Quanto mangio veramente? - Giornale Italiano di Diabetologia e

Transcript

Quanto mangio veramente? - Giornale Italiano di Diabetologia e
G It Diabetol Metab 2006;26:48-53
Lavoro originale
Quanto mangio veramente?
RIASSUNTO
Ogni tentativo di misurare l’apporto calorico è necessariamente
approssimativo, qualora non si giunga alla registrazione e pesatura meticolosa degli alimenti, peraltro gravata da errori. Abbiamo sviluppato un questionario autosomministrato, basato
su 20 gruppi di alimenti. Per ognuno, il paziente deve indicare
la frequenza settimanale e la porzione su una scala a 5 punti.
Le calorie delle porzioni sono conteggiate per multipli di 50.
Attraverso un semplice calcolo si giunge alla definizione delle
calorie medie giornaliere su base settimanale. Dopo un periodo di taratura, per approssimazioni successive, siamo giunti a
una versione definitiva, testata su 123 soggetti consecutivi nei
confronti dell’intervista semistrutturata condotta dalla dietista.
L’apporto calorico stimato dal questionario (2388 ± SD 798
kcal/die in 100 questionari validi per l’analisi) non risulta significativamente diverso da quello misurato nell’inchiesta (2317 ±
676; p = 0,191; t appaiata) ed esiste tra le due misurazioni una
buona correlazione (r2 = 0,585; p < 0,0001), in un range calorico misurato dall’intervista compreso tra 946 e 5080 kcal/die.
Il questionario sovrastima l’apporto calorico nel primo quintile
dell’intervista (range 900-1833 kcal/die; ∆ = +163 ± SD 343
kcal/die; p = 0,047), ma mantiene una buona correlazione tra
1500 e 3000 kcal/die (∆ = 65 kcal/die), nel quale si colloca
l’83% dei casi analizzati. Lo strumento può essere utile per indagini epidemiologiche in soggetti motivati a perdere peso, o
come ausilio ai medici di medicina generale in assenza di dietisti in una politica di controllo dell’obesità.
SUMMARY
How much do I really eat?
Any attempt to measure calorie intake is approximate when
foods are not registered and weighted, and several biases may
be introduced. We developed a self-administered questionnaire, based on 20 items, their weekly intake and the average
portion on a Likert scale. Portions are given a score as multiple
of 50 calories, allowing a simple calculation of the daily intake
on a weekly basis. The test was adjusted during the years and
its final version was tested in 123 consecutive subjects against
a semi-structured interview carried out by a dietitian. Calorie
intake measured by the questionnaire (2388 ± SD 798 kcal/day
in 100 questionnaires valid for analysis) does not differ from
values calculated by interview (2317 ± 676; p = 0.191; paired
t), and a good correlation exists between the two measurements (r2 = 0.585; p < 0.0001) in a calorie range measured by
the interview between 946 and 5080 kcal/day. The questionnaire overestimates calorie intake in the first quintile of interview
(range, 900-1833 kcal/day; ∆ = +163 ± SD 343 kcal/die; p =
0.047), but maintains a good correlation between 1500 and
3000 kcal/day (∆ = 65 kcal/day), a range comprising 83% of
tested cases. The self-administered instrument may be useful
in epidemiological surveys in subjects seeking a weight-losing
treatment, or as support to general practitioner in the absence
of dietitians.
G. Tarrini, S. Di Domizio, R. Rossini,
A. Romano, F. Cerrelli, G. Marchesini,
N. Melchionda
Servizio di Malattie del Metabolismo,
Azienda Ospedaliera di Bologna S. Orsola, Malpighi, Bologna
Corrispondenza: dott.ssa Giulietta Tarrini,
Servizio di Malattie del Metabolismo,
Università di Bologna, Policlinico S. Orsola,
via Massarenti 9, 40138 Bologna
e-mail: [email protected]
G It Diabetol Metab 2006;26:48-53
Pervenuto in Redazione il 9-9-2005
Accettato per la pubblicazione il 28-3-2006
Parole chiave: alimentazione, calorie, questionario
Key words: diet, calorie intake, questionnaire
Quanto mangio veramente?
Introduzione
La valutazione delle abitudini alimentari e dell’introito calorico
abituale è un aspetto importante dell’iter diagnostico dei pazienti obesi1, ma la sua valutazione quantitativa rimane complessa e necessita di molto tempo2.
