ST PA - UNGP

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ST PA - UNGP
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
RASSEGNA ST
PA 09 GENNAIO 2013 FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data
11 Sole
Tutti i media acaccia
di inserzionisti digitaliu]
di Mario Platero
LAS VEGAS, Dal nostro inviato
Las Vegas,al Ces (ConsumerElectro­
nic Show), domina quest'arino l'ansia
da strategia pubblicitaria: stanziamen­
ti pubblicitari in crisi, pubblicità che cerca
nuove strade, pubblicità che vuole sfruttare al
~simo la possibilita' di raggiungere attra­
verso la tecnologiaun "target" quanto più pre­
cisopossibile. Conun protagonista vero èhe si
affenna dal punto di vista del prodotto, lo
smartphone o comunque le "hand held <levi­
ces" come l'iPad per la distribuzione di con­
tent sia di intrattenimento ch~ di informazio­
ne. E dunque a questo convegno sulle novità
elettroniche al consumo, il più grande del
,mondo, fra i 150inila partecipanti non'ci sono
solo "techies", ingegneri elettronici, manager
. o finanzieri, ma i molto più prosaici e impor­
tantissimi "buyers" di pubblicità. Affiancati
ovviamente dallacontroparte, i "sellers",iven­
ditori. La Cbs, ad esempio qui a Las Vegas è
"venditore". Haportato al Ces200 persone fra
giornalisti, pl'oducers, manager e...clienti.· I
giornalistiCbs sono quidaunasettimana,han­
nogià esplorato questa giunglaconmigliaia di
espositorinellosterminatocomplesso delVe­
netian,identificatolenovitàchiave e addirittu­
ra percorsi guidati in veri e propri giri turistici
da90 minuti ciasCuno negli stand piu' interes- .
santi. Tutto a disposizione dell'inserzionista,
in piccole tavole rotonde o appunto nei "tour"
guidati. Costo stimato dell'operazione circa
1,5 milionidi dollari. MaperlaCbs, grande rete
televisiva americana, nevalelapena, quest'an­
no fra l'altro produrrà il Superbowl che porta
il più ricco portafoglio pubblicitario dell'an­
no: «Per noi Internet è stato solo uno sviluppo
, positivo - ci dice uno dei media manager - il
mio compito è di sfruttare al massimo la pub­
blicità suInternetlegatlÌal content sia diintrat­
tenimento che di notizie. TI modello funziona,
molto tecnico, ma funziona, siamo in nero da
anni e stiamo crescendo molto bene». Molto
tecnico vuole dire tenere conto deivariindica­
tori per l'inserzione digitale,adesempio stima­
rei costi affianca:tia parametri diversi di tar­
get pubblicitario e qui a Las Vegas fra i vari
stand ci sono quelli specializzati in software
per controllare e identificare il traffico nei va­
ri prodotti, soprattutto per strumenti come
smartphone e iPad. Dall'altra parte ci sono gli
acquirenti, fra i più diversi. Ne cito un paio
coni qualiho parlato a lungoma che non vole­
A
,
di Novartis. Sono qUi, mi dicono, perché alla
fine il.meccanismo vincente é quello che ti
mette in contatto con il tuo mercato:«per noi
pubblicitàvuole diremarketing,vuole dire so­
stenere il eonsumoe ormai vuoi dire vende­
re», ci dice adesempio uno d"irappresentanti
di American Express, attivo anche in Italia e
sempre alla ricercadi nuovi mezziefficaciper
raggiungere il, target ideale, in particolare su
Ipad e su modelli a pagamento che identitica­
no e"valorizzano" untarget. PerNovartis, l'in­
teresse è ancora piùmirato: ad esempio,c'è un
apparecchietto che consente di misurare in
modo "friendiy" la qUantità di ossigeno nel
sangue, il risultato può essere scaricato' su
smartphon'C dotati di software adeguato in
gradodi elaborare misurazioni statistiche.
Perungruppofarmaceutico, capire com'épos­
sibile raggiungere quel flusso di consumatori
legati a «sistemi Umovativi per la distribuzio­
ne dicontente prodotti» è una «missione chia­
ve». Essere a Las Vegas per quattro giorni, a
una fiera dove ormai i gadget per assistenza
medica stanno dilagando diventa essenziale
per capire come orientare e.ottimizzarei bud­
get pubblicitari di un gruppo come Novartis.
