La Posa - Jolly trattamento cotto
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La Posa - Jolly trattamento cotto
la posa del cottoimpruneta La Posa Condizione necessaria affinché una posa porti risultati soddisfacenti è un buon progetto. D’altro canto un rivestimento di qualità, che sia cioè in grado di soddisfare le esigenze dell’utilizzatore, richiede un’accurata posa in opera. In questa fase si deve tener conto, infatti, della corretta modalità di esecuzione del lavoro, della giusta attenzione nella selezione di materiali e strumenti al fine di concretizzare le soluzioni progettuali. Il posatore è l’addetto all’esecuzione della posa in opera. Visionato l’ambiente o la superficie da piastrellare, le piastrelle scelte, il progetto, il posatore ha il compito di: Allestire il cantiere di posa Individuare le superfici da rivestire e prepararle in maniera opportuna Verificare misure, squadri, eventuali pendenze delle superfici da rivestire etc. e prendere, se necessario, adeguati provvedimenti: è bene, prima di tutto, regolarizzare la superficie di posa dal momento che la presenza di irregolarità nel sottofondo del pavimento è molto dannosa perché è causa di accumuli di umidità e quindi di efflorescenze. Le irregolarità sono anche causa di rotture per differenti rigidità delle varie aree della pavimentazione. Valutare la qualità dei materiali, verificare, in pratica, se vi sono difetti visibili. Prima della posa questi eventuali difetti devono essere segnalati Individuare opportuni riferimenti in modo da ottenere uno sviluppo più armonioso possibile del rivestimento e prevenire effetti di disturbo (elementi tagliati o non ben raccordati nelle posizioni più visibili) ! Preparare collanti o malta e procedere alla posa del rivestimento In funzione del tipo di superficie (pavimento o parete) e del tipo di malta o adesivo occorre un certo periodo di attesa tra la posa e il momento in cui è possibile procedere al riempimento delle fughe ed alla pulizia ed al trattamento finale per la protezione della superficie. 23 la posa del cottoimpruneta La separazione del materiale fornito a pezzo doppio Rustico fornito a pezzo doppio - Tenendo il pezzo leggermente angolato, batterio su un piano rigido ricoperto con un foglio di faesite o di cartone. Tradizionale - Tenendo il pezzo in posizione indicata battere con la parte di taglio del martello nelle preincisioni della piastrella. Il Calibro Per compensare le tolleranze dimensionali tipiche dei materiali trafilati si consiglia di posare le piastrelle con una fuga minima di 5-6 mm. E’ opportuno posare tutte le piastrelle nel senso della trafilatura che è individuabile dai rilievi posti sul retro della piastrella. Il corretto allineamento delle fughe si ottiene mediante la centratura del pezzo fuoricalibro rispetto al precedente e l’eventuale utilizzo dei distanziatori deve costruire solo un riferimento. Il Tono Data la tecnologia di produzione e l’utilizzo di una argilla completamente naturale. Il Cottoimpruneta presenta delle variazioni di tono. Per questo motivo consigliamo una posa miscelata delle piastrelle che si ottiene prelevando i pacchi dai diversi bancali e le piastrelle dai vari pacchi. I Sali Le cristallizzazioni visibili sulla superficie delle piastrelle sono sali depositati per effetto dell’evaporazione dell’umidità. Queste efflorescenze si eliminano con il normale lavaggio acido. Lo strato di allettamento Lo strato di allettamento, si confronti la sezione relativa al “progetto”, rappresenta lo strato di collegamento tra il sottofondo e la superficie piastrellata. Esistono varie tecniche con cui è possibile realizzare questo tipo di collegamento; di seguito se ne elencano due tra le più comuni: Posa “a malta” Dopo aver ripulito il piano di posa da detriti o residui, si stende uno strato di