Tavola Rotonda FASCHIM 16/9 Intervento del Presidente di
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Tavola Rotonda FASCHIM 16/9 Intervento del Presidente di
TavolaRotondaFASCHIM16/9 InterventodelPresidentediFASCHIMSilvanoVeronese Questa nostra iniziativa ‐ al pari delle altre promosse per ricordare il decennale di costituzione di FASCHIM – intende essere una occasione, non autocelebrativa della ricorrenza,madivalutazioneevalorizzazionedeirisultatiraggiunti,concretaespressionedi un modello di relazioni industriali “partecipative” e costruttive, elemento distintivo della storiacontrattualedellacategoria. IlnostroFondosanitariointegrativoèunpezzosignificativodiquelvastoterrenodi“welfare contrattuale”, autogestito e cogestito tra le parti sociali, operante positivamente su diversi aspettidellacondizionesociale. Moltiautorevolicommentatoriestudiosiconsideranoquestoterreno–ioconcordoconloro– la prospettiva verso la quale si devono indirizzare sempre piu’ e “qualificare” le prossime stagionidirelazioniindustrialiecontrattualidelnostroPaese. Lerelazionichemihannopreceduto(quelladelns.Direttoresu“chiè,cosafaFaschim”,l’altra deldr.Maffiisugliesitidellaricercasull’apprezzamentodelFondodapartedellanostrabase sociale), ci hanno fatto capire come le Organizzazioni datoriali e Sindacali della categoria abbianodunque“vistogiusto”nelpraticaredaanniquestesceltecontrattuali,finalizzatea soddisfare‐oltregliinteressicontingentietradizionali‐unpiu’generalebisognodiservizie tutelesocialiessenzialiche,nonsempre,lasferapubblicaèingradodigarantirealmeglio. FASCHIM–comealtriFondidiassistenzasanitariaintegrativa–svolgeinfattiancheun’azione complementare di sostegno della funzione primaria e fondamentale di tutela della salute propria del SSN, che va considerato una conquista di civiltà ma che, pur essendo di prima qualitànelmondocomeprofessionalitàelivellodelleprestazioniancheinrapportoallaspesa (loriconoscepersinoun“fustigatore”dellaP.A.comeilsaggistaSergioRizzo),soffreinmolte Regioni di diffuse carenze organizzative e amministrative, di criticità funzionali e delle conseguenzedisperperiedisservizi. IlgradimentodellanostrabaseperibeneficigarantitidaFASCHIM–spiegatocidallaricerca –èconfermatodall’altotassodiadesionedeinostrilavoratori,cheavvienesubasevolontaria; un’adesione in continuo aumento, soprattutto per quanto riguarda l’iscrizione dei nuclei familiari,lacuiquotadiadesioneèatotalecaricodellavoratorestesso. E’ significativo che, in un momento di grave crisi economica, dell’occupazione e del reddito familiare (in atto anche nella nostra categoria), gli iscritti al Fondo siano in continuo aumento,comepureilfattochesianoinforteaumentoilnumerodelleprestazionirichiestee rimborsateda FASCHIM (+ 15% ad agosto 2014 su agosto 2013) ed anche l’importo totale liquidato(+21%perlostessoperiodo),incontrotendenzaalcalo‐dall’iniziodel2013‐della la spesa sanitaria privata (“out of poket”) “intermediata” e non da Fondi, Casse ed Assicurazioni. Credochelaspiegazionerisiedainvariaspettipositividellanostraazione: 1°‐ la continua implementazione qualitativa e quantitativa delle prestazioni, (ad es. rimborsiamo interamente il ticket, abbiamo elevato il plafond delle prestazioni “vincolate” scarsamentecopertedalSSN), 2°‐ il miglioramento del servizio sia per quanto riguarda il procedimento dei rimborsi (trasparente, celere, semplice) sia per quanto riguarda l’interlocuzione e le relazioni tra iscrittoeFondofondatesullavicinanzacostante,fiducia,cortesia. 3°‐iltassodirimborsomediodellaspesasostenutadains.assistiti(60%), 4°‐ l’autogestione del Fondo (anziché affidarci alle Assicurazioni) che permette una partecipazionedegliaderentiallesceltedelleprestazioniedellagestionedelFondo, 5°‐ Importante anche l’elevato numero delle convenzioni sottoscritte anche con strutture pubbliche,unfatto‐quest’ultimo‐chepermetteallavoratoredianticiparecashsololaparte dicostononrimborsabileeprenotazionipiu’rapide.Assiemealrimborsototaledelticketcio’ mantiene“legato”l’assistitoallestrutturedelSSNerafforzalatantoinvocataconnessionetra areapubblicaeprivatadelsistema. Sbaglianoperciòcoloroche,conriferimentoallosviluppodiesperienzedi“eccellenza”come la nostra che ‐ per scelta o necessità dei loro associati ‐ insistono anche su prestazioni considerate sostitutive del SSN, parlano di “concorrenza antieconomica” e di “attacco alla universalitàdelSSN”. Acostororispondiamochel’attaccoalSSNnonvienedall’azionedeiFondieCasse(peraltro molto limitata perché “intermediano” il complesso della spesa privata solo per il 13 %). L’attaccovienedalleirrisoltedisfunzioniinterneedallecattivegestionidivariestrutturedel SSN,vienequandoiticketimpostiagliassistitihannounvaloresuperiorealcostodicerte prestazionidel“privato”!!Inquestocaso–comecispiegaunarecentissimaricercadelCensis –oilcittadinorinunciaacurarsi(vediilcalodellaspesaprivata)osiaffida(quandopossibile) all’intermediazionediFondieAssicurazioni!! L’attacco al SSN c’è quando imperversa anche sulla Sanità la logica dei “tagli lineari” nelle decisioni di bilancio pubblico mentre – anche a causa dell’invecchiamento della società – crescononuovibisogniditutelaedassistenzasanitariaades.nelleareedellacronicità,delle lunghedegenze,dellanonautosufficienzacheilSSNpresidiainmisuramoltoridotta. In questo quadro, non possiamo non valutare con preoccupate riserve alcune indicazioni contenutenelleconclusionidiunarecenteindagineparlamentaredelleCommissioniriunite 5^ e 12^ della Camera, in qualche punto riprese anche dal recente “Patto per la salute” sottoscrittodalGovernoeleRegioni. Assieme a riflessioni ed indicazioni che ci convincono e che vanno apprezzate, altre – che riguardano piu’ da vicino l’assistenza integrativa ‐ ci lasciano alquanto perplessi perché, se perseguite,comporterebberoperilnostroFondoimplicazioninegative. Mi riferisco a quelle che trattano i temi del finanziamento del SSN e quindi della compartecipazione dei cittadini alla spesa, il tema della eventuale revisione dei “Livelli essenzialidiAssistenza”e,conesso,deicompitieruolodeiFondieCasse. IrisparmidispesanellaSanitàdicuisiparlainquestigiorni–nelquadrodellamanovradi Bilanciopubblico–sedovesseroconcentrarsiprincipalmentenellarevisionedelsistemadegli acquisti e dei prezzi di beni e servizi per superare sperperi e diseconomie, ci troverebbero piu’ched’accordo. Altrettantolosaremmonelcasodiunarimodulazionedelsistemadeiticketedelleesenzioni se, e sottolineo se, questa operazione fosse tesa a spostarlo a favore degli indigenti e delle famiglieapiu’bassoreddito,purtropposemprepiu’numerosi. Non lo saremmo se – al contrario – si procedesse ad una revisione generale in “pejus” del sistemachecoinvolgessetuttiolagrandemaggioranzadegliassistiti. Diciamopercio’esubitoallenostreFontiistitutivequipresenticheinostribilanciattuariali nonpotrebberoesserecondizionatietenerecontodiquestoeventualearretramentodelSSN, tenendoanchepresentechenoirimborsiamoil100%delcostodeiticket. Sarebbe ancora piu’ grave se ciò fosse accompagnato dalla “prescrizione” (vincolante per legge)aiFondieCassedi“presidiare”prestazionipiùsociosanitariechedicuralasciatedal SSN(neicampiprimaricordati). Siamo consapevoli e d’accordo che la Sanità integrativa (Fondi, Casse, Assicurazioni) debba sempre piu’ assumere la funzione di 2° pilastro complementare nella tutela generale della saluteenellaattivitàdiprevenzione. Concordiamo,quindi,sull’opportunitàdiaggiustamentilegislativiinmateriacheincentivino losviluppodipresenzaedifunzionideiFondianchecontrattuali,inunquadro(compatibile con la loro autonomia) di integrazione e complementarietà con il SSN, permettendo cosi’ a quest’ultimo di insistere principalmente nella cura ed assistenza delle patologie gravi e acuteinterminidieffettivauniversalitàedielevatostandardqualitativo. Nonsiamocontrariasoluzioninormativebencostruiteecondivisechesimuovanoinquesta direzione, siamo contrari che ciò sia calato dall’alto, obbligando Fondi e Casse a garantire ulteriori quote o tipologie di prestazioni oltre quelle previste dal decreto ministeriale del 27/10/2009(decretoSacconi)senzatenercontodegliassettiorganizzativiedibilanciodei Fondi derivanti dalla libere scelte proprie dell’autonomia contrattuale delle parti sociali fondativeesenzaunincrementodicompensazionidinaturafiscale. Adesempio,seiFondifosseroindividuatiqualestrumentoprimariodiassistenzaetutelanel campodellacronicitàe/odellanonautosufficienzaeimpegnatiagarantireades.unarendita vitaliziaaquestiassistiti,oltreacambiarelasuanatura,FASCHIM‐stantel’attualestruttura contributiva‐vedrebbeseriamentecompromessalapossibilitàdisoddisfarel’attualegamma di prestazioni in violazione alle scelte decise dalle parti sociali fondative e dai suoi iscritti nell’ambitodellalorolibertàedautonomiacontrattuale. Per concludere, ho ricordato prima il pericolo che subirebbe la stabilità finanziaria e di bilanciodiFaschiminconseguenzadisceltediarretramentodelSSN. Se a ciò si aggiungesse, un assoggettamento dei Fondi a vincoli, a indirizzi e prescrizioni legislative in materia di prestazioni in contrasto con l’autonomia gestionale e di scelta di FASCHIM, oltre a rappresentare un vulnus per la libertà e autonomia contrattuale dei suoi promotori, ciò potrebbe anche suscitare una reazione negativa dei lavoratori in termini di disinteresseadaderireaquestostrumento. Confidiamo nella ferma intenzione delle nostre parti sociali di tutelare al massimo questa positivaevirtuosaesperienzadifendendoladaeventualiobblighiecarichichelapotrebbero compromettere. Contattiperlastampa: StefanoSala [email protected] tel.02.27080727 ChiaraDorenti [email protected] tel.02.34592220‐arisponditorevocaletasto4