Qyi a Las Vegasc'è dunqueuncircolo quasi
perfetto fra carrier e venditori di pubblicità,
con prodotti, innovazioni e inserzionisti. An­
cheper coloro che operano nellacartestampa­
ta E che stanno cercando di fare un balzo in
avanti nei nuovi media. <<La sfida è complessa'
perchéperno~ vecchi operatori di carta stam­
pata, la sfida su Internet è chiara: mantenere
un pubblico quanto piuvastopossibilema co­
noscerlo a fondOìì. Chi parla è Marcus Brau­
cbli, prima direttore del Wall Street Journal,
poi - fino a dicembre - del Washington Post,
ora nel gruppo WashingtonPost è direttore
"nùovi media", è passato insostanzaall'azien­
da. Questoperché l'intreccio fra content,iden­
tificazione del mezzo per distribuirlo e la pro­
duzione di unrèddito pubblicitario è sempre
più stretto. Con un modello chiaro che emer­
ge: quello del pagamento. Non solo per au­
mentare il r.eddito, ma perché archiviate le
missioni idealistiche del contentgratis per tut­
ti è essenziale avere dei target preCisi da ven­
dere all'inserzionista. Ela sottoscrizione resta
ilmetodo più attendibile; «TI modello è in evo­
luzione ~ ci dice uno dei venditori - ma qui in
America ci stiamo spartendo un mercato di
pubblicità digitale che ammonta a 35 miliardi .
di dollari all'anno. Ci vorrà un assestamento,
ma ci sarà spazio per tutti, soprattutto per chi
vano essere citati direttamente: i responsabili terrà il passo conl'innovazione».
media internazionale di American Ex:press e
9 GEN 2013
Mercato da 35 miliardi di dollari
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
Data
I Pagina
r .
-~~.~~..•.: ...•.•• ~.~•.c._.•~ __ ~,\ ~.;1'\
Il
IIllillJWiIlJ;<JYwiml
Massimo Mucchetti, COlTadino Mineo, Oscar Giannino, Mario Sechi. Invasione di giornalisti in Parlamento. La Fieg entu,:iiasta .(tutti stipendi in meno da pagare). 9 GEN 2013
1
FEDERAZIONE ITALI.A.NA EDITORI GIORNALI 9 BEN ZD13
25
Tecno~ogia L'idea Intel, Plastic Logic e Que~~'~univers~;;--L;~ ve~-;;;-
TI tablet sottile e flessibile
Si piega come un foglio
«Così sostituiremo la carta, è una rivoluzione»
DAL NOSTRO INVIATO
I
I
LAS VEGAS - L'era degli ama­
nuensI digitali sI avvicina? Forse do­
mani torneremo tutti a scrivere sulla
carta, rinnegando pc e tablet. Non
carta vera e propria ma una «e-pa­
peD~, una carta elettronica che uni­
s~ 1 pregi. d~l digitale alla leggerezza
del matenali naturali. Con l'obietti­
vo di avere schermi flessibili. da aITO­
t~lare .o persino piegare. In questi
gIO!m a l Consumer Electronics
Show! !a maxi-~era della tecnologia
c~e SI e aperta Ieri a Las Vegas, tra
mill~ gadget e idee bizzarre, ci sarà
SpazIO anche per un progetto della
, canadese Q!Ieen's University: un <<Pà­
petr~», ~ tablet fatto di un partico­
lare tipo di carta elettronica.. Immagi­
nat~ un foglio un po' più grande di
un iPad, che si piega e che si utilizza
com~ ~m touchscreen. Lo schermo
fleSSI?ile po~a a gesti nuovi: si può
sfogliare.un libro elettronico sempli­
cemente .ripiegando un po' il bordo
della,pa~ Ma la tecnologia proget­
tata e pm ambiziosa. Secondo quan­
to detto al Daily Mai! da Roel Vertee­
gal, direttore dello <<Human Media
Lab» dell'università canadese, «usare diversi Papetrab rende più facile
lavorare con tanti docnmenti insie­
me». Invece di un norrilaIe pc con
molte finestre aperte, si può immagi­
nare una scrivania con diversi Paper­
Tab, su ognuno dei quali gira una dif­
ferente ~pplicazione o su cui è aper­
to ~n dive!so documento (un testo,
un ~m.magme, una presentazione e
COSI ym). I vari schermi di carta elet­
troruca sono «consapevoli» della di­
s~~ reciproca a cui si trovano: av­
V1c;n~don~ue o più, si può creare
un uruco foglio-schermo più gran­
de. Con dete~ate app, basterebbe
un tocco per ~VV1are semplici azioni:
con una email aperta in uno scher­
mo. e una foto in un altro, avvicinan­
do Idue fogli l'immagine diventereb­
be un allegato al messaggio In usci­
ta. Insomma, una tecnologia che,
per restare in ufficio, potrebbe rim­
piazzare sia il computer che le stam­ .
