Visualizza - Siemens Support

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Prefazione, Indice
SIMATIC
S7-PDIAG per S7-300/400
Progettazione della
diagnostica di processo
Manuale
Presentazione del prodotto
1
Installazione e concessione
della licenza
2
Introduzione a S7-PDIAG
3
Tipi di controlli in S7-PDIAG
4
Descrizione del linguaggio di
programmazione per controlli
generali
5
Supporti di programmazione e
strutture di dati in S7-PDIAG
6
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7
Benvenuti nell'esempio
introduttivo di S7-PDIAG e
ProAgent
8
Le varianti della definizione
di controlli
9
Definizione di modelli
di controllo
10
Creazione e modifica
di oggetti
11
Ricerca e modifica di oggetti
12
Visualizzazione e modifica
di dati della diagnostica
di processo
13
Progettazione di testi
di messaggio della diagnostica
di processo
14
Apportazione di modifiche
parziali
15
Modifica di attributi
16
Stampa di dati di diagnostica
17
Esportazione di dati di
diagnostica
18
Progetto di esempio
'Trapanatrice'
19
Glossario
20
Indice analitico
Edizione 07/2005
A5E00473488-01
Istruzioni tecniche di sicurezza
Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare
l'incolumità personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la
sicurezza personale sono evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare
danni materiali non sono precedute dal triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e
segnalano in ordine descrescente i diversi livelli di rischio.
!
Pericolo
!
Avvertenza
!
Cautela
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza la morte o
gravi lesioni fisiche.
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza la morte o gravi lesioni
fisiche.
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non
gravi.
Cautela
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali.
Attenzione
indica che, se non vengono rispettate le relative misure di sicurezza, possono subentrare condizioni o
conseguenze indesiderate
Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in
un avviso di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche
essere contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali
Personale qualificato
L'apparecchio/sistema in questione deve essere installato e messo in servizio solo rispettando le
indicazioni contenute in questa documentazione. La messa in servizio e l'esercizio di un
apparecchio/sistema devono essere eseguiti solo da personale qualificato. Con riferimento alle
indicazioni contenute in questa documentazione in merito alla sicurezza, come personale qualificato si
intende quello autorizzato a mettere in servizio, eseguire la relativa messa a terra e contrassegnare le
apparecchiature, i sistemi e i circuiti elettrici rispettando gli standard della tecnica di sicurezza.
Uso regolamentare delle apparecchiature/dei sistemi:
Si prega di tener presente quanto segue:
!
Avvertenza
L'apparecchiatura può essere destinata solo agli impieghi previsti nel catalogo e nella descrizione
tecnica e può essere utilizzata solo insieme a apparecchiature e componenti di Siemens o di altri
costruttori raccomandati o omologati dalla Siemens.
Per garantire un funzionamento ineccepibile e sicuro del prodotto è assolutamente necessario che le
modalità di trasporto, di immagazzinamento, di installazione e di montaggio siano corrette, che
l'apparecchiatura venga usata con cura e che si provveda ad una manutenzione appropriata.
Marchio di prodotto
I nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di
prodotto citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri
scopi può violare i diritti dei proprietari.
Esclusione di responsabilità
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software
descritti. Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una
concordanza perfetta. Il contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e
le eventuali correzioni o modifiche vengono inserite nelle successive edizioni.
Siemens AG
Automation and Drives
Postfach 4848
90437 NÜRNBERG
GERMANIA
Copyright © Siemens AG 2005
A5E00473488-01
Siemens AG 2005
Con riserva di eventuali modifiche tecniche.
Prefazione
Obiettivi del manuale
Il presente manuale contiene una panoramica completa sulla programmazione con
S7-PDIAG ed è un valido supporto per l'installazione e l'utilizzo del software. Viene altresì
illustrata, passo dopo passo, la procedura fondamentale per la progettazione della
diagnostica di processo con S7-PDIAG.
Il manuale è destinato a sviluppatori di programmi STEP 7 e a personale qualificato che
opera nel campo della programmazione, progettazione, messa in servizio dei sistemi di
automazione.
Si consiglia di leggere l'esempio riportato nel libro "Guida all'utilizzo di S7-PDIAG" che facilita
l'introduzione alla progettazione della diagnostica di processo.
Nozioni di base
La comprensione del manuale richiede la conoscenza di concetti generali nel settore della
tecnica di automazione.
Sono inoltre indispensabili conoscenze operative di computer o strumenti di lavoro analoghi
(p. es. dispositivi di programmazione) che funzionano in ambiente operativo
MS Windows 2000, MS Windows XP oppure MS Windows Server 2003. Poichè S7-PDIAG
interagisce con il software di base STEP 7 è necessario acquisire dimestichezza con questo
programma. Si consiglia, pertanto, di consultare il manuale "Programmazione con STEP 7
V5.3".
Validità del manuale
Il presente manuale è valido per il pacchetto software S7-PDIAG V5.3.
Per informazioni su Service Pack che seguono la stampa di questo manuale, consultare
•
il file "Leggimi.wri"
•
la Guida in linea aggiornata di S7-PDIAG
L'argomento della Guida in linea "Novità di S7-PDIAG Versione V5.3" rappresenta una
finestra sulle innovazioni di S7-PDIAG.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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iii
Prefazione
Classificazione del manuale nel quadro informativo
Il presente manuale è parte integrante del pacchetto di documentazione di
S7-PDIAG V5.3.
Le basi per la programmazione con STEP 7 sono contemplate nel pacchetto di
documentazione "Nozioni fondamentali di STEP 7“.
La tabella seguente rappresenta un riepilogo della documentazione relativa a STEP 7.
Documentazione
Scopo
Nozioni fondamentali di STEP 7 mediante
Conoscenze di base per il personale 6ES7810-4CA07-8EW0
tecnico: procedure per la
realizzazione di compiti di controllo
con STEP 7 e S7-300/400
•
Primi passi ed esercitazioni con
STEP 7 V5.3
•
Programmazione con STEP 7 V5.3
•
Configurazione dell’hardware e
progettazione di collegamenti con
STEP 7 V5.3
•
Manuale di conversione: STEP 7,
da S5 a S7
Nozioni di riferimento di STEP 7 con
•
Manuali KOP/FUP/AWL per S7 300/400
•
Funzioni standard e di sistema per
S7-300/400
Numero di ordinazione
Nozioni di riferimento sui linguaggi
6ES7810-4CA07-8EW1
di programmazione KOP, FUP,
AWL, nonché sulle funzioni standard
e di sistema; perfezionamento delle
conoscenze di base di STEP 7.
Guide online
Scopo
Numero di ordinazione
Guida a STEP 7
Conoscenze di base per la
programmazione e la configurazione
hardware con STEP 7
Parte del pacchetto
software STEP 7
Guide di riferimento a AWL/KOP/FUP
Guida di riferimento a SFB/SFC
Guida di riferimento ai blocchi organizzativi
Guida di riferimento sensibile al
contesto
Parte del pacchetto
software STEP 7
iv
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Prefazione
Ulteriore supporto
Per tutte le domande sull'uso dei prodotti descritti nel manuale, che non trovano risposta
nella documentazione, rivolgersi al rappresentante Siemens locale.
Sito Internet delle rappresentanze Siemens:
http://www.siemens.com/automation/partner
Per la guida alla documentazione tecnica dei singoli prodotti e sistemi SIMATIC, consultare il
sito:
http://www.siemens.com/simatic-tech-doku-portal
Il catalogo in linea e il sistema di ordinazione in linea si trova al sito:
http://mall.automation.siemens.com/
Centro di addestramento
Per facilitare l'approccio al sistema di automazione SIMATIC S7, la Siemens organizza corsi
specifici. Rivolgersi a questo proposito al centro di addestramento locale più vicino o al
centro di addestramento centrale di Norimberga.
Telefono:
+49 (911) 895-3200.
Internet:
http://www.sitrain.com
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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v
Prefazione
Technical Support
Per tutti i prodotti A&D è possibile rivolgersi al Technical Support
•
mediante il modulo Web per la Support Request
http://www.siemens.com/automation/support-request
•
Telefono: + 49 180 5050 222
•
Fax:
+ 49 180 5050 223
Per ulteriori informazioni sul Technical Support, consultare in Internet il sito
http://www.siemens.com/automation/service
Service & Support in Internet
Aggiuntivamente alla documentazione, mettiamo a disposizione della clientela diversi servizi
in linea all'indirizzo sottoindicato.
http://www.siemens.com/automation/service&support
Su questo sito si possono trovare:
vi
•
la Newsletter con informazioni sempre aggiornate sui prodotti;
•
i documenti appropriati relativi alla ricerca in Service & Support;
•
il Forum, luogo di scambio di informazioni tra utenti e personale specializzato di tutto il
mondo;
•
il partner di riferimento locali di Automation & Drives;
•
informazioni su assistenza tecnica sul posto, riparazioni, parti di ricambio e maggiori
dettagli alla voce "Service".
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Indice
1
Presentazione del prodotto..................................................................................................... 1-1
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
2
Installazione e concessione della licenza ............................................................................. 2-1
2.1
2.1.1
2.1.2
2.1.3
2.2
2.2.1
2.2.2
2.3
3
Automation License Manager ..................................................................................... 2-1
Concessione della licenza d'utilizzo mediante Automation License Manager ........... 2-1
Installazione di Automation License Manager ............................................................ 2-3
Regole per l'utilizzo delle chiavi di licenza.................................................................. 2-4
Installazione di S7-PDIAG .......................................................................................... 2-5
Requisiti necessari per l'utilizzo di S7-PDIAG ............................................................ 2-5
Installazione di S7-PDIAG .......................................................................................... 2-7
Disinstallazione di S7-PDIAG ..................................................................................... 2-7
Introduzione a S7-PDIAG......................................................................................................... 3-1
3.1
3.1.1
3.1.2
3.1.3
3.1.4
3.2
3.2.1
3.2.2
3.2.3
3.2.4
3.2.5
4
Diagnostica di processo con S7-PDIAG ..................................................................... 1-1
Panoramica delle funzioni........................................................................................... 1-3
Il controllo del processo .............................................................................................. 1-5
Il verificarsi di un errore .............................................................................................. 1-6
Human Machine Interface (HMI)................................................................................. 1-8
Progettazione della diagnostica di processo .............................................................. 1-9
Eliminazione degli errori nel sistema visualizzato (HMI) .......................................... 1-10
Interazione continua a livello di sistema ................................................................... 1-12
Documentazione relativa a S7-PDIAG ..................................................................... 1-14
Interfaccia utente ........................................................................................................ 3-1
Vista unità ................................................................................................................... 3-1
Unità impianto ............................................................................................................. 3-3
Movimenti.................................................................................................................... 3-4
Finestra 'Dettagli' ........................................................................................................ 3-5
Basi della diagnostica di processo.............................................................................. 3-6
Operando di accesso alla diagnostica (OAD)............................................................. 3-6
Controllo errori ............................................................................................................ 3-6
Acquisizione valori iniziali ........................................................................................... 3-7
Analisi criteri................................................................................................................ 3-8
Attribuzione delle funzioni di diagnostica al blocco .................................................... 3-9
Tipi di controlli in S7-PDIAG ................................................................................................... 4-1
4.1
4.2
4.2.1
4.2.2
4.2.3
4.2.4
4.2.5
4.2.6
4.2.7
4.3
Controllo operandi....................................................................................................... 4-1
Controlli movimenti ..................................................................................................... 4-4
Panoramica dei controlli movimenti ............................................................................ 4-4
Controllo azioni ........................................................................................................... 4-5
Controllo avviamento .................................................................................................. 4-6
Controllo reazioni ........................................................................................................ 4-7
Controllo interblocchi .................................................................................................. 4-8
Tempi di controllo........................................................................................................ 4-9
Esempio di applicazione di un controllo movimenti .................................................... 4-9
Controllo generale..................................................................................................... 4-11
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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vii
Indice
5
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali .............................. 5-1
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
5.7
5.8
5.9
5.10
5.11
5.12
5.13
5.14
5.15
5.16
5.17
6
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG ............................................. 6-1
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.6.1
6.6.2
6.7
6.7.1
6.7.2
6.7.3
6.7.4
6.7.5
6.7.6
6.7.7
6.7.8
6.7.9
6.7.10
6.7.11
7
Concetto di programmazione dei movimenti con S7-PDIAG...................................... 6-1
Supporto alla programmazione per la creazione di definizioni di errore .................... 6-3
Descrizione dell'interfaccia dell'FB utente (FB 46) ..................................................... 6-6
Concetto di tipo/istanza supportato ............................................................................ 6-7
Impiego di segmenti originari...................................................................................... 6-8
Segmenti KOP per la programmazione di movimenti (FB 100) ................................. 6-9
Utilizzo dei segmenti KOP per la programmazione di movimenti............................... 6-9
Segmenti KOP per la programmazione di movimenti................................................. 6-9
Gli UDT di S7-PDIAG................................................................................................ 6-15
Gli UDT di S7-PDIAG................................................................................................ 6-15
UDT_Unit .................................................................................................................. 6-17
Impiego dell'UDT_Unit .............................................................................................. 6-17
Struttura dei dati dell'UDT_Unit ................................................................................ 6-17
UDT_S_Unit.............................................................................................................. 6-19
Impiego dell'UDT_S_Unit.......................................................................................... 6-19
Struttura dei dati dell'UDT_S_Unit............................................................................ 6-19
UDT_Motion.............................................................................................................. 6-20
Impiego dell'UDT_Motion.......................................................................................... 6-20
Struttura dei dati dell'UDT_Motion............................................................................ 6-21
Eliminazione degli errori per mezzo dell'UDT_Motion .............................................. 6-23
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG................................................................................................. 7-1
7.1
7.2
7.3
7.4
7.5
7.6
7.7
7.8
7.9
7.10
7.11
7.12
7.13
7.14
7.15
7.16
viii
Elementi del linguaggio di programmazione di S7-PDIAG ......................................... 5-1
AND ............................................................................................................................ 5-2
ONDT.......................................................................................................................... 5-3
EN ............................................................................................................................... 5-4
EP ............................................................................................................................... 5-5
NOT ............................................................................................................................ 5-6
OR............................................................................................................................... 5-7
SRT ............................................................................................................................. 5-8
XOR .......................................................................................................................... 5-10
Caratteri di separazione............................................................................................ 5-11
Parentesi................................................................................................................... 5-11
Operandi ................................................................................................................... 5-11
Temporizzatori .......................................................................................................... 5-11
Assegnazioni Imposta e Resetta .............................................................................. 5-12
Sintassi del linguaggio di programmazione .............................................................. 5-13
Priorità degli elementi del linguaggio di programmazione nella logica di controllo .. 5-15
Verifica con S7-PDIAG ............................................................................................. 5-15
Procedimento generale per l'impiego di S7-PDIAG ................................................... 7-1
Selezione dell'operando di accesso alla diagnostica (OAD) ...................................... 7-4
Scelta del tipo di controllo........................................................................................... 7-6
Definizione di un controllo operandi............................................................................ 7-8
Definizione di un controllo movimenti ......................................................................... 7-9
Definizione di un controllo generale.......................................................................... 7-10
Introduzione della logica di controllo nel controllo generale..................................... 7-11
Definizione di operandi di interruzione...................................................................... 7-12
Definizione di operandi esclusi ................................................................................. 7-13
Editazione dei testi dei messaggi ............................................................................. 7-14
Confronto tra testi dei messaggi e modifiche della tabella dei simboli ..................... 7-15
Operandi formali nei testi dei messaggi.................................................................... 7-15
Operandi formali sostituiti nel corso della generazione ............................................ 7-16
Operandi formali sostituiti con la visualizzazione del messaggio............................. 7-18
Compilazione completa delle definizioni di errore .................................................... 7-20
Compilazione parziale delle definizioni di errore ...................................................... 7-21
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Indice
7.17
7.18
7.19
8
Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent ........................................... 8-1
8.1
8.2
8.3
8.4
8.5
8.6
8.7
8.8
8.9
8.10
8.11
9
Visualizzazione e modifica dei tipi di controllo.......................................................... 13-1
Visualizzazione dei dati di riferimento generati da S7-PDIAG ................................. 13-2
Aggiornamento dei dati dei segmenti rilevanti per la diagnostica ............................ 13-3
Creazione di istanze per le definizioni di errore........................................................ 13-4
Progettazione di testi di messaggio della diagnostica di processo ................................. 14-1
14.1
15
Ricerca e modifica di oggetti..................................................................................... 12-1
Visualizzazione e modifica di dati della diagnostica di processo..................................... 13-1
13.1
13.2
13.3
13.4
14
Creazione di progetti................................................................................................. 11-1
Apertura di progetti ................................................................................................... 11-2
Preferenza operandi nei progetti .............................................................................. 11-2
Copia di progetti e blocchi ........................................................................................ 11-2
Copia di definizioni di errore ..................................................................................... 11-3
Incollare definizioni di errore..................................................................................... 11-3
Cancellazione di definizioni di errore ........................................................................ 11-4
Modifica di controlli esistenti ..................................................................................... 11-6
Raggruppamento di unità ......................................................................................... 11-7
Spostamento di unità impianto ................................................................................. 11-8
Ricerca e modifica di oggetti ................................................................................................ 12-1
12.1
13
Creazione di modelli personalizzati .......................................................................... 10-1
Creazione e modifica di oggetti ............................................................................................ 11-1
11.1
11.2
11.3
11.4
11.5
11.6
11.7
11.8
11.9
11.10
12
Panoramica delle varianti per la definizione di controlli.............................................. 9-1
Definizione di controlli nella tabella dei simboli .......................................................... 9-2
Definizione di controlli negli FB................................................................................... 9-3
Definizione di controlli nelle FC .................................................................................. 9-4
Definizione di modelli di controllo........................................................................................ 10-1
10.1
11
Primi passi con S7-PDIAG.......................................................................................... 8-1
Creazione di un progetto e di un programma di esempio........................................... 8-2
Progettazione di controlli operandi per l'FB10 ............................................................ 8-3
Inserimento del richiamo di blocchi di controllo nell'OB 1
e caricamento di blocchi di controllo nel PLC............................................................. 8-4
Generazione dei blocchi di controllo........................................................................... 8-5
Test dell'esempio di diagnostica di processo con STEP 7 ......................................... 8-6
Primi passi con ProAgent ........................................................................................... 8-7
Implementazione delle pagine di diagnostica nell'esempio........................................ 8-8
Avvio di ProTool e definizione delle impostazioni....................................................... 8-9
Salvataggio, generazione e avvio della progettazione ............................................. 8-10
Diagnostica di processo nel sistema visualizzato (HMI)........................................... 8-11
Le varianti della definizione di controlli................................................................................. 9-1
9.1
9.2
9.3
9.4
10
Aggiornamento e caricamento dell'OB1 ................................................................... 7-22
Caricamento di blocchi di controllo nel sistema di automazione .............................. 7-23
Visualizzazione dei messaggi progettati................................................................... 7-24
Preimpostazione dei testi dei messaggi ................................................................... 14-1
Apportazione di modifiche parziali....................................................................................... 15-1
15.1
15.2
Variazione parziale online......................................................................................... 15-1
Variazione parziale offline......................................................................................... 15-3
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
ix
Indice
16
Modifica di attributi ................................................................................................................ 16-1
16.1
16.2
17
Stampa di dati di diagnostica ............................................................................................... 17-1
17.1
17.2
17.3
18
Formati di esportazione in S7-PDIAG....................................................................... 18-1
Esportazione di dati di diagnostica ........................................................................... 18-2
Progetto di esempio 'Trapanatrice' ...................................................................................... 19-1
19.1
19.2
19.3
19.4
20
Stampa di oggetti e definizioni di errore ................................................................... 17-1
Visualizzazione dell'anteprima di stampa ................................................................. 17-2
Definizione del formato della pagina per la stampa.................................................. 17-2
Esportazione di dati di diagnostica...................................................................................... 18-1
18.1
18.2
19
Modifica di attributi per unità impianto ...................................................................... 16-1
Modifica degli attributi dei movimenti........................................................................ 16-2
Esempio di controllo movimenti applicato a una trapanatrice .................................. 19-1
Compiti tecnologici e diagramma funzionale ............................................................ 19-1
Configurazione di programma della trapanatrice...................................................... 19-5
L'esempio in pratica .................................................................................................. 19-8
Glossario................................................................................................................................. 20-1
Indice analitico............................................................................................................ Indice analitico-1
x
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
1
Presentazione del prodotto
1.1
Diagnostica di processo con S7-PDIAG
S7-PDIAG costituisce un'ulteriore funzione del software di base STEP 7 che consente la
diagnostica di processo con i linguaggi di programmazione KOP/AWL/FUP. La diagnostica
di processo individua eventuali errori nel processo dell'utente (processi di produzione,
distribuzione, lavorazione ecc.) determinando informazioni relative ai punti seguenti:
•
tipo di errore
•
localizzazione dell'errore
•
causa dell'errore all'interno del processo.
S7-PDIAG fornisce inoltre indicazioni per l'eliminazione degli errori sul sistema visualizzato
(HMI).
Obiettivi della diagnostica di processo
La funzione della diagnostica di processo è quella di controllare gli impianti di produzione.
Il principio su cui si basa questo controllo è molto semplice e consiste nel confronto tra stato
di riferimento e stato attuale dei segnali di processo. Esistono diverse possibilità, come p. es.
il controllo temporale (p. es. in base al tempo consentito per il movimento di una valvola a
cassetto) o il controllo della plausibilità (p. es. i due segnali della posizione finale di una
valvola non possono avere contemporaneamente il segnale "1"). Questi controlli permettono
di verificare l'intera catena dalla memoria dei comandi attraverso il canale di uscita, i
morsetti, i conduttori, l'organo attuatore, i finecorsa e il canale di ingresso.
Tipici errori sono p. es. i seguenti:
•
Errori di runtime degli organi attuatori
•
Attivazione della protezione motore
•
Errori di finecorsa
•
Interblocco non soddisfatto...
Se si tiene in considerazione la portata del programma nel caso in cui l'utente
programmasse le funzioni di controllo senza supporto del sistema, sarebbe presto raggiunta
la portata del programma di comando. A ciò si aggiunga il fatto che sarebbero ancora da
progettare i relativi messaggi di errore nei sistemi visualizzati (display HMI). Se si modifica il
programma di comando, inoltre, occorre normalmente riprogettare anche le funzioni di
controllo. Il lavoro da eseguire quindi non sarebbe irrilevante.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
1-1
Presentazione del prodotto
In questo caso sono d'aiuto pacchetti opzionali come p. es. S7-PDIAG e ProAgent, che
supportano la progettazione della diagnostica di processo e la sua visualizzazione,
riducendo nettamente i tempi di engineering per la progettazione delle funzioni di controllo e
di segnalazione. Se si modificano le funzioni di comando, inoltre, le funzioni di controllo
vengono adattate automaticamente ed è così sufficiente eseguire un'ulteriore generazione.
Competitività
Per mantenere la competitività a livello mondiale nel settore dell'industria, per gli
amministratori di impianti e processi è di fondamentale importanza garantire la continua
minimizzazione dei costi di produzione. I tempi di inattività negli impianti di produzione
significano una produzione mancata e rappresentano così un importante fattore di costo.
L'obiettivo della diagnostica di processo con S7-PDIAG è quello di ridurre in modo decisivo
questo fattore di costo.
Vantaggi per il cliente
Gli errori all'interno del processo si possono naturalmente riconoscere anche senza
S7-PDIAG. S7PDIAG, tuttavia, rende questa operazione molto più rapida e incisiva in
quanto permette di definire personalmente una diagnostica specifica dell'impianto e di
progettare controlli particolari destinati ai "punti nevralgici" del processo. Ecco quali sono i
vantaggi per l'utente:
1-2
•
Individuazione tempestiva degli errori durante l'esecuzione del processo con effettiva
riduzione dei tempi di inattività dell'impianto e delle perdite di produzione
•
Eliminazione degli errori facilitata da indicazioni mirate, anche per gli operatori di
macchina sul posto. Per mezzo della diagnostica di sistema e di processo, nei sistemi
SIMATIC viene inviato immediatamente un messaggio di errore in chiaro, con
indicazione di data e ora, non appena si verifica un errore nell'hardware del controllore o
in un impianto di produzione.
•
Se si verificano diversi errori in rapida successione, essi vengono visualizzati nella
sequenza temporale corretta. Per quanto possibile, l'utente può visualizzare ulteriori
dettagli.
•
Progettazione semplice e rapida nonché tempi minimi di programmazione dei controlli
movimenti
•
Eliminazione degli errori sul sistema visualizzato (HMI) facilitata da indicazioni mirate
(p. es. per mezzo di analisi dei criteri) senza ulteriori tempi di progettazione.
•
coerenza della diagnostica con il programma utente
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Presentazione del prodotto
1.2
Panoramica delle funzioni
Sequenza delle funzioni della diagnostica di processo
La diagnostica di processo si suddivide in tre parti: rilevamento, segnalazione ed
eliminazione degli errori.
Quando nel processo dell'utente si verifica un errore, le funzioni della diagnostica di
processo si svolgono nell'ordine seguente:
1. Rilevamento errori:
Il rilevamento degli errori ha luogo attraverso i blocchi generati da S7-PDIAG in una
CPU S7. Nel momento in cui l'errore si verifica, vengono acquisiti e memorizzati gli stati
di segnale degli operandi interessati (acquisizione valori iniziali) in modo da poterli
visualizzare e analizzare in un secondo tempo. Il numero assegnato all'errore viene
eventualmente segnalato con variabili (p. es. temperatura raggiunta) ai sistemi HMI
collegati.
2. Visualizzazione dei messaggi:
Sia l'arrivo che la partenza di un errore di processo vengono riconosciuti da S7-PDIAG e
rappresentati sul sistema visualizzato (HMI) come messaggio entrante o uscente. La
visualizzazione sul sistema HMI ha due caratteristiche:
-
In una finestra di segnalazione viene visualizzato il messaggio in chiaro completo di
data e ora.
-
Per ricevere maggiori informazioni, è possibile visualizzare in una finestra dettagliata
i segnali interessati, completi di logica combinatoria nello schema a contatti o nella
lista istruzioni. Grazie all'analisi dei criteri vengono determinati ed evidenziati i
segnali di attivazione.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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1-3
Presentazione del prodotto
3. Analisi di criteri:
Per quanto riguarda gli errori di processo, S7-PDIAG è in grado di determinare
l'operando all'origine dell'errore, e quindi la causa dell'errore di processo, per mezzo
dell'analisi di criteri sulla base dei valori iniziali, interagendo con i sistemi visualizzati
(con logica di programma booleana).
4. Eliminazione degli errori:
Gli errori si possono eliminare intervenendo manualmente nel processo e/o comandando
il processo in funzionamento manuale attraverso il controllore (nel sistema visualizzato).
Poiché l'eliminazione degli errori richiede per lo più il comando dei gruppi macchine in
funzionamento manuale, anch'essa viene supportata da una pagina movimento
standardizzata. Anche la commutazione tra funzionamento manuale e automatico si può
eseguire attraverso il sistema HMI.
5. Riavvio del processo:
A seconda del tipo di errore eliminato, è possibile continuare direttamente l'elaborazione
oppure portare prima l'impianto in una determinata situazione di partenza e quindi
continuare l'elaborazione.
1-4
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Presentazione del prodotto
1.3
Il controllo del processo
S7-PDIAG consente di controllare il processo relativamente al verificarsi di determinati errori.
Questi errori possono essere progettati sia durante che dopo la creazione del programma
utente in una definizione di errore.
In questo caso sono disponibili diversi tipi di controllo:
•
Controllo operandi
Questo tipo di controllo permette di controllare esattamente il cambio di livello o di fronte
di singoli operandi in combinazione con un tempo di ritardo. L'utente può controllare gli
operandi senza dover modificare il programma utente
•
Controllo movimenti
Questo tipo di controllo permette di controllare che i movimenti fisici del processo
vengano eseguiti nel modo corretto e con la velocità adeguata. Il concetto di controllo
dei movimenti richiede il rispetto di una norma di programmazione e quindi un
adeguamento del programma utente.
•
Controllo generale
Questo tipo di controllo permette di controllare gli errori di processo dati dalla
combinazione logica di diversi operandi senza modificare il programma utente. S7PDIAG attiva un messaggio di errore solo se viene soddisfatta la logica combinatoria.
Definizione di errore
Con una definizione di errore in un controllo operandi, in un controllo movimenti o in un
controllo generale si può definire il caso preciso di errore da controllare. Con S7-PDIAG è
possibile controllare tutti gli operandi booleani.
Blocchi di controllo
Dalle definizioni di errore progettate, nel corso della generazione S7-PDIAG crea blocchi di
controllo che vanno caricati nella CPU per poter controllare il processo.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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1-5
Presentazione del prodotto
1.4
Il verificarsi di un errore
Un errore rilevato da S7-PDIAG viene segnalato a tutti i sistemi visualizzati collegati durante
l'esecuzione del programma utente con il testo del messaggio progettato dall'utente. I testi
dei messaggi con variabili possono essere introdotti fin dalla progettazione delle definizioni
di errore.
A ogni messaggio si può assegnare una priorità (da 1 a 16), in base alla quale è possibile
reagire agli errori nel programma utente in modo preciso.
Operando di accesso alla diagnostica (OAD)
L'operando di accesso alla diagnostica (OAD) è il punto di inizio per risalire alle origini di un
errore nel momento in cui debba essere svolta un'analisi criteri. Per quanto riguarda il punto
di applicazione dell'operando, deve trattarsi di un'assegnazione o di una delle operazioni
"Imposta" o "Resetta".
Acquisizione valori iniziali
Attivando l'acquisizione dei valori iniziali, tutti i valori iniziali dell'operando da controllare
vengono memorizzati nel sistema di automazione e più precisamente nello stesso ciclo in cui
l'errore è stato individuato. I valori iniziali sono gli stati binari che hanno portato al risultato
logico combinatorio dell'operando da controllare.
Di quali operandi si tratti, e in che modo essi siano interconnessi, è un'informazione fornita
direttamente dal programma utente.
Analisi criteri
L'analisi criteri viene condotta sul sistema di sistema visualizzato (display) per analizzare le
condizioni dell'errore. L'analisi criteri è eseguibile solo per gli operandi booleani (vedere file
"Leggimi.wri") e inizia con l'operando di accesso alla diagnostica (OAD). L'analisi criteri
valuta i valori iniziali di tutti i segmenti che determinano il valore dell'OAD. È possibile
visualizzare direttamente sul sistema visualizzato gli stati degli operandi (valori iniziali) che
hanno causato l'errore (p. es. l'interruttore di fine corsa all'ingresso E 1.1) fino al risultato
logico combinatorio in AWL, KOP e FUP.
L'analisi criteri positiva presuppone che lo stato del segnale "1" dell'operando di accesso alla
diagnostica sia corretto, mentre l'analisi criteri negativa considera valido lo stato di segnale
"0".
L'analisi criteri è disponibile per tutti i parametri d'ingresso booleani di un blocco funzionale e
perciò può essere effettuata anche oltre i limiti dei blocchi.
Operandi esclusi
Per l'analisi criteri si può creare una lista di cosiddetti "Operandi esclusi", che vengono
definiti tali "non essendo mai la causa di errori". L'analisi criteri fa passare in secondo piano
questi operandi e i segmenti parziali nei quali essi si trovano, se essi sono stati acquisiti con
il valore "0" (solo in combinazione con ProAgent, versione 5.0 o più recente). In questo modo
è possibile p. es. distinguere tra funzionamento manuale e automatico.
1-6
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Presentazione del prodotto
Operandi di interruzione
Allo stesso modo è possibile definire una lista di cosiddetti "Operandi di interruzione", al
raggiungimento dei quali si interrompe l'impiego di segmenti originari per l'analisi criteri.
Variabili nei testi dei messaggi
Una variabile è un valore (p. es. un operando) che può "accompagnare" il testo di un
messaggio. Questo valore viene acquisito da S7-PDIAG nello stesso momento in cui viene
rilevato l'errore. La variabile viene mostrata dal sistema visualizzato nella posizione del testo
del messaggio nella quale l'utente l'ha progettata. È perciò necessario inserire nel testo del
messaggio il relativo operando formale.
La variabile può essere un parametro del tipo BOOL, BYTE, CHAR, WORD , INT, DWORD,
DINT e REAL delle aree E, A, M o DB. Nel testo del messaggio è possibile definire la
posizione e il formato di rappresentazione della variabile.
Acquisizione di stato e valore attuale
Con l'acquisizione di stato/valore attuale degli operandi dei valori iniziali è possibile
controllare sul sistema visualizzato se uno stato di errore è stato effettivamente eliminato
(solo in combinazione con ProAgent, versione 5.0 o più recente).
Identificazione del bit di errore cumulativo
Ciascuno degli UDT "Unit", "S_UNIT" e "Motion" è dotato di un'identificazione per il bit di
errore cumulativo.Si tratta di un bit che, in caso di errore, viene impostato da S7-PDIAG in
tutte le unità e in tutti i movimenti superiori.Un errore nell'unità subordinata "Dispositivo di
serraggio" viene quindi visualizzato anche nell'unità sovraordinata "Trapanatrice".
Obbligo di conferma dei messaggi
L'obbligo di confermare i messaggi può essere progettato separatamente per ciascun
messaggio (messaggio per messaggio). Ciò consente di stabilire se l'operatore debba
assolutamente leggere e confermare manualmente il messaggio nel sistema visualizzato
oppure se il messaggio possa essere eliminato senza essere letto una volta che l'errore è
stato corretto.
Variazione parziale di controlli esistenti
Se un controllo esistente comprende un tempo di controllo (diverso da 0), è possibile
modificarlo con la funzione "Variazione parziale" senza dover rigenerare i blocchi di
controllo. Questa operazione è possibile sia online che offline e presenta il vantaggio di
determinare il tempo di controllo adeguato passo dopo passo.
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1-7
Presentazione del prodotto
1.5
Human Machine Interface (HMI)
Human Machine Interface è il software concepito appositamente per il servizio e la
supervisione di sistemi SIMATIC.
1-8
•
Il sistema aperto di visualizzazione del processo SIMATIC WinCC è un sistema di base
che comprende tutte le funzioni rilevanti per il servizio e la supervisione
indipendentemente dal settore industriale e tecnologico.
•
SIMATIC ProTool e SIMATIC ProTool/Lite sono moderni tool di progettazione per i
pannelli operatore SIMATIC e i sistemi integrati compatti SIMATIC C7.
•
ProAgent consente la diagnostica rapida e mirata del processo in impianti e macchinari
grazie alla determinazione di informazioni relative alla localizzazione e alla causa degli
errori.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Presentazione del prodotto
1.6
Progettazione della diagnostica di processo
La diagnostica di processo con S7-PDIAG può essere realizzata solamente in combinazione
con un sistema visualizzato (HMI) e il relativo software, come p. es. ProAgent per
ProTool/Pro e WinCC.
Procedimento di progettazione
In primo luogo occorre procedere alla progettazione delle funzioni del PLC.
Queste funzioni comprendono:
•
La programmazione della funzione del controllore con KOP/FUP/AWL
•
La definizione/programmazione della funzione di controllo con S7-PDIAG
•
La compilazione del programma di comando e la generazione delle funzioni di
diagnostica
•
Il caricamento dei blocchi nel sistema di automazione.
In una seconda fase è necessario procedere alla progettazione e parametrizzazione delle
funzioni HMI.
Queste funzioni comprendono:
•
La selezione delle pagine standard disponibili in ProAgent
•
La selezione del controllore i cui segnali devono essere visualizzati dal sistema HMI
•
La selezione delle unità tecnologiche da visualizzare
•
La generazione del progetto HMI
•
Il caricamento dei dati generati nel sistema visualizzato (HMI).
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1-9
Presentazione del prodotto
1.7
Eliminazione degli errori nel sistema visualizzato (HMI)
Le informazioni fornite da S7-PDIAG supportano l'utente anche nell'eliminazione degli errori
nei sistemi visualizzati (HMI).Grazie all'analisi criteri è possibile esaminare direttamente sul
sistema visualizzato le condizioni che hanno causato un errore nel processo. L'analisi si
basa sui valori iniziali memorizzati nel sistema di automazione.
Per questo motivo occorre assegnare ai sistemi visualizzati i dati di progettazione necessari
con i software di progettazione SIMATIC WinCC, SIMATIC ProTool e SIMATIC
ProTool/Lite nonché ProAgent.
Pagine di diagnostica nel sistema visualizzato (display)
Le informazioni di diagnostica vengono rappresentate nei sistemi visualizzati (HMI) in quattro
diverse pagine che costituiscono lo standard di ProAgent e tra le quali si può navigare
liberamente:
1. Pagina di diagnostica dettagliata: visualizza il risultato dell'analisi criteri relativa a una
segnalazione di guasto. L'analisi valuta quali segnali hanno causato il messaggio di
errore nel programma utente, evidenziando quelli che stanno alla base del guasto
(analisi criteri).
2. Pagina del movimento: mostra tutti i movimenti eseguibili di un'unità; qui è possibile
guidare il movimento dei singoli gruppi macchine in funzionamento manuale, attraverso i
tasti di direzione
1-10
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Presentazione del prodotto
3. Pagina di diagnostica generale: mostra tutte le unità esistenti nell'impianto e il loro stato
attuale.
Per maggiori informazioni su questi argomenti, consultare la documentazione del software di
progettazione utilizzato (p. es. SIMATIC WinCC, SIMATIC ProTool e SIMATIC ProTool/Lite o
ProAGENT).
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Presentazione del prodotto
1.8
Interazione continua a livello di sistema
La diagnostica di processo S7-PDIAG è completamente integrata nel software di
progettazione del sistema S7 SIMATIC. I dati di diagnostica possono essere progettati fin
dalla fase di implementazione del programma utente.
L'interazione continua, estesa all'intero sistema, di tutti i componenti della diagnostica di
processo è illustrata nella figura seguente.
1-12
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Presentazione del prodotto
Questi e altri dati rilevanti per la diagnostica di processo vengono memorizzati in una base di
dati comune, come mostra la figura seguente.
Grazie all'incorporamento nel sistema globale la necessità di progettazione della diagnostica
di processo viene ridotta in maniera drastica.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Presentazione del prodotto
1.9
Documentazione relativa a S7-PDIAG
La documentazione completa relativa a S7-PDIAG è disponibile in forma di Guida in linea.
La Guida in linea è divisa in due parti:
•
Le indicazioni relative al contesto immediato della superficie operativa e delle funzioni
sono fornite dalla Guida in linea di Windows.
•
I contenuti della Guida in linea che vanno oltre queste funzioni sono in formato HTML,
sono indipendenti dall'applicazione che si sta utilizzando e possono essere richiamati
con il comando di menu ? > Argomenti della Guida.
Oltre alla Guida in linea è disponibile un manuale elettronico in formato .pdf. Il manuale si
trova con la barra delle applicazioni, scegliendo Start > Simatic > Documentazione.
1-14
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2
Installazione e concessione della licenza
2.1
Automation License Manager
2.1.1
Concessione della licenza d'utilizzo mediante Automation License
Manager
Per l'utilizzo del software di programmazione è necessaria una chiave di licenza (licenza di
utilizzo) specifica del prodotto, la cui installazione, a partire della versione S7-PDIAG V5.3, si
esegue per mezzo di Automation License Manager.
