GUIDA PAESE - Camere di Commercio

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GUIDA PAESE - Camere di Commercio
Camera di Commercio di Genova
Ufficio E-Commerce e Commercio Estero
Sportello per l’internazionalizzazione
In collaborazione con
Eurete
Agenzia europea per lo sviluppo
****************************INFORMAZIONI GENERALI
SUPERFICIE
POPOLAZIONE
DENSITA’
LINGUA
RELIGIONE
SEDE DI GOVERNO
FORMA ISTITUZIONALE
UNITA’ MONETARIA
TASSO DI CAMBIO
2.248.000 Kmq
21.607.000
10 ab/Kmq
Arabo
Musulmani Sanniti (93,3%),
Mussulmani Sciiti (3,3%)
Cristiani (3%)
Riyadh
Monarchia
Saudy Riyal (SR)
1 Euro = 4,74 Saudi Riyal
Fonte: ICE
****************************INFORMAZIONI GENERALI
Governo
L'Arabia Saudita è guidata da una monarchia ereditaria fondata sui principi
dell'Islam. La legge Islamica, Shari'ah, costituisce il fondamento del sistema
di governo e stabilisce la natura dello Stato, i suoi obiettivi e responsabilità,
regolamentando anche i rapporti tra governo e cittadini.
Il Sovrano, che è anche Primo Ministro, garantisce l'applicazione della legge
Islamica, guida la politica generale dello Stato, e sovrintende
all'amministrazione e alla difesa della Nazione. Il Principe Ereditario è
nominato dal Re. I membri del Consiglio dei Ministri assistono il Sovrano
nell'adempimento dei suoi compiti.
Il Consiglio dei Ministri è stato istituito da Re Abdul Aziz Bin Abdul Rahman
Al-Saud nel 1953. E' composto dal Re che ne è il Primo Ministro, dal Principe
Ereditario che e' Primo Vice Primo Ministro, da un Secondo Vice Primo
Ministro e dal Gabinetto dei Ministri. Il Consiglio è responsabile della
formulazione e dell'attuazione delle politiche nazionali, estere, finanziarie,
economiche, scolastiche e militari, nonché degli affari generali dello Stato. Il
Consiglio si riunisce settimanalmente ed è presieduto dal Re o da un suo
delegato. L'attuale re, Abdullah Bin Abdulaziz Al Saud, è stato proclamato il
1° agosto 2005.
Il Paese è suddiviso in 13 province: Ar Riyad, Makkah (Provincia
Occidentale), Al Madinah, Ash Sharqiyah (Provincia Orientale), ‘Asir, AlBahah, Tabuk, Al Qasim, Ha’il, Al-Jowf, Al Hudud ash Shamaliyah (Confini
Settentrionali), Jizan, Najran. Ogni provincia ha un Governatore, un Vice
Governatore e un Consiglio provinciale. Quest'ultimo delibera in merito alle
materie di competenza locale, predispone i bilanci, esamina i futuri piani di
sviluppo e verifica i progetti in fase di studio e progettazione.
****************************************ECONOMIA
Situazione economica generale
L'Arabia Saudita possiede un quarto delle risorse mondiali di petrolio e
attualmente ha una capacità produttiva di circa 10 milioni di barili al giorno.
Lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi, insieme al gas naturale, è la
maggiore ricchezza del Paese e assicura circa il 70% delle entrate statali.
Tuttavia, le autorità da diversi anni hanno adottato una politica di
"diversificazione", al fine di stimolare il settore privato a contribuire allo
sviluppo economico nazionale, e hanno avviato una serie di privatizzazioni
nei trasporti aerei e nelle telecomunicazioni.
Nell'ambito del Gulf Cooperation Council (GCC), il Regno Saudita ha svolto
un ruolo importante quale Paese coordinatore nell'avviamento dell'unione
doganale (2003) e nella costituzione di un mercato a valuta comune tra i
Paesi del Golfo, che dovrebbe entrare in vigore nel 2010.
