IV.a lezione_Franciosini.La grammatica della creatività.

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IV.a lezione_Franciosini.La grammatica della creatività.
forma e forma costruita
la grammatica della creatività
... ”Pensare in modo concettuale, significa affrontare alla radice
contemporaneamente più problemi... in particolare il pensiero
concettuale non appartiene a nessuna disciplina in particolare , offre la
possibilità di coniugare soluzioni e problemi sia architettonici che
ingegneristici...”
Jurg Conzett
1775-1790
1854
E. Boullée, (1728-1799)
Progetto per la nuova sala della Biblioteca Nazionale, Parigi 1783.
L’architettura parlante: un
razionalismo emozionale,
passionale, metaforico.
… “E’ questa una
produzione dello spirito.
Vitruvio prende l’effetto
per la causa. La
concezione dell’opera ne
precede l’esecuzione …”
E. L. Boullée
La biblioteca , luogo fisico dell’eredità spirituale della cultura del passato. E’
questa eredità che determina il carattere della biblioteca. I libri costituiscono il
massimo della condensazione , la materia prima necessaria per fissarne
l’identità.
…”Perché la struttura deve
essere chiara ed esplicita ? E’
davvero importante? Non ha
bisogno di farsi pubblicità. Anzi
la sua natura profonda non è mai
percepibile. L’algoritmo, il suo
disegno segreto che lo genera è
un fatto che resta celato.”
Cecil Balmond
E. Viollet le Duc
Progetto per una sala da tremila posti. Dagli Entratiens
1872
….la costruzione è una scienza, è anche un’arte; in
altre parole il costruttore ha necessità del sapere
dell’esperienza e dell’intuizione . La costruzione è il
mezzo . L’architettura il risultato.
Arte e scienza sono indissolubilmente legati.
Architettura arte del costruire …..la logica statica e
la razionalità del processo sono inseparabili,
proprio come l’uno fosse la prova necessaria
dell’altro e viceversa.
Una lettura strutturale come analisi del rapporto
tra tecnica e forma, ovvero principio organizzativo
dell’intero organismo architettonico, per il quale
ogni elemento anche se caratterizzato da una
propria individualità ed unità formale, può essere
fatto risalire al tutto all’organismo intero ovvero
subordinato all’insieme.
La logica costruttiva forma tangibile
dell’architettura
La verità strutturale è l’elemento fondamentale
dell’estetica
E. Viollet le Duc
Progetto per una sala da tremila posti.
H. Labrouste,
Biblioteca S. Genevieve 1838-1850
Un lungo rettangolo con ingresso al
pian terreno e salendo la sala di
lettura che occupa tutto il piano
superiore. Un sistema indipendente
tra l’involucro murario e la copertura
e pilastri in ghisa disposti lungo l’asse
mediano delle due lunghe gallerie,
due navate voltate con archivolti
archivolti. L’esterno è sordo e
governato dall’attenta descrizione
della logica del montaggio e del
taglio della pietra.
H. Labrouste, Biblioteca S. Genevieve 1838-1850
Volte
Quale relazione tra organizzazione della struttura spaziale, e costruzione della forma? In altre parole qual è
il fondamento architettonico , il principio statico sul quale si fonda questa immagine? Quali sono i
precedenti?
Christian Kerez , Moma Varsavia. 2009
C. Kerez, Moma Varsavia, 2009
C. Kerez, Moma Varsavia, 2009
C. Kerez, Moma Varsavia, 2009
C. Kerez, Moma Varsavia, 2009
C. Kerez, Moma Varsavia, 2009
La grammatica della creatività
Una riflessione sulla tecnica d’ideazione
… ”L’unicità dell’opera d’arte si identifica con la sua integrazione nel contesto della
tradizione. E’ vero che questa tradizione è a sua volta qualcosa di vivente di
straordinariamente mutevole...”
W. Benjamin
Il pensare è un’attività che si afferma facendo uso di associazioni d’idee e di immagini: io
riconosco il mondo e le cose che scorrono intorno a me nel momento in cui posso
associarne per analogia, similitudine, somiglianza , altre già note, già conosciute, già viste.
