indagine sui crocieristi

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indagine sui crocieristi
I crocieristi in transito in Liguria
Stagione 2008
Febbraio 2009
In collaborazione con IIC-Istituto Internazionale delle Comunicazioni - Genova
Premessa
L’IIC – Istituto Internazionale delle Comunicazioni ha realizzato, per conto di Unioncamere Liguria, una prima analisi relativa ai flussi di
crocieristi che transitano nei porti liguri.
Come è noto il mercato crocieristico a livello mondiale è stato interessato, nell’ultimo decennio, da una forte crescita sia in termini di
offerta (sempre più navi e sempre più grandi), sia in termini di domanda (il numero dei passeggeri è in costante aumento).
Il settore crocieristico è contraddistinto da una particolare situazione, in genere alquanto rara, in cui è l’offerta a determinare la
domanda: fino ad oggi, infatti, ogni nuova nave introdotta sul mercato ha permesso di aumentare il numero dei passeggeri
complessivi.
Sicuramente la crisi economico-finanziaria in atto avrà ripercussioni anche in questo settore; al momento della redazione del presente
rapporto è tuttavia ancora difficile azzardare valutazioni sull’impatto della crisi in questo mercato, ma è certo che le compagnie di
crociera, per continuare a riempire le proprie navi, saranno costrette a mettere in atto politiche commerciali più aggressive.
I dati relativi all’area oggetto della presente indagine mostrano per la Liguria una sostanziale tenuta, rispetto ai risultati del 2007. I
due principali porti crocieristici liguri, Genova e Savona, continuano a crescere in termini di passeggeri. Solo i dati relativi a La Spezia,
il cui scalo non è ancora predisposto per l’accoglienza delle navi da crociera, registrano una riduzione rispetto al 2007. Non deve,
infine, essere dimenticato Portofino che, nel 2008, ha accolto circa 60 mila crocieristi.
Questa prima indagine si inserisce nell’ambito degli approfondimenti dell’Osservatorio turistico regionale al quale Unioncamere ha
contribuito anche con una prima indagine dedicata al settore della nautica da diporto e con un approfondimento relativo al settore
alberghiero-congressuale.
1
Il mercato crocieristico a livello mondiale
Su scala planetaria il mercato delle crociere registra un andamento in continua aumento da ormai 25 anni. Negli ultimi 15 anni il ritmo
della crescita del settore è stato particolarmente sostenuto, grazie alla forte domanda rappresentata dal mercato nord americano per
le destinazioni del Centro America (Caraibi in testa).
Negli anni più recenti, complice la cosiddetta saturazione dell’area caraibica, le compagnie di crociera hanno avviato una forte
diversificazione del mercato che ha permesso di sviluppare altre interessanti destinazioni, prima tra tutte il Mediterraneo, che ha
quadruplicato il numero di crocieristi in poco più di un decennio.
Altri mercati, quali il sud est asiatico, la zona del Golfo Persico, l’Alaska, il Nord Europa, il Sud America cominciano a registrare
performance interessanti.
Area
1995
1996
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Nord Amercia
4,35
4,61
6,88
6,91
7.70
8,23
9,14
9,96
10,38
12,00
Europa
1,00
1,20
2,06
2,14
2,39
2,76
2,87
3,19
3,48
4,00
Altre aree
0,37
0,44
0.78
0.87
0,97
1,05
1,13
1,21
1,29
1,50
TOTAL
5,72
6,26
9,72
9,91 11,05 12,04 13,13 14,36 15,15 17,50
17,5% 19,%
21 %
% Europa
21,5% 21,5% 23 %
Tabella 1 – Evoluzione del numero di crocieristi in milioni
22 %
22,2% 23 %
22,8%
( Source: G.P. Wild)
2
A questo punto vale la pena sottolineare come il numero dei passeggeri sia triplicato dal 2005 al 2008. Nello stesso periodo il turismo
a livello mondiale è cresciuto del 54% passando da 550 milioni di arrivi a circa 900 milioni del 2008.
Turismo in generale (milioni)
Grafico 1 – Evoluzione del turismo a livello mondiale tra il 1995-2007
(fonte: OMT)
3
Alcune recenti previsioni (pre-crisi 2009) dell’Organizzazione Mondiale del Turismo stimano quasi un raddoppio del numero di arrivi per
il 2020, prevedendo di arrivare a 1,6 miliardi di turisti a livello globale. Certamente la crisi economica in atto potrà far rivedere queste
stime nel breve periodo, ma, secondo gli esperti del settore, nel medio lungo periodo il dato previsto resta credibile. La figura che
segue mostra le previsioni in milioni di turisti per le diverse aree del pianeta per il 2010 ed il 2020 a cura dell’European Environment
Agency.
