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ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina A Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 TAB. B - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento contiene I.R. e I.P. MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE Idell’artigianato mille volti Associazione Associazione Focus sul decreto “Cresci Italia” La Finanziaria provinciale in sintesi DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina B Ho contributi sufficienti per andare in pensione? Come devo fare per presentare la domanda? Quale sarà l’importo che mi spetta? Se subisco un infortunio cosa devo fare? IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI Il Patronato INAPA una risposta a tutte le tue domande inapa Il Patronato INAPA mette a tua disposizione la consulenza di medici ed avvocati Sono andato in pensione ma lavoro ancora. Pago sempre gli stessi contributi? Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione. Di cosa si tratta? Che cos’è il Pacchetto Famiglia? A chi posso rivolgermi per avere informazioni ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 1 sommario RIVISTA MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO ADERENTE A CONFARTIGIANATO ANNO LXIII N. 2 FEBBRAIO 2012 Mec s.r.l. e Bianchi s.r.l., due aziende artigiane strutturate protagoniste sul territorio Editoriale Storiella greca, polemica trentina (Roberto De Laurentis) Direttore responsabile Stefano Frigo Comitato di redazione Paolo Aldi, Flavia Angeli, Giancarlo Berardi, Alberto Dalla Pellegrina, Guido Radoani Impaginazione e stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 20 del 19.7.1949 Iscrizione all’ex Registro Nazionale della Stampa/ROC n. 5534 Tiratura 13.250 copie Chiusura in redazione 2 febbraio 2012 Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38121 Trento tel. 0461.803800 - fax 0461.824315 Posta elettronica [email protected] Sito internet www.artigiani.tn.it 2 Primo piano FOCUS Un’eccellenza sul territorio (Stefano Frigo) Focus sulla Bianchi s.r.l. protagonista dei lavori alle Casotte (Stefano Frigo) Casotte, partiti i lavori: 25 ettari a disposizione delle imprese (Davide Modena) 4 6 8 Associazione APPROVAZIONI Decreto “Cresci Italia” in sintesi (Stefano Frigo) FINANZIARIA La Finanziaria provinciale (Franco Grasselli) Siglato con le parti sociali il Protocollo d’intesa per l’emergenza occupazionale (S. F.) INCENTIVI Incentivi per il sostegno alla ricerca applicata (Stefano Frigo) ACCORDI Interventi occupazionali straordinari per gli espulsi del settore edile CONTRIBUTI Nuova misura sul canone moderato contro la crisi e il caro affitti Affitti: Trento è tra le città più care (Stefano Frigo) AREA APPALTI Novità appalti pubblici (Marzia Albasini) ANALISI Le bugie al Fisco costano care Novità in materia di riscossione imposte (Alessandro Tonina) DATI ISTAT L’Istat fotografa il futuro demografico (Stefano Frigo) ECONOMIA FAMILIARE Mutui casa: tassi al 6%, rincari del 30% (S. F.) IL CASO Diventa rapinatore per pagare i suoi operai (www.lastampa.it del 30 dicembre 2011) Benvenuti NOVITÀ Nuova apertura a Soraga del “Centro revisioni Fassa” QUALITÀ È Bologna la provincia dove si vive meglio (Stefano Frigo) Qualità della vita: Trento in testa (Stefano Frigo) PENSIONI Inps, effetto finestre, assegni 11 mesi -29,5% (Stefano Frigo) Trentino: evasione fiscale in crescita del 13% (S. F.) BILANCIO SPESE Natale, consumi a picco: spesi 400 mln in meno (Stefano Frigo) CONFARTIGIANATO A Natale scelti i dolci made in Italy CONSORZI Consorzio Edile Decoratori e Complementari Artigiani Trentini (Giorgio Dellagiacoma) ASSICURAZIONI Le polizze “Indennità di Lunga Durata” (Long Term Care) CULTURA CATEGORIE 10 11 12 13 15 16 16 18 20 21 22 23 24 24 26 27 28 29 30 31 32 34 36 38 41 Sistema Artigianato COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA SAPI CEII TRENTINO TRENTINO IMPRESE La carta utilizzata per questa pubblicazione proviene da foreste ambientalmente amministrate 51 52 54 58 Rubriche AVVISI 60 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 2 editoriale Storiella greca, polemica trentina N ei giorni scorsi abbiamo ricevuto in redazione con grande piacere una lettera di Roberto Colletti, giornalista del “Trentino” ed ex capo redattore della pagina economica dello stesso quotidiano. Le riflessioni del collega vertono sull’ultimo editoriale scritto dal presidente Roberto De Laurentis sul mensile uscito nel mese di gennaio, editoriale intitolato: “Storiella greca, banche trentine, anno nuovo”. Il tema era inerente alla stretta creditizia, sotto gli occhi di tutti e difficilmente contestabile, messa in atto dal sistema bancario in particolar modo negli ultimi mesi. L’auspicio di De Laurentis era che «dal 2012 gli istituti di credito trentini non giochino più a fare gli imprenditori, usando il denaro non per acquistare i ben remunerati titoli di Stato ma per metterlo in circolazione (a interessi tollerabili), in sostegno delle imprese, delle famiglie, dei consumi». In poche parole una richiesta alla banche di tornare a fare le banche: ovvero comperare e vendere il denaro dando fiducia e nuovo fondamentale ossigeno al tessuto economico provinciale che sta accusando, e anche questo è ormai di dominio pubblico, un momento di grande difficoltà. Di seguito pubblichiamo l’intervento di Colletti e a seguire la risposta dello stesso De Laurentis. [Stefano Frigo, direttore responsabile “l’Artigianato”] Roberto Colletti Simpatica la storiella greca raccontata da Roberto De Laurentis nell’ultimo editoriale della rivista dell’Associazione Artigiani. Autorevole la firma, prestigioso il pulpito. Una vera parabola. In sintesi, per chi non l’avesse letta: in un villaggio greco un turista straniero scende da una grossa berlina (apprezzate le Porsche Panamera 4.8 turbo), mette 100 euro di caparra sul banco della reception dell’albergo e cerca una stanza di suo gradimento. Ebbene, racconta il presidente degli Artigiani, quella banconota si mette subito in moto: l’albergatore paga il macellaio, questi l’allevatore, costui il bottegaio che paga l’oste, il quale salda il conto con la signora che fornisce servizi personali di modo che questa, infine, possa saldare il debito per la stanza d’albergo ove esercita la sempreverde professione. A questo punto il turista si rifà vivo, l’albergo non gli piace, si riprende i 100 euro e saluta. Che morale ne trae De Laurentis? Che quei 100 euro, pur non avendo prodotto nulla né fatto guadagnare nulla ad alcuno, per il solo fatto di circolare hanno pagato i debiti di tutti e reso tutti felici. Questo, conclude, dovrebbero fare le “banche trentine”, far circolare i soldi come quel turista. Storiella divertente. Purtroppo non vera. Non tanto perché il denaro circola solamente se qualcuno produce e guadagna – lo chieda ai suoi associati – ma piuttosto perché è falsa la conclusione, cioè la restituzione di quella banconota da 100 euro. Niente storielle, qualche caso vero. Non è andata così proprio in Grecia: Atene ha chiesto 400 e rotti miliardi di euro ai “turisti stranieri” ma alla fine quel prestito non è stata in grado di restituirlo. Tanto che ora tratta per pagarne la metà. I 100 euro posati sul bancone si sono ridotti a 50. Caso unico ed eccezionale? Ma via! Lo stesso finale si era visto una decina d’anni fa in Argentina dove i soldi raccolti con i tango bond tanto hanno girato da perdersi nella pampa. Se non se lo ricorda, De Laurentis, chieda in giro. Altro esempio, più recente. Un paio d’anni fa, negli Stati Uniti i miliardi di dollari fatti circolare da Fanny Mae e Freddie Mac, giusto per citare banche che erogavano mutui popolari non diabolici prodotti finanziari, non sono tornati all’ovile e i contribuenti di quel Paese assieme a molti risparmiatori europei hanno dovuto mettere mano al portafoglio per restituire 2 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 3 non una, ma tante banconote da 100 euro. Insomma, lasciando perdere le storielle e guardando la realtà, l’albergatore di De Laurentis ha imbrogliato il turista e il disastro è diventato mondiale. Ma la morale della parabola, forse, voleva essere un’altra: le “banche trentine” dovrebbero garantire la liquidità. Se il presidente questo intendeva dire, ha ragione. È ciò che, del resto, hanno fatto tra il 2008 ed il 2009 consolidando 500 milioni di debiti, grazie anche alla manovra anticrisi della Provincia. Il 90 per cento di quella cifra oggi si trova nei bilanci delle “trentine” Casse Rurali – le altre banche si sono defilate – e sono in corso di restituzione. Non gli risulta? Chieda ancora una volta ai suoi soci artigiani che, presenti in pressoché tutti quei consigli d’amministrazione, conoscono bene il credito locale. Insomma, garantire la liquidità è bene, ma badare che il circolante venga restituito è meglio. Questa dovrebbe essere la prudente regola da tenere presente. Magari anche da parte della banca artigiana annunciata da De Laurentis come già bell’e fatta la scorsa primavera. Bel proposito. Purché il suo presidente non creda alle storielle greche. Sarebbe un vero disastro. Roberto De Laurentis Roberto De Laurentis Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. Egregio Roberto Colletti, è certamente vero che Grecia e Argentina sono dei pessimi debitori perché hanno truffato volontariamente i loro creditori, siano essi piccoli investitori privati o banche nazionali e straniere. La mia storiella “greca” tuttavia non parlava di questo, potrebbe essere ambientata in qualunque stato del mondo e racconta semplicemente di piccoli debitori – nemmeno in grado del solo pensiero di frodare le banche finanziatrici – che, anzi, hanno bisogno proprio di finanziamenti per portare avanti le loro attività. Tutte piccole attività che insieme creano quella ricchezza di un paese che, spesso, viene poi dilapidata da poche menti rapaci. E, se è pur vero che l’albergatore “ha imbrogliato” (tra virgolette) il turista, alla fine il risultato – almeno nella storia – è del tutto indolore e il turista stesso non si è nemmeno accorto di correre un qualche rischio. Rischio che puntualmente non si è realizzato così che i debiti, in quella economia, si sono effettivamente annullati. Ciò che noi oggi chiediamo alle banche è che, consapevolmente, diano impulso alla circolazione di denaro liquido invece di investirlo, comodamente e con pochissimo rischio, in titoli pubblici. E se le nostre banche si vantano di avere una funzione innanzitutto sociale che, sempre secondo loro va ben oltre la ricerca dell’utile di esercizio, ecco finalmente la vera occasione per dimostrarlo. Spazzando via, con i fatti, qualcosa di fastidioso che è ancora ben presente nella nostra memoria. Titoli Parmalat venduti ai piccoli risparmiatori nei giorni stessi in cui l’azienda falliva e, dunque, non rimasti in pancia alla banca… se lo ricorda, vero, Colletti? Titoli Argentini venduti a piene mani ai piccoli risparmiatori mentre l’Argentina scoppiava e, dunque, non rimasti in pancia alla banca… se lo ricorda, vero, Colletti? Titoli Lehman Brothers rimasti in pancia a quelle stesse banche che predicano al piccolo risparmiatore di “essere formichina” giorno dopo giorno – forse per garantire la goccia continua della raccolta? – mentre gli stessi bravi predicatori, razzolando male, hanno comperato quei titoli per fare il “colpo della vita” in un solo giorno… se lo ricorda, vero, Colletti? Forse anche per questo stiamo lavorando – e, mi creda, non è un lavoro né semplice né breve – alla banca artigiana. Tornando alla storiella greca – addirittura in grado di far vibrare e mettere in azione, riempiendomi di orgoglio, la Sua poderosa e abile penna – ebbene, Colletti, vorrei essere proprio io quel turista straniero disponibile a mettere in circolo i 100 euro per creare “volano” economico. Tranquillo, sereno, spensierato per essere in ferie in Grecia con la mia Porsche Panamera 4.8 (4S, non turbo) acquistata con il guadagno del mio lavoro onesto, pulito, tassato in Italia. E non con l’attività – tassata come? – portata in qualche lontano “paese emergente” forse tale, soprattutto, nelle nuove povertà prodotte con le vecchie schiavitù. Oppure con i proventi di una “finanza creativa e non”, ogni ora più avida, che ruba risorse alle imprese vere per favorire qualche decina di grandi speculatori. Mondiali e non. Danarosi milionari privati o ricchissimi istituti di credito, più o meno pubblici, che essi siano. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 3 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 4 primo piano focus Un’eccellenza sul territorio La MEC s.r.l. di Scurelle è leader assoluta nel campo nella progettazione e produzione di macchine, impianti e linee automatiche per lo spacco e la frantumazione della pietra e del cemento. di Stefano Frigo lici. Qualche anno più tardi, in seguito a nuove esigenze del mercato, il signor Nicoletti decide di ampliare la produzione, inserendo anche delle macchine per la lavorazione della pietra. All’epoca, la lavorazione a spacco della pietra era un procedimento svolto prevalentemente a mano in tutto il mondo, senza il supporto di macchine adeguate. Il signor Nicoletti intuisce le potenzialità di quel mercato. Abbandona l’attività precedente e sceglie di spendere la propria competenza in un’impresa del tutto nuova. Insieme ai figli, talentuosi meccanici e progettisti, fonda la nuova azienda, la quale si occuperà esclusivamente di produrre macchinari per la lavorazione a spacco della pietra. Nell’anno 1996 nasce la MEC s.r.l., in origine localizzata a Roncegno. Nel 2002 l’azienda si trasferisce in via definitiva nella nuova sede, nella zona industriale di Scurelle, e getta le basi per diventare l’azienda leader che è oggi. Storia La storia della MEC è legata a quella del suo fondatore e attuale titolare, il signor Giuseppe Nicoletti. Il signor Nicoletti comincia a lavorare, appena 15enne, in un’affermata azienda locale, subito dopo il conseguimento del diploma da perito meccanico. Poco tempo più tardi si trasferisce nella Svizzera tedesca. È qui che inizierà a costruire gran parte della sua vita personale e professionale. Nell’azienda per cui lavora inizia un percorso che lo porta dal ruolo di operaio fino a quello di direttore dell’intero comparto produttivo. Negli stessi anni si sposa e si radica completamente sul territorio elvetico. Nel 1976 i coniugi Nicoletti decidono però di tornare in Italia, per permettere al figlio di frequentare le scuole italiane. Questa scelta li costringerà ad abbandonare tutto quello che avevano ottenuto in quegli anni. Una volta in Italia, il signor Nicoletti si rende conto che dovrà ricominciare tutto da zero. Riprende a lavorare per l’azienda con cui, appena 15enne, aveva iniziato il suo “viaggio” professionale. Nel 1981 realizza un vero e proprio spin-off e si specializza nella lavorazione di precisione di gruppi idrau4 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 La MEC srl ora È un’azienda leader nella progettazione e produzione di macchine, impianti e linee automatiche per lo spacco e la frantumazione della pietra e del cemento. Oggi è presente in più di 50 paesi del mondo e offre una vasta gamma di prodotti, quali macchine aperte per spaccare materiali informi e chiuse per spaccare materiali con piani regolari e/o segati, macchine di facile movimentazione e impianti automatici per un’elevata produzione. A queste si possono affiancare i sistemi di movimentazione della pietra e, per valorizzare gli scarti di produzione, frantoi di diverse dimensioni. Una produzione integrata caratterizzata soprattutto dalla personalizzazione dei macchinari, a seconda delle necessità del cliente e della consulenza e assistenza tecnica che vengono fornite in modo tempestivo in tutto il mondo. La produzione, Made in Italy, è sviluppata interamente in Trentino e controllata da un sistema di qualità certificato. ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 5 primo piano focus Tutti i macchinari e impianti sono modulari per poter essere successivamente integrati, secondo le esigenze, in linee di spacco o impianti di frantumazione completi. Ultimamente l’offerta MEC è stata arricchita con dei nuovi prodotti – frantoi e impianti completi di frantumazione – che completano il ciclo dello spacco della pietra valorizzando gli scarti prodotti da questi. La nuova gamma di macchinari per la frantumazione MEC permette di frantumare e selezionare materiali inerti di vario genere, quali marmo, granito, agglomerato, ceramica, vetro, fusioni alluminio. Le nuove macchine offrono la possibilità di dare valore agli scarti altrimenti non recuperabili, nello stesso tempo eliminando i costi di stoccaggio, trasporto e smaltimento in discariche autorizzate e creando valore aggiunto al prodotto. Perché un libro sullo spacco? e infrastrutturali. Il presente volume descrive lo spacco della pietra naturale, nell’articolazione della sua filiera. Le varie tematiche si snodano attraverso 7 capitoli, integrati da 3 Appendici finali, dedicate – rispettivamente – all’identità aziendale, ai consigli per realizzare una campionatura, e ad un nutrito lessico tecnico. Il 2011 ci ha visti impegnati, insieme al dottor Primavori, nella realizzazione del libro “Lo spacco nei materiali lapidei”, il primo manuale interamente dedicato allo spacco della pietra. Questo volume è nato dall’idea di avere uno strumento di consultazione sulle caratteristiche, le applicazioni, le prestazioni e i vantaggi dello spacco. Perché abbiamo pensato ad una pubblicazione sullo spacco? • per offrire uno strumento tecnico-promozionale agli operatori; • per divulgare le caratteristiche e le proprietà dello spacco; • per promuoverne la tecnologia, anche sotto il profilo ambientale, dell’igiene e sicurezza sul lavoro; • per illustrare le destinazioni d’uso dei manufatti prodotti per spacco; • per guidare e orientare alla scelta e selezione di macchine e impianti. Durante la fiera di Verona MARMOMACC 2011 è stata presentata la prima edizione del volume, in lingua italiana. Come acquistare Per ricevere il nostro libro è sufficiente inviare una mail a [email protected] o un fax al numero 0461.780164 specificando il numero di copie richieste, se desiderate la versione in inglese o in italiano e l’indirizzo di destinazione completo di numero di telefono. Vi risponderemo con una comunicazione riepilogativa dei costi (calcolando anche le spese di spedizione con corriere in Italia, in Europa o nel mondo) e dei nostri dati bancari per effettuare il pagamento anticipato. Una volta ricevuto il pagamento (o copia del CRO) provvederemo subito ad inviare il/i libri richiesti. Di cosa parla il nostro libro? Nel settore dei materiali lapidei lo spacco identifica un’operazione di suddivisione forzata di un elemento in elementi minori. Praticato manualmente dall’uomo fin dalle sue origini, esso si avvale oggi di impianti di tipo elettro-idraulico. I manufatti realizzati a spacco trovano applicazione nell’edilizia (pavimenti, rivestimenti, componenti architettoniche), nell’arredo urbano, nel design, nell’arte sacra, nonché in opere stradali, idrauliche VERSIONE IN ITALIANO VERSIONE IN INGLESE Lo spacco nei materiali lapidei Caratteristiche, Tecnologie, Applicazioni di Piero Primavori MEC © 2011 202 pagine ISBN: 978-88-906418-0-0 ISBN-A: 10.978.88.906418/00 Lingua: italiano Prezzo di copertina: Euro 30,00 Stone splitting Characteristics, technologies, applications Piero Primavori MEC © 2011 196 pages ISBN: 978-88-906418-1-7 ISBN-A: 10.978.88.906418/17 Language: english Price: Euro 30,00 Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 5 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 6 primo piano focus Focus sulla Bianchi s.r.l. protagonista dei lavori alle Casotte Caratteristiche dell’azienda Bianchi s.r.l., situata in loc. Pradaglia CorsiIsera, che opera dal 1980 con personale qualificato. di Stefano Frigo • riciclaggio di materiali inerti provenienti da attività di demolizione; • recupero di terre e rocce da scavo. a Bianchi s.r.l., situata in loc. Pradaglia Corsi-Isera, opera sin dal lontano 1980 con personale qualificato, supportato da attrezzature e mezzi tecnologicamente avanzati, nei seguenti settori: • scavi e movimento terra; • opere di difesa idraulica; • opere stradali; • bonifiche ambientali; • demolizioni; • raccolta e smaltimento di rifiuti; • commercio all’ingrosso di materiale inerte; • estrazione e vendita di materiale calcareo e da rivestimento; • vendita di pietre lavorate a spacco; L 6 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 L’attività della ditta si sviluppa nell’area produttiva del nord Italia, compresi Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna con prevalenza sul territorio regionale. L’azienda è proprietaria e gestisce in proprio un impianto sito in Isera - loc. Pradaglia Corsi regolarmente autorizzato dall’Agenzia dell’Ambiente della P.A.T. con il quale recupera i rifiuti non pericolosi entro i limiti previsti dal D.Lgs. 152/2006 di cui all’allegato V tabella 1 - colonna B. In gestione a Bianchi s.r.l. sono anche due cave presso Terlago laddove si estraggono Verdello Trento e Rosso Terlago, pietre tipiche trentine molto apprezzate sul mercato nazionale che poi vengono lavorate presso gli altri stabilimenti dell’azienda. Recentemente, grazie a un rilevante impegno finanziario, la Bianchi ha acquistato una cava, che già gestiva da anni, nel comune di Mori laddove è situato un impianto per la produzione di inerti calcarei certificati con marchio CE. L’operazione garantisce la produttività futura e permetterà di richiedere l’ampliamento della concessione con relativo incremento occupazionale (tra l’altro già ora in costante crescita) grazie anche all’intenzione di procedere alla ricerca di un materiale prezioso come il Giallo Mori. Nella struttura di Isera l’attività si estrinseca nel recupero di materiale proveniente da lavorazioni di ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 7 primo piano demolizioni e scavi ai fini del riutilizzo per altre lavorazioni e interventi. Impianto riciclaggio rifiuti • L’attività dell’impianto di riciclaggio dei rifiuti non pericolosi si estende su di un’area di 15.000 mq ed è inserita nel Piano della Provincia autonoma di Trento come area di Smaltimento e Recupero. • Qui vengono messi in riserva i rifiuti (R13), lavorati (R5), al fine di produrre materiale riutilizzabile per edilizia e opere stradali. • Il processo si svolge mediante lavorazioni meccaniche quali la macinazione, la vagliatura, la selezione granulometrica e la separazione di frazioni indesiderate. • Spruzzatori interni che nebulizzano acqua permettono di abbattere le polveri generate dalla lavorazione riducendo in tal modo l’impatto sull’ambiente. • A regime vengono trattate circa 200/ton all’ora di materiale. • Test di cessione a 24 ore in acqua demineralizzata, curva granulometrica, indice di portanza (C.B.R.) e prova Proctor sono le analisi che permettono di ottenere la certificazione di prodotto. Infatti dall’attività di trasformazione e recupero dell’impianto si ottengono ben sei diverse tipologie di prodotti, tutti certificati con il marchio CE. • Il materiale di risulta tra l’altro presenta un alto grado di qualità e omogeneità in quanto, durante il processo di lavorazione, avviene l’eliminazione di tutte le componenti indesiderate quali ad esempio i materiali ferrosi, il legno e le sostanze plastiche. L’impianto fisso (che ben si distingue da quegli mobili sia per qualità e quantità di produzione, sia per sicurezza e inquinamento) dispone, nelle fasi di separazione, di una tecnologia altamente avanzata in grado di generare un prodotto che dal punto di vista qualitativo rientra nelle caratteristiche tecniche e prestazionali dei prodotti MPS (materia prima seconda). Da tempo, per aprirsi la possibilità di partecipare all’esecuzione di lavori pubblici, l’azienda si è dotata di attestazione SOA per le seguenti categorie: • OG3 classificata III (riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi a rete che siano necessari per consentire la mobilità su “gomma”, “ferro” e “aerea”, qualsiasi sia il loro grado di importanza, completi di ogni opera connessa); • OG6 classificata I (riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi a rete che siano necessari per attuare il “servizio idrico integrato” ovvero per trasportare ai punti di utilizzazione fluidi aeriformi o liquidi, completi di ogni opera connessa); focus • OG8 classificata II (riguarda la costruzione e la manutenzione o la ristrutturazione di interventi, puntuali e a rete, comunque realizzati, occorrenti per la sistemazione di corsi d’acqua naturali o artificiali nonché per la difesa del territorio dai suddetti corsi d’acqua, completi di ogni opera connessa); • OS1 classificata V (riguarda lo scavo, ripristino e modifica di volumi di terra, realizzati con qualsiasi mezzo e qualunque sia la natura del terreno da scavare o ripristinare: vegetale, argilla, sabbia, ghiaia, roccia); • OS23 classificata II (riguarda lo smontaggio di impianti industriali e la demolizione completa di edifici con attrezzature speciali ovvero con uso di esplosivi, il taglio di strutture in cemento armato e le demolizioni in genere, compresa la raccolta dei materiali di risulta, la loro separazione e l’eventuale riciclaggio nell’industria dei componenti); e per ultima ma primaria a livello di importanza: • OG12 classificata IV (riguarda opere e impianti di bonifica e protezione ambientale). Di pari passo, in un’ottica di implementazione della qualità nonché soddisfazione del cliente, si è ottenuta la certificazione del sistema di qualità aziendale ISO 9001 in grado di garantire la razionalità e il controllo di tutti i processi produttivi. Fulcro dell’azienda a fianco del riciclo inerti sono le attività di scavo, movimento terra e demolizioni (anche speciali) cui da poco più di un anno si è affiancata l’attività di bonifica ambientale laddove l’azienda ha già potuto cimentarsi con opere, sia pubbliche che private, di notevole valore tanto che in breve tempo ha già acquisito la classe IV della classifica SOA e per fine anno avrà maturato i requisiti per ottenere la classe superiore che permette di effettuare lavori superiori ai 5 milioni di euro. Nel futuro prossimo è intenzione dell’azienda dotarsi di un sistema per l’inertizzazione chimica in modo da poter ampliare l’offerta garantendo, nel contempo, un servizio unico al territorio trentino laddove tale settore risulta ancora scoperto. Da tale esigenza sommata alla ricerca di un sempre maggior rispetto ambientale è scaturito un progetto (Screening) sostanzialmente suddiviso in: • sistemazione dell’attuale area con pavimentazione della stessa e copertura delle zone di lavorazione materiale al fine di abbattere le polveri; • ampliamento della zona produttiva e di deposito al fine di permettere un ulteriore incremento produttivo. Allo stato attuale l’azienda è stata autorizzata alla sistemazione di cui sopra ma si è invece legato l’ampliamento alla Valutazione di Impatto Ambientale. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 7 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 8 primo piano focus Casotte, partiti i lavori: 25 ettari a disposizione delle imprese di Davide Modena In località Casotte, a Mori, sorgerà uno dei nuovi poli produttivi più importanti del Trentino. Un’area di 25 ettari, sulla quale si potranno edificare capannoni per 120 mila metri quadri, a disposizione di aziende medio-piccole ma anche di grandi dimensioni, in una zona strategica: a due passi dal casello autostradale di Rovereto Sud, servita dal futuro scalo intermodale di Mori e in sostanziale continuità con l’area industriale di Rovereto e con poli innovativi della Meccatronica e della nuova Manifattura. I lavori per l’apprestamento dell’area, commissionati da Trentino Sviluppo, sono iniziati lo scorso martedì 10 gennaio. Dalla primavera 2014 la zona produttiva sarà a disposizione delle imprese. L’investimento complessivo, di circa 10 milioni di euro, comprende anche la realizzazione di una bretella di collegamento con la strada provinciale 90 “destra Adige” lunga poco più di un chilometro e mezzo. E un accordo, siglato tra Provincia e Comune di Mori, farà di Casotte un’esperienza all’avanguardia per le soluzioni energetiche e di sostenibilità ambientale. Primo colpo di ruspa per la realizzazione della nuova zona produttiva Casotte a Mori. Alla breve cerimonia in cantiere, nei pressi della Cantina Sociale Mori Colli Zugna, hanno preso parte Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento, presente con il collega di Giunta Tiziano Mellarini, Diego Laner, presidente di Trentino Sviluppo, Roberto Calliari, sindaco di Mori, Stefano Bisoffi, presidente della Comunità della Vallagarina, oltre a numerosi amministratori locali e ai rappresentanti delle categorie economiche tra cui il presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, Roberto De Laurentis. «Un’area strategica, che guarda al futuro – ha sottolineato Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento – un investimento attraverso il quale il pubblico realizza le condizioni per l’insediamento di nuove imprese. Abbiamo bisogno in Trentino di nuove imprese, cioè imprese esistenti che si ampliano e si configurano in modo nuovo, come pure di nuovi 8 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 investimenti provenienti dall’esterno. Quest’opera è la dimostrazione di un Trentino operoso, che guarda avanti, che non si rassegna all’idea di una crisi che qualcuno vorrebbe interpretare come stasi o come freno allo sviluppo. In realtà serve uno sviluppo diverso, maggiormente alimentato dall’innovazione, ma serve pur sempre crescere. Per questo l’avvio dei lavori all’area Casotte, opera della quale si parlava da un ventennio, rappresenta oggi una risposta chiara e molto concreta». «Mettere a disposizione delle aziende, tra un paio d’anni, a lavori ultimati, circa 120 mila metri quadrati di spazi produttivi – ha spiegato Diego Laner, presidente di Trentino Sviluppo – significa dare al sistema economico trentino un segnale di fiducia, di cui oggi, più che mai, chi fa impresa ha bisogno». Che si tratti di un’opera importante, molto attesa soprattutto in questo periodo di crisi, lo ha evidenziato anche il sindaco di Mori, Roberto Calliari. «Qui – ha detto Calliari – potremmo avere garanzie per il futuro dei nostri giovani, che potranno trovare opportunità di lavoro, delle nostre aziende, che potranno insediarsi in spazi nuovi e più ampi, ma anche per nuove iniziative imprenditoriali che potranno arrivare». Soddisfatto, il sindaco Calliari, anche per il carattere esemplare che questa nuova area, la più grande tra quelle in apprestamento in provincia di Trento, potrà avere. «Abbiamo raggiunto un accordo con la Provincia – spiega Calliari – per realizzare a Casotte una APEA, ossia un’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata, dove i cicli produttivi hanno l’ambizione di chiudersi, dove gli scarti di produzione potranno diventare materia prima per altre aziende, dove le risorse energetiche saranno organizzate a livello di area realizzando sinergie, economie di scala e liberando le aziende dalle incombenze burocratiche legate alle gestioni ambientali». L’area da apprestare è stata consegnata oggi alle due aziende trentine che si sono aggiudicate la gara d’appalto gestita sperimentalmente da Trentino Sviluppo in partnership con l’Agenzia per i Servizi della Provincia: la cooperativa Lago Rosso di Tassullo e la Bianchi Scavi s.r.l. di Isera (iscritta all’Associazione ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 9 primo piano focus Artigiani), che lavoreranno in associazione temporanea di impresa (ATI). Le due imprese trentine, offrendo un ribasso del 45,6% rispetto alla base d’asta di 6,7 milioni di euro, si sono aggiudicate l’appalto dei lavori – che costeranno quindi 3,8 milioni di euro – per la realizzazione delle opere di infrastrutturazione e per la costruzione della bretella di collegamento che dall’imbocco sulla strada provinciale 90 “destra Adige” consentirà l’accesso alla nuova area produttiva: oltre 1.500 metri di strada, completa di rotatoria di accesso e di un suggestivo ponte lungo quasi 50 metri sul canale Enel. La bretella, completa di ponte, sarà finita entro luglio 2013. Per completare la zona produttiva sarà quindi necessario procedere allo spostamento dell’elettrodotto (circa 2 milioni di euro il costo stimato), che avverrà contestualmente, e completare le opere di bonifica su una porzione dell’area (circa 4 milioni di euro). L’intervento complessivo sfiorerà quindi i 10 milioni di euro. La road map stesa da Provincia e Trentino Sviluppo prevede che entro un paio d’anni la nuova area produttiva possa essere messa a disposizione delle aziende interessate a insediarsi, con la data di chiusura lavori ad oggi fissata per aprile 2014. Un’area di oltre 25 ettari, con una superficie netta dei lotti produttivi pari a 19 ettari, sulla quale si potranno costruire edifici e capannoni per complessivi 120 mila metri quadrati, collocata in una posizione strategica per la sua prossimità al complesso ex Montecatini e sotto l’aspetto della viabilità, considerata la futura intermodalità di Mori stazione e la vicinanza al casello “Rovereto Sud” dell’A22. Ma anche di fatto contigua all’attuale zona industriale di Rovereto e ai due nuovi poli produttivi, di ricerca e innovazione dedicati alla meccatronica (Parco Tecnologico di Rovereto) e alle tecnologie “verdi” (ex Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco). La prima opera ad essere realizzata sarà la bretella di collegamento che consentirà l’accesso alla nuova zona produttiva dalla strada provinciale 90 “destra Adige”, grazie alla realizzazione di una rotatoria di ampio raggio, adatta quindi al transito di mezzi pesanti. La nuova bretella, che si svilupperà su una lunghezza di 1.544 metri, prevede anche la realizzazione di un suggestivo ponte ad arco tirante in acciaio lungo quasi 50 metri che consentirà il passaggio sul canale Enel da parte dei mezzi pesanti, dandogli una valenza estetica di “porta” all’area Casotte e permettendo, al contempo, l’ottimizzazione del percorso ciclabile “destra Adige”. Un altro ponte, di dimensioni ridotte (9 metri di luce netta), sarà realizzato a scavalco del rio Cameras. Sono inoltre previsti interventi di progettazione degli impianti di illuminazione dello svincolo con la SP 90, la predisposizione del collegamento ciclopedonale tra le due sponde del canale Enel e i sistemi di raccolta e smaltimento delle acque bianche. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 9 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 10 associazione approvazioni Decreto “Cresci Italia” in sintesi Liberalizzare è la parola d’ordine Il Governo Monti con decreto legge, pubblicato in Gazzetta lo scorso 24 gennaio, introduce una serie di liberalizzazioni con l’intento di ridurre le rendite di posizione e aumentare la produttività. di Stefano Frigo resentiamo una breve sintesi delle principali misure approvate dal Governo con particolare riferimento alle liberalizzazioni per l’avvio delle attività economiche. P Per il contribuente debitore virtuoso, che paga regolarmente i propri debiti, è prevista la possibilità di non iscrivere ipoteche. L’agevolazione decade se il debitore non paga due rate consecutive. Commercio Eliminate autorizzazioni, licenze e nulla osta dei Comuni per l’avvio delle attività commerciali. Accesso dei giovani all’esercizio delle professioni Lo studente universitario potrà svolgere il tirocinio o la pratica, finalizzati all’iscrizione negli albi professionali, nel corso dell’ultimo biennio di studi per il conseguimento del diploma di laurea specialistica o magistrale. Il tirocinio o la pratica sono equiparati a quelli previsti per l’iscrizione agli albi professionali. Farmacie Viene abbassato a 3000 abitanti il “quorum” di popolazione previsto per l’apertura di una farmacia (in luogo di 4000-5000). È prevista dunque l’apertura di 5 mila nuovi esercizi che saranno assegnati con concorsi straordinari. Le nuove farmacie saranno riservate a farmacisti non titolari. Previsti i turni liberi. Notai Aumento della pianta organica dei notai di 500 posti nel 2012 e altrettanti nel 2013. Taxi La competenza sul rilascio delle licenze taxi passa dai Comuni alla nuova “Autorità dei trasporti”, con la previsione di un aumento delle licenze laddove i singoli Comuni lo riterranno necessario. Viene prevista una compensazione a chi è già titolare di licenza. Carburanti I gestori-proprietari delle pompe potranno acquistare sul libero mercato il 50% del carburante. Tribunale delle imprese Viene istituito un tribunale riservato alle imprese per accelerare la risoluzione delle controversie. Rateazione dei debiti tributari Viene prevista la possibilità di rateizzare i debiti tributari con la possibilità di rate crescenti: si parte con rate basse che poi crescono progressivamente. 10 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 Accesso dei giovani alla costituzione di società a responsabilità limitata Viene prevista una nuova società a responsabilità limitata semplificata per i giovani con età inferiore a 35 anni. Costituzione senza notaio e capitale di un solo euro. Abrogazione tariffe professionali e obblighi del professionista Abolizione delle tariffe delle professioni. Il compenso sarà stabilito al momento di conferimento dell’incarico professionale liberamente tra le parti. Il preventivo scritto diventa obbligatorio se richiesto dal cliente. Nel contratto dovrà essere indicata anche la polizza professionale. Estensione ai liberi professionisti della possibilità di partecipare al patrimonio dei confidi Al capitale sociale dei confidi (consorzi di garanzia) e delle banche possono partecipare imprese non finanziarie di grandi dimensioni; viene prevista la possibilità anche per i liberi professionisti di poter partecipare al capitale sociale con i medesimi limiti societari previsti per i predetti enti. Per ogni ulteriore chiarimento nel merito dei singoli provvedimenti gli uffici dell’Associazione rimangono a disposizione degli interessati. ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 11 associazione finanziaria La Finanziaria provinciale Il bilancio preventivo 2012 della Provincia autonoma di Trento si mantiene in salute, nonostante la manovra Monti. Gli assestamenti delle voci di spesa più significative per l’artigianato. di Franco Grasselli l bilancio preventivo della Provincia Autonoma, chiamato Finanziaria provinciale, viene abitualmente predisposto a metà ottobre, per essere approvato dal Consiglio provinciale entro dicembre. Quest’anno i dati predisposti hanno subito a dicembre un cambiamento in corso d’opera, per l’impatto della manovra Monti, che ha imposto ai bilanci pubblici trentini una riduzione consistente. In particolare: • il concorso al patto di stabilità richiesto alla Provincia viene incrementato di 119 milioni di euro, portandolo per il 2012 a 463 milioni; • il concorso al patto di stabilità richiesto anche ai Comuni trentini viene fissato in complessivi 28 milioni di euro. Come si può notare dalla tabella sotto “Bilanci a confronto”, nonostante queste riduzioni il bilancio preventivo 2012 della PAT si assesta a 4637 milioni, eguagliando il consuntivo 2011 (4636,8 milioni). Quindi dal punto di vista quantitativo il bilancio preventivo 2012 si presenta rassicurante, diversamente da quanto succede nelle regioni italiane a statuto ordinario. Nel bilancio notiamo che: • le entrate proprie (che non transitano dallo Stato, ma vengono direttamente incassate dalla PAT, come ad esempio le Tasse automobilistiche) passano da 512,6 milioni del 2011 ai 524,5 del 2012; • la devoluzione dei tributi erariali (che sono costituiti dal ristorno alla Provincia del 90% delle im- I poste riscosse in Trentino, come l’IVA, l’IRPEF, l’IRES) passa da 3.033 milioni a 3.273,4; • la devoluzione di gettiti arretrati si riduce, passando da 475 a 276 milioni. L’accordo di Milano (siglato da Dellai e Durnwalder con Tremonti e Calderoli) ha stabilito che i crediti arretrati verranno liquidati dallo Stato alla Provincia in 10 rate annuali; • le entrate da trasferimenti (es. i trasferimenti dall’Unione Europea, per progetti europei) passano da 146 a 136 milioni. Il bilancio preventivo 2012 esprime una conferma rispetto al 2011 nella sommatoria dei valori, mentre si registrano assestamenti interni al bilancio, con singole voci di spesa che subiscono cambiamenti significativi. LE VOCI DI SPESA PIÙ SIGNIFICATIVE Le spese per Scuola, Università, Assistenza e Sanità sono valutate come essenziali e incomprimibili, registrano aumenti anche per il 2012, raggiungendo il 55% dell’intera spesa provinciale. Fatta questa premessa, citiamo sinteticamente le Voci di spesa che interessano più da vicino le imprese artigiane. • EDILIZIA SCOLASTICA Prosegue il finanziamento di 69 milioni del piano straordinario di edilizia scolastica. • ENTI LOCALI Calano i trasferimenti ai Comuni; crescono i finanziamenti agli investimenti che i Comuni devono fare. Trasferimenti 2011 195 milioni Investimenti 2011 704 milioni 2011 512,6 3.033,0 475,0 146,2 4.166,8 470,0 4.636,8 2012 524,5 3.273,4 276,2 136,9 4.211,0 426,0 4.637,0 2012 743 milioni • BANDA LARGA Viene finanziata la conclusione della rete provinciale per la banda larga e le connessioni dell’ultimo miglio. 2011 101 milioni Bilanci a confronto Area Entrate proprie Devoluzione tributi erariali Devoluzione gettiti arretrati Entrate da trasferimenti Totale Avanzo di consuntivo Totale di bilancio 2012 191 milioni 2012 86 milioni • EDILIZIA ABITATIVA 2011 134 milioni 2012 139 milioni Viene finanziato il Piano dell’ITEA. Inoltre viene istituita una riserva di 45 milioni in favore della prima casa per giovani coppie. Questo fondo viene istituito recependo la proposta dell’Associazione Artigiani. Si stima che 45 milioni di contributo attivino circa 150 milioni di investimenti. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 11 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 12 associazione finanziaria • INTERVENTI A SOSTEGNO DEL LAVORO Consistono nei trasferimenti all’Agenzia del Lavoro. Per la prima volta il Piano di politica del lavoro, oltre che al lavoro dipendente, è significativamente orientato al sostegno anche della Autoimprenditorialità, cioè al sostegno a chi si mette in proprio. 2011 5.665 milioni 2012 5532 milioni ricerca di Università e Istituti siano più vicine alle esigenze del territorio. Per la prima volta, su proposta dell’Associazione Artigiani, viene finanziata l’attività di ricerca dell’imprenditore, del datore di lavoro, a cui vien imputata una cifra forfettaria di 50.000 euro, accanto alle spese per la ricerca normalmente documentabili. • INTERVENTI SPECIFICI PER LE IMPRESE Per le imprese • PERSONALE 2011 141 milioni L’impegno della Giunta provinciale è di ridurre nel 2012 il costo del personale dipendente di 1,3 milioni di euro. 2012 133 milioni Il fondo per gli incentivi alle imprese passa da 141 a 133 milioni. La Provincia proporrà dei criteri selettivi per l’ottenimento degli incentivi. Sono inoltre previsti incentivi (2 milioni) per interventi di capitalizzazione delle imprese con i prestiti partecipativi; è prevista l’attivazione di fondi di partecipazione - private equity a favore delle imprese artigiane (1 milione di euro). Per Trentino Sviluppo 2011 134 milioni 2012 123 milioni Diminuisce il Fondo a disposizione di Trentino Sviluppo per interventi di contesto, come le aree produttive, le partecipazioni, i progetti tipo ARCA. Per la ricerca 2011 24 milioni 2012 39 milioni Aumenta in modo consistente il sostegno alla ricerca. L’Associazione Artigiani, unitamente al Coordinamento Imprenditori, ha chiesto che le attività di Siglato con le parti sociali il Protocollo d’intesa per l’emergenza occupazionale Siglato a fine dicembre dalla Provincia autonoma di Trento e dalle parti sociali – organizzazioni imprenditoriali e sindacati confederali – un Protocollo d’intesa per estendere al 2012 le azioni per affrontare l’emergenza occupazionale conseguente alla crisi economica e gli ammortizzatori in deroga. Presenti alla firma, oltre al presidente Lorenzo Dellai, i rappresentanti di Confindustria Trento, Associazione Artigiani e Piccole Imprese, Unione Commercio, turismo e servizi, Confesercenti del Trentino, Associazione Albergatori, Federazione trentina della cooperazione, Coldiretti, Cgil, Cisl e Uil. Una particolare attenzione viene confermata nel documento nei confronti dei giovani coinvolti in percorsi lavorativi discontinui e instabili e sprovvisti dei requisiti richiesti dallo Stato per l’accesso agli ammortizzatori sociali. «Sono contento – ha detto Dellai – che il 2011 si chiuda con la firma di un altro importante accordo sul tema del lavoro, un accordo che ci avvicina ancora di più ai sistemi di welfare dell’Europa del Nord e che conferma la nostra volontà di presidiare questo settore delle politiche economiche e sociali, 12 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 2011 73,3 milioni 2012 72,0 milioni • SPESE DISCREZIONALI Media triennio 2008-2010 20.01.2012 18,3 milioni 11,4 milioni La Giunta taglia le spese discrezionali (consulenze, eventi, rappresentanza, ecc.). • ENTRATE Sul versante delle entrate del bilancio provinciale è da evidenziare la manovra sull’IRAP (un’imposta su cui la Provincia può incidere). Sono previste riduzioni dell’IRAP per le imprese operando: • una detrazione del 90% del contributo versato agli Enti bilaterali (EBAT - NOSTRA PROPOSTA); • una detrazione del 50% del finanziamento fatto alle APT di ambito; • una riduzione del 3% dell’aliquota IRAP per nuove attività produttive. con particolare riguardo al precariato dei giovani, alle donne, ai disoccupati di lunga durata. Mi auguro che esso sia di buon auspicio anche per il 2012, quando sarà nuovamente necessario lavorare assieme per far fronte ai momenti di difficoltà che certamente verranno. Davanti a noi abbiamo anche la trattativa con il Governo per la norma di attuazione sulla delega alla Provincia delle competenze sugli ammortizzatori sociali. Sarà questo uno dei primi impegni istituzionali che assumeremo all’inizio del prossimo anno». Il perdurare della crisi economica conferma dunque la necessità di continuare l’impegno nella realizzazione di interventi di sostegno al reddito e di politica attiva del lavoro a favore delle persone più deboli nel mercato del lavoro e di quelle espulse dalle aziende, anche per prevenire e contrastare la disoccupazione di lunga durata. Alle persone appartenenti alle categorie interessate continueranno ad essere forniti strumenti idonei a favorire l’occupazione, a prevenire la perdita del lavoro e a sostenere, quando tale perdita risulti inevitabile, il loro coinvolgimento in percorsi di ricerca attiva del lavoro. Con la firma del protocollo odierno, viene ribadita la necessità di collegare più strettamente le politiche occupazionali e quelle formative, con l’obiettivo di promuovere politiche attive del lavoro funzionali ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 13 associazione incentivi Incentivi per il sostegno alla ricerca applicata Maggiore attenzione alle piccole e medie imprese e a chi assume ricercatori. Premiata l’azione sindacale dell’Associazione Artigiani per il riconoscimento del lavoro dei titolari. Decisione della Giunta su proposta dell’assessore all’Industria e Artigianato Alessandro Olivi. di Stefano Frigo n rinnovato impulso alla ricerca applicata, a sostegno della piattaforma produttiva del Trentino. La Giunta provinciale ha approvato lo scorso 30 dicembre i nuovi criteri attuativi per i contributi alle imprese relativi a spese per sostenere progetti di ricerca applicata, per l’assegnazione temporanea e per l’assunzione anche a tempo indeterminato di ricerca- U ai bisogni occupazionali e coerenti con percorsi innovativi di riconversione e ristrutturazione aziendale e con i fabbisogni di competenze e professionalità del mercato del lavoro. Pieno accordo quindi sulla necessità di un miglioramento dell’offerta formativa destinata ai lavoratori, tenuto conto anche dell’offerta formativa degli enti bilaterali e dei fondi interprofessionali. Nella medesima logica di sostegno, rimane confermata la necessità di preservare le condizioni affinché le persone sprovviste dei requisiti richiesti dallo Stato per l’accesso agli ammortizzatori sociali, tra i quali soprattutto i giovani coinvolti in percorsi lavorativi discontinui e instabili, abbiano l’opportunità di beneficiare di strumenti provinciali loro dedicati. Anche per l’anno 2012 è stata concordata quindi la proroga della disciplina degli ammortizzatori in deroga, con particolare riguardo alla cassa integrazione guadagni in deroga e alla mobilità in deroga, fatte salve le novità subentrate sul piano della normativa statale. Considerata inoltre la perdurante difficoltà di inserimento lavorativo nell’ambito del “Progettone” dei lavoratori anziani, si è concordato di confermare la mobilità in deroga per i lavoratori con età pari o superiore a 50 anni al momento del licenziamento, iscritti in lista di mobilità ai sensi della Legge 236/1993, senza diritto alla indennità di mobilità nazionale, cui scada l’indennità di tori. Ad essere interessate ai nuovi criteri sono le imprese sia di grandi che di piccole dimensioni, quelle di nuova costituzione e i centri di ricerca. «Quello messo a punto – sottolinea l’assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma Alessandro Olivi – è uno strumento particolarmente incisivo per il sostegno all’innovazione del nostro sistema imprenditoriale. L’obiettivo è premiare le imprese più virtuose ma anche spingere alla ricerca applicata quelle che fino ad oggi hanno fatto più fatica a intraprendere la strada dell’innovazione per accrescere la loro competitività sui mercati. Le misure adottate vanno anche a vantaggio dell’occupazione, favoriscono l’ingresso di ricercatori provenienti dai centri di ricerca presenti in Trentino nel mondo dell’impresa, e rappresentano un supporto all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali». «Il manifatturiero trentino – insiste l’assessore Olivi – è costituito da un sistema produttivo multisettoriale e multidimensionale, a cui si affiancano poli di eccellenza scientifici e tecnologici. Esso deve oggi affrontare obbligatoriamente le nuove sfide competiti- disoccupazione nel corso dell’anno 2012. La mobilità in deroga viene inoltre prorogata per un ulteriore periodo di 8 mesi nel corso dell’anno 2012, senza soluzione di continuità, nei confronti dei lavoratori anziani che già ne hanno beneficiato nel corso del 2011. Con riguardo all’istituto della cassa integrazione in deroga sono state concordate le seguenti integrazioni: 1. destinazione della cassa integrazione in deroga anche ai casi di riduzione dell’orario di lavoro; 2. destinazione della cassa integrazione guadagni in deroga ai casi di imprese cessate o sottoposte a procedure concorsuali. Ove in tali casi l’accordo sindacale preveda il ricorso alla cig in deroga, la richiesta dovrà essere accompagnata da piani di gestione delle eccedenze che pongano particolare attenzione ai processi di ricollocazione, anche verso altre imprese del territorio, indicando gli eventuali processi di riqualificazione delle competenze. Le parti hanno concordato di discutere entro febbraio del 2012 ulteriori intese anche con riguardo alle azioni a sostegno dei giovani nella fase di qualificazione professionale e di ricerca del lavoro desiderato e per sostenere i collaboratori coordinati e continuativi cessati da rapporti con la Pubblica Amministrazione. [S.F.] Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 13 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 14 associazione incentivi ve a cui tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, sono chiamate a partecipare. Per questo le nuove regole per la concessione dei contributi per la ricerca applicata, in base al dettato della Legge 6 del 1999, sono orientate a premiare i comportamenti virtuosi di chi incrementa le proprie spese di ricerca e sviluppo, ma pongono altresì un occhio di riguardo alle piccole imprese, valorizzando in particolare le attività dei titolari e dei soci che costituiscono il nucleo delle competenze distintive delle loro imprese e che fino ad oggi non potevano essere considerati nel computo delle spese agevolabili». Vediamo nel dettaglio le principali novità introdotte con la decisione di oggi rispetto al regime precedente: • innanzitutto il criterio di addizionalità per accedere alle agevolazioni; potranno essere ammessi a contributo i progetti di importo superiore al 30 per cento della media delle spese ammesse ad agevolazione nei cinque anni precedenti. Il fine dell’intervento è quello di incrementare il “tasso” di ricerca che ogni azienda pone in essere, anche sul lungo periodo, stimolando le imprese a investire sempre maggiori risorse nell’innovazione; • il contributo su un costo figurativo di 50 mila euro all’anno per ciascuno dei titolari o dei soci di imprese con non più di 9 addetti che svolgono attività di ricerca; un intervento quest’ultimo che, grazie alla pressante azione sindacale dell’Associazione Artigiani in occasione dei lavori di riforma della legge, riuscirà a favorire le imprese artigiane nell’accesso alle provvidenze previste per le attività di ricerca, superando in tal modo le difficoltà fino ad ora riscontrate nel sostenere con questo strumento questa particolare tipologia di impresa, così diffusa e protagonista delle dinamiche produttive e occupazionali del Trentino; • viene potenziato il contributo per l’assegnazione temporanea di ricercatori – per una durata fino a 24 mesi – con il duplice scopo di consentire loro di apprendere le esigenze e i modi del “fare impresa” e all’impresa di acquisire le competenze e le metodologie per svolgere attività di ricerca; • infine, per potenziare ulteriormente il trasferimento tecnologico dagli organismi di ricerca alle imprese, è stata introdotta la disciplina dei contributi per l’assunzione da parte delle imprese di ricercatori e tecnici di ricerca anche a tempo indeterminato, con percentuali di intervento che possono raggiungere il 60% delle spese che possono raggiungere i primi cinque anni di assunzione, secondo la regola “de minimis”. Questo strumento costituisce un incentivo importante per l’attivazione in maniera diffusa nel tessuto produttivo trentino di funzioni di ricerca e sviluppo stabili e di alto valore, in grado di supportare gli imprenditori nel perseguire strategie di differenziazione di prodotto, attraverso l’innovazione guidata dalla tecnologia. È prevista altresì una specifica disciplina per le nuove iniziative (le cosiddette new.co) e per i centri di ricerca di medie e grandi imprese che trova nella proce- 14 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 dura negoziale lo strumento per modellare “su misura” l’intervento richiesto e le corrispondenti ricadute sociali sia di natura economica sia di natura occupazionale. Sotto il profilo dell’esame delle domande di agevolazione sono previste tre procedure, semplificando ulteriormente il quadro delle procedure precedentemente vigenti: a) la procedura automatica, riservata solo alle piccolemedie imprese con percentuali di intervento fino al 20% delle spese che possono raggiungere i 500 mila euro ove il progetto è validato da una perizia giurata di un esperto esterno all’azienda; b) la procedura valutativa, per spese fino a 1,5 milioni euro, utilizzabile da piccole, medie e grandi imprese con spese valutate dal Comitato per gli incentivi alle imprese; c) la procedura negoziale per progetti di importo superiore a 1,5 milioni di euro, per le new.co e per i centri di ricerca di medie e grandi imprese operanti sul territorio provinciale, con percentuali di intervento e valutazioni scientifiche e di merito di credito analoghe a quelle previste per la procedura valutativa; al termine delle valutazioni, la procedura negoziale prevede però che l’impresa raggiunga un accordo sindacale e un’intesa con la Giunta provinciale sulle ricadute sociali ed economiche dell’iniziativa a fronte del contributo che riceverà. Sempre sotto il profilo procedurale la nuova disciplina prevede la totale informatizzazione dei rapporti tra imprese e Provincia attraverso la presentazione delle domande esclusivamente in via telematica e altresì anche della documentazione inerente alla rendicontazione delle spese. Per quanto riguarda le ricadute occupazionali previste a corredo degli incentivi si prevedono obblighi occupazionali più stringenti, rispetto alla precedente disciplina, di 3 anni dal termine del progetto, per contributi concessi superiori a 500 mila euro, obblighi che si allungano a 4 anni per contributi superiori a un milione di euro; sui livelli occupazionali previsti in unità lavorative annue, che non contempleranno le assunzioni attraverso i contratti a progetto, saranno tollerate oscillazioni non superiori al 10% degli occupati stabiliti e non più del 20% come precedentemente previsto. Inoltre non potranno più essere concessi contributi superiori a 1 milione di euro senza che siano garantite ricadute occupazionali pari o superiori a 9 addetti, limite che non era presente nella precedente disciplina. «Si attua in questo modo – chiosa l’assessore Olivi – la prima parte della riforma degli incentivi che riguarda il sostegno della ricerca applicata nelle imprese, con la convinzione che possa risultare strategica per lo sviluppo del Trentino, inteso anche come laboratorio diffuso, a cielo aperto, ove conoscenza, passione e imprenditoria si possono coniugare per presidiare i livelli di inclusione e benessere sociale che la nostra terra ha, fino ad oggi, saputo offrire, in una prospettiva di massima apertura alle realtà internazionali con cui ogni giorno siamo chiamati a confrontarci». ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 15 associazione accordi Interventi occupazionali straordinari per gli espulsi del settore edile La Giunta, su indicazione del presidente Lorenzo Dellai, ha autorizzato la sottoscrizione dell’accordo con il Ministero del Lavoro. l 30 dicembre la Giunta provinciale, su indicazione del presidente Lorenzo Dellai, ha approvato una delibera che autorizza il presidente dell’Agenzia del Lavoro di Trento, Michele Colasanto, a sottoscrivere un accordo con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per l’attuazione del programma riguardante gli interventi occupazionali straordinari per gli espulsi dal settore delle costruzioni edili. Il dispositivo giunge dopo la sottoscrizione, lo scorso 7 dicembre, del protocollo tra la Provincia autonoma di Trento e quella di Bolzano per la ricollocazione lavorativa di 528 lavoratori espulsi dal settore dell’edilizia da aziende della regione Trentino-Alto Adige, e dopo l’approvazione, il 13 dicembre, del finanziamento di tale progetto da parte del Parlamento europeo tramite fondi FEG - Fondo europeo di adeguamento alla Globalizzazione. Il Parlamento europeo ha infatti approvato, lo scorso 13 dicembre, 3.918.850 euro di finanziamen- I to a favore delle Province autonome di Trento e Bolzano dal Fondo europeo di adeguamento alla Globalizzazione (FEG) per la realizzazione di interventi integrati di politica attiva. Il coinvolgimento nel progetto dei 528 lavoratori licenziati da 323 imprese del settore delle costruzioni nella regione del Trentino-Alto Adige/Südtirol mira a favorire la ricerca di un nuovo lavoro in settori economici alternativi. Il costo complessivo del progetto è pari a 6.029.000 euro, la differenza è coperta in parte dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano e in parte dall’Inps. L’accordo che verrà sottoscritto fra l’Agenzia del Lavoro di Trento e il Ministero del Lavoro ripartisce i compiti che le varie istituzioni saranno tenute a effettuare: in capo al Ministero sono previste attività di controllo sul corretto utilizzo dei fondi, in capo alle Province autonome di Trento e Bolzano, l’attuazione coordinata del progetto. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 15 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 16 associazione contributi Nuova misura sul canone moderato contro la crisi e il caro affitti Affitti ridotti del 30% per gli inquilini e contributi per i proprietari degli alloggi nei nuovi criteri approvati dalla Giunta provinciale. U na nuova innovativa misura per calmierare, in un momento di crisi e di difficoltà economica, il mercato degli affitti dando risposta al- la domanda di alloggi. Questo il provvedimento adottato dalla Giunta provinciale che ha approvato, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Ugo Rossi e dopo essere passati al vaglio del Consiglio delle autonomie e della IV commissione consiliare, i criteri e le modalità per la concessione del contributo ai proprietari di alloggi da locare a canone moderato. Ad avvantaggiarsene saranno direttamente gli inquilini, che pagheranno il 30% in meno rispetto al canone di mercato; la differenza verrà corrisposta dalla Provincia ai proprietari degli alloggi. Chi può presentare domanda Le domande di richiesta di contributo potranno essere presentate da persone fisiche non esercenti attività d’impresa, imprese individuali e societarie, fondazioni e associazioni, organismi di diritto pubblico, (A.p.s.p.) dal 30 gennaio al 30 marzo 2012 al Servizio politiche sociali e abitative della Provincia autonoma di Trento. Come verrà formata la graduatoria Sono previste delle graduatorie con attribuzione punteggi per la localizzazione e le condizioni quadi litative degli alloggi. Affitti: Trento è tra le città più care Se sia a causa della crisi o di altro non è dato a sapere, ma da una ricerca condotta da “Il Sole 24 Ore” risulta che Trento è la città italiana in cui si fatica di più ad affittare una casa nelle zone di pregio. Per trovare un inquilino nei quartieri chic servono in media 8 mesi, contro i 3 del resto d’Italia. di Stefano Frigo Monolocale Per un monolocale a Trento si pagano mediamente 531 euro di affitto al mese. Da notare che rispetto all’anno scorso (questo sì effetto della crisi) il costo della pigione è calato di circa l’ 1,6 per cento. Un dato in controtendenza rispetto alla media nazionale dove il costo di 477 euro al mese è aumentato dell’1,2 per cento rispetto all’anno precedente. Il record, naturalmente, spetta a Roma dove per un monolocale si spendono ben 769 euro. La cifra è giustificata dal fatto che nella capitale la richiesta di appartamenti piccoli è particolarmente alta e dunque i prezzi tendono a salire. Bilocale L’indagine del quotidiano economico prende in rassegna tre tipologie di appartamenti dati in affitto. 16 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 Per affittare un “camera e cucina” nella nostra città si spendono mediamente 608 euro al mese, con ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 17 associazione Ubicazione degli alloggi Con questo strumento si prevede di riuscire a recuperare, rispetto al contingente di alloggi a canone moderato previsti dal Programma triennale 2009-2011 (1500 alloggi), circa 166 alloggi localizzati su tutto il territorio provinciale, accanto ai 143 già individuati che verranno messi a disposizione dalle imprese. Uno stesso soggetto potrà beneficiare del contributo per non più di 3 alloggi. Caratteristiche degli alloggi Gli alloggi devono: • risultare ultimati e muniti del certificato di abitabilità o avere uno stato di avanzamento dei lavori superiore al 50%; • avere una superficie utile abitabile non inferiore a 35 metri quadrati e non superiore a 85 metri quadrati; • essere dotati di opere e finiture che, per loro natura o destinazione, non presentino caratteristiche di lusso (classificati nelle categorie catastali A/1, A/7, A/8 e A/9); • versare in uno stato di conservazione e di manutenzione normale; • presentare una vetustà non superiore a 10 anni. A quanto ammonta il contributo L’ammontare della prima annualità di contributo è determinato sulla base della differenza tra l’importo annuo del canone di mercato e quello del canone moderato. Ciascuna delle annualità successive deriva dall’aggiornamento dell’importo di quella precedente con riferimento al tasso medio dell’inflazione, calcolato dall’Istat, raggiunto nel mese precedente a quello della concessione del contributo. Tale tasso rimane fisso per tutta la durata della messa a disposizione dell’alloggio/i, che deve corrispondere ad un periodo minimo di 15 anni. Con quali regole si disciplina il rapporto locativo Il rapporto locativo intercorre fra il proprietario/beneficiario del contributo e l’inquilino utilmen- un risparmio del 2,6 per cento rispetto al 2010. Il canone resta comunque più caro di almeno una quarantina di euro rispetto alla media nazionale. Da noi i prezzi sono più alti che a Bologna, Genova, Napoli e Torino (addirittura 100 euro in meno). Trilocale Infine, per affittare un trilocale a Trento si devono sborsare ogni mese 671 euro, 4 in meno che a Trieste, ma una trentina più che a Bologna e Genova. Anche in questo caso sono le metropoli a svettare per quanto riguarda i costi: a Roma servono 1.158 euro, a Milano 1.138. Più care di Trento ci sono solo Firenze (795), Venezia (775) e Napoli (762). Sarà forse per i prezzi elevati che la permanenza media in un appartamento preso in affitto a Trento contributi te collocato in una nuova graduatoria ad hoc. Il proprietario/beneficiario del contributo si obbligherà con la Comunità, o l’ente gestore, a locare ai soggetti collocati in tale apposita graduatoria formata sulla base di diversi fattori, quali ad esempio la situazione economico-patrimoniale. Sono previsti punteggi di favore per le giovani coppie. Per la scelta dei nuclei familiari il proprietario dell’alloggio dovrà locare ai soggetti che sono nella graduatoria stilata dall’Ente locale fino al 65% dell’elenco; esaurita questa prima quota, il proprietario potrà scegliere liberamente, all’interno del rimanente 35% della graduatoria stessa, a chi locare l’alloggio. Nei casi in cui il nucleo familiare è individuato dall’Ente locale, lo stesso può garantire: 1. Sulla solvibilità dei nuclei familiari destinatari degli alloggi. Tale garanzia deve coprire l’intero periodo della locazione e prevedere i seguenti livelli minimi essenziali: • la copertura di almeno sei mesi di mancato pagamento dei canoni di locazione e oneri accessori; • la messa a disposizione di almeno euro 1.000,00 a titolo di rimborso per eventuali danni all’immobile; • la messa a disposizione di almeno euro 1.000,00 a titolo di spese per procedure giudiziarie di sfratto. 2. Un apposito fondo di solidarietà a favore di soggetti aventi età non superiore a 35 anni al momento della sottoscrizione del contratto, a copertura del mancato pagamento di canoni di locazione fino all’importo complessivo pari a 12 mensilità nell’arco dell’intera durata contrattuale. Il fondo deve prevedere la possibilità di restituzione in forma rateizzata dell’importo anticipato senza oneri aggiuntivi. Il rapporto locativo è disciplinato dalle norme di diritto comune in materia (L. 431/98 e L. 392/1978). è piuttosto bassa. In media un anno e mezzo, contro i 22 mesi della media nazionale. E sempre legato al costo della pigione il fatto che gli appartamenti restano sfitti mediamente di più che nel resto d’Italia. Se altrove bastano meno di due mesi e mezzo per trovare un inquilino, a Trento ne servono sei (e addirittura otto, come spiegato sopra, se si tratta di un appartamento in una zona di pregio). L’identikit Alla ricerca di casa da affittare è per quasi il 50 per cento un single. Le coppie sposate sono il 37,4 per cento, i separati il 13 per cento. Per la metà si tratta di giovani tra i 18 e i 34 anni che, per dividere le spese, cercano quasi sempre coinquilini. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 17 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 18 associazione area appalti Novità appalti pubblici di Marzia Albasini Legge finanziaria provinciale 2012 Le modifiche in materia di appalti pubblici La Legge finanziaria provinciale 2012 (L.P. 27 dicembre 2011 n. 18 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012-2014 della Provincia autonoma di Trento”, entrata in vigore lo scorso 29 dicembre 2011, ha innovato la Legge Provinciale n. 26/1993, in materia di lavori pubblici di interesse provinciale. In particolare, l’art. 51 modifica l’art. 25, comma 1 della L.P. 26/1993 prevedendo che il certificato di collaudo viene sostituito dal certificato di regolare esecuzione nel caso di lavori di importo fino a 500.000 euro. In caso di appalti di importo superiore ma non eccedente 1 milione di euro, viene lasciata alla Stazione appaltante la scelta di sostituire il certificato di collaudo. Un’importante modifica viene introdotta all’art. 30 L.P. n. 26/1993 mediante l’introduzione del nuo- vo comma 5 bis, che stabilisce che nel bando di gara sia prescritto «l’obbligo, per i concorrenti, di produrre le analisi dei prezzi mediante procedure telematiche». A tal fine le amministrazioni mettono a disposizione dei concorrenti idonei mezzi informatici predisposti dalla Provincia. Il bando di gara deve poi indicare la percentuale di incidenza del costo complessivo del personale sull’importo dei lavori, comprensivo degli oneri della sicurezza, nonché l’importo complessivo del costo del personale, desunti dal progetto. Tale percentuale costituisce il minimo inderogabile per i concorrenti, a pena di esclusione. Per lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria, qualora dalle analisi prodotte dal concorrente che ha presentato la migliore offerta risulti un importo complessivo del costo del personale inferiore a quello di progetto, l’amministrazione aggiudicatrice verifica l’anomalia dell’offerta, con le modalità dell’articolo 58.29 relativo alla verifica delle offerte anomale mediante giustificazioni. La norma precisa che «le analisi dei prezzi prodotte dall’aggiudicatario sono parte integrante del contratto». Tale articolo, tuttavia, non è di immediata applicazione, posto che per esplicita previsione di legge «Le modalità e la decorrenza di applicazione, anche in via sperimentale, di questo comma sono stabilite con deliberazione della Giunta provinciale». La Finanziaria modifica anche l’art. 32 bis relativo alla procedura negoziata previa pubblicazione di un bando di gara, che viene ora consentita a prescindere dall’importo di gara. La versione previgente della norma prevedeva, invece, che le amministrazioni potevano ricorrere a tale procedura di gara qualora, a seguito di una precedente gara mediante procedura aperta o ristretta o di un dialogo competitivo, tutte le offerte fossero risultate irregolari o inammissibili, solo nel caso in cui l’appalto fosse stato di importo inferiore al milione di euro. Viene altresì modificato l’art. 44 comma 1 L.P. n. 26/1993, relativo all’aggiornamento dei prezzi di progetto stabilendo che la Stazione appaltante, al momento dell’indizione dell’appalto, ha un obbligo di aggiornamento dei prezzi di progetto con l’ultimo elenco prezzi vigente, alla condizione che il coefficiente medio di rivalutazione dei prezzi di cui all’art. 10, comma 2, lett. d) della L.P. n. 26/1993, risulti superiore al 2,5% rispetto all’anno precedente. 18 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 19 associazione area appalti blici servizi non potranno più accettare né richiedere tali certificazioni e l’eventuale richiesta e accettazione dei certificati costituisce violazione dei doveri d’ufficio. Ne consegue che nei rapporti con la Pubblica amministrazione e i Gestori di pubblici servizi, tali certificati sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione o dall’atto di notorietà. • I certificati dovranno riportare, a pena di nullità, la dicitura «il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi». Le amministrazioni dovranno adottare le misure organizzative necessarie per evitare che, dal 1° gennaio 2012, siano prodotte certificazioni nulle per l’assenza della predetta dicitura, posto che anche il rilascio di certificati che siano privi della dicitura citata costituisce violazione dei doveri d’ufficio. • Le Pubbliche amministrazioni possono acquisire senza oneri le informazioni necessarie per effettuare i controlli sulla veridicità delle dichiaraDa ultimo, vengono modificati i requisiti di parzioni e per l’acquisizione d’ufficio, con qualuntecipazione nel caso di appalti di importo superiore a que mezzo idoneo ad assicurare la certezza della 20 milioni di euro, in particolare in riferimento alla loro fonte di provenienza. cifra di affari (art. 34 comma 4 L.P. 26/1993). Le amministrazioni sono tenute a individuare un ufficio responsabile per tutte le attività volte a gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o Disposizioni in materia di certificazioni l’accesso diretto agli stessi da parte delle amministrae dichiarazioni sostitutive - Legge n. 183/2011 zioni procedenti. Tale adempimento risulta indispene Direttiva Ministeriale n. 14/2011 sabile, anche per consentire “idonei controlli, anche a campione” delle dichiarazioni sostitutive, a La Direttiva del Ministro per la Pubblica ammininorma dell’articolo 71 del Testo Unico in materia di strazione e la Semplificazione del 22 dicembre 2011 documentazione amministrativa. recante “Adempimenti urgenti per l’applicazione delle Le amministrazioni devono altresì individuare e nuove disposizioni in materia di certificati e dichiaraziorendere note attraverso la pubblicazione sul proprio ni sostitutive” spiega le principali novità alle quali le sito istituzionale le misure organizzative adottate Amministrazioni pubbliche dovranno attenersi a deper l’efficiente, efficace e tempestiva acquisizione correre dall’1 gennaio 2012. d’ufficio dei dati e per l’effettuazione dei controlli medesimi, nonché le modalità per la loro eseLa riforma tende a produrre una condivisibile cuzione. La mancata risposta alle semplificazione, ma appare tuttavia incompleta richieste di controllo entro 30 e frettolosa, perché trascura discipline giorni costituisce violazione dei particolari, quali il regime del Documento unico doveri d’ufficio e viene in ogni caso presa in considerazione ai fini di regolarità contributiva (D.U.R.C.). della misurazione e della valutazione della performance individuale dei responsabili dell’omissione. In tale data entrano in vigore le modifiche introdotte dall’art. 15 della Legge n. 183/2011 - Legge di La riforma, tendente a produrre una condivisibile Stabilità 2012 alla disciplina dei certificati e delle disemplificazione, appare tuttavia incompleta e frettochiarazioni sostitutive contenuta nel Testo unico in losa. Anche perché trascura discipline particolari, materia di documentazione amministrativa di cui al quali il regime del Documento unico di regolarità DPR 28 dicembre 2000 n. 445, che hanno come obietcontributiva (D.U.R.C.). tivo la completa “decertificazione” nei rapporti tra A tal proposito, il Ministero con Lettera circolare Pubblica amministrazione e privati. E in particolare di cui alla nota 16.01.2012 prot. n. 619 esclude che introducono le seguenti principali novità: la Direttiva interessi anche il D.U.R.C., rispetto al • le certificazioni rilasciate dalle Pubbliche ammiquale «rimane assolutamente impossibile la sostinistrazioni in ordine a stati, qualità personali e tuzione con una dichiarazione di regolarità contrifatti sono valide e utilizzabili solo nei rapporti butiva da parte del soggetto interessato». tra privati. Le amministrazioni e i Gestori di pub- Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 19 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 20 associazione analisi Le bugie al Fisco costano care Analisi sulle recenti novità che regoleranno il rapporto con il Fisco a cura dell’Amministratore delegato di Trentino Imprese, Alessandro Tonina. e novità legislative e recenti sentenze della Corte di cassazione impongono di rivedere radicalmente il rapporto con il Fisco. D’ora in poi bugie, mezze verità, documenti non precisi o non fondati saranno considerati molto più severamente dal fisco e apriranno la via anche a procedimenti penali. Chi tradisce il patto di fedeltà con il Fisco paga caro: non si può dire che tale patto faccia parte del tradizionale rapporto con il Fisco tuttavia per il futuro la trasparenza è d’obbligo. “Scaricare” tra i costi aziendali spese private oppure gonfiare le carte carburanti o fornire documentazioni non veritiere oltre a essere sanzionato dal Fisco è parificato a frode e costituisce quindi reato. Non solo. Il Decreto legge 201/2011 ha previsto che il fatto di fornire al Fisco informazioni in tutto o in parte non veritiere oltre certi limiti apre la strada, oltre alle tradizionali sanzioni, anche al procedimento penale. È la tipica situazione dei questionari o dell’imprenditore che a fronte di una verifica fiscale vie- L 20 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 ne invitato a dare informazioni sulle qualità della sua azienda, sulla tipologia di clienti, sui ricarichi medi o sull’attività svolta. Nella stessa linea le modifiche agli studi di settore. Congruità dei ricavi e coerenza sono gli obiettivi che l’imprenditore cerca di ottenere sperando di ridurre la probabilità di essere sottoposto a controllo. Da questo punto di vista è talvolta indotto a “taroccare” i dati rilevanti per gli studi in modo da pilotare il risultato dello studio; alcuni semplicemente indicano una causa di esclusione dallo studio. Tale prassi, da sempre sanzionata, in futuro comporterà conseguenze pesanti. Infatti il D.L. 98 del 6.7.2011 ha previsto che qualora i dati inseriti comportino una differenza di oltre il 10% tra reddito accertato e dichiarato si apre la strada all’accertamento induttivo. A questo punto l’Agenzia è libera di non tenere conto dei dati contabili e ricostruisce il reddito secondo parametri propri con pesanti conseguenze a carico dell’impresa che ha ben pochi mezzi per difendersi anche se questa ricostruzione fosse largamente a vantaggio del Fisco. Ma la correttezza è anche premiata. Il D.L. 201/2011 (decreto “Salva Italia”) apporta modifiche già per il 2011 e prevede che nei confronti dei contribuenti congrui e coerenti (anche adeguati): • sono preclusi gli accertamenti basati sulle presunzioni semplici; • sono ridotti di un anno gli ordinari termini di decadenza per l’attività di accertamento e l’accertamento sintetico (quello che ricostruisce forfetariamente il reddito complessivo del contribuente è ammesso solo a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di almeno un terzo quello dichiarato). ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 21 associazione analisi In sintesi è molto meglio essere precisi e chiari con il Fisco senonché non è tutto così bello come sembra. Anche qui la norma ribadisce la necessità di correttezza dei dati forniti per gli studi ma senza alcuna possibilità di errore. In via teorica è semplice; in pratica i dati richiesti dagli studi di settore sono così numerosi, complessi e accompagnati da scarse istruzioni per cui la compilazione degli elementi extracontabili è problematica e può portare, in buona fede, a interpretazioni diverse tra contribuente e amministrazione finanziaria. Misurare esattamente i metri quadri dei locali può essere possibile; ma dividere gli spazi tra svolgimento dell’attività e spazi commerciali può essere difficile per una parrucchiera che svolte tutta l’attività in un unico locale; anche indicare i consumi di energia in un anno può essere possibile, ma suddividere tale consumi per le attività svolte è più diffi- cile. Veniamo al tariffario: inserire i dati è piuttosto facile ma indicare la tipologia di clientela servita durante l’anno (donna, uomo o bambini) e la tipologia di attività prestate separando ad esempio le acconciature per matrimoni rispetto alle altre prestazioni è un lavoro improbo. Gli errori sono quindi possibili e non comportano nessuna variazione nei risultati degli studi ma non sappiamo come saranno valutati dal Fisco. Non resta che sperare in un applicazione della norma più sensata rispetto al rigido dettato testuale. Un ultimo consiglio. Se non si raggiungono i ricavi congrui è molto meglio evitare furberie e spiegare nella dichiarazione dei redditi (magari con l’aiuto dei Centri di assistenza fiscale per le imprese) le motivazioni concrete che non consentono di raggiungere i ricavi minimi. L’onestà forse non sarà premiata ma la disonestà è troppo rischiosa. Novità in materia di riscossione imposte È evidente che la procedura: • è automatica • è più veloce. di Alessandro Tonina, Tra l’altro va a incrociarsi con altra procedura per cui qualunque Amministrazione pubblica se deve pagare somme sopra i 10.000 euro chiede ad Equitalia se esistono sospesi sopra i 10.000 euro. In caso positivo Equitalia pignora i crediti del contribuente presso la Pubblica amministrazione in modo da incassare direttamente il proprio credito. Amministratore delegato Trentino Imprese Dall’1.10.11 la riscossione delle imposte ha subito una brusca accelerata. Il tutto è stato determinato da una novità nella normativa nazionale che regola la materia della riscossione delle imposte. Il tema è quello del tempo intercorrente tra avviso di accertamento (atto che crea il debito verso lo Stato) e pagamento effettivo. Prima della novità tra i due atti poteva passare anche un anno o più nel senso che dopo l’avviso di accertamento veniva formato il ruolo e poi vi era l’emissione della cartella esattoriale. I tempi non erano fissi e si potevano dilatare di molto. Ora la procedura è accelerata e fissa nel senso che emesso l’avviso di accertamento vi sono i tempi per il ricorso (60 giorni). Alla scadenza del termine il contribuente: • o paga l’intero (imposte, sanzioni, interessi) • o ricorre e paga comunque interessi e 1/3 delle imposte a titolo provvisorio (il resto sarà pagato nel corso del procedimento contenzioso in funzione dell’esito). Se entro i detti 60 giorni il contribuente non paga, nei successivi 30 giorni la pratica passa a Equitalia la quale procede all’incasso con addebito degli aggi di riscossione (che sono pari al 9%). Nel caso in cui il contribuente intenda proporre ricorso e chieda la sospensiva questa è determinata in 180 giorni dopodiché Equitalia procede alla riscossione coattiva. La norma, sebbene dura, rispetto alla versione originale ha subito degli ammorbidimenti nel senso che: la riscossione provvisoria era del 50% e ora è ridotta al 33%. Equitalia poteva pignorare subito mentre adesso debbono trascorrere 60 giorni o 180 giorni nel caso di sospensiva (è poco ma è meglio della versione originale). Sebbene l’intento della norma sia evidentemente meritevole (garantire l’incasso da parte dello Stato) i problemi nascono nell’applicazione. Nella sostanza spesso assistiamo ad accertamenti che sono solo parzialmente fondati (o del tutto infondati) per cui una norma tutto sommato razionale applicata con presupposti irrazionali comporta gravi rischi e danni per il contribuente. L’iniziativa sindacale va quindi rivolta non tanto verso la norma (tra l’altro sarebbe del tutto impopolare visto anche il clima) ma verso chi la applica e più precisamente verso l’Agenzia delle Entrate affinché gli accertamenti siano basati su presupposti effettivi e non su “fantasie”. Da questo punto di vista il fatto di poter ipotizzare che l’attività di accertamento passi sotto la direzione provinciale garantirebbe forse una maggiore responsabilizzazione di chi opera nel campo dell’accertamento con l’occhio rivolto a sanzionare gli errori ma non a uccidere chi produce. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 21 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 22 associazione dati istat L’Istat fotografa il futuro demografico Nel 2065 gli immigrati saranno il 24% In una ricerca dell’istituto le previsioni sull’evoluzione della popolazione italiana: il picco di “affollamento” previsto nel 2042, quando saremo quasi 64 milioni. Nel 2056 solo il 54,3% sarà in età lavorativa. di Stefano Frigo età media degli italiani nel 2059 sarà di 49,8 anni. È la proiezione contenuta nello studio sul futuro demografico del paese realizzato dall’Istat. Nello scenario centrale elaborato dall’istituto di statistica, l’età media aumenta da 43,5 anni nel 2011 fino a un massimo di 49,8 anni nel 2059. Dopo tale anno l’età media si stabilizza sul valore di 49,7 anni, a indicare una presumibile conclusione del processo di invecchiamento della popolazione. L’ Particolarmente accentuato entro i prossimi trenta anni è l’aumento del numero di anziani: gli ultra 65enni, oggi pari al 20,3% del totale, nello scenario centrale aumentano fino al 2043, anno in cui oltrepassano il 32%. Dopo tale anno, tuttavia, la quota di ultra 65enni si consolida intorno al valore del 3233%, con un massimo del 33,2% nel 2056. La popolazione fino a 14 anni di età, oggi pari al 14% del totale, evidenzia un trend lievemente decrescente fino al 2037, anno nel quale raggiunge un valore minimo pari al 12,4%. Dopo tale anno la percentuale di under 15enni si assesta fino a raggiungere un massimo del 12,7% nel 2065. Il margine di incertezza associato a tale stima fa comunque ritenere che nel medesimo anno tale quota potrebbe oscillare in un intervallo compreso tra l’11% e il 14%. Secondo l’Istat la popolazione in età lavorativa (15-64 anni) evidenzia, nel medio termine, una lieve riduzione, passando dall’attuale 65,7% al 62,8% nel 2026. Nel lungo termine, invece, ci si aspetta una riduzione più accentuata, fino a un minimo del 54,3% nel 2056, anno dopo il quale l’indicatore si stabilizza, con un valore del 54,7% nel 2065, per un intervallo di stima compreso tra il 53,8% e il 55,8%. La ricerca prende in esame anche il numero complessivo dei residenti in Italia. Stando alle previsioni, nel 2065 la popolazione sarà pari a 61,3 milioni (“scenario centrale”) dopo aver toccato un picco di 63,9 22 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 milioni nel 2042. Cumulando gli eventi demografici relativi al periodo 2011-2065, l’evoluzione della popolazione attesa nello scenario centrale è il risultato congiunto di una dinamica naturale negativa per 11,5 milioni (28,5 milioni di nascite contro 40 milioni di decessi) e di una dinamica migratoria positiva per 12 milioni (17,9 milioni di ingressi contro 5,9 milioni di uscite). Sulla base delle ipotesi concernenti i movimenti migratori con l’estero e sulla base di un comportamento riproduttivo superiore a quello della popolazione di cittadinanza italiana, si prevede che l’ammontare della popolazione residente straniera possa aumentare considerevolmente nell’arco di previsione: da 4,6 milioni nel 2011 a 14,1 milioni nel 2065, con una forbice compresa tra i 12,6 e i 15,5 milioni. Contestualmente, nel periodo 2011-2065 l’incidenza della popolazione straniera sul totale passerà dall’attuale 7,5% a valori compresi tra il 22% e il 24% nel 2065, a seconda delle ipotesi. ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 23 associazione economia familiare Mutui casa: tassi al 6%, rincari del 30% Le banche, anche in Trentino, continuano ad aumentare il prezzo dei crediti. Nei mutui per l’abitazione si incontrano tassi di interesse oltre il 6%. onostante l’iniezione miliardaria di liquidità all’1% di interesse ottenuta dalla Banca Centrale Europea, le banche, anche in Trentino, continuano ad aumentare il prezzo dei crediti. Secondo la Banca d’Italia, nel terzo trimestre 2011 le famiglie trentine hanno pagato 13,5 milioni di euro di interessi sui mutui casa, il 19% in più dello stesso periodo del 2010. Ma da ottobre a gennaio i tassi sui finanziamenti sono saliti ancora, del 10% nelle banche nazionali, di qualcosa meno nelle Casse rurali, portando l’aggravio vicino al 30%. Ormai nei mutui per l’abitazione si incontrano tassi di interesse oltre il 6%. Lo scorso settembre, secondo Bankitalia, le famiglie trentine erano indebitate per 2.587 milioni come mutui casa, il 7% in più dell’anno precedente, e per 511 milioni come credito al consumo, il 5% in meno del terzo trimestre 2010 ma in crescita sul trimestre precedente. Le nuove erogazioni di mutui tra luglio e settembre, però, sono letteralmente crollate: 99 milioni invece dei 158 del trimestre precedente, con una contrazione del 37%, e dei 114 milioni del periodo luglio-settembre 2010, con un calo del 13%. L’altra faccia di questa medaglia è l’aumento delle famiglie in difficoltà che non riescono a pagare le rate dei debiti. A settembre erano 3.413, cioè 56 in più di giugno e 477 in più del settembre 2010. I crediti in sofferenza ammontano a 115 milioni, contro i 110 milioni di giugno e i 90 milioni del settembre 2010. L’incremento annuo è di quasi il 28%. Per ogni famiglia si tratta in media di oltre 33 mila euro di rate non pagate. Le famiglie hanno pagato fra luglio e settembre 15,4 milioni di interessi sui finanziamenti ottenuti dalle banche. Nello stesso trimestre 2010 avevano pagato 13 milioni. L’aggravio è stato di 2,4 milioni, pari al 18,5% in più. Ancora più pesante è stato l’aumento dei tassi per le imprese: dai 56 milioni del terzo trimestre 2010 sono passate a pagare 70 milioni nel terzo trimestre 2011, il 24% in più. N Ma da ottobre a gennaio i tassi sono aumentati ancora e gli incrementi già rilevati dal Centro tutela consumatori nell’indagine di novembre sono stati ampiamente superati. Il mutuo casa a tasso fisso della Banca di Trento e Bolzano, considerando un prestito di 100 mila euro a 20 anni, era nel novembre 2010 al 4,50%. A ottobre 2011 era salito al 5,10%, con una rata mensile cresciuta del 5%. Ora però lo stesso mutuo è proposto al 6,30%, con una rata di 734 euro mensili, il 16% in più del 2010 e il 10,3% in più di tre mesi prima. Nel caso del mutuo Btb a tasso variabile, si è passati dal 2,48% del novembre 2010 al 3,55% dell’ottobre 2011 all’attuale 4,45%, con una rata di 642 euro al mese, il 21% in più del 2010 e il 10,2% in più di ottobre. Lo spread, cioè il margine che la banca applica al parametro scelto, in questo caso l’Euribor a 1 mese, è salito dal 2,20% di ottobre al 3,40%. Tra i mutui casa proposti da Unicredit, quello a tasso variabile era al 2,56% nel novembre 2010. A ottobre 2011 era salito al 5,10% e ora è passato al 5,95%, con una rata mensile di 714 euro. L’incremento sul 2010 è del 34%, quello degli ultimi tre mesi è del 7,2%. Lo spread è cresciuto dal 3,50 al 4,50%. Rimangono più contenuti i tassi proposti dalle Rurali, ma anche qui si vedono gli aumenti. Il mutuo casa a tasso variabile della Cassa Rurale di Trento era al 2,38% a fine 2010, è salito al 3,39% a ottobre, con un aumento della rata del 13,5%, e ancora cresciuto al 3,79% a gennaio, con la rata a 595 euro mensili, il 3,6% in più di tre mesi prima. Lo spread è passato dall’1,85 a 2,35%. La Cassa Rurale di Rovereto propone un variabile al 3,85% e un fisso al 5,47%. [S.F.] Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 23 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 24 associazione il caso Diventa rapinatore per pagare i suoi operai [tratto da www.lastampa.it del 30 dicembre 2011] ercavano un bandito seriale, quello che nelle ultime settimane ha messo a segno tre colpi ad altrettante farmacie dell’Astigiano. Invece, hanno preso un insospettabile: un piccolo impresario edile, oberato dai debiti. Messo alle strette dagli investigatori della Squadra Mobile, ha subito confessato: «Sono io che ho fatto il colpo alla “San Lazzaro”. Delle altre rapine non so nulla, ma quella, alla vigilia di Natale, l’ho fatta io». E ora si indaga per capire se ci sia sempre lui dietro gli altri colpi. Alto, barba fluente, come un Cristo in croce si è accasciato affranto sulla sedia, in questura, davanti al capo della Mobile Carmine Bagno. Fabrizio Sabatini, 42 anni, detto “Gesù” dagli amici, proprio per quell’aspetto ieratico, si è lasciato andare a un pianto dirotto. Ne è venuta fuori una storia toccante e a suo modo emblematica, delle difficoltà economiche al tempo della crisi. «Sono al verde, manca il lavoro e non volevo dover licenziare i miei dieci operai. Così ho pensato a come avrei potuto portare a casa qualche soldo. Lo so». Ed ecco l’idea del colpo. Con un complice, per il momento non ancora identificato. Sabato, nel tardo pomeriggio, si è confuso tra i clienti della farmacia C Benvenuti Nel mese di ottobre e dicembre l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento si è arricchita dei seguenti nuovi iscritti. A tutti loro un caloroso benvenuto e un “in bocca al lupo” per le rispettive attività. Akhtar Nasreen Viale G. Prati, 6 - Riva del Garda Bigiotteria Altares Srl Via S. Andrea, 53 - Arco Commercio Andreatta Christian Sc Pitture Via Trieste, 48 - Vigolo Vattaro Pittore, Imbianchino 24 l’Artigianato “San Lazzaro”, nel popolare quartiere di corso Casale, alla periferia est della città. Zona trafficatissima. Nessuno ha fatto caso a quel tipo con la barba, un berretto di lana, che è entrato, ha atteso il suo turno, poi ha estratto un cacciavite, lo ha puntato al farmacista e gli ha intimato: «Fuori i soldi, fai in fretta». Ha arraffato un paio di migliaia di euro dalla cassa, poi è uscito di corsa. Ma da bandito molto “improvvisato” ha commesso una serie di errori. L’auto, pare una vecchia “Marea”, guidata dal complice, anziché allontanarsi nel traffico cittadino avrebbe fatto una inversione su una piazzola vicina alla farmacia. B.& C. Srl Via F. Serafini, 17/19 - Preore Disgaggio Calcagni Francesco Videoproduzioni Via Taramelli, 8/5 - Trento Realizz. filmati audiovisivi Capizzi Eleonora Componente Creativa Via Ugo Foscolo, 14 - Albiano Fiori secchi ornamentali Cappelletti Oscar Corso Milano, 5 - Zambana Gessino, pannelli gesso Castioni Simonetta Fotomoderna Volani Via Tartarotti, 11 - Rovereto Studio fotografico Centro Assistenza Valle Dei Laghi Srl Via Al Monte Gazza, 17 - Lon Rip. e manutenzione forni Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 Cerealmondo Tamanini Snc di Tamanini Dem Via dei Campi, 22 - Novaledo Molitura di Cereali Cont Antonio Via Solneri, 7 - Garniga Vecchia Garniga Terme Scavi Movimento Terra Conte Oronzo Gloware Piazza Municipio, 11 - Pergine Valsugana Prod. e install. software Demolscavi Srl Via Fucine, 10 - Pinzolo Altri Servizi Dexa Snc di Dezulian Marco Via Mazzini, 57 - Predazzo Impianti Idraulici Easy Sas di Cuozzo Teresa e C. Via Grazioli, 12 - Trento Commercio ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 25 associazione «L’ho fatto per loro, i miei operai» ha ripetuto più volte. E poi, in lacrime: «Penso alle mie figlie, volevo fare un regalo per Natale a loro. […]». Il titolare, che era uscito di corsa, ha seguito la scena, si è annotato qualche numero della targa e poi ha fornito una descrizione dettagliata agli agenti. E a supportare le indagini, c’erano le immagini della tv a circuito chiuso. L’impianto di videosorveglianza ha registrato ogni mossa del bandito. Le indagini sono state immediate. Gli agenti sono riusciti a risalire all’auto usata per la fuga, hanno individuato il proprietario che l’aveva lasciata in strada per un ricovero in ospedale e ha scoperto così che gli era stata rubata. E di lì sono arrivati al rapinatore. Quando sono andati a prenderlo era solo in casa: due stanze, affittate da qualche mese, nel cuore di una piccola frazione, Valleandona, a pochissimi chilometri dal centro. Sabatini stava lì da solo, da quando si è separato dalla compagna da cui ha avuto tre figlie, di 15, 13 e 6 anni. Si è lasciato ammanettare senza opporre resistenza. All’inizio ha fatto finta di non sapere, di non capire. Ma, poi, davanti alle prove fornite dagli agenti, è sbiancato. «L’ho fatto per loro, i miei operai» ha ripetuto più volte. E poi, in lacrime: «Penso alle mie figlie, volevo fare un regalo per Natale a loro. Ma non avevo più nulla, mi sono sentito perso. E ho agito così. Sì, per disperazione. Ma adesso mi sono tolto un peso. So che dovrò pagare per quello che ho fatto, ma la prima cosa che mi tormenta è il pensiero delle mie figlie e dei miei operai senza più lavoro. Chiedo scusa a tutti, ma mi sono trovato solo e non ho più saputo come uscirne». Edilsassone Snc di Sassone Claudio & C. Via G. Poli, 54 - Trento Costruzioni edili Elettrotek Impianti Elettrici Sas di Bai Via Lagolo, 5 - Lasino Elettricista (civ. e ind.) G.N. Sas di Carissimo Nicolino e Silvano Fraz. Scancio, 61/A - Segonzano Costruzioni edili Immobiliare Alovisi Snc di Alovisi Attil Via Salenghi, 70 - Volano Immobiliare Immobiliare Decarli Elio e C. Snc Via Alla Veduta, 4 - Trento Immobiliare Kaludjerovic Ratko Viale Dante, 77 - Riva Del Garda Parrucchiere per signora il caso L’Agenzia del Lavoro ha reso noto i dati sull’impiego dei primi nove mesi del 2011 Continua il trend positivo delle assunzioni in Trentino Anche nel mese di settembre, dopo quello di agosto, si rileva una crescita delle assunzioni, che inverte il calo rilevato nei due mesi precedenti (giugno e luglio) riallineandosi all’andamento generale dell’anno. La crescita – rispetto al settembre del 2010 – si deve tanto al settore agricolo (+878 unità per un + 9,2%), che al terziario (+759 e +7,4%), mentre a ragione del calo che in questo mese ha colpito anche il manifatturiero, il secondario perde 260 unità per una variazione del -13,9%. Il trend positivo è rilevabile anche sui dati di lungo periodo. Rispetto al gennaio-settembre del 2010, le assunzioni crescono di 2.765 unità per una variazione positiva del 2,8%. Il settore più dinamico è certamente quello dell’agricoltura (+2.569 unità per un +16,0%), ma grazie al dato dell’ultimo mese una dinamica ascendente si rileva anche per il terziario (+660 unità; +1,0%). In particolare un andamento di crescita si osserva nei servizi alle imprese (+262 unità) e negli altri servizi del terziario (+622), mentre calano le assunzioni nel commercio (-138), e nonostante il dato di crescita di settembre, ancora negativa è la dinamica nei pubblici esercizi (-86 unità). Il secondario, nel suo complesso, perde 464 assunzioni per un decremento del 3,0%. È un dato che nel lungo periodo si deve al solo comparto delle costruzioni (-771 unità), mentre il manifatturiero, in decisa flessione nell’ultimo mese, riesce a rimanere ancora positivo per 307 unità. [S.F.] Labalestra Lorenzo Via Castelbarco, 18 - Trento Altri Servizi Lattonerie Faes Elio e figli Snc Via Tambosi, 53/1 - Trento Officina da lattoniere M2 Arredamenti Snc di Collini e Panteghi Via dei Ronchi, 15 - Vigo Rendena Prod. mobili legno Notarangelo Domenico Nico taxi e viaggi Via Fia, 15/B - Tesero Autonoleggio da rimessa Pane D.O.C. di De Zuani Enrico e Bonetti Alessandro Via S. Lucia, 8 - Ledro Panificio Pangrazzi Amedeo Via di Carbonara, 29 - Croviana Costruzioni edili Pederzolli Piero & C Snc Via Garibaldi, 12 - Zuclo Impianti di riscaldamento Sirio S.R.L. Via Circonvallazione, 89 - Tione di Trento Commercio Tecnosoluzioni Srl Via Della Rupe, 62 - Mezzolombardo Rip. macchine stradali Vaccaro Roberto Francesco Via San Romedio, 42 - Marco Posa marmi e piastrelle Vicol Tatiana Via A. Diaz, 4 - Cles Lavanderia Zagoli Carlo Vicolo Enrico Toti, 5 - Villafranca Verona Costruzioni edili Tarter Cristian Elettroart Via del Pozzo, 15 - Dardine Elettricista (civ. e ind.) Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 25 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 26 associazione novità Consorzio Autoriparatori Artigiani di Fiemme e Fassa: un consorzio in crescita Nuova apertura a Soraga del “Centro revisioni Fassa” zione della revisione on-line (su www.autotrentino.it) e l’introduzione di una linea diretta con il cliente basata sull’avviso preventivo della scadenza della revisione tramite SMS, lettera postale ed e-mail. el 1998 nasceva una delle realtà consortili ad oggi più solide sul territorio delle Valli di Fiemme e Fassa: il Consorzio Autoriparatori Artigiani. Sotto questo nome 29 aziende tra officine e carrozzerie delle due valli, consorziatesi con un unico, forte obiettivo: offrire un servizio completo di revisione degli autoveicoli mettendo a disposizione dei clienti la professionalità, l’esperienza, la competenza e l’organizzazione di un network di imprese artigiane da sempre attente alla cura dell’autoveicolo in ogni sua parte. Obiettivo perseguito con la creazione a Ziano di Fiemme, nel 2005, di un moderno centro revisioni dotato di due linee per auto e una per moto e con la recentissima (novembre 2011) apertura di una nuova sede a Soraga, creata per agevolare il lavoro dei consorziati della Val di Fassa e di conseguenza per offrire un servizio ancora più vicino a casa, a tutti gli automobilisti fassani. Rispettando in pieno il vecchio motto “l’unione fa la forza”, fondamento di ogni impresa consortile, oltre ai due centri revisioni il Consorzio ha dato vita in tredici anni di operatività a una serie di attività, servizi e iniziative, che il singolo meccanico/carrozziere difficilmente sarebbe riuscito a creare in maniera autonoma. All’attività di revisione autoveicoli, che ad oggi è il core-business dei 29 consorziati con 6000 veicoli revisionati all’anno, si sono infatti aggiunti servizi in grado di nobilitare la partnership tra le aziende e di soddisfare sempre maggiormente il cliente: nel 2005 ad esempio è stato introdotto un servizio esclusivo di numero verde (800-816-826) per il recupero delle vetture in panne, attivo 24 ore su 24 e in grado di rispondere in brevissimo tempo alle esigenze di soccorso grazie ai 12 carri-attrezzi messi a disposizione dai consorziati. Servizio tra l’altro reso gratuito per i clienti dei centri revisioni consortili. Altre importanti innovazioni per il territorio valligiano sono state l’attivazione del servizio di prenota- N 26 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 Il tutto avendo ben in mente la creazione del valore per il cliente. Valore che non si esprime solo attraverso l’aggiunta di nuove proposte commerciali o servizi, ma anche attraverso un forte impegno sociale. Il Consorzio è parte molto attiva nella vita sociale valligiana, anche grazie a iniziative come il supporto economico all’Associazione Bambi che si occupa dell’aiuto e sostegno a bambini malati o in condizioni disagiate. Ogni anno infatti, una percentuale del costo di ogni revisione viene destinata a un fondo per la crescita di questa associazione no-profit. Iniziative importanti quindi, anche non direttamente legate al mondo dell’automobile e sempre portate avanti in gruppo, incanalando gli sforzi, gli investimenti e le risorse di tutti per far crescere un sistema, non solo economico ma anche sociale. Premiati due soci del Consorzio Autoriparatori artigiani della Vallagarina In occasione della cena sociale del Consorzio Autoriparatori Artigiani della Vallagarina – Consorzio Revisioni e Servizi – Rovereto –, tenutasi lo scorso 17 dicembre 2011, all’Agritur Roeno a Brentino Veronese, alla presenza oltre che dei soci con le famiglie anche del Presidente Fiorenzo Marzari e Vice Presidente Danilo Vincenzi e di tutto il Consiglio di Amministrazione, è stata consegnata una targa di riconoscimento ai soci che hanno raggiunto la meritata pensione. Si tratta di Gianni Giovanazzi e Davide Andreolli [ritratti nella foto]. Inoltre, alla cena sociale hanno partecipato: il Presidente provinciale dell’Associazione Artigiani Roberto De Laurentis, il Presidente territoriale Andrea Benoni, Elena Bertolini e la consulente di Trentino Caf Imprese Manuela Trentini. ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 27 associazione qualità È Bologna la provincia dove si vive meglio Ecco i risultati della 22esima edizione della ricerca che annualmente conduce “Il Sole 24 Ore”. La maglia nera spetta a Foggia. di Stefano Frigo se è però in sofferenza per quanto riguarda l’ordine pubblico, dove pure risale dal centesimo al 92esimo posto: tra i reati che più la penalizzano la microcriminalità e le truffe. BOLOGNA È Bologna la provincia italiana dove si vive meglio, secondo la 22esima edizione della ricerca che ogni anno fa “Il Sole 24 Ore” dedicata alla qualità della vita nel nostro Paese. La maglia nera, invece, va stavolta alla provincia di Foggia. Bologna si piazza in prima posizione pur non arrivando in testa in nessuna delle sei categorie prese in esame. Trento L’INDAGINE L’indagine, attraverso le statistiche più recenti, mette a confronto la vivibilità nelle 107 province italiane in sei aree significative: Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi-ambientesalute, Popolazione, Ordine pubblico e Tempo libero. Ciascuna area è suddivisa a sua volta in 36 parametri e alla pagella finale si arriva attraverso il calcolo dei punteggi ottenuti nei 36 parametri e nelle sei tappe dell’indagine. Aosta a LE ALTRE CITTÀ E le altre città italiane? Tra le realtà maggiori Milano è la migliore e sale al 19esimo posto mentre Roma arriva solo al 23esimo ma guadagna ben dodici posizioni. Napoli e Torino si piazzano invece rispettivamente al 105esimo posto e al 51esimo. L’indagine ripropone l’annoso divario Nord-Sud. Nella classifica finale infatti, per arrivare alla prima realtà del Mezzogiorno bisogna scendere fino al 45esimo posto occupato da Olbia-Tempio; al contrario partendo dal fondo classifica bisogna risalire fino all’84esimo gradino per incontrare una provincia non meridionale, Frosinone. Anche nelle sei graduatorie di tappa è il Nord a prevalere: Treviso nel Tenore di vita, Ravenna in Affari e Lavoro, Trieste nei Servizi, Piacenza nella Popolazione e Rimini nel tempo libero. Il Sud ha la sua rivincita nell’Ordine pubblico con Oristano che conquista la palma della sicurezza. Trieste Milano Venezia Torino San Marino S Firenze Ancona Perugia a L’Aquila Roma Città t del Vaticano Campo pobasso po Bari Napoli Potenz nz nza Cagliari rri Catanzaro Messina BOLOGNA PRIMA IN CLASSIFICA La provincia di Bologna arriva al vertice della classifica grazie soprattutto ai buoni risultati (pur se non primati) riportati in quasi tutte le sei aree e in particolare nel capitolo Servizi-ambientesalute, dove è seconda: per i posti disponibili negli asili nido, è prima. Occupa invece la settima posizione nel capitolo Tenore di vita (con ad esempio 33 mila euro nel parametro del Pil pro capite), l’undicesimo gradino in Affari e lavoro (tra gli indicatori dell’area spicca la quota di donne occupate, il 45%) e il quinto nel Tempo libero (dove ha un alto indice di assorbimento libri). La provincia bologne- LE SEI CATEGORIE Nel “medagliere”, c’è Treviso che si aggiudica il primo posto nella categoria Tenore di vita (l’ultima è Napoli). È Ravenna invece la numero uno per Affari e lavoro, mentre l’ultima in questo caso è Agrigento. Sempre al Nord, in particolare a Trieste, va il primo posto per Servizi ambiente (ultima è Crotone), mentre Piacenza vince nella categoria Popolazione. Arriva prima Oristano, invece, per l’Ordine pubblico e in questa categoria l’ultima provincia risulta essere Milano. Infine, il Tempo libero: qui la prima è Rimini e l’ultima è Crotone. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 27 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 28 associazione qualità Qualità della vita: Trento in testa Trento si conferma per il secondo anno consecutivo al primo posto nella classifica elaborata dall’Università La Sapienza di Roma per Italia Oggi sulla qualità della vita e pubblicata sul quotidiano economico diretto dal piacentino Pierluigi Magnaschi. Piacenza si colloca alla 38esima piazza, perdendo tre posizioni rispetto all’anno passato. di Stefano Frigo ltre al dato un po’ scontato che la crisi economica ha portato a un peggioramento complessivo della qualità della vita, percepito in modo più acuto nelle regioni meridionali – secondo quanto scrive Italia Oggi – vi è la sorpresa di una sostanziale tenuta dei livelli di benessere nei grandi centri urbani. Nel resto del Paese si assiste, secondo il rapporto, a un peggioramento generalizzato: diminuisco- O 28 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 no infatti a 45 (erano 55 lo scorso anno) le province nelle quali si vive in modo buono o accettabile, mentre salgono a 58 (contro le 48 del 2010) le province in cui la qualità della vita risulta scarsa o insufficiente. Con una ulteriore caduta dell’Italia meridionale e insulare. «A conferma di ciò – scrive Italia Oggi – l’ultimo posto di Trapani (terz’ultima nella precedente indagine) e il penultimo di Napoli (ultima nelle precedenti due edizioni)». I grandi centri urbani «reggono il colpo» e si concentrano a metà classifica: Roma, in particolare, si piazza al 51° posto (dal 57°), Milano sale al 46° (era al 49°), Torino passa al 47° (dal 51°). In controtendenza Bologna, che scende dal 21° al 40° posto e Firenze (dal 31° al 42°). Il rapporto di Italia Oggi è uno strumento di monitoraggio della qualità della vita che impiega una metodologia rinnovata rispetto al passato, con un’architettura caratterizzata da nove dimensioni d’analisi – affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita – 17 sottodimensioni e 93 indicatori di base. ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 29 associazione pensioni Inps, effetto finestre, assegni 11 mesi -29,5% I dati dell’Inps sui primi 11 mesi. Sono 224.856 tra vecchiaia e anzianità, -94.000 rispetto al 2010. di Stefano Frigo rollo delle nuove pensioni liquidate nel 2011: nei primi 11 mesi dell’anno – secondo gli ultimi dati dell’Inps – le pensioni di vecchiaia e anzianità liquidate sono state 224.856, oltre 94.000 in meno rispetto allo stesso periodo 2010. Il dato è stato possibile soprattutto grazie all’effetto finestre. C Il calo più consistente si è registrato per le nuove pensioni di vecchiaia (età anagrafica di 65 anni per gli uomini e di 60 le donne secondo le regole vigenti fino al 2011, anni però che sono diventati 66 e 61 con l’introduzione della finestra mobile). Nei primi 11 mesi del 2011 sono state liquidate appena 94.216 nuove pensioni di vecchiaia, con un calo del 39,4%. Per le anzianità si è registrato invece un calo del 20,1%, con gli assegni liquidati nei primi 11 mesi passati dai 163.507 del 2010 ai 130.640 del 2011. Sulla diminuzione hanno inciso soprattutto le nuove regole scattate nel 2011 sulla finestra mobile (12 mesi di attesa una volta raggiunti i requisiti per la pensione, 18 mesi per gli autonomi) e sull’inasprimento dei requisiti per l’accesso alla pensione di anzianità (almeno 60 anni di età con quota 96 tra età e contributi, a fronte dei 59 e quota 95 del 2010, mentre sono rimasti stabili i 40 anni di contributi a qualsiasi età). Nel 2011 quindi sono riusciti a uscire solo coloro che avevano già raggiunto i requisiti nel 2010, perché per chi li ha raggiunti quest’anno è scattata la finestra mobile che ha rinviato tutti al 2012. L’andamento è leggibile con chiarezza nei diagrammi dell’Inps, con il blocco quasi totale per le pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti da maggio 2011 (su 46.778 pensioni di vecchiaia ai lavoratori dipendenti oltre 39.000 sono state erogate tra gennaio e aprile grazie alle uscite con le vecchie finestre). Per i dipendenti il crollo delle pensioni di vecchiaia rispetto alle 90.108 accertate nei primi 11 mesi del 2010 è stato del 48%. Dal prossimo anno scatteranno le regole previste dalla manovra correttiva (addio alle quote per l’anzianità, aumento per l’età di vecchiaia delle donne, cancellazio- ne della finestra mobile ecc.) ma usciranno ancora con le vecchie regole coloro che hanno maturato i requisiti nel 2011 e sono stati bloccati dalla finestra mobile. Quindi il lavoratore dipendente che ha maturato i requisiti per la pensione a giugno 2011 uscirà a giugno 2012, ancora con la finestra mobile. Il calo complessivo delle pensioni ha riguardato sia i lavoratori dipendenti (da 191.666 a 134.243, con un -29,6%) sia gli autonomi (da 27.501 a 20.137 per i coltivatori diretti, da 53.416 a 38.107 per gli artigiani, da 46.362 a 32.369 per i commercianti). Se si guarda solo alle pensioni di anzianità, il calo è stato più consistente per gli autonomi che per i dipendenti. Nei primi 11 mesi del 2011, infatti, le nuove pensioni di anzianità liquidate dal fondo lavoratori dipendenti sono state 87.465, appena il 13,8% in meno rispetto alle 101.558 dei primi 11 mesi del 2010. Per i trattamenti di anzianità dei dipendenti si è registrato un aumento di 21.135 assegni rispetto ai 66.330 previsti dall’Inps, unico caso per il quale gli assegni liquidati sono stati superiori a quelli previsti Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 29 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 30 associazione pensioni dall’Istituto (nel complesso tra vecchiaia e anzianità sono stati nei primi 11 mesi del 2011 14.364 in meno rispetto alle attese). Inps, in 11 mesi 130.640 anzianità, 2/3 con 40 anni Nei primi 11 mesi del 2011 le nuove pensioni di anzianità sono state 130.640, in calo del 20,1% sullo stesso periodo del 2010. È quanto emerge da dati Inps che l’ANSA è in grado di anticipare, secondo i quali quasi i due terzi dei nuovi trattamenti di anzianità (84.205) sono stati liquidati grazie ad almeno 40 anni di contributi versati (quindi indipendentemente dall’età anagrafica). Sono invece usciti nel 2011 grazie alle quote (età più contributi) 46.435 lavoratori, poco più del 35% del totale. È crollato rispetto al 2010 il numero di coloro che sono usciti dal lavoro grazie alle “quote” per la pensione di anzianità. Nei primi 11 mesi del 2011 infatti sono usciti grazie alla somma di età e contributi 46.435 lavoratori dipendenti, a fronte dei 70.618 Trentino: evasione fiscale in crescita del 13% L’evasione fiscale in Trentino è cresciuta l’anno scorso del 13%. Lo sostiene un rapporto di Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it L’andamento è confermato dalle prime stime del recupero delle imposte evase da parte delle agenzie fiscali. L’Agenzia delle Entrate di Trento chiude il 2011 con un incremento degli incassi tra il 10 e il 15%: dai 75 milioni di euro del 2010 si dovrebbe tornare vicino agli 85 milioni. A questi si aggiungono i risultati dell’Agenzia delle Dogane nel contrasto ai furbetti dell’Iva sulle importazioni e delle accise sui carburanti: 20 milioni di maggiori imposte accertate, per un totale, tra le due agenzie, di oltre 100 milioni di evasione recuperata. Secondo il network di professionisti Krls, nel 2011 l’imponibile evaso in Italia è cresciuto del 13,4%. In termini di imposte sottratte all’erario siamo nell’ordine dei 180 miliardi di euro. Tra le regioni dove sono aumentati numericamente gli evasori fiscali è in testa la Lombardia con il 15,3% di crescita, pari a un più 15,9% di imposte evase, seguita dal Veneto (+14,9%) e dalla Valle d’Aosta (+13,6%). Il Trentino Alto Adige è sesto col 13,1% di incremento sul 2010. Il rapporto pubblicato da Contribuenti.it sottolinea che le maggiori aree di evasione si concentrano, oltre che nell’economia criminale, nelle grandi aziende e nell’economia sommersa, più che nella mancata emissione di scontrini. Anche questo dato di tendenza risulta coerente con i risultati delle agenzie fiscali in Trentino. La direzione provinciale di Trento dell’Agenzia delle Entrate ha raggiunto e superato l’obiettivo di 30 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 usciti nel complesso grazie alle quote nell’intero 2010 (-34,2%). Il numero di coloro che sono usciti con almeno 40 anni di contributi versati è diminuito da 95.397 a 84.205 (-11,7%). Hanno tenuto soprattutto le uscite con almeno 40 anni di contributi dei lavoratori dipendenti, passate da 57.574 dell’intero 2010 a 51.885 dei primi 11 mesi 2011 (-9,8%). riscossione, pari al dato dell’anno precedente, svolgendo un minor numero di controlli, il 20% in meno, che però sono risultati più mirati, più concentrati sui soggetti maggiori e meno invasivi per le imprese. Gli incassi erano stati pari a 84,9 milioni nel 2009, erano scesi a 75,6 milioni nel 2010 e ora risalgono verso gli 85 milioni. Le maggiori imposte accertate, Irpef, Ires, Iva e Irap, erano nel 2010 a quota 125,3 milioni. Non è ancora disponibile la stima 2011. Nel 2010 erano stati effettuati 7.251 accertamenti e 96 verifiche e ispezioni. Nell’anno appena trascorso il numero dei controlli è diminuito del 20%, ma il valore delle imposte riscosse è cresciuto di quasi altrettanto. Va precisato peraltro che dei 400 dipendenti dell’Agenzia in Trentino una buona metà non svolge attività di verifica e controllo ma è dedicata ai servizi al pubblico allo sportello. Risultati importanti sono stati ottenuti anche dall’Agenzia delle Dogane di Trento, deputata in particolare al controllo dell’Iva intracomunitaria e delle accise, soprattutto sui prodotti energetici, che da sole costituiscono un flusso di pagamenti di circa 200 milioni l’anno. L’Agenzia, che conta 90 dipendenti, ha un apposito ufficio per le frodi negli scambi interni all’Unione Europea, soprattutto sull’Iva. L’anno scorso sono state accertate maggiori imposte da pagare per circa 20 milioni, che potrebbero dar luogo a riscossioni altrettanto rilevanti. Si tratta soprattutto di frodi sull’Iva nelle importazioni di veicoli e di carne, in cui sono coinvolte anche imprese non trentine. L’altro grande campo di controlli riguarda le agevolazioni e le esenzioni sulle accise, che spesso vengono impropriamente estese: ad esempio dai tir, che beneficiano di accise agevolate, al suv del titolare d’azienda, che non dovrebbe beneficiarne. [S.F.] ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 31 associazione bilancio spese Natale, consumi a picco: spesi 400 mln in meno Valgono 2,3 miliardi di euro i cibi e le bevande consumati a tavola tra il cenone della vigilia e il pranzo di Natale, che nove italiani su dieci hanno scelto di trascorrere a casa con parenti o amici. È questo il bilancio stimato dalla Coldiretti che conferma come gli italiani non rinuncino all’appuntamento più tradizionale dell’anno, per il quale però si è speso molto meno dello scorso anno (-18%). di Stefano Frigo prevalere è stato il Made in Italy con meno caviale, ostriche, salmone e champagne e – sottolinea la Coldiretti – più bollito e pizze rustiche. Dal Natale 2011 esce rafforzata la tendenza alla riscoperta del legame con i prodotti del territorio che si è espressa a tavola nella preparazione delle ricette del passato: un appuntamento che, nonostante i profondi cambiamenti negli stili di vita, è fortemente radicato nella popolazione. A Saldi: Codacons, saranno flop nonostante taglio spese Natale Nonostante a Natale si siano spesi 48 euro in meno a testa, la previsione per i saldi invernali è di un flop, con un calo delle vendite dal 30 al 40%. Lo afferma il Codacons, secondo il quale sono state confermate le stime negative sul fronte dei consumi natalizi. «Ogni cittadino – spiega l’associazione – ha effettuato tagli nei vari settori relativi al Natale, dai regali agli addobbi per la casa, con la conseguenza che, rispetto agli anni passati, ogni cittadino ha speso mediamente 48 euro in meno». E per i saldi partiti il 5 gennaio scorso le previsioni del Codacons non erano più ottimistiche: «Prevediamo il flop dei saldi invernali – spiega il presidente Carlo Rienzi –, i cittadini in un momento di grave crisi come quello attuale, non ricorreranno agli sconti, e taglieranno ulteriormente gli acquisti. Rispetto ai saldi invernali dello scorso anno, quest’anno saranno in clamoroso calo, con riduzioni delle vendite che andranno dal 30 al 40%». La maggioranza delle tavole sono state infatti imbandite con menu a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 850 milioni di euro per pesce e carni compresi i salumi, 490 milioni di euro per spumante, vino e altre bevande, 400 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 270 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca e 190 milioni di euro per formaggi e uova. La spesa per il pranzo di Natale in milioni di euro Pesce, carne, ragù e salumi, ecc. 850 Spumante, vino e altre bevande 440 Dolci, panettone, pandoro 400 Frutta, ortaggi e conserve 270 Pasta e pane 200 Formaggi e uova Totale 140 2.300 [Fonte: Elaborazioni Coldiretti] Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 31 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 32 associazione confartigianato A Natale scelti i dolci made in Italy I più golosi in Lombardia e a Milano 88.732 imprese artigiane tengono alta la bandiera dell’alimentazione made in Italy: in un anno aumentate dell’1,4%, soprattutto in Lombardia, Umbria, Piemonte. I nostri dolci piacciono sempre di più anche all’estero: in 8 mesi export +8,6%. ono 7.468.607 le famiglie italiane che a Natale hanno portato in tavola dolci artigiani. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Osservatorio Ispo-Confartigianato. Tradizione, freschezza, qualità delle materie prime, cura della lavorazione sono le caratteristiche che, secondo la rilevazione di Confartigianato, fanno preferire al 30% della popolazione italiana i dolci natalizi realizzati da 42.633 pasticcerie e panifici artigiani attivi nel Paese. I più golosi di specialità artigiane legate alle prossime festività si trovano in Lombardia, con 1.300.601 famiglie che li prediligono rispetto ai prodotti industriali, e a Milano con 443.906 famiglie orientate su questa scelta. Seguono, a livello regionale, la Campania (695.360 famiglie) e la Sicilia (664.394 famiglie). Nella classifica provinciale, Roma e Napoli si classificano al secondo e terzo posto rispettivamente con 438.799 e 356.224 famiglie che a Natale consumeranno dolci artigiani. Sotto controllo i prezzi di panettoni e pandoro, ma anche delle altre 1.332 specialità tradizionali e tipiche di ciascuna regione italiana. Confartigianato fa rilevare che, nonostante i forti rincari dei costi delle materie prime registrati in quest’ultimo anno (il prezzo dello zucchero è aumentato del 16%, quello della farina del 7,3%, quello del burro del 6,7% e quello delle uova del 3,5%), i pasticceri artigiani si sono impegnati a contenere gli aumenti al 2,6%, quasi un punto in meno rispetto al 3,4% del tasso di inflazione registrato nello stesso periodo. La passione degli italiani per i prodotti alimentari artigiani dura tutto l’anno e, tra settembre 2010 e settembre 2011, ha contribuito a far aumentare dell’1,4% il numero delle imprese, pari a 1.227 aziende in più. Una crescita che porta a 88.732 le imprese artigiane del settore alimentare, con 260.609 addetti, in cui operano panificatori, pasticcerie, produttori di pasta fresca, laboratori di cioccolato, norcinerie, attività di lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, produttori di olio e di specialità lattiero-casea- S 32 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 Popolazione e famiglie che preferiscono dolci da ricorrenza artigianali anno 2011 - popolazione con 18 anni e più Regioni Piemonte Valle d’Aosta Liguria Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Totale Popolazione 1.139.595 32.361 420.768 2.491.352 237.642 1.161.275 297.505 1.057.605 811.759 195.571 335.478 1.216.448 372.909 89.259 1.540.444 1.105.998 161.878 547.482 1.356.765 470.035 15.042.126 Famiglie 607.007 18.298 238.495 1.300.601 122.027 574.349 158.136 557.748 412.583 96.614 162.455 599.837 179.407 42.705 695.360 506.478 76.100 258.120 664.394 197.891 7.468.607 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e ISPO- Confartigianato % 8,1 0,2 3,2 17,4 1,6 7,7 2,1 7,5 5,5 1,3 2,2 8,0 2,4 0,6 9,3 6,8 1,0 3,5 8,9 2,6 100,0 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 33 associazione Le 20 province per numero di famiglie che preferiscono dolci da ricorrenza artigianali anno 2011 - popolazione di 18 anni e oltre Regioni Milano Roma Napoli Torino Palermo Brescia Bari Catania Salerno Bergamo Bologna Genova Varese Firenze Caserta Verona Padova Monza e della Brianza Lecce Venezia Popolazione 798.872 888.571 801.277 587.465 332.730 310.668 340.328 289.845 299.900 270.861 238.416 229.683 222.602 215.239 240.167 215.072 220.282 212.598 223.734 206.287 Famiglie 443.906 438.799 356.224 317.212 160.656 159.070 156.855 144.356 137.942 136.495 134.085 131.731 112.421 111.997 109.206 108.041 107.040 106.831 104.916 104.188 % 5,9 5,9 4,8 4,2 2,1 2,1 2,1 1,9 1,8 1,8 1,8 1,8 1,5 1,5 1,5 1,4 1,4 1,4 1,4 1,4 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e ISPO-Confartigianato rie, gelaterie, torrefazioni, produttori di vini, grappe, birre artigianali. Le regioni dove nell’ultimo anno si è registrato il maggiore aumento di imprese artigiane del settore alimentare sono la Lombardia (+4%), seguita dall’Umbria (+2,8%), dal Piemonte (+2%), dal Veneto (+1,9%), dall’Emilia Romagna (+1,6%) e dall’Abruzzo (+1,5%). A livello provinciale il boom di artigiani specializzati nell’alimentazione si registra a Lodi (+8,8%), Milano (+6,9%), Enna (+6,3%), Monza e Brianza (+5,1%), Pesaro e Urbino (+5%). confartigianato Export italiano di torte, panettone di Natale, altri prodotti della panetteria, pasticceria, biscotteria gennaio-agosto 2011 e gennaio-agosto 2010 - valori in milioni di euro export export composizione Paesi var.% 2010 2011 % Francia Germania Austria Regno Unito Grecia Russia Svizzera Spagna Stati Uniti Messico Primi 10 mercati Resto del mondo Mondo 48,2 29,2 13,1 14,4 10,3 6,8 8,5 9,3 6,1 6,7 152,6 54,4 207,0 50,3 35,8 16,8 16,4 8,9 8,8 8,3 7,9 6,7 5,7 165,6 59,1 224,8 22,4 15,9 7,5 7,3 4,0 3,9 3,7 3,5 3,0 2,6 73,7 26,3 100,0 4,3 22,7 28,7 13,7 -13,9 28,1 -1,6 -15,3 10,3 -14,0 8,6 8,6 8,6 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat Ma i dolci della tradizione natalizia made in Italy non piacciono soltanto in Italia. Secondo Confartigianato, tra gennaio e agosto 2011, ne abbiamo esportati per un valore di 224 milioni di euro, con un aumento dell’8,6% rispetto ai primi 8 mesi del 2010. In testa ai Paesi più affezionati alle nostre prelibatezze c’è la Francia, seguita da Germania e Austria. Dall’inizio dell’anno, i nostri cugini d’Oltralpe hanno comprato 50,3 milioni di euro di dolci (pari al 22,4% del nostro export di questo tipo di prodotti). In Germania abbiamo esportato 35,8 milioni di pasticceria (15,9% del totale esportato), mentre in Austria il nostro export di dolci è pari a 16,8 milioni (7,5% del totale). Ed è ancora la Lombardia al vertice della classifica delle regioni italiane che esportano la maggior quantità di prodotti alimentari: nel primo semestre dell’anno da questa regione sono volati nel mondo alimenti per un valore di 1,8 miliardi di euro. L’artigianato alimentare per comparto imprese artigiane registrate al III trimestre 2011 e al III trimestre 2010 Comparto III trim. 2011 % III trim. 2010 var. ass. var.% Pasticceria e panifici 42.633 48,0 42.289 344 0,8 Servizi di ristorazione: cibi da asporto 31.886 35,9 30.968 918 3 Pasta 4.443 5,0 4.516 -73 -1,6 Conservazione di carne e produzione di prodotti a base di carne 2.562 2,9 2.586 -24 -0,9 Lattiero-casearia 1.808 2,0 1.737 71 4,1 Lavorazione e conservazione pesce, frutta e ortaggi 860 1,0 877 -17 -1,9 Produzione di oli e grassi vegetali e animali 926 1,0 954 -28 -2,9 Lavorazione delle granaglie, produzione di amidi e di prodotti amidacei 852 1,0 883 -31 -3,5 Distillerie, vini, birre e altre bevande 820 0,9 811 9 1,1 Tè, caffè, condimenti e spezie 654 0,7 654 0 0 Cacao e cioccolato 372 0,4 377 -5 -1,3 Altri produttori alimentari Totale 916 1,0 853 63 7,4 88.732 100,0 87.505 1.227 1,4 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere - Infocamere, Movimprese Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 33 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 34 associazione consorzi Consorzio Edile Decoratori e Complementari Artigiani Trentini di Giorgio Dellagiacoma Responsabile Area Reti di Impresa Consorzio Edile Decoratori e Complementari Artigiani Trentini in sigla “CEDEC ART” Nome Consorzio Edile Decoratori e Complementari Artigiani Trentini in sigla “CEDEC ART” Locazione Sede Legale: Via Brennero, 182 - 38121 Trento Sede amministrativa e operativa: via Lunelli, 83 - 38121 Trento - tel. e fax 0461.830326 Categoria edilizia e complementari Consorziati 46 Il Global Service che cercavi Il Consorzio Edile Decoratori e Complementari Artigiani Trentini, in sigla “CEDEC ART”, nasce nel settembre del 2009 dall’unione di alcuni artigiani trentini, professionisti con anni d’esperienza e specializzati nelle principali attività edili. Le motivazioni di base che hanno portato alla nascita del Consorzio sono state quelle di offrire la possibilità a piccole imprese artigiane di formare un gruppo efficiente e funzionale che abbia le capacità e i numeri per: • fronteggiare la crisi del settore; • coordinare e incrementare l’attività delle imprese consorziate; • formare un gruppo acquisti che permetta di ottenere dai fornitori scontistiche più vantaggiose; • concorrere e partecipare agli appalti provinciali, pubblici e privati anche di grossa entità, distribuendoli territorialmente, in caso di aggiudicazione, alle aziende consorziate basandosi su un preciso regolamento interno. 