CONTANDO IN ALLEGRIA

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CONTANDO IN ALLEGRIA
UNITA’ DI APPRENDIMENTO n. 1c
“CONTANDO IN ALLEGRIA”
di Castelmaro Gianna
(bambini di 5 anni)
Anno Scolastico 2009 - 2010
Dal 12 ottobre 2009 al 29 gennaio 2010
1. TIPOLOGIA DELL’UNITA’ APPRENDIMENTO
Per iniziare a parlare di logica è necessario proporre esperienze indirizzate a fondare competenze di
tipo logico – matematico per potenziare la capacità di ragionamento, di risoluzione dei problemi, di
orientamento e acquisizione dei problemi, di orientamenti e acquisizione di problemi specifici.Tutte
queste esperienze saranno finalizzate anche a sviluppare competenze ed abilità per affrontare nel
modo migliore il successivo percorso scolastico. L’unità di apprendimento si propone come
propedeutica per avviare la mente del bambino alla classificazione, alla seriazione degli oggetti, dei
simboli, delle qualità e delle quantità; proporrà attività mediante le quali il bambino avrà la
possibilità di esplorare, orientarsi, organizzando così il sui sapere. Che il numero sia una qualità
(aggettivo qualificativo) è un’idea di non immediata evidenza.
Attraverso il personaggio di “Winnie the Pooh” , si accompagneranno i bambini a razionalizzare
per mezzo di racconti accaduti nel “ il bosco dei 100 acri” quanto emerso dall’esperienza di gioco,
di motricità ,di situazioni problematiche risolvibili accadute in primo luogo su un piano pratico, per
passare poi alla verifica dell’apprendimento potenziando il processo attraverso cui il pensiero
imparare ad imparare (metacognizione) offrirà al bambino materiale concreto con cui giocare,
classificare, stabilire relazioni e seriazioni L’idea di quantità ( o numerosità ) e della sua seriazione
nasce, nel bambino, da esperienze che lo stesso si trova a compiere fin dai primi giorni di vita e che,
per successivi processi di astrazione, diventa uno dei concetti basilari nel rapporto con la realtà. Il
confronto fra gruppi di diversa numerosità permetterà al bambino, attraverso le relazioni di “sono
di più”, “sono de meno” e “sono tanti uguali”, di individuare famiglie di gruppi che hanno in
comune la stessa numerosità, tanto per fare un esempio. Naturalmente, le attività non potranno da
sole esaurire tale lavoro di costruzione, perciò ogni singola proposta dovrà essere accompagnata da
una fase operativo –manipolativa. Fondamentale, durante questo percorso, cercare per quanto
possibile, di riportare nella quotidianità di ciascuno i giochi che farà, le esperienze o le situazioni
che si troverà a vivere con il personaggio fantastico. L’unità di apprendimento si concluderà con
una grande festa nel “bosco dei 100 acri”. Per allestire un grande angolo nel bosco Winnie
chiederà a ciascuno di portare qualcosa. Nel nostro caso ogni sezione (all’interno della propria
classe) porterà sotto la “grande quercia” (sottoforma di disegni o collage…) ciò che occorrerà per
una festa. Tra i materiali richiesti…barattoli di miele, marmellate, biscotti, carote, patate..ciò che
nel bosco hanno visto attraverso le varie proposte operative. Il tutto verrà sistemato sotto la grande
quercia, utilizzando le competenze citate nella tipologia, facendo verbalizzare ai bambini le
classificazioni fatte durante la sistemazione delle cose.
2. IL PROBLEMA AFFRONTATO DALL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Secondo Piaget “il bambino tra i cinque e sei anni, a volte anche prima, si rappresenta mentalmente
gli oggetti e comincia a comprendere la loro classificazione in gruppi. Comprende che esistono
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punti di vista diversi dando “vita” ad una primitiva logica”. Il pensiero così coordinato coglie non
solo la realtà a livello senso-percettivo, ma si eleva fino alla coscienza che esiste tra le cose o le
persone. La memoria infatti a questa età, conserva sottoforma di segno, di simbolo, di immagine
mentale, elementi tra loro collegati. In età prescolare e soprattutto verso i cinque anni, i bambini si
orientano nel mondo dei numeri e delle quantità, elaborando strategie sufficienti per contare e
compiere semplici operazioni matematiche. Si vanno pertanto consolidando le abilità matematiche
che si riferiscono alla capacità di raggruppare,ordinare, di classificare e seriare. Naturalmente
l’ampliamento e l’acquisizione dei requisiti si apprenderanno attraverso il gioco e attraverso
esperienze concrete. Si tratta pertanto a quest’età di sfruttare tutti gli aspetti dell’esperienza che si
presentano in forma più o meno diretta, attraverso situazioni in grado di ampliare lo sviluppo dei
processi cognitivi. Il bambino impara in questo modo ad astrarre passando gradualmente da
percezioni globali (sincretiche) ad elementi analitici; apprendere a fare paragoni (uguaglianze,
differenze), quindi, ad associare ed a smistare; poi a classificare e seriare, trovare relazioni, a
rendersi conto degli assurdi, cioè impara ad operare con la mente sulle rappresentazioni, via via
elaborate e fissate in schemi di conoscenza.Occorre tuttavia un lungo cammino prima di poter
fissare il concetto di numero e di dare quindi un significato a tutta una serie di concetti astratti quale
è il numero stesso.