La Saudi Arabian Monetary Agency (SAMA), la Banca Centrale Saudita,
conduce una politica monetaria prudente e rigorosa. Il risultato è un livello
d'inflazione basso (inferiore all'1%). Questo, combinato al cambio fisso col
dollaro USA, assicura al Paese una certa stabilità finanziaria, anche se
l'apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro ha causato un conseguente
deprezzamento del riyal, la moneta locale.
Interventi governativi
Il Ministero della Pianificazione formula i piani di sviluppo quinquennali, che
individuano gli obiettivi da perseguire a medio e lungo termine, mentre il
Ministero dell'Economia e delle Finanze sovraintende alla concreta attuazione
delle politiche economiche del Paese.
Il finanziamento pubblico ha promosso la formazione di cinque istituti
preposti al credito negli specifici settori dell'imprenditoria privata, fornendole
i mezzi necessari per competere sul mercato.
Il più antico di tali enti è la Banca Saudita dell'Agricoltura, fondata nel 1963
per finanziare progetti aziendali del settore oltre a fornire crediti per acquisti
di macchinari ed esigenze produttive.
In campo più prettamente imprenditoriale opera invece il Fondo Saudita per
lo Sviluppo Industriale (SIDF), istituito nel 1974, che costituisce il primo
ente finanziario ad aver concesso mutui senza interessi per la realizzazione
di nuovi stabilimenti di produzione e trasformazione, arrivando a coprire fino
al cinquanta per cento dei capitali aziendali. Anche il settore delle costruzioni
è stato molto agevolato. Il Fondo per lo Sviluppo Immobiliare, attivo dal
1974, è l'unico istituto al mondo ad erogare mutui senza interessi all'edilizia
residenziale e commerciale. I suoi finanziamenti sono inoltre rimborsabili in
venticinque anni.
Il Fondo per gli Investimenti Pubblici, nato nel 1971, si occupa dei prestiti
alle società statali o semi pubbliche. Da ultimo la Banca del Credito Saudita,
fondata nel 1973, promuove il finanziamento di attività private ritenute utili
****************************************ECONOMIA
per il contesto sociale, come le ristrutturazioni abitative e la formazione
professionale.
L'Arabia Saudita sta attuando a ritmo sostenuto la riorganizzazione dei centri
decisionali di politica economica, con l'obiettivo di accelerare le riforme e le
nuove iniziative. A tale scopo sono stati istituiti nuovi enti governativi come
ad esempio la Saudi Arabian General Investment Authority, che nel 2001 ha
sostituito la Saudi Consulting House. Tra le sue diverse funzioni fornisce
consulenza e servizi gratuiti alle imprese attraverso l'accesso ad un centro
informativo pubblico, dando informazioni sulle opportunità di investimento
nei settori emergenti dell'imprenditoria del Paese. Un altro ente governativo
nato negli ultimi anni è il Supremo Consiglio Economico voluto dal Consiglio
dei Ministri e da altri enti governativi e responsabile anche delle politiche
economiche del Governo.
Altro ente di rilievo nato nel 1999-2000 per promuovere gli investimenti ed
aprire nuovi orizzonti all'economia nazionale diversificando le fonti delle
entrate, è la Suprema Commissione del Turismo. Re Fahd e il Principe
Ereditario Abdullah, in occasione della sua costituzione, hanno richiamato
l'attenzione sull'importanza della conservazione dell'ambiente, delle antichità
islamiche e dei siti storici. L'Arabia Saudita mira al miglioramento della
qualità dei servizi turistici incoraggiando un'azione coordinata tra autorità,
agenzie ufficiali e settore privato.
VIII Piano di Sviluppo (2005-2009)
L'VIII Piano di Sviluppo è un documento che espone la strategia del Governo
Saudita per la crescita del Paese. È riassumibile in 12 obiettivi generali e 21
punti strategici.
