NOTE METODOLOGICHE TAVOLA IV.1

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NOTE METODOLOGICHE TAVOLA IV.1
Rapporto Annuale del DPS - 2003
NOTE METODOLOGICHE
TAVOLA IV.1 - INDICATORI SOCIO-ECONOMICI
DELLE REGIONI DELL’UNIONE EUROPEA ALLARGATA A 25 PAESI
La Tavola IV.1 è stata costruita attraverso elaborazioni di dati estratti nel novembre 2003 dalla banca dati “NewCronos” dell’Eurostat, utilizzando anche ulteriori informazioni contenute in documenti ufficiali della Commissione europea.
Più nel dettaglio, si precisa quanto segue in relazione ai dati contenuti nelle
singole colonne della tavola.
Il dato sulla popolazione è riferito alla popolazione residente, costituita dall’insieme delle persone normalmente residenti nell’area, anche se temporaneamente assenti per lavoro, viaggio etc.; gli stranieri temporaneamente presenti
sono esclusi. La popolazione è quella media per l’anno di riferimento. La maggior parte degli Stati membri calcola la popolazione come media aritmetica di
valori al primo gennaio di due anni consecutivi, con l’eccezione di Germania
(media dei valori di 12 mesi), Irlanda (popolazione a metà aprile), Regno Unito
(popolazione al trenta giugno), Danimarca e Olanda (popolazione al primo luglio).
La superficie totale rappresenta l’area delle regioni europee, incluse le acque interne.
I dati sul reddito delle regioni sono espressi sia in termini nominali che a parità dei poteri d’acquisto (PPA). Le PPA sono tassi di conversione monetaria che
permettono di confrontare gli aggregati di contabilità nazionale (il PIL in particolare) di diversi Paesi, tenendo conto delle differenze nel livello medio dei prezzi. Nella loro forma più semplice le PPA sono dei prezzi relativi: il rapporto tra i
prezzi in valuta nazionale di uno stesso prodotto in diversi paesi. Le PPA consentono quindi la comparazione internazionale tra volumi di produzione, convertendo i valori in modo da eguagliare il potere d’acquisto delle diverse valute.
Nell’ambito del Joint OECD-Eurostat PPP Programme, frutto di una collaborazione avviata negli anni sessanta, l’OCSE e l’Eurostat si dividono le responsabilità
per il computo delle PPA. L’Eurostat aggiorna con frequenza annuale i dati relativi alle PPA degli Stati membri, dei Paesi di nuova adesione e di tre paesi
dell’EFTA. L’OCSE conduce invece esercizi di comparazione dei livelli dei prezzi
ogni triennio per altri dodici paesi ed estrapola gli indici negli anni non di riferimento applicando i tassi di inflazione relativi. La metodologia segue un quadro comune elaborato dall’OCSE e dall’Eurostat dove le PPA sono calcolate – con un metodo impostato per aggregazioni successive - sulla base delle rilevazioni dei prezzi
di circa 3.000 prodotti comparabili e rappresentativi della struttura dei consumi
dei diversi paesi.
I dati PIL PPA pro capite e PIL nominale in milioni di Euro sono riferiti all’anno 2000, l’ultimo per il quale si dispone di dati definitivi. Il dato sul PIL pro
capite PPA delle macroaree Unione Europea allargata a 25 paesi (UE25), Unione
Europea a 15 paesi (UE15) e Paesi di nuova adesione (10) è stato ricavato a parti-
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re dai dati regionali, poiché il dato aggregato non è sempre disponibile nella banca dati NewCronos. Esso è stato calcolato rapportando il PIL PPA totale dell’area
(derivante dalla somma dei valori regionali) alla popolazione totale dell’area, quest’ultima ottenuta dalla somma dei rapporti calcolati a livello regionale (PIL
PPA/PIL PPA pro capite).
La colonna “ammissibilità all’obiettivo 1 2000-06” fa riferimento alla condizione delle regioni dell’UE 15 ai fini dell’eleggibilità al sostegno dei Fondi strutturali comunitari destinati alle regioni che rientrano nell’obiettivo 1, ovvero quelle il cui reddito pro capite PPA risulta inferiore al 75 per cento della media comunitaria, secondo l’art.3 del Regolamento (CE) del Consiglio n.1260/99. Per la
fase di programmazione 2000-06, l’elenco delle regioni ammissibili è stato definito con la Decisione della Commissione europea C(1999) 1770 del 1 luglio 1999,
sulla base dei dati relativi al triennio 1994-96. Tale elenco include parzialmente
anche alcune regioni di Finlandia e Svezia, come conseguenza dell’atto di adesione
all’Unione Europea dei due paesi. L’informazione sulla popolazione dei paesi
dell’UE 15 inclusa in obiettivo 1 ed in obiettivo 2 (quest’ultimo relativo alle aree
con problemi strutturali di riconversione economica e sociale; si veda l’art.4 del
Regolamento (CE) del Consiglio n.1260/99) è stata tratta dalla Tavola A.31
dell’Appendice Statistica al Secondo Rapporto sulla Coesione Economica e Sociale
(Commissione Europea, 2001). Nel caso della Grecia, l’intero territorio è ammissibile all’obiettivo 1 e lo scarto tra la popolazione totale e quella ammissibile all’obiettivo 1 in tabella è dovuto solo alla rilevazione del dato in anni diversi.
Il tasso di occupazione, riferito alla fascia d’età compresa fra i 15 e i 64 anni, é
ottenuto dividendo il numero di occupati per la popolazione in età lavorativa della corrispondente fascia d’età.
Il tasso di disoccupazione è ottenuto dividendo il numero di disoccupati per la
corrispondente popolazione attiva. Sono considerati disoccupati i residenti di 15
anni e oltre, senza lavoro durante il periodo di riferimento, disponibili al lavoro entro le due settimane successive e che hanno utilizzato un metodo attivo di ricerca
di lavoro durante le precedenti quattro settimane. La popolazione attiva è la somma di occupati e disoccupati, coloro che non sono classificati all’interno delle due
categorie sono considerati inattivi.
Per le macroaree UE25, UE15 e Paesi di nuova adesione (10) il tasso di occupazione (disoccupazione) totale è stato ricavato, per gli stessi motivi esposti riguardo al PIL PPA pro capite dividendo il numero totale di occupati (disoccupati) dell’area per la corrispondente popolazione ottenuta risolvendo i rapporti numero di occupati (disoccupati)/tasso di occupazione (disoccupazione) a livello regionale. Lo stesso metodo è stato applicato al dato disaggregato per sesso.
Il totale relativo ai Paesi di nuova adesione non include Malta e Cipro in tutti
i casi in cui il dato dei due paesi non è disponibile.
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