DATI STRUTTURALI E ORGANIZZATIVI DEI SERVIZI PSICHIATRICI

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DATI STRUTTURALI E ORGANIZZATIVI DEI SERVIZI PSICHIATRICI
DATI STRUTTURALI E ORGANIZZATIVI DEI SERVIZI
PSICHIATRICI DI DIAGNOSI E CURA DELLA PUGLIA
Progetto Regionale “Miglioramento della qualità assistenziale e valutazione nei
SPDC” (CIAO 2)
F. Picoco; A. Pettolino; A. Guaccero
La filosofia di base del progetto regionale “CIAO 2” è di rendere il ricovero psichiatrico una
opportunità positiva nel continuum del progetto terapeutico piuttosto che un evento di frattura…
Nell’ ambito del progetto e con questa filosofia ci si è proposto di indagare i modelli organizzativi
dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura ( SPDC ) della Regione Puglia; hanno partecipato tutti i
18 Servizi pubblici, compresi i due reparti della Clinica Psichiatrica dell’ Università di Bari ( vedi
tab. 1 ).
Per l’indagine è stata utilizzata la Scheda Censimento del Progres Acuti Italia, mentre il periodo
indagato è stato l’anno 2006.
Si sono indagate varie aree: dati generali; dati di attività; personale della struttura; caratteristiche
strutturali; procedure organizzative interne; procedure d’integrazione con i Servizi Psichiatrici
territoriali e con le Strutture Ospedaliere; aspetti gestionali; census day.
Nell’analizzare i dati si è cercato di individuare alcune criticità, nell’ottica del possibile
cambiamento.
DATI GENERALI:
Nel corso del 2006 molti SPDC hanno accolto pazienti NON provenienti dal territorio di
competenza ( che circa il 40% dei servizi dichiara comunque non ben definito ), con percentuali che
variano dal 5% al 65% ( 12 SPDC si attestano su % dal 15 al 33 dei ricoveri ). Buona prassi
potrebbe essere ( per favorire i contatti con le famiglie, con i CSM, con l’ambiente, per mantenere
la continuità terapeutica, ecc.) che questi utenti siano trasferiti al più presto al SPDC competente (
entro tre giorni ). Il fenomeno sembra essere funzione anche del numero di pp. ll. totali (
comprendendo le cliniche universitarie ) che sono 232, al di sotto del fabbisogno stimato dal P.S.R.
( 332 ).
I due reparti della Clinica Psichiatrica di Bari funzionano come SPDC, ma non hanno un protocollo
che ne disciplini i rapporti con il DSM di zona.
Undici Servizi su diciotto non sono dotati di un sistema informativo informatizzato.
1
2
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4
SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
BARLETTA (BAT)
BISCEGLIE (BAT)
SPINAZZOLA (BAT)
GRAVINA DI PUGLIA (BA)
5
6
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8
SPDC
SPDC
2 SPDC
SPDC
TRIGGIANO (BA)
CONVERSANO (BA)
POLICLINICO DI BARI (BA)
CEGLIE MESSAPICA (BR)
9
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SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
S.PIETRO VERNOTICO (BR)
S. MARCO IN LAMIS (FG)
FOGGIA (FG)
CAMPI SALENTINA (LE)
13
14
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SPDC
SPDC
SPDC
MAGLIE (LE)
TARANTO (TA)
MANFREDONIA (FG)
16
17
SPDC
SPDC
GALATINA (LE)
GAGLIANO DEL CAPO (LE)
Tab. 1
SPDC COINVOLTI NELL’INDAGINE
DATI di ATTIVITA’:
Il numero totale di ricoveri ordinari nel 2006 è stato di 6354 ed il numero totale di gg di ricovero è
stato di 78448. Le persone ricoverate 4776; i primi ricoveri nella struttura 1297; le persone con 2
ricoveri 599; le persone con tre o più ricoveri 322.
La Degenza Media è stata di 12,10 gg nei SPDC dipartimentali e di 14,30 gg nei due universitari
(D.M. nazionale = 13,80); il tasso di occupazione è rispettivamente del 93,4% e 91,8%.
Il numero di T.S.O. nel 2006 è stato di 1048 ( 16.5% di tutti i ricoveri ) per complessive 932
persone; il numero di giornate di degenza obbligatoria pari a 10747 ( 13.7% delle totali ). Il tasso di
ricoveri annui in TSO/10.000 abitanti è 2.5, quasi uguale a quello del Progres Acuti nazionale ( 2.4
). Per il numero di TSO accolti nei singoli SPDC, vedi la Tab. 2.