malta (di minimo 5 cm) avendo cura di distribuire uniformemente il materiale sulla superficie. Si spolvera poi la superficie appena stesa con polvere di cemento. Si posano poi le piastrelle sulla superficie preoccupandosi che il lato del taglio vivo di trafila di una piastrella corrisponda sempre con quello della piastrella vicina. Si distanziano poi le piastrelle determinando la dimensione della fuga in modo omogeneo e restando in genere nei limiti definiti dal paragrafo del “progetto”, così com’è importante definire i giunti di dilatazione. Infine battere uniformemente le piastrelle consente alle superfici di aderire perfettamente al sottofondo. Posa “a colla” Questa tecnica di posa è consigliata in particolar modo per il cotto fornito di Trattamento Protettivo. In commercio esistono vari tipi di collanti che utilizzano leganti di tipo idraulico o che impiegano resine sintetiche. Dopo aver eseguito un’accurata pulizia del piano di posa si provvede a stendere lo strato di collante con l’apposita spatola. Posare poi rapidamente le piastrelle in cotto sullo strato di collante in modo da prevenire l’indurimento superficiale del collante a contatto con l’aria. Come per la posa a malta preoccuparsi di realizzare fughe e giunti di dilatazione ove occorrano. 24 la posa del cottoimpruneta in esterno La Posa Con Collanti Cementizi Rustico Export - Natura - Finitura 6 - Le quote delle superfici da pavimentare debbono prevedere uno spessore minimo di 3cm. ca. La superficie da pavimentare deve essere perfettamente livellata e deve presentarsi leggermnente scabra. Pulire accuratamente la superficie di posa e stendere uno strato di collante con l’apposita spatola dentata impiegando una quantità tale da non lasciare spazi vuoti sul retro della piastrella; esercitare una leggera pressione con la mano per livellare. Provvedere alla posa delle piastrelle realizzando le fughe di min. 5/6 mm. Per la molteplicità dei collanti presenti sul mercato non indichiamo ulteriori istruzioni d’impiego in quanto veste vengono fornite direttamente dai produttori dei collanti stessi.. Modo Matt - Modo Lucido - Le quote delle superfici da pavimentare debbono prevedere uno spessore minimo di 2cm. ca. La superficie da pavimentare deve essere perfettamente livellata e deve presentarsi leggermente scabra. Pulire accuratamente la superficie di posa e stendere uno strato di collante con l’apposita spatola dentata impiegando una quantità tale da non lasciare spazi vuoti sul retro della piastrella; esercitare una leggera pressione con la mano per livellare. La posa deve prevedere una fuga minima di 2mm. che deve essere successivamente stuccata. Per la molteciplità dei collanti presenti sul mercato non indichiamo ulteriori istruzioni d’impiego in quanto queste vengono fornite direttamente dai produttori dei collanti stessi. Posa del Cottoimpruneta® in esterno Quando il cotto, materiale resistente al gelo ed alle variazioni di temperatura, viene impiegato in un ambiente esterno, sia che si scelga prima la tecnica di posa o la seconda, è opportuno adottare degli accorgimenti precisi al fine di non compromettere la resa estetico-funzionale del rivestimento: E’ bene evitare di posare il rivestimento in estreme condizioni climatiche, cioè evitare temperature prossime allo zero o superiori ai 30°C. Inumidire il cotto prima di posarlo Evitare accuratamente che tra il rivestimento e lo strato di allettamento restino dei vuoti causa spesso di accumulo di umidità e fenomeni conseguenti di degrado del rivestimento. Dato che le sollecitazioni meccaniche delle strutture portanti possono arrecare gravi danni al rivestimento, preoccuparsi che gli strati sottostanti il rivestimento si siano stabilizzati e non presentino ritiri o deformazioni in fase di posa del cotto. Prevedere la presenza dei giunti