Gli obiettivi generali mirano a conservare i valori e gli insegnamenti islamici,
a migliorare le condizioni di vita della popolazione, sviluppare le risorse
umane e le opportunità di occupazione, proteggere l'ambiente e le risorse
idriche, rafforzare i rapporti con i paesi amici, Arabi e Islamici. Vi sono
inoltre una serie di obiettivi economici:
 diversificare
l'economia
con
particolare
attenzione
all'industria
manifatturiera, settore energetico e derivati, minerario, turistico e
information technology;
 incrementare la produttività dell'economia nazionale e la sua
competitività, rendendola più flessibile ed efficiente ai cambiamenti
economici a livello regionale, nazionale e internazionale;
 aumentare la partecipazione del settore privato nello sviluppo socioeconomico;
 raggiungere uno sviluppo regionale bilanciato;
 sviluppare il sistema scientifico e tecnologico, con particolare attenzione
al settore informatico, sostenere e incoraggiare la ricerca scientifica e lo
sviluppo tecnologico per aumentare l'efficienza dell'economia del Paese.
Il Piano presenta in particolare tre macro-aree prioritarie: energia, trasporti
e information technology. A questi settori la SAGIA ha cercato di applicare
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linee guida geoallocative e metodologiche univoche per garantire un
approccio comune a tutte le materie oggetto di sviluppo. In relazione alla
distribuzione geografica dei nuovi investimenti per esempio sono state
individuate una serie di direttrici industriali e produttive prioritarie.
Per quanto riguarda il settore industriale ed estrattivo, gli investimenti
verranno indirizzati nelle aree di Jeddah, Dammam, Makkah, Gassim e Ahsa,
mentre per gli impianti di desalinizzazione dell'acqua e gli impianti di
estrazione le risorse saranno orientate verso Ras Azour e Jubail.
In relazione all'area dei trasporti l'ambizioso obiettivo del nuovo piano è fare
dell'Arabia Saudita il crocevia strategico per i collegamenti tra est e ovest,
sia migliorando i servizi aeroportuali, sia creando nuovi porti adibiti a zone di
libero scambio. In tale ottica, gli obiettivi strategici riguardano le città di
Yanbu, Rabigh, Jizan e Haqil sulla costa ovest, e Dammam e Hubail su quella
est.
Infine, per le telecomunicazioni Riyadh attualmente rappresenta il 50% del
mercato ICT del Medio Oriente - Nord Africa e l'obiettivo del Piano è rendere
l'Arabia Saudita l'economia tecnologica principale dell'area. Questo settore
non è stato oggetto di una precisa politica geografica, ma il nuovo piano
prevede forti incentivi agli investimenti, anche in considerazione del fatto
che l'età media della popolazione è di 21,4 anni e il 38,2% della popolazione
ha meno di 15 anni. Si tratta dunque di un bacino d'utenza aperto
all'innovazione e fortemente technology-oriented.
Indicatori economici generali
PIL A PREZZI COSTANTI
TASSO DI CRESCITA REALE
INFLAZIONE
ESPORTAZIONI FOB
IMPORTAZIONI FOB
SALDO COMMERCIALE
DEBITO ESTERO
Fonte: Mondimpresa 2005
(dati in miliardi di US$)
307,7
6,5 %
0,4 %
174.635
-51.327
87.289
40,6
Forza lavoro
La popolazione dell'Arabia Saudita è costituita da 27.019.731 abitanti,
5.576.076 dei quali sono stranieri (per la maggior parte provenienti da
Egitto, India, Pakistan, Yemen e Filippine). Il tasso di crescita della
popolazione è del 2,18%, la scolarizzazione raggiunge il 78,8% (2003).
