Allegato sub A del Capitolato

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Allegato sub A del Capitolato
Manuale dei Centri Prelievi
Rev.4 del 10.04.2015
Centri di emissione: MEDICINA DI LABORATORIO
MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA
CENTRO TRASFUSIONALE
ANATOMIA PATOLOGICA
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MANUALE DEI CENTRI PRELIEVI:
PROCEDURE
TECNICO-OPERATIVE
PER I CENTRI PRELIEVI
E PER I PUNTI PRELIEVI
DISTRETTUALI
Redazione
C.Alimena,M.Dalla Zorza,E.Durante,L.Laurino,S.Pascoli,S.Romeo,A.Sirena,A.Tessarolo,
R.Rigoli L.Caberlotto,A.P.Dei Tos, A.Frigato,F.Rocco.
Verifica tecnica
Dott.ssa P. Benini,Direzione Sanitaria di Ospedale
Dott.Enrico De Giorgi,Distretto Sociosanitario Sud
Dott.ssa Annalisa Visentin,Distretto Sociosanitario Nord
Dott. M.Tessarin,Dipartimento di Prevenzione
Approvazione
Dott.Michele Tessarin, Direttore Sanitario
Il presente documento è di proprietà dell' U.L.S.S. N° 9 di Treviso e può essere riprodotto o consegnato a terzi previa autorizzazione del
Direttore Generale. I trasgressori saranno sanzionati secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti in materia.
Tutte le copie carta sono ritenute di lavoro per le quali non si garantisce l’aggiornamento. Le copie aggiornate sono su rete intranet.
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Sommario Revisioni del Manuale
Data
Revisione
Descrizione della Revisione
Ottobre 2010
1
Aggiornamento sezione 1^ Medicina di Laboratorio
Luglio 2011
2
Novembre
2013
3
Sezione 1^ Medicina di Laboratorio:
aggiornamento paragrafi 14.1,14.3, 14.7,14.11,14.15,14.24,14.36,14.41,
14.47,15.1,15.2,15.3,15.4,22.1
aggiornamento capitoli 13,16,18,21,23
Sezione Microbiologia:
modifica paragrafo 10.3 e cambio numerazione successivi
creazione paragrafi 10.4,10.26,10.30,10.31,10.32,10.33
Sezione Centro Trasfusionale:
modifica paragrafi 3.5,3.6,3.7,3.8
Modifica capitolo 4
Revisione generale Sezione 1^ Medicina di Laboratorio
Revisione generale Sezione 2^ Microbiologia
Marzo 2015
4
Creazione Sezione 5^
Revisione generale Sezione 1^ Medicina di Laboratorio (parti in corsivo)
Revisione generale Sezione 3^ Centro Trasfusionale (parti in corsivo)
Revisione generale Sezione 4^ Anatomia patologica (parti in corsivo)
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Indice
INTRODUZIONE
1. Campo di applicazione
2. Scopo
3. Struttura del Manuale dei Centri Prelievi
1^ SEZIONE Medicina di Laboratorio
2^ SEZIONE Microbiologia e virologia
3^ SEZIONE Centro Trasfusionale
4^ SEZIONE Anatomia Patologica
5^ SEZIONE Conservazione e trasporto campioni
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INTRODUZIONE
1. Campo di applicazione
Il Manuale riporta le procedure tecnico-operative stabilite per i Centri Prelievi Aziendali e per i Punti
Prelievi Distrettuali dal Dipartimento di Patologia Clinica dell’ULSS 9 e dal Servizio di Immunoematologia
e Trasfusionale di Treviso.
E’ un documento condiviso dai Laboratori afferenti al Dipartimento di Patologia clinica , dal Centro
Trasfusionale afferente al Dipartimento Interaziendale di Medicina trasfusionale,dai Distretti
sociosanitario Nord e sociosanitario Sud e dalla U.O.C. Attività specialistica.
I cambiamenti di procedure tecnico-operative preesistenti o la necessità di comunicare nuove procedure
porteranno a periodiche revisioni del Manuale.
2. Scopo
Nei Centri Prelievi operano Personale amministrativo e Personale Sanitario. Benché né la responsabilità
dei Centri Prelievi né la gestione del Personale impiegato siano in carico ai Laboratori aziendali, la
definizione delle procedure tecnico-operative compete ad essi.
Questo Manuale perciò riporta le procedure tecnico-operative cui il Personale dei Centri Prelievi deve
attenersi e gli fornisce informazioni utili a svolgere quell’attività di consulenza e supporto di cui spesso
l’Utente ha bisogno. A tale scopo l’Azienda ha messo a disposizione la “Guida agli Esami di Laboratorio”
raggiungibile tramite Intranet aziendale (icona “Esami di Laboratorio”) e tramite Internet (sito Web
aziendale www.ulss.tv.it - Esami di Laboratorio e prelievi),destinata sia agli Utenti Esterni che agli
operatori sanitari e al personale amministrativo..
3. Struttura del Manuale dei Centri Prelievi
Il Manuale si articola in piu’ Sezioni.
In particolare:
•
•
•
•
•
1^ Sezione
Riporta le modalità tecnico-operative relative ai prelievi e alla raccolta di campioni biologici
destinati alla Medicina di Laboratorio e alla sua Sede di Oderzo ( Laboratorio Analisi
Oderzo)
2^ Sezione
Riporta le modalità tecnico-operative relative ai prelievi e alla raccolta di campioni biologici
destinati al Laboratorio di Microbiologia di Treviso
3^ Sezione
Riporta le modalità tecnico-operative relative ai prelievi destinati al Centro Trasfusionale
di Treviso
4^ Sezione
Riporta le modalità tecnico-operative relative alla raccolta e consegna di campioni biologici
per le uniche richieste destinate al Laboratorio di Anatomia Patologica che vengano
accettate ai Centri Prelievi (citologia urinaria ).
5^ Sezione
Riporta le modalità tecnico-operative relative alla conservazione dei campioni e alla preparazione
al loro trasporto ai Laboratori.
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1^ SEZIONE
Medicina di Laboratorio
Direttore: dott. Livio Caberlotto
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SEZIONE MEDICINA DI LABORATORIO
Indice
1. Numeri di telefono utili agli Operatori dei Centri Prelievi
2. La preparazione dell’Utente al prelievo o alla raccolta del campione
biologico
3. L’identificazione dell’Utente al Centro Prelievi
4. Raccomandazioni da seguire nell’esecuzione del prelievo
5. Il prelievo difficoltoso e il prelievo pediatrico
6. Il prelievo arterioso
5. Il prelievo pomeridiano
6. Raccolta delle urine per esami non microbiologici
8.1
Raccolta urine fresche
8.2
Raccolta urine 24 ore
8.3
Raccolta urine 24 ore con aggiunta di conservanti
8.4
Raccolta urine temporizzate
8.5
Raccolta urine di pazienti pediatrici
7. Raccolta delle feci per esami non microbiologici
8. L’identificazione del campione
9. L’identificazione del campione prelevato in altra sede
10. La conservazione del campione al Centro Prelievi e loro consegna al
Laboratorio
11. Elenco tipologia di provetta per esame o gruppi di esami
14. Modalità di raccolta e trattamento dei campioni per l’esecuzione di
particolari dosaggi
14.1
Acido 5 OH Indolacetico
14.2
Acido lattico
14.3
Acido vanilmandelico
14.4
ACTH e Cortisolo pomeridiani
14.5
Albumina Urine (ACR)
14.6
Albumina Urine 24 ore
14.7
Aldosterone/Renina ortostatismo/clinostatismo
14.8
Ammonio
14.9
Calcio ionizzato
14.10 Carbossiemoglobina
14.11 Catecolamine urinarie
14.12 Citraturia
14.13 Clearance della creatinina
14.14 Conta piastrine in citrato
14.15 Coproporfirine,porfirine totali,uroporfirine
14.16 Creatinuria spot
14.17 Crioagglutinine (agglutinine a frigore)
14.18 Crioglobuline
14.19 Curva insulinemica e curva c-peptide
14.20 Curva HGH
14.21 Emoglobina glicata in pazienti pediatrici
14.22 Eosinofili muco nasale
14.23 Equilibrio acido-base
14.24 Esame urine standard
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SEZIONE MEDICINA DI LABORATORIO
14.25
14.26
14.27
14.28
14.29
14.30
14.31
Feci chimico fisico completo
Feci sangue occulto
Glicemia post prandiale
Idrossiprolinuria
IgA salivari
Insulina post prandiale e c-peptide post prandiale
Lupus anticoagulant,APCR,Proteina C anticoagulante, Proteina
S anticoagulante
14.32 Mappa cromosomica e AZF
14.33 Osmolalità urinaria
14.34 Ossaluria
14.35 Parassita malarico
14.36 Porfobilinogeno Urine
14.37 Prolattina 2 campioni
14.38 Prolattina 3 campioni
14.39 Proteinuria di Bence Jones
14.40 Proteinuria frazionata
14.41 Serotonina urine
14.42 Spermiogramma
14.43 Tempo di emorragia
14.44 Test allo xilosio
14.45 Test di Addis
14.46 TRI-TEST
14.47 Prelievi multipli di HGH
15. Curve glicemiche e gestione della glicemia di base in ambulatorio
15.1 Curva standard da carico orale di 75 g di glucosio (OGTT)
15.2 Curva da carico orale di 75 g di glucosio 5 campioni
15.3 Glicemia plasmatica in gravidanza
15.4 Curva da carico di 75 g di glucosio in gravida
15.5 Curva da carico di glucosio nei bambini di peso inferiore a 43 Kg
15.6 Gestione della glicemia basale al Centro Prelievi
15.7 Modulo per la rilevazione della glicemia basale su glucometro
16. Le Curve ormonali e i Test da Stimolo
17. Promemoria riassuntivo test su urine
18. La richiesta “Urgente”
19. Altri Moduli
20. Esami per i quali serve fare la fotocopia dell’impegnativa o compilare
apposito modulo
21. Protocollo di aggiornamento/emissione procedure operative
22. Capitolo per il Personale Amministrativo
22.1 Dove indirizzare l’Utente con richiesta di esami non eseguiti in
questa Azienda ULSS
22.2 Test reflex
23. Bibliografia
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SEZIONE MEDICINA DI LABORATORIO
1. Numeri di telefono utili agli Operatori dei Centri Prelievi
Segreteria Medicina di Laboratorio Treviso
(orario:dalle ore 8 )
Segreteria Laboratorio Analisi Oderzo
(orario:dalle ore 8)
int. 2205
int. 5271/5339
2. La preparazione dell’Utente al prelievo o alla raccolta del
campione biologico
Molti fattori, oltre la malattia, possono alterare la composizione dei liquidi biologici utilizzati per le
determinazioni di Laboratorio, agendo sia nella fase analitica che nella fase pre-analitica. La
fase pre-analitica inizia con la preparazione del paziente. Chi è coinvolto nella fase pre-analitica
deve attenersi a quella serie di norme che permettono di ridurre al minimo i fattori che possono
modificare il risultato finale delle analisi.
Per quanto concerne la preparazione del paziente al prelievo, solo per alcune determinazioni
ematochimiche il digiuno è obbligatorio, mentre per la maggior parte di esse è “preferibile”.
L’assunzione di cibo può elevare il glucosio, i trigliceridi, la fosfatasi alcalina, può elevare o
abbassare il potassio, abbassare il fosforo. Può far variare la conta leucocitaria. La
concentrazione dei trigliceridi aumenta immediatamente dopo il pasto, e il plasma acquista una
torbidità più o meno marcata, fenomeno che può influire sui dosaggi strumentali. Il livello dei
trigliceridi torna al valore basale dopo 8-10 ore.
Si dà perciò l’indicazione che il paziente sia a digiuno dalla mezzanotte, mentre è permessa
l’assunzione di acqua. Indicazioni diverse si possono dare per:
• bambini di età inferiore ai 2 anni: digiuno di 2 ore
• pazienti con solo monitoraggio della terapia anticoagulante orale: è possibile una
colazione leggera(per esempio the e fette biscottate).
La cena precedente il prelievo deve essere come d’abitudine, senza eccessi o costrizioni
particolari . Va evitato l’abuso di alcolici.
Nei giorni che precedono il prelievo è opportuno evitare l’attività fisica intensa e prolungata;
questa attività può infatti influire su alcuni parametri, quali l’acido lattico, l’ammonio, la CPK,
l’aldolasi, l’LDH, e l’AST, nonché su alcuni ormoni quali testerone, androstenedione e LH .
Condizioni di stress mentale possono provocare fluttuazioni della concentrazione di prolattina,
ACTH e cortisolo.
Nelle ore precedenti il prelievo, è opportuno evitare il fumo.
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I farmaci possono avere interferenze positive o negative su taluni esami di Laboratorio. In certi
casi la modifica indotta nel dato di Laboratorio è attesa dal curante e perciò giustamente
interpretata, in altri casi è solo un effetto collaterale. Ad esempio, numerosi farmaci
interferiscono con il dosaggio di aldosterone e renina: ACE inibitori,beta bloccanti,anti
infiammatori non steroidei. Gli estro-progestinici alterano gli esami per la valutazione della
trombofilia, così come la terapia anticoagulante in atto.
In generale: possono essere assunti prima del prelievo solo farmaci per i quali il medico curante
abbia stabilito l’assunzione obbligatoria.
Determinati cibi possono interferire sui dosaggi di particolari analiti. Ad esempio, prima di
raccogliere le urine delle 24 ore per dosare le catecolamine urinarie,l’acido 5OH indolacetico,
l’acido vanilmandelico l’aldosterone e la renina, , bisogna seguire una apposita dieta. Al
contrario,nei giorni precedenti l’esecuzione di una curva da carico di glucosio,è opportuno
alimentarsi come di consueto,senza cioè apportare restrizioni soprattutto ai carboidrati.
Per la preparazione ai singoli test si rimanda al capitolo 14 e relativi paragrafi di questo
Manuale, al sito web www.ulss.tv.it -Esami di Laboratorio e Prelievi –Come prepararsi agli Esami di
Laboratorio, nonché alle singole schede informative della Guida agli Esami di Laboratorio
3. L’identificazione dell’Utente al Centro Prelievi
All’accettazione, il personale amministrativo chiede all’ Utente un documento identificativo
(solitamente la tessera sanitaria).
Gli Utenti si presentano ai box prelievi in base al numero progressivo che compare sui display
luminosi in Sala d’attesa.
Quando l’Utente entra nel box,il personale sanitario deve identificare l’Utente chiedendogli di
riferire cognome, nome e data di nascita ( senza suggerire la risposta, ad esempio “Lei è il
Sig. Paolo Rossi nato il 10/01/1950?” )e accertandosi poi che le etichette identificative
corrispondano ai dati anagrafici .
4. Raccomandazioni da seguire nell’esecuzione del prelievo
Al momento dell’accettazione del paziente, il Personale amministrativo ottiene informazioni sul
rispetto delle condizioni di digiuno.
Il prelievo si effettua preferibilmente da una vena cefalica, mediana cubitale o basilica; solo se
questi siti non sono accessibili, si può effettuare il prelievo da una vena del dorso della mano o
da vene del polso.
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Evitare di praticare la venipuntura da:
• Lato del corpo nel quale è stata praticata una mastectomia
• Area nella quale è presente un edema
• Vene lesionate o sclerosate
• Arti con ematomi,arrossamenti, gonfiori o infezioni
• Arti nei quali è inserito uno shunt o una fistola per dialisi
Sequenza di prelievo raccomandata da CLSI in caso di prelievi multipli:
•
•
•
•
•
Flaconi per emocoltura
Provetta per coagulazione
Provetta senza additivo
Provetta con litio Eparina
Provetta con EDTA
Scelta dell’ago
La scelta dell’ago è fondamentale: l’uso di un ago con maggior diametro in una vena di scarso
diametro può provocare la rottura con stravaso,l’uso di un ago di minor diametro in una vena di
largo diametro può provocare moto turbolento con conseguente emolisi.
Riempimento delle provette
Per giudicare il corretto riempimento,la verifica che al termine del riempimento di ciascuna
provetta il sangue sia a livello della tacca rappresenta l’elemento più valido.Fare affidamento sul
termine dell’aspirazione da parte della provetta può essere fuorviante,poiché talora le provette
possono perdere parzialmente il vuoto o può essere aspirata aria,soprattutto usando dispositivi
di tipo “butterfly”.
Miscelare gentilmente le provette
Procedere alla sistematica miscelazione di tutte le provette immediatamente dopo il prelievo
mediante delicata inversione per 4-8 volte,evitando la formazione di schiuma.
Etichettare le provette
Le raccomandazioni del CLSI prevedono che le provette siano etichettate dopo il prelievo,
mentre Società scientifiche suggeriscono di etichettarle prima del prelievo,un paziente alla volta.
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Problemi legati alla raccolta del sangue sono la stasi prolungata, l’emolisi nel campione, il
prelievo coagulato, il campione scarso. Questi fenomeni devono essere evitati perché rendono
il campione non processabile o ne alterano i risultati analitici.
La stasi venosa
Per prevenire fenomeni di emoconcentrazione il laccio andrebbe allentato, se possibile, dopo
l’entrata dell’ago in vena. Se la stasi venosa prodotta dal laccio dura meno di due minuti ha in
pratica scarse conseguenze sui dosaggi analitici. Una stasi protratta oltre 2 minuti, invece,
comporta fuoriuscita di acqua e soluti nell’interstizio con conseguente aumento nel sangue di
proteine, acido lattico, enzimi, calcio, colesterolo, trigliceridi, nonché delle cellule ematiche.
L’emolisi nel campione
Un prelievo traumatico oppure eseguito con ago sottile e stasi prolungata può provocare emolisi
con aumento della concentrazione di alcuni analiti come LDH, Potassio, AST, Calcio, Fosforo.
L’emolisi interferisce in vario grado sul dosaggio strumentale di altri analiti provocandone la
sottostima, come può avvenire per glucosio, bilirubina, sodio, creatinina; può alterare il dosaggio
dell’emoglobina e gli esami coagulativi.
Se in casi particolari si usa la siringa, onde evitare l’emolisi, il pistone deve essere ritirato
lentamente, in modo da consentire il deflusso spontaneo del sangue; levato l’ago, si deve
trasferire con cautela il sangue nella provetta senza esercitare eccessiva pressione sullo
stantuffo e creare vortici e schiuma.
Tuttavia,al di fuori dei casi sopracitati,esistono oggi valide prove che la causa principale di
emolisi sia imputabile alla differenza di pressione esistente tra vena e dispositivo sottovuoto.
Il prelievo coagulato
La formazione di coaguli impedisce l’esecuzione delle indagini di laboratorio che richiedono
l’utilizzo di sangue non coagulato come emocromo, coagulazione ecc.
Il campione contenuto nelle provette con anticoagulante (tappo lilla, azzurro, verde, grigio) va
delicatamente mescolato, tramite ripetute inversioni della provetta, appena prelevato.
Incomplete miscelazioni del sangue con l’anticoagulante provocano la formazione di coaguli
talvolta di difficile individuazione.
Il prelievo scarso
Un campione di sangue ridotto, può fornire una quantità di siero insufficiente per le indagini da
eseguire. In casi problematici, una certa variazione in meno può essere tollerata.
Relativamente alle provette con anticoagulante la regola generale è che vanno riempite fino al
termine dell’aspirazione per mantenere il rapporto ottimale tra sangue e anticoagulante.
