Primo approccio all`improvvisazione jazz per strumenti in Bb e in C

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Primo approccio all`improvvisazione jazz per strumenti in Bb e in C
Strumento in Bb
Dispense didattiche di Mariano Di Nunzio
Primo approccio all’improvvisazione jazz
Modale – Progressione II-7 / V7 /Imaj7
Progressione II-7b5 / V7b9 /Im
Blues
Nota su l’autore
Mariano Di Nunzio
Si diploma in tromba nel 1988 al Conservatorio di Napoli.
Inizia la sua esperienza professionale con suo padre (Luigi Di Nunzio, trombettista,
compositore e arrangiatore).
Dal 1988 al 1990 partecipa in qualità di musicista a diversi lavori teatrali, collaborando con
svariati attori, registi e musicisti partenopei tra cui Antonio Casagrande, Eugenio Bennato,
Sergio Solli, Bruno Colella.
Inizia la propria attività professionale in ambito jazzistico nel 1992.
Dal 1992-1997 fa parte dell'Orchestra Giovanile Italiana di Jazz diretta dai maestri
Giancarlo Gazzani, Bruno Tommaso e James Newton.
Dal 1996 a 1998 fa parte dell'orchestra " Media Ætas" del M° Roberto De Simone.
Nel 2000 forma un suo trio “barracina”. Nel 2005 forma un suo nuovo gruppo ”XQuartet”.
Attualmente vive a Siena e svolge attività concertistica come leader del trio barracina e di
XQuartet , e collabora con varie formazione; è docente di tromba jazz, musica di insieme,
teoria ed ear training al “Corso di Formazione Musicale” presso la Fondazione Siena Jazz.
Ha all'attivo circa 6 cd dei quali due a proprio nome. Dal 1992 ad oggi ha suonato nei più
importanti festivals sul territorio nazionale tra i quali: Siena Jazz, Clusone jazz, Roccella
Jonica, Pescara jazz, Barga jazz, festival di jazz a Firenze ecc.
Ha suonato con musicisti italiani e stranieri ( B. Tommaso ,G. Gazzani, P. Fresu, M.
Tamburini, M. Raja, M. Grossi, P. Tonolo, D. Fusi, E. Fioravanti, F. Castri, G. Trovesi, R.
Migliardi, James Newton, Peter Erskine, J. Taylor e P. Daniellson) sia in piccole formazione
che in orchestra.
Sito : www.marianodinunzio.it
Prefazione
Queste dispense che ho chiamato “Primo approccio all’improvvisazione jazz” sono una
raccolta di appunti che ho messo da parte quando studiavo con Paolo Fresu, e
soprattutto da quando ho iniziato a insegnare improvvisazione jazz, per il “Corso di
Formazione Musicale” presso la Fondazione Siena Jazz e in alcuni stage tenuti in giro per
l’Italia.
È un metodo che ho usato principalmente per la tromba, ma ho avuto modo di impiegare
per tutti gli strumenti, in particolare per gli strumenti a fiato e cantanti. La spinta per
mettere su carta questi appunti (e farne poi un metodo) mi è stata data dai miei allievi,
e successivamente da alcuni colleghi che lo hanno visionato.
Prima di avvicinarci all’ improvvisazione jazz, è importante avere una base di conoscenza
musicale come:
leggere la musica, conoscere tutte le scale maggiori con le relative minori e con le
rispettive armonizzazioni a quadriadi, scale modali, teoria , armonia ecc.
Questo ci permetterà di avere una tecnica strumentale per affrontare con più sicurezza e
naturalezza gli argomenti trattati ed esprimere una frase musicale.
Queste dispense possono essere utili sia ai professionisti che ai dilettanti che vogliono
avvicinarsi a questo straordinario settore musicale.
