Editoriale - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Editoriale - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI VITTORIO VENETO ANNO XCVIII - Euro 1,00 Sped. in abb.post. DL. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art.1, c.1, NE/TV - Editoriale a pubblicazione dei redditi dei membri del governo e degli alti funzionari dello Stato è stata una coraggiosa decisione. Si sono finalmente scoperti certi altarini ed è stato uno shock. Sono apparse cifre che per la quasi totalità degli italiani sono solo sogni. Nei mesi passati c’è stata una insistenza quasi ossessiva nel denunciare i lauti compensi dei politici, tuttavia al confronto di certe cifre dei ministri, i politici fanno la figura di poveracci. Ad accrescere l’attenzione sui guadagni da capogiro ha contribui- L www.lazione.it - [email protected] - ip LA RICCHEZZA È UN BENE PURCHÉ SIA BEN DISTRIBUITA to anche l’apparizione di Celentano al Festival di Sanremo con gli sproloqui in difesa dei suoi compensi: 700 mila euro presi dalla Rai per due ore di spettacolo. Qualcuno (Famiglia Cristiana, Avvenire) si era azzardato a criticarlo ed è stato immediatamente fulminato con la minaccia di farlo sparire dalla faccia della terra. n conseguenza di tutto queIresto, c’è stato un gran parladi ricchezza nei giorni passati. All’indignazione di chi fa fatica ad arrivare a fine mese o anche di chi deve ormai restringere le spese che prima faceva con disinvoltura, c’è stata una appassionata difesa della ricchezza da parte di chi ci guazza dentro beatamente. La ricchezza non è un male, si sostiene; anzi, che ci siano i ricchi è un bene per tutti. L’importante è che sia guadagnata onestamente e che corrisponda al merito. Ci sono carichi di responsabilità che è giusto riconoscere. Al guadagno onesto e meritato si deve ovviamente aggiungere il pagamento delle tasse. GpM Continua a pag. 4 Motta ricorda il martirio di Bhatti Il 2 marzo dello scorso anno veniva ucciso il ministro cattolico per le minoranze religiose del Pakistan Shahbaz Bhatti. Nel santuario della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, che si prepara a vivere l’anniversario dell’apparizione (9 marzo), Bhatti viene ricordato il 2 e 4 marzo. A pag. 14 9 4 MARZO 2012 All’interno Chiesa: la luminosa testimonianza di Elisabetta Carrer a pag. 12 Vittorio: lo straordinario crocifisso di Sant’Andrea a pag. 25 Vittorio: Tabaccanti va in pensione a pag. 26 Conegliano: Benedetti guida gli alpini a pag. 31 Campomolino: è mancata suor Ida Tomasi a pag. 32 2 Primo Piano Primo Piano A pagina 10 il programma del Convegno diocesano 4 marzo 2012 DAL CONVEGNO ATTEN Settecento delegati al Convegno ecclesiale diocesano che si ap I l Convegno ecclesiale diocesano giunge alla fase clou degli incontri per la condivisione di valutazioni, proposte, energie sul tema prescelto “Abita la terra e vivi con fede”. È una tappa importante che si aggiunge alla storia recente della Chiesa locale, come spiega il vescovo emerito monsignor Poletto ricordando gli anni in cui era vicario generale in diocesi. Alla vigilia degli appuntamenti vittoriesi del Convegno, ecco alcune voci di persone e categorie che “abitano” questa terra e, in vario modo, sono interessate dal cammino di comunione e dagli esiti che questo speciale evento di Chiesa potrà sortire: un rappresentante degli immigrati che vivono nel nostro territorio; una persona con alle spalle un matrimonio “rotto”; dei ragazzini che con la loro semplicità osservano le comunità parrocchiali di cui fanno parte; la realtà degli anziani e dei malati, raccontata dai volontari che sono in contatto con loro; una voce del mondo della cultura. Per gli oltre 700 partecipanti al Convegno è un piccolo stimolo a tener conto, nel definire i modi per “testimoniare e annunciare l’amore di Dio per l’uomo”, dei punti di vista e delle attese delle diverse categorie di persone e credenti che abitano questa terra. MONS. POLETTO NE RIPERCORRE LA STORIA I convegni, formula riuscita H o seguito attraverso L’Azione le prime due fasi del Convegno diocesano “Abita la terra e vivi con fede”. Ho ripensato più volte alla celebrazione dei precedenti tre convegni ai quali, a vario titolo, ho attivamente partecipato. Il ricordo di quegli eventi resta vivo in me: li considero doni provvidenziali di Dio per la Chiesa di San Tiziano. Il convenire insieme ci ha fatto gustare il nostro essere la Chiesa del Signore Gesù, sempre presente con il suo popolo. 1977 - Evangelizzazione e promozione umana L’idea del primo convegno diocesano, celebrato a Vittorio Veneto nei giorni 27, 28 e 29 dicembre 1977, ci venne in mente a seguito del convegno nazionale su “Evangelizzazione e promozione umana”, al quale avevamo partecipato con una nostra delegazione nel novembre dell’anno precedente, a Roma. Era una fase storica quella di allora, che aveva conosciuto all’interno della Chiesa in Italia l’esplosione della contestazione e di tensioni forti, anche a seguito del referendum sulla legge che aveva introdotto il divorzio. C’erano state prese di posizione che avevano lasciato aperte ferite profonde nel corpo ecclesiale, con la nascita dei cosiddetti “cattolici del Monsignor Ovidio Poletto dissenso”, che avevano avuto le manifestazioni più clamorose nel rifiuto della comunione ecclesiale da parte di intere “comunità di base” e nella costituzione di gruppi aspramente critici verso gli orientamenti pastorali della gerarchia. Su un fronte opposto c’era un irrigidimento verso il “nuovo”, caratterizzato da una certa resistenza ad accogliere coraggiosamente il Concilio. Questo atteggiamento si manifestava nella paura del dialogo con gli “altri” e nel rimpianto del “monolitismo politico” dei cattolici. Anche la nostra Chiesa vittoriese non era stata esente dallo sperimentare al suo interno alcune di queste tensioni. Ci sentivamo un poco “frastornati”. Avvertivamo il bisogno di avviare un superamento di queste tensioni, riaffermando alcune certezze della fede, ma con l’intento di pro- (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto C’è bisogno di relazioni iustamente, nella preparaG zione dei convegni ecclesiali diocesano e di Aquileia, si è posta in evidenza la centralità delle relazioni e della loro cura attraverso l’ascolto, la gratuità, la condivisione. «Ma nel vissuto quotidiano noi, preti e laici, comunità cristiane, come viviamo le relazioni? – si chiede Dante Dal Cin, già presidente diocesano dell’Ac e oggi impegnato nell’associazione Fiorot –. La risposta più frequente è: “Non ho tempo” oppure: “La comunità Stampa: C.S.Editoriale Grisignano Vi [email protected] - www.lazione.it 1985 - Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini Nel dicembre del 1985 ci fu il secondo convegno diocesano “Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini”. Fu un evento che, in certo senso, superò le aspettative. Per la verità, ciò che favorì la sintonia tra gli oltre 1.200 convegnisti fu il lungo lavoro di preparazione organizzato e condotto con linearità e coerenza. Ad avviare poi l’attuazione delle conclusioni pastorali maturate in quell’assemblea furono i successivi Piani pastorali diocesani e la visita pastorale del vescovo, monsignor Eugenio Ravignani. ANZIANI E AMMALATI “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto cedere sulla strada della comunione e partecipazione, tutti insieme, speditamente, attenti a studiare i segni dei tempi e a trarne le doverose conseguenze pastorali. Eravamo consapevoli che occorreva recuperare il “buon senso” che sa cercare, con equilibrio, le ragionevoli mediazioni. Ci fu di aiuto la fiducia che ci concesse il nostro vescovo di allora, monsignor Antonio Cunial, e il contributo illuminante e incoraggiante del vescovo di Perugia, monsignor Cesare Pagani. Il convegno fu vissuto in fraternità, franchezza e forte laboriosità da parte dei 1.241 partecipanti: 982 convegnisti e 259 uditori. Uno dei frutti più belli di quel primo convegno fu la costituzione della Caritas diocesana con le sue articolazioni a livello parrocchiale. ABBONAMENTI 2012: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 48 Semestrale euro 27 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Chiuso in redazione il 29.2.2012 alle ore 16.00 delega alcune persone per queste cose”. Una persona che sta elaborando un grave lutto per la perdita di un proprio caro, mi diceva: “La mia comunità non esiste più. Dopo una grande partecipazione iniziale di qualche settimana, fatta di vicinanza, visite e telefonate, tutto è finito. Vivo nel mio dolore, cerco di evitare le persone per... non metterle in imbarazzo. A volte mi chiedo: che senso hanno la mia fede, la nostra fede, le nostre celebrazioni, i nostri incontri formativi?”. E i nostri malati, anziani, disabili che vivono ore ed ore nel “vuoto di relazione” a casa, in ospedale o in casa di riposo che cosa ci diranno? Sono contenti delle nostre relazioni? È in queste situazioni che bisogna esserci. Far sentire la propria presenza e la propria disponibi- Il convegno del 1996 e l’esperienza a Pordenone E quasi come una logica prosecuzione dei due precedenti e del convegno triveneto di Aquileia, nel dicembre del 1996 venne effettuato il terzo convegno diocesano pochi giorni prima dell’annuncio della nomina di monsignor Ravignani a vescovo di Trieste. L’eredità preziosa dei convegni ecclesiali vittoriesi mi ha spinto ad esportarne l’esperienza anche in diocesi di ConcordiaPordenone, nella quale, come vescovo, nel dicembre 2005 ebbi la gioia di presiedere il primo Convegno della sua storia, dal titolo “Chiesa di Concordia-Pordenone, rendi ragione della tua speranza”. Sono convinto che la formula dei convegni ecclesiali, come via italiana all’attuazione del Concilio Vaticano II, risponda molto meglio di quella dei sinodi diocesani, alle necessità pastorali delle nostre Chiese. Facilita maggiormente la comprensione del nostro essere ChiesaPopolo di Dio, nella varietà e nella comunione dei molteplici carismi e dei ministeri. Esprimo l’auspicio che la fase conclusiva del Convegno “Abita la terra e vivi con fede” sia vissuto da tutti nella Chiesa vittoriese con questo spirito e ci sia interesse e fiduciosa disponibilità, come si attende giustamente il nostro carissimo vescovo Corrado. Monsignor Ovidio Poletto lità in modo non invasivo; quasi sempre sono le parole del silenzio e la vicinanza affettuosa ad assumere valore di conforto». Gabriele Stella di Soligo quindici anni fa è diventato ministro straordinario della Comunione. Da allora ogni domenica, puntualmente dopo la messa delle 8.30 inizia la visita, in casa, di anziani e malati. Ne segue nove e ogni domenica ne incontra tre o quattro. Porta loro “il Signore” – così gli anziani chiamano l’Eucaristia – e un po’ di calore umano. «La mia visita è molto attesa – racconta –. Incontro persone che hanno un grande biso- Dante Dal Cin Primo Piano 4 marzo 2012 TENDIAMO... e si apre venerdì 2 con Enzo Bianchi IMMIGRATI I preti tornino tra la gente! un immigrato come vede la E Chiesa locale? Quali aspettative ha nei confronti delle parrocchie e dei credenti? Abbiamo interpellato Thiam Massamba, 50 anni, di origini senegalesi, residente a Conegliano da oltre vent’anni, impegnato da sempre nel favorire l’integrazione degli immigrati, vincitore del Premio Civilitas nel 2010. E lui risponde subito, senza esitazioni, chiedendo «una condivisione piena della fede». Richiesta che suona strana, fatta da un non cattolico, un musulmano. «Certo – spiega Massamba –, perché tutto quello che davvero conta oggi, certi valori che sono alla base dell’esistenza umana, lo possiamo avere soltanto attraverso la religione. Solo il credere richiama le persone, l’uomo alla vera realtà, alla vera concretezza di una convivenza, a partire dalla fede. Se uno non parte dalla fede fatica a capire cosa vuol dire trattare il suo prossimo considerandolo come se stesso. L’unica soluzione per il mondo d’oggi è un dialogo interreligioso: solo così si riuscirà a dire alle persone “Fermatevi”». Massamba, poi, ammette una simpatia per il mondo delle parrocchie: «Mi piacciono as- Thiam Massamba sai. Anche se sono musulmano le frequento volentieri. E interagisco volentieri con i preti. Perché le parrocchie sono l’unico posto in Italia dove vai e CULTURA Più dialogo a Chiesa diocesana vuole L meglio capire quanto si muove nella società contemporanea e individuare strade nuove per comunicare il Vangelo. Tra le realtà con le quali approfondire un dialogo vi è quella culturale. Come potrebbe svi- trovi una verità, dove puoi parlare serenamente perché sai che queste persone ti ascolteranno e terranno in considerazione le tue parole. Se in Italia si parla di integrazione degli immigrati è grazie alla Chiesa cattolica: fin dall’inizio ci hanno sempre assistito, ci hanno dato accoglienza, hanno diviso il pane e il vino con noi. Tutto questo è un insegnamento di Dio. E tutt’oggi lo stanno facendo, come per il recente caso dei profughi della Libia che nessuno voleva. Dappertutto in Italia puoi trovare una chiesa, un parroco attento ad aiutare i più deboli, a dare il consiglio giusto». Su quali cambiamenti sono auspicabili dentro la Chiesa, Thiam ha un’idea chiara: «Penso che i parroci dovrebbero tornare a fare come una volta: andare a trovare le famiglie nelle case, parlare con loro, mangiare con loro. Oggi i ragazzi, i giovani conoscono i preti solo andando in chiesa la domenica, in chiesa, o a Pasqua o a Natale, perché non hanno più il prete che li va a trovare a casa, ridendo e scherzando insieme, ma facendo passare così i messaggi del Signore. Così il ruolo del prete è dimezzato... Oggi si parla tanto di solitudine, ma ciò accade perché manca il rapporto, ci si saluta appena. Non c’è più vita comunitaria!». Franco Pozzebon lupparsi il confronto per essere fecondo in tale contesto? Abbiamo rivolto la domanda a Luciano Caniato (nella foto), coneglianese, personaggio di spicco del mondo culturale locale. «Da troppo tempo – spiega Caniato – il mondo laico cui appartengo e il mondo religioso non si parlano. Ignoranza, paura, pregiudizio li tengono di- 3 FAMIGLIE FERITE Una nuova possibilità a nascita del primo figlio mi L ha portato, dopo anni, a suonare al campanello della canonica. Con la mia compagna abbiamo scelto di chiedere, per il piccolo, il battesimo. Un passo quasi scontato per alcuni. Ma non per noi. Perché siamo “irregolari”. Il mio matrimonio, infatti, è naufragato e dopo anni di tormenti ho ricostruito una famiglia. Vivo insieme a una nuova compagna ma non possiamo sposarci in chiesa. Bisogna averlo vissuto un divorzio per comprendere quale lacerante evento sia per una persona. Ancor di più se gli sposi in questione sono credenti. È forse il più pesante dei fallimenti, tutto quello in cui hai creduto e per cui hai vissuto viene messo in dubbio. Entri in uno stato di crisi di identità, anche religiosa. E questo mentre la persona che per anni è stata un punto di riferimento e con la quale avevi immaginato il futuro “finché morte non vi separi” si allontana irrimediabilmente da te. Quando è successo penso di aver provato lo stesso sentimento di chi scopre di avere un cancro: perché proprio a me? E non trovi risposta. Ti pare di vivere in un incubo, che tutto quello che sta succedendo sia irreale, talmente è assurdo. Invece è dolorosamente e tangibilmente vero. Vorresti, come uomo e cristiano, porre rimedio e riconciliarti con l’ormai ex coniuge. Ma è impossibile. Arrivo a dire che il divorzio può segnare una persona come o più del decesso di un familiare caro. E ci si ritrova soli con il proprio dolore. Penso sia inevitabile “cambiare giro” perché non hai nessuna voglia di raccontare cosa è successo: ogni volta la ferita si riapre. Capisco la posizione della Chiesa sul divorzio, è giusto che lo condanni. Ma rispetto ai divorziati, sogno una Chiesa che aiuti a sanare le ferite e offra una nuova possibilità. Penso che l’uomo non coincida col suo peccato, ma con le sue possibilità di bene. E che il perdono più di un un colpo di spugna sul passato sia un colpo di vento nelle vele, per il mare futuro. Alberto stanti, mentre la società e i singoli in essa precipitano in derive prive di futuro. L’emergenza chiede di trovare un terreno comune sul quale uomini di buona volontà ricomincino ad ascoltarsi senza considerare l’altro un nemico. In questo momento interrogarsi e ascoltare sono le uniche attività convenienti. Trovare tempi, luoghi e persone adatti a favorire l’incontro sembra la via maestra. Un Cortile dei gentili? Assistiamo con sofferenza alla situazione dell’uomo contemporaneo, contenitore vuoto che tenta di superare l’assenza di sentimenti, emozioni, relazioni e valori. Qualsiasi proposta di intervento culturale e/o religioso resta vana senza un intervento di pre-educazione che prepari il terreno e lo sgombri dai sassi e dai rovi. Mi sembra poco produttivo che ciascuno si rivolga al proprio pubblico: laici ai laici, religiosi ai religiosi. Serve un intervento per l’uomo». tieri, fanno capire. Infatti, riguardo a quel che piace loro della messa domenicale hanno risposte convinte: «Mi piace il momento dell’eucarestia»; «Mi piace la connessione con Dio». «Mi piace fare la chierichetta, perché così capisco bene le varie parti della messa». Anche se guardandosi nei banchi intorno, qualche perplessità sorge in qualcuno di loro: «A me certa gente a messa sembra un po’ triste. Alcuni sono distratti, sembra che stiano pensando ad altro». E il partecipare alla messa, cre- dere in Dio, cosa cambia per voi? Anche qui, risposte frizzanti, schiette: «Mi sento realizzato, meno stressato, più libero». «È come un momento di pausa, di stacco dal resto della vita». «Mi sento più calma, serena». «Credere in Dio mi rende felice». «È un aiuto in più, specialmente quando le cose non vanno tanto bene, come adesso che c’è crisi». Al Convegno diocesano, nel confronto sulle prospettive della Chiesa locale, è bello immaginare che il loro punto di vista sia considerato. FP RAGAZZI Messe più vivaci i nostri ragazzi come vivono E la fede? Cosa cambierebbero della messa, del catechismo, nelGabriele Stella gno di essere ascoltate (infatti termino il mio “giro” sempre alle 11.30) e di sentire una parola di conforto. Porto loro il foglietto parrocchiale, perché ci tengono a sapere cosa succede in parrocchia. Esprimono anche il desiderio di incontrare il parroco, specie per confessarsi». Ci fosse qualche altro ministro, il servizio potrebbe essere più frequente e arrivare a un maggior numero di persone: «Incontrare di tanto in tanto qualcuno disponibile all’ascolto è davvero motivo di gioia per chi non può più uscire di casa», conclude Gabriele. la loro parrocchia? Siamo andati a chiederlo direttamente ad un gruppetto di loro, martedì pomeriggio, mentre erano a catechismo, in parrocchia a Costa di Vittorio Veneto. E questi ragazzini di prima media dagli occhi vispi accettano volentieri di spiegare il loro punto di vista sulla loro religione, sorprendendoci un poco per la convinzione delle loro parole. Perché raccontano di andare volentieri a messa la domenica. Così come al catechismo: «Perché impariamo cose nuove che a scuola non si fanno»; oppure «Perché si conosce la storia di Gesù e dei santi». E pressoché tutti a casa pregano almeno una volta al giorno, insieme ai genitori. Alla domanda “cosa cambiereste voi della messa?” si accende la loro fantasia: «Farei leggere le letture a dei bambini, perché così si capirebbero di più» dice una. «Sarebbe bello che cantassero anche i bambini» è la proposta di un altro, con l’aggiunta di un altro ancora: «Si potrebbero cambiare i canti. E vivacizzare la messa con tanti strumenti musicali». «Mi piacerebbe la chiesa tutta rivestita d’oro». «Bisognerebbe fare in modo che partecipassero di più i giovani, perché in chiesa ci sono tanti adulti». Ma perché i vostri amichetti non vengono a messa? «Perché pensano di annoiarsi». «Perché è troppo lunga». «Perché preferiscono stare a letto a dormire». E lasciano intendere che un poco condividono queste osservazioni, anche se loro alla messa alla fine ci vanno. E volen- 4 marzo 2012 SEGUE DALLA PRIMA Chi ha tanti soldi e paga regolarmente le tasse dà un grande contributo al benessere di tutti. Viva i ricchi, dunque. Celentano ci ha aggiunto la sua confusa filosofia: “Se mi pagano tanto, è perché valgo tanto sul mercato. Sono l’uomo più pagato d’Europa”. Non è lui che richiede tanti soldi, ma è la legge suprema del mercato che glieli butta addosso. All’accusa che i 700 mila euro presi dalla Rai erano soldi dei contribuenti, ha risposto: “No, sono soldi miei, come quelli di un falegname che fa un tavolo”. Dunque tutto a posto, secondo giustizia. a la giustizia ha una connotazione inseparabile: oltre a dare a ciascuno ciò che gli spetta deve mantenere anche una certa eguaglianza nella sua distribuzione. Vuol dire che tra i mortali non ci possono essere sproporzioni di trattamento talmente grandi da render qualcuno un dio o qualcosa del genere. A parità di impegno e di onestà non è possibile che si M creino degli abissi tra persona e persona per quanto riguarda la ricchezza. Le prestazioni di Celentano sono di un grande artista che sa offrire veri capolavori (escluse le sconclusionate prediche che hanno occupato, peraltro, gran parte del tempo) e un capolavoro ha un valore che bisogna riconoscere, ma non al punto di creare queste scandalose differenze. Ci rendiamo conto? Il falegname che fa i tavoli deve lavorare almeno 20 anni per guadagnare quanto lui ha guadagnato in due ore! Sono ragionevoli, sono umane situazioni del genere? Una società nel cui seno si verificano queste spaventose differenze, non è giusta. C’è qualcosa di marcio in essa. Non può funzionare bene. Non ci si può nascondere dietro il mercato che assolverebbe tutto. Un mercato del genere è drogato, come è drogata la società che lo alimenta. d accrescere l’assurdità di A tale situazione, proprio mentre si discuteva di ricchezza e della sua cattiva funzione quando è mal distribuita, sono usciti i dati di Eurostat sugli stipendi dei lavoratori europei. Il lavoratore italiano guadagna circa la metà di quanto si guadagna in Germania, Olanda e Lussemburgo. Addirittura meno di quanto si guadagna in Grecia e in Irlanda. Non credo che dipenda dal fatto che i lavoratori italiani siano tutti fannulloni e perfino ladri, come qualcuno ha detto. Qui, semmai, il ladrocinio sta da un’altra parte. Allora, nessuno vuol livellare tutto misconoscendo meriti e responsabilità. Nessuno vuol demonizzare la ricchezza. Nemmeno Gesù lo ha fatto. L’ha condannata quando il ricco non si è curato del povero Lazzaro o quando ha pensato che gli assicurerebbe la totale sicurezza e felicità. È giusto dire che il problema non è la ricchezza, ma la povertà da eliminare, tuttavia non si potrà farlo finché esistono questi squilibri intollerabili. GpM NELLA RICORRENZA DELL’8 MARZO, RIFLETTIAMO SULLA CONDIZIONE DELLA DONNA NEL 2012 Essere donna, oggi N ella ricorrenza dell’8 marzo, Festa della donna, abbiamo pensato di mettere a confronto l’opinione di due donne riguardo ad alcuni interrogativi relativi alla condizione della donna di oggi: dal ruolo nel mondo del lavoro, alla disponibilità “a tutto” di un certo mondo, fino all’accoglienza e alla cura dell’altro. GABRIELLA SARTORI: “È ORA DI CAMBIARE” 1) Non credo che si possa rispondere con un “sì” o con un “no”. La realtà mi pare duplice e per così dire “in movimento”. Mi spiego con due notizie di cronaca di questi giorni. In Gran Bretagna si comincia ad abortire, per adesso ancora illegalmente, perché il sesso del nascituro/a non è gradito alla madre. Il professore Julian Savanescu dell’università di Oxford dice che l’aborto è un diritto e sui diritti non si discute. Infatti, in Svezia, dove l’aborto è un diritto, una signora ha ottenuto in questi giorni di poter abortire (a quattro mesi di gravidanza) perché aspettava la terza figlia femmina e lei voleva un maschio. Se uno accetta che l’aborto è un diritto le conseguenze sono queste. Cose che, per ora, a noi fanno venire ancora i brividi. Ma in tutti? fino a quando? Queste notizie indicano che, in fatto di accoglienza e di rispetto dell’altro, siamo davvero al minimo. Notizia altrettanto attuale, ma di segno opposto, viene da Feltre: alla Luxottica, dove le dipendenti donne sono l’85%, queste signore, pur di mantenere il posto di lavoro, hanno accettato orari molto duri, dalle cinque del mattino alle tredici. Dopo queste otto ore di lavoro in fabbrica corrono a casa per occuparsi di figli, malati, vecchi, fino a sera. Cascano sul letto alle venti, distrutte dalla fatica. E qui l’accoglienza dell’altro, del bisognoso, è al massimo. Con questo non voglio dire che le donne generose sono solo qui e quelle egoiste sono Abbiamo interpellato Gabriella Sartori, sacilese, giornalista, editorialista di “Avvenire” e Doris Carlet, 52 anni, di Revine Lago, coniugata, madre di 2 figlie, titolare di una società di ricerca e selezione del personale, consigliere comunale, impegnata nell’associazionismo. LE DOMANDE solo in Gran Bretagna o in Svezia; forse però, da noi, prevale ancora, non so ancora fino a quando, il modello della donna capace di accogliere e prendersi cura di chi ne ha bisogno. 2) «Ne dubito. In Italia, politica, sindacato e impresa non hanno ancora maturato un modello di interventi e provvidenze di aiuto e appoggio alla donna che lavora che le consenta di conciliare attività fuori e dentro casa». 3) «Dopo l’emancipazione, usare il corpo come mezzo di scalata al potere non dovrebbe essere più, come un tempo, una specie di necessità. Eppure il costume persiste in termini impressionanti come il caso Ruby dimostra. Immigrata, nemica giurata dello studio, giovanissima, Ruby vanta, per così dire, delle attenuanti. Non dimentichiamo però che solo pochissimi anni fa una donna italiana e normalmente istruita come Alba Parietti divenne famosa come “la coscialunga della Sinistra”. Come il segretario Pd Ber- Gabriella Sartori 1) Nelle donne del nostro tempo e del nostro territorio i valori dell’accoglienza e della cura dell’altro sono ancora vivi? 2) Il maggiore accesso al lavoro, così come organizzato in Italia, ha migliorato la vita della donna? 3) La disponibilità di tante donne “a tutto” pur di sfondare, pensiamo solo al mondo dei media e al caso Ruby e dintorni, non impone una revisione di contenuti e modalità di agire dei movimenti e dell’associazionismo che si battono per la dignità della donna? sani e la ministra Fornero, trovo intollerabile che la tivù di stato, pagata col canone di tutti, anche mio, imponga alle nostre bambine il modello di donna oggetto che ci ha fatto (ampiamente) vedere Belen a Sanremo. Qui l’unica donna che si è brillantemente sottratta al “modello” imperante è stata Geppi Cucciari, bella, intelligente, travolgente nelle battute, alla quale però è stato riservato uno spazio minimo. Insomma, la possibilità di cambiare c’è. Penso davvero che sia ora di farlo. Se n’è accorta perfino Patrizia Merigliani, la quale ha detto che nell’edizione 2012 del concorso Miss Italia le candidate non sfileranno più in costume da bagno, ma vestite. Insomma, neanche per le “miss” il corpo sarà “tutto”. È poco, è tardi, ma che dire? Meglio poco che niente, meglio tardi che mai». DORIS CARLET: “ANCORA FORTE LA DISCRIMINAZIONE” 1) Penso che le donne d’oggi non siano meno sensibili ai valori della solidarietà. Lo indicano la massiccia presenza femminile nella sanità, nell’istruzione e nelle organizzazioni preposte alla cura alla persona. Costrette al lavoro per contribuire al reddito familiare e in presenza di servizi sociali poco adeguati alla rigidità degli orari di lavoro, le donne hanno meno tempo da dedicare sia alla cura della famiglia che agli altri. 2) La donna paga ancora alto il prezzo della discriminazione: lavora come e più gli uomini; a parità di ruolo è meno pagata dei colleghi maschi; ha più difficoltà a far valere i propri talenti e a fare carriera; diventa “obsoleta” prima degli uomini (troppo professionalizzata per ruoli ordinari, non papabile per ruoli direttivi); a differenza di un maschio, per essere assunta deve essere anche di bell’aspetto; è appetibile se non è sposata e non ha figli. 3) Rispetto alle femministe degli anni Settanta che si esprimevano in gruppi organizzati e rivendicavano la parità di genere e l’autodeterminazione, oggi il “movimento delle Doris Carlet donne” è fluido, parte da un sentimento di disagio rispetto a un’immagine semplificata e stereotipata della donna ed è diretto soprattutto alla necessità di ridare dignità alle donne. A mio avviso c’è la necessità di un’azione unitaria e continuativa di sensibilizzazione. In una società dell’immagine, creata per soddisfare l’immaginario maschile è bene che le donne acquisiscano maggior consapevolezza del loro ruolo e agiscano per far emergere il loro valore, evitando le scorciatoie. Attualità 4 marzo 2012 5 L’EMENDAMENTO DEL GOVERNO SULLA DELICATA QUESTIONE CHIESA E IMU: IL PARERE DEL GIURISTA GIUSEPPE DALLA TORRE, RETTORE DELLA LUMSA Chiesa e Imu, l’equità conviene a tutti Occorre chiarezza M eno esenzioni, ma soprattutto più chiarezza nell’applicazione dell’imposta sugli immobili, quell’Ici che presto diventerà Imu. L’emendamento, presentato nei giorni scorsi al Senato dal governo Monti, riguarda “l’esenzione dall’imposta Ici/Imu di cui beneficiano gli enti non commerciali” e intende “chiarire ulteriormente e in modo definitivo la questione”. Non sono state tolte le cosiddette “esenzioni alla Chiesa”, ma in gioco c’è una platea ben più ampia di soggetti, tra i quali figurano pure le diverse confessioni religiose e, quindi, anche parrocchie, congregazioni, associazioni e movimenti di matrice cattolica. I criteri, come spiegato da una nota di Palazzo Chigi, “prevedono l’esenzione per gli immobili nei quali si svolge in modo esclusivo un’attività non commerciale; l’abrogazione immediata delle norme che prevedono l’esenzione per immobili dove l’attività non commerciale non sia esclusiva, ma solo prevalente; l’esenzione limitata alla sola frazione di unità nella quale si svolga l’attività di natura non commerciale; l’introduzione di un meccanismo di dichiarazione vincolata a direttive rigorose stabilite dal ministro dell’Economia e delle finanze circa l’individuazione del rapporto proporzionale tra attività commerciali e non commerciali esercitate all’interno di uno stesso immobile”. In altre parole, laddove un “ente non commerciale” svolge un’attività commerciale paga, ma solo per la porzione dove questa vie- ne realizzata. A sgomberare il campo da equivoci, lunedì scorso, c’è stato anche l’inconsueto intervento del presidente del consiglio Mario Monti in Commissione Industria del Senato mentre era in discussione l’argomento, per spiegare le motivazioni dell’emendamento governativo. E il successivo voto unanime della Commissione lascia pensare che il chiarimento sia stato esaustivo e che possano dissiparsi le tante polemiche e pregiudizi che da tempo accompagnano questo tema. Nei giorni scorsi sul provvedimento elaborato dal Governo anche Bruxelles aveva dato un via libera preventivo. E nessuno aveva sollevato obiezioni sostanziali. Come ha rilevato a caldo il portavoce della Cei, molto ovviamente dipenderà dalle norme attuative che saranno poi emanate. E su questo è bene essere chiari. A partire dalla definizione di “attività commerciale”. Qui, infatti, qualche preoccupazione ha comin- ciato a serpeggiare. Possono rientrare in questa categoria le scuole, gli asili, i convitti, in una parola le istituzioni della sussidiarietà, che sono in gran parte di matrice cattolica, ma non solo? Evidentemente sarebbe un impoverimento collettivo, con effetti a cascata sulla società tutta. Insomma, bisogna mettere ordine, ma - come ha riconosciuto un ministro - «l’importante è che non si penalizzi il vero no profit nel rendere operativa una norma su cui l’accordo è così ampio». Sarebbe, infatti, del tutto contraddittorio colpire le istituzioni della sussidiarietà, soprattutto in tempi come questi. La questione insomma non è “far pagare l’Ici alla Chiesa”, che peraltro già la paga secondo le norme correnti. Si tratta piuttosto di chiarire le norme in ordine alla concorrenza. Proprio con l’occhio rivolto a Bruxelles, che, piaccia o no, è ormai un riferimento obbligato di molte delle scelte di politiche pubbliche. PER IL RESPINGIMENTO DEI PROFUGHI LIBICI Condannata l’Italia n’altra condanna della U Corte europea dei diritti umani per l’Italia. Questa volta la Corte, con sentenza definitiva emessa il 23 febbraio scorso (caso Hirsi), ha condannato il nostro Paese per violazione della norma che proibisce la tortura e i trattamenti inumani, di quella contro le espulsioni collettive di stranieri e di quella sul diritto ad avere un rimedio effettivo in caso di violazione di un proprio diritto. Il caso è quello del respingimento e successivo trasferimento a Tripoli di circa 200 profughi e migranti che cercavano di raggiungere Lampedusa, il 6 maggio 2009. Tre navi militari italiane avevano tratto in salvo i migranti, stipati in gommoni ormai in procinto di affondare. Solo che invece di portarli in Italia, li riportarono direttamente da dove erano partiti. Si trattava di profughi e migranti provenienti da svariati Paesi africani: Nigeria, Ghana, Chad… e anche da Eritrea e Somalia. Due Paesi, questi ultimi, in cui erano e sono tutt’ora in corso guerre civili e violenze politiche. Se quei somali ed eritrei avessero bussato ad un’altra porta, non a quella di Lampedusa, sarebbero certamente stati accolti come rifugiati. Ma quel giorno no. Quel giorno il nostro governo aveva deciso che bisognava fare la voce grossa, smetterla con il buonismo, diventare cattivi. A fin di bene, naturalmente. Per stroncare il traffico degli schiavi dal Nord Africa verso l’Europa. Per mettere fine alla tratta dei disperati, contrastare il loro sfruttamento, fermare l’afflusso di gente destinata a ingrossare le file dei manovali della mafia. Un ministro ha avuto il coraggio di dire che si trattava di un gesto umanitario. Un suo collega, più sincero o forse solo più maleducato, aveva com- ull’argomento Imu-Chiesa ecco il paSre, rettore rere del giurista Giuseppe Dalla Tordella Lumsa, la Libera Università Maria Santissima Assunta, di Roma. Cosa pensa dell’emendamento presentato dal governo? «Questo intervento è lodevole nella misura in cui fa venir meno le cosiddette zone grigie - reali o presunte - che in tempi recenti caratterizzavano la normativa sull’applicazione dell’Ici. Penso che questa volontà di fare chiaIl giurista Giuseppe Dalla Torre rezza sia ben accetta anche da parte ecclesiastica. In concreto, però, al momento si naviga nel buio, le cifre del gettito proveniente dalle minori esenzioni sono le più disparate e sui soggetti che andranno a pagare c’è qualche dubbio». C’è attesa e timore per una serie di attività come le scuole paritarie o i convitti… «Un istituto religioso che ospita studenti universitari chiede un piccolo compenso, ma non per fini di lucro. Anzi, la sua presenza è sussidiaria rispetto alla gravissima carenza di residenze universitarie nelle grandi città. Equiparare questi collegi a un’attività alberghiera è ridicolo, soprattutto in un’ottica competitiva, che è ciò che interessa all’Ue. Lo stesso è per le scuole paritarie, per le tante scuole dell’infanzia… E non parliamo solo di attività che fanno capo alla Chiesa cattolica. Dal governo ci attendiamo ora istruzioni che chiariscano ulteriormente cosa s’intende per attività commerciale». La discriminante può essere il fine di lucro? «Il principio è quello, già presente nel nostro ordinamento, che distingue tra enti profit e non profit. Non è detto che questi ultimi non chiedano un compenso, ma diversa è la finalità a cui questo è diretto. Oggi vediamo sempre meglio come la polemica sulle esenzioni, al di là dell’ideologia, sia appesa al filo sottile della concorrenza». Convitti, scuole dell’infanzia, mense ecc., se dovessero pagare l’Ici/Imu, aumenterebbero i costi. Con quali prospettive per i servizi che erogano? «Potrebbero essere costretti ad aumentare le rette, oppure chiudere. In ogni caso si alimenterebbe una carenza rispetto a servizi che, ripeto, operano nell’ambito della sussidiarietà e dei quali c’è bisogno. Lo studente universitario fuori sede che oggi viene ospitato a prezzi modici da un convitto non può certo andare in