Critica è l’osservanza del rapporto sangue-anticoagulante (9:1)per gli esami coagulativi. La
provetta deve perciò riempirsi fino a completa aspirazione (tacca rossa sull’etichetta della
provetta); è processabile un campione fino al 10% in meno della completa aspirazione. Per
quantità inferiori, il campione sarà considerato “inadeguato”.
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Il campione inadeguato per altre cause
La presenza di bolle d’aria all’interno di una siringa per emogasanalisi rende il campione
inutilizzabile.
5. Il prelievo difficoltoso e il prelievo pediatrico
Qualora insorgano difficoltà a reperire gli accessi venosi idonei o a prelevare la quantità di
sangue richiesta, l’aspirazione del sangue nelle provette Vacutainer può essere interrotta prima
del termine per le provette prive di anticoagulante (tipologia tappo blu, rosso, beige, ruggine) ma
dovrebbe essere completa per la provetta con anticoagulante del tipo tappo lilla e deve essere
completa per la provetta tipo tappo azzurro per esame emocoagulativi. Per questa tipologia di
provetta è comunque disponibile la versione pediatrica a ridotta aspirazione (2.0 mL anziché 3.5
mL).
Nel caso si preveda una difficoltà nel prelievo,si può prelevare: (1) Tappo azzurro per esami
coagulativi: fino a completa aspirazione (2) Tappo lilla per emocromo: almeno 2 cc;; (2) Provetta
senza anticoagulante (ruggine, rossa, beige…): quanto possibile; (4) Tappo lilla per VES o altro:
se possibile.
Una modalità di esecuzione dei prelievi nei bambini prevede l’uso della siringa o il raccordo
della siringa al butterfly.In questa modalità bisogna porre attenzione a: (1) non ritirare il pistone
troppo velocemente provocando emolisi; (2) viceversa,non tenere per troppo tempo il sangue
nella siringa provocando coaguli; (3) non travasare velocemente il sangue nelle provette; (4) non
sbagliare per difetto o per eccesso la quantità di sangue nella singola provetta; (5) tener
presente che forare con l’ago il tappo della provetta Vacutainer e lasciare che questa aspiri il
sangue dalla siringa può provocare emolisi. La scelta dell’utilizzo del sistema Vacutainer, oppure
della siringa, oppure del butterfly raccordato a provette Vacutainer o a siringa, dipende dall’età
del bambino, dalla tipologia di accesso venoso, dalla professionalità dell’operatore. Si danno
perciò le seguenti indicazioni generali:
• Un obiettivo è togliere il dolore, la paura e il distress emozionale che accompagna la
procedura, annullandone così il ricordo negativo
• Farsi aiutare
• Non usare aghi di calibro troppo grande rispetto al calibro della vena (rischio di collasso o
rottura della vena)
• Becco di clarino rivolto verso l’alto (meno tagliente)
• Evitare l’accanimento
• Evitare di associare alla stasi movimenti delle dita e della mano
• Max 2 tentativi, poi cambiare prelevatore
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I prelievi pediatrici vengono eseguiti a partire da pochi giorni di vita per quanto riguarda il
centro Prelievi di Borgo Cavalli e dai tre anni per quanto riguarda il Centro Prelievi di Oderzo;
in caso di prelievo difficoltoso, viene concordata con il reparto di Pediatria del rispettivo P.O.
l’eventuale esecuzione del prelievo inviando il bambino al Reparto ,dove gli accompagnatori
consegneranno le relative provette ed etichette; una volta eseguito il prelievo è cura del
reparto inviare in laboratorio i campioni.
I bambini sotto i tre anni che devono eseguire il prelievo a Oderzo sono indirizzati
esclusivamente al Reparto di Pediatria del rispettivo P.O.
6. Il prelievo arterioso
Il sangue arterioso è il materiale standard per lo studio dei parametri dell’equilibrio acido-base
(valori di pH) e dei gas nel sangue (tensione parziale dell’ossigeno e dell’anidride carbonica).
I prelievi di sangue arterioso sono tecnicamente piu’ difficili di quelli di sangue venoso.Qualora
fosse impossibile riuscire ad ottenere sangue arterioso, si può utilizzare il sangue venoso,che
però riflette la situazione acido-base della periferia, e non di tutto il corpo. Ciononostante, se il
sangue venoso viene raccolto in modo appropriato, fornisce valori indicativi di pH, pur non
essendo in grado di fornire valori corretti per quello che riguarda la saturazione arteriosa di
ossigeno e la pCO2.
Per i prelievi arteriosi si utilizzano le apposite siringhe di plastica . La perdita di gas attraverso
la plastica può essere di gravità diversa a seconda del tipo di plastica e delle tensioni relative di
ossigeno ed anidride carbonica del campione di sangue. Piu’ grande è la differenza tra le
pressioni parziali di questi gas e quelle dell’ambiente, maggiore sarà la perdita. Perciò l’analisi
dovrebbe essere effettuata entro 15 minuti dal prelievo; se ciò non fosse possibile la siringa va
conservata in acqua ghiacciata per non piu’ di 30’ al fine di minimizzare il consumo di ossigeno
da parte dei leucociti.
7. Il prelievo pomeridiano
Alcuni parametri biochimici variano nell’arco delle 24 ore, influenzati da un ritmo circadiano.
Per esempio, cortisolo e ACTH presentano un picco alle 8 circa e un valore minimo verso le 24.
I valori normali sono sempre riferiti a soggetti il cui prelievo è stato eseguito il mattino. Tuttavia il
prelievo pomeridiano trova la sua giustificazione per il dosaggio di quegli ormoni per i quali il
rispetto del ritmo circadiano fornisce risposte diagnostiche. Indicazioni generali per il paziente
che deve eseguire un prelievo pomeridiano, sono il consumo di un pasto leggero, senza eccessi
alimentari ed alcolici, e l’evitare situazioni di stress.
Il prelievo pomeridiano per la valutazione della glicemia costituisce una delle prove di tolleranza
al glucosio (glicemia post-prandiale).
L’orario in cui va eseguito il prelievo varia a seconda dell’analita (per le modalità vedi capitolo
17 e relativi paragrafi).
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8. Raccolta delle urine per esami non microbiologici
I CUP e le Sedi dei Distretti forniscono gratuitamente i contenitori idonei alla raccolta di tutti gli
esami eseguiti sulle urine. Non si accettano contenitori non idonei.
8.1 Raccolta urine per esame standard
L’esame delle urine viene eseguito su un campione delle prima minzione del mattino, raccolto
dopo detersione dei genitali e,cosa importantissima al fine dell’accuratezza clinica del dato
analitico, dopo aver scartato una piccola quantità delle prime urine emesse (utilizzo del mitto
intermedio); le prime urine del mattino sono normalmente le più concentrate e perciò meglio si
prestano per la ricerca di componenti patologici e per l’esame del sedimento. In casi particolari,
l’esame standard può essere eseguito su una minzione successiva. Non deve passare troppo
tempo (indicativamente non più di due ore) tra l’emissione delle urine e la consegna del
campione; nelle urine lasciate a temperatura ambiente possono verificarsi varie alterazioni, tra
cui la lisi delle emazie e dei leucociti.
8.2 Raccolta delle urine delle 24 ore
Per conoscere l’entità dell’eliminazione di un componente urinario occorre rapportare la quantità
trovata al volume delle urine emesse in un tempo determinato, generalmente 24 ore.
La raccolta delle urine delle 24 ore può essere problematica; l’Utente va adeguatamente istruito
sulla modalità di raccolta e sensibilizzato su quanto sia importante il corretto campionamento.
Una errata misura della quantità produce un risultato errato. Perciò la raccolta non deve essere
incompleta e non deve neanche comprendere urine prodotte oltre le 24 ore. Se per qualche
motivo una parte delle urine va perduta, la raccolta deve essere ricominciata.
Istruzioni:
• I contenitori per la raccolta possono essere ritirati gratuitamente ai CUP e ai Distretti;
insieme al contenitore per la raccolta delle 24 ore verrà consegnato all’utente una
apposita provetta cilindrica per urine a fondo tondo . I contenitori possono essere
acquistati in Farmacia (purché di plastica e graduati).
• La mattina del giorno precedente alla consegna, va eliminata l’urina della prima minzione
e annotata l’ora (ad esempio ore 7). Vanno raccolte tutte le urine emesse nelle
successive 24 ore avendo cura di far corrispondere la raccolta finale all’ora annotata il
giorno precedente. I contenitori devono essere conservati dall’inizio della raccolta tappati
e in luogo fresco.
• Terminata la raccolta, il paziente deve leggere la quantità sulla scala graduata del
contenitore e annotarla per poi riferirla al momento della consegna del campione. Deve
agitare delicatamente le urine nel contenitore e utilizzando, se presente, il beccuccio
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erogatore, trasferire una parte delle urine in una provetta cilindrica fino a tre quarti della
capienza.
Le istruzioni all’Utente non devono essere date a voce dagli operatori sanitari o dal personale
amministrativo: nel sito web www.ulss.tv.it - Esami di Laboratorio e prelievi- Come prepararsi
agli esami di Laboratorio , le istruzioni sono stampabili e quindi distribuibili agli utenti
In considerazione della particolare complessità della raccolta delle urine 24 ore in età pediatrica,
per questi pazienti alcuni dosaggi sono eseguibili su urine ”fresche” del mattino.
8.3 Raccolta delle urine delle 24 ore con aggiunta di conservanti
Alcuni esami richiedono la raccolta delle urine delle 24 ore la cui conservazione necessita
l’aggiunta di idonei conservanti (acidificanti come l’acido cloridrico o antifermentativi come il
Timolo). I conservanti, specialmente l’acido cloridrico, possono essere tossici per contatto,
inalazione e ingestione e vanno perciò maneggiati con cautela. L’Utente ambulatoriale va istruito
a mantenere il campione lontano dalla portata dei bambini, ad usare i guanti quando stappa la
provetta e a tenere quest’ultima a debita distanza dagli occhi.
Istruzioni:
• I contenitori per la raccolta e i conservanti (acido cloridrico e timolo) sono forniti
gratuitamente dai CUP e dai Distretti; insieme al contenitore per la raccolta delle 24 ore
verrà consegnato all’utente una apposita provetta cilindrica per urine a fondo tondo
(tappo bianco trasparente).
• La raccolta delle urine delle 24 ore va fatta come precedentemente descritto con la
differenza che contemporaneamente alla prima urina raccolta nel contenitore va aggiunto
il conservante, e che a fine raccolta il travaso dell’aliquota di urine nella provetta cilindrica
va fa fatto con particolare attenzione. I contenitori devono essere conservati dall’inizio
della raccolta tappati e in luogo fresco.
Le istruzioni all’Utente non devono essere date a voce dagli operatori sanitari o dal personale
amministrativo: nel sito web www.ulss.tv.it - Esami di Laboratorio- Come prepararsi agli esami di
Laboratorio, le istruzioni sono stampabili e quindi distribuibili agli utenti
Nel caso sia richiesta questa tipologia di raccolta anche nel paziente pediatrico, i genitori
possono essere istruiti a procedere in questo modo: se il bambino è piccolo e si prevede una
diuresi notevolmente inferiore a quella dell’adulto (che normalmente varia da 800 a 1800 cc),
onde evitare la diluizione del campione con l’aggiunta di 7 cc di acido, i genitori del bambino
possono aggiungere alla prima minzione circa metà dell’acido cloridrico contenuto nella
provetta, aggiungendo la seconda metà solo nel caso di raggiungimento di 500 cc di urina.
Se il bambino è molto piccolo ,si accettano urine “fresche” del tutto prive di acidificanti aggiunti.
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8.4 Raccolta delle urine temporizzate
Si intendono per “temporizzate” le raccolte di urina per un certo numero di ore, ad esempio 2
ore per il test di Addis, 5 ore per il test allo Xilosio; la raccolta di urine delle 24 ore è descritta a
parte.
•
I contenitori per la raccolta possono essere ritirati gratuitamente ai CUP e ai Distretti;
insieme al contenitore per la raccolta delle 24 ore verrà consegnato all’utente una
apposita provetta cilindrica per urine a fondo tondo .
I contenitori possono essere acquistati in Farmacia (purché di plastica e graduati).
• Le urine della minzione corrispondente all’ora di inizio della raccolta, in genere indicata
per i singoli dosaggi, vengono eliminate; da quel momento in poi vanno raccolte nel
contenitore tutte le urine prodotte, comprese quelle della minzione corrispondente all’ora
di fine raccolta. I contenitori devono essere conservati dall’inizio della raccolta tappati e in
luogo fresco.
• Terminata la raccolta, il paziente deve leggere la quantità sulla scala graduata del
contenitore e annotarla per poi riferirla al momento della consegna del campione. Deve
agitare delicatamente le urine nel contenitore e utilizzando, se presente, il beccuccio
erogatore, trasferire una parte delle urine in una provetta cilindrica fino a tre quarti della
capienza.
8.5 Raccolta delle urine di pazienti pediatrici
In bambini molto piccoli può essere necessario ricorrere all’uso dell’apposito “sacchetto”
pediatrico in plastica per la raccolta delle urine.
Modalità:
Al Centro Prelievi di Borgo Cavalli: il “sacchetto” di raccolta viene applicato e rimosso dal
Personale della Sala Prelievi. Le istruzioni dettagliate sono riportate nella Sezione 1B del
Manuale.
Al Centro Prelievi di Oderzo, solitamente l’operazione di togliere il “sacchetto” al bambino viene
fatta in Pediatria dove il sacchetto viene poi ben sigillato e collocato all’interno di un contenitore
cilindrico con tappo rosso ( quello in uso per esami microbiologici di materiali vari), sulla cui
parete viene applicata l’etichetta identificativa precedentemente ritirata dai genitori allo sportello
amministrativo del C.U.P. o del Centro Prelievi ; per questi pazienti è perciò obbligatoria la
prenotazione. Il Reparto farà pervenire il campione in Laboratorio insieme agli eventuali prelievi
ematici . I genitori del bambino vengono istruiti dal Pediatra a raccogliere il campione in maniera
corretta.Se su quel campione fossero richiesti esame standard urine e anche urinocoltura, sarà
possibile eseguire solo un esame, dando la preferenza all’urinocoltura .
9. Raccolta delle feci per esami non microbiologici
Le modalità sono descritte in dettaglio al capitolo 14 (14.25 e 14.26)
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10. L’identificazione del campione
Al momento dell’accettazione dell’Utente vengono stampate le etichette con codice a barre che
identificheranno il campione tramite cognome, nome, data di nascita, data di accettazione,
numero progressivo univoco, Reparto di provenienza. L’etichetta permetterà la rintracciabilità del
campione durante tutto il processo analitico.
Il prelievo viene eseguito in base a queste etichette prestampate che riportano anche la tipologia
di provetta /contenitore che deve essere utilizzato.
Ogni provetta/contenitore, oltre che idoneo all’uso, deve essere correttamente etichettato. Le
etichette devono essere ben posizionate, non devono essere macchiate ( i disinfettanti o altri
liquidi o le mani umide possono provocare macchie), scolorite (l’immersione della provetta in
acqua scolorisce le scritte fino a farle scomparire,per cui per i campioni che vanno immersi in
acqua ghiacciata vanno osservati opportuni accorgimenti), né alcuna scritta o evidenziazione
colorata deve essere sovrapposta o vicina al codice a barre, tanto da impedirne la lettura da
parte dei lettori ottici degli strumenti.
Come etichettare una provetta di sangue: l’etichetta va posizionata verticalmente, subito sotto
il tappo della provetta, esattamente sopra l’etichetta bianca preesistente, con l’identificazione
dell’Unità Esecutrice (COD, CCL, MIC, CT) in basso a destra.
Come etichettare una siringa acido-base: l’etichetta va applicata sulla siringa nel senso della
sua lunghezza.
Come etichettare una provetta di urina: l’etichetta va posizionata verticalmente con il bordo
superiore sotto il margine inferiore del tappo della provetta, con l’identificazione dell’Unità
Esecutrice (COD o CCL) in basso a destra. Se la provetta contiene una aliquota delle urine delle
24 ore, la diuresi scritta sull’etichetta non deve sovrapporsi al codice a barre o a quanto riportato
dall’etichetta,così come l’eventuale scritta “ urine fresche” dei campioni pediatrici.
Come etichettare i contenitori per sangue occulto: l’etichetta va applicata nel senso della
lunghezza del contenitore.Il codice a barre deve essere posizionato per intero sul lato più largo
della provetta in modo da essere leggibile dagli strumenti.
Come etichettare i contenitori per feci: sulla parete del contenitore.
Come etichettare i vetrini per eosinofili nasali: l’etichetta va posizionata all’esterno del
contenitore portavetrini.
Per i campioni microbiologici si rimanda alle indicazioni date dalla Microbiologia (Sezione 1B).
11. L’identificazione del campione prelevato in altra sede
Ai Centri Prelievi non deve essere consegnato e accettato alcun campione di sangue prelevato
in sedi diverse da quelle istituzionalmente autorizzate che non riporti in maniera chiaramente
leggibile il cognome,il nome e la data di nascita del paziente. Ai Centri Prelievi,al momento della
consegna dei campioni viene compilato un modulo riportante il nome del prelevatore,il nome di
chi consegna il prelievo,il numero di recapito telefonico per eventuali comunicazioni. Se il
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prelievo è stato eseguito da personale autorizzato (Medici e infermieri) e se vengono rispettate
le condizioni sopra elencate, il campione può essere accettato ed etichettato .
12. Conservazione dei campioni al Centro Prelievi e loro consegna
in Laboratorio
La fase pre-analitica comprende diversi passaggi procedurali per i quali il Laboratorio dà
indicazioni di tipo tecnico-operativo ma che sono solo parzialmente sotto il suo diretto controllo.
La fase “pre-analitica” (che in realtà è preceduta dalla fase “pre-pre analitica” di richiesta
dell’esame) comprende, come descritto, la preparazione dell’Utente, l’identificazione del
paziente e del campione, il prelievo; prosegue con la raccolta e la gestione del campione, si
conclude con il trasporto del campione in Laboratorio.
Le procedure di raccolta, trattamento, conservazione e trasporto dei campioni rappresentano la
maggior fonte di errori. Fondamentali per il mantenimento dell’integrità del campione sono la
temperatura di conservazione del campione e il tempo che intercorre tra la raccolta del
campione e la sua presa in carico da parte del Laboratorio.
La stabilità dei diversi analiti è differente e dipende anche dalla presenza di anticoagulanti e
conservanti e dalla tipologia di contenitori utilizzati.
In generale, è buona norma che il campione venga processato “nel più breve tempo possibile”.
Questo vale in maniera particolare per emocromo ed esami emocoagulativi.
12.1 Conservazione dei campioni nei Centri Prelievi
Le modalità di conservazione delle varie tipologie di campioni nei Centri Prelievi e nei Punti
Prelievi distrettuali è descritta nella Sezione 5 del Manuale
12.2 Preparazione al trasporto
Le modalità di preparazione al trasporto delle varie tipologie di campioni è descritta nella
Sezione 5. del Manuale
12.3 Trasporto e Consegna dei campioni in Laboratorio
I campioni debbono essere trasportati in modo sicuro e opportuno per evitarne lo smarrimento
nonché per prevenire l’esposizione al rischio biologico o la contaminazione del campione (come
da Circolare Ministero della Salute.n°3 del 08/05/2003,da protocolli aziendali, Manuale della
Sicurezza, Capitolato per il Servizio di Trasporto). Deve essere garantito il mantenimento di una
temperatura adeguata per le varie tipologie di campioni e la consegna in tempi definiti. Alcuni
campioni (per NH3 e per Emogasanalisi) richiedono trasporto in ghiaccio/refrigeranti . I campioni
per urinocoltura e altri campioni per esami batteriologici devono essere trasportati a una
temperatura compresa tra 4 e 8°C.