I metodi di indagine vengono tradizionalmente classificati in
retrospettivi e longitudinali. I metodi retrospettivi comprendono il recall delle 24 ore (24-hour recall, 24HR)3 e la storia dietetica (diet history, DH)2; il metodo prospettico più impiegato
è il diario alimentare (dietary diary, DD)3,4.
Il 24HR è utilizzato principalmente per stabilire l’assunzione
media di alimenti e/o nutrienti di una popolazione3, viene eseguito rapidamente dal dietista, non richiede grandi sforzi da
parte del paziente, ma indaga un periodo di tempo limitato.
La DH è uno degli strumenti preferiti dal dietista clinico per la
possibilità di stimare in modo accurato l’introito di nutrienti,
può essere utilizzato per investigare periodi di tempo anche
superiori a 30 giorni, tuttavia necessita di notevole esperienza da parte del dietista e un maggior tempo rispetto ad altre
metodiche2,4. Il DD consiste in una registrazione prospettica
(3 o 7 giorni) del cibo e delle bevande consumate3,4, richiede
un notevole grado di collaborazione da parte del paziente
e presenta il grosso limite di indurre frequentemente per sé
modificazioni del comportamento alimentare1.
Nel nostro servizio abbiamo sentito l’esigenza di individuare uno strumento agile, formulato secondo le modalità di un
questionario cartaceo autosomministrato, con cui conoscere
con sufficiente precisione l’introito calorico giornaliero medio dei pazienti. In particolare è stata sentita l’esigenza di
progettare uno strumento da utilizzare come prima indagine
nutrizionale in tutti i soggetti, in grado di fornire non soltanto
dati quantitativi (calorie introdotte), ma anche elementi per
valutare la capacità critica dei pazienti di analizzare il comportamento alimentare, indice di una disponibilità al cambiamento5, prima di avviarli a interventi terapeutici strutturati.
Riportiamo in questa sede l’analisi di validazione del questionario, condotta in un gruppo di soggetti obesi che richiedevano un intervento strutturato per la perdita di peso. L’inchiesta alimentare condotta da una dietista esperta è stata
considerata come standard di riferimento.
Materiali e metodi
Pazienti
Sono stati inseriti nella procedura finale di validazione 123
pazienti consecutivi, afferenti al Servizio per entrare in un
programma per la perdita di peso. Si trattava in prevalenza
57
di soggetti di sesso femminile, sovrappeso od obesi, senza
alcuna limitazione di età o di educazione. Al termine della
prima visita, veniva consegnato dalla dietista il questionario
QMV, corredato da una pagina di spiegazioni sulla modalità di compilazione e un esempio precompilato. Al momento
della riconsegna veniva condotta un’inchiesta alimentare semistrutturata secondo una procedura standard (DH) in uso
nel nostro servizio da molti anni.
Il protocollo di studio è stato approvato all’interno del Dipartimento come procedura del Sistema Qualità Aziendale. I pazienti rilasciavano un consenso informato alle procedure di
arruolamento al momento dell’accettazione alla prima visita.
Questionario
Abbiamo elaborato un questionario autosomministrato chiamato “Quanto Mangio Veramente?” (QMV), da compilarsi dal
paziente in piena autonomia senza l’intervento del dietista. Il
questionario è composto da una tabella (Tab. 1) nella quale
il paziente: a) registra il numero di volte alla settimana in cui
consuma un certo tipo di alimento; b) segna con un cerchio la
grandezza della porzione consumata su una scala Likert a 5
punti; c) moltiplica i due valori per ogni gruppo di alimenti; d)
calcola il punteggio finale come somma dei singoli prodotti.
I valori calorici delle porzioni sono assegnati secondo criteri predefiniti, come multipli di 50 calorie. In questo modo,
moltiplicando il punteggio finale per 7, si ottiene una stima
delle calorie giornaliere medie in un periodo settimanale. I 20
gruppi di alimenti sono costituiti da alimenti simili per composizione bromatologica e/o contenuto calorico e/o modalità di
consumo. Per stimare la grandezza della porzione si fa riferimento alla “tabella dei criteri di normalità” (Tab. 2). Le medie
caloriche dei gruppi di alimenti sono state ricavate utilizzando
le calorie delle tabelle di composizione degli alimenti6. Alla
definizione dei gruppi omogenei di alimenti e alla grandezza
della porzione si è giunti per approssimazioni successive sulla base dei risultati che venivano progressivamente raccolti in
gruppi di soggetti, per confronto con DH. Sono state inoltre
aggiunte successivamente le correzioni per pranzo e cena
fuori casa e la divisione nel gruppo delle pietanze, per differenziare alimenti aventi contenuti calorici molto diversi tra
loro. Tale processo, durato oltre un anno su oltre 250 soggetti ha portato alla stesura di una versione definitiva che viene
riportata nel presente lavoro.