“Il pensiero logico-matematico” Edizioni “La Scuola”
L’UA si propone di considerare l’aspetto logico-matematico al fine di avviare la mente del bambino
a conoscere le cose e le loro qualità come proprietà mobili e trasferibili per mezzo di attività che gli
verranno gradualmente proposte . Il bambino di cinque anni possiede già una gamma di requisiti
(classificare, ordinare, seriare) che, consolidati nel tempo, gli daranno la possibilità di ordinare a
livello logico, i dati scoperti. Di conseguenza egli potrà con gli strumenti acquisiti, perfezionare la
sua attitudine ed utilizzarli , meglio interpretarli, e collegarli. A livello educativo è importante che
egli impari ad affrontare le difficoltà proporzionate alle sue forze facendo in modo che, alla fine di
ogni attività , possa riuscire a concludere il suo sforzo. I traguardi di sviluppo e le competenze
riferibili alle varie attività del sapere logico-matematico si possono cosi ripartire:
•
•
•
Riconosce le proprietà che caratterizzano gli oggetti : colore, forma
Ordina seguendo una successione
Coglie corrispondenze tra simboli
3 MODALITA’ OPERATIVE
ore CHE COSA FA IL DOCENTE
STRATEGIA D’INTERVENTO: “ARRIVA Winnie the Pooh !” (mediatore attivo-iconico)
• Un mattino” un personaggio” arriva presentandosi attraverso una lettera misteriosa.
3 • Nel contenuto da decifrare tra disegni e scritte, a discrezione della maestra, l’orsetto si rivelerà
attraverso delle domande. Comincerà con il dire come è fatto, come è vestito (numerando gli
elementi che lo caratterizzano ad es: indosso una maglietta rossa, adoro tanto miele, ho un naso
che lo fiuta a distanza, ho tanti amici, ma uno diverso dall’altro! Uno in particolare non è un
animale come me, ma un umano.
• Racconterà che è costantemente inseguito da tante api….chiedendo ai bambini l’eventuale perché!
• Ogni maestra potrà completare secondo la sua creatività, il contenuto tenendo presente gli aspetti
sopra elencati. (Tanto, poco, uno …)
• Successivamente scoperto il personaggio ed i suoi fedeli amici , questi apparirà sotto la forma che
ciascuna desidera (burattino o cartellone)
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•
In un secondo momento, si costruirà un cartellone con gli oggetti caratterizzanti la lettera: ad
esempio l’insegnante potrà disegnare e far colorare con tecniche diverse: una maglietta
tanti barattoli di miele
• la quantità di amici di Winnie rappresentati graficamente dai personaggi come i bambini li
immaginano o come li ricordano
• un amico umano: Christopher Robin
• tante api concretizzando così graficamente la quantità di oggetti incontrati nella storia che
verranno comunque sistemati in modo casuale.
• Si concluderà con l’ascolto del canto – simbolo del cartone animato (cd Winnie the Pooh all. 1)
2 “Che confusione, appartiene o non appartiene?” ( mediatore attivo-analogico-simbolico)
• Nel cartellone precedentemente realizzato Winnie chiede ai bambini che nota un po’ di
confusione…..Lui è un orsetto preciso e vorrebbe ogni animale, oggetto e tutto ciò che nel
cartellone è stato rappresentato venga messo al posto giusto, in una casa speciale dal nome
“insieme”
• Per fare questo, ossia per far comprendere ai bambini il concetto di insieme, invita i bambini a
preparare “insieme” il gioco,ossia con la collaborazione di tutta la classe.