I contenitori primari vengono posizionati all’interno di contenitori secondari .
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Spetta agli addetti al Trasporto assicurare il rispetto delle condizioni richieste ,mentre spetta al
personale dei Laboratori controllare che tali condizioni vengano rispettate.
12.3.1 Trasporto dal CP di Treviso e Consegna al Laboratorio di Treviso
A orari stabiliti,il Personale addetto ritira i campioni raccolti al Centro Prelievi di Borgo Cavalli, li
trasporta in contenitori ermeticamente chiusi e in condizioni idonee, e li consegna al Laboratorio
di Treviso.
12.3.2 Trasporto dal CP di Oderzo e Consegna al Laboratorio di destinazione
A orari stabiliti, Personale addetto raccoglie tutto il materiale biologico presente al Centro
Prelievi per portarlo nel Laboratorio di destinazione.
Il materiale biologico da portare al Laboratorio di Oderzo e che era stato collocato secondo
tipologia, in portaprovette o in appositi contenitori, va posizionato all’interno di un carrello chiuso.
I campioni per crioglobuline ,estratti dall’incubatore del CP, vengono messi in contenitori di
polistirolo in modo da conservare la temperatura di 37°C durante il breve tragitto dal Centro
Prelievi al Laboratorio. Le provette per urinocoltura, collocate nel CP negli appositi
portaprovette,una volta estratte dal frigorifero del CP, sono conservate nel frigorifero del
Laboratorio e poi collocate nei contenitori secondari al momento della partenza per Treviso.
Altre tipologie di campioni (contenitori per feci, contenitori per materiale liquido o semiliquido
ecc…) sono inseriti singolarmente nelle apposite buste.
Appena terminati i prelievi (indicativamente entro le ore 10), gli ultimi campioni raccolti
verranno portati in Laboratorio dal Personale del CP per essere anch’essi passati al check-in,
smistati e consegnati alle ore 10.50 al corriere che li porterà a Treviso. E’ perciò di fondamentale
importanza che gli ultimi campioni dal Centro Prelievi giungano in Laboratorio massimo entro le
10.30.Ogni ritardo deve essere comunicato al Laboratorio.
La raccolta materiale biologico avviene in tre fasce d’orario:
• prima raccolta ore 08.30 con trasporto al Laboratorio di Oderzo ad opera di personale del
CP secondo le modalità di conservazione e protezione sopra descritte.
• Seconda raccolta ore 09.00 con raccolta specifica di prelievi ematici riferiti a ematologia e
coagulazione, raccolti in contenitore secondario direttamente al CP, poi sigillato e inviato
direttamente al Laboratorio di Treviso tramite corriere PLURIMA.
• Terza raccolta ore 09.30 con trasporto al Laboratorio di Oderzo (stessa modalità delle
08.30) .
La consegna al Laboratorio di Oderzo di eventuali prelievi eseguiti dopo le 09.30 è
espletato dal personale del Centro Prelievi con apposito contenitore per materiale a
rischio biologico.
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13. Elenco tipologia di provetta per esame o gruppi di esami
Esami
Destinazione
Col. Tappo
mL
Codice Econ.
Chimica
COD
Blu (con attivatore della coagulazione CAT)
6
F450495
Chimica ,farmaci,immunometria
CCL
Terra di Siena (ex ruggine) con gel
5
F140290
6
F221760
separatore di siero
Ammonio
CCL/COD
Viola (tipologia grande)(K2 EDTA)
Ac lattico
CCL/COD
Grigio (sodio fluoruro e potassio ossalato)
2
F164255
Glicemia plasmatica in gravida
CCL/COD
Grigio (sodio fluoruro e potassio ossalato)
2
F164255
Curva riserva insulinica per glicemia CCL/COD
Test di tolleranza al gluc.per glicemia
ACTH
CCL
Grigio (sodio fluoruro e potassio ossalato)
2
F164255
Rosa (con aprotinina)
4
F716898
HCG
COD
Verde (litio eparina)
4
F450550
E2PMA
COD
Rosa (CAT)
4
F450553
Emocromo
CCL/COD
Viola trasparente (K2 EDTA)
3
F164256
VES
CCL
Viola trasparente (K2 EDTA)
3
F164256
VES
COD
Viola (K2 EDTA)
3
F164257
HbA1C
COD
Viola (K2 EDTA)
3
F164257
ROE
CCL/COD
Viola (K2 EDTA)
3
F164257
GGPDH
CCL
Viola (K2 EDTA)
3
F164257
Ciclosporina
CCL
viola trasparente(K2 EDTA)
3
F164256
Omocisteina
CCL
Grigio bordo nero (FH 20mg)
5
PCY901001
Acido-base,COHb,MeHb,
Ca ionizzato
Osmololalità plasmatica
CCL/COD
Siringa acido base(eparinata)
CCL
Verde(litio eparina)
4
F450550
Esami coagulativi
COD/CCL
Azzurro (Na citrato 3.2%)
3.5
F158970
Esami coagulativi (pediatrica)
COD/CCL
Azzurro (Na citrato 3.2%)
2.0
F140270
Elettroforesi
CCL
Rosso(CAT)
4
F387128
Proteine specifiche
COD
Terra di Siena con gel separatore di siero
3.5
F140280
Crioglobuline
CCL
Rosso(CAT)
6
F387130
Allergia
COD
Rosso(CAT)
6
F387130
Celiachia
COD
Terra di Siena con gel separatore di siero
3.5
F140280
Autoimmunità
COD
Terra di Siena con gel separatore di siero
3.5
F140280
Es.urine (sistema vacutainer)
CCL/COD
Arancio
Urgenze ODERZO
COD
Verde (litio eparina)
Legenda: CCL Medicina di Laboratorio TV,COD Laboratorio Oderzo
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PR 08827
4
F450550
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14. Modalità di raccolta e trattamento dei campioni per
l’esecuzione di particolari dosaggi
14.1 ACIDO 5 IDROSSINDOLACETICO
Per l’esame si utilizza un campione di urine delle 24 ore acidificate. Serve il valore della diuresi.
Nelle 24 ore precedenti la raccolta delle urine e durante la raccolta, il paziente non deve
assumere: banane,noci,verdure.
Va concordata con il medico curante l’eventuale sospensione di farmaci a base di fenotiazina
che possono alterare il risultato analitico.
14.2 ACIDO LATTICO
Il paziente deve restare seduto per 30 minuti prima del prelievo. Si utilizzano provette tappo
grigio (contenenti sodio fluoruro e potassio ossalato), prelevando il sangue con minima stasi
venosa (il laccio va tolto appena entrato l’ago in vena). E’ assolutamente escluso l’utilizzo di
altra tipologia di provetta.
Il campione va recapitato in tempi brevi in Laboratorio . Si prega di riportare sull’etichetta l’orario
del prelievo.
L’analisi è eseguibile nei Punti Prelievi Distrettuali solo se possono essere garantiti modalità e
tempi di consegna.
14.3 ACIDO VANILMANDELICO
L’esame si esegue su un campione di urine delle 24 ore acidificate. Serve il valore della diuresi.
Nelle 24 ore precedenti la raccolta delle urine e durante la raccolta, l’Utente non deve assumere
banane,vaniglia,cioccolato,caffè,the.
Va concordata con il medico curante l’eventuale sospensione di farmaci contenenti fenotiazina,
acido gentisico o omogentisico ,i quali possono alterare il risultato analitico
14.4 ACTH E CORTISOLO POMERIDIANI
Il campione per ACTH va prelevato utilizzando l’apposita provetta tappo rosa con EDTA e
aprotinina.
Il mattino presso il Centro Prelievi, in occasione del prelievo basale, all’Utente viene consegnata
una o piu etichette con codice a barre con le quali deve presentarsi dalle ore 16.00 alle
ore16.30 presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale di afferenza.
Per il prelievo pomeridiano l’Utente non deve affaticarsi fino al momento del prelievo, deve
evitare situazioni di stress e deve consumare un pasto leggero.
14.5 ALBUMINA URINE (ACR)
Il dosaggio dell’albuminuria nelle urine e il rapporto Albumina/Creatinina sulle urine (ACR) ha
sostituito la “Microalbuminuria” su urine temporizzate. Il codice di prenotazione 0403 è
comprensivo di due esami (albuminuria,creatinuria e calcolo ACR).
Il dosaggio si esegue su un campione di urina della prima minzione del mattino, ma è anche
accettabile un campione di una minzione successiva.
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La provetta da urine deve essere a fondo tondo. Campioni in contenitori diversi saranno ritenuti
“inadeguati”.
14.6 ALBUMINA URINE 24 ORE
Nel caso sia esplicitamente richiesto dal medico il dosaggio sulle urine delle 24 ore, un
campione della raccolta eseguita con le consuete modalità, va consegnato in provetta a fondo
tondo avendo cura di riportare la diuresi (cod. prenotazione 0401).
14.7 ALDOSTERONE/RENINA ORTOSTATISMO/CLINOSTATISMO
Devono essere raccolti due campioni:
- il primo prelevato al paziente rimasto in posizione ortostatica (in piedi o meglio deambulando)
ininterrottamente per almeno 1 ora
- il secondo prelevato al paziente rimasto in posizione clinostatica (disteso) per almeno 1 ora
Per i 5 giorni che precedono l’esecuzione dell’analisi,il paziente deve seguire una dieta
normosodica e concordare con il medico curante l’assunzione di farmaci.Le stesse indicazioni
valgono per il dosaggio dell’aldosterone nelle urine delle 24 ore
14.8 AMMONIO
Il paziente deve essere a digiuno dalla sera precedente e non deve aver fumato nelle otto ore
precedenti l’esame. Durante il prelievo va evitata l’applicazione prolungata del laccio.
Solo l’esecuzione tempestiva dell’ammoniemia permette di ottenere risultati corretti; la
refrigerazione del campione (trasporto in ghiaccio/refrigeranti) rallenta ma non blocca
l’incremento dei livelli di ammonio con il passare del tempo.
Il prelievo deve essere perciò programmato pochi minuti prima dell’orario previsto per il
trasporto.
Il campione va consegnato al Laboratorio di afferenza preferibilmente entro mezz’ora, al
massimo entro un’ora, dal prelievo e comunque in ghiaccio (il ghiaccio non deve essere a
diretto contatto con la parete della provetta perché potrebbe causare emolisi) o in appositi
refrigeranti. Si prega di riportare sull’etichetta l’orario in cui è stato fatto il prelievo.
Punti Prelievi Distrettuali: eseguibile solo se garantita conservazione e consegna nelle
condizioni descritte.
14.9 CALCIO IONIZZATO
In caso di richiesta di calcio ionizzato, contattare il Laboratorio di afferenza.
14.10 CARBOSSIEMOGLOBINA
Non vi sono differenze tra i valori venosi e arteriosi della Carbossiemoglobina per cui ,se
richiesto solo questo test,va eseguito un prelievo di sangue venoso utilizzando la siringa per
acido-base ; la carbossiemoglobina è stabile per 4 ore a temperatura ambiente (e fino a 8 giorni
se conservata a 4-8 °C) . Se l’analisi è richiesta insieme all’EAB, il campione va trattato come da
indicazioni date per questo test.
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14.11 CATECOLAMINE URINARIE
Il dosaggio delle catecolamine si esegue su un campione di urine delle 24 ore acidificate. Serve
il valore della diuresi
Nelle 24 ore precedenti la raccolta delle urine e durante la raccolta, il paziente non deve
assumere : banane,caffè, ananas,noci.
14.12 CITRATURIA
Per l’esame si utilizzano un campione di
urine delle 24 ore cui è stato aggiunto
l’antifermentativo Timolo. Il timolo va aggiunto contemporaneamente alle prime urine raccolte
nel contenitore. Serve il valore della diuresi.
Età pediatrica: eseguibile anche su urine fresche del mattino senza aggiunta di timolo. In questo
ultimo caso, sull’etichetta va scritto “urine fresche”, anziché la diuresi .
14.13 CLEARANCE CREATININA
L’Utente, a digiuno dalla mezzanotte, esegue il prelievo di sangue. Non è richiesta la
contemporanea raccolta di urine.
14.14 CONTA PIASTRINE IN CITRATO
L’esame si esegue utilizzando una provetta tappo azzurro. Contemporaneamente deve essere
prelevata anche una provetta tappo lilla per emocromo.
14.15 COPROPORFIRINE, PORFIRINE TOTALI, UROPORFIRINE
Si esegue su un campione delle urine delle 24 ore . Serve il valore della diuresi
Durante le 24 ore di raccolta, l’Utente deve mantenere la urine nel recipiente chiuso, in luogo
fresco, al buio; deve cioè evitare l’esposizione alla luce durante la raccolta e il trasporto
(avvolgendo la provetta in cui ha trasferito l’aliquota di urine in carta stagnola o in plastica nera).
Al momento della consegna del campione al Centro Prelievi, l’etichetta identificativa, riportante
la diuresi, viene applicata sul campione e immediatamente quest’ultimo deve essere
nuovamente protetto dalla luce tramite riavvolgimento in carta stagnola .
14.16 CREATINURIA SPOT
Si esegue su urine fresche del mattino, associata agli esami per la Medicina del Lavoro .
14.17 CRIOAGGLUTININE (AGGLUTININE A FRIGORE)
Centro Prelievi di Treviso: le modalità sono riportate nella Sezione 1C (paragrafo 3.9)
Centro Prelievi di Oderzo: contattare il Laboratorio di Oderzo.
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14.18 CRIOGLOBULINE
Le crioglobuline sono proteine che precipitano a temperature al di sotto dei 37°C; da ciò deriva
l’importanza di mantenere la linea del caldo per il prelievo, la coagulazione e la centrifugazione
che devono avvenire assolutamente a 37°C fino alla separazione del siero.
Il prelievo deve essere fatto in provetta preventivamente riscaldata a 37°C; il campione appena
prelevato deve essere messo in incubatore o in bagno termostatato a 37°C.
Per il trasporto in Laboratorio, essendo brevissimo il percorso tra il Centro Prelievi di Oderzo e il
Laboratorio afferente, il campione appena prelevato, viene messo in incubatore, poi messo in un
contenitore di polistirolo e immediatamente recapitato in Laboratorio.
Centro Prelievi di Borgo Cavalli: il campione dopo completa coagulazione a 37°C, viene
centrifugato e il siero separato in provetta nello stesso Centro Prelievi. Per la separazione del
siero possono essere usate pipette Pasteur e provette di plastica che verranno fornite, al
bisogno, dal Laboratorio.
Qualsiasi trattamento del campioni in maniera difforme da quanto descritto, renderà il campione
”inadeguato”.
L’esame comprende la valutazione del “criocrito” in caso di positività e l’eventuale tipizzazione.
Punti Prelievi Distrettuali: eseguibile solo se può essere garantita la conservazione e la
consegna del campione come descritto.
14.19 CURVA INSULINEMICA E CURVA C-PEPTIDE (cod.3210 e cod.3220)
Si eseguono un prelievo basale e quattro prelievi ogni mezz’ora come indicato sulle etichette
identificative (dopo il carico di glucosio a 30’, 60’, 90’ e 120’). Il secondo prelievo basale si
esegue solo se richiesto dal medico sull’impegnativa. Contemporaneamente alla curva
insulinemica, si esegue la curva glicemica 5 campioni (cod.0300) con somministrazione di 75 gr
di glucosio. Per la preparazione e per l’esecuzione del test si procede come spiegato al capitolo
15 del Manuale. Nel caso sull’impegnativa fosse richiesto un prelievo a 180’, può essere
prelevata una provetta su cui viene applicata un’etichetta “madre” riportante la scritta “glicemia
180’ ” o “insulina 180’ “; queste provette devono restare insieme alle altre provette della curva.
Tempo complessivo di permanenza: 2 ore e mezza.
14.20 CURVA HGH (cod.3200)
Si esegue contemporaneamente alla Curva glicemica 5 campioni (cod.0300). Le modalità di
preparazione ed esecuzione sono descritte al capitolo 15 del Manuale..
Si eseguono i prelievi seguendo le indicazioni sulle etichette: prelievo basale e dopo carico di
glucosio a 30’, 60’, 90’, 120’.
Tempo complessivo di permanenza: 2 ore e mezza.
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14.21 EMOGLOBINA GLICATA IN PAZIENTI PEDIATRICI
Il sangue viene raccolto in un apposito capillare e questo viene poi messo in un provettina
contenente una piccola quantità di soluzione liquida. I genitori dei pazienti pediatrici vengono
istruiti dal Centro Antidiabetico a fare il prelievo a domicilio, preferibilmente dal lunedì al
giovedì.Il campione può essere accettato il venerdì a condizione di essere recapitato entro le ore
12 al Laboratorio di Oderzo. Dopo il prelievo, il campione è stabile per 12-18 ore se conservato
a 2-8 °C.
I Centri Prelievi e i Punti Prelievi Distrettuali vengono perciò coinvolti solo nell’accettazione
del campione. L’etichetta stampata al momento dell’accettazione deve essere applicata sulla
parete del flacone con tappo a vite rosso che contiene l’apposita provettina contenente il
campione capillare. Al momento della consegna del campione verrà consegnato ai genitori del
bambino un flacone per contenere il campione successivo (il bastoncino con palettina, in quanto
inutile, va tolto).
14.22 EOSINOFILI MUCO NASALE
Si raccoglie una piccola quantità di muco mediante inserimento di un tampone per narice, fino a
portare delicatamente l’estremità del tampone sul pavimento nasale; il tampone va lasciato in
sede per almeno un minuto (se possibile). Il materiale viene disteso su vetrino (uno per narice).
Si informa il paziente che la procedura può causare un modesto fastidio. I vetrini devono
riportare i principali dati anagrafici dell’utente scritti a matita sulla parte del vetrino destinata a tal
fine.
I due vetrini vanno poi collocati nell’apposito contenitore sul quale viene applicata l’etichetta
identificativa del paziente.
14.23 EQUILIBRIO ACIDO BASE
Per il prelievo, si utilizza l’apposita siringa in plastica. Non devono formarsi bolle d’aria all’interno
della siringa, e nel caso ci fossero vanno eliminate immediatamente. Dopo il prelievo, l’ago viene
tolto e sostituito dal tappo a tenuta . Il campione va messo in ghiaccio/refrigerante e recapitato in
Laboratorio al piu’ presto (max 30’se campione arterioso).
Si prega di riportare sull’etichetta l’orario in cui è stato fatto il prelievo.
Al Centro Prelievi di Treviso pervengono solo richieste per prelievi di sangue venoso poiché i
pazienti con richiesta di prelievo arterioso vengono inviati presso la Pneumologia dell’Ospedale
Cà Foncello.
Per i pazienti afferenti al Centro Prelievi di Oderzo, in mancanza di indicazioni cliniche o sulla
tipologia di campione richiesto,viene eseguito un prelievo venoso.
Punti Prelievi Distrettuali: eseguibile solo se garantita la consegna nei tempi e nei modi descritti.
14.24 ESAME URINE STANDARD
Si utilizza un campione del mitto intermedio della prima minzione del mattino o, in alternativa,
un campione di urine con una permanenza in vescica di almeno quattro ore.
E’ consigliato far precedere la raccolta del campione dalla pulizia della zona genitale con sapone
non disinfettante, con successivo risciacquo e asciugatura.
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Il campione di urine deve essere contenuto nell’apposita provetta vacutainer.