L'85% della popolazione vive nelle città, il 15% vive nelle aree rurali. Il
64,5% dei Sauditi vive a La Mecca e nella Provincia Orientale (Ash
Sharqiyah), mentre la zona meno abitata è il nord del Paese (1,2%). Riyadh,
Jeddah e La Mecca hanno più di un milione di abitanti, mentre Medina,
Dammam e Taef più di mezzo milione. La forza-lavoro è stimata al 48,35%
della popolazione sopra i 15 anni. Il 35,43% sono sauditi contro il 75,67% di
stranieri. Il tasso di disoccupazione è del 4,62% per quanto riguarda la
****************************************ECONOMIA
popolazione saudita, mentre meno dell'1% dei disoccupati è straniero. Le
autorità tendono a un processo di saudizzazione della forza lavoro che
porterebbe ad un assorbimento della disoccupazione. Tuttavia, per
raggiungere questo obiettivo dovrebbe potersi trovare sul mercato interno
una manodopera con livelli professionali adeguati. Per questo, il Governo ha
posto l'accento nell'ultimo piano quinquennale sullo sviluppo delle risorse
umane saudite, sull'educazione e la formazione, al fine di rispondere in
modo efficace alle esigenze del mercato del lavoro interno e dello sviluppo
economico.
Il mercato del lavoro si divide in tre settori principali: servizi (28,69%),
lavori tecnici (27,98%) e posizioni manageriali (3,56%). La forza lavoro
saudita si concentra principalmente in attività manageriali ed educative,
mentre la forza lavoro straniera si concentra nel commercio, nella pesca e
nelle attività sociali.
Infrastrutture
A causa della distanza che separa le città principali, l'aereo è il mezzo di
trasporto più usato per spostarsi all'interno del Paese. La compagnia di
bandiera è la Saudi Arabian Airlines (SAUDIA). Sul territorio sono presenti
25 aeroporti, tre dei quali sono internazionali: il King Khalid di Rhyadh, il
King Abdulaziz di Jeddah e il King Fahd di Dammam.
L'Arabia Saudita è attraversata da circa 160.000 Km di strade, dei quali
47.000 sono asfaltati e collegano le principali città. La maggior parte dei
trasporti di merci avviene su strada.
L'Organizzazione Saudita delle Ferrovie offre servizi su una rete di 1.391 Km
tra Dammam e Riyadh. Vi sono piani che prevedono l'espansione della rete
ferroviaria in diversi percorsi, anche prevedendo la privatizzazione dei
progetti.
Inoltre, l'Arabia Saudita possiede il più grande network del mare del Medio
Oriente, costituito da 8 porti, 6 dei quali sono porti commerciali e 2 sono
porti industriali. I più grandi sono il Porto di Dammam, il Porto Islamico di
Jeddah, seguiti dal Porto Commerciale di Jubail, il Dry Port di Riyadh, il Porto
di Jizan, il Porto di Dhiba, il Porto di Yanbu e il Porto industriale King Fahd di
Jubail. L'industria del trasporto marittimo comprende 118 compagnie che
operano con una flotta di 261 navi con una capacità totale di 1.244 miliardi
di tonnellate.
Nella versione completa della Guida Paese, all’interno della sezione
dedicata all’Economia, si può trovare anche:




Rischio paese
Interscambio commerciale
Settori
Prospettive future
****************************************NORMATIVA
Normativa doganale
L’Arabia Saudita fa parte del Consiglio di Cooperazione del Golfo che al
momento attuale negozia un accordo di libero scambio con l’Unione Europea.
L’Arabia Saudita, membro dell’OMC, attua una politica d’importazione
liberale per la maggior parte dei prodotti, pur esistendo tuttavia alcuni divieti
di importazione per i prodotti contenenti alcool (alimenti e bevande), la
carne di maiale (a cui si aggiunge il divieto di importazione per animali e
carne dall’Unione Europea, a causa dei rischi di contaminazione da EBS, e da
novembre 2005, il Paese impone il divieto di importazione di pollame adulto,
proveniente da tutti i Paesi), le rane, le rappresentazioni religiose non
musulmane, numerosi giochi (per motivi religiosi) e vari prodotti come le
noci moscate, gli pneumatici usati, i binocoli ad infrarossi, i fuochi d’artificio.