Il questionario veniva consegnato assieme al pacchetto di
questionari autosomministrati in uso nel nostro servizio. Il
personale deputato alla raccolta dei questionari si limitava a
verificare che la compilazione fosse completa e a sollecitarne
il completamento nel caso che alcune risposte fossero state
fortuitamente omesse.
1
1
4
1
1
1
1
0
1
4
0
7
14
3
7
2
7
1
2
-1
1
10 Frutta
11 Dolci, gelati
12 Condimenti (per pietanza e contorno)
13 Bevande non alcoliche
14 Vino o birra
15 Superalcolici
16 Dolciumi (caramelle, cioccolatini)
17 Cioccolato
18 Pizza
19 Pranzi o cene conviviali
Somma dei punteggi della colonna 4
Calorie giornaliere: Punteggio della riga 20 per 7
21
2
8
2
1
2
2
2
2
5
1
2
2
0
3
2
5
3
2
1
Scarsa
3
17
3
1
2
3
2
4
7
2
3
3
1
5
3
8
5
3
2
Normale
5
26
4
2
3
5
3
5
10
7
6
4
2
8
5
16
10
4
3
Abbondante
Col 4
10
34
5
3
4
7
4
7
14
6
9
5
2
13
7
20
15
7
5
2940
420
5
17
-
4
1
21
4
14
21
98
63
14
14
25
14
56
35
-
14
Molto
Col 2 × Col 3
abbondante
Col 3
Valutazione del livello di grandezza della porzione
20
Pane e derivati
9
1
7
Contorno patate/legumi
8
0
7
Contorno di verdura (max. 14 volte)
7
2
5
Pietanza tipo 2 (max. 14 volte)
6
1
7
Pietanza tipo 1 (max. 14 volte)
5
3
7
1° piatto (max. 14 volte)
4
2
7
Dolci a colazione
3
1
--
Cereali per colazione
2
1
7
Latte o yogurt
1
Molto
scarsa
Col 2
N. per
settimana
Alimenti e porzioni nella giornata
Col 1
Quanto mangio veramente?
Tabella 1 Esempio di compilazione del questionario “Quanto Mangio Veramente?”. I numeri in grassetto della colonna 2 si riferiscono al numero
di volte a settimana di consumo della categoria di alimenti. I numeri cerchiati della colonna 3 si riferiscono alla valutazione da parte del paziente
della grandezza della porzione. In colonna 4 sono riportati i prodotti e la stima calcolata dell’apporto calorico quotidiano su base settimanale.
58
G. Tarrini et al.
59
Quanto mangio veramente?
Tabella 2 Criteri di normalità della porzione alimentare.
Porzioni
Alimenti
Unità di misura casalinghe
(g)
Latte e yogurt
Latte
Yogurt
1 bicchiere da vino
1 vasetto
150
125
Cereali per colazione
Dolci tipo colazione
Cornflakes, muesli
Brioche, biscotti secchi, frollini
4 cucchiai da minestra
1 vuota, 11 secchi, 7 frollini
40
60
1° piatto
Pasta, riso
Pasta fresca
1 fondina al bordo inferiore
1 fondina al bordo inferiore
80
120
Pietanza di 1° tipo
Carne
Salumi magri
Pesce
Uova
1 fetta di cm 1 × 10 × 10
4-10 fette
1 da 20 a 25 cm di lunghezza
2
100
70
150
n. 2
Pietanza di 2° tipo
Formaggio fresco
Formaggio stagionato
Salumi grassi e insaccati
1 fetta di cm 5 × 5 × 3
1 fetta di cm 5 × 10 × 2
3-10 fette
100
70
50
Zucchino
Lattuga e simili
Cotta (spinaci, cicoria ecc.)