14.25 FECI CHIMICO FISICO COMPLETO
Deve essere utilizzato l’ apposito contenitore che si ritira ai CUP e ai Distretti. E’ sufficiente la
quantità contenuta dalla palettina all’interno del contenitore. Il campione di feci può essere
anche del giorno precedente purchè conservato in frigo.
14.26 FECI SANGUE OCCULTO
Il paziente deve ritirare presso i CUP e i Distretti gli appositi contenitori per la raccolta del
campione, che a domicilio, tra il campionamento e la consegna deve essere mantenuto ad una
temperatura di frigorifero, tra 4 e 8°C.Insieme al contenitore l’Utente riceve un foglio di istruzioni
riportante in dettaglio le modalità di raccolta del campione e una bustina verde dove andrà
messo il campione per la consegna.
La modalità è la seguente: immergere in tre punti del campione di feci il bastoncino collegato al
tappo in modo da sporcarne la superficie e riposizionare il tappo con il bastoncino nel
contenitore tramite avvitamento. Si raccomanda di chiudere bene il contenitore facendo
un’adeguata pressione sul tappo. Se l’esame è richiesto per 3 campioni: raccogliere il campione
di evacuazioni diverse. I campioni possono essere conservati in frigorifero e consegnati tutti
insieme entro 3 giorni.
Non sono accettabili contenitori diversi da quelli distribuiti gratuitamente da CUP e Distretti.
14.27 GLICEMIA POST-PRANDIALE
Al momento della prenotazione o il mattino presso il Centro Prelievi in occasione del prelievo di
base, all’Utente vengono fornite indicazioni sul tipo di pranzo che deve essere come tutti gli altri
giorni. L’Utente deve poi presentarsi, portando l’etichetta che gli è stata precedentemente
consegnata, presso il Laboratorio Analisi di afferenza per eseguire il prelievo due ore dopo
l’inizio del pasto (e comunque entro le ore 16).
14.28 IDROSSIPROLINURIA
Prestazione sospesa .
14.29 IgA SALIVARI
Istruzioni per la raccolta della saliva: il soggetto deve sciacquarsi la bocca con acqua e
rimanere poi seduto con la testa leggermente reclinata in avanti. Per almeno 5 minuti deve
minimizzare i movimenti orofacciali. La saliva che sgocciola del labbro inferiore va raccolta in
una provetta per urine. In alternativa, si può istruire il paziente a restare immobile con la lingua
leggermente sollevata all’interno della bocca, fino a che si possa raccogliere la saliva utilizzando
una pipetta Pasteur sterile. Quantità minima richiesta: 1cc
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14.30 INSULINA POST-PRANDIALE E C-PEPTIDE POST-PRANDIALE
L’Utente deve pranzare come ogni giorno; deve poi presentarsi, portando l’etichetta che gli è
stata consegnata al momento della prenotazione, presso il Laboratorio Analisi di afferenza per
eseguire il prelievo due ore dall’ inizio del pasto (e comunque entro le ore 16).
14.31 LUPUS ANTICOAGULANT, PROTEINA C ANTICOAGULANTE, PROTEINA S
ANTICOAGULANTE, APCR, FATTORI DELLA COAGULAZIONE
Appena prelevato, il sangue va miscelato con particolare cura all’anticoagulante tramite ripetute
e lente inversioni delle provette. Conservare durante il trasporto a 20-24 °C e consegnare entro
4 ore dal prelievo.
14.32 MAPPA CROMOSOMICA E AZF
Centro Prelievi Borgo Cavalli: non vengono eseguiti prelievi per mappa cromosomica, per la
quale gli Utenti si devono rivolgere all’Ambulatorio di Genetica di Ca’ Foncello.
Centro Prelievi Oderzo: accedono all’Ambulatorio le coppie seguite dal Centro PMA.
Il prelevatore deve compilare la modulistica prevista ed eseguire il prelievo utilizzando la
provetta apposita. Le provette etichettate vanno inserite in un apposito contenitore. I moduli
compilati e la fotocopia delle richieste vanno messe in una busta. Contenitore e busta saranno
ritirati dal personale addetto, alle ore 10, per essere trasportati a Treviso e da qui al Laboratorio
Toma di Busto Arsizio. Le fotocopie del modulo compilato e le impegnative, messe all’interno di
una busta, vengono inviate alla Segreteria del Laboratorio di Oderzo e qui custodite.
Nei pazienti con richiesta di AZF (microdelezione del cromosoma Y) viene compilato un ulteriore
modulo. Il paziente deve portare l’ultimo spermiogramma eseguito in base al quale l’esame AZF
verrà eseguito o meno; infatti l’esame ha indicazione solo nei casi di oligospermia (n° di
spermatozoi inferiore ai 5 milioni). Per il prelievo si utilizza una provetta Vacutainer tappo lilla da
6 mL.
I campioni, insieme alla fotocopia dello spermiogramma, alla fotocopia dell’impegnativa e al
modulo compilato, vanno trattati come i campioni per le mappe cromosomiche. Ugualmente, le
fotocopie di moduli e spermiogramma e le impegnative devono pervenire alla Segreteria del
Laboratorio di Oderzo per l’archiviazione.
14.33 OSMOLALITA’ URINARIA
Si esegue su un campione di urine fresche del mattino.
14.34 OSSALURIA
Si esegue su un campione di urine delle 24 ore acidificate. Serve il valore della diuresi.
14.35 PARASSITA MALARICO
Ai Centri Prelievi non si esegue il prelievo per la ricerca del Plasmodium, per il quale l’Utente
dovrà recarsi presso il Reparto di Malattie Infettive di Ca’ Foncello.
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14.36 PORFOBILINOGENO URINE
Si esegue su un campione di urine delle 24 ore acidificate .Serve il valore della diuresi.
Durante le 24 ore di raccolta, l’Utente deve mantenere la urine nel recipiente chiuso, in luogo
fresco, al buio; deve cioè evitare l’esposizione alla luce durante la raccolta e il
trasporto(avvolgendo la provetta in cui ha trasferito l’aliquota di urine in carta stagnola o in
plastica nera). Nel caso in cui al momento della consegna del campione al Centro Prelievi, la
provetta fosse priva di etichetta identificativa,questa viene applicata sul campione riportando su
di essa la diuresi e subito il campione deve essere nuovamente protetto dalla luce tramite
riavvolgimento in carta stagnola .
14.37 PROLATTINA 2 CAMPIONI
Il paziente deve restare tranquillo e disteso su lettino per 30’ prima di eseguire il secondo
prelievo.
14.38 PROLATTINA 3 CAMPIONI
Centro Prelievi Borgo Cavalli: l’esame necessita di prenotazione, e il paziente viene indirizzato
nell’ambulatorio annesso al Laboratorio di Chimica Clinica di Treviso.
Centro Prelievi di Oderzo: l’esame necessita di prenotazione, e il paziente viene indirizzato
nell’ambulatorio annesso al Laboratorio di Chimica Clinica di Treviso.
14.39 PROTEINURIA DI BENCE-JONES
Si esegue su un campione di urine delle 24 ore (vedere modalità al paragrafo14.38). Va
utilizzata la provetta per urine a fondo tondo. Non serve riportare la diuresi sull’etichetta.
14.40 PROTEINURIA FRAZIONATA
Si esegue su un campione di urine delle 24 ore (vedere modalità al paragrafo14.38). Va
utilizzata la provetta per urine a fondo tondo e riportata la diuresi sull’etichetta.
14.41 SEROTONINA URINE
Si esegue su un campione di urine delle 24 ore acidificate. Serve il valore della diuresi.
Non sono richieste restrizioni dietetiche.
14.42 SPERMIOGRAMMA
Il campione può essere consegnato solo al Centro Prelievi di Borgo Cavalli.
Modalità: il campione deve essere stato raccolto tramite masturbazione nell’apposito contenitore
consegnato al momento della prenotazione. La raccolta a domicilio deve essere eseguita
avendo cura di: 1) non disperdere parte del campione fuori dal vasetto;
2) il periodo di astinenza sessuale che deve procedere la raccolta deve essere compreso fra i 3
e i 5 giorni; 3) dopo la raccolta, il contenitore deve essere avvolto con del cotone e in seguito
con della carta stagnola in modo da mantenere il più possibile costante la temperatura del
campione durante il trasporto; 4) consegnare il campione entro 30 minuti dalla raccolta al Centro
Prelievi. Qualora l’interessato, raccogliendo il campione a domicilio non sia in grado di
consegnarlo entro i 30 minuti previsti, ferme restando le modalità dei punti 1), 2), e 4) potrà
utilizzare la toilette del Centro Prelievi.
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14.43 TEMPO DI EMORRAGIA
Se l’Utente indossa orecchini, questi vanno tolti la sera prima dell’esecuzione del test.
Si disinfetta il lobo dell’orecchio e, poggiando un dito sulla parte posteriore di esso in modo da
tenerlo fermo, si punge con un ago pungidito. Utilizzando un dischetto di carta bibula ed un
cronometro si asciuga ogni 30 secondi il sangue che fuoriesce dalla microincisione fino alla
completa emostasi. Si registra il tempo e lo si riporta sulla fotocopia dell’impegnativa che va fatta
pervenire alla Segreteria del Laboratorio di afferenza.
14.44 TEST ALLO XILOSIO
Il medico richiedente deve specificare la quantità di grammi di xilosio da somministrare al
paziente,quantità che varia in base al peso. Deve anche specificare se per soggetti di peso
> 15 Kg richiede anche il dosaggio sulle urine.
Poiché il test richiede la prenotazione obbligatoria, i Centri Prelievi, informati per tempo,
richiedono lo xilosio alla Farmacia di competenza.
Al Centro Prelievi di Borgo Cavalli si eseguono test da 5 grammi, 10 grammi, 25 grammi.
Al Centro Prelievi di Oderzo si eseguono test da 10 grammi e 25 grammi.
Il paziente deve essere a digiuno dalla mezzanotte.deve restare a riposo per tutta la durata del
test.
Bambini con peso corporeo inferiore a 15 Kg.
• Dose da somministrare: 5 gr.
• Sciogliere i 5 gr. di xilosio in 100 cc di acqua e far bere il tutto al paziente
• Eseguire il prelievo dopo 60’ (da riportare sull’etichetta:xilosio 5gr. 60’)
Bambini con peso corporeo compreso tra 15 Kg e 35 Kg
• Dose da somministrare: 10 gr.
• Far svuotare la vescica prima di iniziare il test
• Sciogliere i 10 gr. di xilosio in 100 cc di acqua e far bere il tutto al paziente
• Dopo 30’ far bere altri 50 cc di acqua in 5’
• Eseguire il prelievo dopo 60’ (da riportare sull’etichetta: xilosio 10gr. 60’)
• L’Utente deve raccogliere le urine fino alla quinta ora. Per evitare la contaminazione
batterica si aggiungono 5 cc di timolo contemporaneamente alla prima minzione.
Le urine raccolte o un’aliquota di esse (riportante la quantità), possono essere
consegnate al Centro Prelievi il giorno successivo.
Bambini e adulti con peso corporeo superiore a 35 Kg
• Dose da somministrare: 25 gr.
• Far svuotare la vescica prima di iniziare il test
• Eseguire un prelievo basale (da riportare sull’etichetta: xilosio 25gr.basale)
• Sciogliere i 25 gr. di xilosio in 250 cc di acqua e far bere il tutto al paziente
• Dopo 90’ far bere altri 200 cc di acqua in 5’
• Eseguire un secondo prelievo dopo 120’ dalla somministrazione dello xilosio (da riportare
sull’etichetta: xilosio 25gr dopo 120’)
• L’Utente deve raccogliere le urine fino alla quinta ora successiva alla somministrazione.
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Per evitare la contaminazione batterica si aggiungono 5 cc di timolo
contemporaneamente alla prima minzione.
Le urine raccolte o un’aliquota di esse (riportante la quantità), possono essere
consegnate al Centro Prelievi il giorno successivo.
14.45 TEST DI ADDIS
Devono essere raccolte le urine di due ore (ad esempio, escludere la prima minzione del
mattino, poi raccogliere le urine dalle 6.30 alle 8.30) misurandone la quantità. Se la quantità di
urine emessa in due ore è piccola, per l’utente può essere impossibile misurarne esattamente la
quantità. In questo caso è opportuno portare tutta la raccolta al Centro Prelievi.
14.46 TRI-TEST
Si esegue dalla 14^ sett. compiuta alla 20^ settimana di gravidanza, preferibilmente in
16^settimana.
La Paziente deve portare l’ultima ecografia ostetrica,
Il Centro Prelievi di Treviso invia in laboratorio la fotocopia dell’ultima ecografia e l’apposito
modulo informativo e di consenso compilato dal personale che esegue il prelievo e firmato dalla
paziente..
Il Centro Prelievi di Oderzo invia in laboratorio di Oderzo la fotocopia dell’ultima ecografia ,
l’apposito modulo compilato dal personale che esegue il prelievo e 2 ulteriori fotocopie
dell’ecocrafia e del modulo (che saranno archiviate in Laboratorio) .
.
14.47 PRELIEVI MULTIPLI DI HGH (cod.3318)
Il test consiste in tre prelievi da eseguire al tempo 0 (basale) ,dopo 30 minuti e dopo 60 minuti.
Non si somministra alcuna sostanza.
15. CURVE GLICEMICHE E GESTIONE GLICEMIA BASE IN
AMBULATORIO
15.1. Curva standard da carico orale di 75 g di glucosio (OGTT) (cod.0302)
L’OGTT è raccomandata per soggetti con glicemia a digiuno tra 110 e 125 mg/dL, ma può
essere richiesta anche a soggetti con valori di glicemia a digiuno tra 100 e 109 mg/dL se
presentano determinati fattori di rischio.
Consiste nella misurazione della glicemia su plasma
a digiuno e dopo 120 minuti
dall’assunzione di un carico orale di grammi 75 di glucosio anidro sciolto in 300 cc.di acqua,
che corrisponde a 300 ml di “glucosio 25% diagnostico per curve da carico” fornito dalla
Farmacia dell’ ULSS N° 9.
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Modalità di esecuzione
E’ preferibile che nei 3 giorni che precedono il test si continui con l’alimentazione
abituale,senza apportare restrizioni,in particolare ai carboidrati. Deve essere mantenuta la
normale attività fisica. Il test va rimandato se sono in corso patologie acute, nel periodo di
convalescenza successivo ad interventi chirurgici e durante l’utilizzo di particolari farmaci
che possono interferire con la tolleranza al glucosio.
L’assunzione dei farmaci deve essere rimandata fino all’avvenuta effettuazione dell’ultimo
prelievo, tranne quella dei farmaci salvavita, che deve essere continuata anche prima
dell’esecuzione.
Orario di esecuzione: al mattino dopo 8 -14 ore di digiuno.
Prelevare una provetta di sangue venoso per la determinazione della glicemia plasmatica
basale (tappo grigio).
Misurare con il glucometro in dotazione la glicemia su sangue capillare, e registrare il dato.
Se il valore trovato è inferiore al valore di cut-off individuato dal Laboratorio, la curva va
proseguita. Se il valore trovato è superiore al valore di cut-off individuato dal Laboratorio, la
curva non viene proseguita. Il valore di cut-off viene specificatamente calcolato per il
glucometro in uso e di volta in volta aggiornato e comunicato.
Se la curva viene proseguita: far bere in 5 minuti 300 ml di “glucosio 25%”, che deve essere
a temperatura ambiente.
Prelevare poi una provetta di sangue venoso dopo 120 minuti.
Durante l’esame il paziente deve rimanere seduto e non deve fumare; dopo 30’ è consentito
bere un bicchiere di acqua.
Se sopraggiunge vomito della soluzione somministrata prima del termine del test, questo
viene interrotto e l’evento deve essere segnalato al Laboratorio.
15.2 Curva da carico orale di 75 g di glucosio 5 campioni (cod.0300)
La curva da carico di glucosio può essere richiesta in associazione alla Curva insulinemica, alla
Curva C-peptide e alla Curva HGH. In questi casi va accettata la Curva glicemica 5 campioni. Le
modalità sono quelle descritte al paragrafo 15.1 ,eseguendo però, dopo il prelievo basale e il
controllo della glicemia su glucometro, prelievi dopo carico ai tempi 30’, 60’, 90’ e 120’.
15.3 Glicemia plasmatica in gravidanza (cod.0307)
L’esame si esegue esclusivamente in stato di gravidanza. Consiste nella determinazione della
glicemia a digiuno con utilizzo della provetta tappo grigio . I valori normali riportati per la glicemia
in gravidanza sono specifici per questo stato.
15.4 Curva da carico di 75 gr di glucosio in gravidanza(OGTT 75gr in gravida)
(cod. 0306)
E’ un test per la diagnosi di diabete gestazionale, da eseguirsi in 24-28 settimane; il test verrà
eseguito al di fuori del suddetto periodo raccomandato in caso di specifica richiesta medica,.
Consiste nella misurazione della glicemia su plasma a digiuno e dopo 60, 120 minuti
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dall’assunzione di un carico orale di grammi 75 di glucosio sciolto in 300 cc di acqua, che
corrisponde a 300 ml di “glucosio 25% diagnostico per curve da carico” fornito dalla
Farmacia dell’ ULSS N° 9.
Modalità di esecuzione
E’ preferibile che nei 3 giorni che precedono il test si continui con l’alimentazione
abituale,senza apportare restrizioni,in particolare ai carboidrati. Deve essere mantenuta la
normale attività fisica.L’assunzione di farmaci deve essere rimandata fino all’avvenuta
effettuazione dell’ultimo prelievo,tranne quella dei farmaci salvavita,che deve essere
continuata anche prima dell’esecuzione del test.
Orario di esecuzione: al mattino a digiuno(di almeno 8 ore e non piu’ di14 ).
Spiegare come si svolge il test
prelevare una provetta di sangue venoso per la determinazione della glicemia plasmatica
basale (tappo grigio).
Misurare con il glucometro in dotazione la glicemia su sangue capillare, e registrare il dato.
Se il valore trovato è inferiore al valore di cut-off individuato dal Laboratorio, somministrare
il carico di glucosio. Se il valore trovato è superiore al valore di cut-off individuato dal
Laboratorio,la curva non viene proseguita. Il valore di cut-off viene specificatamente
calcolato per il glucometro in uso e di volta in volta aggiornato e comunicato.
Far bere in 5 minuti 300 ml di “glucosio 25% “, che deve essere a temperatura ambiente.
Prelevare poi una provetta di sangue venoso dopo 60’ e un’altra dopo 120’.
Durante l’esame la paziente deve rimanere seduta e non deve fumare; dopo 30’ è
consentito bere un bicchiere di acqua.
Se sopraggiunge vomito della soluzione somministrata prima del termine del test questo
viene interrotto e l’evento deve essere segnalato al Laboratorio.
15.5 Curva da carico orale di glucosio nei bambini di peso inferiore ai 43 Kg
La quantità di glucosio da somministrare nei bambini viene calcolata in base al peso ed è 1,75
grammi di glucosio per kilogrammo di peso del bambino,fino ad un massimo di 75 gr che
corrispondono ad un peso di circa 43 Kg (oltre questo peso si procede come per gli adulti).
Per calcolare la quantità di “ glucosio 25% diagnostico”da somministrare ,bisogna:
o pesare il bambino
o moltiplicare i Kg per 1.75
o moltiplicare il numero trovato per 4
Esempio: bambino che pesa 30 Kg
Calcolo dei grammi
: 30 x 1,75 = 52,5 gr
Calcolo dei cc (mL) di glucosio 25% : 52,5 x 4 = 210 mL
Modalità di esecuzione
Si procede come per l’OGTT standard.