• Ogni bambino disegnerà su un foglio, il proprio viso rispettando il colore dei propri capelli ed
attaccando alla fine del lavoro, la collana al collo.
• In salone la maestra utilizzerà delle palette fatte con la sagoma di Winnie, di colore: marrone scuro,
castano, biondo, rosso e nero per richiamare il colore dei vari capelli.
• Mentre spiega il gioco, prepara 5 insiemi nei quali ciascuno andrà a collocarsi a seconda della
caratteristica (ossia del colore dei capelli)
• Ogni insieme sarà contraddistinto da un cartellino-simbolo che lo distinguerà dagli altri (in base al
colore)
• Tutti percorreranno il salone a suon di musica che appena si interrompe, verrà sostituita da una delle
5 palette a disposizione permettendo a ciascun bambino di andare nell’insieme corrispondente.
• Finito il gioco Winnie chiederà a tutti dove potrà collocarsi ossia in quale insieme ( concetto di non
appartenenza al gruppo in quanto animale).
• In un secondo momento, compreso il concetto di insieme, i bambini potranno riprendere il
cartellone e sistemare tutti gli elementi in “ insiemi” specifici, secondo criteri dati (insieme degli
amici, insiemi delle persone, insieme degli oggetti) utilizzando un nuovo cartellone. All. 2
2 “Christopher Robin ci presenta
gli amici del bosco dei 100 acri”
(mediatore attivo-iconico-analogico)
• La maestra richiama l’attenzione del gruppo, attraverso il personaggio di Christopher Robin, per
presentare uno per uno tutti i compagni di avventura.
• Dal tronco di una quercia disegnata su un cartellone l’insegnante farà venire fuori i vari
protagonisti (disegnati su un cartellone o come ciascuna maestra preferisce) dicendo di ogni
animale: il nome, la caratteristica fisica, il colore, evidenziando nella diversità di ciascuno il senso
di appartenenza: l’essere tutti animali.
• Gli otto amici verranno a quel punto sistemati nel “bosco” precedentemente preparato
dall’insegnante su un apposito pannello.
•
In un secondo momento in salone si prepareranno 8 piccoli percorsi che condurranno i bambini
verso l’ombra dell’animale corrispondente seguendo tracce riconducibili all’animale “scelto” dal
bambino ( fatta ovviamente attraverso la scelta del percorso). Le tracce potranno essere legate ad
una caratteristica del personaggio:
• Winnie il miele; Tappo carota; Pimpi retino con farfalla; Tigro coda saltellante; IH-Ho codino
con fiocco rosa; Uffa un libro; Ro magliettina; Cangu grembiulino
• Ciascun elemento verrà messo a metà del percorso.
• In classe la maestra potrà riprendere l’attività attraverso un cartellone che concretizzi al livello
grafico quanto effettuato.
2 “Una richiesta di aiuto” (mediatore attivo-analogico)
• L’insegnante fa trovare un messaggio dentro una “carota” fatta in cartoncino .
• Durante la conversazione si cerca di individuare chi è il personaggio che ci scrive.
• Scoperto che si tratta di Tappo il coniglio si passa alla lettura dove emerge una richiesta di aiuto
per lui ed i suoi fedeli amici a causa di una fortissima pioggia che ha colpito il bosco. Chiede aiuto
a noi bambini, perché i suoi amici sono nei pasticci come lui.(all.2)
• Man mano che la storia viene raccontata, la maestra tirerà fuori da un sacco (sottoforma di disegni
o materiali reali) tutti quegli elementi che impediscono loro di potersi muovere di nuovo
liberamente all’interno del bosco! Per cui: foglie, rami secchi, carote, sassi, barattoli di miele,
piatti, bicchieri, ecc…che Tappo e gli amici avevano smarrito a causa della pioggia, lungo il
ruscello durante il pic nic.
• Durante la lettura, l’insegnante sistemerà sul pannello –bosco (già fatto in precedenza) tutti gli
elementi citati creando un grande disordine.
• Con il gruppo si decide come fare per riportare “ordine” nel bosco dei 100 acri.
• La maestra fa notare in un angolo dell’aula delle scatole, tante quante gli elementi sparpagliati a
causa del vento e della pioggia ( per cui una per i rami, una per le carote…)
• Nella conversazione dovranno i bambini arrivare a comprendere il senso delle scatole ,ossia il
senso dei contenitori nei quali andare poi a sistemare secondo una classificazione tutto ciò che la
pioggia ha portato via.
