona molto intelligente, ma
purtroppo non umile, anche perché nessuno dice mai niente».
Dopo quelle parole qualche segnale
di disponibilità al confronto da
parte del Ministro c’è stato, ma è del
tutto evidente come, per Crosetto,
si sia solo all’inizio della strada.
Anche riguardo ai tagli il deputato
cuneese ha molto di ridire.
Innanzitutto ha criticato il populismo in base al quale si imputa ai
costi della politica tutte le grane
del Paese o, meglio, ha voluto sottolineare come l’accanirsi contro
le auto blu e i voli di Stato sia demagogico: «Se l’ultima crociata,
sullo stile di De Magistris, è quella
di lanciarsi contro i privilegi, ricordo che ce ne sono di ben maggiori
delle auto blu e degli aerei di Stato
che, tra l’altro, se usati nell’interesse del Paese, non sono privilegi.
Parlo, ad esempio, dei privilegi di
disporre di migliaia di nomine
all’interno dello Stato o altre cose
meno evidenti, su cui il Tesoro ha
mai coinvolto nessuno».
A scanso di equivoci, comunque, il Sottosegretario ha chiesto e ottenuto di usare come
vettura di servizio una
Smart presa a noleggio. E
per lui, alto 2 metri, si
tratta davvero di un
sacrificio notevole!
Poi, partendo salla sua
esperienza personale
al Ministero della difesa, ha spiegato come
egli intenda i risparmi
della spesa pubblica,
sulla
cui necessità concorda: «Con i tagli lineari, indiscriminati, chi ha i soldi
da buttare via se li ritrova ancora,
mentre a chi ne ha bisogno vengono tolti anche i necessari. Io così
ho i Carabinieri senza i soldi per la
benzina. Bisogna fare come modestamente faccio io: studiare le carte, restare in ufficio 15-16 ore al
giorno, se serve anche di sabato e
domenica. E così si trovano i veri
sprechi. Alla Difesa, quando sono
entrato, spendevamo 80 milioni
di euro in servizi di vigilanza privati per le basi. Una follia! L’anno
successivo ho azzerato quel costo.
Spendevamo 120 milioni per l’energia elettrica perché c’erano centinaia di contratti. Li abbiamo sostituiti con un unico fornitore, avendo la forza per trattare sul prezzo. E abbiamo iniziato a installare
pannelli fotovoltaici sui tetti delle
caserme: in un quinquennio porteremo vicino allo zero la bolletta energetica». Se qualcuno vuol capire e adeguarsi...
«Sui tagli
alla “casta”
c’è moltissima
demagogia,
ma gli sprechi
ci sono.
Al Ministero
della difesa
spendevano
80 milioni per
la sorveglianza
privata delle
basi. Quel costo
è ora azzerato»
il dibattito politico può ancora appassionare? Ü 7 luglio 2011 Ü
25
«MONTEZEMOLO
FARÀ LA VERA
RIVOLUZIONE!»
È LA CONVINZIONE DI MARIANO RABINO
Mario Rosa
N
ella chiesa di San
Giuseppe, ad Alba,
l’ex consigliere regionale Mariano Rabino
e l’europarlamentare Gianluca
Susta sono stati i protagonisti della
partecipata conferenza dal titolo:
“La nuova cosa politica di
Montezemolo: realtà o fantasia?”.
Introdotto da Roberto Cerrato,
presidente del centro studi “San
Giuseppe”, in colloquio con
Rabino, Susta ha spiegato le ragioni che l’hanno spinto a non rinnovare l’iscrizione al Partito democratico e a lavorare al movimento
civico attivo nel solco tracciato da
Massimo Cacciari con “Verso
nord” e da Luca Cordero di
Montezemolo con “Italia futura”.
«Abbiamo bisogno», ha detto il
deputato europeo, ex Sindaco di
Biella, «che l’elettorato riformista,
moderato e liberale, maggioritario
nel Paese, ritrovi un progetto in cui
riconoscersi. A esso devono contribuire tutte le forze migliori, fuori e
dentro la politica. Occorre ritrovare una visione di lungo periodo,
una sfida fatta di azioni concrete
per il bene del Paese che non sono
né di destra, né di sinistra, ma solo
di buon senso. Il lavoro di questi
mesi è finalizzato a costruire una
rete civica territoriale attraverso
incontri e seminari tematici in
tutto il Piemonte. Le azioni pro-
grammate vogliono essere preparatorie al lancio su scala nazionale
di una lista civica che punti alla leadership italiana e che veda nel
Presidente della Ferrari l’“allenatore” di una squadra di governo
nuova, competente, radicata e rappresentativa delle diverse fasce
sociali e professionali».
Insomma, mentre per molti osservatori l’ingresso in politica di Luca
Cordero di Montezemolo resta
un’incognita, sul territorio si sta
lavorando per preparargli il terreno, convinti che il nuovo soggetto
politico nascerà.
Mariano Rabino, in contemporanea con Susta, pochi mesi fa ha
ufficializzato quel divorzio dal
Partito democratico che era nell’aria da diverso tempo.
Non rieletto nell’assemblea di
palazzo “Lascaris” malgrado le
5.353 preferenze ottenute,
Rabino continua a coltivare la passione per l’attività politica e appartiene alla schiera di coloro i quali
ritengono che dall’attuale sistema
bipolaristico non possa venire
nulla di buono, come del resto
poco o nulla finora è arrivato: «La
cosiddetta seconda Repubblica
non ha soddisfatto le attese degli
italiani dopo il crollo della prima e,
anziché ridurlo, ha allargato il
solco fra la politica e i cittadini.
Siamo in una situazione nella
quale i due poli, per non soccombere di fronte alla controparte,
sono costretti a seguire le direttive
delle ali estreme: la Lega per il centro-destra e i vendoliani o i giustizialisti alla De Magistris per il centro-sinistra hanno un potere di
ricatto che li fa i veri “dominus”
della scena politica. D’altra parte si
Intanto muove i primi passi l’associazione
“Piemonte al centro” che guarda a Cacciari
26
á 7 luglio 2011 á il dibattito politico può ancora appassionare?
In alto: parte del pubblico
intervenuto all’incontro indetto
nella chiesa di San Giuseppe,
ad Alba. Sopra, da sinistra: Luca
Cordero di Montezemolo,
l’europarlamentare Gianluca Susta
e l’ex consigliere regionale Mariano
Rabino. Sia Susta che Rabino hanno
lasciato il Partito democratico.
In Granda hanno dimostrato
interesse verso l’operazione politica
che potrebbe essere varata
da Montezemolo l’area che
fa riferimento all’ex presidente
della Provincia Giovanni Quaglia,
i cattolici liberali del Pdl, i “liberal”
del Pd, le liste dei Moderati che
in alcuni Comuni sono entrati
nelle Giunte e diverse liste civiche.
Dimostrare interesse certo
non vuol dire aderire, ma...
sta dimostrando velleitario il
“terzo polo” a cui hanno dato vita
esponenti di quello che resta il vecchio modo di far politica».
Come se ne esce, allora?
«Con l’ingresso in campo di un
soggetto politico capace di sparigliare le carte. Per questo io e tanti
altri, come dimostra anche l’interesse riscosso dalla serata organizzata in San Giuseppe, siamo molto
attratti da quanto sta facendo l’ex
Sindaco di Venezia con “Verso
nord,” a cui aderisce l’associazione
“Piemonte al centro” da noi fondata, la quale vivrà uno dei suoi
primi momenti pubblici partecipando, il 15 luglio, all’incontro
indetto in laguna in occasione del
primo anniversario dell’organizzazione creata da Cacciari».
State quindi allestendo la dorsale organizzativa dell’annunciata
Lista civica nazionale di Luca
Cordero di Montezemolo?
«Lo scopo è anche questo, non lo
neghiamo. Il fondatore di “Italia
futura” ha il suo valido gruppo di
dirigenti ed esperti, ma per scendere in politica e impegnarsi nelle
elezioni occorre avere riferimenti
concreti sul territorio, gente che
“si sporca le mani” con l’impegno
quotidiano e l’opera di proselitismo. Il “partito di plastica” lo
hanno fatto altri».
Ma quando partirà l’operazione?
«Noi abbiamo la speranza che
Montezemolo annunci al più presto il suo impegno. In questo
momento tutti i sondaggi concordano nell’attribuirgli la capacità di
scompaginare l’attuale bipolarismo malato, facendo presa sull’elettorato moderato tanto di una
parte quanto dell’altra. Il suo programma sarà molto concreto: chiederà fiducia su pochi, fondamentali temi e su di essi accetterà l’apporto di chiunque sia d’accordo, da
qualunque area provenga. E poi,
essendo promotore del ricambio,
ha annunciato che non sarà un professionista della politica: lavorerà
per un mandato e poi passerà la
mano. E questo è rivoluzionario!».
Quali i cavalli di battaglia?
«Dovendo sunteggiare, soprattutto
l’avvio di una vera rivoluzione
liberale in economia e non solo,
quella promessa da Berlusconi, ma
mai realizzata. Dal punto di vista
pratico cito la drastica ed effettiva
riduzione dei costi della politica, la
riforma della giustizia per eliminare la vergogna della lungaggine
delle cause civili, la regolamentazione del rapporto magistraturapolitica che impedisca reciproche
invasioni di campo. Aggiungo che
occorrerà intervenire anche sulla
divulgazione delle intercettazioni
telefoniche, perché in queste settimane si è assistito a cose indegne».
Con il Pd questi obiettivi non si
potevano raggiungere?
«Ci sono ampie fasce del partito,
come ce ne sono nel Pdl, che concordano sulla necessità della rivoluzione liberale, ma il Pd soffre
spesso di un’insanabile incoerenza. Penso, ad esempio, alla sbandierata questione del conflitto d’interessi che non riguarda soltanto il
Presidente del Consiglio e, anzi, in
seno ai Democratici è presente
anche nella nostra provincia...».
Lorenzo Vallese
L
a politica è percepita dai
cittadini come sempre
più distante. Per tanti
ormai è nemica, in quanto responsabile dei guai che mettono a rischio il futuro del Paese, o
comunque incapace di affrontarli
perché chi amministra la cosa pubblica pensa soprattutto a se stesso
e ai propri sodali, invece che alla
collettività. Anche chi non arriva a
conclusioni estreme giudica
comunque coloro i quali fanno
politica “extraterrestri”, cioè lontani dalla quotidianità e dai problemi
della gente comune, pertanto incapaci di comprenderli, ammesso
che davvero desiderino farlo.
Partendo da questa constatazione
generale, il centro studi “Pierino
Belli” di Alba ha organizzato un
incontro fra i soci e i simpatizzanti
per fare il punto, partendo dalla
situazione della capitale delle
Langhe. La matrice del sodalizio,
che è composto da persone in prevalenza collocate nel centrodestra, non impedisce di fare autocritica. Lo si evince, accanto ad
altre interessanti riflessioni, dal
documento predisposto un occasione del dibattito, di cui “IDEA”
riporta ampi stralci.
L’analisi parte dalla proliferazione
delle liste civiche alle elezioni
comunali: «Si potrebbe pensare a
un forte desiderio di partecipazione attiva, con molte persone disposte a mettersi in gioco. Purtroppo,
terminate le elezioni, tutti questi
protagonisti sono praticamente
scomparsi: salvo qualche sporadico caso, le liste civiche non hanno
più dato segni di presenza, i partiti
non hanno offerto, né offrono il
messaggio di essere i punti di riferimento di coloro che sono presenti
28
in Giunta e Consiglio».
Il che porta a dire: «La funzione
delle liste civiche appare strumentale alla competizione elettorale e
fa perdere credibilità a coloro che
le hanno promosse, con il rischio
di rappresentare in realtà un grimaldello per acchiappare più voti».
Inoltre «i partiti risentono di una
situazione di crisi che sembra non
avere fine. Il peso dei singoli prevale sul concetto di partito-associazione: in questo contesto i partiti
non svolgono alcuna azione di filtro e di mediazione fra l’eletto e la
base dei simpatizzanti».
Constatato come ad Alba i partiti
alla guida della città non abbiano
mai brillato per attivismo (anche la
Dc, quando disponeva di 22 seggi
consiliari su 40, a metà degli anni
Ottanta, aveva una ridottissima
attività partitica), mentre è ovvio
che la minoranza abbia una motivazione più forte per segnare una
UN’IMPRESA TUTT’ALTRO CHE FACILE
Il sodalizio presieduto da Massimo Corrado mira
a riavvicinare i cittadini a chi è nelle stanze dei bottoni
Il centro studi “Pierino Belli” è stato costituito «per creare un contenitore aperto al confronto e alla formazione politico-culturale. Nato in
forma di associazione libera e indipendente, si propone di indagare e
di analizzare la realtà di Alba e del territorio circostante comparando
temi di carattere amministrativo, politico e socio-economico con
modelli di altre realtà urbane facenti parte dell’Unione europea».
A termini di statuto, le sue attività mirano a: «Favorire la conoscenza e
il confronto su temi di carattere politico e amministrativo; promuovere
un concetto positivo dell’attività politica, come punto di mediazione fra
il cittadino elettore e le istituzioni, creando occasioni affinché la gente
possa meglio avvicinarsi ai temi della politica medesima; sviluppare la
cultura della responsabilità e del merito a ogni livello».
LA PARTECIPAZIONE
DEVE DI NUOVO
ESSERE REALE
Le riflessioni (anche autocritiche) del centro
studi “Pierino Belli” sul ruolo di coloro
che devono amministrare la cosa pubblica
presenza, secondo il Centro studi
«finora l’opposizione (cioè il centro-destra, ndr) ha rinunciato a
svolgere il ruolo che le è proprio
(come sempre, facendo salve alcune eccezioni), denotando o incapacità o mancanza di volontà di svolgere la funzione che è propria delle
regole del gioco democratico».
Rilevato che «le forze politiche utilizzano spesso i mezzi di informazione per comunicare alla città», si
segnala come le “lettere al giorna-
le” rischino «di diventare una scorciatoia per celare problemi di organizzazione e di sostanza, seguendo un orientamento purtroppo
consolidato che privilegia la forma
alla sostanza».
Di qui le domande: «Serve di più
una sede dove i cittadini e i simpatizzanti possano incontrarsi a
discutere o una lettera al giornale?
Serve di più una fotografia sul giornale o un lavoro di sostanza fatto
per costruire e aggregare?».
á 7 luglio 2011 á il dibattito politico può ancora appassionare?
Da sinistra: Massimo Corrado,
presidente del centro studi
“Pierino Belli”, ed Ettore
Paganelli, ex sindaco di Alba e
sottosegretario di Stato ai lavori
pubblici all’inizio degli anni ’90,
che da tempo ha rinunciato
a ogni incarico elettivo,
pur continuando a occuparsi
con passione di politica.
È stato lui, in occasione
dell’inaugurazione della sede
(in piazza Risorgimento 5),
a definire il Centro studi
«una fiammella in un clima
cittadino piuttosto buio»
Pensando al domani, la sensazione
è che «il quasi inesistente dibattito
politico e la sempre maggiore propensione a concepire la politica
come un fatto di singoli riduca in
modo drastico una capacità di progettazione e di visione del futuro».
E così non si parla, al di fuori delle
stanze dei bottoni albesi, del
nuovo Prg e del mancato avvio del
cantiere-simbolo nel cortile della
Maddalena, mentre nessuno, compresa l’opposizione, dibatte della
«carenza di progettualità e di visione del futuro che contrasta con la
vivacità che Alba ha avuto in passato e che è stata una delle chiavi
per leggere il successo della città e
la capacità di crescita di una comunità a fianco dello sviluppo che i
grandi imprenditori hanno impresso a partire dagli anni ’60».
Pertanto la scarsità di discussione
«non impoverisce solo il rapporto
fra elettori ed eletti, ma va a minare anche la qualità del rapporto
democratico fra le forze politiche e
il ruolo che il Consiglio comunale
può svolgere».
Poi l’affondo: «La sensazione diffusa è che, ad Alba come altrove
forse di più, la ricerca dell’interesse generale e del bene comune sia
subordinata alla tutela della propria posizione personale (...). La
difesa della posizione e del privilegio si pone al di sopra delle scelte
che l’interesse generale richiede e
ciò può determinare una forte confusione nel ruolo e nei comportamenti senza che, peraltro, si commettano illeciti amministrativi o
penali. È semplicemente il riflesso
di una condotta in cui si privilegia
la difesa del posto a scapito spesso
di scelte che il posto imporrebbe, e
che ingenera la convinzione che,
acquisito il “posto”, lo stesso
debba durare al di là della temporaneità propria delle regole democratiche. (...) L’amministrazione del
sindaco Rossetto non è esente da
responsabilità in tal senso e anzi
un’analisi attenta deve far dire che
molti dei fatti oggi all’attenzione
hanno avuto genesi proprio nel
corso del mandato di Rossetto».
BASTA ALLA VISIBILITÀ A OGNI COSTO
Per comparire si punta spesso a effimere trovate:
è tempo di ritornare a occuparsi di buoni princìpi
Il documento redatto in occasione dell’incontro fra gli aderenti al
centro studi “Pierino Belli” si conclude affrontando la «questione di
maggior respiro per il tempo a venire, ovvero: la gravità della crisi
impone o no scelte coraggiose e di più altro profilo? Il recupero di
una dignità nell’agire in politica vale di più o di meno della classica
poltrona o del posto di potere? La visibilità mediatica va ricercata a
ogni prezzo o dev’essere conseguenza solo di scelte di qualità e non
di effimere trovate? In sostanza, e senza la presunzione di saper leggere nel futuro, può emergere anche la considerazione che la difesa
di buoni e giusti princìpi valga assai di più che una vittoria o un compromesso al ribasso. E che la difesa della dignità dell’agire in politica
possa costare qualche sacrificio, ma dare una dimensione più alta al
rapporto con i cittadini e con coloro che ci seguono».
E poco prima si legge: «L’affermazione personale o il semplice vincere un’elezione passano al di sopra di qualunque seria riflessione
sulla qualità dell’agire in politica e su come proporsi di fronte agli
elettori. È una delle ragioni che hanno portato molte persone a disinteressarsi della vita politica e che spesso fanno osservare come il
“Paese reale” sia migliore di coloro che ci rappresentano».
ALL’OPERA PER FAR
CAMBIARE IL VENTO
ANCHE IN GRANDA
INTERVISTA A MINO TARICCO
Raffaele Viglione
Il consigliere
regionale
guida la carica
del Pd che, se
si votasse oggi,
«non sarebbe in
minoranza in
Provincia
e nemmeno
in Regione»
Tra gli altri incarichi, Taricco
è stato vicepresidente
della Coldiretti di Cuneo
e del Piemonte, presidente
di Federsviluppo Piemonte
e di Confcooperative di Cuneo
e del Piemonte. È stato
amministratore comunale, dal
’90 al ’95, a Sant’Albano Stura.
Entrato in consiglio regionale
a legislatura in corso nel 2004,
è stato confermato nel 2005
(lista della Margherita),
diventando assessore.
Nel 2010 è stato rieletto
a palazzo “Lascaris”, nel Pd,
con 10.011 voti di preferenza
30
D
a qualche anno Mino Taricco è il “piatto forte” all’interno
del “menu” che il
Partito democratico provinciale
propone all’elettorato: prima assessore regionale all’agricoltura
nella giunta Bresso, poi candidato del centro-sinistra alle provinciali 2009 contro Gianna Gancia,
e, l’anno scorso, il più votato tra i
candidati del Pd della Granda in
corsa per uno scranno a palazzo
“Lascaris”. Le oltre 10.000 preferenze raccolte, pur all’interno
di un risultato complessivo non idilliaco per la sua parte politica,
hanno fatto sì che Taricco, originario di San Nazario di Narzole e
residente a Sant’Albano Stura, sia
stato l’unico cuneese del Pd a entrare in Consiglio regionale, anche se nelle file della minoranza.
L’elezione nel Consiglio regionale piemontese è un risultato davvero lusinghiero. Ma non le manca un ruolo più operativo?
«Devo dire che sul piano personale i cittadini, con il loro consenso,
mi hanno espresso un mandato
molto forte e chiaro e questo mi
consegna gratitudine e responsabilità. Il ruolo di assessore e quello di consigliere sono molto diversi: il primo è, o almeno per me
lo è stato, molto tecnico, molto
sul governo delle questioni, molto centrato sul fare concreto;
quello del consigliere, invece, è
più un ruolo di indirizzo, di stimolo, di pungolo e di controllo.
Credo però di poter dire di essere
fortemente impegnato, anche in
questa nuova modalità, sui problemi e sulle questioni che riguardano la nostra provincia».
Sono due enti molto differenti e i
presidenti sono in carica da
tempi diversi, ma ci può dare un
giudizio sulla gestione di Regione e Provincia da parte di
Roberto Cota e Gianna Gancia?
C’è almeno un provvedimento
delle due Amministrazioni con
cui lei concorda?
«Per quanto concerne i presidenti, il giudizio è di assoluta
delusione: in Provincia non si sta
facendo pressoché nulla che non
sia una stentata e inadeguata ordinaria amministrazione. Manca
una visione strategica che non sia
il fiacco ripetersi di stantii slogan
leghisti. In Regione, al momento,
abbiamo sentito tante parole; abbiamo visto tanto fumo; abbiamo
sentito tante scusanti sul perché
á 7 luglio 2011 á il dibattito politico può ancora appassionare?
non si è fatto e non si fa; abbiamo
visto, salvo alcune lodevoli eccezioni, tanta presunzione e tanta
arroganza; abbiamo assistito a un
approccio padronale, di gente che
vorrebbe più comandare che istituzionalmente governare nel rispetto delle regole. In Provincia,
da salvare vedo poco; in Regione,
tra molti errori, vedo alcuni provvedimenti sul lavoro e sullo sviluppo, cui peraltro abbiamo potuto contribuire, che credo siano
sostanzialmente dei buoni provvedimenti. Dovremo valutarne
l’efficacia, però mi pare abbiano
buone premesse».
Secondo lei, il “vento è cambiato” anche in provincia di Cuneo?
«Il vento sta cambiando: in molti
si stanno accorgendo che, dall’altra parte politica, al di là delle
parole, c’è poco e quel poco sovente non è neanche coerente
con i proclami».
Provincia e Regione al centro-
destra, ma sei delle “sette sorelle” governate da amministrazioni di centro-sinistra. Da cosa deve partire la coalizione guidata
dal Pd per puntare alla riconquista di Granda e Piemonte?
«Il centro-sinistra sta lavorando
bene e se si votasse oggi gli esiti
su Provincia e Regione sarebbero
diversi. Io credo si debba continuare a lavorare, cercando di
spiegare non solo ai nostri sostenitori, ma a tutti i cittadini, cosa
stiamo facendo. Sono convinto
che il tempo ci renderà giustizia».
Il primo appuntamento elettorale
in Granda sarà la prossima primavera, con il rinnovo del Consiglio comunale di Cuneo, dominio
consolidato del centro-sinistra.
Quali solo le prospettive del Pd e
quale il candidato migliore?
«Quello del capoluogo è un appuntamento molto importante e
credo si debba partire da un progetto condiviso per Cuneo, per
dar vita a una coalizione, e poi
decidere candidato e squadra. Vi
sono alcuni assessori che hanno
lavorato bene e potrebbero essere una grande risorsa per la città,
ma credo sia presto per parlare di
persone: è necessario partire dal
progetto. Poi, tra 4 o 5 mesi, vedremo anche le persone».
Ritiene che lo strumento delle
primarie sia da applicare anche
per la scelta del candidato sindaco del capoluogo?
«Sono già state e possono continuare a essere una grande risorsa. Ma, come detto, solo dentro e
a partire da un progetto e una visione della città condivise».
Negli ultimi mesi si sono sollevati mugugni da parte di alcuni
componenti del Pd, anche con
cariche rilevanti. Mugugni che in
certi casi sono rientrati e in altri
hanno portato alla fuoriuscita,
come ha deciso Mariano Rabino.
Ritiene che ciò sia il frutto di
normale dialettica politica interna a un partito o sono segnali
che non vanno sottovalutati?
«I segnali non vanno mai sottova-
lutati, mi hanno insegnato che
tutto ciò che accade ha sempre
qualcosa da dirci. Credo, però,
che quello che è accaduto nel Pd
cuneese sia stato fisiologico e non
patologico. Si sono espressi e si
esprimono punti di vista e sensibilità variegate, anche diverse,
che si misurano e si confrontano;
poi, per fortuna, ci pensano sempre gli elettori, i cittadini, a mettere le cose a posto e a promuovere
o a bocciare le scelte dei partiti,
sia nei programmi e nei progetti
sia per i candidati. Per quel che mi
riguarda, questa è la miglior forma di controllo e di garanzia».
Torna d’attualità il tema dei privilegi della “casta” e della necessità di effettuare tagli. Da consigliere regionale come vive la
condizione di “privilegiato”?
«Credo che il vero problema sia la
qualità della classe politica e non
il costo: vi sono categorie professionali di gran lunga più pagate
dei politici e nessuno ne mette in
discussione le figure. Il punto è
che troppe situazioni deprecabili
hanno trasformato le istituzioni
legislative e di governo in luoghi
a volte frequentati da personaggi
improbabili, impreparati e inadeguati, che in altri Paesi non sarebbero né tollerati né confermati.