Pomodoro, melanzana
Patate
Legumi freschi
Legumi secchi
1 di cm 15
1 terrina
4-5 cucchiai da minestra
2 di cm 10
1 di cm 10
5 cucchiai da minestra
3 cucchiai da minestra
170
100
200
200
170
150
30
Pane e derivati
Pane
Cracker, grissini, fette biscottate
1 rosetta – 1 fetta di 1 cm
1 pacchetto, 3 bustine, 4 fette
50
30
Frutta
Mela, pesca
Uva (grappolo)
Melone
Prugna, albicocca, nespola
1 di cm 10
1 di cm 10
3-4 fette
4
200
150
400
200
Dolce
Torte, gelato
1 fetta di cm 2 × 10 × 7, 1 cestino
100
Condimenti per pietanza
e contorno
Olio, burro e grasso in genere
1 cucchiaio da minestra
10
Bevande non alcoliche
Succo di frutta
Bibite gassate
1 tetrapak piccolo
1 lattina
200
330
Bevande alcoliche
Vino
Birra
Aperitivo alcolico
1 bicchiere da vino
1 lattina
1 bicchiere piccolo tipo flute
150
330
100
Superalcolici
Dolciumi
Cioccolato
Pizza
Tutti i liquori
Zucchero, miele, marmellata
Cioccolatini, Nutella
Al piatto tipo pizzeria
1 dose da bar
2 cucchiaini da caffè
2 piccoli, 2 cucchiaini da caffè
n. 1
40
10
25
n. 1
Pasti conviviali
1° piatto (1 porzione)
+ 2° piatto (1 porzione)
+ contorno (1 porzione tipo insalata)
+ grissini (1 pacchetto)
+ frutta (1 porzione tipo macedonia)
Verdura
Ortaggi
Patate
Legumi
G. Tarrini et al.
4800
4300
Conclusioni
Questo studio dimostra che è possibile giungere a una valutazione almeno semiquantitativa dell’apporto calorico utilizzando un questionario autosomministrato, sviluppato sulla
base dell’intervista alimentare e partendo dalla frequenza di
consumo settimanale di gruppi di alimenti.
L’uso di questionari basati sulla frequenza di assunzione di
categorie di alimenti è stato ripetutamente proposto nella
pratica clinica7,8, anche in esperienze italiane9,10. Essi offrono
informazioni tanto più valide e importanti quanto più viene
ampliata la lista degli alimenti e quanto più vengono diversificate le porzioni. Questo li rende in linea di massima altamente complessi, e solo l’introduzione di procedure informatiche
permette di snellire il calcolo dei nutrienti e del consumo calorico totale1. Il nostro obiettivo era limitato alla valutazione
History
(kcal/die)
Diet Diet
History
(kcal/die)
2300
1800
1300
1800
800
1300
1000
1000
15001500
2000
2000
2500
2500
3000
3000 3500
3500
4000
4000
Quanto Mangio
Mangio Veramente
(kcal/die)
Quanto
Veramente
(kcal/die)
800
1000
1500
2000
2500
3000
3500
Quanto
Veramente
(kcal/die)
Figura 1 Correlazione
tra Mangio
l’apporto
calorico
stimato
dal questionario autosomministrato “Quanto Mangio
Veramente?” e i risultati dell’intervista semistrutturata
da parte della dietista.
400
400
400
400
300
400
400
400
300
300
400
300
200
400
300
200
400
300
300
300
200
200
400
100
300
200
400
100 400 400 400 400 400
300
200
100
200
200
0
300
200
100
100
0 300 300 300 300 300
300
200
100
0
-100
200
100
100
100
0
-100
200
∆ DH-QMV (kcal/die)
Su 123 questionari consegnati ai pazienti, solo 114 sono stati
riconsegnati alla dietista al momento dell’inchiesta semistrutturata. Di questi, 14 sono stati esclusi perché compilati in
modo erratico o con errori sistematici. L’analisi finale è stata
quindi condotta su 100 soggetti nei quali erano disponibili e
affidabili tutte le valutazioni.
L’apporto calorico misurato con il QMV (2388 ± SD 798 kcal/
die) non risulta significativamente diverso da quello misurato
da una dietista mediante la DH (2317 ± 676; p = 0,191; t test
per dati appaiati) ed esiste tra le due misurazioni una buona
correlazione (r2 = 0,585; p < 0,0001; Fig. 1), in un range calorico misurato dal DH compreso tra 946 e 5080 kcal/die. Il
QMV tende a sovrastimare sistematicamente l’apporto calorico per valori nel primo quintile del DH della popolazione (range 900-1833 kcal/die; ∆ = +163 ± SD 343 kcal/die;
p = 0,047, t test per dati appaiati). All’aumentare dei valori
di apporto calorico stimati dall’inchiesta, aumenta sistematicamente il valore misurato dal questionario e la differenza
con l’inchiesta si riduce drasticamente (Fig. 2). Il questionario
mantiene quindi una buona correlazione con l’inchiesta strutturata nel range compreso tra 1500 e 3000 kcal/die (∆ = 65
kcal/die), nel quale si colloca l’83% dei casi analizzati.
