imprese - Studio D`Incecco
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IMPRESE Fontecal, il gigante delle caldaie a condensazione Da destra Leo Franchi, Franchi Franco De Nigris Nigris, Marco De Nardis A colloquio con Leo Franchi, amministratore delegato, e Franco De Nigris, presidente: ricerca, rispetto ambientale e risparmio energetico, il dna dell’azienda... di Silvio Bellano ontecal spa progetta e produce caldaie tradizionali e a condensazione da oltre diciotto anni. Incontriamo Proprietà e management per approfondire la conoscenza di questa realtà produttiva, dei suoi uomini, del mercato al quale si rivolge. Percepiamo immediatamente la sensazione di una azienda solida dove l’amore per la ricerca e la progettazione ancor prima della produzione rappresenta la migliore manifestazione della caparbietà e tenacia tipica degli uomini abruzzesi. La Società ha sede e stabilimenti in Cepagatti (Pe) e possiede un distaccamento produttivo a Notaresco (Te) che presto confluirà nei rinnovati stabilimenti del pescarese ottimizzando la logistica aziendale. E’ controllata dalla Afa srl e controlla la Fontecal Hispania s.l. con sede in Valladolid (Castiglia) divisione che si occupa della assistenza e commercializzazione prodotti nella penisola Iberica. La proprietà dell’azienda è in egual misura ripartita tra le famiglie dei due soci e cugini Franco De Nigris (Presidente) e Leo Franchi (Amministratore delegato), cementati negli affari da oltre 26 anni. Il primo proviene dal settore food ed ha successivamente prestato la propria opera in quello finanziario dove ha ricoperto -tra gli altriil ruolo di consigliere nella Banca Dell’Adriatico F Nella foto più in alto l’amministratore delegato di Fontecal Leo Franchi Franchi. Qui sopra l’amministratore delegato insieme al direttore generale Marco De Nardis con l’inviato di Abruzzo Economia Silvio Bellano nella sede di Cepagatti, in provincia di Pescara 44 mentre l’a.d. Franchi si è formato nella divisione commerciale di Zanussi. La compagine societaria è dunque snella e riesce ad evitare logoranti sedute, produttrici spesso di empasse decisionali, nei cda. Il direttore generale e responsabile tecnico è l’ing. Marco De Nardis classe 1968, termotecnico, uomo Fontecal da sempre. L’assistenza alla strategia d’impresa è affidata alla consulenza esterna dello Studio di commercialisti D’Incecco. Quanto ai futuri assetti societari sebbene l’attuale struttura faccia pensare al più classico dei modelli del “capitalismo all’italiana”, l’a.d. Franchi ci precisa che non sussiste alcuna chiusura della società ad apporti di capitale esterno ovvero a piani di stock-option per il management pur non essendoci, allo stato, progetti in itinere. Gli uomini impiegati direttamente in azienda sono una ottantina di cui il 10% è costituito da ricercatori e tecnici altamente spe- cializzati, il 15% da amministrativi e commerciali, la restante quota è impiegata nelle linee di produzione. L’età media è inferiore ai quaranta anni, dunque il personale è fortemente motivato e predisposto da un lato, all’innovazione e sperimentazione tecnica, dall’altro alla rapida rice- IMPRESE Il bilancio e il futuro ’azienda è focalizzata sul core-business e non ha eseguito rilevanti operazioni d’investimento finanziario, è migliorato il rapporto Debt/Equity evidenziando una struttura patrimoniale/finanziaria caratterizzata da una adeguata presenza di mezzi propri. Il bilancio registra un aumento del fatturato che contribuisce al miglioramento tecnico di altri margini reddituali. Nell’ultimo esercizio l’azienda ha generato cassa maggiore di quella prodotta nel precedente con aumento del Margine operativo lordo e dell’Ebitda. Proiettare la società nel medio Nigris, presidente del conperiodo consente di pensare ad un bilancio ulteriormente Franco De Nigris siglio di amministrazione di Fontecal migliorabile grazie alla qualità di proprietà e management, al portafoglio ordini firmati, al know-how ed alla continua ricerca che lo migliora. Per il lungo periodo