Ritengo anche che tale inadeguatezza vada ascritta ai costi e agli
sprechi della politica. Dopo di
che, in un momento difficile come quello attuale, tutti devono
andare all’essenziale e quindi cre-
do sia necessario ridurre il numero delle cariche elettive, delle loro strutture e anche i relativi
costi. Rispetto a tutti i richiami alla sobrietà in politica, credo
anche che molte posizioni che
sento e leggo siano viziate da
un’idea sbagliata circa le modalità di accesso agli incarichi istituzionali, le quali dovrebbero essere più selettive. Il nostro Paese ha
bisogno, soprattutto in politica e
nelle istituzioni, di asticelle più
alte, di più preparazione, di più
impegno, di più qualità e di una
vera e propria vocazione personale al “bene comune”».
Capitolo “firme false” a sostegno della lista “Pensionati per
Cota”: la sentenza di primo
grado ha riconosciuto colpevole
Michele Giovine. Che considerazione trae da questa vicenda?
«Credo che ormai sia evidente a
tutti che le elezioni regionali del
2010 sono state viziate da tante
irregolarità. Le implicazioni giuridiche le valuterà la magistratura,
quelle etiche e politiche ci dicono
che tali irregolarità e giochini delegittimano molto il presidente
Cota, il quale non può dire di non
sapere nulla, anche perché certe
prassi non è la prima volta che
vengono messe in atto. Chi ha
sbagliato deve pagare, nel rispetto delle norme vigenti. Dopo di
che credo che la norma sulle firme sia da rivedere, ma questo vale per il futuro. Oggi valgono le
regole che ci sono».
Nella passata legislatura
Mino Taricco ha fatto
parte della Giunta regionale
guidata da Mercedes Bresso
(insieme a lui nella foto
sopra), occupandosi
di agricoltura e di tutela
della fauna e della flora.
Nella pagina accanto
è immortalato con Enrico
Letta, vicesegretario
nazionale del Pd
7 luglio 2011 Ü
31
BEN 60 MILIONI
DI TASSE EVASE
RECUPERATI
È UNO DEI RISULTATI CONSEGUITI DALLE FIAMME GIALLE
Ilaria Blangetti
La cerimonia ospitata
dalla caserma “Cesare
Battisti” ha visto
l’intervento di numerose
autorità (le vediamo
schierate nell’immagine
grande), fra le quali
il sindaco di Cuneo,
Alberto Valmaggia, e il
prefetto, Patrizia Impresa
(ritratta, nella foto
a destra, accanto
al colonnello Enrico
Maria Pasquino,
comandante
provinciale
delle Fiamme gialle)
32
L
a Guardia di Finanza ha
237 anni. Il significativo anniversario è stato
celebrato anche a Cuneo, nella caserma “Cesare Battisti”. Nato nel 1774 a Mondovì,
quando fu costituita la “Legione
truppe leggere”, il Corpo ha inizialmente ricoperto compiti di
vigilanza finanziaria dei confini e
di aiuto alla difesa militare.
Poi, durante i 150 di storia dell’unità d’Italia, si è evoluto come
polizia tributaria investigativa ed
è, oggi, «una forza di polizia economico-finanziaria moderna ed
efficace, con competenze generali in materia», come ha sottolineato il comandante provinciale,
colonnello Enrico Maria Pasquino. La festa cuneese è stata anche
l’occasione per ricordare i nume-
ri dell’attività della Guardia di
Finanza in Granda.
Nell’ultimo anno sono state eseguite 1.400 ispezioni fiscali, recuperati redditi sottratti alla tassazione per oltre 60 milioni di
euro e costi indebitamente detratti per circa 49 milioni. Sono
stati scoperti 60 evasori totali e
sottoposte a ispezione 53 imprese per contrastare il fenomeno
del “lavoro nero”, portando alla
scoperta di oltre 600 posizioni
lavorative irregolari e di una ventina di lavoratori completamente
sconosciuti sia agli enti di previdenza sia a quelli che li tutelano
sul fronte di infortuni e malattie.
Sono state contestate 1.806
infrazioni nell’emissione degli
scontrini fiscali, con la chiusura
di 79 pubblici esercizi (le richie-
á 7 luglio 2011 á il lavoro encomiabile in provincia di Cuneo della Guardia di Finanza
ste avanzate sono state 164).
Attività intensa anche nel settore
extratributario, in cui sono stati
conseguiti ottimi risultati grazie
alle numerose indagini svolte: 25
arresti e 16 denunce per reati
legati al traffico e allo spaccio di
droga, 33 denunciati per la violazione delle normative antiriciclaggio, due persone arrestate per
estorsione e usura (altre 20 denunciate per lo stesso reato), 20
denunce per bancarotta fraudolenta e reati fallimentari e, infine,
oltre 200 denunce per diverse
tipologie di reati.
Le Fiamme gialle attive nella
nostra provincia hanno permesso, inoltre, grazie ai controlli rivolti alla sicurezza dei consumatori, di sequestrare 9.350 articoli
di diverse tipologie (tra questi co-
IN UN ANNO
smetici, profumi, detersivi in polvere, smacchiatori, prodotti per
l’igiene personale, articoli sportivi, prodotti di ferramenta, piccoli
elettrodomestici e giocattoli) che
non riportavano nelle etichette le
indicazioni obbligatorie.
Infine i dati di un’altra attività
della Guardia di Finanza, ossia
quella del presidio del territorio e
della sicurezza stradale, con l’impiego di oltre 1.400 pattuglie
nell’arco dei dodici mesi.
Ecco i risultati di 8.928 controlli
su persone e 8.432 su automezzi: rilevate 609 infrazioni al Codice della strada, con il ritiro di
42 patenti (24 scadute, due per
sorpasso in condizioni pericolose, 14 per guida in stato d’ebbrezza e due per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti).
I militari della stazione di soccorso alpino (Sagf) della Compagnia
di Cuneo hanno operato decine
di interventi in montagna, portando soccorso a persone infortunate sulle piste e ad alpinisti ed escursionisti in difficoltà.
La Guardia di Finanza ha operato
anche in ambito scolastico, con
incontri con gli studenti per affrontare i temi legati al consumo
delle droghe. Attraverso il “Progetto di educazione alla legalità”,
promosso dal Comando generale
del Corpo, ufficiali e militari del
Comando provinciale di Cuneo
hanno incontrato gli studenti
delle scuole medie per parlare di
prevenzione e rischi derivanti
dall’assunzione di droghe e, inoltre, hanno effettuato dimostrazioni pratiche di ricerca antidroga, anche con l’impiego delle
unità cinofile.
Prima di concludere la cerimonia
le autorità presenti, tra le quali il
prefetto, Patrizia Impresa, hanno
consegnato alcuni riconoscimenti ai militari della Guardia di
Finanza che si sono distinti in
operazioni di servizio.
Encomi solenni sono andati a:
Gianni Montalto, Gianpiero Casamassa e Roberto Sessa. Hanno
avuto un encomio semplice: Enzo Mallone e Paolo Squatrito;
Marcello Casciani, Giuseppe
Mantovani, Massimo Parrinello,
Giovanni Patiri e Corrado Barale;
Luciano Serra, Renato Cappello,
Vito Giannuzzi e Mauro Volpe;
Giacomo Totaro e Domenico Orlandi; Antonio Fassina, Roberto
Faccio e Mauro Montrucchio. Elogi sono stati indirizzati a:
Stefano Cera; Moreno Umilio,
Fabrizio Gambuti ed Enea Sibiriu; Antonio Francesco CorvaFra le operazioni citate
durante la cerimonia a Cuneo
glia e Vincenzo Lodia; Maurizio
segnaliamo quella dei militari
Leo, Gianluca Orazi, Enrico Ardella Tenenza di Saluzzo che
ciuolo e Antonio Barreca.
hanno denunciato per truffa
Infine è stata consegnata una bee indebita percezione
nemerenza al finanziere in condi erogazioni a danno dello
Stato (per più di 125 mila
gedo Romano Sandri.
euro) 15 extracomunitari
«Il 2011 ci vedrà impegnati nel
(13 albanesi, un’argentina
confermare gli standard di pree un marocchino), residenti
senza ispettiva assicurati nel
a Saluzzo, Piasco,
2010, in tutti i comparti operatiRossana, Envie, Verzuolo
e Costigliole Saluzzo
vi di riferimento», commenta il
comandante Enrico Maria Pasquino, «con particolare riguardo
al contrasto dell’evasione fiscale
nazionale e internazionale, dell’economia sommersa, delle frodi
a danno dei bilanci dello Stato,
dell’Unione europea, delle
Tanti
Regioni e degli enti locali,
i momenti solenni
dell’usura e delle violadella manifestazione
zioni alla normativa
indetta nel capoluogo: il saluto
antiriciclaggio, per la
delle autorità, lo schieramento
prevenzione e la redei reparti, l’alzabandiera, l’inno
di Mameli, la deposizione della
pressione delle infilcorona d’alloro presso il
trazioni della criminamonumento ai Finanzieri
lità, quella comune e
caduti.
quella organizzata, nell’economia legale».
DROGA AGLI STUDENTI
Sette gli arrestati a Mondovì
I Finanzieri della Tenenza di Mondovì hanno coronato le indagini avviate a febbraio per contrastare lo spaccio di stupefacenti arrestando sette
persone, denunciandone un’altra a piede libero e
sequestrando 260 grammi tra hashish, marijuana e cocaina. Appostamenti presso le scuole, le
fermate degli autobus e nei luoghi di aggregazione degli studenti e pedinamenti hanno permesso
di trarre in arresto, d’intesa con la Procura della
Repubblica monregalese: un venticinquenne italiano di Dogliani e un marocchino diciannovenne residente a Mondovì,
entrambi trovati in possesso di droga. Le dichiarazioni di quest’ultimo
hanno condotto all’arresto di un suo coetaneo italiano monregalese. È
finito in manette anche un trentatreenne nato in Congo e residente a
Mondovì, mentre un ventiquattrenne italiano, residente a Dogliani, è stato
denunciato. In seguito i militari del tenente Giangiorgi hanno fatto irruzione in un locale ove hanno sorpreso il titolare, italiano, ventinovenne, residente a Perevagno in possesso di una busta con 24 grammi di marijuana
nascosta nella biancheria intima. L’uomo è stato arrestato e la stessa
sorte è poi toccata a un venticinquenne albanese e a un tunisino cinquantaseienne residenti a Carrù. Tutti gli arrestati sono stati condotti nella casa circondariale di Cuneo. Inoltre tredici giovani sono stati segnalati
alla Prefettura quali assuntori di droga.
7 luglio 2011 Ü
33
Elena Bottini
Salemi e la Sicilia
alla “Madernassa”
IL SINDACO, VITTORIO SGARBI, OSPITE A GUARENE
Nella prima foto,
da sinistra: Rita Bertolone
di “Sicilia in Europa”, Irene
Cavarretta che ha curato
la mostra, Vittorio Sgarbi,
Fabrizio Ventura della
“Madernassa”, Giuseppe
Caruso, chef di Salemi,
e lo storico Luigi Caradonna
Favara. Nell’altra immagine:
le stesse persone, tranne
Sgarbi, ma con il sindaco
di Guarene, Franco Artusio.
L’evento è terminato
con la cena, alla presenza
di Sgarbi. Per ribadire
a tavola l’antica alleanza
dell’Italia unita e contribuire
alla comprensione e alla
conoscenza di quel “vivere
a Salemi” fatto di storia,
cultura e tradizioni
che raggiunge l’apice
nel simposio, sono state
abbinate le pietanze tipiche
di Salemi, cucinate dallo chef
Caruso, con quelle
del Piemonte preparate dallo
chef della “Madernassa”
34
L
’evento per il 150o dell’unità d’Italia “Da Salemi al Piemonte” realizzato dall’associazione
“Sicilia in Europa” si è svolto nelle sale e nel parco della “Madernassa resort” di Guarene.
L’iniziativa ha proposto vari momenti tra loro collegati: la presentazione di Salemi con la proiezione di filmati sugli eventi più rilevanti organizzati dal sindaco,
Vittorio Sgarbi, dal museo della
mafia a quello del paesaggio, al
“Benedivino”; la relazione dello
storico Luigi Caradonna Favara
sul ruolo fondamentale avuto
dalla città siciliana nell’unificazione (“Salemi, 14 maggio 1860:
prima capitale d’Italia”).
«Salemi», ha osservato il primo cittadino, non senza un pizzico di
provocazione, «sta a Torino come
l’atto di concepimento sta alla nascita. Il perché è nelle vicende storiche. Il 14 maggio 1860 Salemi è
stata la prima città a issare il tricolore e, in quanto tale, la prima
capitale d’Italia!». Quello stesso
giorno, poche ore prima della bat-
á 7 luglio 2011 á storia, arte ed enogastronomia
taglia di Pianto Romano tra i mille
e l’esercito borbonico, Giuseppe
Garibaldi, dalla sede del palazzo
municipale di Salemi, autonominatosi comandante in capo delle
forze nazionali in Sicilia, emanò
un decreto in cui dichiarava di
assumere i poteri della dittatura in
nome del re Vittorio Emanuele II.
Con un altro decreto ordinò «la
leva in massa di tutti gli uomini
validi dai 17 ai 50 anni», istituendo la milizia nazionale.
Sono stati proiettati video con immagini e incontri che hanno proposto, attraverso la pratica conviviale, la presentazione di Salemi,
le sue architetture, i suoi monumenti e le sue attrattive. Inoltre
nella sala convegni della “Madernassa resort” è stato allestito
un altarino di pane votivo dedicato a San Giuseppe, riproducendo
in piccolo le architetture di pane
lavorato realizzate a Salemi durante la festa del 19 marzo. Quella
di San Giuseppe è una delle più
importanti feste della tradizione
religiosa siciliana e richiama ogni
anno nella cittadina normanna
migliaia di visitatori da tutta la
penisola.
Quest’anno la festa ha dato anche
l’occasione di riproporre il filmato
“Il pane dei Santi” realizzato nel
1982 da “Laboratorio immagine”,
su testi del regista Giovanni Isgrò,
con fotografie di Carlo Columba,
Willi La Farina e Franco Lombardo, restaurato dall’associazione
“Archetipo”, a cura di Irene Cavarretta e di Mariella Barbera.
Il filmato, in occasione della Rassegna mediterranea del film antropologico del 1983, vinse la
targa d’argento del centro culturale “Al Faradi” e fu poi invitato
a Parigi al Festival internazionale del teatro nell’ambito della
rassegna “Memoire des lycées et
des collèges” (sotto gli auspici
del Ministero della cultura e
della spettacolo italiano, del
Ministero della cultura francese,
del “Théâtre-Creation éspace” e
del Teatro autonomo di Roma),
che lo proiettò in uno spazio
riservato alla cultura siciliana,
abbinato a una conferenza tenuta dal professor Isgrò.
A Pollenzo
la struttura
a disposizione
dei visitatori
italiani
e stranieri
a un mese
dall’apertura
vanta
un positivo
primo bilancio
un mese dall’apertura, è positivo il primo bilancio del nuovo Ufficio
Turistico di Pollenzo: numerosi sono stati i turisti, sia italiani che stranieri, questi ultimi provenienti soprattutto da Francia, Germania, Austria e
nord Europa, che hanno chiesto informazioni riguardanti il territorio dell’area braidese e di Langa. L’affluenza maggiore si registra negli ultimi giorni della
settimana e nel week-end e va evidenziato un forte interesse dei turisti per il settore
del cicloturismo e per le risorse turistiche e culturali di Pollenzo.
L’ufficio, aperto tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, è
nato da un progetto che vede coinvolte l’Ascom Bra e l’Amministrazione comunale
di Bra, con la collaborazione di Atl “Langhe e Roero”, Consorzio turistico “Langhe,
Monferrato, Roero”, associazione “Le terre dei Savoia”, Agenzia di Pollenzo e
Associazione turistica pollentina Pro loco “La torre”.
La struttura si occupa della promozione del territorio, fornendo informazioni e indicazioni su tutto ciò che riguarda l’offerta turistica del territorio di Bra, Langhe e
Roero, ma è anche lo strumento attraverso il quale si intende valorizzare e promuovere Pollenzo e il circuito delle residenze sabaude presenti in provincia di Cuneo.
Luigi Barbero (ritratto nella fotografia a lato), direttore dell’Associazione commercianti braidese e presidente dell’Ente turismo “Alba, Bra, Langhe e Roero”, sottolinea: «La scelta di aprire un ufficio turistico a Pollenzo si sta dimostrando vincente,
considerata la buona affluenza di turisti registrata in questo primo mese di apertura.
Il personale addetto al front office in questa fase iniziale, oltre a dare informazioni ai
turisti, sta seguendo la promozione degli eventi e delle strutture ricettive e di ristorazione presenti sul territorio».
L’Ufficio Turistico di Pollenzo resterà aperto per tutta l’estate e da settembre,
per l’intero periodo di alta stagione per il territorio, caratterizzato da manifestazioni del calibro di “Cheese” a Bra e della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, sarà a disposizione dei visitatori tutti i giorni. La struttura è collegata
e integrata con l’Atl, con l’Ufficio turistico di Bra ed è in rete con tutti gli altri
uffici turistici della zona.
A
Gianfranco Sineo, 52 anni, è geometra,
libero professionista. Sposato
con Elisabetta, è padre di Nicoletta,
27 anni, e Alberto, 24. Il suo percorso
amministrativo, svoltosi tutto a Salmour,
iniziò nel 1990 con la nomina ad assessore
all’urbanistica e all’edilizia, incarico
mantenuto fino al 1999, e accompagnato
ben presto da quello di vicesindaco.
Dal 2007 è primo cittadino del paese
GLI ORIZZONTI
SEMPRE SERENI
DI SALMOUR
Gianfranco Sineo illustra le peculiarità
del paese (piccolo, ma vivace e ben
strutturato) che amministra dal 2007
Elena Elia
36
I
n un panorama di depressione come quello da cui
solo da poco pare si stia
riemergendo, Salmour è
una “mosca bianca”: il piccolo
paese (la sua entità demografica
si attesta sulle 750 unità) possiede grandi doti e potenzialità, dato
che non solo non conosce disoccupazione, ma, anzi, offre lavoro
ai territori vicini. «Anche se sorge
su un altopiano destinato alla
coltura del grano e questo ha determinato per molto tempo la vocazione agricola del paese», spiega il sindaco, Gianfranco Sineo,
«da parecchio, ormai, il settore
primario non è più quello principale. A partire dagli anni Settanta
si sono insediate diverse attività,
á 7 luglio 2011 á la stanza del Sindaco
artigiane e industriali. Ancora all’inizio di quest’anno è
stata aperta un’azienda nuova,
filiale di una multinazionale
importante, che dà lavoro a una
trentina di persone».
E per il turismo?
«Quest’ambito non è mai stato
molto sviluppato, ma ci stiamo
attrezzando per accrescerlo. Possediamo attrattive naturalistiche
e, benché sorgano insediamenti
industriali, viviamo in un paese
pulito, con campagne godibili.
Salmour fa parte dell’Unione dei
Comuni del fossanese e, grazie a
essa, sta curando questo discorso
attraverso la creazione di percorsi cicloturistici e piste ippiche
che dovrebbero arrivare fino ad
Alba. Inoltre si sta pensando di usare l’asta del fiume Stura per effettuare spostamenti sull’acqua
ed è in corso l’intervento di riqualificazione del parco “Crova”,
il quale circonda l’omonima villa
settecentesca, consentito da finanziamenti in parte regionali e
in parte europei».
Oltre a villa “Crova” esistono altri edifici caratteristici?
«Possiamo citare la
chiesa di Sant’Agostino, costituita da
un corpo cinquecentesco e da uno settecentesco, il centro storico, la cappella campestre di Sant’Eusebio ristrutturata
qualche anno fa, i cui quadri,
restaurati, sono ben conservati
in municipio (la sede originaria
ospita alcune riproduzioni), la
parrocchiale dei Santi Pietro e
Paolo e l’altra chiesa sita in frazione Sant’Antonino».
Lei ha parlato di ristrutturazioni:
quali sono gli interventi pubblici
realizzati o in cantiere?
«Sono stati molti: su un bilancio
che ammonta a 1.700.0002.000.000 di euro l’anno, circa
700.000 sono sempre stati destinati alle opere pubbliche. Abbiamo attuato una grande opera
di manutenzione di strade e marciapiedi nonché dell’edificio scolastico, costituito da un impianto
unitario per la materna e la primaria, ma vorremmo costruirne
uno nuovo. Importante è stato il
sopraccitato restauro della ex
chiesa di Sant’Agostino, trasformata in biblioteca civica nonché
in sala mostre e conferenze grazie al contributo della fondazione “Cassa di risparmio di Fossano” e all’aiuto della Regione
nell’allestimento degli arredi.
Inaugurata lo scorso ottobre, siamo contenti di questa struttura
perché funziona, è sfruttata anche da chi non ci aspetteremmo.
Inoltre l’adoperiamo anche per
eventi particolari, quali concerti
o presentazioni letterarie».
A proposito, quali sono le principali manifestazioni organizzate
a Salmour?
«La più importante si tiene durante la prima settimana di agosto, in occasione di Sant’Eusebio,
e consiste in una sagra di paese
organizzata dalla Pro loco all’insegna di eventi musicali, spettacoli e appuntamenti gastronomici. Poi, in autunno, ha luogo la
castagnata, a Natale i concerti, e,
un paio di volte l’anno, manifestazioni di teatro dialettale nel
salone parrocchiale».
Nella vostra Pro loco ci sono giovani attivi?
«L’associazione si è rinnovata: è
composta da una ventina di componenti, tra cui alcuni giovani, e
rappresenta un braccio importante per il Comune organizzando, per esempio, anche le gite per
gli anziani».
Per concludere, può menzionare
un punto di forza di Salmour e
uno su cui, invece, occorre
ancora lavorare?
«Il nostro punto di forza è la presenza di un’Amministrazione
civica coesa. Badiamo ad amministrare il nostro paese e a renderlo piacevole, pulito, per la
gioia degli abitanti e per invogliare gli ospiti a fermarsi: cerchiamo
di disporre di tutti i servizi, dalla
banca alla farmacia, al negozio.
Del resto tutto il paese è unito.
Non a caso la Pro loco funziona,
così come l’associazione “Magne
amiche” Onlus, la quale produce
manufatti artigianali devolvendone il ricavato in beneficenza.
Sarebbe opportuno, invece, ottimizzare i servizi, soprattutto
quelli per gli anziani, anche se abbiamo cercato di migliorarli con
vari mezzi, tra cui un reparto
infermieristico molto disponibile
e organizzato. Ma si può sempre
fare di più».
Nelle foto sotto al titolo: Selina Squarotti (liceo “Generale
Govone” di Alba) con il presidente del Rotary club di Cuneo,
Umberto Fino. In basso: i due studenti di Barcelonnette vincitori del secondo premio, Armelle Hervy e Baptiste Rousset,
con il poeta Gérard Arseguel e Simona Oliveri
che ha letto i testi premiati. Qui accanto, da sinistra:
Paolo Canavese (istituto “Bonelli” di Cuneo), con il preside
Salvatore Linguant, e Pietro Benso (scuola media “Andrea
Fiore” di Cuneo). La striscia centrale di immagini ritrae,
sempre da sinistra: Roberta Formisano (liceo “Pellico”
di Cuneo), autrice di tre poesie destinate alla pubblicazione,
e Anna Gallina (media “Andrea Fiore”) con Simona Oliveri
mentre interpreta la sua poesia “Solitudine”. Nella terza serie
di fotografie si riconoscono, sempre da sinistra: Francesco
Casales (liceo “Pellico” di Cuneo), vincitore del terzo premio;
Eleonora Andalaro, vincitrice del secondo premio della sezione
poesie in francese; Francesca Chiapello (istituto “Bonelli”
di Cuneo) e Fabiola De Santis (liceo “Generale Govone”)
Attilio Casetta
PREMIO POETICO
“INTER-ALPES”
VINCE L’ALBESE SELINA SQUAROTTI
S
i è svolta, nelle prestigiose sale del circolo “’L
Caprissi”, di Cuneo la
premiazione delle poesie vincitrici della quinta edizione
del premio “Inter-Alpes”, alla presenza dei vertici (il presidente
Umberto Fino, il prefetto Michele
Mestriner, il segretario Maurizio
Schininà) e dei componenti del
Rotary club di Cuneo, promotore
con il Rotary club di Barcelonnette, presente alla cerimonia con
una folta delegazione capitanata
dal presidente, Jean-Claude Combes. Il primo premio di 750 euro
è stato attribuito a Selina Squa-
38
rotti, studentessa del liceo Internazionale “Generale Govone” di
Alba, per la poesia “L’ultimo sorriso di una foglia”. Il secondo premio è andato, ex aequo, a due studenti del liceo “André Honnorat”
di Barcelonnette, Baptiste Rousset e a Armelle Hervy.
A Francesco Casales, allievo del
liceo classico “Silvio Pellico” di
Cuneo è stato attribuito il terzo
premio, pari a 250 euro.
Sono stati assegnati altri riconoscimenti. Trenta poesie segnalate
saranno pubblicate nella rassegna
che sarà consegnata nel corso
della prossima edizione.
á 7 luglio 2011 á le iniziative dell’Alliance française e del Rotary club di Cuneo e Barcelonnette
NEWS
DAL PIEMONTE
aggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it
­n ALBA
RICONOSCIMENTO DELL’ACA
A VINCENZO MALETTO
Vincenzo Maletto, storico
macellaio di Baldissero
d’Alba nonché capogruppo
dei commercianti del
paese, ha chiuso la propria
attività dopo 40 anni. La
Presidenza e la Direzione
dell’Aca gli hanno
assegnato una targa
in segno di riconoscenza
per 33 anni di contributi
costruttivi in qualità
di componente del Direttivo.