Figura 1 – Ripartizione dei flussi turistici - previsioni 2010 e 2020 (fonte: EEA, European Environment Agency)
4
In questo quadro vale la pena sottolineare come il turismo crocieristico rappresenti soltanto 1,8 % del turismo a livello mondiale. Ciò
significa che i margini di crescita del settore sono, in potenza, ancora molto importanti. Le previsioni stimano in 30 milioni il numero di
crocieristi nel mondo tra il 2020 ed il 2030.
1000
898,0
900
842,0
806,8
765,1
800
700
616,7
600
575,0
687,0
686,7
707,0
694,6
639,6
598,6
540,6
500
400
300
200
100
5,72
6,26
6,87
9,7
8,7
9,72
9,91
11,05
12,04
13,13
14,36
15,15
17,5
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
0
Crocieristi a livello mondiale (milioni)
Turisti a livello mondiale (milioni)
Grafico 2 – Performance del turismo crocieristico sul totale del turismo a livello mondiale ( fonte: OMT; IIC)
5
Il mercato italiano
Nonostante una situazione economica generale non particolarmente florida, che spinge ad una contrazione dei consumi, alcuni esperti
sono intenzionati a considerare il settore delle crociere un settore anticiclico, capace di limitare gli effetti negativi generati dall’attuale
congiuntura negativa. Nessun’altra nazione europea presenta un numero di porti d’imbarco maggiore o uguale a quello italiano: grazie
a MSC Crociere e a Costa Crociere è possibile imbarcarsi da numerosi porti, tra cui Savona, Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli,
Messina, Palermo, Bari e Venezia.
Un dato che conferma la controtendenza del settore rispetto al contesto generale riguarda il numero di passeggeri della stagione
2008, che si è conclusa con un record assoluto di movimenti passeggeri nei porti italiani, 8.534.015 unità (+11,6% rispetto al 2007),
mentre le toccate nave sono state 4.758 (+8,58% rispetto al 2007).
Le previsioni per il 2009, che si basano sulla situazione attuale di booking e gli itinerari delle compagnie di navigazione, suggeriscono
che, se da un lato diminuiscono le toccate nave (4.288 previste nel 2009 con una variazione al ribasso di circa il 10%) dall’altro rimane
quasi invariato il numero dei passeggeri che saranno movimentati, con una previsione di 8,49 milioni di unità. La conseguenza
immediata di questo dato è che cambia quindi il rapporto passeggeri per nave, che passa a 1.979 nel 2009 contro i 1.793 dello scorso
anno.
6
I crocieristi in Liguria
Il dato complessivo che rappresenta la presenza di crocieristi nella regione, nel 2008, ha registrato una leggera flessione, ma,
considerata la crisi finanziaria che ha caratterizzato in particolare il terzo trimestre dello scorso anno, il dato non sembra allarmante.
Sia il porto di Genova che quello di Savona infatti hanno visto, seppur di poco, aumentare il loro traffico crocieristico, ed è solo il porto
di La Spezia che rispetto all’anno precedente ha registrato una flessione di poco più del 50%.
Crocieristi in Liguria - dal 2000 al 2008
7
Crocieristi nel porto di Genova - dal 2000 al 2008
Dopo il picco del 2003 al quale è seguito il trasferimento di Costa Crociere a Savona ed il fallimento di Festival Crociere, il porto del
capoluogo ligure ha registrato una forte flessione seguita da una lenta ma costante ripresa, grazie all’arrivo di nuove compagnie,
prima fra tutte MSC.
8
Crocieristi nel porto di Savona - dal 2000 al 2008
Per Savona la svolta è avvenuta con il trasferimento da Genova di Costa Crociere che ha fatto di Savona lo scalo principale per le
proprie partenze nel Mediterraneo occidentale, superando, nel 2008, quota 770 mila passeggeri. Per i prossimi anni, con
l’assegnazione della concessione alla compagnia di un terzo accosto, il potenziale arriva e forse supera la quota un milione di
passeggeri.
9
Crocieristi nel porto di La Spezia - dal 2000 al 2008
Il porto di La Spezia è in una fase di definizione della propria vocazione crocieristica. In attesa di poter disporre di un accosto a
banchina, le navi si fermano in rada rendendo le fasi di discesa a terra e di accoglienza dei passeggeri più articolate e complesse
rispetto a Genova e Savona.