panti, facendo piazza pulita di polve­
rosi archivi e di migliaia di faldoni
Una rivoluzione.
Per smorzare gli entusiasmi, biso­
gna dire però che tutto questo per
ora resta - passateci la battuta ­
sulla carta Ci sono progetti e qual­
che promettente prototipo ma la
strada per trasfonnare il tutto in pro­
dotti che arrivino nei negozi è lunga
e impervia
Intanto non èun vero ,<ÌPad di car­
ta» ma per ora si lavora su fogli a in­
chiostro elettronico. Quelli degli
ebook reader, tipo Kindle o Kobo
per capirci. Una tecnologia che fun­
ziona (bene) con iItesto ma che non
è in grado di riprodurre video o im­
magini in movimento e che ha molti
problemi anche solo a visualizzare i
colori.
Se anche si superassero questi li­
miti, resterebbe il problema della
batteria A qualunque oggetto elet­
tronico serve energia. La tecnologia
dell'Inchiostro elettronico necessita
di pochissima potenza (lo sa chi ha
un Kindle Amazon, che funziona an­
che per settimane senza ricarica) ma
un display a colori tipo iPad ne con­
suma molta di più. Dove infilare.la
batteria in un foglio spesso 1 milli­
metro o meno?
Benché il ricercatore di Intel Ryan
Brotman si dica fiducioso che «entro
5-10 anni, molti computer, dagli ul­
trabook ai tablet, assomiglieranno a
del fogli di carta stampata a colori»
la verità è che iI <<Ìablet di carta» è
una specie di chimera tecnologica
che da anni si aggira nel mondo
hi-tech, tra.anriunci e speranze disat­
tese. Molte società, anche importan­
ti, sono aI lavoro sugli schermi flessI­
bili. Le voci di smartphone con scher­
mi 0100 pieghevoli si sono moltipli­
cate negli ultimi tempi. Le coreane
chiamata gratuita al
Lg ~ S~gaa anni sono impegna­
te In ncerche, ma a Las Vegas non
hann? mostrato nulla. Segno che i
tempI non sono maturi per un vero
prodotto. Nokia l'anno scorso ha fat­
to i,nten:gire la ~pa con il suo pro­
totipo di <<Bending Phone» un telefo­
no (semi)funzionante cui ~i imparti­
s~ono ~omandi piegando (<<ben­
ding») il bordo invece che toccando
un touchscreen. Anche qui la realtà
pone ~cuni seri problemi. Lo scher­
~o puo anche essere pieghevole. Ma
il r~st~ della componentistica, ovve­
ro Ichip nella pancia del dispositivo
oon~~
,
~orsetorn~remo ~anuensi digi- .
talI ma per Il medIoevo prossimo
venturo 'c'è tempo.
