Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC–5

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Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC–5
Guida di Riferimento
Collegamento dei Sistemi SLC
come I/O remoti ai Processori
PLC–5
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PLC e SLC per mostrare come è possibile comunicare tra
questi due tipi di sistema su un collegamento I/O remoto.
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Queste informazioni sono in aggiunta alla documentazione
dell’utente dei processori e dei moduli di comunicazione qui
discussi. E’ necessario che abbiate già una buona conoscenza
sull’uso di questi processori. Ogni sezione di questo documento
presenta un elenco di documentazione aggiuntiva a cui potete far
riferimento per informazioni dettagliate.
Questo documento fa parte di un set più ampio di materiali di
riferimento che vi aiutano ad usare meglio il processore PLC-5.
La serie di documenti 1785-6.8 x è costituita da documenti
singoli per diverse applicazioni. Questo gruppo di guide di
riferimento è in continua espansione, pertanto, consultate il
vostro rivenditore o distributore Allen-Bradley per un elenco
aggiornato dei documenti di riferimento disponibili.
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Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Il Collegamento I/O remoto
Uso di un modulo di Comunicazioni Dirette 1747-DCM
canali 1 e 2 del
processore
PLCĆ5
collegamento I/O
remoto
Processore SLC 500 con
modulo 1747-DCM
processore PLCĆ5
modulo DCM
DCM
FAULT
CONFIGURATION
SW1
RACK ADDR
RACK SIZE
1/4 1/2 3/4 1
(LSB)
RACK
ADDRESS
(MSB)
SW2
1 2 3 4 5 6 7 8
X
X
RACK
SIZE
LAST RACK
CLR ON FLT
DATA
RATE
O
N
DATA RATE (K B/S)
57.6 115.2 230.4
I/O
GROUP
O
N
FIRST I/O GROUP
0
2
4
6
1 2 3 4 5 6 7 8
COMM
LINE 1 _______
SHIELD ______
LINE 2 _______
1747-DCM
1770ĆCD
(Belden 9463)
Ad un altro
dispositivo I/O
remoto
Blu
Schermo
Chiaro
1785Ć6.8.10IT Marzo 1996
Blu
Schermo
Chiaro
1770ĆCD
(Belden 9463)
resistenza da
82ĆΩ o
150ĆΩ
Applicare una terminazione ad entrambe le
estremità di collegamento I/O remoto
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
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Configurazioni del modulo 1747ĆDCM
SW1
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SW2
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SW2
Requisiti dell'applicazione
Utilizzate il cavo 1770-CD (o Belden 9463). Collegate una rete
I/O remota usando una configurazione a festone.
La lunghezza massima del cavo per un I/O remoto dipende dalla
velocità di trasmissione.
Un collegamento I/O
remoto che usa questa
velocità di comunicazione:
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$&
Non può superare
questa lunghezza cavo:
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4
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Installazione di un modulo 1747ĆDCM
Le procedure di installazione del modulo DCM sono uguali a
quelle di qualsiasi altro I/O discreto o modulo speciale in uno
chassis 1746.
Dovete collegare una resistenza di terminazione da 1/2 watt tra la
linea 1 e la linea 2 dei connettori ad ogni estremità della rete
(scanner ed ultimo dispositivo fisico). Lo scanner non può essere
il dispositivo finale. Il valore della resistenza dipende dalla
velocità in baud e dalla capacità di nodo estesa.
Velocità Baud:
"" " Comunicazione su un
collegamento I/O remoto
"
Resistenza di
terminazione
W W W W Il Modulo di Comunicazioni Dirette (DCM) collega il processore
SLC ad un processore PLC per una elaborazione distribuita. Il
DCM funziona come un adattatore I/O remoto su un
collegamento I/O remoto. Le informazioni tra il processore PLC
locale ed il modulo DCM remoto vengono trasferite durante ogni
scansione I/O remota. Il numero di moduli DCM che un
processore PLC può supervisionare dipende dal numero dei rack
che il processore supporta e dalla dimensione del rack del DCM.
Il processore compatto SLC con uno slot di espansione 1746-A2
può supportare un solo modulo DCM. I processori modulari SLC
possono supportare piu moduli DCM.
