l`armadio della chimica

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l`armadio della chimica
L’armadio della Chimica
Una coincidenza, una semplice casualità. Sono passati più di sei anni ma questo è un ricordo che è
rimasto impresso nella mia vita. Frequentavo la scuola media in quell’anno. La chimica non era un
argomento sconosciuto ai miei studi ma, se devo essere totalmente sincero, non la reputavo una
scienza interessante. La mia opinione venne spazzata via un pomeriggio. Fuori pioveva, ricordo
che era un pomeriggio noioso, tipicamente invernale, durante il quale non potevo far altro che
rimanere in casa a studiare. Quel giorno ero in casa dei miei nonni. Nel salotto avevano un grande
armadio di legno massiccio; al suo interno c’erano tantissimi libri. Devo premettere che ero, come
sono tuttora, una persona dalla infinita curiosità, che non fermerebbe mai la voglia di imparare.
Motivo per cui, nel tempo libero, mi diverto a leggere libri, libri riguardanti argomenti universitari
e qualche volta mi arrabbio anche perché non ne ho molta comprensione!! Anche quel giorno ero a
leggere un libro di greco, per la curiosità di imparare qualcosa. Avevo davanti una stupenda
versione di Socrate. Finito di leggerla con fatica, mi apprestai a trovarne un altro; non sono mai
stanco di imparare, ed ora mi rendo conto di aver incrementato notevolmente questa virtù. Andai
davanti all’armadio, nell’intento di prendere un vecchio libro di Storia. Era stato messo vicino ad
un libro sporgente, motivo per cui, soltanto sfiorandolo esso cadde. Mi chinai a raccoglierlo e lessi
sopra la copertina: Chimica Organica. Cominciai a leggerlo e scoprii una passione incredibile per
questa materia meravigliosa. Sapevo già che scuola avrei frequentato una volta finiti i due anni
rimanenti di scuola media. Abbandonai così, senza nessun rimpianto, la scelta di un liceo
scientifico. Infatti oggi frequento la quarta classe dell’Istituto Chimico Industriale intestata a
Bernardino Lotti, presso Massa Marittima, il quale mi ha dato e continua a ricambiarmi con
molte soddisfazioni.
Questa storia, tratta da un episodio vero, ha una morale: la curiosità è, secondo il mio modesto
parere, la più bella delle virtù. Essa ti spinge a scoprire ciò che ancora ti è ignoto, in tutti i tipi di
problemi. Nella mia ideologia di pensiero l’ignoranza è una grave carenza di cultura ed essa è
sempre da evitare. Non solo studiare aiuta a non trascurarla, può bastare semplicemente la lettura
di un giornale, per interessarsi al mondo quotidiano, per sottoporre la mente ai problemi (quindi
ragionare su fatti concreti), per curare e migliorare la propria cultura.
Lorenzo Fiaschi