scheda informativa sull`agriturismo e la vendita diretta

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scheda informativa sull`agriturismo e la vendita diretta
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Schede Teseo
Idee d’impresa a portata di mano
Agriturismo con vendita diretta
al consumatore
DEFINIZIONE, CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
e TREND STATISTICO
Si definiscono agrituristiche le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli, che utilizzano la propria azienda in connessione
con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e/o di allevamento degli animali, le quali devono comunque rimanere prevalenti (il tempo di
lavoro impiegato nelle attività agricole deve cioè essere superiore a quello impiegato nell’attività agrituristica). Fattore indispensabile per l’apertura
di un agriturismo è quindi la presenza di un’azienda agricola. In questo modo non solo si incentiva la multifunzionalità dell’azienda, ma si inserisce
anche l’attività agrituristica all’interno del comparto dell’agricoltura, evitando uno slittamento verso l’ambito commerciale o della ristorazione.
Nell’attività agrituristica possono rientrare:
• la somministrazione di pasti e bevande, costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti acquistati da aziende agricole della zona;
• l’organizzazione di degustazione di prodotti aziendali, compresa la mescita di vini;
• l’organizzazione di attività ricreative, culturali, educative, seminariali, escursionistiche, di pratica sportiva, di ittiturismo, delle fattorie didattiche, di
addestramento cani, ecc., anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale;
• l’offerta di ospitalità in alloggi o spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori.
Un’importante precisazione riguarda la differenza tra “agriturismo in famiglia” e “agriturismo in azienda”: la prima forma consente l’utilizzo dell’abitazione dell’imprenditore se non si supera la somministrazione di 40 pasti al giorno, la ricezione di 10 persone al giorno in camere o spazi comuni e
l’ospitalità, per la sosta dei campeggiatori, per un massimo di 10 ospiti al giorno; nella seconda forma il numero di ospiti consentiti (in camere o su
spazi aperti in caso di campeggiatori) sale fino a un massimo di 60 al giorno per 160 pasti complessivi.
L’agriturismo in Italia è nato molti anni fa come una forma di accoglienza da parte di contadini che mettevano a disposizione dei visitatori i prodotti tipici della terra e dell’allevamento, ma negli ultimi anni la propensione a sviluppare le attività di ospitalità è notevolmente aumentata, tanto che
oggi soggiornare in un agriturismo significa non solo assaporare la tradizione, toccando con mano le dinamiche dell’agricoltura e gustandone i prodotti, ma anche essere accolti in strutture sempre più organizzate e professionali. Perché un agriturismo funzioni è infatti necessario creare dei servizi ad hoc: il cliente non desidera solo un luogo tranquillo dove poter passare del tempo, un’accoglienza familiare diversa da quella dell’albergo tradizionale, cibi genuini e piatti tipici, ma è anche alla ricerca di veri e propri spazi di evasione dalla
vita urbana, che siano il più possibile in mezzo alla natura. Diventa quindi importante riuscire a
distinguere e diversificare l’offerta sviluppando servizi innovativi e stimolanti (ad es. escursioni per la raccolta di fiori, frutta e verdura spontanea di stagione, gite a cavallo o in bicicletta,
attività formative o culturali, corsi di cucina locale, degustazioni, ecc.), così da soddisfare le
diverse preferenze degli ospiti.
L’agriturismo è comunque un business dove l’improvvisazione non può trovare spazio:
l’aspirante imprenditore deve conoscere bene il settore agricolo, ma anche quello turistico, preparandosi frequentando corsi specifici per acquisire sia competenze normative,
contabili-amministrative e fiscali, sia tecniche di marketing per promuovere la propria
attività e distinguersi dalla concorrenza. È poi utile conoscere bene almeno una lingua
straniera, saper utilizzare i programmi informatici per il servizio di ricevimento e avere
una predisposizione alle relazioni umane.
