La Kinesiologia applicata potente mezzo di indagine
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La Kinesiologia applicata potente mezzo di indagine
Medicine Alternative Nuove Frontiere Igiene Olistica La Kinesiologia Applicata Relatore: Vittorio Dr. Magrin D.C. D.O. Doctor of Chiropractic and Osteopath U.S.A. Kinesiologist A.S.K. (U.K.) La storia e le scoperte che fanno della kinesiologia applicata il più potente mezzo di indagine delle medicine manuali e naturali STORIA DELLA KINESIOLOGIA APPLICATA La Kinesiologia applicata nasce nel l964 quando George Goodheart, D.C. Chiropracactic di Detroit, Michigan, iniziò a valutare i muscoli dei suoi pazienti con test muscolari, aggiungendo di anno in anno nuove scoperte e conoscenze. IL MESSAGGIO INFORMAZIONALE Ogni stimolo esterno, semplice o complesso che sia, rappresenta per il nostro organismo un “messaggio informazionale”, ovvero una vibrazione elettromagnetica specifica per ogni input ricevuto. Il cervello la recepisce, ne coglie la frequenza, la traduce in codice binario, la registra e la elabora; infine emette una risposta neurochimica e/o elettromagnetica di adattamento che si esprimerà in una complessa reazione: istintuale, organica, motoria o viscerale CHE NOI CHIAMEREMO STRESS. Stress: “L‟incapacità del corpo di reagire ai fenomeni endogeni ed esogeni” La Sindrome Generale Di Adattamento Si Divide In Tre Fasi • FASE DI ALLARME • FASE DI RESISTENZA • FASE DI ESAURIMENTO SARTORIO PER LO STRESS Ci sono 3 gradi di stress: 1-Si testa il sartorio, se debole si prova con lo zucchero e rimane debole è una reazione d‟allarme 2-Fase di resistenza: sartorio forte, con TL. sulla spina iliaca sup. post. diventa debole. 3-Fase di esaurimento: da debole diventa forte con lo zucchero sulla guancia. I PRINCIPI DELLA SALUTE OLISTICA Immaginiamo una piramide, ai quali vertici possiamo abbinare un principio. 1. Unità coesa, tutto in quest‟unità è collegato, non si può influire su un aspetto senza influenzare gli altri. 2. Energia vitale (vertice) che si può cogliere nella vitalità, essa si può misurare, non è facile da definirsi, ma è facile da misurare. E‟ importante stabilire il grado di vitalità; essa può essere aumentata con specifici esercizi indistintamente per tutte le persone, eccetto qualche rara eccezione. (Problematiche genetiche e malattie gravi). LA TRIADE DELLA SALUTE PRINCIPI FILOSOFICI: Il concetto non è nuovo: diversi medici chiropratici e Osteopati hanno descritto “la triade della salute”. La salute si regge su dei fattori strutturali, biochimici e psicologici che dovrebbero equilibrarsi formando un triangolo equilatero. La Kinesiologia Funzionale ci permette di valutare l‟equilibrio della triade. Un disturbo comincia spesso in un solo lato del triangolo, per poi propagarsi anche agli altri. È importante capire che uno qualsiasi dei lati può influenzare gli altri due, sia come causa della malattia, sia nell‟approccio terapeutico. I PRINCIPI DELLA SALUTE OLISTICA 1) Unità della Salute 2)Vitalismo 3) Bio Individualità 4) Omeostasi LA CHIAVE STA NELLO STABILIRE QUALE SIA IL FATTORE DETERMINANTE L‟esame kinesiologico ci aiuta a determinare la causa primaria della malattia; l‟equilibrio strutturale del corpo viene rapidamente controllato in fase statica o dinamica. La reazione neuromuscolare del corpo alle sostanze chimiche, ci aiuta a valutare l‟effetto della nutrizione e di agenti chimici ostili. Lo stato emotivo di un paziente può essere determinato con una valutazione del sistema nervoso, per mezzo dei test muscolari manuali kinesiologici. Le condizioni di salute mentale possono essere migliorate, a volte, grazie a delle correzioni nutrizionali e