Mariano Di Nunzio
Indice
Il modale - Costruzione delle scale modali……………………………………………….…..pag. 1
17 esercizi facili da usare sull’ accordo di Gm7 – Fm7 – Em7…………………………….....pag. 2
Esercizi – Giri armonici per mettere in pratica tutto il discorso affrontato sul modale ……....pag. 9
Progressione II / V / I maggiore e minore………………………………………….……….pag. 10
Esercizio - Progressioni IIm7 / V7 / Imaj7 in tutti i toni ………..………………………….pag. 11
Esercizio – Progressioni IIm7 / V7(b9) / Imaj7 in tutti i toni ……..………………………….pag.12
Esercizio - Progressioni IIm7 (b5) / V7(b9) / I- in tutti i toni …………………………………pag. 13
Una serie di patterns del II / V / I maggiori e minori, tratti da alcune trascrizioni………….pag. 14
Esercizio per l’allievo - trascrivi i tuoi patterns in tonalità diverse ……….…………………pag. 20
Il blues…………………………………………………………………………………………pag. 22
Scala blues con note aggiunte………………………………………………………………….pag. 23
La forma armonica più usata del blues maggiore e minore …………….…………….………pag. 24
Prima di iniziare a suonare il blues…………………………………………………………….pag. 25
Come viene strutturato il blues - Blues in G …...………………………………………….......pag. 31
Blues in C ……………………………………………………………………………………..pag. 32
Blues in D minore ……………………………………………………………………………..pag. 33
Blues in G minore ……………………………………………………………………………..pag 34
Diverse forme armoniche del blues ………...…………………………………………………pag. 35
Lista di alcuni brani jazz per mettere in pratica gli argomenti trattati ………………………...pag. 37
Appendice per strumenti in C
Il modale - Costruzione delle scale modali…………………………………………………...pag. 38
17 esercizi facili da usare sull’ accordo di Fm7 – Ebm7 – Em7……………………………....pag. 39
Esercizi – Giri armonici per mettere in pratica tutto il discorso affrontato sul modale ..……...pag. 46
Progressione II / V / I maggiore e minore………………………………………………........pag. 47
Esercizio - Progressioni IIm7 / V7 / Imaj7 in tutti i toni……………………………………..pag. 48
Esercizio – Progressioni IIm7 / V7(b9) / Imaj7 in tutti i toni …………………………………pag. 49
Esercizio - Progressioni IIm7 (b5) / V7(b9) / I- in tutti i toni ........…………..…………………pag. 50
Una serie di patterns del II / V / I maggiori e minori, tratti da alcune trascrizioni…………...pag. 51
Esercizio per l’allievo - trascrivi i tuoi patterns in tonalità diverse ……….………………….pag. 57
Il blues…………………………………………………………………………………………pag. 59
Scala blues con note aggiunte………………………………………………………………….pag. 60
La forma armonica più usata del blues maggiore e minore …………….…………….………pag. 61
Prima di iniziare a suonare il blues…………………………………………………………….pag. 62
Come viene strutturato il blues - Blues in F …...………………………………………….......pag. 68
Blues in Bb ……………………………………………………………………………………pag. 69
Blues in C minore …………………………………………………………………………......pag. 70
Blues in F minore ………………………………………………………………………….......pag 71
Diverse forme armoniche del blues ………...…………………………………………………pag. 72
Lista di alcuni brani jazz per mettere in pratica gli argomenti trattati ………………………...pag. 74
Primo approccio all'improvvisazione jazz - Esercizio modale
Mariano Di Nunzio
Jazz Modale
Il Jazz modale è uno stile che armonicamente viene impiegato su lunghe sequenze basate su uno o due
accordi utilizzando lo stesso modo (come So What e Impression).
Stilisticamente inizia alla fine degli anni 50 quando Miles e Coltrane hanno cominciato ad esplorarlo;
Milestones (-1958 -), costruito sul modo dorico e eolico, e So What, basato solo sul modo dorico ( in “Kind of
Blue ” del 1959 ), danno un inizio alla modalità nel jazz, cosi come My Favourite Things di Coltrane.
Armonicamente, i primi iniziatori della modalità subito mescolata ai modi abituali più classici sono Bill Evans
e McCoy Tyner e successivamente giovani pianisti come H. Hancock e C. Corea e altri. Ci sono altri grandi
musicisti che hanno utilizzato il sistema modale molto prima come Jelly Roll Morton che, nel 1927 registra
un blues basato su un solo accordo ( Jungle Blues ), D. Ellington in Koko nel 1940 e Oscar Pettiford che usa
dei modi indiani nel suo Bohemia After Dark nel 1955.