Da un punto di vista statistico, nel 2009 l’offerta di ospitalità a livello italiano risulta cresciuta del 4% (si è passati dai 18.480 agriturismi di fine 2008 ai 19.220 di fine 2009), segno
che il settore “ha tenuto” in un anno contrassegnato dalla crisi, e nonostante un calo del
2,6% del giro d’affari complessivo e del 3,3% delle presenze; per il 2010 è previsto un incremento
dell’1,2% del giro d’affari totale e una crescita del 3% del numero di agriturismi (dati Associazione
Agriturist). A Bergamo si contano ben 116 aziende agrituristiche (dati al settembre 2010), così distribuite sul
territorio: 21 nelle Valli Imagna e Brembana, 16 nelle Valli Seriana e di Scalve, 19 nella zona dei laghi, 22 nella zona
della collina e 38 in pianura (per informazioni: www.provincia.bergamo.it).
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Guide collana
* Come avviare un negozio al dettaglio non alimentare (giugno 2010)
* Come avviare un’attività alimentare artigiana (dicembre 2007)
* Come avviare un negozio al dettaglio alimentare (ottobre 2007)
* Come avviare un’impresa artigiana (luglio 2006)
* Come avviare un’attività di bar e ristorante (dicembre 2005)
* Come avviare un’attività di agriturismo (giugno 2005)
RIFERIMENTI LEGISLATIVI, REQUISITI NECESSARI
e ITER BUROCRATICO
L’attività degli agriturismi è regolata da una legge nazionale (la 96/2006)
e da leggi regionali tra cui la L.R. 10/2007 “Disciplina regionale dell’agriturismo”, di cui si riportano alcune indicazioni per l’avvio e lo svolgimento dell’attività. Chi intende svolgere questa attività deve innanzitutto
dotarsi di un certificato comprovante il rapporto di connessione dell’attività agrituristica rispetto a quella agricola, che deve rimanere prevalente. Il certificato, che viene rilasciato dalla Provincia, nel cui territorio
viene svolta l’attività agricola, indica in maniera esplicita la tipologia di
servizi ammessi, la capacità ricettiva massima e gli immobili in cui l’attività può essere esercitata. È inoltre necessario possedere il certificato di
abilitazione, che viene rilasciato dalla Provincia solo a chi ha frequentato,
con esito positivo, un corso di formazione e preparazione all’esercizio
dell’attività, istituito o riconosciuto dalla Regione (fra i principali argomenti del corso: attrezzature per la conservazione dei cibi, tecniche per
la preparazione dei cibi, normativa dell’agriturismo, organizzazione dell’azienda agricola, elementi di marketing, ecc.). Il certificato di abilitazione permette l’iscrizione all’elenco degli operatori agrituristici, istituito in
ogni Provincia. Tale iscrizione costituisce condizione per la presentazione al Comune dove ha sede l’immobile della Segnalazione Certificata di
Inizio Attività (SCIA), che, a sua volta, consente l’immediato avvio dell’attività agrituristica (entro 60 giorni il Comune verifica d’ufficio la sussistenza dei presupposti e dei requisiti di legge richiesti).
Requisiti dell’immobile e metodo HACCP
• Per le attività agrituristiche può essere utilizzata l’abitazione dell’imprenditore agricolo, così come gli edifici distaccati dal nucleo centrale
dell’azienda, purché con destinazione agricola.
• Le strutture e i locali devono possedere i requisiti di abitabilità ed agibilità previsti dal regolamento edilizio comunale e d’igiene.
• La produzione, la preparazione, il confezionamento, la conservazione e
la somministrazione di alimenti e bevande sono soggetti alle disposizioni del Reg. CE 852/2004 e del Reg. CE 853/2004 relativo all’igiene
degli alimenti di origine animale.
• Nelle strutture ricettive con camere, devono essere previsti servizi
igienici a uso esclusivo o un servizio igienico completo ogni 6 posti
letto o frazione di 6 superiore a 2. Alle camere si deve poter accedere senza dover attraversare la camera da letto e i servizi destinati alla
famiglia o ad altro ospite.
• Nelle aree destinate a zona agricola è ammesso l’approntamento di
spazi per la sosta di mezzi da campeggio e la realizzazione degli impianti tecnologici e dei servizi igienici necessari.
Ogni azienda alimentare, e dunque anche gli agriturismi, deve inoltre
mettere in pratica la procedura di autocontrollo dell’igiene, da applicare
a tutta la filiera produttiva di un alimento, con la predisposizione di propri manuali aziendali basati sul metodo HACCP (Hazard Analysis and
Control Critical Point), che prevede la frequenza obbligatoria, prima dell’inizio dello svolgimento dell’attività, dell’apposito corso di formazione
per tutti gli addetti dell’impresa.
