rodenticidi dicumarolici - Ordine dei Medici Veterinari della

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rodenticidi dicumarolici - Ordine dei Medici Veterinari della
RODENTICIDI
DICUMAROLICI
Francesca Assisi
RODENTICIDI
RODENTICIDA IDEALE
• Maneggevolezza e sicurezza per
l’operatore
• Fortemente appetito dai roditori
• Mortalità elevata
• Tossicità selettiva
• Morte indolore
• Costi contenuti
MODALITA’ DI INTOSSICAZIONE
INTOSSICAZIONI
INTOSSICAZIONI ACCIDENTALI
ACCIDENTALI:
Esche
Esche lasciate
lasciate aa disposizione
disposizione di
di animali
animali ee di
di bambini
bambini
Esche
Esche disseminate
disseminate senza
senza raziocinio
raziocinio durante
durante le
le campagne
campagne di
di
derattizzazione
derattizzazione ee mancata
mancata rimozione
rimozione aa fine
fine trattamento
trattamento
Esche
Esche destinate
destinate alla
alla lotta
lotta contro
contro le
le volpi
volpi ee disposte
disposte dai
dai guardiacaccia
guardiacaccia in
in
prossimità
prossimità dei
dei sentieri
sentieri boschivi
boschivi
Contaminazione
Contaminazione di
di mangimi
mangimi con
con macchinari
macchinari in
in precedenza
precedenza impiegati
impiegati per
per la
la
preparazione
preparazione delle
delle esche
esche
Ingestione
Ingestione da
da parte
parte dell’animale
dell’animale di
di roditori
roditori morti
morti oo intossicati
intossicati per
per aver
aver
assunto
assunto esche
esche avvelenate
avvelenate (tossicità
(tossicità secondaria
secondaria oo di
di relais)
relais)
INTOSSICAZIONI DOLOSE
RODENTICIDI
AD ATTIVITA’ ANTICOAGULANTE
1°
1° GENERAZIONE
GENERAZIONE
Warfarin
Warfarin (D)
(D)
Clorofacinone
Clorofacinone (I)
(I)
Cumatetralil
Cumatetralil (D)
(D)
Difacinone
Difacinone (I)
(I)
Cumaclor
Cumaclor (D)
(D)
2°
2° GENERAZIONE
GENERAZIONE
Difenacum
Difenacum (D)
(D)
Bromadiolone
Bromadiolone (D)
(D)
Flocumafen
Flocumafen (I)
(I)
3°
3° GENERAZIONE
GENERAZIONE
Brodifacum
Brodifacum (D)
(D)
Difetialone
Difetialone (T)
(T)
D
D == derivato
derivato del
del dicumarolo
dicumarolo
II == derivato
derivato dell’indandione
dell’indandione
TT == derivato
derivato del
del tiocumarolo
tiocumarolo
RODENTICIDI ANTICOAGULANTI
Prodotti in commercio
ESCHE
Generalmente
Generalmente aa base
base di
di cereali
cereali variamente
variamente preparati
preparati aa seconda
seconda
del
del roditore
roditore ee del
del luogo
luogo di
di derattizzazione
derattizzazione
Concentrazioni
Concentrazioni da
da 25
25 ppm
ppm (difetialone)
(difetialone) aa 250
250 ppm
ppm (warfarin)
(warfarin)
Pseudoprofessionisti:
Pseudoprofessionisti: esche
esche sovradosate
sovradosate
CONCENTRATI
Per
Per la
la preparazione
preparazione di
di esche
esche
Di
Di libera
libera vendita:
vendita: clorofacinone
clorofacinone 2.5
2.5 g/l
g/l
warfarin
10
warfarin
10 g/l
g/l
POLVERI
Da
Da pista:
pista: 0.2
0.2 –– 11 %
%
PROPRIETA’ DEGLI ANTICOAGULANTI
I Generazione:
tossici per assunzioni ripetute,
fissazione epatica limitata ≈ 7 gg
tossicità moderata
II Generazione:
tossici per assunzione singola
fissazione epatica 2-3 settimane
tossicità elevata
III Generazione
tossici per assunzione singola
fissazione epatica >3 settimane
tossicità molto elevata
WARFARIN
DL singola mg/Kg
DL multipla mg/Kg/gg
Ratto
50 - 100
1x5
Cane
20 - 300
1-5 x 5-15
Gatto
5 - 30
1x5
CHLOROPHACINONE
DL singola mg/Kg
Ratto
2.1
Cane
50 - 100
Gatto
50 - 100
DL multipla mg/Kg/gg
0,05 x 10
BROMADIOLONE
DL singola mg/Kg
Ratto
1.13
Cane
11 - 25
Gatto
>25
DL multipla mg/Kg/gg
0.06 - 0.14 X 5
0,15 x 5
BRODIFACOUM
DL singola mg/Kg
Ratto
0.26
Cane
0.25 - 4
Gatto
>25
DL multipla mg/Kg/gg
?