Paolo Ottolina
~Ì'~' @pottoIina
malditech.corriere .it
Da piegare La flessibilità del «PaperTab» (sopra e a s~~istra). Sotto un esempio di Interélzione con altri «fogli» (foto Plastic Logic) I
FEDERAZI.ONE ITALIANA EDiTORI GIORNALI 'I
9 GEN 2013
Pagin~
19
Il Giorflale,perdite sotto:' part,eci~rà a un aumeftto
i 3 mln. 'Il Giornale chiude . dì. capitale riservato della,
il 2012 con un rosso in calo società internet e arriVerà'
sotto i 3 milioni di euro. Per così a detenere una quota
ridurre ulteriormente le pari a quella di PaoloAinlo,
perdite c'è in'programroo (fondatore, GeO e azionista
un piano per anticipare di 'riferimento chepossie·
.. progressivamente l'orario de oggi i!: 37%). Natii; nel
dì chiusura ..del· giornale, 2008 e specializzata nell'e­
oggicomunql#! fissata in­
commerce ed .editoria.on-.
tornoillle 22,30. Anticipo line, Banzai ha chiuso ii
che porterd anche il zmari­
2012 corfricavi per 130
organizzazione della reda­
milioni. Le nuove risorse
zione diretta daAlessandro serviranno, fanno sapete
Sallusti; probabilmente da Banzai, per espansione
una volta concluse le pros~ dei prodotti e acquisiiion~
sime elezioni politiche.
mirate.
'
Venezianieditoredebut" Pollini in edicola col
taonlinè. Guido Veneziani gruppo Espresso. Repub­
editore si prepara a lancia, blica e L'Espresso portano
re online' il suo primo sità.daoggi inediclJla iZ.dvd
web. Sarà dedicato allatb . inedito. Maurizio Pollini.
del gruppo, Véro .tv, per poi 'La vita, la musica;. curato
accogliereancheicontenuti da Nino Criscenticon
dei magazine pubblicati. Sandro Cappelletto. Nel.
Nel frattempo, l'anno scor· dvd· interviste, documenti
so si è chiuso con ricavi in e backstage del maestro
crescita a.82 milioni (con- . italiano delpianoforte.
.
I
ru~~~r:f/::e'J~I~,"!f~!
la concessiònària interna
archivia il 2012 con una
raccolta pubblicitaria su
del 19%, grazie soprattutto
a Vero, Vero cucina e Vero
Salute, La con.ces,SlOl!ap:a;
Class
C~bc,<~;sione··
Risparmioeléstratègié
2013. Il rallydei mercati
di· inizio anno porta moLti
gestori a consigliare 'di
rischioinjJor:
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
I Data
nità
Google cede:
rimossi i filtri ~J
anti-censllfa
sul sito in Cina
ROBERTO ARDUINI
[email protected]
Pagina
Anche un colosso del web come Goo­
gle deve alla finecederè alle pressioni
della Cina sulla censura. Da lunedì è
stato rimosso dal motore di ricercà in
lingua cinese la funzione che avverti­
va che la parola che si stava cercando
poteva essere sensibile per le autorità
diPecruno e quindi la ricerca veniva
bloccata. La decisione di Mountain
View di interrompere il servizio, che
aiutava gli internauti contro la censu­
ra, sarebbe l'esito di lunghe ed este­
nuanti trattative.
'
La disputa tra Google e il governo
cinese era cominciata lo scorso giu­
gno. Pechino pretendeva dal motore
Usa la censura applicata già sui moto­
ri di ricerca locali (Baùlu su tutti). Goo­
gle era sempre stata contraria, ma
ora qualcosa è cambiato, almeno per
gli utenti. Finora chi digitava nella
stringa di ricerca uno dei termini proi­
biti dal governo (come libertà, demo­
crazia, corruzione, sdopero, ma anche
Tibetindipendente e il nome della setta
Fa/un Gong) vedeva apparire il messag­
gio: «La tua ricerca potrebbe causare
un'interruzione temporanea della
connessione a Google. Questo proble­
ma è al di fuori del nostro controllo".
In questo modo, l'utente si rendeva
conto il termine cercato «interessa­
va"il governo e sapeva che la sua ri­
cerca poteva essere soggetta a censu­
ra. Se andava avanti avrebbe violato'
le inflessibili regole del GreatFirewall,
la «Grande Muraglia» predisposta dal­
le autorità di Pechino per controllare
l'informazione su internet. Da lunedì
il messaggio non compare più, ed è
stato rimosso anche l'articolo nella se­
zione «aiuto» del sito, che spiegava il
funzionamento del servizio. Nessun
comunicato ha annunciato l'interru­
zione: se n'è accorto il sito Greaifire.
arg, in prima linea nel denunciare gli
abusi della censura cinese sul web. La
notizia è stata confermata da Googie,
che però non ha voluto fornire ulterio­
ri spiegazioni.
