Trasporti terrestri

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Trasporti terrestri
Trasporti terrestri
Luglio 2013
L’Accordo bilaterale sui trasporti terrestri del 1999 liberalizza l’accesso al mercato dei trasporti
stradali e ferroviari per il trasporto di persone e merci tra la Svizzera e l’Unione europea (UE) e, al
contempo, costituisce la base legale che consente di introdurre e aumentare gradualmente la tassa
sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Introdotta nel 2001, questa tassa – i cui
proventi contribuiscono a finanziare lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie in Svizzera - è finalizzata a promuovere il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. Firmando l’Accordo
sui trasporti terrestri, l’Unione europea ha in pratica avallato questa politica di trasferimento. Quale
contropartita, la Svizzera ha accettato di aumentare progressivamente il limite di peso degli autotreni da 28 a 40 tonnellate (dal 2005).
Dopo aver registrato continui e notevoli aumenti durante gli anni 1980 e 1990, il traffico pesante
attraverso le Alpi si è stabilizzato con l’introduzione della TTPCP ed è addirittura leggermente diminuito in particolare dopo il nuovo aumento della TTPCP nel 2008. L’entrata in servizio delle Nuove
trasversali ferroviarie alpine (NTFA) e l’apertura delle nuove gallerie del Lötschberg e del Gottardo,
dovrebbero contribuire ulteriormente a stabilizzare il numero di mezzi pesanti che transitano attraverso le Alpi.
Cronologia
• Firma: 21 giugno 1999 (pacchetto di Accordi bilaterali I)
• Accettazione da parte del popolo: 21 maggio 2000 (pacchetto di Accordi bilaterali I)
• Entrata in vigore: 1° giugno 2002
• Adeguamenti della TTPCP: nel 2005, 2008, 2009 e 2012
Contenuto
L’Accordo mira ad attuare condizioni d’accesso al mercato e concorrenziali paragonabili in Svizzera e nell’Unione europea per le aziende attive nel trasporto ferroviario e stradale. La normativa riguardante l’accesso
alla professione di autista e le relative disposizioni
sociali nonché le norme tecniche e i limiti di peso per
i veicoli pesanti sono stati in gran parte armonizzati.
alle imprese attive nel settore dei trasporti combinati
internazionali (autocarri o container caricati sul
treno). Per formare un trasporto di soli vagoni merci,
occorre raggruppare almeno due imprese internazionali affinché esse possano godere sia del diritto di
transito sia del diritto di accesso nei Paesi d’origine
delle imprese che si sono raggruppate.
Per quanto riguarda il trasporto su strada, l’Accordo
ha permesso di liberalizzare l’insieme del mercato –
vale a dire tanto il trasporto di persone quanto il traffico pesante di merci – in Svizzera e nei 28 Stati membri dell’UE. In base all’Accordo, gli autotrasportatori
svizzeri possono quindi trasportare liberamente merci
da uno Stato dell’UE ad un altro («gran cabotaggio»).
Il «piccolo cabotaggio» (trasporto effettuato da ditte
estere all’interno dei confini di un Paese: ad esempio,
da Parigi a Nizza o da Berna a Zurigo) non è invece
stato liberalizzato.
Sforzandosi di migliorare la sua offerta in campo ferroviario, la Svizzera ha ribadito a chiare lettere il proprio impegno a favore della realizzazione delle NTFA,
mentre nel contempo, l’UE ha accettato di migliorare
l’accesso a Nord e a Sud di quest’ultime. La nuova
galleria di base del Lötschberg è entrata in servizio
nel dicembre 2007, mentre il traforo del Gottardo
dovrebbe essere operativo nel 2016. L’apertura del
nuovo tunnel del Lötschberg ha permesso non solo
di ridurre notevolmente la percorrenza del trasporto
passeggeri ma anche di aumentare la capacità del
traffico merci.