In molti servizi non si raccolgono dati sugli eventi sentinella ( tentati suicidi, suicidi, altri decessi,
atti di aggressività con lesioni, sovradosaggio farmacologico ). Dai dati raccolti risulta che in
almeno 9 SPDC ( 50% ) si sono verificati atti di aggressività con lesioni.
Questo dato apre un’area di discussione sul tema AGGRESSIVITA’ in SPDC ( evento ovviamente
multifattoriale ):
• ricovero di utenti a rischio di violenza ( con doppia diagnosi, oligofrenia, tossicodipendenza,
alcolismo, disturbi di personalità asociale…); tendenza di stampo manicomiale, a
“psichiatrizzare” qualsiasi disturbo del comportamento con aggressività,
• mancanza di sinergie con i CSM ed altre agenzie di soccorso sanitario e non (118 o Pronto
Soccorso, con le Forze dell’Ordine, ecc.)
• invio in reparto poco attento, senza aver eseguito terapie adeguate all’utente, senza avergli
dato informazioni corrette sulla necessità e le modalità del ricovero,
• dotazioni organiche inadeguate numericamente e poco formate nella gestiopne
dell’aggressività e nel riconoscimento dei segni precoci di crisi,
• clima organizzativo poco sereno, BURN-OUT, ecc.
1
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SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
2 SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
SPDC
Tab. 2
BARLETTA (BAT)
BISCEGLIE (BAT)
SPINAZZOLA (BAT)
GRAVINA DI PUGLIA (BA)
TRIGGIANO (BA)
CONVERSANO (BA)
POLICLINICO DI BARI (BA)
CEGLIE MESSAPICA (BR)
S.PIETRO VERNOTICO (BR)
S. MARCO IN LAMIS (FG)
FOGGIA (FG)
CAMPI SALENTINA (LE)
MAGLIE (LE)
TARANTO (TA)
MANFREDONIA (FG)
GALATINA (LE)
GAGLIANO DEL CAPO (LE)
Numero TSO nei SPDC COINVOLTI
NELL’INDAGINE
TSO n 43
“
14
“
30
“
28
“
46
“
30
“
74
“
30
“
49
“
56
“
140
“
167
“
34
“
50
“
75
“
122
“
60
anno 2006
DOTAZIONE ORGANICA:
Nei SPDC della Puglia il numero medio di Medici per posto letto è 0.30 (dato Progres Acuti Naz.
0.34), il numero medio di Infermieri per posto letto è 1,02 (dato Progres Acuti Naz. 1.19). I valori
pugliesi sono più bassi rispetto a quelli nazionali, già considerati insufficienti per servizi ad elevata
intensità assistenziale, quali sono i SPDC. Critica appare la carenza di Psicologi, Ass. Sociali e
figure di supporto, così come l’assenza di Educatori e Terapisti della riabilitazione psichiatrica. I
Servizi sembrano essere orientati verso modelli medicalizzati.
I SPDC della Regione non hanno un modello organizzativo unico e non è prevista una dotazione
organica minima e nel frattempo il P.S.R. ha previsto moduli di 15 pp.ll. Occorre andare verso un
modello che stabilisca i requisiti minimi organizzativi e strutturali e forse bisogna mettere in
discussione il SPDC con 15 posti letto, se si vuole avere reparti che tengano conto della
umanizzazione e personalizzazione dell’intervento terapeutico. Infatti in SPDC con più posti letto si
può presumibilmente verificare una concentrazione maggiore di casi complessi e di difficile
gestione, ma anche la gestione del personale è più complessa; tutto ciò può avere risvolti negativi
sulla organizzazione e sul clima organizzativo.
Per il dettaglio sulla dotazione organica per servizio vedi la Tab. 3, mentre per il numero di
operatori a tempo pieno, totale e media per servizio, vedi la Tab. 4.
Interessante è il confronto, vedi la Tab. 5, dei dati di attività ed il rapporto n. operatori/n. posti letto
fra il 2001 (dati dei SPDC pugliesi scheda censimento Progres Acuti Naz.) ed il 2006. Aumentano i
pp.ll., i ricoveri, le persone ricoverate, la degenza media, i ricoveri e le persone ricoverate in TSO, il
numero totale di giornate di ricovero in TSO, mentre diminuisce il numero di operatori per posto
letto!