2 “Che disordine!” (mediatore attivo –-analogico)
• L’insegnante ripropone le scatole contenenti gli elementi che sono stati trasportati in giro durante
la pioggia.
• Ricorda con loro i nome, elencandoli verbalmente.
• Successivamente invita i bambini in salone dove avrà precedentemente preparato un percorso
motorio caratterizzato da elementi motori quali: funicelle, cerchi e spazi creati con bacchette ,
sistemati in ordine crescente, ossia dall’elemento “motorio” più grande al più piccolo.
• Alla fine del percorso durante il quale ogni bambino indicherà verbalmente la situazione in cui si
trova, ( spazio grande, piccolo, piccolissimo e così via) ci sarà una scatola nella quale ci saranno
rami, foglie e tutto quanto scoperto precedentemente, che utilizzerà per la conclusione del percorso.
• Il bambino dovrà prendere un elemento a scelta e posizionarlo nello spazio corrispondente per
dimensione motivando la scelta fatta.
• Quando tutto il gruppo avrà effettuato il percorso si consoliderà l’esperienza attraverso un’attività
di seriazione.
• A turno proveranno a mettere in ordine gli elementi contenuti nello spazio dal più piccolo al più
grande e viceversa (per cui tutti i rami in un certo ordine, tutte foglie in un certo ordine e così via)
• Su un cartellone, per fissare ancora di più l’esperienza, si incolleranno gli elementi dal più grande
al più piccolo
• L’uso di frecce aiuteranno i bambini ad orientare l’ordine nella sistemazione degli elementi
2 “Quale sarà il mio fiore?” ( mediatore attivo –-analogico-simbolico)
• Sul pavimento del salone, si attaccano per terra delle caselle dentro le quali ci saranno disegnati
dei fiori diversi tra loro per forma (ma che si ripete per due volte) disposte in modo circolare.
• Si chiederà, a turno, di lanciare la palla al compagno che occupa la casella con il fiore della stessa
forma.
• Se i fiori avranno quattro forme diverse, saranno necessarie tre palle di colore diverso (palle o
dadi).
• Il gruppetto che non è in possesso delle palle si trova in mezzo al cerchio e cerca di impossessarsi
di una di esse.
• Una volta che riesce ad impossessarsi di una palla o del dado corre nella propria casella, ed inizia il
lancio.
• Intanto il gruppo che è rimasto senza palla va in mezzo e così via.(all.3)
2 “Vengo da te …perché” ( mediatore attivo – iconico -analogico
• L’insegnante presenta cinque cartelloni (formato a tre) su ognuno dei quali avrà disegnato: un
albero, un laghetto, un orto, un ombrello, alveare.
• Ciascun disegno sarà indossato da un bambini che insiemi agli altri cinque, si disporrà in riga.
• Ad altri cinque bambini partecipanti al gioco, verrà consegnata una figurina raffigurante un
elemento da mettere in relazione con uno dei disegni appesi al collo ( tra le immagini ci sarà: una
foglia, una barchetta o una ranocchia, una carota, pioggia e nuvole, un’ape o quello che ogni
maestra reputerà opportuno).Questi altri cinque bambini si disporranno in modo da formare
un’altra riga (tabella a doppia entrata)
• A turno un bambino alla volta partirà, seguendo un’unica direzione: avanti, fermandosi nel punto di
incrocio corrispondente l’immagine di riferimento.
• Così tutto il gruppo fino al completamento del gioco.
• Successivamente su un cartellone si realizzerà una tabella a doppia entrata per consolidare il
concetto di corrispondenza. Pertanto su una colonna si disegneranno gli elementi, nell’altra colonna
l’elemento corrispondente. Nel punto di congiunzione si farà un pallino.
2 “Dolce ape invita Winnie ad assaggiare il suo miele” (mediatore attivo –iconico)
• L’insegnante attira l’attenzione dei bambini su un un’ape piuttosto voluminosa ( disegnata
ovviamente) appoggiata sopra ad un vero barattolo di miele.
• Attende che qualcuno esprima verbalmente se riconosce il barattolo comprendendo di cosa si tratta.
• “Dolce ape” ci invita attraverso un biglietto ad assaggiare il suo miele perché se è molto buono e se
piace a tanti bambini,lo regalerà a quel goloso di Winnie.
• Dopo aver distribuito il miele, riproduce su un cartellone il gradimento dei bambini attraverso un
grafico così costituito: in alto ci saranno disegnati due barattoli sistemati in due colonne diverse
suddivise in tante casella quanti sono i bambini
2 • Con essi si stabilirà un codice per stabilire se piace o non piace (uno smile che sorride o no, oppure
ciò che ogni maestra decide con il gruppo).