albergo, e forse vedrebbe limitato il suo diritto allo studio. Così pure la chiusura di un asilo, o di una mensa sociale, non sarebbero buone notizie». Si continua a parlare dell’“Ici della Chiesa”. Ma non è un’interpretazione riduttiva? «E fuorviante, aggiungo: il provvedimento riguarda tutti i soggetti che sono “enti non commerciali”. Se si pensa al lucro come discrimine tra il pagamento e l’esenzione ritengo che per il mondo cattolico cambierebbe ben poco. La volontà del governo è di fare maggiore chiarezza». mentato “foera dai ball”… La difesa del nostro Paese davanti alla Corte europea non ha usato quegli argomenti. Ha puntato sul fatto che l’Italia non doveva rispondere di quel respingimento verso un paese dove le probabilità di essere sfruttati, violentati, tenuti in carcere o magari rispediti al Paese da cui erano scappati era notoriamente alta. Perché i fatti si erano svolti in acque internazionali, dove quindi non arriva la sovranità italiana. Ma tutti sanno che sulle navi italiane, tanto più se militari, vale sempre la nostra legge quando navigano in alto mare (è l’argomento che stiamo opponendo in questi giorni all’India, che vorrebbe processare i due nostri soldati accusati di aver ucciso due pescatori - che però forse erano pirati). I difensori del governo sono persino riusciti a sostenere che non si poteva accusare l’Italia di aver espulso in massa quegli stranieri, senza aver dato loro la possibilità di chiedere a- silo, perché si può “espellere” solo una persona che sia entrata nel paese, e quei poveracci erano stati intercettati in acque internazionali - come se la protezione dei diritti umani potesse cedere di fronte a un formalismo linguistico. La sentenza fa giustizia di tanta retorica velenosa che era stata diffusa in quei mesi. Stando alle dichiarazioni di questi giorni, i ministri di allora non hanno cambiato idea. Uno ha dichiarato che oggi darebbe lo stesso ordine di respingimento. Peccato però che oggi non sia più possibile, perché l’accordo che sembrava renderlo lecito, concluso con il povero Gheddafi, è sospeso dal 2010. L’altro ha criticato l’Unione Europea per la sentenza. Peccato però che non l’abbia emessa la corte dell’Unione Europea, ma quella del Consiglio d’Europa. Mancato bersaglio. Paolo De Stefani 6 Attualità 4 marzo 2012 IL FISICO TREVIGIANO ZUCCON, DOCENTE AL MIT DI BOSTON “Dare sempre il meglio di sè” N ell’Italia della disoccupazione e del precariato a vita, sono le storie delle persone a fare la differenza. Una differenza fondata sul rigore e sull’impegno personale. Due parole “antiche”, quasi in disuso. Due parole chiave nella brillante ascesa del fisico trevigiano Paolo Zuccon, che proprio in questi giorni, al Mit di Boston, il “Massachusetts Institute of technology”, l’olimpo delle università tecniche mondiali, sale ufficialmente in cattedra. E che cattedra: a 39 anni diventa professore associato presso il Laboratorio Junior di Fisica, con un contratto triennale. Dopo aver vinto, nel novembre 2011, un concorso molto selettivo. A coronamento di un cursus studiorum di prim’ordine: liceo scientifico “Da Vinci”, a Treviso, con il massimo dei voti; laurea in fisica con lode a Padova; dottorato di ricerca all’Università di Perugia. Studioso di fisica nucleare, Big Bang e anti-materia, raccoglie attestazioni di stima dalla comunità scientifica internazionale, il Premio Nobel Samuel Ting in testa. Lo raggiungiamo telefonicamente, proprio al de- butto di neo-docente nel suo semestre americano. Come sta vivendo l’approdo al prestigioso Mit? «Nel complesso bene. I nuovi colleghi sono stati molto accoglienti e sono stato subito coinvolto nelle attività del dipartimento di Fisica. Sono stato associato a due commissioni (Comitato per il Calcolo, Comitato per la selezione dei dottorandi). Questa settimana inizierò le lezioni e sto cominciando a lavorare con i miei due dottorandi, all’analisi dei dati di AMS-02 (l’esperimento a cui collaboro). La città e piacevole e piena di persone di tutti i tipi. Inoltre è una città a misura di pedone, cosa abbastanza rara negli Stati Uniti». È stato difficile superare il concorso d’accesso alla cattedra? «Più che difficile, direi impegnativo, ma pienamente in linea con gli studi e le competenze perfezionate fin qui, nel Paolo Zuccon, fisico trevigiano al Mit di Boston mio cammino. Un concorso non si prepara dall’oggi al domani: è il frutto di anni di scrupolosa e approfondita analisi di argomenti e d’ipotesi. Mai stancarsi di dare il meglio di sé alla cultura e alla scienza. Mai smettere di credere nel ruolo primario dell’insegnamento, forse l’avventura più affascinante, dopo la ricerca». Da “Assistant Professor”a Boston guadagnerà il quadruplo rispetto al dottorato italiano: che effetto le fa? «Di certo aiuta, perché qui la vita è molto più cara, ma non è ovviamente la molla determinante. Sono i mezzi e le risorse che mi mettono a disposizione; l’efficienza e lo spirito di squadra molto stimolanti; la progettualità e l’aggiornamento quotidiani. Questa è la discriminante». Quali sostanziali differenze ha riscontrato tra il mondo universitario statunitense rispetto a quello italiano? «Negli Stati Uniti se si assume un ricercatore si punta poi a valorizzarlo, perché è visto come una potenzialità, su cui l’ateneo ha investito. Per esempio, nel mio caso, mi sono stati messi a disposizione dei fondi per perseguire i miei obiettivi di ricerca. In Italia quando uno, per lotteria, si trova a vincere un posto da ricercatore, viene subito bloccato con un forte carico didattico (che per legge non dovrebbe avere) ed è in balia dei suoi superiori per i fondi di ricerca. Quest’aspetto andrebbe bene se uno vincesse il posto da giovane, tra i 28-32 anni, ma è una forte pregiudiziale quando lo si vince a 38-42 anni, un’età media molto alta. Qui, al Mit, si percepisce che c’è un sistema che lavora, per permettere ai professori di fare la migliore ricerca e di fornire la migliore didattica. Gli uffici amministrativi e di supporto sono occupati da persone competenti e motivate». Che cosa consiglierebbe a un giovane laureando o neolaureato italiano, alla ricerca di una collocazione lavorativa adeguata? «Nella formazione universitaria Paolo Zuccon racconta com’è arrivato ad insegnare nell’olimpo delle università tecniche mondiali. “Mai stancarsi di dare il meglio di sé alla cultura e alla scienza” “Una delle più grandi truffe dei nostri tempi sono le nuove università create dal nulla...” cerchi la via più difficile. Vada dove l’insegnamento è rigoroso, se serve, attraversi l’Italia per trovare l’Università più rinomata nel campo scelto. E consideri l’inglese alla stregua della sua lingua madre. Se sei bravo e puoi vantare una buona formazione, il resto verrà da sé. Basta non accontentarsi e avere il coraggio di muoversi e cogliere le opportunità. Una delle più grandi truffe alle famiglie e alla società italiana dei nostri tempi sono le nuove università create dal nulla, per parcheggiare gli studenti o per farli studiare vicino a casa». E lasciare l’Italia, è sempre necessario? «Ognuno decida per scelta e in coscienza personale: non posso rispondere per gli altri. So solo che quando ti viene offerta un’occasione come quella che è capitata a me, anche se il tuo cuore è in Italia, anche se hai lavorato dieci anni nella ricerca italiana, quella di punta, che produce risultati, semplicemente non puoi dire di no. L’Italia non ti offre, e bada bene non dico che non abbia, niente di paragonabile». Elena Pilato IN DIALOGO CON UN GRUPPO DI GIOVANI DELL’OPITERGINO Pronti a impegnarsi e a credere na gran voglia di vivere da U protagonisti, di giocare le proprie carte e di non arrendersi. E con la sensazione, magari non manifestata espressamente, che la vicinanza di Dio può fare la differenza, in positivo. Questo si può scoprire dei giovani d’oggi, diversamente da quel che solitamente si pensa di loro, facendo una chiacchierata-intervista (qualcuno lo chiamerebbe focus-group) con una ventina di essi. Certo, lo scenario è un po’ insolito: dentro la malga-bivacco Salvedella Vecia, immersi nelle Prealpi innevate. E forse anche il “campione” può sembrare atipico: giovani dell’Opitergino tra i 17 e i 22 anni, partecipanti ad un week-end di riflessione e amicizia al rifugio Posapuner, accompagnati dal cappellano di Oderzo don Mauro e da Paola de “La Nostra Famiglia”. Alcuni di essi vengono da esperienze di volontariato, altri partecipano interessati ad un cammino di ricerca personale, altri per semplice curiosità. Ma chi frequenta anche solo un poco le parrocchie sa che i giovani che ci bazzicano, come anche quelli che fanno sport, non sono diversi dai loro coetanei che si possono incontrare a scuola o al bar. Come anche le loro aspirazioni e ambizioni. C’è chi sogna di lavorare nella diplomazia, in un’ambasciata, all’estero. Chi sta studiando per fa- re il pilota. Chi sogna di fare l’interprete. «Ma l’importante è essere felici. E mi piacerebbe farmi una famiglia. E non vorrei, però, che il lavoro compromettesse la possibilità di farmi una famiglia». Ma pesa presto, nelle loro parole, una cappa: «La maggior parte dei ragazzi di oggi non hanno ambizioni, perché non hanno prospettive, non hanno futuro». «La maggior parte di arrende». «Non c’è molto spazio per noi giovani, oggi». E allora, tanto vale arrendersi, evitare fatiche e sacrifici? La tentazione di rispondere “sì” attraversa solo qualcuno; poi c’è chi sbotta: «No, ogni scelta comporta dei sacrifici, qualche rinuncia». «È la società che ci abitua a non fare sacrifici». «Ma senza sacrifici non si va da nessuna parte». «Anche chi sceglie di non impegnarsi sceglie… E magari si ritroverà da vecchio senza nulla in mano, solo sfiduciato». «Non si può vivere senza credere in qualcosa» afferma uno, intendendo prima d’altro il credere in se stessi, in qualche ambi- Il gruppo di giovani dell’Opitergino durante l’uscita sulle Prealpi trevigiane; (foto sotto) alcuni di loro durante l’intervista zione da realizzare nella propria vita. Ma anche nel credere in Dio. «Non posso pensare la mia vita senza Dio; non potrei far da sola». «Credere in Dio mi dà sicurezza».«La fede dà speranza». «In classe mia sono forse l’unico che dice di credere in Dio. Per tanti giovani è di moda non credere, ma non sanno bene perché». «È più facile far finta di niente, non farsi problemi». Tra di loro più d’uno ha fatto esperienze di servizio: chi a “La Nostra Famiglia”, chi a Lourdes, chi a Sarmeola... Sperimentando il valore dello stare vicini agli altri, del condividere la sofferenza, del far sentire gli altri meno soli. «Alla fine della mia esperienza di volontariato - racconta una ragazza che è stata in un orfanatrofio di Madre Teresa in India - non mi sembrava di aver fatto nulla si speciale. Ma una bambina mi ha detto di aver capito, grazie alla nostra presenza di quei giorni con loro, che Dio ci ama». C’è chi ammette qual è la vera grande fatica: «Uscire da noi stessi, dalla propria zona di conforto e dal proprio benessere. Delle tante cose che posso avere che me ne faccio, alla fine?». Dalle espressioni e battute di questi ragazzi, forse più consapevoli di altri ma non meno immersi nei problemi d’oggi, sembra partire un appello sommesso quanto secco: «Lasciateci giocare le nostre carte! Non toglieteci la speranza!». Per il mondo degli adulti, dalla scuola al mondo del lavoro alle parrocchie, è un campanello da non ascoltare: il futuro non comincia domani, comincia oggi, da loro, insieme a noi adulti. Franco Pozzebon Attualità - Economia 4 marzo 2012 DOPO “PENELOPE”, ORA C’È ANCHE “LIFE AUXILIUM” Un salvagente per imprenditori in crisi A un solo mese dall’aUlss 8, Caritas diocesana di pertura del centro di aTreviso e le amministrazioni scolto “Penelope” per locali. “Life Auxilium”, questo imprenditori in difficoltà, non il nome del progetto, propone solo economica, la Caritas un punto di ascolto a dispositarvisina ha già registrato cinzione il lunedì e il venerdì poque richieste di aiuto. Immeriggio dalle 14.30 alle 18 e prenditori che non accettano il numero verde dedicato 800 l’idea del fallimento della pro130 131 (negli altri giorni funpria azienda a cui spesso si lezionerà una segreteria telefogano altri fallimenti, familianica). Risponderà un gruppo ri in primis e di relazione con di professionisti, a disposizioil prossimo. Fondamentale in ne anche per attività di forquesto momento non lasciarmazione nel territorio. li soli, perché la solitudine L’idea di questo punto di aporta a brutti pensieri. Toscolto è nata dopo una ricergliersi di mezzo per risolvere ca commissionata dalla Conil problema? In cinquanta dalfartigianato AsoloMontebell’inizio di questa crisi hanno luna alla società Eidos di Vilpensato che questa fosse “la lorba, ricerca che ha coinvolvia giusta”. Serve uno sguardo to un campione di quindici esterno, professionale, per aimprenditori. Gli imprenditoscoltare le sofferenze e, poi, ri di fronte alla crisi si sono per far comprendere quali sonettamente distinti in due no, invece, le strade da intragruppi che sono stati denoprendere. minati i “Resilienti”, coloro che Ecco perché è stata salutata hanno un atteggiamento di positivamente l’apertura dal 2 sfida e cercano nuove strade, marzo di un nuovo sportello e i “Delusi”, caratterizzati dala supporto degli imprenditori in difficoltà, all’interno della Fornace di Asolo, promosso dalla Confartigianato AsoloMontebelluna, in collaboraLa conferenza di presentazione del progetto “Life Auxilium” zione con l’amarezza e dalla frustrazione e quindi bloccati rispetto al futuro e alle possibilità da intraprendere. Per loro, come per altre persone in difficoltà, sarebbe fondamentale che nella società (che a dire il vero è sempre più individualista) si attivassero - come definiti dagli esperti dell’Eidos “dei sensori di bassa soglia”. Persone capaci di scorgere le difficoltà in cui sono immersi gli imprenditori e di segna- l dramma dei suicidi a cauIdelle sa dei problemi di lavoro e difficoltà economiche interpella in modo urgente le nostre comunità. Una prima iniziativa concreta di attenzione nei confronti di chi attraversa un momento difficile nel territorio trevigiano ha preso il via lo scorso 1° febbraio: una vera e propria rete solidale che ha permesso di aprire un Centro d’ascolto per imprenditori di micro impresa. È il “Progetto Penelope” della Caritas Tarvisina con l’adesione di Acli, Ascom - Confcommercio, Camera di Commercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Coldiretti, Fondazione Banche di Credito Cooperativo, Provincia, Rotary Club Treviso e Unindustria. Grazie a questa rete, lo spor- Per ridurre i gas serra so la Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento degli interventi di riduzione delle emissioni di gas serra in attuazione del protocollo di Kyoto. Il Fondo mette a disposizione complessivamente 600 milioni di euro, di cui 200 milioni sono già sul piatto per il primo ciclo di programmazione. Tasso agevolato dello 0,50% Definito rotativo in quanto alimentato con le rate di rimborso dei finanziamenti concessi, il Fondo prevede prestiti a un tasso agevolato dello 0,50% a favore di piccole e medie imprese e di enti pubblici e privati. La durata dei finanziamenti è compresa fra 3 e 6 anni; per i soggetti pubblici va dai 3 ai 15 anni. Le banche aderenti all’iniziativa rilasciano la comunicazione dei parametri di affidabilità economico finanziaria e la fideiussione bancaria, stipulano il contratto di finanziamento agevolato e raccolgono la documentazione necessaria all’erogazione. Inoltre, le banche possono concedere un finanziamento per la quota parte del costo totale del progetto non coperta dal finanziamento agevolato. Gli interventi agevolabili Tra gli interventi agevolabili ci sono l’installazione di impianti di micro-trigenerazione e di impianti di piccola taglia per l’utilizzazione delle fonti rinnovabili per la produzione di elettricità e calore (cogenerazione), la sostituzione di motori elettrici industriali di potenza superiore a 45 kW con motori ad alta efficienza, l’incremento dell’efficienza larle tempestivamente. Queste situazioni, e questa crisi prolungata - spiega il presidente di Confartigianato AsoloMontebelluna Stefano Zanatta - dovrebbe portare a riflettere anche «sull’imprenditoria diffusa che abbiamo nel nostro territorio. Un imprenditore ogni otto persone. Hanno fatto la fortuna nostra, è vero. Ma piccolo era bello, oggi si deve andare verso l’aggregazione tra aziende, perché la consistenza strutturale è fondamentale per riuscire ad affrontare i problemi». Lucia Gottardello IL PROGETTO PENELOPE FONDO ROTATIVO PER KYOTO: FINANZAMENTI AGEVOLATI PER IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI partire dal 15 marzo prossiA mo sarà operativo il Fondo rotativo per Kyoto, istituito pres- Un nuovo sportello e un numero verde a supporto degli imprenditori trevigiani in difficoltà, per un supporto psicologico, con la disponibilità di esperti negli usi finali dell’energia nei settori civile e terziario, l’eliminazione delle emissioni di protossido di azoto dai processi industriali. Inoltre, saranno finanziati anche i progetti pilota per lo sviluppo di nuove tecnologie e di nuove fonti di energia a basse emissioni e i progetti regionali di gestione forestale sostenibile. Chi può accedere al Fondo Potranno accedere ai finanziamenti le persone fisiche, le imprese (comprese le EsCo), le persone giuridiche private, i soggetti pubblici, i condomini. Circolare applicativa È attesa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della circolare applicativa che illustrerà nel detta- tello è in grado di offrire sostegno psicologico e accompagnamento. L’aspetto più propriamente tecnico, economico e finanziario, è curato dagli esperti messi a disposizione dalle associazioni di categoria. Una volta che la persona viene presa in carico dall’operatore del centro di ascolto, tre sono le possibili strade: la ripresa dell’attività ora in crisi, magari con un aiuto economico attraverso la collaborazione della Fondazione Bcc e di altri fondi; la chiusura dell’attività con ricollocazione in altra realtà imprenditoriale della persona grazie alla professionalità acquisita; un’altra dimensione lavorativa dopo l’eventuale fallimento dell’azienda. È previsto che le persone siano accompagnate in questo percorso per sei mesi. glio le procedure da seguire e la documentazione da presentare ai fini dell’ammissione ai finanziamenti agevolati relativi alla prima trance da 200 milioni, che sarà erogata in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande fino a esaurimento della disponibilità. Le domande di ammissione potranno essere presentate a partire dal quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione della circolare in Gazzetta Ufficiale. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 14 luglio 2012. Domande solo online L’operazione Fondo - spiega in una nota il ministero dell’Ambiente - è un’operazione di sportello: le domande devono essere compilate esclusivamente online, previo accreditamento in una sezione del sito - a partire dal 2 marzo - della Cassa Depositi e Prestiti. Il beneficiario deve recarsi quindi presso una delle banche aderenti alla convenzione Abi-Cdp per gli ulteriori adempimenti e la stipula del contratto di finanziamento. 7 Dal 2 al 9 marzo Poletti (apertura festiva), via SS. Trinità 73, Brugnera, 0434-623032. Dall’Osso, via Marconi 48/50, Campodipietra, 0422744112. Al Redentore (sabato pomeriggio e domenica), rio Terrà 28/30, Caorle, 0421-81044. Fiorenzato, via Veneto 14, Conegliano, 0438-34800. Loschi, via Dei Patrioti 32, Farra di Soligo, 0438-801304. Lollo, via Roma 20, Godega S. Urbano, 0438-430008. Scotto, via Umberto I 28, Oderzo, 0422-712221. Comunale San Michele, via Mameli 41, Sacile, 0434786807. Pilla, via XIII Martiri 169, San Donà di Piave, 042144251. Comunale, via Strada Vecchia 1/B, Tezze di Piave, 0438-488260. Al Castello, via Colombo 1/A, Villa di Villa di Mel, 0437-748053. Pancotto, piazza Flaminio 10, Vittorio Veneto, 043853365. dal 9 al 16 marzo Scabbio (sabato pomeriggio e domenica), via Pigafetta 11/12, Caorle, 0421-260060. Cesca, via Sanavalle 1, Follina, 0438-970227. Gentili, via Roma 37, Gaiarine, 0434-75009. Zampol, via Piave 48, Lentiai, 0437-750581. Nassivera (apertura festiva), via Santarossa 26, Maron, 0434-623561. Favero, via Garibaldi 18, Oderzo, 0422-712241. Bechi, piazza del Popolo 31, Sacile, 0434-71380. Zanette, via Roma 107, Salgareda, 0422-747010. Augustini, piazza Trevisan 4, San Donà di Piave, 042152256. Pavanetto (sabato pomeriggio e domenica), via Passarella 30, San Donà di Piave, 0421-235235. Comunale, via Distrettuale 58, Sarano, 0438-700842. Pojana, via Cesare Battisti 27, Sarmede, 0438-582136. Comunale 3, via Forlanini 2, Vittorio Veneto, 0438556628. Economia 4 marzo 2012 A MILANO IL 13 MARZO L’ANTEPRIMA MONDIALE DELL’ANTICO BIANCO RIPRODOTTO DA BISOL Debutta Venissa Milano, il prossimo 13 A marzo l’anteprima mondiale di “Venissa”, il vino bianco dei Dogi recuperato e (ri)prodotto dai Bisol di Valdobbiadene, storici e celebri produttori di Cartizze e del Prosecco superiore Docg. Dieci anni di ricerche e 4880 bottiglie numerate, provenienti dall’antica vigna murata dell’isola di Mazzorbo, nel cuore della laguna di Venezia. Venissa è frutto della spremitura dell’uva “Dorona”, a bacca bianca e qui coltivata già dal XV secolo. Dunque un vino antico in una bottiglia del tutto speciale con l’auspicio di diventare il vino simbolo di Venezia. L’attesa e la curiosità sono tante, anche perché, e fatto salvo solo il Raboso del Piave, i vecchi vitigni del Veneto - indigeni o autoctoni dir si voglia hanno il fiato corto ed un mercato per lo più ristretto all’ambito regionale, soffocati come sono dal fatturato - e che fatturato! - del Prosecco doc Treviso e che attualmente non conosce confini! Fra gli antichi vitigni autoctoni BOLLETTINO DEL LAVORO DEL TERZO TRIMESTRE 2011 Lavoro, ci sono segnali positivi È un mondo del lavoro, quello trevigiano, che ce la sta mettendo tutta per arginare la crisi economica. E ci sta riuscendo meglio di altre aree, finora. Questo emerge dal Bollettino del lavoro relativo al terzo trimestre 2011, presentato dalla Provincia di Treviso. I segnali positivi che spiccano sono più d’uno: l’export, che cresce del 3,6%; il saldo positivo di 729 unità fra le imprese che nascono e quelle che chiudono; le assunzioni continuano ad essere numerose. «Questo territorio - afferma il presidente della Provincia Leonardo Muraro -, sebbene anch’esso in difficoltà per la crisi economica in atto, dimostra di saper reagire e registra in alcuni comparti migliori performance rispetto alle altre Province del Veneto. E se è vero che la percentuale di cassaintegrati è circa il 3% della forza lavoro, le ore concesse stanno calando». Le assunzioni nel terzo trimestre 2011 sono state nella Marca quasi 34 mila. Rispetto allo stesso periodo del 2010, si nota un lieve rallentamento: -1,2%. Ma il saldo rispetto al 2009 ri- mane sempre ampiamente positivo: +10,8%. Per quanto riguarda le forme contrattuali, quelle di tipo dipendente sono state circa 27 mila. Cresce soprattutto il tempo indeterminato (4.663 rispetto alle 4.032 del 2010) e in e- della nostra Diocesi, e che hanno avuto una certa diffusione e celebrità nel secolo scorso, ma oggi conservati per lo più come curiosità locale, ricordiamo l’“ua del prete” (la Boschera d’oggi), la rara “dall’occhio” (ora solo ad Osigo), la “Schampagna” (marzemina bianca), la Rabosina bianca detta anche il “Grapariol”, l’“ua della Madonna” (nota anche come “Perera”), l’antico Prosecco di Refrontolo, il Verduzzo di Motta, la Marzemina grossa e la Trevisana nera. MS spansione anche le forme intermittenza e le esperienze di lavoro. «E con il progetto “Futuro Costo Zero” abbiamo visto - spiega l’assessore provinciale al Lavoro Michele Noal - come oltre il 50% dei giovani trovi lavoro dopo lo stage». Nell’analisi per settori, cala il settore industriale, mentre aumentano i servizi e l’agricoltura. Il saldo finale tra chi trova e chi perde il lavoro è comunque positivo, pari a 354 unità, anche se è minore rispetto al saldo positivo del 2010. Riguardo alle richieste di lavoro: aumentano le DID (Dichiarazioni di Immediata Disponibilità al Lavoro) con un +1,9%; crescono le candidature di lavoro gestite dai Centri per l’Impiego (+7,3%); aumentano le richieste di lavoro gestite dai Servizi per l’Impiego (+35,2%). «Questo dimostra innanzitutto - sostiene Noal - l’importanza dei nostri Centri per l’Impiego, che sempre più si confermano le vere agenzie del lavoro pubbliche per i cittadini. Grande è il lavoro svolto dai nostri dipendenti e dei tecnici». Si registra, poi, la stabilità degli ingressi in lista di mobilità: 0,1%. Cassa integrazione: nel territorio trevigiano c’è una consistente diminuzione delle ore: -19,6%. Infine, diminuiscono sensibilmente le crisi aziendali e, di conseguenza, i lavoratori interessati: -42,5%. IL CORSO ORGANIZZATO A FREGONA HA RACCOLTO UN NUMERO IMPREVEDIBILE DI ISCRITTI Tutti pazzi per la potatura i sono i corsi che nei voC lantini di presentazione precisano “Verrà realizzato solo al raggiungimento del numero minimo di iscritti”. Perché evidentemente non sempre lo raggiungono. E poi c’è il “Corso di potatura e allevamento di alberi da frutto” in programma venerdì 2 e sabato 3 a Fregona. Sapete quante richieste di iscrizione ha avuto? No? Consolatevi: non lo sanno neanche gli organizzatori. “Ad un certo punto ho perso il conto”, dicono dall’associazione Densiloc che per la prima volta propone l’iniziativa. E ha dovuto dire no ad aspiranti partecipanti. “Per la lezione pratica di sabato 3 marzo, della durata di 23 ore, ci siamo dovuti ferma- re a 70 iscritti”. Almeno 150 invece saranno presenti venerdì 2 alle 20.30 al centro sociale di Fregona per la parte teorica. Ma in questo caso l’ingresso è libero, e la sala capiente. A tenere il corso sarà il tecnico agrario Giovanni Rigo. La potatura sul campo avverrà nel “Giardino della memoria fruttale” che Densiloc cura a Ciser dal 2007, con oltre 60 varietà autoctone di meli e peri. Una “biblioteca della biodiversità”. Proprio per saperne di più su come gestire il loro frutteto speciale gli amici di Densiloc hanno deciso di organizzare la due giorni sulla potatura. Ma evidentemente non sono i soli cui il tema interessa! Tommaso Bisagno CONFARTIGIANATO 9 SOMMELIER 10 marzo, dalle 10 alStoreleabato 20, al Castello San Salvadi Susegana, torna “Il Veneto al 300 x 100”, esposizione di 300 vini di 100 produttori per rappresentare il meglio dell’enologia regionale. Il programma prevede degustazioni, un concorso, la presentazione della guida dei migliori vini veneti e il convegno “Professione vino”. Organizza l’associazione sommelier Ais Veneto. ARTIGIANATO 4 milioni da Regione ed enti bilaterali n euro dalla Regione, un Ueuro dalla bilateralità ar- tigiana veneta. È con questo principio, semplice ma innovativo, che sono stati erogati oltre 4milioni di euro (2milioni 100mila euro dalla Regione, ed altrettanti dai tre enti bilaterali Ebav, Ceav e Ceva) per la formazione ad imprese e lavoratori dell’artigianato Veneto. 68 i progetti finanziati, oltre 1.200 le imprese coinvolte e 4mila i lavoratori che parteciperanno alle attività in programma. L’obiettivo delle attività formative, finanziate in tempi record, è quello di sostenere le imprese artigiane nel rafforzare la loro competitività, favorendo allo stesso tempo il mantenimento e/o la creazione di nuova occupazione. I 68 progetti finanziati prevedono di raggiungere quasi 4.000 destinatari che saranno coinvolti sia in attività formative (753 edizioni di interventi di formazione di breve, media e lunga durata) che in attività di accompagnamento (69 interventi di accompagnamento). Verranno realizzate oltre 2.180 ore di stage per soggetti disoccupati per favorirne l’inserimento lavorativo. Sono stati richiesti 142mila euro per gli incentivi all’assunzione a tempo indeterminato o determinato di soggetti disoccupati (circa 50 inserimenti). Sono nati... i giardinieri I n seno alla Confartigianato della Marca Trevigiana si è costituita una nuova categoria, la 52esima, quella dei giardinieri, destinata ad andare incontro ad un’esigenza degli operatori. Nella Marca sono circa 150 le aziende del settore, che richiedono interventi mirati e tempestivi per fronteggiare delle emergenze che stanno provocando ingenti danni agli addetti ai lavori: lotta all’abusivismo, al lavoro nero e all’evasione fiscale. Sono stati eletti componenti del direttivo della categoria: Natalino Comin presidente (nella foto), Daniele Gastaldon vicepresidente, Daniele Colbertaldo, Graziano Scomparin, Fabiano Mazzon, Michele Colusso, Andrea Badesso, Pietro Pizzolon. Tra le priorità d’iniziativa: gli aspetti contrattuali e contributivi; la formazione e l’aggiornamento; la valorizzazione del territorio, tutela, promozione e riqualificazione del paesaggio. I progetti finanziati Innovazione collegata a energia e ambiente: numero progetti 18 Implementazione di strumenti di analisi e gestione: 12 Imprenditorialità e nuovi rami d’impresa: 3 Introduzione di nuove tecnologie: 18 Innovazione web: 5 Aggregazione di imprese: 7 Continuità competitiva d’impresa: 2 Definizione e realizzazione piano d’internazionalizzazione d’impresa: 3 4 marzo 2012 I momenti e i luoghi VENERDÌ 2 INIZIA LA FASE 3 DEL CONVEGNO DIOCESANO Grati, fiduciosi, responsabili A lcune parole mi risuonano dentro. Parole forti e leggere insieme. Parole che dicono la bellezza e l’importanza dell’evento che stiamo vivendo: una Chiesa a convegno, una Chiesa che affascinata dal Vangelo e appassionata per l’uomo, si interroga sulla propria fedeltà d’amore all’uno e all’altro. Ecco le parole: gratitudine, responsabilità, fiducia. Siamo grati a Dio. In questi mesi, da settembre ad ora, in molti abbiamo vissuto la passione per il Vangelo, nello sforzo di scoprire insieme il modo più appropriato per dirlo, per viverlo, per offrirlo. Siamo grati a Dio per l’esperienza dei 218 gruppi di discernimento: intensa esperienza di Chiesa che riconosce i propri limiti e si entusiasma per nuovi orizzonti. Siamo fiduciosi. Abbiamo avvertito la presenza leggera e forte dello Spirito del Signore. Abbiamo la certezza che ci animerà anche in questi prossimi PREGHIERA Intenzione per la preghiera dei fedeli di domenica 4 marzo, II di Quaresima. giorni: ci darà una vista più acuta sulla realtà dell’uomo e della Chiesa e alimenterà in noi una passione mai spenta di servizio del vangelo. Avvertiamo la responsabilità. Abbiamo scelto di investire del tempo prezioso, sottraendolo alla famiglia, al riposo, ad altro lavoro, perché un appello urge dentro di noi: abita la terra e vivi con fede! A questo appello rispondiamo. Il Vescovo sabato prossimo, visitandoci nei 32 gruppi di lavoro, ci troverà così: grati, fiduciosi, responsabili. E lo saremo insieme. Don Martino Zagonel BIANCHI SU RPC E TELECHIARA a riflessione di venerdì 2 marzo di fratel EnL zo Bianchi nella palestra delle Giuseppine in Vittorio Veneto verrà trasmessa in diretta da Radio Palazzo Carli e integralmente riproposta nella trasmissione “Eventi” dell’emittente Telechiara (canale 14 del digitale terrestre) lunedì 12 marzo alle 21.30. Telechiara dedicherà al Convegno anche lo spazio riservato alla nostra diocesi all’interno del magazine “Camper” in onda sabato 24 marzo alle 19 e alle 23.30. MOSTRA ALL’ARCHIVIO DIOCESANO Per la diocesi due importanti centenari l Convegno diocesano si inseriIcesana. sce in una storia di Chiesa dioHa un “prima”, secoli e secoli di storia, e un “dopo”, gli anni a venire durante i quali le iniziative elaborate nel Convegno troveranno realizzazione. Ci ricorda questo partecipare della Chiesa al fluire della storia, una mostra allestita nell’Archivio storico diocesano e aperta straordinariamente in concomitanza con i lavori del Convegno. L’esposizione fa memoria di due anniversari particolarmente significativi per la vita della diocesi: il primo è il tredicesimo centenario della traslazione in Cattedrale a Vittorio delle reliquie di san Tiziano, il secondo è il primo centenario del Bollettino ecclesiastico della Diocesi. “Resterà certo memorando nella cronaca ecclesiastica di Ceneda l’anno 1911 e parte del 1912 per le centenarie feste religiose celebrate ad onor dell’augusto Patrono della Città e Diocesi, san Tiziano Vescovo”. Così inizia un articolo pubblicato nel 1912, a conclusione dei festeggiamenti indetti dal vescovo Andrea Caron per ot- Per i lavori del nostro Convegno diocesano: l’esempio del venerabile Giuseppe Toniolo ci spinga a percorrere con coraggio e fiducia il cammino che ci attende come Chiesa diocesana, attingendo alla preghiera, all’Eucaristia e a un costante ascolto della Parola di Dio, la sorgente per la nostra testimonianza nella vita sociale del nostro tempo, preghiamo. Venerdì 2, dalle 20.00 alle 22.15 Assemblea generale con un momento di preghiera; a seguire il contributo di Enzo Bianchi, priore di Bose. Dopo il dibattito e le conclusioni, comunicazioni organizzative per i delegati. Nella palestra/auditorium del Collegio San Giuseppe Sabato 3 - dalle 8.30 alle 12.30 La prima parte della mattinata divisi nei quattro ambiti (preghiera e introduzione dei lavori), poi attività di gruppo nei sottoambiti in Seminario, patronato Costantini e Collegio San Giuseppe. Ogni sottoambito ha una propria traccia di lavoro. È possibile pranzare. - dalle 14.30 alle 17.30 Continuano i lavori di gruppo, divisi per sottoambiti. Obiettivo: individuare atteggiamenti da convertire e azioni. Sabato 10, dalle 8.30 alle 12.30 Ripresa dei lavori di gruppo, sempre per sottoambiti e nelle sedi del sabato precedente. Conclusione con la stesura di una sintesi di quanto emerso. Domenica 18, pomeriggio Alle 15 assemblea generale nella palestra/auditorium del Collegio San Giuseppe. Ciascun coordinatore di ambito presenta una prima sintesi dei lavori. Alle 17 celebrazione eucaristica conclusiva in Cattedrale. Sono invitate tutte le comunità della Diocesi. Per il parcheggio utilizzare il cortile del Seminario, piazza Cattedrale e l’area del Patronato Gruppi e animatori Ambito 1 - LA RICERCA DEL VERO VOLTO DI DIO 1. Eucaristia: ascolto e adorazione. 