E' George Russell che alla fine degli anni 40 inizia le prime ricerche sul sistema modale; nel 1959, pubblica
un libro “The Lydian Chromatic Concept Of Tonal Organization For Improvvisation”, scritto sotto forma di tesi
nel 1953, che apre nuove prospettive nella concezione contemporanea del jazz.
E' dagli anni 60- 70 che la maggior parte dei temi sono basati su strutture modali, e forse questo diventa
un pretesto per lunghe improvvisazioni. Dopo gli anni 70, la modalità diventa parte integrante del jazz che
si sviluppa nei diversi stili non solo del jazz ma di tutta la musica moderna.
Costruzione delle scale modali
Prima di introdurci nell' improvvisazione è opportuno conoscere i sette modi (scale modali) che
vengono usati nel jazz sia nei brani tonali che in relazione a brani che utilizzano il sistema modale.
Essi sono sette: ionico, dorico, frigio, lidio, misolidio, eolico e locrio.
Possono essere costruite partendo da ogni grado della scala maggiore e procedendo per sette
note fino all'ottava superiore
1 Partendo dal I° grado della scala di C maggiore, da C a C abbiamo il modo ionico di C
2 Partendo dal II° grado della scala di C maggiore, da D a D abbiamo il modo dorico di D
3 Partendo dal III° grado della scala di C maggiore, da E a E abbiamo il modo frigio di E
4 Partendo dal IV° grado della scala di C maggiore, da F a F abbiamo il modo lidio di F
5 Partendo dal V° grado della scala di C maggiore, da G a G abbiamo il modo misolidio di G
6 Partendo dal VI° grado della scala di C maggiore, da A a A abbiamo il modo eolico di A
7 Partendo dal VII° grado della scala di C maggiore, da B a B abbiamo il modo locrio di B
Lidio
Frigio
Dorico
A
I
Ionico
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II
IV
III
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V
VI
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VII
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Misolidio
Eolica
Locrio
T = Tono
ST = Semitono
Scala ionica (maggiore) di C = T-T-ST-T-T-T-ST
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Scala frigia di E = ST-T-T-T-ST-T-T
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scala locria di B = ST-T-T-ST-T-T-T
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Scala lidia di F = T-T-T-ST-T-T-ST
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A A A A
Scala eolica( minore naturale) di A = T-ST-T-T-ST-T-T
Scala misolidia ( dominante) di G = T-T-ST-T-T-ST-T
A A
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Scala dorica di D = T-ST-T-T-T-ST-T
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Primo approccio all'improvvisazione jazz - Esercizio modale
Mariano Di Nunzio
Modale
17 ESERCIZI FACILI DA USARE SULL' ACCORDO Gm7 - Fm7 - Em
Improvvisazione orizzontale:
1 scala dorica - 2 scala dorica nell'ambito della 9a - 3 scala dorica con carattere be bop
improvvisazione verticale:
4 scala dorica armonizzata - 5 arpeggiare nel moto ascendente e disc. - 6 apporgiarsi sull'armonia
patterns facili :
7 e 8 pentatonica minore - 9 pentatonica minore con carattere blues
10 pentatonica minore con tensione armonica
11 al 14 improvvisazione orizzontale e verticale - 15 al 17 patterns con note ghost
E' importante suonare le scale (esercizi 1, 2, 3) ritmicamente per ottavi; non solo permette all'allievo di
contare nella maniera giusta, ma sviluppa il senso del tempo, il colore della scala e dell'accordo e, la frase
musicale. Quando inizierà la sua vera improvvisazione avrà più sicurezza e naturalezza nel cambiare
accordo. E questo vale anche quando parleremo della progressione del II° / V° / I° più avanti.
