Ancora poco rispetto per l`ambiente

Transcript

Ancora poco rispetto per l`ambiente
PNEUMATICI ESTIVI
Ancora poco
rispetto
per l’ambiente
Quasi tutti i modelli del test superano
le prove sul bagnato, sull’asciutto
e quelle di velocità. Discreto il
risparmio sui consumi e contenuta
l’usura. Sono pochi, però, quelli che
superano il test sulla dispersione
nell’ambiente di sostanze inquinanti.
A
l termine di un inverno così rigido e con l’arrivo della
stagione delle prime scampagnate
fuori porta è quanto mai importante avere un occhio di riguardo
per i pneumatici che montiamo
sulle nostre auto. Il test comparativo che proponiamo riguarda
18 modelli tra le più comuni
marche di pneumatici estivi del
tipo 185/60R14H (i risultati
possono valere anche per i tipi
175/65R14H e 185/65R14H),
montati su autovetture di piccole
e medie dimensioni.
Il test ha valutato diverse caratteristiche, per dare da una parte un
giudizio riguardante il compor-
Leggere la sigla
La tipologia del campione di pneumatici sui quali abbiamo compiuto il test è
identificata da una sigla: 185/60R14H. Ecco che cosa significa.
185
indica la larghezza
del pneumatico
espressa in millimetri.
60
è il rapporto tra l’altezza e la larghezza del
pneumatico espressa in percentuale. Più il valore è basso più
il pneumatico è adatto per auto
sportive. Quelli della serie /60
sono relativamente sportivi.
34
Altroconsumo 192
ı
Aprile 2006
R
sta per “radiale” e indica la
struttura della carcassa sotto la gomma. Quasi tutti sono
di tipo radiale.
14
è il diametro
esterno del
cerchione espresso
in pollici.
H
esprime la velocità massima
omologata dalla vettura
sulla quale è montato il
pneumatico. Nel nostro
caso H equivale a 210
Km/h.
tamento su strada (asciutta e bagnata) e il comfort (l’intensità del
rumore nell’abitacolo); dall’altro
valutare aspetti con ricadute sull’ambiente. Tra questi ultimi, abbiamo messo alla prova l’impatto
del rumore esterno, il risparmio
sul consumo di carburante e la
durata del pneumatico. Infine si
è cercato, per alcune prove, di dare maggiore importanza a fattori
come il comportamento e lo stile
di guida del conducente.
Non è stato possibile testare i
pneumatici della Michelin perché, al momento delle nostre
prove, era in corso un cambio di
gamma e il nuovo prodotto non
è stato reso disponibile in tempo
per il test.
Buone performance
su ogni strada
Il comportamento su strada dei
pneumatici testati è soddisfacente. Sull’asciutto e sul bagnato i modelli in tabella si sono
generalmente comportati bene
sia nei test di tenuta in curva,
accelerazione e cambiamento di
pavimentazione sia in quelli di
aquaplaning (la perdita di aderenza del pneumatico a causa di
un eccessivo strato d’acqua) e di
frenata sul bagnato.
I primi sei modelli della nostra
classifica hanno ottenuto buone
valutazioni sia su fondo bagnato che su fondo asciutto (dove il
Bridgestone ha ottenuto persino
un ottimo). I restanti modelli si
comportano generalmente meglio
sull’asciutto che sul bagnato. Deboli ma sufficienti su entrambe
le superfici si sono dimostrati il
Barum e il Semperit (entrambi
con problemi in frenata), mentre
particolare è la situazione del BFGoodrich: ottimo sull’asciutto,
insufficiente sul bagnato, il che
lo porta in fondo alla classifica.
Da segnalare il fatto che tutti i
pneumatici testati hanno superato la nostra prova di resistenza
ad alta velocità. Poiché uno dei
pericoli più gravi a cui può andare incontro un pneumatico sottoposto alle alte velocità è quello
di scoppiare, abbiamo deciso di
misurarne la sicurezza sottoponendo tutti i modelli a prove
più severe rispetto a quelle della
normale omologazione (DIN).
Ciò non autorizza comunque una
guida che non tenga conto delle
più elementari regole di sicurezza
della strada, come quella imprescindibile di moderare sempre la
velocità.
