messe didattiche – 4 – riti di comunione

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messe didattiche – 4 – riti di comunione
6. LA COMUNIONE
Per prepararci a ricevere la comunione:
• ripetendo il "padre nostro" abbiamo detto che vogliamo diventare come Gesù
• facendo il segno della pace abbiamo detto che vogliamo essere in pace con tutti
• chiedendo a Gesù eucarestia di guarirci abbiamo detto che crediamo che lui è
nell'ostia
Volere diventare come Gesù, volere essere in pace con tutti, crediamo che Gesù è nell'ostia
sono le 3 condizioni necessarie perchè la comunione sia un nutrimento e non sia un
veleno.
La comunione si può ricevere o in mano o in bocca. Ci sono diversi adulti che non sono
capaci a ricevere bene l'ostia in mano. Se uno non è capace la riceva in bocca.
Per ricevere la comunione in bocca basta aprire bene la bocca.
Ricevere la comunione in mano è più complicato. Le mani devono essere ben aperte. I
palmi verso l'alto. La mano destra sotto e la mano sinistra sopra, incrociate. Il sacerdote
o il ministro straordinario posa l'ostia sulla mano sinistra. Dopo che l'ostia è stata posata
sulla mano sinistra, con l'altra mano la si prende e la si mette in bocca.
Se uno è mancino può fare il contrario. L'importante è prendere l'ostia con l'altra mano.
Ecco i 5 errori che vengiono fatti più frequentemernte:
• Prendere l'ostia "al volo".
• Porgere solo una mano.
• Tenere le mani unite una accanto all'altra e non una sopra l'altra.
• Portare la mano con l'ostia sopra direttamente alla bocca invece di prenderla
con l'altra mano.
• Non mettere l'ostia subito in bocca.
Se qualcuno non mette le mani bene il sacerdote o il ministro straordinario hanno il
dovere di dare la comunione in bocca e non in mano.
Quando il sacerdote o il ministro straordinario dice: "Il Corpo di Cristo". Noi
rispondiamo: "Amen" (sono d'accordo, ci sto, mi fido, ho fede, credo).
"Il Corpo di Cristo" significa 2 cose:
• Prima di tutto il sacerdote o il ministro straordinario mi dice che io faccio parte
del Corpo di Cristo perchè il Corpo di Cristo è la comunità. Le mie mani sono le
mani di Gesù che fanno del bene agli altri, i miei piedi sono i piedi di Gesù che
vanno ad incontrare le persone. I miei occhi sono gli occhi di Gesù che
guardano le persone con misericordia. La mia bocca è la bocca di Gesù che
dice le sue parole alle persone. Dicedo "amen" io dico che sono d'accordo a
donare il mio corpo a Gesù perchè lui lo faccia diventare il suo corpo.
• Poi il sacerdote o il ministro straordinario mi dice che l'ostia che sto per ricevere
è il Corpo di Cristo. Gesù mi dona il suo corpo e io gli sono il mio corpo.
Gesù mi dona tutto sè stesso e io gli dono tutto me stesso. La comunione è uno
scambio d'amore tra me e Gesù.
7. IL SILENZIO DOPO LA COMUNIONE
Durante il silenzio dopo la Comunione devo ringraziare Gesù, promettergli di vivere la
sua parola e chiedergli delle cose per me e per gli altri.
È un momento molto intimo di dialogo tra me e lui.
Per esprimere il mio amore per lui mi posso inginocchiare. Anche se sto seduto è bene
chiudere gli occhi per non distrarmi ed essere tutto concentrato su Gesù.
Se al posto del silenzio c'è un canto è la stessa cosa. Se io canto pensando bene alle
parole è un bellissimo modo di entrare in contatto diretto con Gesù.
Per chi fa parte del coro ci può essere il rischio di non poter vivere bene con calma e
concentrazione alcuni momenti della Messa perchè sono giustamente preoccupati di fare
bene il canto. Ma se fanno tutto questo per amore, allora sono ugualmente uniti a
Gesù. Perchè l'amore è la più grande preghiera.
Lo stesso vale per i genitori che devono accudire i bambini piccoli. Con il loro amore e
vedendo Gesù nei loro piccoli sono unitissimi a Gesù.
MESSE DIDATTICHE – 4 – RITI DI COMUNIONE
I riti di comunione sono molto importanti perché:
• ci aiutano ad essere in comunione tra di noi (segno della pace),
• ci aiutano ad essere in comunione con Gesù (vivere il padre nostro, ricevere la
comunione, silenzio dopo la comunione).
Ci sono alcune persone che non possono ricevere la comunione o perché sono troppo
piccoli o per altri motivi (ad esempio chi non si è confessato da tanto tempo e ha fatto dei
peccati gravi dei quali deve ancora chiedere perdono, oppure chi non è riuscito a far
continuare per sempre il suo matrimonio e adesso ha un altro uomo o un'altra donna).
