Doc._Introduttivo_FNA approvato AdS

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Doc._Introduttivo_FNA approvato AdS
Settore: Servizi e Interventi Sociali
Ufficio di Piano Ambito Territoriale di Desio
Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Limbiate,
Muggiò, Nova Milanese e Varedo
Documento introduttivo al Piano Operativo
della DGR 740/2013
Ambito Territoriale di Desio
Premessa
Il presente documento traduce le linee di attuazione della DGR 740/2013 e descrive la logica di
intervento delle misure previste e attuate nell’ambito territoriale di Desio. Scopo della Dgr,
assunto dal presente piano operativo, è quello di potenziare e sistematizzare le forme di
integrazione presenti nel territorio fra i soggetti istituzionali coinvolti nella processo di cura
delle persone e di sostenere e stabilizzare le modalità di lavoro integrato fra le parti sanitarie e
sociali.
Il presente piano è esso stesso l’esito di un lavoro integrato congiunto, che necessita di
ulteriore “messa a punto” sul campo, fra i livelli apicali e quelli operativi dei servizi sanitari e
sociali, coinvolti nella presa in carico della persona. L’impianto del piano operativo ha un
carattere preventivo e di flessibilità. Le risorse destinate all’Ambito Territoriale di Desio
saranno ripartite ai singoli Comuni sulla base della popolazione residente al 31.12.2013; questi
ultimi rendiconteranno all’Ufficio di Piano secondo la tipologia di interventi programmati ed
erogati sui singoli Piani Assistenziali.
Il Piano Operativo decorre dal 1 marzo e si conclude il 31.12.2014. Le domande presentate e
valutate positivamente potranno beneficiare degli interventi dalla data di presentazione della
domanda.
La cittadinanza verrà informata con una adeguata campagna informativa.
E’ possibile isolare due punti centrali del presente Piano Operativo (di seguito denominato PO)
che caratterizzano l’intero processo di intervento e che specificano l’azione nelle tipologie di
intervento contemplate dalla DGR.
Essi sono la presa in carico integrata e la valutazione integrata.
Finalità ed obiettivi della presa in carico integrata
La finalità della presa in carico integrata è il coordinamento delle risorse e degli interventi
sociosanitari e sociali attivati in ambito domiciliare. Tale presa in carico si incardina su un
approccio unitario alle persone portatrici di bisogni complessi di natura socio-sanitaria e socioassistenziale, a garanzia di un intervento globale capace di offrire risposte multiple e
coordinate.
La presa in carico integrata garantisce:
l’attivazione dei servizi e delle prestazioni di assistenza e di cura domiciliare dopo una
lettura competente dei bisogni sociosanitari ed assistenziali della persona, mediante
l’attuazione personalizzata, dell’integrazione e dell’appropriatezza della risposta
assistenziale;
la risposta coordinata al bisogno sanitario ed assistenziale, entro tempi certi,
caratterizzata da percorsi semplificati, che contengono i fenomeni di ospedalizzazione
impropria della persona;
lo svolgimento delle funzioni di osservatorio e di monitoraggio sulla domanda di cura e
di assistenza domiciliare attraverso l’integrazione di banche dati a disposizione degli
enti della rete impegnata nell’assistenza sociale e sociosanitaria in ambito domiciliare;
la promozione e il coinvolgimento attivo dei cittadini, del volontariato e di tutta la
comunità, perseguendo la costruzione di partnership e di reti per la progettazione e la
realizzazione di percorsi assistenziali di prossimità.
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Finalità ed obiettivi della Valutazione Integrata
La valutazione integrata della situazione complessa ha lo scopo di definire il quadro
complessivo degli interventi, dei tempi di attuazione e dei costi delle prestazioni erogate. Tale
valutazione viene attivata presso gli sportelli territoriali Welfare del Distretto dell’Asl
(denominati SUW1) da una Equipe Multiprofessionale di operatori dell’ASL e dei Comuni
(denominata EVM). L’ EVM ha il compito di:
1. definire il Progetto Assistenziale Integrato (denominato PAI) a seguito della valutazione
dell’assistente sociale e del personale sanitario. Un documento comune per tutto l’Ambito
Territoriale di Desio, la cui compilazione indica gli interventi più idonei al soddisfacimento
dei bisogni della persona presa in carico, privilegiando, ove possibile, il mantenimento al
domicilio dei soggetti fragili;
2. verificare l’attuazione degli impegni previsti nel PAI, per il mantenimento delle condizioni
di erogazione delle prestazioni o per l’eventuale revisione dello stesso;
3. garantire l’interfaccia con le strutture sanitarie per facilitare i percorsi necessari alla
diagnosi e terapia anche in ambito specialistico;
4. orientare l’eventuale scelta del tipo di struttura (sia residenziale o no) nei casi in cui gli
interventi domiciliari non risultino più idonei e sufficienti a garantire l’adeguata gestione
del caso a domicilio.