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Tabella di calcolo per curva da carico di glucosio nei bambini fino a 43 Kg di peso corporeo
Peso in Kg.
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
1.75 gr.glucosio
per kg peso
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
1,75
IDENTIFICAZIONE INFORMATICA
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gr. glucosio totali
in base al peso
17,50
19,25
21,00
22,75
24,50
26,25
28,00
29,75
31,50
33,25
35,00
36,75
38,50
40,25
42,00
43,75
45,50
47,25
49,00
50,75
52,50
54,25
56,00
57,75
59,50
61,25
63,00
64,75
66,50
68,25
70,00
71,75
73,50
75,00
mL corrispondenti di
soluzione glucosata al
25%
70
77
84
91
98
105
112
119
126
133
140
147
154
161
168
175
182
189
196
203
210
217
224
231
238
245
252
259
266
273
280
287
294
300
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15.6 Gestione della glicemia basale al Centro Prelievi
Il personale sanitario dei Centri Prelievi riporta su apposito modulo (vedi paragrafo 15.6) il valore
di tutte le glicemie basali eseguite su glucometro e segnala le curve che sono state interrotte.I
moduli compilati devono essere inviati quotidianamente alla Segreteria del Laboratorio di
afferenza, dove i valori glicemici verranno poi correlati, tramite elaborazione statistica, con i
relativi valori misurati nel Laboratorio. Questo permetterà il controllo periodico della stabilità del
valore di cut-off e di conseguenza dell’efficienza strumentale dei glucometri. Qualsiasi
significativa discordanza rilevata nella correlazione tra i metodi sarà comunicata al Referente dei
Centri prelievi che prenderà i provvedimenti opportuni.
15.7 Modulo per la rilevazione della glicemia basale su glucometro
Ai Centri Prelievi va utilizzato, come spiegato al Paragrafo 15.6, un apposito modulo per la
rilevazione della glicemia basale su glucometro (segue).
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AZIENDA ULSS 9 TREVISO
CENTRO PRELIEVI DI TREVISO
CENTRO PRELIEVI DI ODERZO
SCHEDA DI RILEVAZIONE GLICEMIE BASALI SU GLUCOMETRO
(DA FAR PERVENIRE COMPILATA AL LABORATORIO DI AFFERENZA)
SEDE………………………………..
DATA………..……………………..
REGISTRAZIONE VALORI GLICEMIA SU GLUCOMETRO
MOD………………………..
Parte riservata
Operatore
Glucometro
Lotto striscia
Al Laboratorio
(Sigla)
N° inv……………. N°…………………….
N° accettazione
paziente
Glicemia Sangue capillare
su glucometro
mg/dL
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16. Le Curve ormonali e i Test da stimolo
La maggior parte dei test dinamici ormonali prevede l’impiego di farmaci da utilizzare in
ambiente protetto (strutture ambulatoriali di Reparto) e non sono perciò prenotabili con la
procedura standard per gli utenti esterni.
Presso i Centri Prelievi di Treviso e Oderzo sono perciò prenotabili (prenotazione obbligatoria)
ed eseguibili solo i seguenti test funzionali e da carico:
• Test di tolleranza glucosio (carico 75 gr di glucosio) per hGH, cod 3200: cinque prelievi
• Curva riserva insulinica (carico 75 gr )per glicemia, cod 0300: cinque prelievi
• Curva riserva insulinica (carico 75 gr )per insulina, cod 3210: cinque prelievi
• Curva riserva insulinica (carico 75 gr )per c-peptide, cod 3220: cinque prelievi
• Test di tolleranza glucosio (carico 75 gr)per glicemia,cod 0302:due prelievi
• Test di tolleranza glucosio in gravidanza(carico 75 gr)per glicemia,cod 0306:tre prelievi
• Test Xilosio grammi 10,cod 1135
• Test Xilosio grammi 25,cod 1133
Per il motivo suddetto,sono prenotabili presso i CUP (prenotazione obbligatoria), ma eseguibili
solo presso l’Ambulatorio della Medicina di Laboratorio a Cà Foncello i seguenti Test da stimolo:
• ACTH TEST a bassa dose (1 mcg) per DHEA SOLFATO (cod.3296)
• ACTH TEST a bassa dose (1 mcg) per CORTISOLO (cod.3295)
• ACTH TEST a bassa dose (1 mcg) per 17 OH PROGESTERONE (cod.3297)
• TEST con TRH per PROLATTINA (cod.3250)
• TEST con GnRH per LH e FSH (cod.3240)
• CURVA TSH DOPO TRH (cod.3413)
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17. Promemoria riassuntivo test su urine
Per tutti questi test bisogna utilizzare la provetta per urine a fondo tondo (tappo bianco
trasparente).
Analisi da
eseguire
su urine
delle 24 ore
acidificate
Analisi da
eseguire
su urine
delle 24 ore
non acidificate
Calcio-U
Fosforo-U
Sodio-U
Potassio-U
Magnesio-U
Analisi
possibili anche
su urine
delle 24 ore
acidificate
Analisi
su urine
delle
24 ore
con
timolo
Osmolalità
Calcio-U*
Fosforo-U*
Cloro-U
Albumina
(ACR)
Magnesio-U*
Ossalato
Acido
vanilmandelico
Proteine-U
Glucosio-U
Catecolamine
Metanefrine
Ac.5OH
indolacetico
Ac.omovanillico
Serotonina
ALA-U
Porfobilinogeno
(no luce)
Creatinina-U
Ossalato*
Per Medicina Citrati**
del Lavoro:
urine fresche
inizio turno e
fine turno
Proteine-U
Legenda:
Citrati
Analisi su
Analisi su
urine fresche urine fresche
del mattino
del mattino
solo per
paz.pediatrici
Creatinina-U
Amilasi-U
Creatinina-U
Acido urico-U
Urea(azoturia)-U Urea-U
Aldosterone-U
Cortisolo-U
Albumina -U
Bence-Jones-U
Proteinuria
frazionata
Beta2 microglobulina-U
Porfirine,
uroporfirine,
coproporfirine
(no luce)
Rame-U
Ferro-U
Piombo-U
Mioglobina-U
*urine fresche non acidificate
IDENTIFICAZIONE INFORMATICA
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** urine fresche senza timolo
Analisi
su urine
temporizzate
Test di Addis
Test allo
xilosio
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18. La richiesta “urgente”
L’accesso ai Centri Prelievi e alla maggior parte dei Punti Prelievi Distrettuali è libero e questo
garantisce che il prelievo per esami di Laboratorio “urgenti” sia eseguito entro le 24 ore dalla
richiesta; questo tuttavia non vale il venerdì e nei giorni pre-festivi per gli Utenti che si
presentano ai Centri Prelievi quando sia già terminata l’ attività di prelievo.
Il Laboratorio ha perciò dato indicazione al Personale amministrativo dei Centri prelievi di
contattare il Laboratorio di afferenza onde avere da esso opportune indicazioni.
Altra possibilità è che l’Utente abbia la necessità di ritirare il referto in tempi particolarmente
brevi, ad esempio l’emocromo per eventuale trattamento chemioterapico o il PT in caso di
estrazioni dentarie programmate durante terapia anticoagulante.In questi casi, il prelevatore
deve evidenziare il campione tramite bollino colorato fatto aderire al tappo ed eventualmente
inserire il campione in una busta sulla quale riporterà l’orario in cui è richiesta la consegna del
referto ed eventuali note.
19. Altri Moduli
I Laboratori di Treviso e di Oderzo comunicheranno ai Responsabili dei Centri Prelievi
eventuali situazioni non conformi utilizzando il seguente modulo. Un modulo simile sarà
utilizzato dagli altri Laboratori del Dipartimento.
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Al Responsabile del Centro Prelievi
MODULO DI SEGNALAZIONE DI SITUAZIONI NON CONFORMI
RILEVATE PRESSO I CENTRI PRELIEVI
Rilevazione del Laboratorio:
Medicina di Laboratorio
Laboratorio Analisi Oderzo
DATA:
Situazione non conforme nel CENTRO PRELIEVI DI
TREVISO BORGO CAVALLI
ODERZO
DISTRETTO
TESTO
Firma
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20. Esami per i quali serve fare la fotocopia dell’impegnativa o
compilare apposito modulo
Per gli esami sottoelencati deve essere compilato apposito modulo o fatta la fotocopia
dell’impegnativa o la fotocopia del modulo compilato; moduli e fotocopie devono essere fatte
pervenire ai Laboratori seguendo le successive indicazioni
Tempo di emorragia: fotocopia impegnativa (riportante il tempo misurato) alla Segreteria del
Laboratorio di afferenza.
IgE specifiche (RAST): fotocopia impegnativa per Segreteria Laboratorio Analisi Oderzo.
Ac anti transglutaminasi: solo quando richiesto anche Ac anti gliadina o Ac anti gliadina
deamidata in paziente sopra i 3 anni di età (sotto questa età viene sempre eseguito).
Curve da carico di glucosio da 75 g. e 100 g: per Segreteria Laboratorio Analisi Treviso nel
caso in cui la curva sia interrotta per vomito.
Tritest (solo Centro Prelievi di Oderzo): Fotocopie dell’ecografia e modulo compilato per
Chimica Clinica Treviso.
2 Fotocopie dell’ecografia e 1 fotocopia del modulo compilato per Segreteria Laboratorio
Analisi Oderzo
Mappe cromosomiche (solo Centro Prelievi di Oderzo): Moduli compilati da allegare al
Campione.
Fotocopie dei moduli compilati per Segreteria Laboratorio Analisi Oderzo
Omocisteina fotocopia impegnativa per Laboratorio Treviso.
Impegnative con richieste di raccolte urine di bambini per studi metabolici o per enuresi:
fotocopia impegnativa per Laboratorio Treviso.
21. Modalità di aggiornamento del Manuale dei Centri Prelievi
Come specificato nella Procedura aziendale PR-A 01, tutti i documenti aziendali devono essere
revisionati con cadenza almeno triennale.
Per il Manuale dei Centri Prelievi, è prevista una revisione biennale. Eventuali significativi
cambiamenti nelle indicazione riportate sul Manuale saranno comunicate tramite modulo ai
Referenti per i Centri Prelievi e al Dirigente Responsabile dei Poliambulatori. Si sottolinea che
l’aggiornamento della “Guida agli esami di laboratorio “ pubblicata nell’Intranet aziendale e nel
sito Web aziendale è invece continua.
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22. Capitolo per il Personale Amministrativo
22.1 Dove indirizzare l’Utente con richiesta di esami non eseguiti in questa Azienda ULSS
(analisi di piu’ frequente richiesta)
TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE
(richieste piu’ frequenti)
ADH
ADRENALINA,NORADRENALINA,
(Catecolamine) su sangue
ANTICORPI ANTI RECETTORI
DELL’ACETILCOLINA
ANTICORPI ANTI SURRENE
(corticale e midollare)
ANTICORPI ANTI CUTE
ANTICORPI ANTI INSULA
PANCREATICA
ANTICORPI ANTI IPOFISI
ANTICORPI ANTI MUSCOLO
STRIATO
ANTICORPI ANTI MEMBRANA
BASALE GLOMERULARE
CALPROTECTINA FECALE
DHT (diidrotestosterone)
ELASTASI FECALE
ESTRONE (E1)
INIBITORI DELLA COAGULAZIONE
LIPOPROTEINA a Lp(a)
LIPOPROTEINE (elettroforesi e
frazionamento)
ORMONE ANTI MULLERIANO
SCREENING FIBROSI CISTICA
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STRUTTURA
PADOVA,LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA,CLINICA MEDICA III
PADOVA,LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA, DIVISIONE
ENDOCRINOLOGICA
PADOVA, DIVISIONE
ENDOCRINOLOGICA
PADOVA, DIVISIONE
ENDOCRINOLOGICA
PADOVA, DIVISIONE
ENDOCRINOLOGICA
PADOVA, DIVISIONE
ENDOCRINOLOGICA
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
Ospedale S.CAMILLO,Treviso
PORDENONE,LAB.CHIM.CLIN.
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA,CLINICA MEDICA II
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA,CLINICA MEDICA II
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA,SERV.GENETICA
CONTATTO
049 8212781
049 8212645
049 8212781
049 8213010 (dopo ore
11)
049 8213010 (dopo ore
11)
049 8213010 (dopo ore
11)
049 8213010 (dopo ore
11)
049 8213010 (dopo ore
11)
049 8212781
0434 399901 (preanalitica)
049 8212781
049 8212781
049 8212781
049 8212660
049 8212781
049 8212660
049 8212781
049-8213513 (LAURA)
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TIPOLOGIA DI PRESTAZIONE
SHBG
TEST AL LATTULOSIO
TESTOSTERONE LIBERO
TEST DI FARLEY
TEST DI PERMEABILITA’
INTESTINALE 2 ZUCCHERI
TEST DI PERMEABILITA’
INTESTINALE 3 ZUCCHERI
STRUTTURA
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
PADOVA, LABORATORIO
CENTRALE
CONTATTO
049 8212781
049 8212781
049 8212781
049 8212781
049 8212781
049 8212781
L’Utente che si trovi in determinati casi di particolare difficoltà per la mancata esecuzione di
un’analisi in questa ULSS, può contattare il Laboratorio di afferenza.
22.2 Test reflex
I test sottoelencati sono test reflex
FT4 e FT3: prenotare TSH (salvo specifiche condizioni cliniche riportate sull’impegnativa)
Immunoelettroforesi: prenotare elettroforesi
PSA libero: prenotare PSA totale
Ac anti endomisio: prenotare Ac anti transglutaminasi
Mutazione del fattore V: prenotare APCR
AC anti MPO e AC anti PR3 : è consentita la prenotazione del test ANCA
AC anti TG: si esegue se AC anti TPO nell’intervallo di normalità
Criocrito e Tipizzazione delle Crioglobuline: è consentita la prenotazione del test Crioglobuline
Profilo ENA : prenotare AC anti ENA
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23. Bibliografia
•
•
•
•
•
•
•
L. Spandrio, I.Cavalli, M.Zatti, C.Lechi, E.Nani: ”Medicina di Laboratorio”
J.B.Henry: ”Diagnosi clinica e metodi di Laboratorio”
GdS SIBioc-SIMeL-CISMEL :Raccomandazioni per il prelievo di sangue venoso,2008
GdS SIBioc-SIMeL-CISMEL: Raccomandazioni per la rilevazione e la gestione dei
campioni non idonei nei laboratori clinici,2007
ISO 15189:2003
Criteri di qualità per l’accettabilità dei campioni,M.Morandini,2006
Proposta di una checklist per il prelievo di sangue venoso,G.Lippi e coll.,2013
i.
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SEZIONE MICROBIOLOGIA
2^ SEZIONE
Microbiologia e Virologia
Direttore: dott. Roberto Rigoli
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MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA
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SEZIONE MICROBIOLOGIA
Indice
1. Numeri di telefono utili agli Operatori dei Centri Prelievi
2. Elenco tipologie contenitori per raccolta campioni
3. Identificazione del campione
4. Identificazione dell’Utente al Centro Prelievi
5. Esami per i quali serve la fotocopia dell’impegnativa
6. Esami per i quali serve la compilazione di apposito modulo
7. Esami per i quali è necessaria la prenotazione
8. Esami per i quali è necessario prendere accordi con la
Microbiologia
9. Test reflex
10. Modalità di raccolta,trattamento e conservazione del
campione per esami microbiologici
10.1
Il Prelievo di Sangue
10.2
Prelievo per Emocoltura
10.3
Citomegalovirus DNA su sangue
10.4
Citomegalovirus DNA su urine
10.5
Sangue per indagini sierologiche
10.6
Sangue per dosaggio HIV RNA, HBV DNA, HCV RNA,
GENOTIPIZZAZIONE HCV
10.7
Sangue per QUANTIFERON
10.8
Tampone faringeo
10.9
Tampone congiuntivale
10.10 Tampone congiuntivale per ric.Chlamydia Trachomatis
10.11 Tampone auricolare
10.12 Tampone vaginale ed endocervicale
10.13 Tampone vulvare
10.14 Tampone vaginale e/o vulvare per ricerca DNA HSV1-HSV2
10.15 Tampone uretrale
10.16 Urinocoltura da mitto intermedio
10.17 Urinocoltura da sacchetto di raccolta
10.18 Urinocoltura da catetere
10.19 Coprocoltura
10.20 Ricerca Clostridium difficile
10.21 Ricerca Rotavirus e Adenovirus
10.22 Ricerca Parassiti nelle feci
10.23 Scotch test
10.24 Esame colturale dell’espettorato
10.25 Ric.del Micobatterio nell’espettorato e nell’urina
10.26 Esame colturale del liquido seminale
10.27 Urina per ricerca Antigene Legionella
10.28 Prelievo liquidi biologici
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SEZIONE MICROBIOLOGIA
Indice
10.29
10.30
10.31
10.32
10.33
10.34
S. pneumoniae / N.meningitidis DNA su sangue
S. pneumoniae / N.meningitidis DNA su liquor
Antigene S.pneumoniae su urine
Antigene S.pneumoniae su liquor
Gastropanel
Ricerca miceti su cute, unghie e capelli
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SEZIONE MICROBIOLOGIA
1. Numeri di telefono utili agli Operatori dei Centri Prelievi
Il personale amministrativo e sanitario dei Centri Prelievi può rivolgersi al personale della
Microbiologia per problematiche inerenti ai prelievi.
Batteriologia e Parassitologia:
dr.ssa A. Bessegato
dr.ssa L. Campion
dr.ssa G. Muffato
Sierologia e Biologia molecolare: dr.ssa S. Pascoli
dr.ssa E. Vian
dr.
A. Sirena
8124
8124
2798
2796
2798
8116
2. Elenco tipologie contenitori per raccolta campioni microbiologici
Tipologia contenitore
Provetta vacutainer tappo giallo
Provetta vacutainer tappo lilla chiaro
Tampone con terreno di trasporto per virus
Provetta vacutainer tappo beige
Tripletta provette vacutainer (tappo rosso, grigio,
viola) 5 ml fornite dalla Microbiologia
Provetta con terreno di trasporto fornita dalla
Microbiologia
Tampone con terreno di trasporto
Contenitore sterile tappo rosso
Contenitore feci con spatolina di raccolta
Contenitore per parassiti con SAF
Provetta vacutainer tappo arancione
Bottiglie per emocoltura e liquidi biologici
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ml
6
3
6
5
150 ml
9 ml
Gruppo di esami
Biologia molecolare
Biologia molecolare
Gastropanel
Biologia molecolare
Sierologia
Quantiferon
Virus Respiratorio
Sinciziale
Batteriologia
Batteriologia
Batteriologia
Batteriologia
Batteriologia
Batteriologia
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3. Identificazione del campione
Al momento dell’accettazione dell’Utente vengono stampate le etichette con codice a barre che
identificheranno il campione tramite cognome, nome, data di nascita, data di accettazione,
numero progressivo univoco, reparto di provenienza; l’etichetta permetterà la rintracciabilità del
campione durante tutto il processo analitico.
Il prelievo viene eseguito in base a queste etichette prestampate che riportano anche la tipologia
di provetta /contenitore che deve essere utilizzato.
Ogni provetta/contenitore, oltre che idoneo all’uso, deve essere correttamente etichettato. Le
etichette devono essere ben posizionate, non devono essere macchiate (i disinfettanti o altri
liquidi o le mani umide possono provocare macchie), scolorite (l’immersione della provetta in
acqua scolorisce le scritte fino a farle scomparire), né alcuna scritta o evidenziazione colorata
deve essere sovrapposta o vicina al codice a barre, tanto da impedirne la lettura da parte dei
lettori ottici degli strumenti.