ANTICOAGULANTI: CINETICA
1- Assorbimento per os lento ma elevato
2- Lunga persistenza ematica
alto legame con le albumine 98-99%
emivita plasmatica:
Warfarin: 14.5 ore (cane)
Brodifacoum: 140 ore (cane)
3- Lento metabolismo ossidativo (citocromo P450
450)
4- Ricircolo entero-epatico
ANTICOAGULANTI: CINETICA
5- Elevata affinità per i
recettori epatici (II-III gen.)
6- Lunga persistenza nel
fegato (II-III gen.)
Clorfacinone ≈ 30 gg
Difenacoum ≈ 100 gg
Brodifacoum ≈ 180 gg
7- lenta eliminazione renale
dei composti immodificati e
dei metaboliti
Meccanismo d’azione
Inibizione dell’attivazione epatica dei 4 fattori della
coagulazione “vitamina K-dipendenti”:
Fattore II (protrombina)
Fattore VII (proconvertina)
Fattore IX (fattore di Christmas o antiemofilico B)
Fattore X (fattore di Stuart)
Precursori
Precursori proteici
proteici inattivi
inattivi
dei
dei PPBS
PPBS
VIT
VIT K
K RIDOTTA
RIDOTTA
(FORMA
(FORMA ATTIVA)
ATTIVA)
carbossilazione
carbossilazione
ac.
ac. glutammico
glutammico
epossido-reduttasi
epossido-reduttasi
P
P
B
S
FATTORI
FATTORI
ATTIVI
ATTIVI
VIT
VIT K
K EPOSSIDO
EPOSSIDO
(FORMA
(FORMA INATTIVA)
INATTIVA)
ANTICOAGULANTI
ANTICOAGULANTI
Esaurimento dei fattori della coagulazione ed alterazione
dei meccanismi emostatici
CONSEGUENZE
• Riduzione progressiva della concentrazione
epatica della Vit. K (scorte per ≈ 24 ore)
• Riduzione progressiva dei fattori PPSB (II,
VII, IX e X) attivati
Emorragie gravi anche per piccoli traumi che
si verificano od in seguito ad esposizioni
ripetute o dopo 2-3 gg dall’ingestione singola
dei prodotti di II e III generazione
TOSSICITA’
tutte le specie (> frequenza: cane e gatto)
Prevalente
Prevalente decorso
decorso cronico:
cronico: bassi
bassi dosaggi
dosaggi ripetuti
ripetuti sono
sono più
più
dannosi
dannosi di
di una
una unica
unica somministrazione
somministrazione
Sulfanilamide
(inibisce la microflora intestinale che
sintetizza vit K, spiazza il composto dal
legame con le albumine)
Ipovitaminosi K (terapie antibiotiche prolungate)
Epatopatie (ridotta sintesi dei fattori di coagulazione)
Salicilati, fenilbutazone (farmaci ad alto legame
farmacoproteico)
Sostanze che aumentano la permeabilità vascolare
Carenza fisiologica di vit K nei soggetti giovani
Intensa attività motoria
Lattazione (protezione esercitata dalla prolattina)
Iperperistalsi intestinale
Induzione enzimatica
AVVELENAMENTO SECONDARIO
La possibilità di un
avvelenamento secondario è
piuttosto elevata anche per la
fauna selvatica
SINTOMATOLOGIA
Manifestazioni cliniche: 2 – 10 giorni dopo l’ingestione
FORMA ACUTA: morte improvvisa per emorragie
cerebrali, pericardiche, intratoraciche, addominali
FORMA SUBACUTA – CRONICA: anoressia,
abbattimento, prostrazione, pallore delle mucose,
ipotermia, anemia, difficoltà locomotorie (emartro,
emorragie sottocutanee e intramuscolari), epistassi,
ematemesi, melena, ematuria, emorragie variamente
localizzate
Morte o remissione della sintomatologia
entro 1 – 10 giorni
LOCALIZZAZIONE DELLE EMORRAGIE
Cane e gatto: tessuti sottocutanei (specialmente
