Anteprima - L`informatore

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Anteprima - L`informatore
9 771661 731008
05
3 febbraio 2017
Anno LXXXV
Numero 5
Fondato nel 1932
da Ernesto Stucchi
CHF 1.50
Polveri fini,
decisione
difficile
• (red.) Revocare o mantenere
ancora per qualche ora? Arduo
prendere una decisione sulle misure d’urgenza adottate in questi
giorni per ridurre l’inquinamento
acuto da polveri fini. Al momento
di andare in stampa ieri non era
ancora stata presa una decisione
dal Dipartimento del territorio
sulla possibile revoca delle tre
misure. Infatti poche le precipitazioni sul Sottoceneri fino a quel
momento. S’è potuto constatare
come i provvedimenti legati al
nuovo Decreto esecutivo del Governo, abbiano suscitato reazioni
contrastanti. “I disagi arrecati alle
nostre ditte non sono proporzionati
ai benefici di cui può aver goduto
l’ambiente” hanno sentenziato diversi artigiani costretti a lasciare
in garage i furgoni diesel EURO 3
e inferiori. “Respiriamo uno schifo,
finalmente qualcuno interviene
concretamente” è stato il parere di
molte famiglie. “Misure non efficaci”... e ancora: “Troppo improvvise,
non riusciamo ad organizzarci”.
• Claudio Zali e le misure d’urgenza di questi giorni
a pagina 5
Settimanale del Mendrisiotto e Basso Ceresio
GAA 6850 Mendrisio
Pagina 3
Il Cervino
di Elisabeth
La seduta
del Legislativo
di Chiasso
Pagina 5
Asilo nido
comunale
a Novazzano?
Pagina 6
Il tessile
e i salari
pagati
Pagina 11
I nomi
del festival
jazz
• Oggi, in mattinata, la Consigliera federale
Simonetta Sommaruga arriverà a Novazzano per informare i Comuni della regione delle intenzioni del Governo di allestire
in zona “Pastüra”, su fondi di proprietà delle
ferrovie, un centro di accoglienza per 350
profughi. I posti di lavoro sarebbero 130.
Con lei i Consiglieri di Stato Beltraminelli e Gobbi. I Municipi sono prudenti. Nei
gruppi politici del distretto l’approccio va
dalla chiusura totale all’accoglienza, passando da una soluzione possibilista, pensando
che qualche soluzione si debba pur trovare
per gestire un fenomeno migratorio che ri-
Chiasso, la storia dell’arte
illustrata da Winckelmann
(red.) S’inaugura domani sera a Chiasso la mostra dedicata all’opera di
Johann Joachim Winckelmann (1717-1768), studioso tedesco, italiano
d’adozione, considerato il padre della moderna disciplina della storia
dell’arte. l’Informatore dedica a questo nuovo appuntamento del museo
cittadino una pagina di presentazione. E un piccolo quiz.
1) Da quali Stati provengono i materiali esposti in mostra?
2) In quale museo sarà ospitata la seconda tappa della mostra?
3) Chi è la pittrice svizzera del quadro inedito presentato per la
prima volta nella mostra al m.a.x. museo?
Invitiamo i lettori a inviare la risposta alle 3 domande tramite posta elettronica, all’indirizzo [email protected] entro lunedì 6 febbraio
alle 17. Sul messaggio deve figurare l’indirizzo completo del mittente.
Premi - Primi tre messaggi inoltrati: per ciascuno 2 ingressi gratuiti alla
mostra, 1 catalogo, 1 ingresso gratuito al Concerto per due pianoforti in
programma al Cinema Teatro di Chiasso domenica 2 aprile alle 17 con
Marc-André Hamelin e Leif Oves Andsnes. Quarto e quinto messaggio
inoltrato: 2 x 2 ingressi gratuiti alla mostra, che rimane aperta fino a
domenica 7 maggio.
I vincitori saranno avvisati dalla redazione a partire da martedì 7 febbraio.
• a pagina 10
Un ritratto a olio di Johann
Joachim Winckelmann.
Il museo di Chiasso propone
le 208 grafiche della sua
opera principale, “Monumenti antichi inediti” del 1767 e
diverse matrici in rame.
schia di diventare ancora più evidente.
l’Informatore presenta oggi una riflessione
particolare sull’integrazione degli stranieri
in Svizzera: l’esperienza di Elisabeth Alli.
Nell’immagine il Cervino spiegato ai bambini da Elisabth Alli.