strutturali valutate per mezzo della prova muscolare. IL LINGUAGGIO DEL CORPO Il corpo ha un suo linguaggio. Esso, può fornire delle informazioni utili per la scoperta delle cause dei problemi di salute; sta a noi capire quello che ci sta dicendo. Le informazioni contenute possono avere un valore ingente, ma se non si riesce ad interpretarle sono inutili. Sommandovi un esame dei cinque fattori dell‟IVF, nonché degli esami ortopedici, neurologici e di laboratorio, il linguaggio del corpo ricostruito nella sua pienezza rivela il disturbo che provoca la malattia. La K.A. è una disciplina che unisce i test kinesiologici elaborati per mezzo della prova Neuro Muscolare Manuale ad altri metodi diagnostici; ciò permette al terapeuta di valutare con precisione gli aspetti funzionali dei problemi di salute. POSTURA Il corpo ha un proprio linguaggio e non mente mai. Uno dei modi per capire che cosa sta cercando di dirci quando qualcosa non funziona, è imparare a interpretare tale linguaggio. Questo processo di lettura inizia nel momento stesso in cui si vede il paziente per la prima volta e si protrae lungo tutto l‟arco della visita. Ogni muscolo posturale presenterà dei segni di debolezza che possono portare a una veloce identificazione del muscolo interessato. EQUILIBRIO STRUTTURALE In condizioni normali l‟equilibrio strutturale viene assicurato dai muscoli, controllati dal sistema nervoso. Quando i muscoli non sono in equilibrio, si verifica la distorsione posturale; la distorsione prende il via in muscoli e legamenti. Fin dagli inizi della K.A. si riconobbe che un muscolo raccorciato o ipertonico è il risultato della funzione alterata del suo muscolo antagonista. Lo squilibrio muscolare è alla base di gran parte delle alterazioni strutturali. Si dovrà correggere lo squilibrio muscolare prima di riuscire a far ritornare la struttura nella sua giusta posizione; il muscolo più forte riuscirà infatti a deviare la struttura verso di sé. Quando il muscolo è affetto da ipertonicità o da raccorciamento cronici, si manifesta il dolore. Correggendo la disfunzione del muscolo antagonista, il dolore del muscolo ipertonico spesso scompare. CHE COS‟È LA KINESIOLOGIA FUNZIONALE DEFINIZIONE La Kinesiologia Funzionale è un metodo di indagine e di valutazione delle funzioni corporee attraverso una pratica manuale: “il test neuromuscolare” LA KINESIOLOGIA APPLICATA E‟ NEUROLOGIA FUNZIONALE La maggior parte dei test muscolari usati in K.A. non valutano la potenza di un muscolo; cercano piuttosto di capire in che modo il sistema nervoso controlli la funzione del muscolo. Ciò è stato definito; “test neuro muscolare” “Neurologia funzionale”. By Vittorio Dr. Magrin Fisioterapista Doctor Chiropractic and Osteopath U.S.A. Kinesiologist A.S.K. COMPLESSO SEGMENTARIO-REFLESSOGENO By Vittorio Dr. Magrin Fisioterapista D.C. D.O. U.S.A. Kinesiologist A.S.K. IL CONCETTO REFLESSUOLOGICO MUSCOLO – NERVO – MERIDIANO - ORGANO E FUNZIONE Fin dagli inizi della Kinesiologia Applicata, Goodheart notò una certa relazione tra delle specifiche funzioni muscolari ed alcune disfunzioni degli organi e delle ghiandole. Il trattamento applicato ai riflessi di Chapman, ora noti come riflessi neurolinfatici, hanno permesso di rafforzare il muscolo correlato e di migliorare l‟organo nella sua fisicità e nella sua funzione. Lo stesso per quanto riguarda i riflessi di Bennett, ora noti col nome di riflessi neurovascolari. Un altro fattore preso in considerazione dalla K.A. è il sistema dei meridiani. Applicando un trattamento, ad un meridiano, esso portava ad un miglioramento del muscolo correlato e all‟organo nella sua fisicità e nella sua funzione. Se combinata ad altre