34 l’Artigianato CEDEC ART concretizza il desiderio di offrire i migliori servizi nel settore delle costruzioni e finiture edili. Grazie alla forma consortile, si uniscono di fatto esperienza e alta professionalità delle aziende consorziate, consentendo una migliore gestione di qualsiasi tipologia di commesse e forniture, garantendo inoltre competenza, qualità e puntualità. Tutto ciò permette a CEDEC ART, nonostante sia una realtà aziendale giovane, di essere estremamente dinamica e in grado di operare su tutto il territorio regionale e nazionale. Attività e specializzazioni CEDEC ART non è solamente prestazione di singole lavorazioni, ma è stato concepito per offrire un servizio “Global Service”, ossia in grado di coordinare e supervisionare l’opera edile, dalla progettazione fino alla completa realizzazione, fornendo così al cliente un affiancamento ottimale durante tutto il percorso di realizzazione dell’opera. Inoltre molte aziende consorziate CEDEC ART hanno con- Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 seguito certificazioni ISO e attestazioni SOA e rivolgono una particolare attenzione al risparmio energetico e all’utilizzo di prodotti eco-compatibili. I servizi Sono rivolti ad amministrazioni pubbliche e privati, che abbiano la necessità di: • costruire nuove case, anche di classe “A” a basso consumo energetico; • ristrutturare e ampliare edifici esistenti, proponendo varie soluzioni abitative. CEDEC ART è specializzato in: • costruzione di edifici in muratura e in legno; • opere da pittori: imbiancatura, coibentazioni, decorazioni; • lavorazioni in cartongesso, controsoffittature; • restauro artistico: conservazione beni culturali e belle arti; • impianti elettrici e termoidraulici; • rivestimenti in legno; • carpenteria metallica e in legno; • fornitura e montaggio serramenti in legno, metallo e pvc; ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 35 associazione • impermeabilizzazioni edili; • opere di lattoneria; • pavimentazioni; • arredo urbano. Ai clienti, oltre a proporre le migliori soluzioni da adottare, viene offerta l’assistenza per la presentazione delle pratiche relative a contributi, agevolazioni fiscali e risparmio energetico. Stratigrafia completa della parete certificata Esperienza e passione Il Consorzio ha partecipato alla fiera “Made Expo 2011”, fiera internazionale dell’architettura - edilizia - design, che si è tenuta a Rho (MI), dal 5 all’8 ottobre 2011, e alla fiera “Klimahouse 2012”, fiera internazionale specializzata per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia, che si è tenuta a Bolzano (BZ), dal 26 al 29 gennaio 2012. La partecipazione di CEDEC ART a queste due principali manifestazioni fieristiche ha avuto due intenti principali: • presentare in anteprima la parete certificata per case in legno “Dolomiti Platform-Frame System”; • promuovere CEDEC ART come un Consorzio Global Service, in grado di fornire un servizio completo nel settore dell’edilizia abitativa. Negli stand fieristici è stata esposta la nostra parete certificata in laboratorio completa di rivestimenti a cappotto, contropareti, serramenti, impianti elettrici e finita con pitture e decorazioni murali. Questa certificazione innovativa ha destato la curiosità e l’attenzione da parte di tecnici e visitatori e ha permesso di acquisire numerosi contatti e proposte di lavoro. Diversi sono stati gli appalti sia pubblici che privati che CEDEC ART si è finora aggiudicato e che con fierezza ha visto collaborare in sinergia le varie categorie di artigiani appartenenti al Consorzio. Il più importante appalto che il Consorzio si è aggiudicato riguarda la so- Case in legno in costruzione praelevazione interamente in legno di un’abitazione privata, che ha coinvolto diverse imprese consorziate, ognuna specializzata nella propria attività, e che è stato realizzato in tempi record, con grande soddisfazione sia da parte del cliente che delle ditte coinvolte. Citiamo inoltre la ristrutturazione nel centro storico di Trento di un noto ristorante. CEDEC ART ha inoltre collaborato con imprese edili, aggiudicandosi il completamento di abitazioni private in diverse regioni del centronord Italia. All’interno del Consorzio inoltre è stato formato un importante gruppo acquisti che oltre a permettere ai consorziati di acquistare prodotti e materiali con scontistiche e offerte più vantaggiose, permette di raggiungere determinati fatturati che consentono il riconoscimento al Consorzio di un importante premio di fine anno che si riflette a beneficio dei consorziati utilizzatori di tale servizio. consorzi lente a tre piani di edificio. Sono costituite da: • pacchetto cappotto esterno in lana di roccia; • struttura portante a telaio o in legno massiccio X-Lam; • struttura metallica zincata quale supporto per cartongesso; • isolazione con pannelli rigidi in lana di roccia doppia densità; • controparete in gesso-fibra e gesso rivestito, comprendente l’intercapedine necessaria per gli impianti tecnologici. La stratigrafia completa delle pareti esterne DOLOMITI PLATFORM-FRAME SYSTEM® e DOLOMITI X-LAM SYSTEM® è stata certificata in laboratorio per quanto riguarda la resistenza al fuoco, l’abbattimento acustico e la curva termico-igrometrica. I rapporti delle prove effettuate per le certificazioni riportano i risultati ottenuti sulle pareti nella loro completezza compresi gli impianti, permettendo di semplificare il lavoro di tecnici specializzati nella progettazione degli edifici a basso consumo energetico e antisismici. Ora grazie a CEDEC ART sono a disposizione dati certi per progettare un edificio in legno a basso consumo energetico con caratteristiche di resistenza al fuoco più che ottimali. Obiettivi futuri Pareti certificate Dolomiti Platform-Frame System® e Dolomiti X-Lam System® Le pareti esterne sono state studiate e realizzate da CEDEC ART in collaborazione con Knauf, Caparol, Rockwool e Silvestri strutture in legno. Le prove sono state eseguite con due tipi di parete, una a telaio e l’altra a pannello X-Lam. Per la prova alla resistenza al fuoco sono state ambedue caricate simulando un carico sovrastante equiva- Intervento carpenteria metallica Dedicare parte delle proprie energie alla ricerca di nuove ed efficaci soluzioni nel campo delle costruzioni in legno e muratura. Ottenere le attestazioni SOA per le classificazioni riguardanti le attività offerte da CEDEC ART. Fornire ai propri clienti un nuovo, confortevole ed eco-compatibile modo di costruire, progettando e realizzando edifici con pareti esterne in legno certificate DOLOMITI PLATFORM - FRAME SYSTEM® e DOLOMITI X-LAM SYSTEM®. Chi fosse interessato ad avere approfondimenti in merito alle pareti certificate, ai servizi offerti, alle modalità di adesione e non per ultimo al Consorzio Edile Decoratori e Complementari Artigiani Trentini, in sigla “CEDEC ART” può contattare gli uffici amministrativi del Consorzio al numero 0461.830326 o tramite posta elettronica all’indirizzo: [email protected] Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 35 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 36 associazione assicurazioni Le polizze “Indennità di Lunga Durata” (Long Term Care) La Long Term Care (in sigla LTC) eroga una copertura finanziaria che garantisce un’adeguata assistenza nel caso in cui l’Assicurato si trovi in condizioni di non autosufficienza provocata non solo da infortunio o malattia ma anche da senescenza (cioè il naturale invecchiamento). di Walter Tamanini Italia è un Paese che sta invecchiando e nel quale è sempre maggiore l’incidenza delle persone disabili in età avanzata. Come risulta da fonti ISTAT il 40% delle persone con più di 80 anni non è autosufficiente e necessita di adeguata assistenza; a questi dobbiamo aggiungere anche i giovani che per i più svariati motivi (incidente, malattia, ecc.) sono divenuti disabili. Per tutti questi soggetti l’assistenza sociosanitaria dispone, ad oggi, di fondi che coprono solo un terzo del fabbisogno reale. Alcune regioni concorrono con iniziative proprie a migliorare il livello assistenziale e, fortunatamente, la nostra Provincia è fra queste garantendo nei limiti di bilancio un aiuto, ma non è però sufficiente a coprire tutte le realtà presenti sul territorio. L’ Gran parte del peso, anche e soprattutto economico, dell’assistenza a un disabile grava sulla famiglia e come rilevato da un’indagine del CENSIS il 29,4% ricade sul coniuge, il 40,8% sui figli i quali sempre più spesso si vedono costretti a ricorrere alla badante (18,6% dei casi): «… laddove il supporto della rete famigliare non è più sufficiente – avverte, infatti, il CENSIS – è massiccio il ricorso al mercato dell’assistenza privata e delle badanti e pagare di tasca propria un minimo servizio di assistenza domiciliare (ma anche le Case di Riposo non si possono definire… economiche) può senza fatica distruggere i risparmi di una vita, e non soltanto di chi ha un reddito medio-basso. Una possibile soluzione è costituita dalle polizze Long Term Care, letteralmente “assistenza a lungo termine”, le quali garantiscono una tutela a quanti vengano a trovarsi nelle condizioni poco sopra accennate. In Italia questo genere di polizze non è molto diffuso, colpa in parte anche delle Compagnie di Assicurazione, mentre in Europa e in America hanno una significativa diffusione seppure in modi diversi. In Germania, ad esempio, dal 1995 vige un sistema di assicurazione pubblica obbligatoria dove tutti contribuiscono proporzionalmente al proprio reddito. Nei Paesi del Nord America (Stati Uniti e Canada) sono quasi esclusivamente le Compagnie private di assicurazione a offrire questo genere di coperture mentre la Francia è a metà strada tra il modello tedesco e americano e grazie a un sistema misto privato/pubblico è garantita l’assistenza anche ai cittadini meno abbienti. Ma cosa sono le polizze Long Term Care? Innanzitutto dobbiamo chiarire il concetto di “non autosufficienza”. È il non poter condurre autonomamente la propria vita quotidiana senza l’ausilio di una terza per- 36 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 37 associazione assicurazioni sona per poter svolgere attività come lavarsi, vestirsi e svestirsi, nutrirsi e muoversi (sono chiamate “Attività della vita quotidiana”) all’interno della propria abitazione. Generalmente è considerato non autosufficiente chi non è in grado di svolgere senza aiuto almeno tre delle quattro azioni indicate nelle condizioni generali di assicurazione, oppure non raggiunge un determinato risultato sommando il punteggio delle varie attività; quando questo accade, la polizza garantisce l’erogazione della prestazione assicurata. Le statistiche dicono che le cause più frequenti che rendono una persona non autosufficiente sono in ordine: la demenza senile, le malattie cardiovascolari, le fratture, le neoplasie, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer. Vediamo ora le caratteristiche di questa polizza. La Long Term Care (in sigla LTC) eroga una copertura finanziaria che garantisce un’adeguata assistenza nel caso in cui l’Assicurato si trovi in condizioni di non autosufficienza provocata non solo da infortunio o malattia ma anche da senescenza (cioè il naturale invecchiamento). Le polizze LTC entrano in azione quando si perde la capacità di svolgere, anche in parte, gli atti elementari della vita e operano con due diverse prestazioni: la prima economica, cioè mediante il pagamento di una rendita determinata generalmente nel momento in cui si stipula il contratto; la seconda di servizio o assistenziale cioè offrendo all’Assicurato un’assistenza diretta presso centri convenzionati direttamente con la Compagnia assicurativa. timo momento, quando cioè si sta per raggiungere lo stato di bisogno per cui la Compagnia assicuratrice sarebbe costretta a pagare. Questo periodo varia da 0 (zero) giorni in caso di infortunio (quindi nessun periodo di carenza) a un anno per quanto riguarda demenza senile, neoplasie, Morbo di Parkinson e altro ancora, ma può raggiungere, per determinate patologie, anche i tre anni a seconda dei vari testi di polizza. Con “esclusioni”, invece, si intendono tutti quei casi in cui le Assicurazioni non pagano ed è un aspetto da controllare attentamente in quanto si rischia di pagare un premio per diversi anni per poi, al momento della necesGeneralmente è considerato non autosufficiente sità, non ricevere nulla. Generalmente le Compagnie chi non è in grado di svolgere senza aiuto non coprono situazioni di disabialmeno tre delle quattro azioni indicate lità quando queste sono provocate nelle condizioni generali di assicurazione da uso di stupefacenti o alcool oppure sono conseguenze di infortu(lavarsi, vestirsi e svestirsi, nutrirsi e muoversi ni o malattie preesistenti e non diautonomamente). chiarate nel momento in cui si stipula il contratto. Parlare di costi non è possibile in quanto ogni AsAttualmente esistono due tipi di polizze: sicuratore determina il proprio premio anche in con• le polizze L.T.C. del tipo malattia rimborsano solo siderazione del fatto che ogni Compagnia ha il prole spese mediche sostenute nel periodo in cui non prio pacchetto di offerta. si è autosufficienti secondo lo stesso principio delIn conclusione parliamo di beneficio fiscale. le polizze malattia; Se stipulate dopo il 31/12/2000 le polizze LTC, sia • le polizze L.T.C. di tipo “polizze vita”, invece, fornidi tipo vita che malattia, sono deducibili IRPEF nella scono all’Assicurato una rendita, la quale è vitalizia misura del 19% dei premi versati per un massimo di e indipendente dalle spese sostenute, dal momento € 1.291,14 (attenzione: il cumulo con altre polizze in cui si verifica la perdita dell’autosufficienza. Anvita o infortuni eventualmente già presenti non può che queste polizze, come del resto tutte le altre tipooltrepassare detto importo). logie, stabiliscono all’interno del contratto “carenPer godere dei benefici fiscali occorre, però, che le ze” ed “esclusioni”. polizze prevedano l’erogazione di una rendita (la quale non è tassata) oppure di un capitale e che il Vediamo cosa sono. rimborso dell’Assicurazione (totale o parziale) sia riCon “carenza” è inteso un periodo (detto periodo ferito al costo dell’assistenza fornita al non autosuffidi carenza) nel quale si pagano i premi, ma non si ha ciente e non ad altri generi di spesa. copertura; questo per evitare che ci si assicuri all’ul- Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 37 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 38 cultura Castello del Buonconsiglio Intervista al direttore Franco Marzatico Incontro con Franco Marzatico, direttore del Castello del Buonconsiglio dal 1995, per avere un bilancio dell’attività, con particolare attenzione a quella dell’anno passato e alle proposte future. di Paolo Aldi l Castello del Buonconsiglio è il più vasto e importante complesso monumentale della regione Trentino-Alto Adige e sede di importanti collezioni. Una parte di queste è esposta in due delle sedi periferiche, ossia a Castel Beseno e a Castel Stenico. Una terza sede periferica è quella di Castel Thun con le sue ricche collezioni d’arte, la preziosa biblioteca e lo straordinario archivio. A Castel Beseno è presentata la raccolta di armi bianche, mentre a Stenico si possono ammirare le armi da fuoco leggere. Qui inoltre, dall’estate del 2008, dopo il recupero e la riapertura di molti ambienti, sono esposte la raccolta di campane antiche (secc. XIVXVIII), di ferri battuti, d’intagli e di arredi di legno e mobili di gusto popolare, di recipienti di rame per l’uso della cucina, di chiavi e forzieri; inoltre stufe del secolo XVIII con numerose formelle in maiolica. In questo castello sono anche conservati dipinti, cassoni nuziali decorati a intaglio e a intarsio, e mobili di pregio, tutti provenienti dai depositi del Castello del Buonconsiglio. Una terza sede periferica è quella di Castel Thun con le sue ricche collezioni d’arte, la preziosa biblioteca e lo straordinario archivio. Il castello è circondato da un vasto sistema di fortificazioni costituito da torri, mura, bastioni e fossati. All’interno del Palazzo Signorile si susseguono numerose sale, che conservano i ricchi arredi originari e un’interessante quadreria di famiglia. L’ambiente più celebre è la cinquecentesca Stanza del Vescovo, interamente rivestita di legno di cirmolo; ma vi sono cucine, una sala d’armi, salotti e stanze da letto. Dal 1995 direttore del Castello del Buonconsiglio è Franco Marzatico. Abbiamo chiesto un incontro e di potergli fare delle domande per avere un bilancio dell’attività, con particolare attenzione a quella dell’anno passato e alle proposte future. D. Direttore Marzatico, la sorprende che una rivista espressione diretta del mondo artigiano, quale “l’Artigianato”, la intervisti interessandosi all’attività del Castello del Buonconsiglio? I 38 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 FRANCO MARZATICO Franco Marzatico, direttore del Castello del Buonconsiglio di Trento dal 1995, è prima di tutto un archeologo. Ha alle spalle una grande attività: 79 campagne di scavo, di cui 31 sotto la sua direzione. Ha curato oltre trenta mostre a tema archeologico. Ampia Franco Marzatico, l’attività di pubblicazione di direttore del Castello saggi, articoli scientifici. È un del Buonconsiglio apprezzato conferenziere. Laureato in lettere e specializzato in archeologia a Bologna, con master alla Bocconi in management culturale, si è dimostrato direttore di successo: dagli ori delle steppe all’antico Egitto, Rembrandt, i vetri veneziani, Castel Thun. La sua grande passione: le immersioni e la ricerca archeologica subacquea. La sua specialità è la preistoria. R. Mi fa molto, molto piacere, e non mi sorprende. È lunga, in effetti, la collaborazione tra il Castello del Buonconsiglio e il mondo artigiano trentino. Si datano al 1997 le prime collaborazioni con Scartezzini e poi con il Consorzio dell’artigianato artistico. Nei nostri bookshop proponiamo prodotti dell’artigianato artistico trentino. Penso anche che i nostri castelli e le nostre collezioni siano possibilità di suggestioni ed elemento di spunto per creazioni artistiche attuali. D. Ad esempio? R. Il Castello di Stenico è una miniera che raccoglie l’antico artigianato artistico del trentino e del Tirolo, oggetti di legno, stampe, carte da gioco, arcolai, scatole dipinte. E opere di ferro quali le ringhiere. ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 39 cultura Questo mese vi consigliamo di visitare: Arte Sella - Val di Sella, Borgo Valsugana Opere dalla collezione permanente dell’Associazione Il mondo animale di Arte Sella - sino alla primavera Orari: ore 10.00 - 17.00 Centro Arte Contemporanea - Cavalese Carlo Orsi fotografo - sino all’8 aprile Mart - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea - Rovereto (TN) Gillo Dorfles Opere recenti - sino al 12 febbraio Il Castello di Stenico offre scoperte straordinarie all’artigiano interessato. D. Marzatico, ci dica, com’è andato il 2011? R. Lo considero un anno positivo. Abbiamo confermato i dati degli anni precedenti. Malgrado alcune criticità che ci preoccupavano sin dall’inizio: l’aumento delle tariffe, la fine delle esenzioni ai visitatori over sessantacinque, la crisi economica. D. Vuole darci dei dati? R. Volentieri. I nostri visitatori sono stati circa 120.000 al Castello del Buonconsiglio, 18.000 al Castello di Stenico, 109.000 al Castello di Thun e 34.000 a Castel Beseno. Un totale di 282.000 visitatori. Diango Hernández Living Rooms, a Survey - sino al 26 febbraio Carlo Valsecchi San Luis - sino al 26 febbraio La donazione Bentivoglio - sino al 22 gennaio Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero Rovereto (TN) Nuovi Futuristi - sino al 26 febbraio Paolo Maria Deanesi - Rovereto Dacia Manto, Wood Seer - sino al 18 febbraio Studio 53 Arte - Rovereto Luciano Civettini Nessun bosco è immobile - sino al 25 febbraio Arte Boccanera Contemporanea - Trento D. Quanti paganti? R. 189.000 visitatori hanno pagato il loro biglietto e così la nostra biglietteria ci permette di coprire oltre il 30% dei nostri costi. Un risultato importante e non comune. Ciò ci rende particolarmente soddisfatti. Group show Best Wishes 2012 - sino all’11 febbraio Orari: ore 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00 / domenica, lunedì e festivi su appuntamento Castello del Buonconsiglio - Trento D. Tutto bene quindi? R. Riscontriamo che la crisi economica ha inciso, come non sono stati indifferenti i risvolti dell’aumento delle tariffe e diminuzioni delle agevolazioni. C’è stato un certo calo di visite di gruppi di anziani e la scelta, spesso, delle opportunità di visita meno costose. D. Come pensate di operare quest’anno con la consapevolezza, temiamo, di un altro anno difficile? R. Con spirito positivo e nella continuità della nostra convinzione di operare con il giusto equilibrio nel condurre l’istituzione senza cadere nelle sirene del museo cui preme far crescere cultura e sensibilità, mettendo in secondo ordine ogni concetto economico, o in quelle del museo aziendalista che ha quale mission il fare utile. Credo che in un periodo di crisi ci voglia equilibrio con la convinzione che aumentano da una parte le responsabilità di trasparenza e la ricerca di investire al meglio le economie e dall’altra che la cultu- Difesa e governo del paese: Il Landlibell trentino-tirolese del 1511 - didattico divulgativa - sino al 4 marzo Galleria Il Castello - Trento Collettiva - Charta, chartae - sino al 28 gennaio Studio d’Arte Raffaelli - Trento Pierluigi Pusole - Special Event - sino al 29 febbraio ra non è un lusso. Rimane fondamentale espandere il messaggio che l’arte, la cultura che ti fa pensare, giudicare, acquisire una dimensione critica è qualificante per l’individuo e l’intero contesto sociale. D. Che tipo d’intervento? Quali ricerche e mostre? R. Attraverso le mostre che produciamo vogliamo fornire varie possibilità di lettura. Fatto salvo il rigore scientifico cerchiamo di attrarre l’attenzione, di svilup- Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 39 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 40 cultura DIFESA E GOVERNO DEL PAESE Il Landlibell trentino-tirolese del 1511 Luogo Trento, Castello del Buonconsiglio Sino al 4 marzo 2012 Orario 9.30 - 17.00 chiuso il lunedì Il 23 giugno 1511 la Dieta tirolese riunita a Innsbruck redige il Landlibell, l’atto che sancisce uno stretto collegamento tra il Principato vescovile di Trento, con i suoi corpi sociali (capitolo cattedrale, magistrato consolare, aristocrazia vescovile, comunità di valle), e la Contea del Tirolo, con i suoi ceti (aristocrazia, clero, città e giurisdizioni rurali). Su questa base nascono forti legami, ma insieme forti tensioni, tra Principato pare percorsi che incontrino l’interesse di un pubblico che è naturalmente eterogeneo. Il nostro pubblico è composto di una parte particolarmente preparata, che vuole un prodotto di qualità e grande approfondimento, e di un’altra composta di turisti che sono in Trentino attirati prima di tutto dal paesaggio, dalla montagna e poi dall’offerta del museo. vescovile, Contea e ceti tirolesi. Il Landlibell è infatti un testo in sé chiaro, che dà però vita a un sistema estremamente ambiguo, fonte nel tempo di diverse incomprensioni tra le parti. In questo risiede il fascino e l’interesse del documento, che merita certo di essere ricordato perché la sua importanza non si limita all’anno 1511, né al solo ambito militare, ma segna quasi trecento anni di storia trentino-tirolese, determinando importanti sviluppi in diversi settori della vita politica, economica e sociale. La mostra, a carattere didattico-divulgativo, descrive al pubblico non specialista le importanti ma complesse tematiche che ruotano attorno al Landlibell, isolando tra queste alcuni concetti-base. L’illustrazione dei vari contenuti avviene tramite l’esposizione di documenti e materiali rappresentativi, che saranno poi raccolti in catalogo, pannelli didattici e agili didascalie esplicative. L’allestimento muove dal testo originale del Landlibell per allargarsi subito ai diversi aspetti del sistema, del “mondo” potremmo dire, che tra primo Cinquecento e primo Ottocento gravita attorno al documento del 1511. e delle nostre ricerche che si rivolgono al pubblico e diventano anche testi universitari. Questi sono indispensabili accrediti nei confronti delle altre istituzioni museali con cui intrecciamo collaborazioni. D. Collaborazioni? R. Numerose e indispensabili. Con grandi musei, con ambiti scientifici di eccellenza, in Italia e in Europa. Ad esempio con Torino per l’Egitto, Venezia per il vetro, Graz per l’armeria, Monaco, Zurigo. Ogni anno produciamo cataloghi ed edizioni delle nostre mostre D. Direttore Marzatico, può farci un esempio? R. La primavera scorsa una nostra produzione culturale è approdata con successo a Monaco di Baviera. La nostra mostra “Le grandi Vie delle Civiltà”, dopo l’esposizione a Trento, è stata inaugurata presso il prestigioso Archäologische Staatssammlung. La rassegna ha messo in luce gli “incontri e scontri di civiltà” attraverso una selezione degli importanti reperti che erano in mostra a Trento. Loggia di Romanino, Castello del Buonconsiglio D. E per il 2012 quali progetti? R. Abbiamo in programma una mostra distribuita su due sedi: Castello del Buonconsiglio e Castel Beseno. Dal 23 giugno al 18 novembre 2012 l’arte della guerra sarà protagonista con una magnifica mostra dedicata alle armi rinascimentali intitolata “I cavalieri dell’imperatore: Duello e guerra nelle armerie rinascimentali”. A Castel Beseno, dove è stato rivisto completamente il percorso e l’allestimento museale, saranno protagonisti la battaglia, l’assedio, le armi e le strategie militari, al Castello del Buonconsiglio si respirerà l’atmosfera del duello, dell’amor cortese e delle virtù eroiche. La mostra sarà ricca di postazioni multimediali, filmati e ricostruzioni scenografiche di grande effetto. 40 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 41 associazione categorie Fiere ed Eventi Nuovo servizio per le aziende di Veronica Costa partire da gennaio 2012 l’Area Categorie ha attivato un nuovo servizio con l’obiettivo di promuovere e facilitare l’attività commerciale di tutte le aziende associate: la gestione di Fiere ed Eventi a carattere nazionale e internazionale. Il servizio si caratterizza per informare, accompagnare e gestire – a seconda dei casi – le aziende in riferimento alla partecipazione a Fiere ed Eventi quali momenti di interesse per confronto, commercializzazione, vendita e rapporti con clienti/fornitori o altre aziende. A Attualmente si sta verificando l’interesse degli associati in riferimento a tre Fiere: Fiera Internazionale di Lione Si svolgerà a Lione (Francia) dal 16 al 26 marzo 2012. La Fiera è il più importante appuntamento della regione Rhone-Alpes e si caratterizza per essere aperta al pubblico con vendita diretta. In occasione di questa edizione sarà allestito uno “Spazio Italia” all’interno del padiglione Couleurs du monde, con l’obiettivo di valorizzare la creatività e l’originalità del made in Italy nei settori dell’artigianato, della bigiotteria, dell’arredamento interni/esterni, delle decorazioni in legno, metallo, pietra e vetro, dei giocattoli e dei prodotti di bellezza. Floriade 2012 L’Expo Internazionale della Floricoltura e dell’Orticoltura che si terrà a Venlo (Paesi Bassi) dal 5 aprile al 7 ottobre 2012, quale potenziale momento di condivisione e confronto su tematiche e iniziative del settore. Kreativ 2012 Si svolgerà a Bolzano il 14-15-16 settembre 2012. È un “Salone delle Arti, della manualità creativa e della decorazione” che permette alle aziende di essere presenti con un’attività sia espositiva commerciale, sia dedicata a dimostrazioni e corsi. Il servizio informa, accompagna e gestisce le aziende in riferimento alla partecipazione a Fiere ed Eventi quali momenti di interesse per confronto, commercializzazione, vendita e rapporti con clienti/fornitori o altre aziende. Tutte le aziende possono manifestare il proprio interesse inviando la scheda scaricabile on-line sul sito dell’Associazione Artigiani nella sezione Area Categorie - Fiere ed Eventi, oppure attaverso il coupon riportato a pagina seguente. Queste sono solo le prime occasioni che vi proponiamo: l’ufficio attualmente si sta strutturando per soddisfare sempre più le richieste delle aziende e per essere braccio operativo nello sviluppo di possibilità aziendali degli associati. Ma le novità non sono finite: a breve verrà attivato anche un servizio per tutte le aziende che intendono intraprendere operazioni commerciali con l’estero, che andrà sotto il nome di “Internazionalizzazione”. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 41 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 42 associazione categorie 16/26 marzo 2012, Fiera Internazionale di Lione - FRANCIA Associazione Artigiani SCHEDA DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE da inviare via fax allo 0461.824315 o per posta elettronica all’indirizzo [email protected] Si prega cortesemente di segnalare il proprio interesse all’iniziativa il prima possibile Azienda ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Indirizzo ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Tel. Fax ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………… e-mail ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… Cell. …………………………………………………………………………………………………………………………………… Persona da contattare Attività svolta ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ✂ 5 aprile/7 ottobre 2012, Floriade 2012, Venlo - PAESI BASSI Associazione Artigiani SCHEDA DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE da inviare via fax allo 0461.824315 o per posta elettronica all’indirizzo [email protected] Si prega cortesemente di segnalare il proprio interesse all’iniziativa il prima possibile Azienda ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Indirizzo ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Tel. Fax ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………… e-mail ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… Cell. …………………………………………………………………………………………………………………………………… Persona da contattare Attività svolta ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ✂ 14-15-16 settembre 2012, Kreativ 2012 - BOLZANO Associazione Artigiani SCHEDA DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE da inviare via fax allo 0461.824315 o per posta elettronica all’indirizzo [email protected] entro e non oltre venerdì 2 marzo 2012 Azienda ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Indirizzo ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Tel. Fax ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………… e-mail ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… Cell. …………………………………………………………………………………………………………………………………… Persona da contattare Attività svolta ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 42 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 43 associazione categorie Good Energy Award 2012, aperte le iscrizioni Iscrizioni dal 3 gennaio 2012 al 30 marzo 2012 ome comunicatoci da Trentino Sviluppo sono aperte le iscrizioni alla terza edizione del premio, ideato dallo Studio Bernoni, dedicato alle aziende che operano nel settore delle energie alternative. Iscrizioni dal 3 gennaio 2012 al 30 marzo 2012. Il bando è aperto a tutte le ditte che puntano all’eccellenza in una delle seguenti categorie: • Producer - per le imprese produttrici di energia da fonti rinnovabili; • Constructor - per le imprese costruttrici di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; • Energy Efficiency - per le imprese che abbiano adottato politiche volte al risparmio energetico e al conseguimento dell’efficienza energetica. C L’ADESIONE L’adesione all’iniziativa “Good Energy Award 2012” è gratuita ed è rivolta alle società operanti nei settori della produzione e distribuzione di energie rinnovabili, nonché alle società che attuano politiche di risparmio energetico, come meglio specificato nel presente bando. CANDIDATI Possono partecipare al presente bando le imprese, in qualunque forma costituite, che operino sul territorio nazionale e che: • siano produttrici di energia da fonti rinnovabili (categoria Producer); • siano costruttrici di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (categoria Constructor); • abbiano adottato politiche volte al risparmio energetico e al conseguimento dell’efficienza energetica (categoria Energy Efficiency). Le imprese non devono essere soggette a procedure concorsuali di alcun tipo o azioni esecutive. Non possono partecipare al concorso le imprese che abbiano posto in essere nel corso dell’ultimo esercizio un piano di risanamento ai sensi dell’art. 67, comma 3, lettera d) L.F. Le imprese che sono risultate vincitrici nell’edizione precedente del Premio non possono ricandidarsi; possono invece ripresentare la propria candidatura le imprese che sono risultate finaliste. COMITATO ORGANIZZATORE Il Comitato è costituito dai soggetti promotori dell’iniziativa e si occupa di ge- stire tutte le fasi organizzative inerenti al Premio, quali la raccolta delle domande di adesione, la selezione dei candidati e la nomina dei membri della Giuria. GIURIA La Giuria è costituita da noti esponenti del panorama economico-finanziario, imprenditoriale e istituzionale italiano. Presidente della giuria è Maurizio Fauri, Università di Trento. I Giurati avranno il compito di vagliare le candidature, al fine di pervenire alla nomina di un vincitore in ognuna delle tre categorie degli operatori (Producer, Constructor, Energy Efficiency). VALUTAZIONE I vincitori saranno scelti all’interno di una rosa di finalisti ad insindacabile giudizio della Giuria. I criteri che guideranno la scelta dei vincitori riguarderanno l’impegno profuso nella produzione e nella diffusione delle energie rinnovabili, nonché nella ricerca di una sempre maggiore efficienza energetica, elementi che saranno valutati in base a parametri economici, finanziari, tecnici, ambientali e di relazioni con il territorio ove l’impresa opera. CERIMONIA DI PREMIAZIONE La cerimonia di premiazione si terrà entro il mese di giugno 2012. Il premio consisterà in un’onorificenza di carattere simbolico, che funga da riconoscimento delle capacità imprenditoriali del vincitore e dei finalisti. MODALITÀ DI ADESIONE Le schede di adesione saranno disponibili e scaricabili dal sito www.gtbernoni.it Le schede di adesione, con il materiale di supporto, dovranno essere inviate via e-mail allo Studio Bernoni Professionisti Associati, all’indirizzo [email protected], in data compresa tra il 3 gennaio 2012 e il 30 marzo 2012. Contatti Studio Bernoni Professionisti Associati Dott.ssa Magdalena Janiszewska Dott. Valerio Stroppa Piazza F. Meda, 3 - 20121 Milano tel. +39.02.783351 - fax +39.02.781879 e-mail: [email protected] Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 43 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 44 associazione categorie AUTOTRASPORTATORI Confartigianato non partecipa ai blocchi dei tir Concessi al Governo 60 giorni per rendere efficaci le disposizioni ntendiamoci subito, noi non contestiamo minimamente il diritto a effettuare delle proteste che devono realizzarsi secondo le regole che garantiscono a tutti le libertà individuali. Riconosciamo pure che vi siano le condizioni per un forte malcontento generale che vede coinvolti anche gli operatori del trasporto ma per correttezza dobbiamo anche dire che i fatti, per le imprese di autotrasporto, dicono altre cose. Innanzitutto sono stati resi spendibili i 400 milioni per il settore che si aggiungono ai 300 strutturali; in secondo luogo sono state confermate le norme dell’articolo 83 bis che prevedono i costi minimi della sicurezza; è stato prevista inoltre l’anticipazione del recupero del gasolio per l’anno 2011 e il recupero trimestrale, approvato il decreto venerdì, per l’anno 2012; l’approvazione del decreto sui controlli, le norme sull’accesso alla professione e la riformulazione delle norme del calendario dei divieti di sicurezza. Questi sono fatti concreti e non, come qualcuno afferma, chiacchiere. Ora si deve sapere che le norme per divenire operative devono seguire delle procedure ben precise. I Sospeso il fermo dei trasportatori proclamato dal 23 al 27 gennaio 2012 Il Ministro Passera: «400 mln per autotrasporto merci non saranno ridotti, presto decreto». Grazie alla forte azione sindacale portata avanti dalla Confartigianato Trasporti nazionale con forti spinte anche da parte del direttivo di categoria provinciale dell’Autotrasporto, sono state riconosciute delle importanti misure che, secondo le promesse, a breve verranno attuate. Il settore è vitale. Arriva la norma per rimborso trimestrale accise - Il decreto ministeriale che ripartisce i 400 milioni per il settore dell’autotrasporto previsti dalla Legge di Stabilità per il 2012 «è già stato predisposto e sarà prossimamente sottoscritto». Lo ha riferito il Ministro per lo Sviluppo economico e le Infrastrutture, Corrado Passera, sottolineando che 44 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 Ecco perché abbiamo concesso al Governo 60 giorni di tempo per rendere efficaci le disposizioni già decise, o in corso di decisione. Quella che è in atto è dunque una forma di protesta che vede in alcune località delle presenze ai caselli ma superati questi punti la circolazione è totalmente libera e nessun blocco esiste sulle strade. L’azione è dunque limitata ai caselli ed in alcuni punti di carico. Noi chiediamo a gran voce che insieme al diritto di protestare vi sia anche quello di poter operare in modo libero. Non condanniamo gli operatori che sono sulle strade a manifestare il loro malcontento ma diciamo loro: qualcuno vi sta strumentalizzando e prendendo in giro. Non fidatevi né di quelli che parlano di rivoluzione (e purtroppo esistono), ma soprattutto non date retta a quelli che vi assicurano che dopo il fermo avrete i provvedimenti da subito. Che il committente vi riconoscerà senza che voi lo chiediate i costi minimi della sicurezza o che vi riconoscerà da solo le soste. Le normative che prevedono questi interventi esistono e devono essere fatte applicare con una politica seria dei controlli. Il Governo si sta rendendo conto che su queste questioni non si può scherzare e tra sessanta giorni o avrà dato le risposte oppure la paralisi sarà totale. queste risorse «non saranno soggette a riduzione». Passera, nel corso del Question Time alla Camera, ha affermato che il Governo «intende riservare al settore dell’autotrasporto di merci per conto di terzi un’attenzione particolare trattandosi di un settore vitale per il rilancio dell’economia del Paese, anche tenuto conto del fatto che l’80% della nostra merce viaggia su gomma e che il settore ha fortemente risentito della grave crisi economica e finanziaria degli ultimi anni». «In vista dell’adozione dei provvedimenti sullo sviluppo e in relazione al fermo di categoria – ha spiegato il Ministro – lo scorso 11 gennaio si è svolto un incontro con le associazioni del settore per fornire indicazioni sulle nostre iniziative dirette a risolvere i problemi evidenziati dalla categoria». E a proposito dei costi minimi di esercizio, ha precisato, «il Governo ha già accolto un Odg del Parlamento in tal senso condividendo pienamente la necessità di riconoscere agli autotrasportatori la ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 45 CARROZZIERI associazione categorie Rc Auto - Carrozzieri di Confartigianato e Cna Penalizzazioni con le nuove norme aggiori costi e minore libertà di scelta per i consumatori. Alterazione dei principi della concorrenza per le imprese di autoriparazione. Questi i rischi che si corrono se entreranno in vigore le norme del decreto liberalizzazioni in materia di Rc Auto. È quanto denunciano le Associazioni dei Carrozzieri di Confartigianato e Cna. Secondo le due Associazioni, infatti, il decreto penalizza con un maggiore costo, pari al 30%, i consumatori che decidono di far riparare dal proprio carrozziere di fiducia il veicolo danneggiato in un incidente stradale. In pratica, con le nuove norme i consumatori solo in teoria sarebbero liberi di scegliere tra il risarcimento “in forma specifica”, cioè la riparazione gratuita dell’auto attraverso officine convenzionate con la compagnia di assicurazione, oppure il risarcimento “per equivalente” che consiste nel rimborso del danno dalla propria compagnia di assicurazione. Ma, secondo il decreto, chi sceglie il risarcimento “per equivalente” si vedrà decurtato del 30% l’assegno che gli spetta dall’assicurazione. Ecco perché – a giudizio dei carrozzieri di Confartigianato e Cna – la nuova norma sulla Rc Auto altera in maniera evidente la libera concorrenza nel mercato dell’autoriparazione: l’automobilista/assicurato non può più scegliere di farsi riparare l’auto da chi vuole, tranne se non decide di rimetterci di tasca propria il 30% di quanto gli è dovuto. In tal modo si violerebbe anche la sentenza n. 180/2009 della Corte Costituzionale secondo la quale il risarcimento diretto, al cui interno si colloca il risarcimento in forma specifica, è facoltativo e non può essere obbligatorio. Ma a rimetterci sono anche le imprese di autoriparazione indipendenti che verrebbero assurdamente penalizzate nella competizione con quelle convenzionate con le compagnie di assicurazione. Inoltre si creerebbe un conflitto di interessi delle compagnie di assicurazione in quanto non possono disporre la riparazione su un veicolo che non è il loro e per il quale devono pagare i costi di riparazione. «Non ci sembra proprio il massimo in quanto a tutela della libera scelta del consumatore e tutela della concorrenza del mercato dove operano sia le imprese di autoriparazione convenzionate che quelle indipendenti» sostengono i carrozzieri di Confartigianato e Cna che annunciano battaglia per modificare il testo del decreto. copertura dei costi incomprimibili della sicurezza». Inoltre, ha proseguito, «è in via di conclusione il procedimento di emanazione del decreto che disciplina le procedure per l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 83bis del decreto 112 del 2008 concernenti la tutela della sicurezza stradale». Quanto all’aumento del costo del gasolio, il titolare dello Sviluppo ha riferito che «sono state accelerati rispetto agli anni scorsi gli adempimenti burocratici necessari per il rimborso 2011 delle accise e pertanto le imprese di autotrasporto possono già presentare domanda per procedere alla compensazione alla prima scadenza utile». Passera ha aggiunto che «è stata predisposta una norma volta a consentire dal 2012 il rimborso su base almeno trimestrale che sarà inserita in uno dei prossimi interventi legislativi». Infine, sull’attuazione del regolamento per l’accesso alla professione di trasportatore, l’esecutivo, ha concluso, «è disponibile a riesaminare e approfondire la questione anche mediante la presentazione di apposita norma anche all’interno di uno dei provvedimenti di prossima emanazione». Col nuovo decreto vengono penalizzati sia i consumatori che gli autoriparatori M Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 45 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 46 associazione CARROZZIERI categorie Decreto “Cresci Italia” e liberalizzazioni Muore il carrozziere non il fiduciario Chiarimenti sulla disciplina per gli attori che ruotano intorno a un sinistro e le ripercussioni che comporterà la manovra. tratto da www.studilegali.it articolo 30, comma 3 del decreto “Cresci Italia” disciplina che «in alternativa al risarcimento per equivalente, è facoltà delle compagnie assicurative offrire, nel caso di danni a cose, il risarcimento in forma specifica. In tal caso, se il risarcimento è accompagnato da idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore a due anni per tutte le parti non soggette a usura ordinaria, il risarcimento per equivalente è ridotto del 30%». In sostanza, l’assicurazione provvede direttamente alla riparazione del veicolo sinistrato, rilasciando al suo assicurato una garanzia di due anni sulla riparazione eseguita attraverso il network fiduciario della compagnia. Obiettivo dichiarato del legislatore: ridurre il premio assicurativo per la responsabilità civile obbligatoria mediante conseguente ed evidente risparmio per le imprese assicuratrici. L’ Ma cerchiamo di capire cosa significa tale disciplina (vessatoria) per gli attori che ruotano intorno a un sinistro e le ripercussioni che comporterà tale manovra, che a nostro modesto avviso non liberalizza il mercato ma lo “ingessa” di fatto e di diritto: 1) per le compagnie assicuratrici; 2) per i carrozzieri; 3) per gli avvocati operanti nel comparto RCA; 4) per gli automobilisti (consumatori finali). 1) VANTAGGI PER LE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE Se l’intenzione del legislatore è di fare risparmiare le compagnie assicurative non vi è dubbio che tale obiettivo sarà sicuramente raggiunto avendo, tra l’altro, accolto le richieste dell’ANIA. a) Come agiranno le compagnie assicurative in merito a questa norma? Imporranno i propri prezzi alle imprese artigiane del settore dell’autoriparazione con notevole vantaggio. b) Scomparsa dei legali specializzati nel campo della RCA & agenzie di infortunistica stradale che assistono le parti danneggiate. 46 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 2) SVANTAGGI PER I CARROZZIERI Le carrozzerie non saranno che un puro braccio operativo delle compagnie assicurative, perderanno la loro indipendenza imprenditoriale e dovranno, giocoforza, accettare i prezzi imposti dalle stesse. Non solo: le compagnie avranno, pure, il potere di decidere quali carrozzerie far vivere o sopravvivere. Inoltre, le compagnie chiederanno forti sconti sulla ricambistica, proponendo in alternativa la fornitura dei ricambi. Le compagnie potranno facilmente imporre l’utlizzo di ricambi di qualità equivalenti (ricambi non OE, ovvero non del costruttore automobilistico). Adesso, con il risarcimento in forma specifica (resa di fatto obbligatoria da una sanzione pesante che impone una riduzione del 30%) il carrozziere sarà obbligato ad accettare le imposizioni delle compagnia assicuratrice. In parole semplici: prima il danneggiato poteva ottenere il pagamento della somma versata al carrozziere per poter riparare il mezzo, ora il danneggiato non sarà più libero di decidere presso quale carrozziere riparare il mezzo (a prescindere da quali procedure di riparazioni e tipologia di ricambi) e, conseguentemente, il danneggiato dovrà recarsi presso la carrozzeria che la compagnia gli indicherà. È facile prevedere una guerra fra poveri in cui i carrozzieri faranno a gara per poter offrire alle compagnie i prezzi più bassi con possibile e probabile deterioramento della qualità della riparazione. Di fatto, le carrozzerie diventeranno una sorta di “dipendenti - precari” delle compagnie assicurative. ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.42 Pagina 47 CARROZZIERI Il danneggiato sarà costretto a subire il risarcimento in “forma specifica”! Le assicurazioni, in un colpo solo, avranno il potere di decidere la vita e la morte delle carrozzerie “fiduciarie” con conseguente perdita della indipendenza imprenditoriale. Questo il Presidente del Consiglio Monti l’avrebbe dovuto ben capire, avendo ricoperto il ruolo di commissario europeo nonché varato l’allora Legge Monti per il settore automobilistico. Inoltre, tale provvedimento contrasta con il quadro comunitario che in tema di autoriparazioni, in un proprio parere del settembre 2010, ha ribadito come debba essere garantita al danneggiato la libertà di scelta per le riparazioni al proprio veicolo. 3) SVANTAGGI PER AVVOCATI & IMPRESE DI INFORTUNISTICA STRADALE Il predetto provvedimento rappresenterà un colpo significativo per tutti quegli studi legali e agenzie di infortunistica che ora non riusciranno più a tutelare i danneggiati in quanto saranno, di fatto, estromessi da questa possibilità. Lattoniere, categorie, emozioni Riportiamo di seguito i passi principali, tradotti in italiano, di un’intervista fatta, dalla rivista tedesca di settore BAUMETALL, a Mauro Ognibeni, Presidente dei Lattonieri. Dopo tanto impegno siamo arrivati qua. Il 15 ottobre 2011 i primi Maestri Artigiani Lattonieri della Provincia di Trento hanno ricevuto il diploma. Sono i primi italiani in assoluto a essere Maestri del mestiere. Mentre nell’area tedesca ognuno sa cos’è un maestro artigiano, in Trentino non esiste né un ruolo di Maestro Artigiano, né un Maestro Lattoniere. Non esiste neppure una scuola professionale specifica. Fino adesso si poteva diventare Maestri Lattonieri solo nella Provincia Autonoma di Bolzano. Devo ringraziare i miei colleghi altoatesini Hubert Trenkwalder e Walther Schmid che si sono attivati per questa specifica Categoria. Un ringraziamento speciale ad Andreas Hofer che ha curato la parte tecnica del corso. Per tutti noi è stato un insegnante servizievole e di grande aiuto. Maestro di addestramento professionale in Trentino Per accertarsi che avessero le conoscenze minime i futuri Maestri dovevano superare un test d’ingresso. Inoltre dovevano aver lavorato in proprio per almeno dieci anni e non avere meno di 35 anni di età. Durante i due anni di corso, nelle oltre a 400 ore di lezione, si sono trattati i seguenti argomenti: • Informatica; • Mercato e strategie di mercato; • Rapporti con clienti e trasportatori; associazione categorie 4) SVANTAGGI/VANTAGGI, CONSEGUENZE E VANTAGGI PER I CONSUMATORI Il consumatore perderà ogni controllo sul valore del danno, rinunciando alla qualità, professionalità e sicurezza della riparazione. In alternativa il danneggiato può rinunciare all’offerta e chiedere il risarcimento in “forma equivalente”, in questo caso l’assicurazione ridurrà del 30% l’importo del risarcimento. Vantaggi I consumatori avranno come vantaggio la semplice e non compiutamente disciplinata promessa di una riduzione delle tariffe, senza dimenticare la GROSSA OPPORTUNITÀ (ci domandiamo per chi?) dell’installazione della scatola nera i cui costi dovranno essere a carico della compagnia. Tuttavia, il Presidente Monti e il Ministro Passera dimenticano come in un’azienda viene determinato il costo di un servizio/prodotto (polizza assicurativa): ovvero costi attivi + costo in termini di rischio + margine. Quindi, comunque il costo della scatola nera risulterà inevitabilmente a carico dell’assicurato. Però noi italiani siamo molto fortunati, il Presidente Monti è un economista mondiale mentre il Ministro Passera è un uomo di mercato… e l’Italia purtroppo non cambia! • Coordinamento dipendenti; • Finanza/contabilità; • Imprenditorialità; • Trasferimento delle proprie conoscenze. La parte teorica, svolta a Trento, è stata affidata a docenti universitari e di scuole superiori, mentre la pratica è stata svolta nella scuola professionale “Christian Josef Tschuggmall” a Bressanone e in un’officina veneziana. In ottobre, durante una cerimonia solenne, sono stati consegnati i diplomi di Maestro Artigiano. Oltre ai nuovi Maestri e i loro insegnanti c’erano rappresentanti di varie categorie e politici, tra cui Jorg Steixner, rappresentante della Camera di commercio del Tirolo. Il futuro dei lattonieri della provincia di Trento La Provincia autonoma di Trento ha investito molto nella formazione del Maestro Artigiano e nel frattempo sta presentando una nuova proposta di legge per istituire una nuova scuola professionale. L’azienda diventerà contemporaneamente luogo di lavoro e studio. L’obiettivo è quello di creare interesse nei giovani per le attività manuali e aiutarli a crescere nella formazione e nel proseguimento del loro lavoro. A tutti i lattonieri del Trentino è stata mandata un’edizione speciale di BAUMETALL evidenziando questo tema (questa iniziativa è stata apprezzata) e noi restiamo disponibili a informare i lattonieri su quello che ci accadrà in futuro. Cercando anche di dare un contributo nella realizzazione degli articoli di questa rivista. Non so se siamo buoni Maestri Lattonieri, però so di certo di aver intrapreso la strada giusta per l’aggiornamento e la formazione continui. Siccome BAUMETALL è un mezzo importante per la mia personale crescita, mi sento in dovere di informarla del nostro lavoro in Trentino. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 47 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 48 associazione ACCONCIATORI categorie Assemblea annuale degli acconciatori Si è discusso di temi importanti per le aziende del settore acconciatura, all’assemblea annuale svolta presso la nuova sede dell’Associazione Artigiani di Zuclo, che ha visto un’ottima partecipazione. di Walter Marzari GRAFICI Accordo SIAE punti di riproduzione: scadenza versamento 28.02.2012 i è svolta a fine 2011 l’annuale assemblea degli acconciatori delle Giudicarie voluta dalla rappresentante sul territorio e collega Mery Pollini la quale ha voluto dare un segnale forte di quanto le aziende del settore facciano rete. La riunione, che ha visto una ottima partecipazione di aziende associate, si è tenuta, per l’occasione, presso la nuova sede dell’Associazione Artigiani a Zuclo alla presenza della Presidente provinciale di categoria Elena Casagrande e del Presidente territoriale Narciso Marini. In tale contesto si è discusso di temi particolarmente importanti per le aziende del settore acconciatura, temi che hanno spaziato dall’analisi e gestione dei costi all’ormai annoso problema del SISTRI. Nello stesso contesto, la categoria ha voluto, con un breve rinfresco, salutare la collega Carla Aldrighetti, parrucchiera a Bocenago che, dopo un lungo percorso al servizio di tutte quelle persone che hanno potuto apprezzare la sua professionalità, ha meritatamente raggiunto l’età pensionabile. La stessa Carla Aldrighetti ha voluto ringraziare calorosamente tutti coloro, colleghi e dipendenti dell’Associazione Artigiani, che le sono stati vicini durante il percorso di artigiana e che l’hanno accompagnata in questi anni fino ad arrivare a questo importante momento di vita. S 48 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 In base all’accordo sottoscritto nel mese di gennaio 2011 tra le organizzazioni di rappresentanza degli autori ed editori e quelle delle aziende artigiane che utilizzano macchinari per la riproduzione di opere protette pubblicate per le stampe, in allegato si trova la tabella dei compensi per diritti d’autore, adeguati per l’anno in corso al tasso di inflazione reale rilevato dall’ISTAT nel mese di ottobre 2011 (+3,2%). Stante la validità biennale di detto accordo (il precedente era con scadenza febbraio 2010), si ricorda ai responsabili dei punti o centri di riproduzione di voler provvedere entro il 28 febbraio 2012 al relativo versamento, in base al prospetto allegato, dal quale si evince che l’inquadramento dei singoli punti di riproduzione nella categoria di riferimento tiene conto del numero di apparecchiature possedute nonché dell’attività esercitata. Diritto d’autore per l’attività di reprografia per i punti di riproduzione [compensi anno 2012*] N. 1 2 3 4 5 6 Compenso Totale annuo Categoria punti copia a macchina dovuto in euro in euro Con una macchina atta alla riproduzione 211,00 211,00 presente nell’esercizio Con due macchine atte alla riproduzione 344,00 688,00 presenti nell’esercizio Con tre macchine atte alla riproduzione 457,00 1.371,00 presenti nell’esercizio Con quattro macchine atte alla 581,00 2.324,00 riproduzione presenti nell’esercizio Con cinque o più macchine atte alla **** 2.748,00 riproduzione presenti nell’esercizio Totale dovuto in euro Con una macchina atta alla riproduzione per il biennio presente nell’esercizio (che svolga attività **** 158,00 di fotocopiatura in via occasionale) * Adeguamento con il tasso di inflazione reale pubblicato da I.S.T.A.T. a ottobre 2011 (+3,2%) ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 49 FOTOGRAFI E VIDEOPERATORI associazione categorie Fotografi in chiesa: ecco come muoversi Rinnovato l’accordo tra Associazione Artigiani e Ufficio Diocesano di Walter Marzari a categoria dei fotografi e videoperatori aderenti all’Associazione Artigiani ha ritenuto opportuno recentemente rinnovare l’accordo con l’Ufficio Diocesano in merito alle norme di comportamento durante le celebrazioni liturgiche e in particolare nella celebrazione del Sacramento del matrimonio. Ed è proprio in occasione di questa celebrazione che è consuetudine incaricare fotografi e videoperatori di farsi custodi della memoria dell’evento, immortalando volti e momenti del giorno più bello. L’accordo stipulato, ha dichiarato Corrado Poli Presidente della categoria, permette di riconoscere la professionalità degli operatori che, al fine di garantire un corretto e adeguato svolgimento di così importanti eventi (matrimoni, battesimi, comunioni) che non sono spettacoli, ha fatto sì che anche noi, nel nostro abbigliamento come nei movimenti, dobbiamo sentirci inseriti nella comunità dei fedeli che celebra l’evento liturgico. Ecco perché, ha proseguito Poli, per favorire un servizio opportuno e nel rispetto del luogo sacro, è stato rinnovato l’accordo e ampliato il testo degli “orientamenti e norme” sul servizio fotografico e le videoriprese dove vengono formulate indicazioni pratiche che l’operatore dovrà impegnarsi a osservare. In aggiunta a tutto questo, ha concluso Corrado Poli, abbiamo voluto riproporre il corso di formazio- L ne specifico promosso dall’Associazione Artigiani e dalla categoria in collaborazione con l’Ufficio Diocesano dove è stato rilasciato un tesserino di riconoscimento che abilita il fotografo e videoperatore a effettuare riprese e foto durante le cerimonie per un corretto svolgimento del servizio. Grande soddisfazione è stata espressa da parte di tutti i partecipanti per l’importante momento di formazione voluto dalla categoria e riproposto successivamente alla prima esperienza effettuata precedentemente. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 49 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 50 associazione categorie FOTOGRAFI E VIDEOPERATORI Assemblea provinciale di categoria Numerosi partecipanti all’assemblea provinciale della categoria fotografi e videoperatori che si è svolta a fine 2011. di Walter Marzari lla presenza di un folto gruppo di associati, si è svolta a fine 2011 l’annuale assemblea provinciale della categoria fotografi e videoperatori aderenti all’Associazione Artigiani. In tale contesto si è discusso di temi particolarmente interessanti per le aziende del settore. Il Presidente della categoria Corrado Poli, dopo aver salutato i numerosi presenti, ha esposto in maniera esaustiva il percorso effettuato dalla categoria durante l’anno relazionando in merito allo stato dell’arte della stessa categoria. Successivamente ha invitato il responsabile dell’Area Categorie dott. Guido Radoani a relazionare sul futuro percorso del Maestro Artigiano fotografo. Altri interventi si sono succeduti da parte di Paolo Holneider e Alessandro Gadotti, videoperatori artigiani e membri del direttivo di categoria. Al termine il Presidente Poli ha ceduto la parola alla Presidente delle Federazioni di Categoria e membro di giunta Elena Casagrande, la quale ha portato la propria esperienza del Maestro Artigiano nel settore dell’acconciatura. A 50 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 51 sistema artigianato cooperativa artigiana di garanzia Nuovo taglio dei tassi della BCE sotto la guida di Mario Draghi Tasso di riferimento fissato all’1%. Operazioni garantite Casse Rurali Prestito/mutuo durata max 84 mesi Apertura di credito in c/c max 75.000 e durata 36 mesi Rinnovabile Fido per accredito effetti sbf durata 36 mesi Rinnovabile Anticipo su fatture durata 36 mesi Rinnovabile Aggiornamento Euribor 3M+3 Euribor 3M+2,50 Euribor 3M+1,90 Euribor 3M+1,90 4,60 4,05 3,45 3,45 1 dicembre 2011 Unicredit Banca di Trento e Bolzano 4,306 da 2,00 a 2,75 Banca Sella-Calderari Cassa Risparmio Bolzano Banca Popolare Alto Adige Credito Valtellinese Banca Valsabbina Artigiancassa 1 dicembre 2011 1 dicembre 2011 Euribor 6M Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M da 2,45 a 3,90 da 1,75 a 3,00 da 2,00 a 3,25 Euribor 6M Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M da 2,00 a 4,00 da 1,80 a 3,50 da 0,75 a 1,75 da 1,25 a 2,50 1 dicembre 2011 1 dicembre 2011 Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M Euribor 3M da 1,75 a 6,00 da 2,50 a 8,00 da 1,50 a 4,25 da 1,50 a 4,25 2,80 3,50 2,60 2,60 1 dicembre 2011 Euribor 1M - - - 1 dicembre 2011 da 1,10 a 1,40 Rating 1. Sicurezza massima 2. Sicurezza elevata 3. Sicurezza 4. Ampia solvibilità 5. Solvibilità regolare 6. Discreta solvibilità 7. Solvibilità sufficiente Mutuo durata < 5 n SPREAD Mutuo durata > 7 n SPREAD Fido di c/c SPREAD 3,05 3,35 3,65 4,10 4,60 4,80 5,20 3,35 3,65 3,95 4,40 4,90 5,10 5,50 3,20 3,20 4,00 4,00 4,70 4,70 - Mutuo Rating Tassi per nuove operazioni validi dal 23 marzo 2009 Euribor 3 m/365 mmp + spread Rating A Rating B Rating C C/C S.B.F. ANT.FATT. MUTUI CHIROGRAFARI Garanzia 50 % 1,60 1,80 2,00 Garanzia 80 % 1,60 1,80 2,00 RATING AAA-AA 1,60 0,65 0,70 3,75 Fido di c/c Garanzia Garanzia 50 % 80 % 4,00 2,50 4,00 2,50 4,00 2,50 RATING A - BBB 1,80 0,95 1,15 4,00 1 dicembre 2011 1 dicembre 2011 Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) BANCA POPOLARE DEL TRENTINO Tassi per nuove operazioni validi dall’1 giugno 2009 Euribor 3 m/365 mmp + spread 3,806 da 2,75 a 4,15 UNICREDIT BANCA SELLA - BOVIO CALDERARI 3,556 Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) Banca Popolare del Trentino Tassi per nuove operazioni attivate dal 25 giugno 2011 Euribor 3 m/365 mmp + spread 1 dicembre 2011 Euribor 3M Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella) Euribor 3M C/c smobil. cred. SPREAD 1,80 1,80 2,50 2,50 3,50 3,50 - C/c smobilizzo crediti Garanzia Garanzia 50 % 80 % 2,35 1,25 2,35 1,25 2,35 1,25 RATING BB-B 2,50 1,80 2,00 4,20 Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 FASCIA C 3,70 3,00 3,20 4,75 l’Artigianato 51 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 52 sistema artigianato sapi SAPI S.r.l. La società di servizi tecnici del Sistema Artigianato e Piccole Imprese della Provincia di Trento Sicurezza sul lavoro Accordo sulla formazione dei lavoratori e del datore di lavoro/RSPP opo oltre due anni di lavoro sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 gennaio 2012 sono stati pubblicati i due accordi della Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano relativi, il primo, alla formazione dei lavoratori e, il secondo, per lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro del ruolo di RSPP [testo completo disponibile sul sito www.artigiani.tn.it o www.sapi.tn.it]. D a) La formazione dei lavoratori ai sensi dell’art 37 del decreto legislativo 81/08 L’accordo disciplina la durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione e dell’aggiornamento per i lavoratori, i preposti e i dirigenti nonché la formazione facoltativa per i soggetti all’articolo 21 del medesimo decreto [fra cui lavoratori autonomi e imprese familiari]. Il percorso formativo previsto per i lavoratori si articola in 2 moduli. Una “formazione generale” dalla durata minima di 4 ore e una “formazione specifica” della durata minima di 4, 8 o 12 ore in funzione della valutazione dei rischi o del comparto di appartenenza dell’azienda. All’accordo, scaricabile dal sito dell’Associazione e della Sapi, è allegata una tabella COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA L’onorata carriera di Clara Moscon di Paolo Nardelli, direttore Cooperativa Artigiana di Garanzia Clara Moscon ha terminato alla fine di dicembre la sua onorata carriera lavorativa presso la Cooperativa Artigiana di Garanzia. È sempre facile in questi casi proporre il classico saluto pieno di cose scontate o banali. Tentando di non cadere in questo errore, crediamo in ogni caso sia giusto, nel dare il saluto a Clara, evidenziare quello che è stato il tratto caratterizzante 52 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 che indica la categoria di appartenenza della codifica ATECO 2002-2007. Per i preposti la formazione è prevista per una durata minima di 8 ore. Per ogni lavoratore è previsto un aggiornamento quinquennale della durata minima di 6 ore. del suo lungo percorso lavorativo nel sistema artigianato. Vale a dire l’attaccamento costante e mai scemato negli anni, nei confronti della Cooperativa Artigiana di Garanzia e dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese. Attaccamento che ha conseguentemente manifestato nel lavoro quotidiano, svolto con impegno, dedizione e assoluta riservatezza. Staccare la spina, quindi, è stato per lei sicuramente un passaggio non facile da accettare. Tanta la sua passione, così come la sua voglia di fare e di mettersi ancora a disposizione, ma non bisogna dimenticare quanto la nostra Cooperativa in questi ultimi anni si sia radicalmente trasformata sotto l’aspetto organizzativo e lavorativo. ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 53 sistema artigianato SAPI sapi S.r.l. La società di servizi tecnici del Sistema Artigianato e Piccole Imprese della Provincia di Trento Per i lavoratori per i quali la formazione sia stata erogata da più di 5 anni dalla data di pubblicazione Riepilogo formazione lavoratore Classe di rischio Formazione generale Formazione Aggiornamento specifica [5 anni] Bassa 4 ore 4 ore 6 ore Media 4 ore 8 ore 6 ore Alto 4 ore 12 ore 6 ore dell’accordo, 11 gennaio 2012, l’obbligo dell’aggiornamento della formazione dovrà essere ottemperato entro 12 mesi. Sono, inoltre, indicate al punto 11 dell’accordo le condizioni per il riconoscimento della formazione pregressa erogata prima della pubblicazione dello stesso. b) La formazione per il datore di lavoro che svolge direttamente il ruolo di RSPP Il percorso formativo per i nuovi datori di lavoro che si nomineranno RSPP della propria realtà è, come nel caso dei lavoratori, differenziato in base al livello di rischio dell’azienda. Ulteriore novità rispetto alla precedente versione dei corsi, oltre all’obbligo di frequenza, è la necessità Riepilogo formazione datore di lavoro Classe di rischio Formazione Aggiornamento [5 anni] 16 ore 6 ore Media 32 ore 10 ore Alto 48 ore 14 ore Bassa di una verifica di apprendimento, che prevede colloquio o test in alternativa fra di loro finalizzati a verificare le conoscenze acquisite. Il mancato superamento della prova di verifica finale non consente il rilascio dell’attestato. Anche per i datori di lavoro è previsto il riconoscimento della formazione pregressa, quindi non sono tenuti a frequentare il corso coloro che possono dimostrare di avere adempiuto all’obbligo formativo con un percorso conforme ai contenuti previsti dal DM 16/01/1997 [l’attuale corso di 16 ore] e coloro che sono esentati ai sensi dell’articolo 95 del decreto legislativo 626 del 1994. Per le nuove attività il datore di lavoro che inizia e che intende svolgere i compiti del servizio di prevenzione e protezione dai rischi deve completare il percorso formativo entro e non oltre 90 giorni dalla data di inizio dell’attività. Per ulteriori informazioni l’ufficio formazione della SAPI srl è a disposizione al tel. 0461 803767 o all’indirizzo mail [email protected] Tanta la sua passione, così come la sua voglia di fare e di mettersi ancora a disposizione. Grazie a Clara per l’attaccamento costante e mai scemato nei suoi anni lavorativi. Giusto e doveroso, anche per questo motivo, fermarsi, e consegnare il testimone alle nuove generazioni, con la consolante consapevolezza di aver lasciato un’impronta positiva, di cui essere fiera e orgogliosa. Grazie a Clara allora, sicuri che in questo ringraziamento si uniranno tutti gli artigiani trentini e tutti i colleghi di lavoro che hanno avuto il piacere di conoscerla. Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 53 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 54 sistema artigianato CEii Trentino Partecipa al FuoriSalone di Milano! Se il design fa parte del tuo stile di business e credi che sia un’importante leva per l’innovazione della tua azienda, partecipa dal 17 al 22 aprile all’evento promozionale FuoriTrentino. Le iscrizioni scadono il 16 febbraio. di Silvia Gadotti randi novità per il 2012 in merito all’evento promozionale FuoriTrentino, inserito all’interno del più ampio contesto del FuoriSalone, l’insieme di iniziative che durante la settimana del Salone del Mobile anima l’intera città di Milano. Quest’anno si svolgerà dal 17 al 22 aprile, e, considerati gli ottimi risultati ottenuti in termini di presenze e di immagine delle aziende che hanno partecipato alle scorse edizioni, si è voluto offrire anche ad altre piccole e medie imprese trentine, che hanno inserito il design nel proprio stile di business, l’opportunità di partecipare a questo importante evento. Per questo motivo è stato predisposto un bando di partecipazione, la cui scadenza è fissata per il 16 febbraio e che rappresenta la principale novità della terza edizione di Dea Plus, il servizio di accompagnamento al mondo produttivo trentino (ideato da CEii Trentino con il supporto dell’Assessorato all’Artigianato della Provincia autonoma di Trento) che contri- G I nuovi incontri del Circolo dell’Innovazione Ogni giovedì tanti interessanti appuntamenti per le aziende che vogliono allargare i propri orizzonti, differenziarsi dalla concorrenza e approfondire le proprie competenze. di Silvia Gadotti Dopo una breve pausa natalizia, riparte il Circolo dell’Innovazione per offrire alle aziende artigiane, anche nel 2012, nuovi e interessanti incontri con esperti del settore per approfondire tematiche trasversali dedicate 54 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 buisce a esplicitare il talento che le imprese trentine hanno, ma che talvolta rimane nascosto. All’edizione 2012 del FuoriSalone di Milano, nello spazio unitario di FuoriTrentino potranno quindi aderire, oltre alle imprese protagoniste della terza edizione di Dea Plus, anche altre aziende con sede legale in Trentino che, utilizzando il design come leva di innovazione, abbiano realizzato (o abbiano in corso di realizzazione) prodotti, servizi, o progetti di comunicazione (per fare solo alcuni esempi di tipologie: arredo sia di interni sia urbano, illuminotecnica, abbigliamento, accessori per la casa o per la persona, lavorazioni di materiali come legno, pietra e altro ancora). La partecipazione è subordinata alla valutazione di un’apposita commissione tecnica costituita da CEii Trentino, Trentino Sviluppo, Provincia autonoma di Trento e Politecnico di Milano. Il regolamento e la domanda di iscrizione si possono scaricare dal sito www.ceii.it. ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 55 sistema artigianato CEii Trentino Metti in campo la tua creatività con il Premio Artigiano La sesta edizione del concorso prevede un’importante novità: quattro categorie di partecipazione e una spiccata componente di innovazione e design. Per partecipare c’è tempo fino al 30 marzo. di Silvia Gadotti reatività, originalità, recupero delle tecniche tradizionali ma anche utilizzo di nuovi materiali o nuove tecnologie. Sono queste le chiavi di lettura del Premio Artigiano, bando di concorso promosso dalla Provincia autonoma di Trento e gestito da CEii Trentino. L’iniziativa, alla sua sesta edizione, ha come obiettivo quello di valorizzare le componenti del mondo dell’artigianato e le realizzazioni che queste sono in grado di esplicare stimolando contemporaneamente le aziende artigiane ad arricchire e migliorare la propria offerta, proponendo prodotti (o processi o servizi) nuovi C allo sviluppo dell’innovazione nelle microimprese. La formula ormai collaudata prevede un breve incontro della durata di poco più di un’ora, con inizio nel tardo pomeriggio del giovedì alle ore 17. Al termine, un piccolo rinfresco a base di prodotti artigianali trentini favorisce il coinvolgimento dei presenti in un dibattito informale, per scambiare esperienze e interloquire con gli esperti coinvolti. Per rimanere sempre aggiornati sulle proposte del Circolo dell’Innovazione ci si può iscrivere alla newsletter compilando l’apposito form nell’home page di CEii Trentino (www.ceii.it). attraverso la reinterpretazione di prodotti tradizionali, l’adozione di nuove tecnologie, l’utilizzo di nuovi materiali o l’introduzione di nuove funzionalità. La nuova edizione si caratterizza per l’inserimento di quattro categorie all’interno delle quali confluiranno le domande: casa & arredo (inclusa edilizia e arredo urbano), moda & stile (incluse arti grafiche e packaging), high tech & automazione (incluse chimica e farmaceutica), alimentare. I progetti presentati dovranno essere relativi al biennio 2010/2011 e saranno valutati sulla base di criteri diversi, rilevanti rispetto ai concetti di innovazione e design. Per le aziende iscritte all’Albo delle Imprese Artigiane della Provincia autonoma di Trento, che si distingueranno per produzioni caratterizzate da elementi di originalità e creatività nelle categorie di riferimento, saranno quindi messi in palio quattro premi da 6000 euro lordi ciascuno. Le candidature devono essere inviate entro e non oltre il giorno 30 marzo 2012. Modalità e bando di concorso si possono scaricare dal sito www.ceii.it Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 l’Artigianato 55 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 56 sistema artigianato CEii Trentino Un premio per sicurezza sul lavoro È stata prorogata al 4 maggio la scadenza del bando di concorso. L’edizione 2012 mette in palio 3 premi da 11.000 euro lordi e un riconoscimento di 4.000 euro per l’impresa “più votata”, così anche i dipendenti potranno segnalare la propria azienda. di Silvia Gadotti arte con una interessante novità l’edizione 2011-2012 del Premio Lavoro in Sicurezza, bando di concorso istituito dalla Provincia autonoma di Trento e gestito da CEii Trentino per diffondere una cultura d’impresa in tema di salute e di sicurezza e per individuare le prassi migliori nella conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia, nell’integrazione sociale, economica e ambientale dell’attività lavorativa. Il regolamento dell’ottava edizione, infatti, allarga il suo raggio d’azione anche ai dipendenti, che potranno “tifare” per la propria azienda segnalando le azioni poste in essere dalla stessa, finalizzate all’integrazione sociale, economica, o ambientale, e alla conciliazione dei tempi di famiglia e lavoro. Un concetto di sicurezza ad ampio raggio, quindi, quello che si legge tra le righe della nuova edizione del bando, così come approvato dalla Giunta provinciale su proposta del Presidente Lorenzo Dellai, accogliendo la proposta di CEii Trentino finalizzata a consentire la maggiore partecipazione possibile da parte delle aziende. L’obiettivo è infatti quello di coinvolge- P 56 l’Artigianato Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 re non soltanto le imprese che attuano le disposizioni di legge con criteri di eccellenza ma anche tutte quelle che mettono in essere le buone pratiche per il miglioramento del benessere dei lavoratori con conseguente avanzamento dell’efficienza produttiva e dell’immagine aziendale. Dal 2001, anno della prima edizione, ad oggi, il Premio Lavoro in Sicurezza ha visto il coinvolgimento di 237 imprese, delle quali 33 nell’ultimo biennio (20 artigiane, 11 piccole imprese, una cooperativa e un albergo). Grazie al positivo riscontro e all’apprezzamento manifestato dal mondo imprenditoriale trentino nel corso degli anni, l’iniziativa prosegue anche nel 2012 e mette in palio tre premi da 11.000 euro lordi ciascuno per le tre aziende vincitrici. Oltre a questi, nella nuova edizione, è previsto un riconoscimento di 4.000 euro lordi per l’azienda “più votata”, importo che dovrà essere destinato esclusivamente per gli interventi a beneficio dei collaboratori aziendali. Così come nelle precedenti, anche all’ottava edizione del concorso possono partecipare le piccole imprese private dei settori dell’artigianato, del commercio, dell’industria, dei servizi, anche in forma di cooperativa, che si siano particolarmente distinte nell’impegno per l’igiene e sicurezza del lavoro, l’integrazione sociale, economica e ambientale dell’attività lavorativa e nelle politiche di conciliazione lavoro-famiglia. Le aziende che hanno intenzione di partecipare possono inviare le proprie candidature entro il 4 maggio. Per informazioni si può consultare il sito www.ceii.it e l’apposito spazio www.informa.provincia.tn.it/scaden ze_avvisi/ sul portale della Provincia autonoma di Trento. ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 57 Anno LXIII N. 2 Febbraio 2012 ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 58 TRENTINO IMPRESE I MIGLIORI SERVIZI AI MIGLIORI PREZZI CONTABILITÀ DICHIARAZIONE DEI REDDITI CONSULENZA FISCALE CONTENZIOSO TRIBUTARIO CONSULENZA AZIENDALE PER ESSERE CONTATTATI: ✂ RICHIESTA PREVENTIVO PERSONALIZZATO DEI NOSTRI SERVIZI (da restituire compilato presso gli uffici riportati alla pagina seguente o inviare fax al n. 0461.803987 o alla nostra e-mail: [email protected]) Denominazione …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Codice fiscale ………………………………………………………………………………………………………………………………… Attività esercitata ……………………………………………………………………………………………………… C.A.P. e-mail ……………………………………………………… Comune …………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… Persona da contattare tel. 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TN c.f. p.iva 01722340229 e-mail: [email protected] | web: www.artigiani.tn.it ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 59 TRENTINO IMPRESE • tutela le imprese nei confronti del fisco (CAF) • fa parte del gruppo Associazione Artigiani Trento • leader di consulenza e contabilità per le piccole imprese UFFICI DI TRENTINO IMPRESE BORGO Corso Vicenza, 47 CAVALESE Via degli Artigiani, 13 CEMBRA Via dei Rododendri, 1/2 CLES Piazza C. Battisti, 1/A FIERA Via A. Guadagnini, 21 MALÉ Piazza Regina Elena, 10 MEZZOLOMBARDO Via Trento, 117 PERGINE Viale Dante Alighieri, 300 POZZA Strada Dolomites, 151 PREDAZZO Via Gabrielli, 1 Avanzo Giovanni 0461.751913 [email protected] Goss Piergiorgio 0462.241820 [email protected] Favaron Mario 0461.681112 [email protected] Recla Cristina 0463.601221 [email protected] Bertocco Stefano 0439.610112 [email protected] Leuzzi Alessandro 0463.909618 [email protected] Favaron Mario 0461.610515 [email protected] Vicentini Paola 0461.500002 [email protected] Goss Piergiorgio 0462.763133 [email protected] Turrini Michele 0462.508422 [email protected] Bortolameotti Marica 0464.571921 [email protected] Della Valentina Roberto 0464.402611 [email protected] Nicolli Marta 0465.338833 [email protected] Nicolli Marta 0465.338833 [email protected] Tomasi Luciano 0461.803840 [email protected] Poletti Roberto 0461.803899 [email protected] Tonina Alessandro 0461.803995 [email protected] RIVA Via della Crosetta Loc. Ceole - ARCO ROVERETO Via del Garda, 44/G STORO Str. Prov. 69, 8/b Zona Ind. SEDE TIONE ZUCLO - Loc. Tonello, 5/A TRENTO Via Brennero, 182 STAFF DI DIREZIONE TRENTO AMMINISTRATORE TRENTINO CAF IMPRESE S.r.l. | Via Brennero, 182 | 38121 Trento | R.I. TN c.f. p.iva 01722340229 e-mail: [email protected] | web: www.artigiani.tn.it ARTIG_n2feb12 02/02/12 11.43 Pagina 60 rubriche avvisi Dumper betoniera D. 690, F.lli Dieci, anno 1992. Tel. 380 3188870 / 0464 591571 AFFITTO Locali al grezzo ad Andalo, destinazione commerciale, per bar, pizzeria, negozi e uffici, zona centrale parcheggi. Tel. 345 4538525 Magazzino/deposito, 197 mq, a Trento in Via 3 Novembre, fronte strada. Tel. 329 8023012 Magazzino 70 mq zona Riva del Garda, Viale Trento, accessibile con furgoni. Tel. 348 7160232 Attività di parrucchiera avviata, ottima clientela, zona centrale Mori. Tel. 347 0432896 Arco affitto capannone artigianale mq 230, h 8,00 m, piano terra. 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