Nella foto in alto, da
sinistra: il direttore dell’Aca
Giuliano Viglione, i signori
Olga e Vincenzo Maletto,
il presidente dell’Aca,
Giancarlo Drocco,
e il presidente onorario
Gian Giacomo Toppino.
regionale Federico
Gregorio, l’assessore
provinciale e sindaco
di Envie, Roberto Mellano,
il consigliere provinciale
Nico Giusiano, il sindaco
di Sanfront, Roberto Moine,
il consigliere comunale
di Barge Ivo Beccaria
e il consigliere di Bra
Valter Bergesio.
­n LIDZBARK WARMIńSKI
A BRA LA VICEPRESIDENZA
INTERNAZIONALE DI CITTÀ SLOW
A Bra è stata assegnata
una delle vicepresidenze
dell’Associazione
internazionale delle Città
slow. L’annuncio è stato
dato a Lidzbark Warmiński,
­n SANFRONT
UNA TARGA IN RICORDO
DI GIUSEPPE AIMASSO
Presso la croce di Sanfront
del massiccio del Monte
Bracco è stata scoperta la
targa intitolata alla memoria
dell’organizzazione il primo
cittadino della reggiana
Castelnuovo nè Monti,
Gian Luca Marconi, sono
state definite le cariche:
l’assessore Luciano Messa
(foto sotto, a sinistra) è stato
nominato vicepresidente in
rappresentanza del sindaco
di Bra, Bruna Sibille.
­n ALBA
STALKER SERIALE FERMATO
PER LA TERZA VOLTA
Non c’è due senza tre,
nemmeno per gli stalker.
Arrestato per due volte
in dieci giorni l’anno scorso
per aver molestato una
commerciante brasiliana,
pochi giorni fa un 60enne
albese è tornato
a importunarla. L’uomo
è finito in manette con
l’accusa di atti persecutori
(stalking) nei confronti della
malcapitata che, allarmata
dal fatto che da qualche
giorno l’uomo aveva ripreso
a pedinarla a piedi e in
auto sia sotto casa che sul
luogo di lavoro, ha richiesto
CAMPIONATO REGIONALE DELLA FISB AD ALBA
S
abato 9 luglio avrà luogo ad Alba, in piazza Savona, la settima edizione del campionato regionale Fisb, organizzato dal gruppo sbandieratori “Città di Alba”. Tale competizione vedrà i gruppi sbandieratori e musici piemontesi associati alla Federazione italiana sbandieratori impegnarsi in
tutte le specialità tradizionali (singolo, coppia, piccola squadra, grande squadra e musici). Nove
compagini scenderanno in campo per contendersi il titolo: oltre ai padroni di casa dagli smalti rossi
e bianchi (foto a lato), prenderanno parte alla competizione cinque gruppi astigiani (Borgo San
Lazzaro, Borgo San Marzanotto, Rione Cattedrale, Rione San Paolo, Rione Santa Caterina), i
“Principi d’Acaja” di Fossano, i “Cigno nero” di Rivoli e “I Templari” di Villastellone. Saranno coinvolti oltre 300 atleti, suddivisi tra sbandieratori, tamburi, chiarine e portavessilli. La manifestazione si svolgerà a partire dalle 17 e sarà preceduta da una sfilata dei gruppi nel centro storico.
del salesiano Giuseppe
Aimasso, originario di
Neive, a quasi due anni
dalla sua scomparsa.
Erano presenti (foto sopra,
a sinistra) tra gli altri,
il senatore Michelino
Davico, il consigliere
40
á 7 luglio 2011 á succede intorno a noi
in Polonia, dove si è tenuta
l’assemblea che ha eletto
il board dell’associazione
nel quale siedono sedici
membri e nove
vicepresidenti. Nel corso
dei lavori che hanno
confermato al vertice
l’intervento dei Carabinieri.
Una gazzella del Nucleo
radiomobile ha bloccato
il noto persecutore proprio
mentre era appostato,
a bordo della sua auto
sotto casa della vittima
che ha preso di mira.
COME DUE
“GOCCE
DI VINO”
­n TORINO
280 BONUS DELLA REGIONE
PER LE GITE SCOLASTICHE
Sono 1.853 le classi
piemontesi a cui è stato
assegnato il bonus per
le gite scolastiche lanciato
dalla Regione con il bando
“A scuola di Piemonte”.
L’iniziativa, voluta dal
presidente della Regione
Piemonte, Roberto Cota, e
dall’assessore all’istruzione,
al turismo e allo sport,
Alberto Cirio, vuol sostenere
con un investimento totale
di circa 300 mila euro
le scuole piemontesi
elementari, medie e del
biennio superiore che
hanno realizzato viaggi
­n CARAGLIO
UNA SETTIMANA ALL’INSEGNA
DELL’EQUITAZIONE E DEL RELAX
Continuano alla scuderia
“La mandorla” di Caraglio
i corsi di equitazione rivolti
a giovani cavallerizzi
in erba della Granda
e non solo, guidati dalla
proprietaria, Cristina
Zampardi (nella foto sopra,
con i partecipanti della
settimana dal 20 al 25
IL SINDACO DI MONDOVÌ A “INVINCIBILI”
A qualcuno fa piacere
somigliare a un Vip,
altri restano indifferenti
alla cosa e altri ancora
considerano tali affinità
somatiche quasi un
proprio tratto distintivo,
di cui andare fieri.
All’ultima categoria
appartiene Margherita
Giannini (foto sopra),
impiegata nel settore
ristorativo e alberghiero
in Fossano, intenzionata
a organizzare, con
la collaborazione
di altre “gocce di vino”,
un raduno di sosia
presso l’hotel
“Romanisio-Porta
del Salice” di Fossano
nel mese di ottobre.
Nel suo caso,
la somiglianza che
la contraddistingue
(nonostante il bianco
e nero dell’immagine)
è con l’attrice Katharine
Hepburn (foto sotto).
Se anche voi conoscete
persone uguali come...
una goccia di vino, non
esitate a segnalarcele,
inviando possibilmente
le fotografie dei sosia
dei Vip individuati
all’indirizzo
di posta elettronica:
claudio.puppione@
rivistaidea.it.
I
l sindaco di Mondovì, Stefano Viglione è stato uno dei protagonisti della trasmissione di Italia1
“Invincibili”, condotta da Marco Berry. Il programma televisivo racconta le storie di persone
comuni che hanno subìto gravi traumi psicofisici e che hanno saputo “rinascere”, cominciando una
nuova vita più forti di prima. Il primo cittadino di Mondovì ha raccontato a Berry la sua storia,
“prima” della disabilità e dopo l’incidente stradale in autostrada che lo ha costretto sulla sedia a
rotelle. Il cast di “Invincibili” lo ha seguito durante una normale
giornata di lavoro da sindaco e di vita privata (foto a lato). Viglione
ha raccontato la sua esperienza di amministratore, ma anche di
sportivo. Si è trattato di un’opportunità anche per promuovere
Mondovì, visto che molte immagini sono state girate in città.
d’istruzione in Piemonte
nell’anno 2010-2011.
Sono novanta gli istituti che
hanno ottenuto il contributo,
di cui 11 in provincia di
Cuneo, per 280 bonus con
circa 5.600 studenti in gita.
­
n SALUZZO
CASO DI BORSEGGIO IN CENTRO
Finge di conoscerli,
li abbraccia e in questo
modo li “alleggerisce”
del portafoglio: così sono
stati derubati tre maturi
saluzzesi nei pressi del
mercato infrasettimanale del
mercoledì. A mettere in atto
il colpo è stata una donna,
italiana, carnagione chiara,
che ha ormai un “modus
operandi” ben collaudato.
Il consiglio dei Carabinieri
è di prestare la massima
attenzione a chi
vi si avvicina e, se
si è vittima di scippo,
di chiamare subito il 112!
giugno). Per maggiori
informazioni sulle proposte:
www.scuderialamandorla.it.
­n ROMA
ALDO CAZZULLO HA VINTO
IL PREMIO “FREGENE”
PER LA SAGGISTICA
Nei giorni scorsi sono stati
resi noti i nomi dei vincitori
del premio “Fregene”,
il quale attribuisce ogni
anno un riconoscimento
a personalità che abbiano
contribuito, con il loro
impegno letterario, artistico,
scientifico e professionale,
alla crescita della nostra
società. Tra i premiati, per
la sezione saggistica, figura
il giornalista albese Aldo
Cazzullo (foto a destra),
prestigiosa penna
del “Corriere della sera”,
il quale ha ottenuto
l’importante attestato
per il suo ultimo libro,
“Viva l’Italia” (Mondadori).
7 luglio 2011 Ü
41
­n ASL CN2 DI ALBA-BRA
MARZIA MANONI GUIDA
LA CONFERENZA DEI SINDACI
Cambio alla guida della
Conferenza dei sindaci,
l’assemblea di tutti i sindaci
del territorio dell’Asl Cn2.
Marzia Manoni (foto qui
accanto), primo cittadino
di Santa Vittoria d’Alba,
succede a Beppe Artuffo,
ex sindaco di Santo
Stefano Belbo. L’attuale
sindaco santostefanese,
Luigi Icardi, è diventato
vicepresidente, al posto
di Claudio Bogetti, primo
cittadino di Cherasco.
n DOGLIANI-CARRÙ
LIONS CLUB: PAOLO CANDELA
AL POSTO DI ANTONIO MORRA
Serata di fine mandato per
il presidente Antonio Morra
che ha guidato il Lions club
Carrù-Dogliani nell’anno
lionistico 2010-2011 e che
nel momento conviviale
finale ha passato le
consegne a Paolo Candela.
All’incontro ha preso parte
buona parte dei soci
(foto sopra) e, oltre
a Raffaele Sasso,
presidente in scadenza
della prima zona D e
responsabile dell’ufficio
stampa, con la signora
Gisella, anche Federica
Tealdi, presidente del Leo
club Carrù-Dogliani, con la
Danny Butchan (foto sotto,
a sinistra), diciottenne
impegnato nel campionato
Stk 1000 inglese, guiderà
la moto del team anche nel
socia Leo Elisa Marchesani,
e il geometra Stefano Veglia
con la signora Elena.
Superstock mondiale.
n ALBA
I RAGAZZI E LA COSTITUZIONE
150 ragazzi si sono ritrovati
in piazza Risorgimento, ad
Alba (foto sotto, a sinistra),
per concludere insieme
la giornata dedicata alla
Costituzione organizzata
dagli animatori di “Estate
ragazzi”. Il sindaco Marello
ha consegnato a ogni
partecipante una copia
della Costituzione italiana e
ha ringraziato per l’impegno
speso con entusiasmo
a favore della conoscenza
dei princìpi fondamentali
che guidano il nostro Paese.
n CHERASCO
DANNY BUCHAN È IL NUOVO
PILOTA DEL TEAM “GO ELEVEN”
Il team manager di “Go
Eleven”, Denis Sacchetti,
e il team owner, Gianni
Ramello, hanno scelto di
puntare su uno dei giovani
più promettenti del
panorama internazionale:
“NICOLE SPOSE” VESTE I VIP E SBARCA AL CINEMA
L
a stilista della maison con sede a Manta “Nicole spose”, Alessandra Rinaudo (foto a destra), ha
vestito la sposa di uno dei protagonisti della famosa soap opera americana “Beautiful”, Daniel
McVicar, meglio conosciuto come Clarke Garrison, unitosi in matrimonio a Pollenzo con Virginia De
Agostini (foto a lato), torinese, conosciuta quattro anni fa durante il programma di Milly Carlucci
“Ballando sotto le stelle” trasmesso da Raiuno. L’abito è stato acquistato presso la maison “Nicole” di
Milano, in via Montenapoleone. Virginia ha spiccato per la sobrietà ed eleganza, senza rinunciare a un
tocco glamour con un velo di pizzo a calotta che ha valorizzato l’intera “mise”. Anche le damigelle,
in rosso, hanno indossato abiti “prêt-à-porter” di “Nicole”. Per quanto riguarda il cinema italiano, in
autunno “Nicole” apparirà sul grande schermo con un’operazione di “product placement” in uno dei
film più attesi della prossima stagione: “La peggiore settimana della mia vita”.
42
á 7 luglio 2011 á succede intorno a noi
n FOSSANO
DALLA CITTÀ DEGLI ACAJA
AL RADUNO DELL’ARMA
Anche la Sezione di
Fossano ha partecipato
al raduno nazionale di
Torino dell’Associazione
nazionale Carabinieri.
Sopra: l’assessore
provinciale Anna Mantini,
in rappresentanza della
Provincia di Cuneo, al
raduno, con il colonnello
Fortunato Cuzzocrea e
il presidente della Sezione,
brigadiere Pietro Cuzzilla.
n BRA
DA SETTEMBRE VIA AI LAVORI
SULLE NUOVE POSTE CENTRALI
La Giunta civica di Bra ha
incontrato i rappresentanti
dell’Amministrazione
centrale di Poste italiane a
cui è stato affidato l’edificio
al pianterreno dei locali
che ospitano il teatro
Politeama-“Giuseppe
Boglione”. Ora toccherà
a Poste italiane procedere
con la gara d’appalto
per l’affidamento dei lavori,
il cui inizio è previsto
per la fine di settembre.
n CUNEO
CORRADO BEDOGNI LASCIA
LA DIREZIONE DELL’ASL CN1
Corrado Bedogni (foto
a destra) ha lasciato la
Direzione generale dell’Asl
Cn1 per andare a ricoprire
lo stesso ruolo nell’Asl 3 di
Genova. Bedogni guidava
l’Azienda sanitaria locale
cuneese dal marzo 2009,
in sostituzione del dottor
Fulvio Moirano.
I FRUTTI DELLA SERATA BIANCONERA
La generosità delle circa mille persone accorse alla “Serata bianconera in Langa” a Benevello ha consentito all’Onlus “Colora la tua
vita” di raccogliere 22.200 euro per la ricerca contro la fibrosi
cistica in memoria di Denise, una ragazza di 22 anni mancata nel
2010 proprio a causa di questa grave patologia. I costi sostenuti
ammontano a 8.200 euro. I due ospedali beneficiari della serata, il
“Sant’Anna” di Torino e il “Gaslini” di Genova, riceveranno dunque 7 mila euro ciascuno. L’assessore regionale al turismo, Alberto
Cirio, consegnerà alla Juventus, in occasione del ritiro estivo a
Bardonecchia, l’assegno destinato all’ospedale torinese.
del governatore del Distretto
2030, Gianni Montalenti.
Durante la serata hanno fatto
il loro ingresso nel club due
soci, Domenico Ramondetti
ed Enrico Restagno, ed è
avvenuta la consegna del
riconoscimento “Paul Harris
fellow” al socio Teresio
Sordo per l’impegno
profuso nel progetto per le
scuole “Acqua per sempre”.
Infine sono state consegnate
le borse di studio a sei
studenti della Scuola
forestale di Ormea,
per un totale di 2.500 euro.
n MONDOVÌ
PASSAGGIO DI CONSEGNE
E NUOVI SOCI AL ROTARY
Il presidente dei rotaryani di
Mondovì, Maurizio Davico,
ha ceduto il testimone
a Giovanni Gasco (foto
in alto, da sinistra).
Nell’occasione è stato
ricordato anche il 50esimo
della fondazione del Rotary
club Mondovì, con la
consegna della pergamena
ufficiale del Rotary
international da parte
n BUSCA
PREMIO “LEONARDO”
CON IL SOSTEGNO DEI LIONIANI
Il Lions club Busca e Valli
ha collaborato al concorso
nazionale di pittura “Premio
Leonardo” organizzato dal
socio Piero Senesi. Il club
ha donato il primo premio,
del valore di mille euro.
Nella foto sopra, da sinistra:
i soci Piero Senesi
e Gianmauro Flego,
il presidente Marco Gallo,
il vincitore, Nicola De
Benedictis, e il socio
Sebastiano Cesano.
CUNEO: 14 ALPINE ALLA “CORRI IN ROSA”
I
l Gruppo sportivo Roata Chiusani, insieme al Comune di Cuneo, ha organizzato la manifestazione
regionale di corsa su strada “Corri in rosa”. Scopo dell’iniziativa, arricchita dalla serata culturale
“Dalle donne, per le donne”, era raccogliere fondi per la rete antiviolenza dell’Amministrazione civica di Cuneo. Alla manifestazione hanno partecipato anche 14 militari donne del 2° Reggimento alpini
(foto a lato), unità comandata dal colonnello Massimo Biagini che, tornata lo scorso anno dalla missione in Afghanistan, ha partecipato in primavera all’operazione “Strade sicure” nel comprensorio di
Roma e si appresta a effettuare i campi marcianti estivi nelle valli alpine della Granda.
­n BRA
INAUGURATA VIA CADUTI
SUL LAVORO CON L’ANMIL
L’Amministrazione comunale
di Bra, in collaborazione
con i delegati e i consiglieri
Anmil di Bra, ha inaugurato
una via cittadina dedicata
ai caduti sul lavoro (foto qui
sotto). L’iniziativa si inserisce
nell’ambito delle attività
volte a sensibilizzare
e a responsabilizzare
in materia di incidenti
sul lavoro.
n BANDITO
CICLOTURISTICA CON VISITA
AL “MUSEO DELLA BICICLETTA”
L’Asd Bandito ha promosso
una cicloturistica con quasi
un centinaio di partecipanti,
i quali hanno visitato anche
il Museo della bicicletta
ideato da Luciano Cravero
e ospitato presso i locali
della “Bra servizi”. La foto
sotto, al centro, opera
dello stesso Cravero, ritrae
il gruppo all’ingresso della
struttura che ospita il museo.
n CARAMAGNA PIEMONTE
INAUGURATE DUE ROTONDE
SULLA STRADA “REALE”
Due rotonde sulla strada
provinciale “Reale” sono
state inaugurate venerdì
mattina dalla presidente
della Provincia di Cuneo,
Gianna Gancia, e dal
consigliere regionale
Federico Gregorio assieme
al sindaco di Caramagna
Piemonte, Mario Riu.
Al taglio del nastro è
seguita la benedizione del
parroco, don Tonino Borio.
«Sono due opere che
vedono operare in sinergia
il pubblico e il privato, cosa
molto importante in tempi
di ristrettezze economiche»,
ha dichiarato la presidente
Gianna Gancia.
n ALBA
MUSICA E POESIA IN CARCERE
Sabato 9 luglio, presso
la casa circondariale di
Alba, avrà luogo la giornata di solidarietà a favore
dei detenuti, dal titolo
“Musica e poesia”.
Dalle 13 il cantautore
Mimmo Cavallo, insieme
allo scrittore e poeta
Antonio Gerardo D’Errico,
intratterrà gli ospiti
della struttura e le autorità
invitate con le loro opere
e le loro composizioni.
44
á 7 luglio 2011 á succede intorno a noi
n CHERASCO
BRC RACING TEAM AL GIRO
D’ITALIA AUTOMOBILISTICO
Visto il grande successo
della “Green Scout cup”,
il primo campionato
monomarca riservato ad
auto alimentate a Gpl, Brc
Racing team ha deciso di
schierare una nutrita flotta
di auto (Kia Venga, Seat
Leon Copa, Nissan Z350
Gt e il prototipo Montecarlo
Automobile, spinto da un
motore Audi 12 cilindri) al
Giro d’Italia automobilistico
in programma dal 26
al 30 ottobre. Chi volesse
partecipare all’evento può
contattare lo 0172
4868645 o visitare il sito
www.greenscoutcup.it.
n BRA
GRANDE SUCCESSO PER
I “SUMMER CAMP” SALESIANI
Anche quest’anno la
“Settimana inglese” (foto
sotto) organizzata dalla
scuola media salesiana
di Bra ha riscontrato un
notevole successo. I ben
114 i partecipanti, divisi
in cinque gruppi per età,
sono passati dalle lezioni
interattive di inglese,
ai laboratori più svariati:
informatica, arte, musica,
lettura espressiva e scrittura
creativa; infine, spazio
anche ai tornei di calcio,
pallavolo e pallacolpisci.
n TORINO
LA CNA CHIEDE DI RIVEDERE
L’ABOLIZIONE DEL BOLLINO BLU
La Cna Piemonte, per
voce del presidente Cna
autoriparatori, Francesco
Circosta, chiede
al Consiglio regionale di
riconsiderare con urgenza
la proposta di abolizione
del bollino blu, che
rappresenta «il fiore
all’occhiello degli enti locali
piemontesi per il controllo
delle emissioni in atmosfera
delle auto», per non andare
a peggiorare la situazione
ambientale e non
danneggiare le imprese
di autoriparazione.
«Ci sono ben altre leggi e
norme inutili su cui occorre
intervenire per semplificare
la vita delle imprese
e dei cittadini», conclude
il presidente Circosta.
POLENTATA PER
L’AVIS DI BOVES
D
opo la seconda donazione
collettiva trimestrale
di sangue, la Sezione Avis
di Boves ha organizzato
la polentata sociale, stavolta
“in trasferta”, nella frazione
Perdioni di Demonte (nella
foto di Beppe Andreis), con più
di 170 coperti. Le successive
donazioni saranno il 17
settembre e il 17 dicembre
(con, alla sera, cena natalizia),
sempre all’ospedale di Boves,
dalle 8 alle 11. Il Centro
trasfusionale dall’ospedale
di Cuneo è aperto tutti i giorni
feriali dalle 8 alle 11 e le
seconde domeniche del mese.
n MONDOVÌ
DUE NUOVI AGENTI
PER LA POLIZIA MUNICIPALE
Al corso di formazione
regionale per agenti
di Polizia locale hanno
partecipato, per il Comando
di Mondovì, i neoagenti
Giovanni Suria e Tanja
Piergallini (nella foto sotto,
con il vicesindaco
Guido Tealdi).
n TORINO
CONSIGLIO REGIONALE: TOMATIS
NUOVO CAPO UFFICIO STAMPA
A fine giugno Marina Ottavi
ha lasciato l’ufficio stampa
del Consiglio regionale per
godersi il pensionamento.
Ha assunto la responsabilità
di capo ufficio stampa
il fossanese Domenico
Tomatis (foto sopra), a cui
auguriamo buon lavoro.
La redazione resta composta
da Gianni Boffa, Alessandro
Bruno, Federica Calosso,
Elena Correggia, Fabio
Malagnino e Carlo Tagliani.
n FOSSANO
SI CORRE LA SETTIMA TAPPA
DEL GIRO D’ITALIA HANDBIKE
Sabato 9 luglio Fossano
tornerà ad aver puntati su
di sé i riflettori dell’handbike
(tipo di bici in cui si spinge
con le braccia). Alle 18, da
via Roma, infatti, prenderà
il via la settima tappa del
Giro d’Italia, valida anche
come settimo trofeo
“Carrozzeria Canavesio”
(memorial “Serena”).
Paolo Cornero
Il campione olimpico Jury
Chechi è stato ospite
d’eccezione ai camp
estivi albesi griffati
“Kinder + Sport”,
il progetto della “Ferrero”
nato per diffondere
e promuovere la pratica
sportiva come una sana
abitudine quotidiana.
«Fa piacere che queste
iniziative si sviluppino
sempre di più perché
raggruppano tanti aspetti
positivi e fanno riscoprire
valori importanti»,
ha commentato Chechi
JURY CHECHI
LANCIA I CAMP
“KINDER + SPORT”
PRIORITÀ AL RISPETTO DELLE REGOLE
J
ury Chechi sbarca in terra
albese in un lunedì mattina marcatamente estivo,
ma non ancora afoso.
Uno sbarco più agevole rispetto
all’evento che segnò la vita del
futuro campione sin dal battesimo: Jury, in omaggio al cosmonauta Gagarin che cinquant’anni
fa (12 aprile 1961) entrò nella
navicella “Vostok 1” e fece un giretto attorno al pianeta.
Fu il primo uomo a farsi un viaggio nello spazio.
Un nome, un destino.
«Ho sempre voluto vincere, arrivare primo era per me molto
importante, ma ancor di più valeva il rispetto delle regole».
Il “Signore degli anelli” o,
come preferiva
Tolkien,
46
“The Lord of the rings”, si presenta così, con tutta la sua indimenticata tenacia, addolcita da un
elevato tasso di onestà sportiva e
soprattutto intellettuale.
«Conosco benino la terra di Langa», ammette il campione olimpico, «molto meglio i suoi frutti, dal
Barolo al tartufo. Vedrò di rimediare!». I ragazzini vedono in lui
l’aura del campione vero, purosangue, che, a dispetto dell’altezza riesce a imporre la sua presenza grazie allo stile. Molti di loro
non erano ancora nati quando
Jury riempiva gli schermi e i
cuori degli appassionati con volteggi al limite dell’impossibile.
Eppure... eccoli lì, incantati dalla
sua inconfondibile presenza.
Mostra i bicipiti con un po’ di
nostalgia: «Ho perso 8 centimetri
di circonferenza», confessa Jury.
Ma ai bambini poco importa.
Si attaccano alle sue braccia
come scimmie, cercano gli addominali scolpiti nel marmo.
Il campione toscano ha dismesso
da tempo i panni dell’agonista,
ma la cura del fisico rimane maniacale. E si vede. Ci sediamo per
un’intervista che diventa presto
dialogo informale.
Si spazia, aneddoti e progetti sviscerati con estrema disinvoltura:
un passato ricco di avvenimenti e
un futuro ancora tutto da scoprire, ma già con parecchi punti di
riferimento.
«Lo sport cambia la vita di chi lo
pratica. Pensare che l’Italia sia tra
gli ultimi posti in Europa per ore
di educazione fisica praticate
durante il percorso scolastico è
á 7 luglio 2011 á quando l’esempio vale più dei risultati
miche con la giuria, che a sei
mesi dall’Olimpiade greca rivisionò la gara e ammise che Jury
avrebbe dovuto vincere l’oro.