Automation License Manager è un software prodotto da Siemens AG valido per tutti i sistemi
operativi e necessario per la gestione delle chiavi di licenza (rappresentanti tecnici delle
licenze).
Automation License Manager si trova:
•
Sul CD di prodotto di S7-PDIAG
•
Nel sito Internet di A&D Customer Support di Siemens AG (dal quale può essere
scaricato).
In Automation License Manager è integrata una Guida in linea che può essere richiamata,
dopo l'installazione, con il tasto F1 oppure con il comando di menu ? > Guida a License
Manager. La Guida contiene informazioni dettagliate sulle funzionalità e l'utilizzo di
Automation License Manager.
Licenze
Per l'utilizzo dei pacchetti software di STEP 7 è necessario disporre della relativa licenza. La
licenza concede il diritto d'uso di tali pacchetti ed è rappresentata dai seguenti elementi:
•
CoL (Certificate of License) und
•
Chiave di licenza.
Certificate of License (CoL)
Il "Certificate of License" compreso nella fornitura dei prodotti software è la dimostrazione
giuridica del diritto di utilizzo. Il prodotto può essere usato solo dal possessore del CoL o da
una persona da lui incaricata.
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2-1
Installazione e concessione della licenza
Chiave di licenza
La chiave di licenza è il rappresentante tecnico della licenza (timbro di licenza elettronico).
Per ogni software protetto da licenza, Siemens assegna una chiave di licenza. Quando il
software viene avviato nel computer, viene verificata la presenza di una chiave di licenza
valida e il software può essere utilizzato nel rispetto delle condizioni di licenza e di utilizzo.
Avvertenze
•
È possibile testare brevemente la superficie operativa e le funzioni di S7-PDIAG anche
senza chiave di licenza.
•
L'utilizzo senza limitazioni, nel rispetto delle condizioni di licenza, è possibile e
consentito solamente dopo aver installato una chiave di licenza.
•
Se la chiave di licenza non è installata, l'utente viene invitato a intervalli regolari a
provvedere all'installazione.
Le chiavi di licenza possono essere memorizzate e trasferite mediante i seguenti supporti:
•
Dischetti contenenti le chiavi di licenza
•
Dischi rigidi locali
•
Dischi rigidi di computer di rete.
Per ulteriori informazioni sulla gestione delle chiavi di licenza consultare la Guida in linea a
Automation License Manager.
Tipi di licenze
Per i prodotti software Siemens si distinguono i seguenti tipi di licenze orientate
all'applicazione. Il comportamento del software è determinato dalle chiavi di licenza relative
ai diversi tipi di licenze. Il tipo di utilizzo deriva dal rispettivo Certificate of License.
Tipo di
licenza
Descrizione
Single License Il diritto di utilizzo del software vale per un periodo illimitato su qualsiasi computer.
Floating
License
Diritto di utilizzo in rete (utilizzo "remoto") illimitato nel tempo.
Trial License
Il diritto di utilizzo del software è limitato a:
Upgrade
License
2-2
•
una validità massima di 14 giorni
•
un determinato numero di giorni dal primo utilizzo
•
test e per provarne la validità (esclusione di responsabilità).
Per un aggiornamento possono essere richiesti determinati requisiti di sistema:
•
una licenza di aggiornamento permette l'aggiornamento dalla "vecchia" versione x alla
nuova versione >x+...
•
l'aggiornamento della licenza può essere necessario p. es. in caso di ampliamento della
funzionalità.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Installazione e concessione della licenza
2.1.2
Installazione di Automation License Manager
Automation License Manager si installa con un programma di setup. Il software di
installazione di Automation License Manager è contenuto sul CD ROM di STEP 7.
Automation License Manager può essere installato insieme a S7-PDIAG oppure in un
secondo momento.
Avvertenze
•
Per maggiori dettagli sul procedimento di installazione di Automation License Manager
consultare il file Leggimi.wri aggiornato.
•
La Guida in linea a Automation License Manager contiene informazioni complete sul
funzionamento e la gestione delle chiavi di licenza.
Installazione della chiave di licenza a posteriori
Se si avvia il software senza che siano presenti le chiavi di licenza, viene visualizzato un
apposito messaggio.
Avvertenze
•
È possibile testare brevemente la superficie operativa e le funzioni del software anche
senza chiave di licenza.
•
L'utilizzo senza limitazioni, nel rispetto delle condizioni di licenza, è possibile e
consentito solamente dopo aver installato una chiave di licenza.
•
Se la chiave di licenza non è installata, l'utente viene invitato a intervalli regolari a
provvedere all'installazione.
È possibile installare la chiave di licenza a posteriori nei seguenti modi:
•
Installazione delle chiavi di licenza dai dischetti
•
Installazione delle chiavi di licenza scaricandole dal Web (previa ordinazione)
•
Con l'utilizzo di chiavi di licenza "Floating" disponibili in rete.
Per informazioni dettagliate sul procedimento consultare la Guida in linea a Automation
License Manager che può essere richiamata, dopo l'installazione, con il tasto F1 (Guida al
contesto) oppure con il comando di menu ? > Guida a License Manager.
Avvertenze
•
In Windows 2000/XP/Server 2003 le chiavi di licenza funzionano solamente se sono
state salvate su un drive del disco rigido accessibile in scrittura.
•
Le licenze di tipo "Floating" possono essere utilizzate anche in rete (vale a dire in
modalità remota).
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2-3
Installazione e concessione della licenza
2.1.3
!
Regole per l'utilizzo delle chiavi di licenza
Attenzione
Osservare le avvertenze sull'utilizzo delle chiavi di licenza contenute nella Guida in linea e
nel file Leggimi.wri di Automation License Manager. Diversamente, le chiavi di licenza
potrebbero andare perdute irrimediabilmente.
La Guida in linea a Automation License Manager può essere richiamata con il tasto F1
(Guida al contesto) o con il comando di menu ? > Guida a Automation License Manager.
La Guida contiene le informazioni sulle funzionalità e l'utilizzo delle chiavi di licenza.
2-4
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Installazione e concessione della licenza
2.2
Installazione di S7-PDIAG
2.2.1
Requisiti necessari per l'utilizzo di S7-PDIAG
Requisiti hardware
I requisiti necessari per l'utilizzo di S7-PDIAG sono quelli validi per il pacchetto di base
STEP 7. Inoltre occorre osservare quanto segue:
•
La CPU S7 utilizzata deve comprendere le SFC 17 e SFC 18; in caso contrario
S7-PDIAG non può elaborare Alarm_S e all'utente viene inviato un messaggio di errore
durante il caricamento dei blocchi.
•
S7-PDIAG richiede un'ulteriore capacità di memoria, indicata di volta in volta nel file
Leggimi aggiornato.
Requisiti software
S7-PDIAG V5.3 è operabile su un PC o PG con i seguenti requisiti:
•
Sistemi operativi Microsoft Windows 2000, Windows XP, Windows Server 2003
•
Software di base STEP 7, versione V5.3.
Memoria necessaria per la CPU S7
La memoria necessaria nella CPU S7 è costituita dai seguenti componenti:
•
rilevamento errori
•
acquisizione valori iniziali.
Rilevamento errori
Il rilevamento errori occupa il seguente spazio di memoria:
Fabbisogno di base
ca. 1440 byte
Per ciascun controllo senza indicazione del tempo
ca. 8 … 12 byte
Per ciascun controllo con indicazione del tempo
ca. 104 … 110 byte
Per ciascun controllo con variabile
ca. 26 … 36 byte
I valori indicati sono orientativi e dipendono inoltre dalla complessità dei segmenti da
controllare nonché dalla logica di controllo adottata di volta in volta.
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Installazione e concessione della licenza
Acquisizione valori iniziali
L'acquisizione valori iniziali occupa il seguente spazio di memoria:
Fabbisogno di base
ca. 1470 byte
Con parola di merker progettata ulteriori
220 byte
Per ciascun controllo
ca. 22 byte
Per ciascun operando
ca. 4 byte
Inoltre, nel PLC, per i dati dei segmenti rilevanti per la diagnostica:
Fabbisogno di base
168 byte
Per ciascun controllo
8 byte
Per ciascun operando
1 byte
I valori indicati sono orientativi e dipendono inoltre dalla complessità dei segmenti da
controllare nonché dalla logica di controllo adottata di volta in volta.
2-6
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Installazione e concessione della licenza
2.2.2
Installazione di S7-PDIAG
S7-PDIAG comprende un programma Setup che ne esegue automaticamente l'installazione.
Apposite istruzioni visualizzate sullo schermo guidano l'utente passo dopo passo per tutta
l'installazione. Per l'installazione del software viene richiamata la procedura standard
abituale di Windows 2000/XP/Server 2003.
Le fasi fondamentali dell'installazione sono le seguenti:
•
Copia dei dati nel sistema di origine dell'utente
•
Autorizzazione (se si desidera eseguirla subito).
Preparazione
Prima di poter dare il via all'installazione, è necessario aver già avviato Windows
2000/XP/Server 2003 e aver installato il pacchetto di base STEP 7.
Avvio del programma di installazione
Procedere nella maniera seguente:
1. Avviare in Windows 2000/XP/Server 2003 la finestra di dialogo per l'installazione di
software facendo doppio clic sull'icona "Installazione applicazioni" nel "Pannello di
controllo"
2. Fare clic su "Installa"
3. Inserire il supporto dati e fare clic su "Avanti". Windows cercherà automaticamente il
programma di installazione SETUP.EXE
4. Seguire le istruzioni visualizzate dal programma di installazione
Se l'installazione si conclude senza errori, viene visualizzato un messaggio sullo schermo.
Installazione delle chiavi di licenza
Nel corso dell'installazione viene verificata la presenza della corrispondente chiave di licenza
sul disco rigido. Se non viene rilevata una chiave di licenza valida, viene visualizzata
un'avvertenza per cui il software può essere utilizzato soltanto in presenza di tale chiave di
licenza. L'utente ha la possibilità di scegliere se procedere direttamente all'installazione della
chiave di licenza o se concludere prima l'installazione e provvedere alla chiave di licenza in
un secondo momento. Nel primo caso, inserire il dischetto con la chiave di licenza in
dotazione nel momento in cui viene richiesto.
2.3
Disinstallazione di S7-PDIAG
Per la disinstallazione, seguire la procedura standard di Windows:
1. Avviare la finestra di dialogo per l'installazione di software facendo doppio clic sull'icona
"Installazione applicazioni" nel "Pannello di controllo".
2. Selezionare S7-PDIAG nell'elenco visualizzato dei software installati. Premere il
pulsante "Rimuovi" per cancellare il software.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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2-7
Installazione e concessione della licenza
2-8
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
3
Introduzione a S7-PDIAG
3.1
Interfaccia utente
3.1.1
Vista unità
La vista unità è la superficie operativa di S7-PDIAG. La vista unità si apre automaticamente
avviando S7-PDIAG.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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3-1
Introduzione a S7-PDIAG
Sezione sinistra della finestra
A sinistra della vista unità è visualizzata una struttura ad albero che rappresenta la gerarchia
delle singole unità e dei singoli movimenti. Qui sono visibili le directory già create per:
•
Istanze (con cartella dei gruppi)
•
Tipi
•
Simboli
•
Modelli.
Fare doppio clic su un oggetto per aprirlo e visualizzarne gli ulteriori livelli. Le proprietà
dell'oggetto inoltre possono essere visualizzate con il tasto destro del mouse.
Sezione destra della finestra
A destra della vista unità sono elencate le definizioni di errore già create corrispondenti
all'oggetto selezionato sulla sinistra. Per ciascuna definizione di errore, inoltre, vengono
mostrate informazioni relative ad autore, ultima modifica, data di creazione nonché un
commento. Selezionando una definizione di errore e facendo clic con il tasto destro del
mouse, verranno messe a disposizione dell'utente diverse funzioni di elaborazione.
La vista unità viene aggiornata automaticamente ogni volta che si compila una definizione di
errore in blocchi di controllo.
Finestra 'Dettagli'
La finestra 'Dettagli' di S7-PDIAG si trova accanto al margine inferiore della vista unità.
•
La scheda 1:Errori fornisce informazioni sugli errori che si sono verificati, p. es. nel corso
della generazione
•
La scheda 2:Variabili riguarda variabili e parametri di blocco.
Qui è possibile elaborare direttamente l'interfaccia del blocco scelto e definire sia operandi di
interruzione che operandi esclusi. Maggiori informazioni si possono richiamare con il
tasto F1.
Visualizzazione di unità spostate
Gli oggetti sulla parte sinistra della vista unità possono essere strutturati secondo i loro
requisiti tecnologici spostando le unità stesse. In questo modo si possono p. es. raggruppare
tutti gli oggetti appartenenti a una macchina a prescindere dal blocco in cui essi sono
realmente presenti fisicamente.
Le unità così spostate sono contraddistinte da un simbolo particolare. Lo spostamento delle
unità si può annullare in qualunque momento con il comando di menu Modifica > Annulla
spostamento oppure con il corrispondente comando di menu di scelta rapida.
Visualizzazione della vista unità virtuale
Dopo aver spostato le unità, è possibile visualizzarle in una rappresentazione virtuale
scegliendo il comando di menu Visualizza > Vista unità virtuale. Facendo di nuovo clic sul
comando di menu, la vista viene annullata.
3-2
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Introduzione a S7-PDIAG
3.1.2
Unità impianto
Le unità impianto forniscono alla visualizzazione del processo una struttura basata su
elementi tecnologici collegati tra loro. Se il programma è stato strutturato dall'utente in modo
tale per cui ogni blocco comanda un oggetto fisico nel processo (p. es. una pressa, un
punzone, una griglia di protezione), le unità impianto rappresenteranno un'immagine del
processo. Per ogni blocco del programma utente che supporta funzioni di diagnostica
esisterà quindi un'unità impianto.
Le unità possono essere controllate con l'aiuto delle definizioni di errore. In linea di massima
un'unità impianto può essere costituita da qualunque blocco che abbia l'attributo di sistema
"S7_pdiag = true".
Struttura tecnologica
Le unità possono inoltre memorizzare dati comuni a tutti gli oggetti subordinati all'interno
della gerarchia (p. es. modi operativi e bit di errore cumulativo). Ciascuna unità impianto può
contenere p. es. definizioni di errore, movimenti e ulteriori sottounità. Ciò consente di
raggruppare in una sola unità tecnologica sia i singoli errori che i movimenti.
Vantaggi della strutturazione del processo in unità
La suddivisione della struttura tecnologica del processo in unità impianto consente di
localizzare in maniera precisa l'errore di processo in quanto i sistemi visualizzati (display)
con ProAgent evidenziano ogni unità con funzioni di diagnostica all'interno della
rappresentazione generale. In questo modo è possibile individuare rapidamente quale unità,
cioè quale parte dell'impianto o della macchina, ha causato il guasto.
Unità reali e spostate
Le unità impianto sono rappresentate insieme ad altri oggetti in una struttura ad albero nella
vista unità, ma è possibile spostarle per rappresentarle in una vista virtuale. Questa
operazione è molto utile per conferire al processo una struttura migliore. Le unità spostate
vengono evidenziate con un simbolo particolare.
Le unità impianto per DB, FC e OB sono visibili anche nella pagina della vista unità sui
sistemi visualizzati (display).
Raggruppamento di unità
Oltre al gruppo standard, creato come default, è possibile raggruppare a discrezione le unità
impianto in massimo 15 gruppi diversi. Tuttavia le unità dovrebbero essere raggruppate solo
alla fine della fase di strutturazione, quando è già stata creata completamente la gerarchia
del programma.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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3-3
Introduzione a S7-PDIAG
3.1.3
Movimenti
Il movimento rappresenta una parte esecutiva del processo nella quale p. es. un punzone si
muove verso l'alto e verso il basso. Questi movimenti possono essere controllati per mezzo
di definizioni di errore.
La definizione di movimento in un processo si basa spesso sul fatto che i movimenti
•
hanno due direzioni con due o più posizioni finali stabili
•
vengono di volta in volta guidati nella rispettiva direzione da un segnale attivante
(avviamento).
Così, p. es., una volta attivata la pressione idraulica un cilindro viene spostato dalla
posizione finale attuale alla posizione di destinazione.
Grazie all'UDT_Motion e ai segmenti KOP in dotazione con S7-PDIAG per la
programmazione dei movimenti, è possibile rappresentare e guidare i movimenti
direttamente sul sistema visualizzato per mezzo delle pagine dei movimenti, evitando così
ulteriori fasi di progettazione.
Struttura tecnologica
Poiché un impianto o una macchina possono contenere un numero molto elevato di
movimenti, è preferibile raggruppare in una sola parte di impianto, in questo caso un'unità, i
movimenti affini dal punto di vista tecnologico.
Per ciascun movimento possono essere create più definizioni di errore. Un movimento può
essere contenuto solamente in unità e rappresenta lo spostamento effettivo di un oggetto
fisico del processo (p. es. un punzone che si sposta verso l'alto e verso il basso).
Rappresentazione
I movimenti sono rappresentati insieme ad altri oggetti in una struttura ad albero nella vista
unità. Creando nuove istanze, e quindi nuovi movimenti, questi verranno riprodotti nella vista
unità.
I movimenti rappresentati nella vista unità vengono visualizzati nei sistemi visualizzati (con
l'aiuto di ProAgent) nelle cosiddette pagine dei movimenti, p. es. con le posizioni finali attuali,
e da qui possono essere guidati p. es. in funzionamento manuale.
3-4
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Introduzione a S7-PDIAG
3.1.4
Finestra 'Dettagli'
La finestra 'Dettagli' di S7-PDIAG si trova accanto al margine inferiore della Vista unità e
consente di visualizzare errori e variabili.
Per quanto riguarda gli FB è possibile definire operandi di interruzione e operandi esclusi.
Scheda 1:Errori
Qui vengono visualizzati i messaggi di errore di S7-PDIAG.
Scheda 2:Variabili
Qui viene mostrata l'interfaccia del blocco selezionato nella struttura ad albero della vista
unità con le variabili e i parametri del blocco corrispondenti.
La scheda Variabili è divisa in due parti: a sinistra compare la rappresentazione generale
delle variabili, a destra quella dettagliata.
•
Nella rappresentazione generale delle variabili è possibile modificare le variabili e i
parametri dei blocchi.
•
La rappresentazione dettagliata delle variabili mostra informazioni particolareggiate sui
parametri di blocco e sulle variabili dichiarati. La visualizzazione di alcune colonne
dipende dal tipo di oggetto da elaborare, dalla componente di dichiarazione selezionata
o dalla variabile scelta. Qui inoltre è possibile definire operandi di interruzione e operandi
esclusi per la diagnostica di processo. Maggiori informazioni si possono richiamare
attraverso la Guida al contesto con il tasto F1.
Visualizzazione della finestra 'Dettagli'
La visualizzazione della finestra 'Dettagli' di S7-PDIAG può essere attivata e disattivata con il
comando di menu Visualizza > Dettagli. Le dimensioni della finestra possono inoltre essere
modificate secondo le proprie esigenze.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
3-5
Introduzione a S7-PDIAG
3.2
Basi della diagnostica di processo
3.2.1
Operando di accesso alla diagnostica (OAD)
L'operando di accesso alla diagnostica è l'operando al quale è correlata la definizione di
errore nel blocco. Da qui ha inizio la ricostruzione delle origini di un errore nel momento in
cui debba essere svolta un'analisi criteri. Nel caso di questo operando, deve trattarsi di
un'assegnazione o di una delle operazioni "Imposta" o "Resetta".
Presupposti per la creazione delle definizioni di errore
Prima di creare una definizione di errore occorre selezionare l'operando di accesso alla
diagnostica (OAD).
3.2.2
Controllo errori
S7-PDIAG consente di controllare il processo relativamente al verificarsi di determinati errori.
Tali errori possono essere progettati sia durante che dopo la creazione del programma
utente. In questo caso sono disponibili diversi tipi di controllo:
•
Controllo operandi
Questo tipo di controllo permette di controllare esattamente il cambio di livello o di fronte
di singoli operandi in combinazione con un tempo di ritardo. L'utente può controllare gli
operandi senza dover modificare il programma utente
•
Controllo movimenti
Questo tipo di controllo permette di controllare che i movimenti fisici del processo
vengano eseguiti nel modo corretto e con la velocità adeguata. Il concetto di controllo
dei movimenti richiede il rispetto di una norma di programmazione e quindi un
adeguamento del programma utente
•
Controllo generale
Questo tipo di controllo permette di controllare gli errori di processo dati dalla
combinazione logica di diversi operandi senza modificare il programma utente. S7PDIAG attiva un messaggio di errore solo se viene soddisfatta la logica combinatoria.
Attivazione del controllo errori
Per attivare una definizione di errore esistente occorre attivare il controllo degli errori.
Durante la creazione della definizione di errore, fare clic sulla casella di controllo "Attiva
controllo".
Il controllo nel blocco di rilevamento errori viene creato dalla definizione di errore, durante la
compilazione, solo dopo aver attivato il controllo errori. In questo modo, nel corso del
processo, verrà riconosciuto l'errore e verrà emesso sul display il relativo messaggio.
Avvertenza
Se non si attiva il controllo errori, la definizione di errore resta memorizzata nella gestione
dei dati del progetto, tuttavia, con la compilazione, non verrà creato il controllo nel blocco di
rilevamento errori. Nel processo, quindi, l'errore relativo alla definizione non potrà essere
individuato né segnalato. Un controllo errori può in questo modo essere temporaneamente
disattivato.
3-6
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Introduzione a S7-PDIAG
3.2.3
Acquisizione valori iniziali
Attivando l'acquisizione valori iniziali per una definizione di errore, nel ciclo in cui viene
identificato l'errore vengono conservati tutti gli stati binari degli operandi utilizzati
precedentemente per formare l'operando da controllare (OAD). È così possibile condurrre
un'analisi criteri che faciliterà l'eliminazione dell'errore.
L'acquisizione valori iniziali può essere attivata per una definizione di errore facendo clic
sulla casella di controllo "Acquisizione valori iniziali" al momento della creazione o della
modifica di una definizione di errore.
Presupposti per l'analisi criteri
L'acquisizione valori iniziali è necessaria per condurre l'analisi criteri sul sistema visualizzato
dopo che si è verificato un errore. Ciò facilita l'analisi e la localizzazione dell'errore.
Avvertenze:
•
L'acquisizione valori iniziali può essere attivata soltanto se per la relativa definizione di
errore è stata selezionata anche la casella "Controllo attivo".
•
Durante la compilazione esiste la possibilità di disattivare la creazione dei dati per
l'acquisizione valori iniziali a livello dell'intero progetto. Utilizzare in questo caso il
comando di menu Strumenti > Impostazioni.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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3-7
Introduzione a S7-PDIAG
3.2.4
Analisi criteri
L'analisi criteri determina la causa dell'errore secondo la logica del programma utente.
L'analisi criteri viene eseguita sul sistema visualizzato. Essa consente di rintracciare la
causa dell'errore. L'analisi criteri inizia dall'operando di accesso alla diagnostica e analizza i
valori iniziali di tutti i segmenti che determinano il valore dell'operando di accesso alla
diagnostica.
L'analisi criteri positiva presuppone che lo stato del segnale "1" dell'operando di accesso alla
diagnostica sia corretto, mentre l'analisi criteri negativa considera valido lo stato di segnale
"0".
Presupposti
Una volta rilevato un errore, è possibile analizzarlo soltanto se l'acquisizione valori iniziali è
attiva con l'aiuto dell'analisi criteri.
L'analisi criteri si svolge in due fasi:
•
in primo luogo vengono determinati dai valori iniziali tutti i valori del RLC per tutti gli
operandi del segmento nei quali si è presentato l'errore
•
in secondo luogo, a partire dalla fine del segmento, le singole righe vengono controllate
una per una e quindi contrassegnate come errate o meno.
Risultato dell'analisi criteri
Come risultato vengono evidenziate le righe del segmento controllato che contribuiscono
all'errore.
Avvertenze:
•
Se l'utente ha definito operandi esclusi, in questo caso verranno ignorati i segmenti
parziali
•
3-8
Per quanto riguarda le FC non è possibile ripercorrere il tracciato all'indietro nell'analisi
criteri attraverso il blocco. Per le FC, l'assegnazione di parametri di richiamo a questi
blocchi non avviene tramite dati statici come per gli FB e le relative istanze. Per questo
motivo non è possibile accedere a questi dati in un momento successivo. Nell'analisi
criteri non è quindi possibile ripercorre questi parametri all'indietro oltre i limiti dei
blocchi.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Introduzione a S7-PDIAG
3.2.5
Attribuzione delle funzioni di diagnostica al blocco
Per poter procedere alla diagnostica di processo è necessario creare le informazioni relative
al blocco selezionato rilevanti per S7-PDIAG. Per i blocchi che contengono una definizione
di errore questa operazione è automatica. Per quanto riguarda i blocchi che non hanno una
propria definizione di errore ma che contengono operazioni logiche combinatorie per il
segmento da controllare, è possibile attribuire loro le funzioni di diagnostica nella maniera
seguente:
1. Attivare la casella di controllo "Memorizza dati di diagnostica di processo" nell'editor
"KOP/AWL/FUP" seguendo il procedimento descritto qui di seguito
2. Attribuire le funzioni di diagnostica al blocco al quale annettere il messaggio di errore
seguendo il procedimento descritto qui di seguito.
Attivazione della casella di controllo
Procedere nella maniera seguente:
1. Fare doppio clic sul blocco scelto nel SIMATIC Manager per aprire l'editor
"KOP/AWL/FUP", quindi selezionare il comando di menu Strumenti > Impostazioni.
2. Selezionare nella finestra di dialogo successiva la scheda "Crea blocchi" e attivare la
casella di controllo "Memorizza dati di diagnostica di processo". Uscire dalla finestra di
dialogo con OK.
Attribuzione delle funzioni di diagnostica al blocco
Esistono due possibilità di attribuire a un blocco le funzioni di supporto alla diagnostica:
•
Annettendo a un blocco una definizione di errore, esso acquisisce automaticamente le
funzioni di supporto della diagnostica
•
Le funzioni di supporto della diagnostica possono essere attribuite al blocco anche
assegnandogli il seguente attributo di sistema:
Attributo
Valore
Attributo da assegnare se
Blocco
S7_pdiag
true
devono essere create informazioni per
S7_PDIAG
FB, FC, OB, e DB
Per assegnare a un blocco l'attributo di sistema sopraindicato, procedere nella
maniera seguente:
1. Mentre il blocco è aperto, selezionare nell'editor incrementale "KOP/AWL/FUP" il
comando di menu File > Proprietà.
2. viene visualizzata la finestra di dialogo con le proprietà del blocco
3. Selezionare la scheda "Attributi" e immettere l'attributo della tabella sopraindicata
4. Uscire dalla finestra di dialogo con OK e salvare il blocco nell'editor con il comando di
menu File > Salva.
5. Il blocco ha così acquisito le funzioni di supporto alla diagnostica.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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3-9
Introduzione a S7-PDIAG
3-10
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
4
Tipi di controlli in S7-PDIAG
4.1
Controllo operandi
Il controllo operandi è legato direttamente a un operando, l'operando di accesso alla
diagnostica.
Controllo
Lo scopo del controllo operandi è quello di controllare che l'operando di accesso alla
diagnostica raggiunga un determinato livello entro un determinato intervallo di tempo (tempo
di controllo). In tal caso, l'errore verrà segnalato come errore entrante. L'errore è invece
"uscente" quando l'operando cambia nuovamente di livello.
A seconda che venga selezionato il controllo di livello o di fronte, il tempo di ritardo viene
avviato immediatamente oppure solo dopo il successivo fronte di salita.
Il controllo operandi si suddivide in due tipi:
•
Controllo di livello
•
Controllo di fronte
Controllo di livello
Il controllo di livello ha per oggetto l'operando di accesso alla diagnostica su un livello
definito (0 oppure 1). Lo stato di errore subentra quando l'operando mantiene per un
determinato periodo il livello indicato. Il tempo di ritardo può essere definito dall'utente
stesso. Se entro questo tempo di ritardo si verifica un cambio di livello, il temporizzatore
viene riavviato.
Il controllo inizia con il primo ciclo (To = avviamento). Il tempo di ritardo (tRit) viene avviato
rispettivamente con T0 e T3. Non appena il livello definito supera il tempo di ritardo stabilito,
viene individuato un errore che viene segnalato come "entrante" (per T1 e T4). Con T2 e T5
l'errore viene segnalato come "uscente".
La figura seguente mostra un controllo operandi come controllo di livello.
tVerz
T0
tVerz
T1
T2
T3
T4
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T5
4-1
Tipi di controlli in S7-PDIAG
Controllo di fronte
Il controllo di fronte ha per oggetto l'operando di accesso alla diagnostica su un fronte di
salita o di discesa definito (fronte "0 >1" o fronte "1 >0"). Lo stato di errore subentra se dopo
il cambiamento di fronte l'operando ha il livello scorretto per il tempo di ritardo indicato (p. es.
livello "1" dopo un fronte di salita). Se entro questo tempo di controllo si verifica un cambio di
livello, il temporizzatore viene riavviato.
In linea di massima, il controllo di fronte si svolge come il controllo di livello, tuttavia, nel
primo caso, lo stato dell'operando da controllare viene memorizzato nel momento To (=
avviamento), il che significa che il punto di inserzione non viene interpretato come fronte.
Solo dopo il successivo fronte di salita (cioè quello selezionato) si avvia il tempo di ritardo (
tRit). In questo modo, l'errore non viene individuato fin da T1 e segnalato come "entrante",
come accadrebbe nel caso di un controllo di livello, bensì viene riconosciuto soltanto con T3.
Con T4 l'errore viene segnalato come "uscente".
(tVerz)
T0
tVerz
T1
T2
T3
T4
Stato di errore
Nel controllo operandi, lo stato di errore subentra quando si verificano le condizioni definite
dall'utente.
Assegnazione dei messaggi
È opportuno assegnare un messaggio ai controlli definiti, sia per quanto riguarda il controllo
di livello che quello di fronte. Questo messaggio verrà emesso sul sistema visualizzato dopo
che si è verificato l'errore.
4-2
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Tipi di controlli in S7-PDIAG
Differenze tra controllo di livello e di fronte
Dalla figura seguente è possibile riconoscere la differenza tra un controllo di livello e un
controllo di fronte. Il controllo di livello riconosce un errore nel momento t1 e t4. L'errore è in
uscita nei momenti t2 e t5.
Nel caso del controllo di fronte l'errore viene individuato come entrante solo nel momento t4
e uscente con t5.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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4-3
Tipi di controlli in S7-PDIAG
4.2
Controlli movimenti
4.2.1
Panoramica dei controlli movimenti
S7-PDIAG comprende quattro controlli predefiniti sviluppati appositamente per il controllo di
movimenti nel processo. Per questi controlli è indispensabile l'impiego di segmenti KOP per
il controllo movimenti e dell'UDT_Motion.
I controlli movimenti sono già dotati di una logica di controllo predefinita che l'utente deve
semplicemente completare. Per introdurre un controllo movimenti è necessario ricorrere a
una logica di controllo predefinita che l'utente deve integrare e può modificare. Lo stato di
errore subentra quando si verificano le condizioni definite.
Per i movimenti, l'utente ha la possibilità di scegliere tra i seguenti controlli predefiniti:
•
S7-PDIAG: controllo azioni
Verifica che un movimento si concluda entro il tempo di azione predefinito, in questo
caso quando si raggiunge la posizione di destinazione.
•
S7-PDIAG: controllo avviamento Verifica che un movimento inizi effettivamente quando
sono soddisfatti tutti i presupposti necessari, in questo caso se la posizione finale attuale
viene rilasciata entro il tempo di avviamento predefinito.
•
S7-PDIAG: controllo reazioni
Verifica che una posizione di destinazione raggiunta resti stabile senza un comando
nella direzione opposta o che non venga abbandonata per un tempo maggiore rispetto al
tempo di reazione predefinito.
•
S7-PDIAG: controllo interblocchi Verifica che siano soddisfatte le condizioni di
interblocco necessarie per il movimento.
È opportuno assegnare un messaggio ai controlli movimenti.Questo messaggio verrà
emesso sul sistema visualizzato dopo che si è verificato l'errore.
Avvertenze:
•
Per la programmazione di movimenti si raccomanda di includere nel programma utente i
segmenti KOP per la programmazione di movimenti e l'UDT_Motion. Per il controllo
degli errori si potrà quindi impiegare la logica di controllo predefinita per i movimenti
traendone il maggior vantaggio possibile.
•
4-4
Indicando "0" come tempo di controllo, il tempo non verrà tenuto in considerazione, il
programma sarà più breve e si risparmierà così spazio di memoria. In questo modo non
è più possibile eseguire una variazione parziale.
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Tipi di controlli in S7-PDIAG
4.2.2
Controllo azioni
Il controllo azioni è uno dei quattro controlli movimenti. Il suo obiettivo è quello di verificare
che dopo il comando di una macchina (segnale attivante) venga raggiunta una determinata
posizione finale (posizione di destinazione) entro un determinato intervallo di tempo (tempo
di azione).
•
Il punto di controllo è la posizione finale che si intende raggiungere. In questo modo si
controlla cioè il completo andamento di un movimento nel processo
•
La logica di controllo è già predefinita, l'utente deve soltanto indicare il segnale attivante
e il tempo di azione.
•
Lo stato di errore subentra se il segnale attivante è stato attivo per il tempo di azione
indicato e la posizione di destinazione (accesso alla diagnostica) non è stata attivata.
Il controllo azioni si basa sulla <Posizione di destinazione> come OAD.
La logica del controllo azione è predefinita nella maniera seguente:
ONDT (<Segnale attivante>,<Tempo di azione>)
AND
NOT <Posizione di destinazione>
Utilizzando le opzioni di programmazione dei movimenti di S7-PDIAG e l'UDT_Motion nel
programma, l'operando di accesso alla diagnostica per il controllo azioni sarà la posizione
finale "Final_Position[n]".
In questo caso la logica di controllo è predefinita nel modo seguente:
ONDT (NomeMovimento.Control1/2, <Tempo di azione>)
AND
NOT NomeMovimento.Final_Position[n]
"NomeMovimento" è il nome dell'UDT_Motion e "Control1/2" è il nome del segnale attivante.
L'utente deve solo introdurre il tempo di controllo desiderato.
Avvertenze:
•
Per la programmazione di movimenti si raccomanda di includere nel programma utente i
segmenti KOP per la programmazione di movimenti e l'UDT_Motion. Per il controllo
degli errori si potrà quindi impiegare la logica di controllo predefinita per i movimenti
traendone il maggior vantaggio possibile.
•
Indicando "0" come tempo di controllo, il tempo non verrà tenuto in considerazione, il
programma sarà più breve e si risparmierà così spazio di memoria.
•
Nelle definizioni di errore ora è possibile non solo introdurre i temporizzatori come valore
fisso ma anche comandarli tramite una variabile del tipo TIME.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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4-5
Tipi di controlli in S7-PDIAG
4.2.3
Controllo avviamento
Il controllo avviamento è uno dei quattro controlli movimenti. Il suo obiettivo è quello di
verificare che dopo il comando di una macchina (segnale attivante) venga rilasciata la
posizione finale attuale (posizione finale effettiva) entro un determinato intervallo di tempo
(tempo di avviamento).
•
Il punto di controllo è la posizione finale attuale. In questo modo si controlla cioè la
reazione di un movimento a un avviamento. Ciò significa che, a differenza del controllo
azioni, un errore può eventualmente essere rilevato molto prima. Questa possibilità è
molto utile soprattutto per le fasi molto lente del processo.
•
La logica di controllo è già predefinita, l'utente deve soltanto indicare il segnale attivante
e il tempo di avviamento.
•
Lo stato di errore subentra se il segnale attivante era attivo per il tempo di avviamento
indicato e la posizione finale effettiva (accesso alla diagnostica) è ancora attiva.
Il controllo avviamento si basa sulla <Posizione finale effettiva> come OAD.
La logica del controllo avviamento è definita nella maniera seguente:
ONDT (<Segnale attivante>,<Tempo di avviamento>)
AND
<Posizione finale effettiva>
Se, grazie alle possibilità di programmazione dei movimenti con S7-PDIAG, si è fatto uso
dell'UDT_Motion nel programma utente, l'operando di accesso alla diagnostica per il
controllo avviamento è la posizione finale "Final_Position[n]".
In questo caso la logica di controllo è predefinita nel modo seguente:
ONDT (NomeMovimento.Control1/2, <Tempo di avviamento>))
AND
Final_Position[n]
"NomeMovimento" è il nome dell'UDT_Motion, "Control1/2" è il nome della variabile UDT
Control 1 o Control 2 con funzione di segnale attivante. L'utente deve soltanto introdurre il
tempo di controllo desiderato.
Avvertenze:
•
Per la programmazione di movimenti si raccomanda di includere nel programma utente i
segmenti KOP per la programmazione di movimenti e l'UDT_Motion. Per il controllo
degli errori si potrà quindi impiegare la logica di controllo predefinita per i movimenti
traendone il maggior vantaggio possibile.
4-6
•
Indicando "0" come tempo di controllo, il tempo non verrà tenuto in considerazione, il
programma sarà più breve e si risparmierà così spazio di memoria.
•
Nelle definizioni di errore ora è possibile non solo introdurre i temporizzatori come valore
fisso ma anche comandarli tramite una variabile del tipo TIME.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Tipi di controlli in S7-PDIAG
4.2.4
Controllo reazioni
Il controllo reazioni è uno dei quattro controlli movimenti. Il suo scopo è quello di verificare
che una posizione finale raggiunta venga mantenuta in modo stabile al trascorrere di un
determinato intervallo di tempo (tempo di reazione).
•
Il punto di controllo è la posizione di destinazione. Il controllo della posizione di
destinazione richiede un ulteriore merker di posizione che nel processo si trovi
direttamente davanti alla posizione finale effettiva. In questo modo si controlla cioè la
reazione di un movimento a un avviamento.
•
La logica di controllo è già predefinita, l'utente deve soltanto indicare il merker di
posizione e il tempo di reazione.
•
Lo stato di errore subentra se il merker di posizione è attivo, la posizione di destinazione
(accesso alla diagnostica) non può essere raggiunta entro il tempo di reazione indicato o
se, una volta raggiunta la posizione di destinazione, questa viene abbandonata oltre il
tempo di reazione indicato.
Il controllo reazioni si basa sulla <Posizione di destinazione> come OAD.
La logica del controllo reazioni è definita nella maniera seguente:
ONDT (<Merker di posizione> AND NOT <Posizione di destinazione>,<Tempo di reazione>)
Utilizzando le opzioni di programmazione dei movimenti di S7-PDIAG e l'UDT_Motion nel
programma, l'operando di accesso alla diagnostica per il controllo reazioni è la posizione
finale "Final_Position[n]".
In questo caso la logica di controllo è predefinita nel modo seguente:
ONDT (NomeMovimento.Position_Flag[n] AND NOT
NomeMovimento.Final_Position[n],<Tempo di reazione>)
"NomeMovimento" è il nome dell'UDT_Motion. L'utente deve solo introdurre il tempo di
controllo desiderato.
Avvertenze:
•
Per la programmazione di movimenti si raccomanda di includere nel programma utente i
segmenti KOP per la programmazione di movimenti e l'UDT_Motion. Per il controllo
degli errori si potrà quindi impiegare la logica di controllo predefinita per i movimenti
traendone il maggior vantaggio possibile.