Contestualmente alla definizione del PAI integrato, viene individuato:
a.l’operatore referente del caso (case-manager) che, di norma, coincide con l’assistente sociale
comunale ritenendo che, sulla non autosufficienza, l’intervento più continuativo e stabile nel
tempo sia di natura prevalentemente socio-assistenziale;
b.l’eventuale quota sociale di compartecipazione a carico dell’utente, in base alla valutazione
socio economica della situazione e nel rispetto dei regolamenti e/o criteri comunali, ad
eccezione dei Buoni sociali mensili (vedi Az.1: “Interventi di sostegno al domicilio”) e dei
ricoveri di sollievo, la cui assegnazione avviene nel rispetto di criteri condivisi a livello di
Ambito.
In particolare l’Ambito Territoriale di Desio introduce alcuni strumenti operativi relativi al
processo di valutazione integrata, di seguito specificati:
- introduzione di due check lists comune a tutti gli operatori dell’Ambito al fine di
uniformare l’accesso alle due categorie cui la misura B2 della DGR740/2013: la
non autosufficienza e la disabilità grave;
- adozione della scala di misurazione Barthel, al fine di
armonizzare il
processo di misurazione dell’autonomia della persona che viene presa in carico.
Criteri di determinazione degli interventi per la presa in carico e planning delle
risorse a valere sulla misura B2
La Circolare regionale n.1 del 15 gennaio 2014 offre le prime indicazioni attuative della dgr
n.1185/2013, con specifico riferimento alle dgr n.856/2013, dgr n.329/2013 e della dgr
n.740/2013. Tali indicazioni derivano dalle regole di sistema 2014 relative al percorso di presa
in carico previsto dalle misure emanate in materia di sostegno alla famiglia, di non
autosufficienza e di disturbi pervasivi dello sviluppo.
Con particolare riferimento alla non autosufficienza e disabilità grave, di cui alla DGR
740/2013, l’Ambito Territoriale di Desio individua i seguenti criteri di determinazione, specifici
per le diverse tipologia di intervento previste dalla misura B2:
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Gli Sportelli Unici Welfare, garantiscono l’orientamento e l’accoglienza per la presa in carico del bisogno della persona
attraverso:l’informazione sulle prestazioni erogabili dal sistema di assistenza e di cura domiciliare, sulle modalità e i
relativi tempi di accesso;la valutazione dei bisogni e l’attivazione dei percorsi di presa in carico degli utenti; l’invio della
persona che esprime una domanda di ADI e di SAD non di propria pertinenza al soggetto titolare del Servizio.
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Tipologia di intervento
1.Potenziamento SAD
2.Voucher sociale
3.Periodi sollievo
4. Progetti di vita indipendente
5. Buono sociale mensile care
giver
6.
Buono
sociale
mensile
assistente personale badante
Tetto massimo previsto dalla DGR 740/2013: €
800,00
Fino ad un massimo di € 800,00/utente da erogare una
tantum
Fino ad un massimo di € 800,00/utente da erogare una
tantum
Fino ad un massimo di €500/mese per un massimo di 3
mesi; il contributo riconosciuto all’utente è commisurato
al costo ed alla durata del progetto
€ 300/mese per massimo 10 mesi; il contributo
riconosciuto all’utente è commisurato al costo ed alla
durata del progetto
€ 300/mese fino ad un massimo di 10 mesi riconosciuto
ad utenti che si avvalgono dell’assistenza di un familiare
care giver; quest’ultimo deve certificare lo stato di
disoccupazione/inoccupazione o essere lavoratore part
time (tempo 50%)
Fino ad un massimo di €800/mese fino ad un massimo di
10 mesi riconosciuto ad utenti
che si avvalgono
dell’assistenza mediante personale regolarmente assunto
per minimo 24 ore settimanali; il valore del buono è
determinato nella misura del 60% della spesa lorda
mensile definita sul contratto e comunque non può
superare il tetto di € 800,00
Per quanto riguarda gli interventi 3., 5., 6. il limite ISEE individuale viene uniformato per tutto
l’Ambito in € 16.000,00.
Per quanto riguarda gli interventi 1., 2. e 4. ci si avvale dei criteri e/o regolamenti adottati dai
singoli comuni dell’Ambito.
La quota di parte sociale (B2) verrà gestita dagli Uffici dei rispettivi comuni in base alla
popolazione residente al 31.12 2013.
L’Ufficio di Piano provvederà a liquidare le quote ripartite e a monitorare e rendicontare all’Asl i
flussi e le risorse liquidate a consuntivo degli interventi effettivamente svolti e delle prestazioni
erogate.
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