Se da un lato la rimozione e l’oblio tendono a far svanire l’esperienza acquisita, dall’altro la
cultura attraverso la memoria ci ricorda l’indispensabilità ad ascoltare gli echi sepolti delle
parole, dei suoni, degli odori e delle forme.
Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla superficie,
coinvolgendo nel loro moto a distanze diverse e con diversi effetti la ninfea, la canna, la
barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per
conto proprio, nella loro pace o nel loro sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a
reagire, a entrare in rapporto tra loro. Innumerevoli eventi si succedono in un tempo
brevissimo.
Non diversamente una parola, un suono, una forma gettata nella mente o nella realtà fisica
di un luogo, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni
a catena: analogie e ricordi, associazioni e memorie che interferiscono con il nostro vissuto
con la nostra esperienza ed il “già visto”. La nostra mente quindi non assiste passiva alla
rappresentazione ma vi interviene continuamente per accettare o respingere, collegare o
censurare, identificare o divergere.
G.B. Piranesi, criptoportico, 1760 c.a.
E.L.Boullée, Progetto per la nuova sala della Biblioteca Nazionale, Parigi 1783
E. Torroja, sala per il gioco della pelota basca, Madrid 1935
L.I.Kahn, Kimbell museum, Fort Worth, Texas, 1972
F.O.Gehry, Guggenheim museum, Bilbao, 1997
G.Piranesi , criptoportico 1760 c.a.
Il sistema voltato: da unidirezionale a pluridirezionale
Auguste Choisy , descrizione degli elementi costruttivi di una
volta a botte. 1897
Taberne romane
Il sistema voltato: da unidirezionale a pluridirezionale
Il sistema voltato: da unidirezionale a pluridirezionale
Cisterna delle Sette Sale
Canali direzionati con andamento parallelo Le
aperture praticate sulle strutture murarie
portanti consentono all’acqua di distribuirsi
omogeneamente all’interno delle “stanze “ così
da ottenere una condizioni di massimo
bilanciamento delle tensioni prodotte dal fluido.
Il sistema voltato: da unidirezionale a pluridirezionale
Il sistema voltato: da unidirezionale a pluridirezionale
Il sistema voltato: da unidirezionale a pluridirezionale
Disegni del Canopo e del Serapeo a villa Adriana di G. Piranesi e Le Corbusier
Il sistema voltato: da unidirezionale a pluridirezionale
Le corbusier, Villa Sarabhai , 1955 ,Ahmedabad
Le corbusier, Villa Sarabhai , 1955 ,Ahmedabad
Membrane sottili. La volta trave.
Le strutture si alleggeriscono e si assottigliano rispetto alle strutture ad arco in muratura. Il comportamento
a membrana esige la lamina continua, priva di tagli e bucature come nel guscio dell’uovo, poiché il
funzionamento statico di questa membratura è assicurato dalla eliminazione di ogni comportamento
flessionale a vantaggio delle tensioni che scorrono e si distribuiscono omogeneamente sul piano.
Lungo il confine del guscio si presentano delle turbolenze, il comportamento della membrana si altera con
l‘ insorgere di tensioni flessionali. Così il bordo di una membrana curvata deve diventare una trave capace
di assorbire le flessioni .
Membrane sottili. La volta trave
Strutture a membrana sottile in c.a.
E. Torroja , Fronton Recoletos, Madrid 1935
Sala per il gioco della pelota
Una struttura fortemente direzionata
con copertura in calcestruzzo armato
composta da due campate voltate
disposte lungo la direzione maggiore 55
m. con spessore di 8 cm. La forma e
l’orientamento della volta rispondono a
motivi funzionali dettato
dall’illuminazione naturale e dall’utilizzo
interno.
E. Torroja , Fronton Recoletos, Madrid 1935
Sala per il gioco della pelota
La volta trave e le strutture resistenti per forma: gusci e volte sottili.