2. Eucaristia: la comunione con i fratelli 3. Eucaristia: dialogo e annuncio Animatori degli otto gruppi: don Luigino Zago, Silva De Luca, don Gigi Papa, Livio Caberlotto, don Marco Zarpellon, Dante Dal Cin, don Alessandro Ravanello e Carolina Sordon Coordinatore: mons. Martino Zagonel Ambito 2 - LA COSTRUZIONE DI UNA SOCIETÀ PIÙ UMANA 1. Formazione della coscienza sociale 2. Stili di vita 3. Immigrazione: dall’accoglienza all’interazione 4. Lavoro e sua dignità Animatori degli otto gruppi: Francesca Zabotti, Paola Gardenal, Sara Lorenzon, Nando Checchin, Goriziano Merotto, Francesco Salatin, don Gianpietro Zago e Vinicio Sandrin Coordinatrice: Piergianna Carnelos Ambito 3 - LA CURA DELLE RELAZIONI E DEGLI AFFETTI 1. Comunità ecclesiale e relazioni familiari 2. Comunità ecclesiale e relazioni nella comunità 3. Comunità ecclesiale e relazioni sociali I nove animatori: Mario e Carla Piazzetta, Antonio Da Ros, Laura Moretto, Claudio Bortolamiol, Francesca Villanova e Monica Crimella, Giuseppe Fedato, padre Bruno Pilati Coordinatore: Ubaldo Vaglieri Ambito 4 - L’EDUCAZIONE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO 1. I “nostri” giovani: segno, speranza, provocazione 2. Percorsi educativi di iniziazione cristiana 3. Adulti nella quotidianità della vita di fede 4. Linguaggi e media: spazi da abitare I nove animatori: Federico Citron, Lina Losso, Anna Laura Pillon, Samuele Rebuli, don Andrea Dal Cin, Diego Grando, don Roberto Bischer, Nunzia Caiazzo, don Fabio Soldan Coordinatore: don Andrea Dal Cin sciuto che non esiste una data certa della traslazione da Oderzo, spiegò “i criteri che ci condussero” a fissare nel 711 l’anno dell’arrivo delle reliquie a Ceneda. Il Vescovo sottolineò che tale scelta “si accorda, per quanto possibile, colla dicitura della sacra liturgia, colla erezione della sede episcopale di Ceneda, e colla certezza storica che almeno nel 711 il corpo di S. Tiziano qui era giunto e si venerava”. Il programma dell’anno giubilare fu davvero intenso. In Il primo numero del Bollettino Ecclesiastico Cattedrale vennero convocati laici, suddivisi nelle varie tenere specialmente tre “spirituaconfraternite e associazioni, relili vantaggi: la devozione verso il giosi e laici. Inoltre il Vescovo asanto Patrono più sentita, la inprì solennemente la sua seconda tercessione sua più larga ed effivisita pastorale. Per degnamente cace, e la imitazione vostra più feconcludere l’evento, venne indetdele”. ta una missione straordinaria e ci Nell’omelia della messa del pafurono “devoti pellegrinaggi” e trono del 16 gennaio 1911, il ve“solennissimi pontificali”. scovo Caron, dopo aver riconoIl resoconto dei festeggiamenti si trova nel primo numero del Bollettino ecclesiastico che risale proprio al gennaio 1911. La pubblicazione, che non ha mai conosciuto interruzioni fino ai giorni nostri, raccoglie, secondo gli intenti fondativi, gli Atti della Santa Sede, quelli vescovili sia amministrativi che pastorali e tutte quelle disposizioni ecclesiastiche che possono essere di aiuto al clero e ai fedeli della diocesi. Nacque come organo della nostra Diocesi, che allora si chiamava ancora di Ceneda. Nel 2010 un progetto dell’Archivio Diocesano ha reso possibile l’indicizzazione di tutti i bollettini, mettendo così a disposizione degli uffici di Curia ma anche di tutti gli interessati un utile strumento di ricerca. La mostra è aperta ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e, come detto, in via straordinaria durante il Convegno diocesano. Informazioni allo 0438-53489. Federico Citron Chiesa 4 marzo 2012 INIZIATIVA “UN PANE PER AMOR DI DIO” Una preziosa scatoletta “U n pane per amor di Dio” è un’iniziativa quaresimale ormai tradizionale che risale ai tempi del vescovo Luciani. Pensata per sostenere l’impegno quaresimale di conversione, che poggia sulle tre pratiche tipiche di questo tempo e che non possono mai andare disgiunte (preghiera, digiuno, solidarietà), è fatta propria dalla Chiesa diocesana e per questo dovrebbe avere la precedenza su altre eventuali iniziative di solidarietà proposte nello stesso periodo. Il tema di quest’anno – “Accendi nel cuore la passione di Dio per ogni uomo” – e il suo collegamento col cammino della nostra Chiesa sono bene presentati dal Vescovo nelle pagine introduttive del sussidio per la Quaresima redatto dall’Ufficio missionario. Scatoletta e sussidio vanno sempre insieme. La scatoletta senza il calendario rischia di diventare una colletta che non aiuta a maturare una sensibilità di solidarietà. Il calendario senza scatoletta fa perdere di vista l’obiettivo della solidarietà. È consigliabile distribuire o mettere a disposizione calendario e scatolette all’interno di un incontro o celebrazione dove le persone (ragazzi, giovani, adulti, famiglie) ricevano qualche informazione sulle finalità e modalità dell’iniziativa. È bene che anche la raccolta o restituzione della scatolette avvenga all’interno di una celebrazione, nella messa in Cena Domini o nella celebrazione del Venerdì santo. La distribuzione dei calendari e delle scatolette è gratuita, perché è finalizzata a una colletta di solidarietà. L’invito è di servirsi abbondantemente di ASSEMBLEA MISSIONARIA enendo conto dell’impeT gno di tanti per il Convegno diocesano, l’annuale Assemblea missionaria, inizialmente prevista per domenica 11 marzo, è rinviata alla domenica 16 settembre. questo materiale, evitando però sprechi inutili. Sarebbero risorse tolte alla solidarietà. Se qualche parrocchia desidera far arrivare a tutte le famiglie questo strumento, per certi versi ci fa piacere (vuol dire che lo apprezza!). Però bisogna trovare la maniera di farsi carico della spesa. Affinché tutti possano avere a disposizione il numero di copie che ritengono necessarie senza che ci sia spreco inutile di materiale: - ogni parrocchia provveda a segnalare e aggiornare periodicamente il quantitativo di copie che desidera. Basta una mail o una telefonata al Centro missionario diocesano o alla segreteria pastorale (vale anche per le altre iniziative del Cmd!). - Le parrocchie che, per qualche disguido o altre ragioni, ricevessero più materiale del necessario, lo segnalino e, possibilmente, lo restituiscano. Servirà per soddisfare le richieste dell’ultima ora di altre parrocchie. Le offerte raccolte hanno sempre permesso di “coprire” i progetti per i quali si chiede il sostegno tramite la scatoletta. Qualche volta, grazie a offerte particolari, siamo riusciti anche a dare di più. Quest’anno, oltre ai progetti segnalati, ci è giunta un’altra decina di richieste di solidarietà quando già eravamo in stampa. Cercheremo di rispondere positivamente a tutti, nella misura del possibile. Don Bruno Daniel 11 VENEZIA: INCONTRO ECUMENICO unedì 5 marzo a Venezia (alL la mattina dalle 10 e nel primo pomeriggio nella sede del Marcianum alla Salute e poi, alle 17.15, nella basilica di S. Marco per la preghiera finale aperta a tutti) si terrà un incontro ecumenico promosso dalla Commissione triveneta per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Sarà un incontro segnato soprattutto dal dialogo e dall’ascolto fraterno, intorno ai temi più rilevanti che caratterizzeranno il prossimo convegno di Aquileia. I lavori saranno introdotti dal vescovo di Bolzano monsignor Ivo Muser, per poi svilupparsi in un tempo abbondante dedicato al dialogo e al confronto all’interno di tre gruppi di studio moderati da don Giovanni Brusegan, don Santi Grasso e don Giuseppe Dal Ferro. La preghiera ecumenica in San Marco sarà curata dal Consiglio delle Chiese Cristiane di Venezia. Hanno già confermato la loro presenza alcuni rappresentanti di Chiese ortodosse, evangeliche e riformate presenti nel Nordest ed altri esponenti di comunità cristiane che, nei diversi territori, già condividono il cammino del dialogo e dell’incontro nelle realtà locali. CALENDARIO PASTORALE MARZO 2012 Appuntamenti pastorali del mese di marzo 2012 DI CARATTERE GENERALE Convegno diocesano (vedi programma a pagina 10). Catechesi quaresimali Proseguono le catechesi quaresimali del vescovo Corrado nelle foranie: lunedì 12 forania Mottense, martedì 13 forania Torre di Mosto, giovedì 15 forania Opitergina, lunedì 19 forania Zumellese, giovedì 22 forania Conegliano. Veglia per i missionari martiri Venerdì 23, alle 20.30 a Mansuè, veglia diocesana di preghiera per i missionari martiri. Si ricorda in particolare padre Cosma Spessotto. Giornata di preghiera per i mis sionari martiri Sabato 24 è la Giornata nazionale di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri. Nuovi accoliti Lunedì 26, alle 18.30 nella chiesa di Brugnera il Vescovo presiede la messa con l’istituzione di due nuove accoliti, Matteo Conte e Francesco Rebuli. SACERDOTI Ritiro spirituale Giovedì 22, alle 9 in Seminario a Vittorio Veneto, ritiro spi- rituale mensile per il presbiterio. Guida don Giorgio Scatto, della Comunità monastica di Marango (Ve) Incontro vicari foranei Martedì 27, alle 9 in Casa di spiritualità a Vittorio Veneto, incontro dei vicari foranei con il Vescovo. PASTORALE FAMILIARE Preghiera per le difficoltà del le famiglie Venerdì 9, alle 20.30 dalle suore Serve di Maria Riparatrici a Vidor e al monastero cistercense di San Giacomo di Veglia, incontro mensile di preghiera per le difficoltà delle famiglie. Tema: “Abita la terra... del Getzemani (la perseveranza)”. Ritiro per fidanzati Sabato 24 e domenica 25, a casa Dehon di Conegliano, ritiro spirituale per i fidanzati della diocesi. PASTORALE GIOVANILE Messa per i giovani in cielo Domenica 25, alle 18 nella chiesa della Maddalena a Oderzo, messa e momento di scambio in memoria dei giovani che hanno perso la vita. Sono invitati particolarmente i familiari. Festa dei giovani Sabato 31, alle 17.45 al collegio Brandolini di Oderzo, inizia la Festa diocesana dei giovani. Nel corso della serata: momento di preghiera e di dialogo con il vescovo Corrado sul tema della Giornata mondiale della gioventù “Siate sempre lieti nel Signore” (Fil 4, 4); stand ricreativi; musical “Assisi 1204” tratto da “Forza venite gente” con il gruppo Aliestese; cena al sacco. Iscrizioni sul sito www.diocesivittorioveneto.it. CASA DI SPIRITUALITÀ Incontro con le immagini della tradizione cristiana Domenica 25, alle 16 nella pieve di Sant’Andrea a Vittorio Veneto, lettura dell’antico crocifisso gotico doloroso, scultura lignea del secolo XV recentemente restaurata, accompagnata da brani musicali, in un contesto di preghiera. Relatore Giorgio Fossaluzza. USMI Incontro formativo Sabato 3, alle 8.30 dalle suore di Maria Bambina a Vittorio Veneto, incontro formativo per le religiose dell’Usmi “La democrazia e i suoi principi fondamentali nella Costituzione italiana”. Ritiro per la Pasqua Sabato 24, alle 8.30 al santuario Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, ritiro in preparazione alla Pasqua per le re- ligiose della diocesi. Conduce don Federico Zanetti, vicerettore del Seminario della diocesi di Concordia-Pordenone. CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI Cammini vocazionali Dalle 16.30 di sabato 3 alle 16 di domenica 4 in Seminario a Vittorio Veneto incontro del gruppo Sirio. Dalle 16.30 di sabato 10 alle 16 di domenica 11 in Seminario a Vittorio Veneto incontro del gruppo David. Domenica 11, dalle 9 alle 14 in Seminario a Vittorio Veneto, incontro del gruppo Miriam. Sabato 24 e domenica 25 esercizi spirituali per il gruppo Tabor organizzati dall’Azione cattolica. Sabato 24 e domenica 25, in Seminario a Vittorio Veneto, incontro del gruppo Ester. Domenica 25, dalle 9 alle 16 in Seminario a Vittorio Veneto, incontro del gruppo Samuel. Itinerario per cresimandi Sabato 10, alle 15 in Seminario a Vittorio Veneto, inizia il 5º ciclo dell’itinerario mistagogico per vivere la cresima. Il ciclo prosegue domenica 6 maggio e sabato 22 settembre. Per informazioni e prenotazioni: don Gianluigi Papa 0438-948441. Scuola di preghiera Venerdì 16, alle 20.30 in Seminario a Vittorio Veneto, Scuo- la di preghiera per giovani “Come in cielo così in terra... il dominio di sé”. Venite in disparte Da venerdì 16 a domenica 18 appuntamento del cammino di discernimento per giovani dai 20 ai 30 anni “Venite in disparte”. LA NOSTRA FAMIGLIA Gruppo Amici Domenica 4, alle 10 a La Nostra Famiglia di Conegliano, giornata del gruppo Amici de La Nostra Famiglia in preparazione alla Pasqua. In preghiera con don Luigi Monza Lunedì 12, alle 20.30 nella sede de La Nostra Famiglia di Conegliano, presentazione della lettera di don Luigi Monza a “A suor Tommasina Monza...” per “Gli incontri del lunedì” guidati dalle Piccole Apostole della Carità. Al termine adorazione eucaristica. Incontro di spiritualità Sabato 17, alle 10 a La Nostra Famiglia di Conegliano, incontro di spiritualità familiare proposto da La Nostra Famiglia. GRIS I Massoni Lunedì 19, alle 20.30 in Curia a Vittorio Veneto, incontro del Gris sui Massoni. 12 Chiesa 4 marzo 2012 È MANCATA ELISABETTA CARRER. HA DONATO A DIO LA VITA Voglio fare ciò che piace a Gesù E lisabetta Carrer, suora delle Orsoline di Sant’Angela Merici, ha potuto indossare l’abito religioso solo sul letto di morte. E dopo la morte, avvenuta lo scorso 4 febbraio, “tornata a casa”. Sì, a casa, nel suo paese natìo, Chiarano, come aveva sempre desiderato, dove aveva trascorso l’infanzia. Nata il 9 ottobre 1921, orfana di mamma, con dodici fratelli, fin da piccola dovette adattarsi a prestare servizio presso il medico locale. Tra i 17 e i 19 anni maturò la vocazione religiosa e con mille difficoltà entrò tra le suore Orsoline, nel noviziato di Calvi, in Umbria. Il dolore però era ancora in agguato per lei. Curata chirurgicamente per un’infezione all’arco, subentra una setticemia purulenta che le procurò decine e decine di interventi perché le garze andavano e uscivano dalla spina dorsale. La diagnosi finale fu tbc ossea ed Elisabetta dovette ritornare al secolo. Una zia suora dell’ospedale di Motta si prodigò per lei e la ricoverò a Venezia presso gli incurabili, poi ospedale San Lorenzo, dove è rimasta perennemente immobile a letto dal 1949 fino alla morte. Il giorno del funerale, padre Mario Sartor, cappuccino, ha presieduto la liturgia con altri quattro concelebranti, per mantenere la promessa fatta ad Elisabetta nel 1971 di celebrare le sue esequie. Ma doveva essere una festa di nozze – ha detto – perché Elisabetta finalmente aveva raggiunto lo Sposo tanto amato. Nell’omelia ha tratteggiato un profi- lo di vita straordinaria non solo per lo stato fisico, ma soprattutto per le Grazie che Dio ha riversato in quell’anima. Per lei, sempre a letto, il giorno e la notte erano indifferenti. Il patriarca Albino Luciani incontra Elisabetta Carrer nel 1977 Soffriva moltissimo e le lunghe medicazioni la prole faceva visita. A lei chiedeva stravano. La sua alimentazione è preghiere e confidava le preocsempre stata al limite dell’essencupazioni della diocesi. Prima del ziale. Nonostante ciò era fedele conclave da cui è uscito Papa – lo attesta un’audiocassetta – era anHa sofferto moltissimo e dato a salutarla. Il Signore l’ha provata come oro le lunghe medicazioni la prostravano. Nonostante nel crogiuolo ma è stato ricambiato con un amore fedelissimo. ciò era fedele alla Attorno al suo letto si era copreghiera, alla messa e struita una catena di volontari e al rosario quotidiani amici dai quali riceveva e ai quali donava amore. alla preghiera liturgica, alla mesÈ stata un parafulmine anche per sa e al rosario quotidiani tramite la sua Chiarano. Ai parroci che radio o televisione. Per la Chiesa nel tempo le hanno fatto visita e per la conversione dei peccatochiedeva notizie della comunità, ri si immolava ogni giorno ed è della vita di fede e delle iniziatisempre stata attenta e partecipe ve pastorali assicurando il suo ridegli eventi che hanno cambiato cordo di.... “povera inferma” coil mondo. Otto volte ha ricevuto me si legge in una lettera del 11 l’unzione dei malati. Chi l’ha avsettembre 1976. vicinata conferma che dal suo Non può essere passata invano volto raggiante traspariva la prequesta vita. Parleranno di lei molsenza misteriosa del Signore. ti testimoni e tante persone graNella piccola cameretta colpiva ziate ed edificate. Invocarne la una fotografia del cardinale Lubeatificazione è riconoscere nelciani accanto ad Elisabetta. Inla cara Elisabetta i prodigi dell’afatti, da patriarca di Venezia, fremore di Dio. quentemente, quasi in incognito, Renata Serafin MONASTERO INVISIBILE MARZO a preghiera è il mezzo attraL verso il quale noi alimentiamo e viviamo la nostra amicizia con Dio. In essa, noi comunichiamo a Dio i nostri stati d’animo, i nostri problemi, le attese, le gioie, le fatiche; ma soprattutto è il momento nel quale il Signore ci parla svelandoci la sua volontà. La varietà delle preghiere che nascono dal nostro cuore possono essere riassunte in due grandi ambiti: preghiera di supplica e di lode. Infatti, come dice il Santo Padre, “la supplica, connessa al lamento, e la lode, sono due dimensioni correlate e quasi inscindibili. Perché la supplica è animata dalla certezza che Dio risponderà, e questo apre alla lode e al rendimento di grazie; e la lode e il ringraziamento scaturiscano dall’esperienza di una salvezza, che suppone un bisogno di aiuto che la supplica esprime”. In questo mese di marzo noi, aderenti al Monastero Invisibile, rivolgiamo la nostra preghiera di supplica al Signore chiedendo che ci perdoni per quelle volte che non corrispondiamo al suo progetto di amore su noi. E innalziamo la nostra lode di ringraziamento a Dio per il passo importante che stanno per vivere Matteo Conte e Francesco Rebuli, due giovani del nostro Seminario. Infatti, ricevendo il ministero dell’accolitato e quindi dicendo il loro “eccomi”, corrisponderanno maggiormente alla chiamata del Signore al sacerdozio. Inoltre chiediamo allo Spirito Santo di infiammare il cuore di tutti quei ragazzi e giovani che, vedendo la scelta di questi loro fratelli, rispondano con coraggio alla loro vocazione. Intenzioni di preghiera - Per la Chiesa: nel tempo santo della Quaresima, il Signore continui a operare per la conversione e la salvezza di tutti i suoi fi- LE DUE ASSOCIAZIONI ACCOMUNATE DALL’INTENTO DI VIVERE IL VANGELO NEL MONDO Accordo Fuci-Meic a Fuci (Federazione univerL sitaria cattolica italiana) ed il Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) hanno recentemente siglato gli accordi bilaterali, che avvicinano queste due realtà dalla lunga tradizione di impegno spirituale e culturale. A livello nazionale, a metà settembre scorso, la Fuci (realtà universitaria della famiglia di Azione cattolica e presente nella nostra diocesi col gruppo di Conegliano) e il Meic hanno concluso degli accordi che agevoleranno la conoscenza reciproca e la cooperazione attraverso la partecipazione di rappresentanti nei rispettivi organi associativi. La nuova convergenza rispecchia quella già presente tra Fuci e Ac, con accordi simili, e va ad integrare sul piano istituzionale il lega- me profondo che esiste tra queste realtà. Fatto questo passo, gli accordi Fuci-Meic sono ora in sperimentazione nelle singole realtà che, sebbene autonome, sono unite da un legame formale, ma anche sostanziale. È l’intento di vivere il Vangelo nel mondo, messo in pratica con lo stesso stile ma che si declina diversamente: nell’università e nella cultura con la Fuci, nella cultura con il MeicC e nella spiritualità e nell’educazione nell’Ac. Questo nuovo accordo è anche una notizia positiva per l’arricchimento della cooperazione all’interno delle nostre varie associazioni laicali, utili per rispondere alle specifiche esigenze formative e non di ciascun cristiano, ma indebolite da una frammentazione a volte anche linguistica. DOVE VA IL NORDEST? RIFLESSIONI SUL SITO WWW.TONIOLORICERCA.IT el mese di marzo va on line il secondo numero monografico che N la rivista “Toniolo ricerca” (www.tonioloricerca.it) dedica all’approfondimento della situazione del Nordest sotto il profilo del bene comune, della famiglia, del welfare, del lavoro e dell’economia, della qualità dello sviluppo e del governo del territorio. Intervengono: Paolo Vercellone, membro del Comitato triveneto in preparazione ad Aquileia 2, Maria Letizia Tanturri, che dà una lettura demografica del Nordest, Barbara Segatto, che spiega come il capitale sociale possa rappresentare un elemento caratterizzante dei nuclei familiari, Paolo Possamai, direttore de “Il Piccolo” di Trieste, Alessandro Vardanega, presidente di Unindustria Treviso e Sara Parolari che approfondisce la scelta della Provincia autonoma di Trento di costituire un nuovo ente intermedio: le comunità di valle. BREVI TRIVENETO Oasis: le rivoluzioni africane Esce in questi giorni il nuovo numero della rivista Oasis, semestrale plurilingue (italiano, inglese, francese, arabo, urdu) dell’omonima fondazione internazionale che ha sede a Venezia. La rivista si trova in libreria o si può ricevere in abbonamento (sia cartaceo che online) come indicato nel sito della fondazione www.fondazioneoasis.org o dell’editore www.marcianumpress.it o a chiamando lo 0415312100. La sezione principale del nuovo numero approfondisce gli eventi che hanno investito il Nord Africa e il Medio Oriente dall’inizio del 2011 in poi, una stagione definita da Oasis “Primavera fugace”, un binomio che sa dire allo stesso tempo la speranza di cambiamento e la fragilità che le rivolte arabe hanno portato con sé. Bassano: esercizi spirituali Dalla sera del 19 alla mattina del 26 marzo alla casa di spiritualità dei gesuiti Villa S. Giuseppe di Bassano corso di esercizi guidato da padre Mario Marcolini, s.i., sul tema “Ascoltate oggi la voce del Signore, non indurite il vostro cuore” (Sal 95, 8). Informazioni: 0424504097 o www.gesuiti.it/bassano. gli e li prepari a celebrare con rinnovata fede, speranza e carità la Pasqua di Cristo Gesù, preghiamo. - Per i giovani del nostro Seminario che nella solennità dell’Annunciazione saranno istituiti accoliti: ricevano forza dallo Spirito Santo, siano sostenuti dalla famiglia e dalla comunità cristiana, abbiano nel cuore un rinnovato desiderio di donare la loro vita a Cristo e ai fratelli come preti, preghiamo. Asolo: esercizi con dom Mosconi Dalla sera di mercoledì 21 alla mattina di mercoledì 28 marzo nella casa di spiritualità S. Dorotea di Asolo corso di esercizi spirituali aperto a tutti con dom Franco Mosconi, camaldolese, sul tema “Come trasformare la nostra storia personale in storia di salvezza”. Informazioni e iscrizioni: telefono 0423-952001, e-mail [email protected]. Praglia: convegno Agesci Sabato 31 marzo, alle 15 nell’abbazia di Praglia (Pd), si terrà il convegno metodologico interbranca promosso dall’Agesci sul tema “Narrare l’esperienza di fede - Riflessione sull’educare alla fede oggi con il metodo scout”, con intervento di Francesco Chiulli (Gruppo sulle Tracce). Per approfondimenti e informazioni: www.agesci.org/downloads/narrazione - gruppo tracce.pdf. Chiesa 4 marzo 2012 CORSIVO BUON CONVEGNO! Azione Cattolica PROPOSTA ATTESA Esercizi, fonte di salvezza ed energia I n questi giorni di inizio Quaresima mi sono imbattuto in due testi. Uno di Paolo VI che, all’indomani del Concilio Vaticano II, afferma: gli esercizi spirituali sono una “fonte di salvezza e di energia spirituale da allargare e rendere possibile a tutte le categorie” perché diventino “un’abitudine del popolo cristiano molto, molto più diffusa e molto più nutrita di quanto non sia”. Il secondo è dei vescovi del Triveneto che dichiarano: “L’uomo d’oggi, mentre esprime nuove capacità, si dimostra nel contempo vittima illustre del più grave attentato alla sua libertà: egli non sa più pensare. […] Gli esercizi spirituali […] sono il mezzo più adatto e più prezioso per favorire il contatto dell’uomo con Dio. In essi è possibile la pausa ristoratrice che permette il dialogo con l’Eterno, al di fuori del turbinio degli interessi […]; l’incontro con la Parola di Dio” che trasforma e rigenera il cuore e la mente dell’uomo; “la facilità di rispondere a quella esperienza del divino così fortemente avvertita, ma che Dio riserva solo per chi si apparta e gli dona l’esclusività gelosa di una seppur breve parentesi di tem- po nella quale l’iniziativa sia solo e sempre di Lui” (Lettera sulla validità degli esercizi spirituali). Come, allora, non approfittare degli esercizi spirituali del quo- tidiano, occasione per farci abitare la nostra terra nella fede, in questa Quaresima “tempo favorevole della nostra salvezza”? Don Luigino Zago Il calendario degli esercizi 6-7-9 marzo 6-7-9 marzo 12-13-15 marzo 20-21-22 marzo 20-21-22 marzo 27-28-29 marzo 16-17-18 aprile 13 Forania La Colonna, Mareno di Piave (Patronato e Chiesa parrocchiale) Don Gianpietro Zago Forania Torre di Mosto, a Gainiga (Sala e Chiesa parrocchiale) Don Andrea Dal Cin Forania di Sacile, a Brugnera (Sale parrocchiali) Don Pietro Bortolini Forania Opitergina, a Oderzo (Sale dietro canonica e Duomo) Don Gianluigi Papa Foranie Pedemontana, Pontebbana, Conegliano e Vittorio Veneto, a Castello Roganzuolo (Canonica e Chiesa parrocchiale) Don Alessio Magoga Forania Mottense, a Villanova di Motta di Livenza (Sala e Chiesa parrocchiale) Don Lorenzo Marigo Foranie Quartier del Piave e La Vallata, a Pieve di Soligo (Sala e Cappella a fianco del Duomo) Don Bruno Daniel l coinvolgimento, la partecipazione, la corresponsabilità, l’esperienza di Chiesa in cammino che abbiamo fatto in questi mesi ci hanno preparato per vivere l’ultima fase del Convegno diocesano. Quel “Abita la terra e vivi con fede”, invito raccolto dalla Parola di Dio, è diventato via via preghiera, memoria, discernimento, canto, fino a farsi impegno, misura ed esame di coscienza quotidiano. Abbiamo sentito talmente familiare quel titolo da coglierne insieme alle tante sfumature, la concreta, personale provocazione a una testimonianza vera e credibile per ogni momento e ogni ambiente della nostra vita. Fin d’ora ringraziamo il Signore per questo tratto di strada che, illuminati dalla Sua Parola, abbiamo percorso, certi che insieme alle sollecitazioni e indicazioni che verranno da questa fase conclusiva non potremo perdere la bellezza di un cammino condiviso che ha visto tante persone coinvolte. Adulti, giovani, sacerdoti, persone consacrate che insieme hanno camminato, restituiscono alla nostra comunità cristiana e civile un’immagine di Chiesa bella, coinvolgente, che sa incontrare, accogliere e ascoltare e custodire una Parola, che è seme buono per la vita di ogni giorno. I Diego Grando BREVI AC Cammino fidanzati Domenica 11 marzo, dalle 15 alle 18 circa, a Cimavilla di Codognè negli ambienti della parrocchia, si svolge l’incontro mensile del percorso di formazione per fidanzati. Giornata di spiritualità per adulti/terza età Mercoledì 14 marzo, dalle 9 alle 16.30, nella Casa di spiritualità San Martino di Vittorio Veneto (Castello vescovile), con la guida di don Pietro Bortolini, si svolge l’abituale incontro di spiritualità per adulti/terza età. Per informazioni e prenotazioni – necessarie – chiamare in Ufficio diocesano Ac: 0438-940374. Esercizi spirituali per giovani e adulti Dal 16 al 18 marzo, nella Casa di spiritualità San Martino di Vittorio Veneto (Castello vescovile) si svolgono gli esercizi spirituali per giovani e adulti, con la guida di don Luigino Zago. Per iscrizioni e informazioni: Ufficio diocesano Ac, telefono 0438-940374. APERTE LE ISCRIZIONI PELLEGRINAGGIO IN AGOSTO “Rispondere all’Amore si può”, campi vocazionali estivi I giovani in Terra Santa a scorsa settimana un bambino L del catechismo mi ha chiesto: “Prima di essere nella pancia del- al 9 al 16 agosto si terrà un pellegrinaggio in Terra D Santa promosso dalla Pastorale giovanile diocesana in collaborazione con le parrocchie di Fratta e Ca- la mamma dov’ero?”. Dopo aver lasciato spazio alle varie ipotesi, la risposta è stata: “Da sempre tu e tutti noi siamo nel cuore di Dio. È Lui che ci ha amati, voluti e creati... la tua mamma ha cominciato a volerti bene da quando ti aspettava, ma il Signore da sempre”. Alla fine dell’incontro mi sono chiesta cosa avranno capito quei bambini di seconda elementare. Ho visto comunque nei loro occhi un senso di stupore e di apertura a questo mistero. Questa riflessione è fondamentale per tutta l’esistenza di una persona e andrà progressivamente approfondita. Sempre abbiamo bisogno di scoprirci pensati, cercati e amati. I campiscuola vocazionali della prossima estate mettono a fuoco questo tema, sintetizzato nello slogan “Rispondere all’Amore si può”. Ogni persona umana è frutto di un pensiero e di un atto di amore di Dio, amore immenso, fedele, eterno. La scoperta di questa realtà è ciò che cambia veramente la nostra vita nel profondo. Occorre scoprire e riannunciare la bellezza di questo Amore! Dio ci ama senza condizioni, senza possesso, senza ricatti. Ci ama non perché meritevoli. Non ci ama perché buoni, ma amandoci ci rende buoni. Non si tratta di un semplice ragionamento o di qualche gioco di animazione sul tema, ma di accompagnare ragazzi, adolescenti e giovani a un incontro personale con Dio, fonte dell’amore, attraverso l’incontro con Cristo. Per i ragazzi si tratta di un percorso che li porterà a scoprire Dio come l’autore del più bel dipinto che è la Creazione redenta da Cristo Risorto. In essa la vita di ciascuno è chiamata a essere un quadro d’autore, un’opera d’arte realizzata coi colori più belli, quelli della scelta vocazionale, i colori del Sì a Dio. Per gli adolescenti si tratta di un percorso alla riscoperta delle relazioni d’amore e d’amicizia in risposta a quel “Dio che ci ama per primo” e che ci ha creati capaci di rispondere al Suo Amore. Scopriranno insieme l’Amico Vero, Gesù Buon Pastore, che porta sulle spalle le pecore che hanno smarrito la strada e dona la propria vita per loro. IL CALENDARIO RAGAZZI - campo verde dalla quarta alla quinta elementare dal 6 al 12 luglio a Pozzale di Cadore - campo verde dalla quinta elementare alla prima media dal 12 al 18 luglio a Pozzale di Cadore - dalla seconda media alla prima superiore dal 2 al 6 luglio a Pozzale di Cadore RAGAZZE - dalla quarta elementare alla prima media dal 9 al 15 luglio a Spert d’Alpago - dalla seconda media alla prima superiore dal 2 al 9 luglio a Spert d’Alpago - dai 17 ai 20 anni dal 22 al 29 luglio all’Opsa di Sarmeola (Rubano - Pd) percorso di riflessione, preghiera personale e condivisione Per iscrizioni e informazioni: Silva De Luca, 339-4311041, [email protected]. mino, nella tradizione di una forte esperienza estiva. Il pellegrinaggio, essendo pensato per giovani, è un po’ diverso dai soliti: privilegia incontri con testimoni che vivono nella terra di Gesù, ed esperienze insolite, come la discesa a piedi lungo la valle del Cedron e l’ingresso a piedi al monastero di S. Giorgio nel deserto di Giuda. La salita sul monte Nebo sarà un raccordo tra Antico e Nuovo Testamento. Il programma in pillole. Giovedì 9 monte Carmelo e Haifa; venerdì 10 Nazaret, monte Tabor e Cana di Galilea; sabato 11 lago di Tiberiade, monte delle Beatitudini, sinagoga di Cafarnao, alla sera incontro con don Ilario Antoniazzi; domenica 12 ingresso in Giordania, a Madaba visita alla chiesa ortodossa di S. Giorgio, salita al monte Nebo, Betania, Gerico; lunedì 13 visita alla Gerico di Giosuè, monte della Quarantena, S. Giorgio di Koziba, incontro con fra Raed Sahliyeh; martedì 14 Ein Karem, Betlemme, monte degli Ulivi, basilica dell’Agonia, Getsemani, tomba di Maria, Cenacolo, Dormizione di Maria, al Getsemani a piedi passando per la valle del Cedron, alla sera adorazione nella basilica dell’Agonia; mercoledì 15 città vecchia di Gerusalemme, Muro del pianto, quartiere ebraico e quartiere armeno, Litostrato, Via Crucis, S. Sepolcro, incontro con fra Artemio Victores; giovedì 16 Emmaus Nikopolis. Quota di partecipazione tra i 1.350 e i 1.420 euro a persona (la cifra precisa dipende dal numero di partecipanti). Informazioni e iscrizioni presso don Pierino Bortolini (347-0419040), entro la domenica di Pasqua 8 aprile, versando una caparra di 300 euro. 14 Chiesa 4 marzo 2012 IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI IN BASILICA PER IL 502º ANNIVERSARIO DELL’APPARIZIONE In preghiera a Motta enerdì prossimo, 9 marzo, a V Motta di Livenza si celebra il 502º anniversario dell’apparizione della Madonna dei Miracoli. È in corso da martedì 28 febbraio la novena di preparazione, nel corso della quale tutti i pomeriggi fino a mercoledì 7 marzo alle 15 si tiene un atto peniten- ziale, seguito alle 16.30 dalla messa. Sabato 3 marzo è il terzo sabato di digiuno, come chiesto dalla Madonna dei Miracoli, con alle 20.30 l’ora mariana. Venerdì 9 marzo, festa della Madonna dei Miracoli, alle 10 ci sarà la messa solenne presieduta da don Giuseppe Querin, par- roco di Cessalto, per l’offerta dell’olio per la lampada votiva perenne alla Madonna, che quest’anno viene fatta dal Comune di Cessalto. Parteciperanno il sindaco Giovanni Artico, l’amministrazione comunale e i cittadini di Cessalto. Alle 14.30 ci sarà la messa dei giovani e degli anziani della parrocchia di Motta. Alle 16 ci sarà il vespro solenne e la processione alla cripta dell’apparizione. Alle 18 è in programma il pellegrinaggio votivo della città di Motta. Alle 18.30 ci sarà il solenne pontificale presieduto dal vescovo Corrado, con la partecipazione delle corali della forania Mottense. Nel corso della giornata ci saranno messe anche alle 7, 8.30, 11.30 e 17. Prosegue intanto il programma dei pellegrinaggi. Venerdì 2 mar- zo è la volta dei vicariati Spilimbergo, Portogruaro, Pordenone centro e Pordenone nord. Domenica 4 marzo: vicariato di San Donà di Piave. Lunedì 5 marzo: vicariati Pasiano, San Stino, Eraclea, Caorle, Fossalta di Portogruaro. Martedì 6 marzo: foranie Quarier del Piave, Oderzo, Zumellese. Mercoledì 7 marzo: vicariati Ponte di Piave, Monastier, Roncade “Circolo Ozanam”. Quest’anno, nelle domeniche fino al 4 marzo, l’animazione della messa delle 10 è stata affidata a una corale sempre diversa; e domenica 4 conclude questo servizio il coro San Vitale di Ceggia. UN ANNO FA, IL 2 MARZO, VENIVA ASSASSINATO IN PAKISTAN Shahbaz Bhatti, il ministro martire È passato un anno da quando, il 2 marzo 2011, a Islamabad veniva assassinato il ministro pakistano Shahbaz Bhatti, massacrato con 30 colpi di pistola in un agguato mentre usciva di casa con l’auto. La tragica fine di questo cattolico, ministro per le minoranze religiose in un Paese musulmano dove si stava battendo per il riconoscimento dei diritti di libertà e per la giustizia, suscitò vasta eco a livello internazionale. Come richiamò l’attenzione di molti credenti il suo testamento, da cui appare evidente l’eccezionalità di un uomo politico animato da grande fede e capace di dedizione totale. Anche in diocesi il martirio del ministro pakistano suscitò grande commozione. Egli aveva dato la sua disponibilità a partecipare a una delle celebrazioni a Motta di Livenza per il Giubileo dei 500 anni dell’apparizione. A portare il suo saluto, poiché alla fine non gli fu possibile essere presente, fu il fratello Paul. Quella sostituzione davanti al santuario mariano mottense fu in qualche modo un presagio di quel che sarebbe seguito. All’assassinio di Shahbaz, il governo pakistano volle compiere una scelta che dimostrasse la volontà di continuare la sua opera, pagata a così caro prezzo. E propose proprio al fratello Paul di prendere il suo posto, offrendogli il ruolo di Consigliere speciale per le minoranze religiose. Per lui, residente da anni in Italia, medico e senza alcuna esperienza d’impegno politico, non dev’essere stato affatto facile accettare questo incarico, delicato quanto pericoloso. Per Paul Bhatti è così iniziato un periodo di grande impegno, in un contesto quanto mai difficile, costellato di ostacoli, attentati e violenze, ma di piccole conquiste, come quello di riuscire a togliere il nome di Gesù Cristo dalle parole “blasfeme” di cui è vietato l’utilizzo negli sms. Nel frattempo le indagini per individuare i responsabili dell’agguato che è costato la morte al ministro cristiano procedono a singhiozzo, suscitando grandi dubbi sull’effettiva volontà delle forze dell’ordine di punire i colpevoli. Intanto nei giorni scorsi Bhatti, nell’ambito dei suoi contatti internazionali, è stato in visita ne- DOMENICA 4 PREGHIERA DEI FEDELI el primo anniversario della morte di Shahbaz Bhatti, nelle N celebrazioni eucaristiche di domenica 4 marzo tutte le parrocchie della diocesi di Vittorio Veneto sono invitate, nel corso della preghiera dei fedeli, a rivolgere questa intenzione predisposta dall’Ufficio liturgico diocesano. gli Stati Uniti, ricevuto alla Casa Bianca e al Dipartimento di Stato. Ed è ora in preparazione, in data ancora da fissare, un suo incontro con il papa Benedetto XVI. LA PREGHIERA DI SHAHBAZ ALLA MADONNA DI MOTTA PER IL PAKISTAN il legame che c’eSrapiegatrabeneil ministro ucciso Shahbaz Bhatti e la Madonna di Motta, la preghiera che egli scrisse per recitarla personalmente in occasione della grande celebrazione giubilare del 19 settembre 2010, e che poi, non potendo intervenire, affidò al fratello Paul per la lettura. A Motta ci fu poi anche un visitapellegrinaggio dell’anziana mamma dei Bhatti (originari del villaggio di Kushpur), per affidare alla Madonna dei Miracoli l’anima di Shahbaz. Paul Bhatti mentre legge la preghiera del fratello Shahbaz, durante la grande celebrazione giubilare nel settembre 2010 a Motta Shahbaz Bhatti; (sotto) la grande folla al suo funerale Preghiera Maria, salva le famiglie e i giovani del Punjab dalla violenza e dal terrorismo; noi abbiamo fiducia in Dio, Lui è il nostro Salvatore. Maria, aiuta i cristiani del Pakistan ad essere una coraggiosa famiglia assieme alle persone discriminate da leggi ingiuste, perseguitate e uccise a causa della loro fede; noi aspettiamo soltanto un posto ai piedi di Gesù. Maria, fa che sempre consideriamo i poveri e i dimenticati presenti nella nostra vita; essi sono la parte bisognosa del corpo di Cristo. Madre del Cielo, nostra Madonna dei Miracoli, Regina del Pakistan, prega per noi. Amen. Shahbaz Clemente Bhatti Per Shahbaz Bhatti, nel primo anniversario del suo martirio in Pakistan, e per quanti in ogni parte del mondo testimoniano la fedeltà a Cristo donando la loro vita: la loro fede vissuta fino al dono totale di sé produca anche in ciascuno di noi, in questo tempo di Quaresima, una verifica del nostro essere cristiani e diventi semente per una società più giusta, fondata sul rispetto di ogni credo religioso e dei fondamentali diritti umani, preghiamo. Le celebrazioni per l’anniversario Per il primo anniversario della morte di Shahbaz sono previsti in Pakistan diversi momenti di rievocazione e di celebrazione religiosa, sia nella giornata del 2 marzo che nei giorni successivi, in particolare domenica 4 marzo, a Kushpur, a Lahore e ad Islamabad. Hanno annunciato la loro partecipazione esponenti di tutti i gruppi religiosi e rappresentanti dei vari partiti, oltre al capo del governo pakistano. Anche in terra trevigiana la memoria del ministro martire e il legame con Paul Bhatti sono tuttora ben vivi. Tra questi c’è la solidarietà e amicizia sviluppatasi in questo anno da parte dell’Azione cattolica diocesana. Il sussidio per la Quaresima 2012 preparato dalla diocesi vittoriese ha dedicato a Shahbaz il primo giorno, il mercoledì delle Ceneri, riportando anche una parte del suo testamento. E l’Ufficio liturgico diocesano ha preparato un’intenzione per la preghiera dei fedeli delle messe di domenica 4 marzo. Il rettore della basilica mottense padre Alfonso Cracco ha inviato nei giorni scorsi un messaggio ufficiale a Paul Bhatti, per esprimergli la vicinanza spirituale e umana. “La figura di Shahbaz – scrive padre Cracco – ha lascia- to un’eredità di autentica testimonianza del Vangelo di Cristo in moltissime persone, che attraverso lui comprendono meglio il significato di seguire la strada di Gesù verso i poveri e i perseguitati. Posso immaginare la difficoltà del suo attuale impegno in Pakistan per continuare l’opera di Shahbaz. Spesso rivolgiamo la nostra preghiera al Signore e chiediamo l’intercessione della Beata Vergine dei Miracoli per le comunità cristiane in difficoltà nel mondo, ricordando quindi anche il Pakistan e, in particolare, quanto lei sta facendo come uomo di fede impegnato nella sua patria”. Nelle celebrazioni del 2 e 4 marzo nel santuario mottense verrà inoltre proposta una speciale intenzione di preghiera per Shahbaz e per i cristiani del Pakistan. Nella parrocchia di Badoere, dove Paul Bhatti ha la residenza e dove ha esercitato per anni la professione di medico, venerdì 2 marzo verrà celebrata una messa di suffragio. Il 26 aprile a Oderzo uno spettacolo sulla figura di Shahbaz Bhatti verrà messo in scena dagli studenti di due scuole superiori locali. Venerdì 27 aprile Paul Bhatti sarà a Castelfranco Veneto dove riceverà per Shahbaz il Premio San Liberale assegnato dalla parrocchia del Duomo. Chiesa 4 marzo 2012 Quale bellezza? Domenica 4 marzo - II di Quaresima - anno B Gen 22, 1-2. 