•
Nei controlli movimenti l'immissione di un intervallo di tempo è opzionale. Indicando "0"
come tempo di controllo, il tempo non verrà tenuto in considerazione, il programma sarà
più breve e si risparmierà così spazio di memoria.
•
Nelle definizioni di errore ora è possibile non solo introdurre i temporizzatori come valore
fisso ma anche comandarli tramite una variabile del tipo TIME.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
4-7
Tipi di controlli in S7-PDIAG
4.2.5
Controllo interblocchi
Il controllo interblocchi è uno dei quattro controlli movimenti. Il suo scopo è quello di
verificare che dopo l'avviamento del movimento (segnale attivante) e dopo il trascorrere di
un determinato intervallo di tempo (tempo di interblocco) sia soddisfatta la condizione di
interblocco (eseguibilità).
•
Il punto di controllo è l'eseguibilità. In questo modo si controlla cioè che la condizione di
interblocco sia soddisfatta dopo che il movimento è stato avviato e che è trascorso il
tempo di interblocco.
•
La logica di controllo è già predefinita, l'utente deve soltanto indicare il segnale attivante
e il tempo di interblocco.
•
Lo stato di errore subentra se il segnale attivante è stato attivo per il tempo di interblocco
indicato e la condizione di interblocco (accesso alla diagnostica) è ancora inattiva.
Il controllo interblocchi si basa sulla <Eseguibilità> come OAD.
La logica del controllo interblocchi è definita nella maniera seguente:
ONDT (<Segnale attivante>,<Tempo di interblocco>
AND
NOT<Eseguibilità>
Utilizzando le opzioni di programmazione dei movimenti con S7-PDIAG e inserendo
l'UDT_Motion nel programma utente, l'operando di accesso alla diagnostica per il controllo
interblocchi è l'eseguibilità "Executability1/2".
In questo caso la logica di controllo è predefinita nel modo seguente:
ONDT (NomeMovimento.Trigger1/2,<Tempo di interblocco>)
AND
NOT NomeMovimento.Executability1/2
"NomeMovimento" è il nome dell'UDT_Motion. L'utente deve solo introdurre il tempo di
controllo desiderato.
Avvertenze:
•
Per la programmazione di movimenti si raccomanda di includere nel programma utente i
segmenti KOP per la programmazione di movimenti e l'UDT_Motion. Per il controllo
degli errori si potrà quindi impiegare la logica di controllo predefinita per i movimenti
traendone il maggior vantaggio possibile.
4-8
•
Nei controlli movimenti l'immissione di un intervallo di tempo è opzionale. Indicando "0"
come tempo di controllo, il tempo non verrà tenuto in considerazione, il programma sarà
più breve e si risparmierà così spazio di memoria.
•
Nelle definizioni di errore ora è possibile non solo introdurre i temporizzatori come valore
fisso ma anche comandarli tramite una variabile del tipo TIME.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Tipi di controlli in S7-PDIAG
4.2.6
Tempi di controllo
In S7-PDIAG vi sono i seguenti tempi di controllo, che l'utente può indicare nelle finestre di
dialogo al momento della creazione di una definizione di erorre o di un controllo adattandoli
alle proprie esigenze:
•
Tempo in un controllo operandi
•
Tempi negli elementi del linguaggio di programmazione di S7-PDIAG per il controllo
generale
Tempi all'interno dei controlli movimenti:
•
Tempo di azione
•
Tempo di avviamento
•
Tempo di reazione
•
Tempo di interblocco.
Questi controlli si possono progettare anche con un "tempo 0", il che consente di risparmiare
spazio nel PLC.
Avvertenza
Se il tempo non viene indicato oppure viene indicato ma è uguale a "0", significa
obbligatoriamente che questi controlli restano esclusi dalla funzione di "Variazione parziale
online". Un controllo definito con tempo "0" non può essere modificato a posteriori con la
funzione di "Variazione parziale online" con un valore temporale.
4.2.7
Esempio di applicazione di un controllo movimenti
I processi comprendono di frequente controlli di operazioni che hanno due posizioni finali
stabili e che, dopo un comando, vengono spostate da una posizione finale a un'altra.
Così, p. es., una volta attivata la pressione idraulica un cilindro viene spostato dalla
posizione finale attuale alla posizione di destinazione. Ma anche il riscaldamento di un
reattore da una temperatura attuale a un valore maggiore è possibile dopo aver inserito un
riscaldamento. Queste operazioni si possono considerare movimenti.
Un movimento costituisce insomma una parte esecutiva del processo che ha le
seguenti caratteristiche:
•
Un oggetto si trova in una posizione finale attuale stabile
•
Viene impartito un comando
•
In seguito a questo comando l'oggetto si sposta verso la posizione di destinazione e la
può raggiungere.
Stato di errore
Nel controllo movimenti, lo stato di errore subentra quando si verificano le condizioni definite
dall'utente.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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4-9
Tipi di controlli in S7-PDIAG
Esempio
La figura mostrata qui di seguito fornisce una visione generale di come e quando applicare i
singoli controlli movimenti.
Sono dati i seguenti presupposti:
•
Esiste un movimento con due posizioni finali: la posizione finale attuale (=FA) e la
posizione di destinazione (=FD)
•
Ogni posizione finale è preceduta da un merker di posizione (=PM), inoltre esiste una
griglia di protezione (=GP) come abilitazione dell'interblocco
•
Dopo il segnale di comando, il movimento deve passare dalla posizione finale attuale
(FA) a quella di destinazione (FD). Il movimento tuttavia può iniziare soltanto se la griglia
di protezione è chiusa.
Esecuzione dei controlli movimenti:
4-10
•
Il segnale di comando viene impostato nel momento T0. Da qui ha inizio il tempo di
controllo interblocchi. Se entro questo arco di tempo si verifica la condizione di
interblocco, e la griglia di protezione viene riconosciuta come chiusa, viene avviato
(segnale attivante) il movimento T1).
•
L'inizio del movimento viene controllato in quanto il controllo avviamento verifica che la
posizione finale attuale (FA) venga abbandonata entro il tempo di avviamento (T2). Il
controllo inizia dopo l'abilitazione dell'interblocco (T1).
•
La fase effettiva di movimento viene controllata dal tempo di azione. In questo caso si
controlla che, dopo l'abilitazione dell'interblocco (T1), la posizione di destinazione (T4)
venga raggiunta entro il tempo di azione. Il movimento può considerarsi concluso al
raggiungimento della posizione di destinazione ( T4).
•
Il controllo reazione verifica che la posizione di destinazione raggiunta si mantenga
stabile. Il tempo di reazione inizia con l'impostazione del merker di posizione (T3) o con
l'abbandono della posizione di destinazione se il merker di posizione è ancora impostato.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Tipi di controlli in S7-PDIAG
4.3
Controllo generale
Il controllo generale consente di creare una logica di controllo a misura dell'utente con gli
elementi del linguaggio di programmazione propri di S7-PDIAG e di eseguire così controlli di
errori piuttosto complessi.
Logica di controllo
Il controllo generale offre all'utente la possibilità di indicare una propria logica di controllo
sotto forma di sequenza di espressioni logiche. Con l'aiuto degli elementi del linguaggio di
programmazione disponibili in S7-PDIAG è così possibile creare una propria logica che
permetta un controllo complesso. Lo stato di errore subentra quando si verificano le
condizioni definite (logico = TRUE).
L'operando di accesso alla diagnostica ha solo la funzione di accesso all'analisi criteri. Se
l'operando deve far parte effettiva del controllo (e cioè attivare l'errore), l'utente dovrà
indicarlo esplicitamente.
Stato di errore
Anche nel controllo generale, lo stato di errore subentra quando si verificano le condizioni
definite dall'utente.
Per il rilevamento di un errore attraverso una logica di controllo definita valgono in generale
le seguenti regole:
•
Il risultato logico "0" significa che non viene individuato alcun errore
•
Il risultato logico "1" significa che attualmente viene individuato un errore
•
Con il passaggio del risultato logico da "0" a "1" viene sempre creato un messaggio di
errore entrante
•
Con il passaggio del risultato logico da "1" a "0" viene sempre creato un messaggio di
errore uscente.
Esempio di controllo generale
Nell'esempio seguente si controlla p. es. che tutte e 3 le griglie di protezione di una pressa
siano chiuse.
Sono dati i seguenti presupposti:
•
Griglia di protezione 1:
E 1.0 con stato 0 = griglia di protezione aperta.
•
Griglia di protezione 2:
E 3.5 con stato 0 = griglia di protezione aperta.
•
Griglia di protezione 3:
E 7.2 con stato 0 = griglia di protezione aperta.
•
Comando: E 5.0 con stato 1 = punzone verso il basso.
•
La logica di controllo sarà la seguente:
•
E 5.0 AND NOT (E 1.0 AND E 3.5 AND E 7.2)
•
Risultato: lo stato di errore si verifica quando la griglia di protezione è aperta.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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4-11
Tipi di controlli in S7-PDIAG
Assegnazione dei messaggi
L'utente dovrebbe assegnare alle proprie definizioni di errore un messaggio da visualizzare
sul sistema visualizzato (display) nel momento in cui si verifica l'errore, cioè quando si
realizzano le condizioni definite con la logica di controllo.
4-12
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
5
Descrizione del linguaggio di
programmazione per controlli generali
5.1
Elementi del linguaggio di programmazione di S7-PDIAG
Con l'aiuto degli elementi del linguaggio di programmazione di S7-PDIAG l'utente ha la
possibilità di introdurre, nel controllo generale, una propria logica di controllo.
Nell'immettere la logica di controllo è importante fare attenzione a utilizzare esclusivamente
gli elementi che rientrano nel linguaggio di S7-PDIAG ordinandoli con la sintassi corretta.
Eventuali errori di sintassi nella logica di controllo vengono segnalati nel momento in cui si
tenta di memorizzarli. I caratteri ammessi sono tutti quelli validi in STEP 7 come identificatori
per operandi o temporizzatori.
Le operazioni possibili di S7-PDIAG prevedono i seguenti elementi di linguaggio:
•
AND
•
ONDT
•
EN
•
EP
•
NOT
•
OR
•
SRT
•
XOR
•
Caratteri di separazione
•
Parentesi
•
Operandi
•
Temporizzatori
•
Assegnazioni Imposta e Resetta
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
5-1
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.2
AND
Sintassi: A1 AND A2
AND combina due espressioni A1 e A2 in un'unica espressione A0 in modo che
l'espressione A0 sia TRUE se A1 e A2 sono entrambi TRUE. Anche il risultato costituisce
un'espressione che può essere ulteriormente combinata.
A1
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A2
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A0
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
Esempi:
•
E1.0 AND E1.1
•
"MotoreON" AND "Abilitazione"
•
("MotoreON" AND "Abilitazione") AND "Automatico"
A1
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A2
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A0
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
Stampa A1 e A2 con AND
Avvertenza
Se più espressioni vengono collegate con AND e una delle espressioni è FALSE,
l'elaborazione non viene interrotta e l'intera espressione avrà come risultato FALSE.
5-2
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.3
ONDT
Sintassi: ONDT (A1, T)
ONDT realizza un ritardo all'inserzione. A seconda dell'espressione A1 e del temporizzatore
T, ONDT costituisce l'espressione A0 in base alle seguenti regole:
•
se (A1 = FALSE) risulterà A0 = FALSE
•
se (A1 = TRUE) e (T è operante) risulterà A0 = FALSE
•
se (A1 = TRUE) e (T arrivato al termine) il risultato sarà A0 = TRUE
•
se A1 passa da FALSE a TRUE (fronte di salita), il temporizzatore viene riavviato
(indipendentemente dal fatto che sia già operante o meno)
•
se (A1 = TRUE), viene avviato il temporizzatore (avvio del programma / riavviamento).
ONDT riavvia quindi il tempo di ritardo ogni volta che il risultato dell'operazione logica
combinatoria è TRUE. Scaduto il tempo, il risultato di ONDT diventa TRUE e può quindi
continuare a essere utilizzato.
T
T
A1
A0
T0
T1
T2
T3
T4
T5
T6
T7
T8
T9 T10 T11 T12 T13
Esempi:
•
ONDT ("Trigger", 1000)
Se "Trigger" diventa TRUE, un secondo più tardi il risultato di questa espressione
diventa TRUE se "Trigger" resta su TRUE
•
ONDT (E1.0, T#2s)
Se E1.0 diventa TRUE, anche il risultato passerà a TRUE dopo due secondi se E1.0
resta TRUE.
ONDT corrisponde in effetti a un controllo di livello ulteriormente concatenabile su livello
positivo.
Avvertenza
•
L'espressione A1 non deve contenere nessuno dei seguenti operatori:
•
ONDT
•
EP
•
EN
•
SRT
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
5-3
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.4
EN
Sintassi: EN (A1)
EN (fronte di discesa) memorizza se l'espressione A1 ha avuto come ultimo fronte un fronte
di salita o di discesa. Dall'espressione A1, EN crea l'espressione A0 in base alle seguenti
regole:
•
dopo un fronte di discesa in A1 (passaggio da TRUE a FALSE) risulterà A0 = TRUE
•
dopo un fronte di salita in A1 (passaggio da FALSE a TRUE) risulterà A0 = FALSE
•
fino al presentarsi del primo fronte di discesa in A1 il risultato è A0 = FALSE.
A1
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A0
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
EN valuta quindi se il risultato logico dell'espressione di ingresso ha subito un passaggio da
TRUE a FALSE. Il risultato è TRUE se viene riconosciuto il passaggio da TRUE a FALSE. Il
risultato resta TRUE finché l'espressione di ingresso diventa nuovamente FALSE.
Esempi:
•
EN( E1.0)
•
EN( "Trigger")
Tutto questo è molto importante se si desidera riconoscere un cambio dei fronti solo dopo
l'avviamento del controllo e quindi non si vuole visualizzare lo stato iniziale. In questo caso
durante l'avviamento viene analizzato il valore dell'espressione di ingresso. Se l'espressione
di ingresso è già su FALSE questo non verrà visualizzato.
Avvertenza
L'espressione A1 non deve contenere nessuno dei seguenti operatori:
5-4
•
ONDT
•
EN
•
EP
•
SRT
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.5
EP
Sintassi: EP (A1)
EP (fronte di salita) memorizza se l'espressione A1 ha avuto come ultimo fronte un fronte di
salita o di discesa. Dall'espressione A1, EP crea l'espressione A0 in base alle seguenti
regole:
•
dopo un fronte di salita in A1 (passaggio da FALSE a TRUE) risulterà A0 = TRUE
•
dopo un fronte di discesa in A1 (passaggio da TRUE a FALSE) risulterà A0 = FALSE
•
fino al presentarsi del primo fronte di salita in A1 il risultato è A0 = FALSE.
A1
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A0
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
EP valuta quindi se il risultato logico dell'espressione di ingresso ha subito un passaggio da
FALSE a TRUE. Il risultato è TRUE se viene riconosciuto il passaggio da FALSE a TRUE. Il
risultato resta TRUE finché l'espressione di ingresso diventa nuovamente FALSE.
Esempi:
•
EP( E1.0)
•
EP( "Trigger")
Tutto questo è molto importante se si desidera riconoscere un cambio dei fronti solo dopo
l'avviamento del controllo e quindi non si vuole visualizzare lo stato iniziale. In questo caso
durante l'avviamento viene analizzato il valore dell'espressione di ingresso. Se l'espressione
di ingresso è già su TRUE questo non verrà visualizzato.
Avvertenza
L'espressione A1 non deve contenere nessuno dei seguenti operatori:
•
ONDT
•
EN
•
EP
•
SRT
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
5-5
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.6
NOT
Sintassi: NOT A1
NOT costituisce l'espressione A0 negando l'espressione A1. Se A1 = TRUE, risulterà A0 =
FALSE. Se A1 = FALSE, A0 = TRUE. NOT inverte il risultato logico dell'intera espressione.
A1
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A0
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
Esempi:
5-6
•
NOT E1.0
•
NOT( "Trigger1" AND "Trigger2")
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.7
OR
Sintassi: A1 OR A2
OR combina due espressioni A1 e A2 in una nuova espressione A0 in modo che
l'espressione A0 sia TRUE se almeno una delle due espressioni, A1 o A2, è TRUE. Anche il
risultato costituisce un'espressione che può essere ulteriormente combinata.
A1
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A2
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A0
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
Esempi:
•
E1.0 OR E1.1
•
"MotoreON" OR "Abilitazione"
•
("MotoreON" OR "Abilitazione") AND "Automatico"
Avvertenza
Se più espressioni vengono collegate con OR e una delle espressioni è TRUE,
l'elaborazione non viene interrotta e l'intera espressione avrà come risultato TRUE.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
5-7
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.8
SRT
Sintassi: SRT (A1, A2, T)
SRT (imposta e resetta temporizzatore) è un ritardo all'inserzione che opera ogni volta con
un ingresso di impostazione e uno di resettaggio. Gli ingressi di impostazione e di
resettaggio sono controllati da impulsi. Per questo motivo l'evento viene avviato da un fronte
di salita (impulso) e non da TRUE o FALSE. SRT crea l'espressione A0 a seconda delle
espressioni A1 (ingresso di impostazione), A2 (ingresso di resettaggio) e il temporizzatore T
in base alle seguenti regole:
•
un fronte di salita (passaggio da FALSE a TRUE) in A1 (ingesso di impostazione) avvia il
temporizzatore T indipendentemente dal fatto che esso sia operante o meno. A0 viene
impostato su FALSE
•
un fronte di salita (passaggio da FALSE a TRUE) in A2 (ingresso di resettaggio) arresta
il temporizzatore T indipendentemente dal fatto che esso sia operante o meno. A0 viene
impostato su FALSE
•
A0 viene impostato su TRUE quando il temporizzatore T è arrivato a termine
•
A0 viene inizializzato con FALSE all'avvio del programma
•
se un fronte di salita si presenta contemporaneamente in A1 (ingresso di impostazione)
e in A2 (ingresso di resettaggio), A1 viene ignorato.
Caso particolare: SRT con temporizzatore uguale a "0":
5-8
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
SRT in generale:
SRT controlla due espressioni una rispetto all'altra. Il passaggio in positivo dell'espressione
1 avvia il tempo di ritardo. Il passaggio in positivo dell'espressione 2 arresta il tempo di
ritardo. Se il tempo di ritardo trascorre prima che sia l'espressione 2 ad arrestarlo, l'intera
espressione logica è "1". Questa mantiene lo stesso valore fino al passaggio positivo
dell'espressione 2 o fino al successivo passaggio positivo dell'espressione 1. Se all'interno di
uno stesso ciclo si verifica il passaggio di entrambe le espressioni, poiché l'espressione 2 ha
la priorità maggiore, il risultato sarà FALSE.
Esempi:
•
SRT( E1.0, E1.1, 1000)
•
SRT( "Trigger1", "Trigger2", 2000)
Avvertenza
Le espressioni A1 e A2 non devono contenere nessuno dei seguenti operatori:
•
ONDT
•
EN
•
EP
•
SRT
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
5-9
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.9
XOR
Sintassi: A1 XOR A2
XOR combina due espressioni A1 e A2 in una nuova espressione A0 in modo tale che
quest'ultima sia TRUE se soltanto una delle espressioni, A1 o A2, è TRUE. Anche il risultato
costituisce un'espressione che può essere ulteriormente combinata.
A1
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A2
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
A0
T0 T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 T8 T9
Esempi:
5-10
•
E1.0 XOR E1.1
•
"MotoreON” XOR "Abilitazione”
•
("MotoreON” XOR "Abilitazione”) XOR "Automatico”
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.10
Caratteri di separazione
I singoli elementi del linguaggio di programmazione vanno separati l'uno dall'altro tramite
caratteri di separazione. Inserendo un carattere di separazione tra virgolette in apice ("..."),
esso non viene calcolato come carattere di separazione.
Vengono interpretati come caratteri di separazione i seguenti caratteri:
5.11
•
Spazio vuoto
•
TAB
•
INVIO
•
Parentesi: (, )
Parentesi
Le parentesi stabiliscono l'ordine di elaborazione.
Le parentesi valgono allo stesso tempo come caratteri di separazione.
5.12
Operandi
Possono essere utilizzati tutti gli operandi binari di S7. I nomi simbolici vanno inseriti tra apici
("...").
5.13
Temporizzatori
Gli operatori ONDT e SRT trasmettono un tempo. Quando si indica una cifra, l'unità di tempo
viene automaticamente interpretata in millesimi di secondo (ms). È possibile utilizzare anche
il formato S7-Time (T#...) oppure indicare il tempo secondo la norma IEC (7h5m6s). La
risoluzione dipende dal rispettivo sistema di automazione.
A partire dalla versione 5.1 di S7-PDIAG i temporizzatori delle definizioni di errore possono
essere comandati non solo tramite l'introduzione di un valore fisso, ma anche mediante la
variabile del tipo di dati TIME.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
5-11
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.14
Assegnazioni Imposta e Resetta
Se si controlla in S7-PDIAG una sequenza di programmazione con un'assegnazione
Imposta e Resetta, come nell'esempio seguente, durante la generazione verrà emesso un
avviso segnalante che questo tipo di programmazione non è ammesso.
Un'espressione proveniente da NOT e da un'assegnazione non sono espressioni valide per
S7-PDIAG. Pertanto non è possibile eseguire nemmeno l'acquisizione di valori iniziali.
Programmazione non ammessa
U E 0.0
R M 50.0
S M 50.1
NOT
= A1.0 => DEO
Programmazione ammessa
U E 0.0
NOT
= A1.0 => DEO
Oppure:
U E 0.0
NOT
R M 50.0
S M 50.1
= A1.0 => DEO
5-12
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.15
Sintassi del linguaggio di programmazione
La sintassi del linguaggio di programmazione descrive la relazione esistente tra gli elementi
che lo compongono. La sintassi valida in S7-PDIAG per definire i controlli comprende
diverse espressioni. Un'espressione è un'operazione logica che combina operandi binari e
che può assumere il valore TRUE o FALSE. Il risultato logico combinatorio costituisce a sua
volta un risultato binario ulteriormente collegabile. Un'espressione può essere costituita dalla
combinazione di più espressioni ma anche da un solo operando. Esistono espressioni ed
espressioni BOOL.
Qui di seguito viene rappresentata la sintassi valida per:
•
Espressioni
•
Espressioni booleane
Le parole in neretto costituiscono metaparole del linguaggio.
Le espressioni sono sempre binarie e possono assumere i valori TRUE o FALSE.
Esempi di espressioni:
•
E1.0
questo è l'esempio di espressione più semplice: un singolo operando
•
E1.0 AND E1.1
entrambi gli operandi E1.0 ed E1.1 vengono collegati da E
•
(E1.0 AND E1.1) OR (E1.2 XOR E1.3)
prima vengono elaborate le operazioni combinatorie tra parentesi, quindi i due risultati
vengono collegati con O
•
ONDT(NOT E1.0,1000)
questa espressione comprende un'espressione BOOL e un tempo.
Qui di seguito viene illustrata la sintassi valida per espressioni, espressioni operandi ed
espressioni BOOL. La sintassi per operandi e temporizzatori corrisponde a quella
normalmente utilizzata in STEP 7. Nell'immettere i controlli, attenersi a questa sintassi:
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
5-13
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
Sintassi delle espressioni:
Espressione:= operando
o
(espressione)
o
NOT espressione
o
espressione OR espressione
o
o
espressione AND espressione
espressione XOR espressione
o
EP (espressioneBool)
o
EN (espressioneBool)
o
ONDT (espressioneBool, temporizzatore)
o
SRT (espressioneBool, espressioneBool, temporizzatore)
Sintassi per espressioni booleane:
EspressioneBOOL:=Operando
(EspressioneBOOL)
NOT EspressioneBOOL
EspressioneBOOL OR EspressioneBOOL
EspressioneBOOL AND EspressioneBOOL
EspressioneBOOL XOR EspressioneBOOL
or
or
or
or
or
Avvertenze:
•
Se il risultato dell'operazione logica combinatoria dell'intera espressione è TRUE,
l'errore viene segnalato come "entrante". Se il risultato dell'intera espressione è FALSE,
l'errore viene segnalato come "uscente"
•
5-14
Osservare che il numero massimo di operandi non deve essere superiore a 64.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5.16
Priorità degli elementi del linguaggio di programmazione
nella logica di controllo
Gli operatori vengono elaborati in base alle seguenti priorità:
Operatore
Priorità
()
1
EP, EN, ONDT, SRT
2
NOT
3
AND
4
XOR
5
OR
6
In caso di operatori con priorità uguale, viene elaborata da sinistra a destra la logica di
controllo immessa.
Avvertenza
•
Se più espressioni vengono collegate con AND e una delle espressioni è FALSE,
l'elaborazione non viene interrotta e l'intera espressione avrà come risultato FALSE.
•
5.17
Se più espressioni vengono collegate con OR e una delle espressioni è TRUE,
l'elaborazione non viene interrotta e l'intera espressione avrà come risultato TRUE.
Verifica con S7-PDIAG
S7-PDIAG esegue le seguenti verifiche:
•
Verifica degli elementi del linguaggio di programmazione
•
Verifica delle aree degli operandi.
Avvertenza
Utilizzare soltanto gli elementi di linguaggio previsti da S7-PDIAG e ordinarli in base alla
sintassi corretta. In caso contrario, al momento dell'immissione e della compilazione della
logica di controllo, verrà visualizzato un errore.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
5-15
Descrizione del linguaggio di programmazione per controlli generali
5-16
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
6
Supporti di programmazione e strutture di dati
in S7-PDIAG
6.1
Concetto di programmazione dei movimenti con S7-PDIAG
La programmazione dei movimenti con S7-PDIAG si basa su un concetto costituito da tre
componenti:
•
I segmenti KOP in dotazione per la programmazione dei movimenti e la relativa struttura
dati per il movimento, l'UDT_Motion (UDT 2),
•
I quattro speciali controlli dei movimenti con S7-PDIAG
•
I sistemi visualizzati, adattati alla struttura dei dati dell'UDT_Motion.
Segmenti KOP per la programmazione di movimenti
Questi segmenti, indispensabili per la programmazione dei movimenti con S7-PDIAG,
contengono già tutte le interconnessioni necessarie per il controllo di un movimento come p.
es.:
•
Verifica delle condizioni di interblocco
•
Controllo del ramo automatico
•
Controllo del ramo manuale
Questi segmenti descrivono sempre una direzione nel processo e sono quindi doppiamente
necessari per il movimento.
Per semplificare la programmazione con questi segmenti speciali, essi sono raggruppati in
un blocco di movimento che si trova nell'esempio in dotazione "ZIt06_01_S7PDIAG_drill"
come FB 100. Questi segmenti assegnano ed eliminano i dati nell'UDT_Motion (UDT 2),
anch'esso compreso nella fornitura, che rappresenta l'interfaccia con i sistemi visualizzati.
UDT_Motion
La struttura dei dati dell'UDT_Motion rappresenta l'interfaccia con i sistemi visualizzati (HMI).
I sistemi visualizzati conoscono la configurazione di questa struttura dati e possono quindi
accedere direttamente ai singoli dati. Il riferimento viene determinato automaticamente da
S7PDIAG.
Attraverso questi dati i sistemi visualizzati sono in grado di riconoscere se un movimento si
trova attualmente in stato di riposo o meno. Essi possono inoltre comandare il movimento
impostando singoli bit con il funzionamento manuale se si è selezionato questo tipo di
funzionamento. Nell'esempio in dotazione "ZIt06_01_S7PDIAG_drill" la struttura dei dati
dell'UDT_Motion viene impiegata nell'FB100.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
6-1
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Visualizzazione degli elementi dati dell'UDT_Motion nel sistema visualizzato (HMI)
L'eliminazione di un errore può essere eseguita comodamente sul sistema visualizzato
utilizzando p. es. tasti diretti. Questi ultimi sono tasti posizionati direttamente sugli ingressi
digitali del controllore tramite uscite digitali del sistema visualizzato (p. es. come cablaggio
hardware o tramite collegamento DP) e permettono così il comando tempestivo del
movimento.
Il presupposto fondamentale, tuttavia, è che l'utente abbia utilizzato l'UDT "Motion" nella
programmazione del movimento e che esista così un'interfaccia normalizzata con la pagina
del movimento. La visualizzazione di un movimento sul sistema visualizzato ha un formato
semigrafico. La figura qui di seguito mostra gli elementi dell'UDT_Motion rappresentati sul
sistema visualizzato.
#m.Executability
#m.Manual_O
peration1
Direzione 1
#m.Executability
Movimentox
#m.Final_Position[0]
Direzione 2
#m.Final_Position[1]
#m.Manual_O
peration2
#“NomeMovimento“. Number_of_Final_Position=2
#m.Moving_Status1
#m.Moving_Status2
Vantaggi della programmazione dei movimenti
Il concetto di programmazione dei movimenti con S7-PDIAG ha i seguenti vantaggi:
6-2
•
Un movimento può essere controllato per mezzo di definizioni di errore e contiene
automaticamente un errore cumulativo creato automaticamente
•
Un movimento può essere rappresentato sul sistema visualizzato per mezzo delle
pagine dei movimenti senza necessità di programmazione
•
Un movimento può essere visualizzato con tutti i tipi di funzionamento delle macchine e
guidato, a seconda del programma di controllo, attraverso il sistema visualizzato
•
La posizione e la direzione del movimento vengono visualizzate con l'aiuto di 16
posizioni finali e lo stato del movimento
•
Il movimento ha due direzioni il cui testo è definibile. Per ciascuna direzione del
movimento è possibile stabilire una eseguibilità nel programma utente. In questo modo
viene visualizzato quale movimento può essere eseguito con lo stato attuale della
macchina e quale no.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6.2
Supporto alla programmazione per la creazione di
definizioni di errore
S7-PDIAG assiste l'utente nell'assegnazione di definizioni di errore a un'unità tecnologica o a
un movimento in quanto:
•
Mette a disposizione i tipi di dati definiti dall'utente (UDT)
-
UDT_Unit
-
UDT_S_Unit
-
UDT_Motion.
•
Supporta l'impiego automatico di segmenti originari nell'analisi criteri se in fase di
programmazione sono state utilizzate operazioni logiche combinatorie booleane.
•
Mette a disposizione segmenti KOP per la programmazione di movimenti che descrivono
p. es. l'assegnazione dell'UDT_Motion i cui elementi dati possono essere visualizzati nel
sistema visualizzato (HMI).
Cos'è un UDT?
Per UDT (user data type) si intende un tipo di dati definito dall'utente che può essere
memorizzato come blocco. In questo modo un UDT viene creato una volta sola ma può
essere utilizzato ripetutamente:
•
Da un lato come "normale" tipo di dati
•
Dall'altro come modello per creare blocchi con la stessa struttura dei dati.
Vantaggio dell' UDT: identificazione del bit di errore cumulativo
In tutti gli UDT si trova un bit di identificazione degli errori cumulativi. Si tratta di un bit che
viene impostato da S7-PDIAG in caso di errore. Quando individua un errore, S7-PDIAG
imposta il bit per l'errore cumulativo in tutte le unità e i movimenti sovraordinati.
Esempio di applicazione dell'identificazione del bit di errore cumulativo
Una stampatrice è costituita dagli elementi "Pressa", "Griglia di protezione" e "Punzone". Gli
elementi griglia di protezione e punzone sono a loro volta sottoelementi della pressa.
La pressa costituisce un'unità secondo S7-PDIAG. Il punzone è un movimento che viene
abilitato dalla griglia di protezione.
Per coordinare tra loro questi oggetti è necessario un FB di "coordinamento" che deve
essere programmato dall'utente e che deve utilizzare l'UDT_Unit e l'UDT_Motion.
Se sul sistema visualizzato viene emesso un messaggio di errore cumulativo che segnala un
guasto nell'unità "Pressa", l'utente potrà posizionarsi con il cursore sull'unità "Pressa" nella
pagina generale e scendere di un livello nella gerarchia, dove sono visualizzati i tre
movimenti per pressa, punzone e griglia di protezione. Qui sarà possibile vedere che anche
nella struttura del movimento del punzone è stato impostato un bit di errore cumulativo.
Risultato: la pressa è guasta perché il punzone è guasto. Il guasto del punzone è la
definizione di errore causale.
Utilità: con l'impiego dell'UDT_Unit, dell'UDT_S_Unit e dell'UDT_Motion l'utente ha la
possibilità di determinare la definizione di errore causale attraverso la riduzione dei dati e di
eliminare l'errore tramite comando manuale.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
6-3
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Impiego di segmenti originari
S7-PDIAG può sostituire gli operandi (merker e uscite, se l'utente li ha selezionati) nella
logica di programma dell'utente in modo che vengano sostituiti dai loro segmenti originari.
Questi vengono poi impiegati da S7-PDIAG per l'analisi criteri.
Esempio di impiego di segmenti originari
In un FB che supporta funzioni di diagnostica, l'utente ha utilizzato la seguente operazione
logica combinatoria:
•
E1.0 AND E1.1 = M1.0
In un altro blocco che supporta funzioni di diagnostica si legge:
•
E1.2 AND M1.0 = A1.1
Impiegando il segmento originario risulterà:
• A1.1 = ( E1.2 AND (E1.0 AND E1.1) )
Con i segmenti originari vengono sempre utilizzate le parentesi per scomporre l'operazione
originariamente eseguita con un merker.
Avvertenza
Osservare che questa opzione deve prima essere attivata in "Strumenti> Impostazioni".
Segmenti KOP per la programmazione di movimenti
Per la programmazione di movimenti, S7-PDIAG mette a disposizione dell'utente i seguenti
segmenti KOP già programmati in dotazione con l'FB100 del progetto
"ZIt06_01_S7PDIAG_drill" che vengono p. es. assegnati all'UDT_Motion:
•
Per una direzione di un movimento con impiego dei tasti diretti sul sistema visualizzato
•
Per una direzione di un movimento senza impiego dei tasti diretti, senza funzionamento
manuale guidato e senza visualizzazione dello stato sul sistema visualizzato.
Utilizzando questi segmenti per la programmazione di movimenti, l'unica operazione che
resta all'utente è quella di immettere i parametri da lui utilizzati nei segmenti parziali inseriti
nella cornice.
Oltre a rendere pratica la programmazione dei movimenti, questi segmenti offrono il
vantaggio di poter influire effettivamente sull'esecuzione di movimenti tramite "Comando
manuale", p. es. in una pagina dei movimenti nel sistema visualizzato, e di poter quindi
eliminare l'errore.
6-4
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Definizione dei dati negli esempi
Gli esempi si basano sulla seguente definizione del movimento di un cilindro con il nome "z"
e due bit per il funzionamento automatico e manuale della macchina.
La struttura dei dati è la seguente:
•
z
UDT_Motion
•
automatico
BOOL
•
manuale
BOOL
Avvertenza
•
Le variabili "Automatico" e "Manuale" vengono normalmente prese dal rispettivo
UDT_Unit. Per rendere gli esempi più comprensibili questo aspetto non viene tenuto in
considerazione.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
6-5
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6.3
Descrizione dell'interfaccia dell'FB utente (FB 46)
L'esempio di programma in dotazione con S7-PDIAG contenuto nel progetto
"ZIt06_01_S7PDIAG_drill" contiene un FB utente (FB 46) con una speciale interfaccia.
Questo FB utente offre la possibilità di reagire direttamente ai messaggi e quindi agli stati di
errore nel processo senza dover intervenire con la programmazione.
Questo blocco viene richiamato ogni volta che viene riconosciuto un errore entrante o
uscente. In questo modo l'utente riceve p. es. informazioni sull'unità impianto, sulla priorità e
il numero di messaggio di errore.
Interfaccia dell'FB utente:
VERSIONE : 0.0
VAR_INPUT
// interfaccia normalizzata
EV_C: BOOL;
// messaggio entrante, se TRUE
// messaggio uscente, se FALSE
EV_ID : DWORD;
// numero di messaggio
SD_1: ANY
// variabile
PRIO: BYTE
// priorità del messaggio di errore
EV_DB: WORD
// n. DB dell'unità impianto della segnalazione
USER_OPD: ANY
// operando specifico V5.0: NIL
END_VAR
// interfaccia normalizzata
VAR
// parametri liberi
...
END_VAR
// parametri liberi
VAR_TEMP
// parametri liberi
...
END_VAR
// parametri liberi
BEGIN
// istruzioni qualunque per l'elaborazione dei parametri di input
END_FUNCTION_BLOCK
Avvertenze:
•
La variabile SD_1 è il valore indicato nella definizione di errore
•
6-6
Il parametro USER_OPD non viene attualmente utilizzato.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6.4
Concetto di tipo/istanza supportato
S7-PDIAG supporta il concetto di tipo/istanza dei sistemi SIMATIC S7.
Ciò significa che le definizioni di errore possono essere progettate completamente nel
rispettivo tipo di blocco, cioè nell'FB.
S7-PDIAG crea così automaticamente, in modo analogo ai blocchi dati di istanza del
programma utente, le istanze relative alle definizioni di errore, includendo anche i rispettivi
messaggi.
Generazione di testi dei messaggi specifici delle istanze
Nei testi dei messaggi è possibile far sostituire gli operandi formali dal nome dell'unità
impianto o del movimento.
Su richiesta dell'utente, i nomi delle posizioni finali dei movimenti vengono automaticamente
occupati dai nomi simbolici progettati nel blocco.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
6-7
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6.5
Impiego di segmenti originari
I segmenti originari creati da S7-PDIAG sono segmenti che descrivono operazioni logiche
combinatorie booelane impiegate dall'utente. Queste operazioni logiche combinatorie
vengono ulteriormente utilizzate in un segmento da analizzare. S7-PDIAG impiega i
segmenti originari per l'analisi di criteri.
Se dall'impiego dei segmenti originari risulta che un operando è stato assegnato più volte, in
questo punto viene interrotta la sostituzione. A questo punto non è possibile eseguire
un'analisi criteri.
Sequenza di esecuzione
Con l'impiego dei segmenti originari non viene tenuto in considerazione l'ordine di
esecuzione dei singoli segmenti.
Esempio: U M0.0
U E1.0
= M1.1
//M1.1 ha il valore del ciclo n-1
U E1.1
= M 0.0
//M0.0 ha il valore del ciclo n
Con l'impiego dei segmenti originari risulta: U E1.1
U E1.0
= M1.1
//qui viene tenuto in considerazione solo il ciclo n.
Interruzione dell'impiego di segmenti originari
L'impiego di segmenti originari viene interrotto nei casi seguenti:
6-8
•
I segmenti si trovano in blocchi che non supportano le funzioni di diagnostica e non
hanno quindi l'attributo S7_pdiag = true.
•
Gli stessi operandi da sostituire sono definiti come operandi di accesso alla diagnostica
(OAD).
•
Un operando da sostituire è definito come operando di interruzione.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6.6
Segmenti KOP per la programmazione di movimenti
(FB 100)
6.6.1
Utilizzo dei segmenti KOP per la programmazione di movimenti
Per evitare errori di programmazione dei movimenti, utilizzare i segmenti KOP compresi nel
progetto "ZIt06_01_S7PDIAG_drill", nell'FB 100, in combinazione con l'UDT_Motion.