Il modulo DCM può essere configurato per:
1/4 di rack = 2 parole (1 parola I/O remoto ed 1 parola di stato)
1/2 rack = 4 parole ( 3 parole I/O remoto ed 1 parola di stato)
3/4 di rack = 6 parole (5 parole I/O remoto ed 1 parola di stato)
rack intero = 8 parole (7 parole I/O remoto ed 1parola di stato)
Come vengono scambiati i dati tra lo scanner del PLC-5 e il
modulo DCM
Le informazioni tra il canale dello scanner PLC-5 ed il modulo
DCM vengono scambiate ad ogni scansione degli I/O remoti. Le
scansioni degli I/O remoti sono asincrone rispetto alla scansione
del processore. Il modulo DCM assicura l’integrità delle parole
per tutte le parole trasferite tramite il backplane dell’ SLC.
Il processore PLC-5 supervisore comunica con il modulo DCM
tramite un canale PLC-5 configurato come scanner. Il modulo
DCM non scandisce l’ I/O del suo chassis locale, ma passa i dati
del supervisore al suo processore SLC.
# ! Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
5
Nel modulo DCM, le uscite relative alla tabella immagine delle
uscite dell’ SLC sono ingressi per la tabella immagini degli
ingressi del processore PLC-5. Allo stesso modo, le uscite
relative alla tabella immagine delle uscite del processore PLC-5
sono ingressi per la tabella immagine degli ingressi dell’SLC.
Il seguente schema mostra il flusso della comunicazione tra lo
scanner del PLC-5 ed un modulo DCM.
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La prima parola della tabella immagine degli ingressi e delle
uscite del DCM è la parola di stato. La parola di stato indica lo
stato della comunicazione e dei dati tra lo scanner PLC-5 ed il
modulo DCM.
Quando viene impostato uno dei bit della parola di stato (eccetto
il bit Flag di stato dell’Utente), esso indica che nel programma
logico si è verificata una condizione che potrebbe richiedere un
controllo. Se ciò si verifica, generalmente dovreste disabilitare
qualche uscita usando una istruzione di logica ladder. Usate una
istruzione Esamina SE Aperto (XIO) per esaminare il bit OR
logico (parola 0, bit 8 per un processore SLC; parola 0, bit 10 per
un processore PLC-5).
• 1747-NM007 Direct Communication Module User Manual
( "' 6
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Canale 1 o 2
del processore
PLCĆ5
collegamento I/O
remoto
chassis SLC con modulo
1747ĆASB
processore PLCĆ5
ADAPTER
COMM FAULT
modulo ASB
1
(MSB)
2
3
4
5
SW1
LOGICAL
RACK
6
LOGICAL
GROUP
7
8
(LSB)
O
N
RSV
(MSB)
4
IMAGE
SIZE
(LSB)
6
5
7
IN
BAUD
RATE
PRI/COMP
3
NC
SW2
LINE 2
2
SHLD
1
LINE 1
8
RET
O
N
6
ADDR
MODE
5
SP MODE
7
KEY
8
1770ĆCD
(Belden 9463)
LAST CHA
4
1785Ć6.8.10IT Marzo 1996
Blu
Schermo
Chiaro
3
Ad un altro
dispositivo I/O
remoto
Blu
Schermo
Chiaro
RESP
2
1770ĆCD
(Belden 9463)
1
SW3
1747-ASB
HLS
PRL
resistenza da
82ĆΩ o
150ĆΩ
Applicare una terminazione ad entrambe le
estremità di collegamento I/O remoto
7
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Configurazioni del modulo 1747ĆASB
interruttori
CAT
FRN
IMPORTANT:
SLC 500
INSTALL IN SLOT ZERO OF MODULAR CHASSIS ONLY
REMOTE I/O ADAPTER MODULE
CURRENT REQUIREMENT: 375mA
SER
OPERATING
LISTED IND. CONT. EQ.
 UL FOR HAZ. LOC. A196 SA  TEMPERATURE
2 3 4 5 6 7 8
2 3 4 5 6 7 8
1
2 3 4 5 6 7 8
1
O
N
1
O
N
O
N
SERIAL NO.
SW1
SW2
SW3
CLASS 1, GROUPS A, B, C AND D, DIV. 2
CODE T3C
FAC 1M
MADE IN USA
ON
OFF
SW3
SW2
SW1
O
N
O
N
O
N
bit 1 della velocità baud (MSB)
bit 0 della velocità baud (LSB)
chassis principale/complem. dell' SLC
riservato
bit 3 (MSB)dim. immag. modulo ASB
bit 2 dimens. immagine modulo ASB
bit 1 dimens. immagine modulo ASB
bit 0 (LSB) dimensione immagine
modulo ASB
1 2 3 4 5 6 7 8
1 2 3 4 5 6 7 8
1 2 3 4 5 6 7 8
mantiene ultimo stato
blocco riavvio processore
risposta collegamento
ultimo telaio/ backup PLC-3
bit 1 del modo di indirizz. (MSB)
bit 0 del modo di indirizz. (LSB)
modo I/O speciale
codifica modulo I/O
bit 5 (MSB) numero rack logico
bit 4 numero rack logico
bit 3 numero rack logico
bit 2 numero rack logico
bit 1 numero rack logico
bit 0 (LSB) numero rack logico
bit 1 (MSB) numero gruppo logico
bit 0 (LSB) numero gruppo logico
al connettore
dello scanner
ADAPTER
COMM FAULT
terra chassis
resistenza
terminazione
(MSB)
2
5
LOGICAL
GROUP
7
8
(LSB)
6
O
N
RSV
(MSB)
4
IMAGE
SIZE
(LSB)
6
5
7
IN
3
NC
BAUD
RATE
PRI/COMP
2
LINE 2
1
SHLD
SW2
8
RET
O
N
RESP
3
2
ADDR
MODE
5
6
LAST CHA
4
SP MODE
7
KEY
8
1747-ASB
HLS
PRL
1
SW3
resistenza
terminazione
4
LINE 1
connettore
blocco
processore
LOGICAL
RACK
3
SW1
connettore
collegamento
RIO
Blu
Schermo
Chiaro
1
LINE 1 (filo blu)
SHLD (schermo)
LINE 2 (filo chiaro)
NC (Nessuna conness.)
IN
RET
1785Ć6.8.10IT Marzo 1996
8
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Requisiti dell'applicazione
Usate un cavo 1770-CD (oppure Belden 9463). Collegate una
rete I/O remota utilizzando una configurazione a festone.
La lunghezza massima del cavo per l’I/O remoto dipende dalla
velocità di trasmissione. Configurate tutti i dispositivi su un
collegamento I/O remoto in modo da avere tutti la stessa velocità
di trasmissione.
Un collegamento I/O
remoto che usa questa
velocita` di comunicazione:
%'
%'
%'
Non può superare
questa lunghezza cavo:
" (
" (
" (
Installazione di un modulo 1747ĆASB
Il numero totale di adattatori permesso su un collegamento I/O
remoto è:
• 32 se lo scanner e tutti gli adattatori sul collegamento remoto
hanno capacità di nodo estesa
• 16 se lo scanner o qualsiasi adattatore non ha capacità di nodo
estesa
Uso del kit etichetta in ottale
Quando si lavora con un processore PLC come master si devono
usare le etichette filtro e coprimorsetto in ottale.
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9
Il modulo adattatore I/O remoto è un modulo di collegamento per
comunicazione RIO a slot singolo. Esso occupa il primo slot (slot
0) di uno chassis remoto 1746 dove generalmente è collocato il
processore SLC.
Il modulo 1747-ASB è un adattatore sul collegamento I/O
remoto fra lo chassis master remoto e lo chassis di espansione
remoto in cui è installato. Lo chassis di espansione remoto è
opzionale. Il modulo 1747-ASB funziona da interfaccia tra lo
scanner del PLC-5, i moduli I/O che risiedono nello chassis
remoto e lo chassis di espansione remoto. Il modulo 1747-ASB
mappa l’immagine dei moduli I/O del suo chassis remoto e dello
chassis di espansione remoto direttamente nel PLC-5 scanner.