9. 10-13. 15-18; Sal 115; Rm 8, 31-34; Mc 9, 2-10 Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi Seconda settimana del Salterio L a citatissima frase di Dostoevskij La bellezza salverà il mondo si presta a innumerevoli interpretazioni, come accade di sentire. Alla luce del vangelo della trasfigurazione, vorrei capire la portata dell’affermazione del grande pensatore russo. Innanzitutto viene da chiedermi: quale bellezza? Una distinzione fondamentale la troviamo nella Prima lettera di Pietro 3, 3-4. È rivolta alle donne, ma vale per tutti, specialmente ai nostri giorni: Il vostro ornamento non sia quello esteriore – capelli intrecciati, collane d’oro, sfoggio di vestiti – ma piuttosto, nel profondo del vostro cuore, un’anima incorruttibile, piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso da- vanti a Dio. La Parola di Dio ci invita a riflettere sull’autentica bellezza di ogni persona, cercando di cogliere quell’armonia che la rende attraente e capace di comunicare ricchezza di vita. Purtroppo siamo contaminati dal mito della bella figura e dalla paura di perdere la faccia piuttosto che la coscienza, con la scusa che “fanno tutti così”. La religione non sfugge allo sfoggio di esteriorità e delle cerimonie lussuose, ancor più stridenti se paragonate all’estrema semplicità del fondatore. È sempre ricorrente il pericolo denunciato da Gerolamo Savonarola: “Una volta i calici erano di legno e i preti d’oro, adesso i calici sono d’oro e i preti di legno”. Il culto dell’apparenza produce maschere facciali e attaccapanni ambulanti, senza consistenza umana. A questo proposito si parla di “trucco” che, secondo il dizionario, sarebbe “ogni abile artificio diretto al conseguimento di effetti illusori”. E mi viene da domandare: per chi dovrebbe soprattutto funzionare? Il più grande spettacolo dopo il week-end o no, non preoccupatevi, N non vogliamo certo parlare dello spettacolo di Fiorello, che a dir la verità non abbiamo neanche visto (in casa non abbiamo il televisore) ma solo prendere spunto da questo per condividere con voi una semplice esperienza di preghiera e di fede che è stata per noi importante e che ci ha fatto scoprire e assaporare la bellezza e la ricchezza della Parola di Dio anche nella semplicità della nostra famiglia. Fin da fidanzati abbiamo iniziato a frequentare settimanalmente un gruppo di lettura del Vangelo. Dopo il matrimonio abbiamo sentito però anche il desiderio di trovare un piccolo momento anche solo tra di noi per leggere insieme e meditare il Vangelo della domenica. All’inizio non è stato facile. La stanchezza del dopo lavoro, l’accudire il bimbo, gli impegni extrafamiliari e, diciamolo, an- che un po’ di pigrizia erano sempre in agguato per toglierci quel piccolo ma prezioso momento di intimità con Dio che tanto faticosamente ci eravamo regalati. Così per quasi un anno tutti i lunedì sera, dopo aver messo a letto il bimbo, ci ritrovavamo seduti belli comodi sul divano, luce soffusa e magari il fuoco della stufa a riscaldare il corpo e il cuore e nel silenzio quasi magico di quel momento ecco il Vangelo fra le mani e la parola di Gesù farsi strada nei nostri pensieri. Per chi lo porta o per chi lo guarda? E se il trucco diventasse uno stile di vita? E l’uso di una o più maschere un’abitudine? Abbiamo bisogno di discernimento per distinguere l’oro dalla bigiotteria, la saggezza dalla retorica, la propaganda ingannevole dalla diffusione del bene, gli atteggiamenti umani autentici da quelli interessati. Stiamo assistendo, purtroppo, a un crescendo di prostituzione visuale, che ci lascia indifferenti. Sia ben chiaro che esiste una radicale differenza tra l’uso dei cosmetici e le cure estetiche che possono aiutare la salute e la comunicazione dei sentimenti e l’abuso esagerato che si sovrappone, maschera e inganna. Ho letto questa scritta cubitale nel retro di un camion: “Il successo dipende dal sapere esibirti”. Accanto appariva un corpo femminile. Era la propaganda di una ditta di imballaggi, per fortuna. Pietro rimase affascinato dallo splendore di Gesù trasfigurato e desiderava eternizzare quella meravigliosa esperienza. Quest’anticipo della gloria della risurrezione, come un flash abbagliante, era provvisorio, per animare Pietro e tutti noi cristiani a seguire Gesù nel cammino quotidiano, portando la nostra croce. Gesù segue il cammino del cuore, che crea l’estetica evangelica dell’amore per realizzare il progetto del Padre. È la bellezza che salva il mondo. Don Domenico Salvador L’incontro era molto semplice, nulla di preparato. Uno di noi leggeva il Vangelo e poi, dopo qualche istante di silenzio scaturiva una riflessione, un’idea, un dubbio che il brano, una frase o anche una sola parola faceva nascere in uno di noi e così partiva la condivisione. La parola di Dio ci faceva parlare di fede, di amore, di politica, di gioie, di tristezze e difficoltà, della nostra famiglia, insomma ci aiutava allo stesso tempo a conoscere più noi stessi, a conoscere meglio l’altro e a scoprire sempre più la bellezza del messaggio evangelico. Oltre a diventare un prezioso strumento di approfondimento della nostra fede la lettura del vangelo ci ha aiutato anche a crescere come coppia. Un momento in cui sciogliere eventuali tensioni, piccoli attriti e incomprensioni che magari giacevano latenti in attesa di trovare una via d’uscita. Per fortuna o forse purtroppo è arrivata l’estate e con essa le serate in giardino, le passeggiate e le vacanze e così abbiamo sospeso momentaneamente i nostri incontri. Da quel giorno però non siamo più riusciti a ricominciare. Ci auguriamo di riuscire a riprendere al più presto i nostri incontri del lunedì e far sì che “il più grande spettacolo dopo il week end” diventi l’incontro costante e vivo con la parola di Gesù. Barbara e Franco Canal 15 Domenica 4 marzo: celebra messa e cresime a Campolongo (ore 9), Portobuffolè (ore 11) e Torre di Mosto (ore 16.30). Da lunedì 5 a venerdì 9 marzo: partecipa agli esercizi spirituali con i vescovi della Conferenza episcopale triveneta. Venerdì 9 marzo: al santuario di Motta di Livenza presiede la messa nella solennità della Beata Vergine Maria dei Miracoli (ore 18.30). Domenica 11 marzo: celebra messa e cresime a Fontigo (ore 11). BREVI CHIESA DIOCESANA Usmi: incontro formativo Sabato 3 marzo dalle suore di Maria Bambina di Vittorio Veneto si tiene un incontro formativo per tutte le suore della diocesi. Il tema è “La democrazia e i suoi principi fondamentali nella Costituzione italiana”. Il relatore è Vincenzo Dell’Utri, già docente di filosofia e storia a Sacile. L’inizio è previsto per le 8.30. Agesci: il 3 e il 4 “Giocare con Dio” Sabato 3 e domenica 4 marzo gli scout Agesci della zona di Vittorio Veneto sono impegnati nel “Giocare con Dio”. Il tema di quest’anno è “Noi, strumento nelle mani di Dio”. Ritrovo alle 15 in tre luoghi diversi: il cimitero di Ceneda per i gruppi di Vittorio, Orsago e Susegana; la Comunità vocazionale di Castello Roganzuolo per i gruppi di Ponte della Priula, Oderzo e Motta; la parrocchia di San Pio X a Conegliano per i gruppi di Conegliano, Susegana, Torre di Mosto e Ponte di Piave. I partecipanti devono essere attrezzati per “fare strada”. La mèta è segreta. Domenica alle 12 messa e alle 14.30 conclusione. Mons. Poletto alla Nostra Famiglia Domenica 4 marzo alla Nostra Famiglia di Conegliano si tiene la Giornata dell’amico. Si tratta di un’iniziativa rivolta a tutti coloro che hanno incontrato nella loro vita la spiritualità del beato Luigi Monza. È un tempo di riflessione, preghiera e amicizia durante la Quaresima. Programma: alle 9.30 accoglienza e preghiera; alle 10 riflessione del vescovo Ovidio Poletto sul tema “Quaresima: un tempo per ritrovare se stessi”; alle 11.30 messa; alle 12.30 pranzo (costo 7 euro); alle 14.30 condivisione di gruppo; alle 16 preghiera conclusiva e saluti. Per i bambini è prevista un’attività di preparazione alla Pasqua. La messa domenicale a Rpc Tutte le domeniche di marzo Radio Palazzo Carli trasmette in diretta la messa dalle nostre parrocchie: domenica 4 alle 10 da Vittorio Veneto, domenica 11 alle 11 da Sacile, domenica 18 alle 11 da Conegliano, domenica 25 alle 10 da Sacile. Centro di studi biblici: aggiornamento biblico con il prof. Orsatti Prosegue al Centro di studi biblici di Sacile l’aggiornamento biblico-culturale dedicato al tema “Come a un ricco banchetto - Cibo e convivialità nella Bibbia”. Giovedì 8 marzo alle 20.30 in sala Capitanio a palazzo Carli il professor Mauro Orsatti di Brescia interverrà sul tema “Incontro, condivisione e miracoli”. INCONTRO COLLABORATORI DELL’AZIONE iovedì scorso, 23 febbraio, si è svolto in Castello vescovile l’inG contro dei collaboratori del nostro settimanale. Si è discusso di alcune possibili novità da introdurre nel giornale per renderlo ancor più vivace e attento alla vita delle comunità parrocchiali e civili. Nei prossimi giorni le proposte emerse verranno meglio vagliate e si deciderà su quali puntare. Anche il Vescovo ha portato un saluto e un grazie ai collaboratori dell’Azione. 16 4 marzo 2012 COMMEDIA DI COONEY “Chat a due piazze” allo Zancanaro ivertimento assicurato con D “Chat a due piazze”, la nuova esilarante commedia del maestro della comicità Ray Cooney, in programma al teatro Zancanaro venerdì 9 marzo alle 21. Il testo del britannico Cooney viene proposto nella versione italiana di Luca Barcellona e si presta perfettamente alla regia di Gianluca Guidi, figlio di Johnny Dorelli, che proprio nel 1986 aveva interpretato “Taxi a due piazze” ovvero il prodromo di questa nuova opera. La vicenda è ambientata a Roma ai tempi di Facebook ed è la storia di un tassista bigamo che conduce una doppia vita dividendosi tra due mogli, una che vive a piazza Irnerio e l’altra a piazza Risorgimento. Un bel giorno i due figli, avuti rispettivamente dalle due famiglie, si conoscono in chat su internet e decidono di incontrarsi. Una serie di equivoci, coincidenze e bugie a ritmo infernale per una conclusione inaspettata. Gli attori principali sono Fabio Ferrari, Lorenza Ma- A POSSAGNO SI È APERTA LA MOSTRA DEDICATA ALLE CELEBRI DANZATRICI DI ANTONIO CANOVA Danza, maestro L a gipsoteca museo Canova di Possagno dedica una fantastica mostra alle danzatrici. A quelle creature bellissime, che Canova creava come antidepressivo e come antidoto al male di vivere, nel senso che si affidava alla loro vitalità, alla “forza della gioventù più vigorosa” che da esse prorompeva, quando sentiva avvicinarsi quello stato di prostrazione fisica e morale che lui stesso attribuiva al “male di qualche amico o alle vicende del mondo”. La loro bellezza, lievità, forza schiacciava ogni melanconia e ridava al maestro la joie de vivre di cui aveva bisogno. Tre, che sembrano lottare con la legge di gravità, le traspose in marmo, molte altre si limitò ad abbozzarle, a disegnarle o a dipingerle nelle sue coloratissime tempere. L’idea per questa affascinante mostra, destinata a bissare il successo davvero clamoroso di quella recentemente dedicata alla bellezza imberbe del Principe Lubomirksky, è legata a un risarcimento artistico e storico. Tra i capolavori del museo e Fino al 30 settembre è possibile ammirare alcuni capolavori assoluti come la “Danzatrice con le mani sui fianchi” e la riproduzione in 3D della “Danzatrice con i cembali” gipsoteca Antonio Canova di Possagno si conserva il gesso originale (quello su cui effettivamente lavorò Canova, affidandone la trasposizione in marmo ad abili collaboratori e su cui interveniva alla fine nell’intento di rappresentare “la vera carne”) della “Danzatrice con i cembali”, eseguita per l’ambasciatore russo a Vienna Andrei Razumovskij, ora patrimonio inamovibile del Bode Museo di Berlino. Le sensuali braccia tornite e i cembali della “Danzatrice” vennero polverizzate da una granata austroungarica durante i cannoneggiamenti che colpirono Possagno, a ridosso del Monte Grappa, nel corso della Grande Guer- Teatro CUCCIOLI VENERDÌ 2 MARZO ALL’AUDITORIUM DI PIEVE Le figurine “L’estate di Giacomo” riscalda PaesAgire Il mondo delle donne secondo Debora Villa al Da Ponte la donna, giovedì 8 marzo presenta uno spettacolo al femminile. Alle 21 al teatro Da Ponte, infatti, porta in scena “Tutto quello che non avreste voluto sapere sulla donna… ma io ci tengo a dirvelo”. Debora vagabonderà nella storia antica a recente, nella letteratura, nelle favole e nelle cronache, nel cinema, nelle pubblicità e nelle canzoni in tutto quello che serve per cercare di capire perché, nonostante tut- La danzatrice con le mani sui fianchi Cinema&Ambiente GIOVEDÌ 8 A VITTORIO VENETO rriva Debora Villa. L’attriA ce milanese, in occasione della Festa internazionale del- ra. Da allora l’opera protende al cielo i suoi candidi moncherini. In questi mesi, ottenuti tutti i permessi del caso, con le cautele necessarie, la “Danzatrice” sta tornando a suonare i suoi cembali. Il Bode Museum, in un grande progetto congiunto della Fondazione Canova e Fassa Bortolo, infatti, ha concesso di realizzare una scansione in 3D dell’opera in marmo. E, con un procedimento inverso a quello tradizionale, sarà ricorrendo al marmo finale che si completerà il gesso originale. L’opera berlinese, coinvolta da un incendio già nel Palazzo di Vienna, mostra delle pericolose fessurazioni e non potrà ovviamente muoversi dalla sua attuale sede. Va annotato come l’incendio del marmo e il danneggiamento del gesso originale non siano le uniche avversità che hanno colpito o contornato queste magiche creature canoviane. Intorno a queste meraviglie vi sono storie di grandi innamoramenti, come quello dell’imperatrice Josephine de Behaurnais che volle per sé la “Danzatrice con le mani to questo cianciare di femminismo, diritti delle donne e quote rosa, la donna fa notizia solo quando compare mezza nuda sulle copertine dei rotocalchi. Attualmente impegnata nella conduzione del programma “Lilit - In un mondo migliore” su Raitre, Debora Villa ha sempre fatto molta televisione, partecipando a programmi cult come “Colorado Cafè”, “Sputnik”, “Super Ciro”, “Scatafascio”, le sitcom “Camera Cafè” e “Così fan tutte”, “Glob - L’osceno del villaggio” e “Zelig”. orna il grande cinema, veT nerdì 2 marzo, a PaesAgire con una vera e propria “chicca” in anteprima: “L’estate di Giacomo” (Italia, 2011, 75’) del regista friulano Alessandro Comodin (nella foto), un film solare, evocativo, pieno di poesia, superpremiato e apprezzato dalla critica. La proiezione, a ingresso libero e gratuito, si tiene alle 20.45 all’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo. Precede la visione del film la conversazione sul tema “Paesaggi dell’anima” tra lo psichiatra Tiberio Monari, responsabile dell’Area di riabilitazione psichiatrica dell’Ulss 7, e Loris Viezzer, docente dell’Istituto superiore “Marco Casagrande”, che rafforza ulteriormente la collaborazione con le istituzioni del territorio, a cominciare dalla scuola. “L’estate di Giacomo” ha ricevuto numerosi premi: il “Pardo d’oro” del 64º Festival internazionale del film di Locarno; la menzione speciale della giuria e il Premio “Cinemaitaliano.info - CG Home Video” al 52º Festival dei popoli di Firenze; l’“Ovidio d’argento” per il miglior film al 29º Sulmonacinema Film Festival. Tornano a grande richiesta in edicola gli album di figurine “Cuccioli”, il fortunato marchio di Gruppo Alcuni - Raidue. Per rispondere alle centinaia di domande dei piccoli fan della serie, infatti, finalmente è tornato in distribuzione nelle edicole di tutta Italia l’album di figurine dei “Cuccioli”, realizzato da Azzurra Edizioni. Gli album, oltre alla copertina, contano 32 pagine sulle quali sarà possibile attaccare 191 figurine. Nell’album è presente anche un inserto speciale che contiene da una parte un poster dei Cuccioli, dall’altra la plancia per giocare al Grande gioco di Vadmalà (uno dei personaggi della serie) con tanto di fiches fustellate da usare come segnaposto. L’album, realizzato in carta certificata Fsc, racconta le avventure della terza serie del cartoon, ambientata “Nel bosco di mezzo”. 17 4 marzo 2012 TEATRO rio, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino con la partecipazione straordinaria di Antonio Pisu. Biglietti: platea da 22 a 18 euro, galleria da 17 a 15. Informazioni e prenotazioni: teatro Zancanaro telefono 0434780623, Comune di Sacile telefono 0434-787137. Vesna Maria Brocca La danzatrice con i cembali SACILE Fazioli Concert Mercoledì 7 marzo, alle 20.45 alla Fazioli Concert Hall, appuntamento con la pianista che nel 2006 è stata proclamata ambasciatrice della cultura lituana: Muza Rubackyté. La sua carriera è stata ostacolata nella prima parte dai severi limiti che il regime sovietico impose ai suoi spostamenti, anche dopo la conquista all’unanimità del concorso Liszt-Bartok di Budapest. Solo con l’indipendenza della Lituania nel 1991, l’artista ha potuto trasferirsi a Parigi dove le è stato conferito il titolo di “Le grand maitres franais”. Oggi a buon titolo viene definita da molti critici “The magnificent Muza” poiché la sua carriera concertistica non conosce più limiti né confini. A Sacile Muza eseguirà un repertorio che spazierà dalle musiche di Schubert a quelle di Liszt e Beethoven. VITTORIO VENETO Sabato 3 marzo, alle 16 al Centro culturale Parco Fenderl, la compagnia Pierpaolo Di Giusto di Udine porta in scena “Il circo tre dita”. Ingresso: 5 euro. SACILE Sabato 3 marzo, alle 20.30 a palazzo Ragazzoni Flangini Biglia, Paola Bacchetti e Massi- sui fianchi”, la stessa che al Salone parigino del 1813 “fa impazzir tutti” o l’altra delle tre, la “Danzatrice col dito al mento”, commissionata dal conte Manzoni che non riuscì mai a godersela perché nel frattempo venne assassinato. Le danzatrici trasmettevano, evidentemente, positività, forza, giovinezza e ammaliavano non solo Canova, tant’è che l’artista fu costretto a farne diverse repliche e molte altre vennero realizzate negli anni successivi, issate a trasmettere bellezza e grazia in luoghi, i più diversi, dalla stazione centrale dei telefoni di San Pietroburgo sino al Messico o a Cuba o al Canada. Va chiarito che il tema della danza in scultura non venne limitato da Canova alle tre danzatrici oggetto di questa mostra. Egli rappresentò, infatti, altre figure che danzano, ma si trattava di dee o muse, quindi figure mitologiche, concettualmente ben diverse da queste, ragazze reali, impegnate in danze contemporanee, lontanissime dalle pur superbe rappresentazioni di Ebe o di Tersicore. Questi omaggi alla classicità, quelle iniezioni di ottimismo, forza per momenti bui. Regina della mostra sarà la danzatrice restaurata, affiancata, come in una grande festa da ballo a corte, da un nugolo di 50 meravigliose fanciulle danzanti. CANOVA E LA DANZA, fino al 30 settembre, aperta tutti i giorni (tranne i lunedì non festivi) dalle 9.30 alle 18. miliano Sassi portano in scena “Volontarie della libertà. Le donne e la Resistenza”. Ingresso libero. CORDIGNANO Sabato 3 marzo, alle 21 al teatro centro culturale “E. Francesconi”, il Gruppo teatrale dell’Università adulti e anziani di San Fior porta in scena “Al cuor nol fa le rughe” di Luigina Mattiuzzi. Ingresso libero. CONEGLIANO Domenica 4 marzo, alle 16.30 al Dina Orsi, la compagnia La Piccionaia - I Carrara di Vicenza porta in scena “Mimì e la felicità” per bambini. Ingresso: 6 euro. n altro appuntamento U con il meglio della comicità italiana sta per arrivare sul palcoscenico della Zoppas Arena di Conegliano. Con il suo ultimo one man show, il grande comico genovese Maurizio Crozza è atteso per sabato 3 marzo alle 21.30 con uno spettacolo che sta registrando il tutto esaurito in tutta Italia. Crozza è uno dei comici più noti del momento soprattutto per le partecipazioni televisive, tra le quali il talk show politico “Ballarò” in onda su Raitre e per il quale firma la copertina, e le puntate di “Italialand” su La7. Vizi più che virtù animeranno il nuovo e atteso spettacolo “Giro d’Italialand” che saprà mettere a nudo le assurdità, i peccati e le manie di un Paese, con la complicità del pubblico, in un affollarsi di storie che difficilmente si raccontano in televisione. Molte sono le imitazioni geniali che sono entrate a far parte della storia recente della comicità italiana, come quella SAN PIETRO DI FELETTO Chiude sabato 3 marzo, nella sala Giovanni Paolo II, la mostra “Immaginario amore” di Letterio Riso. Orario: sabato 17-19, domenica 11-12.30 e 17-19. Ingresso libero. VERONA Fino al 9 aprile, al palazzo della Gran Guardia in piazza Bra, è aperta la mostra “Il Settecento a Verona. Tiepolo, Cignaroli, Rotari”. Orario: lunedì-domenica 9.3019.30. Ingresso: 10 euro, ridotto 8. PIAVON Fino al 25 marzo, a Ca’ Lozzio, la mostra di Marina Battistella. Orario: mercoledìdomenica 15-24. VENEZIA Fino al 10 aprile, al Museo Correr, al Museo archeologico nazionale e alle sale monumentali della Biblioteca nazionale marciana, è aperta la mostra “Armenia. Impronte di una civiltà”. Orario: 10-19 (biglietteria 1018). Ingresso: 14 euro, ridotto 8. PIAZZOLA SUL BRENTA Fino al 1º aprile, a villa Contarini, è aperta la mostra “East zone. Fotografi veneti attraverso l’oriente dell’Ottocento” di Antonio Beato, Felice Beato e Adolfo Farsari a cura di Magda Di Siena. Orario: 10- COLLE UMBERTO Domenica 4 marzo, alle 15.30 nella palestra comunale, il Teatro dei Pazzi porta in scena il musical “Aladin e la principessa”. Ingresso a offerta libera. Il “Giro d’Italialand” di Maurizio Crozza fa tappa a Conegliano 16. SAN PIETRO DI FELETTO Fino al 31 marzo, al ristorante relais Ca’ del Poggio, resta aperta la mostra personale del pittore e scultore Adriano Piu. VITTORIO VENETO Domenica 4 marzo, alle 16 al patronato Costantini-Fiorentini, il TeatroRoncade porta in scena “Il nobile Amoeri” di Bruno Lorenzon. Ingresso: 7 euro, ridotto 3. LA TOURNEE DEL COMICO GENOVESE ALLA ZOPPAS ARENA MOSTRE TREVISO Chiude domenica 4 marzo, al Museo di Santa Caterina, la mostra “Risorgimento a Treviso. Opere e testimonianze delle collezioni civiche”. Orario: venerdì-domenica 912.30 e 14.30-18.30. PRATA DI PORDENONE Sabato 3 marzo, alle 21.10 al teatro Pileo, Caterina Comingio e Vincenzo Muriano portano in scena “Specie di spazi”. Ingresso: 12 euro. CONEGLIANO Fino al 15 aprile, a palazzo Sarcinelli, è aperta la mostra “Bernardo Bellotto. Il Canaletto delle corti europee”. Orario: lunedì-giovedì 9-19, venerdì-sabato 9-21, domenica 9-20. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 e 5. TREVISO Fino al 13 maggio, a Casa dei Carraresi, è aperta la mostra “Manciù, l’ultimo imperatore”. Orario: martedì-giovedì 9-19, venerdì-domenica 9-20. Ingresso: 12 euro, ridotto 10 e 9. PADOVA Fino al 3 giugno, al Museo dioce- del professor Zichichi o dell’architetto Fuffas, per cambiar faccia e diventare il ministro Brunetta, e poi ancora il segretario del Partito democratico Bersani, per arrivare a Marchionne, passando da Luca Cordero di Montezemolo fino al presidente Napolitano. Insomma: sotto i riflettori è atteso proprio un bel “Giro d’Italialand” con, al centro, ancora una volta il nostro Paese e i suoi protagonisti attuali della politica e della società. In scaletta monologhi carichi di una satira che saprà far riflettere con il sorriso sulle labbra. sano al palazzo vescovile, è aperta la mostra “I colori del sacro. L’aria”. Orario: martedì-venerdì 9-18, sabato, domenica e festivi 10-19, chiuso il giorno di Pasqua. Ingresso: 4 euro, ridotto 3. ROVIGO Fino al 24 giugno, a palazzo Roverella, è aperta la mostra “Il Divisionismo. La luce del moderno”. Biglietti: 9 euro, ridotto 7, speciale ragazzi 5 (dai 7 ai 18 anni). Orario: feriali 9-19, festivi 9-20, chiuso i lunedì non festivi. FRATTA POLESINE Fino al 24 giugno, a villa Badoer, è aperta la mostra “Le ceramiche di Glielo Chini”. Orario: 10-13 e 14-19, chiuso i lunedì non festivi. Ingresso: 5 euro, ridotto 3. TREVISO Fino al 13 agosto, alle Case Piavone, è aperta la mostra etnografica “Maschere e riti dei carnevali arcaici del Veneto e Dolomiti”. Orario: giovedì-domenica 9.3012.30 e 15-18.30. Ingresso libero. ALTRI APPUNTAMENTI TREVISO Domenica 4 marzo, alle 17.30 nella chiesa di San Giuseppe, rassegna pagine d’organo “J. S. Bach e dintorni” con gli organisti Michiko Kato e Matteo Venturini (con- “Giro d’Italialand” è stato scritto da Maurizio Crozza con Francesco Freyrie, Vittorio Grattarola, Alessandro Robecchi, Andrea Zalone e Alessandro Giugliano (collaborazione ai testi di Luca Bottura). In scena con Crozza ci saranno Andrea Zalone e il musicista Silvano Belfiore. Biglietti: tribuna numerata 29 euro, tribuna gold 34,50, platea numerata 40,50, poltronissima 46. Se non si trova il biglietto in una delle prevendite autorizzate, è possibile chiamare infolive Zed al numero 049-8644888. Vesna Maria Brocca servatorio “ F. Morlacchi” di Perugia) su musiche di Nicolaus Bruhns, Dietrich Buxtwhude, Nicolas De Grigny, Johann Sebastian Bach e Francois Couperin. Ingresso libero. CONEGLIANO Lunedì 5 marzo, alle 21 nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, “Egitto. Faraoni ed eclissi di sole”, proiezione diapositive di viaggio di Sergio Costantini. BRUGNERA Martedì 6 marzo, alle 21.15 all’enoteca Agli stemmi, concerto di Alberto Negroni (chitarra) e Massimo Zemolin (chitarra sette corde). VITTORIO VENETO Venerdì 9 marzo, alle 20.30 nella pieve di Sant’Andrea di Bigonzo, inaugurazione del crocifisso trecentesco restaurato. Saluto di don Ermanno Crestani (pievano parroco), don Fabrizio Mariani (delegato vescovile per i beni culturali), Marta Mazza (Soprintendenza Bsae per le province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso), Stefano Da Ros (presidente Lions club di Vittorio Veneto) e Armando Maset (direttore filiale di Vittorio Veneto della Bcc delle Prealpi) e interventi di Elisabetta Francescutti (direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto), Paola De Santis (restauratrice) e Gianantonio Dei Tos (Ulss 7). 4 marzo 2012 NOSTRE RICETTE I bigoli in salsa nei venerdì di Quaresima n qualche casa (poche, preIQuaresima sumiamo...) nei venerdì di si continua ancora a osservare l’astinenza dalle carni. Tra i piatti “alternativi”, ieri come oggi, ci sono i bigoli in salsa. Ecco come li prepara Luisa, una “studente” dell’Università adulti di Pieve. Prendiamo la sua ricetta dalla bella pubblicazio- ne “I nostri primi Cento ricette”. Ingredienti: 350 g di bigoli neri (spaghetti di farina integrale), 170 g di cipolle, 80 g di olio di oliva, 70 g di acciughe sotto sale, sale e pepe quanto basta. Preparazione: Rosolare dolcemente in olio le cipolle tritate DI RECENTE COLLOCATA UNA TARGA A SUO RICORDO IN MUNICIPIO La contessa Montalban, eroina coneglianese del Risorgimento L a loggia municipale di Conegliano si è recentemente arricchita di una targa in marmo di Carrara che il Soroptimist International Club di Conegliano e Vittorio Veneto ha voluto dedicare a Maddalena Montalban Comello, eroina coneglianese attivissima nell’insurrezione veneziana del 1848-49 e per questo arrestata e detenuta per oltre 28 mesi. Maddalena Montalban nasce il 16 settembre 1820 nel palazzo Montalban Nuovo di Conegliano, primogenita del conte Girolamo. Trascorsi gli studi in collegio, a 22 anni sposa Angelo Comello e si trasferisce a Venezia. Proprio il matrimonio porta Maddalena in un ambiente familiare e sociale di orientamento patriottico: se i Montalban hanno sentimenti antiaustriaci forse per sola nostalgia della Serenissima, i Comello sono invece com- pletamente partecipi dell’ideale sola. Nell’aprile del 1848 entra a radicale e repubblicano, hanno far parte di un comitato di donstrette relazioni con Daniele Mane (la “Pia associazione pel socnin e sono tra i principali financorso ai militari”) che si propone ziatori del governo provvisorio. l’assistenza, la cura dei feriti, il Maddalena Montalban condivirifornimento di armi e di indude gli ideali del marito e della famenti ai volontari. Forse, come miglia in modo autonomo, danaltre sue coetanee avrebbe voludo un personale contributo alle to fare di più, ma l’epoca non lo vicende politiche dei diciassette mesi dell’ultima Repubblica veneziana. Fin dall’inizio, collegata ad altre patriote, la contessa prende parte a una serie di iniziative di propaganda, raccolta di fondi, assistenza e contatti con gli altri gruppi di insorti nel CONEGLIANO: la targa in memoria della contessa Montalban collocata di recente in municipio nord della peni- L’UE FINANZIA UNA RICERCA Gli insetti saranno gli alimenti di domani? angiare insetti (i “biss”) si può, anzi lo si dovrà quanto prima anche in Europa. I motivi sono molteplici, et in primis per ridurre il deleterio effetto serra, dacché l’allevamento industriale di grilli (mangiano bene anche gli scarti di cucina) e cavallette riduce di ben dieci volte il gas metano emesso dai bovini stabulati e riversano assai meno ammoniaca di polli e maiali. Sono inoltre “carne nobile” più del manzo e addirittura del pesce, contenendo infatti dal 30 al 70% di proteine e ad alta digeribilità (78-99%), quindi meno grassi saturi e soprattutto basso colesterolo. Un piatto d’insetti M assunto con una certa regolarità può risolvere la malnutrizione infantile. Sono inoltre un jolly contro la crescente fame nel mondo, se solo si facesse un massiccio allevamento dei bruchi del Baobab. La maggioranza della popolazione mondiale (più dell’80%) considera normale il consumo di questi animaletti, ma non l’Europa e gli Stati Uniti, salvo la California e il New Mexico dov’è una leccornia il “verme rosso” dallo spiccato sapore d’acciughe. Mangiare ad esempio dei grilli, e diverse sono le ricette del ristorante londinese “Edible”, non è poi così diverso dal consumare i gamberetti o le aragoste. Ci bloccano però le nostre barriere culturali e psicologiche, anche se ingeriamo sbadatamente, e più d’una volta, delle farine con tarme macinate o dei fagioli col vermicello. Sorvoliamo poi (volutamente?) sullo squisito e raro “saltarello”, il millenario cacio della carnica Socchieve, la cui straordinaria bontà è però frutto dell’infestazione delle “camole” bianche della mosca del formaggio, e che ancora vi albergano al momento del prelibato consumo. La Fao in tema d’incentivo all’entomofagia (“insetti a tavola” per tutti!) afferma che “ci vorrà del tempo, ma è solo questione d’abitudine!”