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accordo
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Scala dorica nell'ambito dell' 8a
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Scala dorica con carattere be-bop
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Dopo aver studiato i primi tre esercizi, che sono un approccio al classico modo di improvvisare, cioè quello
che viene definito improvvisazione orizzontale, iniziamo ad esercitarci sulla scala armonizzata che ci
permetterà di arricchire ancora di più la nostra improvvisazione, e di scoprire altri modi di creare una frase
musicale, come l' improvvisazione verticale (- esercizio5-), cioè suonare per arpeggio con formule ritmi_
che diverse, sia nel moto ascendente che discendente; l'altra è di appoggiarsi sull'armonia (esercizio 6 ),
che si ottiene suonando, la 13a, l'11a o la 9a sull'accordo di settima ( Xmaj7 o X-7), usato molto da
Miles Davis (in particolare nel brano So What dal CD Kind of Blue)
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Improvvisazione verticale - arpeggiare nel moto ascendente e disc.
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Appoggiarsi sull'armonia
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Primo approccio all'improvvisazione jazz - Esercizio modale
Mariano Di Nunzio
Scala pentatonica
Un'altra scala (o colore) per suonare sull'accordo dorico è la pentatonica minore che deriva dalla
sua relativa maggiore; è una scala di origine asiatica ( è detta anche scala cinese).
La scala pentatonica è molto usata nel jazz, priva di semitoni ed è costituita da cinque suoni con
la ripetizione de l 1° suono all'8a superiore.
La pentatonica maggiore è formata dalla 1a, 2a magg. , 3a magg. , 5a giusta e 6a maggiore.
La pentatonica minore è formata dalla 1a, 3a min., 4a giusta, 5a giusta e 7a minore.
PENTATONICA MAGGIORE
A
G
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A
A
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PENTATONICA MINORE
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Esercizi su alcuni patterns facili della pentatonica minore da usare nei brani modali
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Pentatonica minore con carattere blues
alla pentatonica minore possiamo dare un sapore blues aggiungendo la 4a ecc.
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Scala blues
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Continua………………
Appendice per strumenti in C
Dispense didattiche di Mariano Di Nunzio
Primo approccio all’improvvisazione jazz
Modale – Progressione II-7 / V7 /Imaj7
Progressione II-7b5 / V7b9 /Im
Blues
Primo approccio all'improvvisazione jazz - Esercizio modale
Mariano Di Nunzio
Costruzione delle scale modali
1 Partendo dal I° grado della scala di C maggiore,da C a C abbiamo il modo ionico di C
2 Partendo dal II° grado della scala di C maggiore,da D a D abbiamo il modo dorico di D
3 Partendo dal III° grado della scala di C maggiore,da E a E abbiamo il modo frigio di E
4 Partendo dal IV° grado della scala di C maggiore,da F a F abbiamo il modo lidio di F
5 Partendo dal V° grado della scala di C maggiore,da G a G abbiamo il modo misolidio di G
6 Partendo dal VI° grado della scala di C maggiore,da A a A abbiamo il modo eolico di A
7 Partendo dal VII° grado della scala di C maggiore,da B a B abbiamo il modo locrio di B
Lidio
Frigio
Dorico
A
Ionico
I
IV
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VI
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I
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Misolidio
Eolica
Locrio
T = Tono
ST = Semitono
Scala ionica (maggiore) di C = T-T-ST-T-T-T-ST
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Scala frigia di E = ST-T-T-T-ST-T-T
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Scala eolica( minore naturale) di A = T-ST-T-T-ST-T-T
Scala misolidia ( dominante) di G = T-T-ST-T-T-ST-T
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Scala lidia di F = T-T-T-ST-T-T-ST
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Scala dorica di D = T-ST-T-T-T-ST-T
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Primo approccio all'improvvisazione jazz - Esercizio modale
Mariano Di Nunzio
Modale
17 ESERCIZI FACILI DA USARE SULL' ACCORDO Fm7 - Ebm7 - Dm7
Improvvisazione orizzontale:
1 scala dorica - 2 scala dorica nell'ambito della 9a - 3 scala dorica con carattere be bop
improvvisazione verticale:
4 scala dorica armonizzata - 5 arpeggiare nel moto ascendente e disc. - 6 apporgiarsi sull'armonia
patterns facili :
7 e 8 pentatonica minore - 9 pentatonica minore con carattere blues
10 pentatonica minore con tensione armonica
11 al 14 improvvisazione orizzontale e verticale - 15 al 17 patterns con note ghost
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Scala dorica con carattere be-bop
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Primo approccio all'improvvisazione jazz - Esercizio modale
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