I dati in uscita vengono inviati dal PLC-5 scanner al modulo
1747-ASB tramite il collegamento I/O remoto. Questi dati
vengono automaticamente trasferiti dal modulo 174-ASB ai
moduli di uscita tramite il backplane dello chassis. Gli ingressi
dai moduli di ingresso vengono raccolti dal modulo 1747-ASB
attraverso il backplane e quindi inviati al PLC-5 scanner per
mezzo del collegamento remoto I/O. Non è necessario
programmare il modulo 1747-ASB.
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Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
L’interruttore 2 di SW3 determina se il vostro sistema riprende
automaticamente le comunicazioni sul collegamento RIO con lo
scanner quando:
• le comunicazioni sul collegamento sono temporaneamente
interrotte. Ad esempio, togliendo e sostituendo il connettore
RIO.
• il modulo 1747-ASB viene disattivato e riattivato.
Quando il modulo 1747-ASB si trova nella posizione OFF
(blocco processore) e le comunicazioni vengono ripristinate, il
modulo 1747-ASB non risponde ad alcun comando di
comunicazione fin quando i morsetti IN e RET del modulo
1747-ASB non vengono momentaneamente cortocircuitati tra
loro. Il blocco riavvio processore impedisce le comunicazioni sul
collegamento RIO (bloccando lo scanner ed il processore) ed
evita che il modulo 1747-ASB scambi alcun dato I/O o risponda
a qualsiasi comando RIO, come, ad esempio, i comandi di
ripristino.
Le comunicazioni sul collegamento RIO possono essere riavviate
:
• cortocircuitando momentaneamente tra loro i pin 5 e 6
• spegnendo e riaccendendo qualsiasi chassis controllato dal
modulo 1747-ASB.
"
! Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Nella posizione ON il modulo 1747-ASB tenta sempre di
riavviare le comunicazioni con lo scanner qualora le
comunicazioni sul collegamento RIO siano interrotte oppure se il
modulo 1747-ASB viene disattivato e riattivato. Quando si trova
nella posizione ON il modulo 1747-ASB non risponde se i pin 5
e 6 vengono cortocircuitati tra loro.
Il modulo 1747-ASB viene consegnato dalla fabbrica nella
posizione predefinita ON (riavvio automatico).
!
ATTENZIONE: Spegnere e riaccendere uno
chassis annulla la condizione di blocco riavvio
processore.
• 1747-6.13 Remote I/O Adapter Module User Manual
11
12
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
chassis SLC con modulo
1747ĆSN serie B
Collegamento I/O
remoto
canale 1 o 2
processore PLC5
(in modo
adattatore)
SCANNER
processore PLCĆ5
COMM FAULT
modulo SN
SW1
O 1 2
N
√
1
2
ON
ON
KBAUD
57.6
ON
OFF
115.2
OFF ON
230.4
OFF OFF
230.4
CONNECT ONE END OF
CABLE SHIELD TO CHASSIS
MOUNTING BOLT. REFER TO
USER'S MANUAL.
LINE 1
SHIELD
LINE 2
1747-SN
1770ĆCD
(Belden 9463)
Ad un altro
dispositivo I/O
remoto
Blu
Schermo
Chiaro
1785Ć6.8.10IT Marzo 1996
Blu
Schermo
Chiaro
1770ĆCD
(Belden 9463)
resistenza da
82ĆΩ o
150ĆΩ
Applicare una terminazione ad entrambe le
estremità di collegamento I/O remoto
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
interruttori
velocità in baud
O
N
O
N
12
12
57.6K baud
(predefinito)
115.2K baud
O
N
O
N
12
12
230.4K baud
230.4K baud
resistenza terminazione
estremità ultimo
dispositivo fisico
SCANNER
COMM FAULT
SW1
O 1 2
N
√
1
2
ON
ON
KBAUD
57.6
ON
OFF
115.2
OFF ON
230.4
OFF OFF
230.4
connettore
collegamento I/O
remoto
CONNECT ONE END OF
CABLE SHIELD TO CHASSIS
MOUNTING BOLT. REFER TO
USER'S MANUAL.
resistenza
terminazione
estremità
scanner
LINE 1
SHIELD
LINE 2
1747-SN
staffa
montaggio
chassis
schermo di terra per
scanner serie A
capocorda e
boccola
schermo di terra per
scanner serie B
1785Ć6.8.10IT Marzo 1996
13
14
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Requisiti dell'applicazione
Utilizzate un cavo 1770-CD (oppure Belden 9463). Collegate
una rete I/O remoto usando una configurazione a festone. Non vi
sono restrizioni in relazione allo spazio tra ogni dispositivo,
fermo restando che la distanza massima del cavo (Belden 9463)
non venga superata.
