il sapore dell`acqua

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il sapore dell`acqua
Regione del’Umbria
Ufficio Regionale Commercio
Servizio tutela dei consumatori
Codacons Agrisalumbria
“IL SAPORE DELL’ACQUA : IMBROCCHIAMOLA”
Anno 2008
INDICE
Introduzione
1 – L’acqua destinata al consumo umano
2 – Requisiti di qualità delle acque destinate al consumo umano
3 – Da dove viene l’acqua di Perugia
4 - Giudizio sulla qualità dell’acqua di Perugia
5 – Il giusto uso dell’acqua potabile
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INTRODUZIONE
Il progetto presentato da Codacons Agrisalumbria
e Federconsumatori –
Associazioni Consumatori iscritte all’Albo Regionale delle Associazioni presso lo
Sportello del Consumatore della Regione Umbria – ha l’ obiettivo di dare
informazioni circa l’utilizzo e la qualità dell’acqua potabile, sia essa minerale
imbottigliata che proveniente dalla rete idrica come elemento principale di ogni
essere vivente.
Nella realizzazione del progetto la scrivente associazione ha seguito un suo proprio
percorso tendente al raggiungimento di due obiettivi essenziali:
- divulgazione e informazione sulla “bontà e salubrità” dell’acqua proveniente dai
rubinetti
- divulgazione e informazione di consigli pratici sul risparmio dell’acqua.
L’acqua potabile che è per definizione l’acqua che si può bere è dunque la
componente più importante della nostra alimentazione; essa è destinata al consumo
umano e può essere bevuta da tutti e per tutta la vita senza rischi per la salute.
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1 - L’ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO
L’acqua destinata al consumo umano è regolamentata dal Decreto Legislativo del 2
Febbraio 2001 n.31 (in vigore dal 25 Dicembre 2003) che recepisce nella legislazione
nazionale (DPR 236/88) le prescrizioni della direttiva dell’Unione Europea 98/83/CE
relative alla qualità delle acque destinate al consumo umano.
Nei paesi industrializzati, il fabbisogno giornaliero (per uso privato, pubblico e
industriale) si aggira intorno ai 200-500 litri/abitante, di cui circa 50 litri vengono
utilizzati per bere, per cucinare, per la pulizia personale e della casa; 150-300 litri per
scuole, ospedali, caserme, bagni, lavaggio delle strade e fognature, giardini ecc.;
circa 150 litri per gli usi industriali.
L’acqua destinata al consumo umano o “acqua potabile” deve essere salubre e
pulita, cioè deve essere:
• Innocua, ovvero non deve contenere sostanze tossiche né microrganismi
patogeni o opportunisti, praticamente non deve procurare danno alla salute
dell’uomo;
• Usabile, in quanto deve consentire gli impieghi domestici ed industriali
• Accettabile, cioè deve essere gradevole, in pratica: limpida, inodore, insapore,
incolore.
L’acqua potabile contiene sempre una certa quantità di composti inorganici ed
organici ed un certo numero di microrganismi; essa rispecchia la costituzione
dell’aria e dei terreni attraversati e dei processi biologici che in essi si svolgono.
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Le acque profonde di norma soddisfano i requisiti di potabilità per cui non
richiedono trattamenti preliminari, mentre le acque poco profonde e le superficiali,
per la loro non pregiata qualità, necessitano di trattamenti semplici o più o meno
complessi.
La valutazione dei requisiti di qualità di un’acqua destinata al consumo umano viene
acquisita tramite vari criteri: idrogeologici, organolettici, fisici, chimici e
microbiologici.
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2 – REQUISITI DI QUALITA’ DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
Sono previsti 61 parametri, suddivisi in microbiologici,chimici,indicatori e accessori;
considerati i parametri più comuni e descrittivi della qualità dell’acqua potabile
abbiamo i seguenti valori limite:
Parametro
Valore limite (DLgs 31/2001)
Calcio (Ca)
Non previsto
Cloruri (Cl)
250 mg/l
Solfati (SO4)
250 mg/l
Nitrati (NO3)
50 mg/l
Nitriti (NO2)
0,50 mg/l
Potassio (K)
Non previsto
Residuo fisso
Max consigliato pari a 1500 mg/l
Sodio (Na)
200 mg/l
Durezza (°F)
14-50 °F
In particolare occorre prestare attenzione ai livelli relativi a Nitrati e Nitriti: i primi
sono principalmente imputabili all’azione dei fertilizzanti azotati usati in agricoltura,
i secondi derivano dalla trasformazione dei nitrati ad opera dei batteri presenti
nell’acqua e nel nostro organismo.