Utilizzando per la programmazione dei movimenti l'UDT_Motion e i segmenti KOP in
dotazione, tutti i dati necessari di un movimento verranno generati direttamente dal
programma utente per l'emissione sul sistema visualizzato senza che sia necessaria
un'ulteriore programmazione.
A seconda del sistema visualizzato (HMI) è possibile utilizzare i tasti a lato della pagina del
movimento come tasti diretti per il comando di un movimento.
6.6.2
Segmenti KOP per la programmazione di movimenti
Esempio completo di una direzione del movimento con impiego dei tasti diretti
L'esempio che segue mostra l'assegnazione e l'eliminazione della struttura di movimento
UDT_Motion. L'utente può scegliere liberamente se e quando impiegare o modificare i
singoli segmenti, tuttavia ci possono essere alcune limitazioni nella funzionalità del sistema
visualizzato (HMI).
Segmento 1:
Nel segmento 1 è possibile determinare la posizione finale per mezzo di un interruttore di
finecorsa, una barriera fotoelettrica o una combinazione di dati diversi. Lo stato delle
posizioni finali viene visualizzato nella pagina del movimento. In questo esempio viene
visualizzato l'interruttore di finecorsa "Ea.b".
Ea.b
#z.Final_Position[0]
Segmento 1: visualizzazione della posizione finale [0]
Segmento 2:
Nel segmento 2 vengono verificate tutte le condizioni di sicurezza (interblocchi) del
movimento in direzione 1. Nell'esempio viene utilizzata la negazione dell'avviamento
dell'uscita nella direzione opposta.
#z.Control2
#z.Interlock1
Segmento 2: interblocco per direzione 1
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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6-9
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Segmento 3:
Nel segmento 3 vengono verificati tutti gli interblocchi per il funzionamento manuale del
movimento in direzione 1.
A seconda del fatto che vi siano o meno differenze nell'interblocco tra i tipi di funzionamento,
questo segmento può essere utilizzato o meno. A seconda dell'applicazione il segmento 1
può contenere anche gli interblocchi per il funzionamento automatico e il segmento 2 quelli
per il funzionamento manuale (funzionamento manuale guidato). Nell'esempio valgono gli
stessi interblocchi del segmento 1.
#z.Interlock1
#z.Manual_Interlock1
Segmento 3: interblocco manuale per direzione 1
Segmento 4:
Nel segmento 4 viene costituita l'eseguibilità. In questo modo viene supportato il
funzionamento manuale guidato. Il sistema visualizzato mostra che il movimento potrebbe
essere eseguito in direzione 1.
hand
#z.Manual_Inte
rlock1
auto
#z.Interlock1
#z.Final_Position[0]
#z.Executability1
Segmento 4: eseguibilità per direzione 1
6-10
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Segmento 5:
In questo segmento viene costituito l'avviamento per cui il movimento dovrebbe aver luogo in
direzione 1.
Il ramo inferiore di questo segmento riguarda il caso del funzionamento automatico; in
considerazione dello svolgimento del processo viene impostata in un altro punto del
programma utente la variabile "#z.Automatic_Trigger1" per guidare il movimento.
I due rami superiori del segmento rappresentano il comando del movimento con l'aiuto di
tasti diretti tramite la pagina dei movimenti. In questo caso dipende da "#z.Manual_Enable1"
se il movimento viene rappresentato nel sistema visualizzato.
La coppia "Ex1.y1" e "#z.Display_order[0]" avanza se il movimento si trovava nella posizione
superiore e dopo aver azionato il tasto diretto "Ex1.y1". Un comportamento analogo vale per
tutti gli altri tasti diretti. In questo esempio vengono impiegati solamente due tasti diretti.
Ex1.y1
#z.Display_Or
der[0]
Ex2.y2
#z.Display_Or
der[1]
#z.Manual_Ena
ble1
#z.Final_Pos
ition[0]
hand
#z.Trigger1
#z.Automatic_Tri
gger1
auto
Segmento 5: segnale attivante per direzione 1
Segmento 6:
Questo segmento è utile solamente quando si utilizza il controllo reazioni.
Il merker di posizione viene impostato quando il movimento è arrivato alla posizione finale e
se il comando è ancora presente. Il comando verrà resettato nel segmento successivo. Non
appena viene impostato il merker di posizione, il controllo reazioni può considerarsi attivato.
Avvertenza
Per evitare problemi di inizializzazione il controllo reazioni viene attivato solo se il movimento
è già stato eseguito una volta.
#z.Final_
Position[0]
#z.Control1
#z.Position_
Flag[0]
S
Segmento 6: impostazione del merker di posizione per il controllo reazioni
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
6-11
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Segmento 7:
In questo segmento viene costituito il comando del movimento per tutti i tipi di
funzionamento. In questo esempio il movimento viene comandato solo in presenza
dell'eseguibilità e dell'avvio per questa direzione.
#z.Executability1
#z.Trigger1
#z.Control1
Segmento 7: comando del movimento per direzione 1
Segmento 8:
Il bit "Moving_Status" consente di mostrare sul sistema visualizzato se il movimento avviato
viene anche effettivamente eseguito.
Questa operazione può avere luogo sia implicitamente, in seguito al comando dell'uscita, o
può essere determinata direttamente dal processo per mezzo di un misuratore del
movimento.
#z.Moving_
Status1
#z.Control1
Segmento 8: visualizzazione del movimento in direzione 1
Segmento 9:
Questo segmento è utile solamente quando si utilizza il controllo reazioni.
Il merker di posizione viene resettato quando il movimento viene avviato nella direzione
opposta.
#z.Final_
Position[0]
Ea.b
Segmento 9: resettaggio del merker di posizione
6-12
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Esempio di direzione di un movimento in forma ridotta e senza impiego dei tasti diretti
L'esempio che segue mostra una direzione di movimento in forma ridotta. Esso contiene le
funzioni di visualizzazione e i controlli senza controllo reazioni.
Questo movimento non può essere guidato tramite tasti diretti.
Segmento 1:
La posizione finale può essere determinata per mezzo di un interruttore di finecorsa, una
barriera fotoelettrica o una combinazione di dati diversi. Lo stato delle posizioni finali viene
visualizzato nella pagina del movimento.
In questo esempio viene visualizzato l'interruttore di finecorsa "Ea.b".
#z.Position_
Flag[0]
#z.Control2
R
Segmento 1: visualizzazione della posizione finale [0]
Segmenti 2, 3 e 4
In questi segmenti viene costituita l'eseguibilità; essi contengono gli interblocchi sia per il
ramo manuale che per quello automatico. In questo modo viene supportato il funzionamento
manuale guidato. Il sistema visualizzato mostra che il movimento potrebbe essere eseguito
in direzione 1.
In questo segmento possono essere inserite ulteriori condizioni di interblocco.
•
Controllo interblocchi:
Al segnale "Executability" viene agganciato il controllo interblocchi. In questo modo è
possibile, grazie all'analisi criteri, determinare il segnale mancante che indica perché il
movimento non ha luogo.
Logica di controllo (senza tempo di controllo):
#z.Trigger1 AND NOT #z.Executability1
Logica di controllo (con tempo di controllo):
ONDT (#z.Trigger1, ?) AND NOT #z.Executability1
Logica di controllo (con tempo di controllo):
ONDT (#z.Trigger1, ?) AND NOT #z.Executability1
hand
#z.Moving_
Status2
auto
#z.Moving_
Status2
#z.Final_
Position[0]
#z.Executability1
Segmenti 2/ 3/ 4: rappresentazione dell'eseguibilità per direzione 1 nel sistema visualizzato
(HMI)
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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6-13
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Segmenti 5,6:
In questo segmento viene costituito l'avviamento per cui il movimento dovrebbe aver luogo in
direzione 1.
Il ramo superiore del segmento rappresenta il comando del movimento con l'aiuto del tasto
tramite la pagina dei movimenti. Azionando questo tasto il sistema visualizzato imposta il bit
Manual_Operation.
Il ramo inferiore di questo segmento riguarda il caso del funzionamento automatico; in
considerazione dello svolgimento del processo viene impostata in un altro punto del
programma utente la variabile "#z.Automatic_Trigger1" per guidare il movimento.
hand
#z.Manual_Operati
on1
auto
#z.Final_
Position[0]
#z.Trigger1
#z.Automatic_
Trigger1
Segmenti 5/6: segnale attivante per direzione 1
Segmenti 7,8:
In questi segmenti viene costituito il comando del movimento per tutti i tipi di funzionamento.
In questo esempio il movimento viene comandato solo in presenza dell'eseguibilità e
dell'avvio per questa direzione.
#z.Executability1
#z.Trigger1
#z.Moving_
Status1
Segmenti 7/ 8: comando/visualizzazione movimento in corso in direzione 1
6-14
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6.7
Gli UDT di S7-PDIAG
6.7.1
Gli UDT di S7-PDIAG
Per UDT (user data type) si intende un tipo di dati definito dall'utente che può essere
memorizzato come blocco. In questo modo un UDT viene creato una volta sola ma può
essere utilizzato ripetutamente:
•
Da un lato come "normale" tipo di dati
•
Dall'altro come modello per creare blocchi con la stessa struttura dei dati.
Le strutture dei dati della diagnostica di processo con S7-PDIAG vengono definite dai
seguenti UDT:
In S7-PDIAG esistono i seguenti UDT:
UDT_Unit:
L'UDT_Unit contiene le informazioni necessarie affinché il sistema visualizzato (HMI) possa
assegnare una segnalazione di guasto alla posizione del programma con l'errore.
L'UDT_Unit contiene definizioni per:
•
Rilevamento e conferma di errori cumulativi
•
16 tipi di funzionamento, due dei quali sono predefiniti come "funzionamento manuale" e
"automatico". I restanti 14 tipi di funzionamento possono essere definiti dall'utente
secondo le proprie esigenze.
UDT_S_Unit:
L'UDT_S_Unit contiene l'indirizzo e la conferma di errori cumulativi.
Ciò consente di risparmiare spazio di memoria mentre il tipo di funzionamento dell'unità di
processo non deve essere "adattato" in tutte le unità parziali.
UDT_Motion:
L'UDT_Motion costituisce un'interfaccia normalizzata tra S7-PDIAG e i sistemi di
visualizzazione (HMI) e contiene tutti i parametri per:
•
Visualizzare i movimenti nelle pagine dei movimenti del sistema di visualizzazione (HMI)
senza che sia necessaria un'ulteriore progettazione
•
Guidare manualmente i movimenti nella pagina dei movimenti sul sistema di
visualizzazione.
Avvertenza
Il presupposto è che per la programmazione dei movimenti si utilizzino gli appositi segmenti
KOP in dotazione con S7-PDIAG nel progetto di esempio "ZIt06_01_S7PDIAG_drill",
FB 100.
Questi UDT sono compresi nella fornitura di S7-PDIAG.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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6-15
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Identificazione del bit di errore cumulativo
In tutti gli UDT si trova un bit di identificazione degli errori cumulativi. Si tratta di un bit che
S7-PDIAG imposta in caso di errore. Quando individua un errore, S7-PDIAG imposta il bit
per l'errore cumulativo in tutte le unità e i movimenti sovraordinati.
Esempio di utilizzo dell'UDT_Unit e dell'UDT_Motion
Una stampatrice è costituita dagli elementi "Pressa", "Griglia di protezione" e "Punzone". Gli
elementi griglia di protezione e punzone sono a loro volta sottoelementi della pressa.
La pressa costituisce un'unità secondo S7-PDIAG. Il punzone è un movimento che viene
abilitato dalla griglia di protezione.
Per coordinare tra loro questi oggetti è necessario un FB di "coordinamento", che deve
essere programmato dall'utente, che utilizzi l'UDT_Unit e l'UDT_Motion.
Se sul sistema di visualizzazione viene visualizzato un messaggio di errore cumulativo che
segnala un guasto nell'unità impianto "Pressa", l'utente potrà posizionarsi con il cursore
sull'unità impianto "Pressa" nella pagina generale e scendere di un livello nella gerarchia.
Qui vengono infatti visualizzati i tre movimenti per pressa, punzone e griglia di protezione e
sarà possibile vedere che anche nella struttura di movimento del punzone è stato impostato
un bit di errore cumulativo.
Risultato: la pressa è guasta perché il punzone è guasto. Il guasto del punzone è la
definizione di errore causale.
Utilità: con l'impiego dell'UDT_Unit, dell'UDT_S_Unit e dell'UDT_Motion l'utente ha la
possibilità di determinare la definizione di errore causale attraverso la riduzione dei dati e di
eliminare l'errore tramite comando manuale.
6-16
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6.7.2
UDT_Unit
L'UDT_Unit contiene le informazioni necessarie affinché il sistema visualizzato (HMI) possa
assegnare una segnalazione di guasto alla posizione del programma con l'errore.
L'UDT_Unit contiene definizioni per:
6.7.3
•
Rilevamento e conferma di errori cumulativi
•
16 tipi di funzionamento, due dei quali sono predefiniti come "funzionamento manuale" e
"automatico". I restanti 14 tipi di funzionamento possono essere definiti dall'utente
secondo le proprie esigenze.
Impiego dell'UDT_Unit
Utilizzare l'UDT_Unit soltanto una volta per ciascuna unità di processo (FB). Tutte le
componenti subordinate a tale unità di processo devono fare riferimento al modo di
funzionamento dell'unità di processo sovraordinata.
Esempio: una linea di presse è costituita da diverse singole presse. Queste sono
relativamente indipendenti l'una dall'altra e possono essere impostate su tipi di
funzionamento diversi (manuale, automatico). Ognuna di queste presse rappresenta una
cosiddetta unità di processo che contiene ulteriori unità impianto (p. es. il punzone della
pressa, la griglia di protezione ecc.), tuttavia non è opportuno controllare queste unità
impianto subordinate l'una indipendentemente dall'altra con tipi di funzionamento diversi. Per
questo motivo le unità impianto subordinate assumono il modo di funzionamento della
rispettiva unità di processo di cui fanno parte.
6.7.4
Struttura dei dati dell'UDT_Unit
L'UDT_Unit si contraddistingue per l'attributo "S7_pdiag_unit" impostato su "TRUE".
Qui di seguito viene mostrata la struttura dei dati dell'UDT_Unit. La struttura predefinita non
può essere modificata dall'utente!
Indirizzo
Variabile
0.0
Tipo di dati
Valore
iniziale
Commento
STRUCT
+0.0
Unit_Version
WORD
W#16#1
Versione del corrispettivo UDT
(W#16#2 dalla versione V5.0 HF3 di
S7-PDIAG)
+2.0
Select_Automatic
BOOL
FALSE
1. sel. tipo funzionamento
+2.1
Select_Manual
BOOL
FALSE
2. sel. tipo funzionamento
+2.2
Select_Operating_Mode2
BOOL
FALSE
3. sel. tipo funzionamento
+2.3
Select_Operating_Mode3
BOOL
FALSE
4. sel. tipo funzionamento
+2.4
Select_Operating_Mode4
BOOL
FALSE
5. sel. tipo funzionamento
+2.5
Select_Operating_Mode5
BOOL
FALSE
6. sel. tipo funzionamento
+2.6
Select_Operating_Mode6
BOOL
FALSE
7. sel. tipo funzionamento
+2.7
Select_Operating_Mode7
BOOL
FALSE
8. sel. tipo funzionamento
+3.0
Select_Operating_Mode8
BOOL
FALSE
9. sel. tipo funzionamento
+3.1
Select_Operating_Mode9
BOOL
FALSE
10. sel. tipo funzionamento
+3.2
Select_Operating_Mode10
BOOL
FALSE
11. sel. tipo funzionamento
+3.3
Select_Operating_Mode11
BOOL
FALSE
12. sel. tipo funzionamento
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
6-17
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Indirizzo
Variabile
Tipo di dati
Valore
iniziale
Commento
+3.4
Select_Operating_Mode12
BOOL
FALSE
13. sel. tipo funzionamento
+3.5
Select_Operating_Mode13
BOOL
FALSE
14. sel. tipo funzionamento
+3.6
Select_Operating_Mode14
BOOL
FALSE
15. sel. tipo funzionamento
+3.7
Select_Operating_Mode15
BOOL
FALSE
16. sel. tipo funzionamento
+4.0
Automatic
BOOL
FALSE
1. tipo di funz. unità di processo
+4.1
Manual
BOOL
FALSE
2. tipo di funz. unità di processo
+4.2
Operating_Mode2
BOOL
FALSE
3. tipo di funz. unità di processo
+4.3
Operating_Mode3
BOOL
FALSE
4. tipo di funz. unità di processo
+4.4
Operating_Mode4
BOOL
FALSE
5. tipo di funz. unità di processo
+4.5
Operating_Mode5
BOOL
FALSE
6. tipo di funz. unità di processo
+4.6
Operating_Mode6
BOOL
FALSE
7. tipo di funz. unità di processo
+4.7
Operating_Mode7
BOOL
FALSE
8. tipo di funz. unità di processo
+5.0
Operating_Mode8
BOOL
FALSE
9. tipo di funz. unità di processo
+5.1
Operating_Mode9
BOOL
FALSE
10. tipo di funz. unità di processo
+5.2
Operating_Mode10
BOOL
FALSE
11. tipo di funz. unità di processo
+5.3
Operating_Mode11
BOOL
FALSE
12. tipo di funz. unità di processo
+5.4
Operating_Mode12
BOOL
FALSE
13. tipo di funz. unità di processo
+5.5
Operating_Mode13
BOOL
FALSE
14. tipo di funz. unità di processo
+5.6
Operating_Mode14
BOOL
FALSE
15. tipo di funz. unità di processo
+5.7
Operating_Mode15
BOOL
FALSE
16. tipo di funz. unità di processo
+6.0
Group_Error
BOOL
FALSE
TRUE = unità impianto guasta
+6.1
Confirm_Units
BOOL
FALSE
TRUE: l'unità viene confermata.
Impostato dal sistema di
visualizzazione (se progettato)
quando l'unità impianto viene
confermata dall'utente. Il bit deve
essere resettato dal programma
utente.
+8.0
HMI_ID
DWORD
DW#16#0
Unità occupata dal sistema di
visualizzazione (dalla versione V5.0
HF3 di S7-PDIAG )
=12.0
6-18
END_STRUCT
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6.7.5
UDT_S_Unit
L'UDT_S_Unit contiene solo l'indirizzo e la conferma dell'errore cumulativo.
Ciò consente di risparmiare spazio di memoria mentre il tipo di funzionamento dell'unità di
processo non deve essere "adattato" in tutte le unità parziali.
6.7.6
Impiego dell'UDT_S_Unit
Utilizzare l'UDT_S_Unit soltanto una volta per ciascuna unità di processo (FB).
L'UDT_S_UNIT contiene solamente l'indirizzo di errore cumulativo e la conferma dell'errore
cumulativo e permette così di strutturare il programma utente senza una definizione del
modo di funzionamento. Ciò consente di risparmiare spazio di memoria mentre il tipo di
funzionamento dell'unità di processo non deve essere "adattato" in tutte le unità parziali.
6.7.7
Struttura dei dati dell'UDT_S_Unit
L'UDT_S_Unit si contraddistingue per l'attributo "S7_pdiag_s_unit" impostato su "TRUE".
Qui di seguito viene mostrata la struttura dei dati dell'UDT_S_Unit. La struttura predefinita
non può essere modificata dall'utente!
Indirizzo
Variabile
Tipo di dati
+0.0
Unit_Version
WORD
W#16#1
+2.0
Group_Error
BOOL
FALSE
TRUE = unità impianto guasta
+2.1
Confirm_Units
BOOL
FALSE
TRUE: l'unità viene confermata.
Impostato dal sistema di
visualizzazione (se progettato)
quando l'unità impianto viene
confermata dall'utente. Il bit
deve essere resettato dal
programma utente.
0.0
= 4.0
Valore iniziale
Commento
STRUCT
END_STRUCT
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
6-19
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6.7.8
UDT_Motion
L'UDT_Motion costituisce un'interfaccia normalizzata tra S7-PDIAG e i sistemi visualizzati
(HMI) e contiene tutti i parametri per:
•
Visualizzare i movimenti nelle pagine dei movimenti del sistema visualizzato (HMI)
senza che sia necessaria un'ulteriore progettazione
•
Guidare manualmente questi movimenti nella pagina dei movimenti del sistema
visualizzato.
Avvertenza
Il presupposto fondamentale è che per la programmazione dei movimenti vengano utilizzati
i segmenti KOP per la programmazione di movimenti in dotazione con S7-PDIAG, nell'FB
100 del progetto di esempio "S7-DIAG".
6.7.9
Impiego dell'UDT_Motion
Utilizzare l'UDT_Motion ogni volta che si programma un movimento. L'UDT_Motion
costituisce l'interfaccia dati tra il programma utente in corso, S7-PDIAG e i sistemi
visualizzati.
L'UDT_Motion contiene tutti i parametri necessari per il controllo e il comando di un
movimento e può essere inserito nella tabella di dichiarazione delle variabili di un FB:
•
Nelle aree: "in", "out" e "stat".
Utilizzando per la programmazione dei movimenti l'UDT_Motion e i segmenti KOP in
dotazione, verranno generati direttamente dal programma utente tutti i dati necessari da
visualizzare per il movimento senza che sia necessaria un'ulteriore programmazione.
6-20
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6.7.10
Struttura dei dati dell'UDT_Motion
L'UDT_Motion si contraddistingue per l'attributo "S7_pdiag_motion" impostato su "TRUE".
Qui di seguito è riportata la struttura dei dati dell'UDT_Motion. La struttura predefinita non
può essere modificata dall'utente!
Indirizzo
Variabile
0.0
Tipo di dati
Valore iniziale
Commento
STRUCT
+0.0
M_Version
WORD
W#16#1
Numero di versione del corrispettivo
UDT
(W#16#2 dalla versione V5.0 HF3 di
S7-PDIAG )
+2.0
Data_Length
BYTE
B#16#0
Lunghezza della struttura del
movimento (attualmente non
analizzata)
+3.0
Moving_Status1
BOOL
FALSE
TRUE (bit, il sistema di
visualizzazione legge): movimento
attualmente in corso in direzione 1
(rettangolo intermittente).
+3.1
Moving_Status2
BOOL
FALSE
TRUE (bit, il sistema di
visualizzazione legge): movimento
attualmente in corso in direzione 2
(rettangolo intermittente).
+3.2
Executability1
BOOL
FALSE
TRUE (bit, il sistema di
visualizzazione legge): il movimento
potrebbe essere guidato in direzione
1 p. es. a causa di Interlock 1
(freccia piena).
+3.3
Executability2
BOOL
FALSE
TRUE (bit, il sistema di
visualizzazione legge): il movimento
potrebbe essere guidato in direzione
2 p. es. a causa di Interlock 2
(freccia piena).
+3.4
Group_Error
BOOL
FALSE
TRUE (bit, il sistema di
visualizzazione legge): un controllo il
cui elemento OAD è un'istanza di
questa struttura dati ha rilevato un
errore.
+4.0
Number_of_Final_
Position
BYTE
B#16#0
Numero di posizioni finali utilizzate
(byte, il sistema di visualizzazione
legge): il sistema di visualizzazione
mostra il numero effettivo di
posizioni finali impiegate in questo
movimento.
+6.0
Final_Position
ARRAY[0...15]
FALSE
TRUE (campo bit, il sistema di
visualizzazione legge): una o più
posizioni finali (max. 16) sono state
raggiunte (Final_Position_[0] a
sinistra).
FALSE
TRUE (bit interno al PLC): condizioni
di interblocco per il movimento in
direzione 1 soddisfatte, è possibile
procedere.
*0.1
+8.0
BOOL
Interlock1
BOOL
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
6-21
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Indirizzo
Variabile
Tipo di dati
Valore iniziale
Commento
+8.1
Interlock2
BOOL
FALSE
TRUE (bit interno al PLC): condizioni
di interblocco per il movimento in
direzione 2 soddisfatte, è possibile
procedere.
+8.2
Manual_Interlock1
BOOL
FALSE
TRUE (bit interno al PLC): condizioni
di interblocco per il movimento in
direzione 1 con funzionamento
manuale soddisfatte, è possibile
procedere.
+8.3
Manual_Interlock2
BOOL
FALSE
TRUE (bit interno al PLC): condizioni
di interblocco per il movimento in
direzione 2 con funzionamento
manuale soddisfatte, è possibile
procedere.
+8.4
Manual_Enable1
BOOL
FALSE
TRUE (bit, il sistema di
visualizzazione scrive): viene
impostato quando il movimento può
essere comandato sullo schermo .
+8.5
Manual_Enable2
BOOL
FALSE
TRUE (bit, il sistema di
visualizzazione scrive): viene
impostato quando il movimento può
essere comandato sullo schermo .
+8.6
Manual_Operation1
BOOL
FALSE
TRUE (bit, il sistema di
visualizzazione scrive): tasto per il
movimento in direzione 1 nel
sistema di visualizzazione è
premuto.
+8.7
Manual_Operation2
BOOL
FALSE
TRUE (bit, il sistema di
visualizzazione scrive): tasto per il
movimento in direzione 2 nel
sistema di visualizzazione è
premuto.
+10.0
Display_Order
ARRAY[0...15]
FALSE
TRUE (campo bit, il sistema di
visualizzazione scrive):
assegnazione del movimento
attualmente rappresentato alla
posizione sullo schermo del sistema
di visualizzazione e validità dei tasti
diretti (in alto = Display_Order[0].
Solo 1 bit è contemporaneamente
TRUE.
*0.1
BOOL
+12.0
Trigger1
BOOL
FALSE
TRUE (bit interno al PLC): comando
del movimento in direzione 1.
+12.1
Trigger2
BOOL
FALSE
TRUE (bit interno al PLC): comando
del movimento in direzione 2.
+12.2
Automatic_Trigger1
BOOL
FALSE
TRUE (bit interno al PLC): comando
del movimento in funzionamento
automatico in direzione 1.
+12.3
Automatic_Trigger2
BOOL
FALSE
TRUE (bit interno al PLC): comando
del movimento in funzionamento
automatico in direzione 2.
+12.4
Control1
BOOL
FALSE
TRUE (bit interno al PLC): comando
dell'uscita del movimento in
direzione 1.
6-22
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
Indirizzo
Variabile
Tipo di dati
Valore iniziale
Commento
+12.5
Control2
BOOL
FALSE
TRUE (bit interno al PLC): comando
dell'uscita del movimento in
direzione 2.
+14.0
Position_Flag
ARRAY[0...15]
FALSE
(Campo bit interno al PLC): merker
di posizione per il rilevamento del
fronte per il controllo reazioni.
Position_Flag[0] assegnato a
Final_Position[0]
DW#16#0
Movimento occupato dal sistema di
visualizzazione
(dalla versione V5.0 HF3 di S7PDIAG)
*0.1
+16
BOOL
HMI_ID
=20.0
6.7.11
DWORD
END_STRUCT
Eliminazione degli errori per mezzo dell'UDT_Motion
L'eliminazione di un errore può essere eseguita comodamente sul sistema di visualizzazione
utilizzando p. es. tasti diretti. Questi ultimi sono tasti posizionati direttamente sugli ingressi
digitali del controllore tramite uscite digitali del sistema di visualizzazione (p. es. come
cablaggio hardware o tramite collegamento DP) e permettono così il comando tempestivo
del movimento.
Presupposti
Il presupposto fondamentale, tuttavia, è che l'utente abbia utilizzato l'UDT_Motion nella
programmazione del movimento e che esista così un'interfaccia normalizzata con la pagina
del movimento. La visualizzazione di un movimento sul sistema di visualizzazione ha un
formato semigrafico. La figura qui di seguito mostra gli elementi dell'UDT_Motion
rappresentati sul sistema di visualizzazione.
#m.Executability
#m.Manual_O
peration1
Direzione1
#m.Executability
Movimentox
#m.Final_Position[0]
Direzione2
#m.Final_Position[1]
#m.Manual_O
peration2
#“Bewegungsname“. Number_of_Final_Position=2
#m.Moving_Status1
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
#m.Moving_Status2
6-23
Supporti di programmazione e strutture di dati in S7-PDIAG
6-24
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
7
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.1
Procedimento generale per l'impiego di S7-PDIAG
Qui di seguito vengono descritte nel loro insieme le fasi principali da seguire per utilizzare
S7-PDIAG. A prescindere dalle definizioni di errore che l'utente intende creare, il
procedimento generale è sempre lo stesso.
La descrizione dettagliata del procedimento di creazione delle singole definizioni di errore è
descritta qui di seguito passo dopo passo.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
7-1
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
Procedimento generale per l'impiego di S7-PDIAG
1. Selezione del tipo di controllo e dell'OAD e progettazione della definizione di
Controllo operandi
Controllo generale
Controllo movimenti
Presupposto:
impiego degli UDT
e dei segmenti KOP per la
programmazione dei
movimenti.
Programmazione della logica
di controllo con gli
elementi del linguaggio di
programmazione di S7-PDIAG
Completamento della
logica di controllo
2. Definizione di operandi di interruzione e di operandi
3. Editazione di testi dei messaggi, eventualmente con
4. Generare i blocchi di controllo (FB).
5. Inserimento del richiamo nell'OB 1 e caricamento dei
blocchi generati e dell'OB1 nel sistema di automazione.
6. Visualizzazione dei messaggi di errore progettati:
• Visualizzazione dei messaggi sul PG attraverso “Messaggi CPU“
• Visualizzazione dei messaggi sul sistema HMI, progettati con “ProTool“ e
“ProAgent“ o WinCC.
7. Se necessario, modificare i tempi di controllo con la variazione
7-2
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
Per utilizzare S7-PDIAG eseguire i seguenti passi:
1. In primo luogo selezionare il tipo di controllo opportuno e creare una definizione di errore
nella quale sia descritto con esattezza lo stato di errore che si intende controllare nel
processo
-
Indipendentemente dal tipo di controllo, selezionare l'operando di accesso alla
diagnostica opportuno.
-
Se si sceglie un controllo generale, programmare la logica di controllo con gli
elementi del linguaggio di programmazione di S7-PDIAG.
-
Se si sceglie un controllo movimenti, completare la logica di controllo nella finestra di
dialogo visualizzata.
2. Definire gli operandi di interruzione e quelli esclusi se necessario.
3. Progettare quindi i testi dei messaggi relativi alle definizioni di errore.
4. Una volta progettate tutte le definizioni di errore con i relativi testi dei messaggi, è
possibile eseguire la generazione dei blocchi di controllo che contengono tutti i dati
rilevanti per S7-PDIAG.
5. Inserire ora il richiamo per i blocchi di rilevamento errori alla fine dell'OB1 o nella
posizione desiderata e caricare l'OB1 modificato e i blocchi di controllo generati da S7PDIAG nel sistema di automazione.
6. Se si verifica l'errore, verrà visualizzato su tutti i sistemi visualizzati collegati un
messaggio di errore con il testo progettato dall'utente.
7. Eventualmente è possibile modificare i tempi di controllo impostati con la funzione
"Variazione parziale" online oppure offline.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
7-3
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.2
Selezione dell'operando di accesso alla diagnostica (OAD)
Prima di poter creare un controllo occorre innanzitutto selezionare l'operando di accesso alla
diagnostica.
Esistono le tre possibilità elencate qui di seguito, a seconda che si desideri selezionare
l'OAD nell'editor KOP/AWL/FUP, nella vista unità di S7-PDIAG oppure nella tabella dei
simboli.
Selezione dell'OAD nell'editor KOP/AWL/FUP:
1. Aprire il blocco nel quale si intende creare un controllo
2. Fare clic sull'operando per il quale si intende definire un controllo: l'operando verrà
evidenziato
3. Aprire con il comando di menu Modifica > Proprietà speciali dell'oggetto > Controllo
oppure con il tasto destro del mouse, nel menu di scelta rapida Proprietà speciali
dell'oggetto > Controllo, la finestra di dialogo "Controlli di processo"
4. Selezionare nella casella di riepilogo "Modelli" il tipo di controllo che si desidera creare.
5. Fare clic sul pulsante "Nuovo": a seconda del tipo di controllo si aprirà un'altra finestra di
dialogo nella quale definire il controllo
6. Nella scheda "Definizione", nel campo "Accesso alla diagnostica", sarà così riportato
l'operando selezionato per il quale si intende definire un controllo.
7. Ulteriori informazioni su come completare la finestra di dialogo si possono richiamare
con il tasto F1.
Selezione dell'OAD nella vista unità:
1. Evidenziare nella gerarchia l'oggetto per il quale si intende creare un controllo
2. Selezionare il comando di menu Inserisci > Controllo: si aprirà la finestra di dialogo
"Controlli di processo".
3. Selezionare nella casella di riepilogo "Modelli" il tipo di controllo che si desidera creare.
4. Fare clic sul pulsante "Nuovo": a seconda del tipo di controllo si aprirà un'altra finestra di
dialogo nella quale definire il controllo
5. Indicare nella scheda "Definizione", nel campo "Accesso alla diagnostica", l'operando
per il quale si intende definire un controllo.
6. Ulteriori informazioni su come completare la finestra di dialogo si possono richiamare
con il tasto F1.
7-4
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
Selezione dell'OAD nella tabella dei simboli:
1. Aprire la tabella dei simboli desiderata con doppio clic (oggetto "Simboli").
2. Selezionare il nome simbolico dell'operando per il quale si vuole creare un controllo.
3. Aprire con il comando di menu Modifica > Proprietà speciali dell'oggetto > Controllo
oppure con il tasto destro del mouse, nel menu di scelta rapida Proprietà speciali
dell'oggetto > Controllo, la finestra di dialogo "Controlli di processo"
4. Selezionare nella casella di riepilogo "Modelli" il tipo di controllo che si desidera creare.
5. Fare clic sul pulsante "Nuovo": a seconda del tipo di controllo si aprirà un'altra finestra di
dialogo nella quale definire il controllo
6. Nella scheda "Definizione", nel campo "Accesso alla diagnostica", sarà così riportato
l'operando selezionato per il quale si intende definire un controllo.
7. Ulteriori informazioni su come completare la finestra di dialogo si possono richiamare
con il tasto F1.
8. Uscire dalle finestre di dialogo con "OK" o "Chiudi".
Avvertenze:
I nuovi controlli creati con questo procedimento si trovano nella vista unità di S7-PDIAG
nella cartella "Gruppi standard".
Questa funzione è possibile solo a partire da STEP 7 V5 SP3.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
7-5
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.3
Scelta del tipo di controllo
Per scegliere di che tipo deve essere un controllo che si desidera creare esistono tre
possibilità.
Selezione del tipo di controllo nell'editor KOP/AWL/FUP:
1. Selezionare nel blocco l'operando di accesso alla diagnostica
2. Aprire con il comando di menu Modifica > Proprietà speciali dell'oggetto > Controllo
oppure con il tasto destro del mouse, nel menu di scelta rapida Proprietà speciali
dell'oggetto > Controllo, la finestra di dialogo "Controlli di processo"
3. Selezionare nella casella di riepilogo "Modelli" il tipo di controllo che si desidera creare.
Sono disponibili le opzioni seguenti:
-
S7-PDIAG: controllo operandi
-
S7-PDIAG: controllo generale
-
S7-PDIAG: controllo azioni
-
S7-PDIAG: controllo avviamento
-
S7-PDIAG: controllo reazioni
-
S7-PDIAG: controllo interblocchi
-
Modelli
4. Fare clic sul pulsante "Nuovo": a seconda del tipo di controllo si aprirà un'altra finestra di
dialogo nella quale definire il controllo
5. Ulteriori informazioni su come completare la finestra di dialogo si possono richiamare
con il tasto F1.
Oppure
1. Aprire la scheda "Diagnostica" e selezionare una riga qualsiasi. Mediante il tasto destro
del mouse, aprire il menu contestuale e selezionare il comando Nuovo.
2. Verrà creata una nuova definizione di errore con l'ultimo tipo di controllo selezionato. Per
modificare il tipo di controllo, nella scheda "Diagnostica" fare clic sulla casella di riepilogo
in corrispondenza della colonna "Tipo" e selezionare il tipo di controllo desiderato.
3. Inserire l'operando di accesso alla diagnostica desiderato.
Oppure
1. Selezionare nel blocco l'operando di accesso alla diagnostica.
2. Mediante il comando di menu Modifica > Proprietà speciali dell'oggetto > Crea nuova
definizione errore oppure mediante il menu di scelta rapida Proprietà speciali dell'oggetto
> Crea nuova definizione errore inserire un nuovo controllo con l'operando di accesso
alla diagnostica prescelto.
3. Verrà creata una nuova definizione di errore con l'ultimo tipo di controllo selezionato. Per
visualizzarla, aprire la scheda "Diagnostica".
4. Per modificare il tipo di controllo, nella scheda "Diagnostica" fare clic sulla casella di
riepilogo in corrispondenza della colonna "Tipo" e selezionare il tipo di controllo
desiderato
7-6
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
Selezione del tipo di controllo nella vista unità di S7-PDIAG:
1. Selezionare il comando di menu Inserisci > Controllo:si aprirà la finestra di dialogo
"Controlli di processo". Selezionare nella casella di riepilogo "Modelli" il tipo di controllo
che si desidera creare.
-
S7-PDIAG: controllo operandi
-
S7-PDIAG: controllo generale
-
S7-PDIAG: controllo azioni
-
S7-PDIAG: controllo avviamento
-
S7-PDIAG: controllo reazioni
-
S7-PDIAG: controllo interblocchi
-
Modelli
2. Fare clic sul pulsante "Nuovo": a seconda del tipo di controllo si aprirà un'altra finestra di
dialogo nella quale definire il controllo
3. Ulteriori informazioni su come completare la finestra di dialogo si possono richiamare
con il tasto F1.
Selezione del tipo di controllo nella tabella dei simboli:
1. Aprire la tabella dei simboli desiderata con doppio clic (oggetto "Simboli").
2. Selezionare il nome simbolico dell'operando per il quale si vuole creare un controllo.
3. Aprire con il comando di menu Modifica > Proprietà speciali dell'oggetto > Controllo
oppure con il tasto destro del mouse, nel menu di scelta rapida Proprietà speciali
dell'oggetto > Controllo, la finestra di dialogo "Controlli di processo"
4. Selezionare nella casella di riepilogo "Modelli" il tipo di controllo che si desidera creare.
Sono disponibili le opzioni seguenti:
-
S7-PDIAG: controllo operandi
-
S7-PDIAG: controllo generale
-
S7-PDIAG: controllo azioni
-
S7-PDIAG: controllo avviamento
-
S7-PDIAG: controllo reazioni
-
S7-PDIAG: controllo interblocchi
-
Modelli
5. Fare clic sul pulsante "Nuovo": a seconda del tipo di controllo si aprirà un'altra finestra di
dialogo nella quale definire il controllo
6. Ulteriori informazioni su come completare la finestra di dialogo si possono richiamare
con il tasto F1.