Bisogna applicare una resistenza di terminazione da 1/2 watt
(inclusa nel modulo) tra la linea 1 e 2 dei connettori ad ogni
estremità (scanner ed ultimo dispositivo fisico) del collegamento
I/O remoto. Il valore della resistenza dipende dalla velocità in
baud e dalla capacità del nodo estesa, come mostra la seguente
tabella:
Importante: Per utilizzare la capacità di nodo estesa tutti i
dispositivi sul collegamento I/O remoto devono
supportarla.
Valore resistenza
terminazione:
Velocità in baud:
Usando
U
d capacità
ità di
nodo estesa
$%$$ & $( %
%
Non usando
capacità di nodo
estesa
%
%
Comunicazione su un
collegamento I/O remoto
$$
W $$
" " ## " "
W $$
"" &""" "
W $$
"" &""" "
W $$
" " ## " "
Distanza massima cavo:
(Belden 9463)
! %
$" $" ! %
$" ! %
$" !
$" !
$" !
Lo scanner I/O remoto è un modulo di comunicazione I/O
remoto a slot singolo. Esso occupa qualsiasi slot di uno chassis
1746 diverso dal primo (dove risiede il processore SLC).
Lo scanner I/O remoto abilita la comunicazione tra un processore
SLC (SLC 5/02 o successivi) ed uno chassis I/O 1746 collocato a
distanza (3.048 metri massimo[10000 piedi]) ed un altro
dispositivo I/O remoto compatibile (come ad esempio un
processore PLC-5 in modo adattatore o un modulo scanner I/O
remoto 1771-ASB).
) "' Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Lo scanner può trasferire un massimo di 4 rack logici di dati
discreti sul collegamento I/O remoto. Lo scanner supporta I/O
discreti e trasferimenti a blocchi (serie B o successivi). Potete
configurare qualsiasi combinazione di dispositivi a un quarto, un
mezzo, tre quarti o intero rack logico.
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Il processore SLC trasferisce i 4 rack logici dello scanner (32
parole di immagine degli ingressi e 32 parole di immagine delle
uscite) di dati immagine degli I/O remoti discreti nei file
immagine degli ingressi e delle uscite dell’SLC. Potete regolare
la dimensione del file immagini degli ingressi e delle uscite dello
scanner quando configurate il sistema SLC in modo tale che lo
scanner trsferisce solo i dati I/O discreti che il vostro programma
applicativo richiede. Usate il file di configurazione (file G) per
configurare l’indirizzo I/O remoto di partenza e la dimensione
immagine di ogni dispositivo adattatore I/O remoto collegato allo
scanner.
Importante: Il processore SLC 500 ( SLC 5/02 o successivi)
supporta più scanner nel suo chassis I/O locale. Il
numero massimo dipende da:
• assorbimenti del backplane (dipendente
dall’alimentatore)
• limite tabella dati I/O del processore SLC 500
(4.096 I/O)
• memoria del processore per supportare
l’applicazione (dipendente dal processore SLC
500)
.
(-% 15
16
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Lo scanner comunica con ogni dispositivo logico in maniera
sequenziale. All’inizio lo scanner inizia la comunicazione con un
dispositivo inviando dati di uscita al dispositivo stesso. Il
dispositivo quindi risponde rinviando allo scanner dati di
ingresso. Si tratta di un trasferimento di I/O discreti. Dopo che lo
scanner ha completato il suo trasferimento di I/O discreti con
l’ultimo dispositivo di rete configurato, inizia un altro
trasferimento di I/O discreti con il primo dispositivo.
