Diapason (DP1)

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Diapason (DP1)
Diapason
Anno costruzione: 1711.
Dimensioni: Sol4 (nella prima immagina a sinistra) larghezza scatola di base 7,0 cm,
profondità scatola 18,0 cm, altezza scatola 5,0 cm, altezza diapason 17,5 cm, distanza
rebbi 4,0 cm, altezza rebbi 11,0 cm.
Mi4 (nella prima immagine al centro) altezza scatola 5,0 cm, larghezza scatola 7,0 cm,
profondità scatola 21,0 cm, altezza diapason 14,5 cm, altezza rebbi 7,5 cm, distanza
rebbi 4,0 cm. La4# (nella seconda immagine a destra) altezza totale 18,5 cm, altezza
rebbi 8,5 cm, distanza rebbi 4,0 cm.
Supporto: i diapason che generano rispettivamente le note Sol4 e Mi4 sono posti su due
casse di legno cave delle dimensioni sopra indicate.
Il diapason La4 # non è posto su alcun sostegno e questa caratteristica determina anche
il suono che viene prodotto.
Descrizione visiva: il diapason è un’ asta d'acciaio costituita da due espansioni
metalliche dette rebbi curvate a U e generalmente è di sezione quadrangolare. Esso è
sostenuto da un gambo di legno o plastica mediante il quale può essere fissato ad una
cassa di risonanza . Il diapason deve essere di acciaio fuso non temperato ed essere
ritagliato da una lastra nella sua forma definitiva in maniera da evitare irregolarità.
Funzionamento e utilizzo: se si percuotono i rebbi con un martelletto, si ottiene la
produzione di onde sonore di frequenza ben definita (vibrazione sinusoidale). Il numero
delle vibrazioni di un diapason di forma prismatica è indipendente dalla larghezza dei rebbi,
ed è invece proporzionale al loro spessore s e alla loro lunghezza L. Le onde generano un
suono che è in ottima approssimazione puro, praticamente privo cioè di armoniche
superiori. Questo suono può essere anche amplificato se la base della forcella viene
collocata su una superficie che funga da cassa armonica. Le dimensioni delle casse di
risonanza sono scelte in modo che le loro frequenze naturali siano identiche a quelle dei
diapason.
Un po’ di storia… : fino al XIX l'intonazione del diapason variava ampiamente in tutta
l'Europa, poi a Vienna nel 1885 ad un Congresso internazionale si discusse per adottare un
diapason europeo si confermò ufficialmente la frequenza del diapason a 435 Hz. Poco dopo
la metà del XIX secolo, si giunse anche ad ipotizzarne l'uso per la valutazione della
temperatura.
ed ora… : oggi è comunemente usato per accordare gli strumenti musicali.
References:
museo di fisica-fondazione galilei
Wikipedia
Museo di fisca-uniroma
Politecnico di Milano