Requisiti per la somministrazione di pasti e bevande
L’operatore agrituristico è tenuto a esporre la composizione e la provenienza dei prodotti utilizzati per la somministrazione di pasti e bevande.
L’azienda agrituristica deve garantire l’apporto di prodotti derivanti
almeno per il 30% da materie prime prodotte dall’azienda fino ad arrivare a una quota complessiva non inferiore al 70%, costituita, oltre che dai
propri prodotti, anche da quelli direttamente acquistati da altre aziende
agricole o da artigiani alimentari della zona.
Iter burocratico
Dal 1° aprile 2010, ai sensi del D.L. 7/2007, per iniziare un’attività imprenditoriale è obbligatorio presentare un’unica comunicazione telematica
all’Ufficio del Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per territorio. La “Comunicazione Unica” permette infatti di
svolgere, attraverso una singola pratica telematica, tutti gli adempimenti
fiscali (Agenzia delle Entrate), previdenziali (Inps) e assistenziali (Inail)
necessari all’avvio dell’impresa. Per la presentazione della pratica ci si
può avvalere di professionisti, di agenzie per l’invio delle pratiche o della
rete di sportelli attiva all’interno di alcune Organizzazioni di Categoria
del territorio (fra cui Cia, Coldiretti Bergamo e Confagricoltura
Bergamo); gli sportelli forniscono agli imprenditori informazioni e supporto tecnico per un corretto invio delle pratiche. Per accedere alla
modalità telematica di invio è necessario possedere alcuni prerequisiti,
quali la convenzione Telemaco, la firma digitale e la Pec-Posta elettronica certificata. Telemaco è il sistema informatico delle Camere di
Commercio che consente la spedizione delle pratiche al Registro delle
Imprese e verso gli altri enti coinvolti. Per maggiori approfondimenti si
rimanda al sito Internet delle Camere di Commercio www.registroimprese.it, sezione “Comunicazione Unica”. Per l’attività oggetto
della scheda le imprese, per iniziare l’attività, devono allegare alla pratica
di “Comunicazione Unica” la SCIA presentata al Comune, che concettualmente e giuridicamente rappresenta una vera e propria dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell’atto di notorietà idonea a dimostrare i requisiti necessari all’esercizio dell’attività.
La scheda è aggiornata
“Teseo” realizzate
* Come avviare un’attività di servizi per l’infanzia (nidi e micronidi) (ottobre 2004)
* Come avviare un'attività agricola (novembre 2003)
* Come avviare un'attività di parrucchiere o estetiste (aprile 2003)
* Attività di facchinaggio e logistica in cooperativa (novembre 2002)
* Imprese di pulizia (marzo 2000)
* Automotoriparatori (luglio 1999)
VENDITA DIRETTA ed ETICHETTATURA
DEI PRODOTTI ALIMENTARI
L’attività di agriturismo può essere integrata/affiancata all’esercizio di altre attività, fra cui la vendita diretta al consumatore, cioè la commercializzazione
di prodotti primari sia “tali e quali” (es. frutta e verdura raccolte), sia trasformati, manipolati o conservati (come latte, formaggi, salumi, vino, miele, marmellate, ecc.), da parte dell’imprenditore o di altro produttore. La vendita diretta rappresenta un valore aggiunto non solo per l’imprenditore, che può
così vendere i prodotti provenienti dalla coltivazione o dall’allevamento di animali riducendo il numero di passaggi di intermediazione commerciale e
valorizzando le proprie produzioni, ma anche per il consumatore, a cui vengono garantiti trasparenza, stagionalità, genuinità e contenimento dei prezzi.
Si tratta di un’occasione di incontro fra operatori agricoli locali e consumatori che può portare a diffondere informazioni per una corretta educazione
alimentare e a informare al meglio il consumatore anche attraverso attività dimostrative o didattiche. Requisito fondamentale per poter svolgere l’attività è essere un imprenditore agricolo iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio competente per territorio. L’attività di vendita diretta si può esercitare in diversi modi: in azienda in appositi spazi adibiti allo scopo, in
forma itinerante nei mercati tradizionali o nelle fiere agricole, in locali aperti al pubblico in azienda o fuori
azienda, in spazi pubblici, in Internet attraverso un sito di e-commerce o per corrispondenza. Se la vendita avviene su superfici all’aperto nell’ambito dell’azienda agricola o su altre aree private di cui l’imprenditore ha disponibilità, non è necessario fare alcuna Segnalazione Certificata di Inizio Attività
(SCIA). Negli altri casi va invece inoltrata la SCIA al Comune competente.