Un occhio a
consumi e durata
Sul fronte dei consumi il test
dimostra una particolare uniformità di giudizio. Tutti i modelli
raggiungono la sufficienza poiché
le case costruttrici tendono sempre più a produrre gomme che,
riducendo l’attrito al suolo, riducono anche la forza necessaria al
rotolamento e di conseguenza il
consumo di carburante.
■ In fatto di durata, come già
ricordato, si è cercato di avvicinare
le condizioni del test a quelle che
si presentano nella normale realtà
quotidiana. Mentre in precedenza
si cercava di accelerare in laboratorio il processo di invecchiamento del pneumatico anche attraverso prove in contesti ambientali
estremi (per esempio un asfalto
molto più abrasivo di quello cittadino), in questo caso abbiamo
assegnato i giudizi in modo che
tengano conto maggiormente di
fattori come lo stile di guida del
conducente, la diversa superficie
del tracciato e la quantità dei km
percorsi. Particolarmente buoni
sono risultati i test sul Kleber e
sul BFGoodrich, che però occupano gli ultimi posti della nostra
graduatoria generale.
■ Il consumo del battistrada,
infatti, pur essendo un parametro
importante quando si sceglie un
pneumatico per la propria auto,
va confrontato con altre voci come il prezzo medio e la qualità
complessiva (comportamento su
PNEUMATICI ESTIVI 185/60R14H: CLASSIFICA PER QUALITÀ
Prezzi
in euro
min-max
(gennaio 2006)
100
010
0
0
durata
GIUDIZIO GLOBALE
Ipa
rumore esterno
Aspetti ambientali
consumo
rumore abitacolo
MARCA e modello
strada bagnata
strada asciutta
Comportamento su
strada e comfort
BRIDGESTONE Touranza ER300
A
B
B
C
B
D
B
B
60-81
NOKIAN NRHi
B
B
C
C
B
C
B
BFC
60-75
CONTINENTAL EcoContact 3
B
B
B
C
B
B
C
BFC
60-94
FIRESTONE Firehawk TZ200
B
B
B
C
B
D
C
BFC
50-75
UNIROYAL Rallye 550
B
B
B
C
B
B
C
BFC
58-78
DUNLOP SP Sport 01
B
B
B
C
B
D
C
BFC
55-88
KUMHO KH15
B
C
B
C
B
D
B
BFC
49-60
BARUM Bravuris
C
C
C
C
B
B
B
BFC
43-64
PIRELLI P6
B
B
C
C
C
E
B
BFC
56-88
YOKOHAMA A-Drive
B
C
C
C
C
C
B
BFC
60-85
HANKOOK K 415
B
B
C
C
B
E
B
BFC
50-73
SEMPERIT Speedcomfort
C
C
C
C
C
B
B
C
58-70
GOODYEAR Excellence
B
B
B
C
B
E
C
C
60-90
PNEUMANT PN550
B
C
C
C
B
C
C
C
60
VREDESTEIN Hi-Trac
B
B
C
C
C
E
B
C
50-60
KLEBER Dynaxer HP 2
B
C
C
C
B
E
A
C
50-77
MALOYA Futura Primato
C
B
C
C
C
E
B
C
50-60
BFGOODRICH Profiler 2
A
D
C
C
B
D
A
C
50-70
Migliore del Test;
Miglior Acquisto;
Scelta Conveniente
A ottimo; B buono; C medio; D mediocre; E pessimo;
Altroconsumo 192
ı
Aprile 2006
35
strada asciutta, bagnata e ad alte velocità). Se è vero infatti che
non è conveniente acquistare un
pneumatico poco costoso che però
duri la metà del tempo rispetto
alla media, è altrettanto vero che
il rapporto prezzo/durata non può
valere in assoluto se la qualità (e
di conseguenza la sicurezza) è
troppo bassa.
Gomme inquinanti?
Alla prova
La vera novità in tabella riguarda
uno degli aspetti più interessanti per i consumatori; aspetto che
anche i costruttori dovranno presto prendere seriamente in considerazione. Si tratta del test sulle
emissioni di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa). Gli idrocarburi
poliaromatici sono componenti
chimici presenti negli oli usati
nel processo di produzione delle
gomme. Questi vengono dispersi
Bridgestone Touranza ER300
60-81 euro
Miglior Acquisto
Il test dimostra, come in passato, che non esiste un
modello che risponda al 100% a tutti i requisiti richiesti:
alcuni eccellono in certe prove e sono peggiori in altre.