Come etichettare una provetta di sangue: l’etichetta va posizionata verticalmente, subito sotto
il tappo della provetta, esattamente sopra l’etichetta bianca preesistente, con l’identificazione
dell’Unità Esecutrice (MIC) in basso a destra.
Come etichettare una provetta di urina:l’etichetta va posizionata verticalmente con il bordo
superiore sotto il margine inferiore del tappo della provetta,con l’identificazione dell’Unità
Esecutrice(MIC) in basso a destra.
Come etichettare i contenitori per feci: l’etichetta va posizionata orizzontalmente sulla parete
del contenitore con l’identificazione dell’Unità Esecutrice (MIC) in basso a destra.
Come etichettare i contenitori sterili da 150 ml tappo rosso: l’etichetta va posizionata
orizzontalmente sulla parete del contenitore con l’identificazione dell’Unità Esecutrice (MIC) in
basso a destra.
Come etichettare i flaconi per emocoltura: l’etichetta va applicata nell’apposita zona
d’identificazione della bottiglia (cioè non sopra il codice a barre già presente sulla bottiglia).
Come etichettare i tamponi: l’etichetta va posizionata verticalmente con l’identificazione
dell’Unità Esecutrice (MIC) in basso a destra.
Come etichettare i vetrini per scotch test: l’etichetta va applicata all’esterno del contenitore
portavetrini.
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4. Identificazione dell’Utente al Centro Prelievi
Gli Utenti si presentano ai box prelievi in base al numero progressivo che compare sui display
luminosi in Sala d’attesa.
Quando l’Utente entra nel box, il personale sanitario deve identificare l’Utente accertandosi che
le etichette identificative corrispondano ai suoi dati anagrafici.
5. Esami per i quali serve la fotocopia dell’impegnativa
HIV RNA
HBV DNA
HCV RNA
GENOTIPIZZAZIONE HCV
6. Esami per i quali serve la compilazione di apposito modulo
Gastropanel
7. Esami per i quali è necessaria la prenotazione
•
•
•
•
Tamponi vaginali
Tamponi uretrali
Ricerca Miceti
Gastropanel
8. Esami per i quali è necessario prendere accordi con la Microbiologia
•
Ricerca parassiti nelle feci:se richiesta la ricerca di forme protozoarie vegetative
9. Test reflex
I test sottoindicati sono test reflex:
• Avidità IgG CMV: prenotare ac anti-CMV IgG e IgM
• Avidità IgG Toxoplasma: prenotare ac anti-Toxoplasma IgG e IgM
• LUE TPHA, VDRL: prenotare ac anti-Treponema pallidum
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10. Modalità di raccolta, trattamento e conservazione del campione per
esami microbiologici
10.1 IL PRELIEVO di SANGUE
Preparazione del paziente per il prelievo ematico
Per quanto concerne la preparazione del paziente al prelievo, il digiuno non è obbligatorio anche se
“preferibile” in quanto la concentrazione dei trigliceridi aumenta immediatamente dopo il pasto, e il
plasma acquista una torbidità più o meno marcata, fenomeno che può influire sui dosaggi strumentali.
Raccomandazioni da seguire nell’esecuzione del prelievo
Il prelievo si effettua preferibilmente da una vena cubitale; se ciò è impossibile, si può effettuare il
prelievo da una vena del dorso della mano, eventualmente dopo aver scaldato la mano con acqua calda
Problemi legati alla raccolta del sangue sono l’emolisi nel campione, il prelievo coagulato, il campione
scarso. Questi fenomeni devono essere evitati perché rendono il campione non processabile o ne
alterano i risultati analitici.
L’emolisi nel campione
Un prelievo traumatico oppure eseguito con ago sottile e stasi prolungata
può provocare emolisi,
fenomeno che può influire sui dosaggi strumentali.
Se in casi particolari si usa la siringa, onde evitare l’emolisi, il pistone deve essere ritirato lentamente, in
modo da consentire il deflusso spontaneo del sangue; levato l’ago, si deve trasferire con cautela il
sangue nel contenitore senza esercitare eccessiva pressione sullo stantuffo e creare vortici e schiuma.
Il prelievo coagulato
La formazione di coaguli impedisce l’esecuzione delle indagini microbiologiche che richiedono l’utilizzo di
sangue non coagulato.
Il campione contenuto nelle provette con anticoagulante (tappo giallo, verde) va delicatamente
mescolato, tramite ripetute inversioni della provetta, appena prelevato.
Incomplete miscelazioni del sangue con l’anticoagulante provocano la formazione di coaguli talvolta di
difficile individuazione.
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Il prelievo scarso
Un campione di sangue ridotto, può fornire una quantità di siero insufficiente per le indagini da eseguire.
Le provette con anticoagulante vanno riempite fino al termine dell’aspirazione per mantenere il rapporto
ottimale tra sangue e anticoagulante. In casi problematici, una certa variazione in meno può essere
tollerata.
Il prelievo difficoltoso e il prelievo pediatrico
Qualora insorgano difficoltà a reperire gli accessi venosi idonei o a prelevare la quantità di sangue
richiesta, l’aspirazione del sangue nelle provette Vacutainer può essere interrotta prima del termine per
le provette prive di anticoagulante (tipologia tappo beige) ma dovrebbe essere completa per la provetta
con anticoagulante del tipo tappo verde e giallo.
Nel caso si preveda una difficoltà nel prelievo, è consigliabile prelevare prima le provette con
anticoagulante.
Una modalità di esecuzione dei prelievi nei bambini prevede l’uso della siringa o il raccordo della siringa
al butterfy. In questa modalità bisogna porre attenzione a: (1) non ritirare il pistone troppo velocemente
provocando emolisi (2) viceversa, non tenere per troppo tempo il sangue nella siringa provocando
coaguli (3) non travasare velocemente il sangue nelle provette (4) non sbagliare per difetto o per eccesso
la quantità di sangue nella singola provetta (5) tener presente che forare con l’ago il tappo della provetta
Vacutainer e lasciare che questa aspiri il sangue dalla siringa può provocare emolisi. Tutti questi
problemi rendono problematico l’uso della siringa che va riservata a casi particolari, ad esempio per
richieste per le quali sia sufficiente una piccola quantità di sangue o servano provette senza
anticoagulante.
Il prelievo difficoltoso, con quantità scarse o provette vuote deve essere evidenziato e separato dagli altri
prelievi.
Come etichettare una provetta di sangue: l’etichetta va posizionata verticalmente, subito sotto il tappo
della provetta, esattamente sopra
Esecutrice (MIC) in basso a destra.
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l’etichetta bianca
preesistente, con l’identificazione dell’Unità
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10.2 PRELIEVO PER EMOCOLTURA
Materiale per l’esecuzione del prelievo
•
antisettico PVP-iodio 10% (Eso Jod 10%) in soluzione acquosa;
•
disinfettante per tappi dei flaconi (Alcol al 70%);
•
batuffoli sterili;
•
aghi e siringa;
•
laccio emostatico;
•
guanti non sterili (per la protezione dell'operatore);
•
guanti sterili se è prevista la palpazione del sito di prelievo dopo l'antisepsi;
•
2 flaconi con terreno di coltura, uno per germi aerobi ed uno per germi anaerobi:
-
adulti: PLUS AEROBIC/F e PLUS ANAEROBIC/F
-
bambini: BACTEC PLUS/F
•
1 flacone per la ricerca di funghi e lieviti: BACTEC Mycosis-IC/F
Tecnica di esecuzione del prelievo
•
procedere all'antisepsi accurata della zona del prelievo con PVP-iodio per un tempo di contatto di 2
minuti o comunque fino alla formazione della pellicola asciutta dell'antisettico;
•
in caso di intolleranza allo iodio usare una soluzione di Clorexidina 0.5% in alcool al 70% (Esoform
mani);
•
disinfettare il tappo dei flaconi con alcool al 70%;
•
eseguire il prelievo di sangue mantenendo severe misure di asepsi durante tutta la procedura;
•
la quantità ottimale di sangue per flacone è negli adulti di 8-10 ml e nei bambini di 0,5-3 ml;
•
se non si utilizza il sistema Vacutainer sostituire l'ago per iniettare il sangue all'interno dei flaconi;
•
in caso di prelievo senza sistema Vacutainer porre la massima attenzione alle linee di demarcazione
presenti sul flacone che non devono essere oltrepassate.
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10.3 CITOMEGALOVIRUS DNA SU SANGUE
Materiale per l’esecuzione del prelievo
•
idoneo antisettico
•
batuffolo di cotone
•
laccio emostatico
•
provetta vacutainer tappo lilla (da emocromo) da 3 ml contenente k3 EDTA
Tecnica di esecuzione del prelievo
•
antisepsi accurata della zona del prelievo
•
rimuovere eventuali residui di antisettico
•
eseguire il prelievo
Conservazione del campione
Temperatura ambiente
Consegna al Laboratorio di Microbiologia
Il campione va inviato in Microbiologia dal lunedì al venerdì (escluso festivi) entro le ore 14
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10.4 CITOMEGALOVIRUS DNA SU URINE
Materiale occorrente
•
Kit raccolta urine ( contenitore tappo a vite da 150 ml con dispositivo per raccolta sottovuoto,
vacutainer tappo arancione)
•
Acqua e detergente;
•
Guanti.
Sequenza e motivazione delle operazioni da effettuare
•
Procedere ad un'accurata pulizia dei genitali;
•
Raccogliere tutta l'urina emessa
•
Chiudere immediatamente il contenitore.
Conservazione del campione.
Il campione va conservato a +4°C per non piu’ di 24 ore
Consegna al Laboratorio di Microbiologia
Il campione va consegnato entro due ore dal prelievo al personale della Microbiologia dal lunedì al
venerdì (esclusi festivi) entro le ore 14
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10.5 SANGUE PER INDAGINI SIEROLOGICHE
Materiale per l’esecuzione del prelievo
•
idoneo antisettico
•
batuffolo di cotone
•
laccio emostatico
•
provetta vacutainer tappo beige da 6 ml
Tecnica di esecuzione del prelievo
•
antisepsi accurata della zona del prelievo
•
rimuovere eventuali residui di antisettico
•
eseguire il prelievo
Indicazioni particolari
All’atto della prenotazione dei campioni per sierologia TORCH va indicato nell’apposito spazio “testo
quesito” l’eventuale stato di gravidanza e la settimana di gestazione
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10.6 SANGUE PER
DOSAGGIO HIV RNA, HBV DNA, HCV RNA,
GENOTIPIZZAZIONE HCV
Materiale per l’esecuzione del prelievo
•
idoneo antisettico
•
batuffolo di cotone
•
laccio emostatico
•
provetta vacutainer tappo giallo da 6 ml contenente K2 EDTA
Tecnica di esecuzione del prelievo
•
antisepsi accurata della zona del prelievo
•
rimuovere eventuali residui di antisettico
•
eseguire il prelievo
Consegna al Laboratorio di Microbiologia
Il campione va consegnato entro tre ore dal prelievo al personale della Microbiologia .
Indicazioni particolari
Il campione deve essere sempre accompagnato dalla fotocopia dell’impegnativa (esclusa libera
professione).
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10.7 SANGUE PER QUANTIFERON
1-
Prelevare sangue venoso utilizzando le tre provette apposite QuantiFeron tappo rosso, tappo
grigio, tappo viola.
Poiché le provette estraggono il sangue piuttosto lentamente attendere la cessazione dell’aspirazione in
modo da assicurarsi di aver prelevato il volume corretto.
N.B.: le provette devono essere riempite fino a 1 ml per garantire la riuscita ottimale del test.
2-
Mescolare le provette capovolgendole per 8-10 volte.
E’ fondamentale assicurare una completa miscela del sangue con il contenuto della provetta.
3-
Etichettare le provette e fare attenzione che una volta mescolate siano conservate in posizione
verticale.
4-
Trasportare e conservare il sangue a temperatura ambiente. Non congelare né riporre i campioni
ematici in frigorifero. Le provette possono essere conservate per un massimo di 16 ore a temperatura
ambiente, tuttavia si consiglia di farle pervenire il prima possibile al laboratorio di Microbiologia.
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10.8 TAMPONE FARINGEO
Materiale occorrente
tampone sterile con terreno di trasporto;
abbassalingua sterile;
guanti.
Tecnica di raccolta del prelievo
abbassare la lingua con l’aiuto dell'abbassalingua;
toccare direttamente con il tampone le zone interne (tonsille, pilastri e ugula), evitando il contatto con
l'arcata dentaria, la lingua e la saliva;
introdurre il tampone nel terreno di trasporto.
Avvertenze
di routine si ricerca lo Streptococcus pyogenes e/o altri streptococchi β-emolitici di gruppo C-G. Per
ogni altra ricerca (Corynebacterium diphteriae, Neisseria meningitidis e Neisseria gonorrhoeae,
Fusobacterium spp.), specificata dal medico nella richiesta, contattare il laboratorio di Microbiologia.
in qualunque caso il medico ravvisi l'utilità di far precedere l'esame colturale da un esame
microscopico diretto (es. Angina di Vincent, Difterite, etc…) contattare il laboratorio di Microbiologia.
Conservazione del campione
Il campione va inviato entro 2 ore al laboratorio o conservato a temperatura ambiente per un massimo
di 24 ore.
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10.9 TAMPONE CONGIUNTIVALE
Materiale per l’esecuzione del prelievo
2 tamponi sterili con terreno di trasporto;
soluzione fisiologica;
guanti.
Sequenza delle operazioni da effettuare
inumidire il tampone con soluzione fisiologica e raccogliere eventuali secrezioni dal fornice
congiuntivale inferiore o dall’angolo palpebrale interno;
immergere il tampone nel terreno di trasporto.
Avvertenze
E' sempre indicato eseguire due prelievi segnalando la diversa provenienza (occhio dx e sx).
Conservazione del campione
Il campione va inviato entro 2 ore al laboratorio o conservato a temperatura ambiente per un massimo di
24 ore.
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10.10 TAMPONE CONGIUNTIVALE
PER RICERCA CHLAMYDIA TRACHOMATIS
Materiale occorrente
anestetico locale ossibuprocaina (Novesina);
apposito tampone sterile per Chlamydia Trachomatis
guanti.
Sequenza delle operazioni da effettuare
La tecnica è di competenza medica, lo scraping congiuntivale richiede comunque la collaborazione del
personale infermieristico che eseguirà le seguenti azioni:
instillare 1 gtt di anestetico locale nell'occhio;
una volta raccolto il materiale, introdurrà il tampone nell'apposita provetta avendo cura di metterlo a
contatto con il terreno di coltura liquido.
Conservazione del campione
Il campione va conservato in frigorifero a + 4 C per non più di 24 ore.
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10.11 TAMPONE AURICOLARE
Materiale per l’esecuzione del prelievo
1 tampone sterile, con terreno di trasporto;
soluzione fisiologica;
guanti.
Tecnica per l’esecuzione del prelievo
inumidire il
tampone con soluzione fisiologica e raccogliere eventuali secrezioni dell'orifizio
auricolare;
immergere il tampone nel terreno di trasporto
Avvertenze
In caso di infezione bilaterale eseguire i prelievi segnalando la loro diversa provenienza (orecchio dx e
sx).
Conservazione del campione
Il campione va inviato entro 2 ore al laboratorio o conservato a temperatura ambiente per un massimo di
24 ore..
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10.12 TAMPONE VAGINALE E ENDOCERVICALE
Materiale occorrente
speculum sterile;
5 tamponi sterili: 1 tampone sterile con terreno di trasporto per germi comuni,
1 tampone sterile per esame batterioscopico
1 apposito tampone sterile per Chlamydia trachomatis
1 tampone per T. vaginalis
1 tampone per Micoplasmi
soluzione fisiologica;
guanti sterili;
vetrini e portavetrini.
Tecnica di esecuzione del prelievo
Tale tecnica è di competenza medica ed ostetrica, richiede comunque la collaborazione del personale
infermieristico che eseguirà le seguenti azioni:
Per la ricerca di germi comuni:
pulizia dei genitali con sola acqua;
una volta prelevati i campioni immergere il tampone nel terreno di trasporto e con l'altro strisciare due
vetrini per l'esame batterioscopico.
Per la ricerca di Micoplasmi:
pulizia dei genitali con sola acqua;
una volta prelevato il campione immergerlo nell'apposito terreno di trasporto per micoplasmi.
Per la ricerca di Trichomonas vaginalis:
•
pulizia dei genitali con sola acqua;
•
una volta prelevato il campione introdurre il tampone nell’apposito
contenitore.
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T.endocervicale per la ricerca di Chlamydia trachomatis:
•
pulizia dei genitali con sola acqua;
•
il prelievo deve essere eseguito esclusivamente dalla zona endocervicale;
•
una volta prelevato il campione, introdurre il tampone nell’apposito contenitore.
Conservazione del campione
I vetrini ed il tampone per la ricerca di germi comuni e Trichomonas vaginalis vanno inviati entro 2 ore al
laboratorio o conservati a temperatura ambiente per un massimo di 24 ore
In frigorifero a + 4° C il tampone per la ricerca di Chlamydia trachomatis e Micoplasmi.
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10.13 TAMPONE VULVARE
Materiale occorrente
•
tampone sterile con terreno di trasporto per germi comuni che dovrà essere strisciato nella
regione vulvare, grandi e piccole labbra;
•
guanti sterili;
Tecnica di esecuzione del prelievo
Tale tecnica è di competenza medica e ostetrica, richiede comunque la collaborazione del personale
infermieristico.
Conservazione del campione
Il campione va inviato entro 2 ore al laboratorio o conservato a temperatura ambiente per un massimo
di24 ore.
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10.14 TAMPONE VAGINALE E/O VULVARE PER RICERCA DNA
HSV1-HSV2
Materiale occorrente
•
guanti sterili;
•
tampone sterile con terreno di trasporto per virus. Il tampone dovrà essere strisciato nella regione
vulvare, grandi e piccole labbra e vaginale; se presenti lesioni erpetiche evidenti (vescicole)
eseguire con il tampone sterile uno scraping profondo sulla vescicola stessa in modo da farne
uscire il liquido e immergere il tampone nel terreno di trasporto. Tagliare o spezzare il tampone in
modo tale da poter chiudere il flaconcino di terreno lasciando all'interno il tampone.
Tecnica di esecuzione del prelievo
Tale tecnica è di competenza medica e ostetrica, richiede comunque la collaborazione del personale
infermieristico.
Conservazione del campione
Il campione va inviato entro 2 ore al laboratorio o conservato a 4°C per un massimo di 24 ore.
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10.15 TAMPONE URETRALE
Materiale per l’esecuzione del prelievo
•
5 tamponi sterili: 1 tampone sterile con terreno di trasporto per germi comuni,
1 tampone sterile per esame batterioscopico
1 apposito tampone sterile per Chlamydia trachomatis
1 tampone per T. vaginalis
1 tampone per Micoplasmi
2 vetrini e portavetrini;
soluzione fisiologica;
guanti sterili.
Tecnica di esecuzione del prelievo
Tale tecnica richiede la collaborazione del personale infermieristico che eseguirà le seguenti azioni:
Per la ricerca di germi comuni:
pulizia dei genitali con sola acqua;
una volta prelevati i campioni strisciare due vetrini per l'esame batterioscopico e, dopo un
ulteriore prelievo, immergere il tampone nel terreno di trasporto.