10
Crocieristi nel porto di Portofino - 2008
12.000
10.850
10.600
10.000
8.050
8.000
7.200
6.950
6.900
6.000
4.000
3.950
3.350
2.000
0
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
Ai dati relativi ai porti liguri di Genova, Savona, La Spezia, è interessante aggiungere anche quelli relativi alle toccate al porticciolo di
Portofino durante il periodo che va da aprile a novembre 2008: il numero totale di crocieristi approdati è stato di circa 60.000.
11
I comportamenti dei crocieristi
I dati riguardano le elaborazioni di 800 interviste utili realizzate dall’IIC durante la stagione 2008 concentrate nello scalo genovese,
l’unico presso il quale è stato possibile realizzare interviste significative con i passeggeri delle navi da crociera.
Le difficoltà di accesso all’area del Palacrociere di Savona e la prevalente funzione di home port del porto savonese non hanno
permesso, in questa prima analisi, di rilevare dati significativi ed oggettivi riferiti ai comportamenti dei crocieristi, così come per La
Spezia, dove, invece, dato il numero molto limitato di crocieristi, non è stato possibile costruire un campione significativo. Tuttavia
l’indagine ha permesso di raccogliere alcuni elementi qualitativi interessanti e utili per successive analisi. In particolare si è potuto
rilevare come molti crocieristi che fanno scalo a Savona acquistino, direttamente a bordo, l’escursione relativa alla visita di Genova,
facendo quindi aumentare il numero di turisti in transito nel capoluogo ligure. Per quanto riguarda La Spezia i crocieristi che
raggiungono la terra ferma (le navi non attraccano, ma si fermano in rada) visitano in larga maggioranza l’area di Portovenere e, in
minor misura, le Cinque Terre.
12
Il caso Genova - La nazionalità dei crocieristi intervistati
La maggioranza dei crocieristi intervistati ha provenienza italiana. Il dato più rilevante riguarda la quasi totale assenza, nel 2008, di
crocieristi americani, contro un 13% rilevato nel corso di un’indagine analoga realizzata dall’IIC nel 2004. Tale dato può essere
spiegato dal rapporto €/US$ che, per tutto il 2008, non è stato particolarmente favorevole per i turisti americani. Inglesi, francesi e
spagnoli, insieme, raggiungono il 25% del totale. Analizzando in dettaglio la sola voce “altre” si rileva la presenza a Genova di
crocieristi giapponesi, maltesi, tunisini, algerini, svedesi, slovacchi, norvegesi e finlandesi, seppur con numeri assoluti molto limitati1.
1
Sono stati intervistati 5 giapponesi, 2 maltesi, 4 tunisini, 4 algerini, 2 svedesi, 2 americani, 2 slovacchi, 2 norvegesi, 2 finlandesi, 1 saudita ed un 1 indiano.
13
Le fasce di età degli intervistati
In termini di fasce di età, la maggioranza del campione intervistato, con una percentuale del 76% appartiene alla fascia compresa tra i
20 ed i 60 anni (41% tra i 20 ed i 40). La fascia degli over 60 è pari solo al 10% e dimostra come, ormai, l’immagine del crocierista
“pensionato benestante”, sia ormai legata al passato. Si rileva, infatti, un consistente aumento di famiglie con figli al seguito. Questo
dato conferma come il fenomeno crociera sia diventato e possa essere definito “turismo di massa”, oggi alla portata, di un numero
sempre maggiore di individui.
14
Orario di rientro a bordo
L’analisi effettuata ha sottolineato che la maggioranza dei crocieristi preferisce rientrare a bordo per il pranzo, che è compreso nel
prezzo della crociera.
Questo comportamento di oltre la metà dei crocieristi intervistati riduce le possibilità dei ristoranti e bar che si trovano nelle vicinanze
delle banchine o nei centri storici di poter
attrarre tale tipologia di clientela, che, come vedremo in seguito, ha comunque una
propensione alle spesa alquanto ridotta.
15
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I luoghi maggiormente visitati
70%
10%
66%
60%
50%
30%
12%
51%
50%
49%
40%
19%
24%
20%
11%
8%
3% 4%
0% 2%
2% 0% 0% 0% 0%
0% 0% 0% 0%
0%
16
La maggioranza degli intervistati ha visitato l’area del Porto Antico, l’Acquario, il Centro storico ed il centro città. Il giudizio relativo al
livello di soddisfazione abbinato alla visita è, nella maggior parte dei casi, positivo. Si segnala la presenza di giudizi negativi per l’area
del Porto Antico, del centro città e per il centro storico. Da segnalare l’alto livello di soddisfazione suscitato dalla visita alla Commenda
di Prè e dal giro del porto in battello.