sussistono comunque i presupposti per far bene anche in considerazione degli obiettivi ambientali che l’Europa, principale mercato dell’azienda, intende conseguire entro il 2020: aumento al 20% delle energie rinnovabili, risparmio di energia pari al 20% del consumo attuale e riduzione di almeno il 20% dei gas serra rispetto ai livelli del 99. L zione delle innovazioni nelle linee di produzione proponendo alla direzione tecnica quei feedback preziosissimi per l’attuazione fattiva dei progetti. Il valore del know-how aziendale è testimoniato dalle certificazioni per la gestione della qualità Iso 9001, Sga 14001 e dalla Vision 2000 nonchè dalla presenza dei responsabili Fontecal all’interno dell’Uni-Cig (Ente Nazionale Italiano di Unificazione – Comitato Italiano Gas) e dell’Assotermica (Associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termici) dove partecipano alla redazione delle norme tecniche italiane di produzione vincolanti per tutti i costruttori. Quanto alla destinazione della produzione l’88% è assorbita dal mercato italiano, il 10% da paesi dell’Unione Europea (Francia, Spagna, Regno Unito, Polonia, Romania), la restante quota parte da paesi extra Ue (Svizzera, Cina, Canada e Turchia). L’impronta internazionale dell’azienda è confermata non solo dai mercati esteri, ove la presenza risulta ampiamente consolidata, ma anche dall’ulteriore volontà di espansione; ne è testimonianza la presenza in questi giorni di management e proprietà alla Ahr Expo di New York. Questa fiera, precisa il Presidente Franco De Nigris, offre l’occasione per far conoscere l’azienda agli Stati Uniti un interessante mercato che da un lato comincia oggi a considerare imprescindibili le tematiche ambientali, dall’altro -in seguito agli aumentati costi dei combustibili- è interessato alle tecnologie dell’azienda abruzzese che garantiscono un consistente risparmio energetico. Il management non valuta, peraltro, un problema la forza dell’Euro sulla divisa americana perché l’azienda si posiziona nel target medio-alto dei competitor grazie alla qualità e innovazione del prodotto, caratteristica che colma il gap valutario e consente di conquistare potenziali buyers di target. Opportuno aggiungere che negli stabilimenti del pescarese sono assemblati -anche con componentistica proprietaria della società abruzzese- caldaie e bruciatori Riello, Beretta, Syber e Thermital. Una indubbia attestazione di stima per l’elevato know-how e la qualità delle linee produttive proveniente dalla migliore concorrenza che rappresenta oggi importante committenza. L’azienda è in forte espansione pur operando in un settore che registra una contrazione della domanda. Ha contratti firmati che prevedono il raddoppio della produzione per il prossimo anno, un incremento che sarà soddisfatto interamente dall’ampliamento dell’attuale stabilimento di Cepagatti. Il prodotto è indubbiamente la forza dell’azienda. Si tratta di manufatti che, grazie alla struttura “a condensazione”, si distinguono per risparmio energetico e rispetto ambientale. Quanto al risparmio energetico una caldaia a condensazione, precisa l’amministratore delegato, consuma il 30% in meno di una caldaia tradizionale e per quanto attiene al rispetto ambientale è suffi- Linea di produzione e controllo qualità in Fontecal. Subito sotto il direttore generale De Nardis nel laboratorio di ricerca e sviluppo Il laboratorio ricerche e sviluppo nella sede Fontecal a Cepagatti. Il laboratorio è stato interamente progettato dalla sezione ricerca di Fontecal 45 ASSOCIAZIONI L’Aiga in convegno a Pescara Il passaggio generazionale è il tema scelto dall’Associazione dei giovani avvocati e affrontato con azione preventiva, il passaggio generazionale di un’impresa può trasformarsi da minaccia in opportunità». E’ con le parole di Alfredo D’Incecco, docente di Finanza aziendale presso la Facoltà di Economia della d’Annunzio, che può essere riassunto l’apporto del convegno organizzato lo scorso novembre da Aiga (Associazione italiana giovani