Per la ricerca di Micoplasmi:
pulizia dei genitali con sola acqua;
una volta prelevato il campione, immergerlo nell'apposito terreno di trasporto per Micoplasmi.
Per la ricerca di Trichomonas vaginalis:
pulizia dei genitali con sola acqua;
una volta prelevato il campione introdurre il tampone nell’apposito contenitore .
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T.uretrale per la ricerca di Chlamydia trachomatis:
pulizia dei genitali con sola acqua;
una volta prelevato il campione introdurre il tampone nell'apposito contenitore.
Conservazione del campione
I vetrini e il tampone per la ricerca di germi comuni e Trichomonas vaginalis vanno inviati entro 2 ore al
laboratorio o conservati a temperatura ambiente per un massimo di 24 ore.
Il tampone per la ricerca di Chlamydia e Micoplasmi può essere conservato in frigorifero a + 4°.
Avvertenze
E’ consigliato eseguire il prelievo nelle prime ore del mattino, ma devono essere trascorse almeno tre ore
dall’ultima minzione.
Nell’uomo è consigliato astenersi dai rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti il prelievo.
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10.16 URINOCOLTURA da MITTO INTERMEDIO
Materiale occorrente
•
Kit raccolta urine ( contenitore tappo a vite da 150 ml con dispositivo per raccolta sottovuoto,
vacutainer tappo arancione)
•
Acqua e detergente;
•
Guanti.
Sequenza e motivazione delle operazioni da effettuare
•
Procedere ad un'accurata pulizia dei genitali;
•
Aprire sterilmente il contenitore
•
Raccogliere tutta l'urina emessa con la prima minzione del mattino con esclusione del mitto iniziale
(mitto intermedio) nel contenitore tappo a vite riempendolo per circa 3/4;
•
Chiudere immediatamente il contenitore avendo cura di serrare bene il tappo.
•
Inserire la provetta capovolta nel foro,esercitare moderata pressione sufficiente a perforare la gomma
e attendere il riempimento automatico della provetta
•
Etichettare la provetta
Avvertenze
E’ consigliabile che l’esame venga eseguito nelle urine emesse con la prima minzione del mattino o
almeno tre ore dopo l’ultima minzione.
In caso di pazienti non autosufficienti è necessaria la presenza del personale infermieristico.
Nei pazienti autosufficienti è comunque necessaria una corretta informazione.
Conservazione del campione
Il campione va inviato entro 2 ore al laboratorio altrimenti conservato in frigorifero a + 4° C per non più
di 24 ore.
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10.17 URINOCOLTURA DA SACCHETTO ADESIVO DI RACCOLTA
Materiale occorrente
• antisettico (PVP-iodio);
•
apposito sacchetto sterile di raccolta;
•
contenitore in plastica sterile da 150 ml;
•
garze e batuffoli sterili;
•
siringa e ago sterili;
•
soluzione detergente;
•
soluzione fisiologica;
•
guanti.
Tecnica di raccolta del campione
•
detergere accuratamente la regione sovrapubica, perineale e dei genitali, risciacquare con soluzione
fisiologica e asciugare tamponando con garze sterili;
•
far aderire perfettamente il sacchetto sterile di raccolta tra la regione sovrapubica e la zona perineale;
•
a minzione avvenuta rimuovere il sacchetto e previa disinfezione dell'apposito dispositivo di prelievo,
prelevare con tecnica asettica l'urina mediante ago e siringa;
•
togliere l'ago e introdurre il campione con tecnica asettica nel contenitore di raccolta;
•
chiudere immediatamente il contenitore di raccolta.
Avvertenze
E' importante ispezionare spesso il sacchetto. Se la minzione non è avvenuta entro 45-60 minuti
provvedere alla sostituzione del sacchetto ripetendo la procedura.
Conservazione del campione
Il campione va inviato entro 2 ore al laboratorio altrimenti conservato in frigorifero a + 4° C per non più
di 24 ore
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10.18 URINOCOLTURA DA CATETERE
Materiale occorrente
disinfettante (PVP-iodio);
•
contenitore in plastica sterile da 150 ml (tappo rosso);
•
batuffoli sterili;
•
siringa e ago sterili;
•
strumento o apposito dispositivo di clampaggio.
Tecnica di esecuzione del prelievo
clampare per almeno un'ora il tubo di connessione a valle dell'apposito dispositivo di prelievo per
consentire il ristagno in vescica di un'adeguata quantità di urina;
disinfettare il dispositivo con soluzione di PVP-iodio;
prelevare con tecnica asettica l'urina (circa 10 ml) mediante ago e siringa;
togliere l'ago e introdurre il campione con tecnica asettica nel contenitore di raccolta;
chiudere con tecnica asettica il contenitore di raccolta.
Avvertenze
E' scorretto interrompere il collegamento tra catetere e sistema di raccolta per eseguire il prelievo, come
pure prelevare l'urina direttamente dalla sacca.
Conservazione del campione
Il campione va inviato entro 2 ore al laboratorio altrimenti conservato in frigorifero a + 4° C per non più
di 24 ore.
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10.19 ESAME DELLE FECI - COPROCOLTURA
Materiale occorrente
apposito contenitore;
padella;
guanti.
Tecnica di raccolta del campione
raccogliere con la spatolina dell'apposito contenitore una piccola quantità di feci emesse in una
padella pulita e asciutta evitando il contatto con l'urina;
chiudere il contenitore di raccolta.
Avvertenze
Per ricerche diverse da quelle previste , prima dell'invio mettersi in contatto con il personale addetto.
Conservazione del campione
Il campione deve essere inviato entro 1 ora al laboratorio o conservato a 4°C per un massimo di 24 ore.
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10.20 ESAME DELLE FECI
PER RICERCA CLOSTRIDIUM DIFFICILE
Materiale occorrente
apposito contenitore con spatolina di raccolta;
padella;
guanti.
Tecnica di raccolta del campione
raccogliere con la spatolina dell'apposito contenitore una piccola quantità di feci emesse in una
padella pulita e asciutta evitando il contatto con l'urina.
chiudere il contenitore di raccolta.
Conservazione del campione
Il campione va inviato immediatamente al laboratorio,nel frattempo conservare a 4°C.
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10.21 ESAME DELLE FECI
PER RICERCA ROTAVIRUS, ADENOVIRUS
Materiale occorrente
apposito contenitore con spatolina di raccolta;
padella;
guanti.
Tecnica di raccolta del campione
raccogliere con la spatolina dell'apposito contenitore una piccola quantità di feci emesse in una
padella pulita e asciutta evitando il contatto con l'urina;
chiudere il contenitore di raccolta.
Conservazione del campione
Il campione deve essere inviato entro 1 ora al laboratorio o conservato a 4°C per un massimo di 24 ore.
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10.22 RICERCA PARASSITI NELLE FECI
Materiale occorrente
apposito contenitore con spatolina e liquido fissativo
padella;
guanti.
Tecnica di raccolta del campione
raccogliere con la spatolina dell'apposito contenitore una congrua quantità di feci emesse in una
padella pulita e asciutta evitando il contatto con l'urina;
chiudere il contenitore di raccolta.
Conservazione del campione
Il campione deve essere conservato a temperatura ambiente.
Avvertenze
Per la ricerca delle forme protozoarie vegetative (es. Entamoeba histolytica) raccogliere le feci diarroiche
appena emesse.
Il campione deve essere conservato a 37° C anche durante il trasporto che deve avvenire
immediatamente dopo la raccolta.
Per questa indagine va avvisato preventivamente il Microbiologo.
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10.23 SCOTCH TEST
Materiale occorrente
vetrino e portavetrino;
scotch trasparente (altezza 2 cm);
guanti.
Tecnica di esecuzione del prelievo
il prelievo deve essere eseguito nelle prime ore del mattino prima della defecazione, evitando la
pulizia della zona anale;
tagliare circa 5 cm del comune scotch adesivo trasparente, farlo aderire all'orifizio anale tamponando
le pliche perianali;
applicare lo scotch al vetrino precedentemente pulito.
Conservazione del campione
Il campione deve essere conservato a temperatura ambiente.
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10.24 ESAME COLTURALE DELL’ESPETTORATO
Materiale per la raccolta del campione
•
contenitore in plastica sterile da 150 ml;
•
guanti;
•
acqua bidistillata sterile.
Tecnica di raccolta del campione
•
far risciacquare il cavo orale con acqua bidistillata sterile, rimuovere eventuali protesi,
raccogliere il campione lontano dall’assunzione di cibo;
•
aprire il contenitore con tecnica asettica;
•
raccogliere il campione sotto diretto colpo di tosse e al mattino;
•
chiudere immediatamente il contenitore.
Avvertenze
L'espettorato deve provenire dalle basse vie aeree e non essere contaminato da saliva.
Se il paziente ha difficoltà ad espettorare si può ricorrere alla tecnica dell'espettorato indotto facendo
inspirare, lentamente e profondamente, un aerosol di soluzione salina tiepida per una decina di volte,
espettorando successivamente nel contenitore.
Conservazione del campione
Il campione deve essere inviato immediatamente al laboratorio (entro 2 ore), o conservato a 4° C per un
massimo di 24 ore.
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10.25 RICERCA DEL MICOBATTERIO NELL'ESPETTORATO
E NELL'URINA
ESPETTORATO
Materiale occorrente
•
Contenitore in plastica sterile da 150 ml;;
•
Guanti e mascherina;
•
Acqua bidistillata sterile.
Sequenza e motivazione delle operazioni da effettuare
•
Far risciacquare accuratamente il cavo orale con acqua bidistillata sterile;
•
Aprire il contenitore con tecnica asettica;
•
Raccogliere il campione sotto diretti colpi di tosse profonda nelle prime ore del mattino;
•
Chiudere immediatamente il contenitore.
Avvertenze
•
Deve essere inviato un campione per tre giorni consecutivi;
•
La quantità minima deve essere di almeno 5ml.
Conservazione del campione
In frigorifero a + 4° C per non più di 24 ore.
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URINA
Materiale occorrente
•
Contenitore in plastica sterile da 150 ml;
•
Acqua e detergente;
•
Guanti.
Sequenza e motivazione delle operazioni da effettuare
•
Procedere ad un'accurata pulizia dei genitali;
•
Raccogliere tutta l'urina emessa con la prima minzione del mattino con esclusione del mitto iniziale;
•
Chiudere immediatamente il contenitore.
Avvertenze
•
L'esame deve essere eseguito nelle urine emesse con la prima minzione del mattino, la quantità
minima deve essere di almeno 50 cc.
•
Deve essere inviato un campione per tre giorni consecutivi;
•
Nei pazienti portatori di catetere vescicale non è indicato raccogliere il campione dalla sacca urinaria
(V. procedura: urinocoltura da catetere)
Conservazione del campione
In frigorifero a + 4° C per non più di 24 ore.
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10.26 ESAME COLTURALE DEL LIQUIDO SEMINALE
Materiale occorrente
•
contenitore in plastica sterile da 150 ml (tappo rosso);
•
garze sterili;
•
acqua e detergente;
•
soluzione fisiologica sterile.
Tecnica per la raccolta del campione
dopo un'accurata detersione dei genitali, risciacquare con soluzione fisiologica ed asciugare
tamponando con garza sterile;
far raccogliere al paziente il liquido seminale nel contenitore.
Avvertenze
E' necessario per l'attendibilità dell'esame dare una corretta informazione all'utente sulle tecniche
asettiche di raccolta.
Il paziente deve astenersi da rapporti sessuali nei tre giorni che precedono la raccolta e deve bere
copiosamente in quanto la minzione consente la pulizia dell’uretra.
Conservazione del campione
Il campione deve essere inviato immediatamente al laboratorio (entro 2 ore), o conservato a temperatura
ambiente per un massimo di 24 ore.
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10.27 URINA PER RICERCA ANTIGENE LEGIONELLA
Materiale occorrente
contenitore in plastica sterile da 150 ml (tappo rosso);
acqua e detergente;
Tecnica di raccolta del campione
eseguire una detersione dei genitali;
aprire con tecnica asettica il contenitore;
raccogliere il campione d’urina (circa 5 ml);
chiudere con tecnica asettica il contenitore di raccolta.
Conservazione del campione
Il campione va conservato in frigorifero a + 4° C per non più di 24 ore.
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10.28 PRELIEVO PER LIQUIDI BIOLOGICI
Materiale per l’esecuzione del prelievo
•
antisettico PVP-iodio 10% (Eso Jod 10%) in soluzione acquosa;
•
disinfettante per tappi dei flaconi (Alcol al 70%);
•
batuffoli sterili;
•
aghi e siringa;
•
guanti non sterili (per la protezione dell'operatore);
•
guanti sterili se è prevista la palpazione del sito di prelievo dopo l'antisepsi;
•
flaconi con terreno di coltura, uno per germi aerobi ed uno per germi anaerobi( PLUS AEROBIC/F e
PLUS ANAEROBIC/F) qualora il materiale sia scarso inoculare un flacone pediatrico (BACTEC
PLUS/F), nel sospetto di una infezione fungina utilizzare un flacone per la ricerca di funghi (BACTEC
Mycosis-IC/F)
Tecnica di esecuzione del prelievo
•
procedere all'antisepsi accurata della zona del prelievo con PVP-iodio per un tempo di contatto di 2
minuti o comunque fino alla formazione della pellicola asciutta dell'antisettico;
•
in caso di intolleranza allo iodio usare una soluzione di Clorexidina 0.5% in alcool al 70% (Esoform
mani);
•
disinfettare il tappo dei flaconi con alcool al 70%;
•
eseguire il prelievo di liquido mantenendo severe misure di asepsi durante tutta la procedura;
Avvertenze
•
praticare il prelievo prima dell’inizio della terapia antibiotica; se questo non è possibile, segnalare al
laboratorio la terapia in atto;
•
se la quantità prelevata non corrisponde alla quantità richiesta privilegiare dapprima il riempimento
del flacone Plus Anaerobi/F;
•
esaminare i flaconi prima dell'uso al fine di verificare l'assenza di danni o deterioramenti;
•
Nel caso di particolari sospetti diagnostici, specificare in “ testo quesito” la sospetta eziologia.
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Conservazione del campione
I flaconi devono essere inviati il prima possibile al Laboratorio di Microbiologia per il riscontro precoce
della positività, in caso di chiusura dello stesso vanno conservati a temperatura ambiente.
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10.29 S.PNEUMONIAE / N. MENINGITIDIS DNA SU SANGUE
Materiale per l’esecuzione del prelievo
•
Idoneo antisettico
•
Batuffolo di cotone
•
Laccio emostatico
•
Provetta vacutainer tappo lilla da 2.7 ml
Tecnica di esecuzione del prelievo
Asepsi accurata della zona del prelievo
Rimuovere eventuali residui di antisettico
Eseguire il prelievo
Conservazione del campione
Il campione va conservato in frigorifero a + 4 °C per non più di 24 ore.
Consegna al Laboratorio di Microbiologia
Il campione va consegnato in Microbiologia dal lunedì al venerdì (escluso festivi) dalle ore 8.00 alle ore
18.30; il sabato dalle ore 8.00 alle ore 15.30; la domenica e festivi dalle ore 8.00 alle ore 12.30.
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10.30 S.PNEUMONIAE / N. MENINGITIDIS DNA SU LIQUOR
Tecnica di esecuzione del prelievo
Rachicentesi
Campione
Liquor in provetta sterile
Conservazione del campione
Il campione va conservato in frigorifero a + 4 °C per non più di 24 ore.
Consegna al Laboratorio di Microbiologia
Il campione va consegnato in Microbiologia dal lunedì al venerdì (escluso festivi) dalle ore 8.00 alle ore
18.30; il sabato dalle ore 8.00 alle ore 15.30; la domenica e festivi dalle ore 8.00 alle ore 12.30.
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10.31 ANTIGENE S.PNEUMONIAE SU URINE
Materiale per l’esecuzione del prelievo
•
Contenitore sterile da 150 ml
•
Acqua e detergente
•
Guanti
Tecnica di esecuzione del prelievo
Procedere ad un’accurata pulizia dei genitali
Raccogliere l’urina emessa
Chiudere immediatamente il contenitore
Conservazione del campione
Il campione va conservato in frigorifero a + 4 °C per non più di 24 ore.
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10.32 ANTIGENE S.PNEUMONIAE SU LIQUOR
Tecnica di esecuzione del prelievo
Rachicentesi
Campione
Liquor in provetta sterile
Conservazione del campione
Il campione va conservato in frigorifero a + 4 °C per non più di 24 ore.
Consegna al Laboratorio di Microbiologia
Il campione va consegnato in Microbiologia dal lunedì al venerdì (escluso festivi) dalle ore 8.00 alle ore
18.30; il sabato dalle ore 8.00 alle ore 15.30; la domenica e festivi dalle ore 8.00 alle ore 12.30.
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10.33 GASTROPANEL
Prenotazione
La prenotazione (non telefonica) viene eseguita presso i Centri di Prenotazione
E’ richiesta un’impegnativa del medico esclusiva per “Gastropanel”
Preparazione del paziente
La prestazione consiste in un prelievo di sangue eseguito presso”Attività Diurna Area Medica”
dell’Ospedale di Ca’ Foncello nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 7.00 alle ore 7.30. I pazienti
devono presentarsi muniti di impegnativa del medico,foglio di prenotazione ed etichette, da applicare
al campione, che vengono fornite loro all’atto della prenotazione.
E’ richiesto il digiuno da 10 ore
Conservazione del campione
Il campione va conservato per un massimo di 30 minuti a temperatura ambiente o 60 minuti in ghiaccio
fondente.
Consegna al Laboratorio di Microbiologia
Il materiale deve essere consegnato direttamente al personale tecnico del settore Sierologia entro le ore
10 dal lunedì al venerdì esclusi festivi.
Nota
La scorretta conservazione, nei tempi e nei modi, del campione può inficiarne in maniera rilevante il
risultato.
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10.34 RICERCA MICETI SU CUTE, UNGHIE E CAPELLI
Materiale per la raccolta del campione
•
piastre con terreno di coltura per miceti;
•
guanti;
•
bisturi, tampone sterile, ansa.
Campione
•
squame cutanee, ungueali, capelli
Tecnica di raccolta del campione
Tale tecnica è di competenza medica e/o infermieristica, richiede comunque la collaborazione
dell’infermiere che provvede a :
•
aprire con tecnica asettica le piastre contenenti i terreni di coltura;
•
raccogliere il campione direttamente sui terreni di coltura;
•
chiudere immediatamente le piastre con tecnica asettica.
Avvertenze
Per materiali diversi, prima dell’invio mettersi in comunicazione con il personale addetto.
Conservazione del campione
A temperatura ambiente per non più di due ore.