discipline d‟indagine, l‟associazione muscolo-organo/ghiandole ha un valore clinico notevole per determinare le principali aree in cui ha sede la disfunzione. Tale relazione non deve però essere ritenuta infallibile. PRINCIPI FILOSOFICI: L’ESSERE UMANO COME FIGURA INTEGRATA I cinque fattori intervertebrali La maggior parte delle procedure d‟esame e di trattamento in Kinesiologia, si ricollegano al sistema nervoso, a quello linfatico e a quello vascolare, nonché alla relazione esistente tra il liquido cerebrospinale, il movimento respiratorio cranio-sacrale ed il sistema dei meridiani. Goodheart ha messo in correlazione questi cinque fattori con il forame intervertebrale (colonna vertebrale), ed ha coniato il termine “i cinque fattori dell‟IVF”, per descrivere gli approcci d‟esame e di terapia. By Vittorio Dr. Magrin Fisioterapista Doctor Chiropractic and Osteopath U.S.A. Kinesiologist A.S.K. Scopo primario: L‟obiettivo principale dell‟agopuntore è quello di prevenire la malattia. Il medico che cura la malattia è considerato un medico secondario, in quanto viene dopo il medico che previene la malattia. Storia: Il primo testo sulla materia è il Nei Ching, scritto probabilmente dall‟Imperatore Giallo, che regnò dal 2696 al 2598 a.C. L‟agopuntura, terapia dei meridiani, è praticata in Cina da oltre 5.000 anni. Proprietà di base: La filosofia di base vede nell‟uomo un piccolo universo; di conseguenza le leggi naturali di positività e negatività che controllano l‟universo, controllano anche l‟uomo. L‟agopuntura classica consiste di 4 metodi base di trattamento: 1.stimolazione dei meridiani per riequilibrare le energie dell‟organismo; 2.consigli dietetici e uso di erbe; 3.manipolazioni vertebrali; 4.psicoterapia attraverso la meditazione e l‟analisi introspettiva. AGOPUNTURA AGOPUNTURA L‟energia, „chi‟, scorre attraverso il corpo lungo dei canali ben distinti chiamati meridiani. „Chi: è definita energia vitale; senza di essa siamo morti. E costituita da due nature: quella positiva, yang, e quella negativa, yin. Entrambi questi aspetti sono essenziali per la salute, ma con il giusto equilibrio. Eventuali squilibri nel sistema dei meridiani provocano un accumulo di „chi‟ in un meridiano e una carenza di energia „chi‟ in uno o più meridiani. Questi squilibri possono risultare da disordini alimentari, traumi, fattori ambientali, cambiamenti di stagione o problemi emotivi. Gli squilibri energetici vengono corretti tramite la stimolazione dei punti lungo i meridiani e la manipolazione vertebrale in punti specifici della colonna. Inoltre, vengono forniti al paziente dei consigli alimentari. LIQUIDO CEREBROSPINALE Storia: All‟inizio del secolo un osteopata, Sutherland, intraprese uno studio, sui movimenti respiratori del cranio. Egli scoprì infatti che il cranio si muove con la respirazione. Fisiologia: Il liquido cerebrospinale viene prodotto da: 1) plesso coroideo, dai ventricoli cerebrali; 2) vasi sanguigni degli strati meningeo ed ependimale delle cavità del liquor; 3) vasi sanguigni del cervello e del midollo spinale. Il liquido cerebrospinale circola nei ventricoli, nel cranio e lungo tutta la colonna vertebrale e viene assorbito dalle granulazioni aracnoidali, che ritroviamo negli spazi subaracnoidali, nei seni venosi del cervello e nelle vene del canale vertebrale. Piccole quantità di liquido vengono assorbite nei dotti linfatici e nelle vene del canale vertebrale, ma la maggior parte risale la colonna vertebrale per essere poi assorbito nella volta cranica. Squilibri nel flusso del liquor possono alterare la funzionalità di qualsiasi muscolo o organo. LA COLONNA COME STRUTTURA INTEGRATA Molte persone si recano da