Alcuni prodotti sono soggetti ad autorizzazione, fra cui sementi agricole,
animali vivi, prodotti chimici e farmaceutici.
Le spedizioni destinate all’Arabia Saudita devono essere accompagnate da
una serie di documenti, tra cui la dichiarazione in dogana (DAU).
La fattura, redatta in inglese o in arabo, in quattro esemplari, deve
menzionare il prezzo FOB, il costo di trasporto e di assicurazione e deve
essere vistata e legalizzata dalla Camera di Commercio di competenza.
Le spedizioni destinate all’Arabia Saudita devono essere accompagnate da
un certificato d’origine emesso e legalizzato dalla Camera di Commercio di
competenza e dalla Camera di Commercio Italo-Araba.
La fattura commerciale ed il certificato d’origine devono riportare
l’indicazione del destinatario, la vidimazione della Camera di Commercio in
Italia e della Camera di Commercio Italo-Araba a Roma o a Milano, e diritti
consolari.
Legislazione societaria
Circa la forma giuridica che può assumere una ditta commerciale in Arabia
Saudita, la base di riferimento è costituita dalla Companies Law promulgata
con Decreto Reale n. M6 nel 1965, ed emendata nel 1967. Tale
regolamentazione prevede 9 diversi tipi di società.
Società per azioni:
In base all'Articolo 52 della Company Law, una S.p.A. ha 5 caratteristiche:




è composta da 5 o più individui o entità;
il capitale sociale è diviso in azioni di uguale importo negoziabili. La
responsabilità degli azionisti si limita alla loro partecipazione;
il capitale non può essere inferiore a SR 2.000.000 oppure non meno di
10.000.000 se le azioni vengono sottomesse alla sottoscrizione pubblica;
il valore di ogni azione deve essere almeno pari a SR 50;
****************************************NORMATIVA

il capitale sociale versato non può essere inferiore al 50% del capitale
autorizzato. L'importo versato all'atto della sottoscrizione non può essere
inferiore al 25% del totale.
L'autorizzazione a costituire una S.p.A. viene rilasciata dal Ministero del
Commercio, ad eccezione di società concessionarie, società che gestiscono
un servizio pubblico, società che fruiscono di sussidi statali, società a
partecipazione statale, istituti bancari e di credito. In questi casi le società
possono essere costituite solo dietro autorizzazione rilasciata attraverso un
decreto reale in base ad un’approvazione del Consiglio dei Ministri. L'atto
costitutivo e lo statuto sociale vengono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale
(UMM AL-QURA).
Le norme prevedono che i conti delle S.p.A. siano verificati da revisori
(auditors) sauditi oppure autorizzati ad operare in Arabia Saudita. Per motivi
di carattere fiscale, il rendiconto finanziario revisionato va presentato al
Ministero del Commercio, al Ministero dell'Industria ed al Ministero delle
Finanze.
Società a responsabilità limitata:
 ha almeno 2 e non più di 50 soci;
 il capitale è diviso in parti uguali;
 il capitale non deve essere inferiore a SR 2.000.000 (SR 5.000.000 per i
progetti industriali e SR 25.000.000 per i progetti agricoli);
 il capitale non può essere sottoscritto dal pubblico;
 non può svolgere attività assicurativa o bancaria.
Società in nome collettivo/società semplice
 è una società tra due o più persone collettivamente responsabili per i
debiti nel limite del patrimonio personale;
 non ha capitale sociale minimo;
 deve essere registrata presso il Ministero del Commercio;
 è il tipo di società più comune e preferito dai cittadini sauditi.
Società in accomandita/mixed liability partnership
In questo tipo di società il socio accomandatario risponde anche col suo
patrimonio personale, mentre la responsabilità dell'accomandante si limita al
proprio investimento nella società.