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3^ SEZIONE
Centro Trasfusionale Treviso
Direttore: dott.Andrea Frigato
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Indice
1. Numeri di telefono utili agli Operatori dei Centri Prelievi
2. L’accesso alle prestazioni fornite dal Centro Trasfusionale
3. Modalità di raccolta e trattamento dei campioni destinati al Centro
Trasfusionale
3.1 Gruppo sanguigno
3.2 Test di Coombs diretto
3.3 Test di Coombs indiretto
3.4 Test di ricerca delle mutazioni del gene HFE (per emocromatosi di
Tipo 1)
3.5 Tipizzazione HLA genomica loci A, B, C, DRB1, DRB3, DRB4, DRB5,
DQA1, DQB1, DPB1 a bassa risoluzione
3.6 Indicazioni per la richiesta della tipizzazione HLA nello studio di
associazione del Sistema HLA e malattie
3.7 Ricerca anticorpi anti-piastrine e anticorpi anti piastrine indotti da
eparina
3.8 Crioagglutinine (agglutinine a frigore)
4. Esami per i quali serve la fotocopia dell’impegnativa
5. Protocollo di aggiornamento/emissione procedure operative
6. Modulo di segnalazione non conformità rilevate
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1. Numeri di telefono utili agli Operatori dei Centri Prelievi
Segreteria Laboratorio Centro Trasfusionale: int. 2475
2. L’accesso alle prestazioni fornite dal Centro Trasfusionale
Alcuni esami sono eseguibili solo in giorni stabiliti:
- Tipizzazione HLA gnomica (A,B,C, ABC DRB1,DRB3,DRB4,DRB5,DQA1, DQB1,DPB1 a
Bassa ed Alta Risoluzione) :dal lunedì al giovedì
- Test di ricerca delle Mutazioni del gene HFE ( per Emocromatosi di tipo 1): dal lunedì al
giovedì
- Test di ricerca anticorpi anti piastrine (cod.9621) : dal lunedì al giovedì
3. Modalità di raccolta e trattamento dei campioni destinati al
Centro Trasfusionale
3.1 Gruppo sanguigno
Si utilizza una provetta tappo lilla da 6 mL.
Il prelevatore deve apporre la sua firma sull’etichetta.
Non è necessario inviare al Centro trasfusionale né la fotocopia dell’impegnativa, né alcun
modulo di richiesta, né la fotocopia di un documento di identità.
Nel caso l’utente sia in gravidanza, si prega di segnalarlo (compresa la settimana di gravidanza)
nel campo note di “G2” al momento dell’accettazione.
Se richiesto insieme a test di Coombs indiretto, serve un’unica provetta.
3.2 Test di Coombs diretto
Si utilizza una provetta tappo lilla da 6 mL
3.3 Test di Coombs indiretto
Si utilizza una provetta tappo lilla da 6 mL
Non è necessario inviare al Centro trasfusionale né la fotocopia dell’impegnativa, né alcun
modulo di richiesta, né la fotocopia di un documento di identità.
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Nel caso l’utente sia in gravidanza, si prega di segnalarlo (compresa la settimana di gravidanza)
nel campo note di “G2” al momento dell’accettazione.
Se richiesto insieme a Gruppo sanguigno, serve un’unica provetta.
3.4 Test di ricerca delle Mutazioni del gene HFE (cod.9694+9608)
Si esegue dal lunedì al giovedì.
Si prelevano tre provette tappo lilla scuro da 6 mL su ciascuna delle quali si applica un’etichetta
con codice a barre. Sulla fotocopia dell’impegnativa si applica l’etichetta identificativa priva di
codice a barre.
La restante etichetta (estrazione DNA) può essere gettata.
3.6 Tipizzazione HLA genomica a bassa e alta risoluzione+ Estrazione
di DNA (cod.9608+9616, 9617, 9618, 9623, 9682, 9883, 9684, 9627,
9619, 9629, 9639, 9626)
Si esegue dal lunedì al giovedì.
Si prelevano tre provette tappo lilla scuro da 6 mL su ciascuna delle quali si applica un’etichetta
con codice a barre. Sulla fotocopia dell’impegnativa si applica l’etichetta identificativa priva di
codice a barre.
La restante etichetta (estrazione DNA) può essere gettata.
3.6.1 Indicazioni per la richiesta della tipizzazione HLA nello studio di
associazione Sistema HLA e malattie
Allo scopo di facilitare la prescrizione e la prenotazione della tipizzazione HLA nello studio di
associazione HLA e malattie, è stata pubblicata la Tabella “RICHIESTA DI TIPIZZAZIONE HLA
PER LO STUDIO DI ASSOCIAZIONE HLA E MALATTIE” di seguito riportata e consultabile nel
sito web dell’Azienda www.ulss.tv.it alla voce ESAMI DI LABORATORIO-NOTIZIE DAL
LABORATORIO
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3.7 Ricerca anticorpi anti-Piastrine (cod. 9621) e anticorpi antipiastrine
indotti da eparina (anti-PF4 – cod.9676)
La ricerca degli Anticorpi anti piastrine si esegue dal lunedì al giovedì, mentre la ricerca degli
Anticorpi anti piastrine indotti da eparina dal lunedì al venerdì
Si preleva una provetta tappo ruggine da 5 mL, sulla quale si applica l’etichetta con il codice a
barre. Sulla fotocopia dell’impegnativa si applica l’etichetta identificativa priva di codice a barre.
3.8 Crioagglutinine (agglutinine a frigore)
Si utilizza una provetta tappo rosso.
Il campione va mantenuto a 37 °C dal prelievo alla consegna in Laboratorio.
Prelievo eseguibile presso il Centro Prelievi di Borgo Cavalli.
Non eseguibile nelle altre sedi che non siano in condizione di assicurare il mantenimento della
temperatura richiesta.
4. Esami per i quali serve fare la fotocopia dell’impegnativa
Mutazione per Emocromatosi
Tipizzazione HLA genomica a bassa e alta risoluzione
Ricerca anticorpi anti piastrine e anti piastrine indotti da eparina
5. Protocollo di aggiornamento/emissione procedure operative
Ogni comunicazione riguardante l’emissione di nuove procedure o la modifica di procedure
preesistenti seguirà l’iter predisposto per il Manuale
6. Modulo di segnalazione non conformità rilevate
Ogni comunicazione riguardante situazioni non conformi rilevate nei Centri Prelievi sarà fatta
pervenire ai Responsabili dei Centri Prelievi tramite l’apposito modulo (segue).
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Al Responsabile dei Centri Prelievi
MODULO DI SEGNALAZIONE DI SITUAZIONI
NON CONFORMI RILEVATE PRESSO I CENTRI PRELIEVI
Laboratorio: Centro Trasfusionale
DATA:
Situazione non conforme rilevata nel CENTRO PRELIEVI DI
TREVISO BORGO CAVALLI
ODERZO
DISTRETTO
TESTO
Firma
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4^ SEZIONE
Anatomia Patologica
Direttore: dott. Angelo Paolo Dei Tos
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Indice
1. Numeri di telefono utili agli Operatori dei Centri Prelievi
2. Modalità di raccolta e trattamento dei campioni destinati al Servizio di
Anatomia Patologica di Treviso
2.1 Citologia urinaria
2.2 Citofluorimetria
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1. Numeri di telefono utili agli Operatori dei Centri Prelievi
Segreteria Laboratorio Anatomia Patologica int. 2707/2708 (dalle ore 8.30).
Laboratorio di Citofluorimetria int.2473 (dalle ore 8.30)
2. Modalità di raccolta e trattamento dei campioni destinati
al Servizio di Anatomia Patologica di Treviso
2.1
CITOLOGIA URINARIA
Al paziente vengono consegnati 3 contenitori, ognuno contenente 15 ml di liquido
fissativo.
Va raccolta la seconda urina del mattino (utilizzare l’assunzione di liquidi per ottenere un
secondo stimolo ad urinare); è sufficiente riempire il contenitore fino alla tacca di 40 mL.
La raccolta va ripetuta per 3 giorni consecutivi (un contenitore al giorno). Una volta
raccolta, l’urina va conservata in luogo fresco; si raccomanda di riavvitare correttamente
il tappo per evitare la fuoriuscita di urina dal contenitore. I tre campioni vanno
riconsegnati al Centro Prelievi di Borgo Cavalli o di Oderzo.
E’ necessaria la prenotazione.
2.2
CITOFLUORIMETRIA
I campioni biologici destinati al laboratorio di Citofluorimetria pervengono alla Segreteria
interni settore Urgenze del Centro Trasfusionale (Reparto dove si trova logisticamente
dislocato il laboratorio,per cui le etichette riportano “CTR” come Laboratorio di
destinazione ) via posta pneumatica (dai Reparti interni) o trasportati dal personale della
squadra trasporti (campioni da Reparti,CUP,Distretti). I campioni pervenuti vengono
depositati in un apposito contenitore.
Il personale del Laboratorio di citofluorimetria provvede al ritiro di tali campioni.
L’accettazione dei campioni avviene sino alle ore 12:00 dal lunedì al giovedì.
L’accettazione dei campioni al di fuori dell’orario prestabilito ed in caso di urgenza può
avvenire solo previo accordi telefonici con il personale del Laboratorio (int.2743).
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I campioni biologici che pervengono al laboratorio di citofluorimetria sono sangue
venoso, sangue midollare,sangue placentare,liquido di broncolavaggio,liquor,umor
vitreo,altri liquidi cavitari,emocomponenti.
I prelievi di sangue devono essere inviati in provette con EDTA da 3 mL o 6 mL (per gli
altri liquidi vedi schede tecniche dei singoli esami).
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5^ SEZIONE
Conservazione
e trasporto campioni
(Redazione: C.Alimena,S.Pascoli,F.Rocco,L.Scaffidi)
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1. Scopo
Questa Sezione del Manuale riepiloga e unifica le indicazioni date nelle Sezioni precedenti
relativamente alla conservazione di tutte le tipologie di campioni raccolti presso i Centri Prelievi
e i Punti Prelievi distrettuali durante la loro permanenza in queste sedi e fornisce le disposizioni
tecniche-operative per la preparazione di questi campioni al trasporto ai Laboratori di
destinazione.
2. Introduzione
L’adeguatezza del campione è un fattore di criticità della fase preanalitica che influenza
l’accuratezza e il successivo utilizzo clinico dei risultati di Laboratorio. Un’adeguata garanzia di
Qualità non può prescindere dal coinvolgimento del personale preposto alla raccolta,trattamento
e conservazione del campione biologico,poiché le procedure di raccolta, trattamento,
conservazione e trasporto dei campioni rappresentano la maggior fonte di errori. Fondamentali
per il mantenimento dell’integrità del campione sono la temperatura di conservazione del
campione e il tempo che intercorre tra la raccolta del campione e la sua presa in carico da parte
del Laboratorio.
Deve perciò essere garantito il mantenimento di una temperatura adeguata per le varie tipologie
di campioni.
I campioni debbono essere trasportati in modo sicuro e opportuno per evitarne lo smarrimento
nonché per prevenire l’esposizione al rischio biologico o la contaminazione del campione (come
da Circolare Ministero della Salute.n°3 del 08/05/2003,da protocolli aziendali, Manuale della
Sicurezza, Capitolato per il Servizio di Trasporto).
I Centri Prelievi e i Punti Prelievi distrettuali sono dotati di frigorifero e vengono riforniti di
supporti portaprovette e di contenitori secondari in numero e di dimensioni adeguate ai carichi
di lavoro.
I contenitori secondari utilizzati per contenere i contenitori primari (provette ecc) sono di
plastica trasparente,resistenti,impermeabili,a tenuta stagna,conformi alle direttive vigenti
Fornitura di contenitori secondari:
1) un contenitore per conservare in frigo i campioni microbiologici che vanno mantenuti a
+4°C
2) un contenitore per trasportare i campioni microbiologici che vanno mantenuti a 18-24°C
3) un contenitore per trasportare tutti i campioni a destinazione CCL/COD/CT (che verrà
trasportato a 18-24°C)
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3. Conservazione dei campioni nei Centri Prelievi e nei Punti Prelievi distrettuali
Per tutto il tempo di permanenza ai Centri Prelievi o ai Punti Prelievi Distrettuali, i campioni
devono essere collocati nei punti stabiliti per la loro raccolta e conservati come specificato dai
Laboratori.
• Tutti i contenitori primari debbono essere ben tappati per evitare la fuoriuscita di materiale e
per prevenire l’esposizione degli operatori al rischio biologico. Contenitori rotti o che perdono
possono rendere il campione insufficiente o ne causano la contaminazione e questo richiede
un nuovo campionamento.
• Nel caso si tratti di prelievi difficili con campioni scarsi o provette vuote, vanno inseriti nelle
apposite buste di plastica portacampioni o comunque evidenziati e separati dagli altri prima di
essere collocati nei contenitori secondari.
• Alcuni campioni richiedono un trattamento particolare (descritto in dettaglio al capitolo 14 della
1^ Sezione) e qui si elencano:
-Ammonio (in ghiaccio/refrigerante e consegna al Laboratorio entro mezz’ora)
-Sangue per Emogasanalisi (in ghiaccio/refrigerante e consegna al Laboratorio entro mezz’ora)
-Crioglobuline (conservazione a 37°C dal prelievo alla consegna in Laboratorio)
-Liquido seminale per Spermiogramma (conservazione a 37°C e consegna entro mezz’ora)
Per i Punti Prelievo che non riescono a garantire tali condizioni di conservazione e consegna
dei campioni, l’accettazione di tali prestazioni è inibita.
La Tabella 1 riepiloga le modalità di conservazione delle diverse tipologie di campioni .
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Tabella 1
Destinazione
CONSERVAZIONE
Tipologia campione
TRASPORTO
In
frigo
si
URINOCOLTURE
MIC
URINE per BK e per CMV DNA
Tampone
per
Chlamydia
Micoplasmi
FECI per COPROCOLTURA,
CLOSTRIDIUM,ROTAVIRUS,
ADENOVIRUS
e
ESPETTORATO per germi vari e per
BK
A temp.
ambiente
A
37°C
In rack
portaprovette
si
si
INSERITI IN
CONTENITORE
SECONDARIO
CONSERVATO IN
FRIGO
A +4°C
si
si
PROVETTE con sangue
(tappo beige, giallo,bianco)
EMOCOLTURE
TAMPONI VARI
LIQ.SEMINALE PER
SPERMIOCOLTURA
si
Feci per PARASSITI
si
VETRINI per scotch test
si
PROVETTE con sangue
(destinazione CCL,COD)
PROVETTE con URINA per esame
Chimico-fisico o per dosaggi di
Chimica
Contenitori per SANGUE OCCULTO
VETRINI per Eosinfili nasali
FECI per es.CHIMICOFISICO
CRIOGLOBULINE siero separato
si
AMMONIO
Siringhe per EAB
PROVETTE per CT
si
si
si
INSERITI IN
CONTENITORE
SECONDARIO
PER
MICROBIOLOGIA
A 18-24 °C
si
INSERITI IN
CONTENITORE
SECONDARIO PER
CCL/COD
A 18-24 °C
si
si
si
si
si
si
si
CCL
CRIOGLOBULINE provetta sangue
si
CCL
LIQUIDO SEMINALE per
SPERMIOGRAMMA
URINE per CITOLOGIA
si
AP
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SI
In sacchetti
di plastica,in
posizione
verticale
In sacchetti
di plastica,in
posizione
verticale
In rack
portaprovette
MIC
CCL/COD
Nota
IN CONTENITORI
TERMICI al
Laboratorio di
Oderzo
IN CONTENITORI
TERMICI
FRIGO PORTATILE
In sacchetti
di plastica,in
posizione
verticale
In sacchetti
di plastica,in
posizione
verticale
In portavetrini
In rack
portaprovette
In rack
portaprovette
In bustine verdi
In portavetrini
Solo da CP Borgo
Cavalli a Lab.TV
In ghiaccio/refrig.
In ghiaccio/refrig.
In sacchetti di
plastica
Solo da
C.P.Oderzo
a Laboratorio
Oderzo
Solo da CP Borgo
Cavalli a Lab.TV.
Solo da Centri
Prelievi
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Legenda: CCL
COD
CT
AP
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Medicina di Laboratorio Treviso
Laboratorio Analisi Oderzo
Centro Trasfusionale
Anatomia Patologica
4. Preparazione al trasporto
Tutto il materiale biologico raccolto presso i Centri Prelievi di Treviso e Oderzo e presso i
Distretti sanitari viene riposto dal personale infermieristico nei contenitori secondari. In tabella 1
è descritto l’utilizzo dei contenitori secondari:
Le provette contenenti sangue o urine vengono posizionate in idonei supporti all’interno dei
contenitori secondari.
Contenitori con feci o materiali liquidi o semiliquidi,intatti e con tappo ben serrato,vanno collocati
all’interno di sacchetti di plastica e possibilmente in posizione verticale.
I campioni per Ammonio ed Emogasanalisi (il cui prelievo deve essere programmato pochi
minuti prima dell’orario previsto per il trasporto), inseriti in idonei refrigeranti, possono essere
collocati nel contenitore che contiene i campioni con destinazione CCL/COD/CT .
I contenitori con il liquido seminale per spermiogramma appena tolti dall’incubatore a 37°C
verranno collocati in un contenitore termico e consegnati per il trasporto .
Una volta terminato l’inserimento dei campioni nei contenitori secondari, questi devono essere
chiusi e collocati nei punti stabiliti per il ritiro da parte della Ditta che esegue il trasporto. Il
contenitore per i campioni microbiologici che vanno mantenuti a +4°C ,anch’esso chiuso,deve
essere lasciato in frigorifero dal quale sarà ritirato dal personale della Ditta.
Il Centro Prelievi di Oderzo,tenuto a rispettare quanto definito per la conservazione dei
campioni, in quanto collocato nelle strette vicinanze del Laboratorio ha delle peculiarità di
preparazione al trasporto legate al fatto di consegnare parte del materiale raccolto direttamente
al Laboratorio, parte alla Ditta di trasporto.
In considerazione della particolare incidenza della fase preanalitica sulla correttezza del risultato
analitico,
si dedica il paragrafo 4.1 alla descrizione delle modalità di ricevimento,
conservazione,preparazione al trasporto dei campioni per urinocoltura
4.1 Procedura di ricevimento,conservazione e preparazione al trasporto delle urinocolture
(Redazione: L. Scaffidi)
•
Modalità di ricevimento: ad avvenuta accettazione e relativa stampa delle etichette
presso gli sportelli amministrativi, l’utente consegna il campione (raccolto
precedentemente a casa secondo le istruzioni ricevute) all’infermiere/OS in servizio
presso i Centri Prelievi o Punti Prelievi Distrettuali, il quale provvede a verificare l’idoneità
del campione ricevuto, l’identificazione dell’utente e la relativa corrispondenza dei dati
sulla documentazione di accettazione e impegnativa; provvede poi all’applicazione delle
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etichette sulle provette e riconsegna all’utente il documento per il ritiro del
referto,fornendo eventuali indicazioni per il ritiro. Le etichette non devono essere
applicate sulla provetta dall’utente stesso, al fine di evitare errori o procedure scorrette.
•
Conservazione: la provetta viene riposta in apposito contenitore secondario dotato di
griglia portaprovette che è posizionato all’interno del frigorifero in dotazione.
Nessuna provetta di urinocoltura deve essere conservata a temperatura ambiente.
Il contenitore secondario deve essere sempre collocato in frigorifero fino al ritiro per il
trasporto in Laboratorio.
Nello stesso contenitore saranno collocate le altre tipologie di campioni microbiologici
che devono essere conservati a +4°C.
•
Preparazione al Trasporto: a fine turno, l’infermiere dovrà provvedere alla chiusura del
contenitore secondario con le provette riposte in modo corretto nella griglia in esso
contenuta.
Il contenitore dovrà essere lasciato dentro il frigorifero fino al ritiro da parte del corriere
addetto al trasporto per la consegna alla Microbiologia di Treviso. Il corriere provvederà a
sostituire il contenitore ritirato con uno vuoto per la raccolta del giorno successivo.
•
Eventuali non conformità: qualora l’utente consegni un campione ove sia ravvisabile
una qualche non conformità, l’infermiere deve provvedere all’eventuale segnalazione al
laboratorio o a richiedere all’Utente la ripetizione della procedura di raccolta invitandolo a
recarsi nuovamente agli sportelli per programmare la consegna il giorno successivo.
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