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7-7
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.4
Definizione di un controllo operandi
Procedere nella maniera seguente:
1. Richiamare la finestra di dialogo "Controllo operandi"
-
Selezionando nella vista l'unità impianto nella quale si intende inserire il controllo e
richiamando il comando di menu Inserisci > Controllo. Selezionare nella successiva
finestra di dialogo "Controlli di processo" il controllo operandi e fare clic sul pulsante
"Nuovo"
oppure
-
Selezionando in un blocco nell'editor KOP/AWL/FUP l'operando di accesso alla
diagnostica e aprendo con il tasto destro del mouse la finestra di dialogo "Controlli di
processo". Selezionare nella casella di riepilogo in alto "Controllo operandi" e fare
clic sul pulsante "Nuovo"
oppure
-
Selezionando nella tabella dei simboli il nome simbolico dell'operando per il quale
creare il controllo e aprendo quindi con il tasto destro del mouse la finestra di dialogo
"Controlli di processo". Selezionare nella casella di riepilogo in alto "Controllo
operandi" e fare clic sul pulsante "Nuovo"
2. Specificare nella scheda "Definizione" se si desidera creare un controllo di livello o un
controllo di fronte. Per il livello e per il fronte esiste la possibilità sia di indicare un tempo
di ritardo sia di attivare il controllo e l'acquisizione valori iniziali.
3. Immettere nella scheda "Generale" le informazioni generali inerenti il controllo
4. Definire il messaggio che deve essere visualizzato sul sistema visualizzato al verificarsi
dell'errore
5. Confermare i dati immessi con "OK" oppure "Salva".
6. Ulteriori informazioni su come completare la finestra di dialogo si possono richiamare
con il tasto F1.
Avvertenza
Quando si crea per la prima volta un controllo di un FB per il quale esiste già un DB di
istanza, è necessario cancellare e ricreare quest'ultimo affinché il DB di istanza sia in grado
di supportare le funzioni di diagnostica.
7-8
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Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.5
Definizione di un controllo movimenti
Procedere nella maniera seguente:
1. Richiamare la finestra di dialogo "Controlli di processo" evidenziando un movimento
nella vista unità e selezionando il comando di menu Inserisci > Controllo. L'utente ha la
possibilità di scegliere tra i seguenti controlli predefiniti:
-
S7-PDIAG: controllo azioni
-
S7-PDIAG: controllo avviamento
-
S7-PDIAG: controllo reazioni
-
S7-PDIAG: controllo interblocchi
oppure
-
Selezionare in un blocco dell'editor KOP/AWL/FUP l'operando di accesso alla
diagnostica e aprire, con il comando di menu Inserisci > Controllo o il tasto destro
del mouse, la finestra di dialogo "Controlli di processo". Selezionare nella casella di
riepilogo "Modelli" il controllo movimenti desiderato e fare clic sul pulsante "Nuovo".
oppure
2. Selezionare nella tabella dei simboli il nome simbolico dell'operando per il quale creare il
controllo movimenti e aprire con il tasto destro del mouse la finestra di dialogo "Controlli
di processo". Selezionare nella casella di riepilogo in alto il controllo movimenti
desiderato e fare clic sul pulsante "Nuovo".
3. Nella scheda "Definizione" elaborare la logica di controllo predefinita in base al controllo
specifico. Esiste la possibilità di attivare il controllo e l'acquisizione valori iniziali
4. Immettere nella scheda "Generale" le informazioni generali inerenti il controllo
5. Definire il messaggio che deve essere visualizzato sul sistema visualizzato al verificarsi
dell'errore
6. Confermare i dati immessi con "OK" oppure "Salva".
7. Ulteriori informazioni su come completare la finestra di dialogo si possono richiamare
con il tasto F1.
Avvertenze:
•
Per la programmazione di movimenti è consigliabile ricorrere ai segmenti KOP per la
programmazione di movimenti messi a disposizione da S7-PDIAG nel programma
utente nonché all'UDT_Motion. In questo modo sarà possibile utilizzare nel controllo la
logica di controllo per i controlli movimentitraendone il maggior vantaggio possibile.
•
Quando si crea per la prima volta un controllo di un FB per il quale esiste già un DB di
istanza, è necessario cancellare e ricreare quest'ultimo affinché il DB di istanza sia in
grado di supportare le funzioni di diagnostica.
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7-9
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.6
Definizione di un controllo generale
Procedere nella maniera seguente:
1. Richiamare la finestra di dialogo "Controllo generale" in uno dei seguenti modi:
-
Selezionare un'unità dalla vista, scegliere il comando di menu Inserisci > Controllo
ed evidenziare il controllo generale nella successiva finestra di dialogo "Controlli di
processo", nella casella di riepilogo "Modelli". Fare clic sul pulsante "Nuovo":
oppure
-
Selezionare in un blocco nell'editor KOP/AWL/FUP l'operando di accesso alla
diagnostica e aprire, con il relativo comando di menu o il tasto destro del mouse, la
finestra di dialogo "Controlli di processo". Selezionare il "Controllo generale" nella
casella di riepilogo in alto e fare clic sul pulsante "Nuovo"
oppure
-
Selezionare nella tabella dei simboli il nome simbolico dell'operando per il quale
creare un controllo generale e aprire con il tasto destro del mouse la finestra di
dialogo "Controlli di processo". Selezionare nella casella di riepilogo in alto il
controllo desiderato e fare clic sul pulsante "Nuovo"
2. Introdurre la logica di controllo nella scheda "Definizione" osservando gli elementi del
linguaggio di programmazione di S7-PDIAG. Esiste inoltre la possibilità di attivare il
controllo e l' acquisizione valori iniziali.
3. Immettere nella scheda "Generale" le informazioni generali inerenti il controllo
4. Definire il messaggio che deve essere visualizzato sul sistema visualizzato al verificarsi
dell'errore
5. Confermare i dati immessi con "OK" oppure "Salva".
6. Ulteriori informazioni su come completare la finestra di dialogo si possono richiamare
con il tasto F1.
Avvertenza
Quando si crea per la prima volta un controllo di un FB per il quale esiste già un DB di
istanza, è necessario cancellare e ricreare quest'ultimo affinché il DB di istanza sia in grado
di supportare le funzioni di diagnostica.
7-10
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Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.7
Introduzione della logica di controllo nel controllo generale
Nel caso del controllo generale l'utente può introdurre una sua logica di controllo personale.
Avvertenza
Per la logica alla base del controllo generale non immettere più di 64 operandi.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare l'operando di accesso alla diagnostica e richiamare la finestra di dialogo
"Controllo generale" in uno dei modi seguenti:
-
Selezionare nella vista unità il comando di menu Inserisci > Controllo e quindi nella
finestra di dialogo successiva il "Controllo generale". Selezionare l'OAD
corrispondente e fare clic sul pulsante "Nuovo" se si desidera creare un nuovo
controllo generale oppure selezionare uno dei controlli generali contenuti in "Elenco
controlli esistenti" e fare clic sul pulsante "Modifica".
oppure:
-
Evidenziare in un blocco nell'editor KOP/AWL/FUP l'operando di accesso alla
diagnostica e aprire, con il comando di menu Modifica > Proprietà speciali
dell'oggetto > Controllo oppure con il tasto destro del mouse, la finestra di dialogo
"Controlli di processo". Da qui si accede, premendo i pulsanti "Nuovo" o "Modifica",
alla finestra di dialogo "Controllo generale"
2. Introdurre la logica di controllo nella scheda "Definizione", nel campo "Controllo", oppure
modificare la logica di controllo visualizzata. Utilizzare in questo caso gli elementi del
linguaggio di programmazione di S7-PDIAG.
3. Una volta definita la logica di controllo, confermare i dati immessi con "OK".
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7-11
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.8
Definizione di operandi di interruzione
L'impiego dei segmenti originari per l'analisi di criteri viene interrotto non appena si
raggiunge un operando di interruzione.
Per definire un operando di interruzione, esistono le possibilità elencate qui di seguito, a
seconda che si desideri selezionare l'operando di interruzione in S7-PDIAG oppure
nell'editor KOP/AWL/FUP.
Definizione di operandi di interruzione in S7-PDIAG:
1. Selezionare in S7-PDIAG il comando di menu Strumenti > Operandi di interruzione.
2. Introdurre gli operandi desiderati nella successiva finestra di dialogo, in "Operando di
interruzione". Inserire l'operando in forma simbolica o assoluta.
3. Fare clic sul pulsante "Inserisci": l'operando viene incluso nell'elenco degli operandi di
interruzione esistenti.
4. Se si intende cancellare un operando, evidenziare l'operando da cancellare dall'elenco
degli operandi di interruzione e fare clic sul pulsante "Cancella".
5. Per cancellare tutti gli operandi dall'elenco fare invece clic sul pulsante "Cancella tutto"
6. La voce "Operandi di interruzione generati" mostra una tabella con gli operandi di
interruzione generati, il tipo di appartenenza e il rispettivo programma di generazione (p.
es. S7-PDIAG o S7-HiGraph). Gli operandi di interruzione S7-PDIAG possono essere
cancellati solamente attraverso l'interfaccia del relativo FB.
7. Fare clic sul pulsante "Converti" per verificare se per un operando di interruzione di un
blocco dati (DB) esiste un tipo di controllo corrispondente al DB stesso, cioè un blocco
funzionale (FB). Se si trova un corrispondente tipo di controllo, l'operando di interruzione
nel DB viene assegnato al corrispondente FB.
8. Fare clic sul pulsante "OK" per salvare i dati immessi e uscire dalla finestra di dialogo.
Definizione di operandi di interruzione nell'editior "KOP/AWL/FUP":
1. Aprire con un doppio clic nel SIMATIC Manager il blocco nel quale si intende definire
l'operando di interruzione. Si aprirà il blocco nell'editor "KOP/AWL/FUP".
2. Nell'editor "KOP/AWL/FUP" aprire la vista delle variabili e con un doppio clic la vista
dettagli per i parametri desiderati.
3. Nella vista dettagli inserire un segno di spunta nella casella desiderata della colonna
"Operandi di interruzione". In tal modo l'operando viene definito come operando di
interruzione per la diagnostica di processo.
4. Maggiori informazioni si possono richiamare con il tasto F1.
7-12
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Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.9
Definizione di operandi esclusi
L'utente ha la possibilità di definire operandi esclusi.
L'analisi di criteri disattiva la visualizzazione di questi operandi e dei segmenti parziali che li
contengono nel caso in cui essi siano stati acquisiti con il valore "0" (solo in combinazione
con ProAgent, versione 5.0 o superiore).
Per definire un operando escluso, esistono le due possibilità elencate qui di seguito, a
seconda che si desideri selezionare l'operando escluso in S7-PDIAG oppure nell'editor
KOP/AWL/FUP.
Definizione di operandi esclusi in S7-PDIAG:
1. Selezionare in S7-PDIAG il comando di menu Strumenti > Operandi esclusi
2. Nella finestra di dialogo successiva introdurre l'operando desiderato in "Operando
escluso". Inserire l'operando in forma simbolica o assoluta.
3. Fare clic sul pulsante "Inserisci" in modo che l'operando venga ripreso nell'elenco degli
operandi esclusi dall'analisi
4. Per cancellare uno o più operandi esclusi dall'analisi, evidenziare nell'elenco gli operandi
scelti e fare clic sul pulsante "Cancella"
5. Per cancellare tutti gli operandi dall'elenco fare invece clic sul pulsante "Cancella tutto"
6. La voce "Operandi esclusi generati" mostra una tabella con gli operandi esclusi generati,
il tipo di appartenenza e il rispettivo programma di generazione (p. es. S7-PDIAG o
S7-HiGraph). Gli operandi esclusi S7-PDIAG possono essere cancellati solamente
attraverso l'interfaccia del relativo FB.
7. Fare clic sul pulsante "Converti" per verificare se per un operando escluso di un blocco
dati (DB) esiste un tipo di controllo corrispondente al DB stesso, cioè un blocco
funzionale (FB). Se si trova un corrispondente tipo di controllo, l'operando escluso nel
DB viene assegnato al corrispondente FB.
8. Fare clic sul pulsante "OK" per salvare i dati immessi e uscire dalla finestra di dialogo.
Definizione di operandi esclusi nell'editior "KOP/AWL/FUP":
1. Aprire con un doppio clic nel SIMATIC Manager il blocco nel quale si intende definire
l'operando escluso. Si aprirà il blocco nell'editor "KOP/AWL/FUP".
2. Nell'editor "KOP/AWL/FUP" aprire la vista delle variabili e con un doppio clic la vista
dettagli per i parametri desiderati.
3. Nella vista dettagli inserire un segno di spunta nella casella desiderata della colonna
"Operandi esclusi". In tal modo l'operando viene definito come operando escluso per la
diagnostica di processo
4. Maggiori informazioni si possono richiamare con il tasto F1.
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7-13
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.10
Editazione dei testi dei messaggi
A ogni controllo può essere assegnato un messaggio che venga emesso sul sistema
visualizzato al verificarsi dell'errore. Il testo di un messaggio può essere editato direttamente
durante la progettazione del controllo oppure può essere inserito o modificato in un secondo
momento.
Il testo del messaggio può contenere operandi formali come variabili che vengano sostituite
durante la generazione o la visualizzazione del messaggio.
Procedere nella maniera seguente:
1. Aprire il controllo per il quale si desidera editare o modificare un testo di messaggio.
2. Nella parte inferiore della finestra di dialogo può essere editato il testo del messaggio.
L'utente ha a disposizione le seguenti opzioni:
-
Selezionare la priorità desiderata per il messaggio (da 1 a 16). La priorità assegnata
a un messaggio ne contraddistingue l'importanza: quella più bassa è la priorità 1.
Per mezzo della priorità è possibile influenzare la rappresentazione e l'ordine di
visualizzazione di un messaggio di errore sul sistema visualizzato.
-
Selezionare l'opzione "Progettazione dei messaggi" per definire liberamente un
messaggio. Editare quindi, nel campo "Testo", un testo di 254 caratteri al massimo.
-
Selezionare l'opzione "Nome simbolico" se si intende riprendere come messaggio il
nome simbolico dell'operando di accesso alla diagnostica contenuto nella tabella dei
simboli.
Avvertenza
Il nome simbolico viene ripreso come testo del messaggio. Le modifiche apportate
successivamente al nome simbolico non hanno effetto sul testo del messaggio.
-
Selezionare l'opzione "Commento al simbolo" se si intende riprendere come
messaggio il commento al simbolo relativo all'operando di accesso alla diagnostica
contenuto nella tabella dei simboli.
Avvertenza
Il commento al simbolo viene ripreso come testo del messaggio. Le modifiche apportate
successivamente al commento al simbolo non hanno effetto sul testo del messaggio.
Gli operandi formali contenuti nel commento al simbolo non vengono sostituiti.
-
Fare clic sul pulsante "Progetta" per proseguire con la progettazione del messaggio.
In questo modo si potranno p. es. definire diversi sistemi visualizzati nonché
l'immagine desiderata del messaggio sul sistema visualizzato.
3. Attivare la casella di controllo "Con conferma" se il messaggio generato in caso di errore
deve essere confermato. La conferma si ottiene premendo un tasto sul sistema
visualizzato.
4. Una volta definito il messaggio in base alla proprie esigenze, confermare i dati immessi
con "OK" oppure '"Salva".
7-14
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.11
Confronto tra testi dei messaggi e modifiche della tabella
dei simboli
In S7-PDIAG è stato progettato come messaggio un nome simbolico oppure un commento a
un simbolo.
Modificando a posteriori questo nome simbolico o questo commento al simbolo nella tabella
dei simboli, p. es. manualmente o automaticamente con l'aiuto di un tool per lingue straniere,
è necessario confrontare i testi dei messaggi con la tabella dei simboli così modificata.
Procedere nella maniera seguente:
1. Avviare S7-PDIAG dal SIMATIC Manager con il comando di menu Strumenti > Progetta
controllo di processo e aprire il progetto al quale appartiene la tabella dei simboli
modificata.
2. Richiamare in S7-PDIAG, con il comando di menu Strumenti > Impostazioni, la finestra
di dialogo "Impostazioni" e attivare nella scheda "Compila" la casella di controllo
"Aggiorna messaggi in base alla tabella dei simboli".
3. Uscire dalla finestra di dialogo premendo "OK".
4. Avviare la generazione con il comando di menu Diagnostica di processo > Compila
oppure Diagnostica di processo > Compila tutto in modo da confrontare i testi dei
messaggi con le modifiche della tabella dei simboli.
7.12
Operandi formali nei testi dei messaggi
S7-PDIAG offre la possibilità di adattare automaticamente i testi dei messaggi alle relative
istanze e di incorporare variabili nel testo del messaggio nel corso della generazione.
Una variabile è un valore (p. es. un operando) che può ”accompagnare" il testo di un
messaggio. Questo valore viene acquisito da S7PDIAG nello stesso momento in cui viene
rilevato l'errore. La variabile viene mostrata dal sistema visualizzato (HMI) nella posizione
del testo del messaggio nella quale l'utente l'ha progettata. Inserire quindi il relativo
operando formale nel testo del messaggio.
Operandi formali
Sono previsti diversi operandi formali che vengono sostituiti durante la compilazione della
definizione di errore o durante la visualizzazione del messaggio.
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7-15
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.13
Operandi formali sostituiti nel corso della generazione
I seguenti operandi formali vengono sostituiti da S7-PDIAG nel corso della
generazione:
$$u$$, $$u1$$
Nome dell'unità sovraordinata
$$u2$$ ...
Nome della rispettiva unità sovraordinata
$$u9$$
Esempio: se nella struttura ad albero di S7-PDIAG si crea nella quinta unità impianto
subordinata una definizione di errore con l'operando formale $$u3$$, questa unità impianto
vale come u e/o u1. Da questa unità impianto in poi inizia il calcolo incrementale finché non
si raggiunge l'unità impianto sovraordinata u3. Questa unità u3 viene poi emessa sul
sistema visualizzato.
$$ur$$
Nome dell'unità impianto più in alto all'interno della struttura ad albero
$$m$$
Nome del movimento
Avvertenza importante
$$o$$
Operando di accesso alla diagnostica della definizione di errore di istanza
(rappresentazione simbolica, in assenza di simboli rappresentazione assoluta)
$$d1$$
Nome della direzione del movimento 1
$$d2$$
Nome della direzione del movimento 2
$$a$$
Operando di accesso alla diagnostica in rappresentazione assoluta
$$s$$
Operando di accesso alla diagnostica in rappresentazione simbolica
$$c$$
Commento al simbolo per l'operando di accesso alla diagnostica
Avvertenza: nel testo del messaggio si può visualizzare il commento al simbolo della
tabella dei simboli come operando formale.
$$CpuName$$
Nome della CPU progettata. Se non è stata progettata una CPU, l'operando formale viene
mantenuto e non viene sostituito durante la generazione.
Per la scelta della sorgente del nome esistono le seguenti possibilità:
•
Nomi delle unità impianto
•
Nome del movimento
•
Testi della direzione
•
Nome della definizione di errore di istanza dell'operando di accesso alla diagnostica.
Osservare quanto segue:
7-16
•
Gli operandi formali vengono sostituiti in base al linguaggio specifico.
•
Nelle unità impianto e nei movimenti viene sempre utilizzato l'ultimo componente del
nome, vale a dire che il nome si forma con la parte di nome compresa tra la fine e il
primo punto della struttura che si trova partendo dalla fine verso l'inizio.
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Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
Esempio:
Nome:
Risultato
Trapanatrice.Avanzamento
Avanzamento
Trapanatrice.Avanzamento-Trapanatrice
Trapanatrice-Avanzamento
Avvertenza
Non sono ammessi più operandi formali tra i caratteri ($$).
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7-17
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7.14
Operandi formali sostituiti con la visualizzazione del
messaggio
I seguenti operandi vengono sostituiti con la visualizzazione del messaggio sul
sistema HMI:
Nel testo del messaggio si possono definire la posizione e il formato di rappresentazione di
una variabile. Formare pertanto un blocco di descrizione della variabile con la struttura
seguente:
•
@1<Elementtyp><Formatangabe>@
La variabile viene inserita nel testo del messaggio al posto di questo blocco descrittivo.
Operandi consentiti per una variabile:
Una variabile può essere un operando del tipo BOOL, BYTE, CHAR, WORD , INT, DWORD,
DINT e REAL delle aree E, A, M o DB. Come variabili è possibile introdurre anche variabili
locali di un FB al quale è annessa una definizione di errore. Queste vengono ampliate al
momento della generazione in base al concetto tipo/istanza.
Nel testo del messaggio è possibile stabilire la posizione e il formato della variabile.
Tipo di elemento per le variabili:
In questo modo si progetta un tipo di dati univoco per una variabile.
Tipo di elemento
Tipo di dati
X
BOOL, BYTE, WORD, DWORD, INT, DINT
C
CHAR
R
REAL
Indicazione del formato di una variabile:
Il formato di emissione della variabile può essere scelto tra i seguenti caratteri. L'indicazione
del formato è preceduta dal carattere “%".
Indicazione del
formato:
Descrizione
Area di visualizzazione max.
%d
Decimale con segno
-2147483648.. +2147483647
%u
Decimale senza segno
0..4294967295
%X
Esadecimale
0..FFFFFFFF
%b
Binario
11111111111111111111111111111111
%[i]X
Numero esadecimale con i cifre
%[i]u
Numero decimale senza segno con
i cifre
%[i]d
Numero decimale con segno con i
cifre
%[i]b
Numero binario con i cifre
%[i][.y]f
Numero in virgola fissa
Valore con segno in formato
[ - ]dddd.dddd
dddd: uno o più numeri con "y" cifre dopo la
virgola decimale e "i" cifre totali.
%1s
7-18
Carattere
Carattere ANSI
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Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
Esempi di blocco descrittivo di una variabile:
@1X%6d@:
la variabile deve essere rappresentata come numero decimale di max. 6 cifre
@1X%1b@:
la variabile viene rappresentata come valore booleano "0" o "1".
Esempi di blocco descrittivo in caso di utilizzo del tipo di dati CHAR o REAL:
@1C%1s@:
la variabile "A" deve essere rappresentata come valore CHAR "A".
@1R%4.2f@: la variabile "5.4" viene rappresentata come numero in virgola fissa "5.40".
Avvertenza
Perché le variabili vengano tenute in considerazione dalla generazione, è necessario
attivare nella scheda "Compila" della finestra di dialogo "Impostazioni" la casella di controllo
"Attiva acquisizione variabili".
La finestra di dialogo si può richiamare con il comando di menu Strumenti > Impostazioni >
Compila.
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7.15
Compilazione completa delle definizioni di errore
Per poter eseguire il controllo degli errori mentre il processo è in corso, è necessario
compilare in blocchi di controllo le definizioni di errore del progetto attuale stabilite
dall'utente.
L'utente ha la possibilità di compilare intere definizioni di errore oppure soltanto le modifiche
attuali.
Con il comando di menu Diagnostica di processo > Compila tutto vengono rigenerati
completamente tutti i blocchi S7-PDIAG.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare il comando di menu Diagnostica di processo > Compila tutto
2. Si aprirà la finestra di dialogo "Compila" per la prima compilazione. Alla prima
compilazione l'utente viene invitato a controllare le impostazioni per la compilazione.
Fare clic su "OK"
3. Nella successiva finestra di dialogo introdurre nella scheda "Predefinizioni" i numeri dei
blocchi di controllo per "Rilevamento errori" e "Acquisizione valore iniziale/stato".
4. Se è stato programmato un blocco utente e si desidera richiamarlo, attivare la casella di
controllo "Attiva richiamo" e introdurne il numero.
5. Se si intende utilizzare la priorità cumulativa, attivare la casella di controllo "Attiva
memorizzazione" e registrare la parola di merker corrispondente.
6. Avviare la compilazione completa con "OK".
7. Il progresso della compilazione in corso viene visualizzato in un'apposita finestra. Se la
compilazione non si conclude in modo corretto verrà inviato un messaggio di errore.
Avvertenze:
•
In caso di errori di compilazione, viene emessa una lista di definizioni di errore che
hanno causato gli errori.
7-20
•
È assolutamente indispensabile correggere una eventuale progettazione esistente in
ProTool/ProAgent per evitare incoerenze.
•
Osservare che con la compilazione completa tutte le unità di controllo vengono
ricompilate e che l'operazione dura quindi più a lungo.
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Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.16
Compilazione parziale delle definizioni di errore
Per poter eseguire il controllo degli errori mentre il processo è in corso, è necessario
compilare in blocchi di controllo le definizioni di errore del progetto attuale stabilite
dall'utente.
L'utente ha la possibilità di compilare intere definizioni di errore oppure soltanto le modifiche
attuali.
Con il comando di menu Diagnostica di processo > Compila si compilano solamente le
modifiche attuali, quelle effettuate dopo l'ultima generazione.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare il comando di menu Diagnostica di processo > Compila.
2. Si aprirà la finestra di dialogo "Compila" per la prima compilazione. Alla prima
compilazione l'utente viene invitato a controllare le impostazioni per la compilazione.
Fare clic su "OK"
3. Nella successiva finestra di dialogo introdurre nella scheda "Predefinizioni" i numeri dei
blocchi di controllo per "Rilevamento errori" e "Acquisizione valore iniziale/stato".
4.
Se è stato programmato un blocco utente e si desidera richiamarlo, attivare la casella di
controllo "Attiva richiamo" e introdurne il numero.
5. Se si intende utilizzare la priorità cumulativa, attivare la casella di controllo "Attiva
memorizzazione" e registrare la parola di merker corrispondente.
6. Avviare la compilazione con "OK".
Il progresso della compilazione in corso viene visualizzato in un'apposita finestra. Se la
compilazione non si conclude in modo corretto verrà inviato un messaggio di errore.
Avvertenze:
•
In caso di errori di compilazione, viene emessa una lista di definizioni di errore che
hanno causato gli errori.
•
Quando si compilano soltanto le modifiche attuali con il comando di menu Diagnostica
di processo > Compila, può succedere che vengano visualizzati degli avvisi che però
con la generazione successiva non vengono più visualizzati. Ciò si verifica ogni volta
che si riesce a creare i blocchi di controllo nonostante gli avvisi. Per rivedere tutti questi
avvisi e quindi ricontrollare l'intero programma, è preferibile eseguire una compilazione
completa (comando di menu Diagnostica di processo > Compila tutto).
•
Una volta eseguita la compilazione vengono segnalati i gruppi che vanno compilati
nuovamente.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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7-21
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.17
Aggiornamento e caricamento dell'OB1
Affinché i blocchi di controllo compilati vengano elaborati nel processo, e quindi vengano
segnalati gli errori definiti, è necessario inserirli nel ciclo in catena sequenziale inserendo il
richiamo dei blocchi di controllo alla fine dell'OB1.
Procedere nella maniera seguente:
1. Aprire nel SIMATIC Manager l'OB 1 del progetto S7-PDIAG con un doppio clic.
2. Inserire il richiamo seguente per i blocchi di rilevamento degli errori:
CALL
FBxy, DBxy
PDIAGZyklus:= #OB1_SCAN_1
Avvertenza:
I numeri dell'FB e del DB (qui: xy) vanno adattati ai numeri dei propri blocchi.
3. Caricare l'OB1 nel sistema di automazione con il comando di menu Sistema di
destinazione > Carica.
Avvertenze:
•
La soluzione migliore consiste nell'inserire il richiamo dei blocchi di rilevamento errori
alla fine dell'OB1 in quanto, a questo punto del ciclo, sono già stati aggiornati tutti gli
operandi.
•
7-22
Se nel programma sono stati creati più gruppi è sufficiente inserire nell'OB1 il CALL per i
blocchi di rilevamento errori del gruppo standard (FBxy, DBxy). I CALL per i rilevamenti
errore dei gruppi creati dall'utente vengono inseriti automaticamente nell'FB del gruppo
standard.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.18
Caricamento di blocchi di controllo nel sistema di
automazione
Per poter eseguire il controllo degli errori mentre il processo è in corso, i blocchi di controllo
creati devono essere caricati nel sistema di automazione.
I blocchi di controllo sono i blocchi che consentono il rilevamento errori nonché l'acquisizione
di valore iniziale/stato che vengono generati da S7-PDIAG in base alle definizioni di errore.
Una volta caricati nel programma utente, i blocchi di controllo eseguono la diagnostica di
processo.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare in S7-PDIAG il comando di menu Sistema di destinazione > Carica
oppure fare clic sul corrispondente simbolo nella barra degli strumenti
2. I blocchi possono essere caricati nel sistema di automazione anche dal SIMATIC
Manager.
Avvertenze:
•
Dopo aver caricato per la prima volta i blocchi nella CPU è necessario caricarvi anche il
blocco richiamante (p. es. OB1) per poter elaborare i blocchi di controllo. Questa
operazione può essere eseguita anche nel SIMATIC Manager.
•
Se la CPU supporta questa funzione, tutti i blocchi di controllo vengono inseriti in catena
sequenziale in un solo ciclo.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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7-23
Guida all'utilizzo di S7-PDIAG
7.19
Visualizzazione dei messaggi progettati
I messaggi progettati si possono visualizzare con la funzione di STEP 7 "Messaggi CPU".
Procedere nella maniera seguente:
1. Passare al modo online nel SIMATIC Manager
Risultato: si apre la finestra del progetto online.
2. Selezionare il programma S7-PDIAG corrispondente.
3. Richiamare la funzione "Messaggi CPU" con il comando di menu Sistema di
destinazione > Messaggi CPU...
4. Attivare nella finestra di dialogo "Impostazioni" la casella di controllo "A" per visualizzare
le segnalazioni Alarm_S e chiudere la finestra di dialogo.
5. Una volta definite tutte le impostazioni per la visualizzazione dei messaggi di errore in
"Messaggi CPU", è possibile attivare gli errori di processo e visualizzare i messaggi
corrispondenti.
Per poter progettare una diagnostica di processo per il sistema visualizzato (HMI), occorre
innanzitutto integrare nel progetto S7-PDIAG le pagine corrispondenti.
Per maggiori informazioni sull'argomento, consultare la documentazione del sistema
utilizzato (HMI).
7-24
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
8
Benvenuti nell'esempio introduttivo di
S7-PDIAG e ProAgent
8.1
Primi passi con S7-PDIAG
Lo scopo di questo capitolo è assistere l'utente passo dopo passo attraverso l'intero
procedimento di programmazione con S7-PDIAG con sulla base di un esempio di controllo
operandi.
Il capitolo mostra inoltre i passi da eseguire con ProTool e ProAgent per realizzare una
diagnostica di processo perfettamente funzionante con controllore e sistema visualizzato
(HMI).
Procedimento generale
Il grafico seguente sintetizza il procedimento di progettazione di un controllo operandi con
S7-PDIAG.
Sono richieste le seguenti operazioni:
1. Creazione del progetto di esempio con
il nome "EsPDIAG".
2. Progettazione del controllo operandi
per il blocco FB 10.
3. Inserimento del richiamo nell'OB 1 e creazione
del DB di istanza per
l'FB 10
4. Generazione dei blocchi di controllo.
5. Inserimento del richiamo nell'OB1 e caricamento
dei bllocchi di controllo e dell'OB1 nel PLC.
6. Test dei controlli creati con STEP 7
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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8-1
Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
8.2
Creazione di un progetto e di un programma di esempio
Creazione del progetto di esempio
Creare innanzitutto un nuovo progetto dal nome ”EsPDIAG” nel SIMATIC Manager
utilizzando l'assistente di STEP 7. Inserire un programma S7 nella corrispettiva
configurazione hardware.
Creazione del programma S7 di esempio
Selezionare nel SIMATIC Manager, nella propria configurazione hardware e nel programma
S7, la cartella blocchi del progetto "EsPDIAG" e creare, con il comando di menu Inserisci >
Blocco S7 > Blocco funzionale, il seguente blocco funzionale:
•
FB 10
Nel suddetto blocco deve ora essere realizzato un controllo operandi.
Eseguibilità
Per poter eseguire l'esempio nel sistema di automazione, il byte di ingresso ”0” e il byte di
uscita ”1” devono essere collegati alle unità digitali. Se si dispone di una sola CPU senza
unità digitali, inserire l'OB 122 (errore di accesso alla periferia) e controllare i parametri con
”Controllo/Comando di variabili”.
Programmazione dell'FB10
Aprire l'FB 10 con un doppio clic nel SIMATIC Manager e completare la parte istruzioni
nell'editor "KOP/AWL/FUP" nel modo seguente:
1. Nel primo segmento introdurre quanto segue:
come nome del segmento: operazione logica combinatoria A1.0 nell'FB 10
come programma
U E 0.0
U E 0.1
U E 0.2
U E 0.3
= A 1.0
2. Salvare il blocco con il comando di menu File > Salva.
8-2
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
8.3
Progettazione di controlli operandi per l'FB10
Introduzione
Al termine della programmazione del blocco per il programma di esempio, è possibile creare
un controllo operandi per lo stesso blocco.
Come procedere
1. Se l'FB10 è stato chiuso, aprirlo nel SIMATIC Manager con doppio clic. Si aprirà l'editor
"KOP/AWL/FUP".
2. Nell'esempio deve essere controllata l'uscita A 1.0. Per questa uscita si vuole inserire un
controllo operandi. Posizionare il cursore sulla riga di assegnazione ”= A 1.0” e
richiamare con il comando di menu Modifica > Proprietà speciali dell'oggetto >
Controllo la finestra di dialogo ”Controlli di processo”.
3. Selezionare nel campo ”Modelli” ”S7-PDIAG: controllo operandi” e fare clic sul pulsante
"Nuovo".
Risultato: viene visualizzata la scheda "Definizione" nella finestra di dialogo "S7-PDIAG:
controllo operandi". Per l'accesso alla diagnostica viene visualizzato l'operando
contenuto nella riga di assegnazione, in questo caso "A1.0".
4. Per assegnare al messaggio di errore il testo corrispondente, introdurre nel campo
”Messaggio”: ”A 1.0 nell'FB 10 ha il livello 1”.
5. Uscire dalla scheda con "OK". Il controllo operandi per A 1.0 su livello 1 è stato così
progettato ed è visibile nella finestra di dialogo "Controlli di processo" in "Elenco controlli
esistenti".
6. Uscire dalla finestra di dialogo "Controlli di processo" scegliendo "Chiudi".
7. Salvare il blocco con il comando di menu File > Salva in modo che la nuova definizione
di errore venga memorizzata nel blocco, quindi uscire dall'editor KOP/AWL/FUP.
8. Inserire nel progetto ”EsPDIAG”, alla fine dell'OB 1, il seguente richiamo per l'FB 10:
-
CALL FB 10, DB 10
9. Nella successiva finestra di dialogo fare clic su "Sì" per creare il nuovo DB di istanza
(in questo caso il DB 10).
Risultato: Il DB 10 è stato creato con i dati necessari per S7-PDIAG e gli è stato
conferito l'attributo "S7_pdiag = true".
10. Salvare il blocco con il comando di menu File > Salva in modo da memorizzare nel
blocco la nuova definizione di errore e uscire dall'editor KOP/AWL/FUP.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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8-3
Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
8.4
Inserimento del richiamo di blocchi di controllo nell'OB 1 e
caricamento di blocchi di controllo nel PLC
Introduzione
Per rendere attivi i blocchi di controllo generati dall'utente, è necessario caricarli nel sistema
di automazione e inserirne il richiamo nell'OB1 oppure in un'altra posizione del programma
stabilita dall'utente.
Presupposti
Devono essere stati generati i blocchi di controllo per l'intero programma utente.
Inserimento del richiamo nell'OB1
1. Aprire con un doppio clic l'OB1 nel SIMATIC Manager
2. Immettere le righe seguenti:
CALL
FB 44, DB 44
PDIAGZyklus: = OB1_SCAN_1
3. Salvare il blocco e chiudere l'editor "KOP/AWL/FUP".
Avvertenza
L'FB 44 contiene il rilevamento errori. Non appena viene individuato un errore nell'FB 44,
quest'ultimo richiama automaticamente l'FB 45 per l'acquisizione dei valori iniziali e dello
stato.
Caricamento del programma di esempio
Il programma di esempio "EsPDIAG" può essere caricato dal SIMATIC Manager nel proprio
sistema di automazione. Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare nel SIMATIC Manager la cartella blocchi.
2. Caricare il programma di esempio nella propria CPU con il comando di menu Sistema di
destinazione > Carica > Nell'unità.
8-4
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Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
8.5
Generazione dei blocchi di controllo
Introduzione
I seguenti passi mostrano come creare blocchi di controllo dalle definizioni di errore.
Come procedere
1. Selezionare la cartella "Blocchi" nel SIMATIC Manager e aprire S7-PDIAG con il
comando di menu Strumenti > Progetta controllo di processo. Risultato: nella vista
unità di S7-PDIAG vengono visualizzate le unità rilevanti per S7-PDIAG, qui l'FB 10 e il
DB 10.
2. Selezionare in S7-PDIAG il comando di menu Diagnostica di processo > Compila.
Alla prima compilazione l'utente viene invitato a controllare le impostazioni per la
compilazione. Confermare il messaggio con "OK".
3. Nella successiva finestra di dialogo "Impostazioni", che si può richiamare anche con il
comando di menu Strumenti > Impostazioni, immettere nella scheda"Predefinizioni" il
numero "44" per il rilevamento errori per i blocchi da compilare e il numero "45" per i
blocchi di acquisizione valore iniziale/stato.
4. Uscire dalla finestra di dialogo con "OK".Verrà visualizzato il progresso dell'elaborazione
e, in caso di errori di compilazione, verrà inviato un messaggio.
Risultato: nel SIMATIC Manager vengono visualizzati i blocchi di controllo creati e le
relative SFC.
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8-5
Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
8.6
Test dell'esempio di diagnostica di processo con STEP 7
Dopo aver eseguito tutti i passi della progettazione con S7-PDIAG realizzando un piccolo
esempio di diagnostica, è possibile simulare un errore di processo e quindi visualizzare i
messaggi progettati attraverso la funzione di STEP 7 "Messaggi CPU".
Presupposti
Per visualizzare i messaggi senza l'aiuto di un sistema visualizzato, occorre richiamare
l'applicazione "Messaggi CPU" compresa nel pacchetto di base. Procedere nella maniera
seguente:
1. Passare al modo online nel SIMATIC Manager
Risultato: si apre la finestra del progetto online.
2. Selezionare il programma di esempio "EsPDIAG".
3. Richiamare la funzione "Messaggi CPU" con il comando di menu Sistema di
destinazione > Messaggi CPU...
4. Attivare nella finestra di dialogo "Impostazioni" la casella di controllo "A" per visualizzare
le segnalazioni Alarm_S e chiudere la finestra di dialogo.
Una volta definite in "Messaggi CPU" tutte le impostazioni per la visualizzazione dei
messaggi di errore, possono essere simulati errori di processo.
Attivazione del messaggio di errore nell'FB10
Per attivare il messaggio di errore progettato nell'FB 10, procedere nella maniera seguente:
1. Impostare contemporaneamente gli ingressi E 0.0, E 0.1, E 0.2 e E 0.3. Se non si
dispone di unità digitali, è possibile procedere con la funzione di STEP 7
"Controllo/Comando di variabili".
Risultato: l'uscita A 1.0 nell'FB 10 viene impostata al livello "1". Sulla base della
definizione di errore progettata, questo stato viene riconosciuto da S7-PDIAG come
errore. Viene emesso un messaggio con il testo definito dall'utente. Nella finestra
"Messaggi CPU" compare solo questo messaggio di errore.
Come continuare
Nel corso dei capitoli precedenti l'utente ha imparato passo dopo passo a creare con
S7-PDIAG un programma STEP 7 con funzioni di diagnostica.
Nei capitoli che seguono si apprenderà come creare una progettazione che supporta
funzioni di diagnostica per un sistema visualizzato (OP) con l'aiuto del software di
progettazione ProTool e del relativo pacchetto opzionale ProAgent (della serie
SIMATIC HMI).