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Alcuni elementi contaminanti dell’acqua (solitamente legati all’azione dell’uomo)
hanno i seguenti limiti:
Parametro
Valore limite (DLgs31/2001)
Arsenico (As. Totale)
10 µg/L
Benzene
1,0 µg/1
Cromo
50 µg/L
Piombo
10 µg/l
Nichel
10 µg/l
Antiparassitari
0,10 µg/l
Idrocarburi policiclici aromatici
0,10 µg/l
Trielina + Tetracloroetilene
10 µg/l
Cloroformio, bromoformio
30 µg/l
Per quanto riguarda i controlli:
l’acqua erogata viene sottoposta a duplice controllo:
- interno da parte del gestore che periodicamente verifica la potabilità dell’acqua;
- esterno tramite controlli analitici eseguiti dall’Asl competente.
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3 – DA DOVE VIENE L’ACQUA DI PERUGIA
La Perugia dei primi insediamenti aveva il pozzo Corbello a Porta Sole, la cisterna in
via Cesare Caporali, le terme romane della Conca, le sorgenti dell’avvallamento oggi
colmato di Corso Vannucci e tanti pozzi pubblici e privati,. Nel 1254, in parte a causa
dell’aumento della popolazione, venne decisa la costruzione dell’acquedotto che
portasse acqua al centro della città.
Serbatoi di Monte Pacciano
I serbatoi di Monte Pacciano, a San Marco, sono un sistema unitario formato da due
grandi conservoni denominati Alto, quello di origine medievale; Basso il più recente.
I due serbatoi attualmente alimentano direttamente alcune utenze e serbatoi
collocati più in basso, costituiscono un’importante riserva d’acqua in caso di penuria
nelle reti sottostanti. L’acqua che li alimenta proviene da un sistema di pozzi
realizzati a ridosso del fiume Tevere nelle località di Passo dell’acqua, Bagnara, La
Bruna, Ascagnano.
Sorgente di Bagnara
Il primo acquedotto di Bagnara, inaugurato nel 1899, porta le acque della sorgente
di Bagnara (località di Nocera Umbra) al serbatoio di Monte Ripido. Alla vecchia
Bagnara, verrà aggiunta nel 1963 la condotta denominata Bagnara-San Giovenale:
L’acqua di questa sorgente è molto apprezzata per la sua purezza e la sua
leggerezza.
Sorgente Scirca
Nel 1932 l’acqua della sorgente Scirca, sul versante occidentale del Monte Cucco, fu
avviata fino al serbatoio Sant’Angelo; l’anno successivo fu inaugurato il nuovo
acquedotto.
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Acquedotto di Cannara
La captazione dell’acqua avviene mediante un campo pozzi costituito da sette
perforazioni situate nella piana di Cannara. Le acque dei sette pozzi per quanto
risultino di ottima qualità, presentano un’elevata concentrazione di ferro,
manganese e ammoniaca di origine naturale; per questo motivo è stato realizzato
un impianto di trattamento che elimina queste sostanze per semplice ossigenazione
e filtrazione. I lavori sono terminati negli anni 1990-1993.
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4 – GIUDIZIO SULLA QUALITA’ DELL’ACQUA DI PERUGIA
Nonostante che solo un quinto dell’acqua prodotta e immessa nella rete di
distribuzione cittadina sia destinato a scopo domestico, e di questa solo una piccola
parte a scopo alimentare diretto, per bevanda e preparazione dei cibi, tutta l’acqua
prodotta e distribuita è portata al livello più alto di qualità, ovvero risponde ai
requisiti per scopo potabile e in generale tende al miglioramento della qualità fino a
quanto è possibile tenuto conto delle moderne tecnologie da un lato e del costo
dall’altro.
In base ad un’inchiesta effettuata tra gli utenti del servizio idrico del comune di
Perugia, il giudizio globale sulla qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti della città
è risultato ottimo /buono.