PP
MEDICI PSICOLOGI INFERMIERI AS OSA OP/PL
LL
BARLETTA
11
4
0
12
0
3
1,72
BISCEGLIE
8
4+2 *
0
10
0
2
2,25
SPINAZZOLA
8
4+2 *
0
10
0
2
2,25
GRAVINA
10
2
0
13
1
5
2,1
TRIGGIANO
15
5
1
14
0
4
1,6
CONVERSANO
10
3+2*
1
12
0
1
1,9
BARI
30 12 +10 °
2
17
0
9
1,66
CEGLIE M.
15
2+2*
0
21
0
5
2
S.PIETRO V.
15
4
1,5
19
1
1
1,8
S.MARCO IN L.
11
4
1
15
1
4
2,36
FOGGIA
15
8+13°
2
17
1
4
3
CAMPI S.NA
15
4+1*
1
16
0
6
1,86
MAGLIE
13
4
0
15
0
0
1,46
TARANTO
15
5
1
13
0
1
1,66
MANFREDONIA 15
3
1
16
0
4
1,6
GALATINA
15
4+1*
0
18
1
3
1,8
GAGLIANO
11
4
0
16
0
6
2,36
SPDC
Tab. 3
Dotazione organica 2006 (dettaglio per servizio)
*Medici non psichiatri;° Specializzandi in psichiatria
Numero di operatori a tempo pieno (totale e media per servizio)
NUMERO TOTALE
MEDIA
PSICHIATRI
62
3,87
MEDICI ALTRI
9
0,56
PSICOLOGI
9
0,56
INFERMIERI
237
14,81
OTA, OSA
49
3,06
ASSISTENTI SOC.
5
0,33
EDUCATORI PROF.
0
0
TERAPISTI RIAB. PSI.
0
0
Tab. 4
Dotazione organica
Nel numero totale e nella media non sono calcolati gli operatori dei due servizi universitari di Bari:
12 Psichiatri, 2 Psicologi, 17 Infermieri, 9 OTA.
Sono compresi quelli del SPDC di Foggia (8 Psichiatri).
2001*
2006
216
232
N° totale di ricoveri
5.762
6.354
N° persone ricoverate
4.090
4.776
N° totale di giornate di ricovero
65.330
78.448
Durata Degenza media
11,33
12,34
N° totale di ricoveri in TSO
912
1.048
N° totale di persone ricoverate in TSO
640
932
N° totale di giornate di ricovero in TSO
8.047
10.748
N° operatori/N° posti letto
2,08
2,04
N° posti letto
Tab. 5
Confronto 2001-2006
*Non sono indicati i dati relativi all’S.P.D.C di Spinazzola
CARATTERISTICHE STRUTTURALI:
I Servizi psichiatrici di Diagnosi e Cura spesso sono allocati in Stabilimenti Ospedalieri sprovvisti
di servizi quali rianimazione, cardiologia…importanti per la gestione delle comorbidità organiche
e/o delle complicanze nel corso dei trattamenti.
Solo 5 servizi sono situati al piano terra, 8 al primo piano, 3 al secondo piano, 2 al terzo. La
superficie totale della struttura in mq varia dai 200 ai 2400 (compresi gli spazi esterni)! Ben 11
servizi non hanno uno spazio aperto (giardino, cortile) a cui gli utenti possano accedere liberamente
e 9 servizi non hanno spazi di attività comuni oltre alla sala da pranzo.
CRITERI DI SELEZIONE:
In 8 SPDC non sono operanti precisi criteri di selezione relativi alle caratteristiche dei ricoverati, in
10 SPDC si, ma sono consuetudinari; se comunque si mettono a confronto i dieci servizi, si
noteranno notevoli differenze operative (Tab. 6).
Le DISOMOGENEITA’ nei criteri di ammissione espongono:
• a rischi di ricoveri inappropriati (vedi i LEA: alcolismo e tossicodipendenza senza altra
diagnosi psichiatrica, disturbi mentali su base organica come le demenze, le oligofrenie, le
nevrosi…);
• a difficoltà di gestione per ricoveri con gravi comorbidità organiche;
• a problematiche medico-legali; a difficile collaborazione con i servizi di emergenzaurgenza invianti; ecc.
Si impongono linee guida dedicate, che aiutino ad omogeneizzare le prassi, a tutela degli utenti, che
hanno diritto ai trattamenti migliori possibili (non è detto siano quelli ospedalieri), e degli
operatori, che devono lavorare nelle migliori condizioni organizzative possibili.
