Progetto: Totem

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Progetto: Totem
Istituto Comprensivo Gasparini – Novi di Modena
Secondaria di 1° grado - Rovereto s/S
Progetto: Totem-objects
Disciplina: Arte e immagine
Anno Scolastico: 2012-2013
Classe: 2D
«Il significato delle cose non sta nelle cosè in sé,
ma nel nostro atteggiamento verso di esse» - Antoine de Saint-Exupéry
Premessa
Il terremoto per le scuole di Rovereto s/S è stato un momento devastante in quanto da
essere il rassicurante e tranquillo punto di riferimento di tutti i bambini/ragazzi della
cittadina, si erano trasformate nel budino molle che non avevano resistito agli scossoni, ai
sussulti e ai tremiti del 20 e 29 maggio 2012.
La serenità della routine scolastica ha potuto riportare i ragazzi verso una normalità persa
da mesi, anche se la tenda che ospitava le attività scolastiche non agevolava questa
possibilità. La svolta è avvenuta nel momento che sono state inaugurate le strutture
prefabbricate, i ragazzi hanno sentito il desiderio di far capire che loro erano vivi e
partecipi e hanno sentito la voglia di lasciare nella nuova scuola, una memoria della loro
esperienza in modo materiale e tangibile, che servisse per loro ma anche per tutti.
La ricerca era verso qualcosa che potesse sconfiggere ed esorcizzare la paura e avesse
la forza e la capacità di unirli come gruppo quasi a creare un senso di difesa.
Progetto
L’idea è stata di organizzare un’installazione artistica fatta di oggetti uniti tra di loro. La
scelta è caduta sulla possibilità di creare un totem, manufatto che nella storia umana gli è
stato attribuito, superstiziosamente, un potere di protezione e “segno del clan”.
Si è partiti con il raccogliere un oggetto che avesse per ogni scolaro un significato forte e
rassicurante per i ricordi che evocava e l’affetto provato nei suoi confronti. Cose
giornaliere senza nessun valore materiale, ma che raccolti e radunati insieme avrebbero
creato un totem inanimato ma animato da amore, felicità, sicurezza e ricordi.
Ogni ragazzo ha portato un oggetto ritrovato, conservato o recuperato legato al vissuto
personale e ritenuto significativo. Di ogni oggetto è stata redatta una scheda sintetica che
ne raccontasse la storia. Ogni scheda è stata completata da una fotografia dell’oggetto
secondo la tecnica dello still-life su fondo continuo.
Il punto forte dell’installazione è stato quello di creare il totem con la struttura in filo di
ferro, ricoperta di cartapesta colorata di bianco per simboleggiare autenticità e purezza.
Alla base della struttura si apre un vano che ricorda le ferite delle case distrutte, ma anche
tutta la struttura non è perfetta e lineare e rimanda a quelle ferite ancora impresse nella
mente e visibili in paese.
Tutta la costruzione è stata poi avvolta da un filo di lana bianca per tutta la sua altezza in
cui sono stati bloccati gli oggetti. In alto a completamento dell’installazione piccoli elementi
di filo di ferro e lana creati istintivamente senza progetto dai ragazzi, si svincolano come
figure scaramantiche e liberatorie. L’installazione è stata completata dall’esposizione di
tutte le schede.
Prof.ssa Rosalba Di Gesù
Rovereto 29-05-2013