Casta Diva senza tempo tra lampi di luce e fuoco
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Casta Diva senza tempo tra lampi di luce e fuoco
Tempo Libero 17 Corriere della Sera Sabato 21 Luglio 2012 RM ABBIAMO SCELTO CIRCOLO DEGLI ARTISTI TORRIONE OSTIA ANTICA L’attitudine indie rock di Bonnie Prince Billy I ritmi dell’hip hop «elettrico» «Ben Hur»: un centurione, con il duo Rancore e Dj Myke la chat erotica e il razzismo «Radio Rock City» presenta stasera al Circolo degli Artisti (ore 21.30, via Casilina Vecchia 42, tel. 06.70305684) Bonnie Prince Billy. Se i primi lavori di Will Oldham – è il suo vero nome – sono frutto di collaborazioni con i più svariati artisti, al cambio di nome corrisponde un mutamento di attitudine, che vede l’artista virare verso la creazione solitaria. Prevalgono sonorità folk e country, anche se nell’ultimo disco, «Now Here’s My Plan», si avverte una netta propensione al rock. Il Pigneto Spazio Aperto Festival (ore 21.30, Parco del Torrione Prenestino) presenta stasera il concerto del rapper Rancore (Tarek Iurcich) e Dj Myke. I due artisti hanno cominciato a collaborare nel 2009. Dopo due anni è uscito l’album «Elettrico»: hip hop suonato live e di grande impatto. La collaborazione con Dj Myke è ormai diventata un sodalizio artistico stabile che vede i due artisti collaborare anche dal vivo, sia in duo che con Men In Skratch e in un'inedita formazione live insieme alla band Svedonio’s Rock. «Ben Hur» di Gianni Clementi, con Paolo Triestino, Nicola Pistoia (anche regista dello spettacolo) ed Elisabetta De Vito sarà in scena stasera al Teatro Romano di Ostia antica (viale dei Romagnoli 717, tel. 06.44239286). In «Ben Hur» si affrontano l’immigrazione e il razzismo. Sergio è uno stuntman caduto in disgrazia che, vestito da centurione, posa per i turisti davanti al Colosseo. Sua sorella Maria lavora in una chat erotica. A rompere gli equilibri arriva Milan, ingegnere bielorusso con tanta voglia di lavorare. Caracalla «Norma» di Bellini per la regia di Andrea De Rosa Casta Diva senza tempo tra lampi di luce e fuoco La «Norma» a Caracalla. Un dialogo senza tempo tra la musica siderale di Bellini e il complesso monumentale, tra la classicità delle terme romane e le passioni moderne che dominano i protagonisti. Il capolavoro di Vincenzo Bellini debutta stasera alle 21 per la stagione estiva dell’Opera. Spazzate via le solite Aide, l’allestimento è atteso anche per gli interventi scenografici dello scultore inglese Matthew Spender (figlio del famoso poeta e saggista Stephen) al quale Bernardo Bertolucci si è ispirato per il film «Io ballo da sola» (1996), ambientato nello scenario della campagna toscana. «Spender ha creato un albero e uno scudo - anticipa il regista Andrea De Rosa -. Le due grandi scultu- re sono oggetti simbolici: l’albero sta per la foresta sacra in cui si svolge il primo atto, mentre lo scudo è quello che Norma percuoterà nel secondo». Le scene non s’ispirano Protagoniste Carmela Remigio (Adalgisa) e Julianna Di Giacomo (Norma); a destra, l’allestimento che debutta stasera a Caracalla per la stagione estiva del Teatro dell’Opera quindi alla Roma antica, ma vogliono essere forme senza tempo: «Anche i costumi di Alessandro Ciammarughi potrebbero essere vestiti di oggi - continua De Rosa -. Quelli dei Galli hanno una vaga ispirazione orientale, i romani indossano delle semplici divise militari. Grande parte avrà anche il lavoro che ho fatto insieme al lighting designer Pasquale Mari: un disco di luci salirà in cielo mentre Norma canta la celebre "Casta Diva", lampi di fuoco per il rogo finale». Andrea De Rosa, che ha collaborato a lungo come aiuto regista con Mario Martone, per «Norma» ha messo in atto quella che definisce una «piccola forzatura» rispetto alla tradizione scenica: «I figli di Norma generalmente vengono interpretati da due comparse, due bambini di circa otto/nove anni - spiega -. Ho preferito immaginarli invece come neonati, perché se hanno già nove anni vuol dire che quella tra Norma e Pollione è una storia lunga. Invece così Pollione diventa ancora più volubile: ha messo incinta una sacerdotessa del popolo che sta assoggettando e dopo un anno già la tradisce con un’altra. Suggerisce un’immagine più arrogante del potere». La prima della «Norma» alla Scala, la sera di Santo Stefano del 1831, fu un disastro. Forse anche a causa dei cantanti arrivati stremati all'inaugurazione. Poi l'opera è diventata da subito uno dei titoli più amati del repertorio. Poco rappresentata però, per la difficoltà di trovare un sopra- no in grado di cimentarsi con una scrittura che spazia dal puro lirismo ad accenti di sconvolgente drammaticità. Quando si dice «Norma», si pensa a Maria Callas. Alla famosa prima del 2 gennaio del ’58 all’Opera di Roma che agitò tutto il paese. Perché la cantante, alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, interruppe la recita dopo il primo atto, accusando un malore. Il soggetto dell’opera, dalla tragédie «Norma» di Alexandre Soumet, è ambientato ai tempi dell’anti- ca Roma con riferimenti a «Medea». Qui