negli animali grassi), polmoni, timo, mediastino
(emotorace, epistassi, tosse), tessuti perirenali
(emoperitoneo), vescica
Suino: tessuti sottocutanei e articolazioni
Uccelli: tessuti sottocutanei, muscoli intercostali,
ovaie
Lepre: tessuti sottocutanei, muscoli degli arti,
intestino, polmoni
Anamnesi
DIAGNOSI
• Tempo di coagulazione:
> 3-4 min (cane)
> 5 min (gatto)
• Tempo di sanguinamento
> 2-5 min
• Emocromo: anemia normocitica normocromica
• Esami radiografici ed ecografici
• Tempo di tromboplastina attivata: > 15-25 sec
DIAGNOSI
•Tempo di Quick (PT):
> 7-10 sec (cane)
> 5- 9 sec (gatto)
è il più sensibile ed è positivo anche nelle fasi
iniziali dell’intossicazione (spesso asintomatiche):
si basa sul valore del fattore VII, che nel cane
presenta l’emivita più corta
aumenta del 25%
Prelievi per analisi: sangue, esca, fegato, rene
DIAGNOSI
Diagnosi differenziale:
• Malattie emorragiche acquisite
(intossicazioni da arsenico, piombo,
mercurio, pteridium, epatopatie, porpore
tromboci-topeniche)
• Malattie emorragiche ereditarie (emofilia A
e B, carenza di fattore XII,…)
TRATTAMENTO
Animale senza sintomi:
Provocare il vomito: apomorfina (cane 0.05 – 1 mg/kg sc o im)
Carbone vegetale
Vit K per os
Animale con sindrome emorragica:
Terapia di supporto: fluidoterapia, ossigenoterapia, stimolanti
cardiorespiratori
Terapia antidotica: vitamina K11 (fitonadione)
(vit K3 inattiva)
dose di attacco: 2-5 mg/kg e.v. (se necessario
ripetere 2-3 volte ogni 12 ore)
via s.c. e i.m. controindicate – possibile via rettale
dose di mantenimento: 2-5 mg/kg per os tutti i giorni
per 21 gg se non si conosce il prodotto, 7 gg warfarin, 14 gg
prodotti di prima generazione, 21 gg prodotti di seconda genezione, >28 gg prodotti di terza generazione
Trasfusione di sangue – PPSB (costoso e difficile da trovare)
ALTRI RODENTICIDI
ad attività non anticoagulante
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Alfa-cloralosio
Alfa-naftiltiourea (ANTU)
Scilla rossa (Urginea marittima)
Sali di tallio
Monofluoroacetato – Fluoroacetamide
Fosfuro di zinco
Colecalciferolo (Vit D3)
Crimidina
Brometalina
Stricnina
ALFA-CLORALOSIO
Narcotico per la cattura di uccelli selvatici
Anestetico per gli animali da laboratorio
Rodenticida
TOSSICITA’ DL50
: 300 mg/kg (topo)
50
400 “ (ratto)
32
“ (volatili)
MECCANISMO D’AZIONE
Depressante del S.N.C. per inibizione dei neuroni della
formazione reticolare ascendente
Iniziale stimolazione del S.N.C. seguita da depressione
con l’insorgenza dell’anestesia
Profarmaco metabolizzato a cloralio idrato e poi a
tricloroetanolo
SINTOMATOLOGIA
1) ipereccitabilità, aggressività, convulsioni tonicocloniche,
pseudocecità
2) astenia muscolare, scialorrea, prostrazione,
marcata
ipotermia (<30°C) per depressione del centro
termoregolatore,
perdita di coscienza, morte
TRATTAMENTO
o Emetici nei primi stadi
o Correggere fisicamente l’ipotermia
o Analettici (doxapram)
o Respirazione assistita con aria/ossigeno
N.B.: non somministrare farmaci depressori del S.N.C.