Un risultato questo significativo emerso dai dati analizzati:
il grado di acidità, la durezza che la legge consiglia sia compresa tra 14 e 50° francesi
(Perugia 21) il residuo fisso che esprime la quantità di sali disciolti nell’acqua e non
esiste un valore fissato per legge ma soltanto un massimo consigliato pari a
1500mg/l (Perugia 254),il sodio che ha un limite di legge di 200mg/l (Perugia 4).
Questi parametri insieme ai bassi o assenti valori dei cloruri, solfati, fluoruri e cloriti,
nitrati, presenza di metalli indesiderati, inquinanti concorrono a formare il giudizio
positivo sulla qualità dell’acqua potabile perugina.
Sono queste ottime ragioni per preferire l’acqua che sgorga dal rubinetto a quella
naturale in bottiglia che, oltre al costo aggiuntivo comporta lo smaltimento della
bottiglia e della confezione del fardello: rifiuti che potrebbero essere comodamente
eliminati.
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5- IL GIUSTO USO DELL’ACQUA POTABILE
Nonostante che l’acqua sia il composto più diffuso in natura, ricopre i 5/7 della
superficie terrestre, la sua disponibilità è assai limitata; circa il 96% è costituita
dall’acqua salata di mari e oceani, il 3% è immobilizzata nei ghiacciai e nelle calotte
polari ed il restante 1% è disperso nell’atmosfera come vapore. Per gli abitanti della
terra l’approvvigionamento idrico è una drammatica realtà.
Avendo appurato questa situazione, conoscendo i costi per la distribuzione della
migliore qualità di acqua nella rete idrica, è importante imparare a farne un giusto
uso ed evitare gli sprechi.
Risparmiare l’acqua in casa
1. Non buttare l’acqua nello scarico quando può esserci un altro uso come
innaffiare una pianta o pulire qualcosa
2. verifica che la tua casa sia immune da perdite, perché ce ne possono essere di
nascoste
3. ripara i rubinetti che gocciolano; se un tuo rubinetto rilascia una goccia al
minuto, puoi calcolare uno spreco di circa 10.000 litri all’anno
4. evita di tirare l’acqua senza necessità, getta la carta igienica, gli insetti ed
altre cose simili nella spazzatura piuttosto che nel gabinetto
5. fai docce brevi, usa il minimo quantitativo di acqua per fare il bagno
6. munisci tutti i rubinetti di maggior uso con riduttore di getto
7. metti in moto lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico
8. conserva acqua da bere nel frigorifero se la vuoi bere fredda
9. non usare acqua corrente per scongelare la carne ed altri cibi surgelati
10.installa addolcitori solo se è necessario
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Risparmiare l’acqua fuori casa
1. non innaffiare eccessivamente il prato
2. innaffia il prato durante le prime ore del mattino, quando la temperatura e la
velocità del vento sono minori
3. non innaffiare la strada o i marciapiedi
4. installa innaffiatori che assicurino la massima efficienza per usi specifici cui
sono destinati, l’irrigazione goccia a goccia è un metodo molto efficiente
5. evita di fertilizzare il tuo prato oltre il necessario, i fertilizzanti aumentano la
richiesta di acqua
6. copri il suolo con paglia, cortecce o altro per trattenere l’umidità
7. non spazzare il tuo vialetto con il tubo da giardino, potresti sprecare centinaia
di litri di acqua
8. usa guarnizioni tra tubi e rubinetti per eliminare le perdite
9. prendi in considerazione di far lavare la macchina in un lavaggio che ricicla
l’acqua, se lavi l’auto da te, parcheggiala sull’erba
10.se possiedi una piscina, prendi in considerazione un nuovo filtro a risparmio
d’acqua. Un solo filtraggio fatto con un filtro tradizionale consuma dai 500 ai
1000 litri d’acqua
Risparmiare l’acqua nella comunità
1. Promuovi tra i tuoi figli la consapevolezza della necessità di risparmiare
l’acqua
2. patrocina le iniziative che praticano e promuovono il risparmio d’acqua
3. segnala ogni significativa perdita d’acqua al proprietario,alle autorità locali,
all’Ente Gestore
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4. risparmia l’acqua perché questa è la cosa giusta da fare, non sprecarla solo
perché è qualcun altro a pagare il conto, come succede quando stai in un
albergo
5. prova a fare ogni giorno una cosa che si traduca in un risparmio d’acqua, non
ti preoccupare se il risparmio è minimo, ogni persona può fare la differenza e
ogni goccia conta.
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