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Importante
congresso
di psichiatria
Sfide del turismo regionale:
si fa un vertice a Mendrisio
• (red.) Quali progetti, quali sfide
potrebbero fare breccia nel turismo
regionale del futuro? L’idea di riunirsi
- operatori turistici e investitori - per
infondere nuovi e comuni stimoli al
settore, è piaciuta nel Mendrisiotto,
tanto che sono già oltre 50 gli iscritti
al vertice che si terrà a Mendrisio
giovedì 16 febbraio (Hotel Coronado). È stata definita “Giornata
del Turismo 2030” proprio perché
l’orizzonte di chi prenderà parte al
vertice dovrà essere aperto fino al
2030. Idee, progetti, risorse di sostegno dalla sfera pubblica e dall’ambito privato. Sarà un’occasione per
mettere tutto sul tavolo e cercare di
sintonizzarsi. Dopo il pomeriggio per
operatori turistici e investitori, è previsto anche un tempo aperto al pubblico (dalle 18.30 alle 21)
con l’esposizione del concetto di “Messa in scena della regione”. Il turismo fa quadrato e in vista
dell’incontro proponiamo un contributo di Alan Sisini, manager regionale dell’Ente Sviluppo Re• a pagina 7
gionale Mendrisiotto e Basso Ceresio.
Si presenta il comitato a sostegno della decisione del CC - Ne fanno parte PLR, PPD, Lega e UDC
AIM forti e solide per avere l’energia pulita
• (red.) Il Comune è pronto, il giorno dopo la votazione del 5 marzo,
con una certa celerità, a predisporre i progetti per montare sugli edifici importanti superfici di pannelli solari, sui tetti pubblici e su quelli
privati. Ma se dovesse vincere il referendum, la procedura sarà assai
più lenta, soprattutto nel settore privato. Il “Comitato interpartitico
per le AIM forti e solide” ci tiene a far sapere ai cittadini che la trasformazione delle AIM in una SA a pieno controllo pubblico è il sistema
più corretto e sicuro per estendere a volumi e dimensioni importanti,
in modo rapido, l’approvvigionamento di energia di casa nostra, quella del sole che splende sopra le case del Mendrisiotto. La crisi nera che
stanno attraversando i fornitori di energia elettrica (AET per prima),
alle prese con la caduta a picco del prezzo dell’energia prodotta dalle
turbine delle dighe, può essere gestita e “raddrizzata” con il solare
nostrano. Per esempio facendo in modo che questa energia sia messa
a disposizione per ri-pompare l’acqua nei bacini di accumulazione
nelle valli. Il Comitato, insistendo sul fatto che la trasformazione non
è né una privatizzazione, né una vendita, spiega che le AIM, adesso,
sono regolate da una legge che compie 110 anni giusto nel 2017. E
che quella legge non va più bene per regolare decisioni che hanno
bisogno di tempi ridotti, di processi politici più brevi (ma comunque
sicuri). L’energia pulita e sostenibile, concetto caro agli ambientalisti e
ai progressisti, può essere promossa dagli enti pubblici se le procedure
sono snelle. Per il futuro c’è insomma bisogno di pragmatismo e concretezza. Del comitato fanno parte esponenti del PLR, del PPD, della
Lega e dell’UDC. Il messaggio del Municipio era stato votato a suo
tempo all’unanimità, dunque anche dal rappresentante della sinistra,
gruppo che ora promuove e sostiene il referendum, insieme ai Verdi.
È stato soprattutto il liberale Gabriele Ponti a difendere il minuzioso
lavoro svolto in commissione prima che il messaggio approdasse davanti al Consiglio comunale. Un’analisi assai critica, che ha permesso
di definire ancor meglio le garanzie, affinché la matrice pubblica delle
AIM tramandata finora dalle generazioni che ci hanno preceduto rimanga intatta. Una SA sarà una miglior interlocutrice anche quando
si tratterà di stabilire fra AET e aziende comunali le future stategie di
approvvigionamento. Senza dimenticare che il 70% della distribuzione ticinese di energia elettrica è già oggi eseguita nella forma della
SA. Importante anche la considerazione del comitato secondo cui i
livelli di controllo delle AIM aumentano: oltre a quello municipale
e del Consiglio comunale, l’attività viene controllata dal Consiglio di
amministrazione.
I rappresentanti del Comitato interpartitico per le AIM forti e
solide, da sinistra Dominik Hoehle, Massimiliano Robbiani, Gabriele Ponti, Davide Rossi.