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Lo scanner trasferisce gli I/O discreti basandosi sul dispositivo
logico e non sull’adattatore. Un dispositivo logico è un rack
logico completo o una porzione di un rack logico assegnata ad un
adattatore.
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#&!)**' Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Lo scanner 1747-SN supporta l’I/O complementare. Per usare l’
I/O complementare sono necessari due adattatori che supportano
l’I/O complementare. Configurate un adattatore come chassis
primario e configurate l’altro adattatore come chassis
complementare. E’ necessario che vi sia un modulo ingresso
nello chassis primario ed un modulo di uscita nello stesso slot del
telaio complementare. Ciò consente l’uso totale dell’immagine
parola a 32 ingressi e 32 uscite dello scanner per
l’indirizzamento I/O fino a 1024 punti discreti.
Lo chassis primario e quello complementare non possono avere
lo stesso numero di rack logico. I numeri di rack logico devono
essere assegnati ai rack primario e complementare secondo
questa tabella:
Lo scanner I/O remoto esegue trasferimenti a blocchi tramite i
buffer di controllo/stato che collocate nei file M0 e M1 dello
scanner. Per i BTW, il buffer BT M0 contiene i dati di controllo
del BTW ed i dati del BTW, mentre un buffer BT M1
corrispondente contiene solo informazioni di stato del BTW. Per
i BTR, il buffer BT M0 contiene solo i dati di controllo del BTR,
mentre un buffer BT M1 corrispondente contiene informazioni di
stato del BTR e i dati del BTR. I trasferimenti a blocco sono
asincroni rispetto ai trasferimenti discreti sul collegamento I/O
remoto. I trasferimenti a blocchi avvengono a seconda del tempo
di scansione RIO. I trasferimenti I/O discreti hanno la priorità.
17
18
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Vi sono un totale di 32 buffer di controllo/stato di trasferimento a
blocchi nei file M0 (uscita/controllo) e M1(ingresso/stato). I
buffer di trasferimento a blocchi consistono di:
• 3 parole di controllo BT in un buffer BT file M0
• 4 parole di stato BT in un buffer BT file M1
• 64 parole di dati BTW in un file M0 e 64 parole di dati BTR
in un file M1
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Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Di seguito vengono elencati alcuni punti da considerare al
momento di implementare le operazioni di trasferimento a
blocchi:
• La quantità minima di immagine scanner che può essere
assegnata ad un dispositivo sul collegamento RIO nella
configurazione del file G è 1/4 di rack logico. Ciò permette di
avere fino a 4 dispositivi separati per rack logico. Ogni
dispositivo potrebbe avere un massimo di 4 trasferimenti a
blocchi configurati per esso. Quindi ad ogni rack logico
potrebbero essere assegnati fino a 16 BTR e/o 16 BTW.
• Se un dispositivo di trasferimento a blocchi è un adattatore
I/O remoto 1747-ASB, allora più moduli SLC 500 (come i
moduli analogici) possono essere scanditi dal 1747-ASB ed il
blocco dei dati trasferito allo scanner 1747-SN. Poiché la rete
I/O remota gestisce una richiesta di trasferimento a blocchi
per rack logico alla volta, vi sarà un ritardo prima che si possa
avere accesso a tutti i dispositivi nel rack 1747-ASB.
• La disabilitazione di un dispositivo sulla rete I/O remota
(attraverso le parole di controllo M0:e.8...11) preclude a quel
dispositivo le operazioni di trasferimento a blocchi. Tentare di
avviare un trasferimento a blocchi relativo ad un dispositivo
disabilitato dà luogo ad una risposta di errore. Lo scanner
cancella un trasferimento a blocchi in atto se esso individua
che il dispositivo è disabilitato. A causa del carattere
asincrono della disabilitazone di un dispositivo che ha un
trasferimento a blocchi in atto, la risposta potrebbe indicare o
un trasferimento completato oppure un errore. In entrambi i
casi, il programma di controllo dell’SLC deve azzerare il flag
di Abilitazione.
• Tutti i buffer BT M0 ed M1 vengono azzerati dopo uno
spegnimento ed una riaccensione e quando il processore SLC
passa dalla modalità Program alla modalità Run, dalla
modalità Program alla modalità Test oppure dalla modalità
Test alla modalità Run.