un dottore in chiropratica perché soffrono di mal di schiena o di dolori al collo. Quando la condizione della schiena migliora, i pazienti constatano con meraviglia che allo stesso tempo anche altri disturbi mostrano un miglioramento: può trattarsi di un problema mestruale o intestinale, di sinusite o allergia. Ciò non sorprende il chiropratico perché, agendo sulla schiena, egli influisce anche sul sistema nervoso e su altri fattori che controllano l‟equilibrio del corpo. By Vittorio Dr. Magrin Fisioterapista D.C. D.O. U.S.A. Kinesiologist A.S.K. PRINCIPI FILOSOFICI: LA CAUSA E IL SUO CICLO By Vittorio Dr. Magrin Fisioterapista Doctor Chiropractic and Osteopath U.S.A. Kinesiologist A.S.K. RIFLESSI NEUROLINFATICI Storia: La loro natura, di riflessi che influenzano il drenaggio linfatico di organi specifici, fu rilevata per primo da Frank Chapman D.O. negli anni „30. Nel 1965 Goodheart mise in relazione i punti riflessi linfatici con alcune disfunzioni muscoloorganiche. Localizzazione: Si trovano a coppie, sia anteriormente che posteriormente, associati a ciascuna relazione muscolo-organo. I riflessi si situano lungo i muscoli del collo, della schiena, del torace, dell‟addome e delle cosce. Sintomi: A parte quelli ovvi quali l‟edema, sia di tipo depressibile che localizzato come in un trauma articolare, indichiamo di seguito alcuni segni di possibile congestione linfatica: - dolore di muscoli o organi - infezioni quali tonsilliti, otiti, infezioni polmonari ecc. - debolezza dovuta a sforzi prolungati, quali salire le scale, ecc. RIFLESSI NEUROVASCOLARI Storia: Negli anni „30 Terrence Bennett D.C. descrisse questi riflessi come punti empirici che influenzano la circolazione verso organi specifici. Nel 1966 Goodheart mise in relazione i punti vascolari con specifiche combinazioni muscoloorgano. Fisiologia: Il centro vasomotorio si trova nella parte inferiore del ponte e in quella superiore del midollo. Il controllo della vasodilatazione e vasocostrizione può essere influenzato dai centri superiori del cervello; attraverso i “riflessi Bennett”, somatoautonomi, si può influenzare la circolazione. Localizzazione: Sono situati quasi interamente sul cranio. Trattasi di piccole zone specifiche aventi, a livello embriologico, una relazione vascolare con il complesso muscoloorgano associato. I CINQUE FATTORI INTERVERTEALI + 2 A LIVELLO CHIMICO sono soprattutto i cibi ingeriti che possono danneggiare l‟organismo. L‟alimentazione è un aspetto fondamentale dell‟organismo umano essa può essere Veleno o Medicina a seconda dell‟uso . Una sana Igiene alimentare può cambiare la qualità della nostra vita e prevenire molti fastidiosi disturbi “Le tossine presenti nel nostro organismo provocano, rigidità e malesseri.” By Vittorio Dr. Magrin Fisioterapista D.C. D.O. U.S.A. Kinesiologist A.S.K. I CINQUE FATTORI INTRVERTEBRALI + 2 ANCHE A LIVELLO MENTALE si possono creare interferenze che si manifesteranno nella struttura. Se una persona è sempre sottoposta a stress emotivi o aggressioni psicologiche, a un certo punto le ghiandole surrenali, saranno sottoposte a un superlavoro e non potranno più funzionare perfettamente. Queste ghiandole sono correlate con determinati muscoli, per esempio il sartorio e il gracile, e influiscono sulla loro forza. Questi muscoli sono molto importanti per la stabilità anteriore della pelvi. Dunque, anche la struttura risentirà del superlavoro delle surrenali. By Vittorio Dr. Magrin Fisioterapista D.C. D.O. U.S.A. Kinesiologist A.S.K. STORIA DELLA KINESIOLOGIA APPLICATA I MOMENTI CULMINANTI FURONO: • 1964 primo libro sui test muscolari • 1966 riflessi neurolinfatici • 1967 riflessi neurovascolari • 1969 