Una volta considerati i dati più importanti (buon comportamento su asciutto e bagnato e resistenza allo scoppio
in condizioni d’uso stressanti), il nostro giudizio globale
ha comunque risentito dei cattivi esiti del test sugli Ipa
(sostanze inquinanti emesse dai pneumatici).
Nonostante una insufficienza nel test sulle emissioni di
Ipa, il nostro Migliore del Test e il nostro Miglior Acquisto
è il Bridgestone Touranza ER300 (60-81 euro).
Decisamente più economico ma meno reperibile del
Bridgestone è il Barum Bravuris (43-64 euro), pneumatico
dall’ottimo prezzo e dalla qualità comunque accettabile:
merita dunque il titolo di Scelta Conveniente.
36
Altroconsumo 192
ı
Aprile 2006
Quali sono le auto interessate
La tipologia di pneumatici analizzata nel test viene di solito montata
su alcuni vecchi modelli di “compatte” e sulle piccole auto di nuova
generazione.
Di seguito trovate i modelli di autovetture che generalmente montano
il formato in questione.
Alfa Romeo 145/146, Citroen ZX, Daewoo/Chevrolet Kalos, Fiat Punto,
Brava, Bravo, Marea, Ford Escort, Fiesta, Honda Civic, Hyundai Accent,
Lancia Dedra, Delta, Mazda MX-5, Opel Astra (non tutti i modelli),
Renault Megane, Seat Ibiza, Toledo, Cordoba, Skoda Fabia, Suzuki
Baleno, Toyota Paseo, Volkswagen Golf II, III, Vento e Polo III.
nell’ambiente durante il normale
utilizzo e consumo dei pneumatici, sottoforma di polveri inquinanti.
Un danno ambientale notevole, se
consideriamo che gli Ipa sono tossici, cancerogeni ed è provato che
hanno effetti sul Dna umano.
È possibile produrre pneumatici
puliti, con un bassissimo contenuto di Ipa (vicino allo 0), che
tuttavia mantengano standard
qualitativi alti e un buon comportamento su strada.
In questa direzione si sta muovendo la Comunità Europea, che
ha stabilito per il 2009 l’abbassamento dei limiti di Ipa negli oli
di produzione delle gomme, obbligando di conseguenza le case
costruttrici ad investire in nuove
tecnologie di produzione.
Ricordando tuttavia che la normativa europea non è ancora in
vigore, il nostro test ha dimostrato che sono ancora pochissimi i modelli di pneumatici che
hanno ottenuto un buon risultato
per quanto riguarda le emissioni
di Ipa; solo 4 su 18 (Continental,
Uniroyal, Barum e Semperit) sono buoni e in totale soltanto sette hanno ottenuto la sufficienza.
Di contro, ben sei modelli hanno
avuto un giudizio pessimo.
Il risultato del test sugli Ipa ha influenzato i nostri giudizi finali sui
prodotti testati. A farne le spese,
tra gli altri, pneumatici come il
Pirelli e soprattutto il Goodyear,
e il Vredestein, caratterizzati da
buone prove sia sul bagnato che
sull’asciutto, ma finiti in basso
nella nostra graduatoria finale,
proprio a causa del giudizio pessimo per le emissioni di Ipa.
Lo sconto fa la
differenza
Quando si parla di pneumatici,
gli sconti applicati dai diversi
punti vendita possono veramente fare la differenza. Sconti del
50%, per esempio, sono oramai
una prassi, mentre per quelli del
30% (che per altri prodotti potrebbero apparire vantaggiosi) si
può persino arrivare a parlare di
riduzioni poco significative.
Occorre tenere presente, quindi,
che la scelta di un rivenditore
piuttosto che di un altro nel caso
delle gomme per auto consente
spesso risparmi economicamente rilevanti (poiché in genere si
cambiano le 4 gomme contemporaneamente). I prezzi minimi
e massimi riportati in tabella si
riferiscono al singolo pneumatico
senza montaggio e bilanciatura.
In genere la differenza è dell’ordine del 40%.
Il Dunlop è il modello che presenta la differenza maggiore (60%),
con un prezzo minimo di 55 euro
e uno massimo di 88 euro; la differenza in termini assoluti è di 33
euro, il che sta a significare che,
sostituendo un intero treno di
gomme, è possibile risparmiare
fino a 132 euro scegliendo il punto vendita più economico.