Ricordiamo che i prodotti vanno venduti con etichette appropriate, che rappresentano un po’
la “carta d’identità” di un alimento, dalla quale il consumatore può ricavare molte informazioni utili. L’etichettatura è infatti destinata ad assicurare al consumatore la corretta e trasparente informazione, per non indurlo in errore circa le caratteristiche del prodotto, la sua
natura, la qualità, la composizione, la quantità, il luogo di origine o le tecniche con cui è stato
prodotto, né attribuirgli effetti e proprietà curative. I prodotti alimentari preconfezionati
devono riportare in etichetta alcune indicazioni obbligatorie: nome del prodotto o denominazione di vendita; elenco degli ingredienti in ordine decrescente rispetto alla quantità; termine minimo di conservazione o, per prodotti molto deperibili dal punto di vista microbiologico,
data di scadenza; modalità di conservazione (per prodotti altamente deperibili che devono essere conservati in frigo); quantità di prodotto contenuta nella confezione; nome o ragione sociale
del produttore o marchio depositato; luogo di produzione; codice del lotto di produzione; eventuali istruzioni per uso appropriato e sicuro; titolo alcolometrico volumico per le bevande alcoliche con
contenuto di alcol superiore a 1,2% in volume. I prodotti alimentari non preconfezionati o generalmente
venduti previo frazionamento, i prodotti confezionati sui luoghi di vendita a richiesta dell’acquirente e i prodotti preconfezionati ai fini della vendita immediata devono essere muniti di apposito cartello, applicato ai recipienti che li contengono o nei comparti
in cui sono esposti, contenente almeno le prime 4 indicazioni sopra riportate per l’etichetta dei prodotti alimentari preconfezionati.
FONTI DI FINANZIAMENTO
La L.R. 10/2007 stabilisce che la Regione Lombardia concede incentivi per interventi sugli immobili e per l’acquisto e la realizzazione
di dotazioni e servizi da utilizzare per attività agrituristiche, e promuove, in accordo con le province e le associazioni agrituristiche,
azioni positive di sostegno al settore (per informazioni sui bandi e le agevolazioni disponibili consultare il sito Internet: www.agricoltura.regione.lombardia.it). Si ricorda poi anche la L.R. 22/2006 relativa all’avvio di nuove attività imprenditoriali costituite da giovani e/o
donne. La legge mette a disposizione finanziamenti a tasso agevolato
per una serie di spese per l’avvio dell’attività (sito Internet:
www.regione.lombardia.it, sezione Imprese - Creare e avviare una
nuova attività).
Per informazioni sull’apertura/chiusura delle principali leggi agevolative è possibile rivolgersi gratuitamente sia alle Organizzazioni di
Categoria del comparto agricolo (in particolare ai loro Consorzi
Fidi) sia al servizio Punto Nuova Impresa di Bergamo Formazione, o
ancora iscriversi alla newsletter di Bergamo Formazione
(www.bergamoformazione.it).
a dicembre 2010
CONSIGLI UTILI
• Prima di decidere se avviare o meno un’attività agrituristica è consigliato esaminare le caratteristiche e le dotazioni di cui l’azienda agricola dispone. Gli elementi principali da considerare sono: lo stato di
conservazione dell’intero complesso aziendale (ad es. strade di accesso, terreni e patrimonio architettonico); la presenza o meno di edifici
non utilizzati, il loro stato di conservazione e il loro eventuale utilizzo
nella nuova struttura; la possibilità di produrre generi alimentari utilizzabili nell’attività di somministrazione o in quella di vendita diretta; la
disponibilità di terreni, oltre a quelli coltivati, per eventuali
attività di allevamenti praticabili (per es.: allevamento cavalli) o lo sviluppo di altre attività di
allevamento; la presenza nelle vicinanze
di strutture e attrezzature per i turisti, a cui collegarsi o convenzionarsi
(es.: campi da tennis, piscina,
campo giochi, ecc.); l’esistenza di
un terreno pianeggiante adeguatamente alberato, con la possibilità di
farvi giungere energia elettrica e un
impianto di acqua potabile per la eventuale realizzazione di un agricampeggio.