Google ha perso. «la reputazione
come difensore contro la censura»,
hahno sottolineato molti utenti. In
precedenza il motore di ricerca Usa,
pur di non cedere alle pressioni cine­
si, era stato costretto a spostare a
Hong Kong i suoi server. E nonostan­
te tutte le precauzioni Gmail, Googie
Maps e lo stesso Google risultavano
spesso non raggiungibili in Cina.L'ul­
timo caso'eclatante era avvenuto du­
rante il Congresso del Partito comuni­
sta. Molti giornalisti stranieri e attivi­
sti avevano denunciato accessi sospet­
ti al proprio profilo twitter. Lo stesso
social network aveva chiesto a diversi
utenti di cambiare la propria pas­
sword.
9 BEN Z013
15
EDER.i\Z!O!'l
NA EOlTO
8 GEN 2013
26
MédiaKiosk.ouvre san capital.àtrois éditeurs
Le Figaro)
Monde et Express-Roularta prennenU2,5 % du leader
kiosques~ à joum m 1'<7
ALEXANDRE DEBOUTÉ
Ii:lMf.1-4 il Les groupes Le Figaro,
Le Monde et Express -Roularta ont
annoncé lundi qu'ils prenaient
conjointement une participation
de 12,5% dans MédiaKiosk, le
gestionnaire des kiosques de pres~
se en France. Cette opération ét'1it
prévue depuis fin '2011, au mo­
ment de.la cession de 95 % de la
soeiété parla messagerie de presse
Presstalis (qui en a eonservé 5 %)
au groupe de eommunieation ex­
térieure JCDee~ux. Les présidents
respeetifs des trois éditeurs. Mare
Feuillée, Louis' Dreyfus et Rik De kiosques
Noli, font leur entrée au eomité de Pare géré en France
par MédiaKiosk
surveillance de MédiaKiosk.
Bouclée en novembre 2011, la . (à fin 2012)
vente de MédiaKiosk par Pressta­
lis s'étalt mscrite dans le pIan de
l'importance stratégique du reseau
désendettement de la première
de vente le plus visible et le plU1~ ac­
'llessagerie de France, en grande
cessible au cceur des villes ».
iifficulté financière depuis 2010.
À l'époque, plusieurs éditeurs
s'étalent manlfestés pour deman­ Réseau très qualitatif
À fin décentbre 2012, MédiaKiosk
der de conserver un droit de re­
(27 millions d'euros de ehiffre
gard sur l' entreprise.
Dans leur communiqué, les d'affaires) gérait 763 kiosques en
France, dont 401 à Paris, 99 en
trois éditeurs entrés au capital ex­
priment leur souhait de « partici- . Ile-de-France et 263 en régions.
per acnvement, aux cotés de JCDe~ A10rs qu'environ un millier de
caux et de Presstalis, aux actions points de vente notamment des
maisons de la presse disparais­
de conlwlidation et de développe··
ment du réseau des kiosques à jour­ sent ehaque année dans l'Hexagò­
naux» et soulignent, «face à la ne, l'opérateur a ouvert 30 kios­
ques l'an dernier,. dont treize à
diminution constante du nombre
des points de vente, l'importance Paris" et il programme d'en ouvrir
plus que jamais essentielle des kios~
quarante autres en 2013, principa­
quiffs pour la diffusion des quoti­ Iement en banlieue parisienne et
dans Ies grandes agglomérations
diens et des magazines au creur des
françaises. Dans son ensemble, le'
villes ». Pour Jean-Paul Abon­
nene, président de MédiaKiosk, réseau de distribution de la presse
«c'est un signe fon qui mOf!tre eompte 28000 points de vente.
Méme si les ouvertures de nou~
veaux kiosques ne compenseront
pas les fermetures de points de
vente en 2013, le fait de participer
financièrement et de réfléchir aux
réflexions sur l'évolution des
kiosques eonstitue pour !es édi­
teurs un moyen de sécuriser une
partie de Ieurdistribution mais
aussi de défendre leurs intérets
dans le eadre des délégations de
serviee public octroyé~s à Média­
Kiosk par les mairies.