avvocati), Banca Intesa Sanpaolo e Api (Associazione piccole e medie imprese). «S Da sinistra il notaio Marco Bulferi, Bulferi il commercialista Alfredo D’Incecco D’Incecco, il docente bolognese di diritto privato Luigi Balestra “Il passaggio generazionale nelle imprese collettive e nelle imprese individuali” ha interessato imprenditori, commercialisti, liberi professionisti e gli avvocati dell’Ordine di Pescara. «L’incontro tra professionisti e aziende – hanno spiegato Lucio Stenio De Benedictis, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pescara, e Domenico Tronca, presidente dell’Api – si rivela necessario dalla coincidenza storica del passaggio generazionale in quelle imprese che hanno contribuito alla crescita economica italiana dopo la seconda guerra mondiale» «Questa coincidenza storica – aggiunge Renato Ricci, presidente Aiga – fa sì che cresca la necessità di risposte sempre più professionali e specializzate, su cui occorre prepararsi». Nel corso del convegno, coordinato dal segretario Aiga Sandro Lamparelli e dal direttore generale Api Ernesto Petricca, il responsabile marketing di Intesa Sanpaolo Antonello Di Mascio ha messo in evidenza che «meno del 15% delle imprese italiane sopravvive alla terza generazione e solo il 5% arri- va alla quinta», mentre D’Incecco commenta: «Si dà per scontato che i figli siano in grado di subentrare all’imprenditore ma non sempre è così. Le aziende abruzzesi sembrano prestare poca attenzione agli sviluppi sul mercato, in quanto su 132 interventi di private equity effettuati sul territorio italiano nei primi 6 mesi del 2007 solo 3 hanno interessato l’Abruzzo. Eppure, su 63 aziende competitive, 15 hanno le caratteristiche per essere quotate in Borsa, secondo i dati di Borsa Italiana». Cristina Mosca Basilea2 per gli imprenditori Nuove opportunità offerte dall’accordo internazionale alle aziende della provincia di Chieti l Comitato Piccola Industria, in collaborazione con Alta Finanza, ha organizzato il Seminario sull’impatto di Basilea 2 nella provincia di Chieti. «La numerosa presenza di imprenditori e manager di piccole e medie imprese - afferma il presidente Nicola D’Ippolito - rappresenta per noi un importante successo: testimonia la crescente esigenza di rapporti stabili e trasparenti tra banca e impresa, ma soprattutto la consapevolezza che occorre essere informati sulle opportunità offerte dal nuovo accordo internazionale». Con Basilea 2 le banche tenderanno ad adottare sistemi di analisi più efficaci della capacità di rimborso del prestito e le imprese a loro volta dovranno migliorare il dialogo con gli istituti di credito. «Da qui nasce – interviene Fiorenzo Trotta dell’azienda associata Alta Finanza – l’esigenza di attivare un percorso che consenta alle nostre imprese di conoscere e capire Basilea 2, di saper individuare I e valutare i propri indicatori finanziari, di accer- trasparenza e compatibilità fissati da Basilea 2 tarsi sulla precisione delle informazioni veicolate rappresentano le chiavi per un riequilibrio negodalle banche». «Fra i problemi evidenziati dalle ziale tra le banche e le piccole e medie aziende. nostre iscritte – spiega il segretario Ettore Del La trasformazione in corso nel sistema imprenGrosso - quello dei difficili rapporti con le banche ditoriale ha bisogno del supporto degli istituti di è sicuramente fra i più sentiti. Spesso sentiamo credito, in particolare di un sistema bancario lamentare da parte imprenditoriale la difficoltà aperto, concorrenziale e trasparente, in grado di nell’erogazione del credito». Nel corso della pre- fornire alle imprese servizi moderni e di qualità, a sentazione delle novità introdotte da Basilea 2, costi allineati a quelli degli altri Paesi europei. Mario Piazza di Asset Partnes& Associati spiega che il 2008 segna una tappa fondamentale nel rapporto tra banche e imprese. «I Momenti dell’incontro organizzato dal Comitato Piccola Industria in collaborazione con Alta Finanza parametri di sull’impatto di Basilea 2 nella provincia di Chieti 73