Il “Signore degli anelli” la sua
Olimpiade l’aveva già vinta.
Era salito all’Acropoli con in
mano il tricolore, simbolo del
nostro Paese e delle sua rinascita
sportiva. Il destino gli aveva negato già due competizioni olimpiche, a 35 anni non poteva farsi
scappare anche la terza.
Dopo di lui, Antonio Rossi portabandiera a Pechino.
E a Londra?
«Beh, senza dubbio Valentina
Vezzali. Lei è un vulcano di energia positiva che si scatena sempre
al momento giusto. Il suo palmarès è pesante e credo che sia giunto il momento di una donna, di
una grande donna. In alternativa
proporrei il nome di Federica Pellegrini, più giovane, ma anche
simbolo indiscusso dei Giochi
olimpici di Pechino».
Ma la ginnastica italiana ora è
orfana di grandi nomi, visto che,
dopo Chechi, anche Igor Cassina
ha annunciato il ritiro.
«Credo molto in Matteo Morandi
e lo sento molto vicino, vista la
medesima disciplina. Vorrei però
puntare l’obiettivo anche sulla
ginnastica ritmica, disciplina in cui Elisa
Nato
Santoni e coma Prato l’11 ottobre
pagne stanno
1969, Chechi agli anelli ha
raccoglienvinto l’oro ad Atlanta 1996 e il
do un’imbronzo ad Atene 2004; è stato
pressiocampione del mondo cinque volte
nante
serie
ed europeo quattro, più due
bronzi mondiali. Due i bronzi
di risultati a
europei, in individuale e
livello mona corpo libero.
diale ed europeo. Alle nostre farfalle d’oro manca solo il
sigillo olimpico!». Parola di Jury.
disarmante. Grazie al ministro
Giovanna Melandri ho svolto per
due anni il ruolo di consigliere
allo sport e ho cercato di adoperarmi per cambiare la situazione.
Il presente, però, dice che ci
siamo riusciti solo in parte. Non
ne voglio fare una questione politica, visto che lo sport deve essere “super partes”, ma semplicemente mi sarei atteso qualcosa in
più dal presidente del Coni,
Giovanni Petrucci, e dal ministro
Mariastella Gelmini».
Una confessione che non vuole
essere denuncia, ma constatazione. Nelle sue parole il rammarico
di chi non ha mai smesso di combattere, nello sport così come
nella vita: «Due gravi infortuni
hanno rischiato di compromettere la mia carriera agonistica. Un
ginnasta lavora quattro anni per
un minuto di esercizio. L’unico
oro che conta, in fondo, è quello
olimpico. Dopo la delusione dei
Giochi di Sidney mi dissi: “Non
può finire così!”. Sono tornato e
ad Atene ho strappato un grande
bronzo.» Ma qual è la medaglia
più importante? «L’oro è la più
grande soddisfazione sportiva, il
bronzo mi ha appagato dal punto
di vista umano. Senza Atene ora
vivrei con l’eterno rimpianto».
Poco importarono le pole-
A lato da sinistra:
don Renato Gallo,
parroco della chiesa,
Giacomo Giamello,
Giulio Parusso, Attilio
Cammarata e Luca
Berlinghieri durante
l’incontro organizzato
in occasione
della recente Festa
di San Giovanni.
L’associazione
culturale omonima,
guidata da Attilio
Cammarata, lavora
per la tutela
dell’antica e preziosa
chiesa albese
Simona Borsalino
L
a chiesa di San Giovanni
Battista, dopo la Cattedrale di San Lorenzo e
la scomparsa Santa Maria del ponte, è l’edificio religioso
più antico di Alba.
Ben lo sa il presidente dell’associazione culturale “San Giovanni”, Attilio Cammarata che, con
un affiatato gruppo di esperti e
amici composto da Giacomo
Giamello (che si è occupato della
ricerca storica), Luca Berlinghieri
(curatore dell’approfondimento
storico-artistico), Roberto Capussotti (impostazione grafica) e
Severino Marcato (attento e sensibile fotografo), ha dato anima e
sostanza all’associazione che si è
presa in cura il recupero e la valorizzazione di questo edificio religioso custode da secoli di pregevoli opere artistiche.
«Dopo la ristrutturazione della
facciata abbiamo pensato fosse
importante dar corso al recupero
dell’interno della chiesa. Il primo
lotto di lavori, di cui abbiamo
48
SAN GIOVANNI,
PICCOLO GIOIELLO
chiesto finanziamento alla fondazione “Cassa risparmio di Cuneo”, da sempre sensibile alla salvaguardia artistico-culturale, ci
vede ora impegnati anche per raccogliere altri fondi per recuperare,
uno a uno, i tesori conservati nell’edificio che ci auguriamo presto
diventino patrimonio di Alba e
dei tanti visitatori che vi giungono. Naturalmente lavoriamo nella
piena consapevolezza che si tratta
di un edificio religioso. A esso
bisogna approcciarsi con rispetto
non solo per ammirarne i capolavori artistici, ma anche per leggere i segni della fede e del lavoro
lasciati dalle persone che hanno
voluto e realizzato con passione e
impegno quelle opere. Parlo, ad
á 7 luglio 2011 á impegno che merita un plauso
esempio, di una Madonna col
Bambino tra i Santi Agostino e Lucia, riconducibile a un pittore della
bottega del Macrino, oppure della
tela raffigurante San Giovanni Battista nel deserto e un angelo attribuibile a Giuseppe Doneda. Ma
spicca, in particolare, la splendida
Madonna in adorazione del Bambino con i Santi Giuseppe, Nicola
da Tolentino, Agostino e Gerolamo, quadro datato 1508 firmato
dal celeberrimo Gian Giacomo Alladio detto “il Macrino”. E altrettanto significativa è la Madonna
col Bambino, tavola firmata e datata da Barnaba da Modena».
La vostra è un’associazione
particolarmente attiva.
«Posso rispondere di sì. Da due
anni, per autofinanziarci, organizziamo la Festa di San Giovanni,
appena conclusa, un momento
corale mirato a contribuire
all’opera di recupero, acquistando
l’opuscolo sulla chiesa, finanziato
dalla Banca d’Alba. La manifestazione è soprattutto un segno tangibile per rendere più fruibile questo edificio religioso, cuore di
piazza Elvio Pertinace (per gli
albesi però è piazza San Giovanni,
ndr), a me assai caro. Ci farebbe
piacere vedere la chiesa inserita a
pieno titolo nel percorso turistico
cittadino. Certo, ciò implicherebbe la necessità di avere un custode impegnato ogni giorno, ma
sarebbe davvero un successo per
l’associazione e per la città».
Carlo Bottero
In questo nuovo speciale
di “IDEA” dedicato ai luoghi
e agli eventi del Piemonte
turistico, segnaliamo alcuni
degli appuntamenti
che sarà possibile seguire
nelle prossime settimane.
La foto ritraggono
lo splendido panorama del
lago Maggiore; nella pagina
accanto, da sinistra,
una scena de “I Vespri
siciliani” allestito
dal Regio di Torino alla
Reggia di Venaria Reale;
Horacio Ferrer, protagonista
a Torino del recital
“El poeta y la música”
imperniato sul tango;
una suggestiva immagine
di una passata edizione
dell’“Iron bike”, gara
“estrema” in mtb la cui
edizione 2011
si terrà a fine mese
50
SÌ, IN PIEMONTE
C’È L’IMBARAZZO
DELLA SCELTA!
Dallo sport professionistico o amatoriale,
di massa o di nicchia, all’arte, alla musica
e allo spettacolo, l’estate è densa di eventi
I
l Piemonte offre una grandiosa varietà di possibili itinerari che percorrono ogni
epoca e che mettono in collegamento aspetti molto diversi di
una regione inimitabile. La ricchezza del patrimonio storico, artistico e architettonico permette di
spaziare dalle testimonianze preistoriche e romane all’archeologia
industriale, di percorrere paesaggi
di dolci colline e, a poca distanza,
attraversare grandi città segnate da
una lunga continuità, di passeggiare per borghi o muoversi sulle tracce delle diverse forme di spiritualità, di viaggiare ricercando la tradizione artigianale oppure il filo di
antiche leggende.
Qualunque sia il tema scelto, l’itinerario attraversa paesaggi, più o
meno segnati dalla presenza dell’uomo, di grande interesse, mostrando l’identità profonda di una
regione di notevole ricchezza
culturale. Una ricchezza testimoniata da variegate offerte che
hanno negli eventi, nelle mostre
d’arte, nelle rassegne di cinema,
teatro, musica e danza, nelle manifestazioni sportive, nelle sagre,
fiere e feste popolari, negli appuntamenti enogastronomici, nelle
rievocazioni storiche, nei saloni
internazionali, nelle esposizioni
tematiche, la vasta testimonianza
di un ricco calendario di eventi che
si dipana in ogni stagione.
Il Piemonte attrae un pubblico
variegato per esigenze e passioni
legate allo sport e alle diverse attività all’aria aperta, non dimenticando che la regione conserva un
patrimonio paesaggistico unico,
così come lo sono rifugi, strutture
d’ospitalità, laghi e città d’arte.
E allora scopriamo alcuni degli imperdibili appuntamenti...
Il capoluogo Torino, città in profonda trasformazione, piacevolmente riscoperta come mèta di un
turismo colto, ghiotto e giovanile,
á 7 luglio 2011 á ip á una terra unica, piena di richiami
sarà il palcoscenico naturale di
eventi di richiamo internazionale:
sino al 17 luglio si terranno i campionati mondiali di tiro con l’arco,
validi per la qualificazione alle
Olimpiadi e alle Paralimpiadi di
Londra 2012. Due le sedi di gara,
entrambe storiche e suggestive: la
palazzina di caccia a Stupinigi e
piazza Castello a Torino.
Sono in gara 239 atleti in più rispetto al mondiale di Ulsan (Corea) del 2009 e 123 in più rispetto
a Lipsia 2007, anch’esso valevole
per l’accesso ai Giochi olimpici.
In quella occasione l’Italia vinse il
titolo iridato con Natalia Valeeva
nell’olimpico e con Eugenia Salvi
nel compound, oltre a qualificare
per Pechino 2008 la squadra maschile, che in Cina conquistò l’argento con Di Buò, Galiazzo e
Nespoli, e quella femminile, quinta, miglior risultato di sempre per
le azzurre.
Alla kermesse sportiva torinese sono rap-
presentati tutti i continenti, con
arcieri provenienti anche da Paesi
che di norma non prendono parte
a gare internazionali, ma che
hanno aderito per avere accesso a
Londra 2012.
Fra le nazionali partecipanti citiamo quelle della Corea del Nord,
del Bangladesh, del Nepal, delle ex
Repubbliche sovietiche Kazakistan e Tajikistan, mentre dall’Africa è giunta una rappresentativa
dell’Uganda. Considerata la difficile situazione politico-istituzionale,
non si sono iscritte Tunisia e Libia,
mentre l’Egitto ha portato le squadre sia maschile che femminile di
arco olimpico. Dall’Oceania, oltre
all’Australia, c’è anche una selezione di Tonga e, guardando a oriente, nonostante la catastrofe naturale del marzo scorso, si evidenzia la
partecipa-
zione del Giappone che conta su
una radicata storia arcieristica,
come dimostra la finalissima di
Atene 2004 vinta da Galiazzo sull’esperto Yamamoto.
Sempre di carattere sportivo, ma
riservata a uomini e donne d’acciaio, sulle montagne piemontesi dal
23 al 30 luglio tornerà la gara di
mountain bike più dura al mondo:
l’edizione 2011 di “Iron bike”
(info: www.ironbike.it), con partenza da Limone Piemonte verso
San Damiano Macra per toccare
poi Barge, Torre Pellice, Pramollo,
il rifugio “Selleries” a Roure, Sestriere e infine Sauze d’Oulx.
Sul fronte musicale sono tantissimi gli avvenimenti da annotare.
Domani sera, venerdì 8 luglio, alle
21, nella reggia di Venaria, nel cortile delle carrozze, il direttore Giulio Laguzzi con il soprano Silvia
Dalla Benedetta e il tenore Mas-
similiano Pisapia e con il prezioso
supporto dell’Orchestra del Teatro
regio si esibiranno in un ricco programma, nell’ambito di “Venaria
real music”, con sinfonie di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e
Pietro Mascagni. Sabato 9 luglio
invece, nell’ambito dell’iniziativa
“Il Regio itinerante”, il teatro
comunale di Bosconero, in provincia di Torino (via Villafranca 5, alle
21, ingresso libero), proporrà il
concerto “Gli architanghi-Nonsolotango boat”, viaggio in musica
per oceani e mari.
Domenica 10, il teatro “Monsignor Rosaz” di Susa (via Madonna
delle Grazie, alle 21, ingresso libero) presenterà “Viva l’operetta”
con l’esibizione di artisti del Regio
come Eugenia De Gregari (soprano), Angelica Buzzolan (mezzosoprano), Giancarlo Fabbri (tenore), Davide Motta Fré (basso) e
Giulio Laguzzi (pianoforte). Le arie
che saranno proposte sono di
Franz Léhar, Robert Katscher, Robert Stolz, Paul Abraham, Emmerich Kálmán, Carlo Lombardo e
Virgilio Ranzato.
Mercoledì 13, al castello di
7 luglio 2011 Ü
51
Come spieghiamo
nell’articolo, il Piemonte
si conferma terra ideale
per ospitare grandi eventi
agonistici, oltre alla pratica
amatoriale di chi vuol
solo tenersi in forma.
È una regione sportiva per
tutti e per ogni età, con una
tradizione ormai consolidata
anche nel campo dei grandi
eventi, come i campionati
mondiali di tiro con l’arco
validi per la qualificazione
alle Olimpiadi e alle
Paralimpiadi di Londra 2012
in svolgimento fra Stupinigi
e Torino (piazza Castello).
Alcuni degli atleti italiani
in lizza sono ritratti nella
pagina accanto, a destra.
Qui sotto: un momento
del “Torneo dei Borghi”
di Susa; in basso: una veduta
di Venaria Reale
Miradolo (San Secondo di Pinerolo, via Cardonata 2, alle 21,30,
ingresso libero) si terrà il concerto
diretto da Francesco Pasqualetti,
“Aneliti risorgimentali nella musica operistica”.
La casa del teatro “Ragazzi giovani” di corso Galileo Ferraris 266, a
Torino, domenica 17 luglio dalle
21, metterà in scena “El poeta y la
música”, recital in cui il tango
viene proposto nella triplice espressione di parola, musica e
danza, con la partecipazione di
quattro musicisti, di due ballerini e
del carismatico Horacio Ferrer,
massimo poeta vivente del tango
nonché paroliere prediletto da
Astor Piazzolla.
La provincia di Cuneo, sul fronte
musicale, rilancia con “Nuvolari
libera tribù” (per informazioni:
www.nuvolariweb.com), in sostanza un festival lungo un’estate,
che trova casa in un parco di
6.000 metri quadrati.
Concerti ed eventi attraversano
tutti i generi, coinvolgendo generazioni e pubblici differenti. Una
“libera tribù” che vede alternarsi
sul palco gruppi emergenti e artisti
italiani e stranieri. Si esibiranno, in
piazza Virginio a Cuneo, i “Modà”
(domenica 10 luglio), i “Marlene
stival.com) che annovera un ricchissimo calendario di concerti e
appuntamenti in grado di entusiasmare i visitatori in un percorso
emozionante e spettacolare.
Due, invece, sono le sedi del “Librafestival”, rassegna del contemporaneo musicale che dà respiro al
biellese turistico-culturale e fa
della trasversalità la sua vocazione. L’anfiteatro di Sordevolo e
piazza Cisterna a Biella anche quest’anno saranno, dunque, il palcoscenico di grandi esibizioni: Raphael Gualazzi (lunedì 11 luglio,
alle 21,30), i “Pooh” (mercoledì
22, alle 21,30) e Caparezza (mercoledì 27, alle 21).
Per informazioni e prevendite:
www.librafestival.it.
È altrettanto imperdibile l’appuntamento del 9 luglio, alle 17,30, a
Solonghello Monferrato dove, nell’ambito della kermesse “Armonie
in Valcerrina” (per informazioni:
www.ideavalcerrina.it), con un
assetto ritmico supportato dal pianoforte e dal contrabbasso, si esibirà, presso casa “Crova”, “L’island
blue quartet Francesco Cafiso”.
I musicisti interagiranno con grande efficacia, creando un equilibrio
straordinario tra dinamismo e
groove, tra delicatezza e aggressi-
Mentre, specie alle “Ogr”
di Torino e a Venaria
Reale (ma non solo),
proseguono le iniziative
per il 15Oo dell’Italia unita
anche il folclore dà vita,
in tutta la regione, a
manifestazioni imperdibili
Kuntz” (venerdì 22) e Caparezza
(sabato 30).
Alba e il territorio di Langa e Roero
invece, dal 10 luglio sino al 4 agosto, ospiteranno la quinta edizione
di “Suoni dalle colline di Langhe e
Roero-Italy & Usa-Alba music
festival” (info: www.albamusicfe-
52
á 7 luglio 2011 á ip á una terra unica, piena di richiami
vità. Il quartetto eseguirà musiche
composte dallo stesso Cafiso, ma
anche il grande jazz di Silver, Parker, Golson, Davis e Sharing.
Sul fronte artistico e culturale,
molti sono gli appuntamenti di
rilevanza internazionale, taluni
organizzati all’interno delle famose Residenze reali sabaude, riconosciute dall’Unesco “patrimonio
dell’umanità”.
Nell’ambito di “Teatro a corte” o
meglio il teatro europeo in scena
in queste splendide location, segnaliamo, il 16 e il 17 luglio, alle
20,30, in piazza della Repubblica,
a Venaria Reale, lo spettacolo “Manolo e Camille” del “Théâtre du
centaure”, incredibile compagnia
di teatro equestre.
Nello splendido parco lo spettatore si potrà immergere nella natura
e in una visione potente: 300
pecore, pastori maremmani e gli
splendidi cavalli della compagnia
diventeranno attori capaci di
dominare la scena con poesia,
umorismo e passione.
Il 22 e il 23 luglio alle 19 e alle
20,45, il castello di Rivoli si trasformerà in un set, grazie allo spettacolo “Appartion/Incarnation”
curato della coreografa Kitsou
Dubois che ha lavorato per anni in
stretta collaborazione con alcuni
centri spaziali, affascinata dalle
condizioni di assenza di gravità.
Continuano con successo le iniziative di “Esperienza Italia”, l’appuntamento dedicato al Belpaese e alle
sue eccellenze in occasione del
150o dell’unità dell’Italia che ha
nei suoi cuori pulsanti, le Officine
Grandi riparazioni e Venaria Reale, la chiave di approfondimento
per riflettere sul processo di unificazione e di costruzione dell’identità italiana, guardando al futuro.
Proseguono le grandi mostre come
“Eroica-Eroi noti e ignoti”, al Museo di scienze naturali di Torino
(aperta sino al 31 luglio), che conserva 50 opere ispirate ai personaggi che hanno fatto l’unità, da
Santorre di Santarosa a Giuseppe
Garibaldi. Di rilievo anche la mostra dedicata a Stefano Maria
Legnani detto il Legnanino (16611713), autore di quasi tutte le decorazioni a fresco di palazzo “Carignano” (info: www.palazzocarignano.it).
Hans Hartung e Jocelyne Alloucherie sono i due grandi nomi ospitati sino al 25 settembre dal Centro di ricerca piemontese sull’arte
contemporanea internazionale di
Villa Giulia (Verbania).
Hartung (1904-1989), tedesco di
nascita e francese di adozione, parte dallo studio dei pittori classici,
prediligendo Goya e soprattutto
Rembrandt, fino a giungere a un
decisivo incontro con la poetica
astrattista di Kandinskij. La sua
personale, intitolata “Boeing,
1970” è presentata insieme a “Una realtà fluttuante” che raccoglie i
lavori più recenti di Alloucherie
realizzati nel 2010 e 2011: schizzi tridimensionali, disegni, fotografie e bozzetti, fino alle sculture e ai
disegni di grandi dimensioni, oltre
a due installazioni composite.
Sino al 30 settembre lo splendido
scenario del lago Maggiore farà da
cornice alla quindicesima edizione
de “Lo spirito del lago”.
Ventuno artisti di diverse nazionalità si confrontano sul tema: “Solo
i pesci morti seguono la corrente”.
È un monito a non scivolare nell’ovvietà, evitare l’omologazione
di massa, non accettare passivamente le mode. Gli artisti danno libero sfogo alle emozioni, liberandosi il più possibile da ogni condizionamento. L’iter artistico prevede diverse location: nelle cantine
storiche dei Borromeo, nella romantica Isola Bella, sono esposte
le installazioni, mentre nell’incantevole Stresa, presso lo Spazio
Luparia e la Locanda (ex Lombarda), sono visitabili le opere.
Nell’ambito della quinta edizione
di “Lago Maggiore LetterAltura”,
famosa per i suoi oltre 120 eventi,
tra incontri con gli autori, spettacoli, laboratori creativi e più di 150
ospiti nazionali e internazionali
per riportare l’attenzione sulla
montagna, priorità globale dell’umanità, occorre evidenziare lo
scanzonato appuntamento di domenica 17 luglio, dalle 15, in Val
Loana: “La battaglia dei cuscini” è
un ritorno all’infanzia con i ricordi
degli scontri all’ultima piuma che
da bambini si facevano sul letto,
prima di dormire.
www.piemonteitalia.eu
E per concludere (si fa per dire) il
viaggio negli eventi piemontesi,
occorre non dimenticare il “Torneo dei Borghi” di Susa che si svolgerà il 23 e il 24 luglio.
La manifestazione è incentrata
sulla figura di Adelaide di Susa, figlia di Olderico Manfredi, la quale,
sposando in terze nozze il marchese Oddone di Savoia, riunì i possedimenti e la forza del giovane ed
emergente casato d’Oltralpe con i
domini e il potere degli arduinici,
legati a loro volta all’Imperatore e
ai padroni dei territori che si estendevano dai valichi del Moncenisio
e del Monginevro sino alla Liguria.
Adelaide, capostipite della dinastia
Savoia, seppe difendere e mantenere sottomessi i suoi territori,
governando da sola, dopo la morte
del marito, direttamente e indirettamente attraverso i figli e le loro
famiglie acquisite, tenendo in scacco persino il suo potente genero,
l’imperatore Enrico IV.
Ogni estate i Borghi di Susa si sfidaChi
no, nelle accese gare del torneo,
cerca relax e svago in
per ricordare e onorare la figuPiemonte trova qualsiasi tipo
ra di Adelaide.
di possibilità in ogni stagione,
dalle vacanze sportive tra i migliori
campi da golf alla possibilità di
divertirsi e assaporare interessanti
momenti culturali, senza tralasciare
i piacevoli aspetti legati a
un’enogastronomia senza
eguali.
7 luglio 2011 Ü
53
Neomami e la spesa
CHISSÀ PERCHÉ LA “PANZA BIS”
NON ISPIRA GENTILEZZE...
Cosa sia la maternità per una donna è qualcosa
difficile da comprendere, se non la si vive.
Grazie alla “verve” di una lettrice che sa dosare
ironia e... sentimento, “IDEA” ospita
una rubrica dalla periodicità variabile
nella quale chi ci è passato, anzi ci sta passando,
ossia la nostra Sara Matteodo, racconta come,
dopo aver affrontato le gravidanze, riesce
a gestire la nascita di un figlio... e di quella
successiva. Eh sì, perché a casa di Sara e Fabrizio,
oltre a Leonardo, adesso c’è anche la piccola Lucia
Sara Matteodo
54
M
entre alla prima gravidanza
sembra di essere seguite da un
occhio di bue che ti illumina,
tanto tutti ti notano, ti sorridono, ti cedono il posto, ti fanno domande indiscrete («Ma è
arrivato o lo volevate proprio?», «Dove vai a partorire?
Mica nell’ospedale xy, vero?
No, perché lì mia cugina a
momenti muore...», «Che pancia enorme, sei sicura che
abbiamo contato bene? Secondo me nascerà prima», «Che
pancia piccola, sei sicura che
vada tutto bene?», «Ma quanti
chili hai preso???», «Tante
belle cose e fammi sapere,
neh»), dalla seconda gravidanza
in avanti nessuno, ma proprio
nessuno, ti considera, se non
quando davvero sei enorme e
barcolli invece di camminare e
comunque solo per dirti: «Ma...
di nuovo?» oppure: «È successo,
á 7 luglio 2011 á diario di una neomami... ora bis
vero? Non lo avrete mica cercato apposta?».
In coerenza questo cliché, il
mondo fuori ignora quindi la
Neomami e la sua panza bis,
anche quando questa è diventata tanto ingombrante da
renderla agile come una balena spiaggiata. Per cui la Neomami sta in piedi sul tram,
sta in piedi nella sala d’aspetto del dottore, sta in piedi ovunque, aspetta paziente, un
po’ gobba e con una gran voglia di fare pipì, il suo turno a
tutte le code del mondo, anche a quelle del supermercato
nonostante un cartello inviti
a darle la precedenza.
Quello che è successo l’altro
giorno al “Lidl”, però, l’ha un
po’ disturbata, in verità.
È in coda all’unica cassa aperta. Ha il mondo creato davanti. Lei e la pancia abitata attendono tranquille il loro turno, senza aspettarsi sconti
sull’attesa. A un tratto una
voce annuncia che sta per aprire la cassa numero 2.