Le réseau des kiosques est très
qualitatif. C'est le prernier cireuit
de distribution pour la vente au
numéro des quotidiens. Mais. c'est
aussi un réseau d'affichage urbain
prernium très prisé par la presse et
les industries culturelles. C'est
pourquoi le groupe JCDecaux en a
pris le contròle et qu'il entend le
«mettre en valeur ». II1II
FEDER
NA EDiTOR
G j C R NA L j
ta
e BEN Z013
26
Free réactive la pub sur Internet L'opérateur aatteint sonobjeetif: montrer à Googie qu'il ne peutpas dieter sa ioi.
,
Chaeun sent que ee eoup d'éc1at aura des répercussions..'
71,
MARIE-CÉCILE RENAULT·
1Iii:lT@.)!,f.iI Free a accepté de . réactiver la pub!icité sur Internet pour les abonnés de sa Freebox Revolution. « l'ai demandé a Free de mettre fin au blocage de la publkité. Free s'est montré à l'écoute, responsable, et va le faire. dans les heures qui viennent», a . déclaré Fleur Pellerin, lundi matin.
Plus t&t dans la matinée, elle avait
rencontré les représentants de la
presse en !igne, des éditeurs, des
régies pub!icitaires et d'annon­
ceur5, puis 10r5 d'une deuxième
réunj.on, Maxinle Lombardini, di­
recteur général de Free.
Ce n'estni unrecul, 1Ù une mar­
che arrière de Free.. Mais une
manoeuvre bien calculée, prévue
par l'opérateur dès le départ. Car
avec ce « coup d'éclat », mèmes'il
J?' a duré que quelques jours, Free a
atteint son objectif: montrer à
Google qu'il ne peut faire ce qu'il,
veut. Engagé depuis des mois dans
un bras de fer avec le géant améri - .
cain, Free souhaite obliger Google
à payer pour accéder àses abonnés
et emprnnter son réseau. Déjà,
Free bride pour ses abonnés le dé­
. bit de YouTube, la plateforme vi­
déo de Google. En provoquant un
tollé chez les acteurs de l'écono­
rlÙe numérique, le blocage de la
publicité lui dorme de nouveaux
argUlllents.
Si la rlÙlÙStre a critiqué 1'action
de Free SUI la forme, indiquant que
«la manière de procéder n'était pas
w
ouvert. «L'internaute doit étrela
incident ait eu tendance à sngmati­
personne qui décide ce qù 'il peut
ser la publicité, alors qu'elle est un
voir sur Internet et c'est lui qui peut
soutien de l'économie numélique »,
décider de bloquer chez lui certains
a-t-elle ajouté.
contenus, comme quand il acnve le
La ministre a insisté sur la né­
contròle parental », a indiqué Fleur
eessité de maintenir un eontexte
Pellerin.
général d'un Internet tibre et
FreeMute caupe le san
desspatsTV
RECETTES
PUBLICITAIRES HETTES
EH FRANCE EH 2012 EST,MATIONS IRE? 700
millionsd'euros en barinières publicitaires ,
12
milliard d'euros en liens sponsorisés 10
milliards d'euros
tous médias confondus
(télé, presse, radio;
Web, affichage ...)
acceptable », elle ne lui donn.e pas
tort sur le fondo « Il est très impor­
. t~nt de soulignerque le secteur de
l Internet est soumis à la domination
des géants du N.et, qui sont tous
nrn;-elfTQpéens.» , a-t-elle souli­
gne. «Mème si je regrette que cet
La rlÙlÙStre insiste également Sli'
l'inlportanee de trouver un équi­
tibre entre Ies géants du Net, tous
amériealns, très rentables,et les
opérateursnationaux qui floivent
eux aussi trouver Ieur intérèt
éeonorlÙque. «Il faut mettre en
piace un système gagnant-ga­
gnant. Dans les années qui viennent
avec l'arlivée de la télévision
connectée, de Google TV, d'Appie
TV et d'Amazon TV, il vay avoi)' une
consommation de plus en plus mas - .
sive de bande passante. Qui doit
payel' pour ces invesnssements?