Allora chi la riceve deve riceverla anche per loro perché siamo tutti fratelli. Così anche
loro saranno esattamente come gli altri.
Attenzione: ricevere la comunione può essere un nutrimento oppure un veleno a seconda
di come la riceviamo. Se la riceviamo con fede, credendo in Gesù, essendo in comunione
con gli altri, desiderando diventare come Gesù è un nutrimento. Se la riceviamo senza
fede, non credendo che l'ostia che riceviamo è Gesù vivo, non essendo in comunione con
gli altri, non desiderando diventare come Gesù è un veleno. Al posto di avvicinarti a Dio ti
allontana da Dio.
Lo stesso vale per la parola di Dio. Per chi l'ascolta senza fede è un veleno. Al posto di
avvicinarti a Dio ti allontana da Dio.
Nella bibbia (1 Cor 11,27-28) c'è scritto così: "Perciò chiunque mangia il pane o beve
al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole verso il corpo e il sangue
del Signore. Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva
dal calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore,
mangia e beve la propria condanna"
Ecco quali sono i 7 riti di comunione:
1. il "padre nostro"
2. l'esorcismo (preghiera di liberazione dal male e dal diavolo)
3. il segno della pace
4. lo spezzare il pane
5. la richiesta di guarigione fatta a Gesù eucarestia (... dì soltanto una parola e io
sarò salvato)
6. la comunione
7. il silenzio dopo la comunione
1. IL PADRE NOSTRO
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia
fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane
quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e
non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Il "padre nostro" è contenuto nel vangelo di Matteo, capitolo 6, versetti 9-13.
Il "padre nostro" non è una preghiera da dire ma è una preghiera da vivere per diventare
come Gesù. Lo impariamo a memoria e la ripetiamo per ricordarci di metterla in pratica.
La preghiera cristiana, infatti, è prima di tutto trasformare la vita in preghiera. Nel
padre nostro Gesù ci ha detto quali sono i suoi desideri più importanti. E noi che vogliamo
diventare come Gesù vogliamo imparare ad avere i suoi stessi desideri.
Come vivere il padre nostro:
• "Padre nostro" = considerare tutte le persone che incontri come tuoi fratelli o
sorelle perché siamo tutti figli di un solo Padre.
• "sia santificato il tuo nome" = amare Dio e desiderare che tutti lo conoscano e
lo amino, quindi parlare agli altri del mio amore per Dio.
• "venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra" =
desiderare un mondo di giustizia, di pace, di amore, un mondo dove tutti
siamo fratelli e impegnarsi a costruirlo tutti i giorni con tutte le mie azioni. Il
"regno di Dio" è il modo come lo desidera Dio.
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"Dacci oggi il nostro pane quotidiano" = desiderare per me stesso solo le cose
necessarie e donare agli altri, senza tenermele per me, le cose superflue.
"rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori" = tutti i
giorni chiedere perdono a Dio, non essere come quelle persone superbe che
pensano di non sbagliare mai; ma soprattutto donare il mio perdono a tutti gli
altri, con amore, con gioia.
"non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male" = odiare il peccato, il
male, l'egoismo, la violenza, le bugie, gli inganni e chiedere tutti i giorni a Dio
di aiutarmi a superare le tentazioni. "non ci indurre in tentazione" significa
"non abbandonarci nella tentazione"
Chi è che ci manda le tentazioni?
• certamente sono le altre persone che cio danno esempi cattivi
• ma c'è anche il diavolo che ci fa apparire il male come una cosa bella. Il
diavolo è un angelo che una volta era buono ma poi ha deciso di diventare
cattivo perché era così superbo che voleva essere come Dio. Il diavolo odia tutti
gli uomini perchè è invidioso per il fatto che Dio si è fatto uomo (Gesù). Il
diavolo esiste veramente anche se noi non dobbiamo avere paura di lui perchè
con noi c'è Gesù, che è più forte di lui.
2. L'ESORCISMO
L'ultima frase del "padre nostro" ("non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male") è
un "esorcismo". "esorcismo" significa "preghiera di liberazione dal male e dal diavolo".
Noi sappiamo che il diavolo esiste veramente ma sappiamo anche che Gesù è più forte
del diavolo. Quindi, per essere liberati dal diavolo, noi invochiamo Gesù. Questo è
l'"esorcismo".
Il primo "esorcismo" che è stato fatto su di voi è stato il giorno del vostro battesimo.
Ecco che cosa dice l'"esorcismo" che si fa durante la Messa:
Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni; e con l'aiuto
della tua misericordia, vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni
turbamento, nell'attesa che si compia la beata speranza, e venga il nostro
Salvatore Gesù Cristo.
E tutti rispondono con un'acclamazione rivolta a Dio:
Tuo é il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.