di dilatazione, come da paragrafo sul “progetto”. Impiegare gli espedienti descritti attraverso gli esempi del paragrafo “progetto” per limitare la risalita di umidità. Preoccuparsi inoltre si innalzare il livello pavimento al disopra del livello terreno adiacente di alcuni centimetri, riempire in maniera omogenea le fughe per evitare ristagni. Impiegare materiali drenanti per i sottofondi e guaine impermeabili per i pavimenti a contatto con il terreno o per tetti praticabili ecc. Avvertenze per la Posa In Esterno Le escursioni termiche provocano forti dilatazioni e contrazioni nelle opere murarie e nelle pavimentazioni; per questo è opportuno realizzare dei giunti di dilatazione che dovranno inserirsi non solo nello spessore delle piastrelle, ma anche interrompere il massetto su cui sono posate le piastrelle stesse. I giunti di dilatazione devono inserirsi sia sul perimetro dell’intera pavimentazione quanto sulle porzioni di pavimento. I ristagni delle infiltrazioni d’acqua provocano la rottura delle piastrelle in caso di gelo. E’ necessario riempire con malta ogni vuoto sul dorso delle piastrelle o dei pezzi speciali. Nella posa di materiali su balconi, terrazze o marciapiedi occorre impedire la stagnazione dell’acqua mediante la realizzazione delle opportune pendenze dei piani di posa (min. 2%). Gli strati impermeabilizzanti inseriti nella pavimentazione devono essere realizzati con le opportune pendenze e ricoperti da uno strato drenante per il deflusso dell’acqua di infiltrazione. 25 la posa del cottoimpruneta 26 la stuccatura Le fughe: come realizzare la stuccatura Circa 24 ore dopo la posa delle piastrelle avviene la stuccatura delle fughe. La definizione delle dimensioni e del colore di una fuga sono aspetti determinanti per valorizzare o sminuire la qualità della posa di un rivestimento in cotto. I prodotti per la stuccatura sono: • Boiacca di cemento e sabbia • Sigillanti preconfezionati La boiacca contiene i due materiali di base in proporzioni variabili in funzione della larghezza delle fughe. Generalmente è bene realizzare fughe di 5-6 mm per garantire una buona tenta all’acqua e per evitare che le fughe reagiscano in modo diverso rispetto alle lastre ai trattamenti protettivi. I Sigillanti preconfezionati sono composti da resine sintetiche o da polimeri. Per fughe di dimensioni ridotte si scioglie in acqua cemento grigio 325; per dimensioni maggiori di miscela il cemento con sabbia fine. Per una presa migliore è consigliabile bagnare le superfici da stuccare prima di effettuare l’operazione. Se si sceglie di impiegare sigillanti preconfezionati composti è bene sapere che questi tendono a penetrare nei pori delle piastrelle causando la comparsa di aloni indelebili. Prodotti con colorazioni forti potrebbero macchiare le superfici o entrare anche in profondità con tracce spesso difficilmente asportabili. In presenza di rivestimenti particolarmente porosi è bene, se si scelgono sigillanti pigmentati, ridurre l’assorbimento degli elementi applicando un idrorepellente preferibilmente a base acqua (vedi paragrafi successivi) dopo aver effettuato un’accurata pulizia delle superfici. Fatto a Mano - Si consiglia di usare esclusivamente boiacca di cemento; procedere al riempimento delle fughe per mezzo di un imbuto ripulendo rapidamente con una spugna bagnata le sbavature. Tavola Riepilogativa Materiali spessore metodo posa materiale spessori totali di posa dimensioni fughe Rustico ca. 15 mm. a collante a sottofondo ca. 3 cm. ca. 6 cm. min. 5-6 mm. Rustico Tradizionale ca. 20 mm. a muratura ca. 6 cm. min. 5-6 mm. Finitura 6 ca. 15 mm. a collante a sottofondo ca. 3 cm. ca. 6 cm. min. 5-6 mm. Natura ca. 15 mm. a collante a sottofondo ca. 3 cm. ca. 6 cm. min. 5-6 mm. Modo ca. 13 mm. a collante a sottofondo ca. 2 cm. ca. 6 cm. min. 2 mm. 27