• Man mano che i bambini degusteranno il dolce andranno a colorare la casella corrispondente la
gradevolezza o meno.
• Successivamente si conteranno le quantità emerse e si leggerà il grafico come segue: ci sono tante
caselle colorate, poche caselle colorate…chi ne ha di più?
In un secondo momento:
• L’insegnante mostra un cartellone sul quale ci sono raffigurati quattro barattoli di miele ricordando
ai bambini del regalo che voleva fare a Pooh (all.4)
• Il gruppo verrà fatto sedere intorno al cartellone, sul quale si ragionerà insieme per comprendere
quale dei quattro barattoli appartiene a “Dolce ape”.
• Successivamente memorizzeranno la filastrocca che sarà stata precedentemente scritta e disegnata
come da all. 4, su un altro cartellone – sintesi.
2
“Ed ora via al domino delle quantità!” (mediatore attivo – iconico - analogico)
• L’insegnante propone ai bambini la realizzazione di un gioco: il “domino delle quantità”
• Ad ogni bambino vengono distribuite 6 tessere (possibilmente in cartoncino un po’ rigido).
• Disegna sul singolo cartoncino un’ape, tre fiori, sei pallini, quattro soli, cinque farfalle, due pesci
che ogni maestra potrà far fare secondo le proprie scelte o quello che il bambino desidera.
L’importante che siano rispettate quantità e pallini.
• Quando tutte le tessere saranno state costruite, si mescoleranno sul tappeto e potrà avere così inizio
il gioco di organizzazione delle quantità:
• I bambini accosteranno i cartoncini con quantità progressivamente crescente partendo da sinistra,
verso destra.
• In un secondo momento l’insegnante potrà proporre sempre dei cartoncini divisi in due parti (due
quadrati) dove ci sarà disegnato un personaggio o un elemento della storia e il bambino dovrà nel la
casella vuota disegnare la quantità corrispondente di pallini.
2 Prova in uscita (mediatore iconico –analogico)
• I bambini di tutte le classi vengono invitati attraverso una lettera a partecipare ad un “pic nic” sotto
la grande quercia del “bosco dei 100 acri”.
• Per partecipare ogni sezione dovrà portare qualcosa: tovaglioli di carta, bicchieri, salato,
dolce…tutto ciò che occorre per un pic nic.
• I vari elementi verranno disegnati da ogni singolo bambino su un comune foglio A4
2 • Ci si ritrova nel salone dove sarà allestito un angolo con un cartellone sul quale ci sarà disegnata
una tovaglia sulla quale appoggiare gli “alimenti”: dolce, salato, liquido e tutti gli altri oggetti utili
per mangiare : piatti e bicchieri , utili per fare il pic nic.
• Quando tutte le sezioni si saranno ritrovate, si stabiliranno dei criteri di classificazione per
sistemare ogni cosa: per cui tutto ciò che è salato da una parte, tutto ciò che è dolce dall’altra e così
via.
4. REQUISITI-CERTIFICAZIONE IN USCITA
Con la frequenza alle attività proposte nell’UA il bambino ha acquisito le seguenti SI
abilità:
COGNITIVI:
• Sa individuare e costruire spazi in base a criteri dati: tanto-poco
• Coglie l’appartenenza ad un insieme, individuando tra loro elementi comuni
METACOGNITIVI
Metalinguistici:
• Distingue il simbolo dal disegno, esprimendo verbalmente una quantità
• Usa in modo consapevole il linguaggio verbalizzando elementi che possono far
parte di un insieme in base alla classificazione data.
Metalogico:
• Ha ampliato la sua conoscenza ordinando gli oggetti in modo crescente e
decrescente: seriazione utilizzando frecce direzionali.
• Legge ed interpreta schemi : tabella a doppia entrata.
NO IN
PARTE
Metateorici:
• Utilizza le nuove conoscenze per realizzare grafici verticali: “ tanto - poco”
• Costruisce insiemi secondo ragionamenti logici: elementi comuni elementi non
comuni
COMPORTAMENTO
• Inizia ad interagire con i compagni facendosi “spazio” rispettando le regole della
vita di gruppo
• Si comporta in modo adeguato in tutte le situazioni che richiedono controllo di sè
COMUNICAZIONE
• Esprime liberamente con la comunicazione ciò che ha ascoltato ed imparato
attraverso racconti o aneddoti (vedi storia di Winnie…), con maggiore
disinvoltura.
