Pietro Vannicelli Pubblicazioni selezionate
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Pietro Vannicelli Pubblicazioni selezionate
Pietro Vannicelli Pubblicazioni selezionate ”Da Platea a Tanagra: Tisameno, Sparta e il Peloponneso durante la Pentecontaetia”, in M. Giangiulio (ed.), Erodoto e il ‘modello erodoteo’. Formazione e trasmissione delle tradizioni storiche in Grecia, Trento 2005, pp. 257-276 (ISBN 888443-118-2) Abstract La digressione erodotea sull’indovino eleo Tisameno in 9, 33-36 presuppone una tradizione spartana formatasi dopo la battaglia di Tanagra e mirante a rappresentare le aspirazioni egemoniche di Sparta nel Peloponneso dopo le guerre persiane. Herodotus’ digression on the seer Tisamenus of Elis (9, 33-36) implies a Spartan tradition created after the battle of Tanagra and hints at Sparta’s hegemonic plans in the Peloponnese after the Persian wars. “To Each His Own: Simonides and Herodotus on Thermopylae”, in J. Marincola (ed.), A Companion to Greek and Roman Historiography, vol. 2, Oxford 2007, pp. 315-321 (ISBN 978-1-4443-3923-9) Abstract Esame del passo erodoteo (7,228) che cita gli epigrammi, almeno uno dei quali di paternità simonidea, incisi sulle stele fatte erigere dagli Anfizioni per celebrare la battaglia delle Termopile, con particolare attenzione per il problema dell’identità e del numero dei combattenti greci, evocato da Erodoto in maniera ambigua anche in 8,24-25. Analysis of Herodotus’ quotation of the epigrams, at least one of which is by Simonides, inscribed on pillars erected by the Amphictions to celebrate the battle of Thermopylae, with special attention to the problem of the identity and the number of the Greek soldiers, obliquely recalled by Herodotus also in 8,24-25. “L’uno e i molti: hapaxos in Erodoto 2,79,1 e 7,96,2”, QUUC n.s. 96, 2010, pp. 87-97 (ISSN 0033-4987) Abstract L’adozione della lezione hapaxa e hapaxoi rispettivamente in Erodoto 2,79,1 e 7,96,2 chiarisce il ragionamento di Erodoto in questi due passi. Mentre 2,79,1 costituisce un complesso esempio dell’importanza del diffusionismo culturale nell’etnografia erodotea, in 7,96,2 un’osservazione di carattere generale relativa al numero e al ruolo dei comandanti persiani nell’esercito di Serse documenta l’acuta consapevolezza da parte dello storico della dialettica tra centro e periferia nell’impero achemenide. The adoption of the reading hapaxa and hapaxoi in Hdt. 2,79,1 and 7,96,2 respectively, clarifies Herodotus’ thought in these two passages. While 2,79,1 is a complex example of the relevance of cultural diffusionism to Herodotus’ ethnography, in 7,96,2 a general remark on the number and role of the Persian commanders in Xerxes’ army testifies to Herodotus’ keen awareness of the relationship between center and periphery in the Achaemenid empire. ”L’epoca delle guerre persiane”, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, Il mondo antico II. La Grecia, Volume III. Grecia e Mediterraneo dall’VIII sec. a. C. all’età delle guerre persiane, a cura di M. Giangiulio, Roma 2007, pp. 561 – 598 (ISBN 978-88-8402-576-0) Abstract Presentazione sistematica della storia dei Greci all’epoca delle guerre persiane e dell’eredità di questa vicenda nella storia greca successiva. Critical exposition of the history of Greece at the time of the Persian Wars as well as notes on the reception of the Persian Wars in later Greek history. “Whose side are you on?”, in V. Karageorghis – I. Taifacos (eds.), The World of Herodotus. Proceedings of an International Conference held at the Foundation A. G. Leventis, Nicosia, September 18-21, 2003, Nicosia 2004, pp. 199-207 (ISBN 9963-560-57-1). Abstract Il racconto erodoteo delle ambascerie inviate alla vigilia dell’invasione di Serse ad alcune città greche con la richiesta di aderire all’alleanza antipersiana (7,148-171) illustra il problema della neutralità durante le guerre persiane. Il giudizio di Erodoto non è sempre esplicito, ma emerge dal racconto stesso. Poiché siamo in un contesto nel quale ci sono chiari indizi di tradizioni di origine ateniese, un ulteriore elemento da considerare è il fatto che l’itinerario geografico disegnato dalla sequenza delle ambascerie coincide in larga parte con quello della fuga conclusa in Persia da Temistocle secondo tradizioni ateniesi di V secolo quali attestate da Stesimbroto di Taso. Ciò implicitamente conferma il giudizio erodoteo (8,73), secondo cui le comunità greche neutrali durante le guerre persiane di fatto stavano dalla parte dei Persiani. The chapters devoted by Herodotus (7,148-171) to the embassies sent by the Greeks facing Xerxes’ invasion illustrate the problem of neutrality during the Persian Wars. Herodotus’ judgement is not always expressly given, but it is implicit in the narrative. Since we are in a context where there are clear hints of Athenian traditions, another element to be considered is the sequence of these embassies, which partly follows the same itinerary as Themistocles’ flight according to 5th century Athenian traditions as attested by Stesimbrotus of Thasos. This goes in the same direction as Herodotus’ statement in 8,73, according to which “remaining neutral was the same as collaborating with the Persians” “Eraclidi e Perseidi: aspetti del conflitto tra Sparta e Argo nel V sec. a. C.”, in P. Angeli Bernardini (ed.), La città di Argo. Mito, storia, tradizioni poetiche, Roma 2004, pp. 279 – 94 (ISBN 88-8476-032-1). Abstract Analisi delle versioni fornite da Erodoto 7,148-152, a proposito del comportamento di Argo in occasione della spedizione di Serse in Grecia alla luce dei successivi rapporti tra Sparta ed Argo nel corso della Pentecontaetia The variant versions presented by Herodotus 7, 148-152 about Argos’ behaviour when faced with Xerxes’ expedition are considered in the light of the relationship between Sparta and Argos during the Pentecontaetia.