Filiali registrate di società estere
La loro presenza in Arabia Saudita è regolata anche da norme specifiche che
riguardano consulenti accreditati, traders, imprese governative, imprese
private e imprese industriali.

società di Engineering estere: devono presentare domanda al Ministero
del Commercio per ottenere una licenza prima di avere il diritto di
partecipare a gare d'appalto. Ingegneri stranieri possono avere licenza
****************************************NORMATIVA


per operare nei campi in cui non sono disponibili ingegneri sauditi. Per
avvocati, contabili e altri consulenti, sono consentite forme di partnership.
società commerciali estere: non possono vendere i loro prodotti
direttamente nel Regno dell'Arabia Saudita. L'attività commerciale è
riservata alle ditte e individui sauditi al 100%.
imprese estere che lavorano esclusivamente per il Governo e non sono
registrate nel Regno dell'Arabia Saudita devono avere una registrazione
commerciale
temporanea
(Temporary
Commercial
Registration).
Un'impresa che lavora per il Governo e non ha un socio saudita dovrà
servirsi di un agente di servizi (Service Agent) dietro pagamento di una
commissione che non può superare il 5% del valore del contratto.
Joint ventures
Associazione temporanea tra due o più persone o ditte per eseguire un
progetto/contratto specifico, accordo di cui non sono al corrente parti terze
(la ditta estera non ha diritto alla presenza in Arabia Saudita).
Tale tipo di associazione non va confusa con la joint-venture company, dove
la società straniera partecipa con capitale, macchinari, servizi e know how
alla costituzione in Arabia Saudita di una società dotata di personalità
giuridica. Lo straniero nella joint venture può avere anche il 51% delle azioni.
Altri tipi di società
Vi sono inoltre altri tre tipi di società - le società a responsabilità limitata da
quote, le società con capitale variabile e le società cooperative - che sono
però molto rari e non riguardano società estere.
Nella versione completa della Guida Paese, all’interno della sezione
dedicata alla Normativa, si può trovare anche:


Normativa tributaria
Normativa del lavoro
*******************************INVESTIMENTI ESTERI
Il volume degli investimenti italiani verso l'Arabia Saudita non è molto
elevato. Essi si concentrano nei settori petrolchimico, edile e componenti per
l'edilizia, alimentare. Per il futuro si prospettano espansioni nel settore dei
servizi. Il mercato saudita ha comunque caratteristiche atte ad attrarre
investimenti esteri: è in espansione, il costo dell'energia è basso, la
manodopera ha costi contenuti ed è qualificata grazie all'alto numero di
lavoratori stranieri. I fattori negativi restano la sicurezza, la ristrettezza delle
convenzioni sociali, una generale macchinosità dei tempi di risposta. Non si
registrano peraltro movimenti di particolare interesse per quanto riguarda i
capitali sauditi verso l'Italia.
Per incrementare e promuovere le relazioni economiche e le attività
commerciali e industriali tra Italia e Arabia Saudita, in occasione di un
incontro avvenuto a Roma nel luglio 2005 tra il Consiglio delle Camere di
Commercio e dell'Industria Saudite e Unioncamere, è stato creato l'Italian
Saudi Business Council. Questo organismo, a carattere non governativo e
con finalità no-profit, assisterà gli imprenditori di entrambi i Paesi attraverso
uno scambio di informazioni in merito alle opportunità offerte dai propri
mercati nazionali, favorendo la cooperazione, economica, industriale e
tecnologica attraverso la creazione di joint venture, trasferimento di
conoscenze e condivisione di know how (nel sito della SAGIA, al link
http://www.sagia.gov.sa/innerpage.asp?ContentID=558&Lang=en, si può
trovare un'utile guida "Fare affari con i Sauditi". Contiene le principali regole
di comportamento utili agli imprenditori che si devono recare per affari in
Arabia Saudita).
