Antiche credenze

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Antiche credenze
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Marzo 2010
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Antiche credenze
del dr. Claudio Paganotti
Medico-Chirurgo
Specialista in
Ostetricia e Ginecologia
I
ntorno all’evento gravidanza, da sempre, si raccontano leggende, favole e
storie alimentate da antiche tradizioni
e mode del momento. Sono luoghi comuni che, a volte, invece di rassicurare, creano
confusione e preoccupazione. Quindi, prima di farsi influenzare troppo, cerchiamo di
capire quanto c’è di vero in ognuna di esse.
La donna incinta
deve mangiare per due
Molte nonne, ma anche alcune mamme,
sono convinte che in gravidanza, essendo in due, si debba mangiare il doppio. In
in dolce attesa
Favole, leggende e luoghi comuni da sfatare
realtà non è così: si dovrebbe mangiare
due volte meglio. Se la donna mangia di
più e, di conseguenza, ingrassa esageratamente, non solo fatica maggiormente a
smaltire i chili di troppo dopo il parto, ma
presenta anche una maggiore probabilità
di sviluppare disturbi come ipertensione
e diabete in gravidanza, vene varicose
ed emorroidi dopo il parto.
Si deve bere l’olio di ricino
per evitare la stipsi
In gravidanza è comune un transito intestinale rallentato per un migliore
assorbimento delle sostanze nutritive.
Inoltre l’utero ingrossato schiaccia il retto
ostacolando il normale deflusso delle feci.
Senza dimenticare che l’aumento del progesterone ulteriormente rilassa i muscoli,
rallentando l’attività dell’intestino.
Per curare la stipsi non è necessario ricorrere
all’olio di ricino. Per migliorare il transito intestinale è indicato, invece, mangiare cibi ricchi
di fibre, come frutta, verdura e crusca, e bere
molta acqua. È consigliato anche lo yogurt,
perché i suoi fermenti lattici mantengono in
equilibrio la flotta batterica intestinale favorendo il buon funzionamento dell’intestino.
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Le “voglie” della mamma
macchiano la pelle del neonato
Secondo la tradizione popolare, quando
la mamma desidera un particolare alimento (frutto o bevanda) e tocca una
parte del corpo prima che la voglia sia accontentata, il bambino nascerà con una
macchia rappresentativa del desiderio
insoddisfatto in quella parte del corpo.
Le cosiddette voglie sono di varia natura
e colore. Gli angiomi color fragola sono
formati dall’accumulo di vasi sanguigni
sotto la pelle e non dipendono dalla
voglia di fragole della madre. Gli angiomi color caffè o caffelatte sono causati da
una maggior concentrazione di melanina
e non dal desiderio di queste bevande.
I bruciori allo stomaco
dipendono dalla crescita
dei capelli del feto
Ė sbagliato pensare che la mamma soffre
di bruciore di stomaco perché al bambino
crescono i capelli. I disturbi gastrici della futura mamma, infatti, dipendono dal
progesterone, che rilassa la muscolatura
dello stomaco, e dalla crescita dell’utero,
che spinge lo stomaco verso l’alto.
Oltretutto va ricordato che, a volte, sotto
lo stomaco della mamma non c’è la testa,
ma i piedi del nascituro: un’altra conferma
dell’infondatezza di questa credenza.
Ogni gravidanza
costa un dente
Nell’arco dei nove mesi i denti e le gengive
subiscono importanti modificazioni, però
la situazione non è così grave: le gengive sono più sensibili, possono sanguinare, gonfiarsi e provocare dolore a causa
di un aumento del flusso sanguigno, che
le trasforma in un terreno favorevole al
proliferare della placca.
Per questo si consiglia un’accurata igiene
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quotidiana: lavare sempre i denti dopo
aver mangiato, usare il filo interdentale e
sottoporsi a controlli dal dentista.
La pancia della mamma
indica il sesso del neonato
Una convinzione molto diffusa sostiene
che, se la pancia è a punta e il sedere magro, nascerà una femmina, se, invece, la
pancia è tonda e i fianchi larghi, un maschio. Da qui il detto “pancia a punta
non va in guerra”, che pronostica la nascita di una bimba, che non sarà arruolata
nell’esercito. La forma della pancia, in ogni
caso, non è correlata al sesso del nascituro, ma, ad esempio, dal fatto di aver già
partorito o no. Una donna alla sua prima
gravidanza spesso ha una pancia a punta,
piccola e compatta, perché i muscoli addominali non sono stati sollecitati da precedenti gravidanze; mentre chi è alla seconda o terza gravidanza può avere i muscoli
dell’addome particolarmente sfiancati, e,
quindi, una pancia un po’ tonda.