DIAGNOSI
NO
SI
MINORI DI 18 ANNI
5
5
ALCOLISMO
8
2
ALCOLISMO + PATOLOGIA PSICHIATRICA
0
10
ABUSO DI SOSTANZE
8
2
ABUSO DI SOSTANZE + PATOLOGIA PSICHIATRICA
0
10
DISTURBI MENTALI ORGANICI
5
5
RITARDO MENTALE GRAVE
3
7
ELEVATO RISCHIO SUICIDARIO
2
8
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO CON AGGRESSIVITA’
2
8
GRAVI DISABILITA’ FISICHE
6
4
COMORBIDITA’ ORGANICA
5
5
MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE
4
6
Tab. 6
Criteri di selezione
INTERVENTI PSICO-SOCIO-RIABILITATIVI:
I dati mettono in evidenza come nei SPDC vi sia una complessiva scarsità degli interventi
psicoterapici (dato forse coerente con la carenza di Psicologi e di Psichiatri) a favore dei degenti,
ma anche di interventi sui familiari, di rete e socio-assistenziali (vedi Tab. 7 e Tab. 8). Sembrerebbe
che i Servizi non riescano a cogliere le opportunità che può dare il territorio, non investendo su
risorse esterne: il rischio è che il reparto “chiuso”, sia votato alla gestione delle acuzie, con logiche
prettamente ospedaliere (gestione clinica, terapie farmacologiche).
I trattamenti psico-socio-riabilitativi vanno invece implementati, possono e devono essere iniziati
nei SPDC e servono a:
• far vivere meglio il ricovero,
• dare un significato di opportunità terapeutica piuttosto che “costrizione”,
• ridurre la degenza media ed i ricoveri ripetuti,
• facilitare la presa in carico dei Servizi territoriali.
PROCEDURE ORGANIZZATIVE INTERNE:
In 17 SPDC (il 94.44%) la porta d’ingresso dell’area degenza è abitualmente chiusa a chiave, in 1 vi
è un’area degenza chiusa ed una aperta. Il dato è coerente con il nazionale, visto che in Italia solo
15 Servizi sono a “porte aperte” ed in essi i pazienti non sono trattenuti al letto ma, a prescindere
dalla gravità, escono quando vogliono (dal “Corriere della Sera“, 08.12.2008).
Disomogenee sono le procedure circa quello che i degenti possono tenere ed usare:
• tutti i tipi di posate, in 3 SPDC no, in 15 si;
• rasoi, forbici, coltelli in 16 no, in 2 si;
• fiammiferi, accendini in 17 no, in 1 si;
• denaro in 7 no, in 11 si;
• telefono cellulare in 6 no, in 12 si.
Interventi psicologici e riabilitativi
si
no
Colloqui clinici e di sostegno
17
1
Psicoterapia dinamica individuale
1
17
Psicoterapia psicodinamica di gruppo
1
17
Psicoterapia individuale cognitivo-comportamentale
2
16
Psicoterapia di gruppo cognitivo-comportamentale
3
15
Interventi riabilitativi di gruppo
6
12
Gruppo di discussione, gruppo giornali
9
9
Gruppi di attività espressive
10
8
Attività ricreative strutturate
13
5
Tab. 7
Interventi psico-socio-riabilitativi
Coinvolgimento dei
familiari
Informazioni e
counseling
no
3
si
Attivazione rete sociale
no
si
2
15
16
Interventi con vicini,
amici, ambiente di lavoro
Interventi con
associazioni di
volontariato
Gruppi di mutuo aiuto
12
6
18
-
Coinvolgimento di altri
servizi socio-sanitari
14
4
Sostegno economico
15
3
Preparazione
all’inserimento
lavorativo
Corsi di formazione
18
-
17
1
Interventi psicoeducativi 16
strutturati
2
Psicoterapia familiare
strutturata
1
Tab. 8
17
Interventi psico-socio-riabilitativi
Disomogenee appaiono anche le procedure circa le uscite: gli utenti ricoverati, se le loro condizioni
lo permettono possono uscire non accompagnati per accedere a servizi pubblici (bar, giornalaio,
ecc.): in 13 servizi SI nell’area ospedaliera, in 3 SI anche altrove, in 2 (Servizi universitari Bari)
NO.
Possono uscire accompagnati da familiari o amici: in 18 Servizi SI.
Possono uscire accompagnati da operatori: in 16 SI, in 2 (Servizi universitari Bari) NO.
Gli utenti ricoverati possono frequentare altre strutture psichiatriche territoriali come il Centro
Diurno: in 7 SI, in 11 NO.