Grazie all’Accordo, le imprese ferroviarie possono
contare su un migliore accesso reciproco all’insieme
delle reti ferroviarie per quanto riguarda il trasporto
merci. Tale accesso reciproco è offerto in particolare
Con l’Accordo sui trasporti terrestri, l’UE ha accettato
che la Svizzera prelevi una tassa sul traffico pesante
su strada commisurata alle prestazioni (TTPCP) e, nel
contempo, ha approvato la politica svizzera dei tra-
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sporti che mira a trasferire le merci pesanti dalla
strada alla ferrovia. Riscossa dal 2001 su tutti i mezzi
pesanti che circolano sulle strade svizzere, la TTPCP
viene calcolata in funzione della distanza percorsa,
del peso totale autorizzato dei veicoli nonché del
grado di emissione di sostanze inquinanti secondo il
principio «chi inquina, paga». L’ultimo adeguamento
delle tariffe risale al gennaio 2008. Attualmente, l’importo della TTPCP ammonta mediamente a 325 franchi per un autocarro di 40 tonnellate che percorre
una tratta pari a 300 chilometri (ad esempio da Basilea a Chiasso). Bisogna notare che a causa del
costante rinnovamento del parco veicoli questa
media si abbassa con il passare del tempo. Al fine di
ridurre il tasso di particelle fini, dal 1° gennaio 2012
è inoltre concesso parallelamente uno sconto del
10 per cento sulla TTPCP per gli autocarri appartenenti alla categoria EURO II ed EURO III che sono stati
equipaggiati di un filtro attivo antiparticolato (FAP)
che permettono loro di ridurre le emissioni di particelle ai livelli dei nuovi autocarri della categoria
EURO VI. Uno sconto analogo è previsto dal 1° luglio
2012 anche per gli autocarri della categoria attualmente meno inquinante (EURO IV) e, parallelamente,
nel 2012 la TTPCP è stata adeguata per la prima volta
al rincaro con un aumento dello 0,97 per cento.
giore mobilità e all’aumento del trasporto delle merci,
obiettivo che raggiunge aprendo in parte i mercati
dei trasporti (liberalizzazione). D’altra parte, si cerca
di tener conto delle preoccupazioni legate alla tutela
dell’ambiente, segnatamente incitando a trasferire il
trasporto di merci dalla strada alla ferrovia e cercando
di allestire itinerari più diretti. Un contributo al
riguardo è dato dallo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria transalpina, previsto nell’Accordo, con la
costruzione della NEAT.
Nel 2012, in Svizzera la quota di merci pesanti trasportate su rotaia attraverso le Alpi ammontava al
63,2 per cento, una proporzione unica in tutto l’arco
alpino. Fra il 2000 e il 2011, il numero di autocarri
che hanno attraversato le Alpi svizzere si è ridotto del
10,4 per cento, passando da 1 404 000 a 1 258 000
unità all’anno.
Dal 2002 al 2012, i proventi netti della TTPCP presentano l’andamento seguente:
Anno
Milioni di CHF
2002
2003
2004
2005
2006
773
701
694
1231
1306
Anno
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Milioni di CHF
1336
1441
1452
1490
1555
1529
Quale contropartita all’introduzione della TTPCP, la
Svizzera ha accettato di aumentare il limite di peso
dei mezzi pesanti che, dal 2000 al 2005, è passato
progressivamente da 28 a 40 tonnellate. Il limite di
40 tonnellate si giustifica tanto dal punto di vista
economico quanto sotto il profilo ecologico. Infatti,
per trasportare la medesima quantità di merci occorrono oggi meno transiti di autocarri rispetto alla
situazione precedente.
Circa un quarto degli introiti è versato dagli autotrasportatori stranieri. Due terzi dei ricavi di questa tassa
spetta alla Confederazione, mentre un terzo va ai
Cantoni. La quota della TTPCP della Confederazione
serve a finanziare i grandi progetti d’infrastrutture dei
trasporti pubblici (Ferrovia 2000, NTFA, collegamento
alla rete ferroviaria europea ad alta velocità, provvedimenti contro il rumore, ecc.).
Portata dell’Accordo
L’Accordo relativo ai trasporti terrestri consente di
realizzare una politica dei trasporti coordinata tra la
Svizzera e l’Unione europea. Tale politica mira da una
parte a soddisfare le esigenze legate ad una mag-
Maggiori informazioni
Ufficio federale dei trasporti UFT
Tel. +41 31 322 36 43, [email protected], www.bav.admin.ch
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