è Norma (Julianna Di Giacomo) a essere sedotta e abbandonata da Pollione (Fabio Sartori) che la tradisce con la giovane Adalgisa (Carmela Remigio). La direzione dell'orchestra del Teatro dell'Opera (tel. 892982) è affidata a Gabriele Ferro. Sulla scena ci sarà inoltre Riccardo Zanellato (Oroveso). Repliche: il 25 e il 27 luglio; il primo, il 3, il 5 e l’8 agosto. Marco Andreetti © RIPRODUZIONE RISERVATA Appuntamenti Fondi Italia di cemento: incontro e libro Contaminazioni della musica Un pezzo d’Italia grande come la Toscana, o se preferite come la Puglia più il Molise, è ormai cementificato. Per la prima volta quest'anno anche l'Istat ha certificato una situazione che in Europa ci colloca al primo posto per consumo di suolo, spesso a scapito dell'agricoltura, e all’ultimo per sviluppo demografico. Le statistiche dicono che il 7,3 per cento della superficie italiana non è più naturale. Si tratta di una quota superiore del 70 per cento rispetto alla media europea, che si ferma al 4,3 per cento. Per avere un'idea, si consideri che la Germania, Paese con una densità abitativa del 15 per cento maggiore della nostra (circa 230 residenti per chilometro quadrato a fronte dei 200 dell'Italia) e con una struttura industriale non inferiore a quella italiana, arriva al 6,8 per cento. Di più. Il consumo del suolo in Italia avanza a un ritmo frenetico: ogni giorno vanno in fumo, ricorda Salvatore Settis nel suo libro «Paesaggio, costituzione, cemento», 161 ettari di territorio. Una situazione tale da preStasera occupare il ministro dell'agricoltura Mario Il dibattito si svolge Catania, che ha allo alle 21.30 nella piazza studio una serie di inicentrale di Saturnia ziative: se ne parlerà martedì 24 luglio in un convegno alla biblioteca della Camera, a palazzo San Macuto. Dall'aggressione edilizia, perpetrata senza che si realizzino le infrastrutture necessarie, non si salvano nemmeno le aree ancora più preservate, qual è la Maremma: il più grande distretto rurale d’Europa. La compromissione del territorio e del paesaggio, che dovrebbe rappresentare la maggiore risorsa, ha conseguenze economiche importanti anche sul turismo. Se a questo si somma l’indifferenza verso il nostro immenso patrimonio artistico, archeologico e culturale, il quadro è completo. È questo il tema di un incontro pubblico organizzato questa sera alle 21.30 nella piazza centrale di Saturnia con la collaborazione di Italia nostra. Ne discutono il vicepresidente di quella organizzazione Nicola Caracciolo, il presidente del comitato per la bellezza, Vittorio Emiliani, e il giornalista del Corriere della sera Sergio Rizzo, autore con Gian Antonio Stella del libro «Vandali - l'assalto alle bellezze d'Italia». Il castello di Fondi, eretto nel 1319 da Roffredo III Caetani, è caro agli studenti perché sede di quel conclave in salsa francese che elesse l’antipapa Clemente VII, il primo dello Scisma d’Occidente. Pochi però ricordano che in età rinascimentale fu il cuore del fermento culturale voluto dalla principessa Giulia Gonzaga, tanto da meritarsi l’appellativo di «piccola Atene». Dal 2007 l’associazione Domino promuove una sorta di moderno Rinascimento fondano, realizzando nella cittadina in provincia di Latina un fitto calendario di eventi culturali. Tra questi il Fondi Music Festival, che da stasera al 2 agosto offrirà tredici serate di contaminazioni musicali. «Da tempo volevo realizzare una rassegna che associasse i risultati delle precedenti edizioni della Settimana Culturale Fondana alle conoscenze maturate durante i mie concerti nel mondo - commenta il maestro Gabriele Pezone, direttore artistico del festival -. Il risultato è questo focus dedicato esclusivamente alla migliore musica suonata dal vivo». In programma folk, Pianoforte Il 31 luglio, blues, tango e musica classiEnrico Pieranunzi ca, all’interno dei luoghi stosarà in concerto con un quartetto formato rici più pregiati: il castello Caetani, il duomo di San Pieanche da Meloni, tro, la chiesa di Santa Maria, Coin e Prosseda il chiostro di San Domenico e il quartiere della Giudea. Si parte stasera con i 102 elementi della banda della Guardia di Finanza diretta dal tenente colonnello Leonardo Laserra Ingrosso e le arie di Rossini, Verdi, Morricone e Rota. Domani doppio appuntamento con i pianisti Manfredo Di Crescenzo e Tiziana Perna a palazzo Caetani, mentre nel cortile della Giudea si respira aria di Argentina con il fisarmonicista Marco Lo Russo e le musiche di Piazzolla. Grande attesa lunedì per il pianista Marco Ciampi e il 31 luglio per il concerto del quartetto di Pieranunzi, Meloni, Coin e Prosseda. La chiusura, il 2 agosto, è affidata al pianista Enrique Batiz. ...ti porta all’OKTOBERFEST ...contattaci e visita il nostro sito!! Noleggio Camper Vendita Nuovo & Usato Centro Assistenza Riparazioni Market e Accessori Pratiche per finanziamento gratuite Libertà oltre l’immaginazione IL MARKET PIU’ FORNITO DI ROMA NORD-EST nuovi arrivi per il campeggio: TAVOLI SEDIE E CUCINOTTI Via Tiburtina, 1468 - Roma 06 4192204 - 333 4721536 Natalia Distefano © RIPRODUZIONE RISERVATA