Evvai! La Neomami, sollevata, si avvia con il carrello
pieno (la gravidanza tende a
innescare un’insana ansia da
dispensa vuota...) verso la
provvidenziale cassa 2.
La velocità non è il suo forte
da almeno otto mesi a questa
parte, ma è sicura di guadagnare la “pole-position”. Non
si è mosso nessun altro.
Quando, all’improvviso, da
dietro a uno scaffale di purea
liofilizzata, scatta un vec-
chietto alto e magro che l’affianca, la supera sulla sinistra e si piazza davanti alla
cassa 2. Va bene non darle la
precedenza, ma proprio
tagliarle la strada... Non vede
che è stravolta, gobba e panciuta? Il vecchietto è impassibile. Una sfinge egizia.
Un branzino surgelato (4 euro e 90, solo per questa settimana). Un nanetto da giardino (5 euro tondi tondi, solo
per oggi, che è lunedì).
Per fortuna è senza carrello,
’sto vecchio, al massimo avrà
due birrette in mano...
L’uomo tuttavia si guarda
curiosamente indietro.
E, soprattutto, a un certo
punto urla: «Mariucciaaa, vieni, tocca a noi!». Ma Mariuccia chi? La Neomami finalmente si volta e realizza: Mariuccia, alta più o meno come
la cassa, spinge un carrello
carico che nemmeno il giorno
del cenone di capodanno.
Il signore, sempre con l’espressione del branzino in
offerta, le fa cenno di passare
e Mariuccia, spietata, scarta
la Neomami al volo e scaraventa mezzo “Lidl” sul nastro scorrevole. La pancia abitata, se sapesse già parlare,
direbbe tutte le parolacce che
il Neopapi teme possa imparare dalla genitrice sboccata.
La Neomami, sfinita, si appoggia a una pila di birre a 13
centesimi che se non fosse così tanto incinta, si scolerebbe
dalla disperazione.
Sentirsi invisibile
AGLI OCCHI DEL MONDO
C
Volete un consiglio o soltanto sfogarvi?
“Ci vuol fegato ad aver cuore” è una rubrica
di colloquio con i lettori dedicata in particolare
ai problemi sentimentali, affrontati però con
un pizzico di ironia. Se volete raccontare le vostre
mirabolanti (o meno) escursioni nella galassia
dei sentimenti, nell’accezione più ampia del termine,
inviate un’e-mail a: [email protected].
Avrete una risposta adeguata!
aro Giulio, ti rispondo condividendo con te un
racconto che gira
da un po’ di mesi via e-mail,
non privo di qualche utile
spunto di riflessione.
Mi riferisco alla storia di quel
non vedente che un giorno
era seduto sul gradino di un
marciapiede con un cappello
ai piedi e un pezzo di cartone
con su scritto: «Sono cieco,
aiutatemi per favore».
Un pubblicitario che passava
di lì notò che c’erano solo
alcuni centesimi nel cappello.
Allegro chirurgo
entile allegro chirurgo il mio è un problema più relazionale che sentimentale. La questione è facile a spiegarsi: mi sento poco considerato. Sul lavoro, tra i miei amici e,
ultimo, ma non per importanza, dalle donne. Per carità, non ho mai pensato di avere il carisma del leader, del trascinatore di folle, però spesso ho l’impressione che la mia presenza
sia del tutto intercambiabile con la mia assenza. Insomma: esserci o non esserci non fa
alcuna differenza. Soffro parecchio per questa cosa perché non mi pare di essere una persona cattiva, né di avere atteggiamenti poco rispettosi o gentili con gli altri. Anzi.
Sul lavoro me la cavo bene, anche se spesso i meriti miei se li prende qualcun altro.
Sono uno a cui piace viaggiare, organizzare, fare... Non sono un peso morto, ma ciò nonostante ho la forte, fortissima (e bruttissima) sensazione di essere praticamente invisibile
agli occhi del mondo. Sentirsi così a 15 anni può anche starci, ma a 30 suonati confesso
che la cosa mi preoccupa non poco. In pratica, come ha scritto lei una volta in questa
rubrica mi sto rassegnando a essere un «figurante della mia stessa vita»....
G
Giulio (Fossano)
Si chinò e versò della moneta,
poi, però, prese il cartone, lo
girò e vi scrisse sopra un’altra
frase. Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e
notò che il cappello era pieno
di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il
passo dell’uomo e gli domandò che cosa avesse annotato
sul pezzo di cartone.
Il pubblicitario rispose: «Nul-
la che non sia vero, ho solo riscritto la tua frase in un altro
modo». Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai
che sul suo pezzo di cartone
vi era scritto: «Oggi è primavera e io non posso vederla».
Interpretare questo racconto
per contestualizzarlo con lo
stato di chi vive nella tua situazione porta a un’unica
considerazione: non basta dare una buona ragione agli altri
per muoversi nella tua direzione, devi fornire loro anche
un impulso all’azione, qualcosa che li smuova, che parli
alla pancia e non alla testa,
una pulsione che li spinga a
provare empatia nei tuoi confronti.
No, non ti sto consigliando di
“imparare a vendere fumo”.
Ti sto invitando a riscrivere
quello che sei in un altro
modo, esattamente come ha
fatto il pubblicitario del racconto. Chi lamenta scarso
interesse nei propri confronti
molto spesso è il primo a non
considerarsi interessante e,
più o meno inconsapevolmente, restituisce all’esterno
un’immagine di sé connotata
dagli aspetti più neutri e meno qualificanti.
Si accontenta di elemosinare
l’interesse residuo che, in linea teorica, gli altri potrebbero nutrire nei suoi confronti,
spera in un loro gesto di benemerenza.
Che diamine: oggi, qualunque
stagione sia, può essere la tua
primavera e tu hai tutto quel
che serve per godertela!
ci vuol fegato ad aver cuore Ü 7 luglio 2011 Ü
55
Povero Strauss-Kahn!
MA ORA È UOMO LIBERO?
L
Cara zia Giugi...
Consigli semiseri per
ragazze semiserie
Questa rubrica ogni
sette giorni ospita
la “posta non solo
del cuore”
delle nostre lettrici
L’indirizzo a cui
scrivere è:
[email protected]
a vicenda dell’ex
Direttore del Fondo
monetario internazionale è sempre più
appassionante. Parliamo di un
tizio passato in poche ore
dall’essere uno degli uomini
più potenti del pianeta, alle
umiliazioni di un delinquente
comune arrestato con le mani
(e non solo) nel sacco.
Come in un crudele “reality
show”, la parte più voyeurista
di noi ha goduto nel vedere il
potente dire addio all’abito
sartoriale di vigogna e alla
camicia dalle asole rifinite a
mano (tipica divisa socialista!)
per indossare una dozzinale
tuta di felpa blu, come il povero ospite di una casa di riposo.
un appartamento in cui il
marito potesse stare onorevolmente agli arresti domiciliari,
veniva cacciata come la
Vergine Maria a Betlemme,
quando nessuna locanda
aveva una stanza per passare la
notte. E poi, perversi come
siamo, ci siamo messi ad aspettare con impazienza la fotografia della cameriera nera, immaginando che grandissima gnocca doveva essere per far perdere il senno a cotanto personaggio, abituato a trattare con
freddezza questioni internazionali assai delicate.
Invece no. Tutte storie, è stato
un tranello. Lei è collusa con la
criminalità organizzata, ci
sono strani movimenti di
ara zia Giugi, la vicenda di Dominique Strauss-Kahn mi ha fatto riflettere. In fondo,
cos’è il potere se in un attimo chiunque può venire messo alla gogna da qualcuno che
racconta menzogne?
Sandra
C
Ci siamo anche un po’ divertiti
a immaginare la scena di lui
che esce nudo e ballonzolante
dal bagno (a quell’età si fa più
bella figura con un asciugamano in vita), si avvicina felino
(peserà 100 chili) all’ignara
cameriera e la costringe a rapporti animaleschi con vigore
taurino. Abbiamo compianto
la ricca moglie cornutissima
che, senza batter ciglio, ha
sborsato i denari della cauzione milionaria.
Ne abbiamo condiviso la vergogna, quando alla ricerca di
56
á 7 luglio 2011 á cara zia Giugi...
denaro sul suo conto corrente.
Per di più non è giovane, è
abbastanza “rantega” e probabilmente sieropositiva.
Vittima e carnefice si capovolgono improvvisamente.
Grande storia. Ora StraussKhan, seppure con tutte le
limitazioni del processo in
corso (secondo le perizie il rapporto sessuale si è realmente
consumato) è di nuovo un
uomo libero. Ma non c’è di che
invidiarlo. La sua vita sarà
quella di un eterno sorvegliato
speciale. Dall’opinione pubbli-
ca, d’accordo. Ma soprattutto
dalla determinata moglie che,
oltre alla cauzione, ha pagato
cifre folli per il pool di avvocati più agguerriti sul mercato.
E, pronunciata la scarcerazione, è uscita sorridente dal tribunale agguantata al suo braccio, trasformato d’ora in poi
nella sua manetta.
Mai più da solo in viaggio per
lavoro. Cellulari controllati a
vista. Sarà un problema offrire
un semplice caffè a una collega
o un passaggio a un’autostoppista. Distanza di sicurezza da
ogni segretaria, barista, tabaccaia, con cui la vita quotidiana
lo porterà a entrare in contatto. Non potrà leggere riviste
femminili, né acquistare biancheria per la moglie, rischierà
di essere guardato come un
maniaco. In aereo, le hostess
diffidenti non l’accompagneranno alla toilette.
Per non parlare delle signore
sue vicine di posto al cinema.
Staranno rigide sul sedile tutto
il tempo, terrorizzate dal sentirsi strusciare il gomito o fare
piedino. Mai potrà accompagnare a casa le amichette della
figlia ed è difficile che i genitori consentano loro di passare il
week-end a casa Strauss-Khan.
Una vita condannata a frequentare solo maschi. Fossi in
lui ci penserei due volte a candidarmi alle presidenziali.
Con una moglie del genere
perennemente incollata al
fianco e senza neppure la prospettiva di una stagista alla
Clinton, anche l’Eliseo perde
molto del suo fascino.
MODA
E
TEMPO DI SALDI, APPROFITTIAMONE
a cura di Simona Amerio
QUATTRO REGOLE
FONDAMENTALI
PER APPROFITTARE
AL MEGLIO
DELLE OCCASIONI
CHE SI PROSPETTANO
bbene sì! Come ogni anno, puntuali come un orologio svizzero, da qualche giorno, come anticipato da “IDEA” nel numero precedente, sono cominciati i saldi
estivi, il momento più vantaggioso e, se vogliamo, anche più divertente per fare
acquisti. Lasciati a casa i mariti poco pazienti e i marmocchi urlanti e sempre
alla ricerca di una rinfrescante gelateria, con ai piedi un paio di scarpe comode, “armate” di
una capiente shopping bag, cominciate una capillare esplorazione alla ricerca di tutte quelle “non impellenti necessità” che renderanno più piacevole la vostra passerella in spiaggia
o sul lungomare durante le vacanze.
Un vecchio adagio recita: il mattino ha l’ora in bocca... E dunque non dimenticate che può
essere meno faticoso e dispendioso, in termini energetici, “lanciarsi” nelle prove e negli
acquisti appena sveglie, visitando in un momento non troppo affollato quel negozio la cui
vetrina era rimasta indelebile nei vostri pensieri di ogni giorno.
Quante volte ci siamo dette: quanto costerà nei saldi quel sandalo di Tod’s o Sergio Rossi e
quel costume con delizioso caftano Pin Up? Bene, ora è arrivato il tempo di scoprirlo.
Senza pensare che i saldi siano una caccia al tesoro o una corsa a ostacoli, considerandoli
piuttosto un’interessante occasione per regalarci quello che abbiamo sognato e che oggi,
con un po’ di vantaggio, possiamo anche permetterci.
Per uno shopping intelligente valgano però alcuni consigli.
Regola numero uno: ponderate gli acquisti e mantenete fede alle idee e al budget che vi siete
imposte. Non partite da casa senza sapere cosa acquistare, individuate piuttosto cosa vi può
essere utile. Regola numero due: provate a indossare ciò che intendete
acquistare anche se notate che il negozio prescelto è strapieno.
Non dimenticate inoltre che la fretta
in questi casi è una grande nemica e
che spesso cambiare abiti acquistati
in saldo non è possibile.
Regola numero tre: cercate di optare
per almeno un capospalla “classico”,
n IN SPIAGGIA VINCE
n ORECCHINI DA “HAUTE
meglio se in tessuto pregiato, da
IL BIANCO ASSOLUTO
COUTURE”
sfruttare questa e la prossima stagioGeo White collection
Vestono la donna,
ne. Regola numero quattro: prima di
è la nuovissima, e dal
la rendono luminosa,
tuffarvi nello shopping, informatevi
sapore prettamente estivo,
aggiungono personalità
sulle tendenze future della moda e
collezione dello stilista
alla mise. Parliamo di gioielli
cuneese Alviero Martini
lussuosi, pensati, creati
regolatevi di conseguenza per la scelche declina il colore bianco e destinati a vere
ta di colori e forme.
e tutte le sue sfumature
principesse o a Celebrities
Solo in questo modo il vostro acquicon la C maiuscola.
in ogni suo modello.
sto riuscirà a durare più di una sola
estate, regalandovi lo charme che
meritate. Diffidate inoltre, di sconti eccessivamente elevati: possono nascondere articoli
non proprio nuovi. E, se tornate a casa a mani vuote (ma non credo questa ipotesi sia percorribile, anche perché stiamo parlando di donne), non preoccupatevi: i saldi torneranno
puntuali e vantaggiosi alla fine della prossima stagione.
Dimenticavo: questi stessi suggerimenti valgono pure per gli uomini, apparentemente più
distratti, meno vanitosi, se vogliamo indifferenti al passare delle mode...
A parole, anche perché i fatti evidenziano ben altro: la civetteria maschile, il rigore e l’attenzione al look, come alla propria bellezza, mettono in risalto nuovi e insospettabili cultori. I quali in estate escono allo scoperto al mare o in montagna. Guardare per credere!
n GIOCHI OPTICAL
E CALDE FANTASIE
Total look da spiaggia
con proposte beachwear
che integrano i costumi,
riprendendone i colori
e i motivi decorativi.
Caftani, parei, tute,
gonne,
pantaloni, maxi t-shirt.
7 luglio 2011 Ü
57
«LO SCOOP CHE
MI HA CAMBIATO
L’ESISTENZA»
Chiara Prato, albese, redattrice del Tg2,
racconta l’intervista all’arbitro Moreno
poche ore dopo il ko dell’Italia in Corea
Elena Elia
In questa intervista
Chiara Prato ricostruisce
le fasi di una carriera che,
agli inizi, la vide collaborare
anche con “IDEA”.
L’intervista in esclusiva
a Byron Moreno, registrata
per “Radio 24”,
fece conoscere il suo nome
alle redazioni delle
principali testate italiane.
Il primo lavoro alla Rai fu
alla redazione esteri del Tg1
per una sostituzione estiva
C
i sono persone capaci
di affascinare dopo i
primi cinque minuti
di una chiacchierata
telefonica: tanto è bastato per percepire il “quid” che Chiara Prato,
quasi trentasettenne albese trapiantata a Roma, possiede e le ha
permesso di coronare il sogno di
diventare una giornalista di livello
nazionale. A “IDEA” Chiara racconta la sua esperienza: «Uno dei
principali motivi per cui ho voluto
intraprendere questo percorso è il
fatto che al Liceo scientifico il professore di italiano valutava i miei
temi con voti oscillanti tra il 5/6 e
il 6+, mentre io ero sicura di saper
scrivere. Così mi proposi come collaboratrice al “Corriere di Alba,
Bra, Langhe e Roero” e iniziai l’avventura della “Posta di Margot”
che proseguì fino ai primi anni di
università. Poi feci la corrispondente da Alba per una radio di Cuneo. Ogni sera dovevo telefonare a
Carabinieri, Vigili del fuoco e Polizia municipale per sapere se fosse
successo qualcosa e mi sentivo rispondere di leggerlo il giorno dopo
su “La stampa”, la cui corrispondente era già stata informata... Perciò mi presentai presso le sedi delle
Forze dell’ordine con un cabaret di
“bignole” dando un volto alla voce
della “scocciatrice”! Dopodiché
approdai a “Telecupole” e nel contempo collaborai con “IDEA”. Dopo un paio d’anni decisi di tentare
il grande salto e, nel 1999, laureata in scienze della comunicazione,
andai a Roma per frequentare una
scuola di giornalismo. Superai l’esame di Stato e diventai professionista, ma non avevo un lavoro. Così, all’inizio del 2002, mi spostai
dove le notizie c’erano: a Gerusalemme, all’epoca della seconda intifada, con mia madre che accendeva i ceri e mi dava mille raccomandazioni. Ma io ero tanto incosciente quanto appassionata. Collaborai
con “Il tempo”, “Famiglia cristiana”, l’agenzia “Apicom”, “Radio 24”: piccole cose che
però mi trasmisero grande entusiasmo, anche
perché partii dalla
punta, da ciò che
si fa quando si
raggiunge il
vertice della
carriera.
Dopo un paio di mesi, finiti i soldi,
tornai a casa. Poi “Radio 24”, che
aveva bisogno di sostituire una cronista in maternità, mi offrì il primo
contratto. Nell’estate si verificò un
episodio divertente: era il periodo
dei mondiali di calcio, l’Italia era
appena stata eliminata dopo la
scandalosa partita con la Corea del
Sud arbitrata da Byron Moreno. Il
Direttore mi diede un’ora per rintracciare l’arbitro: un’impresa assai
ardua. Riuscii a trovarlo e registrai
un’intervista che rappresentò un
vero scoop e il mio momento di
gloria nazionale. Allora mandai il
mio curriculum a tutte le testate in
cui avrei voluto lavorare; l’anno seguente la Rai rispose all’appello e,
in occasione di una sostituzione estiva, mi fece entrare per un mese
nella redazione esteri del Tg1. Ero
così contenta! Quello fu l’inizio di
otto anni di precariato con contratti firmati quasi sempre con il Tg2,
per la rubrica “Costume e società”,
dove sono tuttora come annunciatrice dell’edizione notturna, dopo
essere stata assunta in modo definitivo nel 2010. Credevo di essere
Oriana Fallaci e mi sono ritrovata
nei panni di Alfonso Signorini!».
Quali emozioni hai provato la
“prima volta” in tale veste?
«Sentivo le farfalle nello stomaco e
le lucciole in testa, come agli esami, ma ero abbastanza grande da
potermi godere l’emozione senza
farmi prendere dal panico. E l’emozione si rinnova ogni volta».
Quello del giornalismo è sempre
stato il tuo sogno?
«No. Mia nonna mi diceva che le
sarebbe tanto piaciuto vedermi fare
i programmi nello stile di Raffaella
Carrà, ma non credo che si possa
parlare di presagio... Il desiderio è
arrivato in età più matura».
Che consiglio daresti a chi voglia
seguire le tue orme?
«Quando venivano ad Alba grandi
penne del giornalismo e riuscivo a
parlare con loro mi sentivo dire di
lasciar perdere perché è un mondo
difficile, colmo di raccomandati.
Invece, con un po’ di fortuna e un
minimo di determinazione, si può
riuscire. I raccomandati ci sono,
ma ciò accade ovunque. L’unica arma per combattere questa spiacevole realtà tipicamente italiana è
essere mediamente pronti, cioè
più preparati e disponibili. E sono
orgogliosa di non dover dire grazie
a nessuno, se non ai miei splendidi
genitori che mi hanno sostenuta».
Hai sacrificato molto la vita privata alla professione?
«L’amore per il mio lavoro ha fatto
sì che certe rinunce non mi siano
mai pesate tanto».
Torni spesso ad Alba? E quando
capita come ti senti?
«Vengo ogni trenta o quaranta giorni per una settimana al massimo e
mi fa un gran piacere. È bello ritrovarsi a salutare un sacco di persone
e avere tutto a portata di mano. Per
fortuna a Roma sono riuscita a ricostruire una piccola famiglia fatta
di pochi, intimi amici. Le amicizie
vere, quelle che scaldano, non
sono tante. Ma sono sufficienti».
Com’è lavorare alla Rai oggi?
«Si respira l’aria pesante di un’azienda che potrebbe fare molto di
più e molto meglio, se la politica
facesse qualche passo indietro».
TU HAI SPERIMENTATO CARTA STAMPATA,
RADIO E TELEVISIONE, TRE MEZZI MOLTO
DIVERSI FRA LORO. QUALE PREFERISCI?
«Mi piacciono tutti. Il giornale rappresenta il piacere della bella scrittura, la
radio la velocità e l’immediatezza senza bisogno d’altro se non della notizia
e per questo è il più facile e puro, la televisione consiste nell’immagine. In
tv, al di là della conduzione, la parte fondamentale del mio lavoro è scrivere
le “didascalie” alle immagini, ossia la realizzazione dei servizi. Ci sono tante figure che lavorano per confezionare un prodotto e siamo sempre così di
corsa che arrivare alla fine ogni volta è un miracolo. Lavorando a “Costume
e società” non riporto le notizie classiche, brutte per antonomasia, ma altre
particolarmente divertenti, simpatiche, allegre, così da “tirare un po’ il fiato” dopo quelle che le precedono. È un genere più congeniale alla mia scrittura e, forse, anche al mio carattere. Anche se gradirei molto fare un po’ di
“cronacaccia” vecchio stile...».
il giornalismo, una passione Ü 7 luglio 2011 Ü
59
Molte
le proiezioni
all’aperto
in programma ad
Alba, Bagnolo
Piemonte,
Bra, Cuneo,
Demonte, Chiusa
Pesio, Saluzzo
e Savigliano
CINEMA D’ESTATE:
UN’OCCASIONE
PER OGNI GUSTO
Giuliano Belfiori
Alcuni scatti tratti
da qualcuno dei film che si
potranno vedere nelle serate
estive in Granda. Sopra, da
sinistra: “Il discorso del Re”
e “Noi credevamo”; accanto
al titolo: Francesco
Pannofino, protagonista
di “Boris-Il film”. In basso
invece è immortalato
il camaleonte Rango
DALL’ANIMAZIONE AL DOCUMENTARIO
I
l meglio dell’ultima annata
cinematografica, alcune
pellicole per estimatori,
ingressi a prezzi ridotti
quando non gratuiti, grandi spazi
in cui godersi due ore di intrattenimento, magari cullati da qualche refolo di salvifica “arietta”.
Tanto promette (moscerini e zanzare permettendo) la stagione del
cinema all’aperto grazie a un fitto
calendario in tutta la Granda.
Stasera, giovedì 7 giugno, nel
quartiere Fey di
Bra, alle 22, verrà proiettato il
film “Noi credevamo” di Mario
60
Martone in cui si ripercorrono alcuni episodi della storia del Risorgimento. Sette giorni più tardi,
alla stessa ora, a Madonna dei
fiori, sarà la volta de “Il discorso
del Re” (ingresso gratuito).
Lo stesso film, vincitore di cinque
“Oscar” e di molti altri riconoscimenti, è in programmazione a Saluzzo martedì 12, alle 21, in piazza Montebello (ingresso gratuito).
Sono due anche i film in cartellone ad Alba, dove, nell’arena esterna del teatro sociale “Giorgio Busca”, domani, venerdì 8 luglio, alle 22, verrà proposta la commedia “Femmine contro maschi” e
mercoledì 13 il film tratto dalla
serie tv “Boris” (ingresso: 3 euro).
Anche Bagnolo Piemonte, all’interno della rassegna “Cinema in
piazza”, delizierà i palati dei cinefili con il film d’animazione “Rango” (venerdì 8 luglio, alle 21, gratuito). A Chiusa Pesio si potrà assistere al film di animazione “L’eroe dei due mondi”, dalle 21,30
presso il cortile dell’ex ospedale
(biglietti da 1 a 4 euro).
Il documentario “Le scarpe al
sole”, invece, sarà proiettato mercoledì 13 a Demonte, presso i
giardini di palazzo “Barelli” (inizio alle 21, ingresso gratuito).
Sono di taglio documentaristico
anche le proposte della rassegna
“Ritorni ai luoghi abbandonati”:
stasera, giovedì 7, alle 21,30,
nell’auditorium di Borgo San
Dalmazzo sarà proiettato “Il popolo che manca”; venerdì 8 alle
15, a borgata Paralup di Rittana,
“Paralup, breve storia di un ritorno” e, alle 21, presso il cinema
“Monviso” di Cuneo “Ju tarramutu-L’Aquila, il terremoto”
(tutti ad ingresso gratuito). La sala
cuneese, all’interno di “Così vicini, così lontani”, lunedì 11 luglio,
alle 21,30, ospiterà anche il film
“Offside” (ingresso gratuito).
A Savigliano, infine, in piazza
Baralis, dalle 21,40 di mercoledì
13 luglio ci si potrà divertire con
il film d’animazione “Garfield-Il
supergatto” (ingresso: 2 euro).
á 7 luglio 2011 á relax con la settima arte
“MOVIE & TRAILER”
SFORNA UN ALTRO
CORTOMETRAGGIO
“Aspettando l’uomo che suonava (W) la gente”
si può vedere su Youtube. Non contenti, Rita
e Franco sono di nuovo all’opera a Pocapaglia
Elena Bottini
I set dell’ultima
realizzazione cinematografica
di Franco Tibaldi e Rita
Barbero, per la quale hanno
potuto contare sull’affiatata
“troupe” tecnica e sui loro
allievi attori del corso
organizzato dalla scuola
“Danzarteatro” di Marta
Costamagna, in occasione
del cui saggio di fine anno
(in alto, alcuni dei ballerini
esibitisi sul palcoscenico
del Teatro sociale di Alba) è
stato proiettato in anteprima
il nuovo cortometraggio
62
12
minuti per
un... corto
nel corto:
in due appartamenti diversi la stessa attesa per un film trasmesso alla tv,
“L’uomo che suonava la gente”,
onirico, quasi romantico e toccante se non fosse per la colonna
sonora disarmante e per le situazioni divertenti che gli fanno da
contrappunto nei due salotti.