Est-ce qu'il n'y a pas lieu de de- .
mander à ceux· qui consomment
beaucoup ,de bande passante de
contribuer au financement des in­
frastructul'es ? >'i, s'est interrogée
la rlÙlÙStre. Réponse le lS janvier,
lors d'une table ronde qu'elle
qrganise sur la neutralité du Net .
èC tous les aeteurs coneernés.
En attendant, Free, qui n'est pas
à une provocationprès, a laneé de­
puis quelques jours, « FreeMute »,
rapporte le site Freenews. Une ap­
ptieation mobile, permettant de
eouper le volume des publicitésà
la télévision... sinlplement en eIa­
quant des doigts ou en sifflant ! III
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
I
•Data
frlUonde
Pagina
C'est tont Netl
PAR MARLÈNE DURETZ
A l'article de la mort ?
as mois de 39 % des Améri­
cains consultent la presse en
ligne pour s'informer .
(PewResearch Center). Dernière
{( victime » en date de cet engoue­
ment pour l'écran, le magazine
Newsweek dont le dernier numéro,
paro le 31 décembre 2012, est désor­
mais accessible sur le seul site the­
d<;tilybeast.com. La plupart des quo­
tidiens àméricains en version
papier auront disparu dans cìnq
ans, selon une étude de l'Annen­
berg School de l'Université de
South California. ({ La vision est
sans doute un peu alarmiste com­
mente Stéphane Bussard sur son
blog ''L'Amérique dans tous ses
Etats", mais elle indique une ten­
dance qui paraft irréversible.»
Selonl'édition2012,des World
Press Trends, publiée par l'Associa­
tionmondiale des journaux et des
éditeurs de médias d'information
(Wan-Ifra), 2,5 milliards de person­
nes lisent un journal imprimé
régulièrement (bitly!ZgwEyU).
{( La diffusion des joumaux a aug­
menté à/'échelle mondiale de 1,1 %
en 2011 pour atteindre 512 m illions
d'exemplaires et de 4,2 %de 2007 à
2011 », indique-t-elle. Certes,l'essor
de la presse asiatique a plus que
compensé les pertes de diffusion
qu'enregistre le reste du monde...
Et lire un joumal sur le Web, cela
contribue-t-il au redressement de
la presse? «Meme si les platesfor­
mes numérìques aident les jour­
naux à augmenter leur audience,
précise la Wan-Ifra, elles n'ont pas
encoreJait leurs preuves en tant
que source suffisante de revenus.!)
La France échappe-t-elle à ce
phénomène? ( En 1914, elle pou­
vait se targuer d'avoir 244 quoti­
diens vendus pour1000 habitants
»:
71l
v
et occupait la première piace mon­
diale. Aujourd'hui, avec 149 exem­
.plaires vendus pour 1000 habi­
tants, elle n'estplus qu'à la 31'place,
derrìère tous les pays européens,
peut-on lire sur ifrap.org. Et la
situation n'est pas près de s'amélio­
rer (.) Plus d'un Français sur deux
nelit plus de quotidien.»
Autre tonalité sur culture­
rp.com: {( Le problème de la presse
écrìte est sa difficulté à boucler ses
fins de mois et non une désaffec­
tion pour le média.» Partant de ce
constat, la dernière campagne de
Selonune étude, la
plupart des quotidiens
américains en version
papier aurontdisparu·
dans cinq ans
NewsPapersWork « ne veut pas
expliquerlaforce captivante des .~
joumaux, mais bien la prouven>.
Dans cette vidéO,absorbé par la Iee­
ture de son quotidien à l'a:rrìère
d'un taxi, le papivore n'entre'ape­
rçoit pas cet homme en flammes
sur la chaussée, ces joueurs de golf
installés sur le bas-cote, pas plus
pourcet ours conduisant une voi­
ture décapotable ou son chauffeur
qui tombe le pantalon. Et ce cosmo­
naute au passage piéton et cet
.
Indien chevauchant devant sa fene­
tre? (ç>it.ly!S70xì3). In-vi-sibles!
Le joumal imprimé à l'article de
la mort? Pas avant 2029 en France,
estime le site Future Exploratìon .
(bit.lyjZh4SCm) et, pas moins de
4900 éditions duMonde. Ne ven­
dons pasla peau de l'ours avant de
l'avoirvu conduire!.
8 GEN 2013