. Cosicché anche la schizzinosa e nostra Europa ha messo a bilancio tre milioni di euro per una ricerca sull’uso alimentare degli insetti quale nostro futuro cibo, e per tutte le ragioni che abbiamo detto. Inoltre se la “moda” prendesse subito piede, si potrebbe ridurre al massimo (possibile) l’uso dei pesti- finemente, bagnarle con poca acqua tiepida, poi coperchiare e far cuocere a fuoco lento fino a quando non abbiano assorbito tutto il liquido. Lavare e diliscare le acciughe, tagliarle a pezzetti e unirle alle cipolle. Spegnere il fuoco e aggiungere l’olio. Cuocere i bigoli al dente, scolarli e farli saltare nel sugo ottenuto. Aggiungere un poco di pepe e servire. consentiva. In una lettera a Garibaldi scrive: “La natura mi fece il torto di farmi donna perché il nostro sesso è pieno di schiavitù”. Pur in mancanza di fonti che lo confermino, è probabile che la Montaban partecipi anche all’impresa del giornale politico delle donne veneziane, il “Circolo delle donne italiane”, uno dei pochi giornali femminili del Quarantotto italiano. L’impegno della Montalban si fa ancora più significativo con l’inasprirsi del confronto armato: mette a disposizione dei cospiratori veneti villa Comello di Mottinello (Rossano Veneto) e trasforma in ospedale il palazzo di Venezia. Qui, fra i numerosi feriti, viene curato anche il generale Antonini, protagonista di un curioso quanto macabro episodio: in ricordo dell’assistenza ricevuta donerà alla contessa il suo braccio amputato e imbalsamato! “Intanto i parenti acquisiti – come scrive Marica Roda nel Dizionario biografico degli italiani – oltre a ricoprire cariche di rilievo nel governo provvisorio e nell’esercito, versavano ingenti somme di denaro per il sostegno della Repubblica. Tale fu il coinvolgimento finanziario dei Comello (che in più, con il ritorno degli austriaci furono pesantemente multati) che la loro solidità economica ne uscì compromessa”. Marco Merello cidi. Di insetti se ne consumano già 1.400 tipi (specie) in oltre 90 Paesi del mondo, costituendo addirittura in Botswana e in Colombia il piatto nazionale, fatto rispettivamente di vermi e di formiche “culone”. Anche il Levitico (cap.11, vss 21-22) dice: “Potrete mangiare le varie specie di locuste, cavallette, acridi e grilli”. Una ricetta di crisalidi di cicala l’aveva inoltre custodita Aristotele come Giovanni il Battista apprezzò le “locuste crude e miele” e l’imperatore del Giappone Hirohito le vespe col riso. La medicina cinese usa poi, e dalla notte dei tempi, scorpioni e formiche contro la pressione alta. In Oriente e in Sud America gli insetti si vendono freschi nei mercati rionali, ed è oggi possibile comprarli anche on line, specialmente dalla Corea che inscatola lo “silkworm pupa” (pupe di baco da seta). Dunque, buon appetito! Mario Sanson METEO CURIOSITÀ l periodo fine febbraio-inizio Icunimarzo ha manifestato in alanni un brusco ritorno di condizioni invernali e nevose, magari dopo qualche settimana più mite (i più “celebri” sono gli eventi accaduti nel 2004, 2005 e 2010, con neve e ghiaccio in pianura anche nei primi giorni di marzo). Quest’anno siamo nelle mani dei primi giorni del nuovo mese: vedremo se porteranno una rievocazione invernale o meno. IL TEMPO IN DIOCESI Week-end tranquillo, poi (forse) netto cambiamento Situazione Nel corso della settimana attuale è prevalsa l’influenza di un robusto anticiclone, che ha portato a minime mattutine vicine allo zero e massime via via più alte; nel fine settimana questa struttura andrà attenuandosi e ad oggi sembra probabile l’ingresso di una perturbazione organizzata nei primi giorni della nuova settimana, con condizioni consone al periodo. Vediamo se tale tendenza verrà confermata dai fatti. Venerdì 2 marzo (attendibilità 90%): giornata serena e molto mite, con valori massimi in pianura prossimi a +20°C; nei fondovalle prealpini qualche banco di nebbia al primo mattino, in rapido dissolvimento. Sabato 3 (90%): l’anticiclone comincia a indebolirsi, ma la stabilità sarà ancora protagonista con cielo in buona parte soleggiato o al più velato specie verso sera. Temperature in lieve calo ma ancora assai miti. Domenica 4 (80%): probabile ulteriore calo della pressione con aumento delle nubi medio-alte seppur in un contesto ancora discreto. Temperature stazionarie. Tendenza A inizio settimana una perturbazione sembra poter entrare dalla Francia assieme a una bassa pressione; la linea più probabile vede un moderato peggioramento da lunedì, con clou tra martedì e mercoledì quando un contributo più freddo da nordest potrebbe far scendere la quota neve anche sotto gli 800-1000 m. Da confermare. Previsione emessa alle 23 di martedì 28 febbraio 2012 Protetti fuori... Belli dentro! TENDE E COPERTURE Tende da Sole Tende da Interno Tende Tecniche Coperture Box Auto Zanzariere Ombrelloni Gazebo Via del Commercio, 22 31040 Piavon di Oderzo [Tv] tel. 0422 752560 fax 0422 752300 www.tendaco.it 23 informa AVIS provinciale - Via dell'Ospedale 1, Treviso Tel. 0422-405077 email: [email protected] www.treviso.avisveneto.it sti e del personale, da semIN PENSIONE GAJO, PROTAGONISTA DEL SALTO pre le “spine nel fianco” del dottor Gajo. Un personale DI QUALITÀ NELLA MEDICINA TRASFUSIONALE che, per esempio, a Treviso è rimasto quello del 2005 (anno del suo arrivo) pur con un’attività di raccolta e di medicina trasfusionale più che raddoppiata. Gajo era arl dottor Giovanni Battista missione è quella di fare il rivato all’Ulss 9 proveniente Gajo dal 1º marzo 2012 medico, colui che, prima di dal primariato di San Donà non è più primario del Cen- tutto, non bada a spese e e dalla grande scuola cosidtro trasfusionale dell’Ulss 9 e tempo per la salute dell’am- detta “sangue sano-sangue direttore del Dipartimento malato – sono le sue parole malato” del professor Agotrasfusionale provinciale. –. Per chi, come noi, stino Traldi a CaDopo oltre 40 anni di car- deve garantirla trastelfranco Veneto. riera ha, infatti, deciso di an- mite il sangue è es«Ho iniziato giovadare in pensione. Legatissi- senziale anche l’atnissimo, col profesmo all’Avis e ai donatori, ha tenzione verso il sor Traldi, a occufatto fare molti passi in a- donatore». Convinparmi di Ematologia vanti al sistema trasfusiona- zione che in più ocdopo la specializzale della Marca. Pur non sen- casioni ha fatto a zione. Ematologia, lì, za qualche arrabbiatura. «La pugni con burocravoleva dire essere Giovanni Battista Gajo continuamente a nostra professione, la nostra zia, gestione dei co- “Per il bene dei malati” I ALL’ASSEMBLEA ANNUALE DELL’AIL TREVISO LA PRESIDENTE TERESA PELOS RILANCIA Progetti ambiziosi omenica 19 febbraio, D all’hotel Nettuno di Jesolo l’annuale assemblea dell’Ail Treviso è stata l’occasione per discutere di ciò che è stato fatto e, soprattutto, dei progetti futuri dell’associazione. Progetti sempre ambiziosi, che non scoraggiano la battagliera presidente Teresa Pelos che, snocciolando i numeri del bilancio, ha invitato tutti i collaboratori a impegnarsi per reperire fondi e risorse. E a chi pronuncia la parola “crisi” risponde con i numeri dell’ultima campagna Ail, nel corso della quale sono state vendute mille stelle di Natale in più dell’anno scorso. Sono echeggiate nella sala le parole impegno, solidarietà e attenzione per i malati. È seguito il pranzo sociale, offerto dal titolare del Nettuno signor Fontebasso, con 250 soci che rappresentano la miriade di volontari attivi in tutta la provincia, le cui iniziative, lo scorso anno, si sono svolte nel segno del 25º di fondazione dell’Ail e nel 10º di attività dell’Ematologia del Ca’ Foncello. Nata dal nulla 25 anni fa, l’Ail Treviso è un’associazione viva del nostro territorio. Colora le piazze e i sagrati delle nostre chiese a Natale e a Pasqua con le stelle natalizie e le uova pasquali. Per il suo sostegno sono promosse grandi e piccole manifestazioni teatrali, culturali sportive nei paesi e nelle città. Può contare su di un “esercito” di volontari per ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE - LINFOMI E MIELOMA O NLUS www.ailtreviso.it raccogliere fondi per la ricerca; alcuni operano a diretto contatto con la sofferenza e si muovono silenziosi nei reparti dell’Ematologia del Ca’ Foncello di Treviso, voluto e finanziato dall’Ail. Teresa Pelos non è solo la fondatrice e la presidente dell’Ail ma anche segretaria, economa, cameriera, custode, infermiera, addetto stampa, portavoce, public relation, animatrice, cuoca, portinaia, addetta alle pulizie, trasporti… E qualcos’altro ancora, perché al civico 37 di via Zoppè di San contatto con i malati – soprattutto emofilici, allora – e doverli curare con ciò che ci offrivano i donatori volontari, periodici e associati. Il donatore doveva star bene, per aiutare ammalati tanto particolari. Con la quasi certezza, allora, delle infezioni che ci arrivavano dall’estero. Anche da trasfusionisti, tutti noi abbiamo avuto sempre come fine di ogni azione il malato». Dalla stessa “scuola” arrivano anche i primari dei Centri trasfusionali dell’Ulss 8 (Tagariello), dell’Ulss 7 (Dal Canton) e dell’Ulss di Feltre (Di Mambro). Una filosofia vincente che Gajo ha applicato pienamente, pur tra le difficoltà economiche, nella “sua” Treviso, fin dai primissimi giorni in cui ha ricevuto l’incarico. «Quando è arrivato – racconta Gino Foffano, presidente Avis provinciale – ero appena stato eletto presidente. Il dottor Gajo ha saputo far fare al Centro trasfusionale di Treviso il salto di qualità, metFior di Sotto il telefono squilla a tutte le ore perché Teresa è un punto di riferimento quando arriva inaspettata la malattia, o per dare consigli sulle cure o per un sostegno morale o materiale o solo per una parola di conforto. I malati, quelli che ha aiutato nella battaglia e quelli che non ce l’hanno fatta e spesso ha accompagnato fino all’ultima ora tenendoli per mano, sono l’unico oggetto della sua attenzione. Tra gli impegni attuali dell’Ail vi è l’umanizzazione delle cure, ad esempio con l’assistenza domiciliare. Teresa Pelos con il signor Fontebasso APPUNTAMENTI Unità di raccolta Domenica 11 marzo Avis di Portobuffolè, Avis di Pieve di Soligo Bon Bozzolla Soligo, domenica 18 Avis di Cessalto, Avis di Chiarano sede di Fossalta (aperta anche per i soci di Fossalta), Avis Gorgo al Monticano, Avis di Oderzo (anche per i soci della zona) e Avis di Vazzola. sionale di Conegliano, sabato 10 e 17 marzo apertura al mattino del Centro trasfusionale di Conegliano, sabato 31 marzo apertura Centro trasfusionale di Vittorio Veneto. Evento Mercoledì 14 e 21 marzo apertura dalle 16.30 alle 18.30 del Centro trasfu- Domenica 11 marzo, a Susegana, 18ª edizione della “Marcia dei castelli”, marcia non competitiva di 6, 13 e 21 chilometri. Organizzano l’Avis e l’Aido locale, assieme al gruppo podistico “La Piave”; partenza da via XXIV Maggio, alle 9. tendo in atto una medicina trasfusionale degna di questo nome, valorizzando in maniera instancabile le nuove conoscenze medico- scientifiche, le risorse umane, la ricerca, ma anche l’Avis e i donatori. Lo ringraziamo tutti, certi che ci starà ancora vicino». Aperture straordinarie AUMENTANO I CASI DI INTOLLERANZA Allergie alimentari i parla di allergie aliSle reazioni mentari per indicare delimmunologiche verso proteine alimentari normalmente tollerate. Si definiscono allergie alimentari IgE mediate quando sono in causa anticorpi IgE e allergie alimentari non IgE mediate quando tali anticorpi non sono rilevabili. L’intolleranza alimentare è dovuta invece ad una carenza di enzimi o a meccanismi farmacologici o tossici. Esistono, ad esempio, intolleranze allo zucchero del latte cioè il lattosio, intolleranze alle fave – ovvero favismo – per deficit dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi solo per citare i casi più comuni. Anche se ogni cibo può essere un potenziale allergene per l’organismo, nella maggioranza dei casi le reazioni allergiche sono scatenate da un gruppo di 8 alimenti rappresentati da latte vaccino, uova, soia, grano, pesce, arachidi o altra frutta secca, crostacei. Sono questi gli alimenti per i quali esiste anche l’obbligo da parte della Comunità europea di se- gnalazione nella lista degli ingredienti di ogni alimento in commercio. I sintomi che possono far pensare a un’allergia alimentare dipendono molto dall’età. Nei lattanti sono più frequenti l’eczema atopico, sintomi gastrointestinali molto importanti come diarrea o vomito continui, fino al rallentamento o arresto della crescita. Nel ragazzo più grande ci sono sintomi abbastanza immediati come gonfiore delle labbra, sensazione di occlusione in gola, sintomi cutanei acuti fino ad arrivare anche alla difficoltà respiratoria. Nel ragazzo più grande e nell’adulto raramente si ha allergia al latte e all’uovo. Infatti è più frequente trovare pazienti allergici ai pollini che presentano sintomi per assunzione di frutta e verdura soprattutto cotte. La spiegazione è insita nel fatto che nei pollini possono essere presenti piccole molecole cui il paziente è sensibilizzato che sono presenti anche nella frutta e nella verdura. dr. Ruggero Spinazzè RIVALITÀ ANCHE PER GLI SPOT È l’audience a dettare la linea S abato scorso durante la puntata di “Ballando con le stelle” gli spettatori hanno potuto assistere all’ennesima offesa nei loro confronti. La coppia composta da Lucrezia Lante della Rovere e Simone Di Pasquale (nella foto) stava per esibirsi sul palcoscenico, quando d’improvviso è stata interrotta per mandare in onda la pubblicità. Uno stop insensato che troncava un momento particolarmente intenso per chi seguiva la gara di ballo. Uno stop altresì lungimirante se si guardava oltre Raiuno: più precisamente se si guardava Canale 5, dove un altro talent, “Italia’s got talent” in quei minuti si era fermato per la pubblicità. Pur senza una reale necessità dunque, “Ballando con le stelle” ha preferito mozzare la sua programmazione per accordarsi alle esigenze della concorrenza. Si sa, infatti, che durante la messa in onda degli spot il pubblico tende a cambiare canale: per questo motivo i due talent tendono a coordinarsi, spiando ognuno le mosse dell’altro, per evitare di perdere pubblico ovvero punti di share. E uno spettatore perso si traduce in meno soldi, dato che gli inserzionisti pagano a peso d’oro gli spot da mandare in onda durante le pause dei due maggiori programmi del sabato sera. Si parla di cifre che arrivano a 87 mila euro per trenta secondi di reclame, stando ai listini della Rai. Più che invogliare lo spettatore con la qualità, si preferisce imbambolarlo contemporaneamente di spot. Un meccanismo accettato dalle reti, ma che con l’episodio raccontato evidenzia tutta la sua debolezza: nessuno dei due talent vuole perdere spettatori ma, per evitare ciò, non ci si preoccupa di interrompere il pathos a comando per recuperarlo una volta rientrati in studio. Un assurdo corto circuito che rivela il totale disinteresse nei confronti dello spettatore, ridotto a pura pedina di un gioco più ampio. Nonostante questa scelta, “Ballando con le stelle” non è stata premiata: a vincere la serata è stato “Italia’s got talent”. Il vero perdente del duello, però, è stato il pubblico, vittima passiva di una televisione narcisa impegnata a gareggiare con se stessa e sottomessa a un mercato che è diventato il vero autore televisivo. Silvia Albrizio CINEMA GLI SPETTACOLI DELLA SETTIMANA VITTORIO VENETO Venerdì 2 marzo, alle 21 in biblioteca civica, si proietta “Adam Resurrected” (Usa, 2008) di Paul Schrader. Ingresso: 3 euro. PIEVE DI S. Venerdì 2 e sabato 3 marzo, alle 21, domenica 4 marzo alle 17.30 e alle 21, al Careni si proietta “The artist” (Francia, 2011) di Michel Hazanavicius. Ingresso: 5,50 euro, ridotto 4,50. VITTORIO VENETO Domenica 4 marzo, alle 18 al teatro Da Ponte, rassegna di cortometraggi di Giuseppe Taffarel, poeta dei territori scomparsi. Ingresso libero. VITTORIO VENETO Martedì 6 marzo, alle 20.45 al Centro culturale Parco Fenderl, “Non pensarci” (Italia, 2007) di Gianni Zanasi. Ingresso riservato ai soci. ANZANO Martedì 6 marzo, alle 20.30 al circolo Arci, si proietta “Il bigamo” di Luciano Emmero (Italia, 1955) con pasta Marcello Mastroianni. Ingresso (comprensivo di pasta, dolce, visione dei cortometraggi e del film) 7 euro riservato ai soci. Prenotazioni: telefono 333-7840139. ODERZO Martedì 6 marzo, alle 20 e alle 22, e giovedì 8, alle 21 con cineforum, al Cristallo si proietta “Le nevi del Kilimangiaro” (Francia, 2011) di Francesco Bruni. Ingresso: 5 euro, ridotto 4. SACILE Mercoledì 7 marzo, alle 21 al cinema Zancanaro, si proietta “Tormenti - Film disegnato” (Italia, 2011) di Filiberto Scarpelli. Ingresso: 3 euro. PIEVE DI S. Venerdì 9 marzo, alle 21 al Careni, si proietta “The iron lady” (Gran Bretagna, 2011) di Phyllida Lloyd. Ingresso: 5,50 euro, ridotto 4,50. PROGRAMMA DEDICATO ALLA MEDICINA E ALLA SALUTE Il medico risponde i intitola “Salus il medico risponde” il programma curato da Svedì,Paola Sartore e dedicato alla medicina e alla salute. Ogni gioin diretta alle 21, affronta con l’aiuto di uno specialista SABATO 3 Canale 5, 9.45, Finalmente soli. Sit-com. La7, 10, Bookstore. Libri. Raiuno, 17.45, Passaggio a nord-ovest. Documentario. Raidue, 22, Castle-detective tra le righe. Telefilm. DOMENICA 4 Rete 4, 11, Pianeta mare. Documentario. La7, 14.05, Mammamia che domenica. Rubrica al femminile. Raidue, 15.40, Quelli che il calcio. Sport. Raitre, 17.55, Per un pugno di libri. Gioco letterario. Canale 5, 23.31, Terra! Inchieste. LUNEDÌ 5 Rete 4, 10.50, I racconti di Melaverde. Documentario. Radio 2 Rai, 13.35, Gli sceneggiati di 610. Comico. Italia 1, 20.20, CSI - Scena del crimine. Telefilm. La7, 21.10, L’infedele. Talk show. Raitre, 22, Correva l’anno. Storia. MARTEDÌ 6 Canale 5, 8.50, Mattino Cinque. Approfondimenti. La7, 11, L’aria che tira. Economia. Italia 1, 15.40, Camera Café. Sit-com. Radio 3 Rai, 20.05, Radio 3 Suite. Musica. Raitre, 21.05, Ballarò. Talk show. MERCOLEDÌ 7 Telechiara, 9.10, Camper. Diario dalle diocesi. Raiuno, 12, La prova del cuoco. Cucina. La7, 19.20, G Day. Rubrica. Italia 1, 21.10, Wild - oltrenatura. Documentario. Canale 5, 23.30, Matrix. Talk show. GIOVEDÌ 8 Italia 1, 9.40, Settimo cielo. Telefilm. La7d, 17.40, SOS Tata. Docureality. Raiuno, 20.30, Qui radio Londra. Approfondimento. La7, 21.10, Piazzapulita. Talk show. VENERDÌ 9 La7d, 7.40, The dr. Oz show. Salute. La7, 20.30, Otto e mezzo. Approfondimento. Canale 5, 21.10, Zelig. Cabaret. Italia 1, 23.45, Le iene. Satira. uno specifico argomento di carattere medico. Naturalmente primi protagonisti della trasmissione sono i telespettatori, che possono intervenire telefonicamente chiamando al numero 0498481998. Per segnalare argomenti interessanti è possibile scrivere a [email protected]. Le anticipazioni sugli argomenti, i sondaggi e le risposte sono disponibili anche sulla pagina Facebook della trasmissione. CINQUE APPUNTAMENTI CON ZACCURI Le sfide dell’educazione a in onda venerdì 2 marzo, alle 22.15 su Tv2000 (canale 28 V digitale terrestre, in streaming su www.tv2000.it), il primo dei cinque appuntamenti di “Buona vita! Le sfide dell’educazione”. Dall’auditorium “Mons. Aldo Del Monte” Alessandro Zaccuri (nella foto) condurrà cinque serate dedicate ad altrettanti temi: “Tra padri e figli. La staffetta della vita” (2 marzo), “Alla ricerca dell’identità perduta” (9 marzo), “Miscelarsi. Una via italiana per l’integrazione” (16 marzo), “Nel mare di internet. Educare e comunicare nella cultura digitale” (23 marzo), “Ci vuole un prete… per chiacchierar” (30 marzo). Nei cinque appuntamenti interverranno esperti, studiosi ed esponenti della cultura italiana. Il commento musicale è affidato a Roberta Zacheo. SE NE PARLA DA FRATANTARO Il soccorso alpino L’ANGOLO DELLA POESIA Puntata dedicata all’associazione Soccorso alpino Dolomiti quella in programma giovedì 8 marzo. Nel corso del programma condotto da Alberto Fratantaro il giovedì dalle 10.30 alle 11.30 saranno ospiti Fabio Bristot (nella foto) e Luca De Carlo, entrambi componenti dell’associazione, i quali ne illustreranno i compiti e le attività. ROCKALT Musica, notizie e aggiornamenti in onda ogni mercoledì dalle 21 alle 23 con Ivo Armellin, Luca Zanette, Matteo Ghirardi e Leonardo Betelemme. I RAGAZZI DEL PALAZZO Intrattenimento, barzellette e scherzi sono il piatto forte del programma in onda il venerdì dalle 20.30 alle 23 con Cristian Di Giovanni, Cristiano Del Ben e Alessio Tellan. Vittorio Veneto LECTIO DIVINA SUL CONVEGNO consigli pastorali parISant’ rocchiali di Serravalle e Andrea hanno programmato quattro incontri sulle quattro realtà di vita proposte dal Convegno diocesano: a partire dal Vangelo, presentato sotto forma di lectio divina, si cercherà come illuminare e vivere le diverse realtà nella propria vita personale e comunitaria. Gli incontri si terranno in quat- tro mercoledì di marzo alle 20.30 nel centro parrocchiale di Serravalle, e sono rivolti a tutte le cinque parrocchie dell’unità pastorale. Mercoledì 7 Silva De Luca parlerà de “La ricerca del vero volto di Dio”; mercoledì 14 don Gian- L’OPERA DEL TRECENTO A SANT’ANDREA Un crocifisso straordinario S traordinario. Se un aggettivo si può usare per descrivere il crocifisso della pieve di Sant’Andrea, è questo. Lo si immaginava, se ne ha la certezza a conclusione del restauro compiuto in tre anni di lavoro. «Era evidente un problema conservativo – spiega Cristina Falsarella, direttrice dell’Ufficio diocesano per l’arte sacra e i beni culturali ecclesiastici – ma non si partiva per la mancanza di fondi. Quando, nel 2008, il Lions Club di Vittorio Veneto si è assunto l’impegno finanziario con un service, si è deciso di procedere, partendo innanzitutto dalla diagnostica, che purtroppo spesso per questioni di tempo o di costi viene tralasciata e invece è fondamentale per capire veramente l’opera su cui si va ad intervenire». Consapevole della particolarità di questo crocifisso ligneo, Marta Mazza, funzionario della Soprintendenza ai beni storici, artistici ed etnoantropologici e direttore dei lavori, ha ben presto coinvolto i colleghi Elisabetta Francescutti, storica dell’arte, e Angelo Pizzolungo, restauratore, esperti in crocifissi medievali, così pure Luca Mor, studioso di crocifissi dolorosi trecenteschi, il quale ha confermato l’eccezionalità del manufatto, il più significativo in Veneto insieme a quello di Chioggia. «Quando ci siamo trovati a tu per tu con il crocifisso – continua Cristina Falsarella – abbiamo capito la straordinarietà dell’opera, nella sua tipologia medievale di Cristo doloroso con i segni evidenti del martirio, il torso cavo, la bocca socchiusa, i parti- colari del modellato come i riccioli a tuttotondo della barba, il ventre rigonfio, il fiotto di sangue uscente dal costato... un’interpretazione toccante delle parole di Giovanni (19, 30): “Tutto è compiuto”. Di fronte all’eccezionalità del manufatto, si è quindi inteso procedere a una radiografia, resa possibile grazie al contributo diretto di Banca Prealpi, filiale di Vittorio Veneto, e dell’Ufficio per l’arte sacra e curata dall’esperto emiliano Davide Bussolari; quindi, si è resa necessaria un’indagine endoscopica per indagare le cavità del torso e della testa e comprendere la struttura costruttiva della scultura: l’operazione, resa possibile grazie all’interessamento del dottor Gianantonio Dei Tos e alla disponibilità dell’Ulss 7, è stata eseguita dal dottor Giampietro Lollo insieme alla sua équipe, la quale ha operato presso il laboratorio di restauro con la propria strumentazione. È stato un momento davvero esaltante, anche per l’eccezio- di nazionalità italiana. Questo è il servizio alimenti svolto nel 2011 dalla San Vincenzo a Vittorio Veneto. E avrebbe potuto avere numeri ancora maggiori. Perché fino a marzo dell’anno scorso c’è stata la difficoltà di una carenza di sede. Poi svanita: la San Vincenzo ha preso casa in via Carducci all’ex Coordinamento del volontariato. Perché il Banco Alimentare da gennaio ad ottobre ha dovuto ridurre il suo contributo di generi alimentari alla San Vincenzo. E perché, come scrive la responsabile del servizio Ta- nalità della sinergia tra soggetti così diversi, tutti impegnati, ognuno per la propria competenza, nella cura di questa preziosa opera d’arte sacra». La diagnostica ha quindi aiutato a mirare l’intervento di restauro, svolto da Paola De Santis della ditta La.re.co. di Vittorio Veneto: il consolidamento, la pulitura, la rimozione delle ridipinture sugli incarnati e sul perizoma, le integrazioni pittoriche. Il Cristo è stato quindi ricollocato sulla sua croce nel presbiterio nella pieve. «Stiamo valutando – anticipa Cristina Falsarella – di sostituire la croce con un’altra che riprenda la forma di quella originaria che, a detta degli esperti, doveva avere una forma molto particolare; a que- Inaugurazione Venerdì 9 marzo, ore 20.30 Pieve di Sant'Andrea di Bigonzo Saluti Don Ermanno Crestani (parroco), don Fabrizio Mariani (delegato vescovile per l'Arte Sacra), Marta Mazza (Soprintendenza Bsae), Stefano Da Ros (Presidente Lions), Armando Maset (direttore Banca Prealpi) Interventi Elisabetta Francescutti (Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto), Paola De Santis (restauratrice), Gianantonio Dei Tos (Ulss 7). 18 tonnellate di cibo iciottomila chili di geD neri alimentari. Donati a 402 vittoriesi, di cui 90 pietro Zago interverrà sul tema “Per una società più umana”; mercoledì 21 una coppia parlerà de “La cura delle relazioni e degli affetti”, infine don Andrea Sech mercoledì 28 propone l’intervento “Educare alla vita buona del Vangelo”. Il Crocifisso trecentesco restaurato LA SAN VINCENZO DISTRIBUISCE ALIMENTI DONATI DA VITTORIESI GENEROSI mara Rebeschini Tonietto nella sua relazione di fine anno, c’è stato “un incremento della domanda (di generi alimentari), legato alla crisi economica e al conseguente aumento della disoccupazione in città”. Ma queste 18 tonnellate di pasta, riso, tonno, fagioli e mille altre cose ancora da dove sono arrivate? Da vittoriesi solidali con altri vittoriesi, per la gran parte. Cittadini che hanno riempito le ceste piazzate all’uscita dei supermercati. Cittadini a cui si devono le “parecchie offerte ricevute”, come si legge nella relazione 2011. Studenti che hanno partecipato alla raccolta cibo promossa, grazie al progetto Pani e Tulipani 25 del Centro di servizio per il volontariato di Treviso, in tutte le scuole della città: 456 kg. Parrocchiani di tutta la forania chiamati a portare in chiesa borse di alimenti a novembre 2011: 607 kg. Volontari della San Vincenzo che si sono autotassati e hanno comprato di tasca propria latte o cibo in scatola quando non ce n’era, ma a sufficienza da distribuire. Chi sono i 402 che si sono potuti così sfamare? Sono vittoriesi di 138 nuclei familiari inviati alla San Vincenzo dai servizi sociali del Comune, con cui c’è una collaborazione consolidata fatta di incontri trimestrali, e ancora più facile ora che le due realtà hanno sede una dirimpetto all’altra in via Carducci. Fuori da quella della San Vincenzo c’è una tabella con dei numeri: sono quelli di chi, questa settimana, può passare a ritirare la sua borsa della spesa. Al prossimo giro cam- sto si accennerà la sera della presentazione». Il restauro verrà presentato con una cerimonia venerdì 9 marzo, alle 20.30, nella Pieve di Sant’Andrea. «L’inaugurazione in realtà è solo il punto di partenza – chiarisce Falsarella –; bisogna prevedere in futuro diverse iniziative di valorizzazione: venerdì 9 a tutti i presenti verrà donato un piccolo quaderno in cui si riassume il lavoro svolto e si presentano alcune ipotesi in merito. Il primo passo dovrà necessariamente essere uno studio approfondito dell’archivio di Serravalle e di Sant’Andrea, al fine di comprendere meglio l’oggetto, non ultima la questione della collocazione originaria; infatti se è certo che il crocifisso è stato trasferito da Serravalle nel 1957, non è bieranno i beneficiari. Ad assegnare questi numeri sono, appunto, i servizi sociali. La raccolta di novembre nelle parrocchie non è rimasta isolata. I parroci della forania, stimolati da don Ermanno Crestani di Sant’Andrea e Serravalle, hanno deciso per domeniche (e sabati sera) di raccolta di alimenti. Il 26 febbraio s’è svolta a Costa, Sant’Andrea e San Lorenzo. Prossimi appuntamenti, ancora più significativi data la concomitanza con la Quaresima: domenica 4 a Meschio, domenica 11 Salsa e Cattedrale, domenica 18 Santi Pietro e Paolo, domenica 25 San Giacomo, Carpesica, Cozzuolo, Formeniga. Ma seppur sia tanto, non è solo questo della raccolta alimentari l’impegno di solidarietà della San Vincenzo. I volontari vanno a trovare a casa persone in difficoltà per la povertà, per la soli- da escludere che in tempi più lontani abbia compiuto il percorso inverso. A ciò dovrà seguire uno studio sul manufatto, in relazione anche al contesto storico che l’ha prodotto e ad altri esemplari. Potrebbe essere interessante proporre delle attività con le scuole e una mostra, nella speranza magari che nel 2013 il 1700º anniversario dell’Editto di Costantino diventi un incentivo per l’avvio di questo progetto. Intanto, siamo ben felici di comunicare che già il 18 maggio prossimo il nostro prezioso crocifisso sarà oggetto di una specifica trattazione del dottor Luca Mor, in occasione di un convegno internazionale sui crocifissi, che si terrà alle gallerie dell’Accademia di Venezia». Alessandro Toffoli CONCERTO Domenica 4 alle 16 nella chiesa di Salsa, concerto di beneficenza con il coro Ana tudine, per la malattia, e in qualche caso è la San Vincenzo a pagare le bollette o parte della rata del mutuo. Infine, sono presenti tra gli anziani ospiti del Cesana Malanotti. Per far conoscere le proprie attività e raccogliere fondi per poterle proseguire, la San Vincenzo di Salsa (tecnicamente la “Conferenza Santa Teresa”) organizza come di consueto un concerto di beneficenza. Appuntamento domenica 4 marzo alle 16 nella chiesa di Salsa. Si esibisce il coro Ana cittadino con Luigina Ongaro soprano, Eleonora De Poi e Pietro Donà al violino, Antonella Cadalt al pianoforte. Tommaso Bisagno 26 Dai nostri paesi Vittorio Veneto GENITORI E FIGLI A CONCERTO l talento musicale è ereIloditario? Potrai verificardi persona sabato 10 marzo alle 20.30 al teatro Da Ponte a Serravalle per “Giochi di note: dai classici americani a Fabrizio De Andrè”. Perché a suonare e cantare al concerto saranno cinque sodalizi di genitori e figli accomunati dalla pratica delle sette note. Ci saranno Andrea De Nar- di e papà Sergio, Alessandro Lena e Dario, le sorelle Michela e Giulia Tocchet con il padre Silvano, Federica Donat e sua mamma Patrizia Tomasi, Cecilia e Roberto Tonon. Con loro sul palco a cantare anche Roberta Brune e Alberto Stefan, ma pure il Piccolo Coro della parrocchia della Ma- donna delle Grazie di Conegliano e il trio Andrea De Nardi-Matteo Ballarin-Carlo Scalet. Spazio anche al ballo con parte del corpo di ballo della compagnia Aliestese ma pure con il duo Dario Da Re e Teresa Guidone, oltre all’esibizione di alcune allieve della palestra Danbailop guidate dall’insegnante Giulia Da Ros. IL DOTTOR TABACCANTI VA IN PENSIONE Il futuro sta nella domiciliarità «I l primo marzo? Mah, magari mi alzerò un po’ più tardi, e me ne andrò a fare un giro a Venezia, con mia moglie». In realtà il dottor Sandro Tabaccanti non ci ha ancora pensato, ma dopo oltre 30 anni di servizio, il 29 febbraio sarà il suo ultimo giorno di lavoro. Laureatosi a Bologna nel 1980 (poi specializzatosi in anestesia, rianimazione e terapia antalgica a Ferrara), dopo una breve parentesi a Mestre, ha preso servizio a Vittorio Veneto, presso l’Unità operativa di Anestesia-Rianimazione dell’ospedale, prima come assistente medico poi come aiuto. Nel 1993, per motivi di salute, è passato ai servizi territoriali, cominciando ad occuparsi di organizzazione dei servizi sanitari di base, di coordinamento delle case di riposo e soprattutto dei servizi di Assistenza domiciliare integrata. Responsabile del Distretto socio-sanitario di Vittorio Veneto nel 1995, dal 2005 ha ricoperto il ruolo di direttore dell’Unità operativa complessa cure primarie del Distretto, oltre a quello di direttore del Distretto Nord. Buona parte del suo impegno è stato dedicato all’Adi (l’Assistenza domiciliare integrata). «Partendo dalla convinzione, scontata forse, che è meglio curarsi a casa che in un letto di ospedale, ritengo la domiciliarità una grande opportunità, che permette di creare una rete integrata della salute tra territorio e ospedale. Alla sempre crescente specializzazione degli ospedali, che prevede cure intensive ad alta specialità e dimissioni precoci, si deve affiancare un servizio do- miciliare all’altezza. Sono convinto della validità di questa strada, e ringrazio le direzioni che si sono succedute per avermi supportato in questi ragionamenti con i dovuti investimenti. Abbiamo allestito così una equipe medico-infermieristica che si dedica all’Adi in modo molto professionale: assistendo i pazienti fuori dall’ospedale ove serve anche una importante capacità relazionale, secondo l’impostazione del “case manager”, del gestore del caso, ovvero dell’infermiere specializzato e formato che diventa il riferimento del medico di base, dell’ospedale e della famiglia. Va dato anche il giusto me- rito ai medici di medicina generale, che hanno condiviso e supportato l’assistenza domiciliare». Nel frattempo è partito il nucleo di cure palliative. «L’Adi è una strada, a cui si affiancano ulteriori corsie: una è quella delle cure palliative. Che ha già risultati eccellenti: nel territorio della nostra Ulss sono 130 i malati terminali assistiti in Adi mediante il nucleo di cure palliative!». In quest’ottica va inteso anche il concetto della “dimissione protetta”. «Questa idea la sento un po’ mia. In sostanza si prevede che nelle case di riposo siano riservati dei posti in cui possano essere ricoverati dei pazienti del- RI-TROVARSI ITALIANI, DOMENICA 11 AL DA PONTE conclusione di un A anno di eventi per il 150º anniversario dell’Unità d’Italia, domenica 11 marzo alle 17.30 al teatro Da Ponte si tiene “Ri-trovarsi italiani: qualcosa da dire e ascoltare intorno all’Italia”, concerto di Federica Lotti (flauto, flauto in sol e ottavino) e Florindo Baldissera (chitarra), con la partecipazione amichevole di Nadia Breda, Emanuela Da Ros, Aziadè Gabay, Isabella Pan- fido, Luzia Ribeiro Da Costa, Natalino Bedin, Alberto Camerotto, Sandro Carniel, Luciano Cecchinel, Roberto Domini, con letture di Livio Vianello. «Questo progetto dal titolo “Ri-trovarsi italiani – spiega Federica Lotti, curatrice dell’evento – prova a far incontrare persone diverse per età, attitudini, competenze ma accomunate da qualcosa: il desiderio di dare un pic- 4 marzo 2012 Agenda Vittorio Veneto VENERDÌ 2 Alle 20.30, al Dante, conferenza “Le dinamiche inconsce dell’amore: perché cambiano le esigenze emotive nelle relazioni?”