Scritto e diretto da “Movie & trailer” (alias Franco Tibaldi e Rita
Barbero), terzo prodotto dedicato all’audiovisivo, “Aspettando
l’uomo che suonava (W) la gente” è il risultato della prova
davanti alla telecamera degli allievi del corso di recitazione teatrale e cinematografica, tenuto
dagli stessi Franco e Rita, all’interno del programma della scuola “Danzarteatro” di Marta Costamagna che ha sperimentato
con successo l’inserimento delle
lezioni dedicate alla recitazione
accanto ai corsi di danza moderna, aerobica, pilates e ginnastica.
Il corto è stato proiettato al Teatro sociale di Alba in occasione
del saggio di danza, intitolato
“Danzar lo show”, nel quale si
sono esibiti, oltre a ben 110 ballerini in ventidue balletti, i cinque aspiranti attori del corto in
due sketch teatrali dal vivo, regalando al pubblico uno spettacolo
davvero completo.
BRA: SALVO IL GIARDINO DELL’ASILO
Soluzione positiva (a sorpresa) per la vicenda
dell’edificio previsto vicino alla “Montecatini”
A Bra non sarà costruito il palazzo che avrebbe costretto a ridurre il
cortile della scuola materna “Montecatini” in via Piumati.
Alla vicenda “IDEA” aveva dedicato ampio spazio nelle pagine delle
lettere del numero scorso. In municipio è arrivata l’osservazione al
nuovo Piano regolatore di un imprenditore che ha chiesto di trasferire in un altro luogo la volumetria dello stabile, dopo aver acquisito
la titolarità della concessione edificatoria. Nella stessa giornata, la
Commissione urbanistica ha accolto l’osservazione.
Termina così una vicenda che ha preoccupato i genitori dei bambini
dell’asilo. La svolta arriva al termine di un serrato confronto con
l’Amministrazione civica, che non poteva intaccare il diritto acquisito da un privato, al quale era stato da tempo rilasciato un permesso
di costruire. Si è così fatto ricorso allo strumento del trasferimento
di volumetria, già utilizzato in altre circostanze nell’elaborazione del
nuovo Prg, per un documento che arriverà all’approvazione definitiva nella seconda metà di luglio.
«Sono molto soddisfatta. Senza ricorrere ad alcun contenzioso legale, otteniamo la migliore delle soluzioni possibili», ha dichiarato il
sindaco, Bruna Sibille. «È mio dovere ringraziare tutti coloro che
hanno lavorato per giungere a questa soluzione, mentre ai genitori
e agli insegnanti della “Montecatini” desidero rimarcare come vi
siano sempre stati massimo impegno e attenzione da parte nostra
per definire la vicenda senza penalizzare gli imprenditori coinvolti
ma pure il Comune e le esigenze di funzionalità della scuola. Mi
rammarica la constatazione di come alcuni, ma ripeto solo alcuni,
abbiano utilizzati toni sbagliati nei confronti di chi stava adoperandosi con i fatti per trovare una soluzione ottimale».
á 7 luglio 2011 á la settima arte in (ottima) salsa roerina
Foto Marco Brillante, Bra
Franco
Tibadi e Rita
Barbero, con la loro
associazione “Movie & trailer”
e l’ormai collaudata troupe con
cui lavorano, hanno già all’attivo
cortometraggi da... Oscar come
“Io sono masca!” e “Si
chef!-Ritorno a Santa
Vittoria”.
Per la realizzazione del corto
hanno collaborato “Video Berrino” di Bra, lo studio “Lavezzo”
di Alba, Cristina Spertino di
Monticello d’Alba e Marco Valsania di Montà d’Alba nel ruolo
di tecnico dedicato all’audio, agli
effetti speciali e al montaggio.
Nel giro di qualche settimana il
video sarà disponibile in rete, sul
sito www.francoerita.com, oppure digitando il titolo su youtube.com. Si potrà così seguire la
toccante storia di JJ From Valley,
neoattore pocapagliese trasformato in star hollywoodiana alle
prese con un ruolo impegnato e
lo scompiglio creato nei due appartamenti in cui la tv è sintonizzata sul canale che trasmetterà il
suo ultimo film.
È quasi un episodio di una sitcom, con finale a sorpresa.
Intanto l’indaffaratissima associazione “Movie & trailer” sta
collaborando con il Comune di
Pocapaglia per un video dedicato
ai ragazzi della leva del 1993 che
a fine agosto sarà proiettato nelle
serate dei festeggiamenti dedicati
al patrono, San Giusto.
Il tema è: “Compiere 18 anni nel
150esimo dell’unità d’Italia”.
All’elaborazione dei testi hanno
collaborato i quattordici ragazzi
della leva durante alcuni incontri
preparatori in cui hanno dato il
loro contributo nel “brain storming”. Le riprese sono state già
realizzate, interamente in greenscreen.
LE DIVERSITÀ
CHE FANNO
LA DIFFERENZA
Raffaele Viglione
La rassegna in programma a Bra, dal 16
al 19 settembre, è il riferimento mondiale
del settore lattiero-caseario di qualità
«L
Alla presentazione
sono intervenuti (in foto,
da sinistra): Carlo Petrini,
fondatore di Slow Food,
il selezionatore
e affinatore francese
Hervé Mons
con l’interprete,
la presidente della
Provincia di Cuneo,
Gianna Gancia, il sindaco
di Bra, Bruna Sibille,
e Roberto Burdese,
presidente di Slow
Food Italia
64
’obiettivo
di
“Cheese” 2011
non è crescere
nei numeri, bensì consolidare il ruolo di leadership di un evento che rappresenta
la più importante manifestazione
al mondo dedicata ai formaggi, in
particolare alle piccole produzioni di qualità che hanno un legame
con il territorio. Quest’anno il filo
conduttore sarà “Latti, mestieri e
territori” declinato al plurale in
tutte e tre le parole, proprio perché vogliamo andare sempre di
più a mettere in evidenza come la
diversità e la complessità non siano un ostacolo allo sviluppo, ma
costituiscono la miglior carta da
giocare per il settore».
Così Roberto Burdese, presidente
di Slow Food Italia, ha introdotto
la presentazione dell’edizione
2011 di “Cheese”, manifestazione internazionale in programma
dal 16 al 19 settembre, organizzata da Città di Bra e Slow Food
Italia. Giunto all’ottava edizione,
l’evento dedicato alle “forme del
latte” ha dato il via a una rete
mondiale di casari e artigiani che
ogni due anni presentano i loro
prodotti, incontrano i coproduttori, discutono vecchie e nuove
sfide del mestiere, si confrontano
su normative e prospettive offerte dal mercato. Il focus dell’edizione 2011 sarà la Francia, Paese
che ha sempre tutelato le produzioni a latte crudo, valorizzato il
lavoro di casari e affinatori, promosso le diversità territoriali.
Prima di lasciare la parola ai relatori, Burdese ha fornito alcune
indicazioni interessanti, a partire
dalla possibile partecipazione all’inaugurazione del commissario
europeo per l’agricoltura, il rumeno Dacian Cioloş.
L’edizione 2011 proporrà 34 laboratori del gusto, 13 appuntamenti a tavola, 5 laboratori del
latte. Nel 2009 furono allestiti
3.000 metri quadrati di mercati,
á 7 luglio 2011 á un “rendez-vous” da segnare in agenda
in cui erano rappresentati 20
Paesi del mondo. Circa il rapporto tra costi e benefici, il presidente Burdese ha aggiunto: «Della
passata edizione hanno parlato
365 testate di 27 Paesi del mondo, soprattutto in Italia. La rassegna stampa italiana viene valutata circa 5 milioni di euro per il
cartaceo e oltre un milione per
quella audiovideo. La manifestazione, quindi, produce una rassegna stampa che vale più di 6 milioni di euro, a fronte di un costo
che si aggira intorno ai 2 milioni,
un quarto dei quali provengono
da istituzioni del territorio, Regione, Provincia e Comune in primis, mentre il 75 per cento lo
genera l’organizzazione stessa
dell’evento, attraverso la vendita
degli stand, gli eventi a pagamento e le sponsorizzazioni (“main
sponsor” della manifestazione
2011 sono “Intesa-Sanpaolo”,
“Lurisia”, “Bra servizi”, “Novamont” e “Brazzale”, ndr). È un
grande evento, con un budget relativamente contenuto, che genera un indotto per il territorio».
Bruna Sibille, sindaco di Bra, ha
aperto la serie di interventi: «È
fondamentale ricordare l’importante occasione di visibilità internazionale che la città può vantare
grazie a “Cheese”, l’unica iniziativa cittadina in grado di richiamare oltre 150 mila persone provenienti da tutto il mondo, con ricadute positive per tutto il circondario. E ci sarà un coinvolgimento
diretto dei paesi del Roero che
avranno a disposizione la vetrina del Movicentro».
«Non succede quasi
mai», ha continuato
Sibille, «che una città
si immerga così in un
evento. “Cheese”
non è una manifestazione archiviata
in un angolo della
città; è la città che
diventa un tutt’uno
con l’evento, con i
pro e i contro del caso: i cantieri
inizieranno il 22 agosto e faremo
in modo che siano il meno disagevoli possibile».
La presidente Gianna Gancia ha
spiegato: «Come Provincia abbiamo dovuto fare delle scelte sugli
eventi da finanziare: per “Cheese” non ci sono stati dubbi, perché non è solo una fiera casearia,
ma un momento di confronto
importante, che pone sul piatto
veri problemi da affrontare».
Il presidente di Slow Food internazionale, Carlo Petrini, ha focalizzato l’attenzione sulla situazione del settore: «Stiamo assistendo alla chiusura delle stalle
perché il latte non viene pagato.
Con una produzione di stampo
industriale, con grandi centri di
vendita, stiamo perdendo ovunque la realtà contadina. Come il
vino ha salvato l’uva grazie ai piccoli produttori che si sono trasformati da viticoltori a vitivinicoltori, così il formaggio deve salvare il
latte. Il prodotto caseario consente un riconoscimento e una gratificazione sociale ed economica
per il mestiere che la semplice
produzione di latte non può più
dare. Un altro tema fondamentale
è la grave difficoltà in cui versa la
pastorizia italiana. In altri Paesi,
come Francia e Spagna, si sta
avviando il rilancio di questa attività portante per l’agroalimentare. Noi stiamo perdendo questo
tesoro, tanto che imprenditori
sardi utilizzano latte proveniente
dalla Romania per produrre il
loro pecorino che chiamano “sardo”. “Cheese”, con il suo grande
impatto comunicativo, potrà dare
voce a queste problematiche».
Il grande affinatore francese Hervé Mons ha chiuso l’incontro:
«Sono onorato che quest’anno la
nazione ospite sia la Francia. Grazie al mio lavoro ho conosciuto
produttori di tutto il mondo e
posso dire con sicurezza che, per
il settore in cui opero, non esiste
un evento di pari importanza. Noi
in Francia vorremmo un evento
di tal portata, ma non siamo ancora riusciti a organizzarlo. Un
unico luogo in cui 25-30 affinatori provenienti da tutti i continenti
possano discutere, confrontarsi e
scambiare conoscenze. In questa
grande assise di saperi tradizionali possiamo davvero rendere ancor più grande e prestigioso il
nostro lavoro. Perché la tradizione è la memoria che ci consente
di costruire il nostro futuro».
La passata
edizione
ha fatto
registrare
oltre
150 mila
visitatori,
di cui uno
su tre era
straniero
AD ALBA SI TORNA
ALLE LANGHE
DI CAVOUR
E GRINZANE OSPITA “ITALIA O ENOTRIA”
Attilio Casetta
Alcune delle opere in mostra
presso il palazzo delle
mostre e dei congressi
albese: in alto, il ritratto
di Camillo Benso conte
di Cavour dei Musei civici
d’arte e storia di Brescia,
da cui proviene anche il
ventaglio con Cavour,
Vittorio Emanuele II
e Napoleone III con altri
generali al campo. Sopra:
un olio su tela raffigurante
Rosa Teresa Vercellana,
contessa di Mirafiori
66
S
ino al 13 novembre, nel
palazzo delle mostre e
dei congressi “Giacomo
Morra” di Alba, si potrà
visitare la mostra “Le Langhe di
Camillo Cavour-Dai feudi all’Italia unita”, in cui si mette in
luce lo stretto rapporto tra Cavour e il territorio dove trascorse
gli anni giovanili (ingresso libero;
orari: lunedì 10-13, da martedì
a venerdì 15-19, sabato, domenica e festivi 10-19).
Curata da Silvano Montaldo, direttore del museo
di antropologia criminale
“Cesare Lombroso” di
Torino e professore associato di storia contemporanea alla Facoltà di lettere
e filosofia dell’Università di
Torino, e organizzata dalla
fondazione “Cassa di risparmio
di Cuneo” con la Città di Alba, la
fondazione “Ferrero” e la Regione Piemonte, l’esposizione rappresenta un’occasione unica per
ripercorrere gli anni giovanili del
“grande tessitore” e conoscere un
circuito turistico di memoria risorgimentale. Il percorso espositivo offre al visitatore oltre duecento tra opere d’arte e documenti
storici, alcuni mostrati per la
prima volta al pubblico, provenienti dai piccoli musei locali, da
grandi collezioni italiane ed estere e da collezioni private.
Circa novanta tra dipinti, sculture
e cimeli storici, settanta documenti e mappe, cinquanta vedute
ottocentesche di Alba e delle Langhe, messe a raffronto con altrettante foto che ritraggono gli stessi
luoghi nel loro aspetto attuale.
Al Conte di Cavour è dedicata la
parte centrale dell’esposizione,
nella quale è presentata un’attenta rassegna di ritratti realizzati
con diverse tecniche (dipinti,
stampe, miniature, foto e sculture
in bronzo) che tracciano un originale percorso nell’iconografia del
celebre statista, dalla giovinezza
fino alla tarda maturità.
La mostra è anche l’occasione per
affrontare il Risorgimento da un
punto di vista inusuale: il caso di
Alba e delle Langhe è utilizzato
come specchio delle effettive trasformazioni intervenute nella
società, nell’economia, nella cultura e nella politica in seguito agli
eventi che portarono all’unificazione italiana.
Oltre alle opere sono esposte
mappe del territorio e documenti
relativi alla realizzazione di strade
carrozzabili, ferrovie e canali, con
un’attenzione particolare all’ambiente naturale, al mondo contadino e allo sviluppo dei centri
urbani. Infine la mostra mette in
evidenza il rapporto tra la grande
storia e la dimensione locale attraverso un’ampia serie di personaggi storici, nati nelle Langhe o legati a questo territorio, di cui Cavour, sindaco di Grinzane, è il
principale esempio, ma non il solo. In occasione della mostra l’Atl
L’ARTISTA SALUZZESE PIERO BOLLA
OSPITE DELLA BIENNALE DI VENEZIA
Il curatore, Vittorio Sgarbi, l’ha invitato su segnalazione
di Carlo Petrini, fondatore del movimento Slow Food
á 7 luglio 2011 á quando la storia è legata al territorio
«I cani di Langa, quelli ricordati
da Beppe Fenoglio, si fanno presenze misteriose, accompagnatori e custodi del silenzio, messaggeri accanto al passo del
viandante a quei bastoni che sono appoggio e totem di un’esistenza». Con queste parole Nico
Orengo commentava le opere
del saluzzese Piero Bolla (foto),
presente alla Biennale di Venezia con l’opera “Marat”, ospitata
nel padiglione “Italia” curato da Vittorio Sgarbi.
Le opere di Bolla (cresciuto all’Accademia Albertina di Casorati e
Paolucci), stuoli di quadri e di sculture radunati in tutta la casa, si
formano nella convinzione che l’arte sia la forma più alta di conoscenza, non secondaria, né tanto meno subalterna alla scienza,
“Langhe e Roero” organizza un
circuito turistico, visitabile con la
“Cavour card”, che coinvolge altri
luoghi della memoria risorgimentale come il WiMu-Museo del
vino di Barolo, l’Agenzia reale di
Pollenzo, le Cantine di Fontanafredda e il castello di Grinzane.
Proprio il maniero grinzanese,
sino a fine anno, ospiterà la mostra “Italia o Enotria: la vigna del
Risorgimento” (inserita nel percorso museale al quale si accede
con il biglietto di ingresso al
castello, al costo di 4,5 euro, in
orario 9,30-19, tutti i giorni tranne il martedì). È un’iniziativa volta a lanciare uno sguardo diverso
sugli anni risorgimentali e sull’identità profonda italiana.
Il tentativo è di far intravvedere la
grande storia nazionale (e quella
locale del territorio) in controluce
rispetto alla storia non solo del
vino, ma anche della vite.
La mostra è articolata in tre sezioni, la prima delle quali è “I vini
dei patrioti”, in cui si esplorano
gli intrecci tra le biografie dei protagonisti risorgimentali con la
storia del vino: Garibaldi sotto il
sole nella sua vigna a Caprera, un
Cavour meditabondo in cantina,
Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II che acquistano tenute e
vigneti. La seconda sezione è
denominata “Le viti del regno” ed
esamina le dure difficoltà e i tre
flagelli della vite che il giovane
Regno d’Italia dovette affrontare
nel campo della viticoltura e i
provvedimenti che adottò per
porvi rimedio. A chiudere, “Il vino del Re” celebra la storia del vitigno Nebbiolo e del vino Barolo,
quelli che più di ogni altri intrecciarono il proprio destino con la
vita di Camillo Benso conte di Cavour e con le vicende della dinastia dei Savoia.
alla filosofia o alla politica. L’essenza della realtà non può essere
trasmessa attraverso le fotografie, i giornali e la carta stampata, che
presentano il reale deformato secondo le esigenze della comunicazione. L’arte, al contrario, deve decontestualizzare la realtà per poterla portare alla sua prima e vera natura.
Sin dagli inizi la sua storia di artista si distingue per questa necessità
di conoscere la realtà nella sua essenza: dai primi quadri di mobili e
attrezzi, agli oggetti fermati in un momento della loro storia e del loro
uso, alle fotografie, alle nude e fredde percezioni della cultura di
massa. Opere nelle quali sempre si nota l’influenza dell’arte contemporanea, dall’avanguardia storica alla pop, fino al post moderno,
sempre giocate con una profonda e imprevedibile originalità.
Per partecipare alla rassegna veneziana le opere e i loro autori devono
essere presentate da uomini di cultura. Piero Bolla è stato invitato da
Carlo Petrini, il creatore di Slow Food, che di lui scrive: «Fin dagli anni 50
ha ricercato il senso dell’oggetto nello spazio, cosciente che dipingendolo su uno sfondo neutro o nel vuoto della lastra trasparente significa portarlo nel sé del viaggio della coscienza (...). Con la sua presenza alla
Biennale sarà possibile incontrare la sua materia. Quella dell’origine: dei
mobili e degli attrezzi, o quella della memoria: dei bastoni della civiltà
contadina, o del travaglio della storia come per la “Vasca di Marat”».
Paola Gallo
“ASTIMUSICA”
PROPONE
LE SUE STAR
SEDICESIMA EDIZIONE DALL’8 AL 24 LUGLIO
Rita Balistreri
Fra i grandi nomi
ingaggiati dal direttore
artistico, Massimo Cotto
(foto a destra nella
pagina a fianco), figurano
Morgan (sopra), il cui
concerto è in programma
venerdì 15 luglio
in piazza Cattedrale,
e il famoso gruppo rock
“Jethro Tull” (in alto,
al centro), atteso ad Asti,
sul medesimo palco, la
sera di giovedì 14 luglio
68
I
grandi appuntamenti con
le sette note tornano con il
sedicesimo festival “AstiMusica” che si terrà dall’8
al 24 luglio. Quest’anno, oltre
alla suggestiva cornice di piazza
Cattedrale, sede “ufficiale”, si affiancheranno altre due location:
piazza San Secondo e l’accogliente e rinnovato cortile del Michelerio, in corso Alfieri.
Organizzato dal Comune con il
patrocinio della Regione, “AstiMusica” porta ancora la firma,
come direttore artistico, del giornalista e critico musicale astigiano Massimo Cotto che, destreggiandosi nell’esigenza di
contemperare qualità delle proposte e budget finanziario, è riuscito a confezionare un cartellone che promette star internazionali del calibro dei “Jethro Tull”,
Richard Galliano e Bruce Cockburn che si affiancheranno a realtà artistiche nazionali consolidate quali “Mau Mau”, Morgan,
“New Trolls”, “Musica Nuda”,
Eugenio Finardi, ecc.
Il debutto sarà venerdì 8 luglio, in piazza San Secondo (biglietto a 15 euro), alle 21, con
“New Trolls” e Orchestra sinfonica di Asti. Saranno presenti fra
gli artisti impegnati i fondatori
dello storico gruppo pop, Vittorio
De Scalzi e Nico Di Palo.
Ecco gli altri aventi in cartellone.
Sabato 9, piazza San Secondo: ore
21 (ingresso gratuito), Graziella
Lintas; ore 22, “Mau Mau” in concerto per festeggiare i vent’anni di
storia musicale con pezzi folk e
brani in piemontese.
Domenica 10, piazza San Secondo: ore 21 (ingresso gratuito), Daniele Rona; ore 22, “Billy
Bros. Jumping ork. & Minnie
Minoprio” (la lady dello swing
torna a calcare le scene e promette pura classe e stile).
Lunedì 11, piazza San Secondo:
ore 21 (ingresso gratuito), “Ordem”; ore 22, Stan Ridgway, uno
dei più grandi, ma anche meno
valorizzati, cantautori rock che
intratterrà con la sua musica a
metà strada tra le colonne sonore
di Ennio Morricone e gli scritti di
Jim Thompson.
Martedì 12, piazza San Secondo: ore 21 (ingresso gratuito), Eugenio Ripepi; a seguire gli
occitani “Lou Dalfin”.
E OLTRALPE CI ATTENDE AVIGNONE!
L’imponente Festival fondato nel 1947 da Jean Vilar
fino al 26 luglio propone spettacoli giorno e notte
Avignone è uno dei luoghi che in ogni caso andrebbero visitati. Situata in una delle regioni francesi più affascinanti, la Provenza, è ricca di storia. Il profilo dell’orizzonte che si può osservare dal belvedere del grande parco nel punto più alto della città, da cui si può scorgere il famoso ponte sul Rodano mai terminato al quale è dedicata
una famosissima canzone, è dominato dal Mont Ventoux, affascinante e selvaggio, che nel 1336 fu scalato da un alpinista ante-litteram
come Francesco Petrarca, diventato ai giorni nostri una delle tappe
imprescindibili del Tour de France.
Spazzata dal potente mistral, fu scelta come sede papale nel 1309
da Clemente V e, rimasta tale per circa un secolo, ne conserva intatti
i ricordi degli antichi splendori, primo fra tutti il palazzo dei papi.
E proprio quest’ultimo è il luogo dove in origine si svolgeva il Festival
di Avignone, fondato nel 1947 da Jean Vilar. Ormai la manifestazione
ha assunto dimensioni tali che sarebbe impossibile concentrare gli
á 7 luglio 2011 á dalla provincia accanto alla vicina Francia
Mercoledì 13 sarà la volta dei
“Tre tenorini-Il volo” in concerto
alle 22 in piazza Cattedrale (biglietti a 10-15 euro): i giovanissimi Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble lanciatissimi sul mercato discografico internazionale dopo il successo al programma televisivo “Ti
lascio una canzone”.
Giovedì 14, in piazza Cattedrale (biglietti a 25-35 euro):
grande attesa per i “Jethro Tull”.
Il gruppo presenta il rock duro ed
esplosivo che ha decretato, in
quaranta anni di carriera, successi intramontabili con milioni di
dischi venduti.
Venerdì 15, in piazza Cattedrale (biglietto a 15 euro): alle
22,30 Marco Castoldi, in arte
Morgan, dopo l’esibizione, alle
21, di Chiara Canzian. Morgan
ripercorrerà il suo vasto repertorio nel modo a lui più congeniale
per far emergere il suo calibro artistico con la sua voce roca accompagnato dallo strumento da
lui più amato: il pianoforte.
Sabato 16 la musica volterà pagina nel cortile del Michelerio
(ingresso gratuito) con “Indi(e)avolato night”, proposto dalle 21
da Luca Passarino, Beppe Giampà e Ribbon Ink, mentre alle 22 il
cantautorato semplice e leggero
sarà protagonista con i brani proposti da “Brunori Sas”.
Sempre al Michelerio, domenica 17 (ingresso gratuito) la musica di Roberta Di Lorenzo, alle
21, anticiperà il concerto per
“AstiMusica” di Eugenio Finardi.
Lunedì 18 (Michelerio, ingresso gratuito): doppio appuntamento, alle 21, con la “Cerot
band” e, alle 22, e con la “Fabio
Treves qt”, band storica del blues
“made in Italy”.
Filly Lupo (ore 21) e il “Richard
spettacoli in un solo luogo.
Nelle ultime tre settimane
di luglio, Avignone si trasforma nella città-teatro
che attira più di 100 mila
persone per la più alta
densità di spettacoli artistici d’ogni genere al mondo.