800
r2 = 0,585
r2 = 0,585
p < 0,0001
p < 0,0001
∆ DH-QMV (kcal/die)
∆ DH-QMV (kcal/die)
Risultati
1300
DH-QMV
(kcal/die)
∆∆DH-QMV
(kcal/die)
La validazione dei risultati del questionario è stata condotta
per correlazione con i valori ottenuti dalla DH. La correlazione
è stata condotta mediante il test di Pearson sull’intera popolazione e, separatamente, su gruppi di soggetti nell’ambito
di fasce predefinite di apporto calorico misurato dalla DH. La
valutazione dei residui è stata eseguita al fine di documentare
la sovra- o sottostima del QMV in rapporto alla DH.
4800
3800 4800
4300
4300
3300
3800
3800
2800
3300
3300
2300 2800
2800
1800 2300
∆∆
∆DH-QMV
∆DH-QMV
DH-QMV
∆DH-QMV
DH-QMV
∆DH-QMV
∆DH-QMV
∆DH-QMV
(kcal/die)
∆
DH-QMV
(kcal/die)
DH-QMV
(kcal/die)
(kcal/die)
(kcal/die)
(kcal/die)
(kcal/die)
(kcal/die)
∆
(kcal/die)
(kcal/die)
Diet History (kcal/die)
Procedure di validazione statistiche
r2 = 0,585
p < 0,0001
∆ DH-QMV (kcal/die)
∆ DH-QMV (kcal/die)
60
100
00 200 200 200 200 200
-100
-200
100
-100
000 0100 100 100 100 100
-200
100
-100
-200
-300
0
-100
-100
-200
0 0 0 0 0 0
-300
-100
-100
-200
-100
-300
-400
-100
-200
-300
-400
-100
-200
-200
-100 -100946-100-1001844-100
-300
2145- 2430- 2696-400
-200
-200
-200
9462430269621451844-300
1833
2667
5080
2422
-400
2116
-200
946243026962145-300
-400 -200-2001833
-200-2001844-200
2667
5080
2422
2116
946-300
269621451844-300
1833
2667
5080
2422
2116
-300
Quintili
di
Diet
History2430(kcal/die)
-400
-300
9462430269621451844-300 -300-3001833
2667
5080
2422
-400
Quintili
di Diet2145History2430(kcal/die)
-300-3002116
-300
1833
9462667
5080
2422
269618442116
-400
Quintili di Diet History (kcal/die)
9462430269621451844-400
-400
-400
-400
Quintili
di Diet2145History2430(kcal/die)
2667
5080
2422
-400-4001833
-400-4002116
-400
9462696-
Quintili1844di Diet2422
History2667
(kcal/die)
1833
5080
2116
94624302696214518441833
2667
5080
2422
9462430269621452116
946243026962145946-946184424302430269626962145214594694694618441844243024302430269626962696214521452145Quintili
di1844Diet
History
(kcal/die)
18441844184494624302696214518441833
2667
5080
2422
Quintili
di1833
Diet
History
(kcal/die)
2116
18331833
2667
2667
5080
5080
2422
2422
1833
1833
2667
2667
2667
5080
50805080
2422
2422
2422
2116
2116
1833
2667
5080
2422
2116
2116
2116
1833
2667
5080
2422
2116
Quintili
di2116
Diet
History
(kcal/die)
1833
2667
5080
2422
2116
Quintili
di
Diet
History
(kcal/die)
Quintili
Quintili
di Quintili
Diet
di Diet
History
History
(kcal/die)
(kcal/die)
Quintili
Quintili
di
Diet
di
Diet
di
History
Diet
History
History
(kcal/die)
(kcal/die)
(kcal/die)
Quintili
di
Diet
History
(kcal/die)
Quintili di Diet History (kcal/die)
Quintili
di Diet History (kcal/die)
Figura 2 Differenza tra l’apporto calorico stimato dall’intervista semistrutturata da parte della dietista e i risultati del questionario autosomministrato, espressi in
funzione dei quintili dei valori dell’intervista. I dati sono
espressi come media ± 2SE.
semiquantitativa dell’apporto calorico, per il quale si dimostra
essere sufficiente un agile test autosomministrato basato su
solo 20 variabili e 5 misure di quantità. Le unità di misura casalinghe contenute nella tabella dei “criteri di normalità” allegata al questionario sono risultate utili ai pazienti per stimare
in modo più omogeneo la quantità di alimenti consumati.