Livello di soddisfazioni delle visite
0%
100%
30%
80%
10%
16%
90%
46%
39%
26%
39%
33%
32%
50%
56%
70%
53%
69%
60%
100%
50%
40%
30%
66%
53%
60%
66%
68%
50%
44%
45%
9%
31%
1%
1%
3%
4%
90%
72%
58%
20%
10%
72%
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P
non interessante
poco interessante
interessante
molto interessante
17
Ponendo l’attenzione sulla voce relativa alle “altre mete”, visitate da solo il 10% dei crocieristi intervistati, è possibile osservare come il
giro della città in pullman o col trenino abbia riscontrato un discreto successo2. Anche il Museo del Mare ed il Galeone hanno riscosso
interesse.
Altre attrazioni visitate - 2008
(10 % degli intervistati)
Caravelle
2%
Piazza della Vittoria
4%
Stazione Principe
1%
via Balbi
1%
Shopping
4%
Piazza Dante
1%
Palazzo Andrea Doria
2%
Piazza della Nunziata
1%
Teatro Carlo Felice
1%
Galata
6%
Galeone
12%
Piazza Corvetto
2%
Giro della città Pulmann
36%
Giro della città - Trenino
27%
2
In termini assoluti il giro della città in pullman e trenino ha riscontrato più successo del giro del porto in battello, rispettivamente 37, 28 e 20 crocieristi
intervistati.
18
Spese sostenute dai crocieristi
La spesa media per crocierista si attesta intorno ai € 22 con una moda pari a € 15.3
Fasce di spesa - 2008
40,00 < 50,00
4%
50,00 - <100,00
4%
150,00 - <300,00
0%
100,00 - < 150,00
3%
<5,00
6%
5,00 - < 10,00
15%
30,00 - < 40,00
8%
20,00 - < 30,00
26%
10,00 - <20,00
34%
La spesa media per nazionalità rileva cifre importanti per i maltesi, americani e indiani che, però, in numeri assoluti sono trascurabili
sul totale dei passeggeri in transito a Genova. Algerini e norvegesi sono risultati essere i più parsimoniosi.
3
Nel 2000 la spesa media era stata di 35,64 €, nel 2001 di 27,37 €, nel 2002 di 29,70 € nel 2003 di 28,85 € e nel 2004 di 28,24 €.
19
Spesa media per nazionalità
100
90
80
70
60
€
50
40
30
20
10
0
Francesi
Inglesi
Italiani
Tedeschi
Tunisini
Svedesi
Svizzeri
Norvegesi
Spagnoli
Indiani
Maltesi
Finlandesi
Giapponesi
Americani
Austriaci
Albanesi
Algerini
20
Oltre all’importo speso, le interviste hanno permesso di rilevare quali categorie di spesa hanno avuto un peso più alto, distinguendo
tra le seguenti componenti:
•
visite e svago (attrazioni, divertimenti);
•
shopping (abbigliamento ed accessori, regali e souvenir);
•
ristorazione (bar o fast-food e ristorante);
•
altre spese (essenzialmente spese di trasporto).
21
A questo punto vale la pena confrontare la ripartizione della spesa dei crocieristi con quella dei diportisti, derivante da un’analoga
indagine realizzata, sempre da IIC per conto di Unioncamere Liguria, nel medesimo periodo di rilevazione.
Ripartizione dettagliata per settore
manutenzione natante
8%
mezzi di trasporto,spesa,
residence
15%
carburante
3%
attrazioni
1%
abbigliamento ed accessori
15%
divertimenti
2%
regali e souvenirs
5%
bar o fast food
2%
ristorante
49%
L’esame delle due torte consente di mettere in evidenza come le due categorie di turisti siano profondamente diverse. Al turismo di
massa che contraddistingue il fenomeno crocieristico (almeno in larga misura), si contrappone una modalità di turismo, ancora di elite,
che, seppur con numeri assoluti molto più contenuti, rappresenta per le aree nei pressi dei porticcioli turistici un’interessante ricaduta
in termini di impatto economico sul territorio. La spesa media per diportista si aggira infatti intorno ai 130 euro.
22
Si ringrazia Unioncamere Liguria per la collaborazione ricevuta durante tutta la fase di rilevazione dei dati e la successiva elaborazione
degli stessi.
23