CONTENZIONI:
In 16 SPDC si fanno interventi di contenzione con mezzi meccanici ( il dato è in aumento rispetto al
2001 quando i Sevizi che dichiaravano di effettuare contenzioni fisiche erano 14), mentre secondo
la ricerca Progres Acuti nazionale nel 75% dei servizi si utilizza la contenzione fisica. Nel 2006 il
numero totale di contenzioni dichiarate nei SPDC pugliesi è stato di 267.
In 15 servizi si fanno interventi di sedazione farmacologica (1 SPDC non si è espresso), vedi le Tab.
9 e 10.
GESTIONE DEL BURN-OUT:
In 8 SPDC nel corso dell’ultimo anno non sono state svolte attività per la prevenzione-gestione del
burn-out del personale, mentre in 10 si. Ma in questi dieci servizi le procedure adottate sono state
disomogenee:
• la rotazione regolare delle mansioni non si è adottata in alcuno dei 10 SPDC e nemmeno se
richiesta;
• il cambio delle mansioni tramite valutazione è stata adottata in 1 solo servizio;
• incontri di discussione su casi difficili è una procedura adottata in 9 SPDC;
• gli incontri di supervisione, anche di discussione su problematiche interpersonali fra
colleghi, in 8.
Il burn-out è una dimensione che conviene tenere presente continuamente, infatti il benessere degli
operatori è importante per la corretta gestione dei reparti e per favorire processi di Miglioramento
Continuo della Qualità: le prassi suggerite dal questionario vanno implementate.
Infine si segnala che in 15 SPDC è stato somministrato un questionario di soddisfacimento degli
utenti nel corso dell’ultimo anno, anche questa prassi importante nei processi di qualità.
In quanti SPDC si fanno:
no
si
interventi di contenzione con mezzi meccanici
2
16
Secondo la ricerca PROGRES ACUTI nazionale nel 75% dei
Servizi si utilizza la contenzione fisica. Nel 2006 il numero
totale di contenzioni nei SPDC pugliesi è stato di 267.
no
si
2
15
vi sono:
no
si
disponibili mezzi appositi di contenzione fisica
1
16
interventi di sedazione farmacologica
* 1 SPDC non si è espresso
* 1 SPDC non si è espresso
Tab. 9
Contenzioni
In quanti SPDC:
no
si
Esiste un registro della contenzione
6*
10
*le contenzioni vengono riportate dettagliatamente nella cartella
clinica.
no
si
In caso di urgenza è possibile ricorrere a
personale aggiuntivo di pronta disponibilità
12
**In 4 dei 6 SI con grande difficoltà, il 1 SI con moderata
difficoltà, in 1 SI abbastanza facilmente
Tab. 10
Contenzioni
6**
PROCEDURE D’INTEGRAZIONE CON I CENTRI DI SALUTE MENTALE:
Alla domanda “In che percentuale il CSM è stato avvisato del ricovero di un utente che lo stesso
CSM ha in carico negli ultimi trenta giorni”, 6 SPDC hanno risposto il 100%, 8 Servizi > 76%, 3
dal 26 al 50%, 1 < del 25%.
Alla domanda “in che percentuale il degente è stato visitato dall’equipe del CSM competente negli
ultimi trenta giorni”, 1 SPDC ha risposto mai, 10 Servizi hanno risposto < del 25%, 4 dal 26 al
50%, 1 dal 51 al 75%, 2 > del 76%. Nel 2001 le percentuali mostravano una maggiore presenza dei
C.S.M. (vedi tab. 11 e tab. 12).
Alla domanda “In che percentuale di casi il ricovero è stato concordato con il CSM negli ultimi
trenta giorni”, 2 SPDC dicono mai, 2 in meno del 25% dei casi, 5 dal 26 al 50%, 3 dal 51 al 75%, 6
in più del 76% dei casi.
Invece le “Dimissioni” sono state concordate tra SPDC e CSM (negli ultimi trenta giorni) in più del
76% dei casi in 8 Servizi, dal 51 al 75% in 2, dal 26 al 50% in 4, in meno del 25% in 2, in un
Servizio mai. In 12 Servizi i rapporti tra SPDC e CSM non sono definiti in un documento scritto
approvato dalle direzioni delle UOC e del DSM, in 6 si ( ma come fare a renderlo attuale ed
operativo?).