Investimenti diretti esteri (FDI – milioni di US$)
FDI FLUSSI
IN ENTRATA
IN USCITA
4.628
1.183
FDI STOCKS
IN ENTRATA
IN USCITA
26.066
3.711
Fonte: UNCTAD – World Investment Report 2006
Autorità Generale degli Investimenti (SAGIA)
L'Arabia Saudita da sempre incoraggia la realizzazione di partnership con
società straniere. Il Consiglio dei Ministri ha promosso la costituzione
dell'Autorità Generale degli Investimenti (SAGIA), ente che ha come compito
quello di:
*******************************INVESTIMENTI ESTERI

definire le politiche da sottoporre al SEC (Consiglio Supremo per
l'Economia) per sviluppare e promuovere gli investimenti esteri;
 proporre al Governo programmi volti a migliorare il clima di investimenti;
 preparare studi sulle possibilità di investimento;
 collegare gli organi amministrativi aventi competenza in materia per
facilitare l'attuazione degli investimenti ed evitare duplicazioni delle
procedure.
La SAGIA è l'interlocutore privilegiato degli operatori esteri: essendo la sola
autorità titolare del rilascio delle licenze per nuovi progetti riduce
sensibilmente i problemi per gli operatori non sauditi. Ogni progetto viene
affidato ad un funzionario incaricato di seguirlo lungo l'intero iter e di
reperire le autorizzazioni necessarie.
Agli investitori esteri viene richiesto solo di fornire:
1) una lettera di intenti che lo impegni a investire nel Regno, a nome suo o
della società per cui lavora;
2) un documento con lo statuto della società che rappresenta;
3) una seconda lettera di intenti, nel caso di una joint venture con uno o più
soci sauditi, comprovante la disponibilità di questi ultimi a concludere
l'accordo.
Entro 30 giorni dalla presentazione del progetto la SAGIA ha l'obbligo di
comunicare la propria decisione, in caso contrario vale la norma del
"silenzio-assenso".
Il Consiglio di Amministrazione dell'Autorità procede ad una revisione
periodica della lista dei settori preclusi agli stranieri, che secondo le
intenzioni del Governo sono destinati a ridursi progressivamente. La SAGIA
vigila inoltre sul rispetto dei limiti minimi fissati dal Governo per il valore
degli investimenti nei singoli settori (in particolare: 6,6 milioni di euro in
campo agricolo; 1,3 milioni di euro in campo industriale; 530 mila euro per
gli altri progetti). L'Autorità può autorizzare eccezioni, in caso di
trasferimento di know-how e tecnologia, e interviene se ritiene che si siano
verificate violazioni dei regolamenti. Contro le decisioni della SAGIA, nel caso
l'apposito Comitato conciliatore non riesca dirimere la controversia, è
previsto il ricorso a un Diwan Al-Madallum, o Board of Grievance.
Secondo i dati diffusi dalla SAGIA e dal Ministero delle Finanze, all'agosto
2003 erano state distribuite 68 licenze ad aziende italiane, per un totale di
145,28 milioni di dollari.
Nella versione completa della Guida Paese, all’interno della sezione
dedicata agli Investimenti esteri, si può trovare anche:


Normativa sugli investimenti esteri
Agevolazioni fiscali e limiti agli investimenti
Inoltre sono reperibili informazioni riguardanti il sistema fieristico e
gli indirizzi utili.
Ufficio E-Commerce e Commercio Estero
Sportello per l’internazionalizzazione
C.C.I.A.A. Genova
Via Garibaldi, 4
16124 Genova
Tel. 010/2704560
Fax 010/2704298
E-mail: [email protected]
Sito: www.ge.camcom.it
Eurete
Agenzia europea per lo sviluppo
Via Ippolito d'Aste 7/5
16121 Genova
Tel. 010/540928
Fax 010/564356
E-mail: [email protected]
Sito: www.eurete.it
Marzo 2007
La guida paese è stata realizzata in collaborazione con
Carlotta Gualco – Direttore Eurete – e Gloria De Andreis