5. SPENDIBILITA’- IMPLEMENTAZIONE
Le proposte che vengono fatte attraverso le modalità operative elencate nell’unità offrono al
bambino la possibilità di comprendere le prime abilità matematiche. Si tratta di sfruttare tutti gli
aspetti dell’esperienza che presentano, in forma più o meno indiretta, diverse situazioni in grado di
stimolare lo sviluppo dei processi cognitivi. A scuola nei momenti di collaborazione e di confronto
delle idee, nello scambio fra pari, si daranno al bambino gli strumenti che, al momento opportuno,
fornirà anche in situazioni anche non scolastiche. Ovviamente la capacità di contare oggetti e
persone, di valutare sempre più esattamente la quantità, di ordinare in serie, di classificare gli
oggetti, per forma e colore, lo guideranno gradualmente ad eseguire nel tempo semplici operazioni
sul piano concreto. Al di là della scuola, sono molti i contesti significativi attraverso i quali il
bambino può mettere in pratica ciò che ha acquisito attraverso l’unità. Semplicemente attraverso la
quotidianità dove spesso ci si trova a fare i conti con il concetto di tanto, poco, di più di meno; basti
pensare alle richieste ( “voglio una caramella”, oppure “ho troppa pasta”, o ancora “guarda le scarpe
uguale alle mie”. Nell’atto dell’apparecchiatura della tavola, si compiono vere e proprie operazioni
matematiche se si vuole che il singolo componente abbia tutto ciò che occorre per mangiare,
pertanto bisogna contare bene! Questi sono esempi semplici che vanno a confermare quanto sia
possibile e come sia quasi “spontaneo” fare “ matematica in più contesti. Molte attività della vita
scolastica e non rappresentano occasioni per sollecitare operazioni mentali di confronto,
discriminazione, ordinamento e classificazione.
7. APPORTO AL PROFILO DELLO STUDENTE
1a. Rafforzamento dell’identità personale del bambino e della bambina sotto il profilo corporeo,
intellettuale e psicodinamico.
• Possiede coordinamento oculo manuale: prensione della matita,esegue pregrafismi
• Coordina i movimenti nell’attività grafica: organizza lo spazio del foglio su cui lavora
1b. Progressiva conquista dell’autonomia
• Assolve compiti in rapporto agli altri: condivide e partecipa alle attività rispettando i compagni
2. Orientamento come sviluppo di motivazione ed autostima nel processo di crescita del/la bambino/a lungo
tutto l’arco della vita
• Porta a termine le consegne: esegue correttamente il compito assegnato
3. Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili
• Collabora e rispetta i coetanei: condivide materiali, idee e opinioni.
4.
Strumenti culturali per leggere e governare l’esperienza
- Il corpo e il movimento:
• Interpreta immagini, coglie differenze
• Associa i colori a oggetti, personaggi del mondo reale
Linguaggi, creatività, espressione:
• Sviluppa la creatività e l’immaginazione attraverso la rielaborazione dei contenuti emersi attraverso il racconto
• Stabilisce relazioni e costruisce insiemi: individua e costruisce gruppi di oggetti in base ad alcune
caratteristiche: colore, forma , quantità.
• Individua l’appartenenza ad un insieme: individua elementi tra loro comuni.
• Verbalizza le azioni ed intuisce il concetto di inclusione di insieme.
• Legge schemi a tabella a doppia entrata.
• Costruisce insiemi: ordina oggetti in modo crescente e decrescente.
La conoscenza del mondo:
• Rispetta i criteri dati nell’eseguire una ricerca: segue i passaggi per raggiungere il risultato ottimale.
I discorsi e le parole:
• Ascolta e comprende il senso di un racconto: coglie personaggi, ambienti, azioni.
Il sé e l’altro:
• Coordina ed integra il proprio comportamento con quello del gruppo , in funzione di un compito comune.
• Matura una propria forma di autodisciplina.
8. VERIFICA DI FATTIBILITA’
In fase di programmazione il docente controlla che, quanto è indicato nelle voci precedenti sia effettivamente
presente, in modo particolare le risorse fisiche ed economiche, oltre che la strumentazione e siano disponibili
nei tempi e modalità prescelte
9. LA RIPROGETTAZIONE DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO
La riprogettazione è elemento di:
• auto-valutazione dell’attività didattica, quale attività professionale dei docenti
• miglioramento continuo delle azioni didattiche
• un’ ipotesi di lavoro in continua evoluzione