È un'acclamazione molto bella. I nostri amici che non appartengono alla chiesa cattolica
ma sono cristiani come noi (i protestanti) amano così tanto questa acclamazione che la
dicono sempre ogni volta che dicono il "padre nostro".
3. IL SEGNO DELLA PACE
Nel vangelo di Matteo (Mt 5,23) Gesù dice: "Se dunque tu presenti la tua offerta
all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo
dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire
il tuo dono". Quindi non si può fare la comunione se prima non ci si è riconciliati con
tutti. Se qualcuno ha qualche cosa contro di me, prima di fare la comunione devo andare a
riconciliarmi con quella persona, altrimenti la comunione che faccio è per me un veleno.
Ci sono persone che fanno la comunione per anni e intanto hanno odio e rancore verso
delle altre persone. Quelle comunione erano per loro un veleno.
È per questo motivo che, prima di fare la comunione, facciamo il segno della pace.
Per diversi ragazzi il segno della pace è un'occasione per scherzare e fare gli stupidi. È
perchè non hanno capito l'importanza di questo gesto.
Ma anche tanti adulti sbagliano perché danno il segno della pace senza il cuore. Non ti
danno tutta la mano ma solo la punta delle dita. Non ti guardano con gli occhi. Sembra
che sono venuti am Messa per stare in pace da soli e non essere disturbati da nessuno. La
Messa senza il desiderio di fare la comunione con gli altri non ha nessun valore, anzi è
dannosa. Se uno non desidera con tutto il cuore la comunione con gli altri, ricevere la
comunione con l'osta è per questa persona un veleno.
Attenzione: se ti viene in mente che devi fare pace con una persona, ma questa persona
non è presente in chiesa fai dentro il tuo cuore il proposito di fare la pace con questa
persona oggi stesso o al massimo nei prossimi giorni. Se il tuo propsito è sincero puoi fare
la comunione. Ma non barare.
La pace di Gesù è prima di tutto un dono da chiedere e poi è anche un impegno da
realizzare. Quindi:
• prima di tutto chiediamo a Gesù il dono della pace
• e dopo ci scambiamo il segno della pace.
Ecco la preghiera con la quale chiediamo il dono della pace:
Il sacerdote dice: Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: "Vi lascio la
pace, vi do la mia pace", non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua
Chiesa, e donale unita e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei
secoli dei secoli.
Tutti rispondono: Amen.
Il sacerdote dice: La pace del Signore sia sempre con voi.
Tutti rispondono: E con il tuo spirito.
A questo punto il diacono o il sacerdote ci danno un comando "scambiatevi un segno di
pace".
E tutti si stringono la mano oppure si abbracciano oppure si salutano. In quel monento
devi pensare nel tuo cuore, mentre fai il segno della pace con una persona, "è Gesù", "è
Gesù", "è Gesù". Perchè ognuno di noi è Gesù. Chi non sa amare Gesù negli altri non
può amare veramente Gesù nell'ostia.
4. LO SPEZZARE IL PANE
A questo punto il sacerdote ripete un gesto di Gesù all'ultima cena. Spezza l'ostia in due
parti.
Spezzare il pane è un gesto così antico che nella Bibbia viene usato per indicare la
Messa. Ad esempio Luca racconta in At 20,7: "Il primo giorno della settimana ci
eravamo riuniti a spezzare il pane". "Il primo giorno della settimana" è la domenica
perchè per gli ebrei di allora il giorno in cui non si lavorava era il sabato. "spezzare il
pane" è la Messa.
Mentre il sacerdote spezza il pane tutta la gente fa questa preghiera (a volte la si canta):
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.
"agnello di Dio" è uno dei tanti modi che si usano nella Bibbia per indicare di Gesù.
Attenzione. Non dovrebbe essere il sacerdote a cominciare la preghiera ma qualcuno di
voi. Il sacerdote, infatti, mentre c'è questa preghiera dovrebbe farne un'altra diversa lui da
solo. È una delle tante cose della Messa che la gente non ha ancora imparato a fare bene.
Quando comincia questa preghiera non bisogna continuare con il segno della pace. I
chierichetti tornano subito all'altare.
5. LA RICHIESTA DI GUARIGIONE FATTA A GESÙ EUCARESTIA
A questo punto il sacerdote solleva l'ostia in alto. Tutti la devono guardare. Il sacedote
dice: Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i
peccati del mondo.
Tutti rispondono: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma dì
soltanto una parola e io sarò salvato.
Nel vangelo di Matteo (Mt 8,5-8) si racconta:
Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva:
"Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente". Gli
disse: "Verrò e lo guarirò". Ma il centurione rispose: "Signore, io non sono degno
che tu entri sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito".
Anche noi diciamo quella frase a Gesù, chiediamo di essere guariti. Segno che crediamo
che quell'ostia è veramente Gesù.