I rapporti tra SPDC e CSM competente sembrano essere ancora a volte problematici, discontinui,
non regolamentati. Quando ciò avviene il ricovero potrebbe risultare avulso dal contesto territoriale
e la acuzie segnare una discontinuità nella storia del paziente e nella sua presa in carico.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO:
I SPDC forniscono consulenze urgenti al Pronto Soccorso dell’ Ospedale Generale ove sono situati
e consulenze negli altri reparti dello ospedale. Nei SPDC andrebbe garantita la guardia medica h24
in quanto servizi ad elevata intensità assistenziale, ma questo servizio è garantito solo in 4 Servizi,
di cui 2 universitari a Bari. Negli altri 14 SPDC vi è la reperibilità sostitutiva notturna e festiva, che
in molti reparti non viene garantita in maniera integrata con i Medici dei CSM. Il numero medio di
Medici in dotazione ai SPDC, circa 4, compreso il Direttore della UOC, è assolutamente inadeguato
e costringe ogni Dirigente a dover effettuare 10 o più pronte disponibilità al mese, oltre i turni
diurni sulle 12 ore (6 giorni/7).
Non sono diffuse prassi organizzative ed operative comuni con i CSM, pur essendo i “Servizi
Ospedalieri” incardinati strutturalmente nel DSM, che è territoriale ed ha organico unico, e quindi
essi stessi “territoriali”.
In tema di organizzazione del lavoro ci si chiede allora in quanti SPDC sono rispettati i requisiti
minimi organizzativi oltre che strutturali per l’Accreditamento? In quanti sono rispettate le norme
per la sicurezza negli ambienti di lavoro (DL 81/2008)?
2006
120
100%
100
75%
80
76%
75%
60
si
50% 50%
40
25%
25%
no
24%
20
0
0
nel 6% dei
Servizi
Tab. 11
nel 53% dei
Servizi
nel 23% dei
Servizi
nel 6% dei
servizi
nel 12% dei
servizi
Integrazione con i CSM Visite del CSM durante il periodo di degenza
75%
100
95
90
85
80
50%
75
70
65
60
55
si
50
45
40
35
30
25%
25
20
15
10
5
0
Nel 59% dei Servizi
Tab. 12
nel 41% dei Servizi
Integrazione con i CSM Visite del CSM durante il periodo di degenza anno 2001
no
CONCLUSIONI:
I dati sembrano descrivere Servizi preoccupati, medicalizzati e tesi ad evitare rischi medico-legali,
in
difficoltà nella gestione dei comportamenti aggressivi…Le cause sono sicuramente
multifattoriali:
• croniche carenze nelle dotazioni organiche dei DSM;
•
affollamento dei reparti con presenza contemporanea di casi difficili;
• servizi non concepiti strutturalmente per la gestione di utenti con patologia psichiatrica, ma
ricavati in strutture ospedaliere preesistenti, che non sempre garantiscono aree non
degenziali e spazi adeguati;
• carenze nella formazione degli operatori;
• servizi isolati e non sempre integrati con altri territoriali, anche del DSM stesso; ecc.
Tuttavia in Puglia vi sono buone prassi che vanno estese ed implementate, pur tenendo conto delle
attuali carenze strutturali ed organizzative. Occorre, comunque, cercare di trasformare le “criticità”
in occasioni di cambiamento e miglioramento continuo della qualità assistenziale. Come?
Attraverso:
• il governo clinico;
• l’individuazione di indicatori condivisi per il monitoraggio e la valutazione delle attività;
• l’adeguamento degli organigrammi;
• l’attenzione alla gestione delle risorse umane, al burn-out ed alla formazione;
• linee guida regionali e modelli organizzativi che regolamentino l’attività del DSM;
• l’accreditamento fra pari;
• la integrazione e la sinergia dei servizi all’interno del Dipartimento e con la rete territoriale;
• il recupero della centralità dell’utente…ecc.
Sono questi alcuni dei “processi” e degli “strumenti” che possono trasformare il “ricovero” in
Progetto Terapeutico e “cura”…anche dei nostri servizi.
Si ringraziano gli OPERATORI dei 18 SPDC della Regione Puglia che hanno reso possibile la
raccolta dei dati e che partecipano al Progetto “CIAO 2”.
Dott. Fulvio Picoco, Direttore SPDC di S.Pietro V.co (BR), Responsabile Scientifico “CIAO 2”
Dott. Antonio R. Pettolino, Direttore DSM Foggia, Responsabile Scientifico “CIAO 2”
Dott. Alessandro Guaccero, Osservatorio Epidemiologico Regionale