. Ingresso libero. Alle 20.45, in biblioteca civica, si proietta “Adam Resurrected” di Paul Schrader (Usa, 2008). Ingresso 3 euro. Alle 16, al parco Fenderl, la compagnia Pierpaolo Di Giusto (Udine) porta in scena “Il circo tre dita”. Ingresso 5 euro. Alle 17, al Museo del Cenedese, inaugurazione della documentazione fotografica “Aurelio Tushio Toscano fotografa il IV tema di Pierluigi Slis”. Fino al 25 marzo. SABATO 3 l’antiquariato. Alle 16, al patronato Costantini-Fiorentini, la compagnia TeatroRoncade porta in scena “Il nobile Amoeri” di Bruno Lorenzon. Ingresso intero 7 euro, ridotto 3. Alle 18, al Da Ponte, rassegna di cortometraggi di Giuseppe Taffarel. Ingresso libero. MERCOLEDÌ 7 Alle 19.30, al Mavv, incontro con Agnieszka Kossowska, autrice di “Il quaderno di calligrafia medievale”. Ingresso libero. Alle 9, al Da Ponte, incontro con il poeta Davide Rondoni. DOMENICA 4 l’ospedale, con costi parzialmente a carico dell’Ulss stessa, per un periodo prima del rientro a domicilio. Tutto nacque da alcuni casi di frattura del femore: l’idea era di trasferire i pazienti già dopo 4/5 giorni e avviare subito un programma di riabilitazione, più semplice nelle case di riposo. Da allora, era il 1996, i posti riservati a questo scopo, a carico della Ulss, sono diventati 65». Negli ultimi anni stanno partendo alcune esperienze di Utap (Unità territoriali di assistenza primaria). Andranno avanti? «La figura del medico singolo andrà a sparire. Prima di tutto si dovranno sempre più sviluppare gli aspetti informatici, con ospedali e medici di medicina generale in grado di accedere alle cartelle personali dei pazienti; quindi i medici dovranno organizzarsi in gruppi omogenei, in grado di garantire coperture H24, in collaborazione con la guardia medica, con gli specialisti, e ulteriori figure professionali dedicate al territorio con possibilità di se- de unica. Le Utap saranno l’ultimo passaggio. Allora il Distretto finalmente potrà diventare “il ponte di comando”». Le case di riposo mirano a diventare anche centro di servizi. «L’idea è che non siano contenitori ghettizzanti e asettici evulsi dalla rete dei servizi del territorio, ma devono essere messe in condizione di offrire altri servizi alla persona, in osmosi col mondo della sanità e del sociale. È la via da percorrere, che presuppone comunque una crescita culturale e organizzativa notevole». Se ne va proprio adesso che tutte queste strade che ha delineato stanno prendendo forma. Dispiaciuto? colo contributo da offrire alla città. A una parte musicale che comprende brani per flauto e chitarra di compositori italiani dell’Ottocento e del Novecento provenienti da cinque differenti regioni verrà affiancata una parte “letteraria”. È stato infatti chiesto a 10 persone, 5 donne e 5 uomini, di scegliere una pagina scritta – nell’arco dei 150 anni – di poesia, di prosa, di saggistica, di un articolo giornalistico o di un documento che a loro parere sia sintomatico e rappresentativo di un modo di “essere Italia”. Questo con l’intenzione di presentare al pubblico un incontro di esperienze e visioni diversificate – come voci di un coro, strumenti di un’orchestra o tesserine di un mosaico – volte a formare un unico disegno cui tutti possono dare il loro apporto vivificante». L’ingresso è libero. ADDIO ALBINA FRASSINELLI ANIMA UMILE E BUONA In piazza Flaminio, mercatino del- Sandro Tabaccanti «Beh, diciamo che pensavo di restare un altro anno per concludere il cammino con il direttore Del Favero, a cui devo molto ma di fronte alle incognite in termini pensionistici – con la possibilità di dover prolungare ancora, e non so con chi – e alle novità del sistema sanitario che si intravvedono non ero sereno. E ho preferito dire basta». Però non smette di fare il medico... «Un mio grande amico, il dottor Andrea Portello (medico coneglianese scomparso prematuramente, ndr) mi ha messo in contatto con l’Associazione famiglie rurali e con il loro impegno volontaristico in Benin dove c’è un ospedale costruito con il contributo della Regione Veneto, che va ancora organizzato. In autunno volerò lì per qualche tempo, e tornerò anche a fare l’anestesista. Sto anche coinvolgendo alcuni colleghi specialisti, disponibili a dare un po’ del loro tempo a rotazione». La passione per il proprio lavoro, e per il bene altrui, non va in pensione. Alessandro Toffoli n città era conosciuta e Itrent’anni stimata per gli oltre passati all’ufficio anagrafe. Ma chi ha avuto la fortuna di conoscere Albina Frassinelli, tornata qualche giorno fa alla Casa del Padre, ha molti altri motivi per ringraziare il Signore di averla incontrata. Giovane presidente di Azione cattolica, ha sempre testimoniato i suoi valori con i giovani, le amicizie, in famiglia, al lavoro. Persona dalla grande umiltà, anche da capo ufficio anagrafe non ha mai fatto pesare la sua posizione, e ha saputo offrire un servizio professionale ma anche profondamente umano. Nei pochi momenti di riposo domenicale si concedeva qualche passeggiata nel silenzio delle colline vittoriesi, per gustare le bellezze del creato e raccogliere qualche fiore. Impegnata in parrocchia e nel volontariato, apparteneva all’Istituto Secolare Albina (a destra) con Leonina Frassinelli San Raffaele, che la ricorda per il suo grande dono fatto ai fratelli con tanta discrezione. La sua testimonianza è stata costante in tutti i momenti della sua vita, trascorsa assieme alla inseparabile sorella Leonina, che oggi lascia novantanovenne, e con cui ha vissuto anche i suoi ultimi anni di malattia (da anni non poteva più uscire di casa), della quale si lamentava solo perché gli impediva di aiutare fisicamente il prossimo, ma era al contempo occasione per offrire nell’intimo del suo cuore la preghiera e la sua stessa vita, condividendo le sofferenze di tanti fratelli. AT Dai nostri paesi Vittorio - Vittoriese 4 marzo 2012 I 109 ANNI DI AUGUSTA DE BIN illa Bianca ha orgaV nizzato una bella festa per il compleanno numero 109 di Augusta De Bin, alla presenza di numerose autorità e degli altri ospiti della casa. «La signora Augusta ha condiviso molto in vita – dice il direttore Giovanni Sallemi –, tutte le volte che poteva offriva solidarietà. Nella straordinarietà della vita di Augusta c’è forse ancora qualcosa di più grande legato alla solidarietà, non più quella di donare direttamente solidarietà ma di generare solidarietà. È la più bella opera che una persona può lasciare di sé, quello che il suo cammino possa aver contribuito a far permanere del bene. Ai giorni nostri molto spesso i media danno testimonianza e ricordo a chi lascia concretamente qualcosa: un’opera d’arte, un libro, un impegno istituzionale, una fondazione, un’eredità… invece sono molte le persone, che semplicemente hanno vissuto nel bene, educando a fare del bene. È un bene che lascia il segno perché costruisce il futuro della nostra umanità». DUE INCONTRI PUBBLICI A CAPPELLA Pronti alle emergenze I l Comune di Cappella Maggiore sta distribuendo a tutte le famiglie, con la collaborazione dei volontari dell’associazione Protezione civile comunale, una sintesi del Piano di Protezione civile comunale, e in particolare la cartina di Cappella con l’indicazione delle aree di emergenza, e i comportamenti da tenere in caso di grave calamità. Le aree di emergenza sono già fisicamente segnalate sul territorio comunale da apposite tabelle (posizionate nei mesi scorsi) e sono riportate in foto nel materiale distribuito. Alla distribuzione del materiale seguiranno due incontri pubblici (martedì 13 marzo al centro sociale di Anzano e giovedì 15 marzo al centro sociale di Cappella), nei quali interverrà il direttore operativo emergenze della Regione Veneto Luigi Rizzi. «L’obiettivo di questi due Piazzale Martiri della Libertà è una delle tre aree di emergenza incontri – spiega il sindaco Mariarosa Barazza – è fornire alla cittadinanza una serie di informazioni utili per il caso di grave emergenza. Siamo con- RIMPATRIATA DELLA CLASSE 1911 A FREGONA razie alla collaborazione dei rispettivi G famigliari Celeste Dal Cin, 100 anni il 6 novembre scorso, la gran parte trascorsi a Fregona, ha incontrato Giuseppe Bonato, che ha raggiunto il secolo di vita lo scorso 6 settembre, ed ora vive a Vittorio Veneto dopo 38 anni da carabiniere in giro per il nord Italia e altri stanziale a Mel. «L’incontro è stato veramente toccante – racconta uno dei famigliari –. Celeste e Giuseppe hanno parlato dell’esperienza di guerra essendo stati entrambi mandati in Libia sotto Mussolini... e ora Giuseppe aspetta Celeste a casa sua per ricambiare la visita». BREVI VITTORIESE L’efficacia di un Piano di Protezione civile dipende dall’informazion e ai cittadini CAPPELLA: premio Tiglio Veneto vinti che l’efficacia di un Piano di Protezione civile dipenda dall’adeguata informazione che si dà ai cittadini. Al tempo stesso riteniamo che far conoscere il Piano di emergenza comunale sia una buona occasione per tranquillizzare i cittadini sull’esistenza di adeguate procedure per far fronte anche ai rischi più importanti (quale quello sismico, molto alto nei nostri territori)». Esercitazione il 22 aprile assessorato all’Agricoltura del Comune di Cappella L ’ Maggiore organizza per mercoledì 7 marzo alle 20.30 nella sala A del centro sociale un convegno sul Intanto il Comune di Vittorio Veneto sta organizzando, per il prossimo 22 aprile, una grande esercitazione di Protezione civile, che coinvolgerà tutta la popolazione, anziani e bambini compresi: ci saranno evacuazioni delle scuole e pure di un borgo della Val Lapisina. Saranno messe in campo tutte le forze di Protezione civile, anche da fuori regione. L’esercitazione coinvolgerà anche i Comuni di Cappella Maggiore, Fregona, Tarzo e Revine Lago. BREVI VITTORIO VENETO Don Sartori al Cif Si parlerà di religioni nel prossimo incontro organizzato dal Centro italiano femminile di Vittorio Veneto e aperto alla cittadinanza. Lunedì 5 marzo alle 15 in biblioteca civica di Ceneda, don Alberto Sartori, preside dello Studio teologico, affronterà il tema “Il cristianesimo e le altre religioni”, una riflessione anche sull’attuale rapporto che c’è nel mondo tra le varie confessioni religiose. Staminali al Flaminio Il liceo e gli ex allievi del Flaminio organizzano una conferenza dal titolo “Cellule staminali e ingegneria tissutale” per venerdì 9 marzo alle 18 al liceo scientifico. Intervengono Giorgio Palù, Paolo De Coppi e Gianfranco Zanon dell’Università di Padova. Modera Gianantonio Dei Tos. Corsi per affido familiare Cominciano giovedì 8 marzo (e continuano per altri tre giovedì) gli incontri del corso di formazione sull’affido familiare dedicati alle famiglie interessate ad approfondire il tema. Gli incontri si tengono al distretto di Serravalle dalle 17.30 alle 19.30. Organizza l’Ulss 7. Corso di acquerello Il corso di acquerello a cura di Piera Cuder e Laura Vergine riprende dal 13 marzo nei locali della Torre dell’orologio a Serravalle, ogni martedì pomeriggio e/o sera. Per informazioni [email protected], 349-8541358. TEATRO 24ª Rassegna a Cordignano omincia sabato 3 Cmarzo la 24ª edizio- ne della rassegna Cordignano a teatro, organizzata dalla Pro loco Cordignano. Il primo spettacolo (ad entrata libera) è la commedia “Al cuor nol fa le rughe”, scritto e diretto da Luigina Mattiuzzi, e interpretato dal gruppo teatrale dell’Università adulti e anziani di San Fior. Sabato 10 il gruppo teatrale Il gabbiano di Trieste mette in scena “No xe bel quel che xe bel, ma xe bel quel che...”. La rassegna continua per i cinque sabati di marzo. Gli spettacoli si tengono al teatro Francesconi con inizio alle 21 (apertura alle 20.15). Ingresso 7 euro, ridotti 5. Celeste Dal Cin e Giuseppe Bonato BARAZZA I TRALCI DI VITE: SOTTOPRODOTTI O RISORSA? UN CONVEGNO tema “I tralci di vite: da sottoprodotti a risorsa. Esperienze per il loro utilizzo ai fini energetici e nutritivi”. Interventi: Diego Tomasi (Centro ricerca in viticoltura di Conegliano) “Il reintegro dei tralci di vite nel processo produttivo del vigneto”; Raffaele Cavalli (Università di Padova) “Prospettive di utilizzo dei sarmenti di vite”; Giuseppe Cescon e Luca Bettinelli (Coop agricola Livenza) “La valorizzazione energetica delle potature di vite”. Coordina Angelo Costacurta. 27 L’associazione I Veneti organizza per domenica 4 marzo la quarta edizione del premio “Tiglio Veneto”, nella sala A del centro sociale di Cappella Maggiore, con inizio alle 9.30. Il convegno prevede le relazioni di Antonio Salvador (“Reithia, la dea veneta”), di Silvano Polo (“Difensore civico: la giustizia tolta ai cittadini”), e Giustino Cherubin (“Scuola: ricominciamo dalla scuola per dare un futuro ai nostri figli”). I premiati di quest’anno sono Ivone Cacciavillani, Kamal Ghadini e le associazioni Raixe venete e Gruppo archeologico del Cenedese. A tutti i presenti al convegno verrà regalata una copia della cartina storica della Serenissima, realizzata su carta pregiata in formato 50x65 cm. ANZANO: incontro sulla sanità Il Partito democratico di Vittorio, in collaborazione con i circoli di Cappella, Fregona e Sarmede, organizza venerdì 2 marzo alle 20.45 il dibattito “Come sta la sanità?”, al centro sociale di Anzano. Modera Giuseppe Costa, già direttore amministrativo di Ulss; partecipano il consigliere regionale del Pd Claudio Sinigaglia della Commissione Sanità della Regione e Sandro Tabaccanti, direttore Servizi territoriali del Distretto Nord dell’Ulss 7. Si parlerà del nuovo Piano socio-sanitario regionale, delle sue implicazioni per la nostra Ulss, del nostro ospedale e della qualità del servizio sanitario. CAPPELLA: addio a Maria e Caterina È mancata a 99 anni Maria Francescon di Cappella Maggiore. Da qualche anno ospite a Casa San Pio X a Cordignano, era la vedova di Giuseppe Soldera, e mamma di Elide, Salvatore, Adriana (titolare di un salone per acconciatura a Cappella), Lino, (geometra comunale); Ottavio, il maggiore dei figli, è scomparso qualche anno fa. È tornata al Padre anche Caterina Della Libera, 89 anni, nota a Cappella per aver gestito a lungo insieme al marito Domenico Pin un negozio di abbigliamento rimasto aperto sino agli anni Ottanta, a pochi passi proprio dal centro. Lascia i figli Roberto e Renato. COLLE: Comitato Chernobyl, teatro Il Comitato Chernobyl di Colle Umberto organizza domenica 4 marzo, alle 15.30, nella sala della scuola media di Colle una rappresentazione teatrale per sostenere i progetti del gruppo. Gli attori del Teatro dei pazzi propongono lo spettacolo teatrale per bambini e ragazzi “Aladin e la principessa”. 28 Dai nostri paesi Quartier del Piave 4 marzo 2012 FONTANE BIANCHE: VOLONTARI DA TUTTO IL MONDO CORSO SCACCHI n nuovo e ambizioso progetto atU tende i volontari di Legambiente: la sistemazione di alcune aree che han- amministraiovedì 8 marzo alle 20.45 all’auditorium Santo Stefano di L ’ G zione comuFarra di Soligo Enrica Bacchia, vocalist, Monica Rizzardi, nale e la biblioteca esperta di danza indiana, e Jannik Da Re, percussionista, nel- loggeranno a Fontigo e saranno di aiuto ai volontari nei lavori di manutenzione. A loro si uniranno, dal 2 al 16 luglio, otto giovani volontari da tutto il mondo partecipanti a un campo di volontariato internazionale. Infine a marzo arrivano Stefano e Nicolò, volontari del Servizio civile. Saranno di supporto nelle attività del Centro di educazione ambientale (Cea) di Fontigo. no subìto danneggiamenti in questi ultimi anni, dalla zona del birdwatching allo stagno delle Nepe, alla sostituzione dei ponti sul Vascon con strutture più sicure e resistenti. Anche per il 2012 è stata confermata la presenza di alcuni giovani – per la precisione tre, provenienti da Francia, Spagna e Turchia – mediante il progetto Sve (Servizio volontario europeo). Al- REALIZZATO A PIEVE DALLA CASA DI RIPOSO Anziani, nuovo centro diurno S abato 3 marzo alle 16 viene inaugurato a Pieve di Soligo il nuovo centro diurno per le persone non autosufficienti, intitolato a Francesco Fabbri. La direttrice della Fondazione casa per anziani, Paola Gaiarin, ci spiega che il centro è stato ricavato in un edificio già di proprietà della fondazione ed era la casa di don Mario Gerlin, acquistata anni addietro. Purtroppo gli spazi erano angusti, tant’è che i 25 ospiti che usufruivano del servizio venivano suddivisi tra le due strutture, centro diurno e casa, poco distanti tra loro ma pur sempre separate. Inoltre quella che fu la casa di don Gerlin aveva subìto ben due esondazioni del Soligo e quindi necessitava di messa in sicurezza. L’impulso principale che ha permesso lo scorso anno l’inizio dei lavori di ristrutturazione è stato il contributo economico delle sorelle del- PIEVE: il nuovo centro diurno per anziani lungo il Soligo (foto Munari) l’onorevole Francesco Fabbri. I lavori infatti sono costati oltre 800 mila euro, spesa affrontata unicamente dalla Fondazione con i propri mezzi e dal contributo menzionato. La nuova struttura, che si sviluppa su due piani, è stata rialzata e portata allo stesso livello dell’edificio a lato. È stato poi innalzato un muro di protezione sul Soligo e creata una rampa esterna che collega il centro diurno con il parco già esistente, in modo da creare una soluzione di continuità con la casa poco distante. Sempre all’esterno è stato creato un piccolo giardino protetto per gli ospiti con inizio di Alzheimer, dotato di una barriera verde che ne delimita lo spazio. Il servizio diurno si rivolge alle persone non autosufficienti, su indicazione degli assistenti sociali o dei medici, secondo un preciso iter medico-burocratico. Con la ristrutturazione non sono stati creati dei nuovi posti, ma è stato possibile riunire tutti gli anziani in un’unica struttura che, grazie alla ram- comunale di Sernaglia organizzano, per il periodo marzo/aprile, un corso di scacchi rivolto agli allievi delle classi 3ª ,4ª e 5ª della scuola primaria di Sernaglia. Iscrizioni in biblioteca. FARRA: UNO SPETTACOLO RACCONTA AUNG SAN SUU KYI lo spettacolo “Donna coraggio: Aung San Suu Kyi”. Aung si è imposta come leader del movimento nonviolento che lotta per il superamento della dittatura nel suo Paese, la Birmania. Nel 1991 ha vinto il premio Nobel per la pace e solo di recente è tornata in libertà dopo 18 anni trascorsi in carcere. Organizza la serata il gruppo CoLibri in occasione della festa delle donne. Ingresso libero. pa, si congiunge con l’altra e ne condivide il parco. Gli ospiti giungono al centro diurno con il pulmino della Fondazione oppure vengono accompagnati dai familiari. Come prima cosa fanno colazione, assistiti anche da un infermiere. Si attua quindi il progetto individuale con programmi costruiti sulle specifiche esigenze dell’ospite. Ci sono tutte le figure professionali, come il logopedista, lo psicologo, il fisioterapista, che lavorano all’interno della casa e sono a disposizione anche per il centro diurno, che apre dalle 7.30 alle 20.30. Al pianterreno si trova un’unica grande sala adibita alle attività occupazionali e a sala da pranzo, attrezzata anche con particolari tavolini per le persone costrette su sedia a rotelle. Invece al piano superiore, raggiungibile con un ascensore, ci sono alcuni posti letto e delle poltrone per il riposo pomeridiano. Un altro servizio non meno importante è la possibilità di usufruire di un bagno attrezzato, non sempre presente nelle abitazioni private. Inoltre è stato ricavato anche uno spazio ad uso foresteria. Per maggiori informazioni contattare la Fondazione casa per anziani al numero 0438-82290. Vesna Maria Brocca BREVI QDP PIEVE: Beltrame nuovo responsabile del Servizio veterinario dell’Ulss 7 Dal 1º marzo Jacopo Beltrame ha assunto l’incarico di direttore del Servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale dell’Ulss 7. Il neodirettore, che sostituisce Claudio Bernardi, ha vinto una selezione cui hanno partecipato sei candidati. Originario di Castelfranco Veneto, Beltrame si è laureato in Medicina veterinaria a Parma nel 1987. Ha iniziato la sua carriera professionale come libero professionista nel Vicentino e, dopo una parentesi nell’Ulss di Feltre, è arrivato all’Ulss 7 nel febbraio del 1991. Il Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale dell’Ulss 7 ha sede in via Lubin, a Pieve di Soligo: svolge in modo prioritario attività di ispezione, vigilanza e controllo degli alimenti di origine animale e loro derivati. PIEVE: Aido, Ponzi presidente Arianna Ponzi succede a Luciano Piccin alla guida del gruppo comunale Aido di Pieve di Soligo. Daniele Brun è il nuovo vicepresidente, Matteo Corbanese cura la segreteria e Cinzia Stevanato l’amministrazione. Alla giunta di presidenza si affiancano poi i consiglieri Ferdinando Lorenzon, Tecla Zamai e Gabriella Benedetti. Nel corso dell’assemblea elettiva, Piccin, che ha lasciato la presidenza dell’Aido dopo 17 anni, ha ricordato il fondatore del sodalizio, Mario Marciano, mancato di recente. SOLIGHETTO: il libro di Luca Pinzi Lunedì 5 marzo, alle 19 nella sala congressi del ristorante “Da Loris” a Solighetto, presentazione del libro “Un calcio all’amore” del giornalista e scrittore Luca Pinzi. Parteciperà l’allenatore Bepi Pillon. L’incontro, promosso dal Club Panathlon International di Pieve, è aperto a tutti. Informazioni: 348-9001303. PIEVE-SOLIGO Il destino dei servizi sanitari nel QdP continuna a tenere banco. A pag. 39 lettera del consigliere comunale di Pieve Franco Sech. Agenda Quartier del Piave VENERDÌ 2 Alle 17.30, al centro polifunzionale di Vidor, apertura dello stand della Mostra dei vini di Colbertaldo e Vidor. Alle 20.45, all’auditorium Santo Stefano di Farra, lettura ad alta voce per un pubblico adulto. Glossa Teatro, Pino Costalunga e canzoniere vicentino in “Contesse e Boari” di Giacomo Dal Maistro. Organizza la biblioteca comunale. Ingresso libero. Informazioni: 0438-901524. Alle 20.45, nell’auditorium della biblioteca di Pieve, proiezione in anteprima del film “L’estate di Giacomo” (Italia, 2010, 75’) di Alessandro Comodin. Ingresso libero. In serata alla locanda Ai Archi di Col San Martino tappa della rassegna gastronomica e solidale Peccati di Golosa. Alle 21, al cinema Careni di Pieve, proiezione del film drammatico “The artist”. ganizzata da Vidorbike. Alle 17.30 e alle 21, al cinema Careni di Pieve, proiezione del film drammatico “The artist”. SABATO 3 LUNEDÌ 5 Alle 17.30, al centro polifunzionale di Vidor, apertura dello stand della Mostra dei vini di Colbertaldo e Vidor. Alle 21, al cinema Careni di Pieve, proiezione del film drammatico “The artist”. Due lezioni oggi nell’aula magna dell’istituto Casagrande di Pieve promosse dall’Università adulti e aperte a tutti: alle 15 Lazzaro Marini approfondisce la storia della diocesi di Ceneda mentre alle 16.10 Paola Arman insegna a redarre componimenti. DOMENICA 4 Alle 10, al centro polifunzionale di Vidor, apertura dello stand della Mostra dei vini di Colbertaldo e Vidor. Alla stessa ora partenza del 1º Trofeo Primavera Prosecco Docg, gara di mountain bike cross country or- MARTEDÌ 6 Inizia oggi un corso di pittura su seta curato da Anna Maria Saccol. Cinque lezioni, a cadenza settimanale, dalle 9 alle 11. Organizza l’U- niversità adulti. Alle 20.30, nella biblioteca comunale di Pieve, si ritrova il gruppo Cittadella dei lettori per parlare, condividere, ascoltare e leggere libri. tra i formaggi locali e non”. Alle 20.30, al cinema Careni di Pieve, proiezione del film “Miracolo a le Havre” (2011), nell’ambito del Cineforum QdP. Ingresso (per non abbonati) di 7 euro. MERCOLEDÌ 7 Due lezioni oggi nell’aula magna dell’istituto Casagrande di Pieve promosse dall’Università adulti e aperte a tutti: alle 15 Loretta Gallon offre informazioni sulle truffe agli anziani e alle 16.10 le psicologhe Samuela Maniscalco e Francesca Poser approfondiscono le relazioni familiari. Alle 20 al centro polifunzionale di Vidor, nell’ambito della mostra dei vini di Colbertaldo e Vidor, serata a tema “Il Vadobbiadene Docg incon- GIOVEDÌ 8 Alle 15, alla casa delle associazioni di Pieve, lettura espressiva con Maura Nadalin. Organizza l’Università adulti. In serata alla trattoria Tripolitania di Refrontolo tappa della rassegna gastronomica e solidale Peccati di Golosa. Alle 21, al centro polifunzionale di Vidor, cena degli espositori e premiazioni della Mostra dei vini di Colbertaldo e Vidor. PIEVE: INCENTIVI AUTO residenti nel Comune di IfarePieve di Soligo possono richiesta degli incentivi, previsti dall’accordo di programma Icbi, per la conversione delle auto da benzina (o diesel) Euro 2 ed Euro 3 a metano o a gpl. L’interessato dal 1º marzo deve prenotare la trasformazione presso un’officina aderente all’iniziativa che, dopo avere verificato la disponibilità dei fondi, comunica quando potrà installare sul veicolo l’impianto a gas. Per ulteriori informazioni visitare il sito web del Comune di Pieve. Dai nostri paesi Bellunese - Vallata 4 marzo 2012 TRICHIANA / ALL’IDEAL STANDARD Lavoro, meno ma per tutti È stato siglato a Roma un nuovo contratto di solidarietà per i lavoratori della Ideal Standard (ex Ceramica Dolomite) che in qualche modo rasserena sul loro futuro i 600 dipendenti dello stabilimento di Trichiana leader nella produzione di sanitari. La preoccupazione tra i lavoratori era tanto, dal momento che per due mesi, dal 20 novembre 2011 al 23 gennaio 2012, l’azienda ha chiuso per uno stop generale della produzione. «Questa è senza dubbio una notizia positiva . spiega Gianni Segat, rappresentante sindacale della Cgil - che permetterà a tutti i dipendenti di continuare lavorare. Il primo contratto di solidarietà, scaduto lo scorso dicembre, venne siglato nel 2009 a seguito della crisi dei mercati che portò una notevole riduzione delle vendite e quindi della produzione. A Trichiana si è passati in due anni (periodo 2007-2009) da 2 milioni e 500 mila pezzi prodotti a 1 milione e 700 mila. Il nuovo accordo impegna la Ideal Standard, dal 2006 parte del fondo finanziario Bain Capital, a mantenere attivi tutti i siti produttivi del gruppo con un obiettivo di produzione per il 2012 di 1 milione e 200 mila pezzi, un target che è inferiore TRICHIANA: lo stabilimento dell’Ideal Standard. In alto a destra il sindacalista Gianni Segat alla produzione dello scorso anno. Il contratto di solidarietà al 60% porterà a una riduzione dell’orario di lavoro e dello stipendio per tutti, ma nello stesso modo non ci saranno licenziamenti. In L’ACCORDO Su scala settimanale i 600 dipendenti lavoreranno 18 ore anzichè 40 con conseguente riduzione del salario pratica su cento ore se ne lavoreranno solo quaranta che, su scala settimanale, corrispondono a 18 ore lavorate rispetto alle 40. Fortunatamente, nonostante i termini dell’accordo, oggi a Trichiana lavoriamo tutti. Questo ha portato fiducia tra tutti i lavoratori - sottolinea Segat -. Il prodotto di Tri- S. MARIA: INCONTRO “ESSERE DONNA OGGI” chiana in questo momento ha mercato e questo ci permetterà di aumentare la produzione rispetto alle previsioni. Nello stesso tempo la proprietà ha congelato ogni tipo di investimento». Per arrivare al nuovo accordo sono state fatte alcune importanti iniziative di sensibilizzazione del mondo politico provinciale e non solo. «Quello che chiediamo alla proprietà qualora in futuro volesse decidere di chiudere qualche stabilimento - conclude Segat è di essere considerati per quella che è la qualità del sanitario che esce dallo stabilimento di Trichiana, per la capacità e la professionalità dimostrate negli anni da tutti i lavoratori, oltre che per le conseguenza disastrose che la chiusura del sito di Trichiana potrebbe portare nell’intera Valbelluna». Sergio Cugnach S. ANTONIO: RICORDANDO GLI SCHIOCCHET associazione culturale e ricreativa Al Portego, in occaL ’ i svolge sabato 3 marzo sione della Festa della Donna, ha organizzato una serata di riflessione sull’“Essere donna oggi… un percorso ad o- Sla cerimonia di comstacoli tra immaginario e realtà”. Venerdì 2 marzo, alle 20.45, memorazione dei quattro all’auditorium delle scuole elementari a Santa Maria di Revine Lago, verrà presentato il film “Il corpo delle donne” di Lorella Zanardo. Il documentario sarà commentato da Tiziana Agostini, scrittrice e assessore alla Cittadinanza delle donne del Comune di Venezia, intervistata dalla giornalista Francesca Nicastro. L’evento, a ingresso libero e gratuito, è organizzato in collaborazione con la libreria “Al Viale”. Agenda Vallata VENERDÌ 9 Alle 21 nell’aula magna della scuola media di Tarzo concerto con Dan Kinzelman - sax, clarinetti e voce - , Joe Rehmer - contrabbasso e voce, Stefano Tamborrino - batteria, percussioni e voce -. In serata al ristorante Baita alle Grotte di Cison tappa della rassegna ga- stronomica e solidale Peccati di Golosa. SABATO 10 Alle 21 nell’aula magna della scuola media di Tarzo Gli sconcertati... in concerto, dirige Andrea Mazzer. Organizza il Comune. Info: 3493714432. fratelli Schiocchet - Giovanni, Gervasio, Antonio e Giuseppe - e dei loro compagni impiccati a Sant’Antonio Tortal il 10 marzo 1945. La commemorazione del loro eroico sacrificio, e di quello dei loro compagni, inizia alle 9.50, con il ritrovo nella piazza Fratelli Schiocchet. Dopo la celebrazione della messa, il corteo si sposta al monumento ai caduti, per l’intervento commemorativo del sindaco, cui seguiranno le riflessioni proposte dai ragazzi delle classi terze della scuola media “F.lli Schiocchet” di Trichiana. MEL: UNA DONNA GUIDA LA PRO LOCO ebora Lotto (nella foD to), insegnante alle elementari di Villapiana, è la nuova presidente della Pro loco Zumellese, associazione in cui è attiva da vent’anni. Vi è entrata, infatti, a 18 anni, e in questo lasso di tempo ha ricoperto a lungo la carica di segretaria. Per dieci anni si è occupata dell’ufficio turistico di Mel. Lotto prende in mano un’associazione che, negli ultimi anni, ha ottenuto risultati brillanti, specie con due eventi di promozione di prodotti locali: Mele a Mel e Radicele e sapori della primavera. Vicepresidenti sono stati eletti Fabio Zanin e Renzo Limana, cassiere Gianni Sbardellotto e segretaria Roberta Limana. 29 BREVI VALLATA FORANIA: incontri e lectio Tre appuntamenti formativi nella forania della Vallata. Martedì 6 marzo alle 20.30 nella canonica di Miane incontro biblico su “Vangeli dell’infanzia di Gesù” guida don Maurizio Dassiè. Mercoledì 7 alle 20.30 nell’abbazia di Follina percorso sulla storia del Cristianesimo con padre Emilio Benedot. Giovedì 8 alle 20.30 sempre in abbazia lectio divina del tempo di Quaresima sul vangelo della domenica a cura di don Gianpietro Zago. REVINE: conoscere la New Age Lunedì 5 marzo alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Revine Giuseppe Bisetto tiene un incontro sul tema: “Le sette religiose: New Age”. Secondo appuntamento del cammino spirituale di Quaresima promosso dall’unità pastorale Dei Laghi. REVINE: camminata notturna Per sabato 3 marzo la comunità di Revine, in collaborazione con il bar al Ponte, organizza la seconda camminata notturna Revine-Pian delle Femene: attraverso il sentiero dei Cavai, camminata sul crinale del monte Frascon al chiaro di luna. Partenza dal bar Al Ponte alle 20 (munirsi di torcia elettrica). Iscrizioni al 349.8611217. Sabato 10 marzo, poi, ci sarà la scarponata da Pian de le Femene a Canal de Limana e ritorno a Pian de le Femene con cena. TARZO: rassegna teatrale Tre spettacoli per la rassegna “Tarzo a teatro” promossa da Banca Prealpi, compagnia teatrale Colonna Infame e Comune di Tarzo. Primo appuntamento sabato 3 marzo alle 20.45 con la compagnia Tremilioni che rappresenta “Sior Todero Brontolon” di Carlo Goldoni. Il 17 Colonna Infame porterà in scena “Black Comedy” di Peter Shaffer. Infine il 31 marzo Castello Errante in “È arrivato lo zio Nicola!!!” cinque atti unici di Achille Campanile. Nell’aula magna della scuola media, ingresso libero. 30 Dai nostri paesi Conegliano 4 marzo 2012 GROSSI NOMI DELLO SPORT A CONVEGNO ALL’ACCADEMIA INCONTRI AL CONSULTORIO SERATA DEDICATA ALLE MALATTIE RARE una passione farlo, “tema Sunport: dovere difenderlo” è il del convegno promos- ercoledì 7 marzo, alle 2045 nelM la sede del Consultorio familiare in via Caronelli, inizia il corso enerdì 9 marzo, alle 20.30 nell’aula V magna della Nostra Famiglia di Costa Alta, “Altre donne... altre storie”, sera- “Menopausa in arrivo: è un problema?”. Il ginecologo Mario Nicastro approfondisce il tema “L’età dei cambiamenti: star bene in menopausa”. Informazioni: 043832053. ta di sensibilizzazione sull’Atassia di Friedreich e altre malattie rare, con il neurologo e ricercatore dell’Irccs “Medea” Andrea Martinuzzi, la famiglia di Emma Della Libera e altre famiglie e donne che hanno dichiarato guerra alle malattie rare, e il Coro Conegliano. Organizzano La Nostra Famiglia e la onlus “Ogni giorno per Emma”. Informazioni: 333-1064874. Ingresso libero. so dalla sezione di Conegliano dell’Aia (Associazione italiana arbitri) intitolata a Dino Battistella. L’appuntamento è per lunedì 5 marzo alle 20 al teatro Accademia. Bruno Pizzul, storico telecronista Rai, modererà un dibattito tra Gianni Petrucci (presidente nazionale Coni), Stefano Braschi (già arbitro internaziona- le), Moreno Argentin (già campione del mondo di ciclismo), Antonio Di Natale (calciatore dell’Udinese), Alessandro Fei (pallavolista della Sisly e della Nazionale), Denis Dallan (rugbista della Benetton e della Nazionale) e Maurizio Compagnoni (giornalista di Sky Sport). Durante la serata verranno raccolti fondi a favore dell’Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica). CONCORSO PROGRESSPOT / PREMIAZIONI DEL MIGLIOR MANIFESTO 2012 Vincono “I cereali integrali” C inque scarpe legate l’una all’altra lungo un muro verticale accompagnate dallo slogan “Nessuna esitazione: meta integrazione”. È con questo manifesto che il gruppo “i cereali INTEGRAli” ha vinto la terza edizione del concorso ProgresSpot indetto dalla Pastorale giovanile foraniale di Conegliano in collaborazione con i Comuni della forania e la Banca Prealpi. Il tema, su cui i ragazzi dovevano ingegnarsi, era “Co-Operazione giovani La convivialità delle differenze”. Un lavoro impegnativo e intenso li ha visti coinvolti per produrre manifesti originali, incentrati sulla cooperazione tra le giovani generazioni, immigrate e non, senza cadere in luoghi comuni. Il premio è stato consegnato giovedì scorso dal vescovo Corrado all’auditorium Toniolo. Il manifesto verrà ora stampato in decine di copie e affisso nei luoghi pubblici e nei tabelloni pubblicitari dei Comuni di Conegliano, San Pietro di Feletto e San Vende- Il manifesto è par- va, Marina Altoè, Giorgia ticolarmente pia- Zanardo e Sara Pautoto ciuto alla giuria hanno raffigurato due perché “l’impatto braccia, una bianca e l’alvisivo è accatti- tra nera, collegate a una vante e giovane”, stessa sacca per trasfusio“il titolo-slogan è ni accompagnate dallo in rapporto stretto slogan “CondiVivere” con la fotografia”, (condividere + vivere). “il messaggio co- “La condivisione – spiemunica voglia di gano i ragazzi – è un prinfare – insieme –, cipio necessario alla vita. dà slancio e pro- Deve avvenire anche tra spettiva all’agire diverse culture... L’uguaquotidiano”. Ap- glianza è rappresentata prezzato anche dal sangue, dello stesso dai visitatori del colore in tutti noi e nesito www.pgcone- cessario alla vita”. “Rigliano.it, dove so- chiama l’attenzione con ProgresSpot: il manifesto vincitore no pubblicati tutun intelligente gioco di ti e 57 i miano. manifesti parte“I cereali INTEGRAli” so- cipanti al conno cinque studenti della corso. Il lavori seconda B del liceo classi- dei “cereali” conco “Marconi”: Alessandro ta una cinquanDal Cin, Francesca Tesser, tina di commenSilvia Moretti, Mario De ti, perlopiù molZanet e Carlotta Gobbi. to positivi. “Le diverse scarpe – spie- Più di impatto la gano i ragazzi – rappre- creazione di altri sentano le varie culture, cinque studenti le diversità e le ricchezze del classico Mardi ciascuno unite da un coni, “I Gioielli laccio unico, legate con Indiscreti” della saldi nodi, per percorrere seconda A, che insieme un cammino co- hanno avuto una mune, un’unica salita per menzione dalla raggiungere una grande giuria. Cristina meta”. Nadal, Silvia Ga- ProgresSpot: uno dei due manifesti che hanno ottenuto una menzione A LUTRANO UN CORSO RIVOLTO A TUTTA LA SINISTRA PIAVE Volontari si diventa! Associazione volontaL ’ ri di solidarietà onlus ha organizzato un corso di formazione al volontariato che inizierà il 9 marzo prossimo e si svolgerà con cadenza settimanale (esclusa la Settimana santa). L’iniziativa è rivolta a giovani che desiderano fare un’esperienza di volontariato all’estero; volontari già impegnati in associazioni del territorio; tutti coloro che sono interessati al mondo del volontariato. Gli incontri si terranno nella sala parrocchiale di Lutrano (di fronte al Gemma Grill) dalle 20.30 alle 22.30. Questo il programma. Marzo: venerdì 9 “I diritti dei bambini non hanno confini”, Rossana Terni psicologa; venerdì 16 “Una vita al servizio degli ultimi”, Francesco Bianchi storico; venerdì 23 “Il volontario: identità e motivazioni”, Giuliana Pin psicologa; venerdì 30 riflessioni, testimonianze di volontari e suggeri- menti dei missionari. Aprile: venerdì 13 “Nuovi stili di vita: le relazioni umane come vera ricchezza”, padre Adriano Sella responsabile della Commissione nuovi stili di vita della diocesi di Padova; venerdì 20 “Dinamiche dell’incontro con culture diverse: Africa e America Latina”, padre Ermanno Savarino missionario della Consolata della casa di Vittorio. Quanti desiderano partecipare al corso o avere informazioni più dettagliate, possono comunicare tramite e-mail [email protected] o telefonare ai numeri 043839877 oppure 0422717469. parole, che rimane subito in mente”, ha giustamente decretato la giuria. Menzione anche per “I 5 travagliati” della seconda A del liceo Marconi (Federico Lorenzo Mantl, Ilaria Rosolen, Sarah De Zotti, Lisa Bernardi e Antonio Peruzzi) che hanno raffigurato tre medici che stanno operando il mondo: “La co-operazione, secondo noi, è un intervento necessario alla formazione di un mondo e di una società più vivibili e uniti. Come chirurghi muniti di ago e filo, noi tutti dobbiamo quindi cooperare assieme e operare sul mondo andando oltre le diversità e ‘asportando’ i pregiudizi”. Anche questa terza edizione del concorso ha ottenuto un ottimo riscontro: 66 gruppi iscritti (56 delle scuole e 10 delle parrocchie) per un totale complessivo di 411 partecipanti. 57 i gruppi che sono riusciti a presentare un loro elaborato. I manifesti sono tutti pubblicati sul sito della Pastorale giovanile. Chi lo desidera può lasciare un commento. Federico Citron IN BREVE Giornata del riso Al termine delle messe festive di sabato 3 e domenica 4 marzo i volontari di Africa Chiama offrono un sacchetto di riso nelle chiese di San Rocco, Parè e frati Cappuccini. Con le offerte libere raccolte verranno finanziati progetti del Cuamm in Africa. Padre Sirio “La casa dei trent’anni” è il tema del terzo incontro tenuto da padre Sirio Zanoni nella chiesa di Parè. Appuntamento lunedì 5 marzo alle 20.30. Adorazione in Quaresima Giovedì 8 marzo, nella chiesa del collegio Immacolata, seconda adorazione eucaristica nel tempo quaresimale promossa dalla Commissione liturgia della forania di Conegliano. Alle 19 vespri solenni con esposizione del Santissimo, conclusione alle 22 con la benedizione eucaristica. In bici dall’Italia ai Balcani Venerdì 2 marzo, alle 21 nella sala dell’ex Informagiovani in piazzale San Martino, Laura Zanetti e Massimo Braghini, di Brescia, raccontano il loro viaggio in bicicletta dall’Italia ai Balcani. Organizza Liberalabici. Informazioni: www.liberalabici.it, 0438-460445. Dai nostri paesi Conegliano - Coneglianese 4 marzo 2012 ELETTO PRESIDENTE DELLA SEZIONE DI CONEGLIANO Benedetti guida gli alpini G iuseppe Benedetti, classe 1953, del Gruppo Alpini Codognè, naja nel Battaglion Gemona di stanza a Pontebba, sposato, tre figli, è il nuovo presidente della Sezione Ana di Conegliano, il più giovane dalla sua costituizione, nel 1925. Benedetti, che è prossimo a diventare nonno, ha fatto una lunga gavetta prima di assumere la responsabilità sezionale più alta per un alpino. Entrato nel Gruppo Codogné fin dalla sua fondazione, nel 1990, è stato sempre consigliere, poi vice capogruppo e capogruppo. Dal 2004 ha assunto anche cariche sezionali, tra le altre, quelle di vice presidente e vice presidente vicario. Domenica 26 febbraio, dopo la sua elezione, Giuseppe Benedetti ha rivolto un discorso carico di emozione ai 188 delegati riuniti all’auditorium Toniolo di Conegliano per l’annuale assemblea sezionale dell’Ana. «Ho raccolto uno zaino impegnativo e pieno di cose belle e spero che quando lo poserò a terra sia ancora altrettanto bello». Il presidente uscente Battista Bozzoli ha posto l’accento sui giovani e sugli alpini che per vari motivi non si avvicinano all’associazione. «Ci sono settori importanti come lo sport, il volontariato con il banco farmaceutico, il banco alimentare, la protezione civile, dove anche i giovani possono trovare spazio e avvicinarsi agli alpini. Ci sono poi tanti alpini di cui non si conosce l’esistenza; alpini che ci sono e che dobbiamo cercare perché I NUMERI Al 31 dicembre 2011 la Sezione contava 5.872 soci suddivisi in 30 gruppi. 4.681 sono alpini, 1.177 aggregati e 14 aiutanti Agenda Conegliano SABATO 3 Dalle 14 alle 18 è aperto il Museo del caffè in via Tiziano Vecellio 2. Visita guidata gratuita al museo, alla scoperta della filiera del caffè, con degustazione libera dell’espresso Dersut. Per informazioni: www.dersut.it. Dalle 14.30 alle 18.30, alla villa Conti Caballini di Sassoferrato, pomeriggio musicale con ballo. Alle 18, dai padri Dehoniani a Costa, incontro con la “Parola del sabato sera”, occasione di ascolto e condivisione del Vangelo per i giovani dai 18 anni. Alle 21.30 sul palco della Zoppas Arena arriva Maurizio Crozza (nella foto) con il suo nuovo spettacolo satirico. Ingresso a pagamento. Alle 22, all’Apartamento Hoffman, Pontiak in concerto. Ingresso riservato ai soci Arci. DOMENICA 4 Il Cai organizza per questa domenica la gita sci escursionistica sul monte Setole, gruppo del Lagorai. Alle 10 visita al cimitero ebraico, condotta da Marisa Zanussi. Alle 16.30, all’auditorium Dina Orsi, per “Piccola scena” spettacolo “Mimì e la felicità” della compagnia La Piccionaia-I Carrara. Con Ketty Grun- chi. Adatto ai bambini dai 3 ai 7 anni. Ingresso a pagamento. LUNEDÌ 5 Alle 15, nella sala conferenze di piazzale Zoppas, corso dell’Università degli adulti e anziani sui farmaci naturali “Grassi buoni e cattivi”. Segue alle 16.10 il corso di filosofia. Alle 21, nella sala conferenze di piazzale Zoppas, proiezione di diapositive di viaggio “Egitto. Faraoni ed eclissi di sole” di Sergio Costantini. Organizza Avventure nel mondo. MARTEDÌ 6 Alle 15, nell’aula magna del liceo scientifico, incontro culturale sull’arte “Eccezionali presenze femminili nell’arte del Novecento: Georgia O’Keefee pittrice, Tina Modotti fotografa, Peggy Guggenheim collezionista” dell’Università aperta. Segue alle 16.10 il corso di filosofia “I maestri della filosofia”. GIOVEDÌ 8 Alle 15, nell’aula magna del liceo Marconi, conferenza “Problemi etici posti dalle biotecnologie mediche: cellule staminali, clonazione”. Relatore Gianni Tamino, ex europarlamentare e docente all’Università di Padova. Organizza l’Università a- SAN VENDEMIANO LA VOTAZIONE Votazione per il Presidente della Sezione: Giuseppe Benedetti, voti 119; Pietro Masutti, voti 52; Alberto Galli, voti 10: Paolo Gai, voti 3; Andrea Danieli, voti 3; Luigi Maretto, voti 1. Elezione di sette consiglieri: Matteo Villanova gr. Sernaglia della Battaglia, voti 159 (rieletto); Marsilio Rusalen gr. Pieve di Soligo, voti 152 (rieletto); Luciano Barzotto gr. Santa Lucia di Piave, voti 145 (rieletto); Antonio Dall’Anese gr. Mareno di Piave, voti 140 (rieletto); G. Battista Zaia gr. Codognè, voti 120 (rieletto); Giovanni Bellè gr. Solighetto, voti 119; Savino Schiavon gr. Vazzola, voti 112 - Primo dei non eletti: Massimo Battistuzzi gr. Orsago, voti 106. Giuseppe Benedetti diano il loro contributo all’associazione». Cosa porta dell’esperienza maturata nel Gruppo Codogné e in Sezione in questo incarico da presidente? «In Sezione ho lavorato insieme al presidente Antonio Daminato che mi ha messo in condizione di agire, di andare avanti e di maturare esperienze importanti all’interno dell’associazione. Del presidente Battista Bozzoli ho fatto tesoro del rigore con cui bisogna portare avanti la nostra associazione d’arma, fatta di principi, impegno perta. Alle 17.30, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, conferenza di Antonio Zappador su “Mazzini e Garibaldi nell’opinione pubblica inglese”. Organizza la Società Dante Alighieri comitato di Conegliano. Alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi, concerto e conferenza in occasione della Giornata internazionale della donna. Tradizionale appuntamento organizzato dal sindacato Pensionati Cgil, Cisl e Uil, che prevede l’intervento della rappresentante Fnp/Cisl su tematiche riguardanti il mondo femminile e, a seguire, un momento di intrattenimento musicale con la Corale femminile di Vittorio Veneto. Alle 21, al Castello, “Voce di donna” spettacolo itinerante con cena della compagnia teatrale CostrettiOltreconfine. VENERDÌ 9 Alle 10.30, al teatro Accademia, musical in lingua inglese “Guys and dolls jr” per i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori. Regia di Daryl Branch. A cura di Palkettostage. Ingresso a pagamento. Alle 15, nella sala conferenze di piazzale Zoppas, corso di educazione civica “Il mestiere meno conosciuto: il cittadino” dell’Università degli adulti e anziani. Alle 16.10 tocca al corso di psicologia “Apprezzamento, gratitudine, benessere”. 31 e spirito alpino. Nel Gruppo Codogné c’è un grande lavoro nelle scuole con un progetto di cultura alpina fatto di visite al Bosco delle Penne Mozze, al Museo degli Alpini, di incontri e visite sui luoghi della Grande Guerra. Credo sia un lavoro importante che onora lo spirito e lo statuto dell’Ana». Antonio Menegon IL VESCOVO RAVIGNANI RICORDA DON CALIMAN omenica 4 marzo, nella chieD sa parrocchiale di San Vendemiano, durante la messa delle 10.30 viene ricordato don Eugenio Caliman (nella foto), in occasione del quindicesimo anniversario dalla morte. La messa verrà presieduta dal vescovo Eugenio Ravignani e concelebrata da alcuni sacerdoti che lo hanno conosciuto. Animeranno i suoi chierichetti con i canti di allora. GIUSEPPE ZAGO HA 100 ANNI! abato 3 marzo Giuseppe Zago Sdi San compie cento anni. Originario Polo di Piave, vive da molti anni a San Vendemiano, attualmente con uno dei due figli. È bisnonno di Lorenzo, di due anni e mezzo. Purtroppo non può condividere la gioia per i nipoti e i pronipoti con la moglie Angela Tonon mancata da diverso tempo. Il signor Giuseppe, che nella sua vita ha fatto prima il contadino e poi l’operaio, è ancora totalmente autosufficiente e in gran forma, anche mentale. I familiari, che gli sono molto affezionati, lo festeggiano domenica 4 marzo nella messa festiva delle 10.30 insieme alla comunità. SPORT E FEDE, CONVEGNO ome conciliare sport e fede?” è il titolo del terzo e ul“mosso Ctimo incontro del ciclo “Camminare con i tempi” prodal Centro giovanile San Vendemiale e dal Centro culturale “Albino Luciani”. L’appuntamento è fissato per venerdì 9 marzo alle 20.30 all’oratorio di S. Vendemiano. Interverrà Roberto Carrer, assistente arbitro in serie A. 32 Dai nostri paesi Coneglianese 4 marzo 2012 FIERA DI GODEGA, IN PALIO UN PIENO DI BENZINA GRATIS i apre sabato 3 marzo alle 8.30 Smanifestazione l’Antica Fiera di Godega, la della tradizione contadina organizzata dal Comune con la collaborazione della Pro loco, sintesi di due antichi appuntamenti, il mercato franco di Godega e la fiera di Sant’Urbano di Pianzano. Gli animali, un tempo protagonisti, sono ancor oggi al centro dell’evento che, dal 3 al 5 marzo, calamiterà in quest’angolo della Marca trevigiana migliaia di visitatori, di ogni età. Alle 9 di sabato si tiene un convegno di grande interesse: “Sicurezza & fuoco amico. Regole e norme per la prevenzione degli incendi”, organizzato dal Comune di Godega in collaborazione con Assocosma. L’inaugurazione è prevista per le 10.30 con le majorette Magic Star di Jesolo e la banda musicale di Ponte di Piave e Salgareda. Gli spazi espositivi rimarranno aperti fino alle 20, in serata è prevista la cena trevigiana. Domenica 4 marzo la Fiera sarà visitabile dalle 8.30 alle 20 e lunedì 5 dalle 8.30 alle 19. Tra tutti i biglietti interi che verranno staccati nella tre giorni della manifestazione ci sarà anche quello fortunato abbinato al bonus che permetterà di girare in auto, per un anno intero, senza dover pensare al pieno di benzina, perché assicurato dal premio. Il bonus-benzina è messo a disposizione da uno sponsor in collaborazione con il Comune di Godega e la Pro loco. SECONDO PREMIO DI LAUREA IN MEMORIA DI ALBERTO LOSSO l 17 febbraio è stato consegnato il secondo premio di laurea, per l’anIfacoltà no accademico 2010-2011, in memoria di Alberto Losso, presso la di Biotecnologie di Bologna, la stessa frequentata da Alberto. Il premio è stato attribuito ad Agnese Cristini, che ha svolto una tesi sperimentale incentrata sullo sviluppo di una tecnica per individuare la posizione esatta sul doppio filamento dei danni al dna. La dottoressa sta ora svolgendo il dottorato presso un Istituto scientifico di Tolone, in stretto contatto con il reparto oncologico dell’ospedale della città. Per i due premi sinora assegnati si è utilizzato quanto ricavato nei giorni successivi alla tragica scomparsa dello studente universitario ventunenne di Orsago avvenuta la mattina di Pasqua del 2009 a causa di un incidente stradale a poche centinaia di metri da casa. Per il futuro sarà la famiglia a finanziare la borsa di studio. BREVI PONTEBBANA È SCOMPARSA SUOR IDA TOMASI ORSAGO: la storia dell’astronomia attraverso i francobolli Innamorata dell’Africa Lo scorso 12 febbraio è mancata suor Ida Tomasi, comboniana. La ricorda la sorella suor Gemma. È stata una fortuna aver avuto suor Ida come sorella maggiore. Era innamorata di Dio e dell’Africa. Nata a Campomolino di Gaiarine il 2 dicembre 1941, la sua vocazione missionaria è stata nutrita, nei primi anni di vita, dalla fede viva e concreta della gente semplice di questo paese. È partita molto giovane per l’Uganda desiderosa di morire martire per quella gente. Per trenta lunghi anni ha donato, senza misura, tra scenari di guerra e devastazione, tutto ciò che possedeva ai poveri, condividendo tempo, intelligenza, attenzione, amicizia, sacrificio, gioia, sofferenza ma soprattutto amore per la vita. Sapeva godere delle piccole cose e valorizzarle al massimo. Avrebbe voluto capovolgere il mondo africano attraverso l’istruzione, la cultura , la dife- LAVORÒ A MISNA uor Ida ha lavorato all’agenzia missionaria Misna, trasmettendo alla redazione il suo profondo amore per l’Africa. Per la Emi nel 2001 aveva pubblicato “Missionarie martiri in Africa”, un libro sulla storia di 38 religiose, nate nei cinque continenti, che in 12 Paesi africani hanno dato la vita per la missione. S sa dei diritti della donna l’inculturazione soprattutto nel promuovere la donna, ma si sentiva impotente di fronte ai numerosi limiti che le impedivano di risolvere i problemi. Ben presto, quando ancora era piena di energie, il Padrone della vita, che possiede un “navigatore” esclusivo ha detto: “Ricalcolo”. E la vita di Ida ha preso una svolta diversa dai nostri calcoli umani. Le indicazioni stradali erano queste: via del Calvario numero “sessantasei”, con soste obbligato- rie per riprendere fiato. Meta: Mistero della redenzione e della risurrezione. Un controllo medico fatto prima di ripartire per l’Uganda porta la seguente diagnosi: metastasi polmonare. Ida ha dovuto rimanere in Italia per seguire le necessarie terapie. Ma non si arrende. Non vuole rimanere con le mani in mano. Si mette a servizio in una parrocchia a Trento-Martignano, e conquista i cuori della gente riuscendo a trasmettere, con l’aiuto e la forza dello Spirito Santo, una forte carica di gioia e di speranza soprattutto ai bambini e ai loro genitori. La sua malattia è stata lunga e dolorosa. Il 18 febbraio scorso è entrata serenamente in un’altra dimensione, quella più vera. Vorrei, come sorella e come salesiana, dire a tutti, ma in particolar modo ai giovani, che Dio chiama ancora a lasciare tutto per donarsi senza misura. Vorrei poi dire il mio grazie alle suore Combonia- Giovedì 8 marzo, alle 20.30 all’ex cinema Cristallo di Orsago, incontro con Renato Dicati, esperto in radioastronomia, che proporrà una riflessione sul tema “Storia dell’astronomia attraverso i francobolli”. Dicati si è laureato in astrofisica all’Università di Milano nel 1975 e da una ventina d’anni si dedica alla divulgazione scientifica attraverso pubblicazioni, conferenze, incontri e osservazioni astronomiche. È membro del consiglio direttivo dell’Unione stampa filatelica italiana e fin dal 1960 raccoglie francobolli dedicati all’astronomia. Nel 2010 ha pubblicato un volume in cui sono riprodotti i francobolli finora raccolti. Ingresso libero. Organizza il circolo culturale “Don Giuseppe Zago”. Suor Ida Tomasi ne della Casa Madre Fiorentina di Verona, per l’umanità dimostrata nei confronti di Ida. Se la sono “presa sulle spalle”, hanno versato sulle sue ferite olio lenitivo di squisita carità. Pazienti, premurose e disponibili a ogni ora del giorno e della notte. Commovente è stato anche il lavoro del personale che ha svolto il proprio dovere in punta di piedi e con il sorriso sulle labbra. Lisa, prima di entrare in camera, si toglieva gli zoccoli per non disturbarla. Il dottor Alessandro Fedrizzi l’ha accompagnata con dedizione durante la terapia del dolore concordata con lei. Accanto a lui c’era la presenza del grande amico di Ida, il dottor Giuliano Mariotti. Ora dal cielo suor Ida continuerà la sua missione. Invochiamo il suo aiuto perché altri testimoni continuino ad annunciare il Vangelo come lei. Suor Gemma Tomasi CODOGNÈ: l’osteoporosi Martedì 6 marzo alle 20.45 nella sala conferenza della biblioteca di Codognè Ruggero Spinazzè, dirigente medico dell’Ulss 7 e collaboratore del nostro settimanale, terrà un incontro sul tema “Osteoporosi post menopausa”. Secondo appuntamento del percorso “Obiettivo salute” promosso dal Comune. BREVI FELETTO Lezione sul Bellotto Mercoledì 7 marzo, alle 20.30 nel municipio di Rua, lezione d’arte su “Bernardo Bellotto e la pittura paesaggistica” a cura di Cinzia Tardivel. Organizza la biblioteca comunale di San Pietro di Feletto. Ingresso gratuito. Il 10 marzo alle 17.30 Tardivel guiderà una visita alla mostra delle opere del Bellotto allestita a palazzo Sarcinelli a Conegliano. Prenotazioni in biblioteca 0438-486117. Amministratori, compensi ridotti GAIARINE: PREMIATI I DONATORI AVIS “IN PENSIONE” A San Pietro di Feletto sindaco, vicesindaco e assessori si tagliano le già magre indennità mensili di un ulteriore 10%. Due le motivazioni: dare un segnale di vicinanza alle famiglie più in difficoltà per la crisi economica e denunciare la cura dimagrante a cui sono stati sottoposti i Comuni che rende sempre più difficile far quadrare i conti e chiudere i bilanci. I tagli alle indennità si tradurranno in un risparmio annuo per il Comune di San Pietro di Feletto di 4.879 euro. Con il nuovo provvedimento, che è già entrato in vigore, il sindaco Loris Dalto ha visto passare la sua indennità mensile lorda da 1.150 a 1.035 euro, il vicesindaco Gino Sonego da 570 a 513 euro e i cinque assessori da 450 a 405 euro. Anche i consiglieri di maggioranza hanno voluto fare la loro parte rinunciando al gettone di presenza che si tradurrà in un ulteriore risparmio per le casse comunali di circa 900 euro l’anno. omenica scorsa, nel D salone delle feste del Club 3 Molini a Campo- BREVI SAN VENDEMIANO molino, si è svolta una cerimonia con ex donatori di sangue del comune di Gaiarine che, per raggiunti limiti d’età (65 anni), sono andati “in pensione” dall’associazione. Già da alcuni anni il presidente Celotto aveva il desiderio di ringraziare i donatori che hanno fatto parte dell’Avis per tanti anni, facendo molte donazioni di sangue, come Rino Dal Cin (124 dona- zioni). La giornata è iniziata con la celebrazione della messa nella chiesa di Francenigo. È seguito il pranzo con amici, parenti e avisini insieme al consigliere provinciale Avis, Mauro Favret, e alcuni amministratori comunali che sono anche donatori di sangue. Nel pomeriggio è stata consegnata una pergamena di riconoscenza, per l’opera svolta, a: Canzian Giorgio, Baggio Francesco, Foltran Tito, Ongaro Paolo, De Marchi Fernan- Al via i gruppi di cammino Sabato 3 marzo, alle 10 nella sala mostre del Comune di San Vendemiano, si tiene un incontro di presentazione dei gruppi di cammino, rivolto a over 60 che desiderano camminare insieme, una o due volte alla settimana, coordinati da una guida. Per informazioni telefonare allo 0438-408960. da, Saccon Carla, Rosada Luigi, De Martin Aldo, Foltran Emilio, Fossaluzza Pietro, Dardengo Eugenio, Fossaluzza Silvio, Bressan Antonio, Isola Mario, Da Ros Giuseppe, Poletto Guido, Da Cin Rino e dal parroco di Gaiarine don Piero Silvestrini; li vediamo tutti nella foto con l’immancabile torta. Lavori alla scuola media La ditta Cardin Vito di Roncadelle si è aggiudicata la gara d’appalto per i lavori di sistemazione della scuola media di San Vendemiano. Il valore dell’offerta è di 110 mila 510 euro, con un ribasso del 1,330%. Dai nostri paesi Coneglianese 4 marzo 2012 INTERVISTA AL PARROCO DI SAN POLO Costruire insieme D a due anni e mezzo don Lucio Dalla Fontana, dopo un’esperienza di otto anni come missionario fra gli emigrati italiani in Germania, è parroco di San Polo di Piave e Rai. A San Polo ha raccolto il testimone da don Giuseppe De Nardo che, insieme al compianto mons. Vittorio Battistin, ha curato per diversi anni la crescita spirituale dei sampolesi. «Ho trovato una realtà in cui i valori cristiani sono ancora vivi - spiega don Lucio -. Ho orientato il mio impegno, in particolare, nel far crescere il senso di comunità, per passare da una religiosità “individuale” a una “comunitaria”. Chi si sente parte della parrocchia dovrebbe avvertire forte il desiderio di costruire qualcosa “insieme” e di mostrare come è bello stare “insieme”». In questo senso vanno letti gli “investimenti” umani nell’oratorio, nell’animazione giovanile, nel gruppo chierichetti e nel gruppo famiglie. «Stiamo lavorando per fare dell’oratorio uno dei centri della vita comunitaria - racconta il parroco -. Tra le proposte che abbiamo promosso in oratorio vi sono le feste della comunità e l’animazione del sabato pomeriggio. Questa esperienza è in evoluzione, la stiamo allargando, ma sta già dando buoni risultati». Ma chi si prende cura di tutte queste iniziative? «È nato un bel gruppo di adulti molto disponibili ed entusiasti - sottolinea don Lucio -, persone in genere non già impegnate in altre attività. E nel 2010 si è costituito il circolo Noi intitolato a Chiara Luce Badano. Inoltre stanno crescendo alcuni giovanissimi animatori che hanno dato vita al gruppo “Nuova luce”. Anche grazie a loro è partita una prima esperienza di Grest, sebbene in forma ridotta». Il potenziamento dell’animazione per ragazzi e giovani era un’esigenza sentita a San Polo. Lo testimonia, ad esempio, la massiccia partecipazione alla recente festa di Carnevale: 22 giovani e adulti hanno accolto in oratorio più di cento ragazzi per qualche ora di festa e allegria. Non possiamo dimenticare un’altra attività ospitata in oratorio: l’importante servizio di doposcuola, in particolare per bambini immigrati, promosso dalla San Vincenzo. Con i chierichetti don Lucio ha intrapreso un percorso interessante, che non si limita all’incontro di formazione liturgica o allo scambio di battute prima di messa. Ogni anno, infatti, ne porta una trentina, dalla quarta elementare alla seconda media, nella casa della parrocchia di Pieve a Pecol di Zoldo, per un camposcuola. In questo modo si è creato un gruppo ben motivato, ben presente alle celebrazioni e promettente per futuri impegni in parrocchia. La vera scommessa del parroco sono gli adulti. «Alcune coppie impegnate in oratorio si sono lasciate coinvolgere nel neonato gruppo-famiglie che si ritrova ogni tre settimane e due volte all’anno organizza uscite (in genere a Spert d’Alpago). È un gruppo orientato sulla formazione e sulla crescita spirituale. Agli adulti è rivolta la lectio divina del lunedì, che porto avanti insieme al diacono Gianfranco Fantuzzi, con buoni riscontri. Infine è partito un percorso di approfondimento della fede che, per favorire la maggiore partecipazione, si tiene due volte alla settimana, il mattino del martedì e la sera del giovedì». E il cammino per rendere la comunità più partecipe e consapevole continua. Federico Citron SAN POLO: il gruppo famiglie MARENO: GESTO DI SOLIDARIETÀ DELLA CLASSE 1959 oetanei in festa senza dimenticare chi sta peggio. È sucC cesso a Mareno, dove gli amici della classe del ’59 si sono ritrovati per una serata di festa nel salone dell’Oasi Campagnola. Nel corso dell’evento conviviale è nato il desiderio di raccogliere dei fondi da devolvere in beneficenza, tenendo anche conto del difficile momento che diverse coppie con bambini stanno vivendo. È stata così raccolta la somma di 200 euro utilizzata, secondo il suggerimento dei Servizio Sociali del Comune, per l’acquisto di buoni mensa per i bambini che frequentano le scuole. Con la collaborazione degli organi della scuola sono stati così aiutati alcuni bambini della scuola primaria del capoluogo. S. LUCIA: ANDREA BARZOTTO PROMOSSO MAGGIORE l Gruppo Alpini di Santa Lucia di Izione Piave festeggia con tanta soddisfail socio Andrea Barzotto per la promozione al grado di maggiore dell’artiglieria alpina. Trentanove anni, di Conegliano, Andrea Barzotto entrò in Accademia Militare a Modena nel 1994. Nel 1998 è tenente al 3° Reggimento artiglieria da montagna di Tolmezzo (Ud), dove comanda la 1ª sezione obici del Gruppo “Conegliano”. Dal maggio al settembre 2003 è in Afghanistan nella missione Isaf 5, ritornando col grado di capitano. Dal 2006 al 2008 è aiutante maggiore in 1ª al suo Reggimento, dopo di che frequenta con successo il corso di Stato Maggiore dell’Esercito. Andrea Barzotto, che è laureato in scienze politiche, è oggi in servizio al Comando Brigata alpina Julia di Udine. Parla inglese e spagnolo ed è insignito della medaglia Nato per l’operazione Isaf del 2003. MS IL CAMPANILE NECESSITA DI UN RESTAURO Agenda La Colonna uecento-duecentocinquanta mila euD ro (iva esclusa). Tanto servirà per restaurare il campanile di San Po- MARTEDÌ 6 lo di Piave. Realizzato nel 1923 su progetto dell’architetto Vincenzo Rinaldo, il manufatto è alto circa 72 metri ed è composto dal basamento, dal fusto scandito da lesene, dal quadrante dell’orologio e dalla cella campanaria. Lo scorso settembre a seguito della caduti di alcuni pezzi di cotto, il sindaco ha disposto la transennatura dell’area circostante il campanile mentre la parrocchia ha affidato all’ing. Siro Andrich una perizia statica. Secondo Andrich non ci sono problemi statici che riguardano la struttura muraria e la torre ben sopporta le azione delle campane in movimento. È però in atto un degrado delle superfici, che ha provocato il distacco di frammenti, ed è destinato in breve tempo a intaccare parti sempre più interne, fino a compromettere la struttura. Da qui la necessità di un intervento di pulizia, ricomposizione delle parti staccate e consolidamento. 33 Dalle 16.30 alle 17.15 nella biblioteca di Mareno letture per bambini della scuola materna. MERCOLEDÌ 7 Dalle 16.30 alle 17.15 nella biblioteca di Mareno letture per bambini delle classi 3ª, 4ª e 5ª elementare. Alle 21 sempre nella biblioteca di Mareno incontro mensile dei lettori appassionati. Tema della serata: “A proposito di donne: Irène Néwirosky e Nina Berbe- rova”. Info: 0438-308747. Partecipazione gratuita. SABATO 10 Alle 21 nella sala teatrale dell’oratorio Don Bosco di San Polo di Piave ultimo appuntamento della stagione teatrale 20112012. La compagnia Casello 24 propone “Imprevisti a nozze”, preludio nuziale in due atti, tratto da “Il matrimonio perfetto” di Robin Hawdon. Ingresso: intero 8 euro, ridotto 6. Info: 0422206078. 34 Dai nostri paesi Friuli 4 marzo 2012 SACILE:SI RISPARMIA CON L’ESTENSIONE DEL GAS SACILE: LA RESISTENZA DELLE DONNE A TEATRO a gara per l’affidaL mento della gestione della rete del gas consentirà al Comune di Sacile di risparmiare oltre 230 mila euro l’anno per dodici anni e di estendere la rete di distribuzione per oltre 16 chilometri. Il bando di gara, infatti, poneva l’estenzione della rete a carico del soggetto aggiudicatario. La prima trance riguarda l’allaccia- mento della centrale termica dell’ospedale (800 metri), l’estensione della rete in strada Geromina (1700), in via Padernelli e strada Casut (fino a via Cellini, 1900) e nella frazione di Casut (fino al confine con Brugnera, 1300). La seconda estenderà la rete fino a Vistorta (strada Campagne, via delle Pole, via Vistorta per 2800 metri in totale), via Villorba (850), via Marcandella (400), via Cellini (1280), in zona industriale di Cornadella (1050), nella zona artigianale Geromina (1000), in strada San Giovanni di Livenza (240), in strada Interna (660) e in via Caliselle (350). La terza tranche, di 2 mila metri, si avvierà a partire dal 2014. SAN GIOVANNI DI LIVENZA/SI CERCA UN CUSTODE Fattoria sociale, a cantiere aperto si pianifica il futuro S i sta per completare la realizzazione del primo lotto della nuova fattoria sociale di San Giovanni di Livenza. Tra le varie attività che verranno organizzate, si proporrà ad alcune persone seguite dai servizi sociali comunali di imparare un mestiere gui- date da tutor specializzati. La nuova struttura, infatti, ospiterà al suo interno un’importante sperimentazione che prevede la coltivazione di particolari erbe officinali. «In un percorso che avrà avvio nei prossimi giorni, una zona del terreno di pertinenza della fat- L’area ex San Patrignano come si presentava nel giugno 2006 dopo l’abbandono toria sociale verrà sistemata per la coltura di piante officinali e frutti di piccoli dimensioni (lamponi, ribes,..) in collaborazione con aderenti al Forum provinciale delle Fattorie sociali - ha annunciato il sindaco di Sacile, Roberto Ceraolo - in una cornice di intervento che avrà anche la supervisione dell’Azienda sanitaria di Pordenone e dell’Istituto superiore di Sanità». «Tali attività - ha aggiunto il Responsabile dell’Ambito, Roberto Orlich rientrano nella valutazione delle abilità di questi soggetti in modo da immaginare ulteriori percorsi di integrazione anche di tipo lavorativo e immaginando, al contempo, la preparazione di prodotti sia utilizzabili nel sistema farmaceutico sia da immettere sul mercato, come le marmellate, con il simbolo di “prodotto abato 3 marzo, alle 20.30 SFlangini a Palazzo Ragazzoni Biglia di Sacile, si tiene lo spettacolo teatrale “Volontarie della libertà. Le donne e la Resistenza” di e con Paola Bacchetti e Massimiliano Sassi, dedicato a partigiane e staffette della seconda guerra mondiale. L’evento, organizzato a cura dell’Anpi di Sacile, è gratuito. «Parlare di Resistenza femminile significa entrare etico” certificato dalla rete delle fattorie sociali». E mentre i lavori del primo lotto della fattoria didattica procedono spediti, nella speranza che si possano concludere entro la fine della primavera, si cerca una famiglia o una persona che occupi la casetta del custode e si possa prendere cura dell’intera struttura, quando questa sarà completata. «Il primo lotto dei lavori prevede la sistemazione di una piccola casa vicina a quella che sarà la fattoria didattica e sociale che abbiamo deciso di destinare a qualcuno che potrà viverci stabilmente e che garantirà cura e attenzione alla zona in cambio del canone di affitto - spiega il sindaco -. Gli uffici ora sono impegnati nel valutare le modalità più appropriate per trovare la persona più adatta a questa importante mansione, con il coinvolgimento della comunità di San Giovanni di Livenza». Verrà quindi avviato a breve un percorso di selezione, probabilmente con un avviso pubblico per manifestazioni di interesse, per quello che sarà a tutti gli effetti il custode della fattoria sociale. Francesca Ceccato CANEVA: FUORI DALL’UNIONE MONTANA DEL LIVENZA BRUGNERA: PRESTO LA FIBRA OTTICA IN TUTTO IL COMUNE l consiglio comunale di Caneva, con i soli voti della maggioranza (i rappresentanti delle minoranze non hanno partecipato al voto), ha votato la non adesione del Comune alla nuova Unione montana del Livenza. «Caneva, pur estendendosi per una parte su territorio montano, non detiene le caratteristiche del Comune di montagna - ha spiegato il sindaco Andrea Attilio Gava -. La popolazione e le attività economiche si svolgono in pianura e storicamente intratteniamo rapporti con realtà di pianura come Fontanafredda e Sacile, a esempio. Meglio restare alla finestra per attendere la nuova configurazione in regione che perdere i rapporti con i comuni limi- rugnera esce dal digital divide: l’intero territorio comunale sarà cablato dalla ditta Ncs Groups srl di Pordenone. I lavori sono partiti dalla frazione di Tamai, ma presto si estenderanno al resto del comune. Il sindaco Ivo Moras afferma: «Mi ricordo una piacevole serata della primavera 2010 in cui si parlava di digital divide a Tamai. Ricordo come molti giovani avessero evidenziato che la mancanza del collegamento alle tecnologie avanzate implicasse per Tamai una sostanziale divisione dal resto del mondo. Quella sera, personalmente ed amministrativamente, avevo preso l’impegno di riuscire a superare questo gap tecnologico». I B trofi. Peraltro la mancata adesione all’Unione montana non ci toglie il diritto di ricevere i finanziamenti destinati ai Comuni di montagna». La contrarietà delle minoranze, invece, va letta come criticità generale agli indirizzi, non risolutivi, impartiti dall’amministrazione regionale. «Sarebbe stato meglio trovare una soluzione definitiva anziché continuare a perdere tempo e denaro per configurazioni che non sono risolutive» ha chiosato Renato Mirto Monte di “Caneva progressista”. I primi risultati cominciano a vedersi. «In questi due anni trascorsi -continua Moras- siamo intervenuti su molti fronti cercando di dotare il comune della tecnologia necessaria. Abbiamo tentato varie strade ma non riuscendo a ottenere risultati abbiamo deciso di dare il massimo appoggio a tutte le società private che avessero voluto posare la fibra ottica a Tamai, dotandola così della necessaria tecnologia per essere al passo con i tempo. I lavori oggi a Tamai, grazie alla ditta Ncs Groups di Pordenone, sono in fase di ultimazione. Seguirà la cablatura della frazione di Maron e più in là è prevista la stessa operazione anche a Brugnera». Claudia Stefani nel cuore di un movimento di antifascismo “spontaneo”, perché le donne furono volontarie nel senso pieno del termine, non essendo obbligate alla renitenza alla leva dei bandi di arruolamento della Rsi - spiega Monica Emmanuelli, presidente dell’Anpi -. Fu proprio questa scelta, forte e importante, che permise loro di essere protagoniste della storia in uno dei momenti più critici e dolorosi del nostro Paese. Nelle parole delle protagoniste si avverte il senso e la necessità di una lotta che le vide agire e subire, affrontare arresti, violenze, deportazioni e morte, accettare il destino di familiari e di affetti, ma dai loro racconti trapela anche l’amarezza di chi non si è visto riconoscere il proprio impegno nel secondo dopoguerra, subendo il silenzio della memoria». BREVI FRIULI S.GIOVANNI DEL T.: due segni A partire da domenica 4 marzo e per ogni domenica di quaresima il gruppo liturgico proporrà due segni esposti su un tavolino dedicato: uno per una riflessione evangelica sul senso della domenica, un altro riferito alla “terra”, traendo spunto proprio dall’invito “Abita la terra e vivi con fede” affinché nascano germogli di vita nuova frutto della Parola del Vangelo. SACILE: Centro studi biblici Giovedì 8 marzo, alle 20.30 in sala Capitanio a Palazzo Carli, si tiene il secondo incontro dell’aggiornamento biblico culturale. Sul tema “A pranzo e a cena con Gesù. Incontro - condivisione - miracoli” relazionerà Mauro Orsatti, docente bresciano. SACILE: si presenta la Sacilese Sabato 10 marzo, alle 14.45 al teatro Ruffo, si presentano le squadre agonistiche della ciclistica Sacilese che affronteranno la stagione sportiva 2012. La Sacilese venne fondata nel 1947, 65 anni fa. S. GIOVANNI DEL T.: chierichetti Dodici bambini, dalla prima alla quinta elementare, hanno partecipato al rito della vestizione dei chierichetti. L’organico attuale conta circa 30 tra bambini/e e ragazzi/e preparati dal parroco e coordinati dal signor Serafino Colosimo. SARONE: Albero della solidarietà Il Gruppo Caritas parrocchiale ringrazia tutti coloro che hanno aderito con generosità all’iniziativa “Albero della solidarietà”. Sono state distribuite 25 borse spesa a famiglie della nostra comunità. La prossima iniziativa sarà realizzata durante la quaresima. Se qualcuno fosse a conoscenza di persone o famiglie in difficoltà economica può segnalarle al Parroco (tel. 0434 77055). SARONE: festa in maschera Positiva riuscita della festa in maschera proposta per i ragazzi e coordinata da tanti genitori. Le allegre mascherine hanno invaso il paese, portando allegria e spensieratezza per le strade di Sarone. Dai nostri paesi Opitergino 4 marzo 2012 DUOMO CONFERENZA GIORNATA DEL RISO NELL'OPITERGINO nche quest’anno l’associazione “Africa Chiama” propone alle parrocchie della diocesi la Giornata del riso durante domeniche di Quaresima. L’iniziativa, il cui ricavato va ai medici missionari del Cuamm e ai loro ospedali e centri sanitari, si tiene sabato 3 e domenica 4 marzo al Duomo di Oderzo. È già fissata, poi, per il 17 e 18 marzo a Mansuè e Basalghelle; in date da definire: Motta di Livenza, Mareno e Portobuffolè. Per informazione e adesioni alla Giornata del riso scrivere all’email [email protected]. A ca sul restauro della contro-facciata del Duomo. Sul tema “Dallo studio progettuale… alla fase esecutiva” sono previsti gli interventi del dott. Luca Caburlotto, già Soprintendente ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le provincie di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, la dottoressa Gabriella Delfini, ispettrice di zona Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici, Paolo Spezzani, autore delle indagini fotografiche. Porteranno un saluto il parroco di Oderzo mons. Piersante Dametto, don Fabrizio Mariani dell’Ufficio Arte Sacra diocesano, il vicesindaco Bruno De Luca. Una Carta della sobrietà che insegna a vivere C arta della sobrietà: è stata adottata dall’Istituto BrandoliniRota, sulla scia di una riflessione avviata dapprima con gli insegnanti quindi con gli allievi della scuola secondaria. La sobrietà è un valore da riscoprire: è questo il filo conduttore della Carta, che si richiama, ma non solo, agli attuali tempi difficili vissuti da tutti. «Non per spaventare o preoccupare, ma per dare il giusto significato alle cose e per educarci ad un sano risparmio. Questo vale per tutti: per noi adulti, insegnanti e genitori e soprattutto per il futuro dei nostri figli e allievi. La scuola ha il compito di formare le giovani generazioni e tra i suoi compiti non può mancare quello di essere attenti ai “segni dei tempi”» dice la Carta. Cosa significa sobrietà? Significa moderazione, semplicità, non esteriorità ed apparenza; significa puntare maggiormente sull’essenziale, evitando tutto ciò che è eccessivo e superfluo, soprattutto eliminando gli sprechi. «La sobrietà oggi è un dovere di realismo, oltre che di giustizia e di solidarietà. Questa Carta della sobrietà della nostra scuola, quindi, può diventare una riflessione utile per tutti, anche allievi e famiglie, perché porta a ripensare a valori e scelte concrete, necessarie per tutti. La nostra è una scuola paritaria, cioè pubblica, non statale. Parità sì, ma purtroppo non economica: la scuola cattolica ha ottenuto dallo stato, negli anni passati, la parità giuridica, ma non è una vera parità, ma solo di controllo, soprattutto non è una parità economica. E quindi siamo una scuola discriminata. In Italia una famiglia non è libera di scegliere la scuola migliore per suo figlio. Oggi una famiglia italiana può detrarre le spese veterinarie, ma non quelle per l’istruzione dei figli! Per la sanità c’è la doppia possibilità dell’ospedale statale o della clinica convenzionata, per l’istruzione questo non è possibile: perché? È un’ingiustizia da parte della legislazione italiana, che continueremo ad affermare in tutte le sedi opportune. Ringraziamo l’Agesc per il costante sostegno nelle varie sedi istituzionali». Illustrati nel documento alcuni accorgimenti pratici adottati. Per il riscaldamento ad esempio. Attenzione al- ODERZO. SLITTATO A LUNEDÌ 12 MARZO L’AVVIO OPERATIVO Nuovo Pronto Sosccorso i allungano ancora i tempi per l’apertura operativa del nuovo Pronto Soccorso. In prima battuta era stata ipotizzata la data di lunedì 27 per accogliere la popolazione nei nuovi locali organizzati nel vecchio reparto, completamente ristrutturato ed ampliato. Invece c’è un ritardo. Ieri, l’Usl 9, con una nota ufficiale, ha annunciato che il Pronto Soccorso nuovo sarà definitivamente operativo a parti- S re dal 12 marzo. Per altre settimane bisognerà fare di necessità virtù, continuando a rivolgersi alla sede provvisoria, situata dietro al padiglione della Maternità. «L’apertura al pubblico, infatti, è prevista dal 12 marzo prossimo. Una data in ritardo di qualche giorno rispetto al previsto ma che consente, grazie all’attuale assenza di attività di portare a termine gli ultimi accorgimenti tecnici senza alcun disagio per l’u- CONCESSIONI CIMITERIALI enerdì 2 marzo alle ore 18 nelle sale V presso il campanile del Duomo di Oderzo su terrà la prima conferenza pubbli- ADOTTATA ALL’ISTITUTO BRANDOLINI-ROTA DI ODERZO tenza» spiegano dalla direzione dell’Usl9. Il nuovo pronto soccorso, infatti, è ormai organizzato per avviare l’attività operativa. Sono ora in corso gli ultimi collaudi tecnici di alcune apparecchiature. Dalla data dell’apertura sarà il nuovo definitivo riferimento per l’urgenza e l’emergenza e verrà sospesa ogni attività nel pronto soccorso provvisorio installato in questo periodo in cui era attivo il cantiere AF Nel documento il richiamo ai valori e varie indicazioni pratiche per i ragazzi a scuola l’abbigliamento, a non lasciare le porte spalancate, a spegnere le luci quando si esce dall’aula. Più e-mail e più utilizzo della banca-dati scolastica per risparmiare sulle spese di carta e fotocopie; e l’ambiente non può che ringraziare. Ancora , più e-mail e meno telefono. Sobrietà in vista anche della solidarietà: è insita in molte occasioni extrascolastiche: domeniche insieme; lotteria di Natale; feste di fine anno; sviluppata soprattutto per le missioni dei Padri Giuseppini in Africa, ma non solo… «Invitiamo tutti ad evitare lo spreco e l’apparenza, anzitutto qui a scuola, e, perché no, anche a casa - recita ancora la Carta -. Nel cibo (intervalli e mensa); - nel vestiario e look: spesso si sente dire che i nostri ragazzi sono troppo attenti alle firme e alle marche…- nell’uso delle cose: noi uomini del duemila siamo presi dalla mania dell’ultimo ritrovato elettronico, dell’oggetto che fa tendenza; - nell’uso del tempo: ritroviamo lo spazio per le cose essenziali, vere, semplici, normali». È un documento semplice che invita ad una forte riflessione. Appunto per adeguare i propri comportamenti ai segni dei tempi. Annalisa Fregonese lcune concessioni cimiteA riali sono in scadenza. A partire dal 6 marzo, fanno sapere dal Municipio, si procederà si procederà all’estumulazione ordinaria delle salme la cui concessione, scaduta nel 2011, non è stata rinnovata. Chiunque abbia interesse si presenti al più presto presso l’Ufficio demografici del Comune per l’eventuale rinnovo della concessione. AF IN SEGUITO ALLA MORTE DEI DUE ANZIANI Il caso Pagani inquieta il Consiglio ue sono stati gli anziani D morti nel nucleo Pagani della Casa di riposo. Ora dai banchi del consiglio comunale parte veemente la richiesta che vengano individuate le responsabilità. Che non accada insomma come le solite cose all’italiana: che si verifichi uno scaricabarile, che alla fine non si capisca mai chi è il responsabile di queste morti. Michele Sarri, consigliere della Lega Nord, ha espresso durante il consiglio comunale della scorsa settimana, sia al presidente della casa di riposo Sandro Valerio che al sindaco Pietro Dalla Libera che l’ha nominato, la richiesta che i responsabili siano individuati. «Non è un momento da cavalcare politicamente - ha sottolineato Sarri -. Mi auguro emerga un responsabile, anche dietro agli enti c’è sempre qualcuno che è responsabile. Senza voler colpevolizzare nessuno - ha ribadito - invito il sindaco Dalla Libera e il presidente Valerio a mettere in atto tutte le iniziative possibile a far sì che le responsabilità emergano». Brevissimo l’intervento del dottor Valerio che con poche, scarne frasi, ha relazionato Agenda Opitergino DOMENICA 4 MARZO Il vescovo cresima a Portobuffolè. Mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato in centro storico. Alle 14.30 allo Stadio Opitergium: Opitergina - Edo Mestre, calcio. Alle 18 al PalaOpitergium: Oderzo - Pallacanestro Coroipese, incontro valido per il campionato DMC girone C di basket. Cooperativa Sociale “l’Incontro”. MARTEDÌ 6 Alle 19.30 e 22 al cinema Cristallo: proiezione del film Le nevi del Kilimangiaro di Robért Guediguian, a cura del circolo cinematografico Pietro Dal Monaco. Ingresso: intero 5 euro, ridotto 4 euro. Replica dopodomani, alle 21, con il dibattito. LUNEDÌ 5 Alle 20.30 nella sala del Campanile: ultimo incontro, con dibattito, della scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale, modulo economico. Organizza l’ufficio diocesano Pastorale Sociale e Lavoro. Relatori Luciano Moro e Bruno Pozzobon, fondatori della 35 MERCOLEDÌ 7 Alle 20.45 a Spazio Zero (via Martiri della Libertà 5): Proiezione del documentario "The Mindscape of Alan Moore". * Farmacie di turno: Scotto, via Umberto I 28, tel. 0422 712221. sull’accaduto. «È tutto molto triste - ha sottolineato - anche il personale è stato duramente segnato, perchè si è venuto a creare un evento irreparabile». L’intossicazione alimentare che ha coinvolto oltre quaranta ospiti, con due decessi, l’esposto dell’Ulss 9 alla Procura della repubblica, l’avvio di un’indagine, l’istituzione di una commissione per verificare come il batterio-killer abbia potuto diffondersi. Il tutto coperto dal segreto istruttorio, Valerio l’ha ribadito. Perchè il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo plurimo, anche se al momento nessun soggetto è stato iscritto nel registro degli indagati. Anche la Regione Veneto sta seguendo da vicino la cosa, l’assessore Sernagiotto ha auspicato che quanto prima venga fatta chiarezza. Egli ha pure annunciato una serie di controlli a tappeto nelle Case di riposo di tutta la regione. Tangibile la mestizia nell’aula di Cà Diedo, con la seduta apertasi con un minuto di silenzio. Per commemorare i due anziani morti e, insieme con loro, i tre giovani periti nell’incidente avvenuto a Fagarè ed i militari morti in Afghanistan. «Siamo dispiaciuti di ciò che è avvenuto - ha detto il sindaco Dalla Libera - alle famiglie vada la vicinanza di quest’amministrazione. Diamo il nostro sostegno all’amministrazione della Casa di riposo, che ha sempre lavorato bene». «Auspico che quanto prima - ha ribadito Sandro Valerio - venga fatta chiarezza sulla cosa». Marcello Ferri, già presidente della Rao, non si fa troppe illusioni. «La responsabilità finale, sotto il profilo penale ha detto - non emergerà mai». Secondo Ferri qualcosa potrebbe risultare se le famiglie dei deceduti intraprenderanno un’azione legale. Solo l’anziano di Carbonera aveva dei familiari. Quello di Meduna era solo al mondo, adottato da medunesi. AF 36 Dai nostri paesi Mottense - Veneziano 4 marzo 2012 DA MOTTA ALL’UGANDA Un reparto maternità intitolato a Someda De Marco è un ospedale in Africa dedicato a un mottense. L’ospedale, anzi il reparto maternità, è quello di Moroto, nello stato dell’Uganda, il mottense è Igino Someda De Marco, già primario all’ospedale di Motta di Livenza e di Pordenone, scomparso vent’anni fa. A Motta è dedicata a lui la biblioteca co- C’ munale, mentre in ospedale c’è un padiglione in sua memoria. Ma proprio poche settimane fa il movimento Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, in un suo viaggio in loco, ha segnalato la recente dedica del Maternity Ward, ossia il reparto maternità, al compianto primario mottense. «Someda De Marco – spiegano dal movimento – è scomparso il 17 ottobre di vent’anni fa, ma rimane vivo nel ricordo di molti la capacità professionale e an- 502ESIMO APPARIZIONE enerdì 9 marzo si ceV lebra il 502esimo anniversario del’Apparizio- cor di più l’umanità e la dedizione del medico ostetrico ginecologo mottense. Abbiamo sempre pensato che queste sue doti fossero da additare anche in un luogo così lontano». COMUNE E SAN VINCENZO SEGUONO 50 NUCLEI Quante famiglie in ginocchio! L a crisi economica, che non offre segni di tregua, sta mettendo in ginocchio le famiglie. I numeri della crisi parlano chiaro: a Motta di Livenza sono una cinquantina le famiglie assistite dall’associazione San Vincenzo per la più fondamentale delle esigenze, ovvero il cibo. Le istituzioni cercano di venire incontro ai casi più gravi con l’aiuto fondamentale delle associazioni di volontariato. Ad inizio gennaio è entrata in vigore la convenzione triennale tra il Comune di Motta e l’associazione Società San Vincenzo De Paoli Consiglio Centrale di Vittorio Veneto Onlus per la collaborazione nello svolgimento di interventi di supporto della persona. La convenzione prevede una stretta collaborazione fra l’ufficio dei Servizi Sociali comunale ed i volontari della San Vincenzo nell’assistenza alle persone e ai nuclei famigliari in difficoltà e stabilisce gli impegni reciproci fra le parti. Un incontro mensile fra assistente sociale e volontari permetterà di verificare la situazione dei diversi casi seguiti dalla San Vincenzo sia attraverso il Banco Alimentare (circa una cinquantina le famiglie seguite negli ultimi 2-3 anni - quasi il doppio rispetto al dato storico - cui è stata erogata una spesa con cadenza mensile) che attraverso le visite domiciliari e altri interventi di carattere economico (per bol- MOTTA, AZIENDA CEDUTA, OPERAI SENZA STIPENDIO E IL NUOVO TITOLARE MAI VISTO Il caso Diesse zienda ceduta: nuovo A titolare introvabile e lavoratori abbandonati a se stessi. È quanto sta accadendo ai dipendenti della “Diesse srl”, azienda situata in zona industriale Motta Nord che realizzava cornici e finitura per mobili, dopo che nel settembre scorso il vecchio proprietario, l’imprenditore gorghense Pierangelo De Piccoli, ha ceduto le quote dell’azienda. Il nuovo proprietario, che da visura camerale risulta essere il 36enne Roberto Bartilucci residente a Bibione di San Michele al Tagliamento, non si è mai pre- sentato ai lavoratori. «Il nuovo titolare è irrintracciabile -. spiegano i sindacalisti Cristian Dalla Pozza della Fillea Cgil e Gianluca Quatrale della Feneal Uil -. Dal settembre scorso i dipendenti non percepiscono alcun sostegno sociale: la cassa integrazione in deroga è stata approvata ma i lavoratori non la percepiscono perché il nuovo proprietario non ha dato il mandato allo studio commerciale che seguiva l’azienda di inviare le pratiche. Abbiamo fatto di tutto per rintracciarlo: Bartilucci è stato convocato da Provincia e lette e altre spese). Sulla base degli interventi effettuati il Comune potrà erogare all’associazione un contributo annuo fino a 3 mila euro, in linea con quanto già fatto in questi ultimi anni. «Si tratta di un atto importante, perché mette nero su bianco gli impegni delle parti, riconoscendo ancora una volta il valore dell’attività svolta dalla San Vincenzo in questi anni e aiutando i volontari a sentire comune di Motta a Treviso ma non si è presentato». Di fronte ad un titolare assente, i dipendenti sono stati costretti a dimettersi per giusta causa data l’impossibilità di proseguire il rapporto di lavoro ed in questo modo riuscire ad avere un’entrata economica. Per almeno 8 mesi i nove dipendenti rimasti percepiranno infatti l’indennità di disoccupazione. «Voglio sottolineare -commenta Quatrale della Uil - la situazione di questi lavoratori, costretti da settembre senza un euro con famiglie e spese da portare avanti». Dalla Pozza della Cgil stigmatizza invece il comportamento dell’imprenditore fantasma: «Quando si vuole aprire un’azienda ci sono regole ben definite. Altrimenti saremmo tutti capaci di fare gli imprenditori!». Raddoppiato il numero delle famiglie che necessitano di aiuti per attivare a fine mese. Collaborazione stretta tra Servizi sociale e volontariato vicina la collaborazione ed il sostegno dell’amministrazione comunale -commenta il sindaco Paolo Speranzon -. La stretta collaborazione fra assistente sociale e volontari aiuterà, inoltre, a mirare ancora di più gli interventi sulle situazioni di effettivo bisogno, puntando a debellare, una volta per tutte, attraverso il confronto periodico, il fenomeno di chi cerca di approfittare della bontà e disponibilità di volontari e operatori». Il ruolo fondamentale svolto dalle associazioni sul territorio viene riconosciuto non solo con le parole ma anche con i fatti: nelle prossime settimane le famiglie mottensi riceveranno a casa una lettera con la presentazione dell’iniziativa del 5 per mille per l’anno 2012, indicando le possibilità di scelta a favore del Comune oppure delle associazioni mottensi che operano in ambito sociale. Claudia Stefani ne della Madonna dei Miracoli. Ricco il programma delle celebrazioni, che quest’anno coinvolgono in particolare la comunità di Cessalto, che dona l’olio per la Lampada votiva perenne. In Chiesa, a pag. 14 il programma degli eventi. TORRE: UFFICIO TECNICO APERTO ANCHE IL SABATO amministrazione L ’ comunale di Torre di Mosto informa la cittadinanza che l’ufficio tecnico è ora aperto al pubblico anche nella giornata del sabato dalle 8.30 alle 12.30. LE PROPOSTE PER IL 5 X MILLE e famiglie mottensi riL ceveranno a casa una lettera con la presentazione dell’iniziativa del 5 per mille per l’anno 2012 e relativa alla dichiarazione dei redditi 2011. Le scelte a favore del Comune andranno a sostenere il servizio di trasporto e accompagnamento anziani e malati a visite mediche e terapie e le famiglie con figli che frequentano le scuole dell’infanzia del territorio. Anche quest’anno insieme alla proposta del Comune saranno presentate anche tutte le altre associazioni, ad esempio l’Anfass e la Cooperativa Madonna dei Miracoli che operano nel campo della disabilità; gli Amici del Cuore nel campo della prevenzione e riabilitazione cardiologica; la San Vincenzo nell’ambito dell’assistenza sociale, l’Associazione Lepido Rocco. Associazioni che hanno fatto richiesta di beneficiare del contributo del 5 per mille in una logica di sostegno reciproco di tutte le realtà che operano in ambito sociale. Si spiega in Comune: «Si tratta di una scelta importante, visto che rappresenta una delle poche forme, finora, attraverso la quale i cittadini possono scegliere come destinare almeno una parte delle proprie tasse. La scelta del 5 per mille è da effettuarsi apponendo la firma sul Modello 730 o sul Modello Unico per i soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione, oppure per i non obbligati alla dichiarazione 730/Unico, presentando il CUD firmato allo sportello bancario o postale in busta bianca». MOTTA: INCONTRO SULLE GIORNATE DEL RISO PER L’AFRICA ercoledì 7 marzo, alM le 20.30, nella Sala Teatro del Patronato Don Bosco, Motta di Livenza, la Parrocchia del Duomo di Motta, la Basilica e il Centro Culturale “G. La Pira” organizzano un incontro dal titolo: “13 anni di Giornate Quaresimali del Riso: l’obiettivo rimane il diritto alla salute in Africa”. Il dottor Rinaldo Bonadio, presidente di Africa Chiama-Conegliano, illustrerà il risultato degli interventi sanitari in Sud Sudan da parte di Medici con l’Africa Cuamm di Padova. UN AFFRESCO IN PIAZZETTA PREDONZANI, DA UN’INIZIATIVA DI DEL BEL BELLUZ Fra Claudio a Motta a qualche giorno l’imD magine del beato Claudio Granzotto in piazzetta Predonzani dona pace a quanti si fermano qualche minuto ad osservarla nella corsa tra una commissione ed un’altra. L’affresco è stato realizzato dall’artista locale Antonio Lippi su commissione dell’avvocato e scrittore mottense Emilio Del Bel Belluz. «Ho scelto il soggetto di comune accordo con monsignor Rino Bruseghin - spiega Del Bel Belluz -. Penso che un’immagine sacra ed il personaggio rappresentato possano ispira- re ed essere di conforto a tutti in questo periodo di crisi». L’impegno di Del Bel Belluz è quello di realizzare un’immagine sacra nuova per le strade di Motta ogni anno. L’idea è partita nel 2011 con la realizzazione di un capitello con all’interno l’affresco della Sacra Famiglia situato in via Contarina e benedetto dal vescovo Corrado. L’immagine del beato Claudio si trova nella parete di palazzo Dal Ben in piazzetta Predonzani, di fronte all’entrata del Il nuovo affresco dedicato a fra Claudio market. «In molti mi hanno chiesto di scrivere un libro sulla figura del beato Claudio. -afferma Del Bel Belluz- Sto quindi raccogliendo materiale ed invito chiunque abbia delle storie, dei ricordi o quant’altro a contattarmi». Nato a Santa Lucia di Piave il 23 agosto 1900 e morto all’ospedale di Padova il 15 agosto 1947, padre Claudio è stato proclamato beato nel 1994 da papa Giovanni Paolo II. CS Domenica 4 scatta la nona Treviso Marathon Oltre 2.700 partecipanti, 32 nazioni rappresentate sulla linea di partenza a Vittorio Veneto, tre giorni di eventi. Treviso Marathon si conferma tra gli appuntamenti più importanti dell’Italia che corre. Il sipario sulla nona edizione si alza già venerdì 2 marzo, in concomitanza con l’apertura di Ex- po Run, alle 13, alla Ghirada a Treviso, aperta poi anche sabato 3 dalle 10 alle 19. Parallelamente la Ghirada ospiterà anche due tavole rotonde. Una, venerdì 2 marzo alle 17.30, dedicata alla corsa: “Da oggi corro anch’io”. Riflessioni e proposte per chi già corre e per chi inizierà a farlo. L’altra, sabato 3 marzo alle 10, dedicata ai disabili: “Diversamente abili, ugualmente atleti”. Da venerdì a domenica, in Piazza dei Signori e Piazza Borsa, enogastro- nomia in passerella con “Expo Natura”. Domenica 4 marzo la maratona scatta alle 9.45 da via Cavour a Vittorio Veneto (ma i pattinatori partiranno alle 9.30 e i disabili alle 9.40). Gli arrivi in Borgo Mazzini, a Treviso, inizieranno alle 10.45 con le handbike. Alle 12 giungeranno invece sul traguardo i primi podisti. Nelle gare più importanti si cercano gli eredi di Ahmed Nasef e Martina Celi, i grandi protagonisti dell’edizione 2011. INCONTRO DI TRE ATLETI DELLA SQUADRA DELLA SPERANZA CON GLI ALUNNI DELLA “BRUSTOLON” I valori dello sport N on c’è due senza tre. Come gli incontri che la squadra della speranza ha sin qui condotto tra le scuole, l’ultima la scuola media “Brustolon” di Conegliano, per diffondere agli studenti (tra le classi seconda e terza ce n’erano circa 160) un messaggio di positività, il leit-motive della sua mission. Una strada lungo la quale lo sport diventa metafora di vita. Vuoi arrivare al traguardo, ottenere quanto ti prefiggi, raggiungere i tuoi sogni? Mettici sacrificio, passione e impegno e ce la puoi fare. La metafora sta anche nel fatto che quei traguardi non devono essere necessariamente medaglie, trofei, ma valori da tenere stretti e portare avanti senza riserve. Di questo ed altro ha parlato il maniaghese Michele Roveredo, pranoterapeuta di professione, sportivo dentro. Ultramaratoneta tutto d’un pezzo, fisico granitico ma dalla mente ancora più forte. Quella forza che gli consente di percorrere fino a 600-700 chilometri in dieci giorni - una delle sue spedizioni è stata da Montereale Valcellina a San Gennaro di Napoli - o di correre una maratona spingendo lei in carrozzina. «Corro per mia madre malata di Sla - ha detto Michele ai ragazzi -: con ogni mia avventura mi prefiggo di sensibilizzare l’opinione pubblica verso questa malattia, incrementando così anche la raccolta fondi per combattere contro la malattia». Non a caso Michele ha fondato a Pordenone la sezione di Asla. Roveredo ha mostrato ai ragazzi alcuni video che lo immortalano con la madre in azione e spiegato il senso di alcuni di questi sacrifici, metafora di vita: «Per tutte queste corse ho perso 25 unghie in tre anni. Per correre meglio ho dovuto rompere, bucare le scarpe. Ragazzi, sappiate che il sacrificio, la passione e i sogni devono essere coltivati giorno per giorno: vale nello sport come nella vi- ta, sia in famiglia che con gli amici, a scuola e fuori». Tra i componenti della Squadra della speranza (www.squadradellasperanza.it) c’era anche Valentina David. Boxer, combattente nata, sportivamente sa cosa significhi non mollare mai: «Mi alleno ogni giorno per salire sul ring. E chi dice che non si può? Se si vuole si può, eccome. Anche noi donne possiamo ritagliarci uno spazio importante in questa disciplina e trasmettere fiducia alle altre donne che cercano di realizzarsi. Il pugilato - ha aggiunto Valentina - insegna inoltre il rispetto per l’avversario, domina la collera, controlla il dentro di noi e fa u- scire il meglio». Cosa che fa quotidianamente, e siamo all’ultima testimonianza di questa puntata tra gli studenti, lo sci alpinista Luigi Savaglia. Lavorare e alimentare costantemente il suo sogno sportivo non è facile: «Bisogna prima di tutto volerlo, quindi fare sacrifici. Il mio obiettivo è scalare le Seven Summit, le sette montagne più alte di ogni Continente. Tempo per allenarsi e organizzare la spedizione ce né poco, ma con l’organizzazione e la caparbietà nel voler raggiungere la meta sognata, si va avanti a tutta! Con determinazione e il sorriso». Tre esempi di sport, tre metafore di vita. DOMENICA 4 A VIDOR AL VIA LA “VENETO CUP” Mtb sui colli del Prosecco omenica 4 marzo da Vidor D inizia l’avventura 2012 della Veneto Cup, con la disputa del “Trofeo di Primavera del Prosecco DOCG”. Sarà la prima delle quattordici tappe che portarà il cross country nelle province di Treviso, Vicenza, Venezia, Belluno e Verona. I bikers quel giorno si ritroveranno presso il Centro Polifunzionale, dove dopo aver effettuato la verifica delle tessere, prenderanno il via alle 10:15. Si correrà su un percorso dise- gnato tra strade comunali e sentieri delle colline di Vidor e Colbertaldo, e sarà lungo circa sette chilometri selettivi e spettacolari. Sarà previsto un solo AL TERZO POSTO IL JUDO VITTORIO VENETO All’Akiyama Torino il 24° Torneo di Judo opo un Torneo come l’InterD national Trophy Judo Vittorio Veneto, i commenti che si possono fare sono tanti, a cominciare dai numeri eccezionali rispetto a qualsiasi altra competizione di Judo, perlomeno in Italia. Oltre 2mila atleti di 18 diverse nazionalità a rappresentare 300 club italiani e stranieri non sono infatti poca cosa. Se poi pensiamo al conseguente indotto di circa 6mila persone che hanno fatto registrare il tutto esaurito negli alberghi di mezza provincia in piena crisi economica, si potrebbero fare anche qui varie considerazioni in merito. Dal punto di vista tecnico, la gara ha visto sfilare il meglio del judo nazionale, con la presenza di tutti i gruppi sportivi militari e giro per Esordienti e Allievi, due per donne, Master 4, 5, 6. Tre i passaggi programmati per tutte le restanti categorie. Tutti i partecipanti fruiranno del “pasta party” e riceveranno una bottiglia di Prosecco DOCG. La Veneto Cup proseguirà poi il 18 marzo a Carrè (Vicenza); la terza tappa sarà a San Stino di Livenza, con lo Sportyland Tour; il 25 aprile a Sospirolo; il 29 aprile a Torre di Mosto ci sarà il 6° Trofeo Sotto La Torre; il 1. maggio a Farra di Soligo il 6° Cross Country Tra le Torri,. Tra le altre gare, a Salgareda il 3 giugno ci sarà il 4° Cross Country Del Piave; il 1. luglio a Valdobbiadene il 15° Mionetto Trophy, l’8 luglio a Conegliano il 13° Gran Premio Città di Conegliano. dei migliori Club d’Italia come l’Akiyama Settimo Torinese arrivato al gran completo, tanto da vincere alla fine dei due giorni di gara la classifica finale assoluta. Tra gli oltre 100 ufficiali di gara che hanno seguito gli incontri è spiccato Massimo Sulli, arbitro mondiale selezionato di recente tra i 9 migliori arbitri europei che andranno alle prossime Olimpiadi di Londra, mentre nella squadra di atleti vittoriesi sono emersi: Greta Poser ed Alessandra Prosdocimo, prime classificate ed entrambe protagoniste di spettecolari ippon (vittoria netta) tali da strappare gli applausi del numeroso pubblico. Al secondo posto sono giunti Valeriu Mircea, Giovanni Vilardi, Alice Perin ed Elisa Frare. Medaglie di bronzo infine per Cristina Piccin,Dimitri Spagnulo, Elena Pagnoscin e Martina Paier. Alla fine dei due giorni di gara, su 300 Club della classifica finale assoluta sono emersi: 1. Akiyama Settimo Torinese, 2. Judo Kumiai, 3. Judo Vittorio Veneto, 4. Ginnastica Triestina, 4. Centro Ginnastico Torino, 6. Kyu Shin Do Kai Parma, 7. Judo le Sorgive, 8. Fitnes Club Nuova Florida, 9. Siska Ljubliana, 10. Judo Lviv Ukraina. 39 L’ALTARE DI VALMARENO E LE SCOPERTE DI TOFFOLATTI IL TIMORE DELLE CHIUSURE IN QDP E VALLATA Salviamo i poliambulatori N el dibattito apparso su L’Azione sui poliambulatori del Quartier del Piave e della Vallata è rimasta in ombra o addirittura omessa la questione essenziale: nel volgere di sei anni sono stati chiusi (ginecologia, otorino, neurologia, reumatologia, terapia antalgica, cardiologia) o drasticamente ridotti (radiologia, oculistica, odontoiatria) oltre la metà dei servizi specialistici ambulatoriali. E se questo non basta si sono create le condizioni per chiudere l’altra metà perché vicini o sotto la soglia dell’8% di partecipazione dell’utenza definita critica dal direttore dell’Ulss 7. Per completare il quadro si parla addirittura di spostare anche servizi di successo come il centro di salute mentale e la fisioterapia. Non è vantaggioso avallare una versione dei fatti falsamente ottimistica a fronte di una situazione che è invece allarmante. I fatti sinteticamente richiamati sopra parlano più di ogni argomentazione. L’investimento di dieci milioni nella ristrutturazione della sede dell’Ulss e quello di un milione per Casa Cardani a Soligo non vede la contrarietà da parte di nessuno. Ma è doveroso chiedersi a cosa servirebbero i locali rimessi a nuovo se non ci saranno più i servizi dentro. Uno scenario simile autorizzerebbe ognuno a pensare male. Pertanto dobbiamo concentrarci sull’obiettivo essenziale che è quello di mantenere e sviluppare i servizi poliambulatoriali coerentemente al dettato della moderna sanità che dice di accentrare le strutture ospedaliere e di alta specializzazione (da noi si è fatto molto ma in Veneto poco) e invece di promuovere e sviluppare ancor più nel territorio i servizi distrettuali e anche i centri ambulatoriali come per l’appunto quelli messi in discussione nella vasta area del Quartier del Piave e della Vallata. Il richiamo all’unità delle forze politiche e sociali del Quartier del Piave e della Vallata è importantissimo e va svolto appieno. Trentacinque consiglieri di opposizione appartenenti a tutte le forze politiche propongono una mozione per salvaguardare il patrimonio, in parte compromesso, della sanità nel nostro territorio. Il Partito democratico, il Terzo Polo e anche le organizzazioni sindacali si sono pronunciate a favore. Tocca ora assolutamente alle forze di maggioranza e ai sindaci battere un colpo! I cittadini lo aspettano. Franco Sech Capogruppo di Civica Insieme Pieve di Soligo UN RICORDO DEL “MAESTRO” GIACOMO RAGOGNA INDUSTRIE E INCIDENTI orrei ricordare con V questa mia una cara persona da pochi mesi ri- opo l’ennesimo inciD dente ambientale e sanitario accaduto a Noventa tornata alla casa del Padre. Si tratta di Giacomo Ragogna, conosciuto da tanti e chiamato da tutti il “maestro”. E maestro lo è stato davvero sotto tutti gli aspetti. Negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta abitava e insegnava a Scomigo. Per noi ragazzi di campagna, spinti da una grande curiosità, fu un ottimo maestro, ci insegnò tutto ciò che sarebbe stato utile sapere per noi che successivamente abbiamo fatto tesoro del suo sapere. Gli abitanti di Scomigo dell’epoca, e noi suoi ex alunni rimasti, lo ricordiamo ancora con grande stima e affetto, orgogliosi di aver avuto un insegnante, o meglio un maestro di vita, così. Sentiamo ancora maggiormente la sua mancanza in quanto è rarissimo al giorno d’oggi che nelle scuole ci siano insegnanti dediti pienamente alla missione che è stata loro assegnata e che fanno presa nell’animo degli alunni per tutta la vita. La sua viva missione di educatore lo ha portato a promuovere con passione e impegno instancabili numerose attività culturali. Per tanti anni ha curato il “Centro di lettura” di Scomigo, da lui realizzato e seguito con passione e generosità anche in orario serale per offrire occasioni di sana crescita a ragazzi e adulti. Ha organizzato corsi di recupero scolastico per quanti, a causa della guerra, non avevano potuto conseguire la licenza elementare. Il suo alto senso dell’impegno civile nella fedeltà ai più alti valori lo ha visto attivo in politica nelle file della Democrazia cristiana. È stato consigliere comunale fino al 1975, in seguito per decenni segretario e factotum nelle sale della Dc coneglianese. Coscienzioso, dinamico e instancabile fra impegni familiari, professionali e civili, era anche disponibile a regalare il suo tempo e la sua competenza a chi gli chiedeva consiglio e aiuto con semplicità e naturale signorilità. Anche il suo grande amore per la musica e il bel canto, ha lasciato traccia in alcuni suoi alunni. Caro maestro, sono certa che Dio l’ha accolta nella sua Luce, vicino all’adorato figlioletto Luigino, ai suoi cari, ai suoi amici e ai suoi ex alunni che lei ha amato ed educato. Grazie Maestro! Mariangela Santin Cini di Piave appare sempre più opportuno che chi tutela per legge la salute (il sindaco) adotti quanto possibile per poter prevenire o gestire tali situazioni. La legge e il buon senso ci vengono incontro. Il problema è che tante aree industriali, sviluppate negli anni Settanta sono posizionate nei pressi di ricettori sensibili e non sono normate secondo le aree industriali ecologicamente attrezzate. Queste due aggravanti dovrebbero far pensare al sindaco che lo sviluppo delle aree e l’insediamento delle industrie a rischio elevato vadano zonate su aree idonee. E questo dovrebbe far parte della cultura pianificatoria regionale, provinciale e comunale. A Noventa questo principio/ragionamento sussiste? Sembra proprio di no. È importante sottolineare non tanto se l’ultimo incendio ha procurato danni ambientali ma che tale episodio si ripeta agendo da subito per una riorganizzazione/ricollocazione di tali industrie in zone idonee che certamente non sono su aree adiacenti a centri commerciali, scuole, residenze. (...) Enrico Menegaldo Grassaga In relazione all’articolo apparso su L’Azione del 19 febbraio sull’artista Diotisalvi Dolce, ed in particolare sull’altare maggiore cui vi si fa riferimento, riceviamo questa lettera. altare maggiore della L ’ parrocchiale di Valmareno è stato più volte pubblicato, senza si sia prestata particolare attenzione alla parte lignea, assegnandolo genericamente alla famiglia Ghirlanduzzi, anche chi scrive in collaborazione con l’architetto Davide Manzato nella monografia-catalogo “I Ghirlanduzzi - Raccolta delle opere di una bottega d’intagliatori cenedesi nel Seicento” ha assegnato loro quest’opera. Ma non ci si è limitati ad un’analisi attributiva (mancante il documento) fondata su soli, anche se, inconfondibili e puntuali confronti stilistici, che riconducono inequivocabilmente alla produzione della bottega Ghirlanduzzi, ma, qualora ve ne fosse stato bisogno, a fugare residui dubbi è intervenuta l’inedita indagine di tipo metrico di Manzato, sull’elaborazione della quale ha individuato le analogie che caratterizzano le alzate lignee prodotte da questa bottega, tesi esposta nel capitolo a questo scopo dedicato. Manzato ha prodotto un analogo studio per la bottega bellunese degli Auregne nel volume da poco pubblicato in collaborazione con Paolo Goi “La scultura lignea e l’intaglio nella Valcellina”, e giunge alla stessa conclusione indicata per i Ghirlanduzzi: ogni bottega, naturalmente di un certo livello, elabora una propria progettualità, il cosiddetto metodo operativo, stante un’approfondita competenza in materia architettonica, che la rende unica e per questo inconfondibile. Mi riesce difficile del resto credere che un ragazzo di diciotto anni possa concepire ed eseguire un lavoro di tanto pregio, o per essere più precisi, lavori, visto che pure l’altare a destra dell’arco absidale, dedicato alla Madonna della Salute, è stato realizzato dalla stessa mano. Saremmo in presenza di una figura tanto geniale quanto misteriosa se il Dolce fosse l’esecutore di queste e magari altre opere affini per stile e concettualità distribuite in Vallata, solo sulla base di un grafito come se ne rinvengono a decine in più occasioni sulle casse degli altari. Rimane comunque interessante l’inedita figura del Diotisalvi Dolce intagliatore capace di un’opera quale quella pubblicata, più consona stilisticamente al periodo a cui si fa riferimento, meriterebbe di essere portato a notorietà, ritenendo il suo intaglio ad un livello comparabile a quello del coevo zoldano Panciera Basarel, del quale si è rinvenuta e conservata ampia documentazione sia scritta che fotografica, forse anche per il suddetto andrebbe indirizzata la ricerca a Venezia capitale anche nell’Ottocento dell’eccellenza nella produzione d’arredo ligneo sia profano che sacro. Roberto Meneghetti L’intento dell’articolo era di dare conto delle scoperte compiute da Giovanni Toffolatti intorno alla figura dell’artista cisonese dimenticato Diotisalvi Dolce. Tra queste, la firma sull’altare di Valmareno. Indubbiamente questo graffito suscita degli interrogativi su un possibile intervento dell’artista sull’altare. Compete agli storici dell’arte, come si diceva nelle ultime righe dell’articolo, stabilire in quale modo il Dolce c’entri con l’altare in questione. FC SARANO ROMANO DE PICCOLI n. 18.8.1928 - m. 3.3.2010 Sono passati due anni da quando ci hai lasciato, ma la tua presenza non si cancellerà mai dalla nostra memoria e dal nostro cuore. I tuoi cari. SERNAGLIA DELLA B. GABRIELLA MICHELETTO n. 28.12.1952 - m. 6.3.2005 Cara zia, anche se sono passati tanti anni tu occupi sempre un posto speciale nel nostro cuore. Ci manchi tanto, ma sappiamo che da lassù continui ad essere una splendida luce nel nostro cammino. Ti vogliamo bene. Marta ed Elisabetta. SOLIGHETTO DUILIO DAL COL n. 2.7.1927 - m. 29.1.2012 Stiamo soffrendo per la tua partenza da noi. La fede però ci aiuta a guardare fiduciosamente al Dio delle misericordie. Preghiamo per te, e tu dal Cielo manifesta il tuo amore verso di noi attingendo dalla misericordia di Cristo Salvatore. Moglie, figli, nuore, nipoti, parenti e amici. S. MARIA DEL PIAVE - FACCIAMO FESTA PER I TUOI 100 ANNI ara nonna Maria, ci hai lasciato già da quattro anni, ma il tuo ricordo è ancora vivo in tutti noi. Non possiamo dimenticare i tuoi dolci sorrisi, la tua serenità, la tua fede profonda, la fiducia nel Signore nei momenti difficili. Sul tuo volto i segni di una vita vissuta segnata da tante difficoltà, il freddo nei gelidi inverni con poco da scaldarsi, la fame negli anni di carestia, la paura della guerra, ma sempre fiduciosa nella Provvidenza. Insieme con il tuo caro marito Luigi hai cresciuto 8 figli con l’amore che solo una mamma può dare, i tuoi tesori di cui eri tanto orgoglio- C sa. Le tue mani generose hanno accarezzato con affetto i nipoti e pronipoti. Sulle tue ginocchia stanche non mancavi mai di raccontare le filastrocche della tua infanzia. Essi ti ricambiavano con il gioioso sorriso innocente di bimbi incuriositi per queste storielle fuori dal tempo. Se fossi ancora qui tra noi avremmo festeggiato i tuoi 100 anni con l’entusiasmo di sempre. Per questo ci ritroviamo tutti insieme domenica 4 marzo, a ringraziare il Signore di questo dono, con la messa nella chiesa parrocchiale di Santa Maria del Piave. MARIA CAIS ved. PIZZINATO n. 1.3.1912 - m. 7.1.2008 Ti pensiamo lassù in Cielo tra gli angeli e i santi a gioire insieme con tuo marito Luigi. Quando puoi continua a pregare per tutti noi. Il Signore ti ricompensi per quanto hai seminato qui sulla terra. I nipoti e tutti i tuoi cari DALL’1 AL 14 MARZO G^XdgYVi^X]Z/ AVgVXXdaiVejci^iZgb^cV^a)aj\a^d'%&'# >ejci^hXVYdcd^a(hZiiZbWgZ'%&' ZcdcVkgVccde^kVa^Y^i|# APERTI DOMENICA 4 MARZO PADOVA ROVIGO TREVISO VENEZIA VICENZA ALBIGNASEGO MONSELICE PORTO TOLLE PORTO VIRO CASTELFRANCO VENETO DOLO JESOLO LIDO MESTRE PORTOGRUARO MONTICELLO CONTE OTTO VICENZA FERRARA COPPARO PADOVA ROVIGO VENEZIA VICENZA ABANO TERME PADOVA TAGLIO DI PO CAORLE MARGHERA BASSANO DEL GRAPPA CAMISANO VICENTINO Via Modigliani, 76 Via Squero, 14 Via Alba, 9 - Loc. Cà Tiepolo Via XXV Aprile, 14 Via Borgo Vicenza, 20/26 Via San Pio X, 5 Via Roma Destra, 118 Piazzale Candiani, 14 Borgo S. Agnese, 97 Via Volta, ang. V.le A. Moro Via Rossini, 71 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 Via Leonardo Da Vinci Via Previtali, 30 Via Saetta, 6 Via Kennedy, 134 Viale degli Aironi, 12 - Loc. Altanea Piazzale Sirtori, 28 Via S. G. 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