Naturalmente per ogni elemento dovrà essere fatta una valutazione in termini di investimenti
e di mezzi disponibili per realizzarli.
PER SAPERNE DI PIÙ
• Per avere successo è importante diversificare i servizi da offrire: oggi
i clienti di un agriturismo non si accontentano di soggiornare in camere confortevoli e di gustare menù realizzati con prodotti genuini, ma
sono anche desiderosi di conoscere da vicino le tradizioni rurali, attraverso il contatto con la natura, “sperimentandola” in prima persona.
Tra le tendenze emergenti segnaliamo la “voglia” di benessere per
corpo e mente: utilizzando e reinterpretando prodotti agricoli di propria produzione si possono ad esempio creare proposte alternative,
tutte naturali ed esclusive.
• Il concetto di agricoltura come attività legata soltanto alla produzione
di alimenti sta ormai lasciando il posto a un’idea più ampia che promuove la multifunzionalità dell’azienda agricola: essa può diventare un
“centro di servizi” dove la coltivazione dell’orto, la cura degli animali,
il ciclo biologico e naturale possono offrire stimoli per interventi di
socializzazione, formazione e supporto all’educazione. Ne sono esempi le fattorie sociali, che organizzano attività mirate a fini formativi e
riabilitativi per soggetti diversamente abili, l’agricoltura sociale, che
fornisce servizi rivolti all’integrazione e all’inserimento lavorativo di
soggetti svantaggiati, e le fattorie didattiche, che realizzano, grazie a
collaborazioni con scuole, associazioni e istituzioni formative, percorsi destinati a far scoprire o riscoprire la realtà agricola a ragazzi/giovani.Altre attività che possono integrarsi con l’attività agrituristica sono
ad esempio la salvaguardia del territorio rurale, la cura dei boschi, il
recupero di antiche varietà vegetali e di razze animali.
(formazione, associazioni nazionali e fiere del settore)
Formazione
A Bergamo il corso di abilitazione per diventare operatore agrituristico
è organizzato dall’Ufficio Agriturismo, Settore Urbanistica e Agricoltura
della Provincia di Bergamo (responsabile: Silvia Menga; tel. 035/387455;
e-mail: [email protected]); sito Internet: www.provincia.bergamo.it. Le Associazioni di Categoria del comparto agricolo propongono inoltre corsi di aggiornamento e seminari di approfondimento.
Per maggiori informazioni rivolgersi direttamente a CIA - Confederazione
Italiana Agricoltori, Coldiretti Bergamo e Confagricoltura Bergamo.
Alcune Associazioni del settore
• Agriturist Lombardia – Associazione regionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio (promossa da Confagricoltura); tel. 02/58302122;
e-mail: [email protected]; sito Internet:
www.confagricolturalombardia.it
• Terranostra Lombardia – Agriturismo e ambiente (promossa da
Coldiretti); tel. 02/970945/11; e-mail: [email protected]; sito Internet: www.lombardia.terranostra.it
• Turismo Verde Lombardia (promossa da CIA – Confederazione
Italiana Agricoltori), tel. 02/6705544; e-mail: [email protected]; sito Internet: www.turismoverdelombardia.it.
Alcune fiere del settore
• S.Alessandro – Rassegna della zootecnica, del florovivaismo e dei prodotti alimentari tipici, Bergamo, sito Internet: www.promoberg.it (fiera
annuale)
• AGRIeTOUR – Salone nazionale dell’agriturismo,Arezzo; sito Internet:
www.agrietour.it (fiera annuale)
• Fieragricola – International Agri-business Show, Verona; sito Internet:
www.fieragricola.it (fiera biennale)
• Fiera nazionale dell’agricoltura, Lanciano; sito Internet: www.lancianofiera.com (fiera annuale)
Le schede Teseo sono realizzate in collaborazione con:
Via Mangili, 21 - Bergamo
Tel. 035 4524011
Patrocinio:
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