Infine l'utente apprenderà come eseguire personalmente una diagnostica di processo
sull'OP, imparando a conoscere le diverse pagine di diagnostica.
8-6
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
8.7
Primi passi con ProAgent
Qui di seguito viene mostrato all'utente come creare con ProTool una progettazione con
funzioni di diagnostica per l'esempio precedente, come caricarla nel pannello operatore e
come eseguire la diagnostica di processo.
Sono richieste le seguenti operazioni:
1. Implementazione delle pagine di diagnostica nell'esempio
2. Avvio di ProTool e definizione delle impostazioni
3. Salvataggio, generazione e avvio
della progettazione.
4. Diagnostica di processo nel sistema visualizzato (HMI)
Presupposti
Per poter progettare la diagnostica di processo con ProTool devono essere stati generati
senza errori i blocchi di controllo per il programma utente, come descritto all'inizio del
capitolo.
Sistema visualizzato (display)
La descrizione che segue mostra in tutte le figure un OP25 come esempio di
apparecchiatura di servizio e visualizzazione. Il modo di procedere è identico per tutti i
sistemi visualizzati.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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8-7
Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
8.8
Implementazione delle pagine di diagnostica nell'esempio
Introduzione
Per poter progettare una diagnostica di processo per il sistema visualizzato (HMI), occorre
innanzitutto integrare nel progetto di esempio le pagine corrispondenti.
Poiché per l'esempio sono necessarie esclusivamente pagine di diagnostica, è possibile
riprendere direttamente nell'esempio la progettazione standard in dotazione insieme alle
pagine di diagnostica. In caso contrario si dovrebbero copiare e inserire le pagine di
diagnostica come descritto nel manuale.
Come procedere
Per l'implementazione delle pagine di diagnostica procedere nel modo seguente:
1. Avviare il SIMATIC Manager e scegliere il comando di menu File > Apri.
2. Selezionare nella finestra di dialogo "Apri" l'opzione "Progetti" e scegliere dall'elenco
"EsPDIAG".
3. Aprire allo stesso modo il progetto "ProAgent".
Se il progetto non dovesse comparire nell'elenco, fare clic su "Sfoglia" e aprire il progetto
"ProAgent" nella directory "Standard\ProAgent" della directory di ProTool.
Nel progetto "ProAgent" si trovano i progetti standard per diversi pannelli operatore.
4. Poiché per l'esempio sono necessarie esclusivamente pagine di diagnostica, è possibile
riprendere direttamente nell'esempio la progettazione con le pagine di diagnostica.
5. Spostare la progettazione "ProAgentPCmedium" con il mouse (tramite drag&drop) nel
progetto "EsDIAG" oppure salvarla con il comando di menu File > Salva con nome nel
progetto "EsPDIAG".
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Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
8.9
Avvio di ProTool e definizione delle impostazioni
Introduzione
L'operazione successiva consiste nell'avviare ProTool ed effettuare le impostazioni
necessarie. In particolare occorre selezionare i parametri di rete e la CPU così come le
unità.
Selezione dei parametri di rete e della CPU
Procedere nella maniera seguente:
1. Avviare il software di progettazione ProTool CS facendo doppio clic sul simbolo di
ProAgentPCmedium.
2. Selezionare nello schema di progettazione la voce "Controllori".
3. Fare un doppio clic a destra su "Steuerung_1" e fare clic nella finestra di dialogo
"Controllore" sul pulsante "Parametri".
4. Scegliere i parametri di rete e la CPU collegata.
5. Confermare i dati immessi con "OK".
Selezione delle unità impianto
Selezionare le unità per le quali deve essere eseguibile una diagnostica di processo.
Procedere nella maniera seguente:
1. Scegliere il comando di menu Sistema di destinazione > ProAgent.
2. Selezionare la voce "Steuerung_1" e fare clic sul pulsante "Seleziona unità". La
selezione viene acquisita nell'elenco delle unità scelte.
3. Uscire dalla finestra di dialogo "ProAgent" con "OK".
Risultato: ora tutte le unità di "Steuerung_1" supportano funzioni di diagnostica.
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Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
8.10
Salvataggio, generazione e avvio della progettazione
Introduzione
Al termine della progettazione occorre salvare il progetto, generarlo e avviarlo. Queste
operazioni possono essere effettuate simultaneamente avviando ProTool RT.
Avvertenza
Se, a differenza dell'esempio, non si utilizza lo stesso PC della progettazione come pannello
operatore, dopo la generazione occorre trasferire il progetto al pannello operatore e avviarlo
da qui.
Come procedere
Procedere nella maniera seguente:
1. Fare clic sul simbolo
2. Confermare la domanda sulla generazione con Sì.
3. Risultato: ProTool sincronizza i suoi dati con la base di dati di STEP 7. I dati di
diagnostica e i testi per le segnalazioni ALARM_S vengono letti dalla base di dati e una
copia viene salvata nella progettazione di ProTool.
A questo punto vengono effettuati il salvataggio, la generazione e il trasferimento. Nel
corso di queste operazioni vengono visualizzati nella scheda della generazione della
finestra di stato diversi messaggi, come p. es. messaggi di ProTool in fase di
generazione.
4. ProTool RT viene avviato e l'utente può iniziare a lavorare con la diagnostica di
processo.
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Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
8.11
Diagnostica di processo nel sistema visualizzato (HMI)
Introduzione
Dopo aver creato la progettazione del pannello operatore e averla caricata su quest'ultimo
seguendo le istruzioni dei capitoli precedenti, è possibile procedere alla diagnostica del
processo.
Presupposti
Per poter eseguire la diagnostica di processo sul pannello operatore, è necessario che tutte
le operazioni descritte nei capitoli precedenti siano state eseguite correttamente:
1. Il programma di controllo deve essere caricato nella CPU
2. La progettazione deve trovarsi nel pannello operatore.
Pagina di avvio della diagnostica
Una volta avviato ProTool RT nel pannello operatore viene visualizzata per prima la pagina
di avvio della diagnostica. Questa pagina consente di passare alla pagina standard o alla
pagina delle segnalazioni. Passare alla pagina di segnalazione facendo clic sul pulsante
corrispondente.
Pagina delle segnalazioni
Inizialmente la pagina di segnalazione è vuota poiché non si verificati guasti.
1. Simulare ora un guasto nell'FB 10 come fatto in precedenza.
Sul pannello operatore compare una segnalazione di guasto:
2. Fare clic su ACK
per nascondere la finestra di segnalazione.
In tal modo si è confermata la segnalazione, ma si deve ancora reagire al guasto. Finché
il guasto non è stato eliminato, il segnale di guasto continua a lampeggiare.
Chiarimenti sulla pagina di segnalazione
L'asterisco a sinistra del messaggio indica che questo messagggio supporta la diagnostica.
Poiché finora è stato visualizzato un unico messaggio, esso è già selezionato. La selezione
è riconoscibile grazie al modo di rappresentazione: la riga di segnalazione compare in
carattere chiaro su sfondo scuro.
Se vengono visualizzati più messaggi, scegliere con i tasti cursore o con il mouse il
messaggio per il quale si desidera effettuare la diagnostica di processo. Quindi fare clic sul
pulsante di richiamo della pagina standard.
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Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
Pagina standard "Unità guasta"
L'unità impianto guasta è contrassegnata da un triangolo. Poiché si tratta del primo guasto, il
triangolo lampeggia. Se il guasto avesse causato ulteriori anomalie, per le unità interessate
comparirebbero simboli di avvertimento che tuttavia non lampeggerebbero.
Il triangolo intermittente compare nel punto in cui il guasto si è verificato per la prima volta. In
molti casi, la causa del guasto e le anomalie che ne derivano possono essere individuate in
questo punto. L'unità impianto guasta è già selezionata. Sopra l'elenco delle unità impianto
compare una freccia con la punta rivolta a sinistra; tale freccia indica che l'unità impianto
selezionata è parte di un'unità impianto sovraordinata.
Pagina standard "Unità sovraordinata"
In questa pagina standard compare l'unità sovraordinata, in questo caso il DB 10.
UnitàImpianto:DB
10 DB10
Esistono unità automatico
Gerarchicamente subordinate
Modo
Unità impianto
DB10 0
Azione Modo
Se un'unità subordinata
è guasta, anche
l'unità sovraordinata è guasta
Qui si passa
alla
pagina di
segnalazione
Qui si passa
alla
pagina
dettagliata
Qui si ritorna
alla pagina di avvio
della diagnostica
Chiarimenti sulla pagina standard "Unità sovraordinata"
L'unità impianto guasta è contrassegnata da un triangolo. Poiché si tratta del primo guasto, il
triangolo lampeggia. Se il guasto avesse causato ulteriori anomalie, per le unità interessate
comparirebbero simboli di avvertimento che tuttavia non lampeggerebbero.
Il triangolo intermittente compare nel punto in cui il guasto si è verificato per la prima volta. In
molti casi, la causa del guasto e le anomalie che ne derivano possono essere individuate in
questo punto. L'unità impianto guasta è già selezionata.
Ora fare clic sul pulsante di richiamo della pagina dettagliata.
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Benvenuti nell'esempio introduttivo di S7-PDIAG e ProAgent
Pagina dettagliata
La pagina dettagliata mostra esattamente quali segnali hanno attivato la segnalazione di
guasto.
I segnali che hanno provocato la segnalazione di guasto sono contrassegnati dal simbolo del
fulmine. Il controllo operandi definito nel capitolo Primi passi con S7-PDIAG controlla l'uscita
A1.0. Il messaggio di errore viene attivato quando A1.0 raggiunge il livello "1", come nel caso
attuale.
La causa è visibile nella parte centrale della pagina dettagliata:
Gli ingressi E 0.0, E 0.1, E 0.2 ed E 0.3 hanno tutti lo stato "1". In base all'assegnazione, in
questo modo anche l'uscita A 1.0 acquisisce lo stato "1". Per eliminare l'errore, almeno uno
degli ingressi deve essere resettato allo stato "0".
Rappresentazione come lista dei segnali
Per la rappresentazione del codice di programma nella parte centrale della pagina
dettagliata è possibile spostarsi tra AWL, lista segnali e KOP. Fare clic sul pulsante
corrispondente.
Nella zona centrale della pagina dettagliata viene visualizzata la rappresentazione sotto
forma di lista segnali.
Rappresentazione in KOP
Fare ancora una volta clic sul pulsante corrispondente. In questo modo si commuta
ciclicamente alla rappresentazione successiva:
Nella zona centrale della pagina dettagliata viene visualizzata la rappresentazione in KOP.
Conclusione
L'utente ha simulato un errore, ha seguito la relativa segnalazione di guasto sul PC e ha
determinato la causa del guasto.
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9
Le varianti della definizione di controlli
9.1
Panoramica delle varianti per la definizione di controlli
I controlli si possono definire negli operandi nella tabella dei simboli, nelle FC e negli FB.
Per definire i controlli, esistono le seguenti possibilità:
•
Definizione di controlli nella tabella dei simboli
•
Definizione di controlli nelle FC
•
Definizione di controlli negli FB
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
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Le varianti della definizione di controlli
9.2
Definizione di controlli nella tabella dei simboli
Presupposti
Per poter definire i controlli nella tabella dei simboli, occorre innanzitutto attivare nel menu
"Visualizza" la visualizzazione delle colonne "N, S, M, C, CC". Quindi è possibile stabilire
nella colonna "N" quali operandi sono da controllare.
Procedimento
1. Selezionare la casella di controllo nella colonna "N" per l'operando da controllare.
2. Si aprirà una finestra in cui selezionare il controllo. Scegliere il modello adeguato, p.es.
Controllo operandi, e fare clic sul pulsante "Nuovo" .
3. A questo punto è possibile parametrizzare il controllo e introdurre il testo del messaggio.
Avvertenze
•
L'acquisizione valori iniziali va disattivata.
9-2
•
Nel campo "Accesso alla diagnostica" viene visualizzato il simbolo dell'operando
controllato.
•
È possibile definire il controllo anche per gli operandi che non vengono ulteriormente
utilizzati nel programma utente.
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Le varianti della definizione di controlli
9.3
Definizione di controlli negli FB
Anche nei segmenti degli FB è possibile controllare qualsiasi operando (condizioni e/o
assegnazioni).
Tuttavia per quanto riguarda gli FB occorre tenere presente una differenza sostanziale.
Poiché gli FB devono essere impiegati più volte (definizione delle istanze), all'interno degli
FB sono presenti come operandi quasi soltanto parametri formali. Al momento della
definizione delle istanze nell'editor KOP/AWL/FUP, a questi parametri formali vengono
assegnati parametri attuali.
Con S7-PDIAG è possibile definire controlli anche per i parametri formali. In questo modo è
possibile creare blocchi standard con controlli integrati. Alcuni esempi sono dati da blocchi
per valvole, motori ecc. Attivando l'acquisizione valori iniziali nei segnali controllati, non
vengono memorizzati i valori dei parametri formali bensì i valori dei rispettivi parametri attuali
così come gli operandi nei segmenti collegati.
Esempio:
"Barra scorrevole 1"
"Barra scorrevole"
EN
"Comando chiuso"
"Pompa in esercizio"
"Comando aperto"
Aperto
ENO
Valvola_chiusa
"Barra scorrevole
chiusa"
Interblocco_chiuso
Chiuso
"Contenitore pieno" "Coperchio chiuso Interblocco_aperto
Valvola_aperta
"Barra scorrevole
aperta"
Se si controlla l'ingresso "Interblocco_aperto", in caso di errore l'acquisizione valori iniziali
memorizza lo stato degli operandi "Contenitore pieno" e "Coperchio chiuso".
Avvertenze
Per visualizzare nel messaggio non solo l'errore ma anche la sua localizzazione, S7-PDIAG
mette a disposizione parametri formali con i quali visualizzare il nome dell'istanza (p.es.
barra scorrevole 1) e il nome della stazione (= nome del blocco sovraordinato).
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Le varianti della definizione di controlli
9.4
Definizione di controlli nelle FC
Nei segmenti delle FC è possibile controllare qualsiasi operando (condizioni e/o
assegnazioni).
Esempio:
"Porta 1"
"Porta 2"
"Porta 3"
"Porta aperta"
In questo segmento è possibile controllare ogni singolo contatto della porta oppure il segnale
cumulativo "Porta aperta". Poiché S7-PDIAG è in grado di memorizzare i valori iniziali al
momento dell'attivazione del controllo, cioè lo stato degli operandi utilizzati nel segmento,
mentre ProAgent determina l'operando causa di un errore attraverso l'analisi criteri, in
questo modo è possibile ridurre il numero di operandi controllati e quindi anche la fase di
progettazione.
La progettazione sarebbe per esempio la seguente
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Le varianti della definizione di controlli
In questo caso viene controllato il livello 0 poiché, se la porta di protezione è aperta, il
finecorsa ha il segnale zero (principio della corrente di riposo). Con l'acquisizione dei valori
iniziali insieme all'analisi criteri si determina l'operando causa di un errore. L'espressione
@ErrOpSym1@ consente di visualizzare l'operando nella riga del messaggio. Se per
esempio la Porta 2 è stata aperta, il testo del messaggio sarebbe il seguente: "Porta di
protezione aperta Porta 2".
Avvertenze
•
Per poter rappresentare i controlli nei blocchi con un determinato colore, è necessario
che siano attive le caselle di controllo "Identificativo operando" e "Operandi della
diagnostica di processo (S7-PDIAG)" nell'editor KOP/AWL/FUP, comando di menu
Strumenti > Impostazioni, scheda "Visualizza".
•
Se si intende definire un controllo per un operando, è necessario innanzitutto
selezionare quest'ultimo nell'editor KOP/AWL/FUP. Selezionare quindi nel menu di
scelta rapida (richiamabile con il tasto destro del mouse) la riga "Proprietà speciali
dell'oggetto" e il comando di menu "Controllo" per richiamare la finestra di selezione di
S7-PDIAG.
•
Se si controlla un operando appartenente a un'assegnazione (bobina nello schema a
contatti), occorre attivare l'acquisizione valori iniziali in modo che ProAgent possa
determinare il segnale attivante nel segmento attraverso l'analisi criteri.
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Le varianti della definizione di controlli
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10
Definizione di modelli di controllo
10.1
Creazione di modelli personalizzati
Oltre ai controlli predefiniti in dotazione, in S7-PDIAG è possibile creare modelli
personalizzati per controlli specifici. Questi modelli semplificano la progettazione riducendo i
tempi di elaborazione. Nei modelli personalizzati è possibile inoltre memorizzare logiche di
controllo incomplete.
Avvertenza
Osservare che all'interno di un modello deve essere creato un solo tipo di messaggio. Per
questo motivo nel modello non viene assegnato alcun numero di messaggio. Il testo del
messaggio per il controllo può tuttavia essere già progettato nel modello.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare in S7-PDIAG il comando di menu Strumenti > Modelli
2. Selezionare nella finestra di dialogo successiva, in "Modelli" o "Elenco controlli esistenti",
il controllo opportuno e fare clic sul pulsante "Nuovo".
Avvertenza: i controlli esistenti vengono visualizzati solamente se è stato impostato un
operando di accesso alla diagnostica.
3. Si aprirà la finestra di dialogo "Modello (...)".Completare le schede "Generale" e
"Definizione".
4. Fare clic sul pulsante "Salva" per memorizzare il modello.
5. Il modello creato viene inserito nella finestra di dialogo "Modelli" con il nome del tipo di
controllo. Modificando un modello a posteriori non si modificano le definizioni di errore
create precedentemente sulla base di questo modello.
6. Per utilizzare questo modello per controlli futuri è sufficiente selezionarlo e fare clic sul
pulsante "Nuovo".
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Definizione di modelli di controllo
10-2
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11
Creazione e modifica di oggetti
11.1
Creazione di progetti
In S7-PDIAG non è possibile creare nuovi progetti ma vi sono le seguenti possibilità di crearli
nel SIMATIC Manager:
•
Creazione di un progetto tramite l'assistente
•
Creazione manuale di un progetto
Creazione di un progetto tramite l'assistente
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare il comando di menu File > Assistente: 'nuovo progetto' nel
SIMATIC Manager.
2. Introdurre nelle finestre di dialogo i dati richiesti dall'assistente.
Creazione manuale di un progetto
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare nel SIMATIC Manager il comando di menu File> Nuovo.
2. Selezionare nella finestra di dialogo "Nuovo progetto" la scheda "Progetti utente".
3. Assicurarsi che nella casella di riepilogo "Tipo:" sia selezionata la voce "Progetto".
4. Fare clic sulla casella di controllo "Inserisci nel multiprogetto attuale" se si intende
inserire il progetto in un multiprogetto. Questa casella di controllo è attivabile soltanto se
prima si seleziona il multiprogetto nella finestra del progetto.
5. Immettere nel campo "Nome:" il nome del nuovo progetto utente. È possibile inoltre
selezionare e modificare uno dei nomi della lista in alto, utilizzandolo come base per il
nome del nuovo progetto.
6. Creare il nuovo progetto facendo clic sul pulsante "OK".
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11-1
Creazione e modifica di oggetti
11.2
Apertura di progetti
Per aprire un progetto esistente in S7-PDIAG, procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare il comando di menu Diagnostica di processo > Apri o fare clic sul
corrispondente pulsante nella barra degli strumenti. Si aprirà la finestra di dialogo "Apri"
2. Selezionare il progetto nel quale si intendono progettare i controlli. Navigare fino al
programma S7 desiderato e fare clic sulla cartella "Blocchi".
3. Confermare con "OK".
11.3
Preferenza operandi nei progetti
Il SIMATIC Manager di STEP 7 comprende una finestra di dialogo per le proprietà della
cartella dei blocchi nella quale è possibile definire se, in seguito alla modifica della tabella
dei simboli, al momento dell'apertura dei blocchi sia deterrminante il simbolo o il valore
assoluto.
Se nella cartella dei blocchi contenuta nel SIMATIC Manager si è stabilito che i simboli sono
determinanti, e hanno quindi la prefenza operandi, e nella tabella dei simboli è stato
cancellato o modificato un simbolo in modo che non ora può più essere assegnato a un
valore assoluto, quando si richiama S7-PDIAG viene automaticamente aperta la finestra di
dialogo "Preferenza operando".
La finestra di dialogo "Preferenza operando" consente in questo caso di riassegnare un
simbolo a valori assoluti esistenti.
11.4
Copia di progetti e blocchi
Per copiare un progetto, procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare il progetto da copiare nel SIMATIC Manager.
2. Selezionare nel SIMATIC Manager il comando di menu File> Salva con nome.
3. Nella finestra di dialogo "Salva con nome" scegliere la memorizzazione con o senza
riorganizzazione. In caso di progetti poco recenti o di progetti nei quali sono state
eseguite numerose modifiche, è preferibile scegliere l'opzione "Riorganizza" poiché si
ottimizza la gestione dei dati e si verifica la struttura del progetto.
4. Nella finestra di dialogo "Salva progetto con nome", immettere il nome del nuovo
progetto ed eventualmente un nuovo percorso. Confermare con "OK".
Per copiare progetti o blocchi nel SIMATIC Manager con informazioni di S7-PDIAG,
osservare quanto segue:
11-2
•
Se dopo aver creato un gruppo si desidera copiarne i blocchi, le informazioni sul gruppo
non vengono copiate. Anche selezionando e quindi copiando tutti i blocchi nella
directory "Blocchi" le informazioni di gruppo non vengono copiate.
•
Le informazioni di gruppo sono contenute nella copia solo se si selezionano e si copiano
la directory "Blocchi" e le directory sovraordinate.
•
Le definizioni di errore globali che in S7-PDIAG sono state create direttamente nella
directory "Gruppi standard" vengono copiate solo se nel SIMATIC Manager vengono
copiate la directory "Blocchi" e le directory sovraordinate.
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Creazione e modifica di oggetti
11.5
Copia di definizioni di errore
Le definizioni di errore esistenti si possono copiare e quindi inserire e rielaborare nella
stessa unità.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare nella vista unità la definizione di errore da copiare
2. Copiare la definizione di errore
-
Selezionando il comando di menu Modifica > Copia
-
Oppure facendo clic sul tasto destro del mouse e selezionando l'opzione "Copia" nel
menu a discesa.
Avvertenza
Una volta copiata, la definizione di errore viene trasferita negli appunti e può essere
reinserita con il comando di menu Modifica > Incolla.
11.6
Incollare definizioni di errore
Le definizioni di errore esistenti possono essere prelevate dagli appunti e inserite in posizioni
diverse.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare nella gerarchia l'oggetto nel quale inserire la definizione di errore ripresa
dagli appunti
2. Incollare la definizione di errore
-
Selezionando il comando di menu Modifica > Incolla
-
Oppure facendo clic sul tasto destro del mouse e selezionando l'opzione "Incolla" nel
menu a discesa.
Avvertenza
Le definizioni di errore possono essere copiate e incollate soltanto nell'ambito dello stesso
oggetto della gerarchia.
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11-3
Creazione e modifica di oggetti
11.7
Cancellazione di definizioni di errore
Le definizioni di errore e i controlli che non vengono più utilizzati possono essere cancellati.
Le possibilità sono tre.
Cancellazione di definizioni di errore nella vista unità:
1. Selezionare nella vista unità la definizione di errore da cancellare.
2. Cancellare il controllo in uno dei modi seguenti:
-
Selezionare il comando di menu Modifica > Cancella
-
Fare clic sul tasto destro del mouse e selezionare il comando "Cancella" nel menu di
scelta rapida.
Cancellazione di definizioni di errore nell'editor KOP/AWL/FUP:
1. Selezionare nel blocco l'operando di accesso alla diagnostica del controllo
2. Aprire la finestra di dialogo "Controlli di processo" come segue:
-
Selezionare il comando di menu Modifica > Proprietà speciali dell'oggetto >
Controllo oppure
-
Fare clic sul tasto destro del mouse e selezionare l'opzione "Proprietà speciali
dell'oggetto" nel menu di scelta rapida.
3. Nella casella di riepilogo in basso scegliere la definizione di errore da cancellare.
4. Fare clic sul pulsante "Cancella".
oppure
1. Aprire nell'editor KOP/AWL/FUP la scheda "Diagnostica" per il blocco in questione.
2. Selezionare la definizione di errore da cancellare facendo clic sulla prima colonna. In tal
modo l'intera riga verrà evidenziata.
3. Mediante il menu contestuale (tasto destro del mouse) richiamare il comando di menu
Cancella.
11-4
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Creazione e modifica di oggetti
Cancellazione di definizioni di errore nella tabella dei simboli:
1. Selezionare nella tabella dei simboli l'operando al quale è annesso il controllo da
cancellare
2. Aprire la finestra di dialogo "Controlli di processo" come segue:
-
Selezionare il comando di menu Modifica > Proprietà speciali dell'oggetto >
Controllo oppure
-
Fare clic sul tasto destro del mouse e selezionare l'opzione "Proprietà speciali
dell'oggetto" nel menu di scelta rapida.
3. Nella casella di riepilogo in basso scegliere la definizione di errore da cancellare.
4. Fare clic sul pulsante "Cancella".
Avvertenza
•
Quando si cancella un controllo da un FB, esso non viene cancellato nel corrispondente
DB di istanza. Allo stesso modo, il controllo non viene cancellato dall'FB quando lo si
cancella dal DB di istanza. È sempre necessario, insomma, cancellare entrambi i
controlli (nell'FB e nel DB di istanza) per evitare che con la compilazione successiva
venga generato un nuovo controllo e che nel DB di istanza restino controlli per i quali
non esiste più un corrispondente nell'FB.
•
E' possibile cancellare le definizioni di errore anche quando S7-PDIAG non è installato.
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11-5
Creazione e modifica di oggetti
11.8
Modifica di controlli esistenti
I controlli creati possono essere modificati in un secondo tempo.
Procedere nella maniera seguente:
1. Richiamare il controllo da modificare in uno dei seguenti modi:
-
Selezionare il controllo nella vista unità e richiamare la relativa finestra di dialogo
con il comando di menu Modifica > Proprietà dell'oggetto o con il tasto destro del
mouse
oppure
-
Evidenziare in un blocco nell'editor KOP/AWL/FUP l'operando di accesso alla
diagnostica e aprire la finestra di dialogo "Controlli di processo" con il comando di
menu Modifica > Proprietà speciali dell'oggetto > Controllo o il tasto destro del
mouse. Evidenziare quindi il controllo da elaborare e selezionare il pulsante
"Modifica"
oppure
-
Aprire in un blocco nell'editor KOP/AWL/FUP la scheda "Diagnostica" e selezionare
nella prima colonna il controllo in questione. Mediante il tasto destro del mouse
aprire quindi il menu contestuale e selezionare il comando di menu Proprietà
dell'oggetto oppure compilare le caselle della tabella.
oppure
-
Selezionare nella tabella dei simboli il nome simbolico dell'operando per il quale è
stato creato il controllo e aprire con il tasto destro del mouse la finestra di dialogo
"Controlli di processo". Selezionare nella casella di riepilogo in alto il controllo
desiderato e fare clic sul pulsante "Modifica"
2. Nella scheda "Generale" possono essere elaborate le informazioni generali inerenti il
controllo
3. Nella scheda "Definizione" è possibile elaborare l'esatta definizione del controllo e, a
seconda del tipo di controllo, modificare la logica di controllo e il tempo di ritardo nonché
attivare o disattivare il controllo e l'acquisizione valori iniziali. È possibile, inoltre,
elaborare il messaggio che deve essere emesso sul sistema visualizzato al verificarsi
dell'errore.
4. Una volta introdotte tutte le modifiche, confermare con "OK" o "Salva".
5. Ulteriori informazioni su come completare la finestra di dialogo si possono richiamare
con il tasto F1.
Avvertenza
Affinché le modifiche apportate al controllo vengano riprese anche nel controllo di processo,
occorre rigenerare i blocchi di controllo. Eccezione: se l'utente ha modificato solamente il
testo del messaggio per l'errore definito, non è necessario rigenerare i blocchi di controllo.
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Creazione e modifica di oggetti
11.9
Raggruppamento di unità
S7-PDIAG offre la possibilità di riunire le unità impianto in gruppi con il comando di menu
Strumenti > Raggruppa unità.
Oltre al gruppo standard definito per default, è possibile raggruppare le unità fino a un
massimo di 15 gruppi diversi.
Se si cancella uno dei gruppi creati dall'utente, le unità in esso contenute vengono
reintegrate automaticamente nel gruppo standard.
Per ogni gruppo vengono creati blocchi di controllo nella fase di generazione. Per l'utente
questa procedura è vantaggiosa in quanto i blocchi sono più piccoli, con tempi di
generazione più corti.
Avvertenza
È preferibile raggruppare le unità impianto solo alla fine della fase di strutturazione, quando
la gerarchia del programma è già stata creata in modo completo.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare in S7-PDIAG il comando di menu Strumenti > Raggruppa unità
2. Nella successiva finestra di dialogo, alla voce "Gruppo", viene visualizzato il gruppo
standard (0). Nella casella di riepilogo a discesa a sinistra compaiono le unità impianto
appartenenti al gruppo standard.
3. Fare clic sul pulsante "Nuovo" per creare un nuovo gruppo. Si aprirà la finestra di
dialogo "Predefinizioni del gruppo".
4. Immettere qui il nome del nuovo gruppo da creare nonché i numeri dei blocchi di
controllo per il rilevamento degli errori e l'acquisizione dei valori iniziali, quindi uscire
dalla finestra di dialogo con "OK".
Risultato: è stato creato un nuovo gruppo che viene visualizzato nella finestra di dialogo
"Raggruppa unità" alla voce "Gruppo".
5. Spostare ora nella finestra di dialogo "Raggruppa unità impianto" le unità impianto dal
gruppo standard al nuovo gruppo selezionandole nel gruppo standard e premendo
quindi il pulsante (Æ, Tutte >). I pulsanti "Å " e "< Tutte" consentono anche di ritrasferire
le unità nel gruppo standard.
6. Per modificare nuovamente le impostazioni del gruppo selezionato, fare clic sul pulsante
"Modifica".
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11-7
Creazione e modifica di oggetti
7. Il pulsante "Cancella" consente di cancellare nuovamente il gruppo selezionato, tranne il
gruppo standard che è sempre presente. Le unità impianto assegnate a questo gruppo
vengono spostate nuovamente nel gruppo standard.
8. Una volta eseguite tutte le impostazioni, uscire dalla finestra di dialogo con "OK".
Risultato: il nuovo gruppo viene visalizzato nella vista unità di S7-PDIAG con una piccola
cifra su sfondo rosso.
Avvertenze
•
Se dopo aver creato un gruppo si desidera copiarne i blocchi, le informazioni sul gruppo
non vengono copiate. Anche selezionando e copiando tutti i blocchi della directory
"Blocchi", le informazioni di gruppo non vengono copiate.
•
11.10
Le informazioni sul gruppo vengono incluse nella copia soltanto selezionando e
copiando la directory "Blocchi", in quanto sono memorizzate nella directory stessa.
Spostamento di unità impianto
S7-PDIAG consente di spostare le unità impianto nella vista unità in base alla propria
gerarchia tecnologica.
Le unità spostate sono contraddistinte da un simbolo e vengono visualizzate nella vista
virtuale unità impianto.
Se la gerarchia virtuale è deselezionata, è possibile spostare istanze in altri gruppi
solamente attraverso la finestra di dialogo per il raggruppamento.
Con il comando di menu Visualizza > Vista virtuale unità impianto è possibile attivare e
disattivare la visualizzazione della vista unità virtuale.
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12
Ricerca e modifica di oggetti
12.1
Ricerca e modifica di oggetti
L'utente ha la possibilità di cercare e quindi modificare definizioni di errore S7-PDIAG, altre
definizioni di errore, unità impianto, movimenti e modelli.
Come procedere alla ricerca di oggetti
Per trovare gli oggetti sopracitati, procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare in S7-PDIAG il comando di menu Strumenti > Trova
2. Selezionare nella successiva finestra di dialogo "Trova" l'oggetto da cercare. Per trovare
unità impianto o definizioni di errore, occorre stabilire se cercare:
-
Tipi (FB),
-
Istanze (DB)
-
Altri (OB, FC, Global).
In ogni caso vengono fornite all'utente preimpostazioni adeguate per la ricerca
3. Per includere nella ricerca oggetti subordinati, occorre attivare la casella di controllo
corrispondente
4. Fare clic sul pulsante "Avvia". La ricerca inizia dall'oggetto selezionato nella vista unità.
Risultato: gli oggetti trovati vengono indicati in un elenco.
L'elenco indica a sinistra, come prima informazione, il nome degli oggetti trovati. Quindi
seguono le informazioni specifiche del tipo di oggetto quali p. es. operando di accesso
alla diagnostica, controllo, acquisizione valori iniziali, conferma, priorità, calsse di
visualizzazione e tipo di messaggio.
Per le definizioni di errore di istanza e le altre definizioni di errore, nel risultato della
ricerca viene visualizzato anche il numero di messaggio relativo agli oggetti trovati, il che
facilita notevolmente l'assegnazione ai messaggi sul sistema visualizzato.
Inoltre viene visualizzato il numero degli oggetti trovati e di quelli selezionati.
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12-1
Ricerca e modifica di oggetti
Come procedere alla modifica di oggetti
Per modificare gli oggetti trovati, procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare gli oggetti desiderati per modificarli. Per fare ciò si hanno tre possibilità:
-
Selezionare uno o più oggetti e fare clic sul pulsante "Modifica". A seconda che
l'utente abbia scelto un'unità, un movimento oppure una definizione di errore S7PDIAG, si aprirà la corrispondente finestra di dialogo "Modifica". Qui si possono
modificare le impostazioni attuali.
-
Per modificare le impostazioni, la finestra di dialogo "Modifica" può essere
richiamata anche con il tasto destro del mouse tramite il menu di scelta rapida
-
Selezionando un solo oggetto, è possibile visualizzarne ed elaborarne le proprietà
attraverso il menu di scelta rapida o con un doppio clic
-
Selezionando una definizione di errore di istanza, è possibile visualizzarne ed
elaborarne il tipo di controllo attraverso il menu di scelta rapida
-
Per le definizioni di errore di istanza e le altre definizioni di errore, nel risultato
della ricerca viene visualizzato anche il numero di messaggio relativo agli oggetti
trovati, il che facilita notevolmente l'assegnazione ai messaggi sul sistema
visualizzato.
2. Uscire dalla finestra di dialogo aperta "Modifica" premendo "OK" per salvare le
modifiche effettuate.
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13
Visualizzazione e modifica di dati della
diagnostica di processo
13.1
Visualizzazione e modifica dei tipi di controllo
Nella vista unità di S7-PDIAG e nella finestra di dialogo "Trova" è possibile visualizzare e
quindi modificare i tipi di controllo relativi alle definizioni di errore di istanza.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare nella vista unità la definizione di errore di istanza di cui visualizzare o
modificare il tipo di controllo
oppure
Selezionare tra i risultati della ricerca nella finestra di dialogo "Trova" la definizione di
errore di istanza di cui visualizzare e/o modificare il tipo di controllo.
2. Con il comando di menu Modifica > Tipo di controllo oppure con il menu di scelta
rapida (tasto destro del mouse) è possibile visualizzare e quindi elaborare i tipi di
controllo relativi alla definizione di errore di istanza scelta
3. Salvare le modifiche con OK.
Risultato: con la generazione successiva le modifiche eseguite dall'utente diventano
attive mentre tutte le definizioni di errore di istanza appartenenti al tipo di controllo non
inibite vengono sovrascritte.
Avvertenza
Le aree già elaborate o modificate delle definizioni di errore di istanza non vengono
sovrascritte durante la rigenerazione. Per sovrascrivere tutte le definizioni di errore di istanza
occorre attivare l'opzione corrispondente nella finestra di dialogo "Strumenti>
Impostazioni> Compila".
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13-1
Visualizzazione e modifica di dati della diagnostica di processo
13.2
Visualizzazione dei dati di riferimento generati da
S7-PDIAG
Ogni volta che si conclude una generazione, S7-PDIAG memorizza i dati di riferimento così
creati nella gestione dati di STEP 7. Per visualizzare e filtrare questi dati di riferimento
l'utente ha a disposizione un'apposita funzionalità di STEP 7.
Dati di riferimento creati:
I dati di riferimento creati da S7-PDIAG comprendono i dati riportati nella tabella seguente:
Dati di riferimento:
Visualizzati in:
Richiami dei blocchi di rilevamento errori con blocco dati
Elenco dei riferimenti incrociati e struttura
programma
Richiami dei blocchi di acquisizione valori iniziali con
blocco dati
Elenco dei riferimenti incrociati e struttura
programma
Richiamo del blocco utente con blocco dati
Elenco dei riferimenti incrociati e struttura
programma
Occupazione della parola di merker (memorizzazione
della priorità degli errori cumulativi)
Elenco dei riferimenti incrociati e schema di
occupazione
Requisiti per la creazione di dati di riferimento
I dati di riferimento dei blocchi di acquisizione dei valori iniziali e di rilevamento errori
vengono creati automaticamente con ogni generazione. I dati di riferimento per il richiamo
dei blocchi utente o per la memorizzazione della priorità degli errori cumulativi vengono
creati soltanto se sono stati attivati nella scheda "Predefinizioni” della finestra di dialogo
"Impostazioni”.
Visualizzazione e filtro dei dati di riferimento
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare in S7-PDIAG il comando di menu Strumenti > Dati di riferimento
2. Con i comandi del menu successivo è possibile:
-
Visualizzare i dati di riferimento oppure
-
Definire le condizioni per il filtro di visualizzazione dei dati di riferimento.
3. Per maggiori indicazioni su come procedere ulteriormente, consultare il manuale di
programmazione attuale di STEP 7.
13-2
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Visualizzazione e modifica di dati della diagnostica di processo
13.3
Aggiornamento dei dati dei segmenti rilevanti per la
diagnostica
Fino a questo momento, i segmenti rilevanti per la diagnostica venivano scritti nella banca
dati di S7-PDIAG al momento della generazione. Questi dati venivano poi modificati, a
seconda dei rispettivi operandi esclusi, e quindi trasferiti ai sistemi visualizzati.
Di conseguenza era sempre necessario aggiornare anche i dati dei sistemi visualizzati in
seguito a ogni generazione di S7-PDIAG.
Dalla versione V5.0 di S7-PDIAG in poi, è possibile stabilire che i segmenti per la
diagnostica (tenendo in considerazione gli operandi esclusi) vengano scritti nei blocchi di
acquisizione dei valori iniziali generati da S7-PDIAG. Da qui essi vengono letti dal sistema
visualizzato (HMI) in caso di necessità.
Il grande vantaggio di questa funzionalità è che la generazione va eseguita soltanto in in S7PDIAG, a seconda della modifica effettuata, mentre per i sistemi visualizzati (HMI) non è
necessario eseguire sempre l'aggiornamento.
Avvertenze:
•
Quando si inseriscono nuove definizioni di errore oppure si cancellano o si modificano
definizioni di errore esistenti, dopo ogni generazione viene segnalato all'utente se e quali
dati per i sistemi visualizzati (HMI) devono essere aggiornati
•
Questa forma di memorizzazione dei dati dei segmenti di rilievo per la diagnostica è
particolarmente utile per le fasi di messa in funzione. Una volta conclusa la messa in
funzione si consiglia, per motivi legati alle prestazioni del sistema e allo spazio di
memoria, di memorizzare i segmenti per la diagnostica nel sistema visualizzato (HMI)
•
La funzionalità descritta è supportata da ProTool/ProAgent solo dalla versione V5.2 SP2
in poi.