Quando si utilizzano degli I/O complementari, se configurate un
dispositivo complementare per usare più spazio immagine degli
I/O rispetto al dispositivo primario associato, allora i
trasferimenti a blocchi possono essere effettuati solamente per le
locazioni del dispositivo complementare che hanno uno spazio
immagine I/O associato nel dispositivo primario. Per esempio, se
un dispositivo primario corrisponde a 1/2 rack logico ed un
dispositivo complementare è un rack logico completo, i
trasferimenti a blocco possono essere effettuati solamente per il
primo 1/2 rack logico del dispositivo complementare.
19
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Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
Impostazione di un trasferimento a blocchi
Seguite i passi elencati di seguito per impostare il vostro scanner
ed il programma di controllo dell’SLC per i BTW o i BTR.
1. Dovete aumentare la dimensione dei file M0 ed M1 con una
programmazione software fuori linea. La dimensione dipende
dal numero dei buffer dei trasferimenti a blocchi che la vostra
applicazione richiede. L’impostazione dei buffer sulla
dimensione massima (3300) non ha effetto sul rendimento del
sistema. Tuttavia, l’indirizzamento dei file M nel programma
di controllo dell’SLC ha effetto sul rendimento del sistema.
2. Impostate i flag di controllo in Mo:e.x00. Dove x = numero
buffer trasferimenti a blocchi. fate riferimento alla tabella
sottostante per le impostazioni di lettura/scrittura.
Se volete trasferire i dati:
Usate:
impostate così il file M0:e.x00/7:
!!! ! ! !!"
!! ! " "
# !!"
!!!
! ! !!"
!! ! " "#
!!"
3. Specificate nella parola M0:e.x01 la lunghezza dei dati che
volete trasferire in blocchi. La lunghezza massima è di 64
parole
4. Specificate il rack logico del dispositivo, il gruppo e lo slot
nella parola M0:e.x02.
5. Impostate il vostro programma di controllo dell’SLC per
attivare il bit EN.
$
# Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
21
Bit di stato del trasferimento a blocchi
La tabella sottostante costituisce un riferimento rapido per i bit di
stato e di controllo dei trasferimenti a blocchi. Nella tabella x sta
per file di trasferimento a blocchi.
Questo bit:
è impostato:
!()(1 11$0 $4
.2 +#, ), 0" ++$/ (+#(3(#2 -$/ -/(*, "'$ 01 -$/ $00$/$
(*-,01 1, ) !(1 0( 55$/ .2 +#, 0( 55$/ () %) & //,/$ $4
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-,1/$!!$ +,+ (+(5( /$ 02!(1, ) !(1 0( 55$/ .2 +#, 0( 55$/ ()
%) & Bit di controllo del trasferimento a blocchi
Questo bit:
è impostato:
$&&( 8 0"/(3( $4
# ) -/,&/ ** #( ",+1/,)), #$)) +, (+#(" 2+,-$/ 5(,+$ #(
0"/(112/ 2+ (+#(" 2+,-$/ 5(,+$ #( )$112/ (*$,21 $4
0$ ) 0"( 1$ "'$ () !(1 #( 1(*$,21 0( 55$/( , 0" ++$/ 1$+1 -$/ 0$",+#( #( (+3( /$ 2+ /("'($01 #( 1/ 0%$/(*$+1, !),""'( # 2+
*,#2), "'$ +,+ /(0-,+#$ -/(* #( (*-,01 /$ () !(1 0$ (*-,01 1$ () !(1 +$) -/,&/ ** ), 0" ++$/ 1$+1 #(
" +"$)) /$ ) /("'($01 #( 11(3 $4
# ) -/,&/ ** #( ",+1/,)), -$/ (+(5( /$ 2+ /("'($01 #( Documentazione aggiuntiva
• Manuale dell’Utente del Modulo Scanner I/O remoto
1747-6.6
8 /5, 22
Collegamento dei Sistemi SLC come I/O remoti ai Processori PLC-5
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Pubblicazione 1785Ć6.8.10IT - Marzo 1996
PN 956684Ć54
Copyright 1997 Rockwell Automation