movimento basilare del cranio • 1970 relazione con i punti di agopuntura • 1974 localizzazione terapeutica • 1976 correzioni dell‟articolazione temporomandibolare • 1980 tecnica PRY • 1982 stiramento/controstiramento • 1988 riflessi spondilogenici LOCALIZZAZIONE TERAPEUTICA Come nacque, George Goodheart, preoccupato dal fatto che non riusciva a stabilire la natura della causa di alcuni problemi fisici di un suo paziente, venne colto da un pensiero: “Forse stiamo chiedendo alla persona sbagliata cos‟é che non funziona”. Da questa riflessione sviluppò il concetto della localizzazione terapeutica. La localizzazione terapeutica (TL) non ci indica cos‟è che non funziona, ma soltanto in quale zona si situa la disfunzione. La localizzazione terapeutica permette anche di determinare cosa fare in caso di debolezza muscolare. In questo caso, si esegue il test sul muscolo debole valutando di volta in volta i vari riflessi, i punti di agopuntura e i diversi livelli vertebrali. Quando il muscolo si rafforza significa che la terapia deve essere applicata alla zona valutata. Quando si ricorre alla localizzazione terapeutica, bisogna far attenzione a non esagerarne l‟interpretazione. !!!!! PUNTI DI ALLARME CONTROLLO POLMONE Localizzazione: Sei sono punti singoli per i meridiani di destra e di sinistra, mentre sei meridiani hanno un punto di allarme sia a destra che a sinistra. Esistono inoltre due punti relativi ai meridiani vaso governatore e vaso concezione. La TL su un punto di allarme indebolirà un muscolo forte se ce uno squilibrio nel meridiano associato con il punto di allarme. Utilizzo Se un muscolo debole si rafforza dopo aver contattato un punto di allarme, il trattamento del meridiano indicato aiuterà a ripristinare la normale funzione sulla combinazione muscoloorgano indicata. I punti di allarme saranno dolorosi se è presente uno squilibrio nel meridiano associato. I punti di allarme non sono punti di trattamento. Sono dei punti strettamente diagnostici. PUNTI DI ALLARME UTILIZZO Se un muscolo debole si rafforza dopo aver contattato un punto di allarme, il trattamento del meridiano indicato aiuterà a ripristinare la normale funzione sulla combinazione muscoloorgano indicata. I punti di allarme saranno dolorosi se è presente uno squilibrio nel meridiano associato. I punti di allarme non sono punti di trattamento. Sono dei punti strettamente diagnostici. Per prima cosa, fate una TL su uno specifico punto polso e testate per l'indebolimento di un muscolo indicatore forte. Questo indica uno squilibrio in uno dei due meridiani associati. Quando testate i muscoli associati con questi meridiani, uno sarà debole (se tutti i muscoli sono forti, usate la legge dei 5 elementi). La TL sul suo punto di allarme darà una delle due possibilità: se rafforza il muscolo debole, andate al suo punto associato e correggete la sublussazione vertebrale. Testate L suo Lovett brother e correggete se necessario. Usate i punti di tonificazione. muscolo debole. Se il muscolo associato non si rafforza con la TL sul suo punto di allarme, provate un altro punto di allarme per vedere quale lo rinforza. 1. Coppia/antagonista - se provoca una risposta del muscolo, trattate il punto Luo del meridiano associato con il muscolo debole e il punto associato del suo meridiano antagonista o accoppiato. 2. A ritroso sulle 24 ore - fino a che un punto di allarme causa il rafforzamento del muscolo – poi trattate il punto associato di quel meridiano e il punto Luo del meridiano che lo precede. 3. 