SCILLA ROSSA
E’ il più vecchio rodenticida
Deriva dal bulbo essiccato dell’Urginea maritima (liliacea
diffusa nel mediterraneo occidentale)
Contiene una miscela di glicosidi cardioattivi ad azione
digitalosimile (scilliroside)
Azione cardiotropa con effetti: inotropo + (forza
(forza contrattile)
contrattile)
cronotropo – (frequenza)
(frequenza)
dromotropo – (conduzione)
(conduzione)
batmotropo + (eccitabilità)
(eccitabilità)
Effetti neurotossici per deplezione di potassio intracellulare
SINTOMATOLOGIA: vomito, bradicardia sinusale, blocco
seno-atriale o atrio-ventricolare, iperestesia, convulsioni
TRATTAMENTO: emetici, purganti salini, diuretici
(risparmiatori di potassio), atropina, antiaritmici
SALI DI TALLIO
MECCANISMO D’AZIONE: interferenza con il
metabolismo dei composti solforati, interferenza
con l’attività dell’enzima succinico-deidrogenasi,
azione diretta sul bulbo pilifero
SINTOMATOLOGIA
Acuta: disturbi gastrointestinali e nervosi
Subacuta: disturbi gastrointestinali,
neuromuscolari, alopecie
Cronica: gravi lesioni cutanee
TRATTAMENTO: Blu di Prussia, terapia
reidratante, carbone attivo, antibiotici,
antiaritmici
FOSFURO DI ZINCO (Zn33P22)
Uno dei rodenticidi più utilizzati
Ampio spettro
Basso costo
Caratteristico odore agliaceo o di pesce marcio
Appetito dai roditori e dai carnivori domestici
Irritante
MECCANISMO D’AZIONE
Nell’ambiente acido dello stomaco determina
formazione di fosfina (PH33), irritante per la mucosa
gastro-enterica e bronchiale, altera la funzionalità
mitocondriale inibendo la respirazione cellulare
Blocco della citocromossidasi
• Danni a carico dei vasi, del S.N.C. e dei globuli
rossi
• A lungo termine danni epatici e renali
SINTOMI (15 min – 4 ore)
Salivazione
Vomito ematico
Gastrite
Dolori addominali
Fosfina (PH33)
Spasmi ripetuti
Tremori
Anoressia
Letargia
Acidosi
Zn33P22
Danni epatici e renali (15 giorni)
DIAGNOSI
Anamnesi accurata, odore agliaceo, indagine analitica
TRATTAMENTO
Lavanda gastrica con bicarbonato di Na al 5%
Idrossido di Al o di Mg (acidità gastrica)
H22 bloccante (cimetidina, ranitidina)
Carbone attivato
Bicarbonato di Na iv o Ca gluconato (acidosi)
Purganti (solfato di Mg)
NaHCO33 + HCl
NaCl + H22CO33
(CO22 + H22O)
COLECALCIFEROLO (Vit D3)
Metabolismo epatico
Metabolismo renale
25-idrossicolecalciferolo
calcitriolo
OMEOSTASI DEL CALCIO:
paratormone (PTH)
stimola l’attività osteoclastica
calcitonina
antagonizza il PTH
colecalciferolo
aumenta l’assorbimento intestinale,
la mobilizzazione ossea e il
riassorbimento renale di calcio
SEGNI CLINICI
Neurologici
Cardiovascolari
Gastrointestinali
Renali
debolezza
anoressia
letargia
bradicardia
aritmie
shock
ematemesi
diarrea
poliuria
polidipsia
insufficienza renale
Ipercalcemia (>16 mg/dl), iperproteinemia, iperfosfatemia,
iperazotemia, ipercreatininemia, acidosi metabolica
TRATTAMENTO
Detossificare:
- emetici
- carbone attivato
- purganti
Correggere il bilancio idro-elettrolitico:
- cloruro di Na 0,9% (aumenta la calciuria)
Terapia per ridurre l’ipercalcemia:
- furosemide
- glicocorticoidi
- calcitonina (di salmone)
N.B. Dieta a basso contenuto di Ca
No esposizione ai raggi solari
STRICNINA
Alcaloide estratto dai semi della Strychnos nux
vomica, albero originario dell’India, e della
Strychnos Ignatii
Sostanza di taglio nel mercato clandestino di
droghe
Meccanismo d’azione:
antagonista competitivo della glicina
(mediatore dell’inibizione postsinaptica
intraspinale)
STRICNINA
Sintomatologia
Convulsione stricnica con contrattura tonica dei
muscoli antigravitari fino ad opistotono
Contrattura del diaframma e dei muscoli toracici e
addominali con arresto respiratorio
2 – 5 episodi convulsivi
morte
Coscienza lucida, contratture dolorose, senso di
morte imminente, estrema angoscia
Trattamento
Gastrolusi con carbone attivo, diazepam, barbiturici
ultrabrevi (tiopentone) – limitare le stimolazioni
esogene
Gli
Gli effetti
effetti eccitatori
eccitatori della
della stricnina
stricnina derivano
derivano dal
dal blocco
blocco dei
dei recettori
recettori
per
per la
la glicina
glicina aa livello
livello dei
dei motoneuroni
motoneuroni
La
La tossina
tossina tetanica
tetanica ee la
la picrotossina
picrotossina esercitano
esercitano un
un effetto
effetto simile
simile
bloccando,
bloccando, la
la prima,
prima, ilil rilascio
rilascio di
di glicina
glicina ee la
la seconda
seconda competendo
competendo con
con ilil
GABA
GABA
RIASSUNTO
•
•
•
•
•
•
I RODENTICIDI DICUMAROLICI di:
I generazione
tossicità moderata
II generazione
tossicità elevata
III generazione
tossicità molto elevata
Bassi dosaggi ripetuti sono più pericolosi di
un’unica somministrazione
Riduzione della concentrazione di V. K e dei
fattori PPSB
Avvelenamento secondario
ANTIDOTO: VIT. K1