Il programma è diviso nella
sezione “In”, con gli spettacoli più importanti, una
quarantina, e nella sezione
“Off”, quella “alternativa”,
a cui può partecipare ogni compagnia che lo voglia, con centinaia di
spettacoli e spettacolini in ogni parte della città, dalle 10 alle 24.
Spettacoli teatrali e di danza, letture, esposizioni, film, dibattiti,
musica, teatro di strada, teatro “off”, performance, ogni sera una o
più première: è difficile descrivere a parole quello che si può capire
solo se ci si trova nelle stradine medioevali della città, quando a ogni
passo si viene riempiti di inviti per gli spettacoli e non c’è un centi-
Galliano quintet” (ore 22) saranno di scena martedì 18 ancora al
Michelerio. La fisarmonica è la
protagonista della musica di Galliano e si mette a “swingare”, al
pari di tromba e sassofono, strumenti guida della musica jazz.
Mercoledì 20 toccherà a Susanna Parigi (ore 21) e poi a Bruce Cockburn (ore 22, Michelerio,
biglietto a 15 euro), una delle
voci più autorevoli della cultura
nordamericana.
Giovedì 21 alle 22 (Michelerio,
12-15 euro): il cabaret di Enrico
Bertolino si farà largo fra le note
con una panoramica irriverente,
ma realistica, sull’Italia e sul suo
popolo.
Venerdì 22 (Michelerio, ingresso gratuito, ore 22): “Musica
Nuda” di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, presentazione
del progetto musicale frutto della
collaborazione fra i due artisti
Il
festival
“AstiMusica” è riuscito a
ritagliarsi, in questi anni, uno
spazio di tutto rispetto
nell’ambito del panorama
artistico italiano e straniero.
I nomi di rilievo presenti nel
cartellone 2011 lo
dimostrano.
forti
di una lunga
esperienza nel campo della musica classica, del jazz e del pop.
Le ultime due serate (gratuite)
del festival, nel cortile del Michelerio, proporranno i concerti
de “Cockoo”, Marius Seck + Davide e Luca Calabrese (sabato
23) e di “Majester”, “Odd”, “Orange Project” e “Yo Yo Mundi”
(domenica 24).
Per avere maggiori informazioni
sul programma di “AstiMusica
2011”: tel. 0141-399479 oppure 0141-399399.
metro libero sui muri dei palazzi, ma neppure sui platani dei viali e sui pali della luce, tutti stracolmi di
locandine e di volantini. È un forum a cielo aperto dove
gli artisti interagiscono con gli spettatori e dividono con
loro le esperienze artistiche.
E tutto è perfettamente organizzato, comprese le esibizioni degli artisti di strada.
L’edizione numero 65, che terminerà il 26 luglio, ha
come tema portante la famiglia, con l’obiettivo di pensare a un’Europa nuova, ridisegnata partendo dal punto
di vista dei giovani. Una “nuova-vecchia Europa” che
conserva gelosa i suoi ricordi, positivi o negativi che
siano, ma che guarda al futuro con serenità e fiducia.
Spettacoli clou del programma ufficiale quelli con
Jeanne Moreau e Juliette Binoche, due attrici simbolo
francesi conosciute e apprezzate in tutto il mondo.
Impeccabile ed efficiente la prenotazione dei biglietti
“on-line” attraverso il sito internet del festival.
Per informazioni: www.festival-avignon.com.
Monica Bruna
7 luglio 2011 Ü
69
LUGLIO ASSAI
RICCO DI EVENTI
PER SAVIGLIANO
Fra le numerose proposte presenti in cartellone
spiccano lo spettacolo “Il viaggio lungo
un sogno” (giovedì 14) e i concerti spirituali
Paola Gallo
rosso e... Calandra”. Le prenotazioni (ingresso a 3 euro, circa 30
posti disponibili) vanno effettuate entro il giorno precedente allo
0172-712982 (orario ufficio).
Oltre al teatro, molti sono gli
appuntamenti musicali organizzati a Savigliano per l’estate.
Venerdì 8 luglio, alle 20,30,
piazza del popolo ospiterà “Circo
all’incirca”, evento circense per
bambini e adulti organizzato
C
’è molta attesa, a Savigliano per lo spettacolo, inserito nel
calendario di “Estate
in città” e organizzato dall’Assessorato alla cultura guidato da
Chiara Ravera, “Il viaggio lungo
un sogno” degli allievi del centro
di formazione teatrale “Milanollo” curato da Grazia Isoardi previsto per giovedì 14 luglio in una
serata organizzata in collaborazione con Comune, Rete del buon
cammino e apicoltura “Allocco”.
Il ritrovo è alle 17, sul piazzale
della piscina comunale, per una
passeggiata lungo il Maira; alle
19, cena al sacco all’apicoltura
“Allocco”; alle 21, al Museo ferroviario piemontese, proiezione di
video-interviste e, a seguire, rappresentazione poetico-teatrale “Il
viaggio lungo un sogno”.
«Lo spettacolo è la conclusione
del percorso triennale della scuo-
70
la di teatro», spiega Grazia Isoardi
dell’associazione “Voci erranti”
di Racconigi. «I partecipanti hanno lavorato per tre o quattro sere
alla settimana e hanno assistito agli stage tenuti da professionisti
del settore: è un gruppo di dodici
persone che, dopo tre anni, può
entrare a pieno diritto nel campo
del teatro, grazie a chi, con grande impegno dal punto di vista dei
soldi e degli spazi, ha investito in
una delle rare realtà di formazione teatrale oggi attive. I treni d’epoca saranno un valore aggiunto
di tutto rispetto».
Ricordiamo inoltre che, nell’ambito delle manifestazioni in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, la compagnia teatrale “I
BenAndanti” di Torino proporrà,
sabato 9 luglio alle 21,20, l’ultima replica dello spettacolo itinerante nel chiostro del museo e
nella gipsoteca “Italia. Bianco,
á 7 luglio 2011 á da non perdere
Da sinistra: l’assessore
comunale alla cultura
di Savigliano, Chiara
Ravera, e Grazia Isoardi
dell’associazione “Voci
erranti” di Racconigi.
Fra gli appuntamenti
di maggiore rilievo
proposti in città figura
il “Savigliano summer jazz”
che proseguirà nelle
prossime tre domeniche
“MUSIC FOR KENYA 2011” A PASSATORE
Quattro serate fra le note per una manifestazione
che fa bene ed è anche a impatto ambientale zero!
La settima rassegna di musica dal vivo “Music for Kenya”
che sostiene progetti benefici
nel Paese africano (quest’anno ancora più ecologica con
l’impatto ambientale zero), è
in programma dal 7 al 10 luglio a Passatore di Cuneo.
Il programma propone quattro
concerti e altre iniziative nell’area dello sferisterio parrocchiale (con ingresso libero). Si inizierà oggi, giovedì 7
luglio, alle 21,30, con una serata dedicata ai “Queen”,
mentre venerdì 8, dalle 22, il tributo a Vasco Rossi avrà
come ospite d’eccezione il chitarrista Andrea Braido, già
al fianco del Blasco nei magici spettacoli live all’inizio
degli anni Novanta. Sabato 9 luglio, ancora dalle 22,
largo agli energetici “Rad1”. La manifestazione si concluderà con un doppio appuntamento da ballare e da
cantare: domenica 10 luglio lo spettacolo sarà prima con
il gruppo tributo a Jovanotti, gli “Splendidi” (foto sopra)
alle 21, e, dalle 22 con gli “Oxxxa”, considerata “la miglior cover band d’Italia”. Domenica 10 luglio, alle 14.30,
inoltre, è in programma lo spettacolo dei “nasi rossi” di
Coni-Vip. Maggiori informazioni su: www.m4k.it.
“NOTTE BIANCA” DELLA SOLIDARIETÀ
Per sabato 9 luglio a Busca il Centro servizi per il volontariato-“Società
solidale” di Cuneo, in collaborazione con l’Assessorato comunale al volontariato, organizza la seconda “Notte bianca della solidarietà”. La serata
sarà aperta, alle 21, in piazza Armando Diaz, da un momento di confronto
che vedrà protagonista Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino.
Seguiranno la fiaccolata per le vie cittadine animata dall’associazione
“Papa Giovanni XXIII” e momenti di intrattenimento e di aggregazione rivolti a tutti i partecipanti. Durante il corso della manifestazione, inoltre,
sarà possibile incontrare le associazioni che presenteranno le loro attività
attraverso stand posizionati per le strade del centro storico di Busca.
dall’associazione “Fuma che
’nduma” di Racconigi.
Il 3 luglio è cominciata la rassegna
“Savigliano summer jazz” organizzata dall’associazione “Amici
della musica” di Savigliano, presso l’auditorium della Croce nera,
in piazza della Misericordia, sempre con inizio alle 21.
I successivi eventi si terranno:
domenica 10 luglio, con “Dado
Maroni trio” (Dado Maroni al
pianoforte, Reggie Johnson al
contrabbasso e Peter Schmidlin
alla batteria); domenica 17, con
“Italian jazz messengers feat Valéry Ponomarev”; domenica 24,
con il “Piano solo” di Enrico Pieranunzi.
I concerti spirituali della civica
associazione musicale “Carlo e
Anna Ferrua”, giunti all’undicesima edizione, sono in calendario
presso l’Arciconfraternita della
pietà. Saranno quattro eventi a
partire da mercoledì 20 luglio,
divenuti un appuntamento consolidato nel ricco calendario delle
proposte culturali cittadine, avendo acquisito una notorietà che va
oltre i confini provinciali.
Le programmazioni si sono spinte, in alcuni casi, sino alla musica
contemporanea senza disconoscere momenti del repertorio profano che contenessero in sé anche
una valenza spirituale in grado di
offrire una riflessione intima sulla
dimensione umana.
Il programma: mercoledì 20 luglio duo “Ricercare” (Isabella Stabio e Luca Massaglia), mercoledì
27 luglio “Canzoni e racconti d’Irlanda” con Cristina Bertana e Ro-
sanna Castelluccio, giovedì 15
settembre “Concerto per la festività dell’esaltazione della Croce”
con l’ensemble “1730”, venerdì
23 settembre “Viva l’Italia”, musiche del Risorgimento con Roberto
Cognazzo.
Mercoledì 20 luglio dalle 21,30
in piazza Baralis è in programma
il concerto di Fabio Massano, a
cura dell’associazione “Piccoli
uomini e piccole donne” a favore
del Centro di aiuto alla vita, in
collaborazione con “Società solidale” di Cuneo.
Va segnalato anche lo spazio dedicato alla musica leggera di
venerdì 29 luglio con l’omaggio a
Mina: la serata “Tintarella di luna” ripercorrerà i più grandi successi della cantante in un concerto mirato a sottolineare l’intensità e la grandissima versatilità della più famosa voce degli ultimi
decenni. Fra i musicisti che interverranno spicca Bruno Giordana:
reduce dalla tournée di Renato
Zero, ha preso parte a “Pinocchio”, il musical dei “Pooh”, e ha
affiancato Fiorella Mannoia nel
tour “Onda tropicale”.
Luglio pensando all’insegna degli
amanti del liscio, con lo spettacolo di ballo del “Danze futura club
93” in collaborazione con i maestri Susy e Gigi Bosio, Maria Teresa e Beppe Mandrile.
MARTINIANA PO:
PICCOLI FRUTTI
PROTAGONISTI
Dall’8 al 10 luglio non mancheranno
occasioni per gustare mirtilli, more
e tante altre prelibatezze della terra
M
­n DAL 7 AL 9 LUGLIO
ULTIME BATTUTE
CON IL FESTIVAL ESTIVO
Stasera, giovedì, alle
20, appuntamento con
l’apericena a Magliano
Alpi, seguito dalla
musica dei dj di “Radio
103”. Sabato si
concluderà, dalle 20,
con pic-nic in piazza,
gnocchi alla maglianese
e serata danzante
con i “Sale e pepe”.
n 7 E 9 LUGLIO
DOPPIA “FIOCA PER EFFE”
INSIEME AI “TRELILU”
Stasera, alle 21, presso
l’ex caserma “Musso”
di Saluzzo, i “Trelilu”
si esibiranno nel loro
ultimo spettacolo “Fioca
per effe”, per la serata di
solidarietà dell’Onlus
“Abbracciamo l’Africa”
(ingresso: 10 euro).
Domenica replicheranno
a Ceresole, in piazza,
sempre alle 21,30
(ingresso gratutito).
72
artiniana Po
celebra il mir­n 8 LUGLIO
­n 9 LUGLIO
TEATRO DIALETTALE A CERVERE
“DEGUSTANDO TRA I BORGHI”
tillo gigante e
Domani,
venerdì,
alle
21,
Il
secondo sabato di luglio a
altri prodotti
presso
piazza
Umberto
Prunetto
tornerà “Degustando
,della terra con la “Sagra dei pica Cervere, la Compagnia
tra i borghi”, passeggiata
coli frutti” che verrà inaugurata
teatrale marenese metterà in
gastronomica nel parco
domani, venerdì, alle 18.
scena la commedia “A iè pi
del castello, con piatti tipici
La prima sera si ballerà, dalle 21,
nèn ’d pas manc en paradis”.
accompagnati da “I Brav’om”
e dai “Kite of peace”. Inizio
con l’orchestra di Sonia De Can DALL’8 ALL’11 LUGLIO
alle 19, costo: 20 euro.
stelli, mentre sabato, alle 9,30,
“SAGRA DELLA RAVIOLA” A FEY
inizierà la gara “Il mirtillo più
n 9 LUGLIO
La festa ‘n Fey a Bra sarà
buono” e, dalle 15, ci saranno
nel segno delle raviole,
LEONARDO MANERA AD ALBA
intrattenimenti per piccoli e
protagoniste di tutte le cene,
Tra gli appuntamenti
grandi. Alle 19,30 i piccoli frutti
da venerdì a lunedì. Oltre
della Festa nazionale del
ai gustosi banchetti, ci si
volontariato per la Bielorussia
delizieranno il palato nella cena
potrà allietare, dalle 21, con
c’è lo spettacolo a ingresso
che proporrà assaggi e degustala musica dei “Danza futura
libero del comico di “Zelig”
zioni in piazza di mirtilli, riso e
93” l’8 luglio, il 9 e l’11
Leonardo Manera, domenica,
altre prelibatezze della zona.
con i “Festival’s”
alle 22, presso l’area del
Alle 21 è prevista la serata dane il 10 con “Guido Deber”.
mercato ortofrutticolo di Alba.
zante con l’orchestra “Beppe
Giotto”. Domenica sono in programma l’esposizione di vecchi attrezzi e macchine agricole e il mercato per le strade e piazze del paese “Con
i mestè e i gust ‘d na volta”. Dopo il pranzo presso la tensostruttura, a cura dei Cavalieri d’Aleramo, verranno
distribuiti dolci artigianali e, alle 16, Sergio e Marisa si esibiranno nel liscio. Dalle 17,30 saranno premiati i
vincitori del sesto “Mirtillo d’oro” per i ragazzi della Granda che si sono distinti e del nono concorso di pittura
“Giovanni Borgna (Netu)”. Alle 21 si chiuderà con la musica occitana dei “Lou Serpent”. Info: 0175-265102.
A DOGLIANI SI FA BALDORIA PER LA MEZZA ESTATE
Da sabato 9 luglio a Dogliani
tornerà, presso piazza Martiri
della libertà, la “Festa di mezza
estate”. Si inizierà alle 20 con la
cena a base di stinco di maiale,
seguita alle 21 dalla serata danzante con “Brunetto e la band”.
á 7 luglio 2011 á da non perdere
Domenica 10 il “clou”: durante
tutto il giorno ci sarà il mercatino dell’antiquariato e dei prodotti tipici, mentre il pomeriggio
sarà dedicato ai bambini con il
“gelato party” e il parco dei
gonfiabili. Dalle 20, infine, cena
a base di tagliata e ritmi latinoamericani con lo staff della
scuola di danza “Milord” e dei
maestri Sampò. Lunedì sera saranno protagonisti il fritto misto
di pesce (dalle 20) e le note dei
“Liscio fantasia”.
FESTEGGIAMENTI A CARAGLIO
Un nutrito calendario di appuntamenti
per la patronale della Madonna del castello
I festeggiamenti patronali della Madonna del castello di
Caraglio prenderanno il via venerdì 8 luglio, con la fiaccolata per le vie del paese che partirà, alle 21,15, dalla
parrocchia. Sabato 9, invece, è in programma la “notte
bianca”: in piazza don Ramazzina, alle 18, aperitivi in
musica; alle 21 festa della birra con il dj Alessandro
Schiffer; alle 22,30 concerto live della cover band di
Ligabue “Radiofreccia” (foto in basso, a sinistra) e, a
chiudere, di nuovo il dj-set di Schiffer. In piazza Martiri,
dalle 21, si ballerà occitano con i “Lou serpent” e, in via
Roma, piano bar con gli “Armonyca”, mentre al parco
dei Cappuccini sono previste proiezioni cinematografiche per bambini dalle 21,30. Domenica 10 festa in piazza don Ramazzina con, alle 21, ballo folk occitano della
“Carovana Balacaval”. Lunedì 11, gran finale con cena
sotto le stelle (dalle 19,30) e spettacolo pirotecnico
intorno alle 22,30, preceduto dalla musica liscio dell’orchestra Nanni Bruno. Per info: tel. 380-5332194.
n 10 LUGLIO
RIEVOCAZIONE CON IL CLAMS
Domenica avrà luogo
la ventesima rievocazione
della gara di auto e moto
“Otto delle Langhe”.
L’evento, organizzato dal
Clams di Alba, vedrà la
partecipazione del fossanese
Pierino Bernocco, classe
1931, protagonista delle
ultime edizioni. La carovana
di moto storiche (foto sotto
a destra) prenderà il via
alle 8,45, da piazza
monsignor Grassi di Alba.
n 10 LUGLIO
CUNEO: AL PARCO GESSO E STURA
Domenica, presso le Basse
dello Stura (foto nella pagina
di sinistra), alle 15, sarà il
momento di “Big jump”, tuffo
collettivo dalla spiaggetta.
Alle 17, sul lato Gesso,
si svolgerà la passeggiata
classica, un appuntamento
fisso che vede il parco
diventare un palcoscenico
naturale per far risuonare
le note di nove giovani artisti
(costo 5 euro). Per info e
prenotazioni: 0171-444501.
“ANGELI SOTTO LE STELLE”
A Novello è in programma un intero fine settimana
di divertimento, all’insegna di musica e solidarietà
L’associazione “Foravia”, con il Csv-“Società solidale” di
Cuneo, propone l’undicesimo “Angeli sotto le stelle” l’8 e
il 9 luglio a Novello, in piazza Monviso. Il ricavato della serata di sabato 9 luglio andrà alla missione di Matiri, in
Kenya. Venerdì si festeggerà con i ragazzi della leva ’93 e
della preleva ’94 e la musica con dj Elvis Halili e Francesco
Fa’. Sabato, alle 21, saranno sul palco i “Testuggine” (reggae & folk) e dalle 22,30 i “Reggae circus”, con uno spettacolo di sonorità reggae e arti circensi. A seguire dj-set
con “Les Quiches”. Info: 333-2389767.
­n 7 LUGLIO
CALABRESI A CASA CERETTO
Ancora una volta casa
Ceretto si apre alla cultura.
Giovedì, alle18,30, la
splendida tenuta “Monsordo
Bernardina”, in località San
Cassiano, ad Alba, avrà
ospite Mario Calabresi (foto
a lato). Il direttore de “La
stampa” dialogherà con il
giornalista Luca Ubaldeschi,
e presenterà il suo ultimo
libro “Cosa tiene accese
le stelle-Storie di italiani che
non hanno mai smesso di
credere nel futuro”, vero e
proprio inno alla tenacia e
all’”ottimismo della volontà”.
Per ulteriori informazioni:
www.ceretto.it.
La
manifestazione, che
nel 2010 ha visto la
partecipazione di oltre 5.000
spettatori, è organizzata dalla
associazione culturale
“Monfortearte”, con il prezioso
contributo di numerosi
sponsor, non solo
istituzionali.
n DAL 7 LUGLIO
I GIOVEDÌ AL MUSEO DI CUNEO
Un viaggio nella musica
medievale dal titolo “Siste,
viator!”, offerto dal gruppo
musicale “Lylium Lira”, aprirà
la prima delle quattro sere,
tutte a ingresso libero e con
inizio alle 21, organizzate
dal Museo civico di Cuneo.
Il 14 luglio sarà la volta
dei bimbi con “Animali da
sogno”. Per informazioni:
tel. 0171-634175.
n 8 LUGLIO
FOTOGRAFIE D’ISLANDA
Alle 20,30 di venerdì
verrà inaugurata, a palazzo
“Samone” di Cuneo,
una mostra fotografica di
Antonio Crescenzo, aperta
fino al 14 agosto, dal titolo
“Islanda-Terra di ghiaccio
dal cuore caldo”.
n 8 LUGLIO
“BACKSTAGE SOTTO LE STELLE”
Quarta edizione dell’evento
“Backstage sotto le stelle”:
a partire dalle 20,30, in via
Cavour, a Bra, sarà allestito
un set fotografico dove
chiunque potrà mettersi
davanti all’obiettivo ed
essere il soggetto di una
serie di scatti del fotografo
braidese Tino Gerbaldo.
n L’8 E 9 LUGLIO
AL VIA “FOLKESTATE” A BRA
“Folkestate” prenderà il via
venerdì sera, in piazza
Caduti per la libertà,
con la cantante senegalese
Coumba Gawlo, fra le più
importanti esponenti dello
afropop, per continuare la
sera seguente coi ritmi sardi
de “Le Pandelas”. I concerti,
gratuiti, inizieranno alle 21.
“Monfortinjazz”:
arena di raffinatezza
Anche quest’anno la scelta
dei musicisti in cartellone
testimonia la volontà
di promuovere un turismo
di qualità, all’insegna
dell’eccellenza artistica.
La chiusura con il ritorno
di Stefano Bollani
Divenuto musicista acclamato a livello internazionale
per la composizione di colonne sonore di successo,
Yann Tiersen (foto) aprirà l’edizione 2011 della ricercata
musicale, prima data del suo tour italiano che
lo vedrà esibirsi, nei giorni seguenti, a Cesenatico e a Roma
74
­n DAL 7 LUGLIO
“APERITIAMO” IN SICUREZZA
Tutti i giovedì, a partire
dalle 19,30, undici locali
di Cuneo proporranno
aperitivi con musica,
ma senza dimenticare
la sicurezza stradale,
grazie alla presenza
di due punti informativi.
á 7 luglio 2011 á da non perdere
S
cegliendo come sempre tra i più raffinati esponenti del panorama musicale internazionale, “Monfortinjazz” offre anche
quest’anno appuntamenti di grande rilievo artistico. La rassegna, che ha luogo nel meraviglioso contesto dell’auditorium
“Horszowski”, vero e proprio valore aggiunto della manifestazione,
aprirà, domani, venerdì 8 luglio, con un artista di fama mondiale: Yann
Tiersen. Noto al grande pubblico per aver composto le romantiche ballate che impreziosiscono il celebre film “Il favoloso mondo di Amélie”,
­n 9 LUGLIO
A RODDI LA CARICA FOLK
DEI “MODENA CITY RAMBLERS”
I “Modena City Ramblers”
(foto sotto), storico gruppo
di folk italiano, si esibiranno
in concerto al campo
sportivo di Roddi a partire
dalle 22,30 di sabato, ma
già della 21 sarà possibile
ascoltare buona musica
e approfittare del servizio
di banco bar. Il prezzo del
biglietto è di 13 euro. Info:
[email protected].
n 9 LUGLIO
LA MORRA IN MUSICA
Per la seconda edizione, la
rassegna lamorrese “Estate
in musica” propone, sabato
9, “Policromie pianistiche”,
concerto del duo “San
Rocco”, con Raffaella
Portolese e don Luigi Lucca,
accompagnati dalla voce
narrante di Anselma
Romano. L’esibizione,
a ingresso gratuito, avrà
luogo nella chiesa di San
Rocco, a partire dalle 21.
l’artista per metà belga e metà norvegese proporrà anche i meravigliosi
brani frutto della riscoperta tanto della sua formazione classica quanto
delle esperienze in ambito più propriamente rock.
La rassegna continuerà con appuntamenti altrettanto imperdibili:
domenica 17 luglio sarà la volta di “Soulbop”,straordinario incontro
tra la tromba di Randy Brecker, il sax di Bill Evans, le tastiere di Medeski, il basso di Chris Wood e le percussioni di Billy Martin, in
un’esperienza musicale unica che combina elementi di funk, jazz, soul
e blues. Seguirà, martedì 19, l’unica data italiana di quello che è considerato il nuovo re del soul, Aloe Blacc, e, in chiusura, un veterano della
rassegna, il pianista Stefano Bollani, che per il pubblico del “Monfortinjazz” si confronterà, sabato 30 luglio, con i brani di Gershwin, fondendo repertorio della tradizione classica con quella jazz.
Tutti i concerti inizieranno alle 21,30 e costano 30 euro.
Per ulteriori informazioni sulla manifestazione: 334-9166399,
0173-78129 o il sito internet www.monfortinjazz.it.
LA “CULTURA A CINQUE SENSI”
Nell’ambito del progetto “Le identità visibili” continuano gli
appuntamenti dell’iniziativa “La
cultura a cinque sensi”, promossa dalla comunità montana “Valli
Grana e Maira”.