Il processo di costruzione e validazione del questionario è
risultato particolarmente complesso. La versione definitiva
è frutto di approssimazioni successive basate sui risultati
dell’inchiesta alimentare. In particolare, i gruppi di alimenti
presenti nel QMV sono stati più volte rivisti in termini di con-
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Quanto mangio veramente?
tenuto calorico e abbiamo suddiviso le pietanze più caloriche
da quelle meno caloriche. Questo si è reso necessario anche
per la mancata corrispondenza tra alcuni tipi di alimenti consumati dai pazienti con quelli inseriti nelle versioni iniziali del
QMV. Il risultato finale è quindi frutto di un’esperienza che ci
ha consentito di giungere a uno strumento in grado di fornire
dei dati prossimi all’intervista semistrutturata.
Lo strumento è stato costruito e validato nei confronti con la
DH. Le differenze che rimangono tra i due strumenti possono
essere legate non soltanto all’imprecisione del QMV, ma anche
a un certo grado di imprecisione della DH in rapporto all’esperienza dell’esaminatore e alla collaborazione del paziente11.
L’intervista è per sé meno efficace del diario alimentare di 3 o 7
giorni o della 24HR nella stima dei consumi alimentari2. Sotto
questo aspetto, ci preme sottolineare come il QMV possa acquisire, nelle mani di una dietista esperta, un valore aggiunto
complementare a quello della DH. Infatti, il QMV può servire
al momento dell’intervista strutturata per un confronto immediato e per focalizzare l’intervista con domande più precise e
mirate. Tutto questo permette di ricostruire in modo più preciso l’alimentazione del paziente, al fine di dare suggerimenti
immediati per eventuali modifiche nelle scelte alimentari.
Il fine primario dello strumento rimane comunque la sua utilità
per indagini epidemiologiche in soggetti che richiedono trattamento finalizzato alla perdita di peso. La compilazione del
questionario facilita la presa di coscienza del comportamento
alimentare; i pazienti divengono consapevoli dell’eccessivo
introito alimentare e sono preparati al passaggio successivo
dell’azione5. L’impegno e la disponibilità nella compilazione
del QMV è anche evidenza della propria volontà di cambiamento e ci ha permesso di individuare i pazienti da avviare a
interventi terapeutici diversificati.
I limiti di utilizzazione dello strumento sono facilmente definibili, come traspare dallo studio finale nel quale solo 100 di
123 soggetti hanno avuto un questionario valutabile. Il QMV
non può essere applicato in soggetti con grado di istruzione molto basso e non è utile per indagare l’alimentazione
nell’infanzia, nei disturbi del comportamento alimentare e in
presenza di disturbi della memoria. Lo strumento può invece
essere impiegato con successo anche in strutture dove è
assente la figura della dietista, come gli ambulatori dei medici di medicina generale. Attualmente viene sistematicamente
proposto in un progetto integrato con i medici di medicina
generale per la diagnosi e l’intervento strutturato nei soggetti
con sindrome metabolica12, al fine di proporre una restrizione
calorica adeguata. In analisi longitudinali, lo strumento viene
impiegato presso il nostro servizio per misurare le modificazioni delle abitudini alimentari sui componenti del nucleo
familiare di soggetti che partecipano a protocolli di educazione alimentare. Anche un modesto cambiamento nelle scelte
alimentari a più alto rischio (per es. pietanze tipo 2, a più
alto contenuto calorico e grassi saturi) si può tradurre in un
beneficio per la salute.
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Un limite dello strumento è anche rappresentato dall’impossibilità di risalire al consumo dei singoli macronutrienti, potenzialmente importante in condizioni di restrizione calorica.
Questa valutazione, già realizzata anche in esperienze italiane9,10, è possibile soltanto conoscendo i consumi alimentari
nel dettaglio attraverso complessi protocolli di indagine, non
sulla base di semplici analisi di gruppi di alimenti.
Da ultimo, del questionario è stata realizzata una versione
informatica con la collaborazione del CINECA. La versione
riduce sensibilmente le difficoltà di compilazione del QMV
da parte del paziente, ed è stata inserita in un programma
di e-learning (corso di educazione nutrizionale elementare),
accessibile con password tramite internet, fruibile a domicilio
dai pazienti con minime competenze informatiche13.
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