Avvertenze per la modifica di blocchi KOP/AWL/FUP:
•
Quando si modificano blocchi nell'editor KOP/AWL/FUP, dopo la generazione non
viene segnalato all'utente se i segmenti di diagnostica per i sistemi visualizzati (HMI)
vanno aggiornati o meno. In caso di modifiche all'interno di segmenti non è necessario
aggiornare questi dati.
•
Modificando il nome o il numero di un segmento, sul sistema visualizzato compare un
nome o un numero errato per il segmento in questione, ma l'analisi dei criteri è
corretta. In questo caso sta all'utente decidere se i segmenti per la diagnostica vadano
aggiornati per i sistemi visualizzati.
•
Cancellando segmenti che contengono assegnazioni multiple e/o inserendo segmenti
che creano assegnazioni multiple (cioè che contengono un operando che è stato
assegnato più volte), i dati dei segmenti rilevanti per la diagnostica vanno comunque
aggiornati per i sistemi visualizzati (HMI), altrimenti l'analisi dei criteri non può più
essere effettuata.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
13-3
Visualizzazione e modifica di dati della diagnostica di processo
13.4
Creazione di istanze per le definizioni di errore
Con la creazione di istanze vengono generati, dal modello di un controllo creato dall'utente
per un FB, controlli specifici delle istanze per i DB di istanza. I controlli di questo genere
possono essere elaborati singolarmente soltanto dopo aver creato le istanze.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare il comando di menu Diagnostica di processo > Crea istanze. Si aprirà la
finestra di dialogo "Crea istanze"
2. Il progresso della creazione delle istanze viene visualizzato in questa finestra.
Avvertenza
Se la creazione dei controlli specifici delle istanze non si è conclusa in modo corretto, viene
visualizzato un elenco di messaggi che indicano quali errori si sono verificati.
13-4
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
14
Progettazione di testi di messaggio della
diagnostica di processo
14.1
Preimpostazione dei testi dei messaggi
L'inizializzazione del testo del messaggio da visualizzare sul sistema visualizzato in caso di
errore può essere preimpostata in base a diverse opzioni. La preimpostazione è valida fin
dalla creazione di nuove definizioni di errore.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare il comando di menu Strumenti > Impostazioni. Si aprirà la finestra di
dialogo "Impostazioni"
2. Selezionare nella scheda "Generale" l'opzione da preimpostare come testo del
messaggio
3. Confermare con "OK".
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
14-1
Progettazione di testi di messaggio della diagnostica di processo
14-2
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
15
Apportazione di modifiche parziali
15.1
Variazione parziale online
La "Variazione parziale" consente di modificare un controllo esistente che abbia un tempo di
controllo (diverso da 0) senza dover rigenerare i blocchi di controllo. Questa operazione è
possibile sia online che offline e presenta il vantaggio di determinare il tempo di controllo
adeguato passo dopo passo.
La funzione "Variazione parziale online" permette di modificare online i tempi di controllo in
controlli esistenti senza dover ogni volta rigenerare i blocchi di controllo in quanto le
modifiche vengono effettuate nella gestione dati di S7-PDIAG e nei blocchi dati offline.
Presupposti:
Il controllo da modificare:
1. È già stato incluso nei blocchi di controllo di S7PDIAG con una compilazione precedente
e i blocchi sono stati caricati nella CPU
2. È attivo
3. Comprende un tempo di controllo diverso da "0".
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare in S7-PDIAG il controllo compilato e fare clic sul comando di menu Modifica
> Variazione parziale online o sul corrispondente simbolo nella barra degli strumenti
oppure:
-
Procedere alla variazione parziale online nell'editor KOP/AWL/FUP una volta inserito
il modo online. Aprire il blocco al quale appartiene il controllo e posizionare il cursore
sull'operando di accesso alla diagnostica. Richiamare con il tasto destro del mouse il
menu di scelta rapida Proprietà speciali dell'oggetto > Controllo. Selezionare
nella successiva finestra di dialogo uno dei controlli esistenti e fare clic sul pulsante
"Variazione parziale".
2. Nella successiva finestra di dialogo viene visualizzato il controllo scelto: tuttavia si può
modificare solamente il tempo di controllo.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
15-1
Apportazione di modifiche parziali
3. Immettere il nuovo tempo di controllo e fare clic sul pulsante "Carica" per trasferire i
tempi di controllo modificati nei blocchi online della CPU.
Avvertenza
A questo punto i dati online contenuti nella CPU dell'utente e i dati offline non sono più
coerenti. Per ripristinare la coerenza dei dati dopo la variazione parziale online occorre
aggiornare i dati offline.
4. Aggiornare i blocchi offline e la gestione di dati di S7-PDIAG facendo clic sul pulsante
"Salva".
Il comando di menu o il simbolo nella barra degli strumenti potrebbero non essere
attivi per le seguenti ragioni:
1. L'utente ha selezionato un controllo la cui gestione dati online e offline non è coerente.
In questo caso caricare nuovamente i blocchi di controllo esistenti nella CPU e ripetere il
tentativo
2. L'utente ha tentato di selezionare una definizione di errore in un FB
3. L'utente ha tentato di modificare un controllo per il quale non è stato definito il tempo
4. L'utente sta elaborando un progetto di S7-PDIAG versione 3.0 che deve prima essere
ricompilato per ricavare i blocchi di controllo della versione 5.0 modificabili con la
funzione di variazione parziale
15-2
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Apportazione di modifiche parziali
15.2
Variazione parziale offline
La "Variazione parziale" consente di modificare un controllo esistente che abbia un tempo di
controllo (diverso da 0) senza dover rigenerare i blocchi di controllo. Questa operazione è
possibile sia online che offline e presenta il vantaggio di determinare il tempo di controllo
adeguato passo dopo passo.
La funzione "Variazione parziale offline" permette di modificare offline i tempi di controllo in
controlli esistenti senza dover ogni volta rigenerare i blocchi di controllo in quanto le
modifiche vengono effettuate nella gestione dati di S7-PDIAG e nei blocchi offline.
Presupposti:
Il controllo da modificare:
1. È già stato incluso nei blocchi di controllo di S7-PDIAG con una precedente
compilazione
2. È attivo
3. Comprende un tempo di controllo diverso da "0".
Procedere nella maniera seguente:
4. Selezionare in S7-PDIAG il controllo compilato e fare clic sul comando di menu Modifica
> Variazione parziale offline o sul corrispondente simbolo nella barra degli strumenti
oppure:
-
Procedere alla variazione parziale offline nell'editor KOP/AWL/FUP una volta inserito
il modo offline. Aprire il blocco al quale appartiene il controllo e posizionare il cursore
sull'operando di accesso alla diagnostica.
Richiamare con il tasto destro del mouse il menu di scelta rapida Proprietà speciali
dell'oggetto > Controllo. Selezionare nella successiva finestra di dialogo uno dei
controlli esistenti e fare clic sul pulsante "Variazione parziale".
5. Nella successiva finestra di dialogo viene visualizzato il controllo scelto: tuttavia si può
modificare solamente il tempo di controllo
6. Immettere il nuovo tempo di controllo e fare clic sul pulsante "Salva" per memorizzare la
modifica nella gestione dei dati offline di S7-PDIAG.
Avvertenza
A questo punto i dati online contenuti nella CPU dell'utente e i dati offline non sono più
coerenti. Per ripristinare la coerenza dei dati dopo la variazione parziale offline occorre
caricare nuovamente i controlli modificati offline nella CPU
7. Caricare i controlli modificati offline nella CPU con il comando di menu Sistema di
destinazione > Carica.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
15-3
Apportazione di modifiche parziali
Il comando di menu o il simbolo nella barra degli strumenti potrebbero non essere
attivi per le seguenti ragioni:
1. L'utente ha selezionato un controllo la cui gestione dati online e offline non è coerente.
In questo caso caricare nuovamente i blocchi di controllo esistenti nella CPU e ripetere il
tentativo
2. L'utente ha tentato di selezionare una definizione di errore in un FB
3. L'utente ha tentato di modificare un controllo per il quale non è stato definito il tempo
4. L'utente sta elaborando un progetto di S7-PDIAG versione 3.0 che deve prima essere
ricompilato per ricavare i blocchi di controllo della versione 5.0 modificabili con la
funzione di variazione parziale
15-4
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
16
Modifica di attributi
16.1
Modifica di attributi per unità impianto
Gli attributi delle unità impianto contenute nella vista unità possono essere visualizzati ed
elaborati.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare nella parte sinistra della vista l'unità impianto di cui visualizzare o elaborare
gli attributi
2. Aprire la finestra di dialogo "Proprietà":
-
Selezionando il comando di menu Modifica > Proprietà dell'oggetto
-
Oppure facendo clic con il tasto destro del mouse e selezionando il comando
"Proprietà dell'oggetto".
3. Le proprietà dell'unità impianto si possono visualizzare nelle schede "Generale" e
"Attributi" della finestra di dialogo "Proprietà"
4. Modificare i valori degli attributi secondo le proprie esigenze
5. Confermare le modifiche con "OK".
Avvertenza
La descrizione dei singoli attributi viene fornita premendo il tasto F1 o richiamando con il
pulsante "?" la Guida online nella finestra di dialogo "Proprietà", scheda "Attributi".
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
16-1
Modifica di attributi
16.2
Modifica degli attributi dei movimenti
Gli attributi dei movimenti contenuti nella vista unità possono essere visualizzati ed elaborati.
Esistono due possibilità: visualizzare gli attributi di un movimento in forma grafica nella
pagina del movimento oppure nella finestra di dialogo "Proprietà" in un formato non grafico.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare nella parte sinistra della vista unità il movimento di cui visualizzare o
modificare gli attributi
2. Aprire la finestra di dialogo "Pagina del movimento":
-
Selezionando il comando di menu Modifica > Pagina del movimento oppure
-
Facendo clic con il tasto destro del mouse e scegliendo il comando "Pagina del
movimento".
3. Modificare i valori degli attributi secondo le proprie esigenze
4. Confermare le modifiche con "OK".
Avvertenze:
•
La descrizione dei singoli attributi viene fornita premendo il tasto F1 o richiamando con il
pulsante "?" la Guida online nella finestra di dialogo "Pagina del movimento".
•
16-2
La finestra di dialogo "Proprietà" si può aprire con il comando di menu Modifica >
Proprietà dell'oggetto.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
17
Stampa di dati di diagnostica
17.1
Stampa di oggetti e definizioni di errore
Tutti i dati relativi a uno o più oggetti o a una definizione di errore possono essere stampati.
Per la stampa vale la stessa impaginazione utilizzata normalmente in STEP 7. Una pagina
comprende un'intestazione centrale e un piè di pagina; il suo contenuto effettivo è costituito
da un titolo nonché dalle relative unità e definizioni di errore.
1. Il titolo indica i numeri dei blocchi generati da S7-PDIAG.
2. Quindi seguono le unità impianto, i movimenti e le definzioni di errore selezionati.
Procedere nella maniera seguente:
1. Per stampare tutti i dati creati, evidenziare l'oggetto più in alto nella vista unità e quindi
selezionare in S7-PDIAG il comando di menu Diagnostica di processo > Stampa.
2. Per stampare solo un parte selezionata, scegliere nella vista unità di S7-PDIAG l'unità o
il controllo dai quali iniziare la stampa. Selezionare un oggetto (p. es. un'unità impianto o
un movimento) o una determinata definizione di errore da stampare.
3. Selezionare il comando di menu Diagnostica di processo > Stampa o fare clic sul
corrispondente pulsante nella barra degli strumenti. Si aprirà la finestra di dialogo
"Stampa"
4. Impostare qui tutte le opzioni necessarie per la stampa.
5. Avviare la stampa premendo "OK".
Risultato:
I dati dell'oggetto o della definizione di errore vengono emessi sulla stampante preimpostata.
Se la stampa comprende più pagine, sul margine in fondo a destra verranno indicati il
numero della pagina seguito dall'indicazione delle pagine successive. Sull'ultima pagina da
stampare questa indicazione non compare.
Avvertenze:
•
Impostare la stampante e il formato del foglio (orizzontale o verticale) con il comando di
menu Diagnostica di processo > Imposta stampante
•
Selezionare il formato della pagina per la stampa (A4, A5, Letter ecc.) con il comando di
menu Diagnostica di processo > Imposta pagina
•
Per visualizzare la stampa in anteprima, selezionare il comando di menu Diagnostica di
processo > Anteprima di stampa
•
Impostare intestazione centrale e piè di pagina del documento nel SIMATIC Manager.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
17-1
Stampa di dati di diagnostica
17.2
Visualizzazione dell'anteprima di stampa
Prima della stampa, il formato della pagina definito per un determinato oggetto (p. es.
un'unità impianto o un movimento) o per una definizione di errore può essere rivisto in
anteprima.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare il processo di stampa
2. Selezionare il comando di menu Diagnostica di processo > Anteprima di stampa.
Nell'anteprima verrà visualizzato il formato di stampa.
Avvertenza
Se la stampa comprende più pagine, sul margine in fondo a destra verranno indicati il
numero della pagina seguito dall'indicazione delle pagine successive. Sull'ultima pagina da
stampare questa indicazione non compare.
17.3
Definizione del formato della pagina per la stampa
S7-PDIAG offre la possibilità di impostare secondo le proprie esigenze il formato della
pagina (DIN A4, DIN A5, Letter, Legal ecc.) per la stampa di un oggetto (p. es. un'unità
impianto o un movimento) o di una definizione di errore.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare il comando di menu Diagnostica di processo > Imposta pagina. Si aprirà la
finestra di dialogo "Imposta pagina"
2. Immettere il formato opportuno per la stampa della pagina
3. Confermare i dati immessi con "OK".
Avvertenze:
•
Le impostazioni di stampa del SIMATIC Manager vengono applicate a S7-PDIAG
17-2
•
Eventuali modifiche delle impostazioni di stampa effettuate in S7-PDIAG non vengono
salvate nella memoria di sessione
•
Selezionando un formato con margine (p. es. margine A4), il documento stampato avrà
sulla sinistra un margine libero che potrà essere utilizzato per fissare il foglio
•
Le impostazioni selezionate possono essere controllate in anteprima con il comando di
menu Diagnostica di processo > Anteprima di stampa
•
Impostare intestazione centrale e piè di pagina del documento nel SIMATIC Manager.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
18
Esportazione di dati di diagnostica
18.1
Formati di esportazione in S7-PDIAG
Al termine della diagnostica di processo con S7-PDIAG è possibile esportare i dati di
diagnostica generati in modo da poterli riutilizzare per scopi diversi. In questo caso sono
disponibili due diversi formati di esportazione:
•
Il formato CSV
•
Il formato XML.
Formato CSV
Il formato CSV è leggibile p. es. con Microsoft Excel e utilizza un punto e virgola come
carattere di separazione degli elementi. L'emissione dei dati di diagnostica dipende dalla
lingua.
Dalla versione V5.0 di S7-PDIAG il formato .CSV non è stato ulteriormente sviluppato.
Formato XML
Da S7-PDIAG V5.1 oltre al formato CSV utilizzato precedentemente è disponibile anche il
nuovo formato XML.
Il formato .XML contiene anche nuovi attributi e informazioni sulla gerarchia. Il nome degli
attributi è sempre in inglese e i valori degli attributi vengono sempre visualizzati in tutte le
lingue disponibili.
Visualizzazione dei dati di esportazione in formato CSV
I dati esportati da S7-PDIAG vengono sempre visualizzati allo stesso modo:
•
Nella prima sezione del file sono elencati tutti gli oggetti S7-PDIAG, con gli attributi
assegnati a ciascuno, come commento evidenziato con "C:". Ogni oggetto ha una
propria riga
•
Nella seconda sezione del file sono visualizzati allo stesso modo i dati utili disponibili per
gli oggetti S7-PDIAG sopraindicati.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
18-1
Esportazione di dati di diagnostica
Esempio di visualizzazione in formato CSV
C:Cartella blocchi;Nome;Autore;Data creazione;Ora creazione ecc.
C:Unità impianto;Nome;Autore;Data creazione;Ora creazione ecc.
C:Movimento;Nome;Autore;Data creazione;Ora creazione ecc.
C:Movimento;Nome;Autore;Data creazione;Ora creazione ecc.
Cartella blocchi;Blocchi;;05.06.1998;07:36:42;10.06.1998;17:54:01;;
Unità impianto;"""Trapanatrice""";;05.06.1998;07:38:29;05.06.1998;07:55:00;;
Movimento;"""Trapanatrice"".Dispositivo_di_serraggio.m";;05.06.1998;07:38:29;;
Controllo_azioni;#m.Final_Position[0]:Controllo_azioni;;05.06.1998;07:51:54;08.06.1998;09:
16:03;;;1;Sì(1);Posizione_di_destinazione $$u$$ $$d1$$ non
raggiunta;;#m.Final_Position[0];FB100;Sì (1);Sì (1);Positivo (1);#m.Control1;T#1M;
L'emissione dei dati di diagnostica dipende dalla lingua. I dati di diagnostica completi sono
contenuti nel file di esportazione.
Vantaggi
18.2
•
In base ai dati esportati e a una registrazione di tutti i messaggi emessi nel corso del
processo, è possibile p. es. misurare i tempi di arresto e la frequenza dei guasti di un
impianto.
•
Inoltre i dati esportati consentono di assegnare con precisione i numeri dei messaggi al
messaggio effettivo.
•
Anche altri pacchetti opzionali, come p. es. S7-GRAPH, si avvalgono del file di
esportazione per registrare i messaggi.
Esportazione di dati di diagnostica
Con questa operazione, tutti i dati di diagnostica creati con S7-PDIAG vengono esportati nel
formato scelto. Vengono esportati tutti gli attributi stampabili dell'intero programma con tutti
gli oggetti subordinati.
Procedere nella maniera seguente:
1. Selezionare il comando di menu Diagnostica di processo > Esporta: si aprirà la
finestra di dialogo "Esporta"
2. Indicare qui il nome del file di esportazione oppure selezionare il formato "*:csv" o *.xml".
È preimpostato il formato .XML.
3. Avviare l'esportazione premendo "Salva".
In questo modo i dati di diagnostica verranno esportati nel file scelto dall'utente leggibile in
formato ASCII. I dati sono accessibili con un tool personale, p. es. per creare la base per
una statistica degli errori.
18-2
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
19
Progetto di esempio 'Trapanatrice'
19.1
Esempio di controllo movimenti applicato a una
trapanatrice
Qui di seguito viene descritto un esempio applicato a una trapanatrice che mostra le
possibilità di utilizzare i controlli movimenti in S7-PDIAG con l'aiuto di un FB che comprenda
sia l'interfaccia dati con il sistema visualizzato (display) che i controlli per S7-PDIAG.
Presupposti
La programmazione e il test dell'esempio "Trapanatrice"/(Drilling machine) secondo la
descrizione fornita richiedono i seguenti requisiti hardware e software:
•
Dispositivo di programmazione/PC con pacchetto di base STEP 7 e pacchetto opzionale
S7PDIAG
•
Collegamento MPI con il sistema di automazione S7-300 o S7-400, con 16 ingressi
digitali e 8 uscite digitali
•
In alternativa al sistema di automazione: pacchetto opzionale S7-PLCSIM
•
Per testare l'intera funzionalità, è inoltre necessario un sistema visualizzatocon il
pacchetto di diagnostica di processo ProTool/ProAgent.
19.2
Compiti tecnologici e diagramma funzionale
Per l'automazione di una trapanatrice è necessario programmare un controllo. I dati
predefiniti sono la struttura della trapanatrice, sulla base di un'immagine tecnologica, e il suo
percorso in forma di diagramma funzionale.
Struttura della trapanatrice
•
La trapanatrice è costituita dai seguenti elementi:
•
Motore con feedback per Trapanatrice va/è ferma
•
Pulsante di avvio e predispositore del refrigerante
•
Pompa per refrigerante con feedback per Raggiunta pressione refrigerante
•
Dispositivo di bloccaggio con feedback per Raggiunta pressione nominale
•
Avanzamento trapanatrice sopra/sotto con finecorsa per avanzamento sopra/sotto.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
19-1
Progetto di esempio 'Trapanatrice'
Stato di base
Lo stato di base della trapanatrice viene definito nella maniera seguente:
•
Motore e pompa per refrigerante sono fermi
•
Avanzamento/trapanatrice sono in posizione superiore
•
Nessun pezzo è bloccato.
Avviamento Abbassare trapanatrice
Motore
Motore On
Feedback:
- Trapanatrice va
- Trapanatrice è ferma
Pompa refrigerante On
Feedback:
Raggiunta pressione refrigerante
Pompa refriger. on
Alzare trapanatrice
Fine corsa:
Trapanatrice sopra
Fine corsa:
Trapanatrice sotto
Dispositivo di bloccaggio
Feedback:
raggiunta
pressione nominale
Pulsante avvio
Predispositore refrigerante
19-2
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Progetto di esempio 'Trapanatrice'
Diagramma funzionale fasi della trapanatura
La trapanatura si suddivide nelle seguenti fasi:
•
Inserimento del pezzo (manuale)
•
Eventuale azionamento del predispositore per inserimento del refrigerante (a seconda
del materiale)
•
Avvio della macchina tramite pulsante di avvio (il motore si avvia)
•
Fissaggio del pezzo con pressione di bloccaggio nominale
•
Inserzione della pompa per refrigerante (a seconda della predisposizione)
•
Abbassamento della trapanatrice tramite avanzamento fino alla posizione nominale
inferiore (trapanatura)
•
Attesa per 0,5 s nella posizione inferiore (trapanatura)
•
Sollevamento della trapanatrice tramite avanzamento fino alla posizione nominale
superiore
•
Sbloccaggio del pezzo, disinserzione di motore e pompa per refrigerante
•
Estrazione del pezzo (manuale)
Elemento Stato
Avvio
Dispositivo On
di
bloccaggio Off
Motore
Avanzamento
va
è fermo
Su
Giù
Determinazione di unità
Questo esempio comprende esattamente un'unità tecnologica, cioè la trapanatrice stessa.
Poiché la trapanatrice non è provvista di un selettore dei tipi di funzionamento, per questa
unità tecnologica viene utilizzato l'UDT_S_Unit.
Determinazione dei movimenti
Come mostra l'immagine tecnologica, vi sono due movimenti:
•
Avanzamento
•
Dispositivo di bloccaggio
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
19-3
Progetto di esempio 'Trapanatrice'
Definizione degli ingressi e delle uscite
Gli ingressi e le uscite della trapanatrice vanno elencati in una tabella:
Se si desidera programmare il programma in maniera simbolica, occorre introdurre oltre agli
ingressi e alle uscite assoluti anche le definizioni dei simboli desiderati (p. es. ingresso E 0.4
"Tensione_bloccaggio_OK" ) ed eventuali commenti per una migliore comprensione del
programma (p. es. "Feedback per Raggiunta pressione nominale del pezzo").
L'esempio della trapanatrice si basa sul presupposto che gli interruttori e i contattori della
trapanatrice vengano comandati dagli ingressi e dalle uscite dell'unità degli ingressi e delle
uscite digitali del sistema di automazione S7300. L'unità degli ingressi e delle uscite
impiegata ha 8 ingressi e 8 uscite. I valori di default degli indirizzi di ingresso e di uscita
dell'unità nel posto connettore 4 vanno da E0.0 a E0.7 e da A0.0 ad A0.7.
Gli ingressi e le uscite della trapanatrice sono elencati nella tabella seguente:
Operandi
assoluti
Operandi simbolici
Ingressi
Nel programma (E)
E0.0
Motore_va
Feedback per Trapanatrice va con numero di giri nominale
E0.1
Motore_fermo
Feedback per Trapanatrice è ferma
E0.2
Trapanatrice_sotto
Finecorsa per trapanatrice in basso
E0.3
Trapanatrice_sopra
Finecorsa per trapanatrice in alto
E0.4
Pressione_bloccaggio_ok
Feedback per Raggiunta pressione nominale del pezzo
E0.5
Predisposizione_refrigerante
Predispositore per inserimento del refrigerante (a seconda
del pezzo)
E0.6
Pressione_refrigerante_ok
Feedback per Raggiunta pressione refrigerante
E0.7
Pulsante_avvio
Pulsante di avvio della trapanatrice
Uscite
Nel programma (A)
A0.0
Motore_ON
Accensione motore
A0.1
Pompa_ON
Inserzione pompa per refrigerante (a seconda del pezzo)
A0.2
Abbassa_trapanatrice
Abbassamento della trapanatrice tramite avanzamento fino
alla posizione finale inferiore
A0.3
Alza_trapanatrice
Sollevamento della trapanatrice tramite avanzamento fino
alla posizione finale superiore
A0.4
Blocca_pezzo
Bloccaggio/fissaggio del pezzo con la pressione nominale
19-4
Descrizione
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Progetto di esempio 'Trapanatrice'
19.3
Configurazione di programma della trapanatrice
La tabella seguente illustra i blocchi utilizzati nel programma di esempio e le loro funzioni:
Blocco
Definizione
Funzione
FB 1
Controllore
trapanatrice
Ciclo tecnologico di controllo della trapanatrice
DB 1
Trapanatrice
Dati (= unità tecnologica) della trapanatrice
FB 100
Movimento2Posizioni
finali
FB campione per movimento con 2 posizioni finali
OB 1
Ciclo PLC
Elaborazione ciclica del programma utente
OB 100
Avviamento PLC
Avviamento del programma utente
FB 44
FB rilevamento errori
S7-PDIAG: rilevamento errori
DB 44
DB rilevamento errori
S7-PDIAG: rilevamento errori
FB 45
FB acquisizione valori S7-PDIAG: acquisizione valori iniziali
iniziali
DB 45
DB acquisizione valori S7-PDIAG: acquisizione valori iniziali
iniziali
UDT 1
UDT_Unit
Struttura dati unità impianto con tipi di funzionamento
UDT 2
UDT_Motion
Struttura dati dei movimenti
UDT 3
UDT_S_Unit
Struttura dati unità impianto senza tipi di funzionamento
Modello di FB 100 di movimento
Questo blocco costituisce un modello di FB di movimento che contiene:
•
sia l'interfaccia dati tra sistema visualizzato e programma utente
•
sia i controlli (definizioni di errore) per il movimento.
Questo blocco va semplicemente collegato nel programma utente vero e proprio per la
trapanatrice. In questo modo si semplifica notevolmente la gestione dei movimenti.
Il commento al programma di questo blocco fornisce una descrizione dettagliata dei singoli
segmenti, dei controlli e delle loro funzioni.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
19-5
Progetto di esempio 'Trapanatrice'
Utilizzo dell'FB100
Qui di seguito viene mostrata l'interfaccia di richiamo dell'FB 100 di movimento:
Interblocco1
Interblocco2
Avvio1
Avvio2
Comando1
Comando2
Posizione finale1
Posizione finale2
Utilizzo dei parametri
La tabella seguente mostra come vengono impiegati i parametri. I numeri 1 e 2 indicano la
rispettiva direzione del movimento:
•
1= a sinistra sul sistema visualizzato (HMI)
•
2= a destra sul sistema visualizzato (HMI)
Interblocco1/2
Interblocchi che impediscono il movimento nella rispettiva direzione se non sono
soddisfatte le loro condizioni.
Avvertenza: tenere in considerazione i diversi modi di funzionamento. È possibile
inserire i rami corrispondenti dei diversi segmenti e collegarli a questo ingresso.
Avvio1/2
Avvio per cui il movimento deve dirigersi nella direzione desiderata.
Avvertenza: la logica di spostamento manuale dei movimenti attraverso le pagine dei
movimenti sul sistema visualizzato è già contenuta nel blocco di movimento. È
sufficiente perciò collegare qui l'avvio p. es. per il funzionamento automatico.
Posizione finale1/2
Ingresso: il movimento ha raggiunto o abbandonato la sua posizione finale.
Avvertenza: attivando l'opzione "Occupa posizioni finali" al momento della
compilazione con S7-PDIAG, vengono registrate automaticamente le definizioni delle
posizioni finali per la pagina del movimento dei sistemi visualizzati.
Comando1/2
19-6
Comando delle uscite per la rispettiva direzione del movimento.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Progetto di esempio 'Trapanatrice'
Controlli nell'FB100
Nell'esempio sono stati progettati nell'FB 100 di movimento i seguenti controlli:
•
Controlli interblocchi (il movimento dovrebbe spostarsi ma non può)
Con questi controlli viene attivata l'acquisizione valori iniziali e quindi l'analisi criteri. Se
si verifica un errore di interblocco, l'analisi criteri mosterà sul sistema visualizzato i
segnali che mancano affinché il movimento possa essere effettuato. In questo caso
viene analizzata la logica di programma con la quale sono collegati gli ingressi di
interblocco di questo FB.
•
Controlli azioni (il movimento è in corso ma non raggiunge la posizione di destinazione
entro il tempo predefinito).
Per questo controllo non viene attivata l'acquisizione valori iniziali poiché il
raggiungimento della posizione di destinazione viene controllato soltanto con il tempo.
Come intervallo di tempo in questo caso è stata progettata la preimpostazione 1 minuto.
Se nel corso del movimento vengono a mancare i presupposti per farlo continuare, verrà
attivato il controllo interblocchi.
Controllo della trapanatrice nell'FB1
L'FB1 contiene il programma di controllo per la trapanatrice.
Nella parte dichiarazioni per l'area dati di questo FB si stabilisce dapprima l'unità
"Trapanatrice". Poiché l'unità "Trapanatrice" non conosce tipi di funzionamento diversi, viene
utilizzato l'UDT_S_Unit come identificazione. Con il bit di errore cumulativo in questo UDT è
possibile stabilire se nell'unità impianto vi è un errore o meno.
In seguito occorre indicare i singoli movimenti come multiistanza per questa unità impianto.
Non è necessario un blocco dati per ciascun movimento ma è sufficiente riunire tutti i dati
per i movimenti di questa unità impianto in un unico blocco.
Nella parte programma viene comandata la sequenza tecnologica della trapanatrice. In
questo caso l'FB di movimento viene utilizzato due volte. S7-PDIAG riconosce che l'FB viene
utilizzato più volte e crea per ciascun movimento i relativi controlli. L'FB stesso per la
trapanatrice non ha parametri propri e viene richiamato nel ciclo del programma utente
(OB1).
DB1 trapanatrice
Questo blocco dati contiene tutti i dati necessari per il comando della trapanatrice.
Richiamando l'FB1 per il comando della trapanatrice nell'OB1, viene automaticamente
richiesta la creazione del blocco dati di istanza corrispondente. Il nome simbolico di questo
DB viene ripreso dai sistemi visualizzati come nome dell'unità impianto.
Blocchi di controllo S7-PDIAG
I blocchi di controllo FB 44/45 e DB 44/45 vengono creati da S7-PDIAG. Essi contengono da
un lato la logica per il rilevamento degli errori e dall'altro le informazioni necessarie per
eseguire l'acquisizione dei valori iniziali. È sufficiente richiamare l'FB 44 di rilevamento errori
con il corrispondente blocco dati di istanza DB 44 alla fine del ciclo del programma utente
(OB1).
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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19-7
Progetto di esempio 'Trapanatrice'
19.4
L'esempio in pratica
Preparazione
Per una corretta esecuzione dell'esempio sono necessari i byte di ingresso 0 e 1, nonché il
byte di uscita 0 nel controllore. Posizionare innanzitutto il controllore su STOP.
•
Se non si utilizza un sistema visualizzato, è possibile visualizzare i messaggi creati con
S7-PDIAG sul PG/PC con il comando di menu Sistema di destinazione > Messaggi
CPU. Attivare il segno di spunta nella colonna "A" e selezionare "Primo piano".
Tuttavia in questo caso non è possibile visualizzare la vista unità, la pagina del
movimento né l'analisi criteri. È invece possibile aprire l'FB1 e controllarlo online.
•
Se si utilizza un sistema visualizzato, creare un nuovo progetto e inserirvi la CPU e il
relativo sistema visualizzato.
•
Controllare facendo un doppio clic sul simbolo della rete che sia la CPU che il sistema
visualizzato siano collegati alla stessa rete. Copiare quindi il programma di esempio nel
programma sotto la CPU.
•
Caricare il programma di esempio nella CPU ed eventualmente nella progettazione per il
sistema visualizzato.
Come procedere
Con l'aiuto dei messaggi di errore che vengono inviati, l'utente viene guidato attraverso il
programma di esempio.
Si può vedere come S7-PDIAG e ProAgent assistano l'utente nel comando della
trapanatrice, offrendo un supporto concreto in caso di errori.
Selezionare ora la pagina delle segnalazioni nel sistema visualizzato o attivare la funzione
"Messaggi CPU".
Raggiungimento della posizione di base
Portare prima tutti gli ingressi a "0" e quindi portare la CPU in "RUN".
•
Viene inviato il messaggio:
"Interlock clamp open" (Interblocco dispositivo di bloccaggio aperto).
Ciò significa che il dispositivo di bloccaggio non è aperto, perciò dovrebbe spostarsi in
direzione "Aperto" ma lo spostamento in questa direzione non è ammesso.
Nel sistema visualizzato premere il tasto "Analisi criteri" oppure controllare il segmento per il
movimento del dispositivo di bloccaggio.
•
Il risultato dell'analisi criteri sarà:
U E1.0 Drill_on_Hold Confirmation: Drill is not active
Questo è il segnale mancante perché il dispositivo di bloccaggio possa essere spostato in
direzione "Aperto". Portare ora l'ingresso E0.1 "TrapanatriceFerma" su "1".
Ora il messaggio di errore è in partenza e l'uscita A0.5 "Dispositivo_di_bloccaggio_aperto"
viene attivata e quindi il dispositivo di bloccaggio si sposta in direzione "Aperto".
•
Dopo un minuto viene inviato il messaggio:
"Final Position Clamp open not reached" (Posizione di destinazione
"Dispositivo_di_bloccaggio_aperto" non raggiunta).
Ciò significa che non è stata raggiunta la posizione finale che mostra il dispositivo di
bloccaggio aperto.
19-8
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Progetto di esempio 'Trapanatrice'
Nella pagina del movimento il comando del movimento lampeggia ma non il raggiungimento
della posizione finale.Posizionare ora l'ingresso E1.1 "è_aperto" su "1". Il messaggio
scompare e nella pagina del movimento viene visualizzato il raggiungimento della posizione
finale.
In questo modo si è raggiunta la posizione di base della trapanatrice.
Svolgimento della trapanatura
In questo modo è possibile "far girare" un intero processo di trapanatura.
Posizionare l'ingresso E0.7 "Pulsante_di_avvio" su "On".
•
Viene inviato il messaggio:
"Interlock clamp close" (Interblocco dispositivo di bloccaggio chiuso).
•
Il risultato dell'analisi criteri sarà:
U E0.1 Workpiece_Present Confirmation: Workpiece in clamp
Poiché nel dispositivo non vi sono pezzi, non è possibile procedere al bloccaggio. Simulare
l'inserimento di un pezzo azionando l'ingresso E0.1 "Workpiece_Present".
Il dispositivo di bloccaggio si chiude mentre viene comandata l'uscita A0.4 "Èchiuso". Al
tempo stesso viene attivata la trapanatrice A0.0 "Motore_On".
•
Trascorso il minuto indicato, viene inviato il messaggio di errore:
"Final Position Clamp close not reached" ("Posizione di destinazione
"Dispositivo_di_bloccaggio_chiuso" non raggiunta")
Abbandonare per prima la posizione finale E1.1 "Èaperto" e impostare quindi la posizione
finale E1.2 "Èchiuso".
•
Ora viene inviato il messaggio:
"Interlock feed down" ("Interblocco avanzamento sotto")
•
Il risultato dell'analisi criteri sarà:
UN E0.1 Drill_on_Hold Confirmation: Drill is not active
Simulare ora il funzionamento del motore resettando l'ingresso E0.1 "Drill_on_Hold".
Osservare che l'identificazione "UN" indica una logica negativa.
A questo punto l'avanzamento si sposta verso il basso e procede alla trapanatura, come
mostra l'uscita impostata A0.2 "Abbassa_avanzamento".
•
Trascorso il tempo di controllo progettato di 1 minuto viene inviato il messaggio di errore:
"Final Position Feed down not reached" (Posizione di destinazione
"Abbassa_avanzamento" non raggiunta).
Abbandonare per prima la posizione finale E0.3 "Èsu" e impostare quindi la posizione finale
E0.2 "Ègiù".
A questo punto l'avanzamento si sposta nuovamente in direzione "Su", come mostra l'uscita
impostata A0.3 "Alza_avanzamento".
•
Trascorso il tempo di controllo progettato di 1 minuto viene inviato il messaggio:
"Final Position Feed up not reached" (Posizione di destinazione "Alza_avanzamento"
non raggiunta).
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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19-9
Progetto di esempio 'Trapanatrice'
Abbandonare per prima la posizione finale E0.2 "Ègiù" e impostare quindi la posizione finale
E0.3 "Èsu".
Infine non rimane che riaprire il dispositivo di bloccaggio.
•
Prima, tuttavia, viene inviato il messaggio:
"Interlock clamp open" ("Interblocco Dispositivo di bloccaggio aperto").
•
Il risultato dell'analisi criteri sarà:
U E0.1 Drill_on_Hold Confirmation: Drill is not active
Annullare il feedback.
A questo punto viene attivata l'uscita A0.5 "Dispositivo_di_bloccaggio_aperto".
•
Trascorso il tempo di controllo progettato di 1 minuto viene inviato il messaggio di errore:
"Final Position Clamp open not reached" (Posizione di destinazione
"Dispositivo_di_bloccaggio_aperto" non raggiunta).
Abbandonare per prima la posizione finale E1.2 "Èchiuso" e impostare quindi la posizione
finale E1.1 "Èaperto".
A questo punto la trapanatura è conclusa e si può togliere il pezzo dal dispositivo resettando
l'ingresso E1.0 "Workpiece_Present". Nella pagina del movimento a questo punto si vede
che il triangolo a sinistra non è più pieno. Ciò significa che ora questo movimento non può
essere eseguito. Non appena viene inserito un nuovo pezzo sarà possibile procedere al
bloccaggio.
Ulteriori operazioni di trapanatura
Ora è possibile p. es. seguire la stessa procedura tenendo in considerazione l'impiego del
refrigerante.
In breve
Con una progettazione relativamente breve, S7-PDIAG e ProAgent forniscono, oltre alle
pagine dei movimenti create automaticamente, anche informazioni dettagliate in caso di
errore. Essi permettono così di ridurre i tempi di inattività dell'impianto e, di conseguenza, di
aumentarne la produttività.
19-10
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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20
Glossario
Acquisizione valori iniziali
Attivando l'acquisizione valori iniziali per una definizione di errore, nel ciclo in cui l'errore è
stato identificato vengono conservati tutti gli stati binari degli operandi utilizzati
precedentemente per formare l'operando da controllare (operando di accesso alla
diagnostica). È così possibile condurrre un'analisi criteri che faciliterà l'eliminazione
dell'errore.
Altre definizioni di errore
Con questo termine vengono indicate definizioni di errore di S7-GRAPH e S7-HiGraph.
