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REPUBBLICA DOMINICANA
L'antica perla del Caribe
Chi dice Repubblica Dominicana dice Santo Domingo.
In effetti è la prima attrazione che viene in mente,
avamposto caraibico fatto di tradizioni coloniali e
creole, paesaggi marini, sole, natura, divertimento.
Patrimonio Unesco dal 1990 e capitale americana della cultura per il
2010, oggi la più vecchia capitale del Nuovo Mondo è tutto questo e
anche di più: in collaborazione con le autorità dominicane,
l'Organizzazione delle capitali culturali ha selezionato, tra ben 27
siti di interesse culturale, i 7 tesori dell'eredità storica di Santo
Domingo, su votazione espressa all'unanimità dal pubblico: il Palazzo
di Colombo, la prima Cattedrale del Nuovo Mondo (Catedral Santa
Maria de Menor), il Forte Ozama, il Museo delle case reali, i Giardini
botanici nazionali, El Malécon (la passeggiata sul mare) e il Palazzo
delle Belle Arti. Tra le vie acciottolate, nelle piazze e a ridosso dei
parchi si ergono altri edifici di interesse storico-artistico come
l'Alcazar de Colòn, il quartiere di las Atarazanas, il Panteon Nacional,
custode della sempre viva fiamma in onore degli eroi nazionali.
Cuore pulsante della citta è El Conde, strada
animata da un clima festoso, negozi, motoconcho
(i famosi moto-taxi) e musica merengue. Si dice
che in questa via su venda il miglior mamajuana di
tutto il paese! Vicino si trova Fàbrica de Tabacos, con annessa sala
espositiva dove si possono comprare e degustare i sigari.
Calle la Atarazana è un'altra via piena di negozi, ristoranti, gallerie
d'arte, boutique, locali alla moda; nei pressi il Mercado Modelo
espone oggetti d'arte locali, come quadri naif, monili con pietre di
larimar e ambra. Gli appassionati possono fare una deviazione al
Museo dell'Ambra e al Museo del Larimar.
Il Malecòn è un'altra delle zone più battute, con un viale pieno di
lussuosi alberghi, casinò e ristoranti: una volta all'anno, nell'ultima
settimana di luglio, ospita il Festival del Merengue.
Il divertimento si sposta lungo la costa nella rinomata località di
Boca Chica: distesa di sabbia finissima a soli 30 minuti dalla città,
meta prediletta dei locali e degli stranieri. Nella vicina Bahìa de
Andréas si può camminare a lungo senza che l'acqua superi il metro
d'altezza. A pochi km ad est di Boca Chica, Playa Guayacanes è molto
ambita dal turismo estero, mentre la vicina Juan Dolio è un tranquillo
paradiso terrestre, con beach resort per pochi. A 12 km da Boca
Chica, i ricchi fondali del Parque Nacional Submarino La Caleta sono
ideali per il diving e lo snorkeling.
Discendendo da Santo Domingo in direzione sud ovest, si incontrano
San Cristobàl, Banì, Azua de Compostela e Barahona, tutte
caratterizzate da un importante incremento turistico negli ultimi
anni. Anche qui divertimento, relax e cultura si intrecciano a doppio
filo: San Cristobàl oltre a vantare numerosi edifici storici, è famoso
per la danza carabiné. A Banì merita una sosta il Museo del caffè
dominicano. Nelle vicinanze: le spiagge di Playa Banì, Las Salinas e
Palmar de Ocoa, quest'ultima dalla particolare sabbia grigio piombo.
Azua de Compostela vanta nei dintorni le spiagge Playa Blanca, Playa
Chiquita e Playa Rìo Monte, tutte con sabbia grigio-perla e acque
cristalline poco profonde.
Se da Barahone si prende la strada che va verso sud, lungo la
Penisola del Baoruco si incontrano spiagge incantevoli: a San Rafael si
gode della “specialità locale”, il “bagno doppio”: prima nel mare, poi
nell'acqua dolce del fiume; qui si trovano anche la Laguna di Los
Patos e le tipiche case di pietra di Enriquillo.
Lì vicino Oviedo, punto di partenza per le escursioni nel Parco di
Jaragua, area protetta per le formazioni geologiche e l'avifauna.
Lungo la parte nord est dell'isola, la Penisola di Samanà è oggi tra le
principali attrazioni del paese: una lingua di terra ricca di spiagge,
laghi, grotte e distese di palme, nonché antico punto di approdo nel
Nuovo Mondo della flotta di Colombo.
Verso nord, Las Terrenas è una delle migliori località turistiche, con
spiaggia ombreggiata da palme di cocco e punteggiata da bungalow da
tetti in paglia. Al calar della sera, i chioschi servono cocktali e rum a
lume di candela.
Da qui la strada arriva ai villaggi di El Portillo e El Limòn da dove
partono le escursioni a cavallo tra fattorie, torrenti o sulle colline
intorno, con piantagioni di caffè, carrubi o banani, oppure alla
Cascata di El Limòn, le cui acque formano una piscina naturale dopo
un salto di circa 4 mt. Spingendosi ancora ad est si incontrano Playa
Rincòn, nell'omonima baia, e il villaggio di pescatori di La Galeras.
Scendendo invece verso sud, la strada prosegue al capoluogo
regionale che dà il nome alla penisola, Samanà, punto di partenza di
molte escursioni tra cui quella che porta all'isolotto di Cayo
Levantado.
INFORMAZIONI UTILI:
POSIZIONE GEOGRAFICA: Si trova nelle Antille, nella parte orientale dell'Isola di
Hispaniola, tra Cuba e Puerto Rico, da cui è separata dal Canale della
Mona. Via terra, il suo territorio confina con la Repubblica di Haiti a
Ovest. A nord è bagnata dalll'Oceano Atlantico e a sud dal Mar dei
Caraibi.
FUSO ORARIO: - 5 ore rispetto all'Italia; - 6 durante l'ora legale.
LINGUE: Spagnolo. Nelle località turistiche sono parlate anche le altre lingue europee.
RELIGIONE: Cattolica nella quasi totalità del paese.
MONETA: Peso dominicano. 1 € = 44 DOP. Si possono portare indifferentemente
dollari o euro.
CLIMA: Caldo umido tropicale. Ci sono due stagioni climatiche: la stagione secca che
va da novembre ad aprile e la stagione delle piogge che va da maggio ad
ottobre.
DOCUMENTI: E' necessario il passaporto con validità superiore a 6 mesi dalla data di
uscita dal paese. Nono seve il visto per soggiorni fino a 3 mesi.
SANITA': Non sono richieste vaccinazioni. Si consiglia di portare con sé antibiotici,
antistaminici e antinfiammatori, difficilmente reperibili.