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CONSULTINVEST
LANDRYNNOKO
LE RADICI
LE QUALITÀ'
NATO IN CAMERUN, UN PROVINO
SOSTENUTO A16 ANNI GLI APRE
LE PORTE DEI COLLEGE AMERICANI
«LA DIFESA E' LA MIA FORZA, SONO
RAPIDO IN ATTACCO. DEVO MIGLIORARE
PERO' NEL GIOCO A META CAMPO»
IL PIVOT STRAPPATO AL CALCIO
«Mia madre me lo vietò per l'infortunio di un amico e m'innamorai del basket. Ora sogno l'Nba»
• Pesaro
QUEST'ANNO è l'unico rookie
della Consultinvest. Ma, secondo
la Vuelle, proprio Landry Nnoko
sarà il valore aggiunto della squadra di coach Bucchi. Ieri è stato
presentato all'hotel Blu Arena di
Montecchio, dove i giocatori alloggiano prima di essere sistemati
definitivamente. Nato in Camerum, all'età di 16 anni si è trasferito negli Usa per frequentare il college. Il diesse Stefano Cioppi racconta l'incontro con il pivot 22enne, alla sua prima esperienza da
professionista: «Io e Piero eravamo a Orlando alla Summer League, siamo stati in pochi a vedere
l'ultima partita, dove Landry ha
giocato tanto, dimostrando grandi doti tecniche e fìsiche». Poi la
società biancorossa ha tirato fuori
le giuste argomentazioni per convincerlo a vestire la maglia biancorossa: «Il presidente Costa e il
Consorzio si sono attivati molto
bene». E così eccolo a Pesaro, carico ed entusiasta per la nuova avventura: «Qui l'ambiente è caldo,
sembra quello dei college - com-
menta eccitato Nnoko - in questi
pochi giorni ho visto grande partecipazione, la gente mi ferma per
strada. E' tutto molto stimolante». Sulla carta è il secondo lungo,
ma questo ragazzo che ha lasciato
giovanissimo l'Africa per il sogno
americano ha grinta da vendere:
«Pesaro è per me una grande opportunità per crescere, il prossimo anno voglio provare a entrare
in Nba».
AMBIZIOSO e convinto delle proprie potenzialità e idee: «Salvezza
o playoff? Quest'anno, con questo
gruppo, conquistiamo i playoff».
Poi si presenta: «Eccello nella difesa (non a caso è stato votato migliore difensore nell'ultima stagione, ndr), offensivamente rapido,
in attacco sfrutto il mio dinamismo». Ma anche consapevole dei
suo limiti che però vuole superare, per crescere: «Devo migliorare
nel gioco a metà campo». Conosce
anche le difficoltà che incontrerà
quest'anno: «La lega italiana è
molto dura, per un rookie come
me ancora di più, ma sono pronto
a misurarmi e dimostrare le mie
qualità». Un giocatore in fieri come avverte Cioppi: «E' un centro
moderno, stoppa e salta parecchio
grazie ai suoi 208 cm. Per la sua
rapidità, con il tempo può diventare anche una buona ala forte».
Eppure Landry aveva inziato con
il calcio: «E' vero, poi quando un
mio compagno di squadra si ruppe violentemente il ginocchio,
mia mamma mi vietò di continuare». Poi, col basket fu amore a prima vista: «Un mio vicino di casa
aveva un canestro, mi invitò a tirare, mi innamorai subito di questo
sport». Poi la fortuna di partecipare a un provino in Senegal, da dove poi è stato reclutato per vivere
l'emozione di un college americano. Soddisfatto del suo arrivo anche Ario Costa: «Sono molto contento, con questo ingaggio abbiamo un reparto lunghi completo».
Oggi alle 17 al vecchio palas altra
presentazione: è il turno di di
Brandon Fields e Marcus Thornton.
Beatrice Terenzi
E N T U S I A S T A II sorriso di Landry
è di quelli che conquistano: « Q u i
tutti mi fermano per strada, adoro
quest'atmosfera calorosa»