5 elementi - indietro lungo i cicli Sheng e Ko per trovare il punto di allarme che rafforza il muscolo. Trattate quel punto sul meridiano associato con il LINEA TEMPOROSFENOIDALE Definizione: Trattasi di una serie di punti indicatori localizzati ai lati del cranio, al di sopra delle suture che circondano le ossa sfenoide e temporale. Questi punti furono introdotti da M. L. Rees e trovarono la loro prima applicazione nella tecnica sacro-occipitale (SOT) di Major DeJarnette. L‟ipotesi di base circa la loro ricorrenza è che siano delle aree riflesse connesse allo sviluppo embriologico del corpo, come sembra evidenziare l‟ordine sequenziale in cui sono disposti la maggior parte dei punti. Importanza: Tali punti, insieme ai punti polso, alla valutazione posturale e ai modelli di debolezza muscolare, rappresentano un rapido strumento diagnostico che aiuta il medico a trovare la giusta direzione per la diagnosi e il trattamento. Questi punti riflessi risultano dolenti e leggermente tumefatti in caso di squilibri organici o vertebrali. I PROBLEMI DI UNA REGIONE DEL CORPO CHE CAUSANO PATOLOGIE IN ALTRE REGIONI In kinesiologia sono state stabilite numerose relazioni di dipendenza patologiche, oltre a quelle note nella medicina ufficiale. Ad esempio: sciatica da blocco dell‟atlante, dolore del ginocchio secondario a insufficienza surrenale, pronazione del piede che causa fissazioni di vertebre e dolori alla colonna, vertigini, cefalee, lombo-sciatalgia e stanchezza mattutina dovuti a disfunzione della valvola ileocecale. Un altro meccanismo scoperto dalla kinesiologia e la relazione esistente tra L‟articolazione temporomandibolare (ATM) e altri distretti del corpo. Anatomicamente la ATM è rappresentata nell‟area sensoriale del SNC per circa il 70% di tutte le terminazioni nervose sensitive e altrettante motorie. Per questa “parte del leone” ci deve essere una ragione. Secondo il d.c. Carl Ferreri, l‟ATM è un dispositivo di controllo, di monitoraggio, di retroazione e difensivo di molte funzioni del corpo. Il trattamento della ATM locale è limitante e non corrisponde agli intendimenti della medicina del corpo totale. L‟INVERSIONE (SWITCHING) DEL COMPUTER PITCH, ROLL, YAW E TILT Comprendendo che l‟orientamento di un aereo è in tre dimensioni, Pitch, Roll e Yaw aiutano a controllare e correggere un altro strato dello “switching” “neuromuscolare” e energetico, altrimenti detto “disorganizzazione neurologica”. Di questa tecnica può beneficiare chiunque abbia bisogno di migliorare la coordinazione occhi/mani, è specialmente indicata per i problemi di apprendimento e per gli sportivi. TECNICA DI ORIGINE E INSERZIONE Storia: Questa è la tecnica originale messa a punto da George Goodheart per rafforzare un muscolo debole. Fisiologia: Alcune microavulsioni del tendine nel suo punto di congiunzione con il periostio provocano l‟indebolimento di un muscolo. SCHEMA DEL DOLORE SPONDILOGENICO Nei casi di sublussazione spondilogenica è utile ricordare un punto specifico per ciascun livello vertebrale. Qui di seguito illustriamo una delle sequenze più facili da ricordare quando si esamina un paziente. PRINCIPI DELLA KINESIOLOGIA APPLICATA A.S.K. 1) Ascoltare e testare ricercando la causa. Guardare a ciò che è rilevante e non bloccarsi al sintomo. 2) Dov‟è non è. 3) Cosi sopra cosi sotto. 4) Qualsiasi cosa può correggere qualsiasi altra cosa. 5) Se possibile correggere nella modalità, nell‟immedesimazione. 6) Se possibile correggere secondo le priorità. 7) Correggere tutti i fattori rilevanti dei fori. 8) Cercare e/o correggere le compensazioni. 9) Controllare se si è ottenuto un risultato e poi spiegarlo al cliente. 10) Proporre dei compiti a casa e dei cambiamenti di stile di vita. Questi sono i 10 principi essenziali per la pratica della kinesiologia applicata, questo è il nostro approccio al cliente.