Analisi criteri (definizione)
L'analisi criteri determina la causa dell'errore secondo la logica del programma utente.
L'analisi criteri viene eseguita sul sistema visualizzato. Essa consente di rintracciare la
causa dell'errore. L'analisi criteri inizia dall'operando di accesso alla diagnostica e analizza i
valori iniziali di tutti i segmenti che determinano il valore dell'operando di accesso alla
diagnostica.
L'analisi criteri positiva presuppone che lo stato del segnale "1" dell'operando di accesso alla
diagnostica sia corretto, mentre l'analisi criteri negativa considera valido lo stato di segnale
"0".
Per poter condurre l'analisi criteri sul sistema visualizzato occorre prima attivare
l'acquisizione valori iniziali per il controllo scelto.
Avvertenze:
•
Se l'utente ha definito operandi esclusi, in questo caso verranno ignorati i segmenti
parziali
•
Per quanto riguarda le FC non è possibile ripercorrere il tracciato all'indietro nell'analisi
criteri attraverso il blocco. Per le FC, l'assegnazione di parametri di richiamo a questi
blocchi non avviene tramite dati statici come per gli FB e le relative istanze. Per questo
motivo non è possibile accedere a questi dati in un momento successivo. Nell'analisi
criteri non è quindi possibile ripercorre questi parametri all'indietro oltre i limiti dei
blocchi.
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20-1
Glossario
Avvertenza importante
Grazie all'operando formale "$$m$$", nel testo del messaggio viene impiegato il nome del
movimento. Se si utilizzano i blocchi standard, tuttavia, come nome del movimento viene
impiegato il nome del blocco standard e non quello dell'effettivo UDT_Motion. In questo
caso è quindi necessario impiegare l'operando formale "$$u$$" nel testo del messaggio.
Esempio:
Nell'esempio fornito, l'FB100 è un blocco di movimento nel quale è stato impiegato
l'UDT_Motion come tipo di istanza locale con il nome "motion".
Utilizzando nel testo del messaggio dei controlli nell'FB100 l'operando formale $$m$$, si
avrebbe in tutti i casi di applicazione il nome "motion". In questo caso è opportuno utilizzare
$$u$$"", per cui si avrebbero "Clamp" oppure "Feed", che sono corretti.
Blocchi di controllo
I blocchi di controllo sono i blocchi che consentono il rilevamento errori nonché l'acquisizione
di valore iniziale/stato che vengono generati da S7-PDIAG in base alle definizioni di errore.
Una volta caricati nel programma utente, i blocchi di controllo eseguono la diagnostica di
processo.
Blocco utente
Per blocco utente si intende un FB con interfaccia definita come quella dell'FB 46 contenuto
nel programma di esempio in dotazione. Questo blocco può essere programmato dall'utente
per reagire a eventuali errori nel processo. Il blocco utente viene richiamato ogni volta che
S7-PDIAG segnala un errore "entrante" o "uscente".
Controllo
S7-PDIAG comprende diversi controlli di processo che si possono creare per mezzo di
definizioni di errore.
Essi si suddividono in:
20-2
•
Controllo operandi
•
Controllo generale
•
Controllo azioni
•
Controllo avviamento
•
Controllo reazioni
•
Controllo interblocchi
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Glossario
Controllo avviamento
Il controllo avviamento è uno dei quattro controlli movimenti. Il suo scopo è quello di
verificare che dopo il comando di una macchina abilitata (segnale attivante) la posizione
finale attuale (posizione finale effettiva) venga abbandonata entro un determinato intervallo
di tempo (tempo di avviamento).
Controllo azioni
Il controllo azioni è uno dei quattro controlli movimenti. Il suo scopo è quello di verificare che
dopo il comando di una macchina abilitata (segnale attivante) venga raggiunta la posizione
finale prefissata (posizione di destinazione) entro un determinato intervallo di tempo (tempo
di azione).
Controllo generale (definizione)
Il controllo generale offre all'utente la possibilità di indicare una propria logica di controllo
sotto forma di sequenza di espressioni logiche. Con l'aiuto degli elementi del linguaggio di
programmazione disponibili è così possibile creare una propria logica che permetta un
controllo complesso. Lo stato di errore subentra quando si verificano le condizioni definite.
Controllo interblocchi
Il controllo interblocchi è uno dei quattro controlli movimenti. Il suo scopo è quello di
verificare che dopo l'avviamento del movimento (segnale attivante) e dopo il trascorrere di
un determinato intervallo di tempo (tempo di interblocco) sia soddisfatta la condizione di
interblocco (eseguibilità).
Controllo movimenti (definizione)
Per quanto riguarda i controlli movimenti, si tratta di controlli adattati in maniera specifica a
movimenti interni al processo. Per introdurre un controllo movimenti è necessario ricorrere a
una logica di controllo predefinita che l'utente può integrare e modificare. Lo stato di errore
subentra quando si verificano le condizioni definite.
È possibile scegliere uno dei seguenti controlli:
•
S7-PDIAG: controllo azioni
•
S7-PDIAG: controllo avviamento
•
S7-PDIAG: controllo reazioni
•
S7-PDIAG: controllo interblocchi
Controllo operandi
Il controllo operandi è legato direttamente a un operando, l'operando di accesso alla
diagnostica.
Lo scopo del controllo operandi è quello di controllare che l'operando di accesso alla
diagnostica raggiunga un determinato livello entro un determinato intervallo di tempo (tempo
di controllo). In tal caso, l'errore verrà segnalato come errore entrante. L'errore è invece
"uscente" quando l'operando cambia nuovamente di livello.
A seconda che si sia scelto il controllo di livello o quello di fronte, il tempo di ritardo viene
avviato immediatamente oppure solo dopo il successivo fronte di salita.
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20-3
Glossario
Controllo reazioni
Il controllo reazioni è uno dei quattro controlli movimenti. Il suo scopo è quello di verificare
che una posizione finale venga raggiunta passando da un merker di posizione al trascorrere
di un determinato intervallo di tempo (tempo di reazione), o che non occorra un tempo
maggiore rispetto a un determinato intervallo di tempo (tempo di reazione) per
abbandonarla.
Creazione di istanze
A un FB possono essere assegnati uno o più blocchi dati di istanza. A ogni definizione di
errore dell'FB deve corrispondere una definizione di errore per ciascun blocco dati di istanza
in modo da poter controllare tutte le istanze.
Per progettare una definizione di errore per tutte le istanze è sufficiente definirla una volta
sola nell'FB. Con la creazione delle istanze, vengono create tutte le definizioni di errore
necessarie specifiche delle istanze. A queste definizioni di errore si possono assegnare in
seguito valori specifici dell'istanza (p. es. tempi di ritardo diversi).
Se si modifica la definizione di errore di un'istanza, con la successiva compilazione essa non
verrà sovrascritta dalla definizione di errore dell'FB.
In questo caso occorre tenere presenti tre diversi gruppi. Una volta modificato un valore
preso da uno di questi gruppi per quanto riguarda l'istanza, il gruppo non verrà più
aggiornato dal punto di vista del tipo.
•
Gruppo 1: nome, autore, commento
•
Gruppo 2: informazioni specifiche dei messaggi, testo del messaggio incluso
•
Gruppo 3: logica di controllo, tempo, analisi criteri e acquisizione valori iniziali
Cancellando la definizione di errore di un'istanza, essa verrà creata di nuovo con la
compilazione.
Nel corso della creazione delle istanze, i parametri formali vengono sostituiti dai
corrispondenti parametri attuali.
Definizione di errore
Nella definizione di errore è descritto con esattezza l'errore che deve essere controllato nel
processo. Le definizioni di errore possono essere annesse nell'editor KOP/AWL/FUP a
operandi che contengono un'assegnazione o un'istruzione di impostazione o resettaggio
nonché a richiami di FB ed FC.
Dettagli
Apre una finestra per la visualizzazione di messaggi di errore, informazioni sugli operandi,
per la modifica dei simboli, il comando di operandi, il confronto di blolcchi e la modifica delle
definizioni di errore per la diagnostica di processo.
Errore cumulativo
Un errore cumulativo è un errore che parte da un'unità impianto subordinata causa di un
guasto e che viene trasmesso fino all'unità superiore nella vista unità di S7-PDIAG per
essere poi emesso sul sistema visualizzato.
20-4
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Glossario
Eseguibilità
Eseguibilità significa che l'esecuzione del movimento è stata abilitata. Essa è definita, con
l'impiego dell'UDT_Motion, come "Executability1/Executability2".
Gruppo standard
Il gruppo standard viene creato per default. Le unità impianto possono essere spostate dal
gruppo standard in altri gruppi (max. 15) definiti dall'utente.
Se si cancella uno dei gruppi creati dall'utente, le unità in esso contenute vengono
reintegrate automaticamente nel gruppo standard.
Logica dei controlli movimenti
La logica del controllo azioni è definita nella maniera seguente:
ONDT (<Segnale attivante>,<Tempo di azione>)
AND
NOT <Posizione di destinazione>
Avvertenza
L'OAD in questo caso è la posizione di destinazione.
La logica del controllo avviamento è definita nella maniera seguente:
ONDT (<Segnale attivante>,<Tempo di avviamento>)
AND
<Posizione finale effettiva>
Avvertenza
L'OAD in questo caso è la posizione finale attuale.
La logica del controllo reazioni è definita nella maniera seguente:
ONDT (<Merker di posizione> AND NOT <Posizione di destinazione>,<Tempo di reazione>)
Avvertenza
L'OAD in questo caso è la posizione di destinazione.
La logica del controllo interblocchi è definita nella maniera seguente:
ONDT (<Segnale attivante>,<Tempo di interblocco>
AND
NOT<Eseguibilità>
Avvertenza
L'OAD in questo caso è l'eseguibilità.
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20-5
Glossario
Logica di controllo
La logica di controllo è la logica definita con gli elementi del linguaggio di programmazione di
S7-PDIAG per il controllo del processo.
Nei controlli operandi e movimenti la logica di controllo è predefinita e deve essere solo
completata dall'utente.
Per il controllo generale l'utente può programmare una propria logica di controllo con l'aiuto
degli elementi del linguaggio di programmazione di S7-PDIAG.
Merker di posizione
Il merker di posizione è definito, con l'impiego dell'UDT_Motion, come "Position_Flag(n)".
Modelli
Oltre ai controlli predefiniti in dotazione, in S7-PDIAG è possibile creare modelli
personalizzati per controlli specifici. Questi modelli facilitano la progettazione e richiedono un
grado di elaborazione minimo. Nei modelli personalizzati è possibile inoltre memorizzare
logiche di controllo incomplete.
Osservare che all'interno di un modello deve essere creato un solo tipo di messaggio. Per
questo motivo nel modello non viene assegnato alcun numero di messaggio. Il testo del
messaggio per il controllo può tuttavia essere già progettato nel modello.
Movimento (definizione)
Il movimento rappresenta una parte esecutiva del processo nella quale p. es. un punzone si
muove verso l'alto e verso il basso. I movimenti possono essere controllati per mezzo di
definizioni di errore.
Grazie all'UDT_Motion e ai segmenti KOP in dotazione con S7-PDIAG per la
programmazione dei movimenti, è possibile rappresentare e guidare i movimenti
direttamente sul sistema visualizzato per mezzo delle pagine dei movimenti, evitando così
ulteriori fasi di progettazione.
Operando di accesso alla diagnostica
L'operando di accesso alla diagnostica è l'operando al quale è correlata la definizione di
errore nel blocco. Da qui ha inizio la ricostruzione delle origini di un errore nel momento in
cui debba essere svolta un'analisi criteri. Nel caso di questo operando, deve trattarsi di
un'assegnazione o di una delle operazioni "Imposta" o "Resetta".
Operando di interruzione (definizione)
Al raggiungimento di un operando di interruzione, l'impiego di segmenti originari per l'analisi
criteri viene interrotto. Gli operandi di interruzione possono essere definiti in un elenco.
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S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Glossario
Operando escluso (definizione)
Gli operandi esclusi sono operandi che l'utente definisce all'interno di un elenco come
"operandi che non causano mai errori". L'analisi criteri nasconde questi operandi e i
segmenti parziali che li contengono nel caso in cui essi siano stati acquisiti con il valore "0"
(solo in combinazione con ProAgent, versione 5.0 o più recente).
Gli operandi esclusi si possono definire in S7-PDIAG o nell'editor"KOP/AWL/FUP".
Operandi formali sostituiti con la visualizzazione del messaggio
I seguenti operandi vengono sostituiti con la visualizzazione del messaggio sul
sistema HMI:
Nel testo del messaggio si possono definire la posizione e il formato di rappresentazione di
una variabile. Formare pertanto un blocco di descrizione della variabile con la struttura
seguente:
•
@1<Elementtyp><Formatangabe>@
La variabile viene inserita nel testo del messaggio al posto di questo blocco descrittivo.
Operandi consentiti per una variabile:
Una variabile può essere un operando del tipo BOOL, BYTE, CHAR, WORD , INT, DWORD,
DINT e REAL delle aree E, A, M o DB. Come variabili è possibile introdurre anche variabili
locali di un FB al quale è annessa una definizione di errore. Queste vengono ampliate al
momento della generazione in base al concetto tipo/istanza.
Nel testo del messaggio è possibile stabilire la posizione e il formato della variabile.
Tipo di elemento per le variabili:
In questo modo si progetta un tipo di dati univoco per una variabile.
Tipo di
elemento
Tipo di dati
X
BOOL, BYTE, WORD, DWORD, INT, DINT
C
CHAR
R
REAL
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20-7
Glossario
Indicazione del formato di una variabile:
Il formato di emissione della variabile può essere scelto tra i seguenti caratteri. L'indicazione
del formato è preceduta dal carattere “%".
Indicazione del
formato:
Descrizione
Area di visualizzazione max.
%d
Decimale con segno
-2147483648.. +2147483647
%u
Decimale senza segno
0..4294967295
%X
Esadecimale
0..FFFFFFFF
%b
Binario
11111111111111111111111111111111
%[i]X
Numero esadecimale con i cifre
%[i]u
Numero decimale senza segno con
i cifre
%[i]d
Numero decimale con segno con i
cifre
%[i]b
Numero binario con i cifre
%[i][.y]f
Numero in virgola fissa
Valore con segno in formato
[ - ]dddd.dddd
dddd: uno o più numeri con "y" cifre dopo la
virgola decimale e "i" cifre totali.
%1s
Carattere
Carattere ANSI
Esempi di blocco descrittivo di una variabile:
@1X%6d@:
la variabile deve essere rappresentata come numero decimale di max. 6 cifre
@1X%1b@:
la variabile viene rappresentata come valore booleano "0" o "1".
Esempi di blocco descrittivo in caso di utilizzo del tipo di dati CHAR o REAL:
@1C%1s@:
la variabile "A" deve essere rappresentata come valore CHAR "A".
@1R%4.2f@: la variabile "5.4" viene rappresentata come numero in virgola fissa "5.40".
Avvertenza
Perché le variabili vengano tenute in considerazione dalla generazione, è necessario
attivare nella scheda "Compila" della finestra di dialogo "Impostazioni" la casella di controllo
"Attiva acquisizione variabili".
La finestra di dialogo si può richiamare con il comando di menu Strumenti > Impostazioni >
Compila.
20-8
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Glossario
Operandi formali sostituiti nel corso della generazione
I seguenti operandi formali vengono sostituiti da S7-PDIAG nel corso della
generazione:
$$u$$, $$u1$$
Nome dell'unità sovraordinata
$$u2$$ ...
Nome della rispettiva unità sovraordinata
$$u9$$
Esempio: se nella struttura ad albero di S7-PDIAG si crea nella quinta unità impianto
subordinata una definizione di errore con l'operando formale $$u3$$, questa unità impianto
vale come u e/o u1. Da questa unità impianto in poi inizia il calcolo incrementale finché non
si raggiunge l'unità impianto sovraordinata u3. Questa unità u3 viene poi emessa sul
sistema visualizzato.
$$ur$$
Nome dell'unità impianto più in alto all'interno della struttura ad albero
$$m$$
Nome del movimento
Avvertenza importante
$$o$$
Operando di accesso alla diagnostica della definizione di errore di istanza
(rappresentazione simbolica, in assenza di simboli rappresentazione assoluta)
$$d1$$
Nome della direzione del movimento 1
$$d2$$
Nome della direzione del movimento 2
$$a$$
Operando di accesso alla diagnostica in rappresentazione assoluta
$$s$$
Operando di accesso alla diagnostica in rappresentazione simbolica
$$c$$
Commento al simbolo per l'operando di accesso alla diagnostica
Avvertenza: nel testo del messaggio si può visualizzare il commento al simbolo della
tabella dei simboli come operando formale.
$$CpuName$$
Nome della CPU progettata. Se non è stata progettata una CPU, l'operando formale viene
mantenuto e non viene sostituito durante la generazione.
Per la scelta della sorgente del nome esistono le seguenti possibilità:
•
Nomi delle unità impianto
•
Nome del movimento
•
Testi della direzione
•
Nome della definizione di errore di istanza dell'operando di accesso alla diagnostica.
Osservare quanto segue:
•
Gli operandi formali vengono sostituiti in base al linguaggio specifico.
•
Nelle unità impianto e nei movimenti viene sempre utilizzato l'ultimo componente del
nome, vale a dire che il nome si forma con la parte di nome compresa tra la fine e il
primo punto della struttura che si trova partendo dalla fine verso l'inizio.
Esempio:
Nome:
Risultato
Trapanatrice.Avanzamento
Avanzamento
Trapanatrice.Avanzamento-Trapanatrice
Trapanatrice-Avanzamento
Avvertenza
Non sono ammessi più operandi formali tra i caratteri ($$).
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
20-9
Glossario
Passo
In S7-GRAPH ogni compito di automazione si suddivide in singoli passi. I passi descrivono
le azioni eseguite dal controllore in un determinato stato dell'impianto.
Posizione di destinazione
La posizione di destinazione è la posizione finale che dovrebbe essere raggiunta con il
movimento attuale ed è definita, con l'impiego dell'UDT_Motion, come "Final_Position(n)".
Posizione finale effettiva
La posizione finale effettiva è la posizione finale attuale nella quale si trova attualmente il
movimento ed è definita, con l'impiego dell'UDT_Motion, come "Final_Position(n)".
Priorità delle definizioni di errore
Alle definizioni di errore può essere attribuita una priorità compresa tra 1 e 16. A ciascuna
priorità è assegnato a sua volta un bit in una parola di merker che l'utente può indicare nella
finestra di dialogo Impostazioni > Predefinizioni. Questo bit viene impostato quando si
verifica un errore con la priorità indicata e resettato solo dopo che l'ultimo errore con questa
priorità è stato eliminato.
La ponderazione della priorità avviene in maniera analoga al sistema visualizzato (HMI).
L'assegnazione delle priorità ai bit nella parola di merker è la seguente:
Priorità 1: = bit 0 in low byte della parola di merker
Priorità 16: = bit 7 in high byte della parola di merker
Avvertenza
Nei progetti creati con S7-PDIAG versione 3.0 a tutti i controlli viene implicitamente attribuita
la priorità "1".
S7-HiGraph
Il linguaggio di programmazione S7-HiGraph per S7-300/400 integra nelle funzioni di
STEP 7 un sistema di programmazione basato su diagrammi di stato.
S7-HiGraph è un comodo linguaggio di programmazione per la scrittura di operazioni
asincrone, non sequenziali, in forma di diagrammi di stato. In questo caso l'impianto viene
suddiviso in unità funzionali che possono assumere stati diversi. Le unità funzionali possono
essere sincronizzate con lo scambio di messaggi.
S7-HiGraph è un pacchetto opzionale di STEP 7.
20-10
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Glossario
S7-GRAPH
Il linguaggio di programmazione S7-GRAPH integra nelle funzioni di STEP 7 la possibilità di
programmare i comandi sequenziali con l'aiuto di grafici.
S7-GRAPH è un comodo linguaggio di programmazione per la scrittura di comandi
sequenziali (programmazione di catene di passi). In questo caso il ciclo del processo viene
suddiviso in passi. I passi comprendono in particolare azioni per il comando delle uscite. Il
passaggio da un passo a quello successivo è comandato da condizioni di avanzamento.
S7-GRAPH è un pacchetto opzionale di STEP 7.
Segmenti KOP per la programmazione di movimenti
Per la programmazione di movimenti, S7-PDIAG mette a disposizione dell'utente i seguenti
segmenti KOP già programmati in dotazione con l'FB100 del progetto
"ZIt06_01_S7PDIAG_Trapanatrice" che vengono p. es. assegnati all'UDT_Motion:
•
Per una direzione di un movimento con impiego dei tasti diretti sul sistema visualizzato
•
Per una direzione di un movimento senza impiego dei tasti diretti, senza funzionamento
manuale guidato e senza visualizzazione dello stato sul sistema visualizzato.
Oltre a rendere pratica la programmazione dei movimenti, questi segmenti offrono il
vantaggio di poter influire effettivamente sull'esecuzione di movimenti tramite "Comando
manuale", p. es. in una pagina dei movimenti sul sistema visualizzato, e di poter quindi
eliminare l'errore.
Segmenti originari
I segmenti originari creati da S7-PDIAG sono segmenti che descrivono operazioni logiche
combinatorie booelane impiegate dall'utente. Queste operazioni logiche combinatorie
vengono ulteriormente utilizzate in un segmento da analizzare. S7-PDIAG impiega i
segmenti originari per l'analisi di criteri.
Segnale attivante
Il segnale attivante è il segnale che dà il via al movimento. Esso è definito, con l'impiego
dell'UDT_Motion, come "Trigger1/Trigger2" per il controllo interblocchi e come
"Control1/Control2" per il controllo avviamento e azioni.
Stato
In S7-HiGraph lo stato è un componente di un diagramma di stato che definisce uno "stato"
logico, meccanico o temporale. Ogni stato può essere dotato di azioni e viene rappresentato
in S7-HiGraph come circolo.
Tasti diretti
I tasti diretti sono tasti collocati direttamente sugli ingressi digitali del controllore (p. es. come
cablaggio dell'hardware o tramite collegamento DP) attraverso le uscite digitali del sistema
visualizzato. Essi consentono il comando diretto del movimento nella pagina del movimento
sul sistema visualizzato.
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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20-11
Glossario
Tempo di avviamento
Il tempo di avviamento è il tempo entro il quale un movimento deve essere stato avviato.
Tempo di azione
Il tempo di azione è il tempo entro il quale un movimento deve essere concluso.
Tempo di interblocco
Il tempo di interblocco è il tempo entro il quale devono essere soddisfatte le condizioni di
interblocco.
Tempo di reazione
Il tempo di reazione è il tempo entro il quale deve essere raggiunta e oltre il quale non deve
essere abbandonata la posizione di destinazione.
Tipo di controllo
Per tipo di controllo si intende il tipo di definizione di errore, contrapposto alla sua istanza.
Transizione
In S7-GRAPH la transizione è quella parte della catena sequenziale che contiene le
condizioni per l'avanzamento da un passo all'altro.
In S7-HiGraph la transizione è quella parte del diagramma di stato che contiene le condizioni
per il passaggio da uno stato all'altro.
UDT (User Data Type)
Gli UDT in dotazione con S7-PDIAG sono tipi di dati definiti dall'utente che possono essere
memorizzati come blocchi. In questo modo un UDT viene creato una volta sola ma può
essere utilizzato ripetutamente:
•
Da un lato come "normale" tipo di dati
•
Dall'altro come modello per creare blocchi con la stessa struttura dei dati.
In S7-PDIAG esistono i seguenti UDT:
20-12
•
UDT_Unit
•
UDT_S_Unit
•
UDT_Motion
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Glossario
UDT_Motion
L'UDT_Motion costituisce un'interfaccia normalizzata tra S7-PDIAG e i sistemi visualizzati
(HMI) e contiene tutti i parametri per:
•
Visualizzare i movimenti nelle pagine dei movimenti del sistema visualizzato (HMI)
senza che sia necessaria un'ulteriore progettazione
•
Guidare manualmente questi movimenti nella pagina dei movimenti del sistema
visualizzato.
Avvertenza
Il presupposto fondamentale è che per la programmazione dei movimenti vengano utilizzati i
segmenti KOP per la programmazione di movimenti in dotazione con S7-PDIAG, nell'FB 100
del progetto di esempio "S7-DIAG".
UDT_S_Unit
L'UDT_S_Unit contiene solo l'indirizzo e la conferma dell'errore cumulativo.
Ciò consente di risparmiare spazio di memoria mentre il tipo di funzionamento dell'unità di
processo non deve essere "adattato" in tutte le unità parziali.
UDT_Unit
L'UDT_Unit contiene le informazioni necessarie affinché il sistema visualizzato (HMI) possa
assegnare una segnalazione di guasto alla posizione del programma con l'errore.
L'UDT_Unit contiene definizioni per:
•
Rilevamento e conferma di errori cumulativi
•
16 tipi di funzionamento, due dei quali sono predefiniti come "funzionamento manuale" e
"automatico". I restanti 14 tipi di funzionamento possono essere definiti dall'utente
secondo le proprie esigenze.
Unità impianto
Le unità impianto forniscono alla visualizzazione del processo una struttura basata su
elementi tecnologici collegati tra loro. Se il programma è stato strutturato dall'utente in modo
tale per cui ogni blocco comanda un oggetto fisico nel processo (p. es. una pressa, un
punzone, una griglia di protezione), le unità impianto rappresenteranno un'immagine del
processo. Per ogni blocco del programma utente che supporta funzioni di diagnostica esiste
un'unità impianto.
Le unità impianto possono inoltre memorizzare dati comuni a tutte le unità impianto, ai
movimenti e agli FB dei livelli gerarchici sottostanti.
Ciascuna unità impianto può contenere p. es. definizioni di errore, movimenti e ulteriori
sottounità.
Ciò consente di raggruppare in una sola unità tecnologica sia i singoli errori che i movimenti,
il che permette una rapida localizzazione dell'errore nel processo.
Le unità impianto sono rappresentate insieme ad altri oggetti in una struttura ad albero nella
vista unità. Le unità impianto per DB, FC e OB sono visibili anche nella pagina generale
delle unità sui sistemi visualizzati.
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20-13
Glossario
Variabile (definizione)
Una variabile è un valore (o un operando) che può essere attribuito al testo di un messaggio.
Questo valore viene acquisito da S7-PDIAG nello stesso momento in cui viene rilevato
l'errore. La variabile viene mostrata dal sistema visualizzato (HMI) nella posizione del testo
del messaggio nella quale l'utente l'ha progettata. Inserire pertanto l'operando formale
corrispondente nel testo del messaggio.
Operandi consentiti per una variabile:
Una variabile può essere un operando del tipo BOOL, BYTE, CHAR, WORD , INT, DWORD,
DINT e REAL delle aree E, A, M o DB. Come variabili è possibile introdurre anche variabili
locali di un FB al quale è annessa una definizione di errore. Queste vengono ampliate al
momento della generazione in base al concetto tipo/istanza.
Nel testo del messaggio è possibile stabilire la posizione e il formato di rappresentazione
della variabile formando un blocco di descrizione della variabile con la struttura seguente:
•
@1<Tipo di elemento><Formato>@
La variabile viene inserita nel testo del messaggio al posto di questo blocco descrittivo.
Tipo di elemento per le variabili:
In questo modo si progetta un tipo di dati univoco per una variabile.
Tipo di
elemento
Tipo di dati
X
BOOL, BYTE, WORD, DWORD, INT, DINT
C
CHAR
R
REAL
Indicazione del formato di una variabile:
Il formato di emissione della variabile può essere scelto tra i seguenti caratteri. L'indicazione
del formato è preceduta dal carattere “%".
Indicazione del
formato:
Descrizione:
Area di visualizzazione max.:
%d
Decimale con segno
-2147483648.. +2147483647
%u
Decimale senza segno
0..4294967295
%X
Esadecimale
0..FFFFFFFF
%b
Binario
11111111111111111111111111111111
%[i]X
Esadecimale con i cifre
%[i]u
Decimale senza segno con i cifre
%[i]d
Decimale con segno con i cifre
%[i]b
Numero binario con i cifre
%[i][.y]f
Numero in virgola fissa
Valore con segno in formato
[ - ]dddd.dddd
dddd: uno o più numeri con "y" cifre dopo la
virgola decimale e "i" cifre totali.
%1s
20-14
Carattere
Carattere ANSI
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Glossario
Esempi di blocco descrittivo di una variabile
@1X%6d@:
la variabile deve essere rappresentata come numero decimale di max. 6 cifre
@1X%1b@:
la variabile viene rappresentata come valore booleano "0" o "1".
Esempi di blocco descrittivo in caso di utilizzo del tipo di dati CHAR o REAL:
@1C%1s@:
la variabile "A" deve essere rappresentata come valore CHAR "A".
@1R%4.2f@: la variabile "5.4" viene rappresentata come numero in virgola fissa "5.40".
Avvertenza
Perché le variabili vengano tenute in considerazione dalla generazione, è necessario
attivare nella scheda "Compila" della finestra di dialogo "Impostazioni" la casella di controllo
"Attiva acquisizione variabili".
La finestra di dialogo si può richiamare con il comando di menu Strumenti > Impostazioni >
Compila.
Variazione parziale
Se un controllo esistente comprende un tempo di controllo (diverso da 0), è possibile
modificarlo con la funzione "Variazione parziale" senza dover rigenerare i blocchi di
controllo. Questa operazione è possibile sia online che offline e presenta il vantaggio di
determinare il tempo di controllo adeguato passo dopo passo.
Vista unità
La vista unità costituisce la superficie operativa di S7-PDIAG. Suddivisa in due parti, essa
contiene sulla sinistra oggetti quali le unità impianto e i movimenti ordinati in una struttura ad
albero e sulla destra i controlli e le unità subordinate relativi all'oggetto selezionato sulla
sinistra. La finestra dei risultati mostra informazioni e messaggi di errore e consente di
modificare le variabili e i parametri di blocco.
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20-15
Indice analitico
A
Acquisizione valori iniziali 3-7
Aggiornamento dei dati dei segmenti rilevanti
per la diagnostica 13-3
Aggiornamento e caricamento dell'OB1 7-22
Ampliamento dell'OB1 7-22
Analisi criteri 3-8
Analisi degli errori 3-8
AND 5-2
Anteprima di stampa 17-2
Apertura di progetti 11-2
Assegnazioni Imposta e Resetta 5-12
Attribuzione delle funzioni di diagnostica
al blocco 3-9
Autorizzazione 2-3
Avvio di ProTool e definizione delle
impostazioni 8-9
C
Cancellazione di controlli 11-4
Cancellazione di definizioni
di errore 11-4, 11-5
Caratteri di separazione 5-11
Caricamento dei blocchi di controllo 7-23
Caricamento di blocchi di controllo
nel sistema di automazione 7-23
Compilazione completa delle definizioni
di errore 7-20
Compilazione di definizioni
di errore 7-20, 7-21
Compiti tecnologici e
diagramma funzionale 19-1
Concessione della licenza d'utilizzo mediante
Automation License Manager 2-1
Concetto di programmazione dei movimenti
con S7-PDIAG 6-2
Concetto di tipo/istanza supportato 6-7
Configurazione di programma della
trapanatrice 19-5
Confronto di testi dei messaggi 7-15
Confronto tra testi dei messaggi e modifiche
della tabella dei simboli 7-15
Controlli movimenti 4-4
Controllo avviamento 4-4, 4-6
Controllo azioni 4-4, 4-5
Controllo errori 3-6
Controllo generale 4-11
Controllo interblocchi 4-4, 4-8
Controllo movimenti
definizione 7-9
Controllo operandi 4-1, 4-2
definizione 7-8
Controllo reazioni 4-4, 4-7
Copia di blocchi 11-2
Copia di definizioni di errore 11-3
Copia di progetti 11-2
Copia di progetti e blocchi 11-2
Creazione di istanze per le definizioni
di errore 13-4
Creazione di modelli 10-1
Creazione di modelli personalizzati 10-1
Creazione di progetti 11-1
Creazione di un progetto e di un programma di
esempio 8-2
D
Dati dei segmenti rilevanti
per la diagnostica 13-3
Dati di diagnostica 18-1, 18-2
Dati di riferimento
generati da S7-PDIAG 13-2
Dati di riferimento generati da S7-PDIAG 13-2
Definizione del formato della pagina per la
stampa 17-2
Definizione di controlli negli FB 9-3
Definizione di controlli nella tabella
dei simboli 9-2
Definizione di controlli nelle FC 9-4
Definizione di messaggi 7-14
Definizione di operandi di interruzione 7-12
Definizione di operandi esclusi 7-13
Definizione di un controllo movimenti 7-9
Definizione di un controllo operandi 7-8
Descrizione dell'interfaccia dell'FB utente
(FB 46) 6-6
Diagnostica di processo con S7-PDIAG 1-2
Diagnostica di processo nel sistema
visualizzato (HMI) 8-11
Disinstallazione di S7-PDIAG 2-7
Documentazione relativa a S7-PDIAG 1-14
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Index-1
Indice analitico
E
E 5-2
Editazione dei testi dei messaggi 7-14
Elementi del linguaggio di programmazione
di S7-PDIAG 5-1
Elementi del linguaggio S7-PDIAG
Assegnazioni Imposta e Resetta 5-12
Eliminazione degli errori nel sistema
visualizzato (HMI) 1-10
Eliminazione degli errori per mezzo
dell'UDT_Motion 6-23
EN 5-4
EP 5-5
Esempio applicato a una trapanatrice 19-1
Esempio di applicazione di un controllo
movimenti 4-9
Esempio di controllo movimenti applicato
a una trapanatrice 19-1
Esportazione 18-1, 18-2
Esportazione di dati di diagnostica 18-1, 18-2
F
Finestra 'Dettagli' 3-5
Finestra principale 3-1
Formati di esportazione in S7-PDIAG 18-1
Formato della pagina 17-2
Formato di esportazione "*.csv" 18-1
Fronte di discesa 5-4
Fronte di salita 5-5
L
L'esempio in pratica 19-8
Licenza di utilizzo 2-3
Linguaggio 5-1
Linguaggio di programmazione 5-1, 5-13
Localizzazione degli errori 3-8
M
Messaggi 7-15
Modelli 10-1
creazione 10-1
Modifica degli attributi dei movimenti 16-2
Modifica dei tipi di controllo 13-1
Modifica di attributi per unità impianto 16-1
Modifica di controlli esistenti 11-6
Modifica di oggetti 12-2
Movimenti 3-4, 6-9
N
NOT 5-6
G
Generazione dei blocchi di controllo 8-5
Generazione di blocchi di controllo 7-20, 7-21
Gli UDT in S7-PDIAG 6-15
H
Human Machine Interface (HMI) 1-8
I
Il controllo del processo 1-5
Il verificarsi di un errore 1-6
Impiego dei segmenti KOP 6-9
Impiego dell'UDT_Motion 6-20
Impiego dell'UDT_S_Unit 6-19
Impiego dell'UDT_Unit 6-17
Impiego di segmenti originari 6-8
Implementazione delle pagine di diagnostica
nell'esempio 8-8
Imposta e resetta temporizzatore 5-8
Impostazioni 14-1
Incollare definizioni di errore 11-3
Inserimento del richiamo di blocchi di controllo
nell'OB 1 e caricamento di blocchi di
controllo nel PLC 8-4
Index-2
Installazione di Automation License Manager
2-3
Installazione di S7-PDIAG 2-7
Interazione continua a livello di sistema 1-12
Introduzione al linguaggio
di programmazione 5-1
Introduzione della logica di controllo
nel controllo generale 7-11
Istanze
creazione 13-4
O
O 5-7
Oggetti 3-3, 3-4
ONDT 5-3
Operandi 5-11, 7-15
Operandi di interruzione
definizione 7-12
Operandi esclusi
definizione 7-13
Operandi formali 7-15
Operando di accesso
alla diagnostica (OAD) 3-6
Operazioni 5-1
OR 5-7
OR esclusivo 5-10
P
Panoramica dei controlli movimenti 4-4
Panoramica delle funzioni 1-3
Panoramica delle varianti per la definizione di
controlli 9-1
Parentesi 5-11
Preferenza operandi nei progetti 11-2
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
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Indice analitico
Preimpostazione dei testi dei messaggi 14-1
Primi passi con ProAgent 8-7
Primi passi con S7-PDIAG 8-1
Priorità degli elementi del linguaggio di
programmazione nella logica
di controllo 5-15
Procedimento generale per l'impiego
di S7-PDIAG 7-1
Progettazione della diagnostica
di processo 1-9
Progettazione di controlli operandi
per l' FB10 8-3
Programmazione 6-9
Programmazione della logica di controllo 7-11
Programmazione di movimenti 6-9
R
Raggruppamento di unità 11-7
Regole per l'utilizzo delle chiavi di licenza 2-4
Reperimento degli errori 3-8
Requisiti necessari per l'utilizzo
di S7-PDIAG 2-5
Ricerca di oggetti 12-1
Ricerca e modifica di oggetti 12-1
Richiamo nell'OB1 7-22
Ritardo di inserzione 5-3
S
S7-PDIAG
Disinstallazione di S7-PDIAG 2-7
installazione di Automation License Manager
2-3
licenza di utilizzo 2-3
licenza di utilizzo 2-1
regole per l'utilizzo delle chiavi
di licenza 2-4
Salvataggio
generazione e avvio
della progettazione 8-10
Scelta del tipo di controllo 7-6
Scelta dell'operando di accesso
alla diagnostica 7-4
Segmenti 6-9
Segmenti KOP 6-9
Segmenti KOP per la programmazione di
movimenti 6-9
Selezione del tipo di controllo 7-6, 7-7
Selezione dell'operando di accesso alla
diagnostica 7-4
Selezione di operandi 7-4
Separatori 5-11
Sintassi del linguaggio
di programmazione 5-13
Spostamento di unità impianto 11-8
SRT 5-8, 5-9
Stampa di oggetti e definizioni di errore 17-1
Struttura dei dati dell'UDT_Motion 6-21
Struttura dei dati dell'UDT_S_Unit 6-19
Struttura dei dati dell'UDT_Unit 6-17
Superficie operativa 3-1
Supporto alla programmazione per la
creazione di definizioni di errore 6-3
T
Tempi 15-1, 15-2, 15-3
Tempi di controllo 4-9
Tempo di controllo 15-1, 15-2, 15-3
Temporizzatori 5-11
Test dell'esempio di diagnostica di processo
con STEP 7 8-6
Testi dei messaggi 7-15
Tipi di controllo 4-1, 4-4, 4-11
modifica 13-1
U
UDT 6-17
UDT_S_Unit 6-19
UDT_Unit 6-17
Unità impianto 3-3
V
Variazione parziale 15-1, 15-2, 15-3
Variazione parziale offline 15-3
Variazione parziale online 15-1, 15-2
Verifica con S7-PDIAG 5-15
Vista unità 3-1, 3-2
vista reale 3-1
vista virtuale 3-1
Visualizzazione dei dati di riferimento generati
da S7-PDIAG 13-2
Visualizzazione dei messaggi progettati 7-24
Visualizzazione dell'anteprima di stampa 17-2
Visualizzazione e modifica dei tipi di controllo
13-1
X
XOR 5-10
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01
Index-3
Indice analitico
Index-4
S7-PDIAG per S7-300/400 Progettazione della diagnostica di processo
A5E00473488-01