pagina 1 - Fausto Biloslavo

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Scenari
mondo
Emirato islamico d’Inghilterra
Ronde che attaccano chi beve alcol, bambine velate
a scuola, gay minacciati... Londra rischia di diventare
il «nastro trasportatore» del radicalismo musulmano.
©R. Macdonald/Report Digital-Rea
R
onde islamiche nei sobborghi di Londra, scuole che
invitano le alunne a usare il velo, detenuti musulmani che obbligano gli altri a non cucinare carne
di maiale, università infiltrate dalle associazioni
estremiste in nome di Allah... La Gran Bretagna
rischia di trasformarsi in un «nastro trasportatore»
del radicalismo islamico, come lo ha definito il premier
David Cameron, annunciando un’inchiesta sugli atenei,
sulle prigioni, sulle organizzazioni caritatevoli musulmane
e su internet, terreno fertile per l’estremismo.
Il 18 ottobre, Jordan Horner, un giovane inglese convertito all’Islam con il nome di Jamal Uddin, si è dichiarato
colpevole degli assalti delle ronde islamiche a East London,
sobborgo della capitale, lo scorso gennaio. Assieme ad
altri estremisti, fermava i passanti intimando di non bere
alcol oppure minacciava gli omosessuali e le donne vestite in maniera non conforme
all’Islam.
Le ronde islamiche sono tornate d’attualità a fine ottobre,
quando la polizia ha diffuso il
video del brutale pestaggio di
uno studente americano di origini italiane, Francesco Hounye,
avvenuto il 17 giugno, sempre
a East London. Hounye stava
bevendo una birra ed è stato
assalito da una gang non ancora
identificata. La vicenda risulta
controversa, ma il sospetto è
che si tratti dell’ennesimo episodio di intolleranza islamica
(nella foto, un manifesto a favore
dell’introduzione della sharia).
Secondo Majid Nawaz, analista
della fondazione Quilliam, che
lotta contro l’estremismo, il
fenomeno delle pattuglie musulmane «può diventare ben
più pericoloso con il rientro
dei combattenti inglesi (della
guerra santa) in Siria».
A settembre è esplosa la
polemica sulle norme di abbigliamento previste dalle scuole
islamiche in Gran Bretagna. Sul sito dell’istituto femminile
Madani di Londra è apparso l’annuncio che le alunne
devono «rispettare il codice di abbigliamento islamico».
Ragazzine di 11 anni portano una specie di burqa nero
che le copre dalla testa ai piedi, lasciando libero solo il
volto. La scuola precisa che «l’uso del velo è stato deciso
con i genitori».
L’estremismo islamico è pericoloso soprattutto in carcere. A luglio un anonimo ospite della prigione di massima
sicurezza di Long Lartin lo ha denunciato sul giornale
del penitenziario: «La cucina è occupata al 90 per cento
da musulmani, che hanno minacciato di accoltellarci se
cuciniamo carne di maiale. Alcuni hanno subito pressioni
per convertirsi all’Islam». Anche gli atenei inglesi sono
infiltrati da associazioni studentesche islamiche radicali.
La fondazione Quilliam punta il dito contro la Società
islamica costituita nella cittadella universitaria del centro
di Londra. I fondamentalisti sono riusciti addirittura a
organizzare una conferenza con ingresso e posti separati
per maschi e femmine, come i talebani. (Fausto Biloslavo)
I video delle ronde
Sul sito di «Panorama»,
i filmati delle squadre
che pattugliano
Londra urlando:
«Questa zona è
musulmana, l’alcol è
vietato. Non rispettiamo
chi disobbedisce a Dio».
news.panorama.it/esteri
13 novembre 2013 | Panorama
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