Per la serie “Cultura da vedere”,
domenica 10 luglio sarà possibile far visita ai ventuno beni romanico-gotici del circuito “Mistà”, aperti gratuitamente dalle
14,30 alle 18,30 e alle collezioni
di tredici tra musei ed esposizioni (orari e prezzi sono sul sito
www.vallemaira.cn.it).
Mercoledì 13 luglio prende invece il via “Cultura da ascoltare”
con “La presidentëssa”, commedia brillante liberamente
adattata alla lingua piemontese,
a cura del “Piccolo teatro caragliese”. Lo spettacolo, gratuito,
si terrà nel palazzetto dello sport
di Pradleves, alle 21.
Tutti i dettagli della rassegna
“La cultura a cinque sensi”, che
proseguirà nelle prossime settimane, sono reperibili sul sito
www.vallemaira.cn.it, o al numero telefonico 0171-917080.
n DAL 9 LUGLIO
RICCA ESTATE IN VALLE PESIO
Tanti gli appuntamenti
per l’estate in Valle Pesio:
sabato 9, alle 21, il
concerto delle bande della
Comunità montana delle
Alpi del Mare a Chiusa di
Pesio. Seguirà, domenica,
il 410 raduno podistico alla
Certosa di Pesio, (per info:
338-867348) e, giovedì
14 alle 21, il ritrovo
al parco di Chiusa di Pesio.
n DAL 9 LUGLIO
UN “PAVESE FESTIVAL”
ALL’INSEGNA DELLA CULTURA
Tra i tanti eventi organizzati
nell’ambito del celebre
“Pavese festival”, sono tre
quelli proposti questa
settimana: sabato 9
Antonella Ruggiero (foto)
terrà un concerto in piazza
Umberto I a Santo Stefano
Belbo; domenica sarà la
volta di un tributo a Piero
Umiliani presso la barricaia
“Fratelli Martini-Sant’Orsola”
a Cossano Belbo, mentre
lunedì 11 Andrea Bajani
e Giorgio Li Calzi saranno
protagonisti di un reading
musicale dal titolo “Ogni
promessa”. Tutti gli eventi
saranno a ingresso gratuito
e con inizio alle 21,30.
XV EDIZIONE DEL CHERASCO FESTIVAL
Tre serate di spettacoli, tra danza e musica,
nella splendida cornice della “città delle paci”
Anche quest’anno, nella piazza antistante l’arco
di belvedere che si apre sullo splendido giardino
retrostante, “Cherasco festival” offrirà tre serate all’insegna di musica, danza e spettacolo
sotto le stelle. La rassegna 2011 prevede, per
domani, venerdì 8 luglio, l’esibizione del gruppo
di danza “Cherasco suite” (foto sopra) dal titolo
“Di sogni, di donne, di terra, di suoni, di santi,
di arti, di mode, di amori”, ideato e diretto da
Graziella Zocchi. Sabato 9 luglio, Sabrina Carnevale e la sua orchestra proporranno brani celebri delle più grandi protagoniste della canzone
italiana con lo spettacolo “Percorsi d’autore”.
Domenica 10 luglio la rassegna si chiuderà con
i “Chorus 2000”, oltre cinquanta artisti che,
guidati, dal maestro Guido Battaglio, condurranno gli spettatori in un viaggio attraverso la musica leggera italiana e internazionale dagli anni
Sessanta ai giorni nostri. L’inizio degli spettacoli
è alle 21,30 e l’ingresso è gratuito.
Per informazioni: tel. 0172-427050.
7 luglio 2011 Ü
75
­n DAL 9 LUGLIO
PASSEGGIARE CON GRANDI
AUTORI NEL BOSCO DEI PENSIERI
Le “Passeggiate letterarie”
della fondazione “Mirafiore”
nel “Bosco dei pensieri”
di Serralunga d’Alba
propongono Enrico Deaglio
e Gian Luigi Beccaria (nella
foto sotto a sinistra), i quali
leggeranno e racconteranno
rispettivamente, il 9 e il 10
luglio, “Verrà la morte e
avrà i tuoi occhi” di Cesare
Pavese, alle 18, e “Una
questione privata” di Beppe
Fenoglio, alle 11. L’evento
è a ingresso gratuito, ma
è necessario prenotarsi su
www.fondazionemirafiore.it.
­ 10 LUGLIO
n
TRIO D’AUTORE A LIMONE
Domenica, alle 21, nel
teatro della Confraternita di
Limone Piemonte avrà luogo
il concerto gratuito “Le
canzoni della nostalgia” del
trio “Ensemble d’autore”,
con il tenore Michelangelo
Pepino, il pianoforte
di Fabrizio Pepino
e il violino di Vera Anfossi.
n DAL 10 LUGLIO
IL V “ALBA MUSIC FESTIVAL”
Giunto alla quinta edizione
estiva, l’”Alba music
festival” propone anche
quest’anno tre settimane
di concerti, tutti a ingresso
libero, con artisti italiani e
internazionali. La rassegna
si aprirà domenica con
il primo “Concerto in alta
Langa”, nel bosco di Monte
Rotondo, a Torresina, con
arie e cori dalle opere di
Giuseppe Verdi, a partire
Bene Vagienna in...
“Ferie di Augusto”
dalle 12. Martedì, alle 21,
alla “Tenuta Carretta” di
Piobesi d’Alba, sarà invece
la volta dell’omaggio della
violinista Mussakhajayeva
e dell’orchestra da camera
kazaka a Vivaldi e a
Piazzolla, mentre alla stessa
ora di mercoledì la cantina
“Terre del Barolo”
di Castiglione Falletto
ospiterà la “Caledonian
companion” che proporrà
musiche dall’Irlanda
e dalla Scozia.
Dopo
la “Madragola”, gli
spettacoli in programma,
tutti ispirati al teatro classico,
sono: “Oreste”, “Edipo Re
e la tragedia di Tebe”,
”Agamennone”, “Ben Hur”,
“Cleopatras”
e “ll soldato
fanfarone”.
Un mese di eventi culturali, tra spettacoli
e laboratori, dedicato al mondo della classicità
nella cornice che lo esalta più di ogni altra
S
arà una prima assoluta
ad aprire l’edizione
2011 dell’ormai celebre festival della cultura classica “Ferie di Augusto”: la
“Mandragola” nella versione di
Gian Mesturino e Girolamo Angione, per la regia di quest’ultimo. La commedia, tratta dall’opera di Niccolò Machiavelli
considerata il capolavoro del teatro italiano del ’500, verrà messa
in scena venerdì 8 e sabato 9
luglio nella splendida cornice del
teatro romano di Bene Vagienna
e vedrà protagonisti, tra gli altri,
Mario Acampa, Simone Moretto,
Domenico Berardi e Matteo Anselmi. Nel primo giorno di spettacoli, così come nella giornata
76
conclusiva, saranno inoltre riproposti i laboratori teatrali del
festival, ossia stage di recitazione, improvvisazione, lettura critica e allestimento scenico, con i
protagonisti dell’evento culturale e con la partecipazione di Pierpaolo Fornaro e di Girolamo Angione. Si tratta, dunque, di un’occasione unica per sperimentare
nel concreto le tappe fondamentali del lavoro di allestimento che
ha portato alla realizzazione dello spettacolo che tutti hanno la
possibilità di vedere in scena al
termine del laboratorio stesso.
La rassegna teatrale, che proseguirà per tutto luglio, è realizzata
in collaborazione con realtà artistiche collaudate come la fonda-
á 7 luglio 2011 á da non perdere
zione “Teatro nuovo”, con il
festival internazionale “Vignaledanza”, e la compagnia “Torino
spettacoli”, con il “Festival di cultura classica”, convenzionati con
il Comune di Bene Vagienna.
Lo scopo è quello di valorizzare
al meglio il prezioso sito archeologico romano benese, offrendogli la migliore e più coerente occasione di visibilità: una serie di
spettacoli ispirati a quel passato
classico di cui il magnifico teatro
romano è testimone.
Torino & dintorni
“TRAFFIC” IN PIAZZA SAN CARLO
a cura di Chiara Borio
N
IL FESTIVAL
(NON PIÙ SOLO
MUSICALE)
SI TRASFERISCE
DA VENARIA
REALE
n I RITMI “HOUSE” OSPITI
DEL “GAMMA CLUB”
Notte house con “The
analogue cops” (foto) da
Berlino, dj di fama grazie
alle collaborazioni con
Villalobos e Nina Kraviz. Al
“Gamma club”, sabato 9.
Ingresso a 5 euro, prima
dell’ 1,30 (viale Cagni 7).
egli ultimi tempi la centralissima piazza San Carlo è un continuo
“smonta e rimonta” di palchi per i concerti, stand di tutti i tipi, enormi casse acustiche e megaschermi. Dopo il successo degli “Mtv days”
pronti... via per una nuova settimana di divertimento, musica e festa,
con l’ottava edizione del “Traffic music festival” che, dopo alcuni anni a Venaria
reale, si trasferisce nel salotto buono di Torino.
Il filo conduttore sarà costituito dai 150 anni dell’unità d’Italia, ricorrenza protagonista per tutto il 2011: tantissimi artisti, band e dj si alterneranno fra i locali
della città, il “main stage” di piazza San Carlo, gli aperitivi e gli incontri culturali.
Dopo gli “antipasti” di martedì e mercoledì, la kermesse sarà inaugurata da
Francesco De Gregori (foto) oggi, giovedì 7 luglio, con Cristina Donà e “Le luci
della centrale elettrica”. Nelle sere successive si esibiranno Edoardo Bennato, il
“Teatro degli orrori” e la scalmanata band dei “Tre allegri ragazzi morti” insieme
al rock italiano di “Pfm”, “Verdena” e “Stearica”. Il festival terminerà domenica
con gli “Area”, Eugenio Finardi, Claudio Rocchi e gli “Arti e mestieri”.
Ma il “Traffic 2011” vuole essere molto più che un festival di musica e per questo
dedica largo spazio a sezioni inedite come “Traffic cinema”, al “Massimo” di via
Giuseppe Verdi 18, dove saranno proposte proiezioni di film muti, cortometraggi
sull’epopea garibaldina rivisitati in luce moderna e una selezione di film che raccontano la storia e la cultura dell’Italia. Ci sarà anche la sezione “Traffic art” con
le personali degli artisti italiani Andrea Pazienza, Mauro Schifano e Mimmo Paladino allestite all’Accademia albertina delle belle arti.
E poi ancora aperitivi organizzati tutti i giorni del festival, a partire dalle 19, al
“Blah blah” di via Po 21. Il programma completo e particolareggiato si può consultare sul sito internet www.trafficfestival.com.
n APERITIVO IMPERDIBILE?
ECCO UN SUGGERIMENTO
Uno degli aperitivi più ricchi
della città (a 7 euro)
al “Cortile del maglio” (via
Andreis 18): carne alla
griglia e musica live per le
serate del fine settimana con
gruppi rock e cover band.
È aperto dalle 18 alle 3.
n LE DANZE RUSSE
AL “CARIGNANO”
Sabato 9, alle 20, al teatro
“Carignano” (biglietto a 20
euro), spettacolo di danza
“Continuous interruptions”
con coreografie di Olga
Pona: il cuore della cultura
russa, le tradizioni
e le sue trasformazioni.
n BALASSO ALLE “OGR”
(CORSO CASTELFIDARDO)
Venerdì 8, alle 21,30, alle
“Officine grandi riparazioni”,
“È una cosa seria?”,
omaggio a Luigi Pirandello
con Natalino Balasso (foto),
per la regia di Giulio
Graglia. Prezzo dei biglietti:
15 euro interi, 10 ridotti.
7 luglio 2011 Ü
77
Parola ai nostri lettori
ASTRA CUNEO
(AUTOTRASPORTO)
ALL’ATTACCO
DELLA PROVINCIA:
«PAGHIAMO DUE
VOLTE PER LO
STESSO SERVIZIO»
I BALZELLI E IL FEDERALISMO
scrivete a: [email protected]
A
stra Cuneo, in collaborazione con le altre associazioni dell’autotrasporto, sin dalla delibera
della Giunta provinciale numero 359 del 20
novembre 2010 ha manifestato forte contrarietà all’istituzione di un contributo annuale per l’esercizio di funzioni delegate in materia di autotrasporto.
In altre parole, è l’ennesimo e inutile balzello imposto
dalle strutture burocratiche, in questo caso provinciali,
che, alle prese con problemi di bilancio, scaricano sulle
imprese i loro costi. Una nuova scadenza, un nuovo onere
amministrativo, una ulteriore perdita di tempo, un doppione di quanto le imprese già pagano all’Albo nazionale alla
faccia della semplificazione e della grave crisi economica
del settore autotrasporto. Grazie alla mediazione dell’assessore provinciale Roberto Russo (foto) si era riusciti a posticipare al 30 giugno
il termine di pagamento, nella convinzione di poter trovare insieme una soluzione che le associazioni avevano indicato nella ripartizione di risorse da parte
dell’Amministrazione centrale a favore delle Province, in proporzione al numero
delle imprese iscritte all’Albo.
Purtroppo non si è al momento pervenuti ad alcuna soluzione e perciò le aziende,
per evitare problemi di contenzioso con la Provincia, sono state costrette a pagare
entro la fine del mese di giugno. Astra Cuneo continuerà a manifestare la propria
netta contrarietà a tale contributo, con l’obiettivo di farlo eliminare a partire dal
2012. Pagare il giusto è doveroso, pagare due volte per lo stesso servizio è un
esempio di federalismo dannoso e iniquo che non può essere accettato.
Associazione autostrasportatori Astra Cuneo
UNA MOSTRA (BENEFICA) PER CONOSCERE MEGLIO I MASAI
“A
cuna Matata” (“Nessun problema”, in italiano) è il titolo della
mostra di pittura ospitata sino al prossimo 10 luglio nella chiesa di San Rocco, a
Bra. Tutto nasce con “Kairune”, associazione senza scopo di lucro che si occupa
di aiutare i bambini in Kenya.
Erika Ghiglia sostiene il sodalizio e fa
parte della scuola di disegno saviglianese “Novalia” di Daniele Cazzato: ha avuto l’intuizione di unire le due cose.
La mostra intende arricchire il cuore delle persone con immagini di luoghi lontani e completamente diversi dai nostri,
ma con una cultura secolare, fatta di co-
78
á 7 luglio 2011
lori, balli e canti unici e irripetibili.
L’affascinante cultura africana è presentata, in “Acuna Matata”, con semplicità
e varietà dando una visione, anche se in
piccole dosi, delle calde terre piene di
storia e civiltà, in cui la legge della natura primeggia su tutto.
Nella chiesa di San Rocco è possibile visionare la rappresentazione di soggetti
tipicamente africani, a iniziare dagli animali, e chi lo desidera può acquistare
oggetti provenienti dal Kenya.
Il ricavato andrà a “Kairune” che vuole
dare una possibilità concreta ai bambini
e ai ragazzi kenyoti, affinché sia loro
impartita un’educazione scolastica, morale e religiosa.
La mostra è anche una bella opportunità
per tuffarsi nel mondo dei masai, delle
giraffe, dei leoni, dei
bambini e dei vecchi
saggi.
Per chi desiderasse
reperire più informazioni sul tema:
www.kairune.org; tel. 349-3830761
(Erika); e-mail [email protected].
Associazione “Amici di Cecilia” (Bra)
n DUE ATLETE CUNEESI
DAVVERO... SPECIALI!
Desidero evidenziare
un pregevole risultato
conseguito in questi giorni
dallo sport cuneese,
passato un po’ in sordina.
Due atlete della Granda
si sono qualificate per
i giochi mondiali “Special
Olympics” di Atene.
Assieme agli altri membri
della nazionale, Silvia
Perona e Sonia Sechi
(foto sopra, da sinistra)
stanno tenendo alti
i colori del nostro Paese
e della nostra provincia
confrontandosi con
i 7.500 atleti in gara
appartenenti a ben 185
nazioni del pianeta.
Per questa conquista, che
premia l’impegno costante
a servizio degli iscritti,
desidero complimentarmi
con l’Asd Amicosport
Libertas. Per lo staff,
composto da volontari,
tecnici e accompagnatori,
si tratta di una conferma
del ruolo di rilievo
ricoperto nell’ambito
del variegato mondo
dell’associazionismo
locale che assicura
ai giovani cuneesi
spazio e opportunità
per allenarsi e divertirsi.
A Silvia e a Sonia,
a cui auguro grandi
soddisfazioni dal punto
di vista agonistico, voglio
comunque ricordare
che la partecipazione
a una vetrina sportiva
di così vasto respiro è già
di per sé un traguardo
di cui andare fieri.
A questo proposito,
rammento a tutti
il giuramento degli “Special
Olympics”, ovvero: «Che
io possa vincere, ma se
non riuscissi, che io possa
tentare con tutte le mie
forze». L’auspicio è che
il motto di questi atleti
possa essere condiviso
da una società
contemporanea, oggi più
che mai, bisognosa
di impegno disinteressato e
voglia di mettersi in gioco.
Giuseppe Lauria
(assessore provinciale
allo sport, Cuneo)
«BONINO,
UN GRANDE
UOMO!»
L
’11 maggio Guido
Bonino, ex sindaco di
Cuneo e presidente emerito
della Provincia, ha
felicemente compiuto 80
anni. In quella giornata
di festa, a dimostrazione
della sua grande sensibilità,
Guido non si è dimenticato
degli “altri”, dei più deboli,
dei meno fortunati, e ha
voluto offrire un prezioso
contributo alle nostre
associazioni di volontariato.
Nel rinnovargli i nostri più
cari auguri, lo vogliamo
ringraziare per
la generosità, per la grande
umanità, per quanto ancora
riesce a insegnarci con il suo
esempio e con la presenza
attiva nella società civile.
Giandomenico Genta
(presidente di “Pane
al pane” Onlus, Cuneo)
e Massimo Silumbra
(presidente dell’AvoAssociazione volontari
ospedalieri Onlus, Cuneo)
alba
PIAZZA DUOMO
Appuntamento in
TRADIZIONE RIELABORATA
I
L’olio nero
l meglio della cucina
mediterranea in una
preparazione semplice,
ma ricercata.
DIETA MEDITERRANEA...
MERLUZZO DI NOSTRA
SALATURA, PASTA E POMODORO
Il merluzzo
Ingredienti: 300 g di filetto di merluzzo fresco, 200 g di sale marino fine.
Procedimento. Coprire il filetto con il
sale e lasciarlo riposare per 20 minuti.
Quindi lavarlo e asciugarlo. Tagliarlo
in quattro pezzi della stessa grandezza
e metterlo in sacchetti per il sottovuoto.
Cuocere per 10 minuti in acqua
a 65° C. A questo punto togliere
i sacchetti dall’acqua e lasciarli
a temperatura ambiente.
La base di pomodoro
Ingredienti: 450 g di ritagli di
merluzzo salato da noi, 200 g di
pomodorini ciliegia, 800 g di
pomodori San Marzano, 4 foglie
di basilico, 4 foglie di prezzemolo.
Procedimento. Mettere in un capiente
sacco per la cottura sottovuoto tutti gli
elementi. Sigillare e cuocere a
bagnomaria a 65° C per 2 ore.
80
Ecco il monogramma con il
quale Enrico Crippa ama firmarsi.
Chi desiderasse avere maggiori informazioni
sulla filosofia del locale di piazza Risorgimento,
ad Alba, e sulle sue proposte, nonché
sull’eclettico chef del ristorante “Piazza
Duomo”, può consultare il documentato
sito www.piazzaduomoalba.it
Quindi raffreddare il sacchetto. Una
volta freddo, aprirlo e passare tutto
al colino fine pressando leggermente
con un mestolo. Conservare
in frigorifero la salsa così ottenuta.
Ingredienti: 100 g di olive
taggiasche denocciolate disidratate,
50 g di olio extravergine d’oliva.
Procedimento. Mixare fortemente
le olive disidratate con l’olio
e passare al colino fine.
La pasta
Ingredienti: 16 tortiglioni,
un cucchiaio di burro d’alpeggio.
Procedimento. Cuocere i tortiglioni in
abbondante acqua salata per circa
10-11 minuti e scolarli al dente.
Passarli velocemente in padella
col burro e due cucchiai d’acqua
di cottura della pasta per lucidarli.
Presentazione
La salsa di pomodoro
Ingredienti: 100 g di base di
pomodoro (preparazione precedente),
0,4 g di iota, sale e pepe q.b.
Procedimento. Legare la salsa base
con la iota e regolare di sale e pepe.
La mozzarella
Ingredienti: 80 g di mozzarella
di bufala campana, 15 g di panna
fresca.
Procedimento. Tritare al coltello
la mozzarella, aggiungere la panna
e amalgamare.
á 7 luglio 2011 á quando l’ecletticità in cucina diventa protagonista
Altri ingredienti: un cucchiaio di
origano secco, un cucchiaio
di maggiorana fresca, un cucchiaio
di foglioline di basilico, sale Maldon.
In ciascun piatto adagiare due
cucchiai di salsa di pomodoro.
Spolverare con un po’ di origano.
Mettere qualche scaglia di sale
Maldon e qualche goccia di olio
nero. Su due lati adagiare i pezzi
di merluzzo sfogliato. Sui lati opposti
adagiare due cucchiai
di mozzarella. Finire con 4 tortiglioni
intercalati tra merluzzo e mozzarella
e con il resto delle erbette.
Arte
TABUSSO AL CASTELLO DI RODDI
a cura di Giorgio Barberis
IL 9 LUGLIO
SARÀ INAUGURATA
UNA COLLETTIVA
DEGNA
DELLA MASSIMA
ATTENZIONE
IN OMAGGIO
AL GRANDE
MAESTRO TORINESE
n “ERBA E FIOR
CHE LA GONNA ”
Genova-”Vision Ouest”
(fino al 24 settembre)
Titolo tratto dal “Canzoniere”
del Petrarca per una rassegna
dedicata ai fiori, alle piante, ai
giunchi e ai rovi in un’apoteosi
di canto alla natura.
82
á 7 luglio 2011
D
al 9 luglio al 7 agosto il castello di Roddi ospita una sessantina di lavori
che fanno da corollario a opere inedite del maestro torinese Francesco
Tabusso, l’erede spirituale di Felice Casorati. Fu il novarese ad accompagnarlo, spingerlo e sostenerlo negli esordi artistici perché seppe riconoscere, nei lavori di Tabusso, l’alto valore intrinseco di originalità unita a semplicità,
di vigore pittorico mai disgiunto dalla sensibilità poetica delle sue immagini.
Il valore pittorico delle sue tele porterà un Tabusso appena ventiquattrenne alla Biennale di Venezia del 1954, del 1956 e del 1958, fino ad arrivare al riconoscimento
attribuitogli nel 1966 con una sala personale. Il suo percorso espositivo annovera
presenze nelle più prestigiose rassegne internazionali, oltre naturalmente a innumerevoli mostre personali in Italia. Nel 1975 l’artista realizzò per la chiesa di San Francesco d’Assisi a Milano, progettata da Giò Ponti, la bellissima grande pala absidale “Il
cantico delle creature”, completata con quattro trittici dedicati ai “Fioretti di San
Francesco”. Caratteristica del lavoro di Tabusso è il procedere per cicli: la figura, il
paesaggio, i proverbi popolari, gli animali del bosco, l’omaggio ai maestri del passato
(Goya, Caravaggio, Rembrandt), il mare, il circo, i miti. Tutte le sue opere sono firmate e caratterizzate da un tratto semplice e immediato non disgiunto dal vigore creativo del sogno e dalla passione profonda della sua anima sensibile.
I montanari delle valli, le vigne di Langa, i ritratti di fanciulla, la natura impressa sulla tela ci catturano con forza e ci trasportano nella sua personale visione del mondo.
È per questo, per il suo aver saputo unire tecnica e stile personale a una comunicazione visiva diretta e immediata, che Tabusso è uno fra i pochi artisti che trova ampio
consenso sia tra la critica sia tra la gente.
Un cantore della semplicità, della bellezza, della natura, del quotidiano attorno a noi
e dentro di noi che la rassegna, grazie a una trentina di pittori selezionati da Silvia
Ferrara, del calibro di Tibollo, Rinaudo, Ribezzo, Claire, Grappeggia, Girotto, Foschi,
Alemanno, Arbasio, Carbone e Giorgi, per citarne solo alcuni, descrive a tutto tondo.
La rassegna non cerca di immergere il pubblico esclusivamente nel percorso artistico
del pittore torinese, ma tende, forte della scelta dei lavori di quest’ultimo condotta da
Luca Barsi, a sottolineare tutte le qualità recepite dal grande Casorati. Grazie anche
alle varie forme interpretative degli artisti che hanno accettato di omaggiarne la figura e l’afflato creativo con lavori che, seppure a volte in apparenza distanti dall’alfabeto del maestro, rivelano un’intimizzazione del mondo cantato da Tabusso radiante
dai colori, dalle pennellate e dalla prorompente sensibilità delle creazioni proposte.
n “DI-VINO/DALL’ANTICHITÀ A OGGI”
Casalbeltrame (No)-“Materina”
(fino al 5 agosto)
L’ampio nucleo dei materiali presentati
per raccontare la storia dell’enologia
e del vino copre un ampio
arco cronologico che parte addirittura
dal terzo millennio avanti Cristo
e arriva al periodo risorgimentale.
n JOAN MIRÒ-“POÈME”
Aosta-Forte di Bard (fino al 2 novembre)
Un insieme di 188 opere particolarmente
significative tra oli, sculture, opere grafiche,
disegni, incisioni e litografie originali.
Particolari le ceramiche, i libri illustrati,
un makemono, un immenso arazzo
e la maquette per la ceramica
murale della sede Unesco di Parigi.