….. Le coperture costruite come superfici curvate in c.a. sottili come gusci d’uovo, che possono essere curvate
come fogli di cartone . La doppia curvatura della lastra genera la straordinaria resistenza di questo elemento
non solo rispetto alla sezione curvata , come l’arco di pietra, ma anche lungo la sua generatrice longitudinale.
Un elemento portante, una superficie rigida resistente e leggera capace di coprire vaste aree con spessori
minimi , 8/12 cm con 40 o 50 m. di luce. …lo stesso rapporto tra spessore e larghezza di un guscio d’uovo.
E. Torroja , Fronton Recoletos, Madrid 1935
Sala per il gioco della pelota
E. Torroja , Fronton Recoletos, Madrid 1935
Sala per il gioco della pelota
E. Torroja , Fronton Recoletos, Madrid 1935
Sala per il gioco della pelota
Louis Kahn, Kimbell art museum, Forth Worth , Texas 1966_1972
Cicloide, la belle Elene
Louis Kahn, Kimbell art museum, Forth Worth , Texas 1966_1972
Cicloide, la belle Elene
Louis Kahn, Kimbell art museum, Forth Worth , Texas 1966_1972
Cicloide, la belle Elene
Louis Kahn, Kimbell art museum, Forth Worth , Texas 1966_1972
Cicloide, la belle Elene
Louis Kahn, Kimbell art museum,
Forth Worth Texas 1966_1972
Louis Kahn, Kimbell art museum, Forth Worth , Texas 1966_1972
Cicloide, la belle Elene
Louis Kahn, Kimbell art museum, Forth Worth , Texas 1966_1972
Cicloide, la belle Elene
Louis Kahn, Kimbell art museum, Forth Worth , Texas 1966_1972
Cicloide, la belle Elene
Louis Kahn, Kimbell art museum, Forth Worth , Texas
Louis Kahn, Kimbell art museum, Forth Worth , Texas
Louis Kahn, Kimbell art museum, Forth Worth , Texas
Eliano Dieste
Stabilimento agroalimentare Massaro , Juanicò_
1976_80
Eladio Dieste
Catenariae e volte in laterizio
“ Una serie di volte autoportanti a direttrice
catenaria senza travi né timpani. Si tratta di una
serie di gusci liberi nello spazio con una
leggerezza vicino a quella delle strutture
metalliche. Una luce libera di 35 m e una corda
di 12,70 e una freccia della catenaria di 4,23. Lo
sbalzo delle travi principali è di 16,40 metri. Lo
spessore dei gusci è di 10cm. Di cui 7 cm sono
occupati da mattoni forati. Il costo dell’edificio è
stato stimato doppio rispetto al costo effettivo
del realizzato…”
F. O. Gehry, Il Guggenheim a Bilbao ,1997
...Perché la struttura deve essere chiara ed
esplicita? Ma è davvero importante? Non ha
bisogno di farsi pubblicità , anzi la sua natura
profonda non è mai percepibile : l’algoritmo il
suo disegno segreto che la genera è una forza che
resta celata….
C.Balmond
Un edificio tessuto, composto da più strati: la
struttura quella resistente è rappresentata da una
intelaiatura disposta in modo non gerarchico,
secondo un approccio informale, quasi un
bricolage di elementi.
La struttura è quasi una impalcatura un
assemblaggio di elementi singolari fino a
raggiungere un equilibrio fuori da qualsiasi
principio della statica.
L’uniformità e rotta; bilanciamento e simmetria
interrotto. Il senso dell’ordine è ignorato: la
grande immagine qualcosa d’altro.
La struttura non ha bisogno di essere
comprensibile ed esplicita! E’ struttura? E’
portante? Non ci sono regole che impongono che
la struttura deve essere riconosciuta come
fondamento scheletrico della forma.
F. O. Gehry, Il Guggenheim a Bilbao ,1997
F. O. Gehry, Il Guggenheim a Bilbao ,1997
F. O. Gehry, Il Guggenheim a Bilbao ,1997
F. O. Gehry, Il Guggenheim a Bilbao ,1997