Un’altra convinzione racconta che “quando
duole l’anca, la femmina non manca”.
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Santi e gravidanza
Alla fine dell’Ottocento le donne della
Franciacorta, nei giorni precedenti il parto, facevano una novena di preghiera alla
Madonna di S. Giorgio, salendo per nove
giorni consecutivi alla chiesetta di S. Giorgio a Monterotondo (Brescia), dove recitavano il Rosario. Al termine depositavano
un cartoccio di sale sull’altare. Questo
serviva per dimostrare alla Madonna la
propria devozione, chiedere protezione
durante il parto e concedere la possibilità
di allattare i propri bambini, ma soprattutto di farli nascere con “il sale in testa.
Secondo la tradizione
popolare:
t è di buon augurio nascere il giorno della
Natività della Madonna, mentre non è
così nascere nel giorno della Madonna
addolorata: si sarà sempre infelici;
t a chi nasce di venerdì accadranno disgrazie infinite, perché di venerdì avvenne la morte di Gesù Cristo; invece,
chi nascerà di sabato perderà presto
i denti;
Gli angiomi
color fragola
non dipendono
dalla voglia
di fragole
della madre
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t i bimbi, che nascono in settembre,
saranno inquieti, perché settembre è
il mese delle vespe; quelli che nascono in marzo saranno volubili, essendo
marzo il mese dei pazzi.
Miti da sfatare:
t in gravidanza non si possono indossare
bracciali e collane, altrimenti il neonato potrebbe nascere con profonde
righe ai polsi o con il cordone ombelicale attorcigliato intorno al collo;
t non bisogna guardare attentamente
illustrazioni di persone o di animali,
altrimenti il bimbo potrebbe nascere
con le stesse sembianze di chi ha colpito
l’immaginazione della futura madre;
t se la donna incinta si sloga un polso,
nascerà un figlio monco;
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t non si deve fissare la fiamma della
candela, perché il bimbo potrebbe
nascere con la vista incantata;
t il taglio del cordone ombelicale influisce su certe caratteristiche intime. Se il
neonato è femmina, il taglio del cordone deve essere fatto vicino all’addome,
in modo da rendere più “anguste” certe parti che renderanno la donna più
desiderabile. Se, invece, è maschio, il
taglio del cordone non deve essere
eseguito troppo vicino all’addome,
perché dalla lunghezza del cordone
residuo dipenderà la ricchezza o meno
di certi requisiti maschili;
t se il neonato piange, si lascia piangere, perché piangendo dilata il suo torace ed avrà una bella voce crescendo;
t dopo il parto la donna non deve man-
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giare l’uva, perché sia lei sia il neonato
potrebbero acquisire la tendenza ad
ubriacarsi.
In pratica, come
comportarsi
La cosa migliore da consigliare a una donna in gravidanza
è di vivere serenamente
questo periodo, senza lasciare che fantasie e superstizioni prendano il sopravvento. Il
buon dialogo con il proprio
ginecologo rappresenta la
soluzione migliore a
qualsiasi dubbio.
A
Ghedi, popoloso Comune della
Bassa Bresciana, ha aperto la 4°
Farmacia situata in via Sabotino 42
con a disposizione un ampio parcheggio.
Si è, infatti, aggiunta la Farmacia Sabotino,
di cui è titolare la dott.ssa Maria Luisa Bertuzzi, proveniente da Milano.
All’inaugurazione i locali sono stati benedetti dal parroco di Ghedi don Mario
Morandini.
Eleganti e funzionali per l’utenza gli arredi
realizzati dalla ditta artigiana Linea Legno
di Leno.
Ora la farmacia è pronta ad accogliere gli
utenti che potranno avvalersi del consiglio professionale dell'intero staff.
Aperta a Ghedi
Alla dott.ssa Bertuzzi e ai suoi collaboratori
Farmacia Futura
augura le migliori fortune.
una nuova Farmacia