L`arsenale nucleare della Russia
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L`arsenale nucleare della Russia
Istituto di Ricerche Internazionali ARCHIVIO DISARMO Piazza Cavour 17 - 00193 Roma tel. 0636000343/4 fax 0636000345 email: [email protected] www.archiviodisarmo.it Armi Nucleari L'arsenale nucleare della Federazione russa L’immenso arsenale sovietico ha subito un drastico ridimensionamento dalla fine della guerra fredda ad oggi. Stime precise sono impossibili da ottenere data l’abituale riservatezza che circonda le questioni riguardanti il disarmo. Nel 1991 erano schierate sui territori sovietici circa 27mila testate, sia di tipo strategico sia tattico, ma, mentre queste ultime si trovavano distribuite in molte Repubbliche, le armi strategiche erano dislocate solo in Ucraina, Kazakistan e Bielorussia, oltre che naturalmente in Russia. Nel momento in cui queste repubbliche hanno dichiarato la propria indipendenza dal potere centrale sovietico, il problema delle armi schierate nei loro territori è emerso in maniera preponderante. La Federazione russa, erede dell’Unione Sovietica, ha provveduto a ritirare, grazie anche al supporto statunitense ed europeo, tutte le armi nucleari non collocate su territori russi. Tale ritiro si è completamente concluso nel 1996. Le armi strategiche provenienti dalle ex Repubbliche sono state smantellate come stabilito dagli accordi stipulati tra la Federazione Russa, Bielorussia, Kazakistan e Ucraina. Durante il 2006, il paese ha continuato a diminuire le sue forze nucleari soprattutto nel rispetto degli accordi conclusi nell’ambito del SORT (Strategic Offensive Reductions Treaty) e come parte di una dottrina orientata al passaggio da un arsenale nucleare caratterizzato da un “sostanziale superfluo” ad uno caratterizzato da un “minimo sufficiente”. Allo stesso tempo, però, Mosca riafferma che vuole 1 Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo conservare per il futuro tutti e tre gli elementi della triade nucleare 1. Accanto a questa conservazione, il governo di Mosca riconosce anche l’utilità di aggiornamenti e miglioramenti tecnologici per le componenti della triade. Tutto ciò guardando anche al mantenimento del suo peso sul scenario della deterrenza accanto agli Stati Uniti. A gennaio del 2007 la Russia disponeva di 5.614 armi nucleari di cui 3.284 strategiche e 2.330 non strategiche. All’inizio del 2007 il governo russo ha annunciato un piano per l’acquisto di 10 SS-N-23 Skiff SLBMs e 7 SS-27 Topol-M ICBMs, 3 di questi mobili e 4 stanziati in basi militari. Da notizie provenienti dalla stampa del paese emerge che una parte del sistema di anti-missili balistici situati intorno a Mosca sono stati ritirati dal servizio. Questo sistema divenne operativo nel 1968 e venne modernizzato nel 1989. In esso rientrano i missili intercettori a lungo raggio SH-11 Gorgon (che in parte sono stati ritirati) e gli SH-10 Gazelle, intercettori a raggio breve, dei quali 4 (o forse 5) sono stati mantenuti. La Federazione russa ha stipulato diversi accordi, principalmente con gli Stati Uniti, ma anche con altri Paesi per la cooperazione alla riduzione e alla sorveglianza del proprio arsenale. Nel 1991 con gli USA è stato stipulato il “Cooperative Treath Reduction Programme” per prevenire la perdita, per furto o negligenza, di materiali nucleari, chimici, biologici, tecnologie e anche conoscenze ed evitare che finiscano nelle mani di gruppi terroristici o stati male intenzionati. Sotto la spinta statunitense, nel giugno del 2002 il G8, riunito in Canada, ha approvato la “Global Parnership Against the Spread of the Weapons of Mass Destruction” in seguito alla quale sono stati stanziati 20 miliardi di dollari per i prossimi dieci anni per il rafforzamento del programma CTR: distruzione dell’arsenale chimico, riconversione dei sottomarini atomici, controllo del materiale fissile e assunzione degli scienziati russi che in passato si sono occupati di questo tipo di armi. Camilla Reali 1 Questa triade è composta da: Submarine-launched ballistic missile (missile balistico lanciato da sottomarino), Intercontinental Ballistic Missile (missile balistico intercontinentale) e Strategic Bombers. 2 Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo