Editoriale - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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Editoriale - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI VITTORIO VENETO ANNO XCVIII - Euro 1,00 Sped. in abb.post. DL. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art.1, c.1, NE/TV -
Editoriale
a pubblicazione dei redditi dei membri del governo
e degli alti funzionari dello
Stato è stata una coraggiosa
decisione. Si sono finalmente scoperti certi altarini ed è
stato uno shock. Sono apparse cifre che per la quasi totalità degli italiani sono solo sogni. Nei mesi passati c’è stata
una insistenza quasi ossessiva nel denunciare i lauti compensi dei politici, tuttavia al
confronto di certe cifre dei
ministri, i politici fanno la figura di poveracci. Ad accrescere l’attenzione sui guadagni da capogiro ha contribui-
L
www.lazione.it - [email protected] - ip
LA RICCHEZZA È UN BENE
PURCHÉ SIA BEN DISTRIBUITA
to anche l’apparizione di Celentano al Festival di Sanremo con gli sproloqui in difesa dei suoi compensi: 700 mila euro presi dalla Rai per due
ore di spettacolo. Qualcuno
(Famiglia Cristiana, Avvenire) si era azzardato a criticarlo ed è stato immediatamente fulminato con la minaccia
di farlo sparire dalla faccia
della terra.
n conseguenza di tutto queIresto,
c’è stato un gran parladi ricchezza nei giorni passati. All’indignazione di chi fa
fatica ad arrivare a fine mese
o anche di chi deve ormai restringere le spese che prima
faceva con disinvoltura, c’è
stata una appassionata difesa
della ricchezza da parte di chi
ci guazza dentro beatamente.
La ricchezza non è un male,
si sostiene; anzi, che ci siano
i ricchi è un bene per tutti.
L’importante è che sia guadagnata onestamente e che corrisponda al merito. Ci sono
carichi di responsabilità che è
giusto riconoscere. Al guadagno onesto e meritato si deve
ovviamente aggiungere il pagamento delle tasse. GpM
Continua a pag. 4
Motta ricorda
il martirio di Bhatti
Il 2 marzo
dello scorso
anno veniva
ucciso il ministro cattolico per le
minoranze
religiose del
Pakistan
Shahbaz
Bhatti. Nel santuario della Madonna dei Miracoli di Motta di
Livenza, che si prepara a vivere l’anniversario dell’apparizione (9 marzo), Bhatti viene ricordato il 2 e 4 marzo.
A pag. 14
9
4 MARZO 2012
All’interno
Chiesa: la luminosa
testimonianza
di Elisabetta Carrer
a pag. 12
Vittorio: lo straordinario
crocifisso di Sant’Andrea
a pag. 25
Vittorio: Tabaccanti
va in pensione
a pag. 26
Conegliano: Benedetti
guida gli alpini
a pag. 31
Campomolino: è
mancata suor Ida Tomasi
a pag. 32
2
Primo Piano
Primo Piano
A pagina 10
il programma
del Convegno
diocesano
4 marzo 2012
DAL CONVEGNO ATTEN
Settecento delegati al Convegno ecclesiale diocesano che si ap
I
l Convegno ecclesiale diocesano giunge alla fase clou degli incontri per
la condivisione di valutazioni, proposte, energie sul tema prescelto “Abita la terra e vivi con fede”. È una tappa importante che si aggiunge alla storia recente della Chiesa locale, come spiega il vescovo emerito monsignor Poletto ricordando gli anni in cui era vicario generale in diocesi.
Alla vigilia degli appuntamenti vittoriesi del Convegno, ecco alcune voci di
persone e categorie che “abitano” questa terra e, in vario modo, sono interessate dal cammino di comunione e dagli esiti che questo speciale evento
di Chiesa potrà sortire: un rappresentante degli immigrati che vivono nel
nostro territorio; una persona con alle spalle un matrimonio “rotto”; dei ragazzini che con la loro semplicità osservano le comunità parrocchiali di cui
fanno parte; la realtà degli anziani e dei malati, raccontata dai volontari che
sono in contatto con loro; una voce del mondo della cultura.
Per gli oltre 700 partecipanti al Convegno è un piccolo stimolo a tener conto, nel definire i modi per “testimoniare e annunciare l’amore di Dio per
l’uomo”, dei punti di vista e delle attese delle diverse categorie di persone e
credenti che abitano questa terra.
MONS. POLETTO NE RIPERCORRE LA STORIA
I convegni, formula riuscita
H
o seguito attraverso
L’Azione le prime due
fasi del Convegno diocesano “Abita la terra e vivi con
fede”. Ho ripensato più volte
alla celebrazione dei precedenti tre convegni ai quali, a
vario titolo, ho attivamente
partecipato. Il ricordo di quegli eventi resta vivo in me: li
considero doni provvidenziali
di Dio per la Chiesa di San Tiziano. Il convenire insieme ci
ha fatto gustare il nostro essere la Chiesa del Signore Gesù,
sempre presente con il suo popolo.
1977 - Evangelizzazione e promozione umana
L’idea del primo convegno diocesano, celebrato a Vittorio Veneto nei giorni 27, 28 e 29 dicembre 1977, ci venne in mente a seguito del convegno nazionale su “Evangelizzazione e
promozione umana”, al quale
avevamo partecipato con una
nostra delegazione nel novembre dell’anno precedente,
a Roma.
Era una fase storica quella di
allora, che aveva conosciuto all’interno della Chiesa in Italia
l’esplosione della contestazione e di tensioni forti, anche a
seguito del referendum sulla
legge che aveva introdotto il
divorzio. C’erano state prese di
posizione che avevano lasciato aperte ferite profonde nel
corpo ecclesiale, con la nascita dei cosiddetti “cattolici del
Monsignor Ovidio Poletto
dissenso”, che avevano avuto le
manifestazioni più clamorose
nel rifiuto della comunione ecclesiale da parte di intere “comunità di base” e nella costituzione di gruppi aspramente
critici verso gli orientamenti
pastorali della gerarchia. Su un
fronte opposto c’era un irrigidimento verso il “nuovo”, caratterizzato da una certa resistenza ad accogliere coraggiosamente il Concilio. Questo atteggiamento si manifestava
nella paura del dialogo con gli
“altri” e nel rimpianto del “monolitismo politico” dei cattolici. Anche la nostra Chiesa vittoriese non era stata esente
dallo sperimentare al suo interno alcune di queste tensioni. Ci sentivamo un poco “frastornati”. Avvertivamo il bisogno di avviare un superamento di queste tensioni, riaffermando alcune certezze della
fede, ma con l’intento di pro-
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730)
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
C’è bisogno di relazioni
iustamente, nella preparaG
zione dei convegni ecclesiali diocesano e di Aquileia, si è
posta in evidenza la centralità
delle relazioni e della loro cura
attraverso l’ascolto, la gratuità,
la condivisione. «Ma nel vissuto quotidiano noi, preti e laici,
comunità cristiane, come viviamo le relazioni? – si chiede Dante Dal Cin, già presidente diocesano dell’Ac e oggi impegnato
nell’associazione Fiorot –. La risposta più frequente è: “Non ho
tempo” oppure: “La comunità
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1985 - Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini
Nel dicembre del 1985 ci fu il
secondo convegno diocesano
“Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini”. Fu un evento che, in certo senso, superò le aspettative. Per la verità, ciò che favorì la sintonia
tra gli oltre 1.200 convegnisti
fu il lungo lavoro di preparazione organizzato e condotto
con linearità e coerenza. Ad
avviare poi l’attuazione delle
conclusioni pastorali maturate in quell’assemblea furono i
successivi Piani pastorali diocesani e la visita pastorale del
vescovo, monsignor Eugenio
Ravignani.
ANZIANI E AMMALATI
“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono
utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e
non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.”
Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
cedere sulla strada della comunione e partecipazione, tutti insieme, speditamente, attenti a studiare i segni dei tempi e a trarne le doverose conseguenze pastorali. Eravamo
consapevoli che occorreva recuperare il “buon senso” che
sa cercare, con equilibrio, le ragionevoli mediazioni. Ci fu di
aiuto la fiducia che ci concesse il nostro vescovo di allora,
monsignor Antonio Cunial, e
il contributo illuminante e incoraggiante del vescovo di Perugia, monsignor Cesare Pagani. Il convegno fu vissuto in
fraternità, franchezza e forte
laboriosità da parte dei 1.241
partecipanti: 982 convegnisti
e 259 uditori. Uno dei frutti più
belli di quel primo convegno
fu la costituzione della Caritas
diocesana con le sue articolazioni a livello parrocchiale.
ABBONAMENTI 2012:
"L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge
7 agosto 1990, 250".
Annuale (50 numeri) euro 48
Semestrale euro 27 - Sostenitore e. 80
Per l’estero chiedere in amministrazione.
Questo settimanale è iscritto alla FISC
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Chiuso in redazione
il 29.2.2012 alle ore 16.00
delega alcune persone per queste cose”. Una persona che sta elaborando un grave lutto per la
perdita di un proprio caro, mi
diceva: “La mia comunità non esiste più. Dopo una grande partecipazione iniziale di qualche
settimana, fatta di vicinanza, visite e telefonate, tutto è finito.
Vivo nel mio dolore, cerco di evitare le persone per... non metterle in imbarazzo. A volte mi
chiedo: che senso hanno la mia
fede, la nostra fede, le nostre celebrazioni, i nostri incontri formativi?”. E i nostri malati, anziani, disabili che vivono ore ed ore nel “vuoto di relazione” a casa, in ospedale o in casa di riposo che cosa ci diranno? Sono
contenti delle nostre relazioni? È
in queste situazioni che bisogna
esserci. Far sentire la propria
presenza e la propria disponibi-
Il convegno del 1996 e l’esperienza a Pordenone
E quasi come una logica prosecuzione dei due precedenti e
del convegno triveneto di Aquileia, nel dicembre del 1996
venne effettuato il terzo convegno diocesano pochi giorni
prima dell’annuncio della nomina di monsignor Ravignani
a vescovo di Trieste.
L’eredità preziosa dei convegni
ecclesiali vittoriesi mi ha spinto ad esportarne l’esperienza
anche in diocesi di ConcordiaPordenone, nella quale, come
vescovo, nel dicembre 2005 ebbi la gioia di presiedere il primo Convegno della sua storia,
dal titolo “Chiesa di Concordia-Pordenone, rendi ragione
della tua speranza”. Sono convinto che la formula dei convegni ecclesiali, come via italiana all’attuazione del Concilio Vaticano II, risponda molto meglio di quella dei sinodi
diocesani, alle necessità pastorali delle nostre Chiese. Facilita maggiormente la comprensione del nostro essere ChiesaPopolo di Dio, nella varietà e
nella comunione dei molteplici carismi e dei ministeri.
Esprimo l’auspicio che la fase
conclusiva del Convegno “Abita la terra e vivi con fede” sia
vissuto da tutti nella Chiesa
vittoriese con questo spirito e
ci sia interesse e fiduciosa disponibilità, come si attende
giustamente il nostro carissimo vescovo Corrado.
Monsignor Ovidio Poletto
lità in modo non invasivo; quasi sempre sono le parole del silenzio e la vicinanza affettuosa
ad assumere valore di conforto».
Gabriele Stella di Soligo quindici anni fa è diventato ministro
straordinario della Comunione.
Da allora ogni domenica, puntualmente dopo la messa delle
8.30 inizia la visita, in casa, di
anziani e malati. Ne segue nove
e ogni domenica ne incontra tre
o quattro. Porta loro “il Signore”
– così gli anziani chiamano l’Eucaristia – e un po’ di calore umano. «La mia visita è molto attesa – racconta –. Incontro persone che hanno un grande biso-
Dante Dal Cin
Primo Piano
4 marzo 2012
TENDIAMO...
e si apre venerdì 2 con Enzo Bianchi
IMMIGRATI
I preti tornino tra la gente!
un immigrato come vede la
E
Chiesa locale? Quali aspettative ha nei confronti delle
parrocchie e dei credenti?
Abbiamo interpellato Thiam
Massamba, 50 anni, di origini
senegalesi, residente a Conegliano da oltre vent’anni, impegnato da sempre nel favorire l’integrazione degli immigrati, vincitore del Premio Civilitas nel 2010.
E lui risponde subito, senza esitazioni, chiedendo «una condivisione piena della fede». Richiesta che suona strana, fatta
da un non cattolico, un musulmano. «Certo – spiega Massamba –, perché tutto quello
che davvero conta oggi, certi
valori che sono alla base dell’esistenza umana, lo possiamo avere soltanto attraverso la religione. Solo il credere richiama
le persone, l’uomo alla vera
realtà, alla vera concretezza di
una convivenza, a partire dalla fede. Se uno non parte dalla
fede fatica a capire cosa vuol
dire trattare il suo prossimo
considerandolo come se stesso.
L’unica soluzione per il mondo
d’oggi è un dialogo interreligioso: solo così si riuscirà a dire alle persone “Fermatevi”».
Massamba, poi, ammette una
simpatia per il mondo delle
parrocchie: «Mi piacciono as-
Thiam Massamba
sai. Anche se sono musulmano
le frequento volentieri. E interagisco volentieri con i preti.
Perché le parrocchie sono l’unico posto in Italia dove vai e
CULTURA
Più dialogo
a Chiesa diocesana vuole
L
meglio capire quanto si
muove nella società contemporanea e individuare strade nuove per comunicare il Vangelo.
Tra le realtà con le quali approfondire un dialogo vi è quella culturale. Come potrebbe svi-
trovi una verità, dove puoi parlare serenamente perché sai
che queste persone ti ascolteranno e terranno in considerazione le tue parole. Se in Italia
si parla di integrazione degli
immigrati è grazie alla Chiesa
cattolica: fin dall’inizio ci hanno sempre assistito, ci hanno
dato accoglienza, hanno diviso
il pane e il vino con noi. Tutto
questo è un insegnamento di
Dio. E tutt’oggi lo stanno facendo, come per il recente caso dei profughi della Libia che
nessuno voleva. Dappertutto
in Italia puoi trovare una chiesa, un parroco attento ad aiutare i più deboli, a dare il consiglio giusto».
Su quali cambiamenti sono auspicabili dentro la Chiesa,
Thiam ha un’idea chiara: «Penso che i parroci dovrebbero
tornare a fare come una volta:
andare a trovare le famiglie
nelle case, parlare con loro,
mangiare con loro. Oggi i ragazzi, i giovani conoscono i
preti solo andando in chiesa la
domenica, in chiesa, o a Pasqua
o a Natale, perché non hanno
più il prete che li va a trovare a
casa, ridendo e scherzando insieme, ma facendo passare così i messaggi del Signore. Così
il ruolo del prete è dimezzato...
Oggi si parla tanto di solitudine, ma ciò accade perché manca il rapporto, ci si saluta appena. Non c’è più vita comunitaria!».
Franco Pozzebon
lupparsi il confronto per essere fecondo in tale contesto? Abbiamo rivolto la
domanda a Luciano Caniato
(nella foto), coneglianese, personaggio di spicco del mondo culturale locale.
«Da troppo tempo – spiega Caniato – il mondo laico cui appartengo e il mondo religioso
non si parlano. Ignoranza, paura, pregiudizio li tengono di-
3
FAMIGLIE FERITE
Una nuova possibilità
a nascita del primo figlio mi
L
ha portato, dopo anni, a
suonare al campanello della canonica. Con la mia compagna
abbiamo scelto di chiedere, per
il piccolo, il battesimo. Un passo quasi scontato per alcuni.
Ma non per noi. Perché siamo
“irregolari”. Il mio matrimonio,
infatti, è naufragato e dopo anni di tormenti ho ricostruito una famiglia. Vivo insieme a una nuova compagna ma non
possiamo sposarci in chiesa.
Bisogna averlo vissuto un divorzio per comprendere quale
lacerante evento sia per una
persona. Ancor di più se gli
sposi in questione sono credenti. È forse il più pesante dei
fallimenti, tutto quello in cui
hai creduto e per cui hai vissuto viene messo in dubbio. Entri in uno stato di crisi di identità, anche religiosa. E questo
mentre la persona che per anni è stata un punto di riferimento e con la quale avevi immaginato il futuro “finché morte non vi separi” si allontana irrimediabilmente da te.
Quando è successo penso di aver provato lo stesso sentimento di chi scopre di avere un
cancro: perché proprio a me?
E non trovi risposta. Ti pare di
vivere in un incubo, che tutto
quello che sta succedendo sia
irreale, talmente è assurdo. Invece è dolorosamente e tangibilmente vero. Vorresti, come
uomo e cristiano, porre rimedio e riconciliarti con l’ormai
ex coniuge. Ma è impossibile.
Arrivo a dire che il divorzio può
segnare una persona come o
più del decesso di un familiare
caro. E ci si ritrova soli con il
proprio dolore.
Penso sia inevitabile “cambiare
giro” perché non hai nessuna
voglia di raccontare cosa è successo: ogni volta la ferita si riapre.
Capisco la posizione della
Chiesa sul divorzio, è giusto che
lo condanni. Ma rispetto ai divorziati, sogno una Chiesa che
aiuti a sanare le ferite e offra una nuova possibilità. Penso che
l’uomo non coincida col suo
peccato, ma con le sue possibilità di bene. E che il perdono
più di un un colpo di spugna
sul passato sia un colpo di vento nelle vele, per il mare futuro.
Alberto
stanti, mentre la società e i singoli in essa precipitano in derive prive di futuro.
L’emergenza chiede di trovare
un terreno comune sul quale
uomini di buona volontà ricomincino ad ascoltarsi senza
considerare l’altro un nemico.
In questo momento interrogarsi e ascoltare sono le uniche attività convenienti. Trovare tempi, luoghi e persone adatti a favorire l’incontro sembra la via
maestra. Un Cortile dei gentili?
Assistiamo con sofferenza alla
situazione dell’uomo contemporaneo, contenitore vuoto che
tenta di superare l’assenza di
sentimenti, emozioni, relazioni
e valori. Qualsiasi proposta di
intervento culturale e/o religioso resta vana senza un intervento di pre-educazione che
prepari il terreno e lo sgombri
dai sassi e dai rovi.
Mi sembra poco produttivo che
ciascuno si rivolga al proprio
pubblico: laici ai laici, religiosi
ai religiosi. Serve un intervento
per l’uomo».
tieri, fanno capire. Infatti, riguardo a quel che piace loro della messa domenicale hanno risposte
convinte: «Mi piace il momento
dell’eucarestia»; «Mi piace la connessione con Dio». «Mi piace fare la chierichetta, perché così capisco bene le varie parti della
messa». Anche se guardandosi
nei banchi intorno, qualche perplessità sorge in qualcuno di loro: «A me certa gente a messa
sembra un po’ triste. Alcuni sono distratti, sembra che stiano
pensando ad altro».
E il partecipare alla messa, cre-
dere in Dio, cosa cambia per voi?
Anche qui, risposte frizzanti,
schiette: «Mi sento realizzato,
meno stressato, più libero». «È
come un momento di pausa, di
stacco dal resto della vita». «Mi
sento più calma, serena». «Credere in Dio mi rende felice». «È
un aiuto in più, specialmente
quando le cose non vanno tanto
bene, come adesso che c’è crisi».
Al Convegno diocesano, nel confronto sulle prospettive della
Chiesa locale, è bello immaginare che il loro punto di vista sia
considerato. FP
RAGAZZI
Messe più vivaci
i nostri ragazzi come vivono
E
la fede? Cosa cambierebbero
della messa, del catechismo, nelGabriele Stella
gno di essere ascoltate (infatti
termino il mio “giro” sempre alle 11.30) e di sentire una parola
di conforto. Porto loro il foglietto parrocchiale, perché ci tengono a sapere cosa succede in
parrocchia. Esprimono anche il
desiderio di incontrare il parroco, specie per confessarsi». Ci
fosse qualche altro ministro, il
servizio potrebbe essere più frequente e arrivare a un maggior
numero di persone: «Incontrare di tanto in tanto qualcuno disponibile all’ascolto è davvero
motivo di gioia per chi non può
più uscire di casa», conclude Gabriele.
la loro parrocchia?
Siamo andati a chiederlo direttamente ad un gruppetto di loro,
martedì pomeriggio, mentre erano a catechismo, in parrocchia a
Costa di Vittorio Veneto. E questi ragazzini di prima media dagli occhi vispi accettano volentieri di spiegare il loro punto di vista sulla loro religione, sorprendendoci un poco per la convinzione delle loro parole. Perché
raccontano di andare volentieri a
messa la domenica. Così come al
catechismo: «Perché impariamo
cose nuove che a scuola non si
fanno»; oppure «Perché si conosce la storia di Gesù e dei santi».
E pressoché tutti a casa pregano
almeno una volta al giorno, insieme ai genitori.
Alla domanda “cosa cambiereste
voi della messa?” si accende la loro fantasia: «Farei leggere le letture a dei bambini, perché così si
capirebbero di più» dice una. «Sarebbe bello che cantassero anche
i bambini» è la proposta di un altro, con l’aggiunta di un altro ancora: «Si potrebbero cambiare i
canti. E vivacizzare la messa con
tanti strumenti musicali». «Mi
piacerebbe la chiesa tutta rivestita d’oro». «Bisognerebbe fare in
modo che partecipassero di più i
giovani, perché in chiesa ci sono
tanti adulti». Ma perché i vostri
amichetti non vengono a messa?
«Perché pensano di annoiarsi».
«Perché è troppo lunga». «Perché preferiscono stare a letto a
dormire». E lasciano intendere
che un poco condividono queste
osservazioni, anche se loro alla
messa alla fine ci vanno. E volen-
4 marzo 2012
SEGUE DALLA PRIMA
Chi ha tanti soldi e paga regolarmente le tasse dà un grande contributo al benessere di tutti. Viva i
ricchi, dunque. Celentano ci ha aggiunto la sua confusa filosofia: “Se
mi pagano tanto, è perché valgo
tanto sul mercato. Sono l’uomo
più pagato d’Europa”. Non è lui che
richiede tanti soldi, ma è la legge
suprema del mercato che glieli
butta addosso. All’accusa che i 700
mila euro presi dalla Rai erano soldi dei contribuenti, ha risposto:
“No, sono soldi miei, come quelli
di un falegname che fa un tavolo”.
Dunque tutto a posto, secondo
giustizia.
a la giustizia ha una connotazione inseparabile: oltre a dare a ciascuno ciò che gli
spetta deve mantenere anche
una certa eguaglianza nella sua
distribuzione. Vuol dire che tra
i mortali non ci possono essere
sproporzioni di trattamento talmente grandi da render qualcuno un dio o qualcosa del genere. A parità di impegno e di
onestà non è possibile che si
M
creino degli abissi tra persona e
persona per quanto riguarda la
ricchezza. Le prestazioni di Celentano sono di un grande artista che sa offrire veri capolavori (escluse le sconclusionate
prediche che hanno occupato,
peraltro, gran parte del tempo)
e un capolavoro ha un valore
che bisogna riconoscere, ma
non al punto di creare queste
scandalose differenze. Ci rendiamo conto? Il falegname che
fa i tavoli deve lavorare almeno
20 anni per guadagnare quanto
lui ha guadagnato in due ore!
Sono ragionevoli, sono umane
situazioni del genere? Una società nel cui seno si verificano
queste spaventose differenze,
non è giusta. C’è qualcosa di
marcio in essa. Non può funzionare bene. Non ci si può nascondere dietro il mercato che
assolverebbe tutto. Un mercato
del genere è drogato, come è
drogata la società che lo alimenta.
d accrescere l’assurdità di
A
tale situazione, proprio
mentre si discuteva di ricchezza e della sua cattiva funzione
quando è mal distribuita, sono
usciti i dati di Eurostat sugli stipendi dei lavoratori europei. Il
lavoratore italiano guadagna
circa la metà di quanto si guadagna in Germania, Olanda e
Lussemburgo. Addirittura meno di quanto si guadagna in
Grecia e in Irlanda. Non credo
che dipenda dal fatto che i lavoratori italiani siano tutti fannulloni e perfino ladri, come
qualcuno ha detto. Qui, semmai, il ladrocinio sta da un’altra
parte.
Allora, nessuno vuol livellare
tutto misconoscendo meriti e
responsabilità. Nessuno vuol
demonizzare la ricchezza.
Nemmeno Gesù lo ha fatto. L’ha
condannata quando il ricco non
si è curato del povero Lazzaro
o quando ha pensato che gli assicurerebbe la totale sicurezza e
felicità. È giusto dire che il problema non è la ricchezza, ma la
povertà da eliminare, tuttavia
non si potrà farlo finché esistono questi squilibri intollerabili.
GpM
NELLA RICORRENZA DELL’8 MARZO, RIFLETTIAMO
SULLA CONDIZIONE DELLA DONNA NEL 2012
Essere donna, oggi
N
ella ricorrenza dell’8 marzo, Festa della donna, abbiamo pensato di mettere
a confronto l’opinione di due donne riguardo ad alcuni interrogativi relativi
alla condizione della donna di oggi: dal ruolo nel mondo del lavoro, alla disponibilità “a tutto” di un certo mondo, fino all’accoglienza e alla cura dell’altro.
GABRIELLA SARTORI:
“È ORA DI CAMBIARE”
1) Non credo che si possa rispondere con un “sì” o con un
“no”. La realtà mi pare duplice e
per così dire “in movimento”. Mi
spiego con due notizie di cronaca di questi giorni. In Gran
Bretagna si comincia ad abortire, per adesso ancora illegalmente, perché il sesso del nascituro/a non è gradito alla madre. Il professore Julian Savanescu dell’università di Oxford dice che l’aborto è un diritto e sui
diritti non si discute. Infatti, in
Svezia, dove l’aborto è un diritto, una signora ha ottenuto in
questi giorni di poter abortire
(a quattro mesi di gravidanza)
perché aspettava la terza figlia
femmina e lei voleva un maschio. Se uno accetta che l’aborto è un diritto le conseguenze sono queste. Cose che, per ora, a noi fanno venire ancora i
brividi. Ma in tutti? fino a quando? Queste notizie indicano
che, in fatto di accoglienza e di
rispetto dell’altro, siamo davvero al minimo. Notizia altrettanto attuale, ma di segno opposto,
viene da Feltre: alla Luxottica,
dove le dipendenti donne sono
l’85%, queste signore, pur di
mantenere il posto di lavoro,
hanno accettato orari molto duri, dalle cinque del mattino alle
tredici. Dopo queste otto ore di
lavoro in fabbrica corrono a casa per occuparsi di figli, malati,
vecchi, fino a sera. Cascano sul
letto alle venti, distrutte dalla fatica. E qui l’accoglienza dell’altro, del bisognoso, è al massimo. Con questo non voglio dire che le donne generose sono
solo qui e quelle egoiste sono
Abbiamo interpellato Gabriella Sartori, sacilese, giornalista, editorialista di “Avvenire” e Doris Carlet, 52 anni, di Revine Lago, coniugata, madre di 2 figlie, titolare di
una società di ricerca e selezione del personale, consigliere comunale, impegnata
nell’associazionismo.
LE DOMANDE
solo in Gran Bretagna o in Svezia; forse però, da noi, prevale
ancora, non so ancora fino a
quando, il modello della donna
capace di accogliere e prendersi cura di chi ne ha bisogno.
2) «Ne dubito. In Italia, politica, sindacato e impresa non
hanno ancora maturato un modello di interventi e provvidenze di aiuto e appoggio alla donna che lavora che le consenta di
conciliare attività fuori e dentro
casa».
3) «Dopo l’emancipazione, usare il corpo come mezzo di scalata al potere non dovrebbe essere più, come un tempo, una
specie di necessità. Eppure il costume persiste in termini impressionanti come il caso Ruby
dimostra. Immigrata, nemica
giurata dello studio, giovanissima, Ruby vanta, per così dire,
delle attenuanti. Non dimentichiamo però che solo pochissimi anni fa una donna italiana e
normalmente istruita come Alba Parietti divenne famosa come “la coscialunga della Sinistra”. Come il segretario Pd Ber-
Gabriella Sartori
1) Nelle donne del nostro tempo e del nostro territorio i valori dell’accoglienza e della cura dell’altro sono ancora vivi?
2) Il maggiore accesso al lavoro, così come organizzato in Italia, ha migliorato la vita
della donna?
3) La disponibilità di tante
donne “a tutto” pur di sfondare, pensiamo solo al mondo
dei media e al caso Ruby e
dintorni, non impone una revisione di contenuti e modalità di agire dei movimenti e
dell’associazionismo che si
battono per la dignità della
donna?
sani e la ministra Fornero, trovo intollerabile che la tivù di stato, pagata col canone di tutti,
anche mio, imponga alle nostre
bambine il modello di donna
oggetto che ci ha fatto (ampiamente) vedere Belen a Sanremo. Qui l’unica donna che si è
brillantemente sottratta al “modello” imperante è stata Geppi
Cucciari, bella, intelligente, travolgente nelle battute, alla quale però è stato riservato uno spazio minimo.
Insomma, la possibilità di cambiare c’è. Penso davvero che sia
ora di farlo. Se n’è accorta perfino Patrizia Merigliani, la quale ha detto che nell’edizione
2012 del concorso Miss Italia le
candidate non sfileranno più in
costume da bagno, ma vestite.
Insomma, neanche per le “miss”
il corpo sarà “tutto”. È poco, è
tardi, ma che dire? Meglio poco che niente, meglio tardi che
mai».
DORIS CARLET: “ANCORA FORTE
LA DISCRIMINAZIONE”
1) Penso che le donne d’oggi
non siano meno sensibili ai valori della solidarietà. Lo indicano la massiccia presenza
femminile nella sanità, nell’istruzione e nelle organizzazioni preposte alla cura alla
persona.
Costrette al lavoro per contribuire al reddito familiare e in
presenza di servizi sociali poco adeguati alla rigidità degli
orari di lavoro, le donne hanno meno tempo da dedicare
sia alla cura della famiglia che
agli altri.
2) La donna paga ancora alto
il prezzo della discriminazione: lavora come e più gli uomini; a parità di ruolo è meno
pagata dei colleghi maschi; ha
più difficoltà a far valere i propri talenti e a fare carriera; diventa “obsoleta” prima degli
uomini (troppo professionalizzata per ruoli ordinari, non
papabile per ruoli direttivi); a
differenza di un maschio, per
essere assunta deve essere anche di bell’aspetto; è appetibile se non è sposata e non ha figli.
3) Rispetto alle femministe
degli
anni
Settanta che
si esprimevano in gruppi
organizzati e
rivendicavano
la parità di genere e l’autodeterminazione, oggi il
“movimento delle
Doris Carlet
donne” è fluido, parte da un
sentimento di disagio rispetto
a un’immagine semplificata e
stereotipata della donna ed è
diretto soprattutto alla necessità di ridare dignità alle donne. A mio avviso c’è la necessità di un’azione unitaria e
continuativa di sensibilizzazione. In una società dell’immagine, creata per soddisfare
l’immaginario maschile è bene
che le donne acquisiscano
maggior consapevolezza del
loro ruolo e agiscano per far
emergere il loro valore, evitando le scorciatoie.
Attualità
4 marzo 2012
5
L’EMENDAMENTO DEL GOVERNO SULLA DELICATA QUESTIONE
CHIESA E IMU: IL PARERE DEL GIURISTA GIUSEPPE
DALLA TORRE, RETTORE DELLA LUMSA
Chiesa e Imu, l’equità
conviene a tutti
Occorre chiarezza
M
eno esenzioni, ma soprattutto più chiarezza
nell’applicazione dell’imposta sugli immobili, quell’Ici
che presto diventerà Imu. L’emendamento, presentato nei giorni scorsi al Senato dal governo
Monti, riguarda “l’esenzione dall’imposta Ici/Imu di cui beneficiano gli enti non commerciali” e
intende “chiarire ulteriormente e
in modo definitivo la questione”.
Non sono state tolte le cosiddette “esenzioni alla Chiesa”, ma in
gioco c’è una platea ben più ampia di soggetti, tra i quali figurano pure le diverse confessioni religiose e, quindi, anche parrocchie, congregazioni, associazioni
e movimenti di matrice cattolica.
I criteri, come spiegato da una nota di Palazzo Chigi, “prevedono
l’esenzione per gli immobili nei
quali si svolge in modo esclusivo
un’attività non commerciale; l’abrogazione immediata delle norme che prevedono l’esenzione per
immobili dove l’attività non commerciale non sia esclusiva, ma solo prevalente; l’esenzione limitata alla sola frazione di unità nella
quale si svolga l’attività di natura
non commerciale; l’introduzione
di un meccanismo di dichiarazione vincolata a direttive rigorose
stabilite dal ministro dell’Economia e delle finanze circa l’individuazione del rapporto proporzionale tra attività commerciali e
non commerciali esercitate all’interno di uno stesso immobile”.
In altre parole, laddove un “ente
non commerciale” svolge un’attività commerciale paga, ma solo
per la porzione dove questa vie-
ne realizzata.
A sgomberare il campo da equivoci, lunedì scorso, c’è stato anche
l’inconsueto intervento del presidente del consiglio Mario Monti
in Commissione Industria del Senato mentre era in discussione
l’argomento, per spiegare le motivazioni dell’emendamento governativo. E il successivo voto unanime della Commissione lascia
pensare che il chiarimento sia stato esaustivo e che possano dissiparsi le tante polemiche e pregiudizi che da tempo accompagnano
questo tema.
Nei giorni scorsi sul provvedimento elaborato dal Governo anche Bruxelles aveva dato un via libera preventivo. E nessuno aveva
sollevato obiezioni sostanziali.
Come ha rilevato a caldo il portavoce della Cei, molto ovviamente
dipenderà dalle norme attuative
che saranno poi emanate. E su
questo è bene essere chiari. A partire dalla definizione di “attività
commerciale”. Qui, infatti, qualche preoccupazione ha comin-
ciato a serpeggiare. Possono rientrare in questa categoria le scuole, gli asili, i convitti, in una parola le istituzioni della sussidiarietà,
che sono in gran parte di matrice
cattolica, ma non solo? Evidentemente sarebbe un impoverimento collettivo, con effetti a cascata
sulla società tutta.
Insomma, bisogna mettere ordine, ma - come ha riconosciuto un
ministro - «l’importante è che non
si penalizzi il vero no profit nel
rendere operativa una norma su
cui l’accordo è così ampio». Sarebbe, infatti, del tutto contraddittorio colpire le istituzioni della sussidiarietà, soprattutto in
tempi come questi.
La questione insomma non è “far
pagare l’Ici alla Chiesa”, che peraltro già la paga secondo le norme correnti. Si tratta piuttosto di
chiarire le norme in ordine alla
concorrenza. Proprio con l’occhio
rivolto a Bruxelles, che, piaccia o
no, è ormai un riferimento obbligato di molte delle scelte di politiche pubbliche.
PER IL RESPINGIMENTO DEI PROFUGHI LIBICI
Condannata l’Italia
n’altra condanna della
U
Corte europea dei diritti
umani per l’Italia. Questa
volta la Corte, con sentenza
definitiva emessa il 23 febbraio scorso (caso Hirsi), ha
condannato il nostro Paese
per violazione della norma
che proibisce la tortura e i
trattamenti inumani, di quella contro le espulsioni collettive di stranieri e di quella sul
diritto ad avere un rimedio
effettivo in caso di violazione di un proprio diritto. Il caso è quello del respingimento e successivo trasferimento
a Tripoli di circa 200 profughi e migranti che cercavano
di raggiungere Lampedusa, il 6
maggio 2009. Tre navi militari
italiane avevano tratto in salvo
i migranti, stipati in gommoni
ormai in procinto di affondare.
Solo che invece di portarli in Italia, li riportarono direttamente da dove erano partiti. Si
trattava di profughi e migranti provenienti da svariati Paesi
africani: Nigeria, Ghana,
Chad… e anche da Eritrea e Somalia. Due Paesi, questi ultimi,
in cui erano e sono tutt’ora in
corso guerre civili e violenze
politiche. Se quei somali ed eritrei avessero bussato ad un’altra porta, non a quella di Lampedusa, sarebbero certamente
stati accolti come rifugiati. Ma
quel giorno no. Quel giorno il
nostro governo aveva deciso
che bisognava fare la voce
grossa, smetterla con il buonismo, diventare cattivi. A fin di
bene, naturalmente. Per stroncare il traffico degli schiavi dal
Nord Africa verso l’Europa. Per
mettere fine alla tratta dei disperati, contrastare il loro
sfruttamento, fermare l’afflusso di gente destinata a ingrossare le file dei manovali della
mafia. Un ministro ha avuto il
coraggio di dire che si trattava
di un gesto umanitario. Un suo
collega, più sincero o forse solo più maleducato, aveva com-
ull’argomento Imu-Chiesa ecco il paSre, rettore
rere del giurista Giuseppe Dalla Tordella Lumsa, la Libera Università Maria Santissima Assunta, di Roma.
Cosa pensa dell’emendamento presentato dal governo?
«Questo intervento è lodevole nella
misura in cui fa venir meno le cosiddette zone grigie - reali o presunte - che
in tempi recenti caratterizzavano la
normativa sull’applicazione dell’Ici.
Penso che questa volontà di fare chiaIl giurista Giuseppe Dalla Torre
rezza sia ben accetta anche da parte
ecclesiastica. In concreto, però, al momento si naviga nel buio, le cifre del gettito proveniente dalle minori esenzioni sono le più disparate e sui soggetti che andranno a
pagare c’è qualche dubbio».
C’è attesa e timore per una serie di attività come le scuole paritarie
o i convitti…
«Un istituto religioso che ospita studenti universitari chiede un piccolo compenso, ma non per fini di lucro. Anzi, la sua presenza è sussidiaria rispetto alla gravissima carenza di residenze universitarie
nelle grandi città. Equiparare questi collegi a un’attività alberghiera è ridicolo, soprattutto in un’ottica competitiva, che è ciò che interessa all’Ue. Lo stesso è per le scuole paritarie, per le tante scuole dell’infanzia… E non parliamo solo di attività che fanno capo alla Chiesa cattolica. Dal governo ci attendiamo ora istruzioni che chiariscano ulteriormente cosa s’intende per attività commerciale».
La discriminante può essere il fine di lucro?
«Il principio è quello, già presente nel nostro ordinamento, che distingue tra enti profit e non profit. Non è detto che questi ultimi
non chiedano un compenso, ma diversa è la finalità a cui questo è
diretto. Oggi vediamo sempre meglio come la polemica sulle esenzioni, al di là dell’ideologia, sia appesa al filo sottile della concorrenza».
Convitti, scuole dell’infanzia, mense ecc., se dovessero pagare l’Ici/Imu, aumenterebbero i costi. Con quali prospettive per i servizi
che erogano?
«Potrebbero essere costretti ad aumentare le rette, oppure chiudere. In ogni caso si alimenterebbe una carenza rispetto a servizi che,
ripeto, operano nell’ambito della sussidiarietà e dei quali c’è bisogno. Lo studente universitario fuori sede che oggi viene ospitato a
prezzi modici da un convitto non può certo andare in albergo, e forse vedrebbe limitato il suo diritto allo studio. Così pure la chiusura
di un asilo, o di una mensa sociale, non sarebbero buone notizie».
Si continua a parlare dell’“Ici della Chiesa”. Ma non è un’interpretazione riduttiva?
«E fuorviante, aggiungo: il provvedimento riguarda tutti i soggetti
che sono “enti non commerciali”. Se si pensa al lucro come discrimine tra il pagamento e l’esenzione ritengo che per il mondo cattolico cambierebbe ben poco. La volontà del governo è di fare maggiore chiarezza».
mentato “foera dai ball”…
La difesa del nostro Paese davanti alla Corte europea non
ha usato quegli argomenti. Ha
puntato sul fatto che l’Italia
non doveva rispondere di quel
respingimento verso un paese
dove le probabilità di essere
sfruttati, violentati, tenuti in
carcere o magari rispediti al
Paese da cui erano scappati era notoriamente alta. Perché i
fatti si erano svolti in acque internazionali, dove quindi non
arriva la sovranità italiana. Ma
tutti sanno che sulle navi italiane, tanto più se militari, vale sempre la nostra legge quando navigano in alto mare (è
l’argomento che stiamo opponendo in questi giorni all’India, che vorrebbe processare i
due nostri soldati accusati di aver ucciso due pescatori - che
però forse erano pirati). I difensori del governo sono persino riusciti a sostenere che
non si poteva accusare l’Italia
di aver espulso in massa quegli stranieri, senza aver dato loro la possibilità di chiedere a-
silo, perché si può “espellere”
solo una persona che sia entrata nel paese, e quei poveracci erano stati intercettati
in acque internazionali - come se la protezione dei diritti umani potesse cedere di
fronte a un formalismo linguistico.
La sentenza fa giustizia di
tanta retorica velenosa che era stata diffusa in quei mesi.
Stando alle dichiarazioni di
questi giorni, i ministri di allora non hanno cambiato idea. Uno ha dichiarato che
oggi darebbe lo stesso ordine
di respingimento. Peccato
però che oggi non sia più possibile, perché l’accordo che
sembrava renderlo lecito,
concluso con il povero Gheddafi, è sospeso dal 2010. L’altro ha criticato l’Unione Europea per la sentenza. Peccato però che non l’abbia emessa la corte dell’Unione
Europea, ma quella del Consiglio d’Europa. Mancato
bersaglio.
Paolo De Stefani
6
Attualità
4 marzo 2012
IL FISICO TREVIGIANO ZUCCON, DOCENTE AL MIT DI BOSTON
“Dare sempre
il meglio di sè”
N
ell’Italia della disoccupazione e del precariato a vita, sono le storie
delle persone a fare la differenza. Una differenza fondata sul
rigore e sull’impegno personale. Due parole “antiche”, quasi in
disuso. Due parole chiave nella brillante ascesa del fisico trevigiano Paolo Zuccon, che proprio in questi giorni, al Mit di
Boston, il “Massachusetts Institute of technology”, l’olimpo
delle università tecniche mondiali, sale ufficialmente in cattedra. E che cattedra: a 39 anni
diventa professore associato
presso il Laboratorio Junior di
Fisica, con un contratto triennale. Dopo aver vinto, nel novembre 2011, un concorso molto selettivo. A coronamento di
un cursus studiorum di prim’ordine: liceo scientifico “Da Vinci”, a Treviso, con il massimo
dei voti; laurea in fisica con lode a Padova; dottorato di ricerca all’Università di Perugia. Studioso di fisica nucleare, Big
Bang e anti-materia, raccoglie
attestazioni di stima dalla comunità scientifica internazionale, il Premio Nobel Samuel
Ting in testa. Lo raggiungiamo
telefonicamente, proprio al de-
butto di neo-docente
nel suo semestre americano.
Come sta vivendo
l’approdo al prestigioso Mit?
«Nel complesso bene.
I nuovi colleghi sono
stati molto accoglienti e sono stato subito
coinvolto nelle attività
del dipartimento di
Fisica. Sono stato associato a due commissioni (Comitato
per il Calcolo, Comitato per la selezione
dei dottorandi). Questa settimana inizierò
le lezioni e sto cominciando a lavorare con
i miei due dottorandi,
all’analisi dei dati di AMS-02
(l’esperimento a cui collaboro).
La città e piacevole e piena di
persone di tutti i tipi. Inoltre è
una città a misura di pedone,
cosa abbastanza rara negli Stati Uniti».
È stato difficile superare il concorso d’accesso alla cattedra?
«Più che difficile, direi impegnativo, ma pienamente in linea con gli studi e le competenze perfezionate fin qui, nel
Paolo Zuccon, fisico trevigiano al Mit di Boston
mio cammino. Un concorso
non si prepara dall’oggi al domani: è il frutto di anni di scrupolosa e approfondita analisi di
argomenti e d’ipotesi. Mai stancarsi di dare il meglio di sé alla
cultura e alla scienza. Mai smettere di credere nel ruolo primario dell’insegnamento, forse
l’avventura più affascinante, dopo la ricerca».
Da “Assistant Professor”a Boston guadagnerà il quadruplo
rispetto al dottorato italiano:
che effetto le fa?
«Di certo aiuta, perché qui la
vita è molto più cara, ma non è
ovviamente la molla determinante. Sono i mezzi e le risorse
che mi mettono a disposizione;
l’efficienza e lo spirito di squadra molto stimolanti; la progettualità e l’aggiornamento
quotidiani. Questa è la discriminante».
Quali sostanziali differenze ha
riscontrato tra il mondo universitario statunitense rispetto
a quello italiano?
«Negli Stati Uniti se si assume
un ricercatore si punta poi a valorizzarlo, perché è visto come
una potenzialità, su cui l’ateneo
ha investito. Per esempio, nel
mio caso, mi sono stati messi a
disposizione dei fondi per perseguire i miei obiettivi di ricerca. In Italia quando uno, per lotteria, si trova a vincere un posto da ricercatore, viene subito
bloccato con un forte carico didattico (che per legge non dovrebbe avere) ed è in balia dei
suoi superiori per i fondi di ricerca. Quest’aspetto andrebbe
bene se uno vincesse il posto da
giovane, tra i 28-32 anni, ma è
una forte pregiudiziale quando
lo si vince a 38-42 anni, un’età
media molto alta. Qui, al Mit,
si percepisce che c’è un sistema
che lavora, per permettere ai
professori di fare la migliore ricerca e di fornire la migliore didattica. Gli uffici amministrativi e di supporto sono occupati
da persone competenti e motivate».
Che cosa consiglierebbe a un
giovane laureando o neolaureato italiano, alla ricerca di una collocazione lavorativa adeguata?
«Nella formazione universitaria
Paolo Zuccon racconta
com’è arrivato ad
insegnare nell’olimpo
delle università tecniche
mondiali.
“Mai stancarsi di dare il
meglio di sé alla cultura
e alla scienza”
“Una delle più grandi
truffe dei nostri tempi
sono le nuove università
create dal nulla...”
cerchi la via più difficile. Vada
dove l’insegnamento è rigoroso,
se serve, attraversi l’Italia per
trovare l’Università più rinomata nel campo scelto. E consideri l’inglese alla stregua della sua lingua madre. Se sei bravo e puoi vantare una buona
formazione, il resto verrà da sé.
Basta non accontentarsi e avere il coraggio di muoversi e cogliere le opportunità. Una delle più grandi truffe alle famiglie
e alla società italiana dei nostri
tempi sono le nuove università
create dal nulla, per parcheggiare gli studenti o per farli studiare vicino a casa».
E lasciare l’Italia, è sempre necessario?
«Ognuno decida per scelta e in
coscienza personale: non posso rispondere per gli altri. So
solo che quando ti viene offerta un’occasione come quella che
è capitata a me, anche se il tuo
cuore è in Italia, anche se hai
lavorato dieci anni nella ricerca italiana, quella di punta, che
produce risultati, semplicemente non puoi dire di no. L’Italia non ti offre, e bada bene
non dico che non abbia, niente
di paragonabile».
Elena Pilato
IN DIALOGO CON UN GRUPPO DI GIOVANI DELL’OPITERGINO
Pronti a impegnarsi e a credere
na gran voglia di vivere da
U
protagonisti, di giocare le
proprie carte e di non arrendersi. E con la sensazione, magari
non manifestata espressamente, che la vicinanza di Dio può
fare la differenza, in positivo.
Questo si può scoprire dei giovani d’oggi, diversamente da
quel che solitamente si pensa di
loro, facendo una chiacchierata-intervista (qualcuno lo chiamerebbe focus-group) con una
ventina di essi.
Certo, lo scenario è un po’ insolito: dentro la malga-bivacco Salvedella Vecia, immersi nelle
Prealpi innevate. E forse anche
il “campione” può sembrare atipico: giovani dell’Opitergino tra
i 17 e i 22 anni, partecipanti ad
un week-end di riflessione e amicizia al rifugio Posapuner, accompagnati dal cappellano di Oderzo don Mauro e da Paola de
“La Nostra Famiglia”. Alcuni di
essi vengono da esperienze di
volontariato, altri partecipano
interessati ad un cammino di ricerca personale, altri per semplice curiosità. Ma chi frequenta anche solo un poco le parrocchie sa che i giovani che ci
bazzicano, come anche quelli
che fanno sport, non sono diversi dai loro coetanei che si
possono incontrare
a
scuola o al
bar. Come anche le loro aspirazioni e
ambizioni.
C’è chi sogna
di lavorare
nella diplomazia,
in
un’ambasciata, all’estero.
Chi sta studiando per fa-
re il pilota. Chi sogna di fare l’interprete. «Ma l’importante è essere felici. E mi piacerebbe farmi una famiglia. E non vorrei,
però, che il lavoro compromettesse la possibilità di farmi una
famiglia».
Ma pesa presto, nelle loro parole, una cappa: «La maggior parte dei ragazzi di oggi non hanno ambizioni, perché non hanno prospettive, non hanno futuro». «La maggior parte di arrende». «Non c’è molto spazio
per noi giovani, oggi».
E allora, tanto vale arrendersi,
evitare fatiche e sacrifici? La tentazione di rispondere “sì” attraversa solo qualcuno; poi c’è chi
sbotta: «No, ogni scelta comporta dei sacrifici, qualche rinuncia». «È la società che ci abitua a non fare sacrifici». «Ma
senza sacrifici non si va da nessuna parte». «Anche chi sceglie
di non impegnarsi sceglie… E
magari si ritroverà da vecchio
senza nulla in mano, solo sfiduciato».
«Non si può vivere senza credere in qualcosa» afferma uno, intendendo prima d’altro il credere in se stessi, in qualche ambi-
Il gruppo di giovani dell’Opitergino durante l’uscita sulle Prealpi trevigiane; (foto sotto) alcuni di loro durante l’intervista
zione da realizzare nella propria
vita. Ma anche nel credere in
Dio. «Non posso pensare la mia
vita senza Dio; non potrei far da
sola». «Credere in Dio mi dà sicurezza».«La fede dà speranza».
«In classe mia sono forse l’unico che dice di credere in Dio. Per
tanti giovani è di moda non credere, ma non sanno bene perché». «È più facile far finta di
niente, non farsi problemi».
Tra di loro più d’uno ha fatto esperienze di servizio: chi a “La
Nostra Famiglia”, chi a Lourdes,
chi a Sarmeola... Sperimentando il valore dello stare vicini agli altri, del condividere la sofferenza, del far sentire gli altri
meno soli. «Alla fine della mia esperienza di volontariato - racconta una ragazza che è stata in
un orfanatrofio di Madre Teresa in India - non mi sembrava di
aver fatto nulla si speciale. Ma
una bambina mi ha detto di aver capito, grazie alla nostra presenza di quei giorni con loro, che
Dio ci ama».
C’è chi ammette qual è la vera
grande fatica: «Uscire da noi
stessi, dalla propria zona di
conforto e dal proprio benessere. Delle tante cose che posso avere che me ne faccio, alla fine?».
Dalle espressioni e battute di
questi ragazzi, forse più consapevoli di altri ma non meno immersi nei problemi d’oggi, sembra partire un appello sommesso quanto secco: «Lasciateci giocare le nostre carte! Non toglieteci la speranza!».
Per il mondo degli adulti, dalla
scuola al mondo del lavoro alle
parrocchie, è un campanello da
non ascoltare: il futuro non comincia domani, comincia oggi,
da loro, insieme a noi adulti.
Franco Pozzebon
Attualità - Economia
4 marzo 2012
DOPO “PENELOPE”, ORA C’È ANCHE “LIFE AUXILIUM”
Un salvagente per
imprenditori in crisi
A
un solo mese dall’aUlss 8, Caritas diocesana di
pertura del centro di aTreviso e le amministrazioni
scolto “Penelope” per
locali. “Life Auxilium”, questo
imprenditori in difficoltà, non
il nome del progetto, propone
solo economica, la Caritas
un punto di ascolto a dispositarvisina ha già registrato cinzione il lunedì e il venerdì poque richieste di aiuto. Immeriggio dalle 14.30 alle 18 e
prenditori che non accettano
il numero verde dedicato 800
l’idea del fallimento della pro130 131 (negli altri giorni funpria azienda a cui spesso si lezionerà una segreteria telefogano altri fallimenti, familianica). Risponderà un gruppo
ri in primis e di relazione con
di professionisti, a disposizioil prossimo. Fondamentale in
ne anche per attività di forquesto momento non lasciarmazione nel territorio.
li soli, perché la solitudine
L’idea di questo punto di aporta a brutti pensieri. Toscolto è nata dopo una ricergliersi di mezzo per risolvere
ca commissionata dalla Conil problema? In cinquanta dalfartigianato AsoloMontebell’inizio di questa crisi hanno
luna alla società Eidos di Vilpensato che questa fosse “la
lorba, ricerca che ha coinvolvia giusta”. Serve uno sguardo
to un campione di quindici
esterno, professionale, per aimprenditori. Gli imprenditoscoltare le sofferenze e, poi,
ri di fronte alla crisi si sono
per far comprendere quali sonettamente distinti in due
no, invece, le strade da intragruppi che sono stati denoprendere.
minati i “Resilienti”, coloro che
Ecco perché è stata salutata
hanno un atteggiamento di
positivamente l’apertura dal 2
sfida e cercano nuove strade,
marzo di un nuovo sportello
e i “Delusi”, caratterizzati dala supporto
degli imprenditori
in
difficoltà, all’interno della
Fornace di
Asolo, promosso dalla
Confartigianato AsoloMontebelluna, in
collaboraLa conferenza di presentazione del progetto “Life Auxilium”
zione con
l’amarezza e dalla frustrazione e quindi bloccati rispetto
al futuro e alle possibilità da
intraprendere. Per loro, come
per altre persone in difficoltà,
sarebbe fondamentale che
nella società (che a dire il vero è sempre più individualista) si attivassero - come definiti dagli esperti dell’Eidos “dei sensori di bassa soglia”.
Persone capaci di scorgere le
difficoltà in cui sono immersi gli imprenditori e di segna-
l dramma dei suicidi a cauIdelle
sa dei problemi di lavoro e
difficoltà economiche
interpella in modo urgente
le nostre comunità.
Una prima iniziativa concreta di attenzione nei confronti di chi attraversa un
momento difficile nel territorio trevigiano ha preso il
via lo scorso 1° febbraio: una vera e propria rete solidale che ha permesso di aprire un Centro d’ascolto
per imprenditori di micro
impresa. È il “Progetto Penelope” della Caritas Tarvisina con l’adesione di Acli,
Ascom - Confcommercio,
Camera di Commercio,
Confartigianato, Cna, Confesercenti, Coldiretti, Fondazione Banche di Credito
Cooperativo, Provincia, Rotary Club Treviso e Unindustria.
Grazie a questa rete, lo spor-
Per ridurre i gas serra
so la Cassa Depositi e Prestiti per
il finanziamento degli interventi
di riduzione delle emissioni di gas
serra in attuazione del protocollo di Kyoto. Il Fondo mette a disposizione complessivamente
600 milioni di euro, di cui 200
milioni sono già sul piatto per il
primo ciclo di programmazione.
Tasso agevolato dello 0,50%
Definito rotativo in quanto alimentato con le rate di rimborso
dei finanziamenti concessi, il
Fondo prevede prestiti a un tasso agevolato dello 0,50% a favore di piccole e medie imprese e di
enti pubblici e privati. La durata
dei finanziamenti è compresa fra
3 e 6 anni; per i soggetti pubblici
va dai 3 ai 15 anni. Le banche aderenti all’iniziativa rilasciano la
comunicazione dei parametri di
affidabilità economico finanziaria e la fideiussione bancaria, stipulano il contratto di finanziamento agevolato e raccolgono la
documentazione necessaria all’erogazione. Inoltre, le banche
possono concedere un finanziamento per la quota parte del costo totale del progetto non coperta dal finanziamento agevolato.
Gli interventi agevolabili
Tra gli interventi agevolabili ci
sono l’installazione di impianti di
micro-trigenerazione e di impianti di piccola taglia per l’utilizzazione delle fonti rinnovabili
per la produzione di elettricità e
calore (cogenerazione), la sostituzione di motori elettrici industriali di potenza superiore a 45
kW con motori ad alta efficienza, l’incremento dell’efficienza
larle tempestivamente.
Queste situazioni, e questa
crisi prolungata - spiega il presidente di Confartigianato AsoloMontebelluna Stefano
Zanatta - dovrebbe portare a
riflettere anche «sull’imprenditoria diffusa che abbiamo
nel nostro territorio. Un imprenditore ogni otto persone.
Hanno fatto la fortuna nostra,
è vero. Ma piccolo era bello,
oggi si deve andare verso l’aggregazione tra aziende, perché la consistenza strutturale
è fondamentale per riuscire ad
affrontare i problemi».
Lucia Gottardello
IL PROGETTO PENELOPE
FONDO ROTATIVO PER KYOTO: FINANZAMENTI
AGEVOLATI PER IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI
partire dal 15 marzo prossiA
mo sarà operativo il Fondo
rotativo per Kyoto, istituito pres-
Un nuovo sportello
e un numero verde
a supporto degli
imprenditori trevigiani
in difficoltà, per un
supporto psicologico,
con la disponibilità
di esperti
negli usi finali dell’energia nei settori civile e terziario, l’eliminazione delle emissioni di protossido di azoto dai processi industriali. Inoltre, saranno finanziati anche i progetti pilota per lo
sviluppo di nuove tecnologie e di
nuove fonti di energia a basse emissioni e i progetti regionali di
gestione forestale sostenibile.
Chi può accedere al Fondo
Potranno accedere ai finanziamenti le persone fisiche, le imprese (comprese le EsCo), le persone giuridiche private, i soggetti pubblici, i condomini.
Circolare applicativa
È attesa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della circolare applicativa che illustrerà nel detta-
tello è in grado di offrire sostegno psicologico e accompagnamento. L’aspetto più
propriamente tecnico, economico e finanziario, è curato dagli esperti messi a disposizione dalle associazioni di categoria. Una volta
che la persona viene presa
in carico dall’operatore del
centro di ascolto, tre sono le
possibili strade: la ripresa
dell’attività ora in crisi, magari con un aiuto economico attraverso la collaborazione della Fondazione Bcc
e di altri fondi; la chiusura
dell’attività con ricollocazione in altra realtà imprenditoriale della persona grazie alla professionalità acquisita; un’altra dimensione
lavorativa dopo l’eventuale
fallimento dell’azienda.
È previsto che le persone
siano accompagnate in questo percorso per sei mesi.
glio le procedure da seguire e la
documentazione da presentare
ai fini dell’ammissione ai finanziamenti agevolati relativi alla
prima trance da 200 milioni, che
sarà erogata in base all’ordine
cronologico di presentazione delle domande fino a esaurimento
della disponibilità. Le domande
di ammissione potranno essere
presentate a partire dal quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione della circolare in Gazzetta Ufficiale. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 14 luglio
2012.
Domande solo online
L’operazione Fondo - spiega in una nota il ministero dell’Ambiente - è un’operazione di sportello: le domande devono essere
compilate esclusivamente online, previo accreditamento in una sezione del sito - a partire dal
2 marzo - della Cassa Depositi e
Prestiti. Il beneficiario deve recarsi quindi presso una delle banche aderenti alla convenzione Abi-Cdp per gli ulteriori adempimenti e la stipula del contratto di
finanziamento.
7
Dal 2 al 9 marzo
Poletti (apertura festiva), via
SS. Trinità 73, Brugnera,
0434-623032.
Dall’Osso, via Marconi
48/50, Campodipietra, 0422744112.
Al Redentore (sabato pomeriggio e domenica), rio Terrà
28/30, Caorle, 0421-81044.
Fiorenzato, via Veneto 14,
Conegliano, 0438-34800.
Loschi, via Dei Patrioti 32,
Farra di Soligo, 0438-801304.
Lollo, via Roma 20, Godega
S. Urbano, 0438-430008.
Scotto, via Umberto I 28, Oderzo, 0422-712221.
Comunale San Michele, via
Mameli 41, Sacile, 0434786807.
Pilla, via XIII Martiri 169,
San Donà di Piave, 042144251.
Comunale, via Strada Vecchia 1/B, Tezze di Piave,
0438-488260.
Al Castello, via Colombo
1/A, Villa di Villa di Mel,
0437-748053.
Pancotto, piazza Flaminio
10, Vittorio Veneto, 043853365.
dal 9 al 16 marzo
Scabbio (sabato pomeriggio
e domenica), via Pigafetta
11/12, Caorle, 0421-260060.
Cesca, via Sanavalle 1, Follina, 0438-970227.
Gentili, via Roma 37, Gaiarine, 0434-75009.
Zampol, via Piave 48, Lentiai, 0437-750581.
Nassivera (apertura festiva),
via Santarossa 26, Maron,
0434-623561.
Favero, via Garibaldi 18, Oderzo, 0422-712241.
Bechi, piazza del Popolo 31,
Sacile, 0434-71380.
Zanette, via Roma 107, Salgareda, 0422-747010.
Augustini, piazza Trevisan 4,
San Donà di Piave, 042152256.
Pavanetto (sabato pomeriggio e domenica), via Passarella 30, San Donà di Piave,
0421-235235.
Comunale, via Distrettuale
58, Sarano, 0438-700842.
Pojana, via Cesare Battisti 27,
Sarmede, 0438-582136.
Comunale 3, via Forlanini 2,
Vittorio Veneto, 0438556628.
Economia
4 marzo 2012
A MILANO IL 13 MARZO L’ANTEPRIMA MONDIALE
DELL’ANTICO BIANCO RIPRODOTTO DA BISOL
Debutta Venissa
Milano, il prossimo 13
A
marzo l’anteprima mondiale di “Venissa”, il vino bianco dei
Dogi recuperato e (ri)prodotto
dai Bisol di Valdobbiadene, storici e celebri produttori di Cartizze e del Prosecco superiore
Docg. Dieci anni di ricerche e
4880 bottiglie numerate, provenienti dall’antica vigna murata dell’isola di Mazzorbo, nel
cuore della laguna di Venezia.
Venissa è frutto della spremitura dell’uva “Dorona”, a bacca
bianca e qui coltivata già dal XV
secolo. Dunque un vino antico
in una bottiglia del tutto speciale con l’auspicio di diventare
il vino simbolo di Venezia.
L’attesa e la curiosità sono tante, anche perché, e fatto salvo
solo il Raboso del Piave, i vecchi vitigni del Veneto - indigeni o autoctoni dir si voglia hanno il fiato corto ed un mercato per lo più ristretto all’ambito regionale, soffocati come
sono dal fatturato - e che fatturato! - del Prosecco doc Treviso e che attualmente non conosce confini!
Fra gli antichi vitigni autoctoni
BOLLETTINO DEL LAVORO DEL TERZO TRIMESTRE 2011
Lavoro, ci sono
segnali positivi
È
un mondo del lavoro,
quello trevigiano, che ce
la sta mettendo tutta per
arginare la crisi economica. E ci
sta riuscendo meglio di altre aree, finora. Questo emerge dal
Bollettino del lavoro relativo al
terzo trimestre 2011, presentato dalla Provincia di Treviso.
I segnali positivi che spiccano
sono più d’uno: l’export, che
cresce del 3,6%; il saldo positivo di 729 unità fra le imprese
che nascono e quelle che chiudono; le assunzioni continuano
ad essere numerose.
«Questo territorio - afferma il
presidente della Provincia Leonardo Muraro -, sebbene anch’esso in difficoltà per la crisi
economica in atto, dimostra di
saper reagire e registra in alcuni comparti migliori performance rispetto alle altre Province del Veneto. E se è vero che
la percentuale di cassaintegrati
è circa il 3% della forza lavoro,
le ore concesse stanno calando».
Le assunzioni nel terzo trimestre 2011 sono state nella Marca quasi 34 mila. Rispetto allo
stesso periodo del 2010, si nota
un lieve rallentamento: -1,2%.
Ma il saldo rispetto al 2009 ri-
mane sempre ampiamente positivo: +10,8%.
Per quanto riguarda le forme
contrattuali, quelle di tipo dipendente sono state circa 27
mila. Cresce soprattutto il tempo indeterminato (4.663 rispetto alle 4.032 del 2010) e in e-
della nostra Diocesi, e che hanno avuto una certa diffusione e
celebrità nel secolo scorso, ma
oggi conservati per lo più come
curiosità locale, ricordiamo
l’“ua del prete” (la Boschera
d’oggi), la rara “dall’occhio” (ora solo ad Osigo), la “Schampagna” (marzemina bianca), la Rabosina bianca detta anche il
“Grapariol”, l’“ua della Madonna” (nota anche come “Perera”),
l’antico Prosecco di Refrontolo,
il Verduzzo di Motta, la Marzemina grossa e la Trevisana nera. MS
spansione anche le forme intermittenza e le esperienze di
lavoro.
«E con il progetto “Futuro Costo Zero” abbiamo visto - spiega l’assessore provinciale al Lavoro Michele Noal - come oltre
il 50% dei giovani trovi lavoro
dopo lo stage».
Nell’analisi per settori, cala il
settore industriale, mentre aumentano i servizi e l’agricoltura. Il saldo finale tra chi trova e
chi perde il lavoro è comunque
positivo, pari a 354 unità, anche se è minore rispetto al saldo positivo del 2010.
Riguardo alle richieste di lavoro: aumentano le DID (Dichiarazioni di Immediata Disponibilità al Lavoro) con un +1,9%;
crescono le candidature di lavoro gestite dai Centri per l’Impiego (+7,3%); aumentano le richieste di lavoro gestite dai Servizi per l’Impiego (+35,2%).
«Questo dimostra innanzitutto
- sostiene Noal - l’importanza
dei nostri Centri per l’Impiego,
che sempre più si confermano
le vere agenzie del lavoro pubbliche per i cittadini. Grande è
il lavoro svolto dai nostri dipendenti e dei tecnici».
Si registra, poi, la stabilità degli
ingressi in lista di mobilità: 0,1%. Cassa integrazione: nel
territorio trevigiano c’è una
consistente diminuzione delle
ore: -19,6%. Infine, diminuiscono sensibilmente le crisi aziendali e, di conseguenza, i lavoratori interessati: -42,5%.
IL CORSO ORGANIZZATO A FREGONA HA RACCOLTO
UN NUMERO IMPREVEDIBILE DI ISCRITTI
Tutti pazzi per la potatura
i sono i corsi che nei voC
lantini di presentazione
precisano “Verrà realizzato
solo al raggiungimento del
numero minimo di iscritti”.
Perché evidentemente non
sempre lo raggiungono.
E poi c’è il “Corso di potatura
e allevamento di alberi da frutto” in programma venerdì 2 e
sabato 3 a Fregona. Sapete
quante richieste di iscrizione
ha avuto? No? Consolatevi:
non lo sanno neanche gli organizzatori. “Ad un certo punto ho perso il conto”, dicono
dall’associazione Densiloc che
per la prima volta propone l’iniziativa. E ha dovuto dire no
ad aspiranti partecipanti.
“Per la lezione pratica di sabato 3 marzo, della durata di 23 ore, ci siamo dovuti ferma-
re a 70 iscritti”. Almeno 150 invece saranno presenti venerdì
2 alle 20.30 al centro sociale di
Fregona per la parte teorica.
Ma in questo caso l’ingresso è
libero, e la sala capiente.
A tenere il corso sarà il tecnico agrario Giovanni Rigo. La
potatura sul campo avverrà
nel “Giardino della memoria
fruttale” che Densiloc cura a
Ciser dal 2007, con oltre 60 varietà autoctone di meli e peri.
Una “biblioteca della biodiversità”. Proprio per saperne di
più su come gestire il loro frutteto speciale gli amici di Densiloc hanno deciso di organizzare la due giorni sulla potatura. Ma evidentemente non
sono i soli cui il tema interessa!
Tommaso Bisagno
CONFARTIGIANATO
9
SOMMELIER
10 marzo, dalle 10 alStoreleabato
20, al Castello San Salvadi Susegana, torna “Il Veneto al 300 x 100”, esposizione di 300 vini di 100 produttori per rappresentare il meglio dell’enologia regionale. Il
programma prevede degustazioni, un concorso, la presentazione della guida dei migliori vini veneti e il convegno
“Professione vino”. Organizza
l’associazione sommelier Ais
Veneto.
ARTIGIANATO
4 milioni
da Regione
ed enti
bilaterali
n euro dalla Regione, un
Ueuro
dalla bilateralità ar-
tigiana veneta. È con questo
principio, semplice ma innovativo, che sono stati erogati oltre 4milioni di euro (2milioni 100mila euro dalla Regione, ed altrettanti dai tre
enti bilaterali Ebav, Ceav e
Ceva) per la formazione ad
imprese e lavoratori dell’artigianato Veneto. 68 i progetti finanziati, oltre 1.200 le
imprese coinvolte e 4mila i
lavoratori che parteciperanno alle attività in programma.
L’obiettivo delle attività formative, finanziate in tempi
record, è quello di sostenere
le imprese artigiane nel
rafforzare la loro competitività, favorendo allo stesso
tempo il mantenimento e/o
la creazione di nuova occupazione.
I 68 progetti finanziati prevedono di raggiungere quasi
4.000 destinatari che saranno coinvolti sia in attività formative (753 edizioni di interventi di formazione di
breve, media e lunga durata)
che in attività di accompagnamento (69 interventi di
accompagnamento). Verranno realizzate oltre 2.180 ore
di stage per soggetti disoccupati per favorirne l’inserimento lavorativo. Sono stati
richiesti 142mila euro per gli
incentivi all’assunzione a
tempo indeterminato o determinato di soggetti disoccupati (circa 50 inserimenti).
Sono nati... i giardinieri
I
n seno alla Confartigianato della Marca Trevigiana si è costituita una nuova categoria, la 52esima, quella dei giardinieri, destinata ad andare incontro ad
un’esigenza degli operatori. Nella Marca sono circa 150 le aziende del settore,
che richiedono interventi mirati e tempestivi per fronteggiare
delle emergenze che stanno provocando ingenti danni agli addetti ai lavori: lotta all’abusivismo, al lavoro nero e all’evasione
fiscale. Sono stati eletti componenti del direttivo della categoria: Natalino Comin presidente (nella foto), Daniele Gastaldon
vicepresidente, Daniele Colbertaldo, Graziano Scomparin, Fabiano Mazzon, Michele Colusso, Andrea Badesso, Pietro Pizzolon. Tra le priorità d’iniziativa: gli aspetti contrattuali e contributivi; la formazione e l’aggiornamento; la valorizzazione del
territorio, tutela, promozione e riqualificazione del paesaggio.
I progetti finanziati
Innovazione collegata a energia e ambiente: numero
progetti 18
Implementazione di strumenti di analisi e gestione: 12
Imprenditorialità e nuovi rami d’impresa: 3
Introduzione di nuove tecnologie: 18
Innovazione web: 5
Aggregazione di imprese: 7
Continuità competitiva d’impresa: 2
Definizione e realizzazione
piano d’internazionalizzazione d’impresa: 3
4 marzo 2012
I momenti e i luoghi
VENERDÌ 2 INIZIA LA FASE 3 DEL CONVEGNO DIOCESANO
Grati, fiduciosi,
responsabili
A
lcune parole mi risuonano dentro. Parole forti e leggere insieme. Parole che dicono la
bellezza e l’importanza dell’evento che stiamo vivendo:
una Chiesa a convegno, una
Chiesa che affascinata dal
Vangelo e appassionata per
l’uomo, si interroga sulla propria fedeltà d’amore all’uno e
all’altro. Ecco le parole: gratitudine, responsabilità, fiducia.
Siamo grati a Dio. In questi mesi, da settembre ad ora, in molti abbiamo vissuto la passione
per il Vangelo, nello sforzo di
scoprire insieme il modo più
appropriato per dirlo, per viverlo, per offrirlo. Siamo grati a
Dio per l’esperienza dei 218
gruppi di discernimento: intensa esperienza di Chiesa che riconosce i propri limiti e si entusiasma per nuovi orizzonti.
Siamo fiduciosi. Abbiamo avvertito la presenza leggera e forte dello Spirito del Signore. Abbiamo la certezza che ci animerà anche in questi prossimi
PREGHIERA
Intenzione per la preghiera dei fedeli di domenica 4 marzo, II di Quaresima.
giorni: ci darà una vista più acuta sulla realtà dell’uomo e della Chiesa e alimenterà in noi una passione mai spenta di servizio del vangelo. Avvertiamo
la responsabilità. Abbiamo scelto di investire del tempo prezioso, sottraendolo alla famiglia, al riposo, ad altro lavoro,
perché un appello urge dentro
di noi: abita la terra e vivi con
fede! A questo appello rispondiamo. Il Vescovo sabato prossimo, visitandoci nei 32 gruppi
di lavoro, ci troverà così: grati,
fiduciosi, responsabili. E lo saremo insieme.
Don Martino Zagonel
BIANCHI SU RPC E TELECHIARA
a riflessione di venerdì 2 marzo di fratel EnL
zo Bianchi nella palestra delle Giuseppine
in Vittorio Veneto verrà trasmessa in diretta da
Radio Palazzo Carli e integralmente riproposta
nella trasmissione “Eventi” dell’emittente Telechiara (canale 14 del digitale terrestre) lunedì 12
marzo alle 21.30. Telechiara dedicherà al Convegno anche lo spazio riservato alla nostra diocesi all’interno del magazine “Camper” in onda sabato 24 marzo alle 19 e alle 23.30.
MOSTRA ALL’ARCHIVIO DIOCESANO
Per la diocesi due
importanti centenari
l Convegno diocesano si inseriIcesana.
sce in una storia di Chiesa dioHa un “prima”, secoli e secoli di storia, e un “dopo”, gli anni
a venire durante i quali le iniziative elaborate nel Convegno troveranno realizzazione.
Ci ricorda questo partecipare della Chiesa al fluire della storia, una mostra allestita nell’Archivio
storico diocesano e aperta straordinariamente in concomitanza
con i lavori del Convegno. L’esposizione fa memoria di due anniversari particolarmente significativi per la vita della diocesi: il
primo è il tredicesimo centenario
della traslazione in Cattedrale a
Vittorio delle reliquie di san Tiziano, il secondo è il primo centenario del Bollettino ecclesiastico della Diocesi.
“Resterà certo memorando nella
cronaca ecclesiastica di Ceneda
l’anno 1911 e parte del 1912 per
le centenarie feste religiose celebrate ad onor dell’augusto Patrono della Città e Diocesi, san Tiziano Vescovo”. Così inizia un articolo pubblicato nel 1912, a conclusione dei festeggiamenti indetti
dal vescovo Andrea Caron per ot-
Per i lavori del nostro Convegno diocesano: l’esempio del venerabile Giuseppe Toniolo ci spinga a percorrere con coraggio e fiducia il cammino che ci attende come Chiesa diocesana, attingendo alla preghiera,
all’Eucaristia e a un costante ascolto della Parola di Dio, la sorgente per
la nostra testimonianza nella vita sociale del nostro tempo, preghiamo.
Venerdì 2, dalle 20.00 alle 22.15
Assemblea generale con un momento di preghiera; a seguire
il contributo di Enzo Bianchi, priore di Bose. Dopo il dibattito
e le conclusioni, comunicazioni organizzative per i delegati.
Nella palestra/auditorium del Collegio San Giuseppe
Sabato 3
- dalle 8.30 alle 12.30
La prima parte della mattinata divisi nei quattro ambiti (preghiera e introduzione dei lavori), poi attività di gruppo nei sottoambiti in Seminario, patronato Costantini e Collegio San
Giuseppe. Ogni sottoambito ha
una propria traccia di lavoro. È
possibile pranzare.
- dalle 14.30 alle 17.30
Continuano i lavori di gruppo,
divisi per sottoambiti. Obiettivo:
individuare atteggiamenti da convertire e azioni.
Sabato 10, dalle 8.30 alle 12.30
Ripresa dei lavori di gruppo, sempre per sottoambiti e nelle
sedi del sabato precedente. Conclusione con la stesura di
una sintesi di quanto emerso.
Domenica 18, pomeriggio
Alle 15 assemblea generale nella palestra/auditorium del
Collegio San Giuseppe. Ciascun coordinatore di ambito presenta una prima sintesi dei lavori.
Alle 17 celebrazione eucaristica conclusiva in Cattedrale.
Sono invitate tutte le comunità della Diocesi.
Per il parcheggio utilizzare il cortile del Seminario, piazza
Cattedrale e l’area del Patronato
Gruppi e animatori
Ambito 1 - LA RICERCA DEL VERO VOLTO
DI DIO
1. Eucaristia: ascolto e adorazione.
2. Eucaristia: la comunione con i fratelli
3. Eucaristia: dialogo e annuncio
Animatori degli otto gruppi: don Luigino
Zago, Silva De Luca, don Gigi Papa, Livio
Caberlotto, don Marco Zarpellon, Dante
Dal Cin, don Alessandro Ravanello e
Carolina Sordon
Coordinatore: mons. Martino Zagonel
Ambito 2 - LA COSTRUZIONE DI UNA
SOCIETÀ PIÙ UMANA
1. Formazione della coscienza sociale
2. Stili di vita
3. Immigrazione: dall’accoglienza all’interazione
4. Lavoro e sua dignità
Animatori degli otto gruppi: Francesca
Zabotti, Paola Gardenal, Sara Lorenzon,
Nando Checchin, Goriziano Merotto,
Francesco Salatin, don Gianpietro Zago
e Vinicio Sandrin
Coordinatrice: Piergianna Carnelos
Ambito 3 - LA CURA DELLE RELAZIONI E DEGLI AFFETTI
1. Comunità ecclesiale e relazioni familiari
2. Comunità ecclesiale e relazioni nella comunità
3. Comunità ecclesiale e relazioni sociali
I nove animatori: Mario e Carla Piazzetta,
Antonio Da Ros, Laura Moretto, Claudio
Bortolamiol, Francesca Villanova e Monica
Crimella, Giuseppe Fedato, padre Bruno
Pilati
Coordinatore: Ubaldo Vaglieri
Ambito 4 - L’EDUCAZIONE ALLA VITA
BUONA DEL VANGELO
1. I “nostri” giovani: segno, speranza, provocazione
2. Percorsi educativi di iniziazione cristiana
3. Adulti nella quotidianità della vita di fede
4. Linguaggi e media: spazi da abitare
I nove animatori: Federico Citron, Lina
Losso, Anna Laura Pillon, Samuele Rebuli,
don Andrea Dal Cin, Diego Grando, don
Roberto Bischer, Nunzia Caiazzo, don
Fabio Soldan
Coordinatore: don Andrea Dal Cin
sciuto che non esiste una data certa della traslazione da
Oderzo, spiegò “i criteri che
ci condussero” a fissare nel
711 l’anno dell’arrivo delle reliquie a Ceneda. Il Vescovo
sottolineò che tale scelta “si
accorda, per quanto possibile, colla dicitura della sacra liturgia, colla erezione della sede episcopale di Ceneda, e
colla certezza storica che almeno nel 711 il corpo di S.
Tiziano qui era giunto e si venerava”.
Il programma dell’anno giubilare fu davvero intenso. In
Il primo numero del Bollettino Ecclesiastico Cattedrale vennero convocati laici, suddivisi nelle varie
tenere specialmente tre “spirituaconfraternite e associazioni, relili vantaggi: la devozione verso il
giosi e laici. Inoltre il Vescovo asanto Patrono più sentita, la inprì solennemente la sua seconda
tercessione sua più larga ed effivisita pastorale. Per degnamente
cace, e la imitazione vostra più feconcludere l’evento, venne indetdele”.
ta una missione straordinaria e ci
Nell’omelia della messa del pafurono “devoti pellegrinaggi” e
trono del 16 gennaio 1911, il ve“solennissimi pontificali”.
scovo Caron, dopo aver riconoIl resoconto dei festeggiamenti si
trova nel primo numero del Bollettino ecclesiastico che risale proprio al gennaio 1911. La pubblicazione, che non ha mai conosciuto interruzioni fino ai giorni
nostri, raccoglie, secondo gli intenti fondativi, gli Atti della Santa Sede, quelli vescovili sia amministrativi che pastorali e tutte
quelle disposizioni ecclesiastiche
che possono essere di aiuto al clero e ai fedeli della diocesi. Nacque
come organo della nostra Diocesi, che allora si chiamava ancora
di Ceneda.
Nel 2010 un progetto dell’Archivio Diocesano ha reso possibile
l’indicizzazione di tutti i bollettini, mettendo così a disposizione
degli uffici di Curia ma anche di
tutti gli interessati un utile strumento di ricerca.
La mostra è aperta ogni giorno
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12
e, come detto, in via straordinaria
durante il Convegno diocesano.
Informazioni allo 0438-53489.
Federico Citron
Chiesa
4 marzo 2012
INIZIATIVA “UN PANE PER AMOR DI DIO”
Una preziosa
scatoletta
“U
n pane per amor di
Dio” è un’iniziativa
quaresimale ormai
tradizionale che risale ai tempi del vescovo Luciani. Pensata per sostenere l’impegno quaresimale di conversione, che
poggia sulle tre pratiche tipiche di questo tempo e che non
possono mai andare disgiunte
(preghiera, digiuno, solidarietà), è fatta propria dalla
Chiesa diocesana e per questo
dovrebbe avere la precedenza
su altre eventuali iniziative di
solidarietà proposte nello stesso periodo.
Il tema di quest’anno – “Accendi nel cuore la passione di
Dio per ogni uomo” – e il suo
collegamento col cammino della nostra Chiesa sono bene presentati dal Vescovo nelle pagine introduttive del sussidio per
la Quaresima redatto dall’Ufficio missionario.
Scatoletta e sussidio vanno
sempre insieme. La scatoletta
senza il calendario rischia di diventare una colletta che non
aiuta a maturare una
sensibilità
di solidarietà. Il calendario
senza scatoletta fa
perdere di
vista l’obiettivo
della solidarietà.
È consigliabile distribuire o mettere a disposizione calendario e scatolette all’interno di un incontro
o celebrazione dove le persone
(ragazzi, giovani, adulti, famiglie) ricevano qualche informazione sulle finalità e modalità dell’iniziativa.
È bene che anche la raccolta o
restituzione della scatolette avvenga all’interno di una celebrazione, nella messa in Cena
Domini o nella celebrazione del
Venerdì santo.
La distribuzione dei calendari
e delle scatolette è gratuita,
perché è finalizzata a una colletta di solidarietà. L’invito è di
servirsi abbondantemente di
ASSEMBLEA
MISSIONARIA
enendo conto dell’impeT
gno di tanti per il Convegno diocesano, l’annuale Assemblea missionaria, inizialmente prevista per domenica
11 marzo, è rinviata alla domenica 16 settembre.
questo materiale, evitando
però sprechi inutili. Sarebbero
risorse tolte alla solidarietà.
Se qualche parrocchia desidera far arrivare a tutte le famiglie
questo strumento, per certi
versi ci fa piacere (vuol dire che
lo apprezza!). Però bisogna trovare la maniera di farsi carico
della spesa.
Affinché tutti possano avere a
disposizione il numero di copie che ritengono necessarie
senza che ci sia spreco inutile
di materiale:
- ogni parrocchia provveda a
segnalare e aggiornare periodicamente il quantitativo di copie che desidera. Basta una
mail o una telefonata al Centro
missionario diocesano o alla segreteria pastorale (vale anche
per le altre iniziative del Cmd!).
- Le parrocchie che, per qualche disguido o altre ragioni, ricevessero più materiale del necessario, lo segnalino e, possibilmente, lo restituiscano. Servirà per soddisfare le richieste
dell’ultima ora di altre parrocchie.
Le offerte raccolte hanno sempre permesso di “coprire” i progetti per i quali si chiede il sostegno tramite la scatoletta.
Qualche volta, grazie a offerte
particolari, siamo riusciti anche a dare di più.
Quest’anno, oltre ai progetti segnalati, ci è giunta un’altra decina di richieste di solidarietà
quando già eravamo in stampa. Cercheremo di rispondere
positivamente a tutti, nella misura del possibile.
Don Bruno Daniel
11
VENEZIA:
INCONTRO
ECUMENICO
unedì 5 marzo a Venezia (alL
la mattina dalle 10 e nel primo pomeriggio nella sede del
Marcianum alla Salute e poi, alle 17.15, nella basilica di S. Marco per la preghiera finale aperta a tutti) si terrà un incontro ecumenico promosso dalla
Commissione triveneta per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.
Sarà un incontro
segnato soprattutto dal dialogo
e dall’ascolto
fraterno, intorno ai temi più rilevanti che caratterizzeranno il prossimo
convegno di Aquileia.
I lavori saranno introdotti dal
vescovo di Bolzano monsignor
Ivo Muser, per poi svilupparsi
in un tempo abbondante dedicato al dialogo e al confronto all’interno di tre gruppi di studio
moderati da don Giovanni Brusegan, don Santi Grasso e don
Giuseppe Dal Ferro.
La preghiera ecumenica in San
Marco sarà curata dal Consiglio
delle Chiese Cristiane di Venezia.
Hanno già confermato la loro
presenza alcuni rappresentanti
di Chiese ortodosse, evangeliche e riformate presenti nel
Nordest ed altri esponenti di
comunità cristiane che, nei diversi territori, già condividono
il cammino del dialogo e dell’incontro nelle realtà locali.
CALENDARIO PASTORALE MARZO 2012
Appuntamenti pastorali del mese di marzo 2012
DI CARATTERE
GENERALE
Convegno diocesano (vedi
programma a pagina 10).
Catechesi quaresimali
Proseguono le catechesi quaresimali del vescovo Corrado
nelle foranie: lunedì 12 forania
Mottense, martedì 13 forania
Torre di Mosto, giovedì 15 forania Opitergina, lunedì 19 forania Zumellese, giovedì 22 forania Conegliano.
Veglia per i missionari martiri
Venerdì 23, alle 20.30 a Mansuè, veglia diocesana di preghiera per i missionari martiri.
Si ricorda in particolare padre
Cosma Spessotto.
Giornata di preghiera per i mis sionari martiri
Sabato 24 è la Giornata nazionale di preghiera e digiuno in
memoria dei missionari martiri.
Nuovi accoliti
Lunedì 26, alle 18.30 nella
chiesa di Brugnera il Vescovo
presiede la messa con l’istituzione di due nuove accoliti,
Matteo Conte e Francesco Rebuli.
SACERDOTI
Ritiro spirituale
Giovedì 22, alle 9 in Seminario a Vittorio Veneto, ritiro spi-
rituale mensile per il presbiterio. Guida don Giorgio Scatto,
della Comunità monastica di
Marango (Ve)
Incontro vicari foranei
Martedì 27, alle 9 in Casa di
spiritualità a Vittorio Veneto, incontro dei vicari foranei con il
Vescovo.
PASTORALE FAMILIARE
Preghiera per le difficoltà del le famiglie
Venerdì 9, alle 20.30 dalle suore Serve di Maria Riparatrici a
Vidor e al monastero cistercense di San Giacomo di Veglia, incontro mensile di preghiera per le difficoltà delle famiglie. Tema: “Abita la terra...
del Getzemani (la perseveranza)”.
Ritiro per fidanzati
Sabato 24 e domenica 25, a
casa Dehon di Conegliano, ritiro spirituale per i fidanzati della diocesi.
PASTORALE
GIOVANILE
Messa per i giovani in cielo
Domenica 25, alle 18 nella
chiesa della Maddalena a Oderzo, messa e momento di
scambio in memoria dei giovani che hanno perso la vita. Sono invitati particolarmente i familiari.
Festa dei giovani
Sabato 31, alle 17.45 al collegio Brandolini di Oderzo, inizia
la Festa diocesana dei giovani.
Nel corso della serata: momento di preghiera e di dialogo con il vescovo Corrado sul
tema della Giornata mondiale
della gioventù “Siate sempre
lieti nel Signore” (Fil 4, 4);
stand ricreativi; musical “Assisi 1204” tratto da “Forza venite gente” con il gruppo Aliestese; cena al sacco. Iscrizioni
sul sito www.diocesivittorioveneto.it.
CASA DI
SPIRITUALITÀ
Incontro con le immagini della
tradizione cristiana
Domenica 25, alle 16 nella pieve di Sant’Andrea a Vittorio Veneto, lettura dell’antico crocifisso gotico doloroso, scultura
lignea del secolo XV recentemente restaurata, accompagnata da brani musicali, in un
contesto di preghiera. Relatore Giorgio Fossaluzza.
USMI
Incontro formativo
Sabato 3, alle 8.30 dalle suore di Maria Bambina a Vittorio
Veneto, incontro formativo per
le religiose dell’Usmi “La democrazia e i suoi principi fondamentali nella Costituzione italiana”.
Ritiro per la Pasqua
Sabato 24, alle 8.30 al santuario Madonna dei Miracoli di
Motta di Livenza, ritiro in preparazione alla Pasqua per le re-
ligiose della diocesi. Conduce
don Federico Zanetti, vicerettore del Seminario della diocesi di Concordia-Pordenone.
CENTRO
DIOCESANO
VOCAZIONI
Cammini vocazionali
Dalle 16.30 di sabato 3 alle 16
di domenica 4 in Seminario a
Vittorio Veneto incontro del
gruppo Sirio.
Dalle 16.30 di sabato 10 alle
16 di domenica 11 in Seminario a Vittorio Veneto incontro
del gruppo David.
Domenica 11, dalle 9 alle 14 in
Seminario a Vittorio Veneto, incontro del gruppo Miriam.
Sabato 24 e domenica 25 esercizi spirituali per il gruppo
Tabor organizzati dall’Azione
cattolica.
Sabato 24 e domenica 25, in
Seminario a Vittorio Veneto, incontro del gruppo Ester.
Domenica 25, dalle 9 alle 16 in
Seminario a Vittorio Veneto, incontro del gruppo Samuel.
Itinerario per cresimandi
Sabato 10, alle 15 in Seminario a Vittorio Veneto, inizia il 5º
ciclo dell’itinerario mistagogico per vivere la cresima. Il ciclo prosegue domenica 6 maggio e sabato 22 settembre. Per
informazioni e prenotazioni: don
Gianluigi Papa 0438-948441.
Scuola di preghiera
Venerdì 16, alle 20.30 in Seminario a Vittorio Veneto, Scuo-
la di preghiera per giovani “Come in cielo così in terra... il dominio di sé”.
Venite in disparte
Da venerdì 16 a domenica 18
appuntamento del cammino di
discernimento per giovani dai
20 ai 30 anni “Venite in disparte”.
LA NOSTRA
FAMIGLIA
Gruppo Amici
Domenica 4, alle 10 a La Nostra Famiglia di Conegliano,
giornata del gruppo Amici de
La Nostra Famiglia in preparazione alla Pasqua.
In preghiera con don Luigi
Monza
Lunedì 12, alle 20.30 nella sede de La Nostra Famiglia di Conegliano, presentazione della
lettera di don Luigi Monza a “A
suor Tommasina Monza...” per
“Gli incontri del lunedì” guidati dalle Piccole Apostole della
Carità. Al termine adorazione
eucaristica.
Incontro di spiritualità
Sabato 17, alle 10 a La Nostra
Famiglia di Conegliano, incontro di spiritualità familiare proposto da La Nostra Famiglia.
GRIS
I Massoni
Lunedì 19, alle 20.30 in Curia
a Vittorio Veneto, incontro del
Gris sui Massoni.
12
Chiesa
4 marzo 2012
È MANCATA ELISABETTA CARRER. HA DONATO A DIO LA VITA
Voglio fare ciò
che piace a Gesù
E
lisabetta Carrer, suora delle Orsoline di Sant’Angela
Merici, ha potuto indossare l’abito religioso solo sul letto
di morte. E dopo la morte, avvenuta lo scorso 4 febbraio, “tornata a casa”. Sì, a casa, nel suo paese natìo, Chiarano, come aveva
sempre desiderato, dove aveva
trascorso l’infanzia.
Nata il 9 ottobre 1921, orfana di
mamma, con dodici fratelli, fin
da piccola dovette adattarsi a prestare servizio presso il medico locale. Tra i 17 e i 19 anni maturò
la vocazione religiosa e con mille difficoltà entrò tra le suore Orsoline, nel noviziato di Calvi, in
Umbria.
Il dolore però era ancora in agguato per lei. Curata chirurgicamente per un’infezione all’arco,
subentra una setticemia purulenta che le procurò decine e
decine di interventi perché le
garze andavano e uscivano dalla spina dorsale. La diagnosi finale fu tbc ossea ed Elisabetta
dovette ritornare al secolo. Una zia suora dell’ospedale di
Motta si prodigò per lei e la ricoverò a Venezia presso gli incurabili, poi ospedale San Lorenzo,
dove è rimasta perennemente
immobile a letto dal 1949 fino alla morte.
Il giorno del funerale, padre Mario Sartor, cappuccino, ha presieduto la liturgia con altri quattro concelebranti, per mantenere la promessa fatta ad Elisabetta nel 1971 di celebrare le sue esequie. Ma doveva essere una festa di nozze – ha detto – perché
Elisabetta finalmente aveva raggiunto lo Sposo tanto amato. Nell’omelia ha tratteggiato un profi-
lo di vita
straordinaria non solo
per lo stato
fisico, ma soprattutto per
le Grazie che
Dio ha riversato in quell’anima.
Per lei, sempre a letto, il
giorno e la
notte erano
indifferenti.
Il patriarca Albino Luciani incontra Elisabetta Carrer nel 1977
Soffriva
moltissimo e
le lunghe medicazioni la prole faceva visita. A lei chiedeva
stravano. La sua alimentazione è
preghiere e confidava le preocsempre stata al limite dell’essencupazioni della diocesi. Prima del
ziale. Nonostante ciò era fedele
conclave da cui è uscito Papa – lo
attesta un’audiocassetta – era anHa sofferto moltissimo e
dato a salutarla.
Il Signore l’ha provata come oro
le lunghe medicazioni la
prostravano. Nonostante nel crogiuolo ma è stato ricambiato con un amore fedelissimo.
ciò era fedele alla
Attorno al suo letto si era copreghiera, alla messa e
struita una catena di volontari e
al rosario quotidiani
amici dai quali riceveva e ai quali donava amore.
alla preghiera liturgica, alla mesÈ stata un parafulmine anche per
sa e al rosario quotidiani tramite
la sua Chiarano. Ai parroci che
radio o televisione. Per la Chiesa
nel tempo le hanno fatto visita
e per la conversione dei peccatochiedeva notizie della comunità,
ri si immolava ogni giorno ed è
della vita di fede e delle iniziatisempre stata attenta e partecipe
ve pastorali assicurando il suo ridegli eventi che hanno cambiato
cordo di.... “povera inferma” coil mondo. Otto volte ha ricevuto
me si legge in una lettera del 11
l’unzione dei malati. Chi l’ha avsettembre 1976.
vicinata conferma che dal suo
Non può essere passata invano
volto raggiante traspariva la prequesta vita. Parleranno di lei molsenza misteriosa del Signore.
ti testimoni e tante persone graNella piccola cameretta colpiva
ziate ed edificate. Invocarne la
una fotografia del cardinale Lubeatificazione è riconoscere nelciani accanto ad Elisabetta. Inla cara Elisabetta i prodigi dell’afatti, da patriarca di Venezia, fremore di Dio.
quentemente, quasi in incognito,
Renata Serafin
MONASTERO INVISIBILE MARZO
a preghiera è il mezzo attraL
verso il quale noi alimentiamo e viviamo la nostra amicizia
con Dio. In essa, noi comunichiamo a Dio i nostri stati d’animo, i nostri problemi, le attese, le
gioie, le fatiche; ma soprattutto è
il momento nel quale il Signore
ci parla svelandoci la sua volontà.
La varietà delle preghiere che nascono dal nostro cuore possono
essere riassunte in due grandi
ambiti: preghiera di supplica e di
lode. Infatti, come dice il Santo
Padre, “la supplica, connessa al
lamento, e la lode, sono due dimensioni correlate e quasi inscindibili. Perché la supplica è animata dalla certezza che Dio risponderà, e questo apre alla lode e al rendimento di grazie; e la
lode e il ringraziamento scaturiscano dall’esperienza di una salvezza, che suppone un bisogno
di aiuto che la supplica esprime”.
In questo mese di marzo noi, aderenti al Monastero Invisibile,
rivolgiamo la nostra preghiera di
supplica al Signore chiedendo
che ci perdoni per quelle volte
che non corrispondiamo al suo
progetto di amore su noi. E innalziamo la nostra lode di ringraziamento a Dio per il passo
importante che stanno per vivere Matteo Conte e Francesco Rebuli, due giovani del nostro Seminario. Infatti, ricevendo il ministero dell’accolitato e quindi
dicendo il loro “eccomi”, corrisponderanno maggiormente alla chiamata del Signore al sacerdozio. Inoltre chiediamo allo Spirito Santo di infiammare il cuore di tutti quei ragazzi e giovani
che, vedendo la scelta di questi
loro fratelli, rispondano con coraggio alla loro vocazione.
Intenzioni di preghiera
- Per la Chiesa: nel tempo santo
della Quaresima, il Signore continui a operare per la conversione e la salvezza di tutti i suoi fi-
LE DUE ASSOCIAZIONI ACCOMUNATE
DALL’INTENTO DI VIVERE IL VANGELO NEL MONDO
Accordo Fuci-Meic
a Fuci (Federazione univerL
sitaria cattolica italiana) ed
il Meic (Movimento ecclesiale
di impegno culturale) hanno
recentemente siglato gli accordi bilaterali, che avvicinano queste due realtà dalla lunga tradizione di impegno spirituale e culturale. A livello nazionale, a metà settembre
scorso, la Fuci (realtà universitaria della famiglia di Azione
cattolica e presente nella nostra diocesi col gruppo di Conegliano) e il Meic hanno concluso degli accordi che agevoleranno la conoscenza reciproca e la cooperazione attraverso la partecipazione di rappresentanti nei rispettivi organi associativi. La nuova convergenza rispecchia quella già
presente tra Fuci e Ac, con accordi simili, e va ad integrare
sul piano istituzionale il lega-
me profondo che esiste tra
queste realtà. Fatto questo passo, gli accordi Fuci-Meic sono
ora in sperimentazione nelle
singole realtà che, sebbene autonome, sono unite da un legame formale, ma anche sostanziale. È l’intento di vivere
il Vangelo nel mondo, messo
in pratica con lo stesso stile ma
che si declina diversamente:
nell’università e nella cultura
con la Fuci, nella cultura con il
MeicC e nella spiritualità e nell’educazione nell’Ac. Questo
nuovo accordo è anche una
notizia positiva per l’arricchimento della cooperazione all’interno delle nostre varie associazioni laicali, utili per rispondere alle specifiche esigenze formative e non di ciascun cristiano, ma indebolite
da una frammentazione a volte anche linguistica.
DOVE VA IL NORDEST? RIFLESSIONI
SUL SITO WWW.TONIOLORICERCA.IT
el mese di marzo va on line il secondo numero monografico che
N
la rivista “Toniolo ricerca” (www.tonioloricerca.it) dedica all’approfondimento della situazione del Nordest sotto il profilo del
bene comune, della famiglia, del welfare, del lavoro e dell’economia,
della qualità dello sviluppo e del governo del territorio. Intervengono: Paolo Vercellone, membro del Comitato triveneto in preparazione ad Aquileia 2, Maria Letizia Tanturri, che dà una lettura demografica del Nordest, Barbara Segatto, che spiega come il capitale sociale possa rappresentare un elemento caratterizzante dei nuclei familiari, Paolo Possamai, direttore de “Il Piccolo” di Trieste, Alessandro Vardanega, presidente di Unindustria Treviso e Sara Parolari che approfondisce la scelta della Provincia autonoma di Trento di costituire un nuovo ente intermedio: le comunità di valle.
BREVI TRIVENETO
Oasis: le rivoluzioni africane
Esce in questi giorni il nuovo numero della rivista Oasis, semestrale
plurilingue (italiano, inglese, francese, arabo, urdu) dell’omonima fondazione internazionale che ha sede a Venezia. La rivista si trova in
libreria o si può ricevere in abbonamento (sia cartaceo che online)
come indicato nel sito della fondazione www.fondazioneoasis.org
o dell’editore www.marcianumpress.it o a chiamando lo 0415312100.
La sezione principale del nuovo numero approfondisce gli eventi
che hanno investito il Nord Africa e il Medio Oriente dall’inizio del
2011 in poi, una stagione definita da Oasis “Primavera fugace”, un
binomio che sa dire allo stesso tempo la speranza di cambiamento e la fragilità che le rivolte arabe hanno portato con sé.
Bassano: esercizi spirituali
Dalla sera del 19 alla mattina del 26 marzo alla casa di spiritualità
dei gesuiti Villa S. Giuseppe di Bassano corso di esercizi guidato
da padre Mario Marcolini, s.i., sul tema “Ascoltate oggi la voce del
Signore, non indurite il vostro cuore” (Sal 95, 8). Informazioni: 0424504097 o www.gesuiti.it/bassano.
gli e li prepari a celebrare con rinnovata fede, speranza e carità la
Pasqua di Cristo Gesù, preghiamo.
- Per i giovani del nostro Seminario che nella solennità dell’Annunciazione saranno istituiti accoliti: ricevano forza dallo
Spirito Santo, siano sostenuti
dalla famiglia e dalla comunità
cristiana, abbiano nel cuore un
rinnovato desiderio di donare la
loro vita a Cristo e ai fratelli come preti, preghiamo.
Asolo: esercizi con dom Mosconi
Dalla sera di mercoledì 21 alla mattina di mercoledì 28 marzo nella casa di spiritualità S. Dorotea di Asolo corso di esercizi spirituali
aperto a tutti con dom Franco Mosconi, camaldolese, sul tema “Come trasformare la nostra storia personale in storia di salvezza”. Informazioni e iscrizioni: telefono 0423-952001, e-mail [email protected].
Praglia: convegno Agesci
Sabato 31 marzo, alle 15 nell’abbazia di Praglia (Pd), si terrà il convegno metodologico interbranca promosso dall’Agesci sul tema
“Narrare l’esperienza di fede - Riflessione sull’educare alla fede
oggi con il metodo scout”, con intervento di Francesco Chiulli (Gruppo sulle Tracce). Per approfondimenti e informazioni: www.agesci.org/downloads/narrazione - gruppo tracce.pdf.
Chiesa
4 marzo 2012
CORSIVO BUON CONVEGNO!
Azione Cattolica PROPOSTA ATTESA
Esercizi, fonte
di salvezza ed energia
I
n questi giorni di inizio Quaresima mi sono imbattuto in
due testi. Uno di Paolo VI
che, all’indomani del Concilio
Vaticano II, afferma: gli esercizi spirituali sono una “fonte di
salvezza e di energia spirituale
da allargare e rendere possibile
a tutte le categorie” perché diventino “un’abitudine del popolo cristiano molto, molto più
diffusa e molto più nutrita di
quanto non sia”. Il secondo è dei
vescovi del Triveneto che dichiarano: “L’uomo d’oggi, mentre esprime nuove capacità, si
dimostra nel contempo vittima
illustre del più grave attentato
alla sua libertà: egli non sa più
pensare. […] Gli esercizi spirituali […] sono il mezzo più adatto e più prezioso per favorire il contatto dell’uomo con Dio.
In essi è possibile la pausa ristoratrice che permette il dialogo con l’Eterno, al di fuori del
turbinio degli interessi […]; l’incontro con la Parola di Dio” che
trasforma e rigenera il cuore e
la mente dell’uomo; “la facilità
di rispondere a quella esperienza del divino così fortemente avvertita, ma che Dio riserva solo per chi si apparta e gli
dona l’esclusività gelosa di una
seppur breve parentesi di tem-
po nella quale l’iniziativa sia solo e sempre di Lui” (Lettera sulla validità degli esercizi spirituali).
Come, allora, non approfittare
degli esercizi spirituali del quo-
tidiano, occasione per farci abitare la nostra terra nella fede,
in questa Quaresima “tempo favorevole della nostra salvezza”?
Don Luigino Zago
Il calendario degli esercizi
6-7-9 marzo
6-7-9 marzo
12-13-15 marzo
20-21-22 marzo
20-21-22 marzo
27-28-29 marzo
16-17-18 aprile
13
Forania La Colonna, Mareno di Piave
(Patronato e Chiesa parrocchiale)
Don Gianpietro Zago
Forania Torre di Mosto,
a Gainiga (Sala e Chiesa parrocchiale)
Don Andrea Dal Cin
Forania di Sacile,
a Brugnera (Sale parrocchiali)
Don Pietro Bortolini
Forania Opitergina,
a Oderzo (Sale dietro canonica e Duomo)
Don Gianluigi Papa
Foranie Pedemontana, Pontebbana,
Conegliano e Vittorio Veneto,
a Castello Roganzuolo (Canonica
e Chiesa parrocchiale)
Don Alessio Magoga
Forania Mottense,
a Villanova di Motta di Livenza
(Sala e Chiesa parrocchiale)
Don Lorenzo Marigo
Foranie Quartier del Piave e La Vallata,
a Pieve di Soligo (Sala e Cappella
a fianco del Duomo)
Don Bruno Daniel
l coinvolgimento, la partecipazione, la corresponsabilità, l’esperienza di Chiesa in cammino che abbiamo fatto in questi mesi ci hanno preparato per vivere l’ultima fase del Convegno diocesano. Quel “Abita la terra e vivi con fede”,
invito raccolto dalla Parola di Dio, è diventato via via preghiera, memoria, discernimento, canto, fino a farsi impegno, misura ed esame di coscienza quotidiano.
Abbiamo sentito talmente familiare quel titolo da coglierne insieme alle tante
sfumature, la concreta, personale provocazione a una testimonianza vera e
credibile per ogni momento e ogni ambiente della nostra vita.
Fin d’ora ringraziamo il Signore per questo tratto di strada che, illuminati dalla
Sua Parola, abbiamo percorso, certi che
insieme alle sollecitazioni e indicazioni
che verranno da questa fase conclusiva
non potremo perdere la bellezza di un
cammino condiviso che ha visto tante
persone coinvolte. Adulti, giovani, sacerdoti, persone consacrate che insieme hanno camminato, restituiscono alla nostra
comunità cristiana e civile un’immagine
di Chiesa bella, coinvolgente, che sa incontrare, accogliere e ascoltare e custodire una Parola, che è seme buono per la vita di ogni giorno.
I
Diego Grando
BREVI AC
Cammino fidanzati
Domenica 11 marzo, dalle 15 alle 18 circa, a Cimavilla di Codognè negli ambienti della parrocchia, si svolge l’incontro mensile del
percorso di formazione per fidanzati.
Giornata di spiritualità per adulti/terza età
Mercoledì 14 marzo, dalle 9 alle 16.30, nella Casa di spiritualità
San Martino di Vittorio Veneto (Castello vescovile), con la guida di
don Pietro Bortolini, si svolge l’abituale incontro di spiritualità per
adulti/terza età. Per informazioni e prenotazioni – necessarie – chiamare in Ufficio diocesano Ac: 0438-940374.
Esercizi spirituali per giovani e adulti
Dal 16 al 18 marzo, nella Casa di spiritualità San Martino di Vittorio Veneto (Castello vescovile) si svolgono gli esercizi spirituali per
giovani e adulti, con la guida di don Luigino Zago. Per iscrizioni e
informazioni: Ufficio diocesano Ac, telefono 0438-940374.
APERTE LE ISCRIZIONI
PELLEGRINAGGIO IN AGOSTO
“Rispondere all’Amore si può”,
campi vocazionali estivi
I giovani
in Terra Santa
a scorsa settimana un bambino
L
del catechismo mi ha chiesto:
“Prima di essere nella pancia del-
al 9 al 16 agosto si terrà un pellegrinaggio in Terra
D
Santa promosso dalla Pastorale giovanile diocesana in collaborazione con le parrocchie di Fratta e Ca-
la mamma dov’ero?”. Dopo aver lasciato spazio alle varie ipotesi, la
risposta è stata: “Da sempre tu e
tutti noi siamo nel cuore di Dio. È
Lui che ci ha amati, voluti e creati... la tua mamma ha cominciato a
volerti bene da quando ti aspettava, ma il Signore da sempre”.
Alla fine dell’incontro mi sono
chiesta cosa avranno capito quei
bambini di seconda elementare.
Ho visto comunque nei loro occhi
un senso di stupore e di apertura
a questo mistero. Questa riflessione è fondamentale per tutta l’esistenza di una persona e andrà progressivamente approfondita. Sempre abbiamo bisogno di scoprirci
pensati, cercati e amati.
I campiscuola vocazionali della
prossima estate mettono a fuoco
questo tema, sintetizzato nello slogan “Rispondere all’Amore si può”.
Ogni persona umana è frutto di un
pensiero e di un atto di amore di
Dio, amore immenso, fedele, eterno. La scoperta di questa realtà è
ciò che cambia veramente la nostra vita nel profondo. Occorre
scoprire e riannunciare la bellezza
di questo Amore! Dio ci ama senza condizioni, senza possesso, senza ricatti. Ci ama non perché meritevoli. Non ci ama perché buoni,
ma amandoci ci rende buoni.
Non si tratta di un semplice ragionamento o di qualche gioco di animazione sul tema, ma di accompagnare ragazzi, adolescenti e giovani a un incontro personale con
Dio, fonte dell’amore, attraverso
l’incontro con Cristo.
Per i ragazzi si tratta di un percorso che li porterà a scoprire Dio come l’autore del più bel dipinto che
è la Creazione redenta da Cristo
Risorto. In essa la vita di ciascuno
è chiamata a essere un quadro
d’autore, un’opera d’arte realizzata coi colori più belli, quelli della
scelta vocazionale, i colori del Sì a
Dio.
Per gli adolescenti si tratta di un
percorso alla riscoperta delle relazioni d’amore e d’amicizia in risposta a quel “Dio che ci ama per
primo” e che ci ha creati capaci di
rispondere al Suo Amore. Scopriranno insieme l’Amico Vero, Gesù
Buon Pastore, che porta sulle spalle le pecore che hanno smarrito la
strada e dona la propria vita per
loro.
IL CALENDARIO
RAGAZZI
- campo verde dalla quarta alla
quinta elementare dal 6 al 12 luglio a Pozzale di Cadore
- campo verde dalla quinta elementare alla prima media dal 12
al 18 luglio a Pozzale di Cadore
- dalla seconda media alla prima
superiore dal 2 al 6 luglio a Pozzale di Cadore
RAGAZZE
- dalla quarta elementare alla prima media dal 9 al 15 luglio a
Spert d’Alpago
- dalla seconda media alla prima
superiore dal 2 al 9 luglio a Spert
d’Alpago
- dai 17 ai 20 anni dal 22 al 29 luglio all’Opsa di Sarmeola (Rubano - Pd) percorso di riflessione,
preghiera personale e condivisione
Per iscrizioni e informazioni: Silva De Luca, 339-4311041, [email protected].
mino, nella tradizione di una forte esperienza estiva.
Il pellegrinaggio, essendo pensato per giovani, è un po’
diverso dai soliti: privilegia incontri con testimoni che
vivono nella terra di Gesù, ed esperienze insolite, come
la discesa a piedi lungo la valle del Cedron e l’ingresso
a piedi al monastero di S. Giorgio nel deserto di Giuda.
La salita sul monte Nebo sarà un raccordo tra Antico e
Nuovo Testamento.
Il programma in pillole. Giovedì 9 monte Carmelo e
Haifa; venerdì 10 Nazaret, monte Tabor e Cana di Galilea; sabato 11 lago di Tiberiade, monte delle Beatitudini, sinagoga di Cafarnao, alla sera incontro con don Ilario Antoniazzi; domenica 12 ingresso in Giordania, a
Madaba visita alla chiesa ortodossa di S. Giorgio, salita
al monte Nebo, Betania, Gerico; lunedì 13 visita alla Gerico di Giosuè, monte della Quarantena, S. Giorgio di
Koziba, incontro con fra Raed Sahliyeh; martedì 14 Ein
Karem, Betlemme, monte degli Ulivi, basilica dell’Agonia, Getsemani, tomba di Maria, Cenacolo, Dormizione di Maria, al Getsemani a piedi passando per la valle
del Cedron, alla sera adorazione nella basilica dell’Agonia; mercoledì 15 città vecchia di Gerusalemme, Muro
del pianto, quartiere ebraico e quartiere armeno, Litostrato, Via Crucis, S. Sepolcro, incontro con fra Artemio Victores; giovedì 16 Emmaus Nikopolis.
Quota di partecipazione tra i 1.350 e i 1.420 euro a persona (la cifra precisa dipende dal numero di partecipanti). Informazioni e iscrizioni presso don Pierino Bortolini (347-0419040), entro la domenica di Pasqua 8 aprile, versando una caparra di 300 euro.
14
Chiesa
4 marzo 2012
IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI IN BASILICA
PER IL 502º ANNIVERSARIO DELL’APPARIZIONE
In preghiera a Motta
enerdì prossimo, 9 marzo, a
V
Motta di Livenza si celebra
il 502º anniversario dell’apparizione della Madonna dei Miracoli.
È in corso da martedì 28 febbraio
la novena di preparazione, nel
corso della quale tutti i pomeriggi fino a mercoledì 7 marzo
alle 15 si tiene un atto peniten-
ziale, seguito alle 16.30 dalla
messa.
Sabato 3 marzo è il terzo sabato
di digiuno, come chiesto dalla
Madonna dei Miracoli, con alle
20.30 l’ora mariana.
Venerdì 9 marzo, festa della Madonna dei Miracoli, alle 10 ci
sarà la messa solenne presieduta da don Giuseppe Querin, par-
roco di Cessalto, per l’offerta dell’olio per la lampada votiva perenne alla Madonna, che quest’anno viene fatta dal Comune
di Cessalto. Parteciperanno il
sindaco Giovanni Artico, l’amministrazione comunale e i cittadini di Cessalto.
Alle 14.30 ci sarà la messa dei
giovani e degli anziani della parrocchia di Motta. Alle 16 ci sarà
il vespro solenne e la processione alla cripta dell’apparizione.
Alle 18 è in programma il pellegrinaggio votivo della città di
Motta.
Alle 18.30 ci sarà il solenne pontificale presieduto dal vescovo
Corrado, con la partecipazione
delle corali della forania Mottense.
Nel corso della giornata ci saranno messe anche alle 7, 8.30,
11.30 e 17.
Prosegue intanto il programma
dei pellegrinaggi. Venerdì 2 mar-
zo è la volta dei vicariati Spilimbergo, Portogruaro, Pordenone
centro e Pordenone nord. Domenica 4 marzo: vicariato di San
Donà di Piave. Lunedì 5 marzo:
vicariati Pasiano, San Stino, Eraclea, Caorle, Fossalta di Portogruaro. Martedì 6 marzo: foranie Quarier del Piave, Oderzo,
Zumellese. Mercoledì 7 marzo:
vicariati Ponte di Piave, Monastier, Roncade “Circolo Ozanam”.
Quest’anno, nelle domeniche fino al 4 marzo, l’animazione della messa delle 10 è stata affidata
a una corale sempre diversa; e
domenica 4 conclude questo servizio il coro San Vitale di Ceggia.
UN ANNO FA, IL 2 MARZO, VENIVA ASSASSINATO IN PAKISTAN
Shahbaz Bhatti,
il ministro martire
È
passato un anno da quando, il 2 marzo 2011, a Islamabad veniva assassinato
il ministro pakistano Shahbaz
Bhatti, massacrato con 30 colpi
di pistola in un agguato mentre
usciva di casa con l’auto.
La tragica fine di questo cattolico, ministro per le minoranze
religiose in un Paese musulmano dove si stava battendo per il
riconoscimento dei diritti di libertà e per la giustizia, suscitò
vasta eco a livello internazionale. Come richiamò l’attenzione
di molti credenti il suo testamento, da cui appare evidente
l’eccezionalità di un uomo politico animato da grande fede e
capace di dedizione totale.
Anche in diocesi il martirio del
ministro pakistano suscitò grande commozione. Egli aveva dato la sua disponibilità a partecipare a una delle celebrazioni a
Motta di Livenza per il Giubileo dei 500 anni dell’apparizione. A portare il suo saluto, poiché alla fine non gli fu possibile
essere presente, fu il fratello
Paul. Quella sostituzione davanti al santuario mariano mottense fu in qualche modo un
presagio di quel che sarebbe seguito. All’assassinio di Shahbaz,
il governo pakistano volle compiere una scelta che dimostrasse la volontà di continuare la sua
opera, pagata a così caro prezzo. E propose proprio al fratello Paul di prendere il suo posto,
offrendogli il ruolo di Consigliere speciale per le minoranze
religiose.
Per lui, residente da anni in Italia, medico e senza alcuna esperienza d’impegno politico, non
dev’essere stato affatto facile accettare questo incarico, delicato quanto pericoloso.
Per Paul Bhatti è così iniziato un
periodo di grande impegno, in
un contesto quanto mai difficile, costellato di ostacoli, attentati
e violenze, ma di piccole conquiste, come quello di riuscire a
togliere il nome di Gesù Cristo
dalle parole “blasfeme” di cui è
vietato l’utilizzo
negli sms. Nel
frattempo le indagini per individuare i responsabili dell’agguato
che è costato la
morte al ministro cristiano
procedono a singhiozzo, suscitando
grandi
dubbi sull’effettiva volontà delle forze dell’ordine di punire i
colpevoli.
Intanto nei giorni scorsi Bhatti,
nell’ambito dei suoi contatti internazionali, è stato in visita ne-
DOMENICA 4 PREGHIERA DEI FEDELI
el primo anniversario della morte di Shahbaz Bhatti, nelle
N
celebrazioni eucaristiche di domenica 4 marzo tutte le parrocchie della diocesi di Vittorio Veneto sono invitate, nel corso della preghiera dei fedeli, a rivolgere questa intenzione predisposta dall’Ufficio liturgico diocesano.
gli Stati Uniti, ricevuto alla Casa Bianca e al Dipartimento di
Stato. Ed è ora in preparazione,
in data ancora da fissare, un suo
incontro con il papa Benedetto
XVI.
LA PREGHIERA DI SHAHBAZ ALLA
MADONNA DI MOTTA PER IL PAKISTAN
il legame che c’eSrapiegatrabeneil ministro
ucciso
Shahbaz Bhatti e la Madonna di
Motta, la preghiera che egli
scrisse per recitarla personalmente in occasione della grande celebrazione giubilare del 19
settembre 2010, e che poi, non
potendo intervenire, affidò al
fratello Paul per la lettura. A
Motta ci fu poi anche un visitapellegrinaggio
dell’anziana
mamma dei Bhatti (originari del
villaggio di Kushpur), per affidare alla Madonna dei Miracoli l’anima di Shahbaz.
Paul Bhatti mentre legge la preghiera del
fratello Shahbaz, durante la grande celebrazione
giubilare nel settembre 2010 a Motta
Shahbaz Bhatti; (sotto) la grande folla al suo funerale
Preghiera
Maria, salva le famiglie e i
giovani del Punjab dalla
violenza e dal terrorismo;
noi abbiamo fiducia in
Dio, Lui è il nostro Salvatore.
Maria, aiuta i cristiani del
Pakistan ad essere una coraggiosa famiglia assieme
alle persone discriminate
da leggi ingiuste, perseguitate e uccise a causa
della loro fede; noi aspettiamo soltanto un posto ai
piedi di Gesù.
Maria, fa che
sempre consideriamo i poveri e i dimenticati presenti nella
nostra vita; essi
sono la parte bisognosa
del
corpo di Cristo.
Madre del Cielo, nostra Madonna dei Miracoli, Regina
del Pakistan,
prega per noi. Amen.
Shahbaz Clemente Bhatti
Per Shahbaz Bhatti, nel primo anniversario del suo martirio in
Pakistan, e per quanti in ogni parte del mondo testimoniano la
fedeltà a Cristo donando la loro vita:
la loro fede vissuta fino al dono totale di sé produca anche in ciascuno di noi, in questo tempo di Quaresima, una verifica del nostro essere cristiani e diventi semente per una società più giusta, fondata sul rispetto di ogni credo religioso e dei fondamentali diritti umani, preghiamo.
Le celebrazioni
per l’anniversario
Per il primo anniversario della
morte di Shahbaz sono previsti
in Pakistan diversi momenti di
rievocazione e di celebrazione
religiosa, sia nella giornata del 2
marzo che nei giorni successivi,
in particolare domenica 4 marzo, a Kushpur, a Lahore e ad Islamabad. Hanno annunciato la
loro partecipazione esponenti di
tutti i gruppi religiosi e rappresentanti dei vari partiti, oltre al
capo del governo pakistano.
Anche in terra trevigiana la memoria del ministro martire e il
legame con Paul Bhatti sono tuttora ben vivi. Tra questi c’è la solidarietà e amicizia sviluppatasi
in questo anno da parte dell’Azione cattolica diocesana.
Il sussidio per la Quaresima 2012
preparato dalla diocesi vittoriese ha dedicato a Shahbaz il primo giorno, il mercoledì delle Ceneri, riportando anche una parte del suo testamento.
E l’Ufficio liturgico diocesano ha
preparato un’intenzione per la
preghiera dei fedeli delle messe
di domenica 4 marzo.
Il rettore della basilica mottense
padre Alfonso Cracco ha inviato nei giorni scorsi un messaggio
ufficiale a Paul Bhatti, per esprimergli la vicinanza spirituale e
umana. “La figura di Shahbaz –
scrive padre Cracco – ha lascia-
to un’eredità di autentica testimonianza del Vangelo di Cristo
in moltissime persone, che attraverso lui comprendono meglio il significato di seguire la
strada di Gesù verso i poveri e i
perseguitati. Posso immaginare
la difficoltà del suo attuale impegno in Pakistan per continuare l’opera di Shahbaz. Spesso rivolgiamo la nostra preghiera al
Signore e chiediamo l’intercessione della Beata Vergine dei Miracoli per le comunità cristiane
in difficoltà nel mondo, ricordando quindi anche il Pakistan
e, in particolare, quanto lei sta
facendo come uomo di fede impegnato nella sua patria”. Nelle
celebrazioni del 2 e 4 marzo nel
santuario mottense verrà inoltre
proposta una speciale intenzione di preghiera per Shahbaz e
per i cristiani del Pakistan.
Nella parrocchia di Badoere, dove Paul Bhatti ha la residenza e
dove ha esercitato per anni la
professione di medico, venerdì
2 marzo verrà celebrata una
messa di suffragio.
Il 26 aprile a Oderzo uno spettacolo sulla figura di Shahbaz
Bhatti verrà messo in scena dagli studenti di due scuole superiori locali. Venerdì 27 aprile
Paul Bhatti sarà a Castelfranco
Veneto dove riceverà per Shahbaz il Premio San Liberale assegnato dalla parrocchia del Duomo.
Chiesa
4 marzo 2012
Quale bellezza?
Domenica 4 marzo - II di Quaresima - anno B
Gen 22, 1-2. 9. 10-13. 15-18; Sal
115; Rm 8, 31-34; Mc 9, 2-10
Camminerò alla presenza del
Signore nella terra dei viventi
Seconda settimana del Salterio
L
a citatissima frase di Dostoevskij La bellezza salverà il mondo si presta a
innumerevoli interpretazioni,
come accade di sentire. Alla luce del vangelo della trasfigurazione, vorrei capire la portata
dell’affermazione del grande
pensatore russo. Innanzitutto
viene da chiedermi: quale bellezza? Una distinzione fondamentale la troviamo nella Prima lettera di Pietro 3, 3-4. È rivolta alle donne, ma vale per
tutti, specialmente ai nostri
giorni: Il vostro ornamento non
sia quello esteriore – capelli intrecciati, collane d’oro, sfoggio di
vestiti – ma piuttosto, nel profondo del vostro cuore, un’anima incorruttibile, piena di mitezza e di
pace: ecco ciò che è prezioso da-
vanti a Dio.
La Parola di Dio ci invita a riflettere sull’autentica bellezza di
ogni persona, cercando di cogliere quell’armonia che la rende attraente e capace di comunicare ricchezza di vita. Purtroppo siamo contaminati dal
mito della bella figura e dalla
paura di perdere la faccia piuttosto che la coscienza, con la
scusa che “fanno tutti così”. La
religione non sfugge allo sfoggio di esteriorità e delle cerimonie lussuose, ancor più stridenti se paragonate all’estrema
semplicità del fondatore. È sempre ricorrente il pericolo denunciato da Gerolamo Savonarola: “Una volta i calici erano di
legno e i preti d’oro, adesso i calici sono d’oro e i preti di legno”.
Il culto dell’apparenza produce
maschere facciali e attaccapanni ambulanti, senza consistenza
umana. A questo proposito si
parla di “trucco” che, secondo il
dizionario, sarebbe “ogni abile
artificio diretto al conseguimento di effetti illusori”. E mi
viene da domandare: per chi dovrebbe soprattutto funzionare?
Il più grande spettacolo
dopo il week-end
o no, non preoccupatevi,
N
non vogliamo certo parlare dello spettacolo di Fiorello,
che a dir la verità non abbiamo
neanche visto (in casa non abbiamo il televisore) ma solo
prendere spunto da questo per
condividere con voi una semplice esperienza di preghiera e
di fede che è stata per noi importante e che ci ha fatto scoprire e assaporare la bellezza e
la ricchezza della Parola di Dio
anche nella semplicità della nostra famiglia.
Fin da fidanzati abbiamo iniziato a frequentare settimanalmente un gruppo di lettura del
Vangelo. Dopo il matrimonio
abbiamo sentito però anche il
desiderio di trovare un piccolo momento anche solo tra di
noi per leggere insieme e meditare il Vangelo della domenica.
All’inizio non è stato facile. La
stanchezza del dopo lavoro,
l’accudire il bimbo, gli impegni
extrafamiliari e, diciamolo, an-
che un po’ di pigrizia erano sempre in agguato per toglierci quel
piccolo ma prezioso momento di
intimità con Dio che tanto faticosamente ci eravamo regalati.
Così per quasi un anno tutti i lunedì sera, dopo aver messo a letto il bimbo, ci ritrovavamo seduti belli comodi sul divano, luce
soffusa e magari il fuoco della stufa a riscaldare il corpo e il cuore
e nel silenzio quasi magico di quel
momento ecco il Vangelo fra le
mani e la parola di Gesù farsi strada nei nostri pensieri.
Per chi lo porta o per chi lo
guarda? E se il trucco diventasse uno stile di vita? E l’uso
di una o più maschere un’abitudine? Abbiamo bisogno di
discernimento per distinguere
l’oro dalla bigiotteria, la saggezza dalla retorica, la propaganda ingannevole dalla diffusione del bene, gli atteggiamenti umani autentici da quelli interessati. Stiamo assistendo, purtroppo, a un crescendo
di prostituzione visuale, che ci
lascia indifferenti.
Sia ben chiaro che esiste una
radicale differenza tra l’uso dei
cosmetici e le cure estetiche
che possono aiutare la salute e
la comunicazione dei sentimenti e l’abuso esagerato che si
sovrappone, maschera e inganna. Ho letto questa scritta
cubitale nel retro di un camion:
“Il successo dipende dal sapere esibirti”. Accanto appariva
un corpo femminile. Era la
propaganda di una ditta di imballaggi, per fortuna.
Pietro rimase affascinato dallo splendore di Gesù trasfigurato e desiderava eternizzare
quella meravigliosa esperienza. Quest’anticipo della gloria
della risurrezione, come un flash abbagliante, era provvisorio, per animare Pietro e tutti
noi cristiani a seguire Gesù nel
cammino quotidiano, portando la nostra croce. Gesù segue
il cammino del cuore, che crea
l’estetica evangelica dell’amore per realizzare il progetto del
Padre. È la bellezza che salva il
mondo.
Don Domenico Salvador
L’incontro era molto semplice,
nulla di preparato. Uno di noi
leggeva il Vangelo e poi, dopo
qualche istante di silenzio scaturiva una riflessione, un’idea,
un dubbio che il brano, una frase o anche una sola parola faceva nascere in uno di noi e così
partiva la condivisione.
La parola di Dio ci faceva parlare di fede, di amore, di politica, di gioie, di tristezze e difficoltà, della nostra famiglia, insomma ci aiutava allo stesso
tempo a conoscere più noi stessi, a conoscere meglio l’altro e a
scoprire sempre più la bellezza
del messaggio evangelico.
Oltre a diventare un prezioso
strumento di approfondimento
della nostra fede la lettura del
vangelo ci ha aiutato anche a
crescere come coppia. Un momento in cui sciogliere eventuali
tensioni, piccoli attriti e incomprensioni che magari giacevano latenti in attesa di trovare una via d’uscita.
Per fortuna o forse purtroppo è
arrivata l’estate e con essa le serate in giardino, le passeggiate e
le vacanze e così abbiamo sospeso momentaneamente i nostri incontri. Da quel giorno
però non siamo più riusciti a ricominciare.
Ci auguriamo di riuscire a riprendere al più presto i nostri
incontri del lunedì e far sì che “il
più grande spettacolo dopo il
week end” diventi l’incontro costante e vivo con la parola di Gesù.
Barbara e Franco Canal
15
Domenica 4 marzo: celebra messa e cresime a Campolongo (ore 9), Portobuffolè (ore 11) e Torre di Mosto (ore 16.30).
Da lunedì 5 a venerdì 9 marzo: partecipa agli esercizi spirituali con
i vescovi della Conferenza episcopale triveneta.
Venerdì 9 marzo: al santuario di Motta di Livenza presiede la messa nella solennità della Beata Vergine Maria dei Miracoli (ore
18.30).
Domenica 11 marzo: celebra messa e cresime a Fontigo (ore 11).
BREVI CHIESA DIOCESANA
Usmi: incontro formativo
Sabato 3 marzo dalle suore di Maria Bambina di Vittorio Veneto si
tiene un incontro formativo per tutte le suore della diocesi. Il tema
è “La democrazia e i suoi principi fondamentali nella Costituzione
italiana”. Il relatore è Vincenzo Dell’Utri, già docente di filosofia e
storia a Sacile. L’inizio è previsto per le 8.30.
Agesci: il 3 e il 4 “Giocare con Dio”
Sabato 3 e domenica 4 marzo gli scout Agesci della zona di Vittorio Veneto sono impegnati nel “Giocare con
Dio”. Il tema di quest’anno è “Noi, strumento
nelle mani di Dio”. Ritrovo alle 15 in tre luoghi
diversi: il cimitero di Ceneda per i gruppi di
Vittorio, Orsago e Susegana; la Comunità vocazionale di Castello Roganzuolo per i gruppi
di Ponte della Priula, Oderzo e Motta; la parrocchia di San Pio X a Conegliano per i gruppi di Conegliano, Susegana, Torre di Mosto e
Ponte di Piave. I partecipanti devono essere attrezzati per “fare
strada”. La mèta è segreta. Domenica alle 12 messa e alle 14.30
conclusione.
Mons. Poletto alla Nostra Famiglia
Domenica 4 marzo alla Nostra Famiglia di Conegliano si tiene la
Giornata dell’amico. Si tratta di un’iniziativa rivolta a tutti coloro che
hanno incontrato nella loro vita la spiritualità del beato Luigi Monza. È un tempo di riflessione, preghiera e amicizia durante la Quaresima. Programma: alle 9.30 accoglienza e preghiera; alle 10 riflessione del vescovo Ovidio Poletto sul tema “Quaresima: un tempo per ritrovare se stessi”; alle 11.30 messa; alle 12.30 pranzo (costo 7 euro); alle 14.30 condivisione di gruppo; alle 16 preghiera
conclusiva e saluti. Per i bambini è prevista un’attività di preparazione alla Pasqua.
La messa domenicale a Rpc
Tutte le domeniche di marzo Radio Palazzo Carli trasmette in diretta la messa dalle nostre parrocchie: domenica 4 alle 10 da Vittorio Veneto, domenica 11 alle 11 da Sacile, domenica 18 alle 11
da Conegliano, domenica 25 alle 10 da Sacile.
Centro di studi biblici: aggiornamento biblico
con il prof. Orsatti
Prosegue al Centro di studi biblici di Sacile l’aggiornamento biblico-culturale dedicato al tema “Come a un ricco banchetto - Cibo
e convivialità nella Bibbia”. Giovedì 8 marzo alle 20.30 in sala Capitanio a palazzo Carli il professor Mauro Orsatti di Brescia interverrà sul tema “Incontro, condivisione e miracoli”.
INCONTRO COLLABORATORI DELL’AZIONE
iovedì scorso, 23 febbraio, si è svolto in Castello vescovile l’inG
contro dei collaboratori del nostro settimanale. Si è discusso
di alcune possibili novità da introdurre nel giornale per renderlo
ancor più vivace e attento alla vita delle comunità parrocchiali e civili. Nei prossimi giorni le proposte emerse verranno meglio vagliate e si deciderà su quali puntare. Anche il Vescovo ha portato
un saluto e un grazie ai collaboratori dell’Azione.
16
4 marzo 2012
COMMEDIA DI COONEY
“Chat
a due
piazze” allo
Zancanaro
ivertimento assicurato con
D
“Chat a due piazze”, la nuova esilarante commedia del maestro della comicità Ray Cooney,
in programma al teatro Zancanaro venerdì 9 marzo alle 21. Il
testo del britannico Cooney viene proposto nella versione italiana di Luca Barcellona e si presta perfettamente alla regia di
Gianluca Guidi, figlio di Johnny
Dorelli, che proprio nel 1986 aveva interpretato “Taxi a due
piazze” ovvero il prodromo di
questa nuova opera. La vicenda
è ambientata a Roma ai tempi di
Facebook ed è la storia di un tassista bigamo che conduce una
doppia vita dividendosi tra due
mogli, una che vive a piazza Irnerio e l’altra a piazza Risorgimento. Un bel giorno i due figli,
avuti rispettivamente dalle due
famiglie, si conoscono in chat su
internet e decidono di incontrarsi. Una serie di equivoci,
coincidenze e bugie a ritmo infernale per una conclusione inaspettata. Gli attori principali
sono Fabio Ferrari, Lorenza Ma-
A POSSAGNO SI È APERTA LA MOSTRA DEDICATA
ALLE CELEBRI DANZATRICI DI ANTONIO CANOVA
Danza, maestro
L
a gipsoteca museo Canova
di Possagno dedica una fantastica mostra alle danzatrici. A quelle creature bellissime, che
Canova creava come antidepressivo e come antidoto al male di vivere, nel senso che si affidava alla
loro vitalità, alla “forza della gioventù più vigorosa” che da esse
prorompeva, quando sentiva avvicinarsi quello stato di prostrazione fisica e morale che lui stesso attribuiva al “male di qualche
amico o alle vicende del mondo”.
La loro bellezza, lievità, forza
schiacciava ogni melanconia e ridava al maestro la joie de vivre di
cui aveva bisogno. Tre, che sembrano lottare con la legge di gravità, le traspose in marmo, molte
altre si limitò ad abbozzarle, a disegnarle o a dipingerle nelle sue
coloratissime tempere. L’idea per
questa affascinante mostra, destinata a bissare il successo davvero
clamoroso di quella recentemente dedicata alla bellezza imberbe
del Principe Lubomirksky, è legata a un risarcimento artistico e storico. Tra i capolavori del museo e
Fino al 30 settembre è
possibile ammirare
alcuni capolavori
assoluti come la
“Danzatrice con le
mani sui fianchi” e la
riproduzione in 3D
della “Danzatrice con i
cembali”
gipsoteca Antonio Canova di Possagno si conserva il gesso originale (quello su cui effettivamente lavorò Canova, affidandone la trasposizione in marmo ad abili collaboratori e su cui interveniva alla fine nell’intento di rappresentare “la vera carne”) della “Danzatrice con i cembali”, eseguita per
l’ambasciatore russo a Vienna Andrei Razumovskij, ora patrimonio
inamovibile del Bode Museo di
Berlino. Le sensuali braccia tornite e i cembali della “Danzatrice”
vennero polverizzate da una granata austroungarica durante i cannoneggiamenti che colpirono Possagno, a ridosso del Monte Grappa, nel corso della Grande Guer-
Teatro
CUCCIOLI
VENERDÌ 2 MARZO
ALL’AUDITORIUM DI PIEVE
Le figurine
“L’estate
di Giacomo”
riscalda
PaesAgire
Il mondo delle
donne secondo
Debora Villa
al Da Ponte
la donna, giovedì 8 marzo presenta uno spettacolo al femminile. Alle 21 al teatro Da
Ponte, infatti, porta in scena
“Tutto quello che non avreste
voluto sapere sulla donna…
ma io ci tengo a dirvelo”. Debora vagabonderà nella storia
antica a recente, nella letteratura, nelle favole e nelle cronache, nel cinema, nelle pubblicità e nelle canzoni in tutto
quello che serve per cercare di
capire perché, nonostante tut-
La danzatrice con le mani sui fianchi
Cinema&Ambiente
GIOVEDÌ 8 A VITTORIO
VENETO
rriva Debora Villa. L’attriA
ce milanese, in occasione
della Festa internazionale del-
ra. Da allora l’opera protende al
cielo i suoi candidi moncherini. In
questi mesi, ottenuti tutti i permessi del caso, con le cautele necessarie, la “Danzatrice” sta tornando a suonare i suoi cembali. Il
Bode Museum, in un grande progetto congiunto della Fondazione
Canova e Fassa Bortolo, infatti, ha
concesso di realizzare una scansione in 3D dell’opera in marmo.
E, con un procedimento inverso a
quello tradizionale, sarà ricorrendo al marmo finale che si completerà il gesso originale. L’opera berlinese, coinvolta da un incendio
già nel Palazzo di Vienna, mostra
delle pericolose fessurazioni e non
potrà ovviamente muoversi dalla
sua attuale sede. Va annotato come l’incendio del marmo e il danneggiamento del gesso originale
non siano le uniche avversità che
hanno colpito o contornato queste magiche creature canoviane.
Intorno a queste meraviglie vi sono storie di grandi innamoramenti, come quello dell’imperatrice Josephine de Behaurnais che volle
per sé la “Danzatrice con le mani
to questo cianciare di femminismo, diritti delle donne e
quote rosa, la donna fa notizia
solo quando compare mezza
nuda sulle copertine dei rotocalchi. Attualmente impegnata nella conduzione del programma “Lilit - In un mondo
migliore” su Raitre, Debora
Villa ha sempre fatto molta televisione, partecipando a programmi cult come “Colorado
Cafè”, “Sputnik”, “Super Ciro”,
“Scatafascio”, le sitcom “Camera Cafè” e “Così fan tutte”,
“Glob - L’osceno del villaggio”
e “Zelig”.
orna il grande cinema, veT
nerdì 2 marzo, a PaesAgire
con una vera e propria “chicca”
in anteprima: “L’estate di Giacomo” (Italia, 2011, 75’) del regista
friulano Alessandro Comodin
(nella foto), un film solare, evocativo, pieno di poesia, superpremiato e apprezzato dalla critica. La proiezione, a ingresso libero e gratuito, si tiene alle 20.45
all’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo. Precede la
visione del film la conversazione sul tema “Paesaggi dell’anima” tra lo psichiatra Tiberio Monari, responsabile dell’Area di
riabilitazione psichiatrica dell’Ulss 7, e Loris Viezzer, docente dell’Istituto superiore “Marco
Casagrande”, che rafforza ulteriormente la collaborazione con
le istituzioni del territorio, a cominciare dalla scuola. “L’estate
di Giacomo” ha ricevuto numerosi premi: il “Pardo d’oro” del
64º Festival internazionale del
film di Locarno; la menzione
speciale della giuria e il Premio
“Cinemaitaliano.info - CG Home Video” al 52º Festival dei popoli di Firenze; l’“Ovidio d’argento” per il miglior film al 29º
Sulmonacinema Film Festival.
Tornano a grande richiesta in
edicola gli album di figurine
“Cuccioli”, il fortunato marchio
di Gruppo Alcuni - Raidue.
Per rispondere alle centinaia di
domande dei piccoli fan della
serie, infatti, finalmente è
tornato in distribuzione nelle
edicole di tutta Italia l’album di
figurine dei “Cuccioli”, realizzato
da Azzurra Edizioni. Gli
album, oltre alla copertina,
contano 32 pagine sulle quali
sarà possibile attaccare 191
figurine. Nell’album è presente
anche un inserto speciale che
contiene da una parte un poster
dei Cuccioli, dall’altra la
plancia per giocare al Grande
gioco di Vadmalà (uno dei
personaggi della serie) con tanto
di fiches fustellate da usare
come segnaposto. L’album,
realizzato in carta certificata
Fsc, racconta le avventure della
terza serie del cartoon,
ambientata “Nel bosco di
mezzo”.
17
4 marzo 2012
TEATRO
rio, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino con la partecipazione straordinaria di Antonio Pisu. Biglietti: platea da 22 a
18 euro, galleria da 17 a 15.
Informazioni e prenotazioni:
teatro Zancanaro telefono 0434780623, Comune di Sacile telefono 0434-787137.
Vesna Maria Brocca
La danzatrice con i cembali
SACILE
Fazioli Concert
Mercoledì 7 marzo, alle 20.45
alla Fazioli Concert Hall,
appuntamento con la pianista
che nel 2006 è stata proclamata
ambasciatrice della cultura
lituana: Muza Rubackyté.
La sua carriera è stata
ostacolata nella prima parte dai
severi limiti che il regime
sovietico impose ai suoi
spostamenti, anche dopo la
conquista all’unanimità del
concorso Liszt-Bartok di
Budapest. Solo con
l’indipendenza della Lituania
nel 1991, l’artista ha potuto
trasferirsi a Parigi dove le è stato
conferito il titolo di “Le grand
maitres franais”. Oggi a buon
titolo viene definita da molti
critici “The magnificent Muza”
poiché la sua carriera
concertistica non conosce più
limiti né confini.
A Sacile Muza eseguirà un
repertorio che spazierà dalle
musiche di Schubert a quelle di
Liszt e Beethoven.
VITTORIO VENETO
Sabato 3 marzo, alle 16 al Centro culturale Parco Fenderl, la
compagnia Pierpaolo Di Giusto di Udine porta in scena “Il
circo tre dita”. Ingresso: 5 euro.
SACILE
Sabato 3 marzo, alle 20.30 a
palazzo Ragazzoni Flangini Biglia, Paola Bacchetti e Massi-
sui fianchi”, la stessa che al Salone
parigino del 1813 “fa impazzir tutti” o l’altra delle tre, la “Danzatrice col dito al mento”, commissionata dal conte Manzoni che non
riuscì mai a godersela perché nel
frattempo venne assassinato. Le
danzatrici trasmettevano, evidentemente, positività, forza, giovinezza e ammaliavano non solo
Canova, tant’è che l’artista fu costretto a farne diverse repliche e
molte altre vennero realizzate negli anni successivi, issate a trasmettere bellezza e grazia in luoghi, i più diversi, dalla stazione
centrale dei telefoni di San Pietroburgo sino al Messico o a Cuba o
al Canada. Va chiarito che il tema
della danza in scultura non venne
limitato da Canova alle tre danzatrici oggetto di questa mostra. Egli rappresentò, infatti, altre figure che danzano, ma si trattava di
dee o muse, quindi figure mitologiche, concettualmente ben diverse da queste, ragazze reali, impegnate in danze contemporanee,
lontanissime dalle pur superbe
rappresentazioni di Ebe o di Tersicore. Questi omaggi alla classicità, quelle iniezioni di ottimismo,
forza per momenti bui. Regina della mostra sarà la danzatrice restaurata, affiancata, come in una
grande festa da ballo a corte, da un
nugolo di 50 meravigliose fanciulle danzanti.
CANOVA E LA DANZA, fino al
30 settembre, aperta tutti i giorni
(tranne i lunedì non festivi) dalle
9.30 alle 18.
miliano Sassi portano in scena “Volontarie della libertà. Le
donne e la Resistenza”. Ingresso libero.
CORDIGNANO
Sabato 3 marzo, alle 21 al teatro centro culturale “E. Francesconi”, il Gruppo teatrale
dell’Università adulti e anziani di San Fior porta in scena
“Al cuor nol fa le rughe” di Luigina Mattiuzzi. Ingresso libero.
CONEGLIANO
Domenica 4 marzo, alle 16.30
al Dina Orsi, la compagnia La
Piccionaia - I Carrara di Vicenza porta in scena “Mimì e
la felicità” per bambini. Ingresso: 6 euro.
n altro appuntamento
U
con il meglio della comicità italiana sta per arrivare
sul palcoscenico della Zoppas
Arena di Conegliano. Con il
suo ultimo one man show, il
grande comico genovese
Maurizio Crozza è atteso per
sabato 3 marzo alle 21.30 con
uno spettacolo che sta registrando il tutto esaurito in
tutta Italia. Crozza è uno dei
comici più noti del momento
soprattutto per le partecipazioni televisive, tra le quali il
talk show politico “Ballarò” in
onda su Raitre e per il quale
firma la copertina, e le puntate di “Italialand” su La7.
Vizi più che virtù animeranno il nuovo e atteso spettacolo “Giro d’Italialand” che saprà mettere a nudo le assurdità, i peccati e le manie di un
Paese, con la complicità del
pubblico, in un affollarsi di
storie che difficilmente si raccontano in televisione. Molte sono le imitazioni geniali
che sono entrate a far parte
della storia recente della comicità italiana, come quella
SAN PIETRO DI FELETTO Chiude sabato 3
marzo, nella sala Giovanni Paolo II, la mostra
“Immaginario amore” di Letterio Riso. Orario:
sabato 17-19, domenica 11-12.30 e 17-19.
Ingresso libero.
VERONA Fino al 9 aprile, al palazzo della
Gran Guardia in piazza Bra, è aperta la mostra “Il Settecento a Verona. Tiepolo, Cignaroli, Rotari”. Orario: lunedì-domenica 9.3019.30. Ingresso: 10 euro, ridotto 8.
PIAVON Fino al 25 marzo, a Ca’ Lozzio, la mostra di Marina Battistella. Orario: mercoledìdomenica 15-24.
VENEZIA Fino al 10 aprile, al Museo Correr,
al Museo archeologico nazionale e alle sale
monumentali della Biblioteca nazionale marciana, è aperta la mostra “Armenia. Impronte
di una civiltà”. Orario: 10-19 (biglietteria 1018). Ingresso: 14 euro, ridotto 8.
PIAZZOLA SUL BRENTA Fino al 1º aprile, a
villa Contarini, è aperta la mostra “East zone.
Fotografi veneti attraverso l’oriente dell’Ottocento” di Antonio Beato, Felice Beato e Adolfo
Farsari a cura di Magda Di Siena. Orario: 10-
COLLE UMBERTO
Domenica 4 marzo, alle 15.30
nella palestra comunale, il Teatro dei Pazzi porta in scena il
musical “Aladin e la principessa”. Ingresso a offerta libera.
Il “Giro d’Italialand” di Maurizio
Crozza fa tappa a Conegliano
16.
SAN PIETRO DI FELETTO Fino al 31 marzo, al ristorante relais Ca’ del Poggio, resta aperta la mostra personale del pittore e scultore Adriano Piu.
VITTORIO VENETO
Domenica 4 marzo, alle 16 al
patronato Costantini-Fiorentini, il TeatroRoncade porta in
scena “Il nobile Amoeri” di
Bruno Lorenzon. Ingresso: 7
euro, ridotto 3.
LA TOURNEE DEL COMICO GENOVESE ALLA ZOPPAS ARENA
MOSTRE
TREVISO Chiude domenica 4 marzo, al Museo di Santa Caterina, la mostra “Risorgimento
a Treviso. Opere e testimonianze delle collezioni civiche”. Orario: venerdì-domenica 912.30 e 14.30-18.30.
PRATA DI PORDENONE
Sabato 3 marzo, alle 21.10 al
teatro Pileo, Caterina Comingio e Vincenzo Muriano portano in scena “Specie di spazi”.
Ingresso: 12 euro.
CONEGLIANO Fino al 15 aprile, a palazzo
Sarcinelli, è aperta la mostra “Bernardo Bellotto. Il Canaletto delle corti europee”. Orario:
lunedì-giovedì 9-19, venerdì-sabato 9-21, domenica 9-20. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 e 5.
TREVISO Fino al 13 maggio, a Casa dei Carraresi, è aperta la mostra “Manciù, l’ultimo imperatore”. Orario: martedì-giovedì 9-19, venerdì-domenica 9-20. Ingresso: 12 euro, ridotto 10 e 9.
PADOVA Fino al 3 giugno, al Museo dioce-
del professor Zichichi o dell’architetto Fuffas, per cambiar faccia e diventare il ministro Brunetta, e poi ancora
il segretario del Partito democratico Bersani, per arrivare a Marchionne, passando
da Luca Cordero di Montezemolo fino al presidente Napolitano. Insomma: sotto i riflettori è atteso proprio un bel
“Giro d’Italialand” con, al
centro, ancora una volta il nostro Paese e i suoi protagonisti attuali della politica e della società. In scaletta monologhi carichi di una satira che
saprà far riflettere con il sorriso sulle labbra.
sano al palazzo vescovile, è aperta la mostra
“I colori del sacro. L’aria”. Orario: martedì-venerdì 9-18, sabato, domenica e festivi 10-19,
chiuso il giorno di Pasqua. Ingresso: 4 euro,
ridotto 3.
ROVIGO Fino al 24 giugno, a palazzo Roverella, è aperta la mostra “Il Divisionismo. La
luce del moderno”. Biglietti: 9 euro, ridotto 7,
speciale ragazzi 5 (dai 7 ai 18 anni). Orario:
feriali 9-19, festivi 9-20, chiuso i lunedì non festivi.
FRATTA POLESINE Fino al 24 giugno, a villa Badoer, è aperta la mostra “Le ceramiche
di Glielo Chini”. Orario: 10-13 e 14-19, chiuso i lunedì non festivi. Ingresso: 5 euro, ridotto 3.
TREVISO Fino al 13 agosto, alle Case Piavone, è aperta la mostra etnografica “Maschere e riti dei carnevali arcaici del Veneto e
Dolomiti”. Orario: giovedì-domenica 9.3012.30 e 15-18.30. Ingresso libero.
ALTRI APPUNTAMENTI
TREVISO Domenica 4 marzo, alle 17.30 nella chiesa di San Giuseppe, rassegna pagine
d’organo “J. S. Bach e dintorni” con gli organisti Michiko Kato e Matteo Venturini (con-
“Giro d’Italialand” è stato
scritto da Maurizio Crozza
con Francesco Freyrie, Vittorio Grattarola, Alessandro
Robecchi, Andrea Zalone e
Alessandro Giugliano (collaborazione ai testi di Luca Bottura). In scena con Crozza ci
saranno Andrea Zalone e il
musicista Silvano Belfiore.
Biglietti: tribuna numerata 29
euro, tribuna gold 34,50, platea numerata 40,50, poltronissima 46. Se non si trova il
biglietto in una delle prevendite autorizzate, è possibile
chiamare infolive Zed al numero 049-8644888.
Vesna Maria Brocca
servatorio “ F. Morlacchi” di Perugia) su musiche di Nicolaus Bruhns, Dietrich Buxtwhude, Nicolas De Grigny, Johann Sebastian Bach e Francois Couperin. Ingresso libero.
CONEGLIANO Lunedì 5 marzo, alle 21 nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas,
“Egitto. Faraoni ed eclissi di sole”, proiezione
diapositive di viaggio di Sergio Costantini.
BRUGNERA Martedì 6 marzo, alle 21.15 all’enoteca Agli stemmi, concerto di Alberto Negroni (chitarra) e Massimo Zemolin (chitarra
sette corde).
VITTORIO VENETO Venerdì 9 marzo, alle
20.30 nella pieve di Sant’Andrea di Bigonzo,
inaugurazione del crocifisso trecentesco restaurato. Saluto di don Ermanno Crestani
(pievano parroco), don Fabrizio Mariani (delegato vescovile per i beni culturali), Marta
Mazza (Soprintendenza Bsae per le province
di Venezia, Padova, Belluno e Treviso), Stefano Da Ros (presidente Lions club di Vittorio Veneto) e Armando Maset (direttore filiale
di Vittorio Veneto della Bcc delle Prealpi) e interventi di Elisabetta Francescutti (direzione
regionale per i beni culturali e paesaggistici del
Veneto), Paola De Santis (restauratrice) e
Gianantonio Dei Tos (Ulss 7).
4 marzo 2012
NOSTRE RICETTE
I bigoli
in salsa
nei venerdì
di Quaresima
n qualche casa (poche, preIQuaresima
sumiamo...) nei venerdì di
si continua ancora
a osservare l’astinenza dalle
carni. Tra i piatti “alternativi”,
ieri come oggi, ci sono i bigoli
in salsa.
Ecco come li prepara Luisa, una “studente” dell’Università adulti di Pieve. Prendiamo la sua
ricetta dalla bella pubblicazio-
ne “I nostri primi Cento ricette”.
Ingredienti: 350 g di
bigoli neri (spaghetti di farina integrale),
170 g di cipolle, 80 g
di olio di oliva, 70 g
di acciughe sotto sale, sale e pepe quanto basta.
Preparazione: Rosolare dolcemente in olio le cipolle tritate
DI RECENTE COLLOCATA UNA TARGA A SUO RICORDO IN MUNICIPIO
La contessa Montalban,
eroina coneglianese del Risorgimento
L
a loggia municipale di Conegliano si è recentemente
arricchita di una targa in
marmo di Carrara che il Soroptimist International Club di Conegliano e Vittorio Veneto ha voluto dedicare a Maddalena Montalban Comello, eroina coneglianese attivissima nell’insurrezione veneziana del 1848-49 e per
questo arrestata e detenuta per
oltre 28 mesi.
Maddalena Montalban nasce il
16 settembre 1820 nel palazzo
Montalban Nuovo di Conegliano, primogenita del conte Girolamo. Trascorsi gli studi in collegio, a 22 anni sposa Angelo Comello e si trasferisce a Venezia.
Proprio il matrimonio porta
Maddalena in un ambiente familiare e sociale di orientamento
patriottico: se i Montalban hanno sentimenti antiaustriaci forse
per sola nostalgia della Serenissima, i Comello sono invece com-
pletamente partecipi dell’ideale
sola. Nell’aprile del 1848 entra a
radicale e repubblicano, hanno
far parte di un comitato di donstrette relazioni con Daniele Mane (la “Pia associazione pel socnin e sono tra i principali financorso ai militari”) che si propone
ziatori del governo provvisorio.
l’assistenza, la cura dei feriti, il
Maddalena Montalban condivirifornimento di armi e di indude gli ideali del marito e della famenti ai volontari. Forse, come
miglia in modo autonomo, danaltre sue coetanee avrebbe voludo un personale contributo alle
to fare di più, ma l’epoca non lo
vicende politiche
dei diciassette
mesi dell’ultima
Repubblica veneziana.
Fin dall’inizio,
collegata ad altre
patriote, la contessa prende parte a una serie di
iniziative di propaganda, raccolta di fondi, assistenza e contatti
con gli altri gruppi di insorti nel CONEGLIANO: la targa in memoria della contessa Montalban collocata di
recente in municipio
nord della peni-
L’UE FINANZIA UNA RICERCA
Gli insetti saranno
gli alimenti di domani?
angiare insetti (i “biss”) si
può, anzi lo si dovrà quanto prima anche in Europa. I motivi sono molteplici, et in primis
per ridurre il deleterio effetto
serra, dacché l’allevamento industriale di grilli (mangiano bene anche gli scarti di cucina) e
cavallette riduce di ben dieci volte il gas metano emesso dai bovini stabulati e riversano assai
meno ammoniaca di polli e
maiali. Sono inoltre “carne nobile” più del manzo e addirittura
del pesce, contenendo infatti dal
30 al 70% di proteine e ad alta digeribilità (78-99%), quindi meno
grassi saturi e soprattutto basso
colesterolo. Un piatto d’insetti
M
assunto con una certa regolarità
può risolvere la malnutrizione
infantile. Sono inoltre un jolly
contro la crescente fame nel
mondo, se solo si facesse un massiccio allevamento dei bruchi del
Baobab. La maggioranza della
popolazione mondiale (più
dell’80%) considera normale il
consumo di questi animaletti, ma
non l’Europa e gli Stati Uniti, salvo la California e il New Mexico
dov’è una leccornia il “verme rosso” dallo spiccato sapore d’acciughe. Mangiare ad esempio dei
grilli, e diverse sono le ricette del
ristorante londinese “Edible”, non
è poi così diverso dal consumare i gamberetti o le aragoste. Ci
bloccano però le nostre barriere
culturali e psicologiche, anche se
ingeriamo sbadatamente, e più
d’una volta, delle farine con tarme macinate o dei fagioli col vermicello. Sorvoliamo poi (volutamente?) sullo squisito e raro “saltarello”, il millenario cacio della
carnica Socchieve, la
cui
straordinaria
bontà è però frutto
dell’infestazione delle “camole” bianche
della mosca del formaggio, e che ancora vi albergano al
momento del prelibato consumo. La Fao in tema d’incentivo
all’entomofagia (“insetti a tavola”
per tutti!) afferma che “ci vorrà
del tempo, ma è solo questione
d’abitudine!”. Cosicché anche la
schizzinosa e nostra Europa ha
messo a bilancio tre milioni di
euro per una ricerca sull’uso alimentare degli insetti quale nostro futuro cibo, e per tutte le ragioni che abbiamo detto. Inoltre
se la “moda” prendesse subito
piede, si potrebbe ridurre al massimo (possibile) l’uso dei pesti-
finemente, bagnarle con poca
acqua tiepida, poi coperchiare
e far cuocere a fuoco lento fino a quando non abbiano assorbito tutto il liquido. Lavare e
diliscare le acciughe, tagliarle a
pezzetti e unirle
alle cipolle. Spegnere il fuoco e
aggiungere l’olio.
Cuocere i bigoli al dente, scolarli e farli saltare nel sugo ottenuto. Aggiungere un poco di
pepe e servire.
consentiva. In una lettera a Garibaldi scrive: “La natura mi fece
il torto di farmi donna perché il
nostro sesso è pieno di schiavitù”.
Pur in mancanza di fonti che lo
confermino, è probabile che la
Montaban partecipi anche all’impresa del giornale politico
delle donne veneziane, il “Circolo delle donne italiane”, uno dei
pochi giornali femminili del Quarantotto italiano.
L’impegno della Montalban si fa
ancora più significativo con l’inasprirsi del confronto armato:
mette a disposizione dei cospiratori veneti villa Comello di Mottinello (Rossano Veneto) e trasforma in ospedale il palazzo di
Venezia. Qui, fra i numerosi feriti, viene curato anche il generale
Antonini, protagonista di un curioso quanto macabro episodio:
in ricordo dell’assistenza ricevuta donerà alla contessa il suo
braccio amputato e imbalsamato!
“Intanto i parenti acquisiti – come scrive Marica Roda nel Dizionario biografico degli italiani
– oltre a ricoprire cariche di rilievo nel governo provvisorio e
nell’esercito, versavano ingenti
somme di denaro per il sostegno
della Repubblica. Tale fu il coinvolgimento finanziario dei Comello (che in più, con il ritorno
degli austriaci furono pesantemente multati) che la loro solidità economica ne uscì compromessa”.
Marco Merello
cidi. Di insetti se ne consumano
già 1.400 tipi (specie) in oltre 90
Paesi del mondo, costituendo addirittura in Botswana e in Colombia il piatto nazionale, fatto
rispettivamente di vermi e di formiche “culone”. Anche il Levitico (cap.11, vss 21-22) dice: “Potrete mangiare le varie specie di locuste,
cavallette, acridi e
grilli”. Una ricetta di
crisalidi di cicala l’aveva inoltre custodita
Aristotele come Giovanni il Battista apprezzò le “locuste crude e miele” e l’imperatore del Giappone
Hirohito le vespe col riso. La medicina cinese usa poi, e dalla notte dei tempi, scorpioni e formiche contro la pressione alta. In
Oriente e in Sud America gli insetti si vendono freschi nei mercati rionali, ed è oggi possibile
comprarli anche on line, specialmente dalla Corea che inscatola lo “silkworm pupa” (pupe di
baco da seta). Dunque, buon appetito!
Mario Sanson
METEO CURIOSITÀ
l periodo fine febbraio-inizio
Icunimarzo
ha manifestato in alanni un brusco ritorno di
condizioni invernali e nevose,
magari dopo qualche settimana più mite (i più “celebri” sono gli eventi accaduti nel 2004,
2005 e 2010, con neve e ghiaccio in pianura anche nei primi
giorni di marzo). Quest’anno
siamo nelle mani dei primi
giorni del nuovo mese: vedremo se porteranno una rievocazione invernale o meno.
IL TEMPO IN DIOCESI
Week-end
tranquillo,
poi (forse) netto
cambiamento
Situazione
Nel corso della settimana attuale è
prevalsa l’influenza di un robusto
anticiclone, che ha portato a minime mattutine vicine allo zero e
massime via via più alte; nel fine
settimana questa struttura andrà
attenuandosi e ad oggi sembra probabile l’ingresso di una perturbazione organizzata nei primi giorni
della nuova settimana, con condizioni consone al periodo. Vediamo se tale tendenza verrà confermata dai fatti.
Venerdì 2 marzo (attendibilità 90%):
giornata serena e molto mite, con
valori massimi in pianura prossimi a +20°C; nei fondovalle prealpini qualche banco di nebbia al primo mattino, in rapido dissolvimento.
Sabato 3 (90%): l’anticiclone comincia a indebolirsi, ma la stabilità
sarà ancora protagonista con cielo in buona parte soleggiato o al
più velato specie verso sera. Temperature in lieve calo ma ancora
assai miti.
Domenica 4 (80%): probabile ulteriore calo della pressione con aumento delle nubi medio-alte seppur in un contesto ancora discreto. Temperature stazionarie.
Tendenza
A inizio settimana una perturbazione sembra poter entrare dalla
Francia assieme a una bassa pressione; la linea più probabile vede
un moderato peggioramento da lunedì, con clou tra martedì e mercoledì quando un contributo più
freddo da nordest potrebbe far
scendere la quota neve anche sotto gli 800-1000 m. Da confermare.
Previsione emessa alle 23 di martedì
28 febbraio 2012
Protetti fuori... Belli dentro!
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23
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sti e del personale, da semIN PENSIONE GAJO, PROTAGONISTA DEL SALTO pre le “spine nel fianco” del
dottor Gajo. Un personale
DI QUALITÀ NELLA MEDICINA TRASFUSIONALE
che, per esempio, a Treviso
è rimasto quello del 2005
(anno del suo arrivo) pur con
un’attività di raccolta e di
medicina trasfusionale più
che raddoppiata. Gajo era arl dottor Giovanni Battista missione è quella di fare il rivato all’Ulss 9 proveniente
Gajo dal 1º marzo 2012 medico, colui che, prima di dal primariato di San Donà
non è più primario del Cen- tutto, non bada a spese e e dalla grande scuola cosidtro trasfusionale dell’Ulss 9 e tempo per la salute dell’am- detta “sangue sano-sangue
direttore del Dipartimento malato – sono le sue parole malato” del professor Agotrasfusionale provinciale. –. Per chi, come noi,
stino Traldi a CaDopo oltre 40 anni di car- deve garantirla trastelfranco Veneto.
riera ha, infatti, deciso di an- mite il sangue è es«Ho iniziato giovadare in pensione. Legatissi- senziale anche l’atnissimo, col profesmo all’Avis e ai donatori, ha tenzione verso il
sor Traldi, a occufatto fare molti passi in a- donatore». Convinparmi di Ematologia
vanti al sistema trasfusiona- zione che in più ocdopo la specializzale della Marca. Pur non sen- casioni ha fatto a
zione. Ematologia, lì,
za qualche arrabbiatura. «La pugni con burocravoleva dire essere
Giovanni Battista Gajo continuamente a
nostra professione, la nostra zia, gestione dei co-
“Per il bene dei malati”
I
ALL’ASSEMBLEA ANNUALE DELL’AIL TREVISO
LA PRESIDENTE TERESA PELOS RILANCIA
Progetti ambiziosi
omenica 19 febbraio,
D
all’hotel Nettuno di
Jesolo l’annuale assemblea
dell’Ail Treviso è stata l’occasione per discutere di
ciò che è stato fatto e, soprattutto, dei progetti futuri dell’associazione. Progetti sempre ambiziosi,
che non scoraggiano la
battagliera presidente Teresa Pelos che, snocciolando i numeri del bilancio, ha invitato tutti i collaboratori a impegnarsi
per reperire fondi e risorse. E a chi pronuncia la parola “crisi” risponde con i
numeri dell’ultima campagna Ail, nel corso della
quale sono state vendute
mille stelle di Natale in più
dell’anno scorso. Sono echeggiate nella sala le parole impegno, solidarietà
e attenzione per i malati.
È seguito il pranzo sociale, offerto dal titolare del
Nettuno signor Fontebasso, con 250 soci che rappresentano la miriade di
volontari attivi in tutta la
provincia, le cui iniziative,
lo scorso anno, si sono
svolte nel segno del 25º di
fondazione dell’Ail e nel
10º di attività dell’Ematologia del Ca’ Foncello.
Nata dal nulla 25 anni fa,
l’Ail Treviso è un’associazione viva del nostro territorio. Colora le piazze e
i sagrati delle nostre chiese a Natale e a Pasqua con
le stelle natalizie e le uova
pasquali. Per il suo sostegno sono promosse grandi e piccole manifestazioni teatrali, culturali sportive nei paesi e nelle città.
Può contare su di un “esercito” di volontari per
ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE
- LINFOMI E MIELOMA O NLUS
www.ailtreviso.it
raccogliere fondi per la ricerca; alcuni operano a diretto contatto con la sofferenza e si muovono silenziosi nei reparti dell’Ematologia del Ca’ Foncello di Treviso, voluto e finanziato dall’Ail.
Teresa Pelos non è solo la
fondatrice e la presidente
dell’Ail ma anche segretaria, economa, cameriera,
custode, infermiera, addetto stampa,
portavoce,
public relation, animatrice, cuoca,
portinaia, addetta alle pulizie, trasporti… E qualcos’altro ancora,
perché al civico 37 di via
Zoppè di San
contatto con i malati – soprattutto emofilici, allora – e
doverli curare con ciò che ci
offrivano i donatori volontari, periodici e associati. Il donatore doveva star bene, per
aiutare ammalati tanto particolari. Con la quasi certezza, allora, delle infezioni che
ci arrivavano dall’estero. Anche da trasfusionisti, tutti noi
abbiamo avuto sempre come fine di ogni azione il malato». Dalla stessa “scuola”
arrivano anche i primari dei
Centri trasfusionali dell’Ulss
8 (Tagariello), dell’Ulss 7
(Dal Canton) e dell’Ulss di
Feltre (Di Mambro). Una filosofia vincente che Gajo ha
applicato pienamente, pur
tra le difficoltà economiche,
nella “sua” Treviso, fin dai
primissimi giorni in cui ha
ricevuto l’incarico. «Quando è arrivato – racconta Gino Foffano, presidente Avis
provinciale – ero appena stato eletto presidente. Il dottor Gajo ha saputo far fare al
Centro trasfusionale di Treviso il salto di qualità, metFior di Sotto il telefono
squilla a tutte le ore perché
Teresa è un punto di riferimento quando arriva inaspettata la malattia, o
per dare consigli sulle cure o per un sostegno morale o materiale o solo per
una parola di conforto. I
malati, quelli che ha aiutato nella battaglia e quelli che non ce l’hanno fatta
e spesso ha accompagnato fino all’ultima ora tenendoli per mano, sono
l’unico oggetto della sua
attenzione. Tra gli impegni attuali dell’Ail vi è l’umanizzazione delle cure,
ad esempio con l’assistenza domiciliare.
Teresa Pelos con il signor Fontebasso
APPUNTAMENTI
Unità di raccolta
Domenica 11 marzo Avis
di Portobuffolè, Avis di Pieve di Soligo Bon Bozzolla
Soligo, domenica 18 Avis
di Cessalto, Avis di Chiarano sede di Fossalta (aperta anche per i soci di
Fossalta), Avis Gorgo al
Monticano, Avis di Oderzo (anche per i soci della
zona) e Avis di Vazzola.
sionale di Conegliano, sabato 10 e 17 marzo apertura al mattino del Centro
trasfusionale di Conegliano, sabato 31 marzo apertura Centro trasfusionale di Vittorio Veneto.
Evento
Mercoledì 14 e 21 marzo
apertura dalle 16.30 alle
18.30 del Centro trasfu-
Domenica 11 marzo, a Susegana, 18ª edizione della “Marcia dei castelli”,
marcia non competitiva di
6, 13 e 21 chilometri. Organizzano l’Avis e l’Aido locale, assieme al gruppo
podistico “La Piave”; partenza da via XXIV Maggio,
alle 9.
tendo in atto una medicina
trasfusionale degna di questo nome, valorizzando in
maniera instancabile le nuove conoscenze medico-
scientifiche, le risorse umane, la ricerca, ma anche l’Avis e i donatori. Lo ringraziamo tutti, certi che ci starà
ancora vicino».
Aperture straordinarie
AUMENTANO I CASI DI INTOLLERANZA
Allergie alimentari
i parla di allergie aliSle reazioni
mentari per indicare delimmunologiche
verso proteine alimentari
normalmente tollerate. Si
definiscono allergie alimentari IgE mediate quando sono in causa anticorpi
IgE e allergie alimentari non
IgE mediate quando tali anticorpi non sono rilevabili.
L’intolleranza alimentare è
dovuta invece ad una carenza di enzimi o a meccanismi farmacologici o tossici. Esistono, ad esempio, intolleranze allo zucchero del
latte cioè il lattosio, intolleranze alle fave – ovvero favismo – per deficit dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi solo per citare i
casi più comuni. Anche se
ogni cibo può essere un potenziale allergene per l’organismo, nella maggioranza dei casi le reazioni allergiche sono scatenate da un
gruppo di 8 alimenti rappresentati da latte vaccino,
uova, soia, grano, pesce, arachidi o altra frutta secca,
crostacei. Sono questi gli alimenti per i quali esiste anche l’obbligo da parte della
Comunità europea di se-
gnalazione nella lista degli
ingredienti di ogni alimento in commercio.
I sintomi che possono far
pensare a un’allergia alimentare dipendono molto
dall’età. Nei lattanti sono più
frequenti l’eczema atopico,
sintomi gastrointestinali
molto importanti come
diarrea o vomito continui,
fino al rallentamento o arresto della crescita. Nel ragazzo più grande ci sono
sintomi abbastanza immediati come gonfiore delle
labbra, sensazione di occlusione in gola, sintomi cutanei acuti fino ad arrivare anche alla difficoltà respiratoria. Nel ragazzo più grande
e nell’adulto raramente si ha
allergia al latte e all’uovo. Infatti è più frequente trovare
pazienti allergici ai pollini
che presentano sintomi per
assunzione di frutta e verdura soprattutto cotte. La
spiegazione è insita nel fatto che nei pollini possono
essere presenti piccole molecole cui il paziente è sensibilizzato che sono presenti anche nella frutta e nella
verdura.
dr. Ruggero Spinazzè
RIVALITÀ ANCHE PER GLI SPOT
È l’audience a
dettare la linea
S
abato scorso durante la
puntata di “Ballando con
le stelle” gli spettatori
hanno potuto assistere all’ennesima offesa nei loro confronti. La coppia composta da
Lucrezia Lante della Rovere e
Simone Di Pasquale (nella foto)
stava per esibirsi sul palcoscenico, quando d’improvviso è
stata interrotta per mandare in
onda la pubblicità. Uno stop insensato che troncava un momento particolarmente intenso per chi seguiva la gara di ballo. Uno stop altresì lungimirante se si guardava oltre Raiuno: più precisamente se si guardava Canale 5, dove un altro talent, “Italia’s got talent” in quei
minuti si era fermato per la
pubblicità. Pur senza una reale necessità dunque, “Ballando
con le stelle” ha preferito mozzare la sua programmazione
per accordarsi alle esigenze della concorrenza. Si sa, infatti,
che durante la messa in onda
degli spot il pubblico tende a
cambiare canale: per questo
motivo i due talent tendono a
coordinarsi, spiando ognuno le
mosse dell’altro, per evitare di
perdere pubblico ovvero punti
di share. E uno spettatore perso si traduce in meno soldi, dato che gli inserzionisti pagano
a peso d’oro gli spot da mandare in onda durante le pause
dei due maggiori programmi
del sabato sera. Si parla di cifre
che arrivano a 87 mila euro per
trenta secondi di reclame, stando ai listini della Rai. Più che invogliare lo spettatore con la
qualità, si preferisce imbambolarlo contemporaneamente
di spot. Un meccanismo accettato dalle reti, ma che con l’episodio raccontato evidenzia
tutta la sua debolezza: nessuno
dei due talent vuole perdere
spettatori ma, per evitare ciò,
non ci si preoccupa di interrompere il pathos a comando
per recuperarlo una volta rientrati in studio. Un assurdo corto circuito che rivela il totale
disinteresse nei confronti dello spettatore, ridotto a pura pedina di un gioco più ampio. Nonostante questa scelta, “Ballando con le stelle” non è stata
premiata: a vincere la serata è
stato “Italia’s got talent”. Il vero
perdente del duello, però, è stato il pubblico, vittima passiva di
una televisione narcisa impegnata a gareggiare con se stessa e sottomessa a un mercato
che è diventato il vero autore
televisivo.
Silvia Albrizio
CINEMA GLI SPETTACOLI DELLA SETTIMANA
VITTORIO VENETO Venerdì
2 marzo, alle 21 in biblioteca
civica, si proietta “Adam Resurrected” (Usa, 2008) di Paul
Schrader. Ingresso: 3 euro.
PIEVE DI S. Venerdì 2 e sabato 3 marzo, alle 21, domenica
4 marzo alle 17.30 e alle 21, al
Careni si proietta “The artist”
(Francia, 2011) di Michel Hazanavicius. Ingresso: 5,50 euro, ridotto 4,50.
VITTORIO VENETO Domenica 4 marzo, alle 18 al teatro
Da Ponte, rassegna di cortometraggi di Giuseppe Taffarel,
poeta dei territori scomparsi.
Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Martedì
6 marzo, alle 20.45 al Centro
culturale Parco Fenderl, “Non
pensarci” (Italia, 2007) di Gianni Zanasi. Ingresso riservato ai
soci.
ANZANO Martedì 6 marzo,
alle 20.30 al circolo Arci, si
proietta “Il bigamo” di Luciano
Emmero (Italia, 1955) con pasta Marcello Mastroianni. Ingresso (comprensivo di pasta,
dolce, visione dei cortometraggi e del film) 7 euro riservato ai soci. Prenotazioni: telefono 333-7840139.
ODERZO Martedì 6 marzo, alle 20 e alle 22, e giovedì 8, alle
21 con cineforum, al Cristallo
si proietta “Le nevi del Kilimangiaro” (Francia, 2011) di
Francesco Bruni. Ingresso: 5
euro, ridotto 4.
SACILE Mercoledì 7 marzo, alle 21 al cinema Zancanaro, si
proietta “Tormenti - Film disegnato” (Italia, 2011) di Filiberto Scarpelli. Ingresso: 3 euro.
PIEVE DI S. Venerdì 9 marzo,
alle 21 al Careni, si proietta
“The iron lady” (Gran Bretagna, 2011) di Phyllida Lloyd. Ingresso: 5,50 euro, ridotto 4,50.
PROGRAMMA DEDICATO ALLA MEDICINA E ALLA SALUTE
Il medico risponde
i intitola “Salus il medico risponde” il programma curato da
Svedì,Paola
Sartore e dedicato alla medicina e alla salute. Ogni gioin diretta alle 21, affronta con l’aiuto di uno specialista
SABATO 3
Canale 5, 9.45, Finalmente
soli. Sit-com.
La7, 10, Bookstore. Libri.
Raiuno, 17.45, Passaggio a
nord-ovest. Documentario.
Raidue, 22, Castle-detective
tra le righe. Telefilm.
DOMENICA 4
Rete 4, 11, Pianeta mare. Documentario.
La7, 14.05, Mammamia che
domenica. Rubrica al femminile.
Raidue, 15.40, Quelli che il
calcio. Sport.
Raitre, 17.55, Per un pugno di
libri. Gioco letterario.
Canale 5, 23.31, Terra! Inchieste.
LUNEDÌ 5
Rete 4, 10.50, I racconti di
Melaverde. Documentario.
Radio 2 Rai, 13.35, Gli sceneggiati di 610. Comico.
Italia 1, 20.20, CSI - Scena del
crimine. Telefilm.
La7, 21.10, L’infedele. Talk
show.
Raitre, 22, Correva l’anno.
Storia.
MARTEDÌ 6
Canale 5, 8.50, Mattino Cinque. Approfondimenti.
La7, 11, L’aria che tira. Economia.
Italia 1, 15.40, Camera Café.
Sit-com.
Radio 3 Rai, 20.05, Radio 3
Suite. Musica.
Raitre, 21.05, Ballarò. Talk
show.
MERCOLEDÌ 7
Telechiara, 9.10, Camper.
Diario dalle diocesi.
Raiuno, 12, La prova del cuoco. Cucina.
La7, 19.20, G Day. Rubrica.
Italia 1, 21.10, Wild - oltrenatura. Documentario.
Canale 5, 23.30, Matrix. Talk
show.
GIOVEDÌ 8
Italia 1, 9.40, Settimo cielo.
Telefilm.
La7d, 17.40, SOS Tata. Docureality.
Raiuno, 20.30, Qui radio Londra. Approfondimento.
La7, 21.10, Piazzapulita. Talk
show.
VENERDÌ 9
La7d, 7.40, The dr. Oz show.
Salute.
La7, 20.30, Otto e mezzo. Approfondimento.
Canale 5, 21.10, Zelig. Cabaret.
Italia 1, 23.45, Le iene. Satira.
uno specifico argomento di carattere medico.
Naturalmente primi protagonisti della trasmissione sono i telespettatori,
che possono intervenire telefonicamente chiamando al numero 0498481998.
Per segnalare argomenti interessanti
è possibile scrivere a [email protected].
Le anticipazioni sugli argomenti, i
sondaggi e le risposte sono disponibili anche sulla pagina Facebook della trasmissione.
CINQUE APPUNTAMENTI CON ZACCURI
Le sfide dell’educazione
a in onda venerdì 2 marzo, alle 22.15 su Tv2000 (canale 28
V
digitale terrestre, in streaming su www.tv2000.it), il primo
dei cinque appuntamenti di “Buona vita! Le sfide dell’educazione”.
Dall’auditorium “Mons. Aldo Del Monte” Alessandro Zaccuri
(nella foto) condurrà cinque serate
dedicate ad altrettanti temi: “Tra padri e figli. La staffetta della vita” (2
marzo), “Alla ricerca dell’identità
perduta” (9 marzo), “Miscelarsi. Una via italiana per l’integrazione” (16
marzo), “Nel mare di internet. Educare e comunicare nella cultura digitale” (23 marzo), “Ci vuole un prete… per chiacchierar” (30 marzo). Nei cinque appuntamenti interverranno esperti, studiosi ed esponenti della cultura italiana.
Il commento musicale è affidato a Roberta Zacheo.
SE NE PARLA DA FRATANTARO
Il soccorso alpino
L’ANGOLO DELLA POESIA
Puntata dedicata all’associazione
Soccorso alpino Dolomiti quella in
programma giovedì 8 marzo. Nel
corso del programma condotto da
Alberto Fratantaro il giovedì dalle
10.30 alle 11.30 saranno ospiti Fabio Bristot (nella foto) e Luca De
Carlo, entrambi componenti dell’associazione, i quali ne illustreranno i compiti e le attività.
ROCKALT
Musica, notizie e aggiornamenti in onda ogni mercoledì dalle 21
alle 23 con Ivo Armellin, Luca Zanette, Matteo Ghirardi e Leonardo Betelemme.
I RAGAZZI DEL PALAZZO
Intrattenimento, barzellette e scherzi sono il piatto forte del programma in onda il venerdì dalle 20.30 alle 23 con Cristian Di Giovanni, Cristiano Del Ben e Alessio Tellan.
Vittorio Veneto
LECTIO DIVINA SUL CONVEGNO
consigli pastorali parISant’
rocchiali di Serravalle e
Andrea hanno programmato quattro incontri sulle quattro realtà di vita proposte dal Convegno
diocesano: a partire dal
Vangelo, presentato sotto
forma di lectio divina, si
cercherà come illuminare
e vivere le diverse realtà
nella propria vita personale e comunitaria. Gli incontri si terranno in quat-
tro mercoledì di marzo alle 20.30 nel centro parrocchiale di Serravalle, e sono
rivolti a tutte le cinque parrocchie dell’unità pastorale. Mercoledì 7 Silva De
Luca parlerà de “La ricerca del vero volto di Dio”;
mercoledì 14 don Gian-
L’OPERA DEL TRECENTO A SANT’ANDREA
Un crocifisso
straordinario
S
traordinario. Se un
aggettivo si può usare per descrivere il
crocifisso della pieve di
Sant’Andrea, è questo. Lo
si immaginava, se ne ha la
certezza a conclusione del
restauro compiuto in tre
anni di lavoro.
«Era evidente un problema conservativo – spiega
Cristina Falsarella, direttrice dell’Ufficio diocesano per l’arte sacra e i beni
culturali ecclesiastici – ma
non si partiva per la mancanza di fondi. Quando,
nel 2008, il Lions Club di
Vittorio Veneto si è assunto l’impegno finanziario con un service, si è deciso di procedere, partendo innanzitutto dalla diagnostica, che purtroppo
spesso per questioni di
tempo o di costi viene tralasciata e invece è fondamentale per capire veramente l’opera su cui si va
ad intervenire».
Consapevole della particolarità di questo crocifisso ligneo, Marta Mazza,
funzionario della Soprintendenza ai beni storici,
artistici ed etnoantropologici e direttore dei lavori, ha ben presto coinvolto i colleghi Elisabetta
Francescutti, storica dell’arte, e Angelo Pizzolungo, restauratore, esperti in
crocifissi medievali, così
pure Luca Mor, studioso
di crocifissi dolorosi trecenteschi, il quale ha confermato l’eccezionalità del
manufatto, il più significativo in Veneto insieme a
quello di Chioggia.
«Quando ci siamo trovati
a tu per tu con il crocifisso – continua Cristina Falsarella – abbiamo capito
la straordinarietà dell’opera, nella sua tipologia medievale di Cristo doloroso
con i segni evidenti del
martirio, il torso cavo, la
bocca socchiusa, i parti-
colari del modellato come
i riccioli a tuttotondo della barba, il ventre rigonfio,
il fiotto di sangue uscente
dal costato... un’interpretazione toccante delle parole di Giovanni (19, 30):
“Tutto è compiuto”.
Di fronte all’eccezionalità
del manufatto, si è quindi
inteso procedere a una radiografia, resa possibile
grazie al contributo diretto di Banca Prealpi, filiale
di Vittorio Veneto, e dell’Ufficio per l’arte sacra e
curata dall’esperto emiliano Davide Bussolari; quindi, si è resa necessaria
un’indagine endoscopica
per indagare le cavità del
torso e della testa e comprendere la struttura costruttiva della scultura: l’operazione, resa possibile
grazie all’interessamento
del dottor Gianantonio
Dei Tos e alla disponibilità
dell’Ulss 7, è stata eseguita dal dottor Giampietro
Lollo insieme alla sua équipe, la quale ha operato
presso il laboratorio di restauro con la propria strumentazione. È stato un
momento davvero esaltante, anche per l’eccezio-
di nazionalità italiana.
Questo è il servizio alimenti svolto nel 2011 dalla
San Vincenzo a Vittorio Veneto. E avrebbe potuto avere numeri ancora maggiori.
Perché fino a marzo dell’anno scorso c’è stata la difficoltà di una carenza di sede. Poi svanita: la San Vincenzo ha preso casa in via
Carducci all’ex Coordinamento del volontariato.
Perché il Banco Alimentare da gennaio ad ottobre ha
dovuto ridurre il suo contributo di generi alimentari alla San Vincenzo.
E perché, come scrive la responsabile del servizio Ta-
nalità della sinergia tra
soggetti così diversi, tutti
impegnati, ognuno per la
propria competenza, nella cura di questa preziosa
opera d’arte sacra».
La diagnostica ha quindi
aiutato a mirare l’intervento di restauro, svolto
da Paola De Santis della
ditta La.re.co. di Vittorio
Veneto: il consolidamento, la pulitura, la rimozione delle ridipinture sugli
incarnati e sul perizoma,
le integrazioni pittoriche.
Il Cristo è stato quindi ricollocato sulla sua croce
nel presbiterio nella pieve.
«Stiamo valutando – anticipa Cristina Falsarella –
di sostituire la croce con
un’altra che riprenda la
forma di quella originaria
che, a detta degli esperti,
doveva avere una forma
molto particolare; a que-
Inaugurazione
Venerdì 9 marzo, ore 20.30
Pieve di Sant'Andrea di Bigonzo
Saluti
Don Ermanno Crestani (parroco), don Fabrizio Mariani
(delegato vescovile per l'Arte Sacra), Marta Mazza
(Soprintendenza Bsae), Stefano Da Ros (Presidente
Lions), Armando Maset (direttore Banca Prealpi)
Interventi
Elisabetta Francescutti (Direzione regionale per i Beni
Culturali e Paesaggistici del Veneto), Paola De Santis
(restauratrice), Gianantonio Dei Tos (Ulss 7).
18 tonnellate di cibo
iciottomila chili di geD
neri alimentari. Donati a 402 vittoriesi, di cui 90
pietro Zago interverrà sul
tema “Per una società più
umana”; mercoledì 21 una
coppia parlerà de “La cura
delle relazioni e degli affetti”, infine don Andrea
Sech mercoledì 28 propone l’intervento “Educare alla vita buona del Vangelo”.
Il Crocifisso trecentesco restaurato
LA SAN VINCENZO DISTRIBUISCE ALIMENTI
DONATI DA VITTORIESI GENEROSI
mara Rebeschini Tonietto
nella sua relazione di fine
anno, c’è stato “un incremento della domanda (di
generi alimentari), legato
alla crisi economica e al
conseguente aumento della disoccupazione in città”.
Ma queste 18 tonnellate di
pasta, riso, tonno, fagioli e
mille altre cose ancora da
dove sono arrivate?
Da vittoriesi solidali con altri vittoriesi, per la gran
parte. Cittadini che hanno
riempito le ceste piazzate
all’uscita dei supermercati.
Cittadini a cui si devono le
“parecchie offerte ricevute”, come si legge nella relazione 2011. Studenti che
hanno partecipato alla raccolta cibo promossa, grazie
al progetto Pani e Tulipani
25
del Centro di servizio per il
volontariato di Treviso, in
tutte le scuole della città:
456 kg. Parrocchiani di tutta la forania chiamati a portare in chiesa borse di alimenti a novembre 2011:
607 kg. Volontari della San
Vincenzo che si sono autotassati e hanno comprato
di tasca propria latte o cibo
in scatola quando non ce
n’era, ma a sufficienza da
distribuire.
Chi sono i 402 che si sono
potuti così sfamare? Sono
vittoriesi di 138 nuclei familiari inviati alla San Vincenzo dai servizi sociali del
Comune, con cui c’è una
collaborazione consolidata
fatta di incontri trimestrali, e ancora più facile ora che
le due realtà hanno sede una dirimpetto all’altra in via
Carducci. Fuori da quella
della San Vincenzo c’è una
tabella con dei numeri: sono quelli di chi, questa settimana, può passare a ritirare la sua borsa della spesa. Al prossimo giro cam-
sto si accennerà la sera
della presentazione».
Il restauro verrà presentato con una cerimonia venerdì 9 marzo, alle 20.30,
nella Pieve di Sant’Andrea.
«L’inaugurazione in realtà
è solo il punto di partenza
– chiarisce Falsarella –; bisogna prevedere in futuro
diverse iniziative di valorizzazione: venerdì 9 a tutti i presenti verrà donato
un piccolo quaderno in cui
si riassume il lavoro svolto e si presentano alcune
ipotesi in merito. Il primo
passo dovrà necessariamente essere uno studio
approfondito dell’archivio
di Serravalle e di Sant’Andrea, al fine di comprendere meglio l’oggetto, non
ultima la questione della
collocazione originaria;
infatti se è certo che il crocifisso è stato trasferito da
Serravalle nel 1957, non è
bieranno i beneficiari. Ad
assegnare questi numeri
sono, appunto, i servizi sociali.
La raccolta di novembre
nelle parrocchie non è rimasta isolata. I parroci della forania, stimolati da don
Ermanno Crestani di
Sant’Andrea e Serravalle,
hanno deciso per domeniche (e sabati sera) di raccolta di alimenti. Il 26 febbraio s’è svolta a Costa,
Sant’Andrea e San Lorenzo. Prossimi appuntamenti, ancora più significativi
data la concomitanza con
la Quaresima: domenica 4
a Meschio, domenica 11
Salsa e Cattedrale, domenica 18 Santi Pietro e Paolo, domenica 25 San Giacomo, Carpesica, Cozzuolo, Formeniga.
Ma seppur sia tanto, non è
solo questo della raccolta alimentari l’impegno di solidarietà della San Vincenzo.
I volontari vanno a trovare
a casa persone in difficoltà
per la povertà, per la soli-
da escludere che in tempi
più lontani abbia compiuto il percorso inverso. A
ciò dovrà seguire uno studio sul manufatto, in relazione anche al contesto
storico che l’ha prodotto e
ad altri esemplari. Potrebbe essere interessante proporre delle attività con le
scuole e una mostra, nella speranza magari che nel
2013 il 1700º anniversario
dell’Editto di Costantino
diventi un incentivo per
l’avvio di questo progetto.
Intanto, siamo ben felici di
comunicare che già il 18
maggio prossimo il nostro
prezioso crocifisso sarà
oggetto di una specifica
trattazione del dottor Luca Mor, in occasione di un
convegno internazionale
sui crocifissi, che si terrà
alle gallerie dell’Accademia di Venezia».
Alessandro Toffoli
CONCERTO
Domenica 4 alle
16 nella chiesa di
Salsa, concerto di
beneficenza con il
coro Ana
tudine, per la malattia, e in
qualche caso è la San Vincenzo a pagare le bollette o
parte della rata del mutuo.
Infine, sono presenti tra gli
anziani ospiti del Cesana
Malanotti. Per far conoscere le proprie attività e raccogliere fondi per poterle
proseguire, la San Vincenzo di Salsa (tecnicamente
la “Conferenza Santa Teresa”) organizza come di consueto un concerto di beneficenza.
Appuntamento domenica
4 marzo alle 16 nella chiesa di Salsa. Si esibisce il coro Ana cittadino con Luigina Ongaro soprano, Eleonora De Poi e Pietro
Donà al violino, Antonella
Cadalt al pianoforte.
Tommaso Bisagno
26
Dai nostri paesi Vittorio Veneto
GENITORI E FIGLI A CONCERTO
l talento musicale è ereIloditario?
Potrai verificardi persona sabato 10
marzo alle 20.30 al teatro
Da Ponte a Serravalle per
“Giochi di note: dai classici americani a Fabrizio
De Andrè”.
Perché a suonare e cantare al concerto saranno
cinque sodalizi di genitori e figli accomunati dalla
pratica delle sette note. Ci
saranno Andrea De Nar-
di e papà Sergio, Alessandro Lena e Dario, le sorelle Michela e Giulia
Tocchet con il padre Silvano, Federica Donat e sua
mamma Patrizia
Tomasi, Cecilia e
Roberto Tonon.
Con loro sul palco
a cantare anche Roberta
Brune e Alberto Stefan,
ma pure il Piccolo Coro
della parrocchia della Ma-
donna delle Grazie di Conegliano e il trio Andrea
De Nardi-Matteo Ballarin-Carlo Scalet. Spazio
anche al ballo con parte
del corpo di ballo
della compagnia
Aliestese ma pure con il duo Dario Da Re e Teresa Guidone, oltre
all’esibizione di
alcune allieve della palestra Danbailop guidate
dall’insegnante Giulia Da
Ros.
IL DOTTOR TABACCANTI VA IN PENSIONE
Il futuro sta
nella domiciliarità
«I
l primo marzo?
Mah, magari mi
alzerò un po’ più
tardi, e me ne andrò a fare
un giro a Venezia, con mia
moglie». In realtà il dottor
Sandro Tabaccanti non ci
ha ancora pensato, ma dopo oltre 30 anni di servizio,
il 29 febbraio sarà il suo ultimo giorno di lavoro. Laureatosi a Bologna nel 1980
(poi specializzatosi in anestesia, rianimazione e
terapia antalgica a Ferrara), dopo una breve parentesi a Mestre, ha preso
servizio a Vittorio Veneto,
presso l’Unità operativa di
Anestesia-Rianimazione
dell’ospedale, prima come
assistente medico poi come aiuto.
Nel 1993, per motivi di salute, è passato ai servizi
territoriali, cominciando
ad occuparsi di organizzazione dei servizi sanitari di
base, di coordinamento
delle case di riposo e soprattutto dei servizi di Assistenza domiciliare integrata. Responsabile del Distretto socio-sanitario di
Vittorio Veneto nel 1995,
dal 2005 ha ricoperto il
ruolo di direttore dell’Unità operativa complessa
cure primarie del Distretto, oltre a quello di direttore del Distretto Nord.
Buona parte del suo impegno è stato dedicato all’Adi (l’Assistenza domiciliare integrata).
«Partendo dalla convinzione, scontata forse, che è
meglio curarsi a casa che
in un letto di ospedale, ritengo la domiciliarità una
grande opportunità, che
permette di creare una rete integrata della salute tra
territorio e ospedale. Alla
sempre crescente specializzazione degli ospedali,
che prevede cure intensive ad alta specialità e dimissioni precoci, si deve
affiancare un servizio do-
miciliare all’altezza.
Sono convinto della validità di questa strada, e ringrazio le direzioni che si
sono succedute per avermi supportato in questi ragionamenti con i dovuti
investimenti. Abbiamo allestito così una equipe medico-infermieristica che si
dedica all’Adi in modo
molto professionale: assistendo i pazienti fuori dall’ospedale ove serve anche
una importante capacità
relazionale, secondo l’impostazione del “case manager”, del gestore del caso, ovvero dell’infermiere
specializzato e formato
che diventa il riferimento
del medico di base, dell’ospedale e della famiglia.
Va dato anche il giusto me-
rito ai medici di medicina
generale, che hanno condiviso e supportato l’assistenza domiciliare».
Nel frattempo è partito il
nucleo di cure palliative.
«L’Adi è una strada, a cui si
affiancano ulteriori corsie:
una è quella delle cure palliative. Che ha già risultati eccellenti: nel territorio
della nostra Ulss sono 130
i malati terminali assistiti
in Adi mediante il nucleo
di cure palliative!».
In quest’ottica va inteso anche il concetto della “dimissione protetta”.
«Questa idea la sento un
po’ mia. In sostanza si prevede che nelle case di riposo siano riservati dei posti in cui possano essere ricoverati dei pazienti del-
RI-TROVARSI ITALIANI,
DOMENICA 11 AL DA PONTE
conclusione di un
A
anno di eventi per il
150º anniversario dell’Unità d’Italia, domenica 11
marzo alle 17.30 al teatro
Da Ponte si tiene “Ri-trovarsi italiani: qualcosa da
dire e ascoltare intorno
all’Italia”, concerto di Federica Lotti (flauto, flauto in sol e ottavino) e Florindo Baldissera (chitarra), con la partecipazione
amichevole di Nadia Breda, Emanuela Da Ros, Aziadè Gabay, Isabella Pan-
fido, Luzia Ribeiro Da
Costa, Natalino Bedin,
Alberto Camerotto, Sandro Carniel, Luciano
Cecchinel, Roberto Domini, con letture di Livio
Vianello.
«Questo progetto dal titolo “Ri-trovarsi italiani –
spiega Federica Lotti, curatrice dell’evento – prova a far incontrare persone diverse per età, attitudini, competenze ma accomunate da qualcosa: il
desiderio di dare un pic-
4 marzo 2012
Agenda Vittorio Veneto
VENERDÌ 2
Alle 20.30, al Dante, conferenza “Le
dinamiche inconsce dell’amore: perché cambiano le esigenze emotive nelle relazioni?”. Ingresso libero.
Alle 20.45, in biblioteca civica, si proietta “Adam Resurrected” di Paul Schrader (Usa, 2008). Ingresso 3 euro.
Alle 16, al parco Fenderl, la compagnia Pierpaolo Di Giusto (Udine) porta in scena “Il circo tre dita”. Ingresso 5 euro.
Alle 17, al Museo del Cenedese, inaugurazione della documentazione
fotografica “Aurelio Tushio Toscano fotografa il IV tema di Pierluigi Slis”. Fino al 25 marzo.
SABATO 3
l’antiquariato.
Alle 16, al patronato Costantini-Fiorentini, la compagnia TeatroRoncade
porta in scena “Il nobile Amoeri” di
Bruno Lorenzon. Ingresso intero 7 euro, ridotto 3.
Alle 18, al Da Ponte, rassegna di cortometraggi di Giuseppe Taffarel. Ingresso libero.
MERCOLEDÌ 7
Alle 19.30, al Mavv, incontro con Agnieszka Kossowska, autrice di “Il
quaderno di calligrafia medievale”. Ingresso libero.
Alle 9, al Da Ponte, incontro con il poeta Davide Rondoni.
DOMENICA 4
l’ospedale, con costi parzialmente a carico dell’Ulss stessa, per un periodo prima del rientro a domicilio. Tutto nacque da
alcuni casi di frattura del
femore: l’idea era di trasferire i pazienti già dopo 4/5
giorni e avviare subito un
programma di riabilitazione, più semplice nelle
case di riposo. Da allora,
era il 1996, i posti riservati a questo scopo, a carico
della Ulss, sono diventati
65».
Negli ultimi anni stanno
partendo alcune esperienze di Utap (Unità territoriali di assistenza primaria). Andranno avanti?
«La figura del medico singolo andrà a sparire. Prima di tutto si dovranno
sempre più sviluppare gli
aspetti informatici, con
ospedali e medici di medicina generale in grado
di accedere alle cartelle
personali dei pazienti;
quindi i medici dovranno organizzarsi in gruppi omogenei, in grado di
garantire
coperture
H24, in collaborazione
con la guardia medica,
con gli specialisti, e ulteriori figure professionali dedicate al territorio con possibilità di se-
de unica. Le Utap saranno
l’ultimo passaggio. Allora il
Distretto finalmente potrà
diventare “il ponte di comando”».
Le case di riposo mirano a
diventare anche centro di
servizi.
«L’idea è che non siano
contenitori ghettizzanti e
asettici evulsi dalla rete dei
servizi del territorio, ma
devono essere messe in
condizione di offrire altri
servizi alla persona, in osmosi col mondo della sanità e del sociale. È la via
da percorrere, che presuppone comunque una crescita culturale e organizzativa notevole».
Se ne va proprio adesso che
tutte queste strade che ha
delineato stanno prendendo forma. Dispiaciuto?
colo contributo da offrire
alla città. A una parte musicale che comprende
brani per flauto e chitarra di compositori italiani
dell’Ottocento e del Novecento provenienti da
cinque differenti regioni
verrà affiancata una parte “letteraria”. È stato infatti chiesto a 10 persone,
5 donne e 5 uomini, di
scegliere una pagina scritta – nell’arco dei 150 anni – di poesia, di prosa, di
saggistica, di un articolo
giornalistico o di un documento che a loro parere sia sintomatico e rappresentativo di un modo
di “essere Italia”. Questo
con l’intenzione di presentare al pubblico un incontro di esperienze e visioni diversificate – come
voci di un coro, strumenti di un’orchestra o tesserine di un mosaico – volte a formare un unico disegno cui tutti possono
dare il loro apporto vivificante».
L’ingresso è libero.
ADDIO ALBINA FRASSINELLI
ANIMA UMILE E BUONA
In piazza Flaminio, mercatino del-
Sandro Tabaccanti
«Beh, diciamo che pensavo di restare un altro anno
per concludere il cammino con il direttore Del Favero, a cui devo molto ma
di fronte alle incognite in
termini pensionistici – con
la possibilità di dover prolungare ancora, e non so
con chi – e alle novità del
sistema sanitario che si intravvedono non ero sereno. E ho preferito dire basta».
Però non smette di fare il
medico...
«Un mio grande amico, il
dottor Andrea Portello
(medico
coneglianese
scomparso prematuramente, ndr) mi ha messo
in contatto con l’Associazione famiglie rurali e con
il loro impegno volontaristico in Benin dove c’è un
ospedale costruito con il
contributo della Regione
Veneto, che va ancora organizzato. In autunno volerò lì per qualche tempo,
e tornerò anche a fare l’anestesista. Sto anche coinvolgendo alcuni colleghi
specialisti, disponibili a dare un po’ del loro tempo a
rotazione».
La passione per il proprio
lavoro, e per il bene altrui,
non va in pensione.
Alessandro Toffoli
n città era conosciuta e
Itrent’anni
stimata per gli oltre
passati all’ufficio
anagrafe. Ma chi ha avuto la
fortuna di conoscere Albina Frassinelli, tornata qualche giorno fa alla Casa del
Padre, ha molti altri motivi
per ringraziare il Signore di
averla incontrata. Giovane
presidente di Azione cattolica, ha sempre testimoniato i suoi valori con i giovani, le amicizie, in famiglia, al
lavoro. Persona dalla grande umiltà, anche da capo ufficio anagrafe non ha mai
fatto pesare la sua posizione, e ha saputo offrire un
servizio professionale ma
anche profondamente umano. Nei pochi momenti
di riposo domenicale si
concedeva qualche passeggiata nel silenzio delle colline vittoriesi, per gustare le
bellezze del creato e raccogliere qualche fiore.
Impegnata in parrocchia e
nel volontariato, apparteneva all’Istituto Secolare
Albina (a destra) con Leonina Frassinelli
San Raffaele, che la ricorda
per il suo grande dono fatto ai fratelli con tanta discrezione.
La sua testimonianza è stata costante in tutti i momenti della sua vita, trascorsa assieme alla inseparabile sorella Leonina, che
oggi lascia novantanovenne, e con cui ha vissuto anche i suoi ultimi anni di malattia (da anni non poteva
più uscire di casa), della
quale si lamentava solo perché gli impediva di aiutare
fisicamente il prossimo, ma
era al contempo occasione
per offrire nell’intimo del
suo cuore la preghiera e la
sua stessa vita, condividendo le sofferenze di tanti fratelli. AT
Dai nostri paesi Vittorio - Vittoriese
4 marzo 2012
I 109 ANNI DI AUGUSTA DE BIN
illa Bianca ha orgaV
nizzato una bella festa
per il compleanno numero 109 di Augusta De Bin,
alla presenza di numerose
autorità e degli altri ospiti della casa.
«La signora Augusta ha
condiviso molto in vita –
dice il direttore Giovanni
Sallemi –, tutte le volte che
poteva offriva solidarietà.
Nella straordinarietà della vita di Augusta c’è forse
ancora qualcosa di più
grande legato alla solidarietà, non più quella di donare direttamente solidarietà ma di generare solidarietà. È la più bella opera che una persona può lasciare di sé, quello che il
suo cammino possa aver
contribuito a far permanere del bene.
Ai giorni nostri molto
spesso i media danno testimonianza e ricordo a
chi lascia
concretamente
qualcosa:
un’opera
d’arte, un libro, un impegno istituzionale, una fondazione, un’eredità… invece sono molte le persone, che semplicemente hanno vissuto nel
bene, educando a fare del
bene. È un bene che lascia
il segno perché costruisce
il futuro della nostra umanità».
DUE INCONTRI PUBBLICI A CAPPELLA
Pronti alle emergenze
I
l Comune di Cappella
Maggiore sta distribuendo a tutte le famiglie, con la collaborazione dei volontari dell’associazione Protezione
civile comunale, una sintesi del Piano di Protezione civile comunale, e
in particolare la cartina di
Cappella con l’indicazione delle aree di emergenza, e i comportamenti da
tenere in caso di grave calamità. Le aree di emergenza sono già fisicamente segnalate sul territorio comunale da apposite tabelle (posizionate nei mesi scorsi) e sono
riportate in foto nel materiale distribuito.
Alla distribuzione del
materiale seguiranno due
incontri pubblici (martedì 13 marzo al centro
sociale di Anzano e giovedì 15 marzo al centro
sociale di Cappella), nei
quali interverrà il direttore operativo emergenze
della Regione Veneto
Luigi Rizzi.
«L’obiettivo di questi due
Piazzale Martiri della Libertà è una delle tre aree di emergenza
incontri – spiega il sindaco Mariarosa Barazza – è
fornire alla cittadinanza
una serie di informazioni
utili per il caso di grave
emergenza. Siamo con-
RIMPATRIATA DELLA CLASSE 1911 A FREGONA
razie alla collaborazione dei rispettivi
G
famigliari Celeste Dal Cin, 100 anni il
6 novembre scorso, la gran parte trascorsi
a Fregona, ha incontrato Giuseppe Bonato,
che ha raggiunto il secolo di vita lo scorso
6 settembre, ed ora vive a Vittorio Veneto
dopo 38 anni da carabiniere in giro per il
nord Italia e altri stanziale a Mel. «L’incontro è stato veramente toccante – racconta
uno dei famigliari –. Celeste e Giuseppe
hanno parlato dell’esperienza di guerra essendo stati entrambi mandati in Libia sotto Mussolini... e ora Giuseppe aspetta Celeste a casa sua per ricambiare la visita».
BREVI VITTORIESE
L’efficacia di un
Piano di
Protezione civile
dipende
dall’informazion
e ai cittadini
CAPPELLA: premio Tiglio Veneto
vinti che l’efficacia di un
Piano di Protezione civile dipenda dall’adeguata
informazione che si dà ai
cittadini.
Al tempo stesso riteniamo che far conoscere il
Piano di emergenza comunale sia una buona occasione per tranquillizzare i cittadini sull’esistenza di adeguate procedure
per far fronte anche ai rischi più importanti (quale quello sismico, molto
alto nei nostri territori)».
Esercitazione il 22
aprile
assessorato all’Agricoltura del Comune di Cappella
L
’
Maggiore organizza per mercoledì 7 marzo alle
20.30 nella sala A del centro sociale un convegno sul
Intanto il Comune di Vittorio Veneto sta organizzando, per il prossimo 22
aprile, una grande esercitazione di Protezione civile, che coinvolgerà tutta la popolazione, anziani e bambini compresi: ci
saranno evacuazioni delle scuole e pure di un borgo della Val Lapisina. Saranno messe in campo
tutte le forze di Protezione civile, anche da fuori
regione.
L’esercitazione coinvolgerà anche i Comuni di
Cappella Maggiore, Fregona, Tarzo e Revine Lago.
BREVI VITTORIO VENETO
Don Sartori al Cif
Si parlerà di religioni nel prossimo incontro organizzato dal
Centro italiano femminile di Vittorio Veneto e aperto alla
cittadinanza. Lunedì 5 marzo alle 15 in biblioteca civica di
Ceneda, don Alberto Sartori, preside dello Studio teologico, affronterà il tema “Il cristianesimo e le altre religioni”,
una riflessione anche sull’attuale rapporto che c’è nel mondo tra le varie confessioni religiose.
Staminali al Flaminio
Il liceo e gli ex allievi del Flaminio organizzano una conferenza dal titolo “Cellule staminali e ingegneria tissutale” per
venerdì 9 marzo alle 18 al liceo scientifico. Intervengono
Giorgio Palù, Paolo De Coppi e Gianfranco Zanon dell’Università di Padova. Modera Gianantonio Dei Tos.
Corsi per affido familiare
Cominciano giovedì 8 marzo (e continuano per altri tre
giovedì) gli incontri del corso di formazione sull’affido familiare dedicati alle famiglie interessate ad approfondire il
tema. Gli incontri si tengono al distretto di Serravalle dalle 17.30 alle 19.30. Organizza l’Ulss 7.
Corso di acquerello
Il corso di acquerello a cura di Piera Cuder e Laura Vergine riprende dal 13 marzo nei locali della Torre dell’orologio a Serravalle, ogni martedì pomeriggio e/o sera. Per
informazioni [email protected], 349-8541358.
TEATRO
24ª Rassegna
a Cordignano
omincia sabato 3
Cmarzo
la 24ª edizio-
ne della rassegna Cordignano a teatro, organizzata dalla Pro loco Cordignano. Il primo spettacolo (ad entrata libera) è la commedia “Al
cuor nol fa le rughe”,
scritto e diretto da Luigina Mattiuzzi, e interpretato dal gruppo teatrale dell’Università adulti e anziani di San
Fior. Sabato 10 il gruppo
teatrale Il gabbiano di
Trieste mette in scena
“No xe bel quel che xe
bel, ma xe bel quel che...”.
La rassegna continua
per i cinque sabati di
marzo. Gli spettacoli si
tengono al teatro Francesconi con inizio alle 21
(apertura alle 20.15). Ingresso 7 euro, ridotti 5.
Celeste Dal Cin e Giuseppe Bonato
BARAZZA
I TRALCI DI VITE: SOTTOPRODOTTI
O RISORSA? UN CONVEGNO
tema “I tralci di vite: da sottoprodotti a risorsa. Esperienze per il loro utilizzo ai fini energetici e nutritivi”.
Interventi: Diego Tomasi (Centro ricerca in viticoltura di Conegliano) “Il reintegro dei tralci di vite nel processo produttivo del vigneto”; Raffaele Cavalli (Università di Padova) “Prospettive di utilizzo dei sarmenti di vite”; Giuseppe Cescon e Luca Bettinelli (Coop agricola Livenza) “La valorizzazione energetica delle
potature di vite”. Coordina Angelo Costacurta.
27
L’associazione I Veneti organizza per domenica 4 marzo la
quarta edizione del premio “Tiglio Veneto”, nella sala A del
centro sociale di Cappella Maggiore, con inizio alle 9.30.
Il convegno prevede le relazioni di Antonio Salvador
(“Reithia, la dea veneta”), di Silvano Polo (“Difensore civico: la giustizia tolta ai cittadini”), e Giustino Cherubin
(“Scuola: ricominciamo dalla scuola per dare un futuro ai
nostri figli”). I premiati di quest’anno sono Ivone Cacciavillani, Kamal Ghadini e le associazioni Raixe venete e Gruppo archeologico del Cenedese. A tutti i presenti al convegno verrà regalata una copia della cartina storica della Serenissima, realizzata su carta pregiata in formato 50x65 cm.
ANZANO: incontro sulla sanità
Il Partito democratico di Vittorio, in collaborazione con i circoli di Cappella, Fregona e Sarmede, organizza venerdì 2
marzo alle 20.45 il dibattito “Come sta la sanità?”, al centro sociale di Anzano. Modera Giuseppe Costa, già direttore amministrativo di Ulss; partecipano il consigliere regionale del Pd Claudio Sinigaglia della Commissione Sanità della Regione e Sandro Tabaccanti, direttore Servizi
territoriali del Distretto Nord dell’Ulss 7. Si parlerà del nuovo Piano socio-sanitario regionale, delle sue implicazioni
per la nostra Ulss, del nostro ospedale e della qualità del
servizio sanitario.
CAPPELLA: addio a Maria e Caterina
È mancata a 99 anni Maria Francescon di Cappella Maggiore. Da qualche anno ospite a Casa San Pio X a Cordignano, era la vedova di Giuseppe Soldera, e mamma di
Elide, Salvatore, Adriana (titolare di un salone per acconciatura a Cappella), Lino, (geometra comunale); Ottavio, il
maggiore dei figli, è scomparso qualche anno fa.
È tornata al Padre anche Caterina Della Libera, 89 anni,
nota a Cappella per aver gestito a lungo insieme al marito Domenico Pin un negozio di abbigliamento rimasto aperto sino agli anni Ottanta, a pochi passi proprio dal centro. Lascia i figli Roberto e Renato.
COLLE: Comitato Chernobyl, teatro
Il Comitato Chernobyl di Colle Umberto organizza domenica 4 marzo, alle 15.30, nella sala della scuola media di
Colle una rappresentazione teatrale per sostenere i progetti del gruppo. Gli attori del Teatro dei pazzi propongono lo spettacolo teatrale per bambini e ragazzi “Aladin e la
principessa”.
28
Dai nostri paesi Quartier del Piave
4 marzo 2012
FONTANE BIANCHE: VOLONTARI
DA TUTTO IL MONDO
CORSO
SCACCHI
n nuovo e ambizioso progetto atU
tende i volontari di Legambiente:
la sistemazione di alcune aree che han-
amministraiovedì 8 marzo alle 20.45 all’auditorium Santo Stefano di
L
’
G
zione comuFarra di Soligo Enrica Bacchia, vocalist, Monica Rizzardi,
nale e la biblioteca
esperta di danza indiana, e Jannik Da Re, percussionista, nel-
loggeranno a Fontigo e
saranno di aiuto ai volontari nei lavori di
manutenzione. A loro
si uniranno, dal 2 al 16
luglio, otto giovani volontari da tutto il
mondo partecipanti a un campo di volontariato internazionale.
Infine a marzo arrivano Stefano e Nicolò, volontari del Servizio civile. Saranno di supporto nelle attività del Centro di educazione ambientale (Cea) di
Fontigo.
no subìto danneggiamenti in questi ultimi anni, dalla zona del birdwatching
allo stagno delle Nepe, alla sostituzione dei ponti sul Vascon con strutture
più sicure e resistenti.
Anche per il 2012 è stata confermata la
presenza di alcuni giovani – per la precisione tre, provenienti da Francia, Spagna e Turchia – mediante il progetto
Sve (Servizio volontario europeo). Al-
REALIZZATO A PIEVE DALLA CASA DI RIPOSO
Anziani, nuovo
centro diurno
S
abato 3 marzo alle
16 viene inaugurato
a Pieve di Soligo il
nuovo centro diurno per
le persone non autosufficienti, intitolato a Francesco Fabbri. La direttrice della Fondazione casa
per anziani, Paola Gaiarin, ci spiega che il centro è stato ricavato in un
edificio già di proprietà
della fondazione ed era
la casa di don Mario
Gerlin, acquistata anni
addietro. Purtroppo gli
spazi erano angusti,
tant’è che i 25 ospiti che
usufruivano del servizio
venivano suddivisi tra le
due strutture, centro
diurno e casa, poco distanti tra loro ma pur
sempre separate. Inoltre
quella che fu la casa di
don Gerlin aveva subìto
ben due esondazioni del
Soligo e quindi necessitava di messa in sicurezza. L’impulso principale
che ha permesso lo scorso anno l’inizio dei lavori di ristrutturazione è
stato il contributo economico delle sorelle del-
PIEVE: il nuovo centro diurno per anziani lungo il Soligo (foto Munari)
l’onorevole Francesco
Fabbri. I lavori infatti sono costati oltre 800 mila
euro, spesa affrontata unicamente dalla Fondazione con i propri mezzi
e dal contributo menzionato. La nuova struttura,
che si sviluppa su due
piani, è stata rialzata e
portata allo stesso livello dell’edificio a lato. È
stato poi innalzato un
muro di protezione sul
Soligo e creata una rampa esterna che collega il
centro diurno con il parco già esistente, in modo
da creare una soluzione
di continuità con la casa
poco distante. Sempre
all’esterno è stato creato
un piccolo giardino protetto per gli ospiti con inizio di Alzheimer, dotato di una barriera verde
che ne delimita lo spazio.
Il servizio diurno si rivolge alle persone non
autosufficienti, su indicazione degli assistenti
sociali o dei medici, secondo un preciso iter
medico-burocratico.
Con la ristrutturazione
non sono stati creati dei
nuovi posti, ma è stato
possibile riunire tutti gli
anziani in un’unica struttura che, grazie alla ram-
comunale di Sernaglia organizzano,
per il periodo marzo/aprile, un corso
di scacchi rivolto agli allievi delle classi 3ª ,4ª e 5ª della
scuola primaria di
Sernaglia. Iscrizioni in biblioteca.
FARRA: UNO SPETTACOLO
RACCONTA AUNG SAN SUU KYI
lo spettacolo “Donna coraggio: Aung San
Suu Kyi”. Aung si è imposta come leader del
movimento nonviolento che lotta per il superamento della dittatura nel suo Paese, la
Birmania. Nel 1991 ha vinto il premio Nobel per la pace e solo di recente è tornata in
libertà dopo 18 anni trascorsi in carcere. Organizza la serata il gruppo CoLibri in occasione della festa delle donne. Ingresso libero.
pa, si congiunge con l’altra e ne condivide il parco.
Gli ospiti giungono al
centro diurno con il pulmino della Fondazione
oppure vengono accompagnati dai familiari. Come prima cosa fanno colazione, assistiti anche da
un infermiere. Si attua
quindi il progetto individuale con programmi
costruiti sulle specifiche
esigenze dell’ospite. Ci
sono tutte le figure professionali, come il logopedista, lo psicologo, il
fisioterapista, che lavorano all’interno della casa e sono a disposizione
anche per il centro diurno, che apre dalle 7.30 alle 20.30.
Al pianterreno si trova
un’unica grande sala adibita alle attività occupazionali e a sala da pranzo, attrezzata anche con
particolari tavolini per le
persone costrette su sedia a rotelle. Invece al
piano superiore, raggiungibile con un ascensore, ci sono alcuni posti
letto e delle poltrone per
il riposo pomeridiano.
Un altro servizio non
meno importante è la
possibilità di usufruire di
un bagno attrezzato, non
sempre presente nelle abitazioni private. Inoltre
è stato ricavato anche uno spazio ad uso foresteria.
Per maggiori informazioni contattare la Fondazione casa per anziani
al numero 0438-82290.
Vesna Maria Brocca
BREVI QDP
PIEVE: Beltrame nuovo responsabile
del Servizio veterinario dell’Ulss 7
Dal 1º marzo Jacopo Beltrame ha assunto l’incarico di
direttore del Servizio veterinario igiene degli alimenti di
origine animale dell’Ulss 7. Il
neodirettore, che sostituisce
Claudio Bernardi, ha vinto una selezione cui hanno partecipato sei candidati. Originario di Castelfranco Veneto, Beltrame si è laureato in
Medicina veterinaria a Parma nel 1987. Ha iniziato la sua carriera professionale
come libero professionista nel Vicentino e, dopo una
parentesi nell’Ulss di Feltre, è arrivato all’Ulss 7 nel febbraio del 1991. Il Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale dell’Ulss 7 ha sede in via Lubin, a Pieve di Soligo: svolge in modo prioritario attività
di ispezione, vigilanza e controllo degli alimenti di origine animale e loro derivati.
PIEVE: Aido, Ponzi presidente
Arianna Ponzi succede a Luciano Piccin alla guida del
gruppo comunale Aido di Pieve di Soligo. Daniele Brun
è il nuovo vicepresidente, Matteo Corbanese cura la segreteria e Cinzia Stevanato l’amministrazione. Alla giunta di presidenza si affiancano poi i consiglieri Ferdinando Lorenzon, Tecla Zamai e Gabriella Benedetti. Nel
corso dell’assemblea elettiva, Piccin, che ha lasciato la
presidenza dell’Aido dopo 17 anni, ha ricordato il fondatore del sodalizio, Mario Marciano, mancato di recente.
SOLIGHETTO: il libro di Luca Pinzi
Lunedì 5 marzo, alle 19 nella sala congressi del ristorante “Da Loris” a Solighetto, presentazione del libro “Un
calcio all’amore” del giornalista e scrittore Luca Pinzi.
Parteciperà l’allenatore Bepi Pillon. L’incontro, promosso dal Club Panathlon International di Pieve, è aperto a
tutti. Informazioni: 348-9001303.
PIEVE-SOLIGO
Il destino dei servizi sanitari nel QdP continuna
a tenere banco. A pag. 39 lettera
del consigliere comunale di Pieve Franco Sech.
Agenda Quartier del Piave
VENERDÌ 2
Alle 17.30, al centro polifunzionale di
Vidor, apertura dello stand della Mostra dei vini di Colbertaldo e Vidor.
Alle 20.45, all’auditorium Santo Stefano di Farra, lettura ad alta voce
per un pubblico adulto. Glossa Teatro, Pino Costalunga e canzoniere
vicentino in “Contesse e Boari” di
Giacomo Dal Maistro. Organizza la
biblioteca comunale. Ingresso libero. Informazioni: 0438-901524.
Alle 20.45, nell’auditorium della biblioteca di Pieve, proiezione in anteprima del film “L’estate di Giacomo” (Italia, 2010, 75’) di Alessandro
Comodin. Ingresso libero.
In serata alla locanda Ai Archi di Col
San Martino tappa della rassegna
gastronomica e solidale Peccati di
Golosa.
Alle 21, al cinema Careni di Pieve,
proiezione del film drammatico “The
artist”.
ganizzata da Vidorbike.
Alle 17.30 e alle 21, al cinema Careni di Pieve, proiezione del film
drammatico “The artist”.
SABATO 3
LUNEDÌ 5
Alle 17.30, al centro polifunzionale di
Vidor, apertura dello stand della Mostra dei vini di Colbertaldo e Vidor.
Alle 21, al cinema Careni di Pieve,
proiezione del film drammatico “The
artist”.
Due lezioni oggi nell’aula magna dell’istituto Casagrande di Pieve promosse dall’Università adulti e aperte a tutti: alle 15 Lazzaro Marini approfondisce la storia della diocesi
di Ceneda mentre alle 16.10 Paola
Arman insegna a redarre componimenti.
DOMENICA 4
Alle 10, al centro polifunzionale di
Vidor, apertura dello stand della Mostra dei vini di Colbertaldo e Vidor.
Alla stessa ora partenza del 1º Trofeo Primavera Prosecco Docg, gara
di mountain bike cross country or-
MARTEDÌ 6
Inizia oggi un corso di pittura su
seta curato da Anna Maria Saccol.
Cinque lezioni, a cadenza settimanale, dalle 9 alle 11. Organizza l’U-
niversità adulti.
Alle 20.30, nella biblioteca comunale di Pieve, si ritrova il gruppo Cittadella dei lettori per parlare, condividere, ascoltare e leggere libri.
tra i formaggi locali e non”.
Alle 20.30, al cinema Careni di Pieve, proiezione del film “Miracolo a le
Havre” (2011), nell’ambito del Cineforum QdP. Ingresso (per non abbonati) di 7 euro.
MERCOLEDÌ 7
Due lezioni oggi nell’aula magna dell’istituto Casagrande di Pieve promosse dall’Università adulti e aperte a tutti: alle 15 Loretta Gallon offre
informazioni sulle truffe agli anziani e alle 16.10 le psicologhe Samuela Maniscalco e Francesca Poser approfondiscono le relazioni
familiari.
Alle 20 al centro polifunzionale di Vidor, nell’ambito della mostra dei vini di Colbertaldo e Vidor, serata a
tema “Il Vadobbiadene Docg incon-
GIOVEDÌ 8
Alle 15, alla casa delle associazioni
di Pieve, lettura espressiva con
Maura Nadalin. Organizza l’Università adulti.
In serata alla trattoria Tripolitania di
Refrontolo tappa della rassegna gastronomica e solidale Peccati di Golosa.
Alle 21, al centro polifunzionale di
Vidor, cena degli espositori e premiazioni della Mostra dei vini di
Colbertaldo e Vidor.
PIEVE:
INCENTIVI AUTO
residenti nel Comune di
IfarePieve
di Soligo possono
richiesta degli incentivi, previsti dall’accordo
di programma Icbi, per la
conversione delle auto da
benzina (o diesel) Euro 2
ed Euro 3 a metano o a gpl. L’interessato dal 1º
marzo deve prenotare la
trasformazione presso
un’officina aderente all’iniziativa che, dopo avere
verificato la disponibilità
dei fondi, comunica quando potrà installare sul veicolo l’impianto a gas. Per
ulteriori informazioni visitare il sito web del Comune di Pieve.
Dai nostri paesi Bellunese - Vallata
4 marzo 2012
TRICHIANA / ALL’IDEAL STANDARD
Lavoro, meno
ma per tutti
È
stato siglato a Roma
un nuovo contratto
di solidarietà per i
lavoratori della Ideal Standard (ex Ceramica Dolomite) che in qualche modo rasserena sul loro futuro i 600 dipendenti dello stabilimento di Trichiana leader nella produzione di sanitari. La
preoccupazione tra i lavoratori era tanto, dal momento che per due mesi,
dal 20 novembre 2011 al
23 gennaio 2012, l’azienda
ha chiuso per uno stop generale della produzione.
«Questa è senza dubbio
una notizia positiva . spiega Gianni Segat, rappresentante sindacale della
Cgil - che permetterà a
tutti i dipendenti di continuare lavorare. Il primo contratto di solidarietà, scaduto lo scorso
dicembre, venne siglato
nel 2009 a seguito della
crisi dei mercati che
portò una notevole riduzione delle vendite e
quindi della produzione. A Trichiana si è passati in due anni (periodo 2007-2009) da 2 milioni e 500 mila pezzi prodotti a 1 milione e 700 mila. Il nuovo accordo impegna la Ideal Standard,
dal 2006 parte del fondo
finanziario Bain Capital, a
mantenere attivi tutti i siti produttivi del gruppo
con un obiettivo di produzione per il 2012 di 1
milione e 200 mila pezzi,
un target che è inferiore
TRICHIANA: lo stabilimento dell’Ideal Standard.
In alto a destra il sindacalista Gianni Segat
alla produzione dello
scorso anno. Il contratto
di solidarietà al 60% porterà a una riduzione dell’orario di lavoro e dello
stipendio per tutti, ma
nello stesso modo non ci
saranno licenziamenti. In
L’ACCORDO
Su scala
settimanale
i 600 dipendenti
lavoreranno 18 ore
anzichè 40 con
conseguente
riduzione del salario
pratica su cento ore se ne
lavoreranno solo quaranta che, su scala settimanale, corrispondono a 18 ore lavorate rispetto alle 40.
Fortunatamente, nonostante i termini dell’accordo, oggi a Trichiana lavoriamo tutti. Questo ha
portato fiducia tra tutti i
lavoratori - sottolinea Segat -. Il prodotto di Tri-
S. MARIA: INCONTRO
“ESSERE DONNA OGGI”
chiana in questo momento ha mercato e questo ci
permetterà di aumentare
la produzione rispetto alle previsioni. Nello stesso
tempo la proprietà ha
congelato ogni tipo di investimento».
Per arrivare al nuovo accordo sono state fatte alcune importanti iniziative di sensibilizzazione del
mondo politico provinciale e non solo.
«Quello che chiediamo alla proprietà qualora in futuro volesse decidere di
chiudere qualche stabilimento - conclude Segat è di essere considerati per
quella che è la qualità del
sanitario che esce dallo
stabilimento di Trichiana,
per la capacità e la professionalità dimostrate
negli anni da tutti i lavoratori, oltre che per le conseguenza disastrose che la
chiusura del sito di Trichiana potrebbe portare
nell’intera Valbelluna».
Sergio Cugnach
S. ANTONIO:
RICORDANDO
GLI SCHIOCCHET
associazione culturale e ricreativa Al Portego, in occaL
’
i svolge sabato 3 marzo
sione della Festa della Donna, ha organizzato una serata di riflessione sull’“Essere donna oggi… un percorso ad o- Sla cerimonia di comstacoli tra immaginario e realtà”. Venerdì 2 marzo, alle 20.45, memorazione dei quattro
all’auditorium delle scuole elementari a Santa Maria di Revine Lago, verrà presentato il film “Il corpo delle donne” di
Lorella Zanardo. Il documentario sarà commentato da Tiziana Agostini, scrittrice e assessore alla Cittadinanza delle
donne del Comune di Venezia, intervistata dalla giornalista
Francesca Nicastro. L’evento, a ingresso libero e gratuito, è
organizzato in collaborazione con la libreria “Al Viale”.
Agenda Vallata
VENERDÌ 9
Alle 21 nell’aula magna della scuola media di Tarzo concerto con Dan
Kinzelman - sax, clarinetti e voce - ,
Joe Rehmer - contrabbasso e voce,
Stefano Tamborrino - batteria, percussioni e voce -.
In serata al ristorante Baita alle Grotte di Cison tappa della rassegna ga-
stronomica e solidale Peccati di Golosa.
SABATO 10
Alle 21 nell’aula magna della scuola media di Tarzo Gli sconcertati...
in concerto, dirige Andrea Mazzer.
Organizza il Comune. Info: 3493714432.
fratelli Schiocchet - Giovanni, Gervasio, Antonio
e Giuseppe - e dei loro
compagni impiccati a
Sant’Antonio Tortal il 10
marzo 1945. La commemorazione del loro eroico
sacrificio, e di quello dei
loro compagni, inizia alle
9.50, con il ritrovo nella
piazza Fratelli Schiocchet.
Dopo la celebrazione della messa, il corteo si sposta al monumento ai caduti, per l’intervento commemorativo del sindaco,
cui seguiranno le riflessioni proposte dai ragazzi
delle classi terze della
scuola media “F.lli Schiocchet” di Trichiana.
MEL: UNA
DONNA GUIDA
LA PRO LOCO
ebora Lotto (nella foD
to), insegnante alle elementari di Villapiana, è
la nuova presidente della
Pro loco Zumellese, associazione in cui è attiva da
vent’anni. Vi è entrata, infatti, a 18 anni, e in questo
lasso di tempo ha ricoperto a lungo la carica di segretaria. Per dieci anni si
è occupata dell’ufficio turistico di Mel.
Lotto prende in mano
un’associazione che, negli
ultimi anni, ha ottenuto risultati brillanti, specie con
due eventi di promozione
di prodotti locali: Mele a
Mel e Radicele e sapori
della primavera.
Vicepresidenti sono stati
eletti Fabio Zanin e Renzo
Limana, cassiere Gianni
Sbardellotto e segretaria
Roberta Limana.
29
BREVI VALLATA
FORANIA: incontri e lectio
Tre appuntamenti formativi nella forania della Vallata.
Martedì 6 marzo alle 20.30 nella canonica di Miane incontro biblico su “Vangeli dell’infanzia di Gesù” guida
don Maurizio Dassiè. Mercoledì 7 alle 20.30 nell’abbazia di Follina percorso sulla storia del Cristianesimo con
padre Emilio Benedot. Giovedì 8 alle 20.30 sempre in
abbazia lectio divina del tempo di Quaresima sul vangelo della domenica a cura di don Gianpietro Zago.
REVINE: conoscere la New Age
Lunedì 5 marzo alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di
Revine Giuseppe Bisetto tiene un incontro sul tema:
“Le sette religiose: New Age”. Secondo appuntamento
del cammino spirituale di Quaresima promosso dall’unità pastorale Dei Laghi.
REVINE: camminata notturna
Per sabato 3 marzo la comunità di Revine, in collaborazione con il bar al Ponte, organizza la seconda camminata notturna Revine-Pian delle Femene: attraverso il
sentiero dei Cavai, camminata sul crinale del monte Frascon al chiaro di luna. Partenza dal bar Al Ponte alle 20
(munirsi di torcia elettrica). Iscrizioni al 349.8611217.
Sabato 10 marzo, poi, ci sarà la scarponata da Pian de
le Femene a Canal de Limana e ritorno a Pian de le Femene con cena.
TARZO: rassegna teatrale
Tre spettacoli per la rassegna “Tarzo a
teatro” promossa da Banca Prealpi,
compagnia teatrale Colonna Infame e
Comune di Tarzo. Primo appuntamento sabato 3 marzo alle 20.45 con la compagnia Tremilioni che rappresenta “Sior Todero Brontolon” di Carlo Goldoni. Il 17
Colonna Infame porterà in scena “Black Comedy” di
Peter Shaffer. Infine il 31 marzo Castello Errante in “È
arrivato lo zio Nicola!!!” cinque atti unici di Achille Campanile. Nell’aula magna della scuola media, ingresso libero.
30
Dai nostri paesi Conegliano
4 marzo 2012
GROSSI NOMI DELLO SPORT
A CONVEGNO ALL’ACCADEMIA
INCONTRI
AL CONSULTORIO
SERATA DEDICATA
ALLE MALATTIE RARE
una passione farlo,
“tema
Sunport:
dovere difenderlo” è il
del convegno promos-
ercoledì 7 marzo, alle 2045 nelM
la sede del Consultorio familiare in via Caronelli, inizia il corso
enerdì 9 marzo, alle 20.30 nell’aula
V
magna della Nostra Famiglia di Costa Alta, “Altre donne... altre storie”, sera-
“Menopausa in arrivo: è un problema?”. Il ginecologo Mario Nicastro approfondisce il tema “L’età
dei cambiamenti:
star bene in menopausa”. Informazioni: 043832053.
ta di sensibilizzazione sull’Atassia di Friedreich e altre malattie rare, con il neurologo e ricercatore dell’Irccs “Medea” Andrea Martinuzzi, la famiglia di Emma Della Libera e altre famiglie e donne che hanno dichiarato guerra alle malattie rare, e
il Coro Conegliano. Organizzano La Nostra Famiglia e la onlus “Ogni giorno per
Emma”. Informazioni: 333-1064874. Ingresso libero.
so dalla sezione di Conegliano dell’Aia (Associazione italiana arbitri) intitolata a Dino
Battistella. L’appuntamento è
per lunedì 5 marzo alle 20 al
teatro Accademia. Bruno Pizzul, storico telecronista Rai,
modererà un dibattito tra Gianni Petrucci (presidente nazionale Coni), Stefano Braschi (già arbitro internaziona-
le), Moreno Argentin (già campione del mondo di ciclismo),
Antonio Di Natale (calciatore
dell’Udinese), Alessandro Fei
(pallavolista della Sisly e della
Nazionale), Denis Dallan (rugbista della Benetton e della Nazionale) e Maurizio Compagnoni (giornalista di Sky Sport).
Durante la serata verranno raccolti fondi a favore dell’Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica).
CONCORSO PROGRESSPOT / PREMIAZIONI DEL MIGLIOR MANIFESTO 2012
Vincono “I cereali integrali”
C
inque scarpe legate l’una all’altra
lungo un muro
verticale accompagnate
dallo slogan “Nessuna esitazione: meta integrazione”. È con questo manifesto che il gruppo “i cereali INTEGRAli” ha vinto la terza edizione del
concorso ProgresSpot indetto dalla Pastorale giovanile foraniale di Conegliano in collaborazione
con i Comuni della forania e la Banca Prealpi. Il
tema, su cui i ragazzi dovevano ingegnarsi, era
“Co-Operazione giovani La convivialità delle differenze”. Un lavoro impegnativo e intenso li ha visti coinvolti per produrre
manifesti originali, incentrati sulla cooperazione
tra le giovani generazioni, immigrate e non, senza cadere in luoghi comuni.
Il premio è stato consegnato giovedì scorso dal
vescovo Corrado all’auditorium Toniolo.
Il manifesto verrà ora
stampato in decine di copie e affisso nei luoghi
pubblici e nei tabelloni
pubblicitari dei Comuni
di Conegliano, San Pietro
di Feletto e San Vende-
Il manifesto è par- va, Marina Altoè, Giorgia
ticolarmente pia- Zanardo e Sara Pautoto
ciuto alla giuria hanno raffigurato due
perché “l’impatto braccia, una bianca e l’alvisivo è accatti- tra nera, collegate a una
vante e giovane”, stessa sacca per trasfusio“il titolo-slogan è ni accompagnate dallo
in rapporto stretto slogan
“CondiVivere”
con la fotografia”, (condividere + vivere).
“il messaggio co- “La condivisione – spiemunica voglia di gano i ragazzi – è un prinfare – insieme –, cipio necessario alla vita.
dà slancio e pro- Deve avvenire anche tra
spettiva all’agire diverse culture... L’uguaquotidiano”. Ap- glianza è rappresentata
prezzato anche dal sangue, dello stesso
dai visitatori del colore in tutti noi e nesito www.pgcone- cessario alla vita”. “Rigliano.it, dove so- chiama l’attenzione con
ProgresSpot: il manifesto vincitore no pubblicati tutun intelligente gioco di
ti e 57 i
miano.
manifesti parte“I cereali INTEGRAli” so- cipanti al conno cinque studenti della corso. Il lavori
seconda B del liceo classi- dei “cereali” conco “Marconi”: Alessandro ta una cinquanDal Cin, Francesca Tesser, tina di commenSilvia Moretti, Mario De ti, perlopiù molZanet e Carlotta Gobbi. to positivi.
“Le diverse scarpe – spie- Più di impatto la
gano i ragazzi – rappre- creazione di altri
sentano le varie culture, cinque studenti
le diversità e le ricchezze del classico Mardi ciascuno unite da un coni, “I Gioielli
laccio unico, legate con Indiscreti” della
saldi nodi, per percorrere seconda A, che
insieme un cammino co- hanno avuto una
mune, un’unica salita per menzione dalla
raggiungere una grande giuria. Cristina
meta”.
Nadal, Silvia Ga- ProgresSpot: uno dei due manifesti che hanno ottenuto una menzione
A LUTRANO UN CORSO RIVOLTO
A TUTTA LA SINISTRA PIAVE
Volontari si diventa!
Associazione volontaL
’
ri di solidarietà onlus
ha organizzato un corso di
formazione al volontariato che inizierà il 9 marzo
prossimo e si svolgerà con
cadenza settimanale (esclusa la Settimana santa).
L’iniziativa è rivolta a giovani che desiderano fare
un’esperienza di volontariato all’estero; volontari
già impegnati in associazioni del territorio; tutti coloro che sono interessati al
mondo del volontariato.
Gli incontri si terranno nella sala parrocchiale di Lutrano (di fronte al Gemma
Grill) dalle 20.30 alle 22.30.
Questo il programma.
Marzo: venerdì 9 “I diritti
dei bambini non hanno
confini”, Rossana Terni psicologa; venerdì 16 “Una vita al servizio degli ultimi”,
Francesco Bianchi storico;
venerdì 23 “Il volontario: identità e motivazioni”, Giuliana Pin psicologa; venerdì
30 riflessioni, testimonianze di volontari e suggeri-
menti dei missionari. Aprile: venerdì 13 “Nuovi
stili di vita: le relazioni umane come vera ricchezza”, padre Adriano Sella responsabile della Commissione nuovi stili di vita della diocesi di Padova; venerdì 20 “Dinamiche dell’incontro con culture diverse: Africa e America Latina”, padre Ermanno Savarino missionario della
Consolata della casa di Vittorio.
Quanti desiderano partecipare al corso o avere
informazioni più dettagliate, possono comunicare tramite e-mail [email protected] o telefonare ai numeri 043839877 oppure 0422717469.
parole, che rimane subito
in mente”, ha giustamente decretato la giuria.
Menzione anche per “I 5
travagliati” della seconda
A del liceo Marconi (Federico Lorenzo Mantl, Ilaria Rosolen, Sarah De
Zotti, Lisa Bernardi e Antonio Peruzzi) che hanno
raffigurato tre medici che
stanno operando il mondo: “La co-operazione, secondo noi, è un intervento necessario alla formazione di un mondo e di una società più vivibili e uniti. Come chirurghi muniti di ago e filo, noi tutti
dobbiamo quindi cooperare assieme e operare sul
mondo andando oltre le
diversità e ‘asportando’ i
pregiudizi”.
Anche questa terza edizione del concorso ha ottenuto un ottimo riscontro: 66 gruppi iscritti (56
delle scuole e 10 delle parrocchie) per un totale
complessivo di 411 partecipanti. 57 i gruppi che
sono riusciti a presentare
un loro elaborato.
I manifesti sono tutti pubblicati sul sito della Pastorale giovanile. Chi lo
desidera può lasciare un
commento.
Federico Citron
IN BREVE
Giornata del riso
Al termine delle messe festive di sabato 3 e domenica 4 marzo i volontari di
Africa Chiama offrono un
sacchetto di riso nelle chiese di San Rocco, Parè e
frati Cappuccini. Con le offerte libere raccolte verranno finanziati progetti del
Cuamm in Africa.
Padre Sirio
“La casa dei trent’anni” è il
tema del terzo incontro tenuto da padre Sirio Zanoni
nella chiesa di Parè. Appuntamento lunedì 5 marzo alle 20.30.
Adorazione
in Quaresima
Giovedì 8 marzo, nella
chiesa del collegio Immacolata, seconda adorazione
eucaristica nel tempo quaresimale promossa dalla
Commissione liturgia della
forania di Conegliano. Alle
19 vespri solenni con esposizione del Santissimo,
conclusione alle 22 con la
benedizione eucaristica.
In bici dall’Italia
ai Balcani
Venerdì 2 marzo, alle 21
nella sala dell’ex Informagiovani in piazzale San Martino, Laura Zanetti e Massimo Braghini, di Brescia,
raccontano il loro viaggio in
bicicletta dall’Italia ai Balcani. Organizza Liberalabici. Informazioni: www.liberalabici.it, 0438-460445.
Dai nostri paesi Conegliano - Coneglianese
4 marzo 2012
ELETTO PRESIDENTE DELLA SEZIONE DI CONEGLIANO
Benedetti
guida gli alpini
G
iuseppe Benedetti,
classe 1953, del
Gruppo Alpini Codognè, naja nel Battaglion
Gemona di stanza a Pontebba, sposato, tre figli, è il
nuovo presidente della Sezione Ana di Conegliano, il
più giovane dalla sua costituizione, nel 1925.
Benedetti, che è prossimo
a diventare nonno, ha fatto una lunga gavetta prima
di assumere la responsabilità sezionale più alta per
un alpino. Entrato nel
Gruppo Codogné fin dalla sua fondazione, nel
1990, è stato sempre consigliere, poi vice capogruppo e capogruppo. Dal
2004 ha assunto anche cariche sezionali, tra le altre,
quelle di vice presidente
e vice presidente vicario.
Domenica 26 febbraio,
dopo la sua elezione,
Giuseppe Benedetti ha
rivolto un discorso carico di emozione ai 188
delegati riuniti all’auditorium Toniolo di Conegliano per l’annuale
assemblea sezionale dell’Ana.
«Ho raccolto uno zaino
impegnativo e pieno di cose belle e spero che quando lo poserò a terra sia ancora altrettanto bello».
Il presidente uscente Battista Bozzoli ha posto l’accento sui giovani e sugli alpini che per vari motivi non
si avvicinano all’associazione.
«Ci sono settori importanti come lo sport, il volontariato con il banco farmaceutico, il banco alimentare, la protezione civile, dove anche i giovani
possono trovare spazio e
avvicinarsi agli alpini. Ci
sono poi tanti alpini di cui
non si conosce l’esistenza;
alpini che ci sono e che
dobbiamo cercare perché
I NUMERI
Al 31 dicembre
2011 la Sezione
contava 5.872
soci suddivisi in
30 gruppi. 4.681
sono alpini,
1.177 aggregati
e 14 aiutanti
Agenda Conegliano
SABATO 3
Dalle 14 alle 18 è aperto il Museo
del caffè in via Tiziano Vecellio 2. Visita guidata gratuita al museo, alla
scoperta della filiera del caffè, con
degustazione libera dell’espresso
Dersut. Per informazioni: www.dersut.it.
Dalle 14.30 alle 18.30, alla villa Conti Caballini di Sassoferrato, pomeriggio musicale con ballo.
Alle 18, dai padri Dehoniani a Costa,
incontro con la “Parola del sabato
sera”, occasione di ascolto e condivisione del Vangelo per i giovani dai
18 anni.
Alle 21.30 sul palco della Zoppas Arena arriva
Maurizio Crozza (nella
foto) con il suo nuovo
spettacolo satirico. Ingresso a pagamento.
Alle
22,
all’Apartamento Hoffman, Pontiak in concerto. Ingresso riservato ai
soci Arci.
DOMENICA 4
Il Cai organizza per questa domenica la gita sci escursionistica sul
monte Setole, gruppo del Lagorai.
Alle 10 visita al cimitero ebraico,
condotta da Marisa Zanussi.
Alle 16.30, all’auditorium Dina Orsi,
per “Piccola scena” spettacolo “Mimì
e la felicità” della compagnia La Piccionaia-I Carrara. Con Ketty Grun-
chi. Adatto ai bambini dai 3 ai 7 anni. Ingresso a pagamento.
LUNEDÌ 5
Alle 15, nella sala conferenze di piazzale Zoppas, corso dell’Università
degli adulti e anziani sui farmaci naturali “Grassi buoni e cattivi”. Segue
alle 16.10 il corso di filosofia.
Alle 21, nella sala conferenze di piazzale Zoppas, proiezione di diapositive di viaggio “Egitto. Faraoni ed eclissi di sole” di Sergio Costantini. Organizza Avventure nel mondo.
MARTEDÌ 6
Alle 15, nell’aula magna del liceo scientifico, incontro culturale
sull’arte “Eccezionali
presenze femminili
nell’arte del Novecento: Georgia O’Keefee
pittrice, Tina Modotti
fotografa, Peggy Guggenheim collezionista” dell’Università aperta. Segue
alle 16.10 il corso di filosofia “I maestri della filosofia”.
GIOVEDÌ 8
Alle 15, nell’aula magna del liceo
Marconi, conferenza “Problemi etici
posti dalle biotecnologie mediche:
cellule staminali, clonazione”. Relatore Gianni Tamino, ex europarlamentare e docente all’Università di
Padova. Organizza l’Università a-
SAN VENDEMIANO
LA VOTAZIONE
Votazione per il Presidente della Sezione: Giuseppe
Benedetti, voti 119; Pietro
Masutti, voti 52; Alberto
Galli, voti 10: Paolo Gai, voti 3; Andrea Danieli, voti 3;
Luigi Maretto, voti 1.
Elezione di sette consiglieri: Matteo Villanova gr. Sernaglia della Battaglia, voti
159 (rieletto); Marsilio Rusalen gr. Pieve di Soligo, voti 152 (rieletto); Luciano
Barzotto gr. Santa Lucia di
Piave, voti 145 (rieletto);
Antonio Dall’Anese gr. Mareno di Piave, voti 140 (rieletto); G. Battista Zaia gr.
Codognè, voti 120 (rieletto); Giovanni Bellè gr. Solighetto, voti 119; Savino
Schiavon gr. Vazzola, voti
112 - Primo dei non eletti:
Massimo Battistuzzi gr.
Orsago, voti 106.
Giuseppe Benedetti
diano il loro contributo all’associazione».
Cosa porta dell’esperienza
maturata nel Gruppo Codogné e in Sezione in questo incarico da presidente?
«In Sezione ho lavorato insieme al presidente Antonio Daminato che mi ha
messo in condizione di agire, di andare avanti e di
maturare esperienze importanti all’interno dell’associazione. Del presidente
Battista Bozzoli ho fatto tesoro del rigore con cui bisogna portare avanti la nostra associazione d’arma,
fatta di principi, impegno
perta.
Alle 17.30, nella sala conferenze di
piazzale Fratelli Zoppas, conferenza
di Antonio Zappador su “Mazzini e
Garibaldi nell’opinione pubblica inglese”. Organizza la Società Dante Alighieri comitato di Conegliano.
Alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi,
concerto e conferenza in occasione
della Giornata internazionale della donna. Tradizionale appuntamento organizzato dal sindacato
Pensionati Cgil, Cisl e Uil, che prevede l’intervento della rappresentante Fnp/Cisl su tematiche riguardanti il mondo femminile e, a seguire, un momento di intrattenimento
musicale con la Corale femminile di
Vittorio Veneto.
Alle 21, al Castello, “Voce di donna”
spettacolo itinerante con cena della
compagnia teatrale CostrettiOltreconfine.
VENERDÌ 9
Alle 10.30, al teatro Accademia, musical in lingua inglese “Guys and dolls jr” per i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori. Regia di Daryl
Branch. A cura di Palkettostage. Ingresso a pagamento.
Alle 15, nella sala conferenze di piazzale Zoppas, corso di educazione
civica “Il mestiere meno conosciuto:
il cittadino” dell’Università degli adulti
e anziani. Alle 16.10 tocca al corso
di psicologia “Apprezzamento, gratitudine, benessere”.
31
e spirito alpino. Nel Gruppo Codogné c’è un grande
lavoro nelle scuole con un
progetto di cultura alpina
fatto di visite al Bosco delle Penne Mozze, al Museo
degli Alpini, di incontri e
visite sui luoghi della
Grande Guerra. Credo sia
un lavoro importante che
onora lo spirito e lo statuto dell’Ana».
Antonio Menegon
IL VESCOVO RAVIGNANI
RICORDA DON CALIMAN
omenica 4 marzo, nella chieD
sa parrocchiale di San Vendemiano, durante la messa delle
10.30 viene ricordato don Eugenio Caliman (nella foto), in occasione del quindicesimo anniversario dalla morte. La messa verrà
presieduta dal vescovo Eugenio
Ravignani e concelebrata da alcuni sacerdoti che lo hanno conosciuto. Animeranno i suoi
chierichetti con i canti di allora.
GIUSEPPE ZAGO HA 100 ANNI!
abato 3 marzo Giuseppe Zago
Sdi San
compie cento anni. Originario
Polo di Piave, vive da molti anni a San Vendemiano, attualmente con uno dei due figli. È bisnonno di Lorenzo, di due anni e
mezzo. Purtroppo non può condividere la gioia per i nipoti e i pronipoti con la moglie Angela Tonon mancata da diverso tempo. Il
signor Giuseppe, che nella sua vita ha fatto prima il contadino e poi l’operaio, è ancora totalmente autosufficiente e in gran forma, anche mentale. I
familiari, che gli sono molto affezionati, lo festeggiano domenica 4 marzo nella messa festiva delle 10.30 insieme alla comunità.
SPORT E FEDE, CONVEGNO
ome conciliare sport e fede?” è il titolo del terzo e ul“mosso
Ctimo
incontro del ciclo “Camminare con i tempi” prodal Centro giovanile San Vendemiale e dal Centro
culturale “Albino Luciani”. L’appuntamento è fissato per venerdì 9 marzo alle 20.30 all’oratorio di S. Vendemiano. Interverrà Roberto Carrer, assistente arbitro in serie A.
32
Dai nostri paesi Coneglianese
4 marzo 2012
FIERA DI GODEGA, IN PALIO UN PIENO DI BENZINA GRATIS
i apre sabato 3 marzo alle 8.30
Smanifestazione
l’Antica Fiera di Godega, la
della tradizione
contadina organizzata dal Comune con la collaborazione della Pro loco, sintesi di due antichi
appuntamenti, il mercato franco
di Godega e la fiera di Sant’Urbano di Pianzano. Gli animali, un
tempo protagonisti, sono ancor
oggi al centro dell’evento che, dal
3 al 5 marzo, calamiterà in quest’angolo della Marca trevigiana
migliaia di visitatori, di ogni età.
Alle 9 di sabato si tiene un convegno di grande interesse: “Sicurezza & fuoco amico. Regole e
norme per la prevenzione degli
incendi”, organizzato dal Comune di Godega in collaborazione
con Assocosma. L’inaugurazione
è prevista per le 10.30 con le
majorette Magic Star di Jesolo e
la banda musicale di Ponte di Piave e Salgareda. Gli spazi espositivi rimarranno aperti fino alle
20, in serata è prevista la cena trevigiana. Domenica 4 marzo la
Fiera sarà visitabile dalle 8.30 alle 20 e lunedì 5 dalle 8.30 alle 19.
Tra tutti i biglietti interi che verranno staccati nella tre giorni della manifestazione ci sarà anche
quello fortunato abbinato al bonus che permetterà di girare in
auto, per un anno intero, senza
dover pensare al pieno di benzina, perché assicurato dal premio.
Il bonus-benzina è messo a disposizione da uno sponsor in collaborazione con il Comune di
Godega e la Pro loco.
SECONDO PREMIO DI LAUREA
IN MEMORIA DI ALBERTO LOSSO
l 17 febbraio è stato consegnato il secondo premio di laurea, per l’anIfacoltà
no accademico 2010-2011, in memoria di Alberto Losso, presso la
di Biotecnologie di Bologna, la stessa frequentata da Alberto.
Il premio è stato attribuito ad Agnese Cristini, che ha svolto una tesi
sperimentale incentrata sullo sviluppo di una tecnica per individuare
la posizione esatta sul doppio filamento dei danni al dna. La dottoressa
sta ora svolgendo il dottorato presso un Istituto scientifico di Tolone,
in stretto contatto con il reparto oncologico dell’ospedale della città.
Per i due premi sinora assegnati si è utilizzato quanto ricavato nei giorni successivi alla tragica scomparsa dello studente universitario ventunenne di Orsago avvenuta la mattina di Pasqua del 2009 a causa di
un incidente stradale a poche centinaia di metri da casa. Per il futuro
sarà la famiglia a finanziare la borsa di studio.
BREVI PONTEBBANA
È SCOMPARSA SUOR IDA TOMASI
ORSAGO: la storia dell’astronomia
attraverso i francobolli
Innamorata
dell’Africa
Lo scorso 12 febbraio è mancata suor Ida Tomasi, comboniana. La ricorda la sorella suor Gemma.
È
stata una fortuna aver avuto suor Ida
come sorella maggiore. Era innamorata di
Dio e dell’Africa. Nata a
Campomolino di Gaiarine il 2 dicembre 1941, la
sua vocazione missionaria è stata nutrita, nei primi anni di vita, dalla fede
viva e concreta della gente semplice di questo paese.
È partita molto giovane
per l’Uganda desiderosa di
morire martire per quella
gente. Per trenta lunghi
anni ha donato, senza misura, tra scenari di guerra
e devastazione, tutto ciò
che possedeva ai poveri,
condividendo tempo, intelligenza, attenzione, amicizia, sacrificio, gioia,
sofferenza ma soprattutto amore per la vita.
Sapeva godere delle piccole cose e valorizzarle al
massimo. Avrebbe voluto
capovolgere il mondo africano attraverso l’istruzione, la cultura , la dife-
LAVORÒ A MISNA
uor Ida ha lavorato all’agenzia missionaria
Misna, trasmettendo alla redazione il suo
profondo amore per l’Africa. Per la Emi nel 2001
aveva pubblicato “Missionarie martiri in Africa”, un libro sulla storia di
38 religiose, nate nei cinque continenti, che in 12
Paesi africani hanno dato la vita per la missione.
S
sa dei diritti della donna
l’inculturazione soprattutto nel promuovere la
donna, ma si sentiva impotente di fronte ai numerosi limiti che le impedivano di risolvere i problemi.
Ben presto, quando ancora era piena di energie, il
Padrone della vita, che
possiede un “navigatore”
esclusivo ha detto: “Ricalcolo”. E la vita di Ida ha
preso una svolta diversa
dai nostri calcoli umani.
Le indicazioni stradali erano queste: via del Calvario numero “sessantasei”, con soste obbligato-
rie per riprendere fiato.
Meta: Mistero della redenzione e della risurrezione.
Un controllo medico fatto prima di ripartire per
l’Uganda porta la seguente diagnosi: metastasi polmonare.
Ida ha dovuto rimanere in
Italia per seguire le necessarie terapie. Ma non si arrende. Non vuole rimanere con le mani in mano. Si
mette a servizio in una
parrocchia a Trento-Martignano, e conquista i cuori della gente riuscendo a
trasmettere, con l’aiuto e
la forza dello Spirito Santo, una forte carica di gioia
e di speranza soprattutto
ai bambini e ai loro genitori. La sua malattia è stata lunga e dolorosa.
Il 18 febbraio scorso è entrata serenamente in
un’altra dimensione, quella più vera.
Vorrei, come sorella e come salesiana, dire a tutti,
ma in particolar modo ai
giovani, che Dio chiama
ancora a lasciare tutto per
donarsi senza misura.
Vorrei poi dire il mio grazie alle suore Combonia-
Giovedì 8 marzo, alle 20.30 all’ex cinema Cristallo di Orsago, incontro con Renato Dicati, esperto in radioastronomia, che proporrà una riflessione sul tema “Storia dell’astronomia attraverso i francobolli”. Dicati si è laureato in astrofisica all’Università di Milano nel 1975 e
da una ventina d’anni si dedica alla divulgazione scientifica attraverso pubblicazioni, conferenze, incontri e osservazioni astronomiche. È membro del consiglio direttivo dell’Unione stampa filatelica italiana e fin dal 1960
raccoglie francobolli dedicati all’astronomia. Nel 2010
ha pubblicato un volume in cui sono riprodotti i francobolli finora raccolti. Ingresso libero. Organizza il circolo
culturale “Don Giuseppe Zago”.
Suor Ida Tomasi
ne della Casa Madre Fiorentina di Verona, per l’umanità dimostrata nei
confronti di Ida. Se la sono “presa sulle spalle”,
hanno versato sulle sue ferite olio lenitivo di squisita carità. Pazienti, premurose e disponibili a ogni ora del giorno e della notte. Commovente è stato
anche il lavoro del personale che ha svolto il proprio dovere in punta di
piedi e con il sorriso sulle
labbra. Lisa, prima di entrare in camera, si toglieva gli zoccoli per non disturbarla. Il dottor Alessandro Fedrizzi l’ha accompagnata con dedizione durante la terapia del
dolore concordata con lei.
Accanto a lui c’era la presenza del grande amico di
Ida, il dottor Giuliano Mariotti.
Ora dal cielo suor Ida continuerà la sua missione.
Invochiamo il suo aiuto
perché altri testimoni
continuino ad annunciare il Vangelo come lei.
Suor Gemma Tomasi
CODOGNÈ: l’osteoporosi
Martedì 6 marzo alle 20.45 nella sala conferenza della
biblioteca di Codognè Ruggero Spinazzè, dirigente medico dell’Ulss 7 e collaboratore del nostro settimanale,
terrà un incontro sul tema “Osteoporosi post menopausa”. Secondo appuntamento del percorso “Obiettivo salute” promosso dal Comune.
BREVI FELETTO
Lezione sul Bellotto
Mercoledì 7 marzo, alle 20.30 nel municipio di Rua, lezione d’arte su “Bernardo Bellotto e la pittura paesaggistica” a cura di Cinzia Tardivel. Organizza la biblioteca comunale di San Pietro di Feletto. Ingresso gratuito.
Il 10 marzo alle 17.30 Tardivel guiderà una visita alla mostra delle opere del Bellotto allestita a palazzo Sarcinelli
a Conegliano. Prenotazioni in biblioteca 0438-486117.
Amministratori, compensi ridotti
GAIARINE: PREMIATI I
DONATORI AVIS “IN PENSIONE”
A San Pietro di Feletto sindaco, vicesindaco e assessori si tagliano le già magre indennità mensili di un ulteriore 10%. Due le motivazioni: dare un segnale di vicinanza alle famiglie più in difficoltà per la crisi economica e denunciare la cura dimagrante a cui sono stati
sottoposti i Comuni che rende sempre più difficile far
quadrare i conti e chiudere i bilanci. I tagli alle indennità
si tradurranno in un risparmio annuo per il Comune di
San Pietro di Feletto di 4.879 euro.
Con il nuovo provvedimento, che è già entrato in vigore, il sindaco Loris Dalto ha visto passare la sua indennità mensile lorda da 1.150 a 1.035 euro, il vicesindaco Gino Sonego da 570 a 513 euro e i cinque assessori da 450 a 405 euro.
Anche i consiglieri di maggioranza hanno voluto fare la
loro parte rinunciando al gettone di presenza che si tradurrà in un ulteriore risparmio per le casse comunali di
circa 900 euro l’anno.
omenica scorsa, nel
D
salone delle feste del
Club 3 Molini a Campo-
BREVI SAN VENDEMIANO
molino, si è svolta una cerimonia con ex donatori
di sangue del comune di
Gaiarine che, per raggiunti limiti d’età (65 anni), sono andati “in pensione” dall’associazione.
Già da alcuni anni il presidente Celotto aveva il
desiderio di ringraziare i
donatori che hanno fatto
parte dell’Avis per tanti
anni, facendo molte donazioni di sangue, come
Rino Dal Cin (124 dona-
zioni).
La giornata è iniziata con
la celebrazione della messa nella chiesa di Francenigo. È seguito il pranzo
con amici, parenti e avisini insieme al consigliere
provinciale Avis, Mauro
Favret, e alcuni amministratori comunali che sono anche donatori di sangue. Nel pomeriggio è stata consegnata una pergamena di riconoscenza, per
l’opera svolta, a: Canzian
Giorgio, Baggio Francesco, Foltran Tito, Ongaro
Paolo, De Marchi Fernan-
Al via i gruppi di cammino
Sabato 3 marzo, alle 10 nella sala mostre del Comune
di San Vendemiano, si tiene un incontro di presentazione
dei gruppi di cammino, rivolto a over 60 che desiderano camminare insieme, una o due volte alla settimana,
coordinati da una guida. Per informazioni telefonare allo 0438-408960.
da, Saccon Carla, Rosada
Luigi, De Martin Aldo,
Foltran Emilio, Fossaluzza Pietro, Dardengo Eugenio, Fossaluzza Silvio,
Bressan Antonio, Isola
Mario, Da Ros Giuseppe,
Poletto Guido, Da Cin Rino e dal parroco di Gaiarine don Piero Silvestrini;
li vediamo tutti nella foto
con l’immancabile torta.
Lavori alla scuola media
La ditta Cardin Vito di Roncadelle si è aggiudicata la gara d’appalto per i lavori di sistemazione della scuola media di San Vendemiano. Il valore dell’offerta è di 110 mila 510 euro, con un ribasso del 1,330%.
Dai nostri paesi Coneglianese
4 marzo 2012
INTERVISTA AL PARROCO DI SAN POLO
Costruire
insieme
D
a due anni e mezzo don Lucio Dalla Fontana, dopo
un’esperienza di otto anni
come missionario fra gli
emigrati italiani in Germania, è parroco di San
Polo di Piave e Rai. A San
Polo ha raccolto il testimone da don Giuseppe
De Nardo che, insieme al
compianto mons. Vittorio
Battistin, ha curato per diversi anni la crescita spirituale dei sampolesi.
«Ho trovato una realtà in
cui i valori cristiani sono
ancora vivi - spiega don
Lucio -. Ho orientato il
mio impegno, in particolare, nel far crescere il senso di comunità, per passare da una religiosità “individuale” a una “comunitaria”. Chi si sente parte
della parrocchia dovrebbe
avvertire forte il desiderio
di costruire qualcosa “insieme” e di mostrare come è bello stare “insieme”».
In questo senso vanno letti gli “investimenti” umani nell’oratorio, nell’animazione giovanile, nel
gruppo chierichetti e nel
gruppo famiglie.
«Stiamo lavorando per fare dell’oratorio uno dei
centri della vita comunitaria - racconta il parroco
-. Tra le proposte che abbiamo promosso in oratorio vi sono le feste della
comunità e l’animazione
del sabato pomeriggio.
Questa esperienza è in evoluzione, la stiamo allargando, ma sta già dando
buoni risultati».
Ma chi si prende cura di
tutte queste iniziative? «È
nato un bel gruppo di adulti molto disponibili ed
entusiasti - sottolinea don
Lucio -, persone in genere non già impegnate in altre attività. E nel 2010 si è
costituito il circolo Noi intitolato a Chiara Luce Badano. Inoltre stanno crescendo alcuni giovanissimi animatori che hanno
dato vita al gruppo “Nuova luce”. Anche grazie a loro è partita una prima esperienza di Grest, sebbene in forma ridotta».
Il potenziamento dell’animazione per ragazzi e giovani era un’esigenza sentita a San Polo. Lo testimonia, ad esempio, la massiccia partecipazione alla
recente festa di Carnevale:
22 giovani e adulti hanno
accolto in oratorio più di
cento ragazzi per qualche
ora di festa e allegria.
Non possiamo dimenticare un’altra attività ospitata in oratorio: l’importante servizio di doposcuola,
in particolare per bambini immigrati, promosso
dalla San Vincenzo.
Con i chierichetti don Lucio ha intrapreso un percorso interessante, che
non si limita all’incontro
di formazione liturgica o
allo scambio di battute prima di messa. Ogni anno,
infatti, ne porta una trentina, dalla quarta elementare alla seconda media,
nella casa della parrocchia
di Pieve a Pecol di Zoldo,
per un camposcuola. In
questo modo si è creato un
gruppo ben motivato, ben
presente alle celebrazioni
e promettente per futuri
impegni in parrocchia.
La vera scommessa del
parroco sono gli adulti.
«Alcune coppie impegnate in oratorio si sono lasciate coinvolgere nel neonato gruppo-famiglie che
si ritrova ogni tre settimane e due volte all’anno organizza uscite (in genere a
Spert d’Alpago). È un
gruppo orientato sulla formazione e sulla crescita
spirituale.
Agli adulti è rivolta la lectio divina del lunedì, che
porto avanti insieme al
diacono Gianfranco Fantuzzi, con buoni riscontri.
Infine è partito un percorso di approfondimento
della fede che, per favorire la maggiore partecipazione, si tiene due volte alla settimana, il mattino del
martedì e la sera del giovedì».
E il cammino per rendere
la comunità più partecipe
e consapevole continua.
Federico Citron
SAN POLO: il gruppo famiglie
MARENO: GESTO DI SOLIDARIETÀ
DELLA CLASSE 1959
oetanei in festa senza dimenticare chi sta peggio. È sucC
cesso a Mareno, dove gli amici della classe del ’59 si sono ritrovati per una serata di festa nel salone dell’Oasi Campagnola. Nel corso dell’evento conviviale è nato il desiderio
di raccogliere dei fondi da devolvere in beneficenza, tenendo anche conto del difficile momento che diverse coppie con bambini stanno vivendo. È stata così raccolta la
somma di 200 euro utilizzata, secondo il suggerimento dei
Servizio Sociali del Comune, per l’acquisto di buoni mensa per i bambini che frequentano le scuole. Con la collaborazione degli organi della scuola sono stati così aiutati alcuni bambini della scuola primaria del capoluogo.
S. LUCIA: ANDREA BARZOTTO
PROMOSSO MAGGIORE
l Gruppo Alpini di Santa Lucia di
Izione
Piave festeggia con tanta soddisfail socio Andrea Barzotto per la
promozione al grado di maggiore
dell’artiglieria alpina. Trentanove anni, di Conegliano, Andrea Barzotto
entrò in Accademia Militare a Modena nel 1994. Nel 1998 è tenente al
3° Reggimento artiglieria da montagna di Tolmezzo (Ud), dove comanda la 1ª sezione obici del
Gruppo “Conegliano”. Dal maggio al settembre 2003 è in Afghanistan nella missione Isaf 5, ritornando col grado di capitano. Dal 2006 al 2008 è aiutante maggiore in 1ª al suo Reggimento, dopo di che frequenta con successo il corso di Stato Maggiore dell’Esercito. Andrea Barzotto, che è laureato
in scienze politiche, è oggi in servizio al Comando Brigata
alpina Julia di Udine. Parla inglese e spagnolo ed è insignito
della medaglia Nato per l’operazione Isaf del 2003. MS
IL CAMPANILE NECESSITA DI UN RESTAURO
Agenda La Colonna
uecento-duecentocinquanta mila euD
ro (iva esclusa). Tanto servirà per restaurare il campanile di San Po-
MARTEDÌ 6
lo di Piave. Realizzato nel 1923
su progetto dell’architetto Vincenzo Rinaldo, il manufatto è alto circa 72 metri ed è composto
dal basamento, dal fusto scandito da lesene, dal quadrante dell’orologio e dalla cella campanaria.
Lo scorso settembre a seguito
della caduti di alcuni pezzi di cotto, il sindaco ha disposto la transennatura dell’area circostante il
campanile mentre la parrocchia
ha affidato all’ing. Siro Andrich una perizia statica.
Secondo Andrich non ci sono
problemi statici che riguardano
la struttura muraria e la torre ben
sopporta le azione delle campane in movimento. È però in atto
un degrado delle superfici, che
ha provocato il distacco di frammenti, ed è destinato in breve
tempo a intaccare parti sempre
più interne, fino a compromettere la struttura. Da qui la necessità di un intervento di pulizia,
ricomposizione delle parti staccate e consolidamento.
33
Dalle 16.30 alle 17.15 nella biblioteca di Mareno letture per
bambini della scuola materna.
MERCOLEDÌ 7
Dalle 16.30 alle 17.15 nella biblioteca di Mareno letture per
bambini delle classi 3ª, 4ª e 5ª
elementare.
Alle 21 sempre nella biblioteca
di Mareno incontro mensile dei
lettori appassionati. Tema della serata: “A proposito di donne:
Irène Néwirosky e Nina Berbe-
rova”. Info: 0438-308747. Partecipazione gratuita.
SABATO 10
Alle 21 nella sala teatrale dell’oratorio Don Bosco di San Polo di Piave ultimo appuntamento della stagione teatrale 20112012. La compagnia Casello 24
propone “Imprevisti a nozze”,
preludio nuziale in due atti, tratto da “Il matrimonio perfetto” di
Robin Hawdon. Ingresso: intero
8 euro, ridotto 6. Info: 0422206078.
34
Dai nostri paesi Friuli
4 marzo 2012
SACILE:SI RISPARMIA CON L’ESTENSIONE DEL GAS SACILE: LA RESISTENZA DELLE DONNE A TEATRO
a gara per l’affidaL
mento della gestione
della rete del gas consentirà al Comune di Sacile
di risparmiare oltre 230
mila euro l’anno per dodici anni e di estendere la
rete di distribuzione per
oltre 16 chilometri. Il
bando di gara, infatti,
poneva l’estenzione della
rete a carico del soggetto
aggiudicatario. La prima
trance riguarda l’allaccia-
mento della centrale termica dell’ospedale (800
metri), l’estensione della
rete in strada Geromina
(1700), in via Padernelli
e strada Casut (fino a via
Cellini, 1900) e nella frazione di Casut (fino al
confine con Brugnera,
1300).
La seconda estenderà la
rete fino a Vistorta (strada Campagne, via delle
Pole, via Vistorta per
2800 metri in totale), via
Villorba (850), via Marcandella (400), via Cellini (1280), in zona industriale di Cornadella
(1050), nella zona artigianale Geromina (1000),
in strada San Giovanni di
Livenza (240), in strada
Interna (660) e in via Caliselle (350). La terza
tranche, di 2 mila metri,
si avvierà a partire dal
2014.
SAN GIOVANNI DI LIVENZA/SI CERCA UN CUSTODE
Fattoria sociale, a cantiere
aperto si pianifica il futuro
S
i sta per completare la
realizzazione del primo lotto della nuova
fattoria sociale di San Giovanni di Livenza. Tra le varie attività che verranno organizzate, si proporrà ad alcune persone seguite dai
servizi sociali comunali di
imparare un mestiere gui-
date da tutor specializzati.
La nuova struttura, infatti,
ospiterà al suo interno
un’importante sperimentazione che prevede la coltivazione di particolari erbe
officinali. «In un percorso
che avrà avvio nei prossimi
giorni, una zona del terreno di pertinenza della fat-
L’area ex San Patrignano come si presentava nel giugno 2006 dopo l’abbandono
toria sociale verrà sistemata per la coltura di piante
officinali e frutti di piccoli
dimensioni (lamponi, ribes,..) in collaborazione
con aderenti al Forum provinciale delle Fattorie sociali - ha annunciato il sindaco di Sacile, Roberto Ceraolo - in una cornice di intervento che avrà anche la
supervisione dell’Azienda
sanitaria di Pordenone e
dell’Istituto superiore di Sanità». «Tali attività - ha aggiunto il Responsabile dell’Ambito, Roberto Orlich rientrano nella valutazione
delle abilità di questi soggetti in modo da immaginare ulteriori percorsi di integrazione anche di tipo lavorativo e immaginando, al
contempo, la preparazione
di prodotti sia utilizzabili
nel sistema farmaceutico
sia da immettere sul mercato, come le marmellate,
con il simbolo di “prodotto
abato 3 marzo, alle 20.30
SFlangini
a Palazzo Ragazzoni
Biglia di Sacile, si
tiene lo spettacolo teatrale
“Volontarie della libertà. Le
donne e la Resistenza” di e
con Paola Bacchetti e Massimiliano Sassi, dedicato a
partigiane e staffette della
seconda guerra mondiale.
L’evento, organizzato a cura
dell’Anpi di Sacile, è gratuito. «Parlare di Resistenza
femminile significa entrare
etico” certificato dalla rete
delle fattorie sociali».
E mentre i lavori del primo
lotto della fattoria didattica
procedono spediti, nella
speranza che si possano
concludere entro la fine
della primavera, si cerca una famiglia o una persona
che occupi la casetta del custode e si possa prendere
cura dell’intera struttura,
quando questa sarà completata.
«Il primo lotto dei lavori
prevede la sistemazione di
una piccola casa vicina a
quella che sarà la fattoria
didattica e sociale che abbiamo deciso di destinare a
qualcuno che potrà viverci
stabilmente e che garantirà
cura e attenzione alla zona
in cambio del canone di affitto - spiega il sindaco -. Gli
uffici ora sono impegnati
nel valutare le modalità più
appropriate per trovare la
persona più adatta a questa importante mansione,
con il coinvolgimento della comunità di San Giovanni di Livenza». Verrà
quindi avviato a breve un
percorso di selezione, probabilmente con un avviso
pubblico per manifestazioni di interesse, per quello
che sarà a tutti gli effetti il
custode della fattoria sociale.
Francesca Ceccato
CANEVA: FUORI DALL’UNIONE
MONTANA DEL LIVENZA
BRUGNERA: PRESTO LA FIBRA
OTTICA IN TUTTO IL COMUNE
l consiglio comunale di Caneva, con
i soli voti della maggioranza (i rappresentanti delle minoranze non hanno
partecipato al voto),
ha votato la non adesione del Comune alla nuova Unione montana
del Livenza.
«Caneva, pur estendendosi per una parte su territorio montano, non detiene le caratteristiche del
Comune di montagna - ha
spiegato il sindaco Andrea
Attilio Gava -. La popolazione e le attività economiche si svolgono in pianura e storicamente intratteniamo rapporti con
realtà di pianura come
Fontanafredda e Sacile, a
esempio. Meglio restare
alla finestra per attendere
la nuova configurazione in
regione che perdere i rapporti con i comuni limi-
rugnera esce dal digital divide: l’intero territorio comunale sarà cablato dalla ditta Ncs
Groups srl di Pordenone.
I lavori sono partiti dalla
frazione di Tamai, ma presto si estenderanno al resto del comune. Il sindaco
Ivo Moras afferma: «Mi
ricordo una piacevole serata della primavera 2010
in cui si parlava di
digital divide a Tamai. Ricordo come
molti giovani avessero evidenziato
che la mancanza
del collegamento
alle tecnologie avanzate implicasse
per Tamai una sostanziale divisione dal resto del
mondo. Quella sera, personalmente ed amministrativamente, avevo preso l’impegno di riuscire a
superare questo gap tecnologico».
I
B
trofi. Peraltro la mancata
adesione all’Unione montana non ci toglie il diritto di ricevere i finanziamenti destinati ai Comuni di montagna».
La contrarietà delle minoranze, invece, va letta come criticità generale agli
indirizzi, non risolutivi,
impartiti dall’amministrazione regionale. «Sarebbe
stato meglio trovare una
soluzione definitiva anziché continuare a perdere
tempo e denaro per configurazioni che non sono risolutive» ha chiosato Renato Mirto Monte di “Caneva progressista”.
I primi risultati cominciano a vedersi. «In questi
due anni trascorsi -continua Moras- siamo intervenuti su molti fronti cercando di dotare il comune
della tecnologia necessaria. Abbiamo tentato varie strade ma non riuscendo a ottenere risultati abbiamo deciso di dare
il massimo appoggio a tutte le società private
che avessero voluto
posare la fibra ottica a Tamai, dotandola così della necessaria tecnologia
per essere al passo
con i tempo. I lavori oggi a Tamai, grazie alla ditta Ncs Groups di
Pordenone, sono in fase di
ultimazione. Seguirà la cablatura della frazione di
Maron e più in là è prevista la stessa operazione
anche a Brugnera».
Claudia Stefani
nel cuore di un movimento
di antifascismo “spontaneo”,
perché le donne furono volontarie nel senso pieno del
termine, non essendo obbligate alla renitenza alla leva
dei bandi di arruolamento
della Rsi - spiega Monica
Emmanuelli, presidente dell’Anpi -. Fu proprio questa
scelta, forte e importante,
che permise loro di essere
protagoniste della storia in
uno dei momenti più critici
e dolorosi del nostro Paese.
Nelle parole delle protagoniste si avverte il senso e la
necessità di una lotta che le
vide agire e subire, affrontare arresti, violenze, deportazioni e morte, accettare il destino di familiari e di affetti,
ma dai loro racconti trapela
anche l’amarezza di chi non
si è visto riconoscere il proprio impegno nel secondo
dopoguerra, subendo il silenzio della memoria».
BREVI FRIULI
S.GIOVANNI DEL T.: due segni
A partire da domenica 4 marzo e per ogni domenica di
quaresima il gruppo liturgico proporrà due segni esposti
su un tavolino dedicato: uno per una riflessione evangelica sul senso della domenica, un altro riferito alla “terra”, traendo spunto proprio dall’invito “Abita la terra e vivi con fede”
affinché nascano germogli di vita nuova frutto della Parola
del Vangelo.
SACILE: Centro studi biblici
Giovedì 8 marzo, alle 20.30 in sala Capitanio a Palazzo Carli, si tiene il secondo incontro dell’aggiornamento biblico culturale. Sul tema “A pranzo e a cena con Gesù. Incontro
- condivisione - miracoli” relazionerà Mauro Orsatti, docente bresciano.
SACILE: si presenta la Sacilese
Sabato 10 marzo, alle 14.45 al teatro Ruffo, si presentano
le squadre agonistiche della ciclistica Sacilese che affronteranno la stagione sportiva 2012. La Sacilese venne fondata nel 1947, 65 anni fa.
S. GIOVANNI DEL T.: chierichetti
Dodici bambini, dalla prima alla quinta elementare, hanno
partecipato al rito della vestizione dei chierichetti. L’organico attuale conta circa 30 tra bambini/e e ragazzi/e preparati dal parroco e coordinati dal signor Serafino Colosimo.
SARONE: Albero della solidarietà
Il Gruppo Caritas parrocchiale ringrazia tutti coloro che
hanno aderito con generosità all’iniziativa “Albero della solidarietà”. Sono state distribuite 25 borse spesa a famiglie
della nostra comunità. La prossima iniziativa sarà realizzata durante la quaresima. Se qualcuno fosse a conoscenza
di persone o famiglie in difficoltà economica può segnalarle al Parroco (tel. 0434 77055).
SARONE: festa in maschera
Positiva riuscita della festa in maschera proposta per i ragazzi e coordinata da tanti genitori. Le allegre mascherine
hanno invaso il paese, portando allegria e spensieratezza
per le strade di Sarone.
Dai nostri paesi Opitergino
4 marzo 2012
DUOMO CONFERENZA
GIORNATA DEL RISO
NELL'OPITERGINO
nche quest’anno l’associazione “Africa Chiama” propone alle parrocchie della diocesi la Giornata del riso
durante domeniche di Quaresima.
L’iniziativa, il cui ricavato va ai medici
missionari del Cuamm e ai loro ospedali e centri sanitari, si tiene sabato 3 e
domenica 4 marzo al Duomo di Oderzo. È già fissata, poi, per il 17 e 18 marzo a Mansuè e Basalghelle; in date da definire: Motta di Livenza, Mareno e Portobuffolè.
Per informazione e adesioni alla Giornata del riso scrivere all’email [email protected].
A
ca sul restauro della contro-facciata del Duomo. Sul tema “Dallo studio progettuale… alla fase esecutiva” sono previsti gli interventi del dott. Luca Caburlotto, già Soprintendente ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le provincie di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, la dottoressa Gabriella Delfini, ispettrice
di zona Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici, Paolo Spezzani, autore
delle indagini fotografiche. Porteranno un saluto il parroco di Oderzo mons.
Piersante Dametto, don Fabrizio Mariani dell’Ufficio Arte Sacra diocesano, il vicesindaco Bruno De Luca.
Una Carta della sobrietà
che insegna a vivere
C
arta della sobrietà: è
stata adottata dall’Istituto BrandoliniRota, sulla scia di una riflessione avviata dapprima con
gli insegnanti quindi con gli
allievi della scuola secondaria. La sobrietà è un valore
da riscoprire: è questo il filo
conduttore della Carta, che
si richiama, ma non solo, agli attuali tempi difficili vissuti da tutti. «Non per spaventare o preoccupare, ma
per dare il giusto significato
alle cose e per educarci ad
un sano risparmio. Questo
vale per tutti: per noi adulti,
insegnanti e genitori e soprattutto per il futuro dei nostri figli e allievi. La scuola
ha il compito di formare le
giovani generazioni e tra i
suoi compiti non può mancare quello di essere attenti
ai “segni dei tempi”» dice la
Carta.
Cosa significa sobrietà? Significa moderazione, semplicità, non esteriorità ed apparenza; significa puntare
maggiormente sull’essenziale, evitando tutto ciò che è
eccessivo e superfluo, soprattutto eliminando gli
sprechi.
«La sobrietà oggi è
un dovere di realismo, oltre che di
giustizia e di solidarietà. Questa
Carta della sobrietà della nostra
scuola, quindi, può
diventare una riflessione utile per
tutti, anche allievi
e famiglie, perché
porta a ripensare a
valori e scelte concrete, necessarie
per tutti. La nostra
è una scuola paritaria, cioè pubblica, non statale. Parità sì, ma purtroppo
non economica: la scuola
cattolica ha ottenuto dallo
stato, negli anni passati, la
parità giuridica, ma non è una vera parità, ma solo di
controllo, soprattutto non è
una parità economica. E
quindi siamo una scuola discriminata. In Italia una famiglia non è libera di scegliere la scuola migliore per
suo figlio. Oggi una famiglia
italiana può detrarre le spese veterinarie, ma non quelle per l’istruzione dei figli!
Per la sanità c’è la doppia
possibilità dell’ospedale statale o della clinica convenzionata, per l’istruzione questo non è possibile: perché?
È un’ingiustizia da parte della legislazione italiana, che
continueremo ad affermare
in tutte le sedi opportune.
Ringraziamo l’Agesc per il
costante sostegno nelle varie sedi istituzionali».
Illustrati nel documento alcuni accorgimenti pratici adottati. Per il riscaldamento
ad esempio. Attenzione al-
ODERZO. SLITTATO A LUNEDÌ 12 MARZO L’AVVIO OPERATIVO
Nuovo Pronto Sosccorso
i allungano ancora i
tempi per l’apertura operativa del nuovo Pronto Soccorso. In prima
battuta era stata ipotizzata la data di lunedì 27
per accogliere la popolazione nei nuovi locali organizzati nel vecchio reparto, completamente ristrutturato ed ampliato.
Invece c’è un ritardo. Ieri, l’Usl 9, con una nota
ufficiale, ha annunciato
che il Pronto Soccorso
nuovo sarà definitivamente operativo a parti-
S
re dal 12 marzo. Per altre
settimane bisognerà fare
di necessità virtù, continuando a rivolgersi alla
sede provvisoria, situata
dietro al padiglione della
Maternità. «L’apertura al
pubblico, infatti, è prevista dal 12 marzo prossimo. Una data in ritardo
di qualche giorno rispetto al previsto ma che consente, grazie all’attuale
assenza di attività di portare a termine gli ultimi
accorgimenti tecnici senza alcun disagio per l’u-
CONCESSIONI
CIMITERIALI
enerdì 2 marzo alle ore 18 nelle sale
V
presso il campanile del Duomo di Oderzo su terrà la prima conferenza pubbli-
ADOTTATA ALL’ISTITUTO BRANDOLINI-ROTA DI ODERZO
tenza» spiegano dalla direzione dell’Usl9. Il nuovo pronto soccorso, infatti, è ormai organizzato
per avviare l’attività operativa. Sono ora in corso
gli ultimi collaudi tecnici
di alcune apparecchiature. Dalla data dell’apertura sarà il nuovo definitivo riferimento per l’urgenza e l’emergenza e
verrà sospesa ogni attività nel pronto soccorso
provvisorio installato in
questo periodo in cui era
attivo il cantiere AF
Nel documento il
richiamo ai valori e
varie indicazioni
pratiche per i
ragazzi a scuola
l’abbigliamento, a non lasciare le porte spalancate, a
spegnere le luci quando si esce dall’aula. Più e-mail e più
utilizzo della banca-dati scolastica per risparmiare sulle
spese di carta e fotocopie; e
l’ambiente non può che ringraziare. Ancora , più e-mail
e meno telefono.
Sobrietà in vista anche della
solidarietà: è insita in molte
occasioni extrascolastiche:
domeniche insieme; lotteria
di Natale; feste di fine anno;
sviluppata soprattutto per le
missioni dei Padri Giuseppini in Africa, ma non solo…
«Invitiamo tutti ad evitare lo
spreco e l’apparenza, anzitutto qui a scuola, e, perché
no, anche a casa - recita ancora la Carta -. Nel cibo (intervalli e mensa); - nel vestiario e look: spesso si sente dire che i nostri ragazzi
sono troppo attenti alle firme e alle marche…- nell’uso
delle cose: noi uomini del
duemila siamo presi dalla
mania dell’ultimo ritrovato
elettronico, dell’oggetto che
fa tendenza; - nell’uso del
tempo: ritroviamo lo spazio
per le cose essenziali, vere,
semplici, normali». È un documento semplice che invita ad una forte riflessione.
Appunto per adeguare i propri comportamenti ai segni
dei tempi.
Annalisa Fregonese
lcune concessioni cimiteA
riali sono in scadenza. A
partire dal 6 marzo, fanno sapere dal Municipio, si procederà
si procederà all’estumulazione
ordinaria delle salme la cui concessione, scaduta nel 2011, non
è stata rinnovata. Chiunque abbia interesse si presenti al più
presto presso l’Ufficio demografici del Comune per l’eventuale rinnovo della concessione. AF
IN SEGUITO ALLA MORTE DEI DUE ANZIANI
Il caso Pagani
inquieta il Consiglio
ue sono stati gli anziani
D
morti nel nucleo Pagani
della Casa di riposo. Ora dai
banchi del consiglio comunale parte veemente la richiesta che vengano individuate le responsabilità. Che
non accada insomma come
le solite cose all’italiana: che
si verifichi uno scaricabarile,
che alla fine non si capisca
mai chi è il responsabile di
queste morti. Michele Sarri,
consigliere della Lega Nord,
ha espresso durante il consiglio comunale della scorsa
settimana, sia al presidente
della casa di riposo Sandro
Valerio che al sindaco Pietro
Dalla Libera che l’ha nominato, la richiesta che i responsabili siano individuati.
«Non è un momento da cavalcare politicamente - ha
sottolineato Sarri -. Mi auguro emerga un responsabile,
anche dietro agli enti c’è sempre qualcuno che è responsabile. Senza voler colpevolizzare nessuno - ha ribadito
- invito il sindaco Dalla Libera e il presidente Valerio a
mettere in atto tutte le iniziative possibile a far sì che le
responsabilità emergano».
Brevissimo l’intervento del
dottor Valerio che con poche,
scarne frasi, ha relazionato
Agenda Opitergino
DOMENICA 4 MARZO
Il vescovo cresima a Portobuffolè.
Mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato in centro storico.
Alle 14.30 allo Stadio Opitergium:
Opitergina - Edo Mestre, calcio.
Alle 18 al PalaOpitergium: Oderzo
- Pallacanestro Coroipese, incontro
valido per il campionato DMC girone C di basket.
Cooperativa Sociale “l’Incontro”.
MARTEDÌ 6
Alle 19.30 e 22 al cinema Cristallo: proiezione del film Le nevi del
Kilimangiaro di Robért Guediguian, a cura del circolo cinematografico Pietro Dal Monaco. Ingresso: intero 5 euro, ridotto 4 euro. Replica dopodomani, alle 21, con il dibattito.
LUNEDÌ 5
Alle 20.30 nella sala del Campanile: ultimo incontro, con dibattito,
della scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale,
modulo economico. Organizza l’ufficio diocesano Pastorale Sociale
e Lavoro. Relatori Luciano Moro e
Bruno Pozzobon, fondatori della
35
MERCOLEDÌ 7
Alle 20.45 a Spazio Zero (via Martiri della Libertà 5): Proiezione del
documentario "The Mindscape of
Alan Moore".
* Farmacie di turno: Scotto, via
Umberto I 28, tel. 0422 712221.
sull’accaduto. «È tutto molto
triste - ha sottolineato - anche
il personale è stato duramente segnato, perchè si è venuto a creare un evento irreparabile». L’intossicazione alimentare che ha coinvolto oltre quaranta ospiti, con due
decessi, l’esposto dell’Ulss 9
alla Procura della repubblica,
l’avvio di un’indagine, l’istituzione di una commissione
per verificare come il batterio-killer abbia potuto diffondersi. Il tutto coperto dal segreto istruttorio, Valerio l’ha
ribadito. Perchè il reato ipotizzato è quello di omicidio
colposo plurimo, anche se al
momento nessun soggetto è
stato iscritto nel registro degli indagati. Anche la Regione Veneto sta seguendo da vicino la cosa, l’assessore Sernagiotto ha auspicato che
quanto prima venga fatta
chiarezza. Egli ha pure annunciato una serie di controlli
a tappeto nelle Case di riposo di tutta la regione. Tangibile la mestizia nell’aula di Cà
Diedo, con la seduta apertasi con un minuto di silenzio.
Per commemorare i due anziani morti e, insieme con loro, i tre giovani periti nell’incidente avvenuto a Fagarè ed
i militari morti in Afghanistan. «Siamo dispiaciuti di ciò
che è avvenuto - ha detto il
sindaco Dalla Libera - alle famiglie vada la vicinanza di
quest’amministrazione. Diamo il nostro sostegno all’amministrazione della Casa di
riposo, che ha sempre lavorato bene». «Auspico che
quanto prima - ha ribadito
Sandro Valerio - venga fatta
chiarezza sulla cosa». Marcello Ferri, già presidente della Rao, non si fa troppe illusioni. «La responsabilità finale, sotto il profilo penale ha detto - non emergerà
mai». Secondo Ferri qualcosa potrebbe risultare se le famiglie dei deceduti intraprenderanno un’azione legale. Solo l’anziano di Carbonera aveva dei familiari.
Quello di Meduna era solo al
mondo, adottato da medunesi. AF
36
Dai nostri paesi Mottense - Veneziano
4 marzo 2012
DA MOTTA ALL’UGANDA
Un reparto maternità
intitolato a Someda
De Marco
è un ospedale in Africa dedicato a
un mottense. L’ospedale, anzi il reparto maternità, è quello di Moroto, nello stato dell’Uganda, il mottense è Igino
Someda De Marco, già primario all’ospedale di Motta di Livenza e di Pordenone, scomparso vent’anni fa.
A Motta è dedicata a lui la biblioteca co-
C’
munale, mentre in ospedale c’è un
padiglione in sua memoria.
Ma proprio poche settimane fa il
movimento Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, in un suo viaggio in loco, ha segnalato la recente dedica del Maternity Ward, ossia il reparto maternità, al compianto primario mottense.
«Someda De Marco – spiegano dal movimento – è scomparso il 17 ottobre di
vent’anni fa, ma rimane vivo nel ricordo di molti la capacità professionale e an-
502ESIMO
APPARIZIONE
enerdì 9 marzo si ceV
lebra il 502esimo anniversario del’Apparizio-
cor di più l’umanità e la dedizione del
medico ostetrico ginecologo mottense.
Abbiamo sempre pensato che queste
sue doti fossero da additare anche in un
luogo così lontano».
COMUNE E SAN VINCENZO SEGUONO 50 NUCLEI
Quante famiglie
in ginocchio!
L
a crisi economica,
che non offre segni di
tregua, sta mettendo
in ginocchio le famiglie.
I numeri della crisi parlano chiaro: a Motta di Livenza sono una cinquantina le famiglie assistite dall’associazione San Vincenzo per la più fondamentale
delle esigenze, ovvero il cibo. Le istituzioni cercano
di venire incontro ai casi
più gravi con l’aiuto fondamentale delle associazioni
di volontariato. Ad inizio
gennaio è entrata in vigore
la convenzione triennale
tra il Comune di Motta e
l’associazione Società San
Vincenzo De Paoli Consiglio Centrale di Vittorio
Veneto Onlus per la collaborazione nello svolgimento di interventi di supporto della persona. La convenzione prevede una
stretta collaborazione fra
l’ufficio dei Servizi Sociali
comunale ed i volontari
della San
Vincenzo
nell’assistenza alle persone e ai
nuclei famigliari
in difficoltà e
stabilisce
gli impegni reciproci fra
le parti. Un incontro mensile fra assistente sociale e
volontari permetterà di verificare la situazione dei diversi casi seguiti dalla San
Vincenzo sia attraverso il
Banco Alimentare (circa una cinquantina le famiglie
seguite negli ultimi 2-3 anni - quasi il doppio rispetto al dato storico - cui è stata erogata una spesa con
cadenza mensile) che attraverso le visite domiciliari e altri interventi di carattere economico (per bol-
MOTTA, AZIENDA CEDUTA, OPERAI SENZA
STIPENDIO E IL NUOVO TITOLARE MAI VISTO
Il caso Diesse
zienda ceduta: nuovo
A
titolare introvabile e lavoratori abbandonati a se
stessi. È quanto sta accadendo ai dipendenti della
“Diesse srl”, azienda situata
in zona industriale Motta
Nord che realizzava cornici e finitura per mobili, dopo che nel settembre scorso il vecchio proprietario,
l’imprenditore gorghense
Pierangelo De Piccoli, ha ceduto le quote dell’azienda.
Il nuovo proprietario, che
da visura camerale risulta
essere il 36enne Roberto
Bartilucci residente a Bibione di San Michele al Tagliamento, non si è mai pre-
sentato ai lavoratori. «Il
nuovo titolare è irrintracciabile -. spiegano i sindacalisti Cristian Dalla Pozza
della Fillea Cgil e Gianluca
Quatrale della Feneal Uil -.
Dal settembre scorso i dipendenti non percepiscono
alcun sostegno sociale: la
cassa integrazione in deroga è stata approvata ma i lavoratori non la percepiscono perché il nuovo proprietario non ha dato il mandato allo studio commerciale
che seguiva l’azienda di inviare le pratiche. Abbiamo
fatto di tutto per rintracciarlo: Bartilucci è stato
convocato da Provincia e
lette e altre spese).
Sulla base degli interventi
effettuati il Comune potrà
erogare all’associazione un
contributo annuo fino a 3
mila euro, in linea con
quanto già fatto in questi
ultimi anni.
«Si tratta di un atto importante, perché mette nero su
bianco gli impegni delle
parti, riconoscendo ancora
una volta il valore dell’attività svolta dalla San Vincenzo in questi anni e aiutando i volontari a sentire
comune di Motta a Treviso
ma non si è presentato». Di
fronte ad un titolare assente, i dipendenti sono stati
costretti a dimettersi per
giusta causa data l’impossibilità di proseguire il rapporto di lavoro ed in questo
modo riuscire ad avere
un’entrata economica. Per
almeno 8 mesi i nove dipendenti rimasti percepiranno infatti l’indennità di
disoccupazione. «Voglio
sottolineare -commenta
Quatrale della Uil - la situazione di questi lavoratori,
costretti da settembre senza un euro con famiglie e
spese da portare avanti».
Dalla Pozza della Cgil stigmatizza invece il comportamento dell’imprenditore
fantasma: «Quando si vuole aprire un’azienda ci sono
regole ben definite. Altrimenti saremmo tutti capaci di fare gli imprenditori!».
Raddoppiato
il numero delle
famiglie che
necessitano di aiuti
per attivare a fine
mese.
Collaborazione
stretta tra Servizi
sociale e
volontariato
vicina la collaborazione ed
il sostegno dell’amministrazione comunale -commenta il sindaco Paolo Speranzon -. La stretta collaborazione fra assistente sociale e volontari aiuterà, inoltre, a mirare ancora di
più gli interventi sulle situazioni di effettivo bisogno, puntando a debellare,
una volta per tutte, attraverso il confronto periodico, il fenomeno di chi cerca di approfittare della
bontà e disponibilità di volontari e operatori».
Il ruolo fondamentale svolto dalle associazioni sul territorio viene riconosciuto
non solo con le parole ma
anche con i fatti: nelle prossime settimane le famiglie
mottensi riceveranno a casa una lettera con la presentazione dell’iniziativa
del 5 per mille per l’anno
2012, indicando le possibilità di scelta a favore del
Comune oppure delle associazioni mottensi che operano in ambito sociale.
Claudia Stefani
ne della Madonna dei Miracoli. Ricco il programma delle celebrazioni, che
quest’anno coinvolgono in
particolare la comunità di
Cessalto, che dona l’olio
per la Lampada votiva perenne.
In Chiesa, a pag. 14 il programma degli eventi.
TORRE: UFFICIO
TECNICO
APERTO ANCHE
IL SABATO
amministrazione
L
’
comunale di Torre di Mosto informa
la cittadinanza che
l’ufficio tecnico è ora
aperto al pubblico
anche nella giornata
del sabato dalle 8.30
alle 12.30.
LE PROPOSTE PER IL 5 X MILLE
e famiglie mottensi riL
ceveranno a casa una
lettera con la presentazione dell’iniziativa del 5
per mille per l’anno 2012
e relativa alla dichiarazione dei redditi 2011. Le
scelte a favore del Comune andranno a sostenere il
servizio di trasporto e accompagnamento anziani
e malati a visite mediche
e terapie e le famiglie con
figli che frequentano le
scuole dell’infanzia del
territorio. Anche quest’anno insieme alla proposta del Comune saranno presentate anche tutte
le altre associazioni, ad esempio l’Anfass e la Cooperativa Madonna dei Miracoli che operano nel
campo della disabilità; gli
Amici del Cuore nel campo della prevenzione e
riabilitazione cardiologica; la San Vincenzo nell’ambito dell’assistenza
sociale, l’Associazione
Lepido Rocco. Associazioni che hanno fatto richiesta di beneficiare del
contributo del 5 per mille in una logica di sostegno reciproco di tutte le
realtà che operano in ambito sociale. Si spiega in
Comune: «Si tratta di una
scelta importante, visto
che rappresenta una delle poche forme, finora, attraverso la quale i cittadini possono scegliere come destinare almeno una
parte delle proprie tasse.
La scelta del 5 per mille è
da effettuarsi apponendo
la firma sul Modello 730 o
sul Modello Unico per i
soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione, oppure per i non
obbligati alla dichiarazione 730/Unico, presentando il CUD firmato allo
sportello bancario o postale in busta bianca».
MOTTA: INCONTRO SULLE
GIORNATE DEL RISO PER L’AFRICA
ercoledì 7 marzo, alM
le 20.30, nella Sala
Teatro del Patronato Don
Bosco, Motta di Livenza,
la Parrocchia del Duomo
di Motta, la Basilica e il
Centro Culturale “G. La
Pira” organizzano un incontro dal titolo: “13 anni
di Giornate Quaresimali
del Riso: l’obiettivo rimane
il diritto alla salute in Africa”. Il dottor Rinaldo Bonadio, presidente di Africa Chiama-Conegliano, illustrerà il risultato degli
interventi sanitari in Sud
Sudan da parte di Medici
con l’Africa Cuamm di Padova.
UN AFFRESCO IN PIAZZETTA PREDONZANI,
DA UN’INIZIATIVA DI DEL BEL BELLUZ
Fra Claudio a Motta
a qualche giorno l’imD
magine del beato
Claudio Granzotto in piazzetta Predonzani dona pace a quanti si fermano qualche minuto ad osservarla
nella corsa tra una commissione ed un’altra. L’affresco è stato realizzato
dall’artista locale Antonio
Lippi su commissione dell’avvocato e scrittore mottense Emilio Del Bel Belluz. «Ho scelto il soggetto
di comune accordo con
monsignor Rino Bruseghin
- spiega Del Bel Belluz -.
Penso che un’immagine sacra ed il personaggio rappresentato possano ispira-
re ed essere di conforto a
tutti in questo periodo di
crisi».
L’impegno di Del Bel Belluz è quello di realizzare
un’immagine sacra nuova
per le strade di Motta ogni
anno.
L’idea è partita nel 2011 con
la realizzazione di un capitello con all’interno l’affresco della Sacra Famiglia situato in via Contarina e benedetto dal vescovo Corrado.
L’immagine del beato
Claudio si trova nella parete di palazzo Dal Ben in
piazzetta Predonzani, di
fronte all’entrata del
Il nuovo affresco dedicato a fra Claudio
market. «In molti mi hanno chiesto di scrivere un libro sulla figura del beato
Claudio. -afferma Del Bel
Belluz- Sto quindi raccogliendo materiale ed invito
chiunque abbia delle storie, dei ricordi o quant’altro
a contattarmi». Nato a Santa Lucia di Piave il 23 agosto 1900 e morto all’ospedale di Padova il 15 agosto
1947, padre Claudio è stato proclamato beato nel
1994 da papa Giovanni
Paolo II. CS
Domenica 4 scatta
la nona Treviso Marathon
Oltre 2.700 partecipanti, 32 nazioni rappresentate sulla linea di partenza a Vittorio Veneto, tre giorni di eventi. Treviso Marathon si
conferma tra gli appuntamenti più importanti dell’Italia che corre.
Il sipario sulla nona edizione si alza già venerdì
2 marzo, in concomitanza con l’apertura di Ex-
po Run, alle 13, alla Ghirada a Treviso, aperta
poi anche sabato 3 dalle 10 alle 19.
Parallelamente la Ghirada ospiterà anche due
tavole rotonde. Una, venerdì 2 marzo alle 17.30,
dedicata alla corsa: “Da oggi corro anch’io”. Riflessioni e proposte per chi già corre e per chi
inizierà a farlo. L’altra, sabato 3 marzo alle 10,
dedicata ai disabili: “Diversamente abili, ugualmente atleti”. Da venerdì a domenica, in
Piazza dei Signori e Piazza Borsa, enogastro-
nomia in passerella con “Expo Natura”.
Domenica 4 marzo la maratona scatta alle 9.45
da via Cavour a Vittorio Veneto (ma i pattinatori partiranno alle 9.30 e i disabili alle 9.40). Gli
arrivi in Borgo Mazzini, a Treviso, inizieranno
alle 10.45 con le handbike. Alle 12 giungeranno invece sul traguardo i primi podisti.
Nelle gare più importanti si cercano gli eredi
di Ahmed Nasef e Martina Celi, i grandi protagonisti dell’edizione 2011.
INCONTRO DI TRE ATLETI DELLA SQUADRA DELLA
SPERANZA CON GLI ALUNNI DELLA “BRUSTOLON”
I valori dello sport
N
on c’è due senza tre.
Come gli incontri che
la squadra della speranza ha sin qui condotto tra
le scuole, l’ultima la scuola
media “Brustolon” di Conegliano, per diffondere agli
studenti (tra le classi seconda
e terza ce n’erano circa 160)
un messaggio di positività, il
leit-motive della sua mission.
Una strada lungo la quale lo
sport diventa metafora di vita. Vuoi arrivare al traguardo, ottenere quanto ti prefiggi, raggiungere i tuoi sogni?
Mettici sacrificio, passione e
impegno e ce la puoi fare.
La metafora sta anche nel fatto che quei traguardi non devono essere necessariamente
medaglie, trofei, ma valori da
tenere stretti e portare avanti senza riserve.
Di questo ed altro ha parlato
il maniaghese Michele Roveredo, pranoterapeuta di professione, sportivo dentro. Ultramaratoneta tutto d’un pezzo, fisico granitico ma dalla
mente ancora più forte. Quella forza che gli consente di
percorrere fino a 600-700 chilometri in dieci giorni - una
delle sue spedizioni è stata da
Montereale Valcellina a San
Gennaro di Napoli - o di correre una maratona spingendo lei in carrozzina. «Corro
per mia madre malata di Sla
- ha detto Michele ai ragazzi
-: con ogni mia avventura mi
prefiggo di sensibilizzare l’opinione pubblica verso questa malattia, incrementando
così anche la raccolta fondi
per combattere contro la malattia».
Non a caso Michele ha fondato a Pordenone la sezione
di Asla. Roveredo ha mostrato ai ragazzi alcuni video che
lo immortalano con la madre
in azione e spiegato il senso di
alcuni di questi sacrifici, metafora di vita: «Per tutte queste corse ho perso 25 unghie
in tre anni. Per correre meglio ho dovuto rompere, bucare le scarpe. Ragazzi, sappiate che il sacrificio, la passione e i sogni devono essere
coltivati giorno per giorno:
vale nello sport come nella vi-
ta, sia in famiglia che con gli
amici, a scuola e fuori».
Tra i componenti della Squadra
della
speranza
(www.squadradellasperanza.it) c’era anche Valentina
David. Boxer, combattente
nata, sportivamente sa cosa
significhi non mollare mai:
«Mi alleno ogni giorno per
salire sul ring. E chi dice che
non si può? Se si vuole si può,
eccome. Anche noi donne
possiamo ritagliarci uno spazio importante in questa disciplina e trasmettere fiducia
alle altre donne che cercano
di realizzarsi. Il pugilato - ha
aggiunto Valentina - insegna
inoltre il rispetto per l’avversario, domina la collera, controlla il dentro di noi e fa u-
scire il meglio». Cosa che fa
quotidianamente, e siamo all’ultima testimonianza di
questa puntata tra gli studenti, lo sci alpinista Luigi
Savaglia. Lavorare e alimentare costantemente il suo sogno sportivo non è facile: «Bisogna prima di tutto volerlo,
quindi fare sacrifici. Il mio obiettivo è scalare le Seven
Summit, le sette montagne
più alte di ogni Continente.
Tempo per allenarsi e organizzare la spedizione ce né
poco, ma con l’organizzazione e la caparbietà nel voler
raggiungere la meta sognata,
si va avanti a tutta! Con determinazione e il sorriso».
Tre esempi di sport, tre metafore di vita.
DOMENICA 4 A VIDOR AL VIA LA “VENETO CUP”
Mtb sui colli del Prosecco
omenica 4 marzo da Vidor
D
inizia l’avventura 2012 della Veneto Cup, con la disputa
del “Trofeo di Primavera del
Prosecco DOCG”. Sarà la prima delle quattordici tappe che
portarà il cross country nelle
province di Treviso, Vicenza,
Venezia, Belluno e Verona.
I bikers quel giorno si ritroveranno presso il Centro Polifunzionale, dove dopo aver effettuato la verifica delle tessere, prenderanno il via alle
10:15.
Si correrà su un percorso dise-
gnato tra strade comunali e
sentieri delle colline di Vidor e
Colbertaldo, e sarà lungo circa
sette chilometri selettivi e spettacolari. Sarà previsto un solo
AL TERZO POSTO IL JUDO VITTORIO VENETO
All’Akiyama Torino
il 24° Torneo di Judo
opo un Torneo come l’InterD
national Trophy Judo Vittorio Veneto, i commenti che si
possono fare sono tanti, a cominciare dai numeri eccezionali
rispetto a qualsiasi altra competizione di Judo, perlomeno in Italia. Oltre 2mila atleti di 18 diverse nazionalità a rappresentare 300 club italiani e stranieri non
sono infatti poca cosa. Se poi
pensiamo al conseguente indotto di circa 6mila persone che
hanno fatto registrare il tutto esaurito negli alberghi di mezza
provincia in piena crisi economica, si potrebbero fare anche
qui varie considerazioni in merito.
Dal punto di vista tecnico, la gara ha visto sfilare il meglio del judo nazionale, con la presenza di
tutti i gruppi sportivi militari e
giro per Esordienti e Allievi, due
per donne, Master 4, 5, 6. Tre i
passaggi programmati per tutte le restanti categorie. Tutti i
partecipanti fruiranno del “pasta party” e riceveranno una
bottiglia di Prosecco DOCG.
La Veneto Cup proseguirà poi
il 18 marzo a Carrè (Vicenza);
la terza tappa sarà a San Stino
di Livenza, con lo Sportyland
Tour; il 25 aprile a Sospirolo; il
29 aprile a Torre di Mosto ci
sarà il 6° Trofeo Sotto La Torre;
il 1. maggio a Farra di Soligo il
6° Cross Country Tra le Torri,.
Tra le altre gare, a Salgareda il
3 giugno ci sarà il 4° Cross
Country Del Piave; il 1. luglio a
Valdobbiadene il 15° Mionetto
Trophy, l’8 luglio a Conegliano
il 13° Gran Premio Città di Conegliano.
dei migliori Club d’Italia come
l’Akiyama Settimo Torinese arrivato al gran completo, tanto da
vincere alla fine dei due giorni di
gara la classifica finale assoluta.
Tra gli oltre 100 ufficiali di gara
che hanno seguito gli incontri è
spiccato Massimo Sulli, arbitro
mondiale selezionato di recente
tra i 9 migliori arbitri europei che
andranno alle prossime Olimpiadi di Londra, mentre nella
squadra di atleti vittoriesi sono
emersi: Greta Poser ed Alessandra Prosdocimo, prime classificate ed entrambe protagoniste di
spettecolari ippon (vittoria netta) tali da strappare gli applausi
del numeroso pubblico.
Al secondo posto sono giunti Valeriu Mircea, Giovanni Vilardi,
Alice Perin ed Elisa Frare. Medaglie di bronzo infine per Cristina Piccin,Dimitri Spagnulo, Elena Pagnoscin e Martina Paier.
Alla fine dei due giorni di gara, su
300 Club della classifica finale assoluta sono emersi: 1. Akiyama
Settimo Torinese, 2. Judo Kumiai,
3. Judo Vittorio Veneto, 4. Ginnastica Triestina, 4. Centro Ginnastico Torino, 6. Kyu Shin Do
Kai Parma, 7. Judo le Sorgive, 8.
Fitnes Club Nuova Florida, 9. Siska Ljubliana, 10. Judo Lviv Ukraina.
39
L’ALTARE DI VALMARENO
E LE SCOPERTE DI TOFFOLATTI
IL TIMORE DELLE CHIUSURE IN QDP E VALLATA
Salviamo i poliambulatori
N
el dibattito apparso su L’Azione sui
poliambulatori
del Quartier del Piave e
della Vallata è rimasta in
ombra o addirittura omessa la questione essenziale: nel volgere di sei anni sono stati chiusi (ginecologia, otorino, neurologia, reumatologia, terapia
antalgica, cardiologia) o
drasticamente ridotti (radiologia, oculistica, odontoiatria) oltre la metà
dei servizi specialistici
ambulatoriali.
E se questo non basta si
sono create le condizioni
per chiudere l’altra metà
perché vicini o sotto la soglia dell’8% di partecipazione dell’utenza definita
critica dal direttore dell’Ulss 7. Per completare il
quadro si parla addirittura di spostare anche servizi di successo come il
centro di salute mentale e
la fisioterapia.
Non è vantaggioso avallare una versione dei fatti
falsamente ottimistica a
fronte di una situazione
che è invece allarmante. I
fatti sinteticamente richiamati sopra parlano
più di ogni argomentazione. L’investimento di
dieci milioni nella ristrutturazione della sede dell’Ulss e quello di un milione per Casa Cardani a
Soligo non vede la contrarietà da parte di nessuno. Ma è doveroso chiedersi a cosa servirebbero
i locali rimessi a nuovo se
non ci saranno più i servizi dentro. Uno scenario
simile autorizzerebbe ognuno a pensare male.
Pertanto dobbiamo concentrarci sull’obiettivo essenziale che è quello di
mantenere e sviluppare i
servizi poliambulatoriali
coerentemente al dettato
della moderna sanità che
dice di accentrare le strutture ospedaliere e di alta
specializzazione (da noi
si è fatto molto ma in Veneto poco) e invece di
promuovere e sviluppare
ancor più nel territorio i
servizi distrettuali e anche i centri ambulatoriali come per l’appunto
quelli messi in discussione nella vasta area del
Quartier del Piave e della Vallata.
Il richiamo all’unità delle forze politiche e sociali del Quartier del Piave e
della Vallata è importantissimo e va svolto appieno. Trentacinque consiglieri di opposizione appartenenti a tutte le forze politiche propongono
una mozione per salvaguardare il patrimonio,
in parte compromesso,
della sanità nel nostro
territorio. Il Partito democratico, il Terzo Polo
e anche le organizzazioni sindacali si sono pronunciate a favore. Tocca
ora assolutamente alle
forze di maggioranza e ai
sindaci battere un colpo!
I cittadini lo aspettano.
Franco Sech
Capogruppo
di Civica Insieme
Pieve di Soligo
UN RICORDO DEL “MAESTRO”
GIACOMO RAGOGNA
INDUSTRIE E
INCIDENTI
orrei ricordare con
V
questa mia una cara
persona da pochi mesi ri-
opo l’ennesimo inciD
dente ambientale e sanitario accaduto a Noventa
tornata alla casa del Padre.
Si tratta di Giacomo Ragogna, conosciuto da tanti e chiamato da tutti il
“maestro”. E maestro lo è
stato davvero sotto tutti gli
aspetti. Negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta abitava e insegnava a
Scomigo. Per noi ragazzi
di campagna, spinti da una grande curiosità, fu un
ottimo maestro, ci insegnò
tutto ciò che sarebbe stato utile sapere per noi che
successivamente abbiamo
fatto tesoro del suo sapere.
Gli abitanti di Scomigo
dell’epoca, e noi suoi ex alunni rimasti, lo ricordiamo ancora con grande stima e affetto, orgogliosi di
aver avuto un insegnante,
o meglio un maestro di vita, così. Sentiamo ancora
maggiormente la sua mancanza in quanto è rarissimo al giorno d’oggi che
nelle scuole ci siano insegnanti dediti pienamente
alla missione che è stata
loro assegnata e che fanno presa nell’animo degli
alunni per tutta la vita.
La sua viva missione di educatore lo ha portato a
promuovere con passione
e impegno instancabili numerose attività culturali.
Per tanti anni ha curato il
“Centro di lettura” di Scomigo, da lui realizzato e seguito con passione e generosità anche in orario
serale per offrire occasioni di sana crescita a ragazzi e adulti. Ha organizzato corsi di recupero scolastico per quanti, a causa
della guerra, non avevano
potuto conseguire la licenza elementare.
Il suo alto senso dell’impegno civile nella fedeltà
ai più alti valori lo ha visto
attivo in politica nelle file
della Democrazia cristiana. È stato consigliere comunale fino al 1975, in seguito per decenni segretario e factotum nelle sale
della Dc coneglianese.
Coscienzioso, dinamico e
instancabile fra impegni
familiari, professionali e
civili, era anche disponibile a regalare il suo tempo
e la sua competenza a chi
gli chiedeva consiglio e
aiuto con semplicità e naturale signorilità.
Anche il suo grande amore per la musica e il bel
canto, ha lasciato traccia
in alcuni suoi alunni.
Caro maestro, sono certa
che Dio l’ha accolta nella
sua Luce, vicino all’adorato figlioletto Luigino, ai
suoi cari, ai suoi amici e ai
suoi ex alunni che lei ha amato ed educato.
Grazie Maestro!
Mariangela Santin Cini
di Piave appare sempre più
opportuno che chi tutela
per legge la salute (il sindaco) adotti quanto possibile
per poter prevenire o gestire tali situazioni. La legge e
il buon senso ci vengono incontro. Il problema è che
tante aree industriali, sviluppate negli anni Settanta
sono posizionate nei pressi
di ricettori sensibili e non
sono normate secondo le aree industriali ecologicamente attrezzate.
Queste due aggravanti dovrebbero far pensare al sindaco che lo sviluppo delle
aree e l’insediamento delle
industrie a rischio elevato
vadano zonate su aree idonee. E questo dovrebbe far
parte della cultura pianificatoria regionale, provinciale e comunale.
A Noventa questo principio/ragionamento sussiste?
Sembra proprio di no. È importante sottolineare non
tanto se l’ultimo incendio ha
procurato danni ambientali ma che tale episodio si ripeta agendo da subito per
una riorganizzazione/ricollocazione di tali industrie in
zone idonee che certamente non sono su aree adiacenti a centri commerciali,
scuole, residenze. (...)
Enrico Menegaldo
Grassaga
In relazione all’articolo apparso su L’Azione del 19 febbraio sull’artista Diotisalvi
Dolce, ed in particolare sull’altare maggiore cui vi si fa
riferimento, riceviamo questa lettera.
altare maggiore della
L
’
parrocchiale di Valmareno è stato più volte
pubblicato, senza si sia
prestata particolare attenzione alla parte lignea, assegnandolo genericamente alla famiglia Ghirlanduzzi, anche chi scrive in
collaborazione con l’architetto Davide Manzato nella monografia-catalogo “I
Ghirlanduzzi - Raccolta
delle opere di una bottega
d’intagliatori cenedesi nel
Seicento” ha assegnato loro quest’opera. Ma non ci
si è limitati ad un’analisi attributiva (mancante il documento) fondata su soli,
anche se, inconfondibili e
puntuali confronti stilistici, che riconducono inequivocabilmente alla produzione della bottega
Ghirlanduzzi, ma, qualora ve ne fosse stato bisogno, a fugare residui dubbi è intervenuta l’inedita
indagine di tipo metrico di
Manzato, sull’elaborazione della quale ha individuato le analogie che caratterizzano le alzate lignee prodotte da questa
bottega, tesi esposta nel
capitolo a questo scopo
dedicato.
Manzato ha prodotto un
analogo studio per la bottega bellunese degli Auregne nel volume da poco
pubblicato in collaborazione con Paolo Goi “La
scultura lignea e l’intaglio
nella Valcellina”, e giunge
alla stessa conclusione indicata per i Ghirlanduzzi:
ogni bottega, naturalmente di un certo livello, elabora una propria progettualità, il cosiddetto metodo operativo, stante un’approfondita competenza in
materia architettonica,
che la rende unica e per
questo inconfondibile.
Mi riesce difficile del resto
credere che un ragazzo di
diciotto anni possa concepire ed eseguire un lavoro
di tanto pregio, o per essere più precisi, lavori, visto che pure l’altare a destra dell’arco absidale, dedicato alla Madonna della
Salute, è stato realizzato
dalla stessa mano. Saremmo in presenza di una figura tanto geniale quanto
misteriosa se il Dolce fosse l’esecutore di queste e
magari altre opere affini
per stile e concettualità distribuite in Vallata, solo
sulla base di un grafito come se ne rinvengono a decine in più occasioni sulle
casse degli altari.
Rimane comunque interessante l’inedita figura del
Diotisalvi Dolce intagliatore capace di un’opera
quale quella pubblicata,
più consona stilisticamente al periodo a cui si fa riferimento, meriterebbe di
essere portato a notorietà,
ritenendo il suo intaglio ad
un livello comparabile a
quello del coevo zoldano
Panciera Basarel, del quale si è rinvenuta e conservata ampia documentazione sia scritta che fotografica, forse anche per il
suddetto andrebbe indirizzata la ricerca a Venezia
capitale anche nell’Ottocento dell’eccellenza nella
produzione d’arredo ligneo sia profano che sacro.
Roberto Meneghetti
L’intento dell’articolo era di
dare conto delle scoperte
compiute da Giovanni Toffolatti intorno alla figura dell’artista cisonese dimenticato Diotisalvi Dolce. Tra queste, la firma sull’altare di
Valmareno. Indubbiamente
questo graffito suscita degli
interrogativi su un possibile
intervento dell’artista sull’altare. Compete agli storici dell’arte, come si diceva nelle ultime righe dell’articolo, stabilire in quale modo il Dolce
c’entri con l’altare in questione. FC
SARANO
ROMANO DE PICCOLI
n. 18.8.1928 - m. 3.3.2010
Sono passati due anni da
quando ci hai lasciato, ma
la tua presenza non si cancellerà mai dalla nostra memoria e dal nostro cuore.
I tuoi cari.
SERNAGLIA DELLA B.
GABRIELLA MICHELETTO
n. 28.12.1952 - m. 6.3.2005
Cara zia,
anche se sono passati tanti
anni tu occupi sempre un posto speciale nel nostro cuore.
Ci manchi tanto, ma sappiamo che da lassù continui
ad essere una splendida luce nel nostro cammino.
Ti vogliamo bene.
Marta ed Elisabetta.
SOLIGHETTO
DUILIO DAL COL
n. 2.7.1927 - m. 29.1.2012
Stiamo soffrendo per la tua
partenza da noi. La fede però
ci aiuta a guardare fiduciosamente al Dio delle misericordie. Preghiamo per te, e tu
dal Cielo manifesta il tuo amore verso di noi attingendo
dalla misericordia di Cristo
Salvatore.
Moglie, figli, nuore, nipoti,
parenti e amici.
S. MARIA DEL PIAVE - FACCIAMO
FESTA PER I TUOI 100 ANNI
ara nonna Maria,
ci hai lasciato già da
quattro anni, ma il tuo ricordo è ancora vivo in tutti noi.
Non possiamo dimenticare i
tuoi dolci sorrisi, la tua serenità, la tua fede profonda, la
fiducia nel Signore nei momenti difficili.
Sul tuo volto i segni di una vita vissuta segnata da tante
difficoltà, il freddo nei gelidi
inverni con poco da scaldarsi, la fame negli anni di carestia, la paura della guerra,
ma sempre fiduciosa nella
Provvidenza.
Insieme con il tuo caro marito Luigi hai cresciuto 8 figli
con l’amore che solo una
mamma può dare, i tuoi tesori di cui eri tanto orgoglio-
C
sa.
Le tue mani generose hanno
accarezzato con affetto i nipoti e pronipoti.
Sulle tue ginocchia stanche
non mancavi mai di raccontare le filastrocche della tua
infanzia.
Essi ti ricambiavano con il
gioioso sorriso innocente di
bimbi incuriositi per queste
storielle fuori dal tempo.
Se fossi ancora qui tra noi avremmo festeggiato i tuoi 100
anni con l’entusiasmo di sempre.
Per questo ci ritroviamo tutti insieme domenica 4 marzo, a ringraziare il Signore di
questo dono, con la messa
nella chiesa parrocchiale di
Santa Maria del Piave.
MARIA CAIS
ved. PIZZINATO
n. 1.3.1912 - m. 7.1.2008
Ti pensiamo lassù in Cielo tra
gli angeli e i santi a gioire insieme con tuo marito Luigi.
Quando puoi continua a pregare per tutti noi.
Il Signore ti ricompensi per
quanto hai seminato qui sulla terra.
I nipoti
e tutti i tuoi cari
DALL’1 AL 14 MARZO
G^XdgYVi^X]Z/
AVgVXXdaiVejci^iZgb^cV^a)aj\a^d'%&'#
>ejci^hXVYdcd^a(hZiiZbWgZ'%&'
ZcdcVkgVccde^‘kVa^Y^i|#
APERTI DOMENICA 4 MARZO
PADOVA
ROVIGO
TREVISO
VENEZIA
VICENZA
ALBIGNASEGO
MONSELICE
PORTO TOLLE
PORTO VIRO
CASTELFRANCO VENETO
DOLO
JESOLO LIDO
MESTRE
PORTOGRUARO
MONTICELLO CONTE OTTO
VICENZA
FERRARA COPPARO
PADOVA
ROVIGO
VENEZIA
VICENZA
ABANO TERME
PADOVA
TAGLIO DI PO
CAORLE
MARGHERA
BASSANO DEL GRAPPA
CAMISANO VICENTINO
Via Modigliani, 76
Via Squero, 14
Via Alba, 9 - Loc. Cà Tiepolo
Via XXV Aprile, 14
Via Borgo Vicenza, 20/26
Via San Pio X, 5
Via Roma Destra, 118
Piazzale Candiani, 14
Borgo S. Agnese, 97
Via Volta, ang. V.le A. Moro
Via Rossini, 71
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
Via Leonardo Da Vinci
Via Previtali, 30
Via Saetta, 6
Via Kennedy, 134
Viale degli Aironi, 12 - Loc. Altanea
Piazzale Sirtori, 28
Via S. G. Bosco, 53/B
Via Vicenza
9.00 - 13.30